[C] Il figlio dei fiori

Per 4 persone, massimo 1 Chuunin

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    Hey, Axel. You haven't forgotten? You made us a promise. That you'd always be there... to bring us back.

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    Salve Shinobi! Sto cercando qualcuno che riesca a recuperare della merce rubata dal mio magazzino! Mi chiamo Tosuka Irohi e sono un fiorista di Konoha! Recatevi da me al più presto, sono disperato!

    Bene, le iscrizioni partono ora e scadono settimana prossima o al raggiungimento dei quattro posti disponibili per questa missione! :rosa:
     
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    IL FIGLIO DEI FIORI




    Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato mentore



    Nebbia, nebbia e ancora nebbia, Kiri era perennemente avvolto da tale effetto atmosferico. Shura camminava per le strade del villaggio diretto alla casa del suo mentore, era stato convocato da lui ma non ne conosceva il motivo.
    Arrivato a casa sua bussò alla porta aspettando che gli aprisse, un mentore e maestro vanno rispettati, è questo che gli aveva insegnato fin da piccolo, per cui attese pazientemente che gli aprisse. Una volta dentro la casa il suo mentore lo condusse nel piccolo soggiorno dove vi era un tavolino con del tea caldo già pronto, si accomodarono e gliene versò un po, poi si rimise seduto in silenzio aspettando che fosse lui a prendere la parola. Rispetto e pazienza.


    - Shura... ti ho convocato qui oggi perché mi è arrivata una richiesta per una particolare missione fuori dalle mura di questo villaggio, più precisamente a Konoha nel paese del fuoco...

    Quelle parole colpirono il giovane, era la prima volta che il suo mentore lo faceva uscire dal villaggio da solo, soprattutto per mandarlo così lontano. Non era la prima volta che gli affidava una missione ma mai così lontana.

    - Non sarai solo...

    ”Ti pareva...

    - Hanno già inviato altri due shinobi a Konoha, probabilmente li troverai lì ad attenderti, ma passiamo alle cose serie, un fiorista di Konoha ci ha richiesto un aiuto per ritrovare della merce che gli hanno rubato... si può sembrare una cavolata andare lì per così poco, ma questa è la missione, non è colpa nostra se i ninja di Konoha non sanno fare una missione così semplice. Il fiorista si chiama Tosuka Irohi.

    Shura fece un cenno di assenso con il capo mentre il suo maestro faceva scorrere sul tavolo un rotolo.

    - Questo documento è l’autorizzazione per il viaggio, prendilo e vai.

    Shura raccolse il rotolo e con un semplice sguardo al maestro gli trasmise tutto, poi improvvisamente sparì.
    Il viaggio duro ben 7 giorni, di cui 4 passati in mare su una barca con il vento che ti scompiglia i capelli, una sensazione più unica che rara, Shura lo adorava sentiva che era fatto per il mare ogni volta che vi si imbatteva. I restanti giorni li passo a correre su e giù per il paese del fuoco diritto verso Konoha, immerso in una perenne foresta, mentre il sole faceva capolino ogni tanto tra le fronde degli alberi. Quel drastico cambiamento lo aveva lasciato affascinato per cui si godette il viaggio fino alle porte di Konoha che raggiunse il settimo giorno dalla sua partenza.




    Shura Hoozuki

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    Edited by The_Dragon - 12/9/2019, 22:15
     
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    Fu una mattina come le altre, la nebbia era accettabile ed i controlli per tutta Kiri furono abbastanza ampli. Oggi era il giorno del mercato dunque vi erano le mure aperte affinché i contadini potessero vendere i loro prodotti. Io ero piedi pedi proprio in virtù di tale mercato, poiché avevo bisogno di acquistare i vivere per i prossimi giorni. Ancora denaro dopo la missione a Barbakos me ne era rimasto dunque potei fare una spesa sostanziosa. Acquistai frutta, verdura, carne e qualche dango, visto che sono molto ghiotto di dolci. Giunto a casa, però, mi sembrava che ci fosse qualcosa di diverso, qualcosa di strano. Accesi la luce della sala da pranzo e vidi una lettera sul tavolo di legno.

    "E chi minchia è entrato ?!"

    Appoggiai la mercanzia sul tavolo ed afferrai la lettera, era di un candido bianco e vi era un cerone bluastro con il simbolo di Kirigakure, ovvero le quattro onde che vanno oblique verso l'alto. Ruppi il sigillo e lessi la missiva ad alta voce:

    << Shusui dovrai partire subito per Konoha poiché un fiorista di nome Tosuka Irohi si trova in una situazione di emergenza. I dettagli ti verranno spiegati successivamente non appena giunto nella nazione del Fuoco. Seppur la missione può sembrare delle più semplici è un modo per rinsaldare una alleanza con la Foglia, difatti troverai altri due colleghi della Nebbia sul campo.
    Buon lavoro Shusui,
    Janbo Nuruoki.
    >>

    Lessi quel nome, ed in un primo momento lo ignorai posando la lettera.

    << Bene ! Era da un po' che non mi muovevo. Devo far attenzione ancora al braccio, però...aspetta... Janbo ?!?!?! EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH ?! >>

    ...

    Passarono diversi giorni di viaggio via mare e successivamente via terra dal porto del Fuoco e mi addentrai per il paese del fuoco. Mostrai tutti i documenti per essere sceso approdato lì e non ebbi nessun problema. C'era caldo, maledettamente caldo rispetto alla Nebbia. Dovetti srotolarmi le maniche e prendere diverse e numerose pause tra uno spostamento all'altro. Però sapete ? E' piacevole vedere un cielo limpido e pulito e la luce del sole.

