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Accademia Shusui

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    Anche quel mattino il Villaggio della Nebbia era agitato, scosso dagli animi dei suoi residenti. Non passava un solo giorno, ormai, in cui non si avesse qualcosa da fare. I costruttori e gli operai, talvolta aiutati da volontari civili e gli stessi Shinobi del posto, si adoperavano manualmente nel tentare di risanare la situazione del Villaggio. Non era solo nota comune dei kiriani ma bensì di praticamente chiunque nel continente, che il palazzo del Kage fosse andato distrutto. Ad alcuni l'esplosione ancora rimbombava nel petto mentre cercavano di addormentarsi la notte. Ma i danni materiali erano ben poca cosa rispetto al rapimento del Mizukage, questione che aveva scosso nel profondo il villaggio. Senza un leader, si temeva il peggio e il malumore generale non contribuiva al sanarsi della situazione. La tensione era così alta che la ricostruzione della sede di potere del villaggio sembrava avere priorità assoluta. Tuttavia, quel piccolo mondo non poteva fermarsi lì. Non avrebbe potuto arrendersi all'incombenza del fato. Per questo le nuove disposizioni dei famosissimi Spadaccini della Nebbia, attualmente sostituiti allo scomparso capo-villaggio per sbrigarsi delle faccende amministrative del villaggio, erano quanto mai semplici: continuate. Ed è per questo motivo che, anche quel mattino, tutte le attività dei cittadini si ripetevano come i giorni precedenti e come si ripeteranno nei giorni a seguire.
    L'accademia ninja del Villaggio godeva di un nuovo sistema di sicurezza: un incremento di ninja, per lo più chunin, a presidiare i dintorni. Probabilmente si temeva anche per l'incolumità dell'edificio, ma sicuramente questo poteva risultare angosciante per qualche studente. C'erano state lamentele in tal proposito ma il picchetto era ancora lì. Le lezioni per i più piccoli si sarebbero svolte nel solito modo, ma gli ultimi corsi avrebbero affrontato una prova del tutto particolare: l'esame finale. Quello che, moltissimi anni prima, era rinomato per la sua brrutalità e la crudeltà a cui i partecipanti studenti erano sottoposti. Ma ai tempi moderni, si trattava di un semplice esame in presenza di una commissione esterna. Nessuno dei presenti nella grande aula grande dell'Accademia Ninja, ritrovo straordinario dei partecipanti all'esame per quel giorno, aveva idea di chi fossero i componenti di questa commissione. I mormorii dicevano che, insieme al rettore dell'Accademia stessa, si erano radunati nella grande palestra interna, in attesa dei candidati. E delle prove? Nessuno sapeva nulla. Era già passata qualche ora dall'inizio dell'esame e, uno alla volta, i candidati che terminavano la prova venivano fatti uscire nel cortile sul retro della palestra, in modo che non potessero incontrarsi con chi stava ancora aspettando. Rientrare dentro per spacciare qualche suggerimento? Impossibile. A quanto pare il picchetto all'entrata non era stato predisposto solo per fare da guardia. Inutile dire che tutta quella "segretezza" non faceva che far agitare i presenti più ansiosi.

    Quando fu chiamato il numero di Shusui, la commissione era già in palestra ad attenderlo. Il luogo non era altro che una normalissima palestra di allenamento il cui pavimento era composto da tatami incastrati gli uni negli altri. Una serie di grandi finestre, molto alte, permettevano il passaggio dell'aria ma al momento i vetri erano chiusi, sicché l'aria era un po' viziata e aleggiava un odore non troppo forte di sudore.

    - Ci siamo? -

    Domandò ad un certo punto uno dei presenti. Era uno dei sensei che Shusui aveva probabilmente visto qualche volta in qualche classe o in giro per l'accademia. Sfortunatamente per lui, non si trattava di un suo insegnante. Dietro del giovane aspirante genin, un ragazzotto lì per sorvegliare l'entrata chiuse la doppia porta della palestra, dando ai presenti un po' di privacy. Quindi, insieme al sensei molto alto e magro, vestito con la tipica divisa da Jonin (ma senza giubbotto), il coprifronte di Kiri legato alla fronte e un paio di occhiali scuri sul naso dritto, c'erano altri presenti. Uno era il rettore dell'accademia, un vecchio panciuto e con folti baffi che si era lasciato andare dopo essersi congedato dalle forze ninja parecchi anni prima, dopo aver raggiunto il grado Anbu. Altri due erano i membri di questa commissione: un uomo e una donna. Lui più giovane, con gli occhi chiarissimi e vestito di tutto punto, persino con i capelli neri portati all'indietro e un'aria simpatica nonostante la carica ricoperta. Lei, con circa dieci anni di più, era silenziosa e le labbra sottili davano al viso un accenno di crudeltà. Eppure, quello era un bel viso, molto comune ma che mostrava una bellezza giovanile perduta. Come il suo collega, era vestita elegantemente. Entrambi gli esaminatori se ne stavano seduti dietro un tavolo predisposto per l'occasione, circondati e soffocati da fin troppi fogli e cartelline che probabilmente contenevano le informazioni di tutti i candidati. Il direttore era seduto vicino ai due, abbandonato su una sedia che a stento ne reggeva il peso. Questi, forse per il caldo, si passava un fazzoletto bianco sulla fronte ad interalli regolari.
    E, ovviamente, gli occhi di tutti i presenti erano proprio puntati su Shusui.

    - Buongiorno -. Salutò l'esaminatore dai capelli argentei, chinando la testa verso l'aspirante genin. La sua collega, dai capelli scuri, fece altrettando ma non proferì parola. Al contrario di lei, l'uomo sembrava decisamente più tranquillo e solare.

    - Allora, dicci il tuo nome per cominciare. È la prima volta che tenti l'esame? -

    Domandò di nuovo l'uomo, giocherellando con le dita sulla superficie del tavolo.

    - Sei nervoso? - Chiese di nuovo, sorridendo verso il ragazzo. Gli diede il tempo di rispondere prima di scambiarsi un sussurro con la sua collega. Questa gli disse qualcosa che nessuno dei presenti riuscì a cogliere.

