[Esame Chuunin] Prova di consapevolezza

Evento per i genin bocciati

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    L'evento degli Esami Chunin aveva interrotto la mia routine fatta di allenamenti, crolli psicologici e lavoro. Guardandomi allo specchio mi resi subito conto che ne avevo bisogno. Giostrandomi esclusivamente tra centro OSU e il villaggio, non avevo avuto molto tempo per seguire gli sviluppi degli esaminati, ma fui contento di ricevere una convocazione dall'Hokage che mi chiedeva espressamente un suo "aiuto" nei confronti dei Genin bocciati.
    Inizialmente fui incuriosito dal suo messaggio e dopo essermi recato da lui mi spiegò il problema.

    Takayuki, Hokage: I ninja in questione avevano tutti due aspetti in comune: eccessiva emotività e mancanza di maturità. Qualità necessarie per diventare un ninja a tutti gli effetti, capace di risolvere situazioni dettate dall'esperienza.


    Mi venne da sorridere.
    Non fraintendetemi, nutrivo una profonda stima per il mio Kage e mai mi sarei permesso di obiettare la sua capacità di giudizio, ma non potevo fare a meno di pensare di come io sia diventato Chunin. In una circostanza che di certo non era come questa.
    Niente arene e sfide per me.
    La mia sfida fu essere messo in trincea in una battaglia sanguinaria senza esclusione di colpi. Ogni mossa poteva essere fatale, ogni passo l'ultimo e tutto ciò che ottenni sopravvivendo fu un rango superiore a quello precedente.
    No. Io non avevo avuto la capacità di risolvere alcunché. Ero solo sopravvissuto e non riuscì nemmeno ad eliminare un solo nemico, mi ero limitato a supportare le azioni di altri compatrioti e di seguire le direttive dei miei superiori, ma come ognuno, volevo solo che finisse.

    Okami: Mi scuso per la reazione, Undicesimo. Solo che in realtà non sono sicuro di essere il soggetto adatto per fare ciò che ha chiesto.

    Takayuki: Ti ho già detto che puoi chiamarmi Taka o Takayuki, non farti problemi. Comunque non son d'accordo.

    Okami: Vede il fatto è che... Sono diventato Chunin in maniera inconsueta e penso che le qualità necessarie di cui parlava potrei averle acquisite solo dopo, con il tempo.

    Takayuki: Ed è proprio per questo che ho deciso che te ne occuperai tu. Ne hai passate tante e sei ancora qui davanti a me, resisti e combatti. Oggi abbiamo bisogno di ninja che abbiano bene in mente a cosa stiamo andando incontro e che lo accettino. Non perché vogliamo che si mandino al macello in guerra come pedine, ma perché in prima linea o no, questa guerra coinvolgerà tutti... Nessuno escluso e abbiamo il dovere di prepararli...

    Takayuki Furuichi. All'apparenza non si direbbe che sia un uomo forte o saggio, ma credetemi, era entrambe le cose. Un giovane Hokage senza dubbio, ma non per questo meno valente di altri. Ebbi modo di capirlo meglio solo dopo la comparsata di Fury.
    Aveva sicuramente qualcos'altro in mente, ma il suo discorso era giusto. Non si trattava più di avere soldati come quantità. Voleva solo preparare le nuove generazioni ad affrontare le conseguenze dell'era in cui vivevamo.

    Okami: D'accordo allora... Ho carta bianca?

    Takayuki: Assolutamente. Agisci come meglio credi e valuta tu stesso.




    Diedi indicazioni per dare appuntamento ai genin nel vecchio quartiere degli Uchiha, esattamente davanti alla sede della vecchia Polizia di Konoha. Unico edificio rimasto in piedi perché restaurato in passato. Tutto attorno vi erano solo fosse alte due metri massimo e colline, nemmeno i ruderi delle abitazioni erano rimaste
    Quel posto era oramai sotto custodia, veniva perlopiù utilizzato come meta per le gite scolastiche o da ricercatori storici.
    Per me era un luogo di riflessione. Sulle ceneri dei miei antenati mi sentivo a mio agio.
    L'edificio della Polizia di Konoha era composto da un piano terra e da un piano superiore, entrambi i piani avevano circa 4-5 stanze, ora completamente vuote.
    In una di queste vi era un passaggio segreto che portava a una sala interamente scavata nella pietra, come una caverna.
    Il messaggio per i Genin recitava:

    CITAZIONE
    In considerazione dell'esito della prova d'esame Chunin, il consiglio ha deciso di darvi modo di imparare qualcosa da questa esperienza. Approfittatene per capire i vostri errori.
    E' stato stabilito che i quattro ninja/samurai bocciati all'esame: Eanor Atreides, Kyoshi Jiki, Sabito Tora e Sumairu Akame debbano presentarsi alle ore 18.30 davanti al vecchio palazzo della Polizia Uchiha della Foglia. Lì incontrerete un Chunin della Foglia che vi metterà alla prova.
    Fatevi valere.

    I Kage e il Generale di Tetsu

    All'orario ero già nel luogo dell'appuntamento, anche se in realtà arrivai in anticipo. Mi guardai un po' intorno e aspettai a braccia conserte davanti l'entrata. Avevo bene in mente cosa avrei voluto da loro e inoltre nel frattempo ero riuscito a leggermi il rapporto delle due prove e la valutazione.
    Non avrei posto loro nessuna prova impossibile o enigmatica...

    Qayin: Ah no? Peccato. In quel caso avrei potuto aiutarti.

    Okami: E' anche per questo che sto evitando. Non hanno bisogno di essere messi sotto pressione, hanno bisogno di un semplice scontro con la realtà e lo farò a modo mio. Torna nella tua lurida gabbia.

    Qayin: Attento Uchiha... Loro sono in quattro e tu da solo, non dimenticare che se esageri potrei approfittarne e poi sono cazzi tuoi e anche cazzi amari per loro.

    Okami: Sparisci!


    Il mio vantaggio sul serial killer che albergava in me? Eravamo due persone completamente all'opposto. C'era voluto molto per me riuscire a tenere il suo umore sotto controllo, ma la chiave stava nella consapevolezza di me ed è per questo che sapevo cosa serviva veramente a quei Genin promettenti.



    Allora ragazzi, seguite le indicazioni, incontriamoci e presentatevi a me, poi vi dirò io che faremo.

    LuckyDice Revan Tenshi-1 sundavr


    Edited by F u r y - 19/2/2021, 01:38
     
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    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

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    ◊ Capitolo I - Redenzione

    Scheda - Parlato - Pensato
    Konoha - 18.20 - Polizia della Foglia

    Un nuovo giorno si affacciava alla mia finestra, in quella popolosa palazzina di Konoha adibita a dormitorio per le nuove leve ninja, venute in città per sostenere l'esame di selezione dei chunin.
    Io avevo già giocato la mia parte in tale trama, assieme ad i miei compagni Shura e Jiren, il cui fato fu decisamente migliore del mio, che per colpa della mia avventatezza e il mio voler sempre giungere alla soluzione in maniera "drammaticamente distruttiva" avevo decretato la mia sconfitta nella prima prova, danneggiando la bandiera che invece avrei dovuto trafugare, rischiando nel frattempo di uccidere un paio di genin, i quali solo per un caso fortuito sono sopravvissuti al mio pool di tecniche ad ampio potenziale distruttivo.
    Subito dopo la prova mi fu ordinato di rimanere in città, poichè io e gli altri genin sconfitti, tra cui Sabito Tora del team avversario al mio in tale prova, avremmo dovuto sostenere una specie di "esame di riparazione", il quale probabilmente non ci avrebbe dato comunque accesso ad un passaggio di grado, ma ci avrebbe riabilitato a gli occhi dei nostri comandanti in capo, lavando via l'onta di essere probabilmente i peggiori genin della nostra generazione.

    «Chissà se sono l'unico...chissà se ce ne sono altri...»

    Rimuginavo disteso sul letto, a poche ore dall'ora di pranzo, ancora assorto nel sonno di una notte passata per lo più a rigirarmi nel letto, circondato dalla tristezza e dalla solitudine che, ogni tanto, mi facevano compagnia nei miei momenti lontano da casa.
    Avrei voluto prendere il primo cavallo disponibile e tornare ad Ame, alla vita di tutti i giorni, ma mi era stato ordinato di rimanere, e così feci; in attesa di qualche notizia riguardo alla prova di riparazione, notizia che secondo gli esaminatori della prima prova sarebbe dovuta arrivare proprio quel giorno, verso appunto l'ora di pranzo.
    Due secchi colpi alla porta di camera mia mi risvegliarono dal dormiveglia in cui mi trovavo, facendomi alzare dal letto di scatto e attirando la mia attenzione verso la suddetta, dalla quale però non provennero altri rumori di sorta.
    Quando mi avvicinai, vidi dallo spazio sotto alla porta un ombra in controluce, come di una persona che sta in piedi, aspettando, e proprio mentre mi avvicinai per aprire la porta, sempre da sotto di essa, l'ombra fece scivolare dentro la mia stanza una busta bianca con, sul retro, il sigillo ufficiale del villaggi, era dunque una missiva ufficiale...proprio quello che stavo aspettando.
    La aprii senza aspettare, proprio sulla porta, rivelandone il contenuto scritto a macchina in un carattere molto semplice, nero su sfondo bianco.


    CITAZIONE
    In considerazione dell'esito della prova d'esame Chunin, il consiglio ha deciso di darvi modo di imparare qualcosa da questa esperienza. Approfittatene per capire i vostri errori.
    E' stato stabilito che i quattro ninja/samurai bocciati all'esame: Eanor Atreides, Kyoshi Jiki, Sabito Tora e Sumairu Akame debbano presentarsi alle ore 18.30 davanti al vecchio palazzo della Polizia Uchiha della Foglia. Lì incontrerete un Chunin della Foglia che vi metterà alla prova.
    Fatevi valere.

    I Kage e il Generale di Tetsu

    Riconobbi uno di quei nomi, Kyoshi Jiki, un genin di Suna con il quale svolsi una missione tempo fa sul confine di Oto, assieme alla bella kunoichi dai capelli blu della quale però avevo purtroppo dimenticato il nome.
    Non fui sollevato di leggere ben quattro nomi, speravo vivamente che non fosse un altra prova simile a quella precedente, ne avevo abbastanza di bandiere e simili, ma gli ordini erano ordini, e non potevo tirarmi indietro...inoltre sarebbe stata un ottima occasione per provare sul campo la mia nuova abilità.

    ...



    Mi feci aiutare da un Jonin per farmi indicare la via giusta, il sole stava tramontando oltre i volti di alcuni dei precedenti Kage del villaggio, una grande struttura rocciosa posta sul lato ovest del villaggio, davvero suggestiva a mio parere.
    Mi incamminai in tempo per arrivare li con 10 minuti di anticipo, la strada fortunatamente era breve dalla palazzina in cui mi trovavo, e a detta del Jonin a cui avevo chiesto indicazioni, la zona in cui mi sarei dovuto recare era praticamente disabitata, e che l'unico palazzo ancora in buone condizioni strutturali sarebbe stato la mia meta.
    Camminando per quelle strade così pacifiche e silenziose, mi domandai quanto potesse essere diversa la vita qui rispetto a Ame, lo stile di vita di Konoha era decisamente più borghese e ricco, ma non credo che avrei scambiato casa mia per questa, e francamente per nessun altra; Ame non era certo perfetta, ma la sua identità era unica nel suo genere, un identità che portavo con me in ogni viaggio o missione che compievo.
    Non mi ci volle più di mezz'ora per giungere al punto indicato, con il sole che ormai era tramontato del tutto; adesso ad illuminare la strada vi erano solo i lampioni e qualche luce interna delle abitazioni; luce che si andò a perdere nel momento in cui entrai nella zona disabitata, sede della stazione della Polizia della Foglia, la mia meta finale.
    Arrivai davanti alla stazione, e l'unica persona presente, non a caso, era un ragazzo non troppo più giovane di me, con i capelli scuri, coperti da un cappuccio bianco che proseguiva poi attaccandosi alla sua veste, con delle lunghe maniche decorate e lunghi pantaloni dello stesso colore delle maniche.
    I suoi occhi sono castani, ma un ustione scura sull'occhio destro nascondeva in parte il colore del medesimo ad una vista poco attenta; mi feci avanti.

