Nuovi Orizzonti

[Sblocco elementale per Eanor Atreides]

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    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

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    ◊ Capitolo I - Check-up

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    Amegakure - Mattina presto - Ospedale Centrale della Pioggia

    Dal ritorno dalla missione a Konoha avevo passato il tempo principalmente ad allenarmi, le voci che giravano in città su certi avvenimenti, avvenuti in certi luoghi non così lontani da noi, avevano alimentato in me così come in molti altri membri della classe militare, l'impellente necessità di addestrarsi su nuovi orizzonti, per far fronte ad una minaccia che, a detta di alcuni, era più incombente di quanto sembrasse.
    La ferita al braccio stava migliorando, la cauterizzazione di fortuna che avevo compiuto sul campo con un kunai scaldato aveva dato i suoi frutti sul momento, bloccando il sanguinamento e prevenendo possibili infezioni, ma adesso necessitava di una sistemata come si deve visto che ne avevo il tempo.
    In giornata mi recai all'ospedale di Ame, non avevo preso appuntamento perchè per i ninja in servizio non è necessario, a differenza dei civili e dei ninja in congedo. Mi recai al secondo piano e entrai nella stanza segnalatami precedentemente dalla receptionist, accomodandomi su una sedia, in attesa che arrivasse il medico.

    Mister...Atreides?

    Si dottore.

    Esclamai, quando il vecchio uomo in camice bianco si rivolse a me dal fondo della stanza.

    Che problema c'è, mi dica.

    Una ferita al braccio destro, l'ho rattoppata come potevo in missione, ma credo che abbia bisogno di un occhiata.

    Il dottore si girò verso di me e mi osservò per qualche secondo, avvicinandosi poi con passo svelto e dirigendo la sua attenzione direttamente alla ferita.

    Mhmmm, vedo che ci è andato giù pesante con una lama calda, si è cauterizzato la ferita da solo per evitare il sanguinamento..ottima idea, deve aver fatto male.

    Non ne ha idea..

    Oh si che ce l'ho si fidi...sono stato in prima linea anche io un tempo, ero un medico da campo, vedevo queste cose ogni santo giorno, quei tempi mi mancano...

    Il vecchio sembrò assumere un aspetto malinconico, rimembrando eventi passati di battaglie alle quali non avrebbe più potuto prendere parte, e compagni di battaglione morti sotto i suoi ferri, per ferite che persino per lui erano troppo.
    Si diresse poi verso un armadietto chiuso a chiave, apertolo ne prese un ago e del filo, oltre che un bisuri particolarmente affilato, poi tornò da me.

    Bene, devo aprire la ferita e suturarla come si deve, le farò un anestesia locale tramite ninjutsu, evitiamo composti chimici per questa volta, ma si ricordi che la prossima volta che fa un lavoro del genere, sarebbe meglio che cauterizzasse la ferita in orizzontale, non in verticale, così da rendere la pelle più elastica, e meno soggetta a rottura in azione.

    Ho capito, proceda pure...

    Impose le sue mani sulla ferita e fin da subito potei sperimentare un piacevole formicolio nella zona interessata, formicolio che andò poi via via scemando, lasciando spazio ad una totale insensibilità nella zona della ferita, anche il dolore residuo che sperimentavo dal giorno della sutura era sparito. Il dottore incise poi la ferita col bisturi, affilato come un rasoio, che perforò la carne bruciata come fosse burro morbido, aprendo la ferita così come mi era stata causata, e causando la fuoriuscita di acre sangue scuro.
    Non provai alcun dolore, nessuna sensazione, l'anestesia mi impediva di sperimentare nuovamente il dolore di quel giorno, ed io osservavo estasiato il lavoro certosino del medico, che aveva cominciato intanto a passare ago e filo tra i due lembi, riavvicinandoli con le mani e suturandoli a dovere.
    Passarono circa 25 minuti dall'inizio dell'operazione alla sua conclusione, la sensibilità nella zona interessata stava cominciando a tornare, ma niente di insostenibile, solo un po di gonfiore e del dolore totalmente sopportabile.

    Bene abbiamo finito, direi che è perfetta ora, le serviranno circa 5 giorni per rimarginarsi del tutto, poi i punti cadranno da soli, non serve che torni.

    Grazie dottore, siamo apposto?

    Si, siamo apposto, paghi pure alla reception accanto all'uscita, sono 350 ryo, sconto militari.

    Perfetto, grazie dottore, arrivederci.

    Salutai e varcai la porta scorrevole della stanza, uscendo nel lungo corridoio che separava le due ale dell'ospedale centrale.
    Presi le scale che avevo utilizzato per salire e mi diressi al piano inferiore, pregustando il pranzo che mi aspettava a breve alla locanda del ramen vicino casa mia, erano settimane che non ci andavo, e niente e nessuno quel giorno me lo avrebbe impedito.

