L'uomo giusto!

[Evento per Sabito Tora - Licenza Medica/Patto Ninkame]

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    [Konoha...]

    Non mancava molto al rientro a Tetsu di Sabito Tora, le sue avventure Konohane erano giunte al termine ma prima della partenza c'era ancora una sorpresa in serbo per lui. Negli uffici del quartier generale OSU infatti, si stava parlando proprio dell'ignaro Chunin.

    Quindi mandiamo quel NeoChunin?

    Un giovane dai capelli scuri e fisico esile sembrò per un attimo perplesso a tale richiesta ma infine sembrò acconsentire

    Va bene... Infondo potrebbero andare daccordo... Provvedi!

    Poche ore dopo, una missiva fu consegnata al ragazzo

    CITAZIONE
    Sabito Tora, in concomitanza con il suo rientro a Tetsu le sarà assegnata una missione di scorta. La partenza è prevista per le 18.00 di oggi, si presenti per tempo alla residenza del Kage. La natura di tale spedizione è della massima urgenza.

    Giunto nel luogo prestabilito, Sabito avrebbe trovato due individui, uno era evidentemente un Jonin del villaggio mentre l'altro aveva tutta l'aria di essere un medico

    E così sarebbe lui che dovrebbe accompagnarmi? Beh l'importante è fare in fretta... Non abbiamo tutto il tempo del mondo... O almeno quella ragazza di Tetsu non ne ha... Sbrighiamoci con questo teletrasporto messo a disposizione dall'OSU


    LuckyDice Eccoci qui... A te, presenta la parte iniziale e descrivi il viaggio fino a Tetsu attraverso la base OSU e quindi nei pressi della residenza di Severa, da come hai potuto notare sarà un viaggio frettoloso. Puoi fare al tizio le domande che preferisci, ti risponderò nel prossimo post. Se hai domande sai dove trovarmi.
     
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    [Campo di licenza medica/patto nin-kame]



    Interrogatori su interrogatori, domande, caffè, domande, indagini...i miei prolungati ultimi due giorni a Konoha si erano ridotti a tutto ciò dopo l'attacco di quei due mercenari, le domande sempre le stesse poi, arrivavano ogni volta con lo stesso schema da parte degli interrogatori, "chi erano i due mukenin?" e "Hanno detto cosa volevano?" erano le domande che più mi lasciavano l'amaro in bocca visto che non avevo ottenuto nulla se non un semplice quanto importante avvertimento.

    Ne arriveranno degli altri...

    Ci poteva almeno lasciare altre informazioni, o magari un biglietto da visita, una lettera, una firma...qualsiasi cosa!

    Dopo l'attacco Yasshan era diventato più freddo ed agitato, non voleva parlare se stavamo con altre persone ed in più cercava sempre di tenermi il più possibile lontano dai suoi ragionamenti. Era preoccupato da qualcosa ma non voleva che me ne preoccupassi a mia volta, solo ogni tanto captavo alcune sensazioni dal suo 'lato' ed erano diffidenza nei confronti di tutti e paura per me, per la mia incolumità, tutto ciò venne interrotto dall'ingresso di ninja di Konoha che mi portò una missione, ero stato convocato per una missione quello stesso giorno alle sei del pomeriggio.

    < Se per oggi gli interrogatori sono finiti io andrei, la mia versione sarà sempre quella tanto e no, non ho altre informazioni, so solo che un uomo mi è morto nuovamente davanti e non ho potuto fare nulla per impedirlo, nemico o no. Con permesso. >

    Uscii sbattendo nuovamente la porta dietro di me, tutte quelle ore a ripetere ancora e ancora le stesse cose mi avevano messo un malumore addosso che non riuscivo a scrollarmi di dosso, da quando erano venuti a conoscenza dei miei sforzi per tentare di allungargli al vita non avevano fatto altro che pormi le solite stesse domande per paura di che io fossi una talpa o qualcosa del genere. Il ninja mi condusse nella stanza dove avevano ripulito le mie cose dal sangue secco dell'akimichi e dopo avermi dato il tempo di cambiarmi mi portò nella stanza dove mi stavano aspettando con una certa urgenza.

    < E così sarebbe lui che dovrebbe accompagnarmi? Beh l'importante è fare in fretta... Non abbiamo tutto il tempo del mondo... O almeno quella ragazza di Tetsu non ne ha... Sbrighiamoci con questo teletrasporto messo a disposizione dall'OSU >

    <ragazza? Scusate ma di cosa state parlando? >

    Non feci in tempo a parlare che ecco che il medico che prese parola mi superò uscendo dalla stanza lasciandomi solo con il Jonin che utilizzava quel posto come ufficio. Il ninja era a mio parere una persona comunissima, indossava un paio di occhialetti neri piccoli e il suo viso non presentava nessuna imperfezione o cicatrice, i capelli erano neri a caschetto e aveva un solo piccolo difetto, tirava costantemente su con il naso. Il medico invece lo si poteva tranquillamente definire un bell'uomo dai capelli neri corvini, il taglio era abbastanza alla moda e il ungo camice bianco nascondeva una camicia nera e un apio di pantaloni eleganti del medesimo colore, sapevo che determinati medici erano particolari, ma sapevo anche che dovevano rispettare una specie di codice per quanto riguardava l'abbigliamento.

    Tu hai capito qualcosa? Perché io NO! ... Non mi piace la situazione...

    Raggiunsi il Medico che a quanto avevo capito dovevo scortare fino a Tetsu da Severa, ma quella scarsa quantità d'informazioni oramai aveva iniziato a stufarmi, quindi feci l'unica cosa che potevo fare in quella situazione, tempestarlo di domande.

    < Mi scusi Dottor... non so nemmeno il suo nome... Sono il sergente Sabito Tora e se non le dispiace vorrei capire almeno un minimo di quello che sta succedendo.. Perché dobbiamo correre da questa ragazza? Cosa le è successo? Stiamo parlando di una malattia degenerativa o di un qualcosa di particolare? Perch-é devo scortare un medico da Konoha a Tetsu? Perché non ci possono pensare i nostri dottori? >

    Sicuramente avevo esagerato con le domande, ma dovevo capire contro cosa stavo andando incontro, dovevo ottenere quante più informazioni possibili a costo di far alterare quel medico così sicuro di se, così tanto che spalancò lui stesso le porte della stanza dove si trovavano i teletrasporti nel palazzo del Kage, era una stanza ben illuminata ed esagonale, al suo interno c'erano dei marchingegni che non avevo mai visto ed attorno ad ognuno dei quattro si trovavano due Jonin che facevano la guardia a quella tecnologia tanto importante quanto cruciale. Appena il mio accompagnatore spalancò le porte calò il silenzio e tutti quei veterani si misero in posizione pronti a contrastare una fantomatica minaccia che non arrivò mai.