    «Ciao...sono Eanor, da Amegakure. Non mi ricordo il tuo volto tra gli esaminandi della prima prova in nessuno dei quattro team, quindi immagino tu sia il chunin che oggi ci testerà...piacere»


    ◊ Resistenza 200
    ◊ Stamina 250
    ◊ Equipaggiamento
    - 1x Kunai
    - 5x Uchiha Shuriken
    - 20m Filo d'Acciaio
    ◊ Conoscenze e Maestrie
    - Oratorie e Popolari [LV.I]
    - Arte Suprema del Fuoco [LV.I]
    --------------------------------------------------- »
    Azioni






    Edited by Revan - 21/2/2021, 11:30
     
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    Torneo Chunin: Prova di Consapevolezza

    -SUMAIRU AKAME-
    Parlato-Pensato-Azione


    INVERNO

    [Konoha]

    Uchiha02

    Un giorno dopo la prima prova


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    ♪ Rain Clouds - Youtube ♪

    Il giorno della prova, alla fine di essa, mi ritrovai a percorrere la strada verso il mio alloggio da solo, sotto l'incessante pioggia che, quella notte, non accennava a smettere. Per restar solo con me stesso, avevo persino evitato che Jinsei e il mio maestro mi seguissero.
    Il dialogo con loro fu veloce e conciso, non avevo voglia di parlare.

    CITAZIONE
    Quando finalmente mi arresi, fummo trasportati in luogo mistico dove fummo accolti da una figura che non riuscivo a capire se fosse benevola o maligna. La figura ci rivolse uno sguardo apprensivo e ci mostrò le bandiere che tanto cercavamo ma che purtroppo non potevamo raggiungere.

    Improvvisamente esso ci divenne ostile, ma anche se ci misi tutta la mia forza di volontà, il mio corpo non riusciva a muoversi davanti a quella potenza. Fu questione di attimi: le due barre di metallo che sostenevano le bandiere si diressero verso di noi. Fui colpito in pieno petto e, come me, anche uno dei miei avversari, ovvero il mio secondo conoscente suniano Kyoshi, venne trafitto.
    Anche se non nel migliore dei casi fui contento di rivederlo.
    Quando le barre ci trapassarono, nel tempo di un battito di ciglia fui trasportato ben fuori dal mio corpo, per osservare il suo destino: la decapitazione, l'arma con cui volevo vincere la fase del torneo e che volevo far provare al mio avversario.
    Rimasi frastornato da quella visione, perdendo momentaneamente i sensi.

    Quando ne uscimmo, non feci altro se non liberarmi del contenuto del mio stomaco che, grazie a quella visione, era andato in subbuglio, e giustamente. Era un immagine cruenta, sentivo ancora la sensazione del mio collo tranciato via, il sangue zampillare fuori e la testa rotolare al suolo col suo sguardo terrorizzato.

    4 ninja arrivarono alla città insieme al ragazzo che avevamo visto nell'illusione. Ci trasportarono indietro, nello stesso modo e punto da cui eravamo partiti, dove ad aspettarmi avevo trovato Jinsei, la mia aica dai capelli rossi come peperoncini, e il maestro Arashi, sempre composto come al solito. Entrambi sembravano preoccupati per il mio stato e, prima che fossi capace di dire qualsiasi cosa, mi raccontarono che lo scontro era stato registrato e ritrasmesso al pubblico. Sentivo lo sguardo giudicatore del maestro squadrarmi da capo a piedi nel mentre il chunin Haru Shin ne raccontava l'esito, visto che eravamo stati intrappolati dal genjutsu.
    Fu quando mi rivolse la parola che dimostro tutta la sua disapprovazione.

    -Penso tu abbia capito quanto io sia rimasto deluso da tutto ciò che hai fatto, vero?-

    Si, sapevo di non aver fatto una bella figura davanti a nessuno dei due. Come al solito mi ero dimostrato debole e emotivo. Non ero stato capace di resistere alla pressione, ma almeno mi sentivo sollevato dal fatto che fossi a sfogare tutte le mie emozioni, quelle che avevo represso dall'attentato fino a quel giorno, ero letteralmente esploso. Non ero giustificato, ne mi sentivo ancora libero da tutto ciò che avevo passato, ma mi sentivo meglio con me stesso.
    Bastò un suo sguardo per farmi riabbassare di nuovo la cresta, non avevo il diritto di essere felice di quel momento, dopo quello che avevo fatto.

    -Sei fortunato che il tuo comportamento non verrà punito così severamente da farti finire in una cella fredda con delle manette ai polsi...-

    Quelle parole così vere mi colpirono dritto nel cuore ma sentii altro provenire dalle sue labbra, un leggero borbottio o un sussurro.

    -... però non te la sei cavata male. Ci hai messo tutto te stesso.-

    Quasi fui sorpreso di sentirgli sussurrare quegli appezzamenti, anche se potevo capire quanto fossero superflui. Meritavo di essere punito o che mi fosse messa in faccia la realtà.

    -Sono stata preoccupata per te per tutto il tempo.-

    Jinsei si avvinghiò a me, tremante un po' per la paura e un po' per la gioia di rivedermi sano e salvo.

    -Qualunque cosa tu abbia fatto non fa nulla, è il momento che tu vada a riposarti come ti meriti. Io e il maestro pensavamo di tornare a quel ristorante di Ramen di cui ci avevi raccontato. Che ne pensi? Qualunque sia il risultato dobbiamo festeggiare, no?-

    Non risposi a quella domanda, ma mi limitai a guardarla negli occhi sorridendo per la sua reazione esagerata quella brutta batosta che avevo preso. Purtroppo c'erano ancora cose su cui dovevo riflettere da solo quindi i limitai a declinare l'offerta per poi incamminarmi per le vie di konoha alla ricerca di quella calma che tanto agognavo.

    Mille pensieri tornavano alla mia mente e mi tormentavano, quel dolore che fino a quel momento avevo tenuto nascosto dentro di me finalmente era stato sfogato nel precedente scontro. Tutti i pensieri che fino a quel momento avevano senso, adesso cominciavano a non averne.
    Per rispondere a quelle domande non sarebbero bastati due passi sotto la pioggia, sarei dovuto tornare sui miei passi. Forse il nonno avrebbe potuto darmi una mano in quell'impresa ardua, ma fino a quel momento avrei dovuto fingere almeno un po' di star bene come prima, non potevo far preoccupare i miei amici.

    Tornai agli alloggi che ci avevano assegnato, poco prima che il portiere chiudesse le porte, e salutandolo cordialmente mi diressi verso le mie stanze, così vuote e spoglie senza tutte le mie foto e gadjet intagliti dal nnno. Non passai troppo tempo sveglio. Ero stanco per la lunga camminata per la città e volevo riposarmi per il giorno dopo. Il giorno dopo avrei cercato di capire per quanto tempo ci era concesso ospitare quelle stanze o se la nostra permanenza in quel luogo era finita, come lo era la mia scalata al titolo di chunin. Dopotutto a parte l'osservare la prova che il mio compagno Sakuaron doveva affrontare di lì a domani, non mi rimaneva molto da fare.

    [...]



    ♪ Konoha Peace - Youtube ♪


    Il mattino seguente mi svegliai di buon’ora, saranno state le 8 circa, il sole era alto nel cielo e i rimasugli di pioggia della notte precedente si stavano asciugando, rilasciando quell'odore di cemento ed erba bagnata tipici dei temporali. Mi preparai diligentemente con la mia uniforme per poi scendere a fare colazione. Per quanto potessi mi volevo godere quella giornata che poteva essere l'ultima in quel posto.

    Andai alla sala grande dove la reception mi aspettava. Richiesi le informazioni di cui avevo bisogno ma l'unica cosa che mi fu detta fu che non dovevo preoccuparmi per quanto riguardava il tempo della permanenza. Ciò non dipendeva da loro ma dalla gestione dell'evento. In particolare però mi dissero che una lettera indirizzata a me era stata recapitata lì e mi fu consegnata. Infilandomela nella tasca della gamba, salì al piano superiore e mi infilai nella mia stanza per leggere quella lettera particolare.

    Era busta bianca con sul retro il sigillo di una foglia, il simbolo ufficiale del villaggio. Probabilmente si trattava della lettera che mi informava che il torneo era ormai perso e potevo rimanere lì fino a quando non fosse concluso, proprio come mi aspettavo di leggere.
    Ruppi con delicatezza il sigillo che la chiudeva e ne tirai fuori un piccolo foglio che conteneva un messaggio dai caratteri molto semplici che non sembrava essere stato scritto a mano ma da un computer, nonostante la firma sottostante fosse effettivamente scritta a mano. Una scelta alquanto particolare.
    CITAZIONE
    In considerazione dell'esito della prova d'esame Chunin, il consiglio ha deciso di darvi modo di imparare qualcosa da questa esperienza. Approfittatene per capire i vostri errori.
    E' stato stabilito che i quattro ninja/samurai bocciati all'esame: Eanor Atreides, Kyoshi Jiki, Sabito Tora e Sumairu Akame debbano presentarsi alle ore 18.30 davanti al vecchio palazzo della Polizia Uchiha della Foglia. Lì incontrerete un Chunin della Foglia che vi metterà alla prova.
    Fatevi valere.

    I Kage e il Generale di Tetsu

    Rimasi parecchio sorpreso, a quanto pareva ci era stata data una chance di lasciare un segno positivo ai vari villaggi. Riconobbi due dei nomi che vennero citati nella lettera: Kyoshi e Sabito. Il primo era il mio avversario, che non aveva avuto una sorte migliore della mia nel finale della prima prova, mentre Sabito mi era stato citato in uno dei miei allenamenti tra villaggi proprio dallo sfidante che non mi aveva voluto dire il suo nome. Ma Eanor... quel nome non mi diceva nulla anche se aveva qualcosa di familiare. Nonostante tutto fui felice di poter conoscere colui il quale mi era stato citato come un ottimo combattente e ancor di più ne sapere che potevo riscattarmi almeno in parte dalla brutta figura che avevo fatto.

    Passai la giornata allegramente, reincontrandomi con Jinsei e il maestro. Andammo a festeggiare l'esito di quella prima prova come non avevamo potuto fare la ser prima, e lì gli raccontai di quella seconda occasione che mi era stata offerta dal villaggio.
    Finito il pranzo, rigorosamente offerto dal maestro, feci un giro per la città aspettando che il tempo di presentarsi all'appuntamento arrivasse. Una volta fattosi orario, pronto ad affrontare quella sfida riuscii a orientarmi per la città riflettendo anche sul nome della struttura che ci era stata indicata. Il nome Uchiha mi diceva qualcosa, poiché essi erano molto famosi per la loro brutta nomea di vendicatori, ma non mi aspettavo che in origine avessero una stazione di polizia proprio a Konoha. Che fosse un ricordo di un passato retto e senza sangue o odio?