    "Dopotutto non può piovere per sempre eh ?"

    Passarono altri giorni e giunsi difronte ai cancelli di Konoha, capitale del regno del Fuoco. Cosa sarebbe accaduto d'ora in poi ?



    Edited by Saix - 12/9/2019, 18:17
     
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    Negli ultimi tempi mi ero impegnato molto negli allenamenti, varie erano le capacità che avevo imparato a padroneggiare e, a detta del mio mentore Shun, stavo migliorando a vista d'occhio. Per questo si giunse alla conclusione che era giunto il momento di mettermi seriamente alla prova.

    Eccoci qui... Questa è la bachehca di Kiri... Da qui potrai visionare le varie missioni disponibili e decidere quale intraprendere, ti consiglio di iniziare con qualcosa di semplice...

    Mi disse in tutta tranquillità mentre ci avvicinavamo alla bacheca piena di fogli vari. Annnuendo feci scorrere lo sguardo sulle varie possibilità valutandone la possibile complessità fino a che un dettaglio mi balzò all'occhio.

    CITAZIONE
    Salve Shinobi! Sto cercando qualcuno che riesca a recuperare della merce rubata dal mio magazzino! Mi chiamo Tosuka Irohi e sono un fiorista di Konoha! Recatevi da me al più presto, sono disperato!

    Konoha, da quanto non percorrevo i suoi boschi... Un momento di nostalgia mi colse e, per quanto il contenuto della missione non mi entusiasmasse particolarmente, la scelta venne praticamente da se.

    Ho deciso... Mi dirigerò a Konoha!

    Un sorriso divertitò apparve sul volto di Shun che, dopo pochi istanti, svanì nel nulla lasciandomi lì da solo. Ciò voleva dire che era la scelta giusta e che ora dovevo prepararmi adeguatamente da solo. Senza indugio mi diressi verso il mio alloggio e recuperai l'equipaggiamento necessario più un pò di viveri per il viaggio. La strada da percorrere era ancora ben scolpita nella mia mente anche se a ritroso e già dal mio sbarco nel Paese del Fuoco non potei non essere tentato dal cercare la mia famiglia, chissà come stavano. Non potevo però fare deviazioni in quel momento, forse durante il viaggio di ritorno sarebbe stato diverso, ma nell'andata il tempo era fondamentale e dovevo essere celere. Man mano che la foresta si infittiva mi semntivo sempre più a mio agio e sereno, al che quando giunsi davanti alle mastodontiche porte di Konoha mi sembrò quasi di non aver percorso nemmeno un passo. Ero pronto e carico, la mia prima missione stava per iniziare.

    Juza Wolf

    Azioni:
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    Edited by Roy90 - 13/9/2019, 21:42
     
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    Era passato poco tempo da quando Chinome si diplomò all'accademia ottenendo il tanto agognato copricapo ninja e passando al grado di genin, non era più un semplice studente ma avrebbe potuto finalmente definirsi un vero ninja di Yugakure; certo era scontato che sarebbe successo senza nessuna difficoltà, seppure ancora bambino Chinome era un piccolo genio, figlio di jonin esperti. Nonostante la promozione per lui era sicura aspettava con quel pizzico di ansia le sue prime missioni, cosicché da mostrare a tutti il suo potenziale e quanto davvero valesse. Una mattina venne richiamato in accademia, a chiamarlo fu proprio un jonin che non aveva mai visto, magari il suo novo maestro -da quando fu promosso non aveva incontrato nessun membro del team né il capo team incaricato- . Aveva per le mani un fascicolo con scritte un bel po' di cose, probabilmente era stato chiamato per svolgere la sua prima missione, tuttavia la pagina e lui destinata era una delle ultime, appena la vide capì subito si trattava di qualcosa di poco conto. Il jonin lo guardò negli occhi con aria indifferente mentre sfogliava lentamente il fascicolo arrivando ad uno degli ultimi fogli, lo tirò fuori dalla pila di fogli e lo lesse in silenzio.

    Chinome Akai eh? Hai passato l'esame qualche giorno fa o sbaglio? Sappi che sei stato tascato per una missione di livello C, essendo la tua prima missione poteva capitartene una più semplice ma è già è una missione talmente idiota che ci riuscirebbe chiunque. Si tratta di un fiorista di Konoha a cui hanno rubato della merce, il tuo compito è recuperarla. Sarai affiancato da altri tre ninja che incontrerai sul posto, il luogo dell'incontro è l'ingresso del villaggio. Pensi di esserne in grado?

    Ecco la prima missione per il bambino dai capelli bianchi, sfortuna o fortuna hanno voluto fosse una missione di grado C anziché D ma non era mai morto nessuno svolgendo missioni di quel livello, almeno fino a quando il grado della missione saliva durante lo svolgimento della missione stessa, allora si, è capitato morissero delle persone; è quello il lavoro e il compito di un ninja, chi intraprende quella vita, anche se bambini di otto anni, sa a cosa va incontro, anche se si sta parlando di un ninja di Yugakure, il concetto della morte per queste persone è nettamente diverso. Comunicati tutti i dati si diresse nella sua casa, doveva preparare tutto il necessario per la partenza: armi, viveri, bastava quello. Probabilmente in serata avrebbe già fatto ritorno o almeno erano questi i primi pensieri. Il luogo dell'incontro era il vicino villaggio di Konoha, essendo i due villaggi confinanti non ci avrebbe messo neanche troppo tempo per arrivare, così su due gambe, fra corse e salti di ramo in ramo arrivò davanti al grande portone di Konoha.

