Accademia Milord Tanaka

per Milord

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    Ad attendere gli allievi in aula quel giorno ci sarebbe il sensei Reitatsu Yoi . Un ometto umile che nella dura vita di Ame non aveva trovato spazio se non in accademia, dove stava lentamente invecchiando tra un esame e l'altro. Trattava i suoi allievi con indulgenza e non si arrabbiava, finendo spesso per non essere rispettato da quei ragazzi cresciuti in difficili contesti tra povertà e mancanze.

    Nonostante ciò, i guai lo avevano raggiunto anche all'interno del massimo istituto di formazione della piovosa Ame. Un anno prima un attacco inaspettato e spietato aveva rotto l'equilibro cittadino. Un uomo così folle e sicuro di sè credeva di non dover temere i villaggi ninja e spavaldamente preparò tanti attentati quante erano le accademia ninja di tutti villaggi e le relative scuole di samurai o corsari. Migliaia di studenti morirono quel giorno in tutto il continente orientale e molti sensei accrebbero il numero totale di vittime. Quel folle demonio con le mani lorde di sangue innocente si faceva chiamare Fury, Fury "il divino".

    Reitatsu si era salvato per un puro scherzo del destino. Quella mattina le sue gracili ossa non volevano smettere di pulsare, come se degli insetti le stessero divorando da dentro. L'umidità era il peggiore nemico delle articolazioni e di conseguenza Ame diventava uno dei posti peggiori nel quale vivere per il sensei d'accademia. Quel giorno, avvisare l'accademia di non essere in grado di tenere le lezioni e di dover restare nel letto in degenza gli aveva salvato la vita.

    Così a distanza di un anno era seduto su una sedia nuova, dietro una cattedra nuova, all'interno di una della tante aule nuove della nuova accademia di Ame. Il risultato finale non era stato eccellente, ma all'amministrazione del villaggio andava riconosciuto il merito di aver tirato su rapidamente una struttura nella quale accogliere i pochi studenti superstiti. Reitatsu picchiettava nervosamente le mani sulle cattedra, man a mano che la classe prendeva posto. Aveva avuto l'incarico di valutare quei giovani studenti e decretare chi ha maturato i requisiti essenziali per diventare genin. Era un compito che lui odiava. L'ultima volta che aveva bocciato degli studenti, questi lo avevano inseguito di sera per tirargli addosso uova marcia, ma adesso loro erano morti ed erano spariti insieme ai loro dispetti. "Se non li avessi bocciati, non sarebbero stati costretti a ripetere l'accademia e non sarebbero morti nell'attentato. Se sono morti, la colpa è soltanto mia."

    Turbato da cupi pensieri, Reitatsu smise di battere le unghie sul legno smaltato della cattedra e si alzò in piedi, ergendosi in tutta la sua minuta statura.

    < Ci siamo tutti? >

    Ecco qui la tua accademia mïlord. Devi presentarmi il tuo pg, cercando di farmi capire che tipo è, come vive, cosa aspira a diventare, come ragione e come reagisci agli stimoli esterni e nel frattempo recarti in accademia per l'esame. In bocca al lupo

     
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    Milord si svegliò molto presto quel mattino, pensava al quel suo giorno importante mentre guardava le gocce di pioggia fermarsi sulla finestra. Dopo poco tempo si alzò dal letto, si vestì e scese delle brevi scale per andare in cucina, dove avrebbe fatto colazione. Con sorpresa notò suo padre quel giorno.

    "Padre, non siete ancora partito per il vostro viaggio? Mi sembrava di aver capito che era un affare veramente importante per lei."

    "Oh, tranquillo, ho già comunicato che sarei arrivato in ritardo, non avrei mai perso l'occasione di augurare buona fortuna a mio figlio. Mi raccomando vedi di tornare a casa con il coprifronte." Esclamò il padre, con una certa frettolosità ma comunque con un gran sorriso.

    La madre guardò il proprio figlio con uno sguardo triste e con un sorriso forzato.