    Arrivai davanti alla stazione, dove notai una persona in attesa mentre un'altra appena arrivata si presentava a lui. Il primo era un ragazzo giovane, forse di pochi anni più grande del sottoscritto. Il volto ustionato era coperto da un cappuccio bianco facente parte di una veste abbastanza lunga e molto suggestiva. Dei capelli lunghi e scuri lasciano trasparire qualche ciocca dall'interno del cappuccio dove erano raccolti.
    Non lo riconobbi, quindi pensai che fosse uno dei partecipanti alle prove ma quando mi accorsi di chi fosse la seconda figura capii che probabilmente quello era il nostro chunin, non uno degli altri partecipanti.
    Come si dice, parli del demone e spuntano le code: il secondo ragazzo l' presente era proprio il genin di Amegakure che avevo affrontato in precedenza.
    Decisi di avvicinarmi e porsi un caloroso saluto ad entrambi.

    -Molto piacere, io sono Sumairu Akame. Non volevo disturbarvi nel mentre parlavate ma penso di esser capitato nel posto giusto.

    Finalmente ci incontriamo di nuovo, penso tu ti ricordi di me shinobi di ame, ci siamo già scontrati una volta e mi hai battuto. Spero di ricevere una rivincita un giorno e magari sapere il tuo nome, di cui mi hai privato la conoscenza.

    Molto piacere di conoscere anche lei, scusi la scortesia. Lei è?
    -

    Scheda
    -------------------------------------------------------------------------
    Azioni:
    -
    -
    -
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 150
    Resistenza: 150

    Statistiche Finali:
    Stamina: 150/150
    Resistenza: 150/150

    -------------------------------------------------------------------------
    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]

    Equipaggiamento:
    -Katana
    -2x Shuriken
    -2x Meccanismo Retrattile del Kunai + 2x Kunai
    -2x Meccanismo Lancia-Spiedi + 2x Spiedi da Lancio

    Abilità / Conoscenze / Maestrie:
    -Concentrazione del Chakra/Udito Fenomenale/Transfert
    -Orientative Geografiche/Oratorie e Popolari
    -Specialista in Katane


    Edited by Tenshi-1 - 20/2/2021, 09:42
     
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    [Konoha]



    < Ed è......ancora presto....andrò a farmi una passeggiata>

    La prima prova era finita e tutto ciò che mi era rimasto era un vago senso di rabbia e di sconforto, non per le mie azioni o per le decisioni, ma verso le parole del mio esaminatore.

    Potevo bloccare un tizio che entrava nella terra? Perché avrei dovuto mettere a rischio la salute del mio compagno di squadra per proteggere un pezzo di stoffa? Una vita valeva davvero quanto una bandiera di uno esame a cui non volevo nemmeno partecipare? No, no e ancora no, questa era la mia scelta, questo era quello che avevo fatto e niente e nessuno poteva giudicare le mie azioni se non io stesso, per carità magari potevo agire in maniera più intelligente, magari potevo risparmiare il mio chakra nei momenti iniziali per poi dare fondo ad ogni mia singola goccia di energia alla fine...ma non sapendo nulla della squadra avversaria ho preferito tentare di mettere al sicuro il nostro obbiettivo da difendere....

    Ad esempio potevi mettere le trappole e poi seguire il tuo compagno di squadra...tanto la nostra utilità su quel tetto è stata zero... anche se la tua mossa suicida ha permesso a quel Shingo di risparmiarsi delle brutte ustioni

    Da quando eravamo tornati nella nostra stanza Yasshan era diverso, non aveva più quel suo brutto vizio di guardare tutti dall'alto verso il basso, non si definiva più il più forte o colui che poteva risolvere tutto, anzi, stava iniziando poco a poco a notare tutte le nostre azioni e decisioni e a criticarle in modo costruttivo, tra i due lui era stato quello più colpito dalla bocciatura e molto probabilmente sempre lui sarebbe stato quello a trarre più benefici dalla scelta dei due chunnin, io invece non avevo ancora digerito quelle parole, per carità non ero contrario alla loro decisione di bocciarmi, con il senno di poi avevo compreso i miei errori ma non accettavo quelle parole, sapevo che erano sbagliate e che non avevano un vero e proprio fondamento visto che la sfortuna era stata mia compagna fin da subito..

    < Chi si sarebbe mai aspettato che quelle parole avrebbero ferito più me che te..>

    Ancora una volta le nostre due coscienze erano divise finalmente, dopo aver visto come era riuscito a prendere il controllo del mio corpo avevo deciso di tenere una sorta di muro tra noi due che faceva fluire costantemente le sue emozioni attraverso le me così da poterlo tenere costantemente sott'occhio, inizialmente fu abbastanza difficile ma con il passare delle ore capii che il processo era come quello del chakra che attraversa tutto il corpo, devi semplicemente lasciar scorrere il tutto senza pensare e poi lasciarlo andare, così facendo scoprii che la mia seconda personalità aveva qualcosa in più a me, aveva una conoscenza quasi infinita del chakra e delle tecniche che avevamo studiato o visto, il suo intero bagaglio d'informazioni venne trasferito anche a me e ciò mi lasciò a bocca aperta, mentre io mi concentravo sull'allenamento fisico lui aveva preso tutte quelle informazioni e quelle cose che avevamo visto e sperimentato anche sulla nostra pelle e da li le aveva studiate e ristudiate, apprese, sviluppate ed infine imparate così da sapere come comportarsi con ognuna di esse, ad un certo punto le mie conoscenze su flora e fauna di Tetsu mi sembrò al quanto insignificante a confronto con quelle che aveva accumulato in tutti quei anni vissuto nel mio subconscio.

    Se non sbaglio quello è l'edificio...anzi...è l'unico edificio nei dintorni si direbbe...

    Sentivo perfettamente degli odori conosciuti, quello di Eanor fu il primo che riuscii a percepire, d'altronde era l'odore di colui che aveva cercato di distruggere il palazzo dove si trovava anche lui costruendoci sopra una lingua di terra... l'altro odore familiare era uno dei tanti che avevo sentito durante l'inaugurazione quindi doveva trattarsi di Kyoshi Jiki oppure di Sumairu Akame.

    Quindi qui abbiamo...aspetta...chi abbiamo?

    L'unico altro odore nel raggio di cinquanta metri era quello del ragazzo che era con loro due, essendoci solo il nome di quattro genin e non avendolo mai fiutato prima d'ora immaginai che si doveva trattare del nostro nuovo esaminatore, non appena fui abbastanza vicino al gruppetto di tre che si era radunato davanti a quell'unico edificio rimasto in piedi notai alcune particolarità del chunnin li con noi, era un ragazzo alto con una vistosa cicatrice attorno al suo occhio destro e non appena la vidi pensai a come ero stato fortunato fino ad ora visto che in tutti i miei pochi scontri avevo incontrato solo persone con la mania di dare fuoco a tutto e a tutti, Eanor compreso.

    < Salve a tutti, il mio nome è Sabito Tora e sono.... 'lieto'... di essere qui con voi>

    Non ero affatto felice di essere lì come sicuramente gli altri ragazzi, e il mio astio riguardo la situazione era alimentato dalla vicinanza con colui che aveva lanciato jutsu così pericolosi mettendo a rischio le vite di coloro che sarebbero potuti diventare dei suoi compagni di squadra, ma dall'altronde si trattava di una richiesta del generale Severa quindi non potevo tirarmi indietro...anche perché la punizione sarebbe stata peggiore rispetto alla mia presenza li sicuramente.

    <parlato>PensatoPensato YasshanNarratoSabito ToraSamuraiKotonFunny


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    Induzione venefica 1° livello
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    ParlatoNarratoParlato altri Kyoshi JikiJitonSakinOC: lucky<3

