Chi di ferro perisce, di Chakra guarisce

Infermeria Fury, Dragon, Tisy, Shane

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    Chi di ferro perisce, di Chakra guarisce

    Dopo i tragici eventi avvenuti durante i test per le nuove armature che avrebbero dovuto condurre gli shinobi ad una nuova rivalsa contro il diabolico Fury, il gruppetto che si trovò a mettere in gioco la vita proprio contro il creatore delle suddette biotute, venne portato d'urgenza in una ampia zona interrata del medesimo luogo, allestita a clinica d'emergenza proprio in previsione di possibili incidenti, seppur mai nessuno avrebbe potuto presagire quel disastro.

    Presto... Portateli da questa parte!

    FuCwFCt

    Gridò perentoria una voce ferma, che i più informati avrebbero riconosciuto come appartenente al dottor Shizo, agli infermieri intenti a trasportare i quattro in barella. Tra tutti, Okami Uchiha, Hao Matsuyama, Atshushi Nasushimo e Geralt Aizawa erano proprio quelli messi peggio, evidentemente avere a che fare con lo stesso Ren Natsume era troppo anche per loro, ma nessuno di loro era un comune ninja pronto a cedere alla prima difficoltà, erano invece il meglio del meglio e come tale, un istante dopo erano lì a lottare a più non posso per la loro vita o per l'ultilizzo di qualche arto...

    Ragazzi, siete messi davvero male... Forza, diamoci dentro!

    Esclamò iniziando a dare una prima occhiata ai pazienti per rendersi conto delle ferite più gravi, mentre i suoi assistenti avevano già iniziato a prestare le prime cure d'emergenza per lenire il dolore e trattare le lesioni più superficiali attraverso il palmo mistico.



    F u r y tisy16 The_Dragon ShaneH ecco la vostra infermeria, potete riprendere direttamente da fine evento e narrare come aprano finalmente le porte ed intervengano subito per condurvi in infermeria dove accade ciò che ho scritto. Descrivete le vostre condizioni complessive e se volete potete interagire a vostro piacere tra voi, col medico o con gli assistenti... :rosa:
     
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    Chi di ferro perisce, di Chakra guarisce




    Narrato - Parlato - "Pensato" -
    Parlato altri



    La battaglia era finita, i vari colpi dei ninja andarono tutti a segno, la vita del loro amico si spense in una enorme esplosione che, inevitabilmente, coinvolse l’intero laboratorio non risparmiando nessuno.
    Hao perse conoscenza, l’esplosione lo aveva fatto nuovamente finire addosso alla parete dietro di lui. Sbattè la testa e lo shock lo fece svenire, ma non per molto, infatti il suo sonnellino durò solamente qualche minuto, infatti pure svegliato da uno schiaffo di un Ninja che era venuto a salvarlo. Si svegliò di soprassalto e si guardò attorno la situazione non era delle più rose tutti e quattro i Ninja erano stati letteralmente annientati dall’esplosione.
    Il laboratorio era stato parzialmente distrutto, la struttura reggeva ancora, ma ad Hao questo non importava, in fin dei conti non riusciva quasi più a muoversi, il suo corpo era tutto un dolore. Attorno a lui vi erano tre medici che lo stavano soccorrendo, un gruppo di ninja a lui sconosciuto era entrato nel laboratorio e stava soccorrendo il gruppo.


    -Come stanno gli altri?

    -Shh non parlare, conserva le forze..

    Fortunatamente Hao non era messo così male, le lesioni riportate erano principalmente esterne, la sua naturale forza fisica e i suoi geni lo avevano protetto da danni più considerevoli dandogli una, seppur lieve, resistenza in più.
    Venne caricato su una barella e trasportato fuori dal laboratorio, poi giù per delle lunghe scale che li portarono in una zona probabilmente adibita ad infermeria. Li i quattro shinobi vennero attaccati a delle apparecchiature speciali per monitorarli e gli furono prestate le prime cure. I tre ninja adibiti ad Hao avevano appena iniziato a curare le sue ferite superficiali quando lui alzò la mano, sapeva come curarsi in un modo molto più veloce, in fin dei conti era pur sempre un ninja con un dna molto particolare.


    - Aspettate… risparmiate le cure su di me… io posso curarmi da solo… sono un utilizzatore dell’arte senninka, se mi date la possibilità di assorbire parte delle vostre cellule sarò in piedi nel giro di due secondi… non vi preoccupate siete in tre e non vi creerà problemi, potrete poi occuparvi degli altri!

    Se i tre ninja gli avessero dati il loro consenso di rigenerarsi avrebbe attivato parzialmente il suo gene creando tre protuberanze che si sarebbero conficcate nel corpo dei tre infermieri iniziando ad assorbirne le cellule e iniziando a rigenerare le ferite del suo corpo. Avrebbe assorbito solo quello che gli serviva per rimettersi in sesto, non troppo ne troppo poco, quello che bastava per potersi rimettere in piedi e lasciare che i tre ninja andassero a curare gli altri.

    - Grazie

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    Evocatore dell’altra dimensione – Liv 2
    Resistenza illusioni – Liv 3

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    -Katana (nel rotolo grande)
    -4x Lame del Rilascio del Fulmine Super Vibrante (Chō Biburāto Raitontō)(nel rotolo grande)
    -10x Kunai affilato di Kiri (nel borsello e nel taschino)
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    -2x Siringa Vuota (nel rotolo grande)
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    Storiche – Liv 3
    Oratorie e Popolari – Liv 2
    Orientative e geografiche – Liv 3

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    Spero vada bene come uso dell’abilità




     
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    Con il susseguirsi dei nostri attacchi, l'uccisione del nostro compagno, samurai ed inventore, venne portata a termine.
    Non potemmo vedere concretamente il risultato delle nostre azioni, ma era palese che per Ren non vi era stato scampo, anche grazie alla sua resistenza contro il sistema della dannata bio-tuta che voleva controllarlo.
    Un'esplosione investì tutto il laboratorio e io persi i sensi nel momento in cui sentii addosso una vampata di calore e un urto alla schiena. Il legame evocativo con Enma si era spezzato in quel momento e lui era ritornato al suo luogo prima di essere direttamente coinvolto.
    Poi, il nulla.
    Mentre ero incosciente, ogni scena della battaglia mi scorreva nella mente, come se fossi in un sogno accelerato. Non riuscivo a sentire nemmeno Qayin e il chakra naturale.
    Non so cosa pensai esattamente in quei frangenti, ma fu come sentirmi... morto.
    Se non fosse che all'improvviso qualcosa cambiò e sentii nuovamente il mio corpo e il mio chakra. Non che sentissi poi molto, ma almeno ero tornato in vita in un certo senso.