    Chinome Akai

    Resistenza: 100
    Stamina: 100

    Azioni e Tecniche usate: //

    Signori possiamo iniziare. Ho notato che sono il più debole del gruppo, ho appena iniziato, prima missione, non aspettatevi grandi cose da me xD e non abbiate fretta nel postare perché io potrò postare nuovamente venerdì prossimo se non sabato, impegni di lavoro, chiedo venia. Abbiate pazienza e prendetevi cura di me :D


    Edited by Taurus94 - 19/9/2019, 17:52
     
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    Potete pure partire con i post introduttivi. Dovete recarvi a Konoha, niente di più semplice, RUOLATE FINCHÉ NON ARRIVATE ALLE PORTE DI KONOHA PER MOTIVI LOGISTICI. Una volta che avete fatto tutti il post, partirò con la missione. Modificate pure i messaggi di prenotazione! :rosa:


    Edited by røxasv² - 12/9/2019, 17:00
     
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    Tornato a Suna mi ero dedicato notte e giorno a perfezionare le mie abilità con le marionette, ogni volta che ne avevo l’occasione sfruttavo il giardino del vecchio Chikamatsu per far esercizio con la mia prima marionetta: Marionetta da Cattura N°1. Non era certo un nome creativo come Ranmaru, ma per quel tipo di cose c’era ancora tempo, adesso era molto più importanti concentrarsi sul contenuto piuttosto che su una frivolezza come quella. Per essere il mio primo tentativo di creazione non era venuto malaccio inoltre avevo apportato una modifica al tronco così da migliorarne leggermente le capacità. Perché non sfruttare la cavità al suo interno in modo creativo? Ciò era nato dall’esigenza di sostituire la giara di sabbia, mia fedele compagna da sempre, con la marionetta, di conseguenza si rendeva necessario trasportare all’interno della marionetta stessa la sabbia di cui necessitavo per la maggior parte delle mie tecniche. Non fu facile apportare tutte le modifiche necessarie ma in qualche modo ci riuscii.
    Era un giorno come tanti quando venni convocato al palazzo della Kazekage senza un motivo apparente. Per quanto il mondo si stesse ancora riprendendo dagli ultimi eventi non vi erano novità troppo rilevanti al punto da convocarmi, o almeno io non ne ero a conoscenza.
    Una volta all’interno dell’edificio venni fatto accomodare in una stanza decisamente spoglia con solo una finestra, una scrivania colma di fogli ed una piccola sedia sulla quale era seduto un uomo sulla quarantina. Gli occhi scuri del funzionario mi fissavano intensamente come a voler scorgere qualcosa attraverso la mia persona, probabilmente era dovuto al mio sangue Uchiha anche se ormai quasi tutti all’interno del villaggio ci avevano fatto l’abitudine. Facendo parte dell’O.S.U. e avendo contribuito al salvataggio della Kazekage mi ero guadagnato una certa reputazione. Mi faceva piacere sapere di non essere più una sorta di “mostro” agli occhi delle persone, soprattutto di coloro che avevano vissuto in prima persona gli orrori delle guerre passate. Ero un suneese come tanti altri.


    -Zend Izuki, vogliamo che tu vada aKonoha per aiutare dei giovani Genin nello svolgimento di una missione. E’ stata classificata come C ma data la situazione attuale nel mondo non possiamo correre alcun tipo di rischio. Penso tu capisca l’importanza del tuo ruolo attualmente.


    -Si, partirò oggi stesso.


    Non ebbi nulla da ridire. Forse una volta mi sarei rifiutato a prescindere di eseguire una missione che era molto al di sotto delle mie capacità e soprattutto di aiutare qualcuno che era più debole di me. Il vecchio me sicuramente avrebbe detto qualcosa del tipo: “se non sono in grado di svolgere un simile incarico e perché sono troppo deboli, la colpa e solo loro”. Grosso modo sarebbe stata una frase del genere.
    Mi congedai dal mio interlocutore non appena mi furono fornite tutte le informazioni necessarie allo svolgimento del compito. Senza perdere tempo mi diressi verso casa di Chikamatsu dove tenevo la marionetta visto che a casa non avevo spazio a sufficienza per tenerla. Una volta nell’abitazione dell’Akasuna lo salutai molto rapidamente e preparai tutto il necessario per la partenza. La marionetta venne avvolta in modo molto stretto all’interno di una serie di bende, lasciando scoperto solamente una piccola porzione in prossimità della bocca così da permettere alla sabbia di uscire nell’eventualità. Organizzai le scorte per cinque giorni di viaggio dopodiché partii alla volta di Konoha con la marionetta saldamente fissata alla cintura trasversale che prima serviva per la giara.
    Non era la prima volta che andavo verso il Villaggio della Foglia ma era la prima volta in assoluto che lo facevo in totale solitudine, adesso non vi era più nessun bisogno di essere accompagnato da Sensei o altri ninja.
    Ero un Sp.Jonin.
    Il viaggio nel deserto fu molto tranquillo visto che lo conoscevo meglio della marionetta che io stesso avevo creato, il problema fu non appena misi piede nel Paese della Pioggia. L’umidità e le piogge costanti erano qualcosa che ancora non riuscivo a sopportare e l’assenza della luce del Sole continuava a turbarmi dato il forte legame che avevo con Suna. Fu inoltre particolarmente ostica passare inosservato considerando lo stato politico di Ame, perciò feci molta attenzione durante i miei spostamenti. Dopo circa quattro giorni di viaggio complessivi arrivai finalmente alle porte di Konoha.
    Non vi era molto traffico lungo le porte e le poche persone che le attraversavano trasportavo con esse merci di varia natura. Ma oltre al solito via vai di commercianti vi erano anche quattro ragazzi in attesa davanti alle gigantesche porte. Era fin troppo evidente che non fossero appartenenti a Konoha dato il coprifronte che portavano: tre di Kiri ed uno di Yu. Uno dei tre sembrava ancora un bambino data stazza e corporatura e molto probabilmente lo era. Immediatamente mi venne da pensare a quanto potesse essere sconsiderato che un ragazzino di forse neanche 10 anni potesse andare in missione, diventare soldati del proprio villaggio. Forse questo pensiero era dettato dal fatto che nel corso degli anni ero stato partecipe di multipli orrori, ferite fisiche e psicologiche così marcate da non poter mai svanire per il resto della vita.
    Era la prima volta che mi trovavo ad un pensiero del genere, mai prima d’ora mi era capitato di riflettere sull’essere ninja in funzione dell’età e di cosa questo potesse comportare. Quel giovane ninja era ancora più piccolo della ragazzina che vidi morire tra le braccia della madre durante l’attentato a Kiri.
    Che posto sfortunato.
    Ma non c’era tempo per riflessioni di quel tipo così decisi di avvicinarmi a quattro ninja e presentarmi.