    "Stai attento, chissà cosa potrebbe succ-"
    "Tranquilla madre, sono sicuro che non si ripeterà il triste evento dello scorso anno." Disse il ragazzo con l'accenno di un sorriso.

    Dopo aver terminato il suo breve pasto, saluto i propri genitori con un inchino formale, incamminandosi per andare verso l'accademia.
    Mentre camminava per le umide strade della città, il ragazzo cercava di distrarsi dall'ansia che lo aveva già avvolto, evitando delle semplici pozzanghere e guardando le persone comprarsi i loro beni di prima necessità.
    Finalmente, dopo un tempo particolarmente breve il giovane Tanaka si fermò davanti a quell'edificio imponente rispetto alla sua stazza e deglutì.

    "Mia madre continuava a ripetermi che non avrei dovuto avere problemi, ma io mi sento già in ansia. Detesto qualsiasi tipologia di esame." Pensò tra sé e sé.

    Una volta varcate le porte dell'accademia , si diresse all'interno verso l'atrio dove vi era una bacheca con tutti i nomi degli studenti che dovevano sostenere l'esame, compresi quei pochi bocciati dell'ultimo anno.
    Si accomodò in classe in un banco vicino alla finestre e iniziò a contemplare le goccie di pioggia, leggermente infastidito dai suoi compagni di classe. Ad un certo punto l'insegnate si alzò, innalzandosi in tutta la sua piccola statura.

    "Ci siamo tutti?"

    Spero vada bene come introduzione.
    So che la parte intermedia non è venuta molto bene, ma spero di migliorare tramite prossimi post. ^^


    Edited by mïlord - 19/1/2021, 10:57
     
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    II


    Reitatsu controllò che tutti fossero presenti facendo l'appello con un elenco degli aspiranti genin.

    <molto bene. > Concluse dopo aver letto l'ultimo nome. < Pare proprio che siamo tutti presenti. Ehm... > Lanciò un'occhiata nervosa oltre la finestra, dove una pioggia fredda martellava incessante i grigi edifici di Ame. < Prima di iniziare con l'esame, vorrei... come dire... cercare di rompere un po' il ghiaccio con voi. > Inforcò meglio gli occhiali sul naso e passò frettolosamente lo sguardo sui suoi allievi. < Molti di voi non sono stati i miei allievi e mi piacerebbe sapere qualcosa di voi. >

    Ritornò ad armeggiare con l'elenco di nomi. < Milord... Tanaka, ci sei? > Avrebbe atteso che il ragazzo si alzasse in piedi, rispondendo alla convocazione. < Ti va di condivdere con la classe il momento più bello dell'Accademia? So che siete ancora tutti scossi per il terribile incidenti, ma vorrei che lasciaste questo istituto con un bel ricordo.>

    Dopo aver ascoltato la risposta di Milord, gli avrebbe posto un ulteriore quesito. < Puoi dirmi anche perchè hai scelto di diventare un ninja? Volevi seguire le orme dei tuoi genitori o aspiri a qualcosa di diverso? >

    Dopo aver terminato il colloquio con Milord, avrebbe proseguito con il resto dell'aula, mentre il tempo trascorreva scandito dai rumori della pioggia all'esterno.

    Ora possiamo iniziare ocn l'esame! > Esordì dopo aver ascoltato l'ultimo allievo. Lo sguardo del sensei si soffermò su Milord. < Milord > lo chiamò. < Inizi tu? Vieni qui, davanti la cattedra e mostrami la bunshin no jutsu. Ti ricordi come funziona questa tecnica? >

    Come primo post bene, ma non benissimo. Hai del potenziale per fare molto meglio, ma non ti preoccupare, verrà col tempo. Il sensei ti ha fatto delle domande e infine inizierà l'esame vero e proprio. Dovrai cimentarti con una tecnica accademica, stando bene attento a come descrivi la sua realizzazione. Ricordati di non essere autoconclusivo.
     