    Ragazzi, siete messi davvero male... Forza, diamoci dentro!

    Non avevo idea di chi fosse il misterioso tizio che stava parlando, a malapena riuscivo a mettere a fuoco dove mi trovavo. Per via di Qayin, sapevo per certo che lì c'era Atshushi per la connessione che c'era con la sua armatura.
    Gli altri nè li percepivo bene, nè riuscivo a metterli a fuoco.
    Il punto in cui la lama di Ren mi aveva trapassato mi sembrava stesse prendendo fuoco e con esso il resto del mio corpo inerme. Le gambe erano dolenti, così come le braccia e sentivo un gran cerchio alla testa.
    Dovevo supporre che l'esplosione mi avesse sbattuto contro pareti o detriti causando probabili fratture e magari una commozione cerebrale. La conferma l'ebbi quando inziai a vedere rosso, come se u filtro visivo si fosse frapposto tra i miei occhi e la realtà, Era il mio stesso sangue che scivolava dal cranio. Compresi perché mi sentivo confuso e la vista andava a veniva.
    Cercai di afferrare qualcosa vicino a me per farmi forza e provare ad alzarmi istintivamente, ma venni bloccato da due paia di braccia che in quel momento mi sembravano appartenenti a bestioni muscolosi.

    Stai giù, ragazzo! Ris...chi... di.. peg...iorare... e ...se...

    Iniziavo a sentire ovattato. L'ansia di non potermi riprendere iniziava a pervadere il mio corpo e il mio poco chakra appariva in subbuglio. Se il mio corpo s'indeboliva, prossimo alla morte, c'era la possibilità che il Sigillo che teneva chiuso Qayin nel mio corpo, potesse spezzarsi. Le conseguenze mi erano sconosciute, imprevedibili, ma niente di affidabile.
    Il mio rapporto con il Re dei Clown era migliorato sicuramente, ma non abbastanza da sapere che non avrebbe compiuto atrocità mentre prendeva possesso dell'intero me stesso.

    Non sen...to... bene... Vedo... male...

    Iniziai a farfugliare le prime parole dalla mia ripresa di conoscenza e mi sembrava uno sforzo assurdo per una cosa così semplice. Cercavo in qualche modo di dire cosa mi stavo succedendo, o almeno a chiedere loro perché.

    ferita... sto...maco... sbatt...uto la tes..ta...

    Era veramente dura. Qayin non riuscivo a percepirlo molto, a quel punto avrebbe almeno tentato di comunicare con me, ma niente. Che avesse intenzionalmente scelto di starsene muto ad aspettare la mia fine? Oppure anche lui risentiva delle mie ferite?
    Non ero mai arrivato a questo status fisico da quando combattevamo insieme, carcere e carcerato, contenitore e confinato.
    Come se non bastassero le mie sofferenze, il mio pensiero andava ai miei compagni. Probabilmente alcuni di loro non avevano subito molti danni come me. La resistenza fisica era il mio punto debole, ma avevo assistito coi miei occhi alla tenacia che avevano avuto contro Ren.
     
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    Non era la prima volta che Atshushi finiva in una clinica di cura. Tuttavia era la prima volta che si ritrovava nell'Ospedale del Fuoco a Konoha. Aveva già rischiato di finirci una volta, quando catturò il suo primo mukenin anni addietro, ma questa è un'altra storia.

    Atshushi era stato ricoverato lì a causa delle ferite subite nello scontro con Ren Natsume e la biotuta fuori controllo che aveva fatto scrivere un'altra pagina di sangue nella storia dei ninja e dell'Osu. La guerra con Fury era probabilmente la guerra più ampia e sanguinosa mai combattuta e non lasciava speranza ad alcun finale positivo.

    Mentre la barella scivolava sui corridoi bianchi dell'ospedale, l'Uzumaki si ritrovò a pensare se l'Osu fosse davvero in grado di sconfiggere Fury. Se stesse davvero facendo il possibile per arginare i danni. Era così necessario cimentarsi in una follia come quella di sviluppare pseudo cyborg? L'idea che il fuoco che si combatta ha sempre lasciato il tempo che trovava. Soprattutto nella specifica fattispecie, dove è stato chiesto a un fiume di spegnere un vulcano lanciando palle di fuoco. Era davvero plausibile sperare di superare Fury proprio nel campo dove primeggiava da anni?

    Le ferite sul corpo di Atshushi si aggiungevano alle già mille altre presenti. Sentiva i dottori parlarne intorno a lui. O forse erano infermieri. Parole come costole mancanti, polmoni compromessi, cicatrice alla "Frankenstein" gli giravano intorno come mosche su una carcassa. Forse era proprio questo ciò che era rimasto di Atshushi, una carcassa mal ridotta.

    Il dolore fisico non lo turbava più. Guardava quelle persone agitarsi tanto per lui, ma avrebbe soltanto voluto dirgli che non c'era da preoccuparsi. Provò a parlare, ma la sua bocca era chiusa da un respiratore automatico e non fece altro che mugolare a vuoto. Due giorni di riposo e si sarebbe rimesso in sesto. Ne aveva viste di ferite peggiori e non capiva perchè darsi tanto fastidio per queste. Un corpo temprato nel dolore non soffre più quando viene percosso. Era la mente di Atshushi ad essere stata ferita. Una mente ferita è difficile da guarire, soprattutto quando viene ferita da un'idea, un'idea che mai avrebbe ritenuto appartenergli e il semplice pensarci gli faceva venire voglia di chiudere gli occhi e non pensarci più. E così fece.
     
