Prologo
Atshushi cresce e vive a Kirinumi con i propri genitori ed i due fratelli più grandi di lui.
Kirinumi è un sobborgo di Kirigakure. In realtà, una volta era un piccolo agglomerato di case di antiche origini che però è stato inglobato dall'espansione della capitale della Terra dell'Acqua.
Suo padre insegna a leggere e scrivere nella scuola rionale di Kirinumi ed è un uomo onesto, rispettato da tutti e sfruttato da chi ha quell'inclinazione dell'animo proprio dei furbi e degli approfittanti.
La madre gestisce un piccolo spaccio alimentare dove è possibile trovare soltanto prodotti genuini e provenienti dalle vicine fattorie.
Il lavoro dei genitori ha permesso alla famiglia di vivere senza stenti e senza opulenza. Tuttavia, il tempo, già di per sè sfuggevole ed inclemente, non hai mai permesso ai signori Nasushimo di essere sufficientemente presenti a casa.
Poiché Atshushi è nato ben 12 anni dopo il secondogenito della famiglia, egli è cresciuto tra i fratelli più grandi di lui. Nomosi era già un Genin che aspirava a diventare un ninja di alto rango, ma nonostante gli sforzi non riusciva ad ottenere il grado di chuunin. Alla nascita di Atshushi aveva 16 anni.
Artosi, di due anni più piccoli di Nomosi, invece si guadagnava da vivere con piccoli traffici al limite della liceità.
Atshushi conserva gelosamente i ricordi della propria infanzia poiché li considera i più felici di cui ha memoria. Gli piaceva giocare con i propri fratelli e non soffriva della poca presenza dei genitori, ma anzi, godeva particolarmente di quei rari momenti in cui poteva stare solo con loro.
Il periodo idilliaco finì bruscamente quando Atshushi aveva 7 anni: Nomosi, infatti, riuscì finalmente a prendere il grado di chuunin suscitando tutta l'ammirazione dei genitori. Questo traguardo, che sarebbe dovuto essere soltanto un episodio felice dei Nasushimo, segnò un brusco cambiamento di rotta della stessa famiglia. Nomosi, infatti, cominciò ad essere sempre più assente a causa dei nuovi obblighi che comportava il grado acquisito e ben fresto finì per trasferirsi altrove, diventando poco dopo jonin. I contatti con la famiglia si fecero sempre più sporadici fino ad assottigliarsi a poche comunicazioni di pura necessità.
Artosi si trasferì in un'altra città dopo un litigio - l'ennesimo - particolarmente furioso con i genitori.
Atshushi, nel frattempo, aveva iniziato l'accademia ninja deciso a seguire le tracce di Nomosi. Infatti, sebbene fosse molto affezionato ad Artosi, aveva assunto l'altro fratello come modello da emulare. Cominciò a seguire l'accademia con entusiasmo, ma gli scombussolamenti familiari che avvenirono negli anni seguenti lo portarono a diplomarsi come Genin tra la più ostentata e sfacciata sufficienza. La sufficienza si è scolpita nell'animo del ragazzo portandolo ad idolatrare la modestia e l'inerzia come icone dominanti che alimentano la sua personalità. La delusione causata dall'allontamento di Nomosi lo ha privato anche dell'entusiasmo con cui sognava di intraprendere la carriera militare. Ormai, però, è stato iscritto tra i ninja di Kiri e Atshushi è deciso a sfruttare ciò per costruirsi una vita che gli restituisca la gioia provata quando era ancora in bambino.
