Accademia Monkey D. Luffy

per Detective-Conan

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    Il Paese del Suono e l'omonimo villaggio sito in esso avevano subito un periodo molto cupo della sua storia. I pirati avevano invaso le sue coste e avevano conquistato, depredando e distruggendo, più di un insediamento. La situazione si era da poco ristabilita, da quando i villaggi ninja erano riusciti a scacciare quelle genti di predoni e stupratori, ricacciandoli in mare o giustiziandone i più. L'intero paese era reduce da quell'annessione forzati, come un soldato ferito che torna dalla battaglia, così il villaggio arrancava nella sua lenta ripresa. Alla recessione segue sempre una ripresa, ma a quale prezzo? C'era speranza nei cittadini di Oto, ma le ferite lasciate dai pirati erano ancora vivide nelle loro menti e non si sarebbero rimarginate presto.
    Allo stesso modo l'accademia, i suoi allievi e tutto il quadro istruttori aveva subito il duro travaglio dell'esilio. Il quinto anno di accademia andava incontro all'inprocrastinabile epilogo: l'esame di diploma per diventare genin e ottenere il tanto ambito coprifronte del Suono, con la nota musicale ben incisa su di esso.
    Un corso di aspiranti ninja iniziato in un'epoca relativamente serena. Le lezioni che andavano avanti tra le mura della tranquilla accademia del villaggio. Future generazioni di ninja che riempivano i banchi di scuola, i sensei con i loro giubotti da chuunin, le risa e gli schiamazzi quanto le lezioni terminavano. Monkey D. Luffy aveva vissuto questa vita per quattro anni, ma poi il disastro della guerra si era abbattuta su Oto. Il villaggio conquistato, l'esodo dei ninja superstiti e l'esodo dei ninja indifesi.
    L'accademia era proseguita. Doveva andare avanti. Se si fosse fermata la catena che ogni anni proclamava nuovi ninja, chi avrebbe sostituito i veterani morti in guerra? Chi avrebbe riconquistato Oto? Tra gli aspiranti genin serpeggiava la paura per quella situazione anomale, ma c'era anche chi non avrebbe esitato a partire alla volta del suo villaggio natìo per liberarlo dal giogo dei pirati. Ci allenava in accampamenti di fortuna, tra gli alberi nei boschi, tra i campi arati e mai seminati, nella valli tra le colline. E nel frattempo si temeva di essere attaccati da un momento all'altro. Tra predoni, ladri, briganti e pirati, ce n'era di scelta!
    E poi tutto era tornato alla normalità, da un momento all'altro. Oto era stata ripresa e i suoi cittadini rioccuparono gli edifici fatiscenti e abbandonati. Non tutti erano riusciti a fuggire e coloro che erano rimasti erano diventati testimoni della ferocia del popolo del mare.
    E l'ultimo anno di accademia era passato tra il ricordo di un villaggio che non era più come prima, un futuro carico di speranza e un presente fatto di problemi e ansie. E i giovani aspiranti genin avevano un ostacolo in più: il fatidico esame finale!
    Detective-Conan Allora, sarà un'accademia diversa dal solito, almeno per l'introduzione. Resto a disposizione per ogni tuo dubbio, ma ti prego di scrivermi in mp. Ho volutamente omesso la figura del sensei, se ne avrai bisogno per il tuo post, inventalo pure. Così potrai creare un png in base alle tue future esigenze narrative, se vorrai curare la figura del sensei d'accademia per la crescita del tuo pg.
    Questo primo post è puramente narrativo. Abbraccerai un periodo di cinque anni. In pratica tutto il tuo percorso accademico. Ho spiegato a grandi linee ciò che è successo e perchè il giorno dell'esame per il tuo pg e per i suoi compagni è tanto importante. Datti da fare perchè terrò in considerazione moltissimo l'impegno profuso in questo post introduttivo. Non farti cogliere dalla fretta del novellino che vuole soltanto passare l'accademia per iniziare a ruolare "seriamente". Datti da fare e sarai ricompensato.


    Edited by tisy16 - 8/5/2020, 23:20
     
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    Villaggio del Suono, anno 20 d.Z.



    Quel mattino mi svegliai di buon ora, alle prime luci dell' alba, ma era una giorno diverso dai precedenti...
    Mi alzai,mettendomi seduto sul letto, guardai alla mia destra e vidi che la luce passava attraverso i vetri leggermente appannati della finestra della mia stanza illuminando il mio cappello di paglia; quella vista mi fece tornare alla mente moltissimi ricordi...
    Il giorno che conobbi Shanks, il mio migliore amico e mentore, mi ha insegnato tutto quello che sapevo su come essere un bravo ninja e mi aveva invogliato ad essere una persona migliore, una persona più forte, con uno scopo nella vita.
    Purtroppo, coi bei ricordi, tornarono anche i brutti momenti della mia vita: l' incidente con mio padre che mi ha lasciato un segno nel corpo indelebile, l' assalto dei pirati e dei briganti nel nostro paese, che ci ha destabilizzato ed indebolito per molto tempo, proprio mentre mi trovavo i miei primi anni in accademia, infine la parte più brutta, qualche giorno fa la morte di Shanks, ancora non sò per quanto porterò questo dolore nel mio cuore.
    Ripensare a tutti gli eventi che avevano segnato la mia vita fino a quel momento poteva sembrare un segno di debolezza, invece era segno di consapevolezza che quello non era un giorno come un altro, dovevo essere consapevole di come fossi arrivato a questo giorno, il giorno in cui finalmente sarebbe stato decretato il mio futuro... il giorno degli esami per diventare un genin.
    Per tutta la vita ho desiderato diventare un ninja, potente e rispettato per questo, adesso che ero arrivato al giorno in cui mi sarei impegnato come non avevo mai fatto mi sentivo vuoto, alcuna emozione, nè felicità nè paura, la cosa era sicuramente dovuta alla perdita di una persona importante per me.
    Guardai verso l' alto, come se cercassi di vedere il luogo dove era andato a finire lo spirito di Shanks per chiedergli consiglio:

    Amico mio, se tu fossi stato qui mi avresti sicuramente fatto una delle tue ramanzine o con un bel pugno mi avresti fatto riprendere, vero?