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    Mentre gli assistenti proseguivano il loro processo lenitivo verso i feriti, il dottor Shizo si era ormai reso conto delle diverse condizioni. Il primo a cui si rivolse fu Hao, quello messo meno peggio e che aveva proposto una soluzione atipica di risanare le sue ferite. Voleva infatti sfruttare la sua innata Senninka per rigenerare le ferite a spesa degli infermieri, cosa che seppur non compromettente data verso di loro, non sarebbe mai stata accettata dal dottore.

    Conserva la tua capacità per situazione d'emergenza... Le loro cure e qualche giorno di riposo saranno più che sufficienti per riprenderti!

    Fece quindi un cenno ad uno dei suoi assistenti che si dedicò appieno a lui concentrando il palmo mistico verso la testa. Il Matsuyama avrebbe man mano iniziato a sentire sempre meno dolore durante i minuti successivi fino a che non si sarebbe ritrovato con la testa fasciata e raccomandazioni di riposo. In contemporanea, ben due degli assistenti si stavano dedicando ad Atshushi. Dovettero immediatamente dotarlo di un respiratore automatico ed iniziare rapidamente a risanare i danni causati soprattutto agli organi interni, ma anche per lui la situazione non era poi così pericolosa. Era infatti noto che quel ragazzo aveva una resistenza fisica geneticamente fuori dal comune e, dopo qualche ora di trattamenti ininterrotti, il ragazzo avrebbe ripreso i sensi con qualche benda e cucitura sparse per il corpo. Il dottore invece, aveva avuto modo di intervenire sulle ferite nettamente più gravi del giovane Okami, in particolare la profonda perforazione causata dal Natsume poco prima era ciò che preoccupava maggiormente.

    Qui c'è bisogno di operare... Presto!

    Furono le parole di Shizo non appena ebbe avuto modo di vedere le condizioni dell'Uchiha che venne quindi trasportato nella sala operatoria poco distante, sedato e preparato in attesa dell'arrivo del doc. Fu lì che, poco dopo, Shizo e l'equipe avrebbero dovuto rapidamente aspirare il sangue che stava iniziando a formare un grave edema interno. Solo a quel punto fu possibile individuare e suturare la causa di quel versamento per poi preoccuparsi di ripulire a fondo e ricucire anche anche l'esterno, cosa che non avrebbe però fatto Shizo ma gli assistenti, con cui il ragazzo si sarebbe svegliato di lì a poco. Per il dottore era giunto il momento dell'ultimo paziente che fino a quel momento era stato curato alla meglio arginando i principali problemi, la sua situazione però continuava ad essere critica...



    Bene, Hao, Atshushi ed Okami possono ruolare ciò che hanno avuto modo di vedere/ il risveglio dopo le cure ponendo eventualmente domande. Per Geralt sarà come se fosse rimasto al primo giro di post ed avrà questo giro come possibilità di completare l'infermeria, altrimenti verrà sì curato, ma avrà un malus per tot eventi causa ferite
     
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    La proposta di Hao rimase nell’aria per qualche istante, i ninja intervenuti a curarlo probabilmente stavano ancora decidendo cosa fare a riguardo, quando fu rifiutata da quello che sembrava essere il loro capo, un ninja con i capelli lunghi e neri che sembrava saperne molto di più dei suoi colleghi.

    -Conserva la tua capacità per situazione d'emergenza... Le loro cure e qualche giorno di riposo saranno più che sufficienti per riprenderti!

    Hao voleva tornare subito di sopra, per questo voleva auto curarsi, sicuramente gli altri ninja che erano arrivati assieme a lui erano nella sua stessa situazione. Sicuramente anche le altre armature avevano avuto lo stesso difetto, doveva intervenire e aiutarli. Cercò di ribattere ma il capoccia se n’era già andato a visitare gli altri suoi compagni d’arme.

    -Per favore dimmi come stanno gli altri nelle altre stanze? Hanno avuto anche loro problemi? Come stanno?

    Cercò di rialzarsi ma il suo medico curante lo rimise disteso sul lettino intimandogli di stare fermo, ma poco c’era da fare, Hao non riuscì a stare in piedi, come si alzò la testa iniziò a vorticare pericolosamente facendolo crollare nuovamente sul lettino. A poco servirono le sue proteste, il medico continuò a curarlo per i minuti seguenti, fino a che il ninja non si ritrovò con la testa fasciata, probabilmente aveva subito un trauma cranico lieve, ma si sa che basta e avanza per metterti ko.
    Non poteva fare nulla, doveva solo sperare che fosse tutto a posto come gli comunicò il medico. Ora doveva solo riposare, chiuse dunque gli occhi e crollò in un sonno privo di sogni.


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    Il principale vantaggio dell'essere ricoverato in una clinica, era la possibilità di avere una spropositata quantità di tempo a disposizione per poter leggere o pensare. Quando Atshushi fu ricoverato dopo la Battaglia del Golfo degli Squali, non ebbe modo di fare nè l'una nè l'altra cosa. Le ferite erano gravissime e il suo corpo era ridotto a un colabrodo. Furono settimane di alimentazione artificiali e sedativi per limitare il dolore che lo straziava. Non faceva che dormire e quando sprofondava nelle braccia di Morfeo, viveva gli incubi peggiori che potesse ricordare. Aprendo gli occhi, sudato e affannato, veniva travolta da scariche dolore che gli facevano rimpiange la paura causata dalle finzioni oniriche.

    Questa volta era ben diverso. Le ferite non erano gravi e il corpo di Atshushi non era più quello di un dodicenne mingherlino. Gli allenamenti e gli eventi avevano rafforzato lo spirito e la carne del ragazzo. Rimase disteso su un piccolo letto di una stanza con altre tre postazioni identiche alla sua, tutte vuote. La finestra aveva delle tende bianche, in tinta con qualsiasi altra cosa presente in quella stanza. Atshushi si chiese perchè negli ospedali fosse tutto bianco. "Forse è per capire più facilmente se qualcosa è pulito o sporco." Poteva deambulare liberamente e quindi utilizzare il bagno vicino la porta d'ingresso o sbirciare fuori dalla finestra. I passanti delle tende erano rotte e quindi non poteva che restare chiuse. Erano giornate di sole a Konoha.

