Fragments of terror

[Caccia per Shaka - Yu il Sadico]

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    [Da qualche parte ad Otogakure]

    Pioveva anche quella notte. I campi che costituivano la periferia del villaggio si erano gonfiati a causa della pioggia. Il terreno si era fatto molle e la terra mischiata con l'acqua, sicché quella vasta area fosse completamente immersa nel fango. Non un fango qualsiasi bensì quasi nero come l'inchiostro, proprio come se fosse il medesimo liquido, rovesciato in terra i grandi quantità. Questo veniva illuminato malamente quando il cielo grigio lasciava sfuggire dalla coltre di nubi qualche saetta. Questa riusciva ad illuminare ogni cosa, per quei brevi istanti che sarebbero bastati a chiunque per capire quanto fosse malmesso quel posto. La cura che si aveva per le periferie del villaggio era quasi del tutto inesistente. Del resto, non era certo quello il momento più adatto per un piano di bonifica delle paludi. Il Paese del Suono era scosso fin nelle fondamenta da quei tuoni che quasi volevano far tremare la terra. E proprio sotto di essa, qualcosa si stava muovendo in quel preciso istante. Anzi, qualcuno.
    Persino tra i cittadini del posto ben pochi sapevano che qualcuno dei vecchi rifugi sotterranei lasciati da uno dei vecchi Tre, era ancora in funzione. O meglio, dopo essere stato saccheggiato e distrutto, era rimasto lì. E uno dei pochi rimasti, nascosto ad hoc agli occhi degli indesiderati usando pergiunta tra i più disparati mezzi di protezione magica e non, era proprio in quella zona della periferia del Suono. Non si poteva vedere ad occhio nudo né sentire gli orrori che provenivano dal suo interno...


    Ora che Oto si era trasformata nella capitale dell'Impero, tutto era divenuto incredibilmente più semplice per Yu. Quel posto era diventato come un grande mercato per gli Schiavisti che, semplicemente, prendevano chi più gli andava a genio. Donne. bambini, vecchi, uomini abbastanza forti da essere usati a loro piacimento. Nessuno di questi poteva sperare di farcela da solo se si trovava accerchiato da una decina di loro. Tuttavia, alcuni sfortunati non erano stati in grado di difendersi nemmeno da un unico uomo. Uno Schiavista, sì, ma un solitario di carattere. Un pusillanime che nascondeva un passato burrascoso ed umiliante che, invece di spingerlo alla chiusura verso il resto del mondo, gli aveva suggerito di vendicarsi contro i più deboli. Lo stesso uomo che se ne stava in quel rifugio malandato, sporco da far schifo in ogni sua superficie se non si contava ciò che lui stesso aveva portato lì. La porta d'ingresso, qualche metro più in sù, era stata sbarrata più volte. C'era della musica che si perdeva sotto il terreno, non riuscendo ad arrivare all'esterno. Una musica proveniente da quello che probabilmente era un vecchio vinile, non appartenente in origine a quel luogo. La musica che ne veniva fuori sarebbe stata rilassate se non accostata allo scenario inaspettato. Lì sotto, in quel bunker di legno e metallo arrugginito che puzzava di chiuso, escrementi e sangue, Yu se ne stava chinato sul lettino sporco, illuminato da una luce artificiale e potente, così tanto da poter dare fastidio allo sguardo. Ma non a lui dato che la luce procedeva da un'angolazione che si premurava di non toccare le sue cornee brune.

    Hehehehe...!

    Con un colpo secco abbassò la mano che teneva con due dita (come tutte con evidenti ricuciture verso il basso) un lungo e sottilissimo spiedo di ferro. Era un esperto di precisione e anatomia, difatti la punta acuminata si conficcò esattamente dove voleva lui. Penetrò la palpebra della donna di netto in modo che questa non potesse più chiuderla. Lei poté sentire il contatto freddo con il corpo estraneo toccare il suo occhio da dentro, infilandosi tra i nervi senza colpirli. Avrebbe voluto urlare ma la sua lingua si trovava a terra, ancora dibattendosi debomente. Con quello erano già a sette spiedi che Yu aveva conficcato nel volto di quella donna che aveva rapito solo poche ore prima. Il suo volto era aperto in un'espressione di puro terrore ma non poteva muoversi a causa dei nervi intaccati dai lunghi chiodi di ferro.

    Eheheh!