    Calai lo sguardo difronte a me e vidi il mio riflesso nello specchio che aveva accanto al letto, la vista di quel essere debole, senza spina dorsale, mi fece reagire e dopo essermi dato un bel pugno al viso dissi sorridendo:

    Oggi diventerò un genin, perchè io sono destinato alla grandezza!

    MI alzai finalmente per andarmi a lavare, mi preparai e, dopo aver fatto un' abbondante colazione, uscì di casa passando al fianco di quell' uomo che si proclamava mio padre:

    Esco con l' etichetta di TUO figlio, ma tornerò con l' unica che importerà d' ora in poi... sarò un NINJA!

    Con quelle parole, accompagnate anche dal dovuto sguardo, di sfida uscì iniziando ad incamminarmi verso l' accademia; passai dal mercato che ormai non aveva più l' aspetto di un tempo, ancora era in fase di ripresa, come tutto il villaggio del resto, ancora portavamo le ferite dell' assedio non solo nella mente e nel corpo, ma anche nel nostro stile di vita che doveva abituarsi alla momentanea situazione.
    Arrivai dinnanzi l' accademia, lì davanti c' erano tutti gli studenti che si accingevano ad entrare per svolgere come me l' esame finale, ma in quel branco di teste ne vidi una che mi colpì più degli altri...
    Vidi una chioma dorara raccolta in due enormi codini, mi avvicinai di più e vidi una ragazza, più o meno la mia età, di corporatura esile, la pelle candida, vestita con abiti di soli due colori, bianco e nero, ed infine i suoi occhi, per un attimo si era voltata e si poterono vedere occhi azzurri simili a zaffiri chiarissimi.
    Ad un primo impatto, dalla corporatura, poteva sembrare difficile immaginarla come una decisa a prendere una strada come quella dei ninja, pericolosa in ogni momento, ma negli occhi riuscì a vedere una luce che negli altri non vedevo; quella ragazza nascondeva una forza che gli altri non avevano, ero sicuro che di lei ne avrei sentito parlare in futuro.
    Finalmente entrammo tutti in accademia, dirigendoci ognuno nella propria aula, entrai e mi diressi al banco che mi aveva ospitato fin dal primo anno, anche su di esso vi erano i segnali che feci il primo giorno, ero un piccolo teppista il primo anno, nulla a che vedere con la persona di adesso, totalmente diversa, con un obiettivo da perseguire.
    Attesi qualche minuto e poi finalmente entrò il sensi in aula, era una delle poche persone che stimavo perchè portavo sul suo corpo e sul viso i segni che lo distinguevano, è stato uno dei pochi ninja del paese che, invece di disertare e scappare da codardi quali erano, è rimasto ed ha combattuto.

    smoker-render-male-one-piece-character-png-clipart-thumbnail



    Era un uomo alto almeno 1,90 cm con un fisico muscoloso, adornato da una grossa cicatrice sopra il pettorale destro, capelli corti e grigi come il fumo dei sigari che non smette mai di fumare, una cicatrice che scende dall' attaccatura dei capelli, non in linea retta, sino a sotto l' occhio destro...
    Aveva l' aspetto che per me doveva possedere un vero ninja, con i segni delle sue battaglie e dei suoi sforzi sul corpo, a futura memoria, per coloro che lo osservassero, di quanto lui fosse forte; arrivato al suo posto davanti a tutti noi, mi concentrai per ascoltare le parole che avrebbe pronunciato di lì a poco, ma prima osservai i miei compagni di classe: il tremore che molti ragazzi miei compagni manifestavano per la preoccupazione io non l' avevo, il sudore freddo che gli si vedeva chiaramente colare dalla fronte sul viso, o quello che ricopriva le mani, io non l' avevo, ero perfettamente calmo ed asciutto, chiunque si sarebbe potuto chiedere se avessi emozioni o no, la mia risposta sarebbe stata:

    " Sono emozionato, ma tremare non serve a niente, sudare è solo un intralcio e poi preoccuparsi vuol dire essere insicuri di se stessi, io... io lo creo da solo il mio destino... IO OGGI DIVENTERO' UN NINJA! "

    Spero che questo post d' apertura sia ben fatto :)
     
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    Zuroki, così era il nome di quell'uomo, squadrò ad uno ad uno gli allievi nel silenzio generale della classe. Sarebbero stati i primi a diventare genin dopo la cacciata dei pirati. Era stato un periodo duro per tutti, in particolar modo per loro che avevano dovuto interrompere e continuare in modo desueto gli studi. Che la loro preparazione ne avesse risentito? Quello era un timore che tormentava il chuunin di Oto. Aveva affrontato con sprezzo del pericolo centinaia di pirati, ma tremava all'idea di trovarsi di fronte ad aspiranti ninja incapaci di servire degnamente il villaggio per il quale lui avrebbe dato volentieri la vita.

    Seguirono minuti di silenzio, mentre Zuroki si prendeva il suo tempo per pensare alle prossime mosse. Quel giorno avrebbe dovuto decidere chi tra quei giovani era degno di indossare il coprifronte del suono e questo lo rendeva agitato. Vedere un gigante di quasi due metri, veterano di cento battaglie, tremare come una foglia per un compito apparentemente così semplice era paradossale. Tuttavia Zuroki fu bravo nel restare impassibile, almeno nell'aspetto esteriore, ritto in piedi di fronte alla classe.

