[Esame Chunin] Prima prova - Lato sud

Team 1 Vs. Team 2

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    Torneo Chuunin
    Prima Prova
    Anno 20 d.Z. - Yukitsuki
    Isola di Ouzu - Città abbandonata

    [Team 1 vs Team 2]

    CITAZIONE
    Il mattino seguente l'inaugurazione, gli aspiranti chuunin si radunarono nello stesso luogo dove si era tenuta la cerimonia. Quattro ninja formavano i vertici di un quadrato nel prato umido di rugiada. Gli stessi due chuunin che avevano letto i team la mattina prima, chiamarono nuovamente i genin, squadra per squadra. A turno, ogni squadra prese posto al centro del quadrato. A quel punto, i quattro ninja ai vertici formarono simultaneamente lo stesso sigillo, facendo sparire i genin. L'operazione si ripetè invariata per tutte le squadre.
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    Due anni erano passati da quando quella città era stata distrutta dalla guerra, gli abitanti uccisi, gli edifici devastati. I pirati prima e l'onda d'urto della furia devastrice di Agni della fiamma blu avevano contribuito al panorama che ora si stagliava davanti agli aspiranti chuunin. La natura si era riappropriata degli spazi urbani velocemente, aiutata dall'umidità del posto. Gli edifici erano invasi di rampicanti e umido muschio, le strade costellate di licheni e bassi arbusti. Una falda acquifera aveva dato vita a un ruscello fangoso che aveva riempito alcune vie e diverse piazze e proseguiva verso il mare.
    La città era stata divisa da una barriera magica, pensata per evitare che squadre non in conflitto tra loro si incontrassero. Il cielo in alto era grigio e il clima freddo. Quello era il luogo designato per la prima prova dell'esame chuunin. Un luogo discreto e disabitato, lontano da occhi indiscreti e strettamente sorvegliato da anbu di tutti i villaggi.


    CITAZIONE
    Il team 1 si ritrovò sul tetto di un edificio a pianta quadrangolare, alto tre piani e dal tetto in parte crollato. La bandiera era stata issata al centro dell'ultimo piano, su un piedistallo. Dall'altra parte delle città, il team 2 si ritrovò al centro di un giardino disposto al centro di un edificio di tre livelli. Proprio sulle risumaglie della fontana al centro di tale giardino, era posta la bandiera.

    Il regolamento è il seguente:
    1) Due team da 3 genin ciascuno si sfideranno tra le via e i palazzi fatiscenti della città. Ogni team avrà una bandiera in una zona ben delimitata che fungerà da Campo Base. Il primo Team che riuscirà a sollevare la bandiera avversaria dall'innesto su cui è posta, avrà vinto.
    2) Non è assolutamente possibile tentare di spostare la propria bandiera.
    3) Ogni team è libero di agire come preferisce. Balza subito all'occhio che si dovrà attaccare e difendere contemporaneamente e si è liberi di decidere liberamente come distribuire i ruoli di attaccanti e difensori all'interno del team.
    4) L'unico limite temporale è posto da esigenza vitali, quali il sonno e l'alimentazione. Ai ninja è fatto divieto di portare viveri o sacchi a pelo.
    5) Sconfiggere interamente la squadra avversaria non comporterà la vittoria: sarà comunque necessario trovare e raggiungere la base nemica per rubare la bandiera.
    6) Non esistono tecniche o mosse proibite. La prova vuole simulare un contesto bellico e non ci saranno esclusioni di colpi. "RISCHIO ELEVATO DI MORTE O FERITE GRAVI".
    7) Essendoci 4 team, la città verrà delimitata da una barriera magica trasparente e invalicabile che la dividerà in due parti uguali. In tal modo i team che non sono in lotta tra loro, non potranno incontrarsi.
    8) Soltanto 2 saranno i team che potranno passare alla fase successiva dell'esame e aspirare al grado di chuunin.
    9) La tattica iniziale (suddivisione tra attaccanti e difensori ecc...) ed eventuali trappole andranno comunicate per mp a chi gestisce l'evento. Pertanto, fino a quando il mod che gestisce non avrà dato l'ok, è fatto divieto di postare qui.
     
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    Strategie ricevute e convalidate. Inizio alla squadra 2.
     
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    SUMAIRU AKAME

    [Paese del Fuoco, Konoha]
    Data: Giorno dell'inaugurazione/ Ore: 12:30


    Parlato-Pensato-Azione


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    Quel pomeriggio


    Quando la cerimonia di inaugurazione ebbe fine, andammo a prendere qualcosa da mangiare, e decidemmo di cenare insieme per capirci al meglio e trovare eventuali punti deboli nella nostra formazione, senza contare la mia scarsa esperienza negli scontri.
    Prima di tutto, ci riposammo per evitare che la pesantezza del viaggio gravasse sulle nostre spalle. Decidemmo di andare a un ristorante di strada di zona per rinvigorirci, di cui avevamo sentito parlare, io e i miei compagni di viaggio, da alcuni passanti di zona a cui avevamo chiesto informazioni: l'Ichiraku Ramen, un ristorante abbastanza famoso e rispettato a quanto pareva, dove vidi di sfuggita uscire altri partecipanti alla prova, che decidemmo di ignorare.

    -Comunque come vi stavo dicendo all'inaugurazione, abbiamo molto su cui pensare oggi nel dormitorio, dovremo capire bene come far funzionare questo team, anche perché da quanto ho capito ci sono delle ottime affinità, anche se non mi sento tanto sicuro visti i miei trascorsi con alcuni avversari che potremmo trovarci contro.-

    Ci dirigemmo al nostro alloggio, che ci era stato concesso dal Kage del villaggio, e decidemmo di riunirci in una delle nostre stanze per capire cosa fare. Ero palesemente molto eccitato all'idea della prova del giorno dopo, ma per evitare intoppi decisi di sopprimere qualsivoglia ansia a forza, pur di far andare bene quel torneo.

    -Bene ragazzi... idee? Perché io non so nemmeno da dove cominciare con tutte le informazioni ce conosco sul nemico-

    Nel frattempo che loro discutevano, imparai anche le loro tracce di chakra attraverso i Magan, per evitare che il nemico cercasse di confondersi tra noi.

    [Data: Giorno della prima prova, Ore: 08:30]



    Neanche il tempo di fare colazione, che venimmo tutti teletrasportati al luogo dello smistamento.

    -Qui si fa tutto in fretta a quanto vedo, che seccatura.-

    Gli stessi chuunin del giorno precedente ci invitarono a posizionarci al centro di altri quattro ninja che avevano il compito a teletrasportarci da qualche parte, che non ci doveva pervenire. Avremmo scoperto solo in campo i nostri avversari. Fummo il secondo team a essere trasportato via. Nel momento della composizione dei sigilli, vidi per un attimo il vuoto e sentii il mio corpo diventare via via più leggero del solito, mentre un strana sensazione mi percorreva il corpo.
    Quando riacquistai la vista ci trovammo in un luogo sconosciuto: sembrava una città abbandonata e semi-distrutta dalle battaglie della precedente guerra ninja. Intorno a noi solo la natura la faceva da padrona, occupando il giardino del condominio in cui ci trovavamo e solo una piccola bandiera posta al centro ella nostra formazione sembrava stonare del tutto in quella distruzione.

    -Arrivati fin qui, non si torna più indietro ragazzi. Spero siate pronti a morire per raggiungere il nostro obbiettivo. Se il piano andrà come previsto, non ci sarà nemmeno bisogno di spargere sangue-

    Sotto quell'aria da duro che mi ero creato attorno però si nascondeva una forte ansia per i miei compagni.

    -Senza esclusione di colpi, eh? Come se ci fossero dubbi.-



    Fu facile capire dove si trovavano i nostri nemici, i miei occhi non mi avevano mai tradito da quando avevano raggiunto il loro pieno potenziale, o meglio quello che mi potevo permettere al momento, c'erano ancora delle incertezze in tutto questo.
    I miei sensi si erano amplificati e riuscii a percepire il chakra del nostro nemico a meno di 2km di distanza.

    -Squadra di Suna in vista, sono a sud-est di qui.-

    Cercai di percepire i loro spostamenti e fui sorpreso nel vedere che non intendevano andare all'attacco. Sembravano starsi preparando per un eventuale attacco, come se fosse la cosa che sicuramente avremmo fatto.

    -Accidenti ragazzi, a quanto pare vogliono attirarci in trappola. Ascoltate, vi spiego cosa ho percepito con i Magan.-

    [...]



    Ci volle poco tempo per spiegare il tutto e preparare una strategia: non era il massimo della compostezza ma il gioco valeva la candela, una candela mooolto calda in un certo senso.
    Quando il piano d'attacco fu deciso, ci avviammo verso una postazione che avevamo visto poco prima: abbastanza alta da permettere a Sakuaron di scorgere chi fosse la ronda che sarebbe passata a momenti vicino al ponte, ma abbastanza lontana da impedire di essere visti dal nemico.

    -Spero che vada come previsto. Mi raccomando mantenete la calma. Quest'operazione è... non sono nemmeno come definirla. Non so come ci sia venuto in mente questo piano ma ormai il dado è tratto. Non fatevi scoprire. Io vi coprirò da qui se ci fossero problemi-

    Quando percepii che la ronda fosse di ritorno ma abbastanza lontana a permettergli di agire, gli diedi il via all'operazione. Mentre li vedevo allontanarsi, quasi scoppiai a ridere per il piano che avevamo organizzato.

    -I nostri villaggi ci disconosceranno dopo questo torneo. Ci scommetto tutto. Ma ora è meglio tornare seri, vediamo un po' che fanno gli altri.-

    Erano quasi giunti a destinazione e sembravano stessero mettendosi in posizione per iniziare. La ronda si avvicinava pericolosamente ma riuscirono a piazzare la trappola.

    -Speriamo che il nemico non ci abbia già individuato, altrimenti siamo nella merda. Spero che i miei amici siano pronti. Non perderò per l'ennesima volta.-

    Quando finalmente li vidi mettersi in posizione controllai i miei nemici cosa stessero combinando, tenendomi pronto nel caso fossero usciti dalla base a intercettarli prima di arrivare a destinazione.


    Scheda
    -------------------------------------------------------------------------
    Azioni:
    - Magan
    -
    -
    -
    -------------------------------------------------------------------------
    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 150-10
    Resistenza: 150


    Statistiche Finali:
    Stamina: 140/150
    Resistenza: 150/150

    -------------------------------------------------------------------------
    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]

    Equipaggiamento:
    -Katana
    -2x Shuriken
    -2x Meccanismo Retrattile del Kunai + 2x Kunai
    -2x Meccanismo Lancia-Spiedi + 2x Spiedi da Lancio

    Abilità / Conoscenze / Maestrie:
    -Udito Fenomenale/Transfert
    -Orientative Geografiche
    -Specialista in Katane


    Edited by Tenshi-1 - 3/1/2021, 15:34
     
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    [Esame Chuunin] Prima prova
    Seto Akame






    narrato - parlato - pensato - parlato altrui




    Sfruttammo le ore successive alla cerimonia di inaugurazione per conoscerci meglio. Sakuaron sembrava un ragazzo piuttosto tranquillo ed ebbi l’impressione che sapesse usare l’ironia nei momenti giusti. Sumairu risultava invece decisamente più sfacciato e dei tre fu quello che parlò di più; d’altra parte era anche il più giovane.

    Dal primo momento misi in chiaro che mi sarei messo completamente a disposizione della squadra e pretendevo che loro facessero lo stesso.