    < Tranquilli tranquilli, dobbiamo solo utilizzare i teletrasporti... La destinazione è la nave dell'OSU..>

    Fortunatamente è venuto con noi anche il Jonin che ci ha affidato la missione... sennò sai che divertimento spiegare il tutto? ...

    Dopo aver dimostrato le nostre identità fummo accompagnati al nostro punto per il 'salto' e dopo un breve saluto con il ninja di Konoha venne attivata la procedura, mi sentii il corpo allungare, il fiato mi uscì dai polmoni e non potei fare a meno di annaspare cercando di prendere una boccata di ossigeno ma fu completamente inutile, divenne tutto nero per un istante ma poi appena sbattei le palpebre mi trovai nuovamente immerso nella luce, sotto i miei piedi sentivo delle costanti vibrazioni e il pavimento in legno aveva fatto posto ad un ben più solido acciaio ricoperto da una serie di cavi che andavano per tutta la stanza dietro e dentro assurdi macchinari. Il mio sguardo venne catturato da una decina di teletrasporti ed ognuno portava il nome della sua destizione, Suna, Konoha, Ame, Oto,Yu e Tetsu, le guardie nella stanza erano di ogni villaggio ed ognuna di loro indossava il coprifronte dell'OSU con un misto di orgoglio e serietà nella sguardo.

    Quindi questa è la stanza più importante, dopo l'ufficio del capo dell'OSU... ed è da qui che tutti vanno e vengono...Woooooooow!

    Rimasi estasiato da tutto ciò, volevo con tutto il mio cuore e corpo andare in giro per quella nave e vedere cosa c'era, conoscere le persone che ci abitavano e vedere in faccia il famoso ma sconosciuto neo capo dell'osu...o almeno era quello che avevo io intenzione di fare. Senza nemmeno un momento per farmi abituare a quella stranissima sensazione di movimento stando fermo venimmo scortati nuovamente sulla piattaforma di teletrasporto, ci spiegarono come funzionava e dopo aver preso questa volta un lungo ed intenso respiro venne applicata la procedura e noi saltammo una seconda volta, non mi serviva vedere la stanza o i nuovi guardiani di quel posto per capire che mi trovavo nuovamente a casa. Il caldo tepore del sistema di riscaldamento e la neve fuori dalla finestra erano ciò che mi era mancato più di ogni altra cosa e il mio corpo reagì d'istinto facendomi perdere un battito di cuore, non capisci quanto ti manca casa finché non ci torni in fin dei conti.

    < Sono il sergente Tora Sabito e abbiamo urgente bisogno di parlare con Severa-sama... questa è la missiva che ci è stata affidata a Konoha. >

    Diedi la lettera della missione ad un mio parigrado che sicuramente era li per occuparsi della parte burocratica e dopo un rapido controllo ci scortarono lungo una serie di corridoi che non avevo mai visto all'interno del palazzo a cui per mesi ero stato assegnato come guardia, d'altronde ero solo un misero soldato e quindi semplice carne da cannone in caso di attacco, quelle particolari stanze avevano bisogno di una guardia più efficace.

    < Dottore...scusi per la pessima domanda ma ho bisogno di sapere una cosa...come si può fermare una ferita che causa una pesante emorragia? Bisogna estrarre il corpo che ha causato il danno? Come si fa a capire se l'entità è grave oppure si può passare a una cura alla bene e meglio? >

    Non sapevo che tipo di medico fosse, ma sperai dal profondo del mio cuore che fosse a conoscenza di queste nozioni che per loro sicuramente erano basilari, ma che per me erano tutto, quando arrivammo davanti le porte le porte di Severa tirai un lungo respiro per prepararmi visto che era la prima con cui avevo a che fare con lei. .

    <parlato>PensatoPensato YasshanNarratoSabito ToraSamuraiKotonFunny


    Riassunto Azioni


    Azioni
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    parametri
    Resistenza:350
    Stamina:400
    18 Slot acquatici

    Maestrie
    Combattente ad alta tossicità - II Livello: Creazione di veleni
    Meteora - II Livello: Stile del Pugno Silenzioso (Muon no Ken)

    Equipaggiamento
    Katana x2
    Wakizashi
    Falcetto retrattile
    Meccanismo lancia-spiedi 1 braccio sinistro, 2 braccio destro
    Seras
    Fori d’aria x2
    Kunai x4
    Kobashot x1 Braccio sinistro

    Consumabili
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    Conoscenze
    Naturalistiche 1° livello
    Tecniche e del chakra 3° livello

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    La missione sembrò preoccupare molto Sabito che voleva assolutamente avere maggiori dettagli sul cosa stesse accadendo. Inizialmente il dottore non sembrò dare corda al ragazzo ma al rincalzare con nuove domande non potè evitare di rispondere.

    Sembra che mi abbiano affidato ad un chiacchierone... Ma almeno sai cos'è una malattia degenerativa? Beh io sono il dottor Haisemberg, uno dei maggiori esperti in campo genetico. Da qui potrai intuire che la ragazza in questione ha una rara disfunzione insita nel suo DNA... Ecco il perchè della necessità di un mio intervento... Ciò però non riguarda te, il tuo compito è solo quello di scortarmi ed impedire che ci siano problemi durante la mia permanenza a Tetsu!

    Non si dilungò oltre e riprese il tragitto che lo avrebbe condotto alla pazienza che destava in lui non poca preoccupazione. Quel caso era decisamente difficoltoso ed il fatto che proprio a lui fosse stata chiesta quella consulenza ne era la prova lampante. I due avevano quasi superato tutti i controlli del caso ed erano a poca distanza dalla loro prima tappa, l'ufficio di Severa, quando il giovane Samurai approfittò del momento per fare una domanda che attirò molto l'attenzione del medico.