    "Cinquantatré, cinquantaquattro, cinquantacinque persone... Che ore sono?"
    la noia fa compiere cose... strane, per usare un eufemismo. Specialmente se l'unica cosa che vorresti in quel momento è avere la testa impegnata. Mi ero ridotto a contare periodicamente il numero di presenze magnetiche umane che percepivo grazie al mio magnetismo, e ad aspettare che fosse abbastanza tardi da poter uscire da casa e arrivare al luogo della mia "seconda prova" senza dover vagare per Konoha per aspettare che arrivasse l'orario scritto sulla lettera che la sera precedente mi era arrivata tramite un superiore.
    "Le cinque e mezza... direi che è un orario decente"
    Con un colpo di reni, mi alzai da letto, e trascinai i piedi fino al bagno, dove iniziai la mia routine mattutina, che in realtà consisteva semplicemente di una sciacquata di faccia, e dell'applicazione della matita per occhi.
    Con piccolo sforzo, calcolai che ero rimasto sdraiato in quel letto per circa venti ore, ovvero da quando eravamo ritornati a Konoha. Se non mi avessero dato la lettera prima che mi fossi chiuso nell'appartamento che mi avevano dato per la durata dell'esame, avrei probabilmente raggruppato tutti i miei effetti personali e lasciato immediatamente il paese del fuoco. Almeno, avrei fatto qualcosa per distogliere la mia mente dalla prima prova. Anche a distanza di svariate ore, non riuscivo bene a catalogare la mole di sentimenti che avevo in testa riguardo a quella giornata. Era uno strano mix di confusione, orgoglio ferito, umiliazione e il sentirsi vittima di un'ingiustizia. Ma di sicuro, l'emozione che occupava di più la mia testa era la frustrazione.
    Avevo provato a fare tutto quello che era in mio potere per dimostrare di essere potente, dominante, capace di affrontare qualsiasi situazione mi si parasse davanti.
    Avevo cercato di far vedere agli esaminatori che sapevo trovare le informazioni di cui avevo bisogno, nonostante la cosa più veloce da fare fosse metterli subito k.o. tutti e tre, e poi cercare fino a quando non trovavamo il nostro obbiettivo. Avevo avuto a che fare con il tipo di persona che mi piaceva di meno, quella che non si arrende e combatte fino alla fine, facendomi perdere tempo e pazienza.
    Tutto quello che avevo ottenuto, invece, era una lavata di capo per essere stato troppo violento. Poco importava che fossi stato la ragione per cui il mio team è riuscito a trovare la bandiera, se Kaito si era riuscito a difendere da un invisibile Seto solo grazie alla mia innata, se Haruki era riuscito a intercettare Suimaru solo grazie a me; io ero, secondo loro, un ragazzo violento ed emotivo. Per cosa, poi? Perché avevo messo k.o. un ragazzo che era già imprigionato? La prova doveva simulare un contesto bellico, e tra le regole c'era esplicitamente scritto che non esistevano tecniche proibite, e che il rischio di morte era alto. E non me ne importava niente di quanto fosse inesperto, debole, o surclassato Sakuaron. Se l'hanno fatto entrare all'esame chunin, c'era un motivo, e se non era pronto, non dovevano dargli questa possibilità in primo luogo. Ma anche tralasciando tutto quello, dopo che mi aveva mentito, cosa avrei dovuto fare? Lasciarlo libero? Aveva cercato di fottermi in ogni maniera possibile ed immaginabile.
    "Stava seguendo la filosofia del <<non arrendersi mai>>, ne sono sicuro"
    Borbottai tra me e me. Quanto mi facevano ribollire il sangue quel tipo di persone. Alla fine, gli avevo solo dimostrato cosa succedeva se si continua a sbattere la testa contro un muro: la tua testa si rompe, e la parete rimane intatta. In quel caso, io ero il muro, l'ostacolo inamovibile ed insormontabile che si poneva di fronte a loro. Ci avevano sbattuto la testa, e giustamente si erano fatti male.
    Uscii dal bagno, e mi diressi subito fuori casa, senza neanche degnare uno sguardo al cibo che era rimasto in cucina. Mi ero ricordato che volevo testare una teoria, e il mio stomaco era chiuso in ogni caso. Una volta in strada, cercai molto velocemente un vicolo isolato e lontano da occhi indiscreti. Non fu molto difficile da trovare, e quattamente ci entrai, facendo in modo di non attirare troppo l'attenzione. Data la punizione che mi era stata inflitta, avevo ricordi molto confusi della fine della prova, e di cosa il chunin addetto alla supervisione ci abbia detto. In effetti, non avessi letto la lettera, non avrei neanche saputo che Suimaru fosse stato bocciato, altra cosa che mi sembrava strana, visto che almeno lui vicino alla bandiera ci era arrivato. Ma una delle poche cose che avevo capito, è che eravamo per un'indefinita parte della prova sotto una illusione. Per me, quella informazione era terrificante. E se la sabbia dorata che ho usato per vincere fosse stata solo l'immaginazione di qualcun altro? Fino a quel momento non avevo avuto il coraggio di provare, anche se la tentazione era forte, visto che in ogni caso, quei piccoli granelli di metallo sotterraneo continuavo a sentirli. Dopo aver avuto un assaggio del potere che potevo esercitare, vedermelo tolto, sarebbe stato decisamente un bruttissimo colpo per la mia autostima, forse anche di più che quello di non essere diventato chunin... Meglio provare e basta, senza pensarci.
    Incominciai a far scorrere direttamente sotto i miei piedi il mio chakra nel terreno, ed incominciai a raggruppare i granelli di metallo come avevo già fatto durante la prima prova. In poco tempo, tanti piccoli granelli di sabbia incominciarono a raggrupparsi sotto di me. Un ultimo sforzo, ed essi incominciarono a levitare attorno a me, formando vari anelli rotanti, con centro la mia persona. Il sollievo che provai in quel momento fu indescrivibile, e forse una delle poche cose positive della giornata. Sparsi la sabbia dorata in modo che fosse più difficile da notare, e partii alla volta dell'ex stazione di polizia di Konoha. Apparentemente, prima che gli Uchiha diventassero più rari di piante senza spine nel deserto, essi avevano una funzione molto ben definita nella società di questa città, ovvero quello di assicurare l'ordine pubblico. Con il senno di poi, è abbastanza facile additare quella scelta come più che pessima, ma all'epoca probabilmente sembrava migliore. Il palazzo che fungeva all'epoca da sede ora era in disuso, quindi non capii bene perché usarlo come punto d'incontro, ma non me ne crucciai più di tanto. Fortunatamente non era troppo lontano da dove avevo fatto il mio esperimento, quindi riuscii ad arrivare in orario, anche se trovai già quattro persone ad aspettare davanti all'edificio decadente. Tre di essi erano Genin con cui avevo già avuto a che fare: Suimaru Akame ed Eanor, solo Eanor. Sì, quella roba faceva ancora ridere. Poi c'era un Genin senza coprifronte, coi capelli bianchi, che sembrava più giovane di me.
    La quarta persona invece, non l'avevo mai vista prima. Dalla divisa che indossava, sembrava essere un chunin di Konoha, che aveva più o meno la mia età, forse qualcosa di più.
    Aveva capelli scuri e lunghi, portati in una cosa, es era leggermente più alto di me. Ma la cosa che più risaltava all'occhio era senza dubbio la vistosa bruciatura che gli prendeva parte della faccia, e apparentemente gli rendeva difficile tenere aperto l'occhio destro.
    Decisi che per il momento sarei rimasto neutrale verso tutti, anche se avrei avuto da ridire con la metà delle persone lì presenti.
    "Buongiorno a tutti, sono Kyoshi Jiki, di Sunagakure no Sato. Piacere!"

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    - Non c'è più tempo, Okami! Prendi Fudo e andate via di qua!
    - E lei, signore? Qui la postazione è perduta! Dobbiamo ritirarci!
    - MAI! Io resto qui! Tu porta il tuo compagno ferito nelle retrovie e riorganizzatevi!

    - Ma... Shikune-sama...
    - NON DISCUTERE! Questo è un ordine da un tuo superiore, giovane Chunin!
    - ...
    - Hai capito, adesso? Sei diventato un leader e un leader deve prendere le decisioni che ritiene più giuste per la sua squadra, anche se sono le più difficili. Andatevene...

    Non vidi più Shikune Aburame. Era un Jonin che perse la vita durante la Battaglia del Golfo degli Squali. Si sacrificò trattenendo con le sue ultime forze un gruppo di nemici che era riuscita ad avanzare sulla linea nemica. Questo ci permise di effettuare un contrattacco decisivo, grazie al tempo che ci era stato concesso per pianificare l'azione.
    Il giorno in cui compresi a pieno il significato di quelle parole, giunse quando la situazione richiese la stessa fermezza che ebbe Shikune.

    Aspettai qualche minuto e finalmente si presentarono i genin invitati a questa ulteriore prova.

    Eanor Atreides: Ciao...sono Eanor, da Amegakure. Non mi ricordo il tuo volto tra gli esaminandi della prima prova in nessuno dei quattro team, quindi immagino tu sia il chunin che oggi ci testerà...piacere

    Lui era il più grande del gruppo. Anche se non avessi letto i loro profili, la sua altezza avrebbe anticipato l'analisi dell'età. Eanor Atreides era uno shinobi di Ame e a quanto pare aveva dato un'importanza minore alla bandiera da recuperare. Con uno dei suoi attacchi la fece andare in fiamme, fortuna volle che ovviamente le bandiere erano shinobi trasformati e il tutto si è risolto senza feriti.

    Piacere mio di conoscerti, Eanor. Sono il Chunin che vi ha convocati, ma non sarà esattamente un test, tranquillo.

    Arrivarono gli altri subito dopo, almeno mi sarei presentato alla loro totalità e non uno per uno.

    Suimaru Akame: Molto piacere, io sono Sumairu Akame. Non volevo disturbarvi nel mentre parlavate ma penso di esser capitato nel posto giusto.
    Finalmente ci incontriamo di nuovo, penso tu ti ricordi di me shinobi di ame, ci siamo già scontrati una volta e mi hai battuto. Spero di ricevere una rivincita un giorno e magari sapere il tuo nome, di cui mi hai privato la conoscenza.
    Molto piacere di conoscere anche lei, scusi la scortesia. Lei è?


    Suimaru Akame. Secondo il rapporto aveva tentato un attacco piuttosto cruento nei confronti del suo avversario, il quale era stato più celere di lui e l'aveva immobilizzato, ma per un soffio.

    Puoi tranquillamente darmi del tu, sono pure più giovane del tuo amico di Ame qui presente! Comunque mi chiamo...

    Fui interrotto dall'arrivo dell'unico non-shinobi del gruppo, il samurai Sabito Tora. Il quale era stato reputato non abbastanza abile nel difendere il suo obiettivo.

    Sabito Tora: Salve a tutti, il mio nome è Sabito Tora e sono.... 'lieto'... di essere qui con voi

    Permalosetto il ragazzo. Avrebbe avuto modo di capire che in fondo quella non era una punizione o l'ennesima prova con un obiettivo stabilito da terzo.

    Kyoshi Jiki: Buongiorno a tutti, sono Kyoshi Jiki, di Sunagakure no Sato. Piacere!

    Bene! Ci siete tutti. Come stavo dicendo, io sono Okami Uchiha. Sono un Chunin di Konoha e ho deciso di convocarvi qui perché i nostri capi hanno deciso che avevate bisogno di un'ulteriore prova.

    Mi voltai dando le spalle al gruppo e guardando l'edificio che un tempo ospitava Uchiha che credevano nella giustizia e altri che volevano solamente rovesciare Konoha.

    Innanzitutto voglio tranquillizzarvi. Niente bandiere, niente enigmi e niente test per voi oggi. Quello che avevo in mente è leggermente diverso e riguarda più il raggiungimento di un obiettivo personale: il vostro.
    Questo palazzo che vedete qui era il simbolo dell'operato del mio vecchio Clan, gli Uchiha. Ad oggi questo cognome può essere molto rinomato per ragioni sicuramente più oscure, ma qui dentro si è fatta la storia della giustizia degli shinobi.


    Tornai a guardarli di nuovo negli occhi intensamente e con un leggero bagliore che sanciva l'inizio del loro nuovo esame. Non ne sarebbero stati consapevoli fino alla fine, ma il mio intento era non farli sentire sotto pressione o di nuovo come in un campo di battaglia.

    Ognuno di voi ha fatto qualcosa che agli esaminatori non è di certo piaciuta. Non vi nascondo che leggendo il rapporto delle prove, anch'io avrei deciso allo stesso modo, magari con qualche leggera modifica.
    Tuttavia, io credo che abbiate avuto le vostre ragioni per agire in quella maniera e sono qui per farvi capire che essere Chunin o Sergente, nel caso di Sabito, non significa solo avere un titolo diverso.


    Era il momento della verità. C'era solo un modo valido per dare concretezza alle mie parole.

    Siete qui per capire il significato. Siete qui perché voglio che troviate voi ciò che è il fulcro dell'essere ninja o samurai in questo nostro mondo caotico.
    Oggi io sarò il vostro unico avversario.


    Calai il cappuccio che fino ad allora aveva nascosto leggermente la parte superiore del mio viso e mostrai soprattutto i miei occhi color cremisi.

    I1kyxrM



    Dovrete provare a sconfiggermi tutti insieme e la vostra cooperazione sarà fondamentale. Là fuori si sta per scatenare una guerra. Nessuno vuole che diventiate Chunin senza che ne siate davvero convinti, ma abbiamo il dovere di tirare fuori il vostro potenziale per voi stessi, per i vostri affetti e per i vostri concittadini. Questa guerra coinvolgerà tutti, fino all'ultimo e che lo vogliate o no dovrete combattere per salvare tutto ciò che amate di questa terra.

    Mi misi in posizione di combattimento. Non avrei dovuto trattenermi troppo perché altrimenti avrei leso il loro orgoglio e avrei mandato in frantumi il mio intento e le mie parole. Dovevano focalizzare me come il loro avversario, ma anche lo scopo per superare le loro stesse motivazioni e il loro...

    Tirate fuori il vostro credo ninja o samurai. Il vostro Nindo devo sentirlo nei vostri colpi! Avanti...

    Cominciamo!
    ruQ4hAn



    Penso sia tutto chiaro. Attacco a voi e tenete bene a mente tutto

    Scheda




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    ◊ Capitolo II - Uchiha

    Scheda - Parlato - Pensato
    Konoha - 18.35 - Quartiere disabitato

    A poco a poco, anche gli altri tre membri chiamati all'appello a questa prova si fecero vivi, chi prima e chi dopo, ma comunque tutti in un range massimo di 10 minuti, senza sforare il ritardo delle 18.30 impostoci dai superiori.
    Il primo ad arrivare, subito dopo di me, fu Suimaru Akame, uno shinobi di Kumo dai lunghi capelli bianchi, decisamente più giovane di me, e facente parte di uno degli altri due team dell'esame.
    Quando lo vidi arrivare da lontano, la prima cosa che vidi furono i suoi lunghi capelli bianchi, tant'è che lo scambiai per Sabito Tora, il samurai di Tetsu che avevo incontrato più di una volta in passato, sia all'esame che in missione.
    Quando poi vidi arrivare proprio Sabito, a pochi minuti di distanza da Suimaru, non potei fare a meno di domandarmi se la moda dei capelli bianchi fosse tornata in auge senza che io me ne fossi accorto, acconciature del genere sono decisamente rare ad Ame, ma ad ognuno il suo immagino.
    Per ultimo giunse Kyoshi, anch'esso volto a me non nuovo, essendo stato mio compagno in una missione svoltasi al confine con Oto, missione dalla quale avevo riportato cicatrici che ancora affliggevano il mio corpo.