    Dei nostri avversari non conoscevamo il valore. Vero, avevo incontrato tempo prima Haruki Sato, di cui parlai ai miei compagni, ma era passato del tempo e non potevo contare più di tanto su quel precedente. Dalle mie ancor poche esperienze avevo imparato a rispettare i miei avversari, questo mi permetteva di non sottovalutarli.

    Inoltre ci era sconosciuto anche il luogo nel quale si sarebbe svolta la prova, elemento anch’esso fondamentale ai fini della contesa.

    Conoscevamo dunque solamente le modalità con il quale ci saremmo affrontati e le principali abilità dei nostri compagni di squadra, anche se su quest’ultime ci saremmo dovuti affidare l’uno alle parole dell’altro. Proprio da questi punti partimmo nell’elaborazione di un’ideologia tattica comune. L’obbiettivo era quello di darci dei punti di riferimento in modo da rendere la nostra collaborazione più semplice ed efficiente possibile.

    Il mattino seguente ci trovammo all’orario prestabilito nello stesso luogo della cerimonia e fummo catapultati sul luogo designato per la prima prova.
    Ci ritrovammo in un ambiente desolato; strade deserte e dissestate, edifici in rovina aggrediti dalla flora, il che la diceva lunga sullo stato di abbandono di quel posto.
    Il classico scenario post-apocalittico, pensai.
    Buon per me. Dopotutto avevo da poco abbandonato la città per trasferirmi in un posto più tranquillo e vedere la natura che pian piano si riappropria dell’artifizio dell’uomo mi metteva a mio agio.
    Da una parte mi sentivo elettrizzato e pronto a combattere, dall’altra provavo apprensione perché le variabili in gioco erano molteplici e pretendevo molto da me stesso.


    Troveremo delle insidie sul nostro cammino, così come i nostri avversari; dovremmo essere scaltri a portarle a nostro favore.
    Attacco e difesa assumeranno un ruolo fondamentale, il perfetto bilanciamento delle due fasi potrebbe decretare il vincitore.



    Intendevo mantenere il mio approccio analitico anche in quella situazione ma con un atteggiamento più aggressivo.

    Sumairu, con il quale condividevo il gene innato del Magan, si attivò subito sfruttando quel potere che avevamo in comune e ci informò sui primi movimenti degli avversari.
    Così ci muovemmo per cercare di intercettare il più avanzato dei loro.
    Prestai particolare attenzione alle distanze percorse e alle geometrie di quelle vie in modo da poter delineare il prima possibile le caratteristiche geografiche dell’ambiente che mi circondava.
    Alcuni fiumiciattoli attraversavano i palazzi, un particolare da tenere in considerazione per l’utilizzo elementale del mio chakra.
    Arrivato nei pressi di un edificio a sud-est della nostra base, nella zona in cui l’altro Akame ci indicò l’imminente arrivo del nostro avversario, ci organizzammo per mettere in atto quanto pianificato.

    Mi sarei nascosto nelle vicinanze, attivando il potere della mia arte oculare, in modo da tenere sotto controllo la situazione.

    Le immagini dello scenario da mettere in campo mi erano ben chiare e cercai di studiare il tutto nei minimi particolari.
    Un’ampia coltre di vapore, liberata dal calore delle acque aromatizzate artificialmente e qualche roccia naturale qua e là; gli asciugamani ben riposti lungo i bordi di quel bagno termale, frutto della mia immaginazione e della liberazione di un mio flusso di chakra con il quale avrei imbastito la tecnica illusoria che mi permetteva di distorcere l’ambiente nel mio raggio d’azione a mio piacimento.


    Magen: Kokohi no Jutsu!


    Avrei quindi collaborato con Sakuaron, che sarebbe dovuto entrare in gioco in quei frangenti, per poter procedere ad un’azione combinata. Infatti avrei supportato la sua offensiva bersagliando con precisione il nostro avversario con la materializzazione di una serie di sfere d’energia, del quale avrebbe dovuto ben curarsi, in quanto portatrici di molteplici insidie.
    Infine, per garantirmi un maggior supporto tattico, con l’esecuzione dei sigilli del Cane e della Tigre in rapida successione, avrei sollecitato il mio sistema circolatorio per evocare nelle mie immediate vicinanze una squadra di 20 copie olografiche perfettamente speculari a me stesso.

    Ero pronto a tutto per portare a termine la nostra missione ed alzare la bandiera nemica.
    Quell’esame poteva essere l’occasione di avanzare nelle gerarchie ninja, per assumere finalmente un ruolo centrale nella società e per misurarmi con altri degni shinobi, in modo da mettere in discussione non solo me stesso ma anche le mie mire per il futuro.


    Forza Team 2! Facciamogli vedere di cosa siamo capaci!



    Azioni

    1. Attivazione del Magan

    2. Illusione Demoniaca: Tecnica del Falso Ambiente

    3. Tecnica delle Sfere Lucenti

    4. Tecnica della Moltiplicazione Oboro



    Resistenza: 150
    Stamina: 200 - 10 - 10 - 10 - 5 = 165




     
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    parlato Sakuaron

    Finito il discorso della hokage mi avvicinai ai miei nuovi compagni, decidemmo di passare il resto della giornata insieme così da conoscerci meglio. La cosa più importante in quel momento era sapere i punti forti e deboli degli altri, così da incominciare a intavolare una strategia che potesse aiutarci e a cercare di comprendere il miglior modo di combattere insieme come un’unica squadra.
    Il giorno seguente raggiungemmo il campo di battaglia dove si sarebbe svolta la prima prova, oramai ero in gioco e non potevo tirarmi indietro. Da lì a poco avrei dovuto cominciare a combattere con genin ben più esperti di me, il gioco di squadra era la nostra migliore arma e lo sapevamo benissimo tutti e tre.

    Bene ragazzi diciamo che io ho molte cose in comune con gli squali. È come se il mio dna fosse in parte quello loro e poi sono bravo con le arti marziali. Vi dico tutto ciò così che magari riusciamo a studiare un modo di combattere funzionale a noi 3 insieme. Infine ho una tecnica molto speciale, é un po’ oscena però é abbastanza divertente e nessuno se la aspetterebbe mai...

    Quella sera passò in fretta, infatti ci perdemmo in discorsi lunghissimi sulle proprie capacità. Oramai si poteva dire che ci conoscessimo. O comunque per lo meno eravamo tutti a conoscenza delle tecniche e le capacità degli altri.
    Il mattino seguente ci trovammo nel luogo della cerimonia che aveva dato inizio all’esame, neanche il tempo dei saluti che subito fummo trasportati sul luogo segreto designato per la prima prova. La parola perfetta per descrivere ciò che era apparso davanti a me era “Disperazione”. Edifici completamente rovinati o rotti in varie parti, rampicanti che prendevano il controllo di interi palazzi. Non era un luogo confortevole, bensì mi dava l’idea di spietato, proprio come la prova a cui stiamo per partecipare. Questa é la realtà, si muore o si vince, non c’è un’altra soluzione, perciò il nostro gioco di squadra doveva essere impeccabile.

    Ragazzi qui é tutto distrutto, dobbiamo giocare d’astuzia che in mezzo a tutti questi edifici abbandonati se ci fanno un’imboscata siamo finiti. Perciò cerchiamo di fregarli noi, prima che lo facciano loro...

    Sumairu decise di attivare la sua abilità oculare, con quella gli fu facile scoprire la posizione esatta dei nostri nemici, dopo di ciò si girò verso di noi e decidemmo una strategia da attuare per far cadere in trappola il nemico.
    Per carità non é il massimo della pudicizia, però come ha detto pure il sensei qui stiamo nella realtà, in questa prova si mette in gioco la propria vita, e io ci tengo ad aggrapparmici con tutta la mia forza.
    Una volta decisa la strategia io e Seto ci muovemmo per raggiungere il posto deciso dove attuare la strategia. Il mio compare una volta nascostosi attivò il suo genjutsu in modo da formare un luogo più adatto, mentre io mi sarei dovuto far trovare lì dentro mimetizzato, nel senso che avrei utilizzato la tecnica seducente. I sigilli per comporla erano banali ed infatti sarebbe servito solo quello della pecora e un po’ di chakra attraverso tutto il corpo.
    Una volta attivata mi sarei trasformato in una bellissima ragazza sulla ventina, capelli turchini e occhi azzurri come il cielo, corpo magro però con tutte le curve al posto giusto e infine il fascino del suo viso esplodeva di sensualità nel suo sorriso...insomma una visione altamente erotica per un qualsiasi uomo.
    Ill mio intento era di confondere il nemico una volta che sarebbe entrato nella sauna immaginaria di Seto, con quel corpo sicuramente avevo più possibilità di coglierlo di sorpresa, infatti una volta che l’avessi avuto davanti lo avrei attaccato con un potente diretto destro sulla tempia. Avrei deciso di potenziare le fibre muscolari del mio pugno destro in modo da rendere più devastante l’impatto sulla tempia e infine, se tutto fosse andato secondo i piani, mi sarei tramutato la bocca in quella del grande squalo bianco e avrei dato l’ultimo colpo al mio avversario. Mediante la tecnica del tornado animale avrei creato un mulinello direttamente dalle mie fauci che si sarebbe andato a schiantare sul torso del mio avversario e lo avrei fatto balzare violentemente verso l’indietro. Con questa sequenza di attacchi speravo di farlo finire in mezzo al piccolo fiume così da portare il combattimento nel mio habitat naturale...

    Sakuaron Hoshigaki: Scheda
    Resistenza:200-20=180
    Stamina:100-25-5=70

    Azioni:
    Tecnica seducente: 5 stamina
    Pugno di arhat: 10 resistenza
    Trasformazione animale parziale: 25 stamina
    Tecnica del tornado animale: 10 resistenza
     
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    ParlatoNarratoParlato altri Kyoshi JikiJitonSakinOC: lucky<3