    Domanda interessante... Perchè ti interessa? Dipende molto dal punto in cui c'è la lesione e se sono state colpite arterie o organi... Anche la forma del corpo estraneo è fondamentale, se può causare altri danni durante l'estrazione o no... Nel migliore dei casi, le cure andrebbero effettuate in ospedale, ma non credo tu ti riferisca a questo... Se è possibile rimuovere il corpo estraneo dovresti trovare un rapido modo per cauterizzare e quindi bendare... Non bisognerebbe però sottovalutare la quantità di sangue perso dal paziente, potrebbe essere necessaria una trasfusione se l'emorragia si è protratta troppo a lungo...

    A quel punto restò in silenzio continuando ad osservare il ragazzo e provare a capire la sua reazione a quelle informazioni, solo pochi passi più avanti avrebbero raggiunto la prima destinazione e sarebbero stati accolti da una figura femminile ma decisamente non appartenente al Generale di Tetsu. Era invece un Capitano che si apprestò rapidamente a fornire ai due nuove direttive.

    Benvenuti, mi scuso per l'assenza di Severa ma è molto impegnata... La ragazza è stata fatta ricoverare nella nostra clinica in vista del vostro arrivo, Sabito Tora vi condurrà fin lì e sarà a vostra disposizione per qualsiasi necessità... Il Generale vi fa i suoi migliori auguri e spera che riusciate a curarla...

    A quel punto i due si sarebbero dovuti dirigere alla Clinica del Ferro, dove un intero reparto era stato chiuso e riservato al dottor Haisemberg. Lì, nell'unica stanza aperta, avrebbero potuto vedere finalmente la paziente seguita da una piccola equipè di infermieri che subito avrebbero fornito al dottore la cartella clinica con tutte le informazioni fin'ora ottenute.



    Vai pure avanti con eventuali considerazioni sulle risposte che ti ha fornito o eventuali altre domande... Raggiungi la clinica descrivendo tutto come preferisci, lì troverete degli infermieri che assistono la paziente... D
     
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    Inizialmente il mio primo approccio con il medico che stavo scortando non fu dei migliori, non sapevo se a turbarlo ero io con le mie domande insistenti oppure la gravità delle condizioni della ragazza, so solo che utilizai quella sua domanda retorica a mio 'vantaggio'.

    < Ovviamente non so tutte le cose che sa lei... ma da quel poco che so una malattia degenerativa è chiamata tale perché è un qualcosa che più o meno lentamente va a ledere fino alla fine il corpo di chi è afflitto da questo male e alcune volte può portare alla morte... >

    Calò il silenzio per poco visto che il medico fu alquanto colpito dalla mia domanda e la sua risposta non si fece attendere, anzi, mi sembrò quasi felice di potermi dare quella risposta ma non ebbi il tempo di rispondere visto che le porte dell'ufficio di Severa si aprirono mostrandoci l'occupante della stanza, una bellissima ragazza dai capelli lunghi e ramati ci stava aspettando, i suoi occhi nocciola e le leggere lentiggini sul viso erano un qualcosa che si sposava fin troppo bene con il resto della sua figura aggraziata e snella, per un momento fui felice di trovarmi lei davanti e non Severa.

    Deciditi, o ti ecciti per un sesso o per l'altro! Perché non per entrambi se meritano?

    Fui felice di sentire Yasshan visto che da quando avevamo iniziato quella missione non si era fatto sentire quasi per nulla, ma rimasi ancora più colpito di sapere che il Generale non era presente, forse perché ancora impegnata per la visita a Konoha o per altre faccende di gestione del villaggio.

    < Con permesso allora, prego dottore di qui, mi dispiace che le stiamo facendo fare avanti e indietro in questo modo... >

    Aprii la porta e dopo aver fatto cenno all'uomo di seguirmi diedi con la coda dell'occhio un ultimo sguardo alla ragazza prima di farle il saluto e chiudermi la porta alle spalle, l'ospedale era relativamente vicino al palazzo in cui ci trovavamo quindi decisi di sfruttare quel breve tragitto per cercare di ottenere quante più informazioni dal medico e di poter prendere una decisione sul mio futuro...anche se un samurai medico poteva sembrare strano...

    < Tornando al nostro discorso di prima invece... ultimamente sono stato attaccato da due mercenari mentre mi trovavo a Konoha e visto che non sono riusciti a catturarmi grazie all'intervento di un valido ninja di kiri uno dei due ha ucciso il compagno che avevamo catturato a nostra volta... ho provato a tamponare la ferita al meglio e avevo anche pensato di cauterizzarla ma tutto ciò che avevo in quel momento era il raiton > delle piccole scintille iniziarono a guizzare tra le mie dita < Ma ho preferito cercare di farlo rimanere cosciente piuttosto che riscaldare una lama attraverso una scarica elettrica... sfortunatamente la freccia che l'ha colpito era fatta con una tecnica ninja e poco dopo aver colpito il bersaglio ha iniziato a disfarsi lentamente lasciando un buco troppo grande da poter tamponare con un pezzo d'indumento, per l'ennesima volta è morta una persona davanti a me, e per l'ennesima volta non sono riuscito a fare nulla per poterla salvare con le mie scarse informazioni... la prima volta è successa in missione dove un avversario è stato...carbonizzato a morte solo perché si trovava sulla scia d'attacco del suo compagno, e poi durante l'attacco terroristico di Fury, ma non penso di dovergli spiegare cosa ho visto > Lo gurdai con un'espressione stanca e piena di rammarico < Scusi per questi racconti ma non voglio farle pensare che il mio interesse è nato da un capriccio, voglio saperlo perché non voglio più che certe cose possano accadere dinnanzi a me, come ho già detto a un mio amico, voglio essere uno scudo non un'arma, voglio poter aiutare non sterminare... poi ultimamente ho scoperto di poter manovrare il suiton e quindi di poterlo utilizzare anche per scopi curativi, entro i suoi limiti. >

    Lasciai il tempo al dottore di processare tutte quelle informazioni e una volta arrivati all'ospedale lo accompagnai fino al piano che era stato riservato alla ragazza, appena entrammo il mio naso iniziò a l'unica cosa che sapeva fare, percepii tutti gli odori presenti in quel luogo. Chimici, vecchiaia, odore di sangue, sostanze per la pulizia e persone, tante persone. Il mio olfatto sopraffino venne sovrastato da una moltitudine di odori e per poco non persi l'equilibrio a causa di quella moltitudine, indicai al medico il mio naso cercando di fargli capire come mai avevo sbandato per un secondo. Salimmo le scale fino al terzo piano e li vidi che l'intero reparto era stato spostato e smistato negli altri reparti, c'era un'unica stanza aperta e li dentro oltre a cinque infermieri che si muovevano come trottole impazzite c'era una sola ragazza. Lunghi capelli neri lucidi incorniciavo un viso delicato e candido come la neve estiva, la pelle scavata e la visibile denutrizione a causa della lunga degenza e del propagarsi della malattia avevano reso un corpo bellissimo la metà di quello che doveva essere, la ragazza anche se in quelle condizione conservava il suo fascino e per un momento il suo viso mi ricordò qualcuno ma non riuscii a collegare i pezzi di quel puzzle.