    «Piacere mio di conoscerti, Eanor. Sono il Chunin che vi ha convocati, ma non sarà esattamente un test, tranquillo.»

    Rispose il chunin, stringendomi la mano con la sua destra; sembrava anch'esso più giovane di me, e non potei non notare che nonostante io gli avessi detto il mio nome, lui non mi aveva detto il suo.
    A poco a poco tutti giunsero nel luogo predisposto alla prova, una via disabitata di un quartiere ormai in disuso, davanti a una stazione di polizia anch'essa dismessa.
    Il chunin ci superò tutti, e prese la parola rivolgendosi a noi altri, tutti in fila davanti a lui, il quale dava le spalle alla vecchia stazione militare.

    «Bene! Ci siete tutti. Come stavo dicendo, io sono Okami Uchiha. Sono un Chunin di Konoha e ho deciso di convocarvi qui perché i nostri capi hanno deciso che avevate bisogno di un'ulteriore prova.
    Innanzitutto voglio tranquillizzarvi. Niente bandiere, niente enigmi e niente test per voi oggi. Quello che avevo in mente è leggermente diverso e riguarda più il raggiungimento di un obiettivo personale: il vostro.
    Questo palazzo che vedete qui era il simbolo dell'operato del mio vecchio Clan, gli Uchiha. Ad oggi questo cognome può essere molto rinomato per ragioni sicuramente più oscure, ma qui dentro si è fatta la storia della giustizia degli shinobi.»


    «Uchiha...quegli Uchiha?»

    Esso non era un cognome qualsiasi, in passato ninja di straordinaria risma e caratura avevano portato quel cognome, alcuni tra i più forti e temuti ninja del passato erano Uchiha, persino a chi non ha mai studiato la storia certe informazioni sono note, ma le mie conoscenza non andavano oltre le dicerie e le leggende.
    Quel palazzo era dunque la sede della polizia Uchiha, la forza di polizia principale di Konoha? Sapevo che fosse un clan originario del Paese del Fuoco, ma non avevo molte conoscenze approfondite al riguardo.

    «Ognuno di voi ha fatto qualcosa che agli esaminatori non è di certo piaciuta. Non vi nascondo che leggendo il rapporto delle prove, anch'io avrei deciso allo stesso modo, magari con qualche leggera modifica.
    Tuttavia, io credo che abbiate avuto le vostre ragioni per agire in quella maniera e sono qui per farvi capire che essere Chunin o Sergente, nel caso di Sabito, non significa solo avere un titolo diverso.»

    «Siete qui per capire il significato. Siete qui perché voglio che troviate voi ciò che è il fulcro dell'essere ninja o samurai in questo nostro mondo caotico.
    Oggi io sarò il vostro unico avversario.»


    Uno scontro con un chunin? La cosa si faceva interessante.
    Non avevo mai sfidato un mio superiore in grado, se non consideriamo gli allenamenti amichevoli con Bann; 4 contro 1 poteva sembrare facile a prima vista, ma un chunin ha molte carte da giocare, e sicuramente sarà stato a conoscenza di qualche tecnica per metterci in difficoltà, anche se il terreno di gioco non permetteva particolari scambi di tecniche distruttive, eravamo in città dopo tutto.

    «Dovrete provare a sconfiggermi tutti insieme e la vostra cooperazione sarà fondamentale. Là fuori si sta per scatenare una guerra. Nessuno vuole che diventiate Chunin senza che ne siate davvero convinti, ma abbiamo il dovere di tirare fuori il vostro potenziale per voi stessi, per i vostri affetti e per i vostri concittadini. Questa guerra coinvolgerà tutti, fino all'ultimo e che lo vogliate o no dovrete combattere per salvare tutto ciò che amate di questa terra.»

    A quelle parole, Okami si abbassò il cappuccio, tirandoselo indietro con la mano destra e rivelando qualcosa che mai, mai mi sarei aspettato di vedere in quella nuvolosa e fredda sera di Febbraio.
    Duo occhi scarlatti, in tutto e per tutto uguali ai miei, si stagliavano sul suo volto pulito e bianco, con la differenza che nella sua pupilla vi erano tre marchi sferici, a differenza dei due che invece possedevano i miei.
    Aveva parlato di Uchiha, e di far parte di quel clan, e adesso nei suoi occhi rivedevo i miei, praticamente identici, che ci fosse una specie di legame genetico tra di noi?

    «Impossibile...»

    Fissai Okami negli occhi, probabilmente lui avrebbe pensato che ero stupito di vedere una cosa simile, ma mai avrebbe oensato QUANTO fossi stupito, era la prima volta che vedevo occhi come quelli sul viso di qualcun altro, e se lui era un Uchiha...lo ero anche io?
    I miei genitori erano per me qualcosa di assolutamente sconosciuto, ma sapevo che erano originari di Kumo e non di Konoha, quindi non potevo essere suo fratello, a meno che pure lui non fosse orfano e fossimo stati separati alla nascita; ma la mia mente stava vagando lontana, verso lidi di improbabili realtà, mentre gli occhi degli altri 3 genin affianco a me si sorprendevano della stessa situazione.
    Abbassai lo sguardo, anche io ero coperto dal mio cappuccio grigio scuro, e la bandana che mi reggeva i capelli si abbinava perfettamente a tale sfumatura di grigio scuro.

    «Quegli occhi...dimmi...cosa sono?»

    Esclamai a testa bassa, mentre il chakra convogliava nei miei occhi e gli irrorava completamente.
    Poi, quando i miei occhi assunsero lo stesso colore dei suoi, alzai la testa di scatto, fissando dritto negli occhi Okami, da Uchiha a...Uchiha?.

    Photo of Milford Sound in New Zealand




    «A quanto pare non siamo così diversi...prima sistemiamo questa faccenda, e poi dovrai rispondere a qualche domanda per me»

    Esclamai sorridendo, mentre il mio corpo si fondeva alla fredda terra sotto i miei piedi, cercando di scomparire il più velocemente possibile in essa. Il campo di battaglia era ristretto, c'erano palazzi tutt'attorno, quali messi meglio, quali messi peggio, e la stazione della polizia della foglia in stato quasi ottimale; colpire quest'ultima sarebbe stato imperdonabile, soprattutto perchè ero stato mandato li proprio perchè con la mia foga aveva danneggiato proprio ciò che dovevo difendere, non curandomi di ciò che avevo attorno a me, puntando solo i miei avversari con cieca violenza, non potevo commettere lo stesso errore due volte di seguito.
    Mi passarono per la mente molte possibilità mentre mi spostavo sotto terra fino alle spalle di Okami, frapponendomi tra lui e la stazione di polizia, ma quando stavo per riemergere, compresi che non avrei potuto usare un repertorio di jutsu troppo incisivo, poichè danneggiare il villaggio, seppur in una zona disabitata come questa, non sarebbe stato visto di buon occhio, dunque mi concentrai su una strategia già collaudata.
    Non appena fuoriuscito dal terreno, alle spalle di Okami, il mio dito sarebbe stato già sanguinante, e sporcando il polsino del braccio destro, mentre spiccavo un salto alla massima altezza possibile, avrei cercato di evocare il mio fidato Shuriken del Vento Demoniaco a Frammentazione, il quale si sarebbe dovuto dirigere verso Okami a tutta velocità, mirando alla sua spalla sinistra senza intenti omicidi, nella speranza di riuscire a menomarlo leggermente.
    Il mio occhio mi avrebbe aiutato a guidare la traiettoria dello shuriken al millimetro, permettendomi di colpirlo proprio dove volevo arrivare.
    Qualora il chunin fosse riuscito a schivare il colpo, lo shuriken si sarebbe frammentato, cogliendolo sicuramente di sorpresa con diverse lame dello stesso dirigersi verso di lui dalle sue spalle, sperando di non colpirlo in un punto vitale del suo corpo.
    I miei compagni nel frattempo si sarebbero mossi in combinazione con me, cercando di colpire il chunin in sinergia, cercando di dare un senso a questo "team 5" appena formatosi.


    ◊ Resistenza 200
    ◊ Stamina 250-45= 205
    ◊ Equipaggiamento
    - 1x Kunai
    - 5x Uchiha Shuriken
    - 20m Filo d'Acciaio
    ◊ Conoscenze e Maestrie
    - Oratorie e Popolari [LV.I]
    - Arte Suprema del Fuoco [LV.I]
    --------------------------------------------------- »
    Azioni
    ◊ Attivazione Sharingan II° Tomoe
    Tecnica del Nascondersi nella Roccia [Iwagakure no Jutsu] come da post.
    ◊ Lancio dello Shuriken del Vento Demoniaco a Frammentazione come da post [con frammentrazione].