    Io, Haruki e Kaito passammo tutta la serata a fare strategie, e a scambiarci informazioni sugli avversari che avevamo incontrato precedentemente.
    "Similmente ad Haruki, anche io, sono bravo nei ninjutsu e nei sunajutsu. Manipolo Doton e Futon, e sono capace di percepire le persone in un raggio di 200 metri. Il perché non ha importanza. Dal punto di vista di potenziali nemici, conosco gli stessi genin che Haruki conosce, ed ho le stesse informazioni. Però vorrei sottolineare le trappole di cui anche Haruki ha parlato: sono molto pericolose, e non faccio fatica a credere che Suimaru ricoprirà la zona intorno alla loro bandiera con esse. Ergo, quando andrete a recuperare la bandiera, prestate attenzione a dove mettete i piedi, oppure usate qualcosa per volare sopra di esse."
    Confrontammo le nostre esperienze, e nonostante ci fossero dei ragazzi contro i quali non avevamo informazioni, c'erano avversari contro cui eravamo più preparati. Tra quelli che conoscevamo, il più preoccupante era senza dubbio Juza Wolf, che si era scontrato con me e Haruki, e aveva svolto una missione con Kaito. In tutte e tre le occasioni, si era dimostrato estremamente abile nel taijutsu, un punto debole di noi tre. Sinceramente, speravo di non incontrarlo nella prova a gruppi. Volevo scontrarmi con lui in uno scontro 1vs1, volevo rifarmi della cocente sconfitta che mi aveva inflitto tempo fa. Ora ero più forte, più determinato, e con un buon motivo per volerlo battere. Un altro genin che avrebbe potuto farci problemi sarebbe stato Seto Akame, che in passato si era scontrato con Haruki. Egli era un utilizzatore del ninjutsu, specializzato nel suiton. Avrebbe potuto essere un problema, ma ero sicuro che avrei potuto contrastare i suoi jutsu elementali con i miei, ed evitare che contrastasse con essi i nostri Sunajutsu.
    Arrivata una certa ora, andammo a dormire. E avrei avuto una nottata di sonno tranquillo e rilassante, se non ci fosse stata la mia bussola interna che mi avvisava prontamente di ogni singolo movimento di ogni singolo campo magnetico nel raggio di duecento metri, impedendomi di dormire per più di qualche ora alla volta. Ma ormai ci ero abituato, e la mattina dopo, nonostante le occhiaie che mi accompagnavano da non so quanto tempo, ero pronto per affrontare la prova. Presi un piccolo specchio che mi ero portato dietro da Suna, la matita per gli occhi, uscii dalla finestra lì presente e con il controllo del chakra scalai la parete fino ad arrivare sopra all'edificio, dove potei mettermi il trucco in santa pace. Dopo cinque minuti scesi dal tetto, feci colazione, e incominciai a vestirmi per la prova, prestando anche un po' di attenzione alle mie armi, e al loro stato. Dopo aver constatato che tutti gli accessori che mi sarei portato dietro per questa prova erano perfettamente funzionanti, e ben saldi sulla mia persona, uscii insieme al mio team, e ci dirigemmo verso il punto di ritrovo. Nuovamente, tutti gli aspiranti chunin si ritrovarono di fronte all'Accademia, dove ad aspettarli c'erano i Kage, i chunin del giorno prima, ma anche altri quattro ninja, seduti sull'erba ancora umida per la rugiada. Quel giorno non si persero in molti convenevoli, ma semplicemente ci ricordarono alcune delle regole della prova, poi chiesero a noi, il team numero 1, di farsi avanti, e di posizionarci in mezzo ai quattro ninja, che senza dire una parola compirono un sigillo. Quello che successe dopo era probabilmente la cosa più strana che il mio corpo aveva avuto la possibilità di provare fino a quel momento. Per una breve, ma lunghissima frazione di secondo, mi sentii come se stessi cadendo, ma non solo verso il basso, bensì in tutte le direzioni possibili. Temetti che qualcosa fosse andato storto, ma appena quella strana sensazione finì, mi resi conto di non essere a Konoha.
    "In che razza di luogo ci hanno mandato?"
    Non potei fare a meno di chiedermi, mentre guardavo il panorama che avevo di fronte. Ci avevano trasportato in un luogo che sembrava essere stato il palcoscenico di una guerra senza esclusione di colpi. I palazzi che componevano il paesaggio urbano, probabilmente l'aspetto originale di questo luogo, ora erano distrutti, con diversi pezzi mancanti, e dall'aspetto poco stabile, quando non erano già una pila informe di macerie. Tutte le pareti erano coperte nella loro quasi completa interezza da piante rampicanti, la cui crescita era probabilmente stata facilitata dall'umidità di quel luogo. L'aria era pregna dell'odore di calce e di umidità, e da lontano il rumore dell'acqua che scrosciava suggeriva che ci fosse un piccolo fiume vicino a noi. Visto lo stato della città, non feci fatica ad ipotizzare che fosse una falda acquifera. Il mio sesto senso magnetico mi disse che le uniche presenze umane nel raggio di duecento metri fossero i miei compagni, questo voleva dire che il team avversario era atterrato in un punto distante da noi, oltre che dirmi che gran parte del ferro che sosteneva il cemento degli edifici non era più presente, probabilmente a causa della ruggine, cosa di cui presi nota mentale. Vedendo tutto ciò, solo una domanda affollava la mia testa: chi ha potuto creare tutta quella desolazione, e come ci è riuscito. Mentirei se non dicessi che ero affascinato dall'idea che qualcuno o qualcosa avesse potuto fare tutto quello, e per qualche secondo rimasi a bocca aperta ad osservare quello che avevo davanti. Ne ero catturato, avrei voluto spendere più tempo a guardare il risultato di uno scontro tra ninja senza esclusione di colpi. Ma mi forzai a concentrarmi, e a capire come passare alla prova successiva.
    Io e il mio team ci ritrovammo sul tetto di un edificio a pianta quadrangolare. Sporgendomi dal bordo, notai che era alto tre piani e il tetto era in parte crollato. La bandiera era stata issata al centro dell'ultimo piano, su un piedistallo.
    "Beh, questo è stato il viaggio più veloce e più strano che abbia mai fatto. Tutto bene?"
    Rimasi in silenzio un secondo, cercando di capire come agire.
    Ero il ninja che riusciva a percepire gli altri alla distanza più grande, tra noi tre. Quindi era necessario che io fossi colui che andasse in ricognizione. L'unico problema era mantenere il contatto con i miei compagni di squadra. Haruki riusciva a sentire, ma solo per cinquanta metri, e Kaito non aveva alcuna abilità che gli permettesse di aiutarci in quel campo.
    "Beh, io vado in avanscoperta. Con le mie capacità, trovarli sarà relativamente facile. Voi restate qua, usate qualche tecnica per coprire la bandiera, e preparatevi ad una battaglia imminente. Se trovo solo uno o due ninja, li incomincerò ad affrontare da solo, attrendoli nel raggio del tuo udito, va bene Haruki? Mentre se li trovo tutti e tre... Userò la sospensione di sabbia per alzarmi nel cielo, e rendermi visibile a voi... In quel caso, avrò bisogno del supporto di entrambi. Intesi?"
    Scesi velocemente l'edificio, e incominciai ad allontanarmi da esso di circa un centinaio di metri. Una volta che constatai che la base della bandiera era a circa metà della distanza massima della mia percezione magnetica, incominciai a camminare in cerchio attorno ad essa, riuscendo così a coprire un'area piuttosto grande. Quello che vedevo da terra era identico a quello che avevo visto prima sull'edificio: distruzione, umidità, piante rampicanti. Per quanto la mia conoscenza di storia fosse scarsa, ero abbastanza sicuro che dentro alla Nazione del fuoco non ci fossero stati recentemente scontri così distruttivi da lasciare una città in questo stato, almeno non nell'entroterra. Quanto lontano da Konoha ci avevano spedito?
    Continuai a vagare in mezzo alle vie piene di detriti, fino a quando non captai qualcosa. O meglio, qualcuno. Tre presenze umane si stavano avvicinando da nord-ovest, e sembravano farlo con sicurezza, come se avessero un obiettivo e sapessero dove trovarlo. Una di esse si staccò dal gruppo, e rimase indietro, mentre le altre due si appostarono in punto che si trovava proprio sul mio percorso. Che casualità! Ero sicuro che essi fossero un gruppo di genin, pronti a mettermi in trappola. Sfortunatamente per loro, niente riesce a nascondersi dal mio magnetismo. In quella situazione, avevo molte opzioni. Avrei potuto fermarmi e colpirli con i miei ninjutsu, avrei potuto dirgli qualcosa, per fargli capire che li avevo scoperti. Ma quelle opzioni non mi soddisfavano. No, mi sarei comportato in maniera tale che gli avrebbe impedito di capire che io potevo percepirli, e che mi avrebbe permesso di scoraggiarli. Quindi, non cambiai assolutamente niente nella mia postura, o nella mia velocità di camminata, o nella mia espressione facciale, anche se dentro di me stavo già pregustando le loro facce quando il loro piano avrebbe fallito.
    Continuai ad avanzare, fino a quando il mondo intorno a me cambiò improvvisamente. Non ero più in una landa distrutta ed abbandonata a sé stessa, bensì ora mi trovavo in mezzo ad una sorgente termale attiva, con vapore che si alzava dall’acqua, rocce che delimitavano la piscina, ed anche degli asciugamani posti al limitare di essa pronti ad essere usati da persone che non sembravano esistere. Era brutalmente ovvio che quella scenetta fosse fuori posto, anche solo perché era l’unico punto nel raggio di Centinaia di metri che sembrava essere stato risparmiato dalla distruzione che regnava sovrana in tutto il resto della zona.
    "Mi prendete per stupido?"
    Chiesi, più retoricamente che altro. Sembrava davvero un insulto alla mia intelligenza, appostarsi e preparare una trappola, per poi evidenziare la presenza della trappola, facendola risaltare rispetto a quello che c’era intorno ad essa. Immediatamente, una delle due figure uscì allo scoperto, seguita poco dopo dall’altra. Mi aspettavo un genin armato fino ai denti, invece mi trovai di fronte una ragazza, un po' più grande di me, dai capelli blu chiaro, carnagione pallida, magra, ma con curve sinuose. Una ragazza bella, molto bella... forse troppo bella. Lei era immersa nella vasca piena di acque termali... Ed io ero abbastanza sicuro che ella non mi stesse mostrando il suo vero aspetto. Anzi, probabilmente non era neanche una ragazza. Sfortunatamente per lei, o lui, sapevo bene che la zona era stata rinchiusa per evitare che fattori esterni disturbassero la prova. Lei era un genin, e non c'erano kunoichi nell'esame, men che meno così attraenti. Non so cosa sperassero di ottenere da quella farsa, ma se volevano una mia reazione, sarebbero probabilmente rimasti delusi. Loro non lo sapevano (solo i miei amici di infanzia conoscevano quel particolare) ma da piccolo avevo passato molto tempo con mia madre dietro alle quinte dei suoi spettacoli teatrali, poiché mio padre era impegnato al lavoro, e i rapporti "traballanti" con il resto della nostra famiglia non lasciavano altre possibilità. Non era raro che fossi la mascotte del gruppo, specialmente per il genere femminile. Questo comportò un paio di cose: primo, acquisii una conoscenza sui trucchi invidiabile. Secondo, vidi cose non erano adatte ad un preadolescente. Quindi, l'emozione principale che quella figura scaturii in me fu la nostalgia. Inoltre, era attraente, ma non era il mio tipo. Troppo perfetta, troppo noiosa. In tutto questo, cercai anche di tenere d'occhio la direzione verso cui l'altra, seconda fonte magnetica, era situata. Non mi sopresi molto quando vidi arrivare, proprio da quella direzione, delle sfere molto particolari, e molto simili a quelle che Haruki aveva descritto quando parlava di un certo Seto Akame. Prontamente feci scorrere il chakra Doton in tutto il mio corpo, per cercare di fondere la mia persona con la terra sottostante. Subito dopo, cercai, sfruttando il mio senso magnetico, un muro solido ed abbastanza alto che provai a scalare sempre usando la tecnica del nascondiglio della roccia. Arrivato alla cima uscii dalla parete, e notando che erano ancora tutti e tre vicini a me, feci scorrere il chakra dentro alla mia giara che prontamente rispose facendo uscire della sabbia che cercai di manipolare come una piccola nuvola. saltai sopra di essa, e cercai di alzarmi il più in alto possibile, per poi urlare a pieni polmoni
    "HEYYYYYY"
    Lo urlai verso il team avversario, e quindi speravo avrebbero pensato che fosse rivolto a loro, ma in realtà era rivolto verso i miei compagni... che speravo sentissero l'urlo nel caso non mi avessero visto.
    Poi comandai a scendere nuovamente, e parlai, stavolta per davvero, ai miei avversari.
    "Dobbiamo giocare ancora per tanto, oppure possiamo iniziare a fare i seri?"