    -Deduco che voi quattro siate qua per la missione del fioraio. Sono Zend Izuki è sono stato incaricato di accompagnarvi in questo incarico.


    Prima che avessero modo di rispondere o mettere in dubbio tirai fuori la missiva consegnatomi dal funzionario di Suna e la mostrai a quattro così da autenticare la mia identità e il mio ruolo. Facendo cenno ai ragazzi di seguirmi mi avviai verso la porta dove ad attenderci vi erano i consueti Jonin che scrupolosamente facevano il loro lavoro.

    -Così vi porta al villaggio?


    -Sto accompagnando questi quattro giovani ninja in una missione, un fioraio ha alcuni problemi con della merce rubata. Io sono Zend Izuki, Sp.Jonin di Suna.

    Detto ciò porsi anche a lui la missiva mostrata poco prima ai ragazzi così da rendere il lavoro più facile. Dopo un’inziale titubanza ci fece passare senza troppi problemi.
    Non conoscevo Konoha troppo bene ma sul documento affidatomi c’erano tutte le informazioni di cui necessitavamo per raggiungere il fiorista, così dopo appena cinque minuti di cammino giungemmo a quello che era il luogo designato.
    Fermo davanti alla porta bussai tre volte.

    Scheda Zend Izuki
    -Parlato
    * Pensato *

     
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    Il ticchiettio delle nocche di Zend, per un breve periodo, parve non avere risposta. Il fiorista, per qualche frazione di secondo, non si rese conto della richiesta di entrata da parte dei cinque. Infatti, intento a sistemare in ordine alfabetico alcuni semi, non badò troppo al rumore. Pensava fosse solo qualcosa inerente alla propria vecchiaia, un tic strano o qualcosa del genere. Improvvisamente, nel silenzio della stanza, partì a corse verso la porta e la aprì, trovando di fronte proprio i diretti interessati.

    Ohhh, siete voi quelli che mi salveranno la vita, nevvero? Finalmente qualcuno ha accettato la mia richiesta, sono disperato! Prego, entrate pure, non badate al disordine, è un po' che non faccio pulizia!

    Entrando, i cinque si sarebbero trovati immersi in un vorticare di profumi diversi, tutti derivanti molto probabilmente dalla serra alle spalle della scrivania in mogano su cui il vecchio teneva fogli - apparentemente scartoffie, bensì appunti ordinati meticolosamente seguendo un ordine cronologico (se qualcuno avesse potuto vedere i fogli, si sarebbe accorto della presenza di una data, compresa di minuto e secondo, scritta in penna stilografica nell'angolo destro del foglio) - dalle sfumature giallognole, quasi sfiorando l'ocra. La stanza di per se non era grandissima, giusto una quindicina di metri quadri.

    Seguitemi pure, vi porto nella mia personalissima serra! Ah, comunque, io sono Tosuka Iroki, molto piacere!

    Scostò una tenda, che faceva da separè tra la stanza d'accoglienza e tale serra, ed entrò nel proprio mondo. Si sentiva a suo agio, in quel turbinio di emozioni.

    Ecco, sembra che voi sappiate tutto, praticamente... spero... comunque, mi hanno rubato delle piante di Lunaria, uno tra i più rari erbacei trovabili nell'intero paese del fuoco... Ho paura perché sto studiando l'estrazione della linfa di questa pianta, anzi, stavo studiando per essere corretto, ma dopo aver scoperto le potenzialità ho preferito lasciar correre. Ho dei sospetti su chi possa essere stato... mio figlio, Jhin, mi ha sempre dato man forte nella raccolta sia di fiori che di piante. E' l'unico ad avere accesso alla mia collezione privata, oltre che alla documentazione raccolta nel corso della mia trentennale esperienza nel campo. Come me soffre di disturbi ossessivo compulsivi, probabilmente è una cosa ereditaria. Purtroppo per me, per fortuna sua, l'unica pianta all'interno della mia collezione con la lettera L non è altro che proprio la Lunaria. E, di conseguenza, anche l'unica documentazione simil top secret con quell'iniziale, è proprio questa. Inutile dirvi che...

    A stento trattenne le lacrime, mentre la sua voce si faceva sempre più mogia e colma di tristezza.

    Se dovesse finire... sob... nelle mani sbagliate... e, soprattutto, nella mente sbagliata... potrebbe causare molti problemi. Per questo ho chiesto aiuto... riportatemi quelle piante e il fascicolo... per favore... E, se riuscite, cercate di convincere mio figlio a tornare! Non ho sporto denuncia verso nessuno, quindi non dovrebbe essere ricercato e potrebbe addirittura tornare a casa... con una mentalità... diversa.