    Chiese all'infermiera di portargli qualche romanzo e questa tornò con un piccolo tomo dalla copertina scabrosa.

    < Il paradiso della Pomiciata? > Lesse Atshushi rigirandoselo in mano. L'infermiera abbassò lo sguardo e arrossì. < Non riesce a trovare qualcosa di più... di meno banale? >

    Portò via quel libro da pervertiti e tornò con qualcosa dalla copertina più avvincente.

    < La leggenda dei ninja puri? > Chiese inarcando un sopracciglio

    L'infermieria gli rispose che era dello stesso autore dell'altro romanzo, ma era una storia totalmente diversa.

    < Non ho trovato nient'altro. Quei libri devono essere stati dimenticati nella sala relax da un'infinità di tempo. >

    < Me lo farò andare bene. La ringrazio. >

    La donna, con le gote rosse, fuggì via.

    Atshushi posò il volume sul comodino e socchiuse gli occhi.

    L'OSU... Fury... Sua madre scomparsa... Quando sarebbe finita questa guerra? E come, soprattutto, sarebbe finita? Il Seras andato distrutto non gli era stato ancora cambiato e questo era alquanto strano. L'Osu era sempre così attenta affinchè tutti i suoi membri fosse costantemente raggiungibili e rintracciabili. Aveva bisogno che questa guerra finisse il prima possibile e tutto ritornasse alla normalità in modo tale da riprendere la regolare attività di cacciatore di taglia e avere quella libertà di girare in lungo e in largo per procacciare informazioni su una donna Uzumaki fuggita da Kiri diciassette anni prima.

    Ma se invece la guerra fosse volta a favore di Fury? Com'era anche probabile che accadesse. Da quando era iniziata, il Dio del Male aveva soltanto collezionato successi e tutto sembrava andare in suo favore. Come sarebbe cambiato il mondo in questo caso? Sarebbe davvero stata la fine dei villaggi ninja? Non riusciva a immaginare un futuro senza la storica suddivisione in villaggi e nazioni e non credeva nemmeno nella cooperazione internazionale. L'Osu era stato un fallimento e ne dava prova continuamente. Non appena sarebbe venuto meno un nemico comune, il sistema si sarebbe frammentato come i cocci di un vaso rotto.

    Jin Senju era il comandante dell'Osu e generale delle forze che avrebbero dovuto sconfiggere Fury. Ma chi era Jin? Non era forse lo stesso che non era riuscito a salvare gli abitanti di quel villaggio sperduto da due comun criminali come Torma e Surgi? Come ci si poteva aspettare che ora salvasse tutto il continente Orientale da un essere quasi mitologico come Fury?
    Cosa avrebbe potuto fare Atshushi per favorire la fine della guerra ed eliminare Fury. Continuare ad agire da bravo soldato fedele all'Osu e agli ordini era davvero l'unico modo?

     
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    Mocc... ioso... MOCCIOSO! RIESCI A SENTIRMI?

    ...



    AVANTI! SMETTILA DI FARE IL COGLIONE E SVEGLIATI!

    ...



    HAI FATTO UNA PROMESSA! LA DEVI MANTENERE! Se ti arrendi così... Io vinco. Oh cazzo se vinco! TI STA BENE? EH? RISPONDI, CAZZOOOO!

    ...



    Disperazione e rabbia nella voce di Qayin. Aveva assistito in diretta a ciò che stava accadendo al corpo di Okami, il mio corpo, suo contenitore. Eppure non aveva idea del perché non riusciva a mettersi in contatto con la mia mente, con la mia coscienza, cosa che finora gli era stata molto semplice.

    Io ucciderò tutti. Lo sai, questo? Non ho dimenticato chi sono, solo perché per ora faccio il bravo aiutante. Appena mollerai, io brucerò tutto il mondo, Fury o OSU che sia. Hai capito?

    ...



    DANNAZIONE! MOCCIOSO! OKAMI! Avevi detto che avremmo lottato!

    Avrei voluto rispondergli. Avrei voluto urlargli che mi ricordavo di quel giorno in cui feci la mia promessa.
    Nei mesi successivi all'evento in cui avevo perso il controllo del Sigillo per la prima volta è stata dura per me vivere normalmente.
    Mi avevano già escluso dai miei affetti e le uniche persone che mi stavano vicine erano Jin e l'Hokage, quando ovviamente non erano impegnati con i loro ruoli di responsabilità verso l'OSU o il villaggio.
    Gli allenamenti erano duri e la mia psiche era decisamente più debole. La presenza di Qayin, il potere che potevo ottenere, lo Sharingan, sentirsi un bersaglio per i miei geni, tutte cose che mi hanno fatto che stessi cadendo nella spirale d'odio del mio clan, quella che avevo sempre voluto spezzare.
    Cercavo riferimenti nei miei studi di storia, nei libri, nelle cronache.
    Arrivai pure al punto di comprendere i gesti del mio antenato: Sasuke Uchiha e persino quelli di Sefiro.
    Per riuscire a controllare quelle emozioni e anche a controllare il potere di Qayin dovette più volte scontrarmi con la sua ferrea volontà di fare del male, di uccidere e dare fuoco al mondo.
    Trovai la chiave, alimentai il suo ego spingendolo a raccontarmi di lui, della sua vita.
    Inizialmente lo trovò così divertente da trasformare i suoi racconti in un gioco sadico in cui mi rivelava i dettagli minuziosi dei suoi omicidi, ma fuggiva dalla vera domanda: perché?

    Perché, cosa? Moccioso?

    Perché sei diventato così? Nessuno viene al mondo con la mente come la tua. Sei una persona intelligente, che ragiona. Nei tuoi racconti non c'è una volta in cui agisci secondo follia, hai sempre un motivo per il tuo gesto, per quanto abominevole sia. Ti sei creato un piano e l'hai studiato per bene secondo coscienza. Se hai scelto quella vita devi aver creato delle motivazioni che tu stesso hai perso quando hai deciso di diventare un mostro.