     
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    Il chunin davanti a noi fu più amichevole di quello che mi accolse alla fine della prima prova, e una volta constatato che eravamo tutti presenti, prese la parola.
    "Bene! Ci siete tutti. Come stavo dicendo, io sono Okami Uchiha. Sono un Chunin di Konoha e ho deciso di convocarvi qui perché i nostri capi hanno deciso che avevate bisogno di un'ulteriore prova."
    Quando sentii il suo cognome, passai immediatamente dal curioso all'attento. Era già abbastanza raro vedere un esponente Uchiha in carne ed ossa, riuscire ad interagire con anche uno di loro in maniera abbastanza tranquilla e pacata era probabilmente un'evenienza unica.
    "[...] Questo palazzo che vedete qui era il simbolo dell'operato del mio vecchio Clan, gli Uchiha. Ad oggi questo cognome può essere molto rinomato per ragioni sicuramente più oscure, ma qui dentro si è fatta la storia della giustizia degli shinobi. "
    Il mio sguardo volse quasi istintivamente verso il vecchio, ma ben mantenuto edificio presente alle sue spalle, ma non riuscii a condividere l'alta considerazione che il chunin aveva per quel luogo; dove lui vedeva un simbolo del passato del mondo ninja, io vedevo un palazzo abbandonato con sopra l'effigie di un clan che nonostante nonostante fosse quasi completamente estinto da più di cento anni, continuava ad essere sotto i riflettori, spesso non in buona luce.
    Seguirono tante, troppe parole sul fatto che dovevamo "trovare in noi il significato di essere chunin" e "fargli capire quale era nel nostro credo". Non avevo mai capito la fascinazione che il mondo ninja aveva con il "Nindo". O meglio, ne capivo l'utilità strategica come strumento per convincere i soldati a fare azioni straordinarie, anche contro il senso della logica e dell'autopreservazione, ma non arrivavo a comprendere come mai anche soldati di grado relativamente basso nella gerarchia ninja (come appunto Okami) lo trovassero così importante, specialmente in questa situazione. Non sapevo come era andata l'altro lato della prova, ma io e Suimaru non eravamo sicuramente stati bocciati perchè non avevamo provato a vincere, anzi! Dei nostri rispettivi gruppi, eravamo quelli che avevano fatto di più... Almeno lui si era avvicinato alla nostra bandiera.
    Però, forse il problema era mio, che non riuscivo a capire come una cosa del genere fosse necessaria per un ninja.
    Alla fine, io miglioravo solamente per orgoglio. Mi piaceva essere riconosciuto come forte, mi piaceva essere ammirato, rispettato, anche temuto. E volevo avanzare nella gerarchia solamente perchè più ero in alto, meno gente poteva darmi ordini. I miei comportamenti non erano altro che il risultato della collaborazione tra la mia altissima autostima, e la mia voglia atavica di essere libero da tutto, specialmente dalla volontà delle altre persone. Ogni singola memoria della mia vita da militare mi confermò quello che sapevo, e l'esempio forse più eclatante fu la mia prima missione, in cu il veleno della Jorogumo mi aveva mostrato uno scenario in cui ero prigioniero e umiliato.
    La ricerca della libertà... era un nindo abbastanza convincente per diventare chunin? Non ne avevo idea, ma come avevo sempre fatto, avrei seguito la mia strada e sarei diventato più forte, specialmente in vista della guerra contro un nemico che metteva in pericolo proprio questo nostro prezioso tesoro...
    Okami calò il suo cappuccio, e in quel momento il motivo nero su sfondo rosso dello Sharingan diventa evidente dentro alle sue pupille. Ogni genin intorno a me sembrò immediatamente catturato da quella visione, ma qualcuno lo era più di altri. Qualcuno di nome Eanor
    "Quegli occhi...dimmi...cosa sono?"
    "Così su due piedi, ti direi bulbi oculari irrorati di chakra"
    Risposi, con una gran bella dose di sarcasmo. poi mi girai verso i miei tre nuovi compagni, dato che apparentemente avrei dovuto collaborare con loro... e viste le esperienze che avevo già avuto con la maggior parte di loro, non ne ero per niente entusiasta.
    "Va bene, abbiamo bisogno di un piano, dovremo lavorare tutti insieme per avere anche solo un'ombra di possibilit..."
    Non feci in tempo a finire la frase che sentii la presenza di Eanor incominciare ad avanzare e a scendere sotto il livello del terreno. Io conoscevo quella tecnica, fin troppo bene, e sapevo quante possibilità gli dia; sfortunatamente, nemmeno una di esse mi piaceva
    "Oh, sarà uno di quegli scontri, ho capito... Ragazzi"
    Mi girai verso Suimaru e verso colui che avevo capito essere un samurai
    "Lanciate della roba metallica contro Okami, veloci! "
    Mentre dicevo quelle parole, il mio chakra era già in circolo nel terreno sotto di Okami sotto forma di filamenti magnetici che attiravano particelle di metallo, e grazie ad uno sforzo non dissimile a quello che avevo compiuto poco prima, feci emergere della sabbia dorata sotto i piedi di Okami, cercando di catturare le sue gambe e la parte inferiore del suo busto.
    Fortunatamente, qualcuno aveva più voglia di collaborare che Eanor, e sentii grazie al mio sesto senso magnetico delle piccole presenze metalliche dirette verso Okami.
    "Grazie! "
    Esclamai a metà tra il grato e l'esasperato. Velocemente, attaccai il mio charka al loro campo magnetico, e provai a "potenziarli" velocizzandoli e aggiustando la loro traiettoria in modo che convergessero proprio sul busto di Okami. Sarebbe bastato? Probabilmente no, ma avrei provato fino all'ultimo di dimostrare di essere pronto a diventare chunin. Neanche più per il grado in sé, ora era proprio una questione di orgoglio. E quando il mio orgoglio era in gioco, cose magiche potevano succedere

    Azioni
    1:Gabbia di sabbia (3 cariche) [sakin]
    2: manipolazione campi magnetici
    3: manipolazione campi magnetici
    4:
    Consumi
    Stamina: 340-1-15-15=309
    Resistenza: 200

     
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    [Konoha]



    Subito dopo di me arrivò anche il ragazzo di Suna che mi aveva colpito durante l'inaugurazione per via del motivo che aveva in viso, che in un primo momento avevo scambiato per una vistosissima voglia.

    Concentrati, il tizio qui davanti m'interessa...odora di forte

    Non potevo dare torto a Yasshan questa volta, da quando eravamo arrivati la concentrazione di tutti i presenti era rivolta solo di uno, il nostro nuovo esaminatore visto che emanava ,almeno per me, una sensazione di potere incontrastabile per uno al mio livello. Potevo sentire il mio intero corpo urlarmi di allontanarmi e il suo odore in alcuni momenti mi ricordava il mio futuro compagno di sconfitta, Eanor.

    Un...cosa? Perché mi sembra di aver già sentito quel nome?

    Quando torneremo a Tetsu ringrazia tua madre per averti dato almeno un fisico decente visto che non ti ricordi nulla...gli Uchiha sono il clan maledetto, sono dei mostri con un potere terrificante...o almeno così erano visto che non se ne trovano più molti, dovrebbero essere successe alcune cose circa duecento anni fa e da allora sono più rari dei Kinjutsu segreti.

    Professor Yasshan insegnaci ancora no? Comunque secondo te se non si tratta di test, sfide
    o di caccia alla bandiera di cosa si tratta? Beh...almeno ai suoi occhi non siamo un genin e sa le differenze tra samurai e ninja...


    Sabito...perché hai deciso di accettare questo esame?

    La domanda della mia seconda personalità mi lasciò un momento senza pensieri, non era una delle sue solite frecciatine, non era offensiva o altro, era semplicemente la stessa domanda che mi era stata posta sia durante l'accademia militare ma anche da questo giovane chunnin di nome Okami, e come allora il mio personale Bushido era rimasto lo stesso, durante questo anno passato avevo incontrato molte persone, era riemerso Yasshan, avevo visto nemici e amici morire e come sempre in entrambi i casi mi sentivo inutile... è vero un samurai deve proteggere il suo padrone e la sua patria, deve essere fermo e come uomo d'arme deve seguire gli ordini sia che essi siano giusti ma anche sbagliati, deve proteggere sempre il suo onore...ma cos'è una vita davanti l'onore? Cos'è la sicurezza dei propri amici davanti un riconoscimento? A cosa serve un confine se tutti coloro che conosci sono morti? Sapevo di non essere brillato in nessun mio evento, sapevo di essere stato sempre un peso per tutti gli altri ma ancora non mi ero arreso... il mio sogno era uno e soltanto uno, la difesa del mio stile di vita e delle persone a me care. Non volevo il potere per ferire, non volevo una forza schiacciante per incutere timore, volevo semplicemente aiutare chi potevo da entrambe le parti, Si catturare i nemici e fermare chi uccide è giusto non ci piove, ma chi sono io per dare la punizione finale? Chi sono io per togliere la vita a un altro essere umano?

    Sai, mi stava anche piacendo il tizio davanti a noi...ma ha sbagliato a dire che vediamo il tutto come un misero passaggio di grado, anche perché per poter essere uno scudo impenetrabile DEVO diventare più forte . Ti rifaccio la stessa domanda, tu perché vuoi diventare più forte?

    Semplicemente perché tu sei debole, e come tale non sei nemmeno in grado di fare nulla senza di me...quindi devo renderci più forti per poterti proteggere dal tuo cuore debole, d'altronde sono nato per questo, no?

    Potevo percepire i "sentimenti" della mia altra personalità e capii che non stava mentendo e che le sue parole erano lo specchio di ciò che provava, ma non era il momento di parlare tra di noi, dovevamo iniziare a pensare a come passare questa prova anche solo per poter avere un minimo di fiducia per il futuro.

    < Ed ecco Eanor che va....inizio a odiare quella tecnica..>

    Esattamente come durante l'esame il ragazzo di Ame scomparve nella terra andando verso l'infinito ed oltre, ma non potevamo occuparci anche di quella testa calda, il nostro scopo era Okami e come anche Eanor sapeva non potevamo commettere altri errori.

    < Qualcosa di metallico al tavolo due in arrivo!>

    Caricai lo spiedo che tenevo nel suo lanciatore sul braccio destro con del chakra che feci degenerare in modo da dargli un effetto venefico, sapevo che il danno era poco ma non volevo nemmeno sprecare ingenti dosi di chakra subito come durante l'esame, il movimento fu il più fluido possibile e nel mentre alzato il braccio destro e facevo scappare il meccanismo mirai all'altezza del suo petto verso lo sterno, d'altronde era la superficie più grande e quindi la più comoda da colpire.

    Ed ora si volaaa

    Afferrai al volo il consiglio di Yasshan e mi avvicinai a passi larghi verso il chunnin, il mio scopo era quello di prendere quanto più slancio possibile per poi fare un salto all'altezza massima consentita dalle mie gambe, volevo provare a colpirlo dall'alto sfruttando la stessa tecnica con cui avevo mancato per poco l'ameniano, d'altronde se una spada di raiton fallisce...la prossima colpirà, no? Con quel pensiero caricai il mio braccio sinistro di chakra e dopo avergli dato l'effetto elettrico lo concentrai sulle punte delle dita per scagliare un fascio di pura energia elettrica, mirai questa volta verso il suo basso addome e pregai con tutto me stesso la buona riuscita del mio attacco almeno per questa volta.

    <parlato>PensatoPensato YasshanNarratoSabito ToraSamuraiKotonFunny


    [Info]


    Azioni
    1°Spiedo + meccanismo lancia spiedi + induzione venefica I°
    2°Sandā Saberu
    Conoscenza/Maestrie
    Naturalistiche 1° livello
    Tecniche e del chakra 3° livello
    Induzione venefica 1° livello
    Meteora 1° livello cataclisma
    Consumi
    Stamina 100/100-5-20=75
    Resistenza 200/200
     
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    Torneo Chunin: Prova di Consapevolezza

    -SUMAIRU AKAME-
    Parlato-Pensato-Azione


    INVERNO

    [Konoha]

    Uchiha02

    Un giorno dopo la prima prova


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    ♪ Rain Clouds - Youtube ♪

    Rimasi davvero colpito, in modo negativo, dall'attitudine con il quale il tipo di Ame mi ignorò bellamente non rivolgendo ne a me, ne agli altri un qualsiasi saluto, neanche di circostanza, pensando solamente al suo dannato esame. Mi fisso solo mentre arrivavo per poi concentrarsi di nuovo sul chunin che ci aveva convocati, e non sembra uno sguardo molto amichevole, o almeno non amichevole come quel del chunin che si era presentato proprio nel momento in cui io feci questi pensieri negativi.

    CITAZIONE
    -Bene! Ci siete tutti. Come stavo dicendo, io sono Okami Uchiha. Sono un Chunin di Konoha e ho deciso di convocarvi qui perché i nostri capi hanno deciso che avevate bisogno di un'ulteriore prova.-

    Il suo cognome mi fece stupire non poco infatti, per quanto me la fossi presa non poco dall'atteggiamento del ragazzo di fianco a me, non potei fare a meno di concentrarmi unicamente sul giovane di fronte a noi. Coincidenza volesse che mi fossi proprio soffermato su quel punto prima di conoscerlo.

    -Il mondo è piccolo a volte.-

    Gli uchiha ormai erano quasi figure mitologiche, con tutti gli eventi che li avevano riguardati negli anni era quasi impossibile poterne conoscere uno senza che ci fosse il pericolo di una battaglia imminente o senza che fosse fornito di scorta personale. Effettivamente, riuscire anche solo a vederli era un impresa, il più delle volte nemmeno si riusciva a percepire la loro presenza visto che i loro occhi, così come i miei, erano capaci di nascondersi e riapparire come più gli aggradava e, essendo i loro occhi molto preziosi, non era poco comune che venissero forzatamente nascosti, probabilmente. Queste però erano solo storielle di paese, non potevo essere sicuro che le informazioni che sapevano fossero certe e, nonostante mio nonno sia abbastanza vecchio da averli visti all'opera, mi aspetterei simili errori di memoria.