    Azioni
    1:Tecnica del nascondiglio della roccia(+sforzo extra max)
    2:Sospensione del deserto
    3:
    4:
    Consumi
    Stamina: 250-18-50-1=181
    Resistenza: 150


    Ho considerato la sequenza delle azioni come tecnica seduzione --> sfere di luce --> Pugno d’Harat, quindi visto che non posso difendere dal primo, mi sono difeso dalle sfere
     
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    Narrato | « Parlato Haruki » | Pensato Haruki | « Parlato Kyoshi »



    L'appuntamento era stato fissato per la serata proprio in quella piccola palazzina comune, dove noi tutti - aspiranti Chuunin - avremo fatto le dovute presentazioni, cercando di collaborare fra noi e stabilire quali fossero i nostri punti deboli e quali quelli forti. Conoscevo Kyoshi ormai da tempo e facendo parte della stessa squadra di Genin, il nostro legame era forte quanto l'acciaio stesso. Diverso conto era il nuovo Shinobi di Suna, mai visto prima d'ora. Kaito Akikawa. Un nome che non mi diceva nulla certamente mai sentito prima e la sua notorietà, così come la mia, non era assolutamente elevatissima da permettere di essere riconosciuto all'istante, infondo eravamo solamente semplici Genin. Eppure sulle nostre spalle pesava un duro compito e le parole del Hokage risuonavano continuamente in quel piccolo spazio buio che tutti chiamiamo mente. Era passato quasi un anno da quando Fury aveva attaccato, distruggendo il futuro di ogni singolo villaggio e spezzando le anime di giovani ragazzi, oltremodo innocenti e troppo deboli per ribellarsi a tale mostro. Il mondo stava lentamente riprendendosi e quest'esame era la prova. Il genere umano doveva dimostrare al demonio che non era tanto semplice abbatterlo, che non poteva certamente spezzarci in due. Piegati ma non spezzati. Dovevamo reagire, insieme come un singolo corpo ed una singola mente e affrontare quel mostro. Konoha ci stava mettendo tutta la forza possibile. Ogni singolo abitante aiutava meglio che poteva nelle ricostruzioni, portando avanti una storia lunga millenni e tenendo ben ancorata nel cuore quella forte speranza, ridotta a dei singoli brandelli dalle azioni di un singolo uomo, che ormai aveva abbandonato la sua natura.

    « Eccoci »

    La sera giunse infine, mostrando in un cielo sereno - decorato da innumerevoli stelle - una Luna piena del suo splendore. La calma regnava nell'aria e il silenzio era l'elemento dominante, nemmeno il vento sembrava rompere quella quietudine ma solamente qualche battito d'ali di qualche piccolo uccello riusciva a destabilizzarla. Tutti quei rumori erano ben chiari e diventava sempre più facile riconoscerli e distinguerli perfettamente. Da tempo avevo sviluppato questa grande capacità che riusciva a donarmi un udito molto sviluppato. Riuscivo perfino a sentir battere i cuori dei due Genin che mi stavano seguendo. Il loro ritmo cardiaco era chiaro, regolare e decisamente calmo. Aprii la porta della mia camera, portando la mano mancina ad accendere l'unica luce presente in quella piccola stanza, decisamente poco spaziosa e poco arredata, era presente giusto l'indispensabile. La leva inferiore sinistra fu' la prima a muoversi, costringendo poi il resto del corpo a seguirla, portandolo al centro di quella stanza per poi ruotare di circa novanta gradi proprio in direzione della porta.

    « Entrate e chiudete la porta alle vostre spalle »

    L'unica mia consolazione in quell'angusta stanza era quella modesta finestra. Questa affacciava all'esterno, su una lunga strada di Konoha dove erano presenti ancora alcune macerie dovute all'attacco di Fury. La cosa che più mi affascinava era la vista del cielo, di quelle damigelle lucenti e di quella regina splendente. Una visione che riportava la mente a Suna, che trasportava l'anima in quel caldo che tanto odiavo ma di cui ne sentivo la mancanza. Sorrisi mentre la osservavo, ripensando proprio a chi aspettava un mio ritorno e avrei fatto di tutto per regalare loro qualche momento di gioia e d'orgoglio. Sospirai, sgonfiando il petto e buttando fuori tutta l'aria tenuta nei polmoni, portando infine lo sguardo verso i due ed invitandoli a sedere di fronte a me, giusto di fianco a quel piccolo tavolo ove dovevamo mettere in chiaro le nostre capacità.

    « Inizio io. Vediamo.. riesco a controllare due tipi di Chakra: il Doton e il Suiton. Inoltre, riesco a combinarli insieme e sfruttare un terzo tipo di Chakra. Ho affrontato diversi Genin presenti questa mattina e posso dirvi alcune cose su di loro. Ad esempio ho affrontato Seto Akame. Abile Genin, capace di utilizzare il Suiton. State attenti ad una sua tecnica in particolare, ovvero riesce a creare delle sfere lucenti senza ausilio di sigilli. Queste sfere non solo vi fanno perdere per qualche attimo la vista ma donano anche brucature se colpiti. Sumairu Akame. Portato più ai Taijutsu ma capace anche di usare il Raiton, contro di me ha usato una tecnica capace di generare una specie di trappola. C'è poi Eanor ma purtroppo sul suo conto non so molto. Infine, il più pericoloso è Juza Wolf. Genin di Kiri, dotato di grandi abilità sia nel campo dei Ninjutsu che nel campo dei Taijutsu. Per di più.. è in grado di trasformarsi in una bestia gigante, un lupo direi. Dobbiamo stare molto attenti contro di lui. Per quanto riguarda le abilità in mio possesso, devo dire che sono piuttosto scarne. Riesco ad utilizzare egregiamente i Sunajutsu e riesco ad udire chiaramente qualsiasi rumore entro cinquanta metri. Che informazioni avete voi? »

    [...]



    L'alba giunse infine, portando il fatidico giorno ad arrivare e alcuni piccoli ma caldi raggi del Sole. Attraversavano la piccola finestra della stanza andando a colpire l'interno di essa. Stavo dormendo sdraiato su quello scomodo pavimento con solo l'appoggio di un cuscino, quando alcuni di quei raggi colpirono il mio volto, tirandomi fuori da quella dolce e scomoda fase Rem. La serata aveva donato ricche informazioni ed avevo registrato tutto ciò che c'era da sapere sul conto del nuovo Genin di Suna, Kaito. Le sue abilità tuttavia mi erano ancora sconosciute ma da quello che avevo capito, il giovane sapeva il fatto suo. La mano mancina cercava di riparare il povero volto da quel cocente raggio di sole che tuttavia non riusciva ad eguagliare - in potenza - quelli di Suna. Sollevai il busto, sbuffando e aprendo lentamente le palpebre, permettendo alle castane iridi di focalizzare al meglio le spoglia mura che mi circondavano. Tutto ciò che c'era - povero per lo più - era perfettamente in ordine. La possente Giara di Sabbia era appoggiata al muro e quasi potevo sentire ribollire la sabbia contenuta dentro di essa, pronta all'azione in qualsiasi momento. Diedi una piccola spinta con le leve inferiori, riuscendo a sollevare con fatica il resto del corpo, avvicinandomi poi a quella singola finestra. Gli abitanti di Konoha erano già in piedi, pronti a cooperare insieme e risollevare il loro amato Villaggio, riportandolo alle vecchie glorie e superando le azioni di un folle. La Giara mi chiamava, mi attirava ad essa. Sentivo il suo desiderio di lotta e altro non potevo fare che assecondarla. Impiegai poco tempo a preparare il tutto e indossare la tanto amata arma.

    « Andiamo.. »

    Saggiai il duro terreno con quei nuovi stivali, alti fino a metà polpaccio e donatomi proprio da Shizuka, l'angelo che mi attendeva a Suna. Alle mie spalle vi era la piccola costruzione, ove tutti gli aspiranti Chuunin avevano passato la notte. Ero seguito ancora una volta dai due Genin facente parte del mio team, la squadra contraddistinta dal numero uno, con direzione proprio il luogo della mattina precedente. Lungo il breve percorso ripetevo nella mente il piano studiato nella serata precedente e all'essere combattuto fra l'usare la mia nuova abilità oppure tenerla segreta. Tuttavia volevo vincere e tornare a casa con un nuovo grado in più e avrei fatto tutto il possibile per riuscirci. Non serviva aggiungere qualche altra parola, quindi stessi in silenzio per tutto il restante viaggio, cercando di placare la mente e liberarla da qualsiasi pensiero inutile. Impiegammo quindi relativamente poco a raggiungere il luogo dell'inaugurazione ed eravamo nuovamente tutti lì riuniti, pronti a confrontarci e mettere in atto le nostre capacità. Lo sguardo era focalizzato su quattro Shinobi, che con le loro posizioni formavano esattamente i vertici di un quadrato. Era strano vedere tutto ciò e ancor più difficile mi era trovare una risposta da dare. Non sapevo minimamente a cosa stavo andando contro ma sapevo che lo avrei scoperto da lì a poco. Difatti, pochi secondi dopo altri due Shinobi - gli stessi che elencarono le varie squadre - chiamarono ad uno ad uno i vari team, invitandoli a posizionarsi esattamente al centro di quel quadrato. Quello che successe successivamente fu' incredibile, quasi inspiegabile. Bastò un singolo sigillo per permettere all'impossibile di accadere. Fummo come teletrasportati in un luogo diverso che era ben più distrutto di Konoha stessa ma non era il Villaggio della Foglia ma bensì qualcosa di molto diverso. Ovunque regnava la distruzione e quegli edifici - cupi, tristi e con varie deformazioni - ne erano la prova.

    « In che razza di luogo ci hanno mandato? »

    « Quanta distruzione.. »

    « Beh, questo è stato il viaggio più veloce e più strano che abbia mai fatto. Tutto bene? »

    « Nulla da segnalare. Akito? »

    Volsi lo sguardo verso l'altro Genin di Suna, sperando che nessun danno fosse stato riportato dal marionettista. Sembrava apposto, quindi tornai con la mente al da farsi e puntare lo sguardo dritto verso le ore dodici. Spronai la mente alla massima concentrazione possibile e spingere l'udito al massimo potenziale. Non percepivo nessun rumore alcuno. Niente passi, niente respiri ma solamente il battito cardiaco dei miei compagni. Il nemico era lontano, troppo per le mie capacità.

    « Beh, io vado in avanscoperta. Con le mie capacità, trovarli sarà relativamente facile. Voi restate qua, usate qualche tecnica per coprire la bandiera, e preparatevi ad una battaglia imminente. Se trovo solo uno o due ninja, li incomincerò ad affrontare da solo, attraendoli nel raggio del tuo udito, va bene Haruki? Mentre se li trovo tutti e tre... Userò la sospensione di sabbia per alzarmi nel cielo, e rendermi visibile a voi... In quel caso, avrò bisogno del supporto di entrambi. Intesi? »

    Tutto sommato il piano sembrava promettere bene, oltremodo semplice ma che poteva portare grandi risultati. I muscoli del viso si mossero come a formare quello che sembrava proprio essere un sorriso, un qualcosa che un tempo mi era completamente estraneo ma che da tempo ormai, era diventato uno delle mie caratteristiche.