    Eanor Atreides?

    Una voce ruppe il silenzio di quei corridoi vuoti.
    Mi voltai, la voce proveniva dal corridoio di destra che avevo appena superato, una voce calda, adulta, non nuova.
    Mi fermai e compii due passi all'indietro, così da tornare in linea con il corridoio appena superato e osservare il volto di colui che mi aveva riconosciuto, magari un fan.
     
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    ◊ Capitolo II - Bio-Estrazione

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    Amegakure - Mattina presto - Ospedale Centrale della Pioggia

    Il silenzio tombale del corridoio dell'ospedale era quasi surreale, probabilmente era una sezione poco utilizzata, o sfruttata come magazzino, le porte erano tutte chiuse a chiave ed un odore di chimico, di sterile, dominava tutto il piano, il classico odore dell'ospedale.
    Compii due passi all'indietro, la voce che mi aveva chiamato era ancora nascosta dalla parete che faceva angolo con il corridoio secondario in cui essa si trovava, ma compiendo qualche passo riuscii a rendere chiaro il volte del mio interlocutore; si trattava di un distinto dottore di mezza età, con i capelli castani e qualcuno già bianco, una barba corta ed un aria di chi ne ha viste tante, forse troppe.
    Indossava un camice bianco classico, con la targhetta riportante il suo nome e il suo impiego, oltre che a dei pantaloni grigi e delle scarpe bianche, le classiche scarpe da ospedale, quelle che non trascinano sporco ovunque.

    Si sono io.

    Salve, scusi il disturbo, ma ho letto per caso che oggi lei aveva una prenotazione per una visita medica, l'ho fermata perchè il suo nome compare anche su un altra lista, le avremmo recapitato una lettera a casa, ma visto che è già qui..

    Pensai subito al peggio, perchè mai sarei dovuto figurare in una lista medico-ospedaliera? Mi sentivo bene, in forma, i miei esami del sangue erano stati positivi su tutta la linea, i dubbi cominciarono ad assalirmi, mentre fissavo negli occhi il dottor Arasawa, così almeno diceva la targhetta identificativa. "Dottor Arasawa, medico ricercatore".

    Mi dica, c'è qualche problema?

    Niente di preoccupante non si preoccupi, ma se vuole e ha tempo, vorrei parlarle nel mio ufficio

    Certo.

    Bene, mi segua, il mio ufficio è di qua, ci vorrà poco promesso.

    Il dottor Arasawa mi fece strada lungo il corridoio principale, precedendomi e indicandomi la stanza 13C come ufficio, la stanza in fondo al corridoio sulla destra. Varcata la soglia, entrammo in un ufficio spoglio e semplice, una laurea affissa al muro, qualche armadietto di medicinali e poco altro, molto scarno per essere l'ufficio di un medico pensai. Mi fece accomodare sulla sedia, e, ravanando nel cassetto destro della scrivania, tirò fuori delle carte e le pose sul tavolo.

    Allora, lei ha fatto delle analisi del sangue qualche settimana fa vero? le ho qui..mhmm...non vedo valori anomali, ma avevo già controllato e mi era parso che andasse tutto bene anche prima, non l'ho chiamata per i valori ematici in effetti.
    L'ho fermata perchè dall'analisi genetica del suo sangue, è venuto fuori che lei possiede dei geni...particolari, molto atipici per questo territorio, geni molto rari, generalmente riscontrati in individui provenienti da molto lontano, dal Paese del Fuoco principalmente, sa per caso se è da li che vengono i suoi genitori magari anche un parente indiretto?


    Sono un orfano dottore, nato e cresciuto qui ad Ame all'Orfanotrofio Centrale, non ho mai conosciuto i miei genitori, non so nemmeno dirle da dove provenissero.

    Mhmm, questo spiegherebbe questa interessante collezione genetica...lei ha già sostenuto il test per definire la sua affinità elementale?

    Si, è venuto fuori che il mio elemento è il fuoco, piuttosto atipico per questa regione...

    Ottima osservazione, in effetti Amegakure ha pochissimi utilizzatori di chakra katon, la conformazione genetica dei ceppi familiari di Ame ha sempre privilegiato lo sviluppo del chakra suiton, ma, come le ho detto, i suoi geni sono speciali, vengono da lontano, molto lontano.

    Che sta cercando di dirmi?

    Il dottore si alzò dalla sedia, e prese una siringa, oltre che ad una scatolina metallica di circa 30 centimetri x 20, con uno spessore di circa 10, recuperata da uno degli scaffali contenenti vari medicinali.

