Il bianco crine nel infinito Deserto

Haruki vs Sumairu

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    Narrato | Parlato | Pensato | Parlato Sumairu



    Nuovo giorno, altra noia. Buffo come la vita di un semplice Genin sia così dannatamente lineare, piatta e priva di qualsiasi distrazione. La monotonia regnava sovrana in quel pezzo di vita, che avanzava lenta, forse troppo. Il gran caldo del Deserto, come suo solito, mi accompagnava in quelle quiete giornate mentre una grande palla infuocata osservava dall'alto tutto ciò che accadeva su quella parte del mondo. Il giorno dello scontro con Juza ormai era lontano, ciò nonostante ancora presente nei miei ricordi. Lo stesso scontro era riuscito a stravolgermi e quella visione ancora rifletteva nelle mie pupille. Le doti del Kiriano erano superiori a qualsiasi avversario affrontato finora e ciò mi mostrò qual era il mio limite. Avevo ancora molto da imparare e dovevo assolutamente allevare le mie abilità. Gli stessi giorni passarono quieti, sereni come quello stesso manto azzurro alto nel cielo, privo di qualsiasi macchia di nuvola. Un dipinto decisamente degno del miglior pittore al mondo. Una felice visione che riusciva a calmare il mio essere, tormentato dapprima con quella visione animalesca che Juza aveva assunto. La squadra, formata da me e Kyoshi, si riunì dopo diversi giorni, proprio secondo il volere del nostro Caposquadra Renji Yomo. Ancora mi chiedevo il motivo per il quale stava organizzando scontri così di alto livello, seppur le mie abilità non rispecchiavano minimamente le loro, decisamente surclassate dal nemico.

    [...]



    L'incontro era ormai terminato. Un piccolo briefing da introduzione per quelli che saranno i nostri successivi eventi. Ero felice, come poche volte nella mia vita. Forse ero trascinato dalla stato di Kyoshi, guidato proprio con i suoi sentimenti. Ancora difficile mi era descrivere l'effetto che quel singolo ragazzo avesse sulla mia vita, la stessa che era stata dominata dall'oscurità fino a quando non ebbi il piacere di fare la sua conoscenza. Il nostro legame andava a rafforzarsi sempre più, inoltre, stavamo lentamente afferrando il titolo di "Futuro di Suna". Qualcosa in me stava cambiando, sentivo come un fievole sentimento, forse era l'onore di poter portare quel titolo che ora era addossato sulle mie piccole spalle, in un mondo che era tuttavia ben più grande della mia piccola figura. Quel giorno avevo saputo del ultimo scontro del mio giovane corvino compagno, uscito vittorioso contro un Genin venuto in visita proprio in quel infinito Deserto.

    Sumairu..


    Quel nome risuonava nella testa come un eco. Kyoshi aveva descritto il giovane Genin e le sue abilità m'incuriosivano. Avevo forse trovato un motivo per spezzare la quietudine e dunque, m'incamminai proprio verso la sua ultima posizione nota. Mai avevo sentito del suo Villaggio e mai avevo conosciuto quel medesimo Genin. La Giara accompagnava la mia figura ed in essa, vi era racchiusa l'arma che più utilizzavo, elemento comune a parecchi Shinobi di Suna stessa. I raggi del Sole riflettevano sul copri fronte, stretto proprio sul capo mentre avevo raggiunto in circa quindici minuti la posizione di quello che doveva essere il giovane Sumairu.

    Ciao.. tu devi essere Sumairu. Kyoshi mi ha parlato di te, mi chiamo Haruki.


    Scheda
    Stamina 100
    Resistenza 100

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    SUMAIRU AKAME


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    una - 3 Settimane dopo l'ultimo scontro contro Kyoshi

    -Capisco, le sono davvero grato, arrivederci.-

    Furono queste le ultime parole che sentii dire al mio maestro, poco prima che i miei occhi si facessero pesanti e si chiudessero da soli.

    Una volta effettuati tutti i controlli e aver medicato le ferite che ricoprivano il mio corpo, la stanchezza mi assalì e quelle ultime parole, riferite al mio referto medico, mi fecero dormire rasserenato poiché esso era risultato positivo, visto che non avevano riscontrato danni permanenti al fisico.
    Dovevo solo riposare e fu quello che feci per quelle 3 settimane

    Il mio maestro di tanto in tanto mi veniva a trovare, portandomi delle cose da mettere sotto i denti, per differenziare i pasti con quelli abbastanza tristi dell'ospedale in cui ero costretto a rimanere poiché non avevo un abitazione temporanea nel villaggio dove andare a rifugiarmi.
    Quelle settimane passarono lente, ma era arrivato infine il giorno in cui sarei potuto tornare a casa, dopo quella lenta guarigione, o almeno così credevo.

    Raccolsi i miei pochi oggetti e mi diressi verso l'uscita della mia prigione, ancora stringendo tra le mani il fogliettino che mi aveva lasciato il maestro pochi giorni prima:

    CITAZIONE
    Devo tornare al villaggio a fare rapporto al Kage, non posso più rimanere qui troppo a lungo.
    Inoltre, il Raikage mi ha riferito attraverso una lettera che non hai altre incombenze da svolgere, quindi puoi restare a Suna fino a nuovo ordine oppure tornare al villaggio. Nel caso volessi rimanere, il Kazekage ha messo a disposizione per te un abitazione temporanea come pagamento dei danni ingiustificati che un loro ninja ha rivolto nei tuoi confronti. A presto, stammi bene.
    -Arashi

    E così come era iniziato il mio viaggio, mi apprestavo ad uscire dall'ospedale, per avviarmi alla sede del Kazekage per riferire ad esso del mio allontanamento dal villaggio e per scusarmi del disturbo che avevo creato, quando ad un certo punto vidi una figura particolare avviarsi alla mia posizione.

    Era un ragazzo alto quasi quanto me, abbastanza muscoloso, anche se ovviamente molto meno del sottoscritto, che un po' mi ricordava il ninja che mi aveva portato all'ospedale, quel Kyoshi, anche per il fatto che portava una giara di Sabbia anch'esso.
    Ad un primo sguardo, lo scambiai per il ragazzo, portando la mano in alto per un saluto amichevole, ma guardandolo meglio era abbastanza diverso, portava dei capelli decisamente più lunghi e in generale notai che non si trattasse del ragazzo.

    Notando che mi stava chiaramente puntando come meta del suo percorso, mantenni la mano alzata per salutarlo, credendo fosse un ninja assegnatomi per accompagnarmi alla mia abitazione temporanea.