    < Molto bene. > Esordì quando si sentì pronto. < Oggi voi pivelli dovrete convincermi di meritarvi questo coprifronte. > E dicendo ciò, indicò il proprio portato intorno al collo come fosse un foulard.

    < Lo vedete? > Attese la loro risposta corale che non avrebbe esitato ad arrivare.

    < Ora spiegatemi perchè voi vorreste averne uno come il mio. Cosa vi spinge a diventare ninja? Mettereste a rischio la vostra vita per un bene superiore, talvolta incomprensibile? Comincia tu. > Indicò proprio Monkey d. Luffy, un aspirante genin magro come un chiodo.

    Avrebbe ascoltato cosa aveva da dire il ragazzo e poi sarebbe andato avanti interrogando tutti gli studenti, uno alla volta, facendoli alzare in piedi e parlare ad alta voce davanti a tutti. Se avesse captato insicurezza o menzogna nelle loro parole, li avrebbe sbattuti fuori a calci. Non si diventa ninja se non si crede veramente in qualcosa.
    Terminata questa lunga fase, avrebbe distrubito dei fogli a ciascun studente.

    < Potete iniziare a scaldare i muscoli con questo test scritto. Fosse per me, non lo farei fare, ma non sono io a decidere. Procedete. Avete un'ora. >

    Il test te lo inviero in mp. Dovrai rispondermi prima di postare sempre per mp. Come primo post sei andato bene, però non hai colto il senso che volevo farti dare a quest'accademia. Dal tuo post si intuisce poco la situazione che il villaggio ha passato. Poco male, stai andando bene.

    EDIT: in mp dovrai rispondere correttamente alle domande. Evita di copiare il regolamente, voglio solo capire che tu abbia le idee chiare sul regolamento. ON GDR puoi anche ruolare di avere difficoltà nel tes e sbagliare tutto o finirlo in dieci minuti. Dipenderà dal background che vuoi dare al tuo pg
     
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    < Parlato Zuroki >

    Minuti infiniti di silenzio vagavano nell' aula, l' aria era tesissima, ognuno di noi si rendeva conto di quanto importante fosse quel momento, nessuno osava aprir bocca per evitare di mostrare ulteriormente la tensione che già provava, mentre il sensei ci scrutava tutti, come se si stesse facendo un' idea di chi potesse avere le carte in regola per diventare un genin...

    " Io le ho! Non posso fallire! Ho un obiettivo e lo raggiungerò a tutti i costi! "

    Il silenzio sembrava durare da ore e non minuti per la tensione che vibrava nell' aria, così il sensei la ruppe di botto:

    < Molto bene. >

    Le sue parole improvvise non poterono non far sobbalzare tutti i componenti della classe, me compreso, era un pò inaspettato quindi fu una reazione normale...

    " Dai Luffy! Non puoi mostrare debolezza in questo momento, guardalo deciso e mostra la tua determinazione! "

    Il sensei alzò il braccio e col pollice indicò il proprio coprifronte e disse:

    < Oggi voi pivelli dovrete convincermi di meritarvi questo coprifronte. >

    Quelle parole e la vista concentrata sul coprifronte del villaggio con il simbolo della nota musicale mi fece tremare da dentro, ma non era un tremore dovuto al nervosismo, ma all' emozione di ciò che rappresentava quel simbolo...

    < Lo vedete? >

    SI', SENSEI!

    Rispondemmo tutti quanti in coro, ma io per l' emozione lo dissi in un tono che albergava tra il parlare ad alta voce e l' urlare, per poco la mia voce non surclassava quella dell' intera classe.
    Probabilmente mi feci notare con quell' atteggiamento poi le seguenti parole dette dal sensei erano rivolte proprio a me, non sapevo se era una cosa positiva o meno...

    < Ora spiegatemi perchè voi vorreste averne uno come il mio. Cosa vi spinge a diventare ninja? Mettereste a rischio la vostra vita per un bene superiore, talvolta incomprensibile? Comincia tu. >

    A quel punto mi alzai in piedi, schiena dritta e sguardo determinato puntano dritto agli occhi del sensei...

    Il mio nome è Monkey D. Luffy, io punto ad ottenere quel coprifronte per il signifato che ha per me: vuol dire far parte di qualcosa più grande ed è un segno di forza che mi differenzia.

    Presi brevemente fiato e poi proseguì...

    La cosa che mi spinge a diventare un ninja vuol sapere giusto?! Beh io voglio diventare un ninja per sentirmi parte di un qualcosa di più grande che mi migliora e mi fa diventare più forte; voglio diventare sempre più forte e per far ciò sono disposto a sacrificare la mia stessa vita per un bene superiore, qualunque esso sia, perchè qualunque sia la sua natura mi porterà inevitabilmente alla forza.

    A quel punto mi sedetti ed il sensei proseguì facendo rispondere uno ad uno anche i miei compagni di classe...

    " Sarò stato troppo aggressivo?! però sono stato onesto, questo è il mio sogno e non lo nasconderò mai! "

    Finita l' interrogazione ci passò a tutti quanti un foglio e poi disse:

    < Potete iniziare a scaldare i muscoli con questo test scritto. Fosse per me, non lo farei fare, ma non sono io a decidere. Procedete. Avete un'ora. >

    Il tempo aveva iniziato a scorrere, ma guardando il foglio del test vidi che molte di quelle domande erano decisamente poco chiare per me.
    Passavano i minuti ed io ancora non avevo dato neanche una risposta, le domande non mi erano ben chiare quindi non ero sicuro delle risposte; continuai a ponderare sulle possibili soluzioni a quei quesiti.
    Mancava solo quindici minuti allo scadere del tempo, iniziai ad avere dei cattivi pensieri...