    « Alla bandiera ci penso io. Aspettiamo un tuo segnale »

    Il torneo Chuunin poteva dirsi ufficialmente iniziato. Non riuscivo ancora a captare nessun rumore proveniente dall'orizzonte o da qualunque direzione a me circostante ma solamente ciò che producevano le persone più attaccate a me in quel momento. Il respiro dei due Genin ormai era chiaro ed estremamente familiare, così come il loro battito cardiaco. Kyoshi iniziò ad avanzare, finendo con lo sparire dal mio radar uditivo e dalla mia vista. Sospirai infine, sollevando le spalle verso l'alto mentre portavo le nocciola iridi a fermarsi sulla nostra bandiera. Era il momento di rendersi partecipe alla manovra. Le leve inferiori furono le prime a muoversi, andando a divaricarsi e distanziarsi fra loro. Un movimento che fu' emulato anche dalle braccia, portando poi i gomiti a piegarsi e le mani a congiungersi nel mezzo del plesso solare, li dove il Chakra Suiton e Doton si scontravano come due sfere e che come due poli opposti si attraevano l'uno all'altro. I due tipi di Chakra ruotavano fra loro, come a volersi unire e dare vita ad un nuovo tipo di Chakra: il Mokuton. Quest'ultimo era il mio asso nella manica, un arma donatami proprio dal mio codice genetico. Dunque un abilità innata che poneva radici lontane dal Villaggio dove ero cresciuto, nascosto proprio in quel verde infinito che come una specie di fortezza, nascondeva anche Konoha. Ambo le mani infine vanno a muoversi e compiere quelli che erano i sigilli necessari ovvero : Serpente, Topo, Drago, Cane, Tigre.

    « Mokuton: Jubako Eisou »

    Ricorsi nuovamente al sigillo del Serpente, sfruttando proprio ciò che la mia genetica mi donava. Difatti, proprio dalla base della bandiera nascevano diversi arbusti, crescendo poi e inglobando sempre più quella bandiera, facendola scomparire sotto la loro mole. Un Jutsu davvero utile in battaglia e che decisi di utilizzare nel caso il nemico provasse ad avvicinarsi alla vittoria, nascondendola così alla sua vista e al suo tocco. Avevo dunque completato il mio operato, portando nuovamente lo sguardo verso la fu' posizione di Kyoshi. Passarono diversi secondi, forse minuti ma infine, riuscì a intravedere una figura sollevarsi verso l'alto, superando alcuni degli edifici più alti presenti in quella landa di distruzione. Era il segnale, ne ero decisamente sicuro. Creai un ponte di Chakra fra me e la gialla polvere presente in quell'enorme Giara, che tanto ribolliva dal voler entrare in scena e schiacciare i nemici sotto i suoi potenti colpi. Rapida e funesta la Sabbia iniziò a muoversi, sollevandosi verso l'alto e andando a formare - seguendo il mio volere - quella che era proprio una nuvola. Dunque ricorsi alla Sospensione del Deserto, jutsu che avrebbe dovuto usare Kyoshi per porre fine al nostro piano.

    « Akito quello è il segnale, andiamo! »

    Mi avviai su quella densa nuvola verso la posizione di quello che doveva essere Kyoshi, l'altro Genin di Suna. Cercai in tutti i modi di essere quanto più veloce possibile e conquistare sempre più metri, portandomi infine a raggiungere una distanza di circa 50 metri da Kyoshi, ove il mio udito stava mappando l'aria circostante, dandomi informazioni utili alla battaglia.


    Resistenza 100
    Stamina 200-20-1= 170
    Equip:
    - Giara di Sabbia (5-1=4)

    Azioni:
    - Nido Avvolgente (Sulla bandiera)
    - Sospensione del Deserto (Portandomi a 50 metri da Kyoshi)

    Note: Roy vorrei una tua conferma al mio mappare l'aria circostante, una volta che mi son fermato a circa 50 metri da Kyoshi. Inoltre ricorda che ho la maestria "Manipolatore delle Sabbie" ed ho scalato 20 punti in stamina per il Nido avvolgente perché lo creo da me. Credo sia tutto.
     
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    Parlato Kayto
    Parlato Haruki
    Parlato Kyoshi


    Finita l’inaugurazione ci recammo tutti verso le nostre stanze. Il viaggio era stato lungo e l’inaugurazione aveva creato un senso di pressione e aspettativa non indifferenti. In serata mi sarei incontrato con i miei compagni di squadra quindi approfittai di quegli attimi di tranquillità per liberarmi da tutto il peso accumulato coricandomi un po’ e rilassando corpo e mente. Poco prima dell’appuntamento uscii dal mio mondo, mi diedi una lavata veloce, rimisi insieme il mio equipaggiamento (non si sa mai, sempre meglio avere tutto dietro) e mi avviai verso la stanza designata.

    Una volta insieme ci confrontammo sulle abilità individuali di ognuno. Ascoltai attentamente le parole dei miei compagni, avevano capacità decisamente interessanti molto particolari. Fu poi il mio turno.

    “Wow! Beh che dire…. A quanto pare sono il pivellino del gruppo!”

    Lo dissi con fare scherzoso e ironico distogliendo lo sguardo, ma dentro di me ero un misto di ammirazione e il solito senso di inadeguatezza, ma questa volta volli allontanare quest’ultimo per godermi appieno l’esperienza e trarne quanto più vantaggio possibile! Scossi la testa e continuai.

    “Io non ho abilità innate o capacità incredibili, però ho qualcosa che potrebbe esserci utile. Come ho potuto notare, voi siete entrambi focalizzati sui ninjutsu e io non faccio differenza, quindi ci mancherebbe la parte di taijutsu; beh a questo posso rimediare io!”

    Dicendo queste ultime parole mi tolsi dalla schiena il rotolo gigante, lo aprii e, con un leggero sorriso, usai la tecnica del richiamo per far comparire la mia marionetta da attacco.
    Collegai i fili di chakra ad essa e iniziai a muoverla come se si stesse andando a presentare ai miei interlocutori. Poi, mentre continuavo a muoverla come per dare una dimostrazione di arti marziali, continuai a parlare.

    “Divertente vero? Come ho 3 di questi giocattolini. Ah giusto, come voi anche io conosco qualche tecnica con la sabbia e so controllare il fuuton anche se per ora conosco poche tecniche con questo elemento. Ultimamente ho imparato qualche tecnica sensoriale ma mi sembra di capire che con voi in squadra non serviranno.”

    Ci confrontammo poi sui ninja che avremmo potuto avere come avversari. Io purtroppo ne avevo incontrati ben pochi quindi ascoltai molto attentamente le considerazioni di Kyoshi e Haruki così da farmi anche io un’idea di chi mi sarei potuto trovare davanti.

    Passammo qualche ora a confrontarci e ad escogitare strategie ma ad una certa ora iniziavamo ad essere stanchi e il giorno dopo ci servivano tutte le energie possibili, quindi decidemmo di congedarci e di concederci un bel riposo.

    La mattina dopo mi svegliai poco prima della sveglia. La tensione, la paura di non svegliarmi in tempo e l’eccitazione avevano fatto si che il mio corpo avesse regolato perfettamente il suo orologio interno. Di solito mi ci voleva parecchio per svegliarmi ma quel giorno così particolare no, quel giorno mi sentivo carico e lucido. Feci una sostanziosa colazione, mi lavai, feci un ultimo controllo dell’equipaggiamento e fui pronto ad uscire per avviarmi verso l’accademia dove ci attendevano i Kage dei vari villaggi.

    Una volta arrivato, notai che non ero il primo, oltre ai Kage e ai chunin visti all’inaugurazione c’erano già i miei compagni e anche la squadra avversaria. Mi venne un colpo pensando di essere quindi in ritardo ma un veloce controllo dell’ora mi rasserenò e raggiunsi i due genin che mi avrebbero accompagnato in questa dura prova salutandoli con un gesto del capo.

    Poco dopo il mio arrivo i chunin li presenti, dopo un breve discorso di r ci fecero riunire in mezzo a loro per portarci sul campo dove si sarebbe svolta la prova.
    Per un istante fu come essere incorporei, fu una sensazione molto particolare che non saprei neanche descrivere rendendo appieno l’idea.
    In pochi secondi ci ritrovammo in uno spazio completamente diverso da quello in cui eravamo prima. Sembrava un paesaggio apocalittico, di guerra e distruzione. Non sembrava la stessa città ma non avevo nessuna ide di dove saremmo potuti essere, ma in quel momento non era importante.

    « In che razza di luogo ci hanno mandato? »

    « Quanta distruzione.. »

    « Beh, questo è stato il viaggio più veloce e più strano che abbia mai fatto. Tutto bene? »

    « Nulla da segnalare. Akito? »

    “Si, tutto a posto”

    Dissi iniziando a controllarmi il corpo. In effetti non ci avevo minimamente pensato prima che me lo facessero notare loro.

    Mi guardai poi intorno per studiare il territorio e capire un po’ come muoverci.
    I chunin erano già nuovamente spariti e il territorio circostante sembrava una città distrutta e lasciata a se stessa per parecchi anni a giudicare da come la natura si stesse riprendendo i suoi spazi.

    I miei pensieri vennero interrotti dalla voce di Kyoshi.

    « Beh, io vado in avanscoperta. Con le mie capacità, trovarli sarà relativamente facile. Voi restate qua, usate qualche tecnica per coprire la bandiera, e preparatevi ad una battaglia imminente. Se trovo solo uno o due ninja, li incomincerò ad affrontare da solo, attraendoli nel raggio del tuo udito, va bene Haruki? Mentre se li trovo tutti e tre... Userò la sospensione di sabbia per alzarmi nel cielo, e rendermi visibile a voi... In quel caso, avrò bisogno del supporto di entrambi. Intesi? »

    Fare affidamento a queste loro abilità in effetti era la soluzione migliore, in questo modo nulla ci avrebbe potuto cogliere di sorpresa, un vantaggio decisamente interessante.

    Dopo che Kyoshi fu partito, Haruki si attivò per difendere la nostra bandiera con le sue tecniche dell’arte del legno. Rimasi stupito e affascinato da questa particolarissima abilità e mi ci volle qualche istante per ritrovare la concentrazione ricordando di essere nel bel mezzo di una sfida.

    Decisi ti prepararmi in anticipo, senza aspettare l’ultimo secondo, così presi il rotolo gigante che tenevo sulla schiena, lo poggiai a terra e srotolandolo leggermente usai la tecnica del richiamo per evocare la mia giara di sabbia. Riposizionai poi il rotolo al suo posto e mi tenni pronto all’azione.

    Dopo qualche minuto di attesa, ecco che in lontananza avvistammo il nostro esploratore librarsi in aria su di una nuvoletta di sabbia!

    « Akito quello è il segnale, andiamo! »

    Guardai il mio compagno e risposi

    “Cominciano i giochi!”

    Entrambi utilizzammo la sospensione del deserto formando due piattaforme di sabbia, salimmo ognuno sulla sua creazione (io ovviamente portai con me la giara appoggiandola sulla nuvoletta) e ci fiondammo il più velocemente possibile verso il nostro compagno.

    L’azione era finalmente iniziata e l’adrenalina cominciava a venire rilasciata in quantità sempre maggiore.

    Arrivai sul luogo d’interesse e notai che insieme a Kyoshi c’erano ben due avversari.
    Che avessero deciso di tenere un componente a difesa della bandiera? O magari il loro terzo si stava dirigendo dritto vero la nostra!
    In ogni caso, ora dovevo aiutare il mio compagno quindi mi preparai ad ingaggiare gli avversari in combattimento portandomi, grazie alla nuvola di sabbia, in alto a pochi metri da Kyoshi.