    La mia risposta lo aveva spiazzato. Fu lui a sbloccarsi, come se vedeva in me un luogo sicuro, dove i suoi pensieri non potevano fare male e nemmeno ferire sè stesso. Mi raccontò di suo padre, di sua madre e del trattamento ricevuto dagli schiavisti. Era orribile.
    Sarebbe assurdo che vi dicessi che è stato proprio Qayin, uno dei peggiori criminali degli ultimi tempi, a riuscire a farmi uscire da quella spirale d'odio dove stavo affossando.
    Sono le storie come quelle di Qayin, di mio padre, di Sasuke, di Itachi, Sefiro, Tristania, Oceania... Sankarea Uchiha, che mi hanno convinto a non finire come loro. Anzi, mi diede la forza di reagire e gli dimostrai di saper gestire parte del suo potere, di averne la forza.
    Subito dopo il suo racconto, gli feci una promessa.

    Combatti con me, so bene che pensi che siamo due mondi diversi, che i miei intenti e i miei scopi ti fanno vomitare, ma ti dimostrerò che hai torto. Non ami le sfide?

    Certo, mi stuzzica poter assistere a fenomeni improbabili o impossibili. Ma ti avverto moccioso, sono stato buono a non opporre resistenza per la prima parte dei poteri eremitici che riesci a gestire, ma se pensi che ti lasci vincere la guerra intera, devi essere più pazzo di me. AHAHAHAH!

    Io so già che vincerò quella guerra, Qayin. Ti prometto che farò di tutto per non morire fino a quando non ci scontreremo alla pari. Fino ad allora, osservami, supportami e vedrai che tutto porta alla mia promessa. La manterrò anche con te.

    Sei bravo con le parole, te lo concedo, ma io conosco ogni gioco psicologico di questo mondo. Non montarti la testa perché pensi di potermi entrare nel cervello.


    Hai qualcosa da perdere se decidi di credere alla mia promessa?

    E così rispose che accettava.

    Ed eccomi qua, sotto i ferri. Nelle mani di medici che non conoscevo e in piena crisi OSU. Non potevo sapere cosa stesse succedendo a seguito degli ultimi tragici eventi, anzi non riuscivo più a sentire il mio corpo, il mio chakra. Era una strana sensazione di limbo. Tutto me stesso, tutto ciò che sono era appeso ad un filo sottile che si spezzava mi avrebbe fatto cadere in un lago di magma.
    Percepivo flebilmente la voce di Qayin, ma un po' di più quella del dottore a capo dei nostri soccorsi.

    Qui c'è bisogno di operare... Presto!

    Avrei voluto avere la forza di rispondere: "beh, era ora!" Ma dovetti conservare il mio pungente sarcasmo perché era già un miracolo che avessi sentito la voce del medico.
    Sempre di più mi sentii stanco e pesante. Il filo sottile di prima sembrava doversi spezzare da un momento all'altro. Ero certo che nel mio delirio, dovuto alle gravi condizioni fisiche, vedessi nel baratro non più magma, ma lo Sharingan stesso che si alternava con l'oscurità come una lampada al neon difettosa.
    Speravo che quell'incubo potesse finire presto. Non volevo passare ancora un minuto in più con quella sensazione.

    Ritornai alla vita ore dopo l'inizio delle operazioni. Le prime figure che vidi davanti a me furono due assistenti.
    Avevo la stessa sensazione che ebbi quando mi svegliai all'ospedale di Konoha dopo lo scontro con Qayin e la sua torre degli orrori. Mi sentivo diverso, ma non sapevo ancora in che cosa.

    Bentornato tra noi! Non sforzarti troppo, devi stare a riposo, ma posso dirti che sei fuori pericolo. Il dottor Shizo ha ricucito la tua ferita all'addome che era in condizioni... critiche! Abbiamo poi pensato alla leggera commozione cerebrale, quindi sei sotto farmaci fino a nuovo ordine. I tuoi arti hanno ricevuto molte contusioni, ma niente di grave.

    Gli... altri? Come stanno?

    I tuoi compagni sono in ottime mani e anche loro fuori pericolo, non preoccuparti. Con tutto il trambusto che c'è lassù, vi trovate benissimo qui, credetemi...

    Trambusto. Certo. Qualsiasi cosa sia successa a Ren poteva essere successa anche agli altri ragazzi che avevano indossato quella tuta infernale.
    Nonostante il dolore, la stanchezza e la fatica, pregai con tutte le forze che Sabito e Kyoshi fossero ancora vivi e che nessuno di loro potesse essere stato preda della stessa follia di Ren.
    Ancora non potevo conoscere tutta la situazione e le conseguenze di quella giornata finita in tragedia, ma almeno sapevo che non ero solo.

    CITAZIONE
    Finalmente! BASTARDO! Avevi intenzione di morire, eh?

    Mai preso in considerazione quell'opzione.

    Bugiardo... Hai pensato di lasciarti andare, che fosse più semplice.

    Niente è così semplice, nemmeno abbandonare la nave alla deriva. Non l'ho fatto, ho ricordato la nostra promessa.

    ...bene. Anche perché il momento si avvicina... Sarai pronto? Ci sarà un bel casino da aggiustare dopo la stronzata di oggi.

    Lo sarò. Lo saremo.
     
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    Con difficoltà e tempistiche diverse, i ragazzi terminarono il loro periodo di degenza. Il dottor Shizo non permise però le dimissioni di nessuno dei quattro prima di un suo ricontrollo, la sua precisione era infondo ben nota nell'ambiente e voleva essere certo del pieno recupero di ognuno dei suoi pazienti. Il primo fu Hao Matsuyama che, grazie alla sua robusta costituzione, potè in pochissimo tempo riprendere le sue attività senza troppi problemi, seppur con qualche raccomandazione del doc.

    Fai attenzione nei prossimi incarichi... E vedi di non farti rivedere qui tanto presto, capito?

    Disse congedandosi con un fuggente ghigno, soddisfatto del lavoro suo e del suo staff.