    Il risentimento, la rabbia nell'aver fallito ad educare un figlio all'apparenza buono. Tutto ciò faceva male al povero Tosuka.

    Comunque, per vostra informazione, la Lunaria cresce nei pressi della Valle della Fine... dovete uscire da Konoha dalla porta Nord, per poi proseguire nella vegetazione per due orette buone. Non escludo che Jhin possa essere lì a cercare quella maledettissima pianta... Potrebbe esservi di aiuto?


    Palla a voi, non c'è un ordine specifico di post.

    Il termine per postare è il 26/09, chi non posta prima SENZA AVVISARE perde il turno.
     
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    IL FIGLIO DEI FIORI




    Narrato - - Parlato - "Pensato"



    Raggiunte le porte di Konoha Shura si fermò ad ammirare quel villaggio immerso nel verde della foresta, completamente diverso dal suo. Ne rimase affascinato, perdendosi in esso, tanto da non accorgersi subito che i suoi compagni erano già lì ad aspettarlo, due ninja di Kiri come lui e un ninja di Yu, un altro villaggio che non centrava nulla con il loro.

    ”Come mai un ninja di un’altro villaggio ancora ci deve aiutare?”

    - Salve a tutti io sono Shura...

    La cortesia non era morta, ma altro non avrebbe più detto di lui, era fatto così.
    Dopo qualche minuto dopo le presentazioni arrivò un’altro ninja che si palesò loro come ninja di Suna e loro capo in comando. Shura non era contento di questa cosa ma era lì per ordine del suo maestro e quindi non aveva scelta. Il nuovo arrivato si presentò alle guardie all’ingresso del villaggio come uno special jonin di suna, per cui doveva essere una persona in gamba pur avendo quasi l’età di Shura, cosa che gli fece odiare ancora di più quel personaggio.
    Furono condotti velocemente al negozio del fioraio, nel frattempo il giovane ninja di Kiri non perse l’occasione di ammirare il villaggio ancora più affascinato, non era mai stato a Konoha e non voleva perdersi nemmeno un piccolo frammento di quel posto.
    Arrivati davanti al negozio del fioraio bussarono e furono accolti da un vecchietto, il proprietario del negozio, li fece entrare e subito iniziò a spiegarle loro il problema. Un figlio che deruba il padre, questo secondo i suoi sospetti, una pianta particolare con proprietà pericolose.


    ”Cosa cavolo ci è capitato? Se è così semplice sarà una passeggiata questo incarico...”

    Shura rimase in disparte ascoltando attentamente la conversazione ed esaminando contemporaneamente il negozio, da esso poté capire che il vecchio era un ossessivo compulsivo, tutto catalogato e tutto in ordine.
    Non sarebbe intervenuto nella discussione ed avrebbe lasciato al loro nuovo “capo” la scelta sul da farsi e avrebbe eseguito gli ordini che, eventualmente, gli avrebbe impartito.




    Shura Hoozuki

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    L'attesa non fu poi così lunga ma a farla cessare non fu il diretto interessato ma bensì lo special jonin che ci avrebbe guidato nella missione. Tale Zend Izuki ci fece passare attraverso le grandi porte e ci immettemmo nel vivo del viale principale di Konoha. Certo non ero stato molto spesso in quel posto ma, avendo sentito molto dei viaggi dei miei fratelli, mi risultava profondamente diversa, quasi irriconoscibile.

    Speriamo che questa guerra finisca presto...

    Pensai mentre ci avvicinavamo alla meta, passo dopo passo ne approfittai anche per osservare quelli che sarebbero stati i miei compagni ma il tempo si rivelò breve. Zend senza indugio si apprestò a bussare e, dopo pochi istanti di silenzio assoluto, dei passi pesanti e frettolosi iniziarono a sentirsi. La porta si aprì e la figura di quello che doveva essere il mittente si palesò davanti a noi ben felice del nostro arrivo. La prima stanza in cui ci trovammo era piccola e colma di scartoffie di vario genere, alcune delle quali potevano lasciare intendere una sorta di eccessiva meticolosità, quasi fissazione e perfezionismo, che quella persona aveva quando si trattava delle sue piante. A giudicare però dall'ordine e dalla pulizia generali, ciò non valeva per tutto. Altra particolarità che non potei assolutamente evitare di notare, furono gli intensi e pungenti odori provenienti dalla serra confinante, nostra prossima meta.

    Certamente un tipo particolare... Spero si sbrighi a dirci ciò che deve in modo da poter lasciare questo posto...

    Pensai mentre ci invitava a seguirlo proprio vero la fonte di tutti quegli odori, con mio dispiacere. Il mio olfatto particolarmente accurato soffriva non poco per quel miscuglio di fragranze tanto belle quanto fastidiose. Le spiegazioni del caso furono purtroppo abbastanza lunghe e per certi versi anche tristi, sembrava infatti essere stato il figlio del fiorista a commettere il furto a fronte di particolari effetti che la Lunaria poteva avere. Sapevamo anche dove il sospettato sarebbe potuto essere e non ci restava che dirigerci lì.

    In verità io sono originario di queste parti e conosco molto bene la zona... Ne so qualcosa anche di flora e potrei distinguere la Lunaria per quanto non sia certo un esperto...

    Al che mi rivolsi al nostro superiore continuando

    Potrei farvi da guida...