    Questo è un bio-estrattore, una tecnologia un pò datata ma comunque molto efficiente, è in grado di analizzare le fluttuazioni del chakra nel sangue, e definire, tra le altre cose come ad esempio valori ematici e immunitari, anche le affinità naturali secondarie, quelle cioè supplementari a quella principale, il fuoco, nel suo caso. La mia idea era quella di analizzare il suo sangue anche attraverso questo macchinario, per vedere se il suo sangue ha qualcosa da nascondere oltre al fuoco, che ne dice?

    La sua proposta mi colse impreparato, ma se il mio sangue era davvero speciale come egli sosteneva, forse avrei potuto scoprire qualcosa in più sulle mie origini, il Paese del Fuoco da lui nominato era già di per se un indizio, forse i miei genitori erano nativi di li, e questo spiegherebbe il motivo del mio elemento principale, così atipico per il Paese della Pioggia.

    Va bene, facciamo questo test.

    Esclamai deciso, mentre mi tiravo su la manica della camicia, pronto al prelievo.


    Edited by Revan - 12/12/2020, 16:55
     
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    ◊ Capitolo III - Terra?

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    Amegakure - Mattina presto - Ospedale Centrale di Ame

    Non ero il tipo che ha paura degli aghi, in orfanotrofio venivamo sottoposti a esami del sangue ogni quattro mesi, per garantire la salute di tutti i bambini ed evitare infezioni, visto che passavamo praticamente tutto il giorno insieme e molto spesso ci ferivamo o sbucciavamo le ginocchia giocando nel fango, nei corridoi, o in qualunque altro posto valesse la pena giocare.
    Mi tirai su la manica del braccio sinistro, appoggiai lo stesso sul tavolo, sotto ad un cuscino posizionato precedentemente dal dottore, e attesi che lo stesso finisse i preparativi, pulendo il mio braccio con un pò di alcol propilenico e posizionandomi il laccio emostatico sopra il punto di iniezione.

    Ci vorrà un attimo.

    Esclamò il dottor Arasawa, prima di spingere la grossa siringa nella mia vena pulsante, cominciando poi la lenta estrazione del sangue in una grossa provetta.
    Sentii il pizzichio dell'ago, e un brivido di debolezza mi percosse il corpo, poi sentii un bruciore intenso nel punto dell'iniezione, forse era andato troppo affondo.
    L'estrazione durò 10 secondi buoni, forse anche 15; alla fine il dottore estrasse la siringa e mi disse di premere sulla ferita con un pezzettino di cotone imbevuto dello stesso alcol propilenico di prima, per favorire la rimarginazione della ferita.
    Procedette poi a shakerare la provetta contenente il sangue, ed a osservarla da vicino per vedere che il sangue raggiungesse il livello segnato sulla provetta con una linea verde.

    Bene, adesso analizziamo il sangue nel macchinario e vediamo i risultati qui sul computer, ci vorrà circa 10 minuti, non di più.

    Che cosa si aspetta di trovare dottore?

    Bhe, le letture non sono sempre precise, variano molto da comparto genetico a comparto genetico, ma se i suoi geni nascondo qualcosa che ancora non sappiamo, il bio-estrattore dovrebbe rivelarcelo e dirci con sufficiente precisione di cosa si tratta, il margine di errore è del 10%, abbastanza basso per questo tipo di tecnologia.

    Non è in grado di svelare il paese da cui provengo vero? O meglio, quello da cui provengono i miei genitori naturali?

    No purtroppo no, dopo la grande guerra molte famiglie sono emigrate da un paese all'altro, addirittura da un continente ad un altro, e questo ha sparso per tutto il mondo il patrimonio genetico di una famiglia o di una nazione, non mi stupirebbe trovare qualcuno con geni tipici del Paese della Pioggia, in quello del Fulmine, o addirittura sulle Isole Cremisi.

    Quante affinità elementali nascoste è possibile trovare in un individuo?

    Bhè...di norma il massimo riscontrato in ninja di medio livello è due, alcuni ninja addirittura non sviluppano mai un affinità ad un particolare tipo di chakra, se è per questo ci sono alcuni individui che non sviluppano neppure la sensibilità al chakra, per loro è impossibile utilizzare ninjutsu o genjutsu, possono affidarsi solo alle arti marziali.

    Capisco, deve essere dura vivere in un mondo di ninja senza poter usare certe arti.

    Mhm...riguardo al discorso di prima però, ci sono stati casi di individui che sono stati visti utilizzare 3 o addirittura 4 affinità elementali diverse, sono il 2-3% dei ninja attualmente schedati, una rarità incredibile, è più facile vincere la lotteria di Ame che vedere uno di questi ninja all'opera...ma mai nessuno è mai stato visto utilizzare tutti e 5 gli elementi, probabilmente è geneticamente impossibile, solo un "dio dei ninja" potrebbe riuscirci, non sò se mi spiego.

    Certo, ma probabilmente è come ha detto lei, una realtà improbabile.