    Lasciami indovinare...

    < So di non poter fare nulla per aiutarla dottor Haisemberg ... ma vi prego... lasciatemi assisterla, voglio poter fare qualcosa. >

    Lo guardai deciso e convinto della mia domanda, questa volta non sarei più rimasto fermo o bloccato, ero con un vero medico che poteva guidarmi ora.

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    Non lo avrebbe certo dato a vedere, ma l'uomo dal camice bianco avrebbe ascoltato attentamente le parole del Chunin e, lentamente, avrebbe iniziato a dare forma all'idea che aveva di lui. Non più un ragazzetto ossessionato dalla patria o da grandi propositi di fama e potere, come erano i più, ma qualcuno che voleva semplicemente poter proteggere...

    Uno scudo per poter aiutare... Non sterminare... Mmh... Chissà se...

    Con quel rapido pensiero non portato a termine, il dottore fu invitato ad entrare nella stanza della paziente e lì iniziò a visionare la cartella clinica a cui seguirono dei rapidi test di routine, durante i quali il Samurai si fece nuovamente avanti.

    CITAZIONE
    So di non poter fare nulla per aiutarla dottor Haisemberg ... ma vi prego... lasciatemi assisterla, voglio poter fare qualcosa.

    A quelle parole, l'uomo sorrise leggermente per poi cessare ogni azione e rivolgersi a lui

    Oh dovrai fare molto più che assistermi... Forza... Priama di poter procedere con l'operazione avrò bisogno di diverse piante fondamentali per la buona riuscita del processo...

    Al che prese carta e penna dalla vicina scrivania appuntando qualcosa, infine porse il foglio al ragazzo

    CITAZIONE
    - Ginepro
    - Aloe
    - Echinacea

    Recupera queste... Sai di cosa si tratta? Se hai bisogno di informazioni o hai curiosità puoi chiedere a me... Ma dovrai essere tu a trovare il tutto...

    Al che si voltò verso quello sembrava essere il responsabile degli infermieri

    State facendo un ottimo lavoro, continuate a tenerla sotto controllo ed iniziate a preparare la sala operatoria... Per il nostro ritorno avrei bisogno di un suo campione di DNA e di un laboratorio...

    Fece quindi segno al samurai di uscire ma poco prima di varcare a sua volta la soglia della stanza si bloccò bruscamente.

    Ah... Quasi dimenticavo...

    Si voltò nuovamente e, componendo dei sigilli, evocò dal suo polsino quello che sembrava un contenitore conservativo oscurato che porse all'infermiere.

    Al suo interno vi è un diverso campione di DNA conservatelo insieme a quello della ragazza e fatemeli trovare nel laboratorio al mio ritorno...

    Fatto ciò non vi era più nulla che trattenesse i due in ospedale, almeno per il momento

    Bene... Sabito... Fammi strada e, come ti ho detto, se non sai da dove iniziare chiedi pure a me...


    Eccoci ad una delle parti importanti... Trova quelle tre piante come meglio credi, se hai domande o dialoghi per il doc scrivimi e ti darò le risposte in diretta.
     
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    Oh dovrai fare molto più che assistermi... Forza... Priama di poter procedere con l'operazione avrò bisogno di diverse piante fondamentali per la buona riuscita del processo...


    Quelle parole m'investirono come una palla da cannone, non mi aspettavo una sua reazione favorevole, figuriamoci una così tanto accondiscende nei miei confronti. Rimasi in attesa dei mie ordini e non dovetti aspettare molto, il dottore mi diede un foglietto con sopra il nome di alcune erbe che conoscevo si, ma non ero molto sicuro dei loro benefici in quel contesto e per quella situazione, l'aloe e il ginepro erano utilizzate dalla mia famiglia in cucina e per dei semplici unguenti contro le bruciature ma nulla di più, mentre la terza e ultima pianta richiesta la conoscevo solo di vista proprio perché reputata inutile , fino ad ora per lo meno.

    < Ne vorrei sapere di più...ma non penso che abbiamo tutto questo tempo dottore...>

    Al suo segnale feci per uscire ma non appena varcai la soglia della stanza il medico si fermò bruscamente e dopo una rapida conversazione con un infermiere gli porse un contenitore con dentro una strana sostanza che non avevo mai visto, sapevo di dovermi fare i miei affari ma quella boccetta dal contenuto sconosciuto aveva oramai ridestato una curiosità quasi infantile che avevo dovuto tenere a bada dato il mio nuovo rango e l'importanza di quella missione.

    Ricordati sempre che la curiosità incontrollata uccide le persone, tienile per dopo certe domande. Lo so lo so... ma cos'hai oggi? è da tempo che non andiamo nella radura dei tre denti, dovresti essere felice sai? ...

    Condussi il medico fuori dall'ospedale e ci dirigemmo verso la parte più a nord del villaggio per iniziare la salita verso il monte dei tre lupi, sapevo già dove reperire l'echinacea e il ginepro, ma l'aloe era abbastanza difficile da trovare con quel nostro clima, l'unica parte dove si poteva trovare in una quantità decente era una valle sconosciuta a molti all'interno della bocca del terzo lupo, quella zona riparata dal vento era il piccolo tesoro della mia famiglia, nata dall'impatto di un asteroide quella zona era riuscita grazie al piccolo cratere e all'acqua termale che sgorgava naturalmente dal sottosuolo a creare un vero e proprio microclima dove le temperature si aggiravano sui venti gradi circa, non erano molti ma abbastanza da permettere a un determinato tipo di aloe più piccolo e ruvido di crescere rigoglioso, anche se mai grandi come la sua sorella dei posti più caldi.