    Avrei quindi atteso la risposta di Zend ed eventuali interventi dei miei compagni per poi, sempre che non ci fossero state obiezioni, apprestarmi a lasciare il villaggio in direzione della Valle della Fine. Gli spostamenti nella fitta vegetazione per me erano all'ordine del giorno e, grazie ai miei sensi sovrasviluppati, potevo avere un discreto controllo della situazione per evitare pericoli.

    Da questa parte... Non ci metteremo molto...

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    Quando arrivai potei notare altri shinobi provenienti da villaggi differenti. Ne vidi uno di Yugakure no Sato, due della Nebbia, come me, ed infine un ragazzo proveniente dalla Sabbia.

    "Siamo a Konoha e non c'è nessun ninja della foglia ? Mmh strano... aspetta ma lui..."

    Mi accorsi successivamente che vi era una mia vecchia conoscenza: Juza ! Mi ci avvicinai con fare amichevole ed alzando la mano sorrisi e dissi:

    << Ehy Juza ! Mi fa piacere vederti qui. Con la tua abilità in caso di battaglia mi sento al sicuro. >>

    Dopotutto mi sconfisse per ben due volte con la sua abilità di sfruttare i veleni. Un avversario davvero temibile. Ma qualcun'altro rapì il mio interesse, il ragazzo proveniente dalla Sabbia Zend Izuki, che venni a scoprire poco dopo che era uno Sp.Jounin. Ci avrebbe accompagnato lui stesso in questa missione, infatti fu quest'ultimo a sbrigarsi le pratiche per entrare a Konoha. Il villaggio della Foglia mi sembrò più turbato di quanto mi immaginassi, la guerra, il dolore la ridussero di molto dello splendore che tutti decantavano. La cosa mi turbò parecchio ma cercai di non darci peso. In tutto questo tutti si presentarono ed io, stupidamente, lo scordai:

    << Oh che sbadato che sono ! Non mi sono presentato il mio nome è Shusui ! >>

    [...]
    Dopo un po' di tempo raggiungemmo la dimora del fioraio Tosuka Iroki. Disse che la questione era di vita o di morte e che fu, con altissime probabilità, suo figlio a rubare la Lunaria. Temeva, che a causa del suo disturbo ossessivo compulsivo, avrebbe sfruttato le proprietà del fiore per qualcosa di poco etico. Il fioraio disse che potrebbe causare davvero dei problemi. Ci diede una strada per raggiungere la Valle della Fine dove lì crescono di norma i fiori di Lunaria, ed effettivamente aveva ragione. Non stava mentendo. In quelle zone la crescita di quei fiori era maggiore del previsto. Lì incalzai Tosuka e parlai, conscio di sapere ciò che stavo per pronunziare:

    << Signor Iroki, da quel che so la Lunaria ha delle proprietà diuretiche e positive com'è possibile che da un fiore del genere si può distillare qualcosa di nocivo ? Cosa ha scoperto di così tanto terrificante da doverci nascondere i risultati del suo lavoro ? >>

    Domandai preoccupato. Dopotutto studiai molto sulle piante del mondo e qualcosa non mi tornava.

    Shusui Uchiha



    Resistenza (Ki): 250
    Stamina (Chakra): 150

    Maestria:
    Combattente Armato I
    Artigiano, Fabbro, Carpentiere

    Turnazione:


    Note
    Cerco di sfruttare le mie conoscenze naturalistiche di II Grado
     
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    Passò del tempo prima che la porta venisse aperta e potessimo entrare all’interno di quella che era l’abitazione, o negozio, del fioraio dato che era normale far coincidere le due cose per i mercanti. Ad “accoglierci” fu un uomo di circa quarant’anni, capelli a metà tra il brizzolato ed il castano, occhi chiari, un paio d’occhiali e uno sguardo molto preso. Venimmo fatti accomodare all’interno della stanza mentre la porta veniva chiusa dietro di noi. Nell’aria aleggiavano una serie di odori che non avrei mai e poi mai saputo riconoscere anche se sembravano provenire da un’unica direzione. Diedi un’occhiata molto rapida alla stanza nella quale ci trovavamo giusto per capire l’ambiente, ma anche volendo sarebbe stato difficile scorgere qualche particolare rilevante senza soffermarsi attentamente sulla pila di foglie documenti presenti sulla scrivania dell’uomo.

    -Seguitemi pure, vi porto nella mia personalissima serra! Ah, comunque, io sono Tosuka Iroki, molto piacere!


    -Zend Izuki, Sp.Jonin di Suna.


    Mi presentai molto educatamente all’uomo in risposta alla sua presentazione mentre nel frattempo venimmo condotti verso quella che era la serra. Gli odori divennero molto più marcati, si potevano sentire profumi diversi, alcuni piacevoli altri invece sgradevoli ma questo era molto relativo. Ciò che poteva essere gradito ad alcuni poteva risultare l’opposto ad altri.
    Ascoltai in modo estremamente attento ogni singola parola pronunciata dal fioraio senza intervenire nemmeno per un’istante. In quel momento mi resi conto effettivamente del ruolo che avevo come capogruppo. Non avevo mai impartito ordini a nessuno, tranne una rara volta in cui la mia vita e quelli di altri ninja vennero affidate alle mie mani, un gesto di fiducia estremo che Lif, Yuichi e Akito fecero nei miei confronti. Come mi sarei dovuto comportare in quella circostanza? I tre ninja con me non erano dei parigrado, ma dei “sottoposti” tecnicamente parlando. Essere il Leader e prendere tutte le decisioni oppure vista la natura della missione sarebbe stato più coretto agire solo qualora si fosse rese necessario? Da una parte avrei avuto il controllo totale senza però dar modo ai Genin presenti di pensare con la loro testa, di ragionare sul da farsi. In un certo senso gli avrei impedito di fare esperienza, di crescere ed imparare. Per contro significava affidare la riuscita della missione nelle loro mani intervenendo qualora qualcosa fosse andato storto.
    Ero stato mandato lì per supervisionarli e non per agire al posto loro, decisi quindi di adottare il secondo approccio: intervenire se necessario.
    Tosuka fu molto chiaro sulla questione ed il suo modo di agire spiegava come mai nessun ninja di Konoha fosse presente in quell’occasione. Non era trapelata nessuna informazione all’interno del villaggio pur di preservare quello che era lo stato del figlio ed evitare che la situazione si facesse ancor più complicata per entrambi. Tra l’altro come si può denunciare il sangue del proprio sangue? Fino a che punto si può spingere l’amore di un genitore? Oppure fin dove è giusto arrivare per i propri figli?
    Queste cose mi fecero riflettere perché io stesso avevo realizzato da tempo che ero stato adottato e lo scoprii solamente nel momento stesso in cui manifestai lo Sharingan, anche se non ebbi mai un confronto diretto con coloro che per tanti anni mi avevano cresciuto dicendo di essere i miei genitori. Ma questa era un’altra storia che sarebbe stata raccontata in un secondo momento.


