Un giro di prova vol. 2

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    Kiri, le otto del mattino. Le giornate si erano accorciate e la luce del giorno faticava a rischiarare il villaggio. Solo una pallida luce filtrava attraverso la leggera nebbia che aleggiava. Ero seduto affianco la finestra ed ero intento ad eseguire degli esercizi di meditazione o, più realisticamente, tentavo degli esercizi di meditazione. Cercavo di controllare il mio respiro e mantenere sotto controllo i miei battiti cardiaci.
    Anche se questi esercizi non erano esattamente realizzati al meglio, essi riuscivano a rilassarmi e ad aprirmi la mente. Cosa che ultimamente necessitavo, molto più del solito.
    Quanto tempo era passato dall’ultimo allenamento che avevo fatto in compagnia di un altro ninja? Mi sembravano passati mesi, se non di più. Probabilmente l’ultima volta era stato con Shura ed ero ancora un genin. La volta che mi ero divertito di più era stato con Juza, un ninja veramente abile. Mentre la peggiore sconfitta era stata contro un ninja di grado superiore, un ragazzo di nome Atshushi, che aveva dimostrato una padronanza del chakra fulmine che era ben al di là delle mie capacità. Infatti l’incontro finì in un batter d’occhio, il tempo di finire paralizzato a terra a contorcermi per le scariche elettriche che mi avevano colpito il sistema nervoso. Non era stato un bello spettacolo ma forse oggi, con le mie migliorate capacità, avrei fatto una figura migliore. Così mi decisi, sarei andato ad allenarmi al campo di allenamento con qualche ninja ivi presente.

    Preparai il mio equipaggiamento e uscii di casa. La nebbia stava via via svanendo liberando il campo visivo. La presenza della foschia in questo luogo era costante, mio padre mi diceva spesso, quando ero piccolo, che essa era stata la prima abitante dell’isola e che sarebbe stata anche l’ultima. Per qualsiasi kiriano la nebbia era un’amica ed era stessa parte fondamentale del villaggio.

    Mi incamminai a ritmo cadenzato in direzione dei campi di allenamento, che avrei raggiunto dopo una manciata di minuti.
    I campi erano esattamente come me li ricordavo. Troppo perfetti e totalmente inadatti a rappresentare una situazione di vero combattimento. Mi ero ritrovato spesso a combattere in situazione in cui il campo di battaglia delimitava forzatamente lo stile di ingaggio. Mi venne subito in mente lo scontro contro un capitano pirata a Kumo, dove combattei sospeso su un corridoio, posto a decine di metri di altezza, che legava due grattaceli, un ninjutsu troppo potente e saremmo caduti verso la morte; oppure lo scontro nel laboratorio di Buza a Suna, dove la forza dei ninjutsu lanciati portò al crollo dell’intera grotta, che avrebbe potuto avere effetti fatali su tutti i presenti. Un campo di allenamento totalmente spoglio, se non per qualche manichino in legno, era il contrario della realtà. Ma, per lo scopo a cui erano addetti, andavano comunque più che bene, poiché servivano per allenamenti amichevoli e, sospettavo, per far affiatare i vari shinobi.
    Mi fermai nei pressi di una panchina, in attesa di incontrare qualche altro ninja in cerca di un allenamento.

    tisy16
     
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    I



    Atshushi, ginocchia incrociata, sedere a terra, occhi chiusi e nocche delle mani congiunte in grembo, aveva finalmente trovato tranquillità. Una notte insonne lo aveva costretto a lasciare la sua calda casa in centro per rifugiarsi nella fredda nebbia che ogni giorno privava Kiri delle tinte suggestive dell'albeggiare. Un campo di allenamento disseminato di manichini veterani di mille allenamenti, un manto erboso bagnato dalla rugiada e punteggiato di zolle nei punti in cui la violenza degli scontri passati era esplosa. Ma almeno, lì c'era silenzio. Quel velo di nebbia parevano impenetrabile e appiattiva ogni profondità, smorzando ogni colore. Atshushi si sentiva in una culla quando la nebbia lo circondava in quel modo e poteva chiudere gli occhi e lasciarsi andare in un viaggio nella propria psiche corrosa dagli eventi di una vita crudele.

    Non dormiva più bene come un tempo. Da quando era tornato dal monte Myoboku, la sua insonnia era peggiorata notevolmente. Sconfitti i pericolosi rimorsi del passato, nuovi mostri infestavano la sua testa. Mizu, sua madre, suo fratello e un uomo senza volto aleggiavano come spettri tra i suoi pensieri e urlavano quando venivano ignorati. Frequenti erano anche i mal di testa per il ninja e non c'era pasticca che li potesse lenire. Soltanto una cura pareva offrirgli un fugace ristoro.

    Quella mattina era lì, in quella comodo posizione, proprio per scacciare i demoni dalla sua testa e far scorrere acqua fredda su quell'emicrania bruciante. Se l'esperienza con Fukasaku e Shiku aveva portato nuovi spettri alla sua collezione, gli aveva anche donato un nuovo potere. Quella nuova forza era molto simile a un esercizio di concentrazione teso a trovare l'equilibrio interiore e ciò lo rendeva perfetta per svuotare la mente del ninja da ogni turbamento. Lentamente, mantenendo quella posizione, il respiro del ninja si assottigliò fino ad essere quasi impercettibile. Il chakra nel suo corpo ruotava dolcemente e si proiettava verso l'esterno richiamando un'energia ancestrale e selvaggia. Dolce come il miele, una sensazione di calore cominciò ad invadere il corpo ninja, fondendosi all'enorme quantità di energia custodita nelle sue membra.