    Svariati giorni dopo fu il momento di Athushi che, dopo numerose terapie e cuciture, venne finalmente raggiunto da Shizo che si complimento subito per la sua resistenza.

    Buon giorno, sembra che anche tu ti sia pienamente ripreso... Quasi da non crederci, un recupero in tempo record viste le ferite che avevi riportato... Ma a giudicare dalle cicatrici e da quello che ho letto sulla tua cartella clinica, nulla che tu non abbia già passato no?

    Si dedicò quindi ad un ultimo check-up al temine del quale augurò anche a lui di non rivederlo tanto presto...

    L'ultimo a cui fece visita fu Okami, per lui la convalescenza durò qualche settimana ma alla fine anche l'Uchiha si riprese del tutto recuperando le forze.

    Eccoci qua... Contento di poter finalmente tornare ai tuoi affari? Anche se ti converrebbe prenderti ancora qualche tempo per stare fuori dai guai... Lì fuori la situazione è critica e non sarebbe consigliato gironzolare troppo per uno col tuo cognome...

    Sentenziò l'uomo fissando negli occhi il ragazzo, non che avesse qualcosa contro gli Uchiha certo, ma sapeva bene quanto i membri di quella famiglia fossero braccati da Fury... Uscire allo scoperto voleva dire potenziali pericoli gravi e di conseguenza alte probabilità di dover ricucire daccapo quel giovane. Tra una parola e l'altra si apprestò comunque ad una visita completa anche per lui, decidendosi infine a lasciarlo andare a casa speranzoso, come con tutti gli altri, di non doverlo curare nuovamente troppo presto.

    Si giunse infine al quarto membro del quartetto che ormai un mese prima erano stati portati da lui d'urgenza. Il samurai era purtroppo in condizioni nettamente più gravi degli altri tre e furono necessarie terapie molto specifiche anche solo per tenerlo in vita. Dopo tutto quel tempo, l'Aizawa era ancora in coma e non accennava a svegliarsi nonostante il recupero pressocchè totale dalle ferite fisiche. Lo shock subito doveva essere stato tremendo per lui ma il dottore non si dava per vinto e, giorno dopo giorno lo monitorava, certo che prima o poi si sarebbe svegliato.

    Bene, fate il post conclusivo ed assegno exp. Shane ha l'ultima possibilità per evitare una brutta penalità xD
     
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    III



    Atshushi prese il libro portatogli dall'infermiera.

    < La leggenda dei ninja puri... > mormorò pensieroso.

    Girò la copertina e si soffermò sulle prima pagine. C'era una prefazione dell'autore, il quale si firmava soltanto con le sue iniziali, mantenendo ignota la sua vera identità. Si scusava per il nome del protagonista perchè avrebbe potuto far sorridere i lettori e banalizzare lo stesso personaggio. "Naruto" era un nome come un altro, diceva l'autore. Era proprio mangiando del ramen che aveva avuto l'ispirazione e ha ritenuto che quel nome si abbinasse bene al suo protagonista.

    "Oramai è il ramen a doversi scusare per avere tra gli ingredienti un omonimo del più grande ninja mai vissuto..." Riflettè Atshushi.

    Un paio di giorni dopo, il libro era girato al contrario sul comodino del jounin di Kiri. Era solito lasciare i libri con la copertina al contrario quando aveva terminato di leggerli. La trama era piuttosto semplice, come si richiedeva alla maggior parte dei libri di azione. Era ambientato centinaia di anni prima a giudicare dalla semplicità della tecnologia riportata nel romanzo. Si trattava di un ninja, il cui villaggio natale era stato barbaramente distrutto e, pertanto, dedicò tutte le sue forze al riscatto di una terra devastata dalla guerra. Egli non voleva altro che portare la pace e interrompere l'infinito ciclo di guerra e pace che si susseguiva da tempo immemore.

    Alti ideali espressi malamente in un romanzetto dove si alternavano diversi scontri, nei quali era esasperata la volontà ferrea del protagonista Naruto, il quale ribadiva continuamente che non avrebbe mai abbondonato i suoi sogni nè si sarebbe mai arreso a un avversario.

    "Tutti dicono di non volere più guerre e ambire a una pace duratura, ma ciò non avviene mai. Non è qualcosa che si ottiene nè con le parole nè con le promesse. C'è bisogno di qualcosa che estrema, di un Deus Ex Machina che tenga tutti legati e obbligati a seguire la proprio volontà."

    Siccome la parole "Deus" gli fece venire alla mente Fury, scosse la testa per scacciare quei pensieri. "Lui non può essere l'uomo giusto per questo. Un folle omicida non porterà mai la pace. Così come non la porteranno mai tutti questi millantatori che gli fanno la guerra."

    Atshushi e Hao furono dimessi il giorno seguente e poterono riprendere la regolare attività con l'O.S.U. Prima di lasciare la Clinica del Fuoco, Atshuhsi passò a salutare Okami Uchiha. Occhi Rossi aveva subito ferite pesanti e doveva essere sorvegliato per qualche altro giorno. Gli augurò buona guarigione e lo lasciò nella sua atona stanza di ospedale. Geralt Aizawa era in come e non versava in buone condizioni, ma questo non potè che rallegrare Atshushi. Nessuno avrebbe rimpianto un infanticida.
     
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    Uno strano ronzio accompagnava le mie giornate da qualche tempo. Il pensiero era l'unica cosa che mi restava, ma con esso nient'altro. La battaglia era finita, ne ero sicurissimo, ma qualcosa mi faceva capire che non tutto fosse andato per il meglio. Cercavo di aprire gli occhi, conscio di doverlo fare, ma qualcosa mi arrestava, bloccandomi. E il ronzio continuava. Era come una brutta e fastidiosa mosca, soltanto più fredda e pericolosa.

    Vorresti alzarti vero?

    Mormorò una voce che ormai conoscevo bene e il ronzio improvvisamente si estinse.

    Sì.. So che lo vuoi. Ma, non ce la fai, dico bene? Ah, ah...