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    Reitatsu (Esaminatore)


    Mentre l'esaminatore faceva l'appello di tutti gli studenti, Milord guardava i suoi compagni, notò con sorpresa che non molti erano diversi dalla situazione in cui lui si trovava. Certo, una piccola parte non era affatto spaventata dall'esame, perlopiù rilassata visto l'addestramento che ricevevano a casa. Altri addiritura avevano le lacrime agli occhi, ma la maggior parte dei suoi compagni erano simili al giovane studente, la tipica ansia da esame.

    L'insegnante si inforcò gli occhiali e iniziò a guardare con molta fretta gli studenti.

    "Molti di voi non sono stati i miei allievi e mi piacerebbe sapere qualcosa di voi." Il professore fecè una piccola pausa per guardare l'elenco.

    "Milord Tanaka... Ci sei?" Disse l'insegnante, ancora una volta guardando i suoi studenti.

    "Si, signore, sono presente."

    "Ti va di condividere con la classe il momento più bello dell'Accademia? So che siete ancora tutti scossi per il terribile incidente, ma vorrei che lasciaste questo istituto con un bel ricordo."

    Il giovane studente iniziò a pensarci attentamente. "Il miglior ricordo dell'accademia?" Il ragazzo iniziò a pensare a tutti gli anni nell'accademia, ma si interruppe ripensando al giorno dell'incidente, mordendosi il labbro inferiore. Dopo aver notato di essersi soffermato troppo, si decise a parlare.

    "Certo, signore. Il più bel momento dell'Accademia è stato sicuramente quando stato sono ammesso, da quel momento in poi ho sempre puntato a impegnarmi per diventare la mia idea di ninja ideale. A Milord parve di capire che l'esaminatore fu soddisfatto della risposta.

    "Puoi dirmi anche perchè hai scelto di diventare un ninja? Volevi seguire le orme dei tuoi genitori o aspiri a qualcosa di diverso?"

    A questa risposta al ragazzo non serviva soffermarsi a pensare più che a lungo. "Non ho intenzione di seguire le orme dei miei genitori. Certo mia madre era un ninja ma molto differente da ciò che io voglio diventare." Fece una breve pausa. "Io ho intenzione di diventare uno dei migliori ninja da supporto!" Esclamò guardando in basso.

    Certi ragazzi iniziarono a sghignazzare e a commentare la risposta tra loro, mentre il giovane dai capelli rossi tornava a sedersi.
    Intanto, il professore ripeté i due quisiti al resto della classe, Milord guardava le goccie di pioggia fare a gara sulle finestre dell'Accademia.
    La voce dell'esaminatore fece riprendere l'attenzione dello studente.

    "Ora possiamo iniziare con l'esame!" Lo sguardo del sensei si fermò proprio su di lui. "Milord, Inizi tu? Vieni qui, davanti la cattedra e mostrami la Bunshin No Jutsu. Ti ricordi come funziona questa tecnica?

    Il ragazzo iniziava già a sentire la sensazione d'ansia che tornava mentre l'esaminatore gli faceva la domanda.
    "Davanti a tutti!? Speravo si svolgesse in una classe diversa..."
    Malgrado ciò, lo studente si mise di fronte alla cattedra e iniziò a parlare.

    Il ragazzo annuì ma si interruppe e commentò:
    "Si signore, tuttavia se per lei non è un problema, prima di utilizzare la tecnica preferirei procedere con la spiegazione di essa." Il ragazzo aspettò un cenno dell'esaminatore e poi iniziò.

    "La tecnica della moltiplicazione del corpo consiste nel generare un numero di copie pari al chackra impiegato dall'utilizzatore, i cloni ne emulano i movimenti per ingannare degli avversari di basso livello." Deglutì per far passare il nodo che si era formato in gola. "Tuttavia è una tecnica che può essere utilizzata solamente come diversivo poiché le copie non possono agire sull'ambiente adiacente. Inoltre, le copie, non possono attaccare o infliggere lesioni fisiche in alcun modo. Se verrà colpito uno di questi cloni illusori, esso semplicemente sparirà in una nube di fumo."