    Le occhiaie nere lentamente sbiadirono fino a prendere il colore del cielo all'alba, quel colore che su quell'isola era raro più di un diamante. Le iridi passarono dal nocciola al giallo e la pupilla si capovolse, sistemandosi in posizione orientale. Quando Atshushi schiuse quegli occhi, non vide più soltanto nebbia intorno a sè. Percepiva ogni bruco strisciare sugli alberi lì intorno, ogni verme mangiare terra, ogni volpa riposare dopo una notte di caccia, ogni volatile rientrare nel nido col becco pieno della colazione dei piccoli. Quel nuovo potere lo aveva messo in contatto con la natura circostante e gli permetteva di essere cosciente del mondo intorno a sè anche tenendo gli occhi chiusi. Aveva scoperto di essere in grado di rintracciare anche le presenza umane e realizzò di averne una molto vicino. Curioso di testare quella capacità, chiuse gli occhi e camminò lentamente verso la fonte di quel segnale.

    Quando ebbe l'impressione di essere a ridosso dell'origine di quell'impulso, aprì gli occhi, puntando le iridi gialli su un ragazzo, un ninja. Occhi azzurri, lunghi capelli neri, guance color latte e lineamenti delicati riesumarono alcuni ricordi di un passato molto lontano.

    < Noi ci conosciamo. > Esordì Atshushi, accennando un sorriso. < Tempo fa, molto tempo fa, abbiamo combattuto. > Disse senza troppi preamboli, non riuscendo a trattenere le parole mentre il flusso dei ricordi animava la sua mente. Aveva rimosso completamente quello scontro, ma adesso era tornato a galla vivido e definito. < Fu subito dopo il mio periodo di degenza per le ferite riportate nel Golfo degli Squali. C'era anche un altro ninja con te, ma non ricordo il suo nome al momento. Invece tu... > Schioccò le dita. < Sukazu! >

    No, Atshushi non era lunatico. L'improvviso cambio d'umore era dovuto alla simbiosi con l'energia naturale che rinvigoriva non solo il suo corpo ma anche lo spirito. Quindi, in effetti, era davvero lunatico!

    < Io sono Atshushi, nel caso non lo ricordassi. Noto con piacere che sei un chuunin ormai. Come hai ottenuto la promozione?>

    Entrambi indossavano la giubba chuunin. Atshushi aveva lasciato l'armatura dell'Omega Centipede nel rotolo sulla sua schiena. Non sempre la indossava mentre era al villaggio.

    Piegando ripetutamente l'avambraccio destro mentre ascoltava la risposta di Sukazu, ricordò di aver tanto desiderato poter mettere alla prova le sue capacità nel combattimento ravvicinato. Il fisico esile e poco scattante non lo aveva mai favorito nel taijutsu, ma l'energia naturale lo faceva sentire traboccante di energia. Aveva l'illusione che sarebbe riuscito a spaccare una montagna con un pugno.

    < Perdona il cambio di argomento, ma devo assolutamente chiederti se conosci qualcuno in grado di insegnarmi qualche mossa con la spada o anche senza. Tu stesso, se sei un chuunin, potresti farlo. O sei una schiappa come me nel corpo a corpo? >

    Si grattò la nuca, quasi a disagio per quella strana euforia che lo pervadeva. Avrebbe dovuto imparare a controllarsi maggiormente mentre era in modalità eremitica.


    Steg, ruola pure che il mio pg, se il tuo dovesse chiedergli di contenersi con i ninjutsu per questo scontro, prometterà di attaccare e difendersi senza ricorrere ad arti magiche. Ovviamente se con questo post vuoi già passare all'attacco, altrimenti ci facciamo un altro giro di chiacchiere. As you want
     
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    Mi si avvicinò un ragazzo che aveva un ché di familiare. Ricordavo di averlo già incontrato, ma allo stesso tempo era diverso. Sembrava avere della pittura attorno agli occhi e le sue pupille non parevano minimamente umane, anzi sembravano quelle di un rospo ed erano contornate da delle iridi dorate. Come prima reazione pensai come dannazione fosse possibile, però, ragionandoci sopra qualche istante in più, mi resi conto che era più che possibile. Il mio stesso segno maledetto trasformava il colore dei miei occhi quindi un chakra particolare poteva attivare una mutazione simile. Però perché questo ragazzo aveva attivato questo potere? E perché poteva liberamente girare con un potere simile attivo? Il segno maledetto era illegale...io sarei stato arrestato se lo avessi mostrato difronte a tutti...questo qui era forse diverso? Probabilmente avrei dovuto informarmi, però non volevo essere troppo invadente.

    -Ciao, si, mi ricordo di te...però hai qualcosa di nettamente diverso. I tuoi occhi sono gli stessi di una rana, com’è possibile?

    Evitai di soffermarmi su quel particolare oltre e di come fosse simile agli occhi del mio sigillo o del potere di Qayin stesso. In fin dei conti sarebbe potute essere anche delle semplice lenti a contatto, anche se non pareva il tipo che le avrebbe indossate. Dopodiché risposi alla sua domanda, ricordando la missione svoltasi nel ex-villaggio del vortice:

    -Si, sono stato promosse a chunin subito dopo la missione organizzata per smantellare Clown Chaos...non so se tu ne abbia sentito parlare o se abbia partecipato anche tu...ma posso solamente dirti che sono fortunato ad essere ancora qui...

    Mi grattai il capo nervosamente. Non mi piaceva molto ricordare quella missione e tutte le persone che erano morte lì per mano di quel folle del figlio bastardo del caos.

    -...e tu che mi racconti? Quando combattemmo mostrassi un’abilità fuori dalla norma e non credo che tu sia rimasto con le mani in mano. Sono convinto che tu abbia molto da raccontare.