    " Non posso fallire proprio ora! Dopo tanti sacrifici può il mio sogno essere sconfitto da questo foglio?! Sono io così debole da permetterlo?! ... NO!!! "

    Deciso a giocarmi il tutto per tutto risposi alle domande per quelle che pensavo potessero essere le risposte giuste, ero un fulmine per la velocità con cui rispondevo a passato a quesito successivo, quasi mi stupii di me stesso, infatti allo scoccare del sessantesimo minuti fini simultaneamente di scrivere l' ultima risposta; posai il foglio ed attesi che il fato si pronunciasse.

    Spero che vada bene come ho esposto nel post lo svolgimento di tutto ^^
     
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    III



    Zuroki ascoltò tutti, restando impassibile nella sua austera posa a braccia incrociate. Non battè ciglio per nessuno, indistintamente, non mutando mai espressione qualunque fossero le motivazioni rappresentate dagli aspiranti ninja. Quando anche l'ultimo ebbe terminato, procedette a consegnare i test. Fu vigile e attento durante lo svolgimento della prova, affinchè nessuno potesse copiare. Allo scadere del tempo prestabilito, ritirò i manoscritti dei ragazzi e li congedò.

    < Vi lascio un po' di tempo per prendere fiato e prepararvi alla prossima prova. Fra un'ora ci rivederemo qui. >

    Ciò detto, il sensei attese che tutti gli studenti lasciassero l'aula. Qaudno rimase solo, cominciò a sfogliare con una smorfia annoiata i test. Seduto dietro la cattedra si sentiva a disagio, un uomo d'azione come lui a spulciare fogli come un qualsiasi burocrate. Si assicurò che nessun compito fosse in bianco o con errori palesi e promosse tutti.

    < Soltanto con la pratica si potrà vedere quanto valgono, questi pivelli. > Disse fra sè e sè, mentre lo sguardo si perdeva oltre la finestra e la mente lo riportava alle dure prove a cui la vita lo aveva sottoposto. E di tutte quelle prove ne portava l'indelebile segno addosso, con quelle cicatrici lo avrebbero accompagnato nella tomba.

    Quando gli alunni fecero ritorno, Zuroki si preparò ad esporre loro la prossima prova.

    < La teoria adesso la potete anche dimenticare. > Esordì brusco. < Almeno in parte. Passiamo a fare cose serie. Ora vedremo quanto valete con la pratica. >

    Si poggiò alla cattedra ed incrociò le grosse braccia sull'ampio petto.

    < Che siate più portati per le arti magiche o per il corpo a corpo, ora non ha importanza. > Gli occhi di Zuroki sembravano stalattiti di ghiaccio. < Soprattutto considerando che ora siete dei buoni a nulla. Ma non vi scoraggiate, con il tempo troverete la vostra via e potrete anche combinare qualcosa di... diciamo decente prima di...> "Crepare?" Sembrava eccessivo. Meglio non scoraggiare troppo le nuove leve.

    < Avanti il primo. Monkey d. Luffy. Oggi mi diverte iniziare con te. > Un sorriso poco amichevole apparve sul volto di Zuroki. < Vieni qui, davanti a tutti, e mostrami come ci si trasforma. Henge no jutsu. Conosci? >


    Non so se ti sei letto altre accademia, ma ora dovrai mostrarmi come te la cavi con l'esecuzione di una tecnica. Dovrai ruolare al condizionale o usare perifrasi per non far intendere l'esito dei tuoi tentativi, perchè quello spetterà a me determinarlo, in base a come ruolerai l'esecuzione della tecnica. Buona fortuna
     
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    < Parlato Zuroki >

    Avevo finalmente finito di compilare quel dannato test, speravo che fosse andato bene, doveva anche perchè non ebbi la possibilità di ricontrollarlo per eventuali riflessioni o per errori qui e lì.
    Il sensei durante l' intera prova ci aveva squadrato dal primo a l' ultimo, come a constatare che nessuno copiasse dagli altri; beh era un atteggiamento del tutto giustificato, data l' importanza di quell' esame molti sarebbero stati tentati di copiare e lui faceva bene a sorvegliarci tutti.
    Scaduto il tempo, il sensei non perse tempo ed iniziò subito a passare di banco in banco per ritirare i fogli del test e dopo esser tornato alla cattedrà disse:

    < Vi lascio un po' di tempo per prendere fiato e prepararvi alla prossima prova. Fra un'ora ci rivederemo qui. >

    Molti di noi furono contenti di potersi alzare e prendere un pò di fiato fuori all' aria aperta, anche io come gli altri mi alzai ed uscì dalla classe lasciando il sensei in aula in compagnia di quei fogli, anche se non ero proprio d' accordo con quella decisione...

    " Secondo me rilassarsi non fa bene in questo momento, adesso che avevamo l' adrenalina che scorreva nel corpo avremmo potuto dare il meglio di noi nella prossima prova, non decido io comunque quindi obbedisco... "

    In un paio di minuti mi ritrovai nel campetto dell' accademia, con tutti i miei compagni di classe che parlavano tra loro, ma nessuno con me, non avevo un carattere decisamente socievole o per lo meno non con le persone che ritenessi debole, quindi mi misi seduto ai piedi di un albero, con la schiena appoggiata al suo tronco a guardare il cielo pensando a cosa mi avrebbe detto Shanks in quell' occasione.
    I minuti passavano lenti ed incessanti, l' emozione si faceva sempre più forte, il battito del cuore si faceva sempre più forte e veloce, mi sembrava che volesse uscirmi dal petto, non mi sentivo in questo modo da moltissimo tempo.
    Quando il dolore al petto sembrava proprio esser arrivato al massimo, cessò fulmineo non appena calai il mio sguardo dal cielo verso la finestra della nostra aula...
    Il pensiero del sensei che vi si trovava dentro, l' uomo che era e chissà cosa doveva passato per diventare l' uomo che era oggi mi aveva fatto rinsavire...