    -Mentalità diversa? La prego di spiegarsi meglio Signor Tosuka. Cosa intende esattamente e perché ritiene possibile una cosa del genere. Faremo il possibile per risolvere il suo problema ma come ben sa dobbiamo avere tutte le informazioni necessarie per agire, qualsiasi cosa che possa essere utile alla riuscita della missione noi dobbiamo saperla. Confido nel fatto che non ci stia nascondendo niente che possa compromettere la missione. Invece cosa può dirmi di sua moglie?

    Parlai solamente dopo che gli altri Genin fecero le loro domande e considerazioni.
    Era successo o poteva succedere qualcosa tale da cambiare le mentalità di suo figlio Jhin? Le parole di Tosuka mi fecero scattare come una molla proprio perché era una cosa che avevo provato in prima persona, eventi così importanti che mi portarono a cambiare.
    Che senso aveva chiedere della moglie? La madre del ragazzo poteva essere una delle cause, avere qualche importanza oppure essere del tutto marginale. Ma era una cosa da sapere date le circostanze non proprio rosee.
    Dopo le eventuali risposte di Tosuka avrei acconsentito alla proposta di Juza mentre non confidavo molto nel fatto che le domande di Shusui trovassero risposte, se erano presenti dei documenti personali Top-Secret probabilmente non sarebbe stato molto propenso a divulgare tali informazioni ma era lecito fare almeno un tentativo. Shura invece decise di rimanere sulle sue.
    Ovviamente sapevo tutti i loro nomi dato che mi erano stati comunicati insieme al resto delle informazioni, anche se non mi venne detto altro oltre il loro nome.
    Tra l’altro, passando a cose di secondaria importanza, sembrava che nessuno dei tre sapessi chi fossi in realtà o per meglio dire quale fosse la mia reale discendenza. Evidentemente non erano stati presenti al torneo Chunin di qualche anno addietro, se così era potevano ritenersi estremamente fortunati ed allo stesso tempo pure io. Per una volta forse non sarei stato riconosciuto come l’Uchiha della sabbia.


    Scheda Zend Izuki
    -Parlato
    * Pensato *

     
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    Hey, Axel. You haven't forgotten? You made us a promise. That you'd always be there... to bring us back.

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    Dato che Taurus non ha ancora risposto, oggi procedo a scrivere il post. Se dovesse tornare avrà un malus sull'esperienza finale, se dovesse saltare anche il prossimo turno sarà fuori dalla missione.
     
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    Il signor Iroki, alla domanda di colui che sembrava il capo di quella combriccola, aggrottò la fronte. Iniziò a sudare, a tremare, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.

    B-beh... mia moglie in verità se ne è andata dieci anni fa, quando Jhin aveva solo otto anni... uscì una notte, senza dir niente a nessuno, per poi svanire nel nulla. Non ho idea di cosa le sia passato in testa in quel momento, il nostro matrimonio e la nostra impresa stava andando benissimo, lei si occupava della contabilità e da quel che so non ha alcun altro dono se non quello di essere un genio nei ragionamenti e nella matematica stessa... Comunque, spero di essere stato esaudiente... Per quanto riguarda la Lunaria, Shusui, giusto? - disse, voltandosi verso il ragazzo dai capelli lunghi e neri col coprifronte di Kiri - Non posso risponderti con chiarezza, in quanto come già detto i miei studi dovevano essere Top Secret... comunque sappi solo che ho trovato un metodo per sintetizzare una parte di codice genetico, ma probabilmente già qua non capiresti... Infine, tornando a lei, Zend, per quanto riguarda la mentalità di mio figlio... diciamo che nel giorno del suo diciottesimo compleanno, due mesi fa or sono, Jhin ha avuto una crisi di nervi la mattina, quando era ancora nel suo letto. Non gli dissi niente, probabilmente era solo un altro sfogo verso sua madre. Mi comportai come non fosse successo niente, salutandolo ed augurandogli un buon compleanno... Da quel giorno in poi ho notato un cambiamento leggerissimo nei suoi modi di fare... prima poneva sempre, dico SEMPRE attenzione a non sporcare troppo la sua camera. Nei giorni seguenti notai cartacce, fogli scritti, penne in giro. Non diedi troppo peso a questo, fino al giorno stesso in cui sia Jhin che i miei studi sparirono. C'era questo, sulla sua scrivania...

    Estrasse dal taschino destro dei suoi jeans un foglio piegato su se stesso, rendendolo "tascabile". Lo aprì, porgendolo a Zend con le mani ancora tremanti.

