[B] Operazione "Chiave di volta"

eboleNella mia testa risuonò quella parola che mi colpì come un macigno, da quando avevamo iniziato lo scontro con quelle macchine infernali non facevo altro che sentirmi inutile, stupido e fuori posto, non ero forte e resistente come il samurai, non avevo le stesse capacità magiche del ragazzo di Suna che venne rapito davanti ai miei occhi, ero nettamente inferiore a loro sotto molti aspetti, mi sentivo perso e non riuscivo a capire perché io ero ancora li, ero ancora vivo, anche se respirare mi causava dolore e sentivo il mio corpo rallentato ero ancora vivo.

Dannazione... dannazione dannazione DANNAZIONE! Alzati... alzati stupido corpo inutile!

Anche la cyborg sembrava rimasta senza parole, dal nulla era comparso un serpente gigante che gli aveva portato via una delle sue prede e quel suo piccolo momento di confusione fu oro per me. Mi alzai lentamente, sentivo i miei occhi lucidi e lasciai scendere le lacrime, lacrime che per anni avevo dovuto trattenere, lacrime che mi avevano causato non pochi problemi durante la mia crescita per via della mia innata, un passo alla volta mi avvicinai al punto dove il nostro improbabile caposquadra aveva lasciato cadere le sue armi, potevo vederlo trafficare con i corpi senza forze del ninja di konoha e del giovane sazannita.

Tu....

Con gli occhi fissi sul giovane ragazzino iniziai a parlare, come non facevo ormai da tempo. Noi siamo venuti qui per aiutarvi... Il nostro unico scopo era quello di salvarvi e guardaci, stiamo cadendo al suolo come foglie PER VOI per la tua gente, per cercare di darvi una speranza Deglutii vistosamente cercando di togliermi il sapore di polvere e sangue dalla bocca. ...e tu...al posto di scappare che fai? Cerchi di fare l'eroe?! Non so se sei ciò che jiren ci ha detto...ma se sei davvero colui che stavamo cercando da tempo allora scappa...va dall'osu, affina i tuoi poteri e porta sulle tue spalle il destino del tuo popolo. Alzai gli occhi al cielo. Continua a camminare su qusta terra per coloro che non ci sono più....fa tutte le esperienze che loro non hanno potuto fare ... VIVI!

Sapevo benissimo di parlare al vento, il giovane era svenuto colpito dallo Hyuga e sicuramente non era riuscito a sentire nessuna delle mie parole, ma nel mio cuore la speranza di averlo raggiunto era forte, forte tanto quanto i nemici che avevamo incontrato. Guardai il giovane di Tetsu e dopo avergli rivolto un cenno con un sorriso stanco mi girai verso furia della natura che ci aveva inseguito, il mio corpo iniziò a tremare, una reazione fin troppo normale in quella situazione, non avevo le capacità per affrontarla, ma se i miei compagni di squadra avevano ragione la vita del nativo dell'isola era più importante, mentre formulavo quel pensiero rimasi stupito di me stesso, non provavo quelle cose da una vita, non provavo quel sentimento e quella voglia di rivalsa da anni, non volevo soccombere ma non volevo scappare, non sarei più scappato...

Ora basta, non voglio più perdere qualcuno per colpa mia....

E tu...non me ne può fregare di meno del perché sei così infuriata con noi, non m'importa della tua vita prima di diventare un'arma di Fury ne durante e nemmeno ciò che ti attende il futuro

Respirai faticosamente e sentii le mie membra tremare dinnanzi a tutta quella dimostrazione di potere, potere che non avevo e che molto probabilmente non avrei mai ottenuto, ma che desideravo

...Sai... sono stato uno sciocco a pensare di trovare in lui un Dio...sono davvero stupido... Afferrai una katana di Daisuke Ma sai che ti dico... preferisco morire qui ed ora piuttosto che divenire come te, PREFERISCO BUTTARE LA MIA INTERA VITA!... Piuttosto che diventare una marionetta nelle mani di un pazzo come lui, potrò anche non essere nulla al vostro confronto, potrò anche essere debole ...ma il mio spirito non vacillerà, e sappi...che se dovessi sopravvivere oggi verrò un giorno a reclamare la testa dei tuoi fratelli cyborg e del vostro creatore! Mi misi in posizione di combattimento con la katana



<u>Ed anche se dovessi morire qui il mio spirito e la mia determinazione verranno raccolti da qualcun altro e ti prometto che porterà a termine il mio compito!

Avevo paura si, ma ormai ero arrivato fino a li e dovevo dare almeno a loro una speranza, feci un passo in avanti ma qualcosa di assolutamente più veloce di me mi superò lasciandomi indietro.

anmaru arrivò come un fulmine e con la stessa velocità con cui era giunto era riuscito a porre fine alla vita della cyborg che avevamo inutilmente tentato di seminare, il suo potere era innegabile, quasi tendente a infinito e quando capii ciò compresi quanto sarebbe stato lungo il mio cammino.
Come se nulla fosse dopo aver massacrato il nostro nemico il giovane monaco mi si avvicinò e mi tese la mano, ero li per afferrarla quando compresi che in realtà non stavo facendo altro che commettere nuovamente lo stesso errore.

Abbiamo lasciato uno dei due cyborg, forse il più forte dei due continuare indisturbato la sua missione, siamo scappati, ho cercato di rallentare quel mostro ma non sono riuscito a fare nulla... Guardai la spada del mio compagno di missione tra le mie mani. Non sono riuscito in nulla, non ho vendicato i sazanniti, ho permesso a quel grassone di rapire Kyoshi ed anche adesso sono stato fermo... sono completamente inutile ora come ora...

Quella assoluta verità era diventata parte di me, non importa quanto mi sarei potuto allenare, non importava il lavoro di squadra, una persona debole rimane debole...con metodi convenzionali.

E sai che ti dico...mi sono stancato di essere debole...mi sono stancato di venire salvato ... io voglio il tuo potere, voglio essere io colui che abbatte i nemici...io...

Guardai il riflesso nella lama, anche se ero cresciuto, anche se erano passati degli anni ero ancora lo stupido piccolo ragazzino di un tempo, ero ancora lo stesso che si riempiva la bocca di belle parole. Da quando avevo perso Ukyo non avevo fatto altro che cercare di diventare il migliore in qualcosa, avevo cercato la forza nella conoscenza e nelle tecniche dei miei antenati, ero impaurito, impaurito dalla morte e dal non poter mantenere la promessa fatta ormai ad un viso quasi dimentico, ad una voce muta ero ancora quello stupido e insulso ragazzino che aveva giurato di vendicarsi.

Io...

Misi la mano sul filo della lama e con un rapido movimento mi tagliai il palmo della mano, quel tanto che bastasse per far uscire un po' di sangue senza però perdere l'uso di essa, tesi il braccio e puntai il pugno verso Ranmaru.

Se mi potrai dare un potere come il tuo ti seguirò finché non sarò io a camminare dinnanzi a tutti quanti voi, lo giuro sul mio sangue.

Detto ciò mi allontanai insieme a lui lasciandomi alle mie spalle il corpo senza vita della cyborg. Durante la nostra fuga dal luogo dello scontro gli spiegai tutto ciò che era successo, il villaggio, i cyborg e ciò che aveva fatto il grassone a Kyoshi prima di scomparire con lui.