    Non lo dissi ad alta voce ma ricordavo bene la batosta subita. Atshushi, seppur in riabilitazione, aveva sconfitto sia me che un altro ragazzo con un solo colpo, un ninjutsu di fulmine. Ne rimasi parzialmente umiliato da una così netta differenza in capacità, però era comunque parte della progressione e dello sviluppo delle proprie abilità. Non si poteva sempre vincere e sconfitte del genere, comunque, insegnavano molto. Mi aveva insegnato a non sottovalutare gli avversari e come un combattimento potesse essere vinto con un semplice attacco ben assestato.

    Dopo qualche secondo Atshushi cambiò improvvisamente argomento prendendomi alla sprovvista. Voleva esercitarsi nel Taijutsu, un fondamentale in cui si riteneva una schiappa, anche se in realtà dubitavo che fosse realmente così tanto debole. Però la sua richiesta calzava a pennello con ciò che volevo fare oggi. Ero venuto ai campi di allenamento per esercitarmi e un ragazzo, perdi più che già conoscevo, voleva allenarsi proprio nel Taijutsu. Tutto si era dannatamente incastrato alla perfezione!
    Mi scrocchiai le dita e, contagiato dalla sua euforia che era forse un po’ esagerata, gli risposi:

    -Ma certo che posso aiutarti! È il fondamentale in cui me la cavo meglio.

    Riflettei un attimo su come agire. Non ero mai stato l’insegnante di nessuno e probabilmente gli serviva più un compagno di sparring che un vero e proprio maestro. Così mi chiesi se iniziare subito con il kenjutsu o quantomeno aspettare per comprendere il suo livello nel Taijutsu semplice. Il kenjutsu richiedeva delle capacità superiori e perciò non si poteva semplicemente improvvisare se non si avevano delle basi solide.

    -Se non sei esperto nel taijutsu direi di iniziare con un allenamento senza utilizzare le armi. Eventualmente, se ti dimostrassi più abile di quello che credi ti darò io stesso un’arma per il kenjutsu. Ah, mi stavo dimenticando di dirti che a questo punto conviene che utilizzi solo le tecniche di combattimento marziale e nessun ninjutsu, altrimenti non riuscirai a migliorare nel corpo a corpo.
     
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    II


    < Ah già, questi… >

    A volte Atshushi dimenticava dell’evidente cambiamento fisico che alterava i suoi tratti somatici. Assimilare nel proprio corpo il chakra eremitico comportava un mutamento delle palpebre e delle iridi stessi tanto da perdere, limitativamente alla zona oculare, i connotati umani in favore di un paio di occhi più simili a quelli di una rana o di un rospo.

    < Considera che se non fossi stato abbastanza bravo, ora sarei ancora più simile a un rospo. Non sono io a dirlo, ma il risultato parla chiaro. Meglio di così, non si poteva fare. Sto davvero tanto male con questi occhi? >


    Un leggero sorriso gli illuminò il volto, aveva davvero bisogno di svagarsi un po’ con un ninja della sua età.

    < C’eri anche tu quel giorno sull’Isola del Vortice? > Ninja e guerriri di ogni nazione e ogni terra si erano radunati lì per sconfiggere Qayin e la sua organizzazione. < Non mi sorprendo se non ci siamo visti. Eravamo così tanti e poi… siamo stati divisi e costretti a lottare contro i macabri esperimenti di quel folle.
    Sono felice che tu ne sia uscito vivo. Anch’io mi sono salvato, guadagnandomi una piccola promozione e un particolare souvenir. >


    Atshushi indossava indumenti ordinari: giubba chuunin, pantaloni e magleitta scura, coprifronte stretto intorno alla testa, più i vari portaoggetti su tutto il corpo.

    < Non so bene come, ma è apparsa una particolare armatura al termine dello scontro. Ora non la sto indossando, ma è qui nel mio rotolo. > Diede un paio di pacche al papiro che portava sulla schiena. < Diciamo che non è un outfit molto consono per girare nel villaggio. Tende ad essere piuttosto inquietante.>

    Atshushi ascoltò la proposta di Sukazu e annuì col capo.

    < Se consigli di iniziare senza armi va bene, ma credo che mi troverei meglio con dell’acciaio in mano. Con me ho vari kunai e una wakizashi. Ma mi fiderò di te. Niente ninjutsu e niente armi, per il momento. >

    Andò a mettersi in posizione a circa sei metri dall’avversario.

    < Sappi che fino a quando avrò questo sguardo animalesco, sarò più forte di come non sarei normalmente. Tuttavia non credo che durerà ancora per molto. >

    Con la mano destra compose il sigillo utilizzato tra gli shinobi per scambiarsi il saluto.

    < Inizi tu? >
     
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    -No, non stai tanto male...però devo essere onesto, quel giallo innaturale è molto simile agli occhi di Qayin.

    Mi parlò anche di un dono ottenuto nel palazzo.

    -Anch’io mi sono ritrovato in possesso di qualcosa di speciale.

    Gli avvicinai il braccio sinistro, dove indossavo il glaciax. Anche se probabilmente aveva già notato venature blu e la fisionomia particolare del guanto.
    Comunque, dopo i convenevoli di rito, era venuto finalmente il momento di combattere.

    -Va bene, inizio io.

    Ed ora l’ora di iniziare il vero e proprio allenamento. Non conoscevo le capacità di Atshushi nel combattimento marziale, però aveva attivato un potenziamento. Se esso era quantomeno simile al mio probabilmente lo fortificava in tutti i campi, perciò non dovevo sottovalutarlo. Avrei perciò concentrato e diffuso il chakra in tutto il corpo, avrei costretto ogni singola cellula del mio scheletro ad un lavoro extra e avrei così attivato l’armatura ossea. Era una mia abilità peculiare, che neanche mio padre sapeva effettuare. Essa agiva sia da ottima difesa, in quanto assorbiva tutti i colpi ricevuti proprio come avrebbe fatto un’armatura, che da buon supporto nell’attacco, aumentando il danno che si poteva arrecare al nemico. Ma il vero scopo per cui l’avevo attivata era aumentare le mie capacità nell’assorbire i danni, cosa che contro uno special jounin potenziato mi poteva essere tremendamente utile.