    - Bene, ascolta. Come prima cosa possiamo vedere una Moltiplicazione del corpo? -

    Anche il sensei, a braccia incrociate e decisamente più distante dal quartetto, quasi al centro della palestra, fissò lo studente, in attesa. Sembrava, tuttavia, una richiesta affatto esagerata. Una moltiplicazione del corpo era qualcosa che ogni buon ninja doveva saper fare. C'era da chiedersi se Shusui avrebbe fatto eccezione o confermato la regola.
    Zaxon
    Ecco qui la tua accademia!
    Post per post ti fornirò una traccia che dovrai rispettare avendo comunque carta bianca sul da farsi, in questo modo puoi lasciare spazio alla fantasia (ovviamente nei limiti concessi dal regolamento, come autoconslusività eccetera). On game parlando, il tuo pg sta effettuando l'esame, quindi è in possesso della concentrazione del chakra e delle tre tecniche basilari (moltiplicazione, sostituzione e trasformazione).
    Ovviamente non andrò a vedere la lunghezza del post quindi sentiti libero di scrivere quello che vuoi come vuoi uwu
    Per qualsiasi dubbio tu abbia scrivimi pure in privato!
     
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  2. Zaxon
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    Narrato, << Parlato >>, "Pensato"

    I giorni trascorrono inesorabilmente nella Nebbia, fra quelle giornate uggiose e piene di nebbia vivo in un piccolo appartamento donato per quegli orfani privi di famiglia. Quel giorno primaverile però, fin troppo caldo per lo standard del villaggio, è un sintomo di sfortuna per tutti noi. L'oscurità attanaglia la politica interna, mettendo la nazione dell'acqua in uno stato d'allerta mai visto prima di oggi. La magione del Mizukage è stata distrutta durante un attentato che portò pure al rapimento del capo militare e dunque i "Sette Spadaccini" sono costretti a provvedere un piano d'azione utile. Soprattutto non devono assolutamente dare un segno di debolezza prima che i nemici di Kiri possano pensare di calpestarci. Una forte manovra difensiva militare è stata avviata, ovvero mettere svariati chuunin ai confini per presidiarli e difenderli. Ciò che penso, con tutto il cuore, è che il villaggio ha bisogno di potenziarsi, anche militarmente parlando.
    Da diverse settimane sapevo già che sarei stato esaminato per divenire un genin a tutti gli effetti così facendo sarei nettamente più utile al villaggio. Chiaramente esaminato non ci sono solo io ma anche tutta la mia classe ed altre due, quindi siamo un bel po'. Si mormorò, addirittura, che il rettore dell'accademia avrebbe assistito agli esami.

    "Pure il rettore ? Mmh si vede proprio che siamo in una situazione disperata. Sarà meglio impegnarmi in questo esame."

    Vedo molti genin accompagnati dai genitori, dai fratelli maggiori ed io mi trovo lì del tutto da solo. li ho visti piangere per la bocciatura, altri invece sorridere come mai prima di allora ed io rimasi in silenzio, passivo ad osservare tutto ciò. Un misto di preoccupazione, ansia e tristezza mi colpì in quel momento. Un brivido lungo la schiena e poi un numero, il mio, venne chiamato per essere esaminato. Le mie gambe tremarono, desidero qualcuno che mi rincuori, aiuto ! Alla seconda volta che ripeterono il numero mi alzai ed andai di corsa dal tutor dell'esame che disse semplicemente se fossi pronto. Non risposi a parole, ma credo di aver abbassato la testa in segno positivo.
    Varcai la porta e ciò che vidi fu il tavolo in legno con quattro individui. Un ciccione che sicuramente era il rettore dell'accademia, due shinobi ed una kunoichi. Quella che mi saltò all'occhio fu, ovviamente, la donna: bella quanto l'aura che emana, sembra una cinica quanto stronza, e mi piace !
    Ad un certo punto sentì, oltre la puzza di sudore degli altri studenti -che inizia a punzecchiare il naso- il clangore della porta alle mie spalle chiudersi e le parole dell'esaminatore, un uomo magro e dai capelli argentei che iniziò a tamburellare le dita sul tavolo e parlare. Mi salutò e chiese di presentarmi. Domanda facile non trovate ? Sembrai un deficiente perché attesi più di trenta secondi prima di aprire bocca.

    << B-Buongiorno a voi cari esaminatori. Io sono Shusui. >>

    Poi unì le mani, a mo di preghiera, e feci un breve inchino. Poi risposi alla domanda:

    << Sì questa è la prima volta che provo l'esame. >>

    Poi nuovamente parlò, e chiese qualcosa che non mi aspettai. Mi chiese se fossi ansioso. Gli avrei detto "minchia hai voglia che lo sono", ma semplicemente dissi:

    << Beh un po' >>

    Dopo aver sciolto il ghiaccio, e se fosse uno Yuki si offenderebbe, l'esaminatore fece la prima domanda d'esame: svolgere una tecnica della moltiplicazione del corpo. Decisi di chiudere gli occhi per focalizzare il mio chakra nella bocca dello stomaco, poi l'avrei incanalato tramite la posizione di preghiera e poi con molta sicurezza, ma svolgendo lentamente iniziai a comporre i sigilli per la tecnica.

    "Pecora, Serpente, Tigre..." << Bushin no Jutsu ! >>

    Ci sarei riuscito oppure avrei fatto cilecca come con le donne ?

    Shusui


    Stat
    Controllo del Chakra: 15/250
    Potenza Magica: 15/250

    Forza Fisica: 10/250
    Agilità: 15/250

    Ninjutsu: 15/250
    Taijutsu: 10/250
    Genjutsu: --/250

    Resistenza: 10/100 (100 Ki)
    Stamina: 10/100 (100 Chakra)


    Armi
    //

    Armatura
    //

    Status:
    Danni:
    Stamina: 100 - 5 = 95
    Resistenza: 100


    Grazie mille !
     
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    Il ragazzo tentò di eseguire i sigilli e concentrarsi abbastanza da esaudire la richiesta (nonostante fosse più un ordine impartito con molta gentilezza) degli esaminatori in carica. Non solo i due ma tutti i presenti osservavano il giovinetto con attenzione, come non volendo perdersi neanche un istante della sua performance. Il rettore, invero, sembrava il meno interessato: lanciava rapide occhiate al duo della commissione ogni tanto, come se volesse indovinarne i pensieri. Il sensei dagli occhiali scuri non si era mosso dalla sua posizione: a braccia conserte, osservava senza espressione alcuna l'esaminando. Questi, improvvisamente, generò una copia. Una sola. Ella era effettivamente una copia di Shusui, ma non possedeva la sua stessa energia vitale. Non appena prese forma con una nuvoletta scenica che, scoppiando, ne annunciò la comparsa, mostrò di non sapersi reggere in piedi ben dritto. Il colore della pelle era grigiastro e il ragazzo-copia si mostrava deperito rispetto all'originale. Scomparve subito dopo, lasciando un silenzio piuttosto imbarazzante in palestra.