    CITAZIONE
    Ciao.. tu devi essere Sumairu. Kyoshi mi ha parlato di te, mi chiamo Haruki.

    A quanto pare, le mie previsioni si erano rilevate errate. Chissà cosa voleva quello strano figuro.

    -Piacere, a quanto pare il mio nome ha già viaggiato per tutto il villaggio. Non pensavo. Per un scontro così da poco?-

    Dissi ironico.

    -Come posso aiutarti?-


    Scheda


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    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 150-0
    Resistenza: 150-0
    Statistiche Finali:
    Stamina: 150/150
    Resistenza: 150/150

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    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]

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    Equipaggiamento:
    -Katana
    -1x Spiedo da lancio
     
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    L'ospedale di Suna era una delle strutture più grandi del Villaggio, molto efficiente e dotata di Shinobi dalle grandi abilità in campo medico. Fra tutti spiccavano la donna, o meglio la ragazza, per la quale avevo una cotta. Ciò non solo mi avvicinava a capire meglio quel campo specifico ma mi permetteva di trascorrere ulteriore tempo con lei, a quella figura angelica che era diventata il faro della mia vita, che finora era sempre e comunque cupa e oscura. Uno sguardo fermo verso quello che sarebbe diventato il mio avversario, catturato da quel particolare crine bianco, difficile da trovare in un Villaggio così caratteristico. A Suna, la maggior parte degli abitanti era contraddistinta da carnagione scura e crine del medesimo colore, indi, era affascinante trovare l'ago nel pagliaio, quel particolare che rendeva sempre nota la differenza che vi era nel intero mondo ninja. Ascoltavo silente le sue parole, stando fermo sulle leve inferiori e in viso, non vi era nessun emozione visibile allo shinobi che avevo d'innanzi. Le nocciola iridi andarono ad ammirare il suo copri fronte, tenuto stretto sulla fronte mentre il giovane portava con fierezza quel simbolo, un orgoglio che eguagliava il mio. Un confronto che dava inizio ad una sorta di rivalità, che ben presto poteva sfociare in un duro scontro. Ero elettrizzato dall'idea di testare le abilità di Sumairu, spezzando finalmente quella noia immortale.

    Piacere, a quanto pare il mio nome ha già viaggiato per tutto il villaggio. Non pensavo. Per un scontro così da poco?

    Stetti un attimo in silenzio mentre analizzavo quelle esatte parole. Piccoli frammenti di tempo nei quali la mente era tenuta sotto costante allenamento. Di certo non era un semplice scontro a dare così tanta fama nel Villaggio e probabilmente quasi nessuno sapeva della sua presenza, tranne i medici ovviamente.

    Non credo per tutto il Villaggio. Ti conosco perché sono nella stessa squadra di Kyoshi

    Sollevai le spalle verso l'alto, andando a sistemare meglio la Giara di Sabbia. Un peso al quale ero affezionato, una compagnia che aveva da sempre accompagnato la mia esile figura, tenendomi la mano nei momenti più bui e porgendomi un efficiente arma in quelli più opportuni. L'incontro tra noi era già avvenuto nella mente, ora realizzato effettivamente nel mondo reale. Con quella frase spezzai l'incredulità dipinta nel volto del giovane, andando a bruciare ciò che pensava riguardo alla sua fama. Era difficile farsi un nome in quel particolare Villagio e le nuove leve, crescevano attraverso duri allenamenti, giornate impegnate sullo studio e sul preparare il fisico ad ogni possibile scenario.

    Ciò che Kyoshi mi ha raccontato di te mi ha incuriosito e spero che ti sia ripreso dal tuo ultimo scontro. I medici qui sono molto capaci.

    Ormai la noia aveva raggiunto un livello troppo elevato da sopportare. Attendevo una risposta del giovane, sperando che fosse positiva e che mi avrebbe permesso di aggiungere quella semplice domanda, atta proprio a fronteggiare tutto quel tempo perso, intrattenendolo in un nuovo modo.

    Che ne diresti di un ultimo allenamenti prima di tornare a casa? Non sarò duro come Kyoshi promesso

    [...]



    Una vasta arena si apriva d'innanzi a noi, ampia oltre ogni modo e sommersa da quella tanto amata Sabbia. Inoltre, vi erano anche delle zone dove quella polvere gialla non era presente, lasciando ad un duro terreno di manifestare la sua presenza e contraddistinguersi da tutto ciò che lo circondava. Lentamente prendevo posizione al centro di essa, poggiando le leve inferiori proprio sulla Sabbia, ruotando infine il corpo verso il bianco crine. L'occhio del Destino pesava ora sui nostri capi, osservatore distante del nuovo scontro che stava per nascere, pronto a gustarsi il teatro che stavano per mettere su dei semplici Genin. Ero pronto, aspettavo solamente che l'avversario iniziava ad avanzare, iniziando poi a proferire parola.

    Direi che possiamo iniziare. Attacca pure quando vuoi


    Stamina 100
    Resistenza 100

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    L
    e parole del ragazzo mi avevano incredibilmente rattristato, non perché pensassi davvero di esser diventato famoso, ma perché nel suo parlare quel ragazzo non mi aveva mostrato alcun particolare, nessuna emozione che mi facesse intendere se avesse capito la mia battuta o la stesse semplicemente ignorando, quasi come se fosse neutrale alla mia presenza.

    -Eppure pensavo fosse così, che peccato, davvero un peccato-

    Mi scappò un leggera risata, anche per far intendere al ragazzo che stavo solo scherzando.

    CITAZIONE
    Ciò che Kyoshi mi ha raccontato di te mi ha incuriosito e spero che ti sia ripreso dal tuo ultimo scontro. I medici qui sono molto capaci.

    -Si grazie, sto molto meglio di come il tuo amico mi ha ridotto. Ma come mai tutte queste attenzioni?-

    Chiesi curioso al mio interlocutore, sinceramente incuriosito del perché di questo strano interesse e al sentire della sua richiesta rimasi sorpreso, un po' per il cambio di personalità, che ora sembrava quasi simpatico, ma anche perché non pensavo affatto di dover subito rimettermi all'opera. Non ero neanche uscito dall'ospedale insomma.

    -E sia, faremo come mi hai chiesto. Ma non ti preoccupare per quanto riguarda il non farsi del male, mettiti in gioco al tuo massimo, o non sarà divertente!-

    Dopo aver detto queste parole, mi apprestai a seguirlo nel luogo predestinato per accogliere il nostro scontro. Un arena abbastanza spoglia per come la vedevo io, di certo non il luogo migliore per un taijutsu quale ero, non c'erano coperture che mi permettevano di salvarmi in caso di pericolo, sarebbe stato uno scontro difficile.