    Il ragazzo dai capelli cremisi era titubante, sperando di non aver sbagliato nulla nella spiegazione che aveva dato all'insegnante.
    Milord fece un lungo respiro e con le mani leggermente sudate, compose lentamente i sigilli corretti: Pecora, Serpente e Tigre.
    "Bunshin No Jutsu!" esclamò il ragazzo, quasi urlando.

    Si innalzò una nube di fumo da cui sarebbe quindi dovuta apparire la copia del ragazzo.
    La pioggia continuava a picchettare incessante sulle pareti dell'Accademia, mentre il giovane studente fissava con ansia l'esaminatore, in attesa del suo verdetto.

    Milord:
    -Azioni eseguite:
    -Tecnica della moltiplicazione del corpo


    Stamina 200-5=195


    Edited by mïlord - 19/1/2021, 10:58
     
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    III



    Forse fu l'emozione a tradire Milord o forse non si concentrò abbastanza. Il ragazzo dai capelli rossi sembrava preparato e composto. Era stato preciso e puntuale nella descrizione della tecnica, riuscendo e spiegare linearmente pregi e difetti delle tecnica della moltiplicazione. Per Reitatsu l'esito dell'esame era quasi scontato, infatti rimase stupito quando, dopo avergli visto comporre i sigilli, non avvenne nulla.

    < Hmm...> Si grattò il mento, cercando di trovare una risposta a quell'errore. < Non va bene, Milord. La descrizione della tecnica è stata corretta e anche i sigilli sono stati eseguiti correttamente. Dove hai sbagliato? >

    Il fallimento del ragazzo suscitò confusione nel resto dell'aula e diversi sussurri si unirono formando un fastidioso brusio. Ciò non avrebbe fatto altro che rendere ancora più nervoso l'esaminato, così come l'esile esaminatore.

    < Vi prego, ragazzi. > Richiamò con timidezza l'aula. < Così mettete in difficoltà un vostro compagno. > Forse fare appello al loro buon senso sarebbe stato più efficace. A turno, tutti si sarebbero cimentati in quella prova e a nessuno avrebbe fatto piacere sentire quel vociare in un momento tanto critico.

    < Milord, cerca di concentrarci più sul chakra. Devi visualizzare l'energia che ti scorre dentro e devi plasmarla nella tua testa prima di rilasciarla all'esterno. Fai così e il risultato sarà assicurato. >

    Innanzitutto, perdona il ritardo. Hai fallito il tentativo perchè hai omesso di descrivere i processi magici che portano alla creazione della copia. Sarebbe opportuno fare menzione del chakra, di come lo si impasta e di cosa pensa un personaggio quando cerca di realizzare una tecnica. Ovviamente questi sono solo spunti e sei libero di usare la fantasia, ma in nessun evento andrà mai a buon fine un ninjutsu se non è corredato da una sufficiente descrizione di come si intende realizzarlo. Spero sia chiaro. Altrimenti mp.
     
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    Parlato Milord
    Parlato Reitatsu
    Ricordo - Parlato Madre


    Milord non poteva crederci. Non era riuscito a far apparire nemmeno un clone.
    Era come se l'ansia ne avesse preso il controllo.
    Il giovane studente continuava a guardare sbigottito il pavimento dove sarebbe dovuto apparire la sua copia, mentre i suoi compagni sussuravano e sogghignavano tra loro guardando il ragazzo immobile.

    Sentiva bene la voce dell'esile esaminatore che guardandolo con pietà gli chiedeva "Non va bene, Milord. La descrizione della tecnica è stata corretta e anche i sigilli sono stati eseguiti correttamente. Dove hai sbagliato?"

    "Io..Non ne ho idea.." Mormorò con un filo di voce mentre l'insegnante provava a zittire tutti i mormorii senza successo.