    - Be'... era un po'... -

    Bofonchiò l'esaminatore uomo, visibilmente incredulo e un pizzico deluso da quel risultato. Tuttavia, qualcuno venne in soccorso di Shusui. Il sensei indicò proprio il giovane, compiendo qualche passo verso di lui. Eppure, con lo sguardo occhialuto fissava proprio gli esaminatori.

    - Perdonatelo, deve essere un po' nervoso -, s'intromise con tono pacato, seppur il volto ancora inespressivo.

    - Potrebbe riprovare? -

    L'esaminatore dagli occhi chiari lanciò un'occhiata alla sua collega. La donna, spostando lo sguardo su di lui, non proferì parola ma con un unico e solenne cenno della testa, acconsentì alla richiesta. Voleva dire molto permettere ad uno studente di ripetere il tentativo, il che meravigliò anche l'uomo dai capelli argentei.

    - Va bene. Per noi può riprovare -.

    Il sensei chinò la testa in segno di ringraziamento e, prima di allontanarsi, rivolse un sussurro verso Shusui.

    - Mi raccomando -, dal tono sembrava un incoraggiamento ma in qualche modo anche una minaccia. Di certo gli stava intimando di fare molto di meglio, ci aveva anche messo la faccia, del resto.
    >Allora, non ti è fallita del tutto la tecnica ma te la faccio riprovare. Hai scritto abbastanza nella parte narrata riguardo l'accademia, i pensieri del pg e questo va bene, ma secondo me hai prestato poca attenzione allo svolgimento della tecnica. Ovviamente non mi devi sparare mezza pagina del pg che fa i sigilli descrivendoli uno per uno e compagnia bella, però sei stato fin troppo grezzo nel descriverla. Sarebbe meglio se fossi più accurato nella parte pratica della descrizione, usando inoltre il condizionale che sarebbe la scelta migliore da fare (quindi "avrebbe tentato di" "cercò di" eccetera) dato che, se questo fosse un duello, le tue azioni non sarebbero andate a buon fine perché sì, non dai per scontato l'esito della tecnica ed è giusto, ma dai per scontata l'esecuzione, il che ci si avvicina e può penalizzarti :sisi: Inoltre, come ultimo appunto, devi sempre pensare a cosa farne delle tecniche. Se questo fosse un duello (di nuovo :asd: ) e tu usassi la moltiplicazione in modo strategico, io master che leggo non capirei come. Perché, difatti, hai solo scritto di usare la tecnica. Ma come? Quante copie sono? Dove appaiono? Cosa fanno? Questi sono tutti dettagli che se non specifichi rendono difficile capire a chi ti risponde cosa fare, mi raccomando!

    >Occhio ai tempi verbali che hai iniziato al presente e finito al passato. Magari era per la fretta, può succedere, quindi ti consiglio di rileggere prima di inviare il post ;)

    >Nello spoiler ricordati che, oltre al riassunto di stamina e resistenza rimanenti (che giustamente hai inserito), va anche il riassunto delle azioni compiute, in questo caso la moltiplicazione del corpo.

    PS: questo non c'entra nulla con il post ma volendo puoi anche evitare di riportare le statistiche del pg se linki direttamente la scheda!
     
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  4. Zaxon
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    Mi concentrai molto ed impastai il chakra nelle mani tramite i sigilli appositi per svolgere la tecnica della moltiplicazione. Qualcosa andò storto però, forse l'emozione, forse la paura, forse un sacco di altri fattori ma feci cilecca, un po' come un verginello alla sua prima volta, che brutto paragone. La copia venne creata però era più morta che viva, sgorbia, brutta e malaticcia. Di certo era più viva di me in quel momento, dato che feci la più brutta figura di sempre. Prima di esprimermi in qualche modo brusco o impacciato, il sensei parlò al posto mio chiedendo agli esaminatori di darmi un'altra possibilità. La bella donna con uno sguardo, che pareva significare morte su chiunque si posasse, acconsentì senza proferire parola. Allora gli esaminatori mi diedero il permesso di riprovare e rimettermi il gioco.

    << Vi ringrazio per questa nuova possibilità. >>

    Unì le mani all'unisono e feci un breve inchino per rinforzare la mia gratitudine. Allorché mi concentrai più di prima ed impastai il chakra e composi i tre sigilli richiesti per la tecnica. Tentai di creare tre copie, una difronte a me, una alla mia destra ed una alla mia sinistra. Ciò che avrebbero fatto, in caso di riuscita della tecnica, sarebbe mettersi in una posizione stramba per indicarmi. Allorché avremmo fatto un giro cambiandoci di posizione, chi a destra, chi a sinistra e via discorrendo.

    " Ce la posso fare... anzi ce la devo fare ! "

    Shusui


    Stat
    Controllo del Chakra: 15/250
    Potenza Magica: 15/250

    Forza Fisica: 10/250
    Agilità: 15/250

    Ninjutsu: 15/250
    Taijutsu: 10/250
    Genjutsu: --/250

    Resistenza: 10/100 (100 Ki)
    Stamina: 10/100 (100 Chakra)


    Armi
    //

    Armatura
    //

    Status:
    Danni:
    Stamina: 95 - 5 = 90
    Resistenza: 100
    Cronologia: Moltiplicazione del Corpo, Moltiplicazione del Corpo


    Mi scuso per la cortezza del post, ero a lavoro. Stavolta ho cambiato registro ed ho messo tutto al passato, inoltre mi scuso per la non descrizione della tecnica nel post precedente, mi son confuso con altre meccaniche. Spero di essermi ripreso :)


    Edited by Zaxon - 2/4/2019, 15:41
     
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    Al ragazzo fu concesso con voto unanime di poter riprovare ad eseguire la tecnica della moltiplicazione del corpo. Del resto, era plausibile che a quell'età ci fossero in gioco fattori come nervosismo e preoccupazione a ribaltare il risultato della prova. Difatti, questa volta l'esito della tecnica fu migliore rispetto al primo. Di Shusui vennero fuori tre copie, non perfettamente identiche tra di loro per via di alcuni particolari che non sfuggirono agli occhi degli esaminatori. Ma si poteva pur sempre considerare un risultato accettabile. La donna dalle labbra sottili abbassò lo sguardo verso la scheda che aveva tenuto davanti a sé per tutto questo tempo. Spuntò qualcosa, forse annotò qualche parola, ma ciò che importa è che non si scompose minimamente nello sguardo: questo era rimasto inespressivo da quando Shusui era entrato in palestra. A parlare, come prevedibile, non fu lei bensì il suo collega dai capelli grigi.

    - Meglio! Eri emozionato per davvero, eh? -.

