Eanor Uchiha

Capitolo I - Orphanage

Un orfanotrofio di

Amegakure non è certo un luogo semplice dove crescere, e questo Eanor lo sa bene, essendo nato e cresciuto all'interno dell'orfanotrofio centrale di Ame, nel centro storico del villaggio.
La vita di Eanor non fu certo rose e fiori, ma imparò immediatamente a farsi rispettare dai suoi compagni di "carcere", mostrando fin da piccolo una propensione alla violenza e al raggiro.
Dei primi anni di Eanor non si sa molto, soltanto che una notte particolarmente piovosa, una culla con un piccolo appena nato ed un biglietto furono lasciati fuori dalla porta dell'orfanotrofio, la donna che trovò per prima la culla, ricorda che il bambino era calmo, non piangeva, e una volta portato dentro, prese in mano il biglietto, che riportava solo la scritta "Eanor", il presunto nome del piccolo.
Gli anni passarono rapidi per il giovane dai capelli castani e gli occhi verdi come gli smeraldi, da un piccolo attaccabrighe divenne un giovane uomo, e una volta raggiunta l'età adeguata, fu mandato immediatamente all'accademia ninja...era il destino degli orfani diventare ninja ad Ame, così voleva la legge e la tradizione, soprattutto in tempi di guerra.
Laureatosi a pieni voti all'accademia, Eanor viene insignito del grado di Genin e assegnato ad una squadra di suoi pari, pronto a servire lo stato e la patria con la vita, anche se il ragazzo era di un idea un po diversa a quel tempo.

Capitolo II - Genin

Diplomatosi con il massimo dei voti all'accademia ninja del suo villaggio, Eanor decide di approfondire la questione delle sue origini, andando a scavare nel suo passato, e scoprendo la lettera che sua madre aveva consegnato al vecchio Beily il giorno dopo aver lasciato il piccolo infante sulla porta dell'orfanotrofio, venendo dunque a scoprire quale fosse il suo cognome, ed una vaga motivazione per la quale i suoi genitori furono costretti ad abbandonarlo.
Dopo una pericolosa missione in terra straniera [Mostri Maledetti] nella quale riportò solo lievi ferite, ed alcuni allenamento ufficiali in giro per le nazioni del continente, Eanor acquisisce capacità magiche non indifferenti, risvegliando ben due elementi e approfondendo sempre di più le varie sfumature delle arti ninja che ancora non conosceva.
A seguito a gli eventi che avvennero all'esame di selezione dei chunin [X] tenutisi a Konoha, ad un anno dopo l'attentato del terrorista conosciuto come "Fury", Eanor accusa il colpo della bruciante sconfitta, vergognandosi della figura fatta davanti al suo Kage, facendosi invadere dalla rabbia verso se stesso e gli altri.
Fu proprio durante i suddetti esami che Eanor, a seguito di un duro combattimento ingaggiato con il "Team 3" e la seguente eliminazione dagli esami, preso dalla rabbia e il rimorso, risvegliò nei suoi occhi lo Sharingan, l'abilità oculare più antica di tutte, rimasta dormiente nei suoi occhi per tutti i suoi 23 anni, e venuta fuori in un momento cruciale.
Non ancora conscio di cosa fosse quell'abilità, Eanor fa la conoscenza di Okami Uchiha, un chunin di Konoha con i suoi stessi occhi rossi, ma evoluti ad uno stadio superiore.
Dopo un combattimento senza esclusione di colpi, lo Sharingan di Eanor muta nel suo stadio finale, facendo comparire il terzo tomoe sull'iride del Neo-Uchiha, e inducendo così il ragazzo ad abbracciare il suo retaggio, abbandonando il suo cognome e prendendo quello di "Uchiha".

Capitolo III - Purgatorio

Dopo il brutale omicidio di Suimaru Akame, chunin di Kumo e suo ex-compagno di squadra, Eanor viene preso in custodia da Yuichi Yuki, Jonin di Kirigakure e esponente dell'O.S.U, per essere poi portato davanti all'Amekage e giudicato colpevole di omicidio, sancendo così la sua incarcerazione nel "Purgatorio", una prigione subacquea utilizzata dall'O.S.U come carcere di massima sicurezza, situata a largo di Kirigakure.
Rimasto chiuso in cella per quaranta giorni, e con una cintura ricolma di inibitori del chakra, Eanor comincia lentamente a scivolare nella depressione e nella solitudine, fino al giorno del processo, giorno nel quale viene scortato da Rebecca Andrasson, capitana della nave da guerra incaricata di scortare l'Uchiha, fino al checkpoint prestabilito.
Il viaggio tuttavia si interrompe quando fanno la loro comparsa Silva e Yusu, due cyborg estremamente potenti, che guidati dallo scopo di intercettare l'Uchiha, attaccano la nave trasporto, finendo per scontrarsi contro Eanor e Rebecca, sul ponte principale della nave.
Durante lo scontro, Rebecca viene gravemente ferita ed Eanor, mosso a compassione dal gesto altruistico della ragazza, che poco prima lo aveva salvato, evoca il Rashomoun a protezione di entrambi, la difesa suprema dell'Uchiha.
Nonostante la buona volontà, la difesa dell'Uchiha non è sufficiente ad impedire a Yusu di colpirlo con il suo attacco, dilaniando completamente il suo occhi e braccio destro, staccandoli di netto e privando l'Uchiha di uno dei suoi Sharingan.

Capitolo IV - Outer Heaven

In preda al dolore e allo strazio, Eanor decide di andare con Yusu e Silva, con la promessa di una nuova vita...conscio che qualora fosse tornato indietro, lo avrebbe atteso ancora il giudizio dell'OSU, oltre che una probabile vita da infermo, ormai incapace di combattere al meglio.
Senza più il suo sharingan destro, Eanor viene introdotto da Yusu a Kamigakure, il Villaggio nascosto degli Dèi, rifugio degli esuli e guidato dal "Padre della Luna", un Ootsutsuki in carne ed ossa, discesco dal cielo anni prima e adesso guida del villaggio, composto da discendendi viventi degli Ootsutsuki.
Abbandonata la sua vita passata, Eanor prende la decisione di mascherare il suo volto e di assumere un alias, "Sundowner" appunto, così che la caccia all'Uchiha da parte dell'OSU sarebbe stata molto più ardua, nella speranza che essi lo credessero morto in quelle acque in tempesta.