Prologo
Sumairu nacque durante un'insolita giornata temporalesca, durante l'estate, a Red'Nuh, più precisamente il 9 giugno del 6° anno d.Z. .
I suoi genitori si spostarono da Hekisui, prima della sua distruzione per mano di Jamiro e del Pentacode, per raggiungere il nonno che già si era stabilito a Red'Nuh per lavorare come artigiano.
Fin dalla tenera età, Sumairu venne addestrato in modo che potesse affrontare al meglio la futura accademia ninja. Lo scopo fu quello di prepararlo a difendere il paese del Fulmine e gli venne inculcata l'idea che diventare Raikage era l'unico modo per mostrare a tutti che il clan Akame aveva per riscattarsi dalle antiche leggende che attribuivano il loro potere ai demoni. Ovviamente, tutto quello che loro gli dissero fu solo un enorme bugia, atta ad accrescere la motivazione del figlio.
Il loro scopo inoltre, fu quello di manipolare la giovane mente di Sumairu, per dirigere il suo desiderio di vendetta nei confronti di Jamiro, che aveva distrutto il loro regno e ogni possibilità del suo clan per riscattarsi.
Venuti a conoscenza della perdita dei territori a Sud del paese del fulmine e della distruzione della loro terra natia, i genitori del ragazzo, si unirono alla preparazione del contrattacco per riprendersi il territorio perduto, poiché anch'essi Shinobi, come primo passo per vendicarsi della distruzione delle loro terre, ma sapevano benissimo che quando questo sarebbe avvenuto, loro sarebbero già morti.
Così riversarono tutti loro desideri di vendetta sul figlio Sumairu.
Per fortuna però, tutto questo venne attenuato dal nonno, che stanco dei soprusi del figlio e di sua moglie, lì denunciò per maltrattamento di minori, riuscendo a ricevere l'allontanamento dei genitori che vennero inoltre dichiarati instabili mentalmente e rinchiusi in un ospedale.
L'ambiente in cui crebbe Sumairu non fu di lusso, era ciò che si poteva permettere suo nonno in un paese straniero. La sua casa infatti era abbastanza piccola, con un giardino alle spalle, dove si recava per studiare e per allenarsi insieme a suo nonno.
Per fortuna, come conseguenza della manipolazione dei genitori, Sumairu non ne ricevette un trauma, ma una parte degli ideali di questi ultimi, rimasta inculcata nella sua giovane mente, comportò un suo completo isolamento dagli altri bambini, che riteneva inferiori poiché non possedevano l'abilità oculare del suo clan.
Gli unici che rispettava erano i suoi pari del clan Akame, cioè suo nonno, e un suo caro amico, Matsume del clan Uzumaki, che nonostante le sue manie di isolamento, gli era sempre stato amico e aveva contribuito alla sua ripresa da quel trauma.
Grazie al suo migliore amico Matsume e al nonno, infatti, cominciò a ridefinirsi e diventò molto più modesto, nonostante a volte risaltino all'improvviso i lati del suo vecchio carattere megalomane, specialmente quando viene sottovaluto o insultato.
Inoltre, a distrarlo dal peso che tormentava la sua mente, c'erano gli esami per diventare Genin ormai alle porte, che Sumairu contava di superare ad ogni costo per diventare Raikage e dimostrare a tutti le sue potenzialità.
Genin
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