    Esordì scherzosamente, ridandosi un tono subito dopo. Il suo carattere solare non doveva intaccare la sua professionalità, per cui si schiarì la voce un paio di volte, incrociando le dita delle mani sul tavolo. Osservò dapprima il ragazzo dai capelli neri con un cenno del capo, per poi spostare le iridi turchine verso il sensei dagli occhiali neri.

    - Per noi si può procedere con la simulazione -, terminò proprio verso l'adulto che, annuendo per tutta risposta, si voltò verso lo studente.

    - Vieni, Shusui, spostiamoci verso il centro della palestra -.

    Aveva una voce profonda e atonale. Persino i suoi passi mentre si dirigeva verso il centro della palestra di tatami non emettevano suono. Si posizionò a circa tre metri dall'aspirante Genin, aspettando dritto come un palo al suo posto. Il coprifronte di Kiri era sistemato sulla fronte e le braccia rilassate lungo i fianchi.

    - Quest'anno la prova di simulazione consiste in uno scontro tra Ninja. Ovviamente, il tuo avversario sono io. Per diventare Genin ti basterà colpirmi una sola volta -.

    Asserì solenne, aggiungendo inoltre che Shusui era libero di utilizzare tutte le tecniche nel repertorio scolastico, tuttavia non era consentito l'utilizzo di armi. Restò per tutto il tempo nella sua posizione finché non chinò leggermente il capo, indirizzato verso il ragazzo, in un cenno di intesa.

    - Comincia pure quando ti senti pronto -.
    Già va meglio. Ricordati sempre che pure i sigilli servono per eseguire alcune tecniche, quindi anche per quelli dovresti usare il condizionale o comunque non dare per scontato che riesci a farli.

    Adesso passiamo al resto della traccia. Come hai visto si tratta di un duello contro il sensei, ovviamente è amichevole ma tu non andarci piano, fai tutto quello che puoi. Ti linko qui di seguito alcuni regolamenti fondamentali per gli scontri: x, x, x, x, x.
    Inoltre, se ti può essere utile, ti quoto l'esempio preso da un allenamento a caso di specchietto delle azioni da mettere a fine post:
    CITAZIONE
    Azioni Effettuate:
    - Proiettili Digitali verso Mokou
    - Tecnica del corpo sfarfallante + Presa per disarmare Minoru (+8 Corpo Sfarfallante)
    - Ginocchiata su Minoru (+ 10 Stile Cavalletta)
    - Tecnica del corpo sfarfallante + Roccia Demolitrice di konoha verso Mokou (+8 Corpo Sfarfallante, +15 Wushu)

    Resistenza: 500-1-1-18= 480
    Chakra: 400-18= 382

    Come al solito, scrivimi pure per qualsiasi dubbio!
     
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  6. Zaxon
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    Finalmente riuscì a combinare qualcosa di buono, le copie vennero create con molta serenità e seppure non erano perfette di gran lunga erano migliori rispetto a prima. Sembrò quasi che tutti rimasero soddisfatti dalla performance, ma mi misi in soggezione quando vidi la kunoichi appuntare qualcosa con uno sguardo che, beh era il solito da tutta la mattina !

    "Cosa mai avrà scritto ?!"

    Non potei soffermarmi a molto su quel pensiero poiché fra tutti quei complimenti, rimproveri, dovevo pur sempre svolgere un esame. Un elogio particolare provenne dallo shinobi dai capelli argentei che rimase sorpreso di scoprire che in verità fu tutta colpa dell'emozione e della paura. Mi grattai la nuca e gli sorrisi, ma come se fosse stato richiamato diede il permesso (o ordine) di proseguire con l'esame. Una voce grave e possente chiese di recarmi al centro della palestra. Ebbi una sensazione strana, più lui si avvicinava più io non sembravo al centro, come se il tatami si piegasse sotto l'aura di quell'uomo. Si posizionò a tre metri di distanza ed io come ormai di consueto feci un saluto in segno di rispetto. Mentre mi abbassai per il saluto notai di come una luce stava illuminando il terreno e quando mi rialzai scoprì che non era altro che il coprifronte dello shinobi, scintillante e pulito. Rimasi scioccamente fermo ad osservarlo fin quando i miei pensieri non furono interrotti dalle parole dell'uomo che disse che per passare l'esame avrei dovuto colpirlo una singola volta.
    Deglutì per la tenzione, sentivo l'arsura che mi stava consumando la gola ma non demorsi. Infatti concentrai il chakra nel palmo delle mani e provai a svolgere i sigilli per la Bushin no Jutsu. Qualora fossi riuscito nell'evocazione di tre copie a me uguali, saremmo andati contro il "nemico" correndo circolarmente e cambiandoci, dunque, di posto l'uno con l'altro. La strategia, in verità, è molto semplice. Gli ologrammi avrebbero abbozzato un attacco diretto in tale maniera: una avrebbe tentato di colpire dall'alto, uno dal basso con una scivolata ed il terzo con una gomitata al fianco destro. Chiaramente il tutto erano emulazioni dei miei movimenti fisici, però anche io sarei balzato all'attacco da destra verso sinistra, avrei tentato di camuffarmi insieme alle mie copie ed a provare a toccare l'esaminatore. Non voleva colpirlo senza un verso motivo valido.

    "Alla fine il succo di questa prova e toccarti, non m'importa colpirti. Tanto so già che con gli addominali che hai mi faccio più male io che tu."

    Se riuscissi a toccare l'esaminatore riuscirei a divenire un Genin ed essere d'aiuto a Kirigakure in un momento di tanta difficoltà, ed è una cosa che desidero dal profondo del cuore.

    Shusui


    Stat
    Controllo del Chakra: 15/250
    Potenza Magica: 15/250

    Forza Fisica: 10/250
    Agilità: 15/250

    Ninjutsu: 15/250
    Taijutsu: 10/250
    Genjutsu: --/250

    Resistenza: 10/100 (100 Ki)
    Stamina: 10/100 (100 Chakra)


    Armi
    //

    Armatura
    //

    Status:
    Danni:
    Stamina: 90 - 5 = 85
    Resistenza: 100 - 1 = 99
    Cronologia: -Moltiplicazione del Corpo (+2)
    -Attacco semplice (+5 +D20)


    Ehy ti faccio una domanda qui, in questi 4 turni di attacco se attacco 4 volte con attacchi semplici consumo sempre un -1 in Resistenza per ogni attacco effettuato giusto ?
     