    -Un Uchiha in carne ed ossa, chissà cosa penserà il nonno appena glielo racconterò, trovarne uno così facile da approcciare e apparentemente non segnato dall'odio era un qualcosa di quasi impensabile ai suoi tempi.-

    CITAZIONE
    -Innanzitutto voglio tranquillizzarvi. Niente bandiere, niente enigmi e niente test per voi oggi. Quello che avevo in mente è leggermente diverso e riguarda più il raggiungimento di un obiettivo personale: il vostro.-

    Come un climax all'interno di un romanzo o qualcosa del genere, la curiosità nei confronti delle sue parole inizio a crescere sempre di più. Il fatto che non ci fosse alcuna prova da sostenere mi intristiva poiché sapevo che potevo contare molto sulle abilità strategiche che mi competevano rispetto alle pure abilità combattive e lo aveva dimostrato il risultato della prova che avevo sostenuto il giorno prima. Anche se non mi ero dimostrato un gran combattente potevo ancora valere nelle abilità strategiche quindi in una situazione del genere ero pienamente in svantaggio.
    Ma la piega filosofica che stava prendendo la situazione mi stava facendo rivalutare la prova poiché ero incuriosito da dove volesse andare a parare. Perché i capi del villaggio avrebbero dovuto perdere tempo con il sottoscritto? Un indisciplinato che aveva cercato di attaccare un futuro alleato era ancora degno di essere seguito nel raggiungimento di un proprio obbiettivo personale e magari corrotto, anche se non era il mio caso?
    Non mi restava che capire di cosa si trattasse la prova e tutto forse mi sarebbe stato più chiaro.

    CITAZIONE
    -Questo palazzo che vedete qui era il simbolo dell'operato del mio vecchio Clan, gli Uchiha. Ad oggi questo cognome può essere molto rinomato per ragioni sicuramente più oscure, ma qui dentro si è fatta la storia della giustizia degli shinobi.-

    Mi stupì la sua ultima affermazione: lui vedeva un passato dimenticato e oscuro, nonostante rispettasse il suo clan, io vedevo la possibilità di un ritorno alle antiche regole. Finché quell'edificio esisterà ci sarà sempre la possibilità di trovare il buono nel loro clan, così come dimostrava Okami stesso, fino a questo momento.

    CITAZIONE
    -Ognuno di voi ha fatto qualcosa che agli esaminatori non è di certo piaciuta. Non vi nascondo che leggendo il rapporto delle prove, anch'io avrei deciso allo stesso modo, magari con qualche leggera modifica.
    Tuttavia, io credo che abbiate avuto le vostre ragioni per agire in quella maniera e sono qui per farvi capire che essere Chunin o Sergente, nel caso di Sabito, non significa solo avere un titolo diverso.
    -

    Non avevo mai capito quanto fossi legato al mio titolo fin quando Okami non mi sputò in faccia la verità in quella maniera. Ogni mia azione ambiva a farmi scalare le gerarchie del mondo ninja, offuscato da un obbiettivo che rimpiazzava la mia vera visione del mondo fino ad alora. Tutto quello che volevo era arrivare a ricevere un titolo che mi facesse pensare di essere alla fine del mio viaggio ma esso non significava nulla, erano solo responsabilità in più da parte di questo mondo fragile. Ne capivo l'utilità strategica, poiche gli shinobi dovevano capire a chi prestare ascolto durante le battaglie per non ricadere in azioni eroiche e straordinarie ma inutili al proprio fine, la preservazione delle persone che confidano in loro.

    CITAZIONE
    -Siete qui per capire il significato. Siete qui perché voglio che troviate voi ciò che è il fulcro dell'essere ninja o samurai in questo nostro mondo caotico.
    Oggi io sarò il vostro unico avversario.


    I1kyxrM



    Dovrete provare a sconfiggermi tutti insieme e la vostra cooperazione sarà fondamentale. Là fuori si sta per scatenare una guerra. Nessuno vuole che diventiate Chunin senza che ne siate davvero convinti, ma abbiamo il dovere di tirare fuori il vostro potenziale per voi stessi, per i vostri affetti e per i vostri concittadini. Questa guerra coinvolgerà tutti, fino all'ultimo e che lo vogliate o no dovrete combattere per salvare tutto ciò che amate di questa terra.
    -

    Eppure un dubbio mi pizzicava la mente poiché, almeno per quanto riguardava me, non mi sentivo tanto affine all'obbiettivo che Okami ci aveva dato per la conclusione di questa prova. E lo stesso valeva per il mio non così tanto caro amico Kyoshi. Noi due avevamo la volontà più di ogni altro di diventare chunin e l'avevamo dimostrato, chi per le sue prodezze in battaglia chi per la sua... volontà? Non ero sicuro di questo. Fino a quando non arrivai a rischiare la mia stessa vita, ero pronto a sacrificarmi per il mio stesso popolo, ma quando il momento era giunto, infine, ero già pronto a piangere come un bambino disperandomi di essere risparmiato. Ma il dubbio rimaneva: era davvero quello il motivo di quella prova? Perché dovevo provare di essere degno di essere un chunin se ero stato bocciato e giudicato indegno?

    Che fosse solo un modo per ristabilire la nostra nomea o forse l'OSU era talmente tanto a corto di chunin da necessitare di giovani promesse?

    Mentre la mia mente si scervellava su quelle frasi, Okami si mostro finalmente per ciò che era, e il famoso cerchio dalla numerose tomoe su sfondo rosso dello Sharingan variò la conformazione delle sue pupille. Eppure le mie conoscenze in merito si fermavano a ciò, mere leggende che si erano rivelate reali a quel punto, ma chissà quali particolarità possedevano rispetto ai miei.

    CITAZIONE
    -Quegli occhi...dimmi...cosa sono?-

    -"Così su due piedi, ti direi bulbi oculari irrorati di chakra"-

    Il sarcasmo di Kyoshi, mio più caro amico che da un po' di tempo a questa parte avevo perso l'abitudine di usare, mi fece intuire che non era l'unico a sapere di quegli occhi, anche perché non era molto nascosta la sua esistenza. Inoltre, non doveva essere un buon segno il loro arrivo, era arrivato il momento di dover dare pan per focaccia al giovane amico che ci eravamo appena fatti.

    -A quanto pare, il nostro caro amichetto non sa niente degli occhietti mestruati degli Uchiha. Sarà stata una bella batosta per lui. Mi raccomando però, non confonderti coi miei occhi.-

    Fu in quel momento che attivai i miei occhi e essi mutarono: il caratteristico colore rosso dell'iride andò pian piano a cambiare di tonalità fino ad arrivare a un rosso acceso e un aura luminescente fece la sua comparsa. Quegli occhi che avevo imparato a conoscere mi sarebbero stati molto utili anche solo per capire a che livello si trovava il nostro avversario rispetto a noi.
    Quando percepii il chakra del nostro avversario e dei miei compagni, però, un particolare interessante mi colpì.

    -Uno, due... quattro... cinque.-

    Anche dopo aver contato i partecipanti a quella sfida potevo constatare che c'erano 6 tracce di chakra e non 5 come pensavo di trovare, a parte tutte le altre fonti di chakra che avevo imparato ad isolare per non sovraccaricare i miei occhi. Effettivamente in una città era molto pericoloso attivare i miei occhi.
    In ogni caso quella traccia di chakra fuori posto non sembrava provenire da una persona esterna alla prova ma proprio dal giovane Okami che ci stava aspettando. Certo il suo chakra era di alto livello e non gli mancavano riserve, ma addirittura rappresentarne due?
    Inoltre dal ragazzo mi arrivavano emozioni contrastanti, tra cui una sete omicida senza pari che non dimostrava per nulla e che quasi mi fece vomitare per quanto fosse forte. Probabilmente ero ancora inesperto su questa faccenda degli occhi ma se fossimo sopravvissuti a quello scontro, glielo avrei sicuramente chiesto, non potevo lasciare insoddisfatta la mia curiosità.

    A destarmi, dal mio essermi incantato e spaventato di fronte a quell'ammasso potentissimo di chakra, furono i miei tre compagni. Ero contento di poter collaborare con coloro che mi avevano sconfitto, a parte il povero Sabito, anche se lo shinobi di Ame non mi metteva proprio di buon'umore. Non sembrava un tipo molto collaborativo, quindi vedevo molto a rischio l'esito di quella prova.
    Il primo a parlare fu il mio vecchio avversario, Kyoshi.

    CITAZIONE
    -Va bene, abbiamo bisogno di un piano, dovremo lavorare tutti insieme per avere anche solo un'ombra di possibilit...-

    Come avevo pronosticato, il nostro caro amico non aspetto nemmeno che tutti parlassero che subito si lanciò all'attacco. Grazie alle sue abilità scomparì nel terreno, viaggiando attraverso di esso in direzione dell'edificio dell'idea, un idea da pazzi se non voleva che venisse distrutto l'edificio che rappresentava la stabilità e la giustizia di quel villaggio.

    -Addio mio caro amico, nessuno ti ha voluto bene.- dissi ironico.

    CITAZIONE
    -Ed ecco Eanor che va....inizio a odiare quella tecnica..-

    -Addio mio caro amico, nessuno ti ha voluto bene. Posso capire il tuo odio nei suoi confronti, non sembra il tipo da strategie.- dissi ironico.

    CITAZIONE
    -Oh, sarà uno di quegli scontri, ho capito... Ragazzi-

    Mi girai verso Kyoshi che in quel momento aveva attirato la nostra attenzione e alzai gli occhi al cielo per fargli intendere quanto fossi in disaccordo con il tipetto che stava andando all'attacco.

    -Idee che non portino ad una morte prematura ne abbiamo?-

    CITAZIONE
    -"Lanciate della roba metallica contro Okami, veloci! "-

    Nonostante non apprezzassi i modo in cui lo aveva chiesto con sgarbatezza, potevo capire l'urgenza della situazione e non lo feci aspettare molto.

    CITAZIONE
    -Qualcosa di metallico al tavolo due in arrivo!-

    -Tavolo 2 servito e riverito.-

    Quasi in sincrono con i movimenti del mio amico samurai, preparai lo spiedo che si trovava nel mio lanciatore sul braccio sinistro cercando di caricarlo con del chakra Raiton che cercai di far fluire attraverso il meccanismo fino al senbon ma qualcosa mi impediva di farlo fuoriuscire per qualche motivo. Inizialmente pensai ad un guasto del marchingegno o di una guarnizione in gomma che impediva il passaggio dell'elemento ma esso veniva annullato dal principio. Ad ogni modo, sapevo che quell'infusione era poco influente per quel piccolo Senbon, e non volevo sprecare secondi preziosi.
    Quindi alzai il braccio sinistro e scoprii il lanciatore andando a lanciare il mio Senbon verso il suo petto.

    A quel punto, mosso da una scarica di adrenalina, mi affrettai a correre in direzione del mio avversario per un attacco frontale, seguito da Sabito.
    Percepii il chakra del ragazzo di Ame fermarsi sull'edificio di fronte a noi. Fece comparire tra le sue mani uno shuriken, dalle dimensioni gigantesche rispetto a quelle di uno shuriken normale, per poi lanciarlo verso il nostro avversario.
    Al mio arrivo lo shuriken avrebbe sicuramente terminato il suo tragitto e non avrei perso tempo ad approfittarmi della situazione per aiutare il mio amico dietro di me: avrei cercato di apparire alle spalle del mio avversario attraverso la tecnica dell'Ombra Imprigionante, per poi lanciarlo nelle fauci del mio alleato, che notai avesse spiccato un balzo, attraverso la tecnica dell'Impatto Ascendente.

