Il peso di una pseudo celebrità

Il motivo per cui Atshishi si era diretto fino a Tetsu sembrò essere una semplice consegna di alcuni documenti che evidentemente dovevano avere un certo valore, sia perchè altrimenti non sarebbe stato scomodato uno shinobi del suo calibro, sia perchè dovevano essere consegnati a Severa in persona. Senza troppi indugi mi apprestai quindi a condurlo a destinazione.

Capisco... Certo seguirmi... Il centro di comando non è distante...

E difatti non ci impiegammo più di una decina di minuti a raggiungere la meta, una volta lì il giovane si apprestò ad entrare per adempiere all'importante compito mentre io rimasi all'esterno ad aspettarlo. In quel frangente non potei fare a meno di ripensare all'avventura trascorsa solo da poco ed a quanto, nonostante ciò, la forza di quel ninja mi fosse quasi totalmente ignota. Chissà tra me e lui chi era il più forte, da quel poco che potei notare, lui, al contrario di me, doveva essere molto più abile nelle arti magiche rispetto a quelle fisiche, ma come sarebbe andata se ci fossimo affrontati?

Magari potrei chiedergli di trattenersi per un pò di sparring amichevole...

Pensai tra me e me proprio mentre il ragazzo oggetto del mio pensiero si apprestava a tornare da me e, nell'accoglierlo non potei evitare di guardarlo con fremente eccitazione che non passò inosservata.


Che riuscisse a leggermi nel pensiero? O anche lui aveva quel medesimo prurito alle mani, quella curiosità di scoprire quanto io fossi realmente forte...

Ebbene si... Non mi dispiacerebbe affrontarti in una tranquilla amichevole... Conosco il posto perfetto, seguimi...

Al che mi incamminai verso le porte del villaggio varcandole senza indugio ed iniziando a fare strada verso quello che ormai era diventato il mio Dojo. Ci sarebbe voluto un pò per raggiungerlo ma avrei approfittato di quel tempo per spiegare al mio amico, se così potevo definirlo, dove stessimo andando.

Come saprai io sono un esperto di Kenjutsu... E da non molto ho aperto un Dojo tutto mio... Colgo l'occasione anche per mostrartelo e magari ascoltare un tuo giudizio a riguardo... Poi nel mio campo d'addestramento staremo tranquilli...

Spiegai quindi i motivi per cui quel progetto era nato, ovvero il mio desiderio di espandere le dottrine del Bushido e del Kenjutsu non solo ai Samurai, ma a chiunque volesse apprenderle, oltre all'idea un pò più futuristica di ampliare ulteriormente quella base a nuovi orizzonti, ovvero riuscire in futuro a raggruppare in quel luogo i migliori maestri di diversi stili di combattimento, sia marziali, sia basati sulle arti magiche.

Un giorno questo sarà il più importante Dojo delle terre ninja e non, qui si potranno perfezionare i migliori stili di combattimento ci si potrà confrontare per diventare sempre più forti!

Esclamai infine aprendo le porte di quel santuario e lasciando libero l'accesso al viale principale, attraverso il quale ci lasciamo alla nostra destra il padiglione principale e raggiungemmo il campo d'addestramento.

Più tardi sarà un onore farti da guida, ora direi di passare direttamente alla portata principale...

Sorridendo compiaciuto raggiunsi quindi il centro del vasto campo ed estrassi le mie tre fidate katane, impugnandone una come di consueto tra i dendi.

Allora ci siamo... Si comincia...

Attesi un cenno d'assenso e partii alla carica con foga ma senza esagerare troppo, era d'altronde un allenamento e non aveva senso partire in quarta. Fu infatti una modesta serie di fendenti, seppur elaborati ed abbastanza acrobatici, quella che tentai di mettere a segno. Il primo partì dal mio braccio destro seguendo l'inerzia di una rapida piroetta, dal medesimo lato, esibita in salto, al culmine di una rapida rincorsa verso di lui, e disegnando una linea orizzontale all'altezza del suo petto. Il diretto continuo dell'azione fu enfatizzato dal precedente movimento delle ginocchia con cui ammortizzai l'atterraggio e, con una poderosa spinta ascensionale, mi destreggiai in una nuova piroetta, questa volta ruotando verso sinistra, e tentando il fendente con la lama che tenevo stretta tra i denti. Il terzo colpo sarebbe seguito a ruota grazie ad un colpo di reni che mi avrebbe fato completare l'ennesimo volteggio aereo, mentre il braccio sinistro accompagnava l'atterraggio alle spalle dell'avversario con un fendente verticale. Al che mi sarei nuovamente trovato flesso sulle ginocchia, pronto per l'ultimo tentativo di offesa costituito da ben tre fendenti simultanei e paralleli, scatenati a distanza ravvicinata con un rapido cambio di direzione verso sinistra, in una sorta di avvitamento.

La mia offensiva fu brutalmente stoppata da un Ninjutsu elementale che avevo avuto modo di studiare in passato, una capacità certamente fastidiosa per un combattente prettamente fisico ma io non ero solo quello. Un sorriso si fece spazio sul mio viso, lasciando andare rapidamente la smorfia di dolore che quelle scosse mi avevano costretto a prendere.


Il mio avversario si dilungò in quel discorso mentre arretrava per mettersi in posizione ed una volta concluso, diedi la mia risposta riassumendo la posizione di difesa.

Se tu fossi stato un cyborg di Fury, non ci sarei andato così leggero... Fidati... Ma sembra proprio che tu sia altrettanto pericoloso e per tenerti testa, anche solo in allenamento, pare proprio che dovrò impegnarmi sul serio!

Esclamai sorridendo ed iniziando a far scorrere il mio chakra Jinton attraverso il mio corpo. Era giunto il momento di mostrare ad Atshushi di cosa ero capace sul serio, anche lui avrebbe però fatto il possibile per farmi capire chi era il più forte, mi trovai infatti a dover avere a che fare con una misteriosa pianta che stava lentamente iniziando a crescere proprio sotto i miei piedi.

Ma che... Non è possibile! Che sia un Senju? No... è qualcosa di diverso...

Non ebbi però tempo di ragionarci più di tanto e, mentre i miei movimenti venivano drasticamente limitati, mi trovai a dover reagire ad un jutsu che gli avevo già visto sfoggiare in modo anche più teatrale. Per tenere a bada ben due avversari in tutto e per tutto identici l'uno all'altro, per di più da una posizione di svantaggio, non mi restava che incrementare i numeri anche dal mio lato della scacchiera.

Non pensare che sarà così facile fermarmi... Conosco anche io un trucchetto simile!

Tentai quindi di evocare davanti a me un mio clone ti terra, certamente più scadente rispetto a quello nemico, ma ugualmente efficace se usato a dovere. Cercai infatti di usarlo come scudo, non però un semplice scudo statico, ma più una avanguardia da sfondamento, e per avanguardia da sfondamento si intende che partì alla massima velocità emulando in tutto e per tutto i movimenti dell'attaccante. Erano movimenti magari più grezzi ed impacciati rispetto alla tecnica magistralmente eseguita dell'Uzumaki, ma la mia copia provò comunque una provvidenziale intercettazione a gomito tratto, mentre io, apparentemente destinatario di qualche attimo di tranquillità, mi dedicai al capire in che situazione mi trovassi.

Possibile che... Proprio come quella volta... Beh lo scopriremo subito...

Sfruttai quindi una particolare abilità acquisita dopo essermi trovato a dover affrontare un nemico specializzato in Genjutsu, perchè, se avevo ragione, quell'albero era una maledettissima illusione.

Kai!