    Successivamente avrei concentrato il chakra nei miei piedi per aumentare la velocità della mia corsa, adoperando la semplice tecnica del corpo sfarfallante, e avrei attaccato con un combinazione di mosse differenti per mettere in difficoltà il mio avversario. Avrei inizialmente portato la tecnica del pugno di arhat con la mia mano destra, evitando così di utilizzare il glaciax, il quale era anche un tirapugni che avrebbe falsato l’allenamento, poi avrei portato una ginocchiata potente, con la gamba destra, verso lo stomaco di Atshushi. La mia offensiva non si sarebbe conclusa così, anzi avrei portato un ultimo colpo, ovvero la roccia demolitrice di Konoha, un potente colpo sferrato con il mio gomito sinistro rivolto al mento dell'altro kiriano. Avrei contratto ogni muscolo cercando la massima precisione e velocità, ma non sarebbe stato per niente semplice.

    Suzaku Kaguya
    Resistenza:450-15-15-23=397
    Stamina:400-5-40=355

    Azioni:
    -Attivazione armatura ossea
    -Tecnica del corpo sfarfallante + pugno di arhat
    -Ginocchiata potente
    -Roccia demolitrice

    Note:
    Mi dispiace se ci sono errori di battitura vari però non posso utilizzare il computer e da telefono è un casino
     
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    III


    Come Atshushi, anche Sukazu era tornato dall'ex Paese del Vortice con un particolare souvenir. Uno strano guanto ornato di spuntoni bianchi simili a scaglie di ghiaccio e solcato da venature blu gli copriva tutta la mano e l'avambraccio fino al gomito.

    < Sembra un oggetto particolarmente interessante. >

    Si posizionarono a debita distanza l'uno dall'altro e, eseguiti i saluti di rito, cominciarono lo scontro. Sukazu, parve azionare subito il suo chakra per un ninjutsu. Il suo corpo si gonfiò e la pelle cominciò a fessurarsi in diversi punti dai quali trapelarono macchie bianche. "Ma che..."

    E improvvisamente ricordò di quando quel ninja aveva estratto dal proprio braccio un osso da utilizzare a mo' di spada. "Giusto! Deve essere uno di quei ninja capaci di manipolare le propria ossa a piacimento!"

    I pensieri fuggirono via rapidi, lasciando sgombra la mente di Atshushi non appena Sukazu si lanciò verso di lui, rapido come il vento che soffia tra gli alberi. L'energia eremitica rinvigoriva i muscoli dello sp.jounin e si sentiva in grado di fare qualsiasi cosa che la sua mente sarebbe riuscita a immaginare. Così immaginò di caricare i muscoli delle proprie gambe e liberare l'energia accumulata spiccando un balzo che lo avrebbe fatto alzare in volo leggiadro come una libellula. In tal modo avrebbe evitato il pugno che Sukazu stava tentando di sferrargli al centro dell'addome. Tuttavia, non appena avrebbe toccato terra, il manipolatore di ossa gli sarebbe stato di nuovo addosos, stavolta con l'intenzione di colpirlo con una ginocchiata all'altezza dello stomaco.

    Atshushi avrebbe piegato il braccio sinistro, facendo sporgere bene in fuori l'osso del gomito e avrebbe tentato di rispondere alla ginocchiata di Sukazu con una gomitata altrettanto tenace. "Vediamo quanto dure sono le tue ossa." In condizioni normali, non avrebbe mai azzardato una mossa del genere, ma sapeva che l'arte eremitica donava anche una certa tonicità e robustezza al fisico di chi la utilizzava e ciò avrebbe dovuto evitargli gravi danni all'arto interessato dall'urto.

    Non contento, Sukazu avrebbe tentato un'ultima volta di colpirlo con una ginocchia rivolta al volto di Atshushi. "Sembra davvero intenzionato a lasciarmi brutti ematomi." Con questo pensiero, avrebbe sorriso mentre si piegava sulle ginocchia nella speranza di mandare a vuoto l'attacco dell'avversario e prepararsi a rispondergli con una violenta palmata dal basso verso l'alto.

    Atshushi
    Resistenza: 800-1-1-1=797
    Stamina: 900
    Sennin Mode: 3/4 (considero già 2 turni passati considerando i 2 giri di post in cui ero in sennin mode)
    Statistiche:
    Potenza Magica 227/250 Forza Fisica 167/250 Agilità 167/250 Taijutsu 167/250
    Azioni:
    -Schivata con balzo all'indietro
    -Gomitata in risposta alla ginocchiata
    -Schivata piegandosi sulle ginocchia
    Note:
    Roy, per la prima volta ingaggio uno scontro a colpi di taijutsu con il mio Pg. Sono come uno studente alla sua prima accademia. Sii clemente con i miei errori.
     