    < Stiamo per passare in una zona sconosciuta ai molti dottore, e se possibile le chiedo di mantenere il segreto su questo posto... diciamo che è molto speciale per i componenti della mia famiglia >

    Potevo palpare l'agitazione e la gelosia di Yasshan, quella radura era il suo posto preferito e da quando eravamo partiti non avevamo più messo piede su quelle calde pietre e non ci eravamo più immersi nell'acqua che sgorgava dalla grande 'schiena', una roccia a forma di schiena e piena di muschio che faceva da rubinetto in quanto l'acqua usciva da dietro di lei, da piccolo mi faceva impressione visto che mi sembrava una vera persona, ma dopo un racconto di mio nonno e dopo averla toccata mi convinsi che non si trattava di altro se non di una roccia durissima con troppo muschio sopra.

    < Sa secondo una leggenda che si tramanda in famiglia è qui che il primo Tora ha scoperto di che artigli siamo stati forniti, se così si possono chiamare ovviamente... e le vorrei chiedere una cosa, prima con la tecnica dell'evocazione cosa ha dato all'infermiere? >

    Arrivati all'imbocco della caverna che portava alla radura spostai la copertura che chiudeva quella via d'accesso e dopo averla riposizionata minuziosamente esattamente come mi era stato insegnato accompagnai quel nuovo visitatore per quelle vie buie che conoscevo a memoria, finché non uscimmo da una insenatura che si apriva mostrando quel luogo surreale. Il calore prodotto dalle terme si propagava per un paio di kilometri rendendo quello spazio un cerchio di assoluta perfezione in quel mare di freddo e neve. Le piante erano a circa cento metri dall'ingresso e non fu difficile trovarne abbastanza per poter permettere al medico di prenderne una dose extra per sicurezza essendo i materiale più difficile da trovare.

    Non dovremmo portarci persone qui...questo posto è nostro da sempre e dovresti starci più attento! Di cosa hai paura? che si porta via quella pietra strana?! Susu rilassati

    < Mi può dire come ha intenzione di usare queste piante in una situazione del genere? so bene o male come si usano ma non mi pare una situazione alla loro portata... se così si può dire. >

    Le altre due piante furono più facili da trovare e molto più veloci visto che per tornare al villaggio presi una strada di montagna poco battuta che si apriva in mezzo a file e file di ginepri invernali, una variante che si era evoluta come noi umani per sopportare quelle temperature, mi avevano sempre affascinato quelle bacche viola e il motivo formato da tre linee alla fine che si apriva per far cadere i semi quando oramai le bacche erano state fatte essiccare. L'ultimo e più facile dei tre ingredienti invece lo comprammo sulla via di ritorno per l'ospedale, il fioraio più grande di Tetsu aveva aperto a metà strada tra il cimitero e l'ospedale così da permettere a tutti i pazienti in ingresso o in uscita di aver dei fiori, sia per una lunga convalescenza sia per un ultimo saluto. Il fiore che comprammo aveva dei sottili petali rosa e il suo largo ovario era ricoperto da tante piccole stimma che permettevano agli insetti e al fiore stesso di rilasciare e accumulare polline per la loro sopravvivenza.

    Dovrebbe essere tutto signore... ora però mi deve togliere la curiosità e farmi vedere come ha intenzione di usarli tutti quanti assieme essendo un problema di DNA e non di tagli o scottature!


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    Non so cosa dire e si nota xD

     
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    Ci volle qualche ora prima che il giovane riuscisse a raccogliere buona parte del necessario ma il dottor Haisemberg sapeva bene che quella era una fase importante dell'essere medico e richiedeva tempo e pazienza. Si poteva dire che quello fosse l'ABC della medicina, secondo lui nelle piante ed in alcuni minerali, risiedeva l'essenza stessa della cura intesa come ristabilimento della salute psicofisica dell'individuo.

    Ascolta bene ragazzo, da quando i ninja hanno imparato ad usare il chakra in medicina hanno iniziato ad affidarsi fin troppo ad esso dimenticandosi della natura e di ciò che ci dona per poter provvedere al nostro benessere... Io non l'ho dimenticato, anzi... Ho scoperto che l'effetto di alcune piante e minerali interagiscono con il chakra e gli effetti medicamentosi vengono moltiplicati... Hai delle ottime conoscenze da quello che ho potuto notare e sai cosa stai maneggiando, certamente da sole quelle erbe e fiori non servirebbero a molto in questa situazione, ma con le giuste terapie abbinate saranno la chiave per risolvere il problema... Vedrai...

    Sorridendo si apprestò quindi ad esortare Sabito a proseguire con la raccolta dell'ultimo ingrediente, il più facile da reperire, infatti il ragazzo si apprestò semplicemente a tornare al villaggio dove potè acquistare i fiori scritti sul foglietto. A quel punto il dottore, piacevolmente compiaciuto per il compito portato a termine, si apprestò a fare nuovamente rotta verso l'ospedale, seguito fa quello che poteva essere ormai definito il suo assistente. Giunti a destinazione, i due trovarono tutto pronto secondo le direttive lasciate e, prima di dirigersi verso il laboratorio per preparare il componente fondamentale di quell'operazione, Haisemberg si rivolse nuovamente a Sabito per un nuovo incarico.

    Bene, quello che devo fare ora è troppo avanzato per te, segui le infermiere ed aiutale a preparare la paziente per la sala operatoria... Conducila in sala operatoria e tra esattamente trentacinque minuti somministrale una anestesia totale... Te la senti?

    Senza indugi fece quindi un cenno al responsabile delle infermiere e si diresse poi al laboratorio dove sarebbe rimasto solo per i prossimi 35 minuti. Eravamo in procinto di arrivare al momento cruciale.



    Dai dai che ci siamo quasi... In questo post dovrai interfacciarti con la paziente ovviamente un pò spaventata da ciò che l'aspetta. Descrivi il tutto come preferisci e preparale all'intervento, in 35 minuti deve essere sedata e pronta. Più sarai preciso ed accurato in questa fase, più il dottore sarà contento e quindi propenso a farti un bel regalo :doland:
     
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    [Campo di licenza medica/patto nin-kame]



    Non appena tornammo dal nostro giro venimmo subito accolti dal capo infermiere che ci condusse davanti la porta del laboratorio che era stato preparato per il dottore che nel mentre mi stava spiegando l'importanza dei materiali naturali che si trovavano in natura e di come con le giuste conoscenze si potevano impiegare per la medicina. Il compito successivo affidatogli da quel medico che oramai lo trattava più come un allievo che come accompagnatore era forse ciò che più si avvicinava a una vera e propria attività da novizio, assistere gli infermieri durante la preparazione della ragazza.