Genin
Atshushi compie svariati incarichi di scarso rilievo per il villaggio. Da fattorino a postino, da operatore ecologico a spazzacamini, ma infine riesce a farsi affidare una missione nel Continente Orientale. Trepidante, parte e porta a termine l’incarico consistente nel liberare un valico di montagna da una frana. Si trattava pur sempre di una missione di livello D, ma aveva quantomeno una veste più dignitosa delle precedenti. Aveva collaborato, nel corso della missione, con altri due ragazzi. Terminato l’incarico, uno di questi, Azibo di Ishivar, lo sfidò in un allenamento amichevole. Purtroppo, Azibo non si mostrò per nulla amichevole e fratturò due costole ad Atshushi, costringendolo a sottoporsi un urgente intervento chirurgico nel villaggio della Nuvola in bilico tra la vita e la morte. Al kiriano venne asportata una costola ed anche parte della fiducia covata verso quei millantatori di valori e alti ideali quali i ninja e assimilati. Ancora convalescente, partì per un’altra missione alla volta di Konoha per eliminare un pericoloso lupo bipede. Qui, incontrò Azibo, anch’egli impegnato nello stesso incarico ed ebbe modo di accettare freddamente le sue scuse per l’accaduto. La missione si risolse per il meglio grazie al determinante apporto fornito da Takeshi, chuunin di Kiri. Così, Atshushi portò a termine la sua prima missione di livello C. Sembrava andare tutto per il meglio, ma nuvole scure si andavano addensando sull’orizzonte del ninja. Scoppiò la guerra con i pirati ed Atshushi, insieme a tanti altri genin, fu mandato a difendere l’isola di Ouzu. La superiore gerarchia di Kiri gestì malamente le forze disposte in campo, lasciando i genin allo sbando senza la protezione di ninja veterani e la battaglia si risolse in un bagno di sangue, arginato marginalmente dall’intervento dei samurai di Severa. La battaglia sembrava vinta, ma Kino, un pericolosissimo mukenin, riuscì a rendere inermi come vittime sacrificali ninja e samurai. Mise loro di fronte a una duplice scelta: entrare a far parte dei figli di Zero o morire. Atshushi fu incapace di pronunciarsi, tanto grande era lo spavento. A chilometri di distanza, Jin Senju e gli altri veterani stavano affrontando Agni della fiamma blu, altra mukenin di altissimo livello, la quale carbonizzò parte dell’isola con un attacco su larghissima scala. La potenza del suo jutsu raggiunse Kino, Atshushi e gli altri, causando la morte del Figlio di Zero e del novantanove percento dei ninja e samurai presenti. Atshushi sopravvisse, per un miracolo o per uno scherzo del destino, riportando ferite gravissime che lo avrebbero accompagnato per lungo tempo. Rientrato a Kiri, fu premiato per il “valore mostrato in prima linea” promuovendolo a chuunin, senza starsi a preoccupare troppo di testare le sue reali capacità come ninja.
Chuunin
Sopravvissuto per miracolo a un'operazione delicatissima, un affannato Atshushi tentò di rimettersi in gioco in una pericolosa missione livello A. Il grado appena acquisito glielo consentiva e pertanto il villaggio lo spedì, unitamente all'esperto jounin Jin Senju, nel Paese del Fulmine, una terra abbandoanta in balia di pirati e mukenin a seguito dell'insuccesso riportato dai ninja nel tentativo di difendere le coste dalle vele nere. Qui incontrò, suo malgrado, Torma e Surgi due pericolossimi mukenin che gli impediscono di salvare le povere vite che abitavano il villaggio. Unica nota positiva della missione fu la cattura di un mukenin, tale Geralt Aizawa. L'odio che covava Atshushi nei suoi confronti era alimentato dal momento in cui l'ex samurai aveva scelto di disertare, ovvero proprio durante la battaglia in cui il chuunin si era immolato così tragicamente riducendosi in fin di vita.
Rientrati a Kiri, lo strano trio venne incaricato di un compito ben più grande e delicato: raggiungere Tetsu e aiutare il Generale Severa a riunificare il paese. Infatti, al mukenin samurai venne concessa la possibilità di redimersi, rischiando la vita in un compito tanto delicato. Jin, Atshushi e Geralt partirono per rinforzare i ranghi di Severa e sconfiggere il temibile Chul Moo Lee. Atshushi pregustava già il mellifluo sapore di onore, ma dovette fare i conti con la propria inettitudine, non potendo far altro che fare da spettatore a una battaglia ben più grande di lui. Per l'Uzumaki c'era stata soltanto la possibilità di confrontarsi con Inu, una mukenin al soldo di Chul Mo Lee, riuscendo a sconfiggerla coadiuvato da Geralt ed altri samurai. Quando la sorella, Neko, venne a chiedere pietà per entrambe, inspiegabilmente, Atshushi preferì lasciarle andare, forse vedendo nello sguardo disperato della donna un'infanzia orfana e orba simile alla sua.
Special Jounin
Promosso a Special Jounin, il kiriano si reca sull'isola del Vortice per catturare Qayin, figlio bastardo del caos. Qui, si ritrova preda del sadismo del mukenin e sconfigge, unitamente alla piratessa Lif e all'uchiha Zend Izuki, una creatura nota come Centipede. Ottiene dai suoi resti una portentosa armatura: la joker Koukaku. Poco dopo, ottiene la licenza di cacciatore di taglia, fermando le efferatezze del mukenin Yu il sadico.
Gli venne assegnato un team, formato da tre genin, Hisashi, Moroi e Katsumi. Avrebbe dovuto allenarli e condurli in missione. Non era il tipo di incarico che avrebbe desiderato, ma non poteva sottrarsi a quell'onere. Superata la timidezza iniziale, cominciò ad affezionarsi ai tre giovani. Sfortunatamente, la loro prima missione, apparentemente semplice, si tramutò in uno scontro ad alta intensità contro diversi pirati. Soltanto Atshushi sopravvisse, sconfiggendo i nemici.
Devastato da ciò, si sentì perso. La consapevolezza di non aver potuto
Jounin