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    C'era un silenzio quasi innaturale per uno scontro. Gli occhi di tutti i presenti erano puntati su Shusui, compresi quelli del suo avversario, il sensei, che da dietro gli occhiali scuri scrutavano senza particolare preoccupazione il giovane Denshi. Ovviamente un uomo della sua esperienza sapeva bene quanto quella competizione fosse a senso unico, senza la minima possibilità di vittoria da parte del più giovane. Eppure, lui, alto e magro, restò rigido e in attesa dell'assalto dell'altro. Il ragazzo si moltiplicò e questa volta le sue tre copie erano perfette, persino rispetto al precedente tentativo. Comparvero improvvisamente dopo che il giovane terminò l'esecuzione dei sigilli, portandosi in un illusorio vantaggio numerico. Partendo alla carica in quattro, da direzioni diverse rispetto al sensei, si prospettava un attacco a sorpresa. Ma nello sguardo asettico del Jonin non si poteva leggere nulla. Quando fu attaccato da più lati, egli semplicemente sparì. O almeno agli occhi poco allenati ed esperti di Shusui fu proprio come se sparisse. Invece, il sensei aveva concentrato il chakra nei palmi dei piedi, troppo chakra perché questi continuassero ad aderire al suolo. Piegando le ginocchia per darsi ulteriore slancio, era schizzato in aria grazie alla spinta di chakra. Riatterrò a due metri dalla posizione primaria, dove stavano ancora i quattro Denshi, illusori e non. Le mani del sensei infilate nelle tasche e nessun tipo di espressione nel corpo.

    - Ti do una mano -, proferì subito dopo. Le mani scivolarono fuori dal loro nascondiglio, unendosi per formare una serie breve di sigilli, seguendo quest'ordine: cinghiale, cane, passero, scimmia e pecora. Ma nessuna palla di fuoco o tromba marina ne venne fuori da quella tecnica. Difatti no nci si aspettava neanche da un Genin di poter riconoscere la Tecnica del Richiamo, la stessa che utilizzò il sensei. Una volta composto l'ultimo sigillo, il jutsu si attivo. Immediatamente, attorno ai due sfidanti, comparvero una serie di particolari oggetti e mobili. Disposti alla rinfusa per il "campo di battaglia", questi erano vecchie sedie, scatoloni, sgabelli e mobili del genere. Erano tutti piuttosto vecchi, come mobili di cui sbarazzarsi durante un trasloco. E il motivo per cui il sensei considerasse questo "dare una mano" a Shusui, sarebbe toccato proprio al diretto interessato scoprirlo.

    - Prova di nuovo. Fino a prova contraria non mi hai ancora colpito -.
    CITAZIONE
    Ehy ti faccio una domanda qui, in questi 4 turni di attacco se attacco 4 volte con attacchi semplici consumo sempre un -1 in Resistenza per ogni attacco effettuato giusto ?

    Esattamente, un attacco fisico semplice a mani nude o con arma, spreca sempre 1 solo punto resistenza. Quindi se dai 4 pugni, sprechi 4 resistenza :sisi:

    Moolto meglio in questo turno. Per quanto riguarda l'azione in sé andava bene, avrei giusto specificato con che parte del corpo il pg ha provato a toccare il sensei, ma in generale molto meglio. Occhio magari a qualche errorino grammaticale (e la frase finale al presente).
    Procediamo con il duello. Hai carta bianca sulla disposizione degli oggetti, sfruttali come meglio credi. Sono stata vaga sulla natura di questi quindi puoi anche metterci del tuo, ma ovviamente restando nel contesto. Se si tratta di mobili banali, mi va bene un tavolo, non un cassonetto, per dire :asd:
    Di nuovo, sono sempre diponisbile per chiarimenti.
     
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  8. Zaxon
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    Silenzio, solo il silenzio vigeva in quell'aula. Tutti quegli occhi puntati addosso mi misero in soggezione, forse era proprio per quello che sembravo goffo. La strategia attuata sembrò molto buona, anzi pure il jutsu creato fu migliore di quello lanciato precedentemente come "prova". Le copie sembravano essere davvero, ma davvero molto simili a me anzi copie spiaccicate ! Il tempo di reazione fu giusto ed accerchiammo lo shinobi, beh c'è da dire che rimase fermo apposta, e lì avrei provato a toccarlo ma il tipo scomparve.

    "Ma che Oni... dov'è scomparso ?! E' impossibile !"

    Il ninja, che possedeva davvero un bel fisico, segno di anni ed anni di allenamento ricomparve a debita distanza. A circa due metri da me, per intenderci.

    << Ma come ha fatto sensei ?! >>

    Chiesi turbato, e decisamente senza concentrazione. Non mi aspettavo chiaramente una risposta ma lo stupore non cessò quando lo shinobi iniziò a compiere dei sigilli che non conoscevo, ad una velocità impressionante. Poi batté la mano sul terreno e qualcosa comparve... oggetti di antiquariato ?! Disse che mi avrebbe dato una mano, ma che cosa intendeva dire ?

    "Ma è semplicemente spazzatura..."

    Un manicomio di oggetti di qualsiasi -dubbia- utilità comparvero. Tra mobili, sedie ed addirittura un tavolo apparve intorno all'arena. Vidi pure una specchiera, con dei richiami floreali. Le mie spalle crollarono e rimasi a bocca aperta, stupito da ciò che vidi.

    "Ma che è ? Vuole una mano nel buttare l'immondizia ?"

    Il sensei disse che avrei dovuto provare nuovamente dato che non lo colpì. Le copie erano già scomparse da tempo e vedendo le altre tecniche che appresi durante l'accademia non mi sembravano utili in quel momento.

    "Mmh cosa posso fare ? Devo riflettere. C'è sicuramente una spiegazione a questo. Forse..."

    Avrei corso contro una sedia ed avrei tentato di saltare sopra di essa tramite il controllo del chakra. Lì tentai di rimanere in equilibrio. Da quella posizione avrei provato ad afferrare la sedia dalla spalliera, cercando di tenerla incollata tramite il chakra. Da lì mi sarei gettato con le mani in avanti e con l'aiuto di quella manovra avrei tentato di lanciarla contro il proprio avversario. Dopo aver fatto una capriola avrebbe provato a colpire il suo sensei con un diretto destro verso la bocca dello stomaco. Ci sarebbe riuscito ?