    Gli ritorno in mente una frase che gli disse sua madre.
    "Figlio mio, dentro di te hai un grande potenziale. Quel potenziale non serve solo per ricoprirti di onore o per farti diventare ricco. Ti servirà per proteggere le persone che ami e per ridare l'onore perso ad Ame. Non pensare all'esame, non sarà assolutamente un problema se lo fallirai, perchè ci riproverai l'anno prossimo. L'importante è che tu ricorda che io e tuo padre crederemo sempre in te e sappiamo che diventerai un qualcuno di necessario per la Pioggia un giorno. Sono sicura che supererai me e anche i tuoi antenati. Se fallirai la prima volta all'esame non preoccuparti, rialzati e riprovaci. Ricorda che noi crederemo per sempre in te."

    Lo studente dai capelli rossi fece un lungo respiro, riusciva a udire perfettamente tutti i rumori. Dai brusii dei compagni, alle gocce di pioggia che picchiettavano l'edificio dell'Accademia, perfino i lievi passi al di fuori della classe.
    Era come se tutto lo stress accumulato fosse scomparso. Chiuse gli occhi sforzandosi di assimilare tutto il chakra richiesto e performò con decisione i sigilli necessari.
    Immaginò al proprio interno una fiamma bluastra, che doveva raffigurare il chakra, e cominciò a pensare a come farlo fluire adeguatamente attraverso tutto il suo corpo. Tuttavia non era più nervoso e dal suo volto poteva notarsi chiaramente. Non aveva più paura di fallire perchè stavolta si sarebbe concentrato al massimo per farcela.

    "Bunshin No Jutsu!" Urlò per la seconda volta il ragazzo determinato a non fallire.

    Grazie mille per il consiglio, non me lo dimenticherò più le prossime volte ^^
    Spero che il post non sia troppo breve e che non ci saranno problemi se potrò editarlo dopo la tua risposta.


    Edited by mïlord - 22/1/2021, 20:42
     
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    IV


    Reitatsu osservò Milord andare dapprima nel panico, poi rilassarsi ed infine concentrarsi profondamente sul suo obiettivo. Nonostante il fastidioso brusio alle sua spalle che lui non proprio non riusciva a sedare, lo studente riuscì nell'impresa: una nuvola di fumo comparve alla sua destra dopo che ebbe completato i sigilli. Non appena questo si diradò, emerse la figura di un ragazzino dai capelli cremisi e lo sguardo sbalordito. Una copia soltanto non era un gran risultato, ma almeno era ben fatto e del tutto identica all'originale.

    < Direi che puo' andare bene, ma dovrai esercitarti ancora molto. >

    Il sensei congedò il primo esaminato della giornata e passò al prossimo, alternando come test la moltiplicazione del corpo alla trasformazione. Dopo che ebbe esaminato l'ultimo studente, potè finalmente tirare le somme.

    < Con piacere vi annuncio che siete tutti passati alla prossima fase dell'esame odierno. Vi prego di seguirmi in palestra. >

    La palestra dell'accademia era un grosso edificio a pianta rettangolare, dal soffitto alto almeno sei metri e una fila di grossi finestroni rotondi incassati tra il muro e il soffitto. Il pavimento era in assi di legno e vi erano manichini e diversi bersagli ammassati sui lati lunghi dell'edificio. Reitatsu invitò tutti a prendere posto su uno delle pareti più corte ed egli si sistemò verso il centro della struttura a sei metri dagli allievi.

    < Adesso passeremo alla pratica e mi dovrete mostrare come ve la cavate in combattimento corpo a corpo. Ad ognuno di voi darò un kunai, uno shuriken e un fumogeno. Fatene buon uso e non dimenticate mai le tecniche che avete imparato. Non è mai una buona idea affidarsi soltanto alla forza bruta. >

    Chiamò Milord e un ragazzino di nome Kuron. Era più alto di Milord e aveva qualche chilo di più che gli appesantiva il ventre. Sul viso tondeggiante e paffuto troneggiavano corti capelli di un azzurrino tenue, tenuti all'insù da un'abbondante passata di gelatina. Guardandolo era impossibile non pensare a un porcospino. Il naso a patata si sposava perfettamente con le grosse labbra e una profonda cicatrice divideva in due la guancia destra fino all'orecchio. Kuron prese posto tra il sensei e gli allievi, raccogliendo gli oggetti menzionati dal sensei e sistemandoli nelle tasche del pantalone.