    [...]



    Mi misi in posizione dall'altra parte del campo e aspettai che mi desse un segnale per iniziare.
    Il mio piede sinistro era leggermente più avanti del destro, le ginocchia leggermente piegate e i busto piegato in avanti per facilitare una risposta rapida ad eventuali attacchi.
    La mano stringeva l'impugnatura della katana agganciata nel fodero poco sopra il mio fondoschiena.

    -In un campo così aperto come posso mettermi in vantaggio? E poi tutta questa sabbia... Ma forse potrei...-

    Decisi di riusare la mia vecchia strategia, quella che usai contro Kyoshi. Dopotutto, squadra che vince non si cambia.
    La mia azione doveva essere veloce, poiché dovevo alternare 2 tecniche in breve tempo, così decisi che era il caso di usufruire della mia tecnica preferita.

    Il piano era semplice: Attraverso la moltiplicazione del corpo, avrei guidato la mia offensiva sul mio avversario, portandomi in breve tempo faccia a faccia col mio avversario.

    A quel punto, accerchiando il mio avversario con le copie, avrei composto i sigilli dell'arte del fulmine: taglio della tigre, imitato dai miei cloni per non far riconoscere l'originale, permettendo alla trappola di comparire a circa 5 metri dal mio avversario.
    Durante l'accerchiamento, mi sarei posto esattamente di fronte il mio avversario, in modo tale da creare la trappola proprio alle sue spalle.

    A quel punto, tutte le copie, seguite da me, si sarebbero avvinghiate su Haruki, imitando la tecnica dell'impatto ascendente, ma io avrei reso i miei movimenti più sfuggenti attraverso la tecnica del corpo sfarfallante.
    Così avrei cercato di spingerlo esattamente sulla trappola.

    A quel punto, mentre l'avversario sarebbe stato bloccato sulla mia trappola, avrei usato la tecnica della decapitazione della luna crescente, puntando direttamente al suo petto per aprire uno squarcio superficiale.


    Scheda


    Azioni:
    -Moltiplicazione Oboro(10 copie)/
    Tecnica del Taglio della Tigre
    -Tecnica del Corpo Sfarfallante/
    Impatto ascendente
    -Decapitazione della Luna Crescente
    -

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    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 150-5-10-5
    Resistenza: 150-10-10
    Statistiche Finali:
    Stamina: 130/150
    Resistenza: 130/150

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    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]

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    Equipaggiamento:
    -Katana
    -1x Spiedo da lancio
     
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    Lo sguardo attento del fato non sembra ancora si sia presentato, mentre entrambi prendevamo posizione in quella spoglia ma ricca arena. Ciò che agli occhi del giovane Sumairu poteva sembrare povero, per me, Genin di Suna, era tutt'altro. Le mie poche tecniche, difatti, facevano affidamento su quel particolare elemento, su quella gialla polvere che sinuosa si muoveva nel ventre dell'enorme contenitore. Proprio come una perfetta madre che tiene il suo bambino in grembo, così funzionava la Giara di Sabbia. In quell'arena c'era tutto ciò che era a mio favore, lasciando ben poco di utile al mio avversario. Il bianco crine era ancora oggetto della mia attenzione, mentre un grande cavaliere lucente si mostrava in alto, battendo forte con i suoi raggi sui nostri capi. La noia era un grande nemico e in aggiunta a quelle torride temperature, potevano letteralmente uccidere. Dunque, ero lì per quel motivo: abbattere la noia.

    Fa piacere sapere che tu stia bene. Volevo scusarmi a nome di tutto il Villagio per il modo con cui Kyoshi ha combattuto contro di te

    Uno sguardo serio e occhi tenuti dritti verso i suoi, rafforzavano la tesi delle sue parole che erano accompagnate da un tono di voce assai gentile e preoccupato. Il busto va poi ad inclinarsi leggermente, tenendo le braccia strette lungo le leve inferiori, mostrando quello che sembra proprio un perfetto inchino. Le mie sembravano proprio delle scuse, anzi lo erano. Le azioni di Kyoshi erano state troppo dure ma fortunatamente, era riuscito ad uscirne quasi incolume. Man mano che passavano i secondi, la noia continuava ad aumentare anche se da lì a poco, avrebbe avuto una fine certa.

    Perfetto, facciamo che quest'allenamento sia divertente

    Ed ecco dunque il momento tanto atteso, preceduto da uno spiccato sorriso in volto e mostrando al giovane Sumairu tutta la mia volontà nel voler combatterlo. Ci separava una distanza di circa cinque metri, mentre impaziente aspettavo una sua mossa, un qualcosa che dava inizio allo scontro. Tutto ciò, tuttavia non tardò ad arrivare. Le sue leve inferiori si mossero per prime, portando ambo le mani a compiere alcuni sigilli, a me decisamente familiari. Ero fermamente convinto che quelli appena compiuti, fossero i sigilli per la Moltiplicazione Oboro, jutsu dalla grande utilità. Tale jutsu era una variante della semplice Moltiplicazione del Corpo ma che permetteva di poter creare un numero di copie ben maggiore. Tuttavia, i nuovi avversari entrati in campo, non erano minimamente paragonabili al numero che io medesimo, potevo evocare. Facile fu' per me intuire che vi era un grande divario fra le nostre capacità di controllo del chakra ma lascia correre, permettendo al giovane di compiere la sua strategia d'attacco. Restai immobile, portando le leve inferiori a divaricarsi fra loro e abbassando leggermente la postura, stando pronto a qualsiasi mossa del nemico. La situazione iniziava a scaldarsi e non soltanto per le alte temperature ma anche per l'evolversi della situazione creatasi in quel piccolo frangente. Intorno a me avevo tanti avversari, tutti intenti a compiere dei nuovi sigilli; questi tuttavia, mi erano sconosciuti. Nulla era successo e ciò era strano, decisamente strano. Pochi secondi e ripartì con il suo attacco, lanciandosi con l'intero corpo verso la mia figura, emulato inoltre dalle sue perfette copie illusorie.

    Ci siamo..