    Scheda Kaito Aikikawa

    Kaito

    Azioni
    - Tecnica del Richiamo (Kuchiyose no Jutsu)
    - Sospensione del Deserto (Sabaku Fuyuu)



    Effetti Attivi
    //
    Stamina
    350 - 15 - 5 = 330


    Resistenza
    200
    Equipaggiamento in uso
    - Giara di sabbia: 4/5 cariche
    - Rotolo Gigante: 40/50 spazi




    Edited by Black-shadow - 9/1/2021, 00:00
     
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    Responso nr. 1#


    Attacco - Seto Akame:
    Illusione Demoniaca [Azione preparata]
    Tecnica delle Sfere Lucenti 80 + 50 + 6 + 15 + 5 (bonus cooperazione) + 5 (bonus tecnica seducente) = 161 [Fallisce per inferiorità combattiva]
    Tecnica della Moltiplicazione Oboro [Supporto]

    Attacco - Sakuaron Hoshigaki:
    Tecnica seducente [Azione preparata]
    Pugno di arhat 50 + 50 + 6 + 12 + 5 (bonus cooperazione) + 5 (bonus tecnica seducente)= 128 [Fallisce per inferiorità combattiva]
    Trasformazione animale parziale [Supporto]
    Tecnica del tornado animale [Fallisce per decisione arbitrale]

    Difesa - Kyoshi Jiki:
    Tecnica del nascondiglio della roccia 100 + 55 + 9 + 8 + 25 = 197 [Riesce per superiorità combattiva]
    Sospensione del deserto [Supporto]

    Danni:
    Seto //
    Sumairu //
    Kyoshi //

    Narrazione Turno:
    Dopo una prima fase preparatoria un pò lenta, il team con maggiore raggio di ricerca riesce ad individuare i nemici abbastanza facilmente ed addirittura allestire un'imboscata per la vedetta avversaria in perlustrazione. Purtroppo per loro, Kyoshi è in possesso di abilità che lo allertano del pericolo nonchè della posizione di tutti i componenti dell'altra squadra e ciò gli permette di ridurre al minimo l'effetto sorpresa dato dalla già atipica trappola imbastita. Nel momento dell'apertura dei giochi, il Jiki sfrutta la sua affinità al Doton per scampare alla combinazione orchestrata da Seto e Sakuaron, riuscendo anche a raggiungere la cima di una casa diroccata a pochi passi da lui, rintracciata grazie alle sue capacità magnetiche. In quel momento, mentre Seto si prepara a continuare lo scontro grazie ad un alto numero di copie, la vedetta attua la manovra scelta come segnale per la sua squadra, chiamando i compagni a raccolta.


    Situazione Finale:
    Kyoshi in sospensione a 5 metri di altezza da Seto e Sakuaron. Attacco al Jiki


    Commenti Arbitro:

    Che dire, primo giro andato... Ora priorità a Kyoshi per l'attacco, i due suoi compagni arriveranno alla fine del turno attuale quindi possono anche decidere di aspettare il mio prossimo responso per postare. Sumairu, se vuole partecipare alla difesa può aspettare Kyoshi e poi partecipare alla fase con la sua squadra, altrimenti può postare quando vuole. In caso dovesse decidere di intercettare gli altri due, questi potrebbero doversi difendere.
     
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    ParlatoNarratoParlato altri Kyoshi JikiJitonSakinOC: lucky<3

    Il nascondiglio della roccia era una tecnica che avevo imparato da poco tempo, e non avevo ancora avuto tempo di utilizzarla dentro ad un combattimento. Essa permeava il corpo di una sensazione peculiare, come se stessi nuotando in un liquido denso. E se nuotare per me era già abbastanza strano, è facile immaginare quanto poco a mio agio mi trovassi a nuotare in un qualcosa che sembrava miele, ed in cui, ciliegina sulla torta, riuscivo a respirare. Ignorai però tutto quello che il mio corpo mi stava dicendo col tatto, con la vista e con l'olfatto per concentrarmi su un senso senso, che non tutti avevano, e che anzi, non tutti sapevano esistesse. Affidandomi alla posizione dei metalli disposti nell'area attorno a me, individuai con un certo grado di sicurezza un muro in condizioni decenti, e salii sopra di esso. Nel mentre, osservai (sempre magneticamente) i miei due avversari: uno era rimasto fermo, l'altro si era mosso un po' di più durante la mia assenza. Uscii dal mio rifugio, creai la nuvola di sabbia, e feci la scenetta che avevo prontamente imbastito, al termine della quale mi trovai a circa cinque metri sopra di loro. Notai come, nonostante fossero in superiorità numerica, avessero improvvisamente smesso di fare qualsiasi offensiva il momento che scappai dal loro attacco iniziale. In effetti, non capii nemmeno perché si erano fermati a tendermi una trappola... Se erano riusciti ad individuarmi dalla loro bandiera voleva dire che essi avevano un vantaggio enorme per quanto riguarda le loro capacità percettive, quindi probabilmente sapevano di me molto prima che io sapessi di loro, non credo avrebbero messo una trappola a caso, per poi aspettare fino a quando un nemico avrebbe casualmente fatto capolino. Avrebbero potuto andare fino oltre a me, e cercare di catturare subito la bandiera, ma non lo hanno fatto, hanno voluto cercare di finirmi il prima possibile... che stessero cercando di usare tattiche di guerriglia per vincere? Ma allora quando ero scomparso sotto terra non si erano fermati perché non sapevano dove ero... si erano fermati semplicemente perché erano presi dallo sconforto. Questo poteva andare molto a mio favore, specialmente visto chi avevo davanti. Di fronte a me si stagliavano due ragazzi. Uno aveva capelli blu, corporatura più muscolosa e imponente della mia, e probabilmente anche qualche anno in più, mentre l'altro aveva capelli neri, viso leggermente più rotondo del mio, dalla coporatura e dall'età simile alla mia. Dalle descrizioni degli avversari combattuti da Haruki, e dal fatto che tutti i team erano stati annunciati di fronte a tutti, mi ricordai che egli era Seto Akame, ragazzo che era riuscito a mettere in difficoltà il mio compagno di squadra, e nello stesso team di Suimaru Akame. Il nome del ragazzo dai capelli blu mi sfuggiva, ma non era importante. Un problema però si rivelava di fronte a me: essendo uno contro due (seppur ancora per poco, speranzosamente) avevo pianificato di catturare entrambi con la mia sabbia, per poi aspettare che i rinforzi mi raggiungessero. Però, se già all'epoca dello scontro con Haru Seto era abbastanza capace nell'uso del suiton da riuscire ad evitare le sue prigioni di sabbia, era probabile che anche a questo giro egli sarebbe stato una spina nel fianco per noi Suniani. Dovevo trovare un modo per bloccarlo senza la sabbia, e dovevo farlo in maniera abbastanza convincente da guadagnarmi la promozione. Ma come? Stavo guardando verso i miei avversari sotto di me, quando la mia attenzione, come faceva fin troppo spesso, cambiò soggetto. Guardai oltre di loro, guardai la terra su cui poggiavano. Come ogni altro terreno, aveva dentro di sé decine di migliaia piccoli pezzi di metallo magnetico, che fino a quel momento non avevano fatto altro che occupare parte della mia già poca attenzione. Però, a studiarli bene, sembravano granelli... Granelli di sabbia, ma magnetici... Che potessi usare quelli per bloccarli? E se potessi usarli per anche gli altri Sunajutsu? Tentare non poteva nuocere e nel caso peggiore, avrei usato altre tattiche. Sorrisi di me stesso... Solo io, tra tutti i genin, ero abbastanza pazzo da cercare di imparare una nuova tecnica durante l'esame chunin. Continuai con la pantomima, facendo finta di non sapere dove fosse localizzato il loro compagno.
    "Due Shinobi di Kiri... solo un team aveva due genin di quel paese, quello di Suimaru! Dove è andato il vostro amico di Kumo?"
    Imperterrito, proseguii nel mio piano: mentre attiravo la loro attenzione verso di me (quindi verso l'alto) io spedii i miei fili di chakra verso il basso, sottoterra. Mi schiarii la voce, e ripresi a parlare con un tono ancora più affabile, per cercare di distrarre i miei avversari con le mie doti oratorie.
    "Ma che maleducato, permettetemi di presentarmi: che non si dica che un ninja di Suna manchi di buone maniere! Piacere, il mio nome è Kyoshi, del clan Jiki!"
    Posai il mio sguardo sul ragazzo dai capelli neri, o meglio, su una sua copia, visto che durante la mia assenza aveva apparentemente usato una tecnica di moltiplicazione. Sfortunatamente per lui, sapevo benissimo individuare il vero in mezzo a tutti i falsi grazie alla mia capacità innata di percezione magnetica. Ma per non farglielo capire, mi concentrai su una delle copie più distanti da quello originale, e continuai il mio discorso.
    "Tu... dovresti essere Seto Akame, giusto? Haruki mi ha parlato di te... devo ammettere che sei una delle persone che avrei voluto incontrare in uno scontro uno contro uno, piuttosto che in questa occasione di gruppo... ma ci accontenteremo! Sono abbastanza sicuro che Suimaru vi abbia dato un'idea sbagliata di me, vi ha probabilmente detto che sono una qualche specie di mostro, vero? In effetti è comprensibile, mi ero un po' lasciato prendere dall'ira e dalla frustrazione... in effetti dovrei scusarmi, nonostante anche lui sia andato piuttosto vicino a infierirmi ferite profonde sul corpo quella volta... Ma alla fine, sono cose che capitano, no? Siamo ninja in fondo, è parte del mestiere!"
    Non potei fare altro che pensare quanto fossi bastardo, e un po' mi sentii in colpa a riempire la loro testa di tutte quelle stronzate. Ma mentre stavo parlando, sotto di me continuai a far scorrere il mio chakra nel terreno, ed incominciai a raggruppare i granelli di metallo sotto i loro piedi. In poco tempo, una considerevole quantità di piccoli pezzi di materiale magnetico si raggruppò direttamente sotto di loro. Sfruttando lo stesso principio che usavo quando mi allenavo a modificare la traiettoria delle armi metalliche, agganciai col mio chakra le linee magnetiche dei due gruppi di granelli, poi, in un unico, fluido movimento feci uscire prima uno, poi due gruppi di sabbia metallica, che cercarono di catturare i miei avversari in una solida prigione, provando a bloccare i quattro arti di entrambi i miei nemici... Non sapevo che aspettarmi da quella tecnica, ma mai mi sarei immaginato di vedere quello che mi trovai davanti agli occhi... Il metallo che avevo estratto dal terreno aveva un colore simile alla sabbia, ma più lucente e metallico... se non era oro, ci andava dannatamente vicino.
    "Ok, questo sarà un qualcosa su cui dovrò fare delle ricerche..."
    Rimasi piacevolmente soddisfatto, ed inizialmente, preso alla sprovvista, ma in effetti, non mi potevo dire sorpreso. Per una persona come il sottoscritto, così piena do orgoglio e autostima, l'oro era probabilmente l'unico metallo che andava bene per me.
    "... E inizierò proprio adesso!"
    Una volta provato a catturarli, proseguii la mia offensiva con una tecnica che avevo imparato da poco, quella della formazione degli Shisa! Nuovamente, chiamai a raccolta il mio chakra jiton, che raggruppò per me un po' di sabbia dorata, che poi usai per creare delle piccole, ma agguerrite creature che sembravano un incrocio tra una nuvola, un cane, ed un leone. Essi erano nati con già in mente uno scopo ben preciso, e avrebbero tentato di portarlo a termine anche a costo della loro vita: Avrebbero cercato di attaccare il busto del ragazzo dai capelli neri a più non posso con morsi, zampate e testate; avrebbero provato ad usare tutto il loro arsenale offensivo contro il povero ninja di kiri!