    " Come posso pretendere di diventare forte se mi riduco in questo stato per una sciocchezza come un test scritto?! I ninja sono uomini d' azione! "

    A quel punto mi rialzai e, dato che mancavano ancora 5 minuti allo scadere dell' ora d' aria, decisi di risalire prima di tutti, era inutile stare lì fuori, ero più utile a me stesso se stavo lì con il mio obiettivo davanti gli occhi.
    Dopo di me risalirono anche tutti gli altri ragazzi e ragazze e quando fummo tutti seduti al proprio posto...

    < La teoria adesso la potete anche dimenticare. >

    Sorrisi sentendo quelle parole...

    < Almeno in parte. Passiamo a fare cose serie. Ora vedremo quanto valete con la pratica. >

    Strinsi i pugni dalla felicità, finalmente un pò d' azione come i veri ninja, non potevo far a meno di sorridere; nel frattempo il sensei ci guardava tutti con uno sguardo più freddo dell' inverno...

    < Che siate più portati per le arti magiche o per il corpo a corpo, ora non ha importanza. Soprattutto considerando che ora siete dei buoni a nulla. Ma non vi scoraggiate, con il tempo troverete la vostra via e potrete anche combinare qualcosa di... diciamo decente prima di...>

    In quel momento si interruppe, forse gli sembrò troppo continuare quel discorso per dei semplici studenti, ma io sapevo benissimo quale fosse la parola non detta...

    "...MORIRE! "

    Come fosse un fulmine che mi attraversava il cervello ebbi un flashback di quella sera che vivi il corpo senza vita di Shanks col suo cappello di paglia sopra al petto, quel ricordo mi fece mordere il labbro inferiore dalla rabbia a tal punto che per poco non mi uscì sangue...

    < Avanti il primo. Monkey d. Luffy. Oggi mi diverte iniziare con te. >

    Al suono del mio nome mi alzai subito in piedi, mettendo in mostra uno sguardo determinato ed un sorrisetto beffardo, il destino evidentemente voleva giocare con i miei nervi mettendomi davanti agli altri nell' esporre il mio pensiero e le mie abilità.

    < Vieni qui, davanti a tutti, e mostrami come ci si trasforma. Henge no jutsu. Conosci? >

    Uscendo da dietro il mio banco e dirigendomi al suo fianco risposi:

    Si, sensei!

    Una volta che mi misi in posizione tra il sensei ed il resto dei compagni, iniziai a comporre velocemente i dovuti sigilli, nel tentativo di utilizzare la tecnica che mi era stata chiesta...

    " ... cane! cinghiale! pecora! "

    e dissi:

    Henge no Jutsu!!

    chissà se sarei riuscito nel mio intento, cioè trasformarmi nel sensei Zuroki.

    Così va bene? ^^
     
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    IV



    Zuroki osservò attentamente l'aspirante genin farsi avanti. Era davvero magrissimo, ma sembrava comunque avere un fisico tonico. Aveva il sorrisetto tronfio di chi sa di potercela a fare occhi chiusi. Si trattava soltanto di una mera trasformazione. Che ci voleva?

    Tuttavia l'aspirante genin eseguì correttamente i sigilli, ma non accadde nulla. Dal fondo dell'aula arrivò un risolino sommesso quando il ragazzo urlò il nome della tecnica a gran voce.

    < Hai miseramente fallito. > Fu la fredda risposta del sensei. < Riesci a trasformarti in me stesso? A copiare il mio aspetto, le mia cicatrici? Ti do un'ultima possibilità, poi puoi anche sparire. >

    Allora, dal primo post continui a sbagliare i passati remoti nei quali devi raddoppiare la i. In questo post per esempio hai scritto uscì . quando invece avresti dovuto scrivere uscii. Poi hai commesso un paio di piccole "sviste" grammaticale come qui Il sensei durante l' intera prova ci aveva squadrato dal primo a l' ultimo,.
    Ma ora passiamo al vero problema. Non è questo il modo di eseguire una tecnica. Non basta dire di voler fare una determinata tecnica. C'è bisogno di descrivere i vari passaggi che portano alla sua realizzazione. All'uso del chakra, all'idea che si vuol raggiungere usando il chakra, allo sforzo fisico nel portare al termine questo connubbio di mente, corpo ed energia magica. Cioè, in cosa ti saresti voluto trasformare? Non è minimamente specificato. Non puoi pretendere di usare jutsu magici senza citare il chakra nel tuo testo. Prova a dare un'occhiata ad altre accademie se non sai come fare.
     
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    < Parlato Zuroki >

    < Hai miseramente fallito. >

    Quelle parole, accompagnate dal suono in sottofondo delle risatine dei miei compagni di classe, mi fecero capire di aver sbagliato, non ero riuscito ad eseguire la tecnica, avevo fallito.

    " Oh, no! ho fallito, com' è possibile?! è una delle tecniche più semplici da eseguire, dove ho sbagliato?! "

    I dubbi e le domande iniziavano a vagarmi nella mente, dove avevo sbagliato, per non parlare anche della rabbia che stavo provando per quelli che stavano ridendo di me; poi le parole del sensei mi fecero capire...