    Continuò, la voce. Non avevo la benché minima sicurezza di ciò, ma probabilmente un brivido mi percorse la schiena. Probabilmente, perché non riuscivo a percepire dove mi trovassi e che sensazioni provasse il mio corpo.

    Sappi che io potrei darti quella forza che cerchi, Geralt... Mi conosci bene tu.

    Sentenziò.

    Ti conosco, è vero, ma ti ho già sconfitto mi sembra.

    SCONFIGGERMI? AHAHAHAHAHAH

    ..

    Io sono parte di te Geralt, esisterò fin quando tu non ci lascerai definitivamente le penne. E mi sembra che tu ci sia andato vicino ancora. Dopo la Battaglia del Golfo dell'Arpione, dopo il meteorite al tempio... Dopo il salvataggio di Severa o la sconfitta di Rhego. Arrivi sempre più vicino alla morte, Geralt. E ora? Mi sai dire cosa ti è accaduto?

    Domandò la voce, mentre tutto attorno a me era grigio e indefinito.

    So di essere sopravvissuto allo scontro. Ferito, sì, ma vivo. Cosa sia accaduto dopo lo ignoro. Ma a te cosa importa poi?! Ti ho isolato, messo ai margini della mia mente, pensi davvero di riuscire ad avere qualsiasi tipo d'influenza su di me?! Tu sei morto, sei morto quando Severa mi ha donato di nuovo la libertà.

    Io, Geralt, sono parte di te. So bene cos'hai visto quella volta. So bene che mi hai intravisto al tuo fianco. Tu e io siamo la stessa persona, la stessa deplorevole persona. Siamo l'infanticida, mutilatore e traditore. Ricorda Geralt cos'hanno fatto quelle mani, ricorda il sangue versato! Pensi davvero di poterti liberare di me ora? Io arrivo, torno, proprio quando meno te lo aspetti. Proprio quando sei più vulnerabile torno a ricordarti chi sei. E tu Geralt, per quanto ti sforzi a fare il bravo ragazzo, sei una carogna. Dai retta a me. Non vedi cosa ti sta succedendo? Ti hanno dato la libertà, è vero, ma a che prezzo? Sei in un letto d'ospedale, più morto che vivo, debole, indifeso e, soprattuto, solo.

    L'ultima parola in particolare fu parecchio tagliente e, per un istante, esitai. Lui lo colse, abile e attento come sempre.

    Chi pensi venga a piangere sul letto di un criminale redento? CHI PENSA POSSA PROVARE COMPASSIONE PER UN UOMO COME TE? GERALT, DAMMI RETTA, ABBANDONALI TUTTI! FUGGI, UCCIDI E PRENDITI TUTTO CIO' A CUI PUOI AMBIRE! Tu.... Tu sei ancora quel ronin opportunista. Lo so, lo sento... Lascia che ti aiuti, lascia che ti ricordi cos'è giusto fare in certe occasioni. Io posso darti quella forza che cerchi, posso aiutarti nel fare cose straordinarie e nel farti provare ancora quella sensazione. Hai capito no?

    Tremante, almeno nei pensieri, domandai:

    Quale s-sensazione?

    Lo sai già. Quell'iniezione d'adrenalina che provi ogni volta che ti prendi la vita di qualcuno. So che l'hai provata con Rhego, so che il desiderio c'è ancora. Celato, come me, alberga dentro di te. A te, Geralt, infondo, piace uccidere. Devi soltanto fare pace con quella che è la tua natura. Accettare questo lato di te, questo lato che ti rende UNICO!

    IO NON DEVO ACCETTARE PROPRIO NULLA! TU SEI IL PASSATO, NON C'ENTRI PIU' NIENTE CON ME!

    Geralt, quante volte devo dirtelo... Non c'è un "io" e un "tu", ma un "noi". Siamo entrambi legati a doppio filo ormai. Nel momento in cui hai deciso di sporcare la tua anima io sono sorto. E pensi di potermi scacciare via?

    No.. Non posso...

    Esatto! Non puoi, Geralt. Quindi, una volta che ti rimetterai in sesto, vienimi a cercare!

    Non ho bisogno di te.

    Che cosa?

    Io non ho nessun bisogno di te. Ho la fiducia di Severa, ciò mi basta per avere un obiettivo. Io, che per anni non avevo un vero e reale obiettivo, finalmente ne ho uno. E sai come l'ho ottenuto? L'ho ottenuto mettendoti da parte. Ho già accettato la mia natura da molto tempo, ma sai cosa mi ha offerto Severa oltre alla libertà? Mi ha offerto la possibilità di governare me stesso e la mia natura. E non voglio rinunciarci per nulla al mondo. Potrei anche finire in coma, perdere un braccio, finire paralizzato, ma non tornerò più indietro. Ho avuto la fortuna di poter tornare indietro una volta, non credo che il destino, o Dio, mi permetteranno di farlo ancora. Sono Geralt Aizawa, samurai di Tetsu, riunita anche grazie alle mie gesta, e non potrai togliermi nulla di tutto ciò! Quindi ora sparisci, perché non hai alcun potere nella mia testa! Sei già morto, come i bambini di quel tempio. Tu, loro, continuerete a perseguitarmi, ma io fino a prova contraria sono ancora vivo e vegeto! Combatterò anche con voi se necessario pur di redimere i miei peccati! Chissà... Forse un giorno riuscirete a prendervi la mia sanità mentale, il mio fisico, la mia anima. Ma fino ad allora... TUTTO RESTA QUI! GERALT AIZAWA NON TORNERA' MAI PIU' INDIETRO!

    Esclamai, credo.


    Da quel che ho capito ora il mio pg è in coma lol

    Comunque ho avuto seri problemi familiari (un'operazione molto delicata di un familiare molto stretto) e sinceramente mi è passato proprio di mente. Ovviamente non è una scusante e mi rendo conto, era solo per precisare che non sono stati ritardi dovuti alla pigrizia.

    Se posso rimediare mi offro di fare un secondo post e magari anche un terzo, altrimenti non c'è problema. Sicuro questo post lo continuo in una P.Q. male che va...
     