    Azioni
    1:sospensione del deserto + Gabbia di sabbia [SAKIN] (Su Seto)+ sforzo extra max
    2:Gabbia di sabbia [SAKIN](Su Sakuron)
    3:Formazione del deserto: Shisa[SAKIN] (attacco su Seto)
    4:Formazione del deserto: Shisa[SAKIN] (attacco su Seto)
    Consumi
    Stamina: 181-1-1-1-50-40=88
    Resistenza: 150



    Edited by sundavr - 15/1/2021, 10:07
     
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    [Esame Chuunin] Prima prova
    Seto Akame




    narrato - parlato - pensato - parlato altrui





    Il nostro piano non sortì l’effetto desiderato. Il nostro avversario era riuscito in qualche modo a sfuggire agli effetti del mio jutsu illusorio ed al fascino della ragazza che gli si palesò davanti.
    Sparì all’interno di un palazzo tuffandosi nel terreno come una talpa e percorrendolo verticalmente spuntò dalla cima dello stesso. Infine accompagnato da una nuvoletta di sabbia fuoriuscita dalla sua giara, si alzò in volo sopra le nostre teste.
    Non stavamo affrontando uno sprovveduto. Avevamo cercato di sfruttare i nostri doujutsu per garantirci un vantaggio strategico e se da una parte peccammo di presunzione per la prevedibilità delle nostre azioni, dall’altra quel ragazzo sembrò avvalersi non solo del suo intuito.
    Decisi di non distogliergli l’attenzione di dosso; avrebbe presto scoperto le sue carte e dovevo farmi trovare pronto.

    La sabbia era un elemento del quale raccolsi un buon numero di informazioni nello scontro che mi vide protagonista proprio contro un suo compagno di squadra.
    Tuttavia, come in tutte le situazioni, è l’utilizzo degli elementi che ne determina la vera forza.

    Prima di muovere altri passi si rivolse verso di noi.


    HEYYYYYY
    Dobbiamo giocare ancora per tanto, oppure possiamo iniziare a fare i seri?



    Una frase beffarda che suonava come una sfida.

    Non mi interessava interagire con lui e non potevo neanche farlo, in quanto una mia parola avrebbe reso vano il tentativo di celare la mia posizione tra i miei cloni.
    In quel momento ci stavamo contendendo la promozione a Chuunin e non c’era tempo di perdersi in chiacchiere inutili. Morte sua, vita mia.

    Riprese parola imbastendo un discorso di cui evitai di udirne il contenuto. La mia attenzione fu infatti richiamata da un flusso di chakra che sollecitò sotto ai nostri piedi. In quel momento forse, troppo sicuro dei suoi mezzi, non stava considerando la possibilità che uno tra me e Sakuaron, nello stesso modo in cui l’avevamo avvistato, potevamo tracciarne mosse ed intenzioni.
    Uno squallido tentativo di camuffare i suoi reali movimenti con la sua lingua lunga. Indubbiamente uno shinobi astuto.
    Mi preparai dunque a reagire all’insidia che sarebbe potuta nascere dal terreno. Avrei dovuto avvertire il mio compagno del pericolo e decisi di farlo con un filo di voce.


    Sakuaron..occhio ai piedi; potrebbe attaccarci dal sottosuolo.


    Non ci volle molto prima che quel flusso di chakra si materializzò sotto forma di due lucenti blocchi di sabbia agglomerata che puntarono ognuno al suo bersaglio.
    Con un repentino balzo avrei alzato le mie braccia al cielo per poi richiamarle verso il suolo, caldeggiando le mie cuffie dei rotatori, infondendo attraverso quel movimento un’ingente quantità di chakra Fuuton che sarebbe risultata in uno sprigionamento di una potente onda d’urto volta a disperdere l’offensiva del nostro avversario.

    Ma il pericolo non si sarebbe esaurito lì; infatti un nuovo conglomerato di quella particolare sabbia si materializzò dando vita a delle creature dall’aspetto famelico da cui avrei dovuto difendermi onde evitare spiacevoli conseguenze.
    La migliore difesa è l’attacco, avevo sentito dire. Quindi non esitai nel provare la veridicità del detto. Avrei prontamente sollecitato il mio sistema circolatorio d’energia nel mio cavo orale e, focalizzando l’attenzione sulla bestia che mi si faceva incontro, avrei espulso un mulinello di vento, nel tentativo di polverizzare la minaccia e con l’esplosività di quella tecnica, che si sarebbe allargata per più di una dozzina di metri, avrei potuto colpire anche il mio nemico.

    L’insistenza però dei suoi attacchi non si esaurì e ricorrendo alla medesima tecnica provò ad impensierirmi nuovamente. Decisi dunque anch’io di rispondere allo stesso modo. Determinato più che mai a contrastare l’arroganza di quello shinobi della sabbia mi sarei prodigato nuovamente nell’espellere sufficiente chakra Fuuton per rispedire nell’etere quel pericoloso essere.

    Lo sforzo richiesto per la mia difesa sarebbe stato importante ma necessario.
    Kyoshi, così disse di chiamarsi nel suo sproloquio, era passato alle maniere forti e scoperto le sue carte così come mi aspettavo facesse.

    Ancora una volta potevo raccogliere il frutto dei miei oculati studi. La sabbia che sfruttava quello shinobi era diversa nella sostanza e nella forma da quella comune di Suna, si trattava di vera e propria polvere d’oro, appartenente appunto al clan Jiki, di cui lui dichiarò di far parte.


    Devo ammettere che oltre alle parole dimostri altre qualità.


    Con la profondità della mia arte oculare spinsi la mia attenzione verso Sumairu, il quale avrebbe dovuto puntare alla bandiera da Ovest. Mi accorsi a quel punto che stavamo per ricevere la visita degli altri due membri di quella squadra. Non avremmo retto il confronto in inferiorità numerica e con un dispendio tale di energie. Così mi sarei preparato a scattare verso Est, per portare un assalto al nostro vero obbiettivo in parallelo.


    Mi spingerò fino al limite massimo del mio corpo e del mio spirito per portare la squadra alla vittoria.


    La determinazione era una delle principali qualità a cui avevo fatto ricorso nell’ancor breve corso della mia vita ed in quel momento sapevo di doverlo fare ancor di più.





    Azioni

    1. Forte pressione di sfondamento (Daitoppa)+ Sforzo Extra Max -10 -50 Stamina

    2. Tecnica della Repressione (Atsugai) -18 Stamina

    3. Tecnica della Repressione (Atsugai) -18 Stamina

    4. Sprint verso Est -15 Resistenza


    Resistenza: 150 - 15 = 135
    Stamina: 165 - 60 - 18 - 18 - 5 (Mantenimento Magan) = 64


     
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    La situazione non era rosea come speravo, il nemico riuscii a sfuggire alla nostra trappola fondendosi con il terreno. Dopo poco tempo riapparve in cima a un edificio
    e creando una nuvola di sabbia cominciò a volare sopra di noi.

    Questo sicuramente non é scarso, solo già il fatto di essere sfuggito all’illusione lo rende un temibile avversario, ora vengo a sapere che oltre ciò sa usare pure i jutsu di sabbia, la situazione rischia di peggiorare di secondo in secondo, un avversario del genere dobbiamo riuscirlo a metterlo ko il prima possibile, sennò temo che per noi sia la fine.

    La nuvola dopo qualche istante si ritrovava sopra di noi di circa cinque metri, a quel punto il ninja di Suna cominciò a parlare direttamente a una delle tante copie di seto:

    HEYYYYYY
    Dobbiamo giocare ancora per tanto, oppure possiamo iniziare a fare i seri?


    Facciamo i seri?!? Ma con chi crede di stare a parlare, al primo suo errore giuro che je faccio male, ora la prima cosa a cui devo pensare é alla strategia adottata dall’avversario. Sicuramente se sta sopra di noi vorrà dire che non si aspetta di essere avvicinato, dopo tutto 5 metri sono tanti da saltare però posso prenderlo di sorpresa

    Il discorso proseguì senza alcuna risposta da parte nostra, forse cercava di intuire la posizione di seto in mezzo a tutte quelle copie, sperava in un passo falso.
    Nel mezzo dei miei pensieri arrivò una singola frase da parte di seto, l’avevo appena udito, non poteva rischiare di farsi scoprire:

    Sakuaron..occhio ai piedi; potrebbe attaccarci dal sottosuolo

    A quanto pare Seto stava studiando il circolare del chakra intorno a noi, lui con la sua abilità innata poteva vederlo distintamente scorrere, tutto a un tratto capii lo scopo di quel discorso delirante, non stava prendendo tempo per scovare seto, ma bensì lo faceva così da poterci attaccare entrambi di nascosto. Ormai non c’era più scelta dovevamo agire, pensai subito che la distanza fra me e l’avversario la potevo percorrere solo mediante un onda d’urto, il mio piano sarebbe stato di utilizzare il tornado animale sul terreno sotto di me, così avrei ricevuto la spinta necessaria.
    Decisi di agire,avrei sparato il tornado e sarei stato sbalzato in aria, con la coda dell’occhio avrei visto la sabbia dell’avversario uscire dal terreno, non sarebbe stata normale, sarebbe stata molto più gialla, anzi sarebbe stata proprio dorata, se mi avesse preso probabilmente mi avrebbe bloccato, a questo punto l’unica idea che mi sarebbe venuta in mente sarebbe stata quella di avvinghiarmi all’avversario, in questo modo sarei riuscito a bloccarlo, infatti principalmente avrei mirato alle braccia, in quanto a corporatura io ero più grosso rispetto al mio avversario, la presa non sarebbe dovuta essere difficile da attuare...

    Sakuaron Hoshigaki: Scheda
    Resistenza:180-10-1=169
    Stamina:70-15=55

    Azioni:
    Tecnica del tornado animale: 10 resistenza
    Mantenimento forma animale: 15 stamina
    Presa: 1 resistenza


    Edited by Orso 'mbriaco - 4/2/2021, 19:19
     
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    SUMAIRU AKAME

    [Luogo Sconosciuto]
    Data: Giorno della prima prova/11 mesi dopo il meeting dei kage


    Parlato-Pensato-Azione


    2ef944e5d69bc807f2e7cb47da26e623
    Osservavo la situazione dall'alto della torre che avevamo occupato, scrutai le mosse dei miei alleati. I miei occhi mi stavano costantemente tenendo in allerta su eventuali spostamenti di chakra nell'area e mi davano una approssimativa rappresentazione dei sentimenti dei miei compagni. Era un ottimo modo per capire quando era possibile agire.

    Grazie ai miei sensi amplificati riuscii a percepire lo scontro tra i miei compagni. La grande quantità di chakra che si era concentrata, nella zona accanto al ponte sud che passava sul fiume, mi faceva pensare che lo scontro si era fatto accesso ma non ero in grado di capire se la trappola avesse funzionato o meno, la mia vista ancora non arrivava a quella precisione che invece avevo riscontrato negli occhi di Sakuaron.

    Improvvisamente vidi però una sagoma che era riuscita, da non si sa dove, a salire su uno dei palazzi vicini. Era troppo lontana per essere riconosciuta, ma vista la vicinanza al luogo dello scontro potevo intuire fosse Kyoshi, anche perché non riconoscevo il suo chakra e nessuno dei miei compagni avrebbe avuto alcuna motivazione di portarsi in una postazione così visibile e attaccabile.

    Una nuvoletta di sabbia si alzò di fronte a lui e questo mi diede la conferma che fosse quello stronzetto che stava per spaccarmi tutte le ossa nel nostro incontro, primo e non pensavo neanche ultimo scontro. Al solo pensiero, un brividino mi percorse le ossa delle braccia, andando ad accentuare il fastidio che ancora mi provocavano quelle micro lesioni ancora rimaste sulla mia pelle dopo tutto quel tempo, che mi ricordavano la mia sconfitta.
    Il solo fatto che si trovasse lì mi fece intuire che il piano non fosse andato propriamente a buon fine: dovevamo mettere fine alla sua spavalderia il più in fretta possibile, e invece mi trovavo di fronte a un nemico che svolazzava in giro senza troppi problemi.