    < Riesci a trasformarti in me stesso? A copiare il mio aspetto, le mia cicatrici? Ti do un'ultima possibilità, poi puoi anche sparire. >

    Aveva ragione, mi stavo concentrando troppo sulla tecnica in sè che sulla persona in cui mi volevo trasformare; feci un leggero inchino di ringraziamento al sensei e dissi:

    Grazie per la seconda opportunità sensei, non la deluderò! Ora mi trasformerò in lei...

    Chiusi gli occhi ed iniziai a focalizzare nella mia mente il chakra che fluiva nel mio corpo, scorreva lungo il mio sistema circolatorio in modo stabile, ma non appena mi concentrai sul suo utilizzo sentì esso scorrermi più veloce, sempre più veloce nel corpo, non potevo permettermi di fallire; mentre componevo i sigilli del cane, del cinghiale e della pecora, iniziai a vedere nella mente tutti i particolari della persona in cui mi volevo trasformare: i capelli grigio fumo, la muscolatura, la cicatrice sul viso, quella sul petto, gli occhi di ghiaccio...
    Aprì gli occhi di scatto e...

    " Ce la posso fare! "

    Tentai finalmente di utilizzare la tecnica...

    Henge no Jutsu!!!

    Cosa sarebbe successo di lì a poco l' avrei saputo presto.

    Chiedo scusa per gli errori di ortografia; ho descritto meglio l' azione che compio, spero vada bene adesso.
     
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    Zuroki osservò attentamente l'aspirante genin concetrarsi. Percepì le vibrazioni emesse dal suo corpo mentre raccoglieva il chakra e si sforzava di impastarlo per eseguire quel jutsu basilare. Prima era come se si fosse dimenticato di richiamare la propria energia, dando mostra di quella che poteva sembrare una inopportuna presa in giro.

    Il sensei cominciò ad annuiare con la testa non appena una nuvola di fumo scaturì dal rilascio del chakra del ragazzo. A poco a poco, si delineò attraverso la sottile coltre di fumo una figura ben più alta e massiccia dello studente sotto esame. Quando il fumo si dissipò totalmente, Zuroki notò subito le cicatrici che gli segnavano il volto. Il taglio di capelli, lo sguardo severo, il fisico allenato, i vestiti semplici. Era un'ottima esecuzione.

    < Molto bene. > Battè le mani e si sollevò dalla cattedra. < Monkey D. Luffy ha passato la prova. Ma dimmi una cosa, prima mi volevi prendere in giro ti sei fatto fregare dall'emozione. Eh, pivello? >

    I test andarono avanti, uno alla volta i ninja si eseguirono nella tecnica della trasformazione. La noia che pervadeva Zuroki si faceva sempre più visibile sul suo viso e fece sempre più fatica a trattenere gli sbadigli.

    Quando anche l'ultimo studente ebbe terminato, si diede una scrollata di spalla ed ammiccò verso la finestra.
    < Possiamo procedere con l'ultima prova. Seguitemi nel campo di allenamento. >

    Uno spiazzo erboso nel recinto della scuola, qualche manichino per le esercitazioni e alcuni piedistalli con dei bersagli pieni di buchi. Nulla più. Questo era il campo di allenamento dell'accademia di Oto.

    < Ora vi suddividerò a coppie di due. > Annunciò il sensei ai suoi allievi ammassati l'uno sull'altro, come pecore di fronte a un lupo. < Monkey D. Luffy, fatti avanti. > Attese che lo studente raggiungesse il centro del campo per poi nominare il suo avversario. < Kuroishi, sarai tu lo sfidante. > Un ragazzo fin troppo paffutello si fece avanti un po' timidamente, rispondendo al richiamo del suo sensei.

    < Per questa sfida vi darò due kunai e una bomba fumogena. Dovreste dimostrarmi che sapete far funzionare il cervello riuscendo a mettere insieme le nozioni appresa tra i banchi di scuola e l'allenamento pratico svolto in quest'area. >

    Zuroki riprese la consueta posizione a braccia incrociate e diede il via. < Combattete! >
    Kuroishi sembrava timido e impacciato, ma non appena ebbe impugnato il kunai, sembrò cambiare personalità. Si sarebbe lanciato con sicurezza verso Monkey d. Luffy, tentando di colpirlo con un fendente orizzontale all'altezza del petto, per poi esibirsi in un'improbabile capriola all'indietro per guadagnare spazio dal suo avversario.

    Molto bene. Ora simuleremo uno scontro per farti capire un po' come funzionano gli scontri. Devi difenderti e poi potrai contrattaccare. Ricordati che solitamente c'è un turno per la difesa e uno per l'attacco, ma, per questa volta, in via del tutto eccezionale, avrai la possibilità di attaccare subito DOPO la difesa. Sul campo ci sono elementi tali da permettere la sostituzione, quali gli stessi manichini o sassi di varie dimensioni
    Ti linko alcuni regolamente che avresti dovuto già leggere, nel caso io ne avessi bisogno. 1 2 3 4
     
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    < Parlato Zuroki >

    Una coltre di fumo bianco si levò tutto intorno a me, quei secondi sembrano essere infiniti, cosa era successo e se fossi riuscito nel mio intento l' avrei scoperto di lì a qualche altro secondo...

    < Molto bene. >

    Ci ero riuscito davvero, mi guardai le mani grandi, le braccia possenti e muscolose, mi toccai il pettorale muscoloso per sentire la cicatrice, me ne ero accorto anche semplicemente guardando a terra che ero pure più alto.
    Non potei non sorridere e stringe i pugni dalla felicità...