    Sapevo, attraverso la testimonianza di Kyoshi, che Sumairu preferiva combattere attraverso i Taijutsu, ragion per cui dovevo tenere le distanza con il suddetto avversario. Vederlo caricarmi con tutte le sue copie, fece scattare rapida e lesta una piccola molla, portando la mente ad analizzare ed elaborare una difesa efficiente e sicura. Per prima cosa dovevo allontanarmi da lui e potevo farlo tranquillamente attraverso una delle tecniche basilari da me apprese nel corso del tempo, ricorrendo proprio a quella mia amata Sabbia. Creando un ponte di Chakra tra me e la Sabbia presente sotto i miei piedi, iniziai a creare una nuvoletta fatta di quello stesso elemento che densa e compatta, era capace di portare il mio peso su di essa e levitare nell'aria.

    Sabaku Fuyuu

    Letteralmente "Sospensione del Deserto". Con essa potevo riuscire ad evitare quel primo attacco, portandomi ad indietreggiare per altri tre metri, spostandomi proprio attraverso la nuvola di sabbia e sperando che quell'attacco diventi vano ed inutile. Successivamente, il giovane dal bianco crine portò un secondo attacco, che attraverso l'uso della sua spada, andò a compiere una specie di falce di luna, proprio dritta vero di me. Comandai nuovamente quella densa nuvola di Sabbia, facendola spostare nuovamente ma questa volta verso il mio fianco sinistro e nuovamente di circa tre metri, sperando che anche quest'attacco sia reso vano.

    Non sei male..


    Resistenza 100
    Stamina 100-5 = 95

    Azioni:
    - Sospensione del Deserto per evitare il primo attacco come descritto nel post
    - Mi sposto con la nuvola di sabbia come descritto nel post
     
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    Jet, la corretta dicitura è "dinanzi" non "d'innanzi". Nel complesso, hai sbagliato diverse volte la scelte del modo e del tempo verbale e hai omesso qualche apostrofo. Cerca di fare maggiore attenzione.

    CITAZIONE

    Responso nr. #1


    Attacco -Sumairu:
    - Moltiplicazione Oboro(10 copie) Supporto
    - Tecnica del Taglio della Tigre Riesce] [Incontrastata]
    - Tecnica del Corpo Sfarfallante/Impatto ascendente 60+10+6+1=77 Fallisce [Inferiorità combattiva]
    - Decapitazione della Luna Crescente 60+5+9=74 Fallisce [Inferiorità combattiva]

    Difesa -Haruki:
    - Sospensione del Deserto 110+4+8=122 Riesce [Superiorità combattiva]
    - Schivata 110+4+17=131 Riesce [Superiorità combattiva]

    Danni:
    Haruki Sato
    Sumairu Akame


    Narrazione Turno:
    Il divario tra i due ninja è molto ampio, al punto da permettere al suniano di schivare con leggerezza l'ingegnoso attacco del genin di Kumo. L'idea di spostarsi su una piattaforma di sabbia sembra essere stata un'ottima intuizione per il giovane Haruki. Cosa farà ora?



    Situazione Finale:

    A tre metri di distanza l'uno dall'altro. Trappola elettrica ancora presente sul campo. 10 oboro bunshin in campo, ma Karuki conosce il vero Sumairu.



    Commenti Arbitro:
    Nada
     
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    La gialla polvere sotto i miei piedi era viva, mossa da quel lungo e sottile ponte di Chakra creato dalla mia volontà e seguito dalle mie speranze, le stesse che accompagnavano quei movimenti decisamente fluidi e precisi, atti proprio a schivare gli attacchi del giovane dal bianco crine. Leggera e sinuosa si liberava sopra il terreno, sottostando ai miei comandi proprio come un perfetto animale da compagnia. Lo scontro era appena iniziato e si rese estremamente interessante già dalle prime fasi. Il nemico, Sumairu, non voleva decisamente attendere oltre ciò nonostante, i suoi attacchi mi furono facilmente evitabili. Dunque la situazione si era evoluta e la mia figura si ritrovò a distare pochi metri dal giovane Genin, stando proprio su quella nuvola di Sabbia mentre lo sguardo poggiava sulla di lui figura. I suoi attacchi erano chiari, facili da leggere e da prevedere. Saggiavo con i sandali proprio quella densa gialla polvere, mia unica arma e difesa. L'elemento che più caratterizzava Suna, che la nascondeva in un caldo abbraccio e che la teneva al sicuro da fonti esterne, veniva sfruttata da una gran parte degli Shinobi facente parte di quel illustre Villaggio, di cui ovviamente facevo parte. La semplice difesa si era rivelata la più giusta possibile rendendo vano il piano d'attacco del avversario, ora ben riconosciuto tra tutte quelle poche copie. Osservavo silente la scena mostratami dalle nocciola iridi mentre le leve superiori andavano a rilassarsi a differenza del lato inferiore del corpo, che teneva alta la concentrazione proprio a causa dell'incessante adrenalina in circolo.

    Bene.. ha funzionato

    Sbuffai emettendo quelle semplici parole che deboli attraversarono l'etere, caldo come non mai, proprio a causa di quella gigantesca palla di fuoco presente lì in alto. Le alte temperature non erano più un problema ed ero capace di muovermi perfettamente sotto quei roventi raggi. Inspirai dalle narici dell'aria carica di calore e di piccoli granelli di sabbia, mentre la densa nuvola di Sabbia s'alzava in aria, portandosi a circa tre metri dal suolo. Lo sguardo era ancora sbarrato sulla figura originale di Sumairu, tralasciando completamente le altre che altro non erano che delle semplici copie illusorie. Un trucco che in passato avevo utilizzato spesso e volentieri ma sentivo come se qualcosa stesse cambiando dentro di me. Tutti quegli allenamenti forse stavano dando i propri frutti e probabilmente, tutte quelle domande che mi tormentavano, finalmente stavano trovando una risposta valida.

    Sei veloce..

    Era vero. In quel piccolo teatro rovente, avevo trovato il tempo di portare dei complimenti al giovane Sumairu. Il racconto di Kyoshi iniziava a farsi vivido nei ricordi e le palpebre, confermavano proprio quelle sue esatte parole. Dovevo assolutamente dargliene atto, le sue capacità fisiche erano davvero notevoli, inferiori certamente a Juza Wolf ma ugualmente pericolose. Il busto s'inclinò lentamente mentre le leve inferiori andarono a piegarsi, portando a puntare proprio verso la figura del avversario. Il piano d'attacco era stato elaborato e attraverso quel collegamento di Chakra, inviai un ordine preciso alla densa nuvola di sabbia, comandandole di scendere in picchiata verso l'obiettivo.

    ..ragion per cui devo impedire ogni tuo movimento!