    -Non poteva essere così semplice, è proprio un osso duro quel Kyoshi, devo ammetterlo.-

    Quando arrivò al culmine della sua ascesa, percepii lo stato d'animo sconfortato dei miei compagni di squadra, che di riflesso generava in me qualche preoccupazione, ma fui sorpreso non poco dalla loro risolutezza d'animo che non tralasciava alcuna insicurezza nella situazione in cui si trovavano. Dopotutto, probabilmente, si fidavano sia di se stessi che del nostro piano, da quello che avevo potuto intuire nelle ore precedenti, e riponevano una grande fiducia in ogni componente della squadra, forse... li conoscevo da così poco che non potevo nemmeno sapere se mi considerassero più un peso che un aiuto.

    -Strano, si trova molto in alto... non è che...-

    D'istinto distolsi l'attenzione da loro per ricontrollare il campo di battaglia e, come supponevo, quella dimostrazione di spavalderia forse non era solo ciò che il suo fautore voleva far sembrare. Infatti, quando egli fu ben visibile, le due tracce appartenenti ai compagni del nostro ricognitore, scattarono subito in direzione dello scontro. Era molto probabile che avessero dedotto che non c'era nessun pericolo nel lasciare la base scoperta, forse pensavano che avessimo riposto tutto le nostre speranze in un attacco suicida, non avevano pensato all'essere aggirati con una tattica così palesemente incoerente da indurli a cascarci.

    Questo mi diede la spinta per prendere l'iniziativa: nonostante il nostro piano fosse ben diverso da quello che avevamo concordato, mi fidavo delle capacità dei miei compagni ma non molto delle mie, e non ero sicuro se in quello scontro ce l'avrei fatta ad a non essere d'intralcio.
    Era probabilmente un azione sconsiderata, ma una ventata di determinazione mi investi, portandomi a credere di potercela fare, che non era un piano tanto male, rispetto al buttarsi in un supporto suicida. Quella determinazione arrivava proprio da Seto.

    Raccolsi tutte le mie speranze e la fiducia nelle mie competenze in un deciso attacco alla base avversaria: la mia strategia era eliminare ogni possibilità di essere visto, inseguito e catturato, nello spettro delle mie possibilità.

    Avrei evocato innanzitutto una moltitudine di copie attraverso la mia arte ninja prediletta: la tecnica della moltiplicazione Oboro, che sarebbero servite a far perdere le mie tracce agli eventuali inseguitori. Sapevo che uno di loro, Haruki aveva la possibilità di volare, proprio come il suo compatriota Kyoshi, e la velocità e l'altezza a cui si spostavano mi davano solo conferme. In questo modo, anche se avessero visti tutti i cloni avrebbero comunque fatto fatica a controllarli tutti insieme, a meno che non avessero trovato per pura fortuna o ingegno il mio corpo materiale.
    Le copie si sarebbero disperse, chi più avanti chi più indietro, ma tutte intenzionate a colpire direttamente la base nemica, aggirando sapientemente lo scontro in atto da sud.
    Il mio corpo originale, invece, le avrebbe seguite tenendosi quasi a contatto col muro che delimitava la città, a circa 150 metri dallo scontro, distanza oltre la quale non avrebbe più potuto allontanarsi.
    Usando le mie doti orientative, mi sarei mosso tra vie impervie, che per i meno dotati avrebbero significativamente fatto perdere tempo prezioso per orientarsi tra quei verdeggianti e intricati viali, ma che per me non rappresentavano molte difficoltà.

    Grazie alle mie spiccate capacità uditive/percettive sbloccatesi oltremodo all'evolversi dei miei occhi, avrei percepito gli spostamenti dei miei nemici nel caso si fossero avvicinati troppo alla mia posizione, per reagire in tempo senza essere sopraffatti.

    -Quanto mi piacerebbe fare il culo a quello spaccone, spero non se la prenda troppo per questa cosa.-

    Scoppia in una bassa risata ironica e partii all'attacco.


    Scheda
    -------------------------------------------------------------------------
    Azioni:
    - Magan [Mantenimento]
    - Tecnica della Moltiplicazione Oboro (12 Copie)
    -
    -
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 140-5-5
    Resistenza: 150-0

    Statistiche Finali:
    Stamina: 130/150
    Resistenza: 150/150

    -------------------------------------------------------------------------
    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]

    Equipaggiamento:
    -Katana
    -2x Shuriken
    -2x Meccanismo Retrattile del Kunai + 2x Kunai
    -2x Meccanismo Lancia-Spiedi + 2x Spiedi da Lancio

    Abilità / Conoscenze / Maestrie:
    -Concentrazione del Chakra/Udito Fenomenale/Transfert
    -Orientative Geografiche/Oratorie e Popolari
    -Specialista in Katane


    Edited by Tenshi-1 - 4/2/2021, 22:41
     
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    Responso nr. #2


    Attacco - Kyoshi Jiki:
    Gabbia di sabbia 100 + 55 + 6 + 5 + 20 = 186 [Riesce ma entra in scontro tra jutsu] [Res:124]
    Gabbia di sabbia 100 + 55 + 6 + 1 = 162 [Riesce per superiorità combattiva][Res:110]
    Formazione del deserto: Shisa 100 + 55 + 9 + 17 = 181 [Riesce per superiorità combattiva]
    Formazione del deserto: Shisa 100 + 55 + 9 + 16 = 180 [Riesce per superiorità combattiva]

    Difesa -Seto Akame:
    Forte pressione di sfondamento 80 + 50 + 6 + 9 + + 26 + 20 = 191 [Riesce ma entra in scontro tra jutsu][Danno: 79]
    Tecnica della Repressione 80 + 50 + 8 + 6 + 26 = 170 [Fallisce per inferiorità combattiva]
    Tecnica della Repressione 80 + 50 + 8 + 4 + 26 = 168 [Fallisce per inferiorità combattiva]

    Difesa -Sakuaron Hoshigaki:
    Tecnica del tornado animale 50 + 50 + 5 + 15 = 120 [Fallisce per inferiorità combattiva]
    Presa [Fallisce per decisione arbitrale]

    Danni:
    Kyoshi //
    Seto 76 + 85 + 69 = 230
    Sakuaron 84

    Narrazione Turno:
    Dopo un inizio apparentemente lento e privo di eccessiva brutalità, Kyoshi da sfogo al suo potere innato e riscrive completamente la piega verso cui poteva sembrava che gli eventi stessero andando. La preda era effettivamente divenuta il predatore ed il primo a pagarne il prezzo fu il giovane Seto Akame che, dopo aver provato a resistere alla prima offensiva, fu costretto ad ammettere la superiorità del suo avversario. Il jutsu utilizzato per difendersi riuscì infatti solo a ridurre drasticamente la quantità di polvere d'oro che gli bloccò le gambe, ma non potè fare altro per fermare le due creature scagliate subito dopo verso di lui. Furono talmente rapide nei movimenti che lo shinobi non potè far altro che subire i tremendi colpi fino a perdere i sensi. Sakuaron nel frattempo, percependo il pericolo, elaborò una originale modalità di schivata, ma non restò che mero pensiero visto che il lancinante dolore agli arti, lo portò a rendersi conto che non il pericolo che sentiva era già arrivato.
    La supremazia su quel campo di battaglia era evidente e schiacciante, ma nonostante questo la vittoria non era certa, anzi probabilmente era molto lontana, quasi a rischio. Kyoshi avrebbe infatti potuto facilmente percepire, al termine dell'offensiva, che i suoi compagni erano praticamente giunti in suo soccorso, lasciando sguarnita la base, mentre l'ultimo nemico si stava dirigendo proprio in quella direzione ed aveva già un leggero vantaggio anche tattico, essendosi già moltiplicato per una più facile fuga in caso di ingaggio. Cosa avrebbero fatto a questo punto Kyoshi e compagni, non sapendo nemmeno la posizione della bandiera nemica?



    Situazione Finale:
    Seto Ko.
    Sakuaron bloccato nella gabbia di sabbia.
    Kyoshi ed i suoi compagni riuniti.
    Sumairu corre verso la bandiera, dista circa 110m dal campo di battaglia.
    Priorità a Sakuaron e Sumairu.



    Commenti Arbitro:
    Allora, fuori uno :please: Non c'è molto da dire credo, spero sia tutto chiaro. In caso sono a disposizione. Nel prossimo turno potrebbe iniziare un "inseguimento" e nel caso seguiremo la relativa regolamentazione. A voi!


    Edited by Roy90 - 24/1/2021, 22:49
     
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    SUMAIRU AKAME

    [Luogo Sconosciuto]
    Data: Giorno della prima prova/ 11 mesi dopo il meeting dei kage


    Parlato-Pensato-Azione


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    Ero appena arrivato al muro inferiore quando sentii che improvvisamente una fonte di chakra si stava spegnendo ed essa era proprio quella di Seto. La nostra punta di diamante era caduta lasciando un enorme buco nella nostra strategia.
    Svenuto lui dovevamo pregare di vincere se volevamo sperare di afferrare la bandiera.

    Scrutai le mosse delle mie copie: alcune di loro avevano già svoltato per dirigersi verso la bandiera, veloci come il vento. I miei occhi mi stavano costantemente informando sulla posizione dei tre avversari e ciò mi permetteva di capire che ormai si erano riuniti nel mentre correvo verso le mura. Decisi che era il momento ai aumentare il passo e di usare un'altra delle mie tecniche: la tecnica del corpo sfarfallante.

    Usando questa tecnica potevo aumentare la velocità dei miei scatti andando ad usarla nelle zone più impervie nel mentre dovevo schivare ostacoli, così da diminuire il tempo con cui percorrevo i metri che mi separavano dal mio obbiettivo. Dovevo dare tutto me stesso in quella corsa sfrenata o la velocità delle nuvole di sappia dei miei avversari, qualora si fossero accorti di me, mi avrebbe surclassato di molto. Lo si notava dalla velocità con cui avevano percorso i metri che le separavano dal loro ricognitore.

    Così determinato decisi di sprintare tra quelle viuzze cercando di correre, per quanto potevo, sul muschio che ricopriva le mura di quei palazzi decadenti per attutire il rumore dei miei passi, che a differenza delle mie copie facevano un bel fracasso.

    Tenevo pronti nelle loro tasche e meccanismi segreti, le mie fidate armi da lancio, confidando che mi fossero d'aiuto nel caso di un inseguimento.

    La supremazia del nostro avversario era palese, quasi ingiusta in un certo senso, ma nonostante questo esisteva ancora una possibilità per noi. Avevo ancora le mie copie che potevano rallentarli ma non sapevo per quanto.



    Scheda
    -------------------------------------------------------------------------
    Azioni:
    - Magan [Mantenimento]
    - Tecnica del Corpo Sfarfallante
    - Sprint
    -
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 130-5-5
    Resistenza: 150-10-20

    Statistiche Finali:
    Stamina: 120/150
    Resistenza: 120/150

    -------------------------------------------------------------------------
    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]

    Equipaggiamento:
    -Katana
    -2x Shuriken
    -2x Meccanismo Retrattile del Kunai + 2x Kunai
    -2x Meccanismo Lancia-Spiedi + 2x Spiedi da Lancio

    Abilità / Conoscenze / Maestrie:
    -Concentrazione del Chakra/Udito Fenomenale/Transfert
    -Orientative Geografiche/Oratorie e Popolari
    -Specialista in Katane


    Edited by Tenshi-1 - 4/2/2021, 22:42
     
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39 replies since 28/12/2020, 22:20   2143 views
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