    " SI! Tecnica eseguita! "

    Il sensei si alzò dal suo posto, battendo le mani, e disse:

    < Monkey D. Luffy ha passato la prova. Ma dimmi una cosa, prima mi volevi prendere in giro ti sei fatto fregare dall'emozione. Eh, pivello? >

    A quel punto annullai la tecnica riprendendo il mio vero aspetto e facendo un inchino al sensei mi scusai:

    Si, sensei! Mi dispiace, non capiterà più in futuro.

    A quel punto mi congedai tornando al mio posto, permettendo al sensei di continuare interrogando il resto della classe, e sfruttai quel tempo per convicere me stesso di dover stare calmo, la chiave per un ninja di diventare forte era la concentrazione.
    Più il tempo passava e più il sensei sembrava annoiarsi, tutti riuscimmo a vedere i suoi sbadigli e l' espressione disinteressata era ormai scolpita sul suo viso.
    Finalmente, finito anche l' ultimo ragazzo, il sensei ci invitò ad alzarci e disse:

    < Possiamo procedere con l'ultima prova. Seguitemi nel campo di allenamento. >

    Non potevo crederci, finalmente era arrivato il momento dell' ultima prova, non potevo fallire, ero arrivato all' ultimo ostacolo che divideva la mia vecchia vita con la nuova che sognavo più di ogni altra cosa.
    Il campo non era nulla rispetto a com' era prima dell' invasione dei pirati, adesso tutto ciò che rimaneva era uno spazio erboso all' interno della recinzione dell' accademia, alcuni piedistalli con i bersagli forati per l' esercitazione nel lancio degli shuriken ed infine qualche fantoccio sparso qui e lì.

    < Ora vi suddividerò a coppie di due. >

    " Ho capito, la prima prova serviva per esaminare le capacità analitiche degli studenti, la seconda per farsi un' idea primaria del controllo che abbiamo del chakra ed adesso.. è arrivato il momento di una simulazione di lotta! "

    < Monkey D. Luffy, fatti avanti. >

    " Shanks, non abbandonarmi! "

    Iniziai ad avviarmi verso il centro del campo, nel frattempo analizzavo il campo pensando a cosa potevo fare durante la lotta...

    < Kuroishi, sarai tu lo sfidante. >

    Il mio compagno era un ragazzo abbastanza paffuto e sembrava un tipo timido dal modo in cui si avvicinava a noi...

    < Per questa sfida vi darò due kunai e una bomba fumogena. Dovreste dimostrarmi che sapete far funzionare il cervello riuscendo a mettere insieme le nozioni appresa tra i banchi di scuola e l'allenamento pratico svolto in quest'area. >

    " Armati dunque, mmm Kuroishi dal punto di forza fisica mi surclassa, io devo cercare di usare il cervello per sconfiggerlo ed avere un' arma potrebbe essere a mio vantaggio... "

    Il ragazzo sembrava possedere due personalità perchè non appena strinse nella mano il kunai cambio sguardo ed atteggiamento, il timido lasciò il posto al guerriero.

    " Data la sua corporatura penso che vorrà approfittare della mia carenza in forza fisica per attaccarmi direttamente, devo escogitare a qualcosa per non farmi colpire... "

    E' bello lo sguardo che mi stai lanciando, vedo una fiamma che mi fa vibrare, darò il meglio di me!

    Il sensei lasciandoci un pò di spazio, si rimise nella sua solita posa da osservatore e diete il via alla lotta...

    < Combattete! >

    Al via del sensei Kuroishi scattò verso di me col kunai stretto in mano, la mia intuizione si stava rivelando corretta, a quel punto iniziai a concentrarmi visionando il flusso del mio chakra che si muoveva in un determinato modo ad ogni sigillo che mi stavo accingendo a compiere...

    " Pecora! Cinghiale! Bue! Cane! Serpente ! "

    Nel frattempo mi concentrai su uno dei fantocci, distante qualche metro, alle spalle di Kuroishi immaginando i fili del mio chakra che si ci aggrappassero e tentai di utilizzare così la tecnica:

    " Kawarimi no Jutsu! "

    Se avessi avuto successo mi sarei fiondato col kunai verso le spalle di Kuroishi nel tentativo di arrivare a tenerlo sotto scacco col kunai puntato tra le scapole.

    Scheda
    Azioni:
    - Tecnica della Sostituzione in difesa dall' attacco
    - Scatto col kunai alle spalle

    R: 50-1= 49
    S: 50-5= 45
     
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    Era una bella giornata di sole ad Oto. Ben presto avrebbero cominciato a sudare nella calura del pomeriggio. l combattimento era iniziato non appena il via di Zuroki fu recepito dai due aspiranti genin. Quel tonto di Kuroishi partì alla carica come un toro impazzito. L'espressione di disapprovazione del sensei era una chiara premonizione di quanto stava per accadere. Infatti, Monkey d. Luffy riuscì nel tentativo di sostituzione, mandando l'arma del suo avversario a cozzare contro un manichino da esercitazione. Monkey fu bravo a sfruttare quell'apertura per portarsi alle spalle dell'avversario, puntandogli il kunai poco sotto l'ascella, all'altezza dei polmoni. Zuroki annuì decisamente vedendo quella mossa.

    < Molto bene! Puo' bastare. > Intervenne prima che Kuroishi facesse qualcosa di ancora più stupido. < Monkey ti sei mosso bene, anche se non hai avuto modo di darmi prova delle tue capacità strategiche, ma forse la colpa è mia. Ti ho messo contro uno zuccone. > L'attenzione si spostò su Kuroishi. < Tu, maledetto idiota! Cosa pensavi di fare? Vi ho dato un fumogeno per cosa, secondo te? Ti è rimasta solo segatura nella testa per attaccare a testa bassa come hai fatto? Se Monkey fosse stato un pirata, ora avresti un pezzo di metallo affilato nel polmone. Sai com'è respirare con il ferro nel polmone? Atrocemente difficile. Credimi. > E Zuroki non stava mentendo. Lui lo aveva provato.