    < Ricordatevi le regole di un combattimento di shinobi, pertanto scambiatevi il segno di saluto e poi iniziate. >

    Con fare scocciato, Kuron salutò il suo avversario, per poi estrarre rapidamente lo shuriken che aveva appena riposto in tasca e scagliandolo verso Milord, mirando al centro del petto. Subito dopo si sarebbe lanciato all'attacco, sfruttando una breve rincorsa per tentare di avvinarsi all'obiettivo e provare centrargli il volto col pugno pesante.

    Kuron
    Resistenza: 50-2=48
    stamina: 50
    Azioni:
    - lancio shuriken al petto
    - Pugno al volto
    Il resoconto di cui sopra è ciò che dovrai fare anche tu in questo turno, che è di combattimento e non prettamente narrativo come i precedenti. Do per scontato che hai letto i regolamenti sul combattimento, ma nel caso in cui avessi dubbi o incertezze, sono a disposizione.
     
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    Reitatsu (Esaminatore)


    Dopo aver rilasciato la copia, il ragazzo venne congedato e torno a sedersi.
    L'esaminatore continuò a chiamare i suoi compagni che dovevano performare la sua stessa tecnica alterandone anche quella della trasformazione. Dopo aver terminato con tutti gli studenti, l'esaminatore si affrettò a comunicare che avrebbero finalmente cambiato luogo.
    La classe intera camminava per l'edificio continuando a scendere per numerose scale. La palestra dell'accademia era un grosso edificio a pianta rettangolare, dal soffitto alto almeno sei metri e una fila di grossi finestroni rotondi incassati tra il muro e il soffitto. Il pavimento era in assi di legno e vi erano manichini e diversi bersagli ammassati sui lati lunghi dell'edificio. L'esaminatore invitò tutti a prendere posto su uno delle pareti più corte ed egli si sistemò verso il centro della struttura a sei metri dagli allievi.
    L'insegnante si schiarì la voce e iniziò a parlare.

    "Adesso passeremo alla pratica e mi dovrete mostrare come ve la cavate in combattimento corpo a corpo. Ad ognuno di voi darò un kunai, uno shuriken e un fumogeno. Fatene buon uso e non dimenticate mai le tecniche che avete imparato. Non è mai una buona idea affidarsi soltanto alla forza bruta." L'esaminatore iniziò a guardare l'elenco degli studenti, annunedo mentre leggeva determinati nomi. Rese la sua voce più nitida e chiamò il nome di due ragazzi.

    Dopo aver sentito il suo nome, il giovane studente ebbe un sussulto. Si avvicinò all'esaminatore con un ragazzo di nome Kuron. A Milord non gli importava molto dell'aspetto del suo avversario ma comunque poteva facilmente notare con una sola occhiata che era più alto e deteneva qualche chilo in più di lui.

    "Dovrei affrontare un.. porcospino dai capelli azzurri?" Soffocando l'accenno di un sorrisetto, Milord prese gli oggetti richiesti e se li sistemò nelle tasche, mentre l'esaminatore lo squadrava.

    Lo studente dai capelli cremisi si mise in posizione per fare il tipico segno di saluto. Finalmente poteva guardare bene il suo avversario, passando oltre la sua poca educazione nel fare il segno, poteva vederne chiaramente una cicatrice.
    Non poteva notare altro che il suo avversario si era ritirato indietro e aveva già lanciato uno shuriken mirato al petto del suo contendente.
    Milord tentò di schivare verso destra, ma quando guardò di nuovo in avanti non potè non notare un Kuron che lo stava caricando.