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    Responso nr. #1


    Attacco -Suzaku:
    Armatura ossea Supporto
    Pugno di arhat 100 + 80 + 6 + 16 + 3 = 205 Fallisce per inferiorità combattiva
    Ginocchiata potente 100 + 80 + 5 + 17 = 202 [Riesce - Entra in gioco forza] [Danno:107]
    Roccia demolitrice 100 + 80 + 9 + 5 = 194 Fallisce per inferiorità combattiva

    Difesa -Atshushi:
    Schivata 167 + 167 + 2 = 336 [Riesce per superiorità combattiva]
    Gomitata 167 + 167 + 7 = 341 [Riesce - Entra in gioco forza] [Danno: 101]
    Schivata 167 + 167 + 3 - 10 = 327 [Riesce per superiorità combattiva]

    Danni:
    Suzaku //
    Atshushi 6


    Narrazione Turno:
    Tra i due shinobi inizia un fervente scambio di colpi, la rapidità di Atshushi è però decisamente sorprendente al punto da consentirgli di schivare abilmente tutti i colpi del Kaguya. Quest'ultimo però si rivelo decisamente potente in attacco, al punto da arrivare a mostrare il portentoso potere della sua innata in quanto a scontri fisici, arriva infatti a danneggiare seppur lievemente il rivale e costringerlo ad un lieve arretramento in seguito al potente impatto avvenuto tra la sua ginocchiata e la gomitata avversaria. Con quel colpo ha certamente chiarito che nemmeno il grande potere eremitico può competere con la devastante resistenza delle ossa di un Kaguya in uno scontro alla buona vecchia forza bruta.


    Situazione Finale:
    Suzaku ad 1 metro da Atshushi. Attacco all'Uzumaki.


    Commenti Arbitro:

    Prima di tutto scusate il ritardo, buono lo scambio di colpi. Il -10 in riuscita nella difesa finale di Atsushi è dovuto all'effetto della ginocchiata potente in seguito al 16 su d20 avendo avuto il sopravvento nel gioco forza precedente. Se avete domande sono qui.
     
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    IV



    La difesa pianificata da Atshushi si rilevò vincente, tuttavia nello scontro con il ginocchio di Sukazu non potè fare a meno di sussultare dal dolore. Le ossa di un Kaguya erano davvero resistenti e, sebbene l'arte eremitica fosse attiva, il sennin sentì l'impatto e il doloro da esso scaturito. Piegato sulle ginocchio, sentiva ancora il gomito intorpidito, pertanto preferì colpire con l'altro braccio. Sfruttando l'effetto molla della schivata, Atshushi avrebbe tentato di schizzare in alto, protendendo il palmo della mano verso il mento del suo avversario, con l'intenzione di colpirlo con abbastanza forza da schiodarlo da terra, facendolo alzare di qualche spanna da terra. Successivamente, con il favore di questa mossa, si sarebbe cimentato in una piroetta, puntellando la gamba sinistra a terra e slanciando la destro verso l'addome di Sukazu. Con questo passo di danzo, avrebbe tentato di assestargli un poderoso calcio nella zona ombelicale con la suola parallela al terreno.

    Se anche questa mossa fosse andato in porto, Atshushi e Sukazu si sarebbero ritrovati nuovamente distanziati.

    < Spero tu non ti sia morso la lingua. >

    Riassumendo una posizione eretta e stabile, lo special jounin avrebbe lanciato un breve applauso.

    < Se non avessi avuto la sennin mode attiva, non sarei riuscito a tenerti testa, ne sono sicuro. Ti faccio i miei complimenti. Per tua fortuna la mia energia sta per esaurirsi e, per me, sarà davvero complicato tenerti testa senza i miei jutsu. > Si strinse nella spalle, con i palmi delle mani rivolti verso l'alto. < Soprattutto, a mani nude. >
    Atshushi
    Resistenza: 797-6=791-1-=789
    Stamina: 900
    Sennin Mode: 4/4
    Statistiche:
    Potenza Magica 227/250 Forza Fisica 167/250 Agilità 167/250 Taijutsu 167/250
    Azioni:
    - Palmata al mento
    - Calcio avvitato all'addome
    Note:
    All'inizio del prossimo turno gli occhi di Atshushi torneranno normali e i bonus dell'eremitica svaniranno.
    [/font]
     
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    La mia offensiva non era stata un granché efficace. Infatti Athushi, potenziato da quel potere magico che ne delineava i tratti in una maniera unica, fu in grado di respingere la gran parte dei miei attacchi. Semplicemente li schivò con una precisione e agilità elevatissima oserei dire. Difficilmente avevo potuto testimoniare con i miei occhi una dimostrazione, in un combattimento marziale, di una tale naturalezza nei movimenti. Comunque fui in grado di danneggiarlo almeno parzialmente o, dovrei dire meglio, minimamente, che era già qualcosa e mi aveva evitato una figura alquanto barbina. Sicuramente avevo fatto meglio dell’ultima volta, dove neanche lo avevo sfiorato, anzi neanche mi ero veramente avvicinato. Uno a uno per il mio orgoglio.
    L’unico che, almeno parzialmente, ebbe efficacia fu infatti la ginocchiata, la quale fu fermata da una gomitata che non fu altrettanto potente, anche se i livelli di forza in gioco parevano molto simili. Proprio questa situazione mi avevo permesso di essere efficace, visto che non aveva direttamente schivato il colpo.
    La mia armatura ossea mi aveva reso un pochino più potente di Atshushi nel gioco-forza. Ma aveva abilmente evitato ogni mio altro attacco senza mostrare alcuna fatica, perciò, potevo facilmente presupporre, che era più agile e veloce. Di fatti ero in svantaggio anche se ero, in teoria, l’esperto in taijutsu dell’allenamento.
    La forza non contava quasi nulla senza l’abilità e colpo su colpo mi avrebbe inevitabilmente sfiancato.
    Forse avrei dovuto mostrargli l’uso delle armi fin da subito. Aspettare, difronte ad una dimostrazione di capacità simile, non aveva avuto senso, tanto valeva esercitarsi subito con le armi.

    -Devo dire che i tuoi movimenti sono precisissimi. Neanche in anni di allenamento un ninja potrebbe facilmente ottenere un’abilità del genere.