    Shusui


    Stat
    Controllo del Chakra: 15/250
    Potenza Magica: 15/250

    Forza Fisica: 10/250
    Agilità: 15/250

    Ninjutsu: 15/250
    Taijutsu: 10/250
    Genjutsu: --/250

    Resistenza: 10/100 (100 Ki)
    Stamina: 10/100 (100 Chakra)


    Armi
    //

    Armatura
    //

    Status:
    Danni:
    Stamina: 85
    Resistenza: 99 - 1 - 1 = 97
    Cronologia:
    -Controllo del Chakra
    -Attacco improprio (+5)
    -Attacco semplice (+5 +D20)
     
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    Il sensei seguì con lo sguardo Shusui mentre egli saliva su di una sedia. L'espressione dell'uomo cambiò per la prima volta, mostrandosi leggermente confuso. Dettaglio notabile grazie al corrucciarsi di un sopracciglio e l'alzarsi di una altro, particolare che però sfuggì ai presenti. Questo perché il denshi era impegnato e tutti gli occhi dei presenti erano su di lui, senza ombra di dubbio. Con quella capriola e vedendo che la sedia restava ben attaccata alle sue piante dei piedi, fu semplice per lui capire dove quell'offensiva volesse andare a parare. Tolse le mani della tasche, allargando di poco le braccia e flettendo le ginocchia, con lo sguardo dritto non più sul ragazzo ma su quella sedia. Questa venne lanciata proprio in sua direzione, come si era immaginato.

    - Avevo detto niente armi! -

    Eppure, il tono non era affatto atto a redarguire il ragazzo dai caplli corvini. Il tono era basso, privo di rabbia o risentimento. La sedia "volò" verso il sensei che però si mosse prima, forgiato dall'esperienza e complice anche la velocità più che insufficiente ai suoi occhi abituati a ben altro livello di prestazioni. Per questo scartò verso sinistra rispetto al punto d'impatto frontale, evitando di un bel po' quella sedia che però non si schiantò al suolo. Seguendola con lo sguardo, il sensei stese il braccio destro e la sua mano si serrò con forza attorno ad una delle gambe in legno della sedia. Questa rimase immobile a mezz'aria, sorretta dalla forza dello shinobi che voltò lo sguardo verso lo studente.

    - Però faremo un'eccezione, non sei d'accordo? -

    Il riflesso del sole illuminò improvvisamente gli occhiali scuri e, senza tanti complimenti, il sensei fece la sua mossa. Sfruttando la sua posizione, il braccio che teneva la sedia roteò lateralmente per prendere lo slancio. Le gambe restarono ferme e anche il torso dell'uomo roteò con il suo arto, in una posa inconfondibile: quella del lancio. E, come oggetto da lanciare, c'era proprio la sedia. Il sensei calcolò l'angolazione giusta e i giusti tempi per lasciare la presa sull'oggetto che sarebbe quindi volato verso Shusui, descrivendo una traiettoria parabolica che l'avrebbe colpito sul lato sinistro del corpo. E questo avrebbe fatto decisamente male al ragazzo, a meno che non avesse trovato subito un modo per evitare di essere colpito.
    Ammetto che non me l'aspettavo, ho dovuto chiedere conferma se si potesse usare la concentrazione del chakra in quel modo ma a quanto pare sì, quindi sei stato più originale del previsto :asd: Tuttavia, non abbiamo ancora finito. Difenditi dall'attacco del sensei (o meglio della sedia) come meglio credi.
    PS: questa volta il tempo verbale era uniforme, solo che quando ho letto l'ultima frase in terza persona mi è scappata una risata, perdonami ma dovevo dirtelo! :asd:
     
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    I miei movimenti vennero seguiti dal sensei e da tutti gli esaminatori. Notai leggermente che il viso dell'insegnante a me "rivale" si contorse in una smorfia confusa. Quando la sedia venne lanciata quest'ultimo fletté le gambe ed afferrò la sedia, dicendo impassibile che le armi erano vietate.

    "Che angustia. Come fa a dire una cosa del genere con così tanta... naturalezza ? O freddezza. Bah non so come si dice ! Devo pensare al combattimento."

    Il movimendo del maestro fu tale da essere impercettibile ai miei occhi, sembrò un movimento elegante ma al contempo innaturale. L'uomo disse che però potevano fare una piccola eccezione, e quando sentì tali parole deglutì senza troppi complimenti. Forse avevo lanciato un sasso nel lago ed avevo creato un bel po' di increspature.

    "Oh Kami, forse ho fatto una cazzata !"

    Il ninja si preparò e con un movimento così tanto aggraziato ed elegante lanciò la sedia afferrata precedentemente, lasciandomi al dire il vero a bocca aperta per l'accuratezza. La direzione, potei intuire con non poca difficoltà, era rivolta alla mia sinistra e stava arrivando ad una velocità impressionante.

    "Se mi becca la mia carriera ninja finisce qui... non è nemmeno sulla linea di partenza !"

    Il tempo stringeva, e la preoccupazione mi annebbiava la mente. Cosa fare in un momento così disperato ? Ad un certo punto ricordai una delle primissime lezioni sui ninjutsu dove si è discusso e studiato della tecnica della sostituzione. La tecnica, da quel che ricordo, ha un range e forse -grazie alla tecnica del sensei- lo rispettavo. Ormai la sedia percorse la metà del proprio viaggio e lì, dove il tempo sembrava essere sferzato, tentai di comporre la composizione di sigilli. Mi sentivo ingarbugliato, come se su di me poggiasse una falce. Forse per istinto o adrenalina sarei riuscito nel compimento dei gesti ?

    << Kawarimi no Jutsu ! >>

    L'unica cosa che vermente mi saltò agli occhi fu quella specchiera floreale, che si trovava comunque nelle vicinanze. Così tentai di focalizzarmi proprio su quell'oggetto e sostituirmi ad esso, sperando di non essere colpito nel frattempo.

    "Spero che quello specchio non valga tanto, sennò..."

    Shusui


    Stat
    Controllo del Chakra: 15/250
    Potenza Magica: 15/250

    Forza Fisica: 10/250
    Agilità: 15/250

    Ninjutsu: 15/250
    Taijutsu: 10/250
    Genjutsu: --/250

    Resistenza: 10/100 (100 Ki)
    Stamina: 10/100 (100 Chakra)


    Armi
    //

    Armatura
    //

    Status:
    Danni:
    Stamina: 85 - 5 = 80
    Resistenza: 97
    Cronologia:
    -Tecnica della Sostituzione (+2)


    LoL, abituatissimo a scrivere in terza persona. Sto sperimentando la prima ahaha. Detto ciò, mentre ci sono, ho una domanda:
    In un turno si può sia attaccare che difendere ? Mi pare di aver capito di no. Dunque la vera domanda è, in combattimenti gestiti è il master a decidere chi attacca e chi difende e viceversa ?
     
