Shaka Kurama

Psiche

Apparentemente semplice ma in realtà molto complicato, cresciuto con i monaci ha assimilato tutti i concetti del buddismo rendendoli in un certo senso assoluti. Non si sa se a causa del suo demone interiore o se effettivamente vero, crede di essere il messaggero di Buddha venuto sulla terra per portare il suo giudizio divino. Spesso si chiude in meditazione proprio per consultarsi con il suddetto Dio e si perde in lunghi discorsi concernenti i più disparati argomenti tra cui anche il senso stesso della vita. Di base, sempre che il giudizio risulti positivo, risulta essere un ragazzo affabile e tranquillo con tutti; per i poveri malcapitati che vengono giudicati indegni di levare i loro passi sul suolo che Buddha ha donato ai suoi figli, attende un destino ben peggiore della morte.

Fisico

Biondo ragazzo dai lunghi capelli e dai lineamenti aggraziati che incorniciano due splendidi occhi azzurri , dall’alto del suo metro e ottanta ha allenato solo per lo stretto necessario il suo fisico nonostante tutto discretamente scolpito.

Prologo

Da neonato viene abbandonato dinnanzi la porta di un monastero poco lontano da Konoha, qui i monaci lo accolgono come dono del cielo e lo istruiscono nel combattimento e nei loro precetti Buddisti. Il piccolo Shaka Kurama, nome indicato in un bigliettino lasciato nella cesta dell’infante, rivela ben presto un segreto oscuro; dentro di lui si annida un demone tremendo e senza pietà che costringe i monaci ad effettuare un rito al fine di sigillare quell’entità. Dopo l’avvenimento il ragazzo ottiene una solida stabilità mentale e, seppur non tralasciando l’allenamento fisico di base, impiega gran parte del suo tempo nella meditazione al punto da raggiungere, a suo dire, l’illuminazione ed entrare in contatto con Buddha stesso. Alcuni sospettano che in realtà si tratti di strascichi del suo alterego ma la verità non è verificabile. Sta di fatto che Shaka continua a sua crescita inglobando i precetti Buddisti fino a che non riceve, da Buddha stesso, il compito di lasciare il monastero e cercare i malvagi al fine di portare su di loro la “Mano di Buddha”. Così inizia il viaggio del misterioso ragazzo che prima di tutto raggiunge Konoha per stabilirsi li e diventare Genin.

Genin

Dopo anni di addestramento in monastero, Shaka acquisisce la qualifica di Genin iniziando a farsi valere nel mondo degli shinobi. Tra nuovi incontri, amicizie ed inizimicizie, si trova a vivere svariate situazioni che lo portano a raggiungere una consapevolezza che cambierà profondamente il suo modo di vedere il mondo. Il sistema in cui tutti vivono è profondamente corrotto ed il male è libero di agire a causa della falsa pace in cui tutti si crogiolano. La goccia che fa traboccare il vaso è l’ipocrisia di un suo compagno monaco che, attraverso le regole del monastero, approfitta di una certa situazione per portare a termine la sua vendetta proprio contro suo padre, Jin Kurama. Segue uno scontro tra i due ed in quell’occasione Shaka miete la sua prima vittima intraprendendo una nuova via che lo porterà verso la ricerca del potere in nome di Buddha.