    Scheda
    -------------------------------------------------------------------------
    Azioni:
    - Magan [Attivazione]
    - Lancio Senbon [x1 Senbon rimasto]
    - Ombra Imprigionante/Impatto Ascendente
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 150-10
    Resistenza: 150-1-10-10

    Statistiche Finali:
    Stamina: 140/150
    Resistenza: 129/150

    -------------------------------------------------------------------------
    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]

    Equipaggiamento:
    -Katana
    -2x Shuriken
    -2x Meccanismo Retrattile del Kunai + 2x Kunai
    -2x Meccanismo Lancia-Spiedi + 2x Spiedi da Lancio

    Abilità / Conoscenze / Maestrie:
    -Concentrazione del Chakra/Udito Fenomenale/Transfert
    -Orientative Geografiche/Oratorie e Popolari
    -Specialista in Katane
     
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    Scusate ragazzi per l'attesa. Entro oggi arriva il post che ho dovuto risolvere dei problemi urgenti nel weekend
     
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    CITAZIONE
    Eanor: Quegli occhi...dimmi...cosa sono?

    Ciò che attirò la mia attenzione subito fu l'interesse di Eanor per il mio Sharingan. Avevo appena sfidato i ragazzi a farsi avanti e il primo a farlo fu proprio quel ragazzo di Ame.
    Non potevo credere proprio a quegli occhi che a specchio si riflessero nella mia mente.

    CITAZIONE
    Eanor: A quanto pare non siamo così diversi...prima sistemiamo questa faccenda, e poi dovrai rispondere a qualche domanda per me

    Un altro Uchiha. Incredibile, ma era proprio così che si burlava il destino di noi poveri mortali. Ero certo non ci fosse un dettaglio così "irrilevante" nel fascicolo del genin fin troppo cresciuto di Ame.
    Alla sua richiesta rimasi impassibile.
    In realtà il primo pensiero che mi passò in mente fu che dovevo stare ben attento alle parole che sceglievo di usare. Era chiaro che non sapesse minimamente come era possibile che lo Sharingan aveva scelto di svegliarsi nelle sue pupille.

    Ti darò tutte le risposte che cerchi, ma anche tu dovrai rispondere a delle domande per me.

    Mostrami cosa sai di quegli occhi. Fatti sotto.
    Ero sorpreso di certo, ma anche interessato. Sarebbe stata la prima volta che combattevo contro un altro possessore dello Sharingan. Lui aveva ancora solo due tomoe nell'iride rossa, il che significava che alcune peculiarità del nostro occhio non le conoscesse o non le sapesse utilizzare.
    Poteva spingersi oltre come ho fatto io?
    Intanto svanì dalla mia vista andando a fondersi con il terreno. Conoscevo bene quella tecnica. Intendeva di certo cogliermi di sorpresa.
    Questo mi fece capire che doveva ancora capire le meccaniche migliori del nostro Doujutsu.
    Lasciai che mi apparisse alle spalle, come lo stesso Sharingan mi mostrò leggermente in anticipo, poi evocai dal mio polsino la Kusari Gama e immettendole chakra utilizzai la Tecnica della Stretta d'Acciaio tramite la sua catena. Il jutsu era decisamene rivolto a bloccare il suo Shuriken in volo con tutta la lunghezza della catena e proteggermi così dall'attacco.
    Poco dopo vidi che da sotto i miei piedi iniziò ad uscire qualcosa di luccinante. Pensai a qualcosa di cristallo inizialmente, come per la mia nemica nella torre di Qayin, ma in realtà era oro sotto forma di sabbia o polvere. Conoscevo perfettamente quell'abilità. Un grande utilizzatore di quell'arte fu mio nonno Haru Kamigawa e sapevo bene che non si scherzava con una manipolazione simile.
    Vero, Kyoshi?
    Non avevo tutta questa voglia di avere le gambe stritolate o bloccate, perciò pensai bene di lasciare un sostituto di roccia al posto mio. Modellando il terreno ai miei piedi, tentai di creare una Lancia di Terra per sollevarmi in alto quanto bastava per lasciare che fosse la lancia stessa a subire la presa di sabbia.
    Lo Sharingan, a quel punto, mi avvertii di altri attacchi in arrivo. Potevano essere quasi impercettibili, ma vidi chiaramente degli spiedi nella mia direzione.

    E' così che provereste ad abbattere un nemico?

    Il mio non era un tono che potesse schernire, ero abbastanza serio nei modi in quel momento. L'idea del loro attacco combinato non era per niente male, ma era povera di sostanza.
    Con la Manipolazione delle Lame feci muovere magicamente due degli shuriken nel mio taschino per lanciarli simultaneamente verso gli spiedi in arrivo e provare così a respingerli.
    L'impressione è che l'organizzazione del loro attacco prevedeva di bloccarmi per farmi subire i loro attacchi consecutivi. Niente male, ma se un ninja ha molti modi con cui difendersi, la sua versatilità lo porterà sempre in vantaggio, anche se si trova contro più avversari.
    Concentrai il chakra nei miei capelli, che nell'ultimo anno erano cresciuti molto, per potermi avvolgere in essi con il Simulacro di Spine. La mia mossa serviva per contrastare gli attacchi successivi di Sumairu e Sabito, i quali avevano avuto l'infausto ruolo di effettuare la mossa finale di quella strategia offensiva.
    Avvolto nel mio "scudo capelluto" lasciai almeno un buchino per avere una visuale ristretta, ma era pur sempre qualcosa.
    Avrei sentito arrivare i loro colpi su di me e chissà... avrebbero potuto anche sorprendermi e dimostrarmi che la loro forza non era minore della mia.

    Scheda

    Resistenza: 550
    Stamina: 525-25-4-1-18-5-13=463


    Equipaggiamento attuale:
    - Coprifronte di Konoha [legato al braccio sinistro] [30 punti Resistenza]
    - 2x Polsini Evoca-Arma [Nel polsino sx c'è la Kusari-Gama] [Nel polsino dx c'è la Wakizashi]
    - 1x Borsello Porta Armi [Legato al fianco sx] [Dentro ci sono 2 Kunai, 4 Tonici Coagulanti e 2 Shuriken]
    - 1x Taschino Porta Armi [Legato alla coscia dx] [Dentro ci sono 2 Uchiha Shuriken e 2 Shuriken e lo Zippo]
    - 1x Rotolo Medio [Dentro ci sono 100 metri di Filo di Cenit, 7 Uchiha Shuriken, una Tanica di Carburante]
    - 2x Cinturino di Tessuto per Arti [Uno legato all'avambraccio sx con dentro il Rotolo Medio] [Uno legato all'avambraccio dx con dentro la Mirakami]


    Azioni:
    - Mantenimento Sharingan (+Controllo del Chakra/4,5 | -25 punti chakra)
    - Evocazione della Kusari-Gama dal polsino sx + Tecnica della Stretta d'Acciaio con la sua catena per bloccare il Fuuma Shuriken di Eanor (-4 punti chakra per l'evocazione e -1 per la Stretta d'Acciaio)
    - Lancia di Terra per sollevarmi dal terreno ed evitare la gabbia di Sakin (-18 punti chakra)
    - Manipolazione delle Lame per muovere i due Shuriken nel taschino contro gli spiedi (-5 punti chakra)
    - Simulacro di Spine per difendermi dagli attacchi successivi (-13 punti chakra)


    Abilità e conoscenze ninja:
    - Concentrazione del Chakra
    - Esplosione di Chakra
    - Tecnica del Richiamo [Kuchiyose no Jutsu]
    - Abilità del Rotolo: Bukijutsu
    - Carica di Chakra
    - Jutsu ad una mano
    - Sharingan III Tomoe
    - Tecnocopia dello Sharingan
    - Soggiogamento degli occhi rossi
    - Resistenza degli occhi rossi III

    - Conoscenze Storiche di III Livello
    - Conoscenze Geografiche di III Livello

    - Maestria: Evocatore dall'Altra dimensione - II Livello (Esperto Evocatore)
    - Maestria: Maestro dei Ninjutsu - I Livello (Fontana)
     
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    Colui che è e si spera sarà

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    Responso nr. 1#


    Attacco -:Eanor Atreides
    -Attivazione Sharingan II° Tomoe: Riesce a prescindere
    -Tecnica del Nascondersi nella Roccia: Riesce perché incontrastata
    -Lancio dello Shuriken del Vento Demoniaco a Frammentazione[con frammentrazione]: 25+25+10+15+18+15=108 Fallisce per inferiorità combattiva[/color]
    Attacco -:Sumairu Akame
    -Magan [Attivazione]: Riesce a prescindere
    -Lancio Senbon: 50+45+10+12=127 Riesce, ma si scontra con la manipolazione delle Lame
    -Ombra Imprigionante/Impatto Ascendente: Riesce per incontrastata, ma si scontra con Simulacro delle Spine
    Attacco -:Sabito Tora
    -Spiedo + meccanismo lancia spiedi + induzione venefica I°=55+55+10+12=132 Riesce, ma si scontra con la manipolazione delle lame
    -Sandā Saberu: Riesce perché incontrastata, ma si scontra con Simulacro delle Spine(12 sul d20, non paralizza)
    Attacco -:Kyoshi Jiki
    -Gabbia di sabbia (3 cariche) = 105+60+9+10=184 Fallisce per inferiorità combattiva
    -Manipolazione campi magnetici= Riesce perchè incontrastata
    -Manipolazione campi magnetici= Riesce perché incontrastata



    Difesa -:Okami Uchiha
    -Mantenimento Sharingan: Riesce a prescindere
    -Evocazione della Kusari-Gama dal polsino sx + Tecnica della Stretta d'Acciaio:155+125+3+10+34=327 Riesce per superiorità combattiva
    -Lancia di Terra: 155+125+34+9=323 Riesce per superiorità combattiva
    -Manipolazione delle Lame per muovere i due Shuriken nel taschino:155+125+34+6=320 Riesce e devia i sebon
    -Simulacro di Spine:155+125+9+34=323 Riesce per superiorità combattiva(83 di scudo)


    Danni:
    Sumairu:83
    Eanor://
    Sabito://
    Kyoshi://
    Okami:14


    Narrazione Turno:
    Inizia quindi l'ultima prova per questi Genin che non hanno convinto i loro superiori. Eanor, dopo un rapido scambio di parole con Okami, sparisce nel terreno per sfruttare l'effetto sorpresa a suo vantaggio e lanciare un gigantesco shuriken, che però non solo viene fermato dalla catena, non riuscendosi a frammentarsi. Gli altri tre Genin decidono, a differenza del loro compagno, di cooperare e sfruttando gabbie di sabbia e campi magnetici combinati riescono a far chiudere l'Uchiha a riccio, colpendolo con un taijutsu e con un attacco elementare; è proprio quest'ultimo ad andare a segno, mentre l'altro danneggia solo lo scudo di capelli del ninja e ferisce il suo esecutore. Cosa faranno adesso in difesa?


    Situazione Finale:
    Eanor a 5 metri alle spalle di Okami, Kyoshi e Sabito 5 metri davanti all'Uchiha, Sumairu nella posizione di partenza. Attacco ad Okami.


    Commenti Arbitro://


    Edited by Stompo - 19/3/2021, 11:17
     
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