    Veloce e rapida, la nuvola scendeva sempre più, divorando i pochi metri che ci separavano e nulla sembrava poterla arrestare. L'intero corpo era abbassato, tenendo una posizione quanto più appropriata per la scesa in picchiata mentre lo sguardo diventava sempre più sottile. Finalmente anche le leve superiori potevano rendersi utili alla battaglia, portando per prima quella destra ad essere partecipe, che con un movimento preciso, si portò a puntare proprio l'originale Sumairu. Quel movimento, altro non era che il tramite con il quale inviare un lungo ed invisibile filo di Chakra, capace di rendere la Sabbia presente alle sue spalle viva, proprio come quella nuvola di Sabbia. Spostarla successivamente, verso l'originale, con l'intenzione di bloccare le sue leve inferiori e quelle superiori. Dunque, avevo utilizzato la Gabbia di Sabbia per impedire qualsiasi suo movimento per poi portarmi a saggiare il terreno con le mie gambe, dissolvendo la Sospensione del Deserto. La Gabbia, attraverso la chiusura del pugno, doveva stringersi su quei suoi arti, proprio come durante il suo scontro contro Kyoshi.

    Sabaku Kyū

    Era il momento di passare oltre, andare alla seconda fase del piano d'attacco e provare a causare i veri danni. Questa parte del piano, prevedeva l'utilizzo della Sabbia presente nella Giara di Sabbia, la stessa che ribolliva dentro di essa. Sinuosa uscì fuori dal grande contenitore e sotto comando, parte di essa iniziò a creare quattro Shuriken fatti di quello stesso elemento. Suna Shuriken, per poi successivamente crearne altri quattro e tutti, puntavano all'unica parte del corpo rimasta libera. L'offensiva poteva dirsi conclusa ma volevo provare a contrastarlo sul suo stesso gioco, ovvero il Taijutsu. Il braccio destro venne tirato all'indietro, portando il gomito a piegarsi mentre la mano si chiudeva in pugno. Il busto accompagnò tale movimento, ruotando di pochi gradi, in modo da dare al colpo maggiore velocità e potenza. Infine, sfruttai quello che era il mio Chakra Elementale, ovvero il Doton. Esso, mi permetteva di rafforzare una parte del corpo e aumentare la potenza di quel colpo, che venne lanciato proprio come una molla, rivolto proprio all'addome del avversario.



    Resistenza 100
    Stamina 95-10-10-10-10-5= 50
    Giara di Sabbia (5-1-1=3)

    Azioni:
    - Gabbia di Sabbia sui quattro arti
    - Shuriken di Sabbia Rotanti (Ne creo quattro)
    - Shuriken di Sabbia Rotanti (Ne creo quattro)
    - Pugno all'addome rafforzato con il Doton
     
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    SUMAIRU AKAME


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    S
    buffai solamente quando vidi che il mio piano era andato in fumo. Anzi, avevo finito per far mettere il mio avversario sulla difensiva, facendogli originare quel costrutto a forma di duna che lo teneva sollevato dal suolo.

    Potevo sentire la sabbia soffice passarmi tra le dita dei piedi, nel mentre osservavo il mio avversario intento a svolazzare.

    -Devo escogitare qualcosa per raggiungerlo. Forse se riesco a fargli prendere quota potrei cercare di arrampicarmi sulla sua base di appoggio e combatterlo sul corpo a corpo.-

    Un paio di idee mi saltarono alla mente, ma si comportarono come foglie al vento, passavano veloci e non portavano a nulla di fatto: ero troppo preoccupato per la sua prossima mossa per escogitare un piano adeguato alla situazione, talmente tanto che non mi stavo neanche guardando intorno.

    CITAZIONE
    Sei veloce, ragion per cui devo impedire ogni tuo movimento!

    Evidentemente il mio avversario non sembrava avere la pazienza che avevo io nel aspettare la prossima mossa dell'avversario. Fu tanto veloce da non lasciarmi neanche il tempo di rispondere a quella provocazione;
    Sentivo ai polsi e ai polpacci le stesse costrizioni che si presentarono nel mio precedente scontro, ciò voleva dire soltanto una cosa: la gabbia di sabbia aveva avuto di nuovo la meglio su di me prendendomi alla sprovvista, o meglio era quello che volevo far credere al mio avversario.

    Nel momento stesso in cui mi accorsi che la massa di sabbia, che si stava muovendo dietro di me, si stava dirigendo verso i miei arti, capii che qualsiasi tentativo di schivarla sarebbe stato inutile, perché il mio avversario era troppo più abile di me nei jutsu. Ma io avevo comunque l'effetto sorpresa dalla mia parte.

    Nel mentre i vari shuriken colpivano il mio corpo, perforavano la pelle e la sabbia si insinuava nelle mie ferite, nella mia mente cercavo di mantenere i miei intenti fissi, per evitare di crollare sotto quel dolore straziante, e mantenere le energie apposite per il mio piano. Anche perché, non sarei mai riuscito a parare così tanti proiettili in una volta sola.

    Anche se, inizialmente, il mio piano consisteva nell' evocare il taglio della tigre sotto i suoi piedi, sfruttando il fatto che il mio avversario non sapesse che potevo evocarla senza comporre sigilli, quando vidi che egli si avvicinava, decisi di attendere. Dopotutto, da quella distanza, potevo dedurre che la sua capacità di gestire la sabbia senza coinvolgersi fosse abbastanza limitata, a meno di tecniche a me sconosciute.

    Quando il mio avversario fu a pochi centimetri da me, cominciai a far fluire il chakra Raiton all'interno dei miei pugni e nella mia gamba destra. A quel punto, aspettai la mossa del mio avversario.

    Quando vidi che man mano la sua posizione passava da rilassata a una posizione più aggressiva e pronta a tirare un pugno, come avevo imparato a riconoscere attraverso i miei vari allenamenti da Taijutsu type, cercai di strattonare gli arti infusi di chakra per liberarli dalla loro gabbia, che sarebbero stati aiutati dall'affilatezza che quel particolare tipo di chakra donava loro.

    -NON SOTTOVALUTARMI!-

    Attraverso la forza cinetica conservata dal mio arto sinistro, ancora infuso di chakra, dopo la sua liberazione, la sua traiettoria invariata lo avrebbe diretto inevitabilmente in direzione del pugno avversario.
    A quel punto avrei cercato di afferrare il suo polso per tentare di bloccarlo, facendo affidamento anche sulla forza della mia gamba destra che poteva fare presa sul suolo, cercando di compensare l'impossibilità di muovere la sinistra.