    Scambiati i convenevoli toccava al secondo round. E questa volta mi sarei dovuto, ahimè, difendere. Mi avrebbe attaccato rapidamente e con un velocità che non mi avrebbe permesso alcuna schivata, perciò mi sarei difeso parando gli attacchi. Avrei attivato e indurito i miei muscoli, rafforzandoli con il chakra terra, che aveva ottime capacità difensive.
    Il primo colpo sarebbe stato diretto al mento, mentre il secondo all’addome. Magari mia armatura ossea e i mie muscoli potevano essere abbastanza ma ne dubitavo difronte a quell’arte magica speciale.

    Suzaku Kaguya
    Resistenza:397-2=395
    Stamina:355-25-10-10=310

    Azioni:
    -Mantenimento armatura ossea
    -Parata muscolare + rafforzata con il chakra terra
    -Parata muscolare + rafforzata con il chakra terra


    Ragazzi ma in teoria l’arte ermetica non potenzia solo i parametri naturali? Cioè agilità, cc, potenza magica e forza fisica?

    Ps: mi dispiace per l’attesa ma è un periodo un po’ di cacca con lo studio e dopo tante ore al computer tra esercitazioni e lezioni mi passa proprio la voglia di scrivere e guardare uno schermo
     
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    Responso nr. #2


    Attacco -Atshushi:
    Attacco [Riesce perchè non contrastato] [Danno: 112]
    Attacco [Riesce perchè non contrastato] [Danno: 122]

    Difesa -Suzaku:
    Parata muscolare [52]
    Parata muscolare [34]

    Danni:
    Atshushi //
    Suzaku //


    Narrazione Turno:
    Questa volta è Atshushi a partire alla carica, i suoi colpi sono tanto semplici quanto potenti al punto da riuscire a superare addirittura la resistenza dell'armatura ossea del Kaguya. Questi però non si lascia trovare impreparato e riesce comunque ad incassare al meglio i colpi, uscendone indenne, grazie ad un magistrale utilizzo del Doton per rafforzare ulteriormente il suo fisico ben allenato. Si potrebbe quasi dire che i due sono alla pari ma sarà così anche dopo che il portentoso chakra eremitico smetterà di incrementare le prestazioni del giovane Uzumaki? O le cose cambieranno radicalmente, portando Suzaku a dominare l'allenamento votato al corpo a corpo?


    Situazione Finale:
    Suzaku ad un metro da Atshushi, attacco al Kaguya


    Commenti Arbitro:
    Chiedo perdono per il ritardo :ans: Mi ero totalmente perso le notifiche
     
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    Avevo pienamente assorbito i colpi del mio avversario, senza riportare alcun danno. Onestamente non ero certo che la mia strategia potesse funzionare con un tale risultato ma evidentemente la natura mi aveva donato un’innata capacità nel resistere. L’armatura ossea e la mia affinità al doton mi permettevano di incassare colpi in maniera sorprendentemente impeccabile.

    -Dannazione che colpi! Per fortuna ho una kekkei genkai...

    Vidi gli occhi del mio avversario trasformarsi e perdere quella loro forma e colore particolare. Infatti Atshushi tornò normale assumendo pienamente l’aspetto che ricordavo gli appartenesse. Forse questo era il limite del suo potenziamento? Non potevo saperlo, forse funzionava similmente al sigillo, che forniva nuova forza succhiando le energie vitali o forse era completamente diverso. Comunque non mi sembrava affatto il caso di continuare a combattere con Atshushi in forma umana, poiché se l’allenamento si era per ora mantenuto più o meno sulla parità, anche se lo special jounin era stato molto più rapido di me, ora con un Atshushi depotenziato lo scontro avrebbe perso lo spirito iniziale. Perciò gli avrei fatto una proposta:

    -Atshushi, se puoi tornare in quella forma di prima io sono pronto ad aspettare, se invece ti ha costato molta fatica possiamo anche terminare qui e riprendere fra qualche momento.

    Successivamente alla sua risposta avrei aggiunto:

    -Dato che sei capace più di quanto mi avevi detto direi di utilizzare le armi e quindi il kenjutsu.

    Avrei conseguentemente concentrato il chakra nella mia spalla per realizzare una spada ossea che avrei estratto qualche secondo dopo. Mi sarei allontanato di un paio di metri per lasciargli la possibilità di prendersi una boccata d’aria a pieni polmoni.
    Avrei atteso il mio avversario il tempo necessario affinché o tornasse in quella modalità da rospo o si fosse riposato dopo la sforzo. Al suo via avrei attaccato brandendo la mia spada.
    Avrei fatto roteare la mia spada cercando di creare un effetto ottico in grado di distrarre il mio avversario detto nebbiosa notte lunare. Avrei anche fatto affluire il chakra ai miei piedi per velocizzare i miei pochi passi verso Atshushi. Infine lo avrei attaccato con la danza della camelia, ovvero dieci precisissimi colpi in rapida successione verso il corpo del nemico. Dopodiché avrei mosso la mano e quindi la spada in un unico arco letale, sfruttando la tecnica della decapitazione della luna crescente, che ovviamente avrei rivolto al corpo del jounin evitando perciò di passare per un pazzo assassino, che non era mai una cosa di cui andare fieri. L’ultimo colpo sarebbe stato un po’ infido, perché avrei attaccato con il mio tirapugni. Infatti, sfruttando la vicinanza tra noi, avrei cercato l’effetto sorpresa per lanciare il mio pugno di arhat puntando il mento del ragazzo. Dopotutto in un combattimento reale poteva accadere qualsiasi cosa.

    Suzaku Kaguya
    Resistenza:395-18-20-5-10-5-10-5=322
    Stamina:310-25-5=280

    Azioni:
    -Mantenimento armatura ossea
    -Nebbiosa notte lunare+tecnica del corpo sfarfallante+danza della camelia
    -Tecnica della decapitazione della luna crescente
    -Pugno di arhat con il glaciax


    Come ho scritto nel post il mio pg aspetta ad attaccare finché Atshushi non torna in modalità eremitica, altrimenti non ha senso il combat
     
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    Semplicemente inutile. Fu questa il responso che ebbe Atshushi dopo essere riuscito a colpire Sukazu. Si massaggiò il palmo della mano con la quale lo aveva colpito rimediando un torpore piuttosto fastidioso. Al contrario, il suo avversario sembrava non aver percepito alcun dolore.