    "Maledizione" Il ragazzo dai capelli cremisi si morse un labbro e tentò di schivare la carica. Proprio mentre si trovavano a pochi metri di distanza a Milord ebbe un'idea.

    Inizò lanciando uno shuriken verso Kuron mirando alla gamba destra, noncurante dove sarebbe finito, visto che fungeva solamente come diversivo. Utilizzò il fumogeno che aveva ricevuto pochi minuti prima per diminuire la visione del suo avversario.
    Il giovane studente tentò di utilizzare la moltiplicazione del corpo per la seconda volta. Concentradosi, vide di nuovo quella fiamma blu che aveva immaginato pochi minuti prima nella classe. Stavolta, tuttavia, era sicuro che avrebbe fatto bruciare quella fiamma con ancora più intensità di prima, richiamando molto più chakra nel suo corpo.
    Riuscendo così a far apparire due copie a pochi metri di distanza da lui.
    Milord e una delle due copie presero la terza copia e la lanciarono in alto cosi da sorpendere lo studente più grande. Ciononostante per non farlo notare a Kuron, lui e la seconda copia estrarono il kunai e tentarono di caricare a loro volta il "porcospino azzurro" mirando la cicatrice, senza dargli alcuna possibilità di riuscire a distinguere l'originale.

    Milord:
    ~~Azioni eseguite:
    -Fumogeno
    -Tecnica della moltiplicazione del corpo [Due copie]
    -Lancio di una copia in aria [Sforzo Extra]
    -Carica con Kunai contro Kuron


    -Stamina: 195-10=185
    -Resistenza: 150-10= 140

    Ho utilizzato lo Sforzo Extra perchè era l'unica cosa che si avvicinava di più a quello che ero intenzionato a fare, spero non ci siano problemi.
    Inoltre spero di non aver fatto troppa powerplay schivando quei due colpi come se nulla fosse ^^'
     
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    CITAZIONE

    Responso nr. 1


    Attacco -Kuron:
    Shuriken 10+10+10=30 RIESCE [Superiorità combattiva]
    Pugno 10+10+18= 38 RIESCE [Superiorità combattiva]

    Difesa -Milord:
    - Schivata 10+10+2= 22 FALLISCE [Inferiorità combattiva]
    - Schivata 10+10+17= 37 FALLISCE [Inferiorità combattiva]
    -Fumogeno FALLISCE [decisione arbitrale]
    -Tecnica della moltiplicazione del corpo [Due copie] FALLISCE [decisione arbitrale]
    -Lancio di una copia in aria [Sforzo Extra] FALLISCE [decisione arbitrale]
    -Carica con Kunai contro Kuron FALLISCE [decisione arbitrale]

    Danni:
    Kuron: //
    Milord: 27


    Narrazione Turno:
    Kuron parte all'attacco e riesce a centrare subito Milord in pieno petto con un shuriken, ferendolo lievemente. Successivamente lo becca in pieno volto con un potente pugno.


    Situazione Finale:
    Milord a 2 metri da Kuron. Attacco a Milord


    Commenti Arbitro:
    Beh, forse non hai letto i regolamenti sul combattimento. 1 2 3 4
    Io ho mosso il png di Kuron per attaccarti e tu ti saresti dovuto limitare a difenderti dagli attacchi avversari, non a contrattaccare. Inoltre, le descrizioni afferente alla tua difesa sono risultate piuttosto carenti. In secondo luogo, hai anche completamente sbagliato i calcoli delle varie azioni: 1 scchivata fisica, consumerà 1 punto resistenza; 1 jutsu lv.D consumerà 5 unità di stamina.
    Per concludere, la bunshin no jutsu crea dei cloni immateriali, quindi è impossibile afferrarne uno per lanciarlo in aria. Inoltre, questi cloni potranno soltanto mimare le mosse del loro creatore con la conseguenza che non possono compiere azioni differenti da quelle dell'avversario.
     
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