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    Il rumore del vetro andato in frantumi allarmò la manica di studenti e chunin fuori dalla palestra, ancora in attesa di poter affrontare l'esame Genin. Molte teste si voltarono verso la palestra ma i più alti in grado tentarono di ristabilire l'ordine generale. Ma cosa era successo nell'altra stanza? La sedia era a terra e il grande specchio completamente in frantumi, Il rettore dell'accademia aveva le grasse mani premute sulle orecchie e, rosso per il caldo, osservò infastidito e tuttavia preoccupato i vetri per terra. L'uomo dai capelli grigi, l'esaminatore, era scattato in piedi e sembrava volersi avvicinare per accertarsi che nessuno si fosse ferito. Fece in tempo a muovere un passo che la donna dai capelli scuri lo trattenne per la manica della giacca. Impassibile anche in quella situazione, scosse leggermente la testa come per intimare al suo collega di non intromettersi. Lui, non senza un'occhiata nervosa verso il centro della palestra, si rimise a sedere. Il sensei, invece, era piombato sopra Shusui senza che questi neanche se ne accorgesse. No, non l'aveva atterrato, affatto. Schermandolo dallo specchio, comunque a parecchi metri da loro, gli rivolse un'occhiata difficile da definirsi, poiché le espressioni facciali dell'uomo erano davvero indecifrabili.

    - Stai bene? -, gli domandò atonale, saggiando la sua salute. Effettivamente stava benone, anzi, se lo specchio era andato in frantumi era proprio perché la sua tecnica della sostituzione era servita. La sedia l'aveva mancato, come aveva previsto il sensei che, per facilitare il tutto, si era costretto ad usare un decimo della sua forza per scagliare la sedia contro il giovane. Certo, non aveva previsto l'entrata a sorpresa di quello specchio. Tirò comunque un sospiro di sollievo, mostrando per la prima volta un po' dell'umanità che sembrava mancargli. Si allontanò di qualche passo dal ragazzo, calandosi nuovamente le mani in tasca. Sembrava quasi pronto a riprendere lo scontro ma, invece, gli fece una domanda del tutto particolare, soprattutto poiché posta in quel preciso frangente.

    - Cosa ci vuole per essere un buon Ninja, secondo te? -.
    Buona idea la sostituzione (ci speravo, in realtà), anche se l'esecuzione era scarnuccia. Ma non sei stato conclusivo e l'ho data per buona. Prossimo post a te, siamo quasi alla fine!
    CITAZIONE
    In un turno si può sia attaccare che difendere ? Mi pare di aver capito di no. Dunque la vera domanda è, in combattimenti gestiti è il master a decidere chi attacca e chi difende e viceversa ?

    Allora, questa è una domanda particolare perché esistono i contrattacchi. Ovvero azioni che sono attacchi veri e propri che però, usati in un certo modo, vanno bene anche in difesa. Ora come ora starci a pensare è un po' prematuro perché sono cose che è più facile da capire mentre si gioca.
    Per la seconda domanda, ti rispondo no in linea di massima. Si segue sempre il solito schema dei duelli:
    Turno #1
    PG A - attacco
    PG B - difesa
    ARBITRAGGIO

    Turno #2
    PG B - attacco
    PG A - difesa
    ARBITRAGGIO

    e così via... in questo specifico caso siamo in accademia e non potevo renderlo un vero scontro perché avresti perso a prescindere avendo contro un Jonin, quindi l'ho giocata in questo modo. Era una turnazione situazionale, altrimenti si segue sempre il solito schema il 98% delle volte.
    Poi, se te lo stessi chiedendo, di solito l'arbitro tira un dado per vedere chi debba iniziare con il turno d'attacco quando due pg duellano :si2:
     
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  12. Zaxon
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    Ciò che si sentì e rimbombò per tutta la stanza, e non solo, fu lo spaccarsi in mille pezzi dello specchio con il quale mi sostituì. Tutti fissarono la scena ammutoliti, tranne da fuori che si iniziò a generare un po' di disordine. Fortunatamente salvai la pellaccia, immaginatevi il contrario. Lo zimbello di tutta l'accademia !

    "Belli questi effetti speciali."

    Pensai stupidamente, cercavo in tutti i modi di controllare l'ansia e la paura. Il mio cuore batteva all'impazzata e chiaramente non ero abituato a sostituirmi in battaglia. Anzi fra poco nemmeno in condizioni umane. Il sensei chiese se mi fossi fatto qualcosa. A quel punto tornai in una posizione naturale, non di combattimento, e risposi grattando la nuca:

    << Sì, fortunatamente sì. Mi son solo spaventato un attimo. >>

    Conclusi ridendo, al quale però si poteva notare chiaramente il mio disagio. Ad un certo punto l'insegnante scomparve ed io rimasi al quanto confuso.

    "Umh ? E' finita così ?"

    Ad un certo punto difronte a me comparve il maestro che si piazzò proprio sopra di me. Io caddi col culo per terra ed abbozzai un mezzo urlo. L'uomo chiese cosa ci volesse per divenire uno shinobi degno di nota. Rimasi con una faccia inebetita, effettivamente non ci pensai mai. Che cosa gli dovrei rispondere ? Ci pensai adeguatamente ed una cosa mi passò in mente. Con faccia nostalgica e quasi a bassa voce, a trapelare la tristezza che è sopita nel cuore.

    << L'orgoglio. Provare orgoglio di se stessi, del proprio passato e del proprio retaggio. Sia nel bene che nel male. Provare orgoglio per il paese che ti accoglie come un figlio... >> -riferendomi a Kirigakure no Sato che mi trattò sempre come uno di famiglia- << ... orgoglio per chi non ce l'ha fatta, per chi ha provato combattendo, chi è perito per un nonnulla. >> Poi guardai dritto negli occhi il mio interlocutore e conclusi dicendo:

    << Questo è il mio nindo. Ma soprattutto essere fedeli a se stessi. Non puoi amare o proteggere qualcuno se non ami e proteggi te stesso. >>

    Speravo di non aver fatto figuracce. Chissà !

    Ti ringrazio per la spiegazione :)
    Per quanto riguarda l'esecuzione del jutsu credo di aver capito dove sbaglio. Mi spiego: temo di descrivere l'azione già effettuata.

    Esempio: Impastai il chakra, e svolsi i sigilli per poi emettere il fuoco dai miei polmoni e spirarlo fuori dalla bocca.

    Se io dovessi descrivere un jutsu farei cosi, ma sarebbe autoconclusivo ): Qualche consiglio ?
     
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    Il sensei e non solo, tutti osservavano Shusui durante la sua risposta. Il rettore dovette sporgersi in avanti per sentirlo dato che, per le sue orecchie stanche, la voce del denshi era decisamente troppo bassa per raggiungerlo. La coppia di esaminatore restò in silenzio: lui in ascolto e lei con la solita non-espressione. Per tutto il tempo non aveva mostrato né stupore, né rabbia, né preoccupazione. Il suo volto era quasi spaventoso sicché la bellezza perduta si contrapponeva a quella vuotezza di sentimenti. E i suoi occhi apparivano come due pozzi profondi e senza fondo. Il sensei, comunque, si sistemò gli occhiali sul naso adunco, dando un'occhiata al ragazzo senza alcun tipo di espressione leggibile sul volto. In qualche modo, lui e l'esaminatrice sembravano avere molto in comune, almeno in apparenza.