    < Devo essere sincero, la tua innata supera di gran lunga le mie aspettative. Sei praticamente invulnerabile. >

    Vero è che, se non avesse rinforzato le propria ossa con il chakra doton, il risultato sarebbe potuto essere diverso. Questo poteva voler dire che la sua difesa assoluta aveva una soglia massima di sopportazione degli urti. L'indurimento roccioso richiamato da Sukazu portava l'Uzumaki a credere che quella soglia non fosse poi così elevata e che, con qualche arma, sarebbe potuto riuscire a ferire il suo avversario.

    < Senza l'energia eremitica, farei davvero fatica a starti dietro. >

    Aveva già sentito le energie naturali abbandonare il suo corpo e Sukazu pareva aver osservato i suoi occhi tornare quelli di un qualunque umano, tingendosi di nocciola.

    < Farò come mi concedi gentilmente. > Rispose Atshushi inginocchiandosi a terra. < Non temere: ho pensato a una valida alternativa per ovviare a questo disagio qualora dovessi aver bisogno dell'arte eremitica durante un combattimento. >

    Ripetuto il processo, con il quale ormai era diventato sempre più abile, Atshushi tornò a guardarsi a torno con gli occhi di un rospo. Sorrise a Sukazu mentre si rimetteva in piedi.

    < Perdonami se ti ho fatto attendere. > Con una mano lo invitò a prendere l'iniziativa. < Fatti sotto con tutto ciò che hai. Dobbiamo fare sul serio ora. >

    Quell'invito parve piacere al Kaguya perchè gli si lanciò contro, ancora con le ossa in vista sopra l'epidermide. Brandendo una spada ricavata dallo stesso materiale che lo proteggeva, coprì la distanza che lo separava dall'Uzumaki agitando la stessa nell'aria umida del mattino. Gli occhi fissi di Atshushi sulla spada, lo portarono a dubitare di ciò che vedeva: una, due, tre o più lame erano agitate da altrettante mani.

    < Malediz... > Denti digrignati e mano a cercare un kunai dal taschino. Non sembrava essere un genjutsu, ma quella strana tecnica aveva portato Sukazu ad avere un vantaggio sull'avversario. Preso in controtempo, Atshushi dovette affannarsi nel tentativo di rispondere agli affondi con l'acuminata punta della spada ossa opportunamente celati da quell'ingannevole rotazione. Con il pugnale saldo in pugno, avrebbe tentato di intercettare la lama prima che questa arrivasse a pungergli la carne. Per ben dieci volte sarebbe stato costretto a rispondere ai colpi avversari portati in rapida successione.

    A seguire, Sukazu si sarebbe esibito in un semplice ma fulmineo fendente orizzontale della spada, al quale Atshushi avrebbe risposto con una stoccata netta del kunai portata in perpendicolare rispetto alla traiettoria dell'osso acuminato. "Chissà se questa ossa da Kaguya resistono all'elettricità." Stavolta, lo special jounin avrebbe irradiato il proprio chakra raiton nella lama del kunai per saggiare la resistenza della ossa del suo avversario. Se il raiton avesse avuto l'effetto sperato, la spada di Sukazu sarebbe finita recisa in due, diventando inutile.

    All'ultimo colpo, simile alla palmata sferrata poco prima ai danni di Sukazu, Atshushi preferì rispondere in modo analogo. Restando immobile, quasi pietrificato ancora col kunai in mano, si sarebbe limitato a convogliare il proprio chakra nel mento, per attutire e vanificare il pugno che lo avrebbe colpito di lì a poco.
    Atshushi
    Resistenza: 789-1-1=787
    Stamina: 900-20=880
    Sennin Mode: 1/4
    Statistiche:
    Potenza Magica 227/250 Forza Fisica 167/250 Agilità 167/250 Controllo del Chakra307/250
    Azioni:
    - Difesa colpo per colpo come descritta da post
    - Stoccata verticale perpendicolare
    - Carica di chakra
    -
    Note:
    In realtà ero pronto a combattere anche senza eremitica, ma così sarà più alla pari.
    Non so se devo scalare 10 punti di resistenza per la natura della mia difesa o soltanto 1 in virtù del fatto che è un solo taijutsu.

     
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    Responso nr. #3


    Attacco -Suzaku:
    -Danza della camelia 100 + 80 + 7 + 15 + 16 + 16 = 234 [Fallisce per inferiorità combattiva]
    -Tecnica della decapitazione della luna crescente 100 + 80 + 5 + 6 = 191 [Fallisce per inferiorità combattiva]
    -Pugno di arhat con il glaciax 100 + 80 + 6 + 16 = 202 [Riesce ma viene contrastata] [Danno: 101]

    Difesa -Atshushi:
    Parata 167 + 65 + 15 = 250 [Riesce per superiorità combattiva]
    Parata 167 + 65 + 18 = 253 [Riesce per superiorità combattiva]
    Carica di chakra 205 + 175 + 19 = 399 [Riesce per superiorità combattiva] [Resistenza 113]

    Danni:
    Atshushi //
    Suzaku //


    Narrazione Turno:
    Dopo una breve pausa, che permette ad Atshushi di rientrare nella sua modalità eremitica, lo scontro riprende con uno sprint non da poco del giovane Suzaku. Questi dimostra nuovamente la sua grande abilità nel controllare non solo la sua innata ma anche nel padroneggiare Taijutsu molto potenti. Tutto ciò viene però nuovamente reso vano dal rivale che prima blocca gli affondi colpo su colpo con un kunai, per poi limitarsi ad incassare il poderoso pugno tirato con il Glacyax senza riportare alcun danno. Si può dire che le vie del chakra sono infinite.