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    Chi di ferro perisce, di Chakra guarisce




    Narrato - Parlato - "Pensato" -
    Parlato altri



    Passò solo qualche giorno prima che Hao potesse definirsi del tutto guarito, la noia in quel periodo fu tale che poco mancò che fuggisse da li per tornare dai suoi amati allievi.
    Il tempo passava lento, ma fortunatamente fu messo in una stanza con un'ampia finestra dalla quale entravano continuamente piccoli uccellini a fargli compagnia, piccoli volatili che gli portavano notizie dal mondo esterno. Eh si, Hao aveva questa innata capacità di comunicare con ogni singolo essere vivente, animale o umano che fosse, per di più la sua capacità di adattarsi all'ambiente circostante permetteva agli animali di non vederlo come ostile, ma come parte integrante del loro mondo, facendoli avvicinare senza il minimo problema.
    Gli arrivarono notizie dei suoi allievi, soprattuto di quello scansafatiche di Kirigaia, una volta tornato in patria lo avrebbe sgridato come si deve, facendolo sfaticare come non mai. Purtroppo però gli arrivarono anche molte notizie allarmanti, venne a sapere che la bio tuta non era semplicemente impazzita per un malfunzionamento, ma era dovuto ad un attacco alla base operativa dell'osu da parte probabilmente di Fury stesso, che aveva sabotato l'intero sistema tecnologico dell'Osu. Ovviamente non riuscì ad ottenere molte informazioni dettagliate, ma stralci di discorsi che i suoi amichetti sentivano dagli esseri strani, in fin dei conti cosa potevano saperne loro di tecnologia?
    Un giorno la porta della sua stanza si aprì, Hao aspettandosi che fosse la solità infermiera continuò a guardare fuori dalla finestra lasciandola in pace a fare quello che doveva, ma gli venne un colpo quando sentì un uomo schiarirsi la voce per attirare la sua attenzione. Girandosi notò che quella sexy infermiera altro non era che il ninja medico che li aveva impedito di guarire prima con il suo potere quel fatidico giorno. Gli si avvicinò esaminandolo personalmente per accertarsi che fosse realmente guarito. Poi una volta finito e constatate le reali condizioni del suo pazziente si congedò.


    - Fai attenzione nei prossimi incarichi... E vedi di non farti rivedere qui tanto presto, capito?

    Hao sorrise divertito a quelle parole, ma lo ringraziò per l'aiuto che gli aveva fornito e volle informarsi sulle condizioni degli altri suoi compagni. Venne così a sapere che il oltre a lui anche Atsushi era in via di guarigione, entrambi avevano subito ferite lievi in confronto a quelle subite dagli altri due, soprattutto il samurai che ora giaceva in coma e addirittura non sapevano se si sarebbe risvegliato. Okami invece aveva superato bene l'intervento e questo gli diede nuova speranza, in fin dei conti aveva provato a guarirlo lui stesso, ma non c'era riuscito, per cui sapere che ora stava meglio lo rassicurò un pò. Chiese al medico se poteva avvertirlo se le condizioni del samurai fossero cambiate, in male o in meglio, qualunque fosse stata la situazione.

    - Grazie!

    Il momento del suo "rilascio" arrivò, si sistemò e uscì da quella clinica.

    - Finalmente libero! Ma cosa??? Ragazzi che ci fate qui??

    Ad aspettarlo fuori dalla porta principale c'erano niente meno che i suoi allievi, tutti e tre li ad attenderlo assieme ad un ninja probabilmente adibito a loro caposquadra in sua assenza. I tre ragazzi appena videro il loro maestro gli saltarono letteralmente addosso abbracciandolo. Finirono tutti per terra ma questo non fermò nessuno dei quattro dal ridere e dal piangere dalla gioia mentre il maestro stringeva i suoi allievi, i suoi angeli.
    Ora era veramente guarito!



    Riassunto Azioni


    Azioni

    - Assorbimento Cellulare Rigenerativo (Saibō Kyūin) (-25)

    parametri
    Resistenza= ???
    Stamina: ???

    Maestrie e Abilità
    Chakra Possente – Liv 2
    Evocatore dell’altra dimensione – Liv 2
    Resistenza illusioni – Liv 3

    Concentrazione del chakra
    Disperdi (Kai)
    Specializzazione Sensoriale: Olfatto Sopraffine
    Riverbero del Chakra
    Transfert
    Tecnica del richiamo
    Jet Booster
    Assorbimento Cellulare Rigenerativo (Saibō Kyūin)
    Emissione Cellulare Rigenerativa (Saibō Haishutsu)
    Catena

    equipaggiamento
    Seras
    - Kobashot
    - Guanti Placcati
    - Paravambraccia a Scaglie
    -Calzari da combattimento
    -Paracosce Laminate
    -Giubba Rifinita
    -Flauto Kagurabue

    Consumabili
    -Maschera respiratoria (nel rotolo grande)
    -Rotoli evoca-armi grande
    -Katana (nel rotolo grande)
    -4x Lame del Rilascio del Fulmine Super Vibrante (Chō Biburāto Raitontō)(nel rotolo grande)
    -10x Kunai affilato di Kiri (nel borsello e nel taschino)
    -2x Antidoto Superiore (nel rotolo grande)
    -2x Siringa Vuota (nel rotolo grande)
    -2x Tonico Coagulante (nel rotolo grande)

    Conoscenze
    Storiche – Liv 3
    Oratorie e Popolari – Liv 2
    Orientative e geografiche – Liv 3

    note
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    E direi che possiamo chiuderla qui...
    Tisy 80 exp
    Fury 50 exp (calato a causa del post in meno e delle precedenti attese)
    Dragon 40 exp (post qualitativamente molto inferiori ai tuoi colleghi di quest... Cerca di far sentire di più il cuore e l'anima del tuo pg)
    Shane 0 exp ( un solo post non vale l'exp ma è stato cmq un bel post. Prosegui in pq narrando tranquillamente l'uscita dal coma. Avrai però un malus in riuscita per 3 eventi pari alla riduzione di 1/3 del totale dovuta ad una debilitazione fisica generale.)
     
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