    Scheda


    Azioni:
    -Pugno Sinistro
    [Effetto Folgorazione]
    -Pugno Destro
    [Effetto Folgorazione]
    -Calcio Destro
    [Effetto Folgorazione]
    -Presa
    [Effetto Folgorazione]

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    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 130-10-10-10-10
    Resistenza: 130-1-1-1-1
    Statistiche Finali:
    Stamina: 90/150
    Resistenza: 126/150

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    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]

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    Equipaggiamento:
    -Katana
    -1x Spiedo da lancio
     
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    Responso nr. #2


    Attacco -Haruki:
    - Gabbia di Sabbia sui quattro arti RIESCE [Incontrastata]
    25 di resistenza per arto
    - Shuriken di Sabbia Rotanti RIESCE [Incontrastata]
    - Shuriken di Sabbia Rotanti RIESCE [Incontrastata]
    - Pugno all'addome rafforzato con il Doton 20+9=29 FALLISCE [Inferiorità combattiva]
    Forza fisica: 10

    Difesa -Sumairu:
    -Pugno Sinistro RIESCE [Superiorità combattiva]
    12+15+8=35
    -Pugno Destro RIESCE [Superiorità combattiva]
    12+15+8=35
    -Calcio Destro RIESCE [Superiorità combattiva]
    12+15+16=43
    -Presa 60+1= 61 RIESCE [Superiorità combattiva]
    Forza fisica: 20
    Danni:
    Haruki Sato 15 D20[9]
    Sumairu Akame [(8+3+1+6)+10+13]+[(2+4+3+2)+10+7]=69

    Narrazione Turno:
    Sumairu dimostra di essere un ninja davvero coscienzioso. Riconosce l'enorme divario tra la propria rapidità fisica e quella della sabbia di Haruki e si lascia catturare, subendo passivamente i colpi di shuriken del suo avversario. Prima però che il suniano possa colpirlo con un pugno al centro del petto, riesce a liberarsi dalla morsa sabbiosa con l'ausilio del chakra raiton e blocca il polso al suo avversario, scaricando sul suo corpo l'elettricità concentrata sulla sua mano.


    Situazione Finale:

    Polso di Haruki stretto nella preso di Sumairu. Attacco a quest'ultimo. Sumairu ha una gamba ancora bloccata. Copie ancora in campo.


    Commenti Arbitro:
    Nada
     
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    O
    ra che l'avevo catturato, non potevo però ritenermi tranquillo. Il mio avversario era comunque un esperto di ninjutsu e io stesso conoscevo tecniche che potevo usare senza l'ausilio di sigilli, quindi tutte le probabilità di successo della mia strategia potevano annullarsi in qualsiasi momento.
    Dovevo essere cauto ma allo stesso tempo impetuoso, per non lasciare al mio avversario, un momento di respiro per riprendersi.

    -Per fortuna, non ci siamo mossi dal punto in cui si trovava lui prima, quindi posso dirmi fortunato perché in questo modo, la mia trappola non è andata totalmente sprecata.-

    Non mi rimaneva che capire come potevo portarlo su di essa perché di certo non ci sarei arrivato facilmente con la gamba bloccata.

    A quel punto capii che...

    -Se lui non cade nella trappola, allora la trappola se lo verrà a prendere.-

    Decisi che il metodo migliore per tenerlo bloccato al suolo, era quello di bloccarlo letteralmente sul posto. Quello che potevo fare era utilizzare tutte le armi a mia disposizione per impedirgli di fuggire.

    Mantenendo la presa salda sul mio avversario, avrei sfoderato la katana, cercando di spingerla verso il basso colpendogli il piede sinistro, sfruttando anche il chakra del fulmine. In questo modo la spada, che normalmente avrebbe incontrato la resistenza del terreno e del suo piede, avrebbe viaggiato attraverso essi senza troppe difficoltà.
    L'elsa avrebbe funzionato da blocco: in questo modo il mio avversario, cercando di liberarsi, non avrebbe potuto sfilare il piede andando a tirare verso l'alto. A quel punto, con il mio piede destro libero avrei fatto pressione sull'elsa della katana, così da chiudere il suo piede in una presa con il suolo per non farlo fuggire.

    Avendo il piede bloccato, il mio avversario avrebbe avuto più difficoltà ad evitare la trappola che avrei evocato sotto di lui.
    Usando il chakra che mi era rimasto, lo avrei impastato per utilizzare il taglio della tigre. La trappola, per esigenze strategiche, sarebbe apparsa sotto il suo piede sinistro. In questo modo, potevo essere sicuro che con buona probabilità lo avrebbe colpito, ma potevo anche sentirmi protetto perché l'elsa della lama, isolata dall'elettricità avrebbe evitato che essa colpisse anche il sottoscritto attraverso il corpo del mio avversario.
    Rimaneva però il problema della mano a contatto diretto con esso, che però avrebbe contrastato l'elettricità con l'elettricità stessa, andando ad infondersi di chakra Raiton.

    A questo punto, avrei liberato il mio piede sinistro che, come il resto dei miei arti, per liberarsi sarebbe stato aiutato dal mio elemento.

    Purtroppo non avrei potuto in alcun modo prevedere se la mia strategia non avrebbe incontrato intoppi, quindi decisi di essere previdente e lasciare un margine di movimento per quanto riguardava le azioni seguenti.

    Scheda


    Azioni:
    -Affondo[Effetto Folgorazione]
    -Presa
    -Arte del Fulmine: Taglio della Tigre/
    [Effetto Folgorazione sul braccio già occupato nella presa]
    -Calcio[Effetto Folgorazione]

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    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 90-10-10-10-10
    Resistenza: 57-1-1-1
    Statistiche Finali:
    Stamina: 50/150
    Resistenza: 53/150

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    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]

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    Equipaggiamento:
    -Katana
    -1x Spiedo da lancio