    Kuroishi sembrava mortificato, così all'aspirante genin venne data una seconda occasione. < E cerca di non deludermi, testone! > Si raccomandò Zuroki.

    Nel frattempo, Monkey era ancora in attesa di un verdetto che sembrava essere scontato.

    < Ebbene, abbiamo il primo diplomato di questa giornata infinita. > Zuroki si complimentò l'ormai genin di Oto. < Ridammi i kunai e i fumogeni e resta a guardare i tuoi compagni. Potresti imparare qualcosa di utile dai loro combattimenti. A fine serata riceverai il coprifronte che, devo dire, hai dimostrato di meritare. Stasera potrai festeggiare con chi ti è più caro.> Nonostante le tante avversità della vita, il sensei ricordava ancora la gioia che il momento del diploma segnava nella vita di tutti i ninja.

    Zuroki si dimenticò subito del neo genin per spostare nuovamente la sua attenzione sugli scontri. < Zenki, vieni a sfidare Kuroishi. >

    Ultimo post e poi ti do l'exp.
     
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    Parlato
    < Parlato Zuroki >

    La sequenza di mosse che avevo ideato sembrò andare a buon fine: Kuroishi, proprio come avevo intuito aveva tentato di colpirmi con un fendente di kunai, ma io fui più veloce e riuscì a sostituirmi con un fantoccio che si beccò il colpo al posto mio; spostatomi alle sue spalle approfittai di quell' apertura per posizionarmi col kunai in direzione dei polmoni ed fu in quell' istante che il sensei si pronunciò...

    < Molto bene! Puo' bastare. >

    Sciolsi la posizione d' attacco e mi rilassai portando i pugni ai fianchi ascoltando le parole del sensei...

    < Monkey ti sei mosso bene, anche se non hai avuto modo di darmi prova delle tue capacità strategiche, ma forse la colpa è mia. Ti ho messo contro uno zuccone. >

    " SI! SONO RIUSCITO A FARMI VALERE! "

    La ringrazio sensei, ho ancora molto da imparare e spero che un giorno potrò tornare da lei per dei consigli utili affinchè possa migliorare sempre di più!

    A quel punto mi zittii perchè il sensei adesso iniziò a rivolgersi all' impaziente Kuroishi:

    < Tu, maledetto idiota! Cosa pensavi di fare? Vi ho dato un fumogeno per cosa, secondo te? Ti è rimasta solo segatura nella testa per attaccare a testa bassa come hai fatto? >

    Chiunque avrebbe potuto pensare che fosse troppo severo, ma DOVEVA esserlo, ci stava preparando ad affrontare un mondo dove ogni missione può esserci fatale, quindi non potevamo commettere il minimo errore di valutazione o gesto sconsiderato.

    < Se Monkey fosse stato un pirata, ora avresti un pezzo di metallo affilato nel polmone. Sai com'è respirare con il ferro nel polmone? Atrocemente difficile. Credimi. >

    Sentendo quelle parole il mio sguardo si focalizzò immediatamente alla cicatrice che il sensei aveva sul pettorale sinistro, chissà in che momento hanno avuto la possibilità di fargli una ferita simile...
    La mente stava vagando nell' immaginazione quando il gesto, del sensei, di dare una seconda chance al mio compagnio mi fece tornare coi piedi per terra...

    " Mi sembra comprensibile, l' ha data poco fa a me in aula, perchè a lui adesso no?! "

    < E cerca di non deludermi, testone! >

    Tornò ad occuparsi di me, con sguardo determinato mi scrutò gli occhi, aveva capito che ancora attendevo un responso del mio esame, se fosse finito lì o avrei dovuto superare altre prove...

    < Ebbene, abbiamo il primo diplomato di questa giornata infinita. >

    Non potevo crederci, ero riuscito a diventare un ninja, non riuscivo a trattenere la felicità così saltai in aria col pugno in alto...

    SIIII!!!

    Il sensei mi porse la mano col palmo in sù e disse:

    < Ridammi i kunai e i fumogeni e resta a guardare i tuoi compagni. Potresti imparare qualcosa di utile dai loro combattimenti. A fine serata riceverai il coprifronte che, devo dire, hai dimostrato di meritare. Stasera potrai festeggiare con chi ti è più caro.>

    Si, sensei!

    < Zenki, vieni a sfidare Kuroishi. >

    Gli riconsegnai l' equipaggiamento avuto in prestito e poi, dopo essermi seduto, assistetti a tutti i successivi incontri, ma avendo come unico pensiero quello che arrivasse sera per sbattere in faccia a mio padre il coprifronte del villaggio, da oggi sarei stato un genin di Oto.

    Spero vada bene come chiusura ^^ Grazie infinite :)
     
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    Perfetto, ti puoi prendere 28 exp, in più puoi fare richiesta per aggiungerti le seguenti cose:
    -60 punti parametrici da smistare come vuoi
    -3 tecniche lvl D a tua scelta
    -Le 3 tecniche accademiche
    -L'abilità "Concentrazione del Chakra"
    -Coprifronte di Oto
    - Borsello e Taschino Porta Oggetti
    In ogni post c'erano alcune sviste. Dovresti rileggere i post se già non lo fai, o rileggerli con più se già lo fai. Comunque hai le basi per diventare un buon player. Ti auguro tanta buona fortuna nel tuo prosieguo nel gdr. Sperando di averti fatto divertire con l'accademia, resto a tua disposizione via mp.
    Attendo exp e poi si puo' chiudere
     
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    55 per tisy e chiudo
     
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