    < Cercherò di fare del mio meglio dottore... spero... >

    Lo salutai inchinandomi come da protocollo e m'incamminai con il responsabile degli infermieri, gli chiesi come li potevo aiutare e in cosa consisteva la preparazione e che dovevo fare, a detta sua c'era il personale adatto e dovevo solo rimanere li fermo ad osservare, ma più ci avvicinavamo alla stanza e più si sentivano strani rumori, urla, lamentele e un un lungo no, mi catapultai davanti la stanza della ragazza lasciandomi alle spalle l'infermiere che a mio parere era lento per il mestiere che faceva, comunque appena entrai dalla porta mi ritrovai una scena che aveva del ridicolo, le infermiere non riuscivano a tenere ferma la ragazza che si era sicuramente appena svegliata da un incubo ed era andata in crisi urlando e colpendole con un cuscino ogni volta che provavano ad avvicinarsi, si vedeva che la sua forza non era molta e che anche il solo dimenare quella sua improbabile arma le stava costando uno sforzo sovrumano date le sue condizioni, ma la sua postura e il modo in cui menava fendenti a destra e sinistra mi ricordò lo stile di kendo di mio padre.

    < Ahahahahahah hai bisogno di una postura più ferma, allenta quelle gambe, braccia più basse e cerca di usare la gravità a tuo favore, ogni volta che vai in alto con le braccia abbassale subito dopo! >

    Serviva davvero mimare ogni movimento mentre lo descrivivevi?

    Ogni mia parola era accompagnata da un movimento per attirare la sua attenzione e cercare di distrarla, il mio scopo era quello di lasciarla un secondo spaesata così da poterle permettere di respirare e di liberare la mente.

    Un obbligo morale e scritto nel contratto per essere me!

    La ragazza cadde sulle sue ginocchia e iniziò a chiedere scusa a tutte le infermiere mentre teneva ancora gli occhi fissi su quello strano ragazzo della sua età circa che si era messo a fare uno strano balletto, ovvero io, si spostò la lunga coda nera lasciando scoperta quella sua piccola spalla pelle e ossa candida come la neve. Mi avvicinai il più lentamente possibile cercando di mantenere a distanza le infermiere con un cenno della mano e stranamente mi diedero ascolto, forse perché avevano avuto la mia stessa intuizione, ovvero utilizzare il nostro essere entrambi giovanissimi come ponte per instaurare un rapporto di fiducia in quel suo momento di stress emotivo.

    < Comunque tranquilla, hai un'ottima forma. Io sono Sabito Tora e sono un sergente... anche se non si direbbe guardandomi in faccia! >

    Le mostrai il sorriso più innocente che potei fare cos'ì da renderla partecipe alla conversazione.

    < Tu invece? Come ti chiami? Sai non vorrei chiamarti spadaccina o maestra del kunscino- fu >

    < ...Ti prego... non fare più battute...se le devi fare almeno aspetta che io sia morta... comunque sono Mitsuki...Non sarai tu a .. >

    < No tranquilla, non sarò io ad operarti, diciamo che sono un accompagnatore del medico, d'altronde ho solo sedici anni, come potrei essere un esperto? >

    < Ti facevo più vecchio sai? Eppure hai quasi la mia età, ci portiamo tre anni... Allora? anche tu sei qui per vedere questo ennesimo buco nell'acqua? Oppure mi dirai che andrà tutto bene? Dimmi senpai...potrò suonare il violino dopo? >

    Il suo tono scontroso e il tenermi a distanza con quella sua lingua tagliente mi permisero di capire una piccola cosa di quella ragazzina, aveva più volontà lei di qualsiasi altro studente avessi mai visto in accademia
    e la sua ultima battuta venne mimato da un gesto di finta speranza e innocenza.


    Non puoi sperare sempre che il primo approccio sia quello giusto, devi capire che le persone sono tutte diverse e quando ti succedono tante cose in tenera età riesci a creare un'armatura più dura del nostro koton...consiglio? Non trattarla da bambina.

    Sorrisi alle parole di Yasshan, alcune volte mi sembrava un vecchietto più che una mia personalità, ma aveva ragione, non la si poteva considerare piccola e innocente, non dopo tutto il male che aveva provato a causa della sua malattia.

    < Ne l'uno ne l'altro, da quello che vedo hai abbastanza energie da poter campare ancora qualche anno, a giudicare dalla tua cartella sei malata oramai da...aspetta...sei dell'ovest! > Alzai il viso e la guardai ridendo come uno scemo, da quando ero diventato un samurai non avevo più incontrato qualcuno dell'ovest, sapevo solo che c'era un capitano proveniente dall'ovest ma niente di più. < Noi Tora siamo vissuti nell'ovest per generazione, prima dell'unificazione di Severa e di quella insulsa guerra combattuta tra di noi... tranquilla non ti farò un discorso sulla guerra o altro, sono vecchio dentro ma non così tanto. >

    < Tu... non sei normale sai? > < Grazie! >

    Rimasi qualche secondo a fissarla, da quando avevamo cominciato a parlare aveva spostato il cuscino che usava a mo di scudo e di arma mettendolo dietro di lei per sostenerla e anche se teneva le gambe incrociate le braccia erano appoggiate delicatamente sulle sue cosce, era più attenta e cercava anche lei con quei suoi occhi stanchi ma vigili di studiarmi, era da molto che non avevo a che fare con qualcuno della mia età ed era da molto che non mi sentivo così sereno con qualcuno, talmente tanto che ero ritorno lo stupido con le battute peggiori dell'intero continente.

    < So che ne avrai già parlato fino alla nausea, ma ti andrebbe di parlarmi della tua condizione, di questa tua malattia...non penso di averti mai visto in accademia e non credo nemmeno di averti mai visto in giro per Tetsu sinceramente >

    < Se non sbaglio hai li la mia cartella no? Dovrebbe essere abbastanza esaustiva >

    <ma non sei tu...magari qui sopra c'è scritto per filo e per segno cos'hai, di cosa soffri e che tipo di medicine prendi, ma non sei tu... questi fogli non mi possono dire i sentimenti, non mi possono dire le paura e le speranze, sono solo fogli con scritti nomi lunghi e strani. >

    La ragazza rimase sorpresa da quel semplicissimo comportamento umano, aveva passato tutta la sua vita e tutta la sua infanzia circondata da studiosi e medici di ogni paese, era stata visitata innumerevoli volte, era stata in preda a crisi come quella di prima altrettante volte, ma mai nessuno a eccezione dei suoi genitori si era preoccupato per lei come persona e non come paziente, e fu proprio quel piccolo gesto che la fece piangere, tirò fuori tutte le sue emozione represse, quell'abisso che si portava dentro e che mascherava con la sua sicurezza, gli parlò della sua finestra e di come era la porta per le innumerevoli avventure che si era immaginata, gli parlò dei farmaci e dei loro effetti, dei dolori, delle nottate passate piegata dai dolori con solo la compagnia della sua tartarughina, e di come dopo tutto quel tempo voleva ancora vivere.