    *Din-din-din*

    Il suono che emise il bio-estrattore ruppe il flow della conversazione, riportando l'attenzione del dottore al macchinario, che aveva smesso di produrre il flebile rumore che aveva emesso fino a ora, terminando con un triplo "beep", segno che il processo di analisi era completo.
    Il dottore aprì il contenitore in cui aveva posizionato la fiala di sangue, e ne estrasse un picco chip di memoria che poi posizionò nello schermo del computer, in un piccolo lettore di dati integrato.

    Bene, abbiamo i risultati, vediamo..
    Mhmm...affascinante, come immaginavo i suoi geni nascondo più di ciò che appare ad una semplice analisi ematica, pare che la sottorete genetica nasconda un secondo elemento affine, purtroppo questo test non può stabilire di che elemento si tratta, servirà sostenere un allenamento mirato e il supporto dei fogli di chakra assorbenti come per il primo test, ma già sapere che c'è qualcosa sotto è un grande passo...pare che lei possieda due elementi signor Atreides, come i migliori ninja in circolazione.

    La notizia mi stupì non poco, mai avevo sospettato di avere altro dentro oltre al fuoco, elemento che mi era stato utile ben più di una volta, e sul quale facevo totale affidamento in missione, adesso avrei, con un po di fortuna, potuto fare affidamento su un altro elemento.

    Qui abbiamo finito, vada pure, inserisco i dati nell'archivio e le mando i risultati per posta a casa, così può consultarli anche lei.

    Mi congedai dal dottore e feci subito ritorno a casa, l'indomani avevo un allenamento speciale con Tezumi, la mia sexy vicina di casa, anche lei genin da poco, magari ci avrei pure rimediato un appuntamento dopo, erano mesi che non uscivo con una ragazza, ero stato completamente assorbito dalle missioni e dagli incarichi secondari, avevo bisogno di svagarmi un po.


    - Il giorno seguente -


    Ah!

    I kunai scagliati da Tezumi viaggiavano rapidi e precisi, ma con un movimento di torso riuscii a schivarli all'ultimo secondo, i mie riflessi erano acuti, più del solito in effetti. Mi gettai all'attacco con il mio kunai a mia volta, accorciando la distanza e scattando sulla destra, incontrando la katana di Tezumi a metà strada, lo scontro provocò scintille per tutto il campo, mentre ci davamo battaglia a suon di fendenti...la ragazza era abile nell'utilizzo della spada, ma carente nei ninjutsu.
    Mi distanziai di qualche metro, e scagliai il kunai dritto per dritto verso di lei, seguito da una raffica di sfere di fuoco di piccola dimensione, le quali puntavano dritte verso il corpo della giovane kunoichi...il kunai era solo un diversivo per farla concentrare sullo stesso e non sul mio potente jutsu.

    Puoi fare di meglio!

    Esclamò Tezumi, riapparendomi i un istante dietro alle spalle, era soltanto una copia quella che avevo colpito, mi aveva fregato la stronza.
    Vidi la sua sagoma sfrecciare rapida verso il mio braccio sinistro, aveva qualcosa in mano ma non feci a tempo a vederlo, mi voltai di scatto pronto a colpirla al petto con un pungo, ma il suo spiedo era troppo veloce, lo impugnava con le mani ben salde, mi avrebbe perforato il braccio.
    Il tempo sembrò rallentare in quel momento...il cuore mi batteva forte per la fatica del combattimento, serrato e senza esclusioni di colpi, e quando realizzai che il colpo era inevitabile, concentrai tutto il chakra nella zona interessata, il braccio.
    Il senbon di Tezumi colpì il braccio, ma non mi provocò alcun dolore, anzi...non sentii proprio nulla, vidi solo il ferro andare in pezzi e rimbalzare addosso a Tezumi, conficcandosi nel suo petto.

    Ahhhh, cazzo Eanor!

    Esclamò lei, cadendo a terra e estaendo il senbon conficcato sopra la tua tetta destra.
    Guardai il mio braccio, e notai che la zona interessata dal colpo di tezumi si era scurito molto, e aveva assunto una consistenza molto dura, dura come la pietra.

    Non sapevo sapessi usare anche l'elemento doton Eanor, non me lo aspettavo cazzo.

    Esclamò lei ancora dolorante.

    Bhe..non lo sapevo nemmeno io fino a ora...curioso..

    Era il mio ultimo Senbon quello, e mi hai fatto anche male, avevi detto che ci saresti andato leggero stronzetto.

    Ahahah, non è colpa mia Tezumi, sei tu che ti sei avvicinata troppo.

    Bhe magari mi piace starti vicino..

    Bhe non serviva un duello per quello...ramen?

    Ramen!


    Edited by Revan - 12/12/2020, 16:54
     
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