    Edited by Tenshi-1 - 8/12/2020, 16:15
     
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    l'Akame si era rivelato essere capace e dotato di grande intelletto. Gli affilati Shuriken fatti completamente di Sabbia, avevano squarciato l'aria e colpito in pieno l'avversario, provocando grandi quantità di danni. Tuttavia, non erano sufficienti a donarmi la vittoria ma una cosa era certa, il giovane Sumairu si era ripreso dallo scontro con Kyoshi e non andava sottovalutato. La situazione si era assai complicata e mi ritrovavo in un piccolo guaio, creato da un azione sconsiderata e poco pensata. Era strano sentire il duro pugno battere contro il vuoto, bloccato da un semplice movimento del nemico. Il Taijutsu non era certamente adatto al mio stile di combattimento ma volevo testare direttamente e confermare alla mente ogni dubbio al riguardo. La distanza che ci separava era troppo breve ed ero entrato nel perfetto raggio d'azione di Sumairu, dandogli l'Habitat naturale più adatto alle sue abilità. Poco riflessivo. Ciò che assolutamente non potevo essere. Sentivo il polso venire stretto con sempre più forza. Non voleva lasciarmi andare. Proprio come un perfetto predatore, stringeva i suo aguzzi denti sul collo della sua preda. Digrignai i denti dal lieve dolore della sua azione, che con il suo Chakra naturale, ovvero il Raiton, aveva lanciato delle piccole scosse elettriche lungo tutto il mio arto superiore destro. Il dolore non era eccessivo e riuscivo a sopportare tutto ciò, anche se dovevo pensare a come evadere da quella situazione.

    Hai una bella forza fisica..

    Gli sussurrai mentre un fievole sorriso apparve in volto. Affrontare nuovi avversari alimentava quel fuoco presente in me. Avevo una grande voglia di continuare a confrontare le nostre abilità, stando comunque sotto l'occhio vigile di un Jonin della Sabbia, pronto ad interferire qualora uno dei due superava il limite concesso a dei semplici Genin. Da quella distanza potevo sentire il suo respiro, fievolmente affannato forse proprio a causa delle azioni precedenti. La vittoria non era ancora stata sancita e nessuno dei due sembrava ricoprire il ruolo del vincitore. Lo scontro sembrava essersi paralizzato, quasi come se entrambi volevamo riprendere fiato o semplicemente elaborare un piano d'attacco. Difficile era sapere cosa passava per la mente al giovane dal bianco crine che con uno sguardo serio e deciso, sembrava parlare senza proferir parola. Il tempo però è un nemico imbattibile, una forza dominatrice su tutte le forme di vita presenti sul pianeta. Ritornò a scorrere e il primo a muovere muscolo fu' proprio Sumairu. Uno sguardo vigile e attento catturò tale azione, mentre si apprestava ad armarsi della sua unica arma. Una lunga e sottile Katana, tenuta saldamente nella mano dominante e pronta sentire il sapore del mio sangue. Non approvavo affatto il suo intento, che con un deciso attacco puntava proprio ad uno degli arti inferiori, precisamente quello sinistro. Ribollivo nello spirito. Voglioso oltremodo di vincere quello scontro. Con altrettanta determinazione, rendevo la Sabbia presente attorno a noi viva, comandarla secondo il mio stesso volere. Dovevo difendermi assolutamente dall'attacco e per farlo, ricorsì nuovamente a quel tanto amato elemento. La Sabbia conosceva il mio essere, ed io conoscevo lei. Un movimento sinuoso e leggiadro, la portò a spostarsi in grande quantità e diretta dal mio unico arto libero, proprio verso il nemico. L'intenzione era chiara, inglobarlo completamente e impedire a quell'attacco di riuscire ad affondare nelle mie carni. Restava ancora vivo il problema del braccio destro, ancora bloccato dalla incessante presa del nemico. Dovevo liberarmi, sfruttare la situazione che avevo creato e volgere a mio favore il tempo guadagnato dalla stessa Gabbia di Sabbia. Provai a strattonare il braccio destro, tirandolo indietro con tutta la forza che avevo in corpo, sperando che le mie azioni portavano i risultati sperati. Digrignai i denti, andando a indurire i muscoli dell'addome e quelli delle leve inferiori, portando poi l'arto superiore mancino verso quello destro e ruotando il busto di circa quarantacinque grandi, in modo da facilitare il tentativo. Nello stesso momento, sentivo come se qualcosa stesse per accadere e difatti, sotto il mio piede mancino stava per venire a nascere qualcosa. Dovevo tenere alta la concentrazione ed evitare quell'attacco ma il tempo a mia disposizione era troppo breve per rispondere e finì per subire l'azione del nemico, anche se non sapevo con precisione di cosa si trattasse.

    Dann..

    Sentivo il corpo paralizzato, incapace di muovere qualsiasi parte del corpo. Il mio tentativo quindi si rivelò inutile e quella tecnica usata da Sumairu, arrestò il mio piano difensivo che fino a quel momento, sembrava essere perfetto. Ora dovevo pensare ai secondi successivi, che probabilmente avrebbero sancito il vincitore dello scontro. Stavamo creando un curioso allenamento e volevo che quel divertimento continuasse ancora per un po' e provare a conoscere meglio il giovane che avevo dinanzi. Lo sguardo crucciato e completamente focalizzato su di lui, aspettava dunque il riscontro di tutte le azioni compiute.


    Resistenza 85-1=84
    Stamina 50-10=40

    Azioni:
    - Gabbia di Sabbia sull'intero corpo
    - Cerco di liberare il braccio come descritto nel post

    N.B: Allora tisy ho provato a giocarla di astuzia. In pratica mi sembrava quasi sfiorare il metagame dicendo che vedevo la trappola creata da sumairu quindi ho voluto giocarla così e visto che la tecnica ha come effetti quello di paralizzarmi nell'azione in corso o in quella successiva (se usata in difesa) credo che dopo il tentativo di liberare il braccio non dovrei aver nessun problema per quanto riguarda la paralisi. Inoltre vorrei capire perché la Gabbia di Sabbia non faccia danni, dato che nella descrizione della tecnica è scritto che viene utilizzata anche per scopi offensivi, quando la si comprime e si stringe sul nemico.
     
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    Responso nr. #3


    Attacco -Sumairu:
    -Affondo[Effetto Folgorazione] 60+13=73 FALLISCE [Inferiorità combattiva]
    -Arte del Fulmine: Taglio della Tigre FALLISCE [Decisione arbitrale]
    -Effetto Folgorazione sul braccio già occupato nella presa RIESCE [Incontrastata]
    -Calcio RIESCE [Arreca 10+15+11=36]

    Difesa -Haruki:
    - Gabbia di Sabbia 110+612=128 RIESCE [Superiorità combattiva]
    Resistenza: 85
    - Cerco di liberare il braccio come descritto nel post FALLISCE [Paralizzato]

    Danni:
    Haruki Sato 28+15=43
    Sumairu Akame

    Narrazione Turno:
    Sumairu pensa bene di piantare la katana nel piede di Haruki, ma questi è rapido e lo blocca in un bozzolo di sabbia. Incapace di muoversi, ma ancora idoneo ad impastare chakra senza l'ausilio di sigilli, Sumairu fa apparire una trappola elettrica sotto l'avversario e, successivamente, gli concede un'ultima scarica con la mano con la quale lo tiene ancora stretto.