    CITAZIONE

    Padre. Non ho niente contro di te, mi hai sempre trattato benissimo, non mi hai mai fatto mancare niente. Non sono nemmeno in cerca di attenzioni e probabilmente non ho scusanti per ciò che ho fatto. E' da un po' di anni che spio le tue ricerche di nascosto e, seguendo i tuoi studi passo per passo, ho trovato ciò a cui stai lavorando ben prima che tu arrivassi alle tue conclusioni. Tuttavia, mi sono accorto di star studiando qualcosa di diverso, molto diverso rispetto a ciò che stavi creando tu. I tuoi risultati sono esattamente compatibili ai miei. Si potrebbe creare qualcosa di incredibile. Non hai idea. Però, conoscendoti, non l'avresti mai sfruttato per bene. Per questo ho deciso di andarmene, con le mie ricerche e le tue. Ci rivedremo, prima o poi. Grazie mille ancora, ti voglio bene.

    Tuo, Jhin.


    E-ecco... questo è quello che... so. Tutto... disse con la voce che gli vibrava. Una voce stanca, rauca, addolorata. I quattro si sarebbero dovuti muovere quanto prima.


    Ecco a voi! Spero che siate pronti :fff:
     
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    Alcuni di noi ritennero di dover cercare di ottenere informazioni maggiori sulla questione e grazie alle poche ma specifiche domande poste, potemmo giungere a nuove e probabilmente fondamentali informazioni. In primis riuscii a farmi una vaga idea di che persona fosse questo Jhin e della situazione familiare in cui aveva vissuto, niente che in verità lo rendesse un potenziale pericolo, o almeno nulla se non un piccolo dettaglio che mi colpì non poco.

    Possibile che...

    La domanda di Shusui, quella che ebbe la risposta meno chiara, poteva essere quella che ci avrebbe dato più info utili. Per quanto le mie conoscenze sulle erbe fossero ancora marginali e sommarie, c'era un'altro tipo di conoscenza che poteva portarmi a fare delle deduzioni riguardo all'affermazione del signor Iroki.

    <...comunque sappi solo che ho trovato un metodo per sintetizzare una parte di codice genetico, ma probabilmente già qua non capiresti...>

    Chi meglio di me poteva capire cosa volesse dire avere una mutazione del DNA? Io che ne avevo una ben radicata nel codice genetico, certo non ne potevo capire specifiche e modalità, ma ad una deduzione potevo giungerci con relativa semplicità di pensiero, o meglio ad un quesito che solo l'avanzamento nella missione poteva dare una risposta...

    Se un lupo ha permesso a me ed alla mia famiglia di fare ciò che sappiamo fare... Cosa potrà
    fare la Lunaria?


    Se Iroki ne era tanto spaventato e Jhin tanto affascinato, doveva essere qualcosa di stravolgente. Dovevamo muoverci con cautela e rapidità ed io di certo sapevo come fare. Attesi quindi che tutti avessero concluso eventuali ulteriori discorsi o riflessioni e, con il consenso del nostro supervisore, avrei preso la parola.

    Ragazzi... Credo proprio sia ora di metterci in marcia... Signor Iroki stia tranquillo, rimetteremo le cose apposto...

    Feci quindi un cenno al gruppetto per poi dirigermi fuori da quel turbinio di odori che, per quanto belli, riempivano fin troppo il mio naso. Appena fuori tirai un lungo e profondo respiro lasciando che il mio Olfatto si ridestasse da quel leggero torpore e mi rivolsi nuovamente ai miei compagni.

    Ragazzi, non posso sapere a cosa stiamo andando incontro ma ho un brutto presentimento... Se hanno trovato il modo di sfruttare il codice genetico della Lunaria, e se Jhin volesse usarlo per creare degli ibridi umani, allora potremmo trovarci di fronte davvero qualsiasi cosa...

    Certo era un'ipotesi tanto bizzara quanto improbabile, ma lo stato in cui mi trovavo mi portò a pensare a quella possibilità. Attesi qualche istante per eventuali commenti o opinioni e quindi ripresi

    Detto ciò... Non perdiamo altro tempo... La nostra metà non è lontanissima ma nemmeno dietro l'angolo...

    Iniziai così a condurli verso la Valle oggetto dei nostri interessi. Conoscevo bene la strada e man mano che ci avvicinavamo la vegetazione si infittiva, i miei sensi però erano sempre allerta ed in cerca di tracce anomale. Cercavo qualche impronta, un cenno di passaggio, qualsiasi cosa. Scrutavo tra la boscaglia, mi concentravo anche sul suono più impercettibile se valutato leggermente fuori posto, ma sopratutto ricercavo quel tipico odore di Lunaria che, seppur sommariamente ed in generale, conoscevo abbastanza in quanto a caratteristiche comuni.

    Siamo vicini... State tutti allerta... Se avete capacità di individuazione iniziate ad usarle per scovare Jhin... Io cercherò la pianta, è probabile che li troveremo nello stesso luogo!

    Dissi restando concentrato al massimo su ciò che mi circondava e preparandomi a spostare le ultime fronde che coprivano la visuale sullo spettacolo mozzafiato che la Valle della Fine poteva offrire.

    Azioni: //

    Resistenza 150
    Stamina 100

    Maestrie:
    Combattente ad alta tossicità I

    Conoscenze:
    Naturalistiche I
    Orientative e geografiche I

    Note: Uso i miei sensi sovrasviluppati perindividuare eventuali tracce di Jhin e per reperire la Lunaria
     
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44 replies since 11/9/2019, 12:37   1420 views
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