    < Facciamo così, non appena il maestro avrà finito io ti insegnerò quel poco che so fare, ovvero questo..> Creai una piccola sfera d'acqua sopra il palmo della mia mano destra e dopo aver concentrato il chakra raiton sopra le dita lasciai partire piccole scintille verso di essa creando così un piccolo e innocuo gioco con i miei due elementi. < D'accordo? >

    Il suo viso sorridente ancora rigato dalle lacrime valeva più di mille parole, così feci un cenno all'infermiera che dopo averle misurato battiti e pressione mi porse una sedia a rotelle, aiutai la giovane Mitsuki a mettersi a sedere visto che era ancora stanca dallo sforzo che aveva compiuto prima con quel cuscino e dopo averla fatta uscire dalla stanza l'accompagnai verso la sala operatoria seguito da tutti gli altri, le parlai delle mie esperienze omettendo i momenti più macabri e dopo averle parlato di quello che volevo per il mio futuro lei mi afferrò una mano con le sue lunghe e fini dita, il suo tocco leggero e senza forze mi fece comprendere che la situazione all'interno del suo corpo era più tragica di quello che mi credevo e rimasi nuovamente sorpreso dalla forza d'animo che aveva.

    < Sarai un ottimo medico un giorno... ne ho visti tanti e pochi lo fanno per passione...quindi si confido in te, d'altronde mi devi insegnare quel giochetto di prima no? >

    La sollevai dalla sedia di peso e dopo averla aiutata a sdraiarsi sul lettino della sala la sedai con
    l'aiuto del capo infermiere.


    < Solo se mi farai da paziente ogni tanto, ci vediamo dopo Mitsuki >

    Le tenni la mano finché non chiuse gli occhi, esattamente trentacinque minuti dopo aver finito di parlare con il dottore.

    <parlato>PensatoPensato YasshanNarratoSabito ToraSamuraiKotonFunny


    Riassunto Azioni


    Azioni
    1° //
    2° //
    3° //
    4° //

    parametri
    Resistenza:350
    Stamina:400-10-10=380
    18 Slot acquatici

    Maestrie
    Combattente ad alta tossicità - II Livello: Creazione di veleni
    Meteora - II Livello: Stile del Pugno Silenzioso (Muon no Ken)

    Equipaggiamento
    Katana x2
    Wakizashi
    Falcetto retrattile
    Meccanismo lancia-spiedi 1 braccio sinistro, 2 braccio destro
    Seras
    Fori d’aria x2
    Kunai x4
    Kobashot x1 Braccio sinistro

    Consumabili
    // //

    Conoscenze
    Naturalistiche 1° livello
    Tecniche e del chakra 3° livello

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    Con estrema puntualità, il dottor Heisemberg si presentò in sala operatoria con fare serio. Diede un rapido sguardo alla paziente notando il leggero sorriso con cui era scivolata nel regno di morfeo e, sorridendo a sua volta, si rivolse a Sabito.

    Ottimo lavoro... Ora va... questo non è ancora posto per te... Aspetta in sala d'attesa...

    Una delle infermiere si premurò quindi di accompagnare il ragazzo mentre il dottore iniziava l'intervento. Il tutto sarebbe durato diverse ore e l'ormai apprendista medico avrebbe dovuto attendere pazientemente il ritorno del suo mentore. Quando la luce che segnalava l'operazione in corso si spense, fu il segnale che l'attesa stava per cessare e, difatti, pochi istanti dopo, il dottor Heisemberg uscì pienamente soddisfatto del buon lavoro svolto.

    Bene... Il mio lavoro qui è finito!

    Esclamò avvicinandosi al ragazzo e dandogli una pacca sulla spalla

    Il merito di questo successo è anche tuo... Mi sei piaciuto Sabito... La tua intraprendenza, il tuo desiderio di essere uno scudo per gli altri, non mi hanno lasciato indifferente e per questo ho deciso di darti una mano per raggiungere quel tuo obbiettivo...

    Al che iniziò a muoversi verso l'esterno dell'ospedale, indicando al Tora di seguirlo

    Mi farebbe piacere continuare ad averti come assistente in modo che tu possa proseguire nello studio della medicina per cui sembri molto portato... Inoltre...

    Fermandosi nei pressi si un piccolo prato, si apprestò a compiere dei sigilli ed eseguire quella che sembrava proprio la tecnica del richiamo. Seguì infatti la classica nuvoletta di fumo, peculiare di quello specifico jutsu.

    Ep022_057

    Nel diradarsi, le nuvolette lasciarono quindi intravedere il grosso carapace di quella che sembrava a tutti gli effetti una tartaruga gigante.

    Ciao amica mia... Ti ho chiamata qui per presentarti Sabito Tora... Il ragazzo dalla pelle d'acciaio che sogna di diventare uno scudo per le persone che ha intorno...

    A quella presentazione sembrò quasi che la tartaruga sorridesse, poi il dottore riprese volgendo lo sguardo al ragazzo

    Lei è NinKame... Mia cara amica e compagna di avventure... Ama la pace e preferisce difendere più che attaccare... Sono certo che andrete molto daccordo...

    Con l'ennesimo sorriso estrasse dal polsino usato già pocanzi, un rotolo che presentava su di esso svariati nomi, alcuni anche molto antichi e famosi.

    Firma qui scrivendo il tuo nome con il sangue e quando ne avrai bisogno lei ci sarà per aiutarti...

    A quel punto ai tre non restava che salutarsi, almeno per il momento, e pensare alle successive tappe del viaggio che tutti avevano in programma.