    - Un punto di vista... interessante -,

    si limitò a rispondere il jonin, senza ribattere o commentare in altro modo su quanto ascoltato. Si allontanò di qualche passo dal ragazzo ma, invece di riprendere la simulazione, stese le braccia lungo i fianchi e, in attesa marziale, osservò gli altri tre presenti, lì per esaminare la prova. Probabilmente Shusui non avrebbe capito il perché di quel comportamento: l'allenamento non era ancora finito, giusto? Fino a prova contraria, il denshi non era stato in grado di sfiorare il sensei anche solo una volta. Eppure, le attenzioni del jonin non erano più indirizzate nei riguardi di Shusui.

    - Dunque, abbiamo finito? -

    - Sì, signore -.

    Come volevasi dimostrare, il sensei interruppe lì l'allenamento senza che Shusui avesse portato a termine l'unico obbiettivo che gli era stato imposto. Tuttavia, nessuno dei presenti sembrava preoccupato. L'esaminatrice appuntò qualche altra frase sulla sua scheda e, con molta attenzione, l'esaminatore suo collega si sporse per leggere. Quando questa ebbe finito, lui le rivolse un'occhiata interrogatoria.

    - Ne sei sicura? -

    E lei, per tutta risposta, annuì con il capo una sola volta per rispondere, senza degnarlo di uno sguardo ma guardando il nulla più assoluto davanti a sé, con gli stessi occhi freddi e indecifrabili. A quella risposta, il grigio alzò una mano verso Shusui, facendogli cenno di avvicinarsi.

    - Vieni qui, Shusui -, impose con pacatezza, abbassando lo sguardo sotto di sé. Il ragazzo non poteva vedere nulla per via dell'angolazione ma l'esaminatore stava probabilmente aprendo il cassetto della scrivania.

    - Ad essere sinceri, non è stato l'esame migliore visto oggi. Ma ogni individuo è unico a modo suo, giusto? -

    Tirò fuori un coprifronte di Kirigakure nuovo di zecca, porgendolo al ragazzo con un sorriso giovale.

    - Congratulazioni per la tua promozione, Shusui -.

    Fu molto meno cerimonioso del previsto, per lo meno rapido. Il ragazzo non ebbe neanche il tempo di mostrare la sua gioia a riguardo perché l'esame doveva proseguire. Fu quindi invitato ad uscire dal retro della palestra, come per gli altri. Le pratiche sarebbero state sbrigate l'indomani, in modo che Shusui venisse registrato a tutti gli effetti come Neo-Genin del Villaggio della Nebbia. Da lì in poi sarebbe iniziata la sua avventura.
    CITAZIONE
    Ti ringrazio per la spiegazione :)
    Per quanto riguarda l'esecuzione del jutsu credo di aver capito dove sbaglio. Mi spiego: temo di descrivere l'azione già effettuata.

    Esempio: Impastai il chakra, e svolsi i sigilli per poi emettere il fuoco dai miei polmoni e spirarlo fuori dalla bocca.

    Se io dovessi descrivere un jutsu farei cosi, ma sarebbe autoconclusivo ): Qualche consiglio ?

    Basta cambiare tempo verbale e fare attenzione a non dare per scontato neanche che riesci ad impastare il chakra e fare i sigilli (questo perché parte integrante dell'azione). La tua frase di esempio, per essere corretta, la scriverei così:
    CITAZIONE
    Provai ad impastare il chakra a partire dal plesso solare, in modo che questi potesse distribuirsi ladove ne avevo più bisogno. Avrei potuto sentire quell'energia confluire verso il mio esofago quando unii le mani tra di loro, tentando di formare la breve sequenza di sigilli che mi serviva. Una volta che avrei eseguito anche l'ultimo, il chakra nella mia gola si sarebbe plasmato seguendo la natura primaria del mio chakra: il katon. Tentai quindi di dar vita alla mia tecnica: avrei sputato una gigantesca sfera di fuoco direttamente dalla mia bocca, tentando di dirigerla contro il mio avversario, col fine di investirlo in pieno.

    Ho scritto molto di più, non devi fare esattamente lo stesso ma è per far capire che basta davvero cambiare tempo verbale e infilare "avrebbe tentato di" praticamente ovunque non si sa se la tecnica riuscirà oppure no.

    Non so se mi sono spiegata, ma diciamo che in generalissima si scrive così perché se tu ed io ci scontriamo con i pg, non puoi dire che il mio pg viene colpito dalla tua tecnica né tantomeno che riesci a farla, perché il mio pg magari riesce a bloccarti in qualche modo ancor prima che compi i sigilli.
    Anche nelle interazioni normali tra pg è lo stesso: se ci siamo giocando una pq in cui io dico "e Mokou diede uno schiaffone dietro la testa a Shusui, perché si stava ingozzando di ramen. Quindi il ragazzo cadde dalla sedia e lanciò la ciotola in aria che gli finì pure in testa", sbaglio, perché è comunque muovere/far subire qualcosa ad un altro pg senza il suo permesso. Semplicemente questo, basta giocarsi come se le cose dovessero accadere :sisi:

    E... abbiamo finito!
    Per la prima parte di post ti assegno 23 punti exp, per la seconda 26. In generale c'è da migliorare ma con il tempo nulla è impossibile, la stragrande maggioranza di noi è migliorata solo giocando, per cui non preoccuparti. Detto questo, ti confermo che l'accademia è da considerarsi superata.
    Quindi, consultando questo topic, puoi aprire una discussione con i tuoi aggiornamenti nell'apposita sezione e far avanzare il pg a grado Genin, smistando i punti, chiedendo l'inserimento delle tecniche eccetera eccetera (trovi tutto nel topic a riguardo).
    I piccoli consigli che posso darti è di far attenzione a qualche errorino grammaticale e di continuare a chiedere se hai dubbi, tanto lo staff ci sta apposta per aiutarti/vi :soso:
    Spero di non averti annoiato (non scrivevo da sei mesi :sigh: ) e di averti aiutato per i tuoi dubbi.
    Infine ti ringrazio e ti auguro una buona continuazione nel gioco :hat:

    PS: se vuoi fare l'uscita, ovvero il post finale, libero di farlo. Altrimenti non c'è bisogno, ho già scritto come va a finire.
     
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    Prendi il max :please:
     
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