    Situazione Finale:
    Atshushi ad 1 metro da Suzaku, attacco all'eremita.


    Commenti Arbitro:
    Due cose rapide, non ho ritenuto possibile che un colpo di kunai, anche se raitonizzato ( :asd: ) potesse distruggere una spada ossea creata da un kaguya a quello stadio essendo quasi indistruttibile.
    Altra cosa, per il costo della difesa, credo vada bene 1 punto, l'azione infondo è 1 altrimenti sarebbero dovuti andare in riuscita tutti gli affondi. 1 attacco 1 difesa.
     
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    VI



    La concentrazione e la precisione chirurgica con la quale si mosse il kunai permisero ad Atshushi si uscire indenne dagli attacchi di Sukazu. Nonostante con l’ultima parata avesse tentato di tagliare in due la spada d’osso, dovette scoprire, suo malgrado, che quell’arma pareva essere indistrubbile.

    < Non male. > Commentò a denti stretti mentre il pugno dato con uno strano guanto gli faceva prudere il mento.

    < Queste tua ossa sembrano davvero indistruttibili. Sarò costretto a tentare di spezzare la tua corazza con tutto il mio limitato arsenale. >

    Quello scontro si stava rivelando davvero entusiasmante. Grazie ai poteri dell’eremitica, Atshushi riusciva a tenere tranquillamente testa a un abile spadaccino come Sukazu, ma, non potendo ricorrere ai suoi ninjutsu, faticava ad aprirsi un varco nella sua difesa apparentemente impenetrabile. Avevano deciso di allenarsi per mettere alla prova le capacità di Atshushi nel taijutsu e quindi era il momento ideale per provare qualche strategia più azzardata.

    Balzando indietro, l’Uzumaki si sarebbe portato ad almeno dieci metri di distanza dall’avversario, riponendo il kunai nel taschino. Qui, avrebbe sfruttato uno dei fumogeni contenuti nei borselli dietro la schiena per celare la propria posizione in una nuvola di fumo scuro. Richiamato il chakra per creare due cloni d’ombra, avrebbe fatto uno di questi in un enorme shuriken per poi provarlo a scagliare in direzione del suo avversario, mirando al centro del busto. Questa mossa avrebbe dovuto beneficiare di un non indifferente effetto sorpresa, dal momento che un’arma di tali dimensioni non si poteva occultare in alcun modo sul corpo di un ninja e vederla spuntare all’improvviso da una nube di fumo avrebbe potuto cogliere l’avversario impreparato. Nella speranza di oltrepassare quella spessa corazza ossea, Atshushi avrebbe pervaso la lama dell'arma con il chakra fuuton, amplificandone le proprietà laceranti.

    Sfruttando ancora il fumo, Atshushi avrebbe fatto trasformare l’altra copia in un shuriken del vento demoniaco e lo avrebbe sempre in direzione di Sukazu, ma molti metri più in alto, sperando che, persa la copertura del fumo, sarebbe stato già fuori dal raggio visivo del Kaguya.

    Fatto ciò, l’Uzumaki originale sarebbe balzato fuori dal fumo, con una mano ferma nel sigillo della pecora in corrispondenza del collo e avrebbe inutilmente urlato:

    < Ninpou! Eruzione terrestre! >

    Nel frattempo, il clone scagliato verso il cielo grigio, avrebbe riassunto le sembianze umane e, caricati 2 kunai con altrettante carte bomba, le avrebbe scagliate in direzione dell’avversario, indirizzandone uno per spalla. Gli esplosivi sarebbero dovuti detonare a ridosso del chuunin, il quale, probabilmente, sarebbe rimasto confuso dalla pseudo scorrettezza di Atshushi nel ricorrer alle arti magiche. Per giunta, il nome della tecnica inventata dall’Uzumaki faceva supporre che l’attacco sarebbe arrivato dal suolo, distogliendo l'attenzione di Sukazu da ciò che stava piovendo effettivamente sul suo capo e, quindi, dalla reale offensiva di Atshushi.

    Il volo del clone d’ombra era ormai terminato e sarebbe ricaduto verso il basso a peso morte. Pertanto, il clone decise di sfruttare l’energia cinetica della caduta per tentare di cadere in picchiata sul suo avversario, provando a placcarlo a terra, posizionandogli un kunai sulla gola.

    < Cu cu! >
    Atshushi
    Resistenza: 787
    Stamina: 880-9=871/3=291-10=281
    Sennin Mode: 2/4
    Statistiche:
    Potenza Magica 227/250 Forza Fisica 167/250 Agilità 167/250 Controllo del Chakra307/250
    Azioni:
    - utilizzo di 1 fumogeno
    - x2 kage bunshin
    - Lancio di uno shuriken enorme verso Sukazu [Effetto lacerante]
    - Lancio di uno shuriken del vento demoniaco come da post
    - Simulazione di un ninjutsu

    Kage bunshin (shuriken enorme)
    Vigore: 787
    Stamina: 290-3=287
    Azioni:
    - Trasformazione in uno shuriken enorme

    Kage bunshin (Shuriken del vento demoniaco)
    Vigore: 787
    Stamina: 290
    Azioni:
    - Trasformazione in uno shuriken del vento demoniaco
    - Lancio di 2 kunai con bombe carta
    - Atterraggio in picchiata su sukazu come da post
    - Punta kunai alla gola.
    Note:
    Consumato 1 fumogeno
    Ho voluto provare qualcosa di "desueto"

     
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21 replies since 5/11/2020, 19:13   518 views
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