    Bene, complimenti giovane padawan :chuppro: Concludi con un pò di riflessioni sulla situazione. Se hai domande sono qui... P.s. consideralo ultimo giro
     
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    Odiavo quella sensazione, quel non poter fare nulla e attendere, l'attesa è ciò che più una persona odia negli ospedali, la morte è una fine, il parto è un inizio, ma l'attesa... non puoi fare nulla per lei, non puoi farla trascorrere più velocemente, puoi solo aspettare, aspettare...finché i secondi non diventano ore, i minuti anni e le ore eoni. Tutto ciò che potevo fare era camminare avanti e indietro per la sala, non sapevo nulla di quella ragazza eccetto la sua storia, non conoscevo il suo modo di essere, non conoscevo il suo carattere o i suoi desideri più profondi, avevo scambiato poche parole con lei ma abbastanza da farmi rimanere li in piedi pieno di aspettative ei di speranza.

    < Più fai così e peggio è cerca di rilassarti, anche se penso che sia la tua prima paziente da come ti comporti, ci siamo passati tutti >

    Apprezzai il gesto del capo infermiere, ma il suo piede ballerino non lasciava dubbi, anche lui non vedeva l'ora di vedere quella luce che simboleggiava l'intervento incorso spegnersi, erano dentro da ormai un paio di ore e non si sentivano altri rumori se non il ronzio di quella luce tanto vecchia quanto fastidiosa.

    < Bene... Il mio lavoro qui è finito! >

    Mi girai di scatto e fu in quel momento che vidi uscire il mio futuro maestro di medicina dalla sala operazioni con un sorriso e un tono fiero di se stesso e del suo operato, o meglio, della sua operazione. Ma non fu il solo a ricevere i complimenti, infatti anche io venni festeggiato dal dottore e dalla equipe medica, dopo avermi tranquillizzato sulle condizioni di Mitsuki venni accompagnato fuori dall'ospedale mentre ancora cercavo di vederla con la coda dell'occhio.

    < Mi farebbe piacere continuare ad averti come assistente in modo che tu possa proseguire nello studio della medicina per cui sembri molto portato...>

    < Co...ne è sicuro?...Ne sarai felicissimo Dottore >

    Non potei evitare di esultare a quelle parole, forse ora potevo finalmente essere utile in più modi, ma le sorprese non finirono li, dopo aver ricomposto i sigilli per la tecnica dell'evocazione il reticolato di sigilli che si venne a creare a terra con epicentro la mano del mio nuovo istruttore si allargò sempre di più finché dalla oramai conosciutissima nuvola di fumo non si presentò un carapace rosso con venature dorate che ricordavano delle spirali e subito sotto di esso c'era la tartaruga più grande che avessi mai visto, la sua pelle squamata riprendeva i colori caldi del suo guscio e la sua espressione era si imbronciata ma allo stesso tempo dava una sensazione di tranquillità, sembrava più una statua che un essere vivente.

    < Ciao amica mia... Ti ho chiamata qui per presentarti Sabito Tora... Il ragazzo dalla pelle d'acciaio che sogna di diventare uno scudo per le persone che ha intorno...Lei è NinKame... Mia cara amica e compagna di avventure... Ama la pace e preferisce difendere più che attaccare... Sono certo che andrete molto d'accordo... >

    Sa..salve, piacere di conoscerla.. signora NinKame..?

    Divenni completamente rosso. Sapevo di aver usato io stesso quelle parole, ma sentirle dire da un'altra persona mi fecero comprendere quanto potevano essere bambinesche.

    < Firma qui scrivendo il tuo nome con il sangue e quando ne avrai bisogno lei ci sarà per aiutarti...>

    < Se per lei va bene...allora io firmo.. Dottore che ne dice se adesso andiamo da Mitsuki prima che si sveglia? sa le ho promesso che sarei rimasto li ad aspettarla. NinKame, grazie per questa possibilità spero di poterci vedere presto allora...>

    < Tranquillo giovane, chiamami quando vuoi >

    < Parla... quella tartaruga parla e mi ha appena fatto l'occhiolino....>

    *Puff* Dopo quelle parole la tartaruga scomparve in una nuvoletta di fumo esattamente come era arrivata, lasciandomi con una sola e unica verità nel cuore, quella tartaruga poteva parlare. Impiegai qualche secondo per riprendermi, e a detta del Maestro anche lui aveva avuto la mia stessa reazione la prima volta che aveva parlato con la nostra compagna di patto, a quanto pare si divertiva a dire a ognuno una frase prima di sparire per lasciare tutti senza parole. Non appena tornammo dentro il maestro si fece portare un tomo gigante e dopo avermelo consegnato iniziò a dirmi da quali pagine dovevo iniziare e cosa dovevo studiare prima di poter apprendere completamente tecniche più avanzate come il palmo mistico e i bisturi di chakra, tutta la prefazione di quel volume immenso riguardava le antiche tecniche dell'epoca passata dove ancora si facevano un largo uso di erbe e minerali, di come si combattevano dolori con unguenti e impacchi e di come si potevano apportare le prime azioni di soccorso senza impiegare una goccia di chakra, sempre attraverso quel tomo immenso il dottore mi fece fare pratica sulla ragazza che si svegliò qualche minuto dopo il nostro rientro nella sua stanza, ed esattamente come le avevo promesso mi feci trovare al suo fianco con la sua piccola e delicata mano tra le mie piene di calli.

    Yasshan secondo te è giusto quello che sto facendo? d'altronde sono un samurai, non dovrei buttarmi a fare il medico...o sbaglio?

    Ti ha parlato delle clausole no? ti basta solo arrivare alla quarta e sarà tutto come prima, non spaventarti e non pensarci troppo. Oramai hai scelto e solo il tempo ci dirà se hai fatto bene o male... D'altronde...


    < ...La vita è una e va vissuta al meglio >

    Completai la frase di Yasshan a voce alta senza rendermene conto e il momento di silenzio che ne segui mi fece tornare rosso color NinKame, ma su una cosa aveva ragione, oramai avevo preso la mia decisione irrevocabile, avevo scelto la mia via.




    La cosa divertente? in realtà la fine di Sabito si fa sempre vicina essendo lui un pg di prova che avevo creato per vedere com'era ruolare nel forum :please: quindi niente, siamo a un 60-70% di trama per questo mio ambiguo pg :ukid:
     
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    E chiudiamo qui :hat: Prendi pure exp massimo come missione B, palmo mistico e conoscenze farmacologiche... Dottor Sabito, vada ricucire gente ora... su...su :revan:
     
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    max -5 per te roy
     
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