    Situazione Finale:
    Sumairu completamente avvolto nella sabbia, eccezion fatta per la mano con cui tiene Haruki. Attacco a quest'ultimo

    Commenti Arbitro:
    Nada


    Edited by tisy16 - 9/12/2020, 20:27
     
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    Lentamente riuscivo a muovermi nuovamente in maniera perfetta e precisa come un chirurgo. Mai avevo affrontato uno Shinobi che possedeva tale Chakra Elementale e straordinario era osservarne la potenza che poteva possedere. Un elemento il suo capace di un vario utilizzo, dal più offensivo al più strategico. Digrignai i denti dal dolore, proprio a causa di quelle piccole scosse elettriche, che rapide e funeste percorsero tutto il corpo. Un lungo brivido percorse la dritta schiena, donandomi una sensazione mai provata prima. Il Raiton era certamente di elevata capacità offensiva, forse ben superiore al Suiton, affrontato contro un altro Akame. Avrei certamente voluto provare la resistenza del mio elemento, posto in scontro con il suo ma Sumairu non era affetto un ninja in grado di combattere attraverso i Ninjutsu e ciò lo avevo confermato attraverso le iridi. Dunque lo scontro prendeva una nuova piega e fortuna volle, che la Gabbia di Sabbia rispose rapida al comando, sollevandosi perfettamente sul corpo del giovane Akame e rinchiuderlo in una densa morsa. Potevo sentire la Sabbia aggrappata ad ogni angolo del suo corpo. Rispondere al mio comando e stringerlo sempre più.

    Riesci a sentirmi?

    La sabbia lo avvolgeva completamente e non sapevo minimamente se stesse ascoltando o meno. Una cosa era certa, il suo spirito era ancora presente nel suo corpo, quindi era ancora vivo. Lentamente permettevo alla gialla polvere, presente sul suo capo e sul busto, di lasciare la morsa e ripiombare nuovamente al suolo. Poteva nuovamente osservare la mia figura e quel rovente Sole che ancora sovrastava l'intera aria. Le poche tecniche che conoscevo, per sua sfortuna, non richiedevano nessun sigillo e facile era ribattere ad ogni suo attacco anche se la situazione in cui mi ero cacciato non erano delle migliori. Il braccio destro era ancora bloccato dalla sua presa e vano era stato il tentativo di liberarsi da quella tremenda presa. La sua forza superava nettamente la mia.

    Mi dispiace ma probabilmente lo scontro termina qui

    Volevo che lo sapesse. Lo sguardo tornò nuovamente serio mentre i suoi arti erano ancora bloccati dalla mia sinuosa compagna. Con il poco Chakra rimasto, potevo sferrare gli attacchi decisivi e portare una nuova vittoria a casa. Con quella stessa forza, ordinai alla Sabbia presente attorno a me di prendere vita ed elevarsi e trasformarsi in cinque perfetti Shuriken. Riuscivo a sentire l'aria tagliarsi in due ad ogni loro movimento e pronti ad essere scagliati in direzione del nemico. Seguendo poi il mio volere, provarono a scagliarsi contro il busto del nemico e causare quanti più danni possibili. Non era finita lì, perché una nuova sequenza di cinque Shuriken, viaggiò nuovamente verso il suo busto e così altri cinque Shuriken. Erano circa quindici le armi create sulla base di quell'elemento, pronti ognuno a trafiggere il petto del giovane dal bianco crine.

    Nonostante tutto è stato uno bello scontro


    Resistenza 41
    Stamina 40-10-10-10=10

    Azioni:
    - Shuriken di Sabbia (Cinque)
    - Shuriken di Sabbia (Cinque)
    - Shuriken di Sabbia (Cinque)
     
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    N
    onostante fossi deluso da me stesso, non potevo prendermela con i miei avversari.

    La situazione in cui mi trovavo in quel momento, era solo colpa mia e della mia ignoranza della tecnica del mio avversario. I miei arti bloccati fremevano all'idea di non poter dare il colpo di grazia al mio avversario e nel mentre mi liberava dalla catene che mi bloccava busto e testa, fremevo all'idea di tirargli una testata per la rabbia.

    Quando ormai avevo sputato l'ultimo granello di sabbia, guardai negli occhi il mio avversario e dopo aver tentato più volte di strattonare via gli arti, di liberarmi dalla sua presa o tirargli qualche testata inutile, causa la lontananza, decisi che ormai era finita.

    Il mio avversario mi aveva superato ormai e se non fosse stato per quella stupida sabbia, forse ce l'avrei fatta, ma purtroppo qualsiasi mio tentativo di fuggire era inutile.
    Qualsiasi supplica avrebbe finito solo col disonorarmi.

    CITAZIONE
    Nonostante tutto è stato uno bello scontro.

    Risi leggermente alla frase del mio avversario.

    -Ti sbagli, il tuo è stato un bello scontro. Io non ho fatto un granché se non prendere botte destra e a manca. Se non fosse stato per questi sporchi trucchetti...-

    Nel mentre parlavo, a mano a mano tutte le tecniche con effetto prolungato si dissolvevano.
    Le copie, una alla volta, porsero un inchino al loro evocatore e al mio avversario e scomparvero ne loro caratteristico fumo.
    La trappola, rimasta inutilizzata, si richiudeva su se stessa perdendo consistenza.

    -Se fosse stata solo una prova di abilità, mi avresti battuto molto tempo fa, devo ammetterlo.-

    Quando vidi crearsi davanti a me i 15 shuriken, chiusi gli occhi e pronunciai le fatidiche parole, controvoglia.

    -Per me, è molto difficile fare una cosa del genere, ma mi arrendo.-

    E aspettai che essi si avventassero su di me.

    Scheda


    Azioni:
    -Affondo[Effetto Folgorazione]
    -Presa
    -Arte del Fulmine: Taglio della Tigre/
    [Effetto Folgorazione sul braccio già occupato nella presa]
    -Calcio[Effetto Folgorazione]

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    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 90-10-10-10-10
    Resistenza: 57-1-1-1
    Statistiche Finali:
    Stamina: 50/150
    Resistenza: 53/150

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    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]

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    Equipaggiamento:
    -Katana
    -1x Spiedo da lancio
     
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