    Yu rise di nuovo, con voce acuta e maligna, come avrebbe potuto essere quella di un ragazzo non ancora diventato adulto. Il suo alito si posò sul volto della donna che avrebbe voluto rovesciare gli occhi all'indietro, colta da un conato di vomito. Non puzzava, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare. Tuttavia, aveva un odore forte e pungente, come di disinfettante, per qualche motivo. Ciò che la donna vide prima di perdere conoscenza fu la bocca del suo aguzzino che masticava chiodi come se nulla fosse. Poi divenne tutto nero.

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    Roy90
    Come prima cosa, siccome sei tu il cacciatore, vorrei inventassi un contesto plausibile per cercare Yu. Insomma, crea una sequenza logica (anche sfruttando le conoscenze di Shaka) che ti porti a cercare il png nel luogo giusto. Non necessariamente nel punto preciso in cui si trova (sarebbe anche troppo forzato), ma dammi un'idea generale. Fammi vedere cosa ti inventi.

    Ti dico che il png è al tuo stesso livello, ha solo 50 punti statistica più di te perché altrimenti sarebbe stato anche troppo facile, diciamo. A pari numero di tecniche e abilità, ne ha però di meno. Insomma, ho cercato di rendere il tutto più equilibrato possibile ma, ovviamente, anche interessante :si2: Infatti, il png avrà qualcosa di speciale che penso si possa sposare con il suo soprannome, "il sadico" :asd:
    Per qualsiasi cosa scrivimi tramite MP.
     
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    La decisione era ormai presa, i miei giorni futuri sarebbero stati certamente molto più duri dei passati ma ciò non mi avrebbe fermato. Dovevo tenere duro e portare avanti i miei piani, piani che prevedevano anche il recupero di Loki da quel sadico di Torma. Requisito fondamentale era però l'acquisizione di potere, nel mio stato attuale non potevo fare molto soprattutto se il suo compagno fosse stato con lui. Il primo passo che avevo intenzione di fare era addentrarmi nel vasto mondo della medicina e per farlo mi stavo appunto dirigendo verso lo studio medico presente nella Fossa.


    Spero che il dottore accetti di farmi da mentore… Non voglio perdere troppo tempo e studiare qui sarebbe la cosa più comoda al momento...

    Pensavo tra me e me mentre ero ormai praticamente giunto a destinazione, la porta dell'infermeria era proprio davanti a me con sopra un avviso:

    Studio chiuso dal xx/xx al xx/xx

    Non erano specificati motivi ne informazioni, la mia solita fortuna era tornata a presentarsi ed ora avrei dovuto aspettare più di una settimana prima di poterlo incontrare. Il problema che mi si poneva adesso era come impegnare questo tempo che avevo a disposizione, in effetti dal giorno in cui fui rapito e portato lì come gladiatore, la mia vita era stata molto frenetica e pieni di colpi di scena. Metteva quasi a disagio il sapere di non avere nulla da fare e di certo non era il momento opportuno per darsi al riposo.

    Non posso starmene con le mani in mano… Dovrò trovare il modo di rendere fruttuoso questo tempo d'attesa...

    Pensando ciò iniziai a vagare per la Fossa ritrovandomi nella zona bar dove decisi di sedermi un attimo a valutare il da farsi sorseggiando una bibita fresca. Fu proprio lì che il caso mi porse la soluzione che cercavo.

    Non posso crederci… Ad Oto continuano ad esserci sparizioni di giovani donne… Ormai quasi non si contano più le vittime, chissà che fine faranno… Chi sarà il colpevole?

    Quella voce mi giunse alle orecchie dal tavolino dietro di me, due uomini stavano chiacchierando del gramo argomento e la mia attenzione non potè fare a meno di raggiungerli.

    Ma come chi?! Non sai che proprio ad Oto in questo periodo sta agendo Yu "il sadico"? Se a sparire sono giovani donne certamente è opera sua!

    Yu "il sadico", quel nome mi suonava in un certo senso familiare, ma dove lo avevo già sentito? Ci pensai per qualche minuto senza arrivare a nulla mentre il cameriere si preoccupò di prendere il mio ordine e servirmi, fu solo dopo i primi due sorsi che la risposta mi esplose in mente all'improvviso sotto forma di una nitida immagine riaffioratami dal subconscio. Erano ormai trascorsi dei mesi da quel giorno in cui mi diressi nel centro di riscossione clandestino del Paese del Fuoco, ciò che mi portò lì era l'intenzione di tirar su dei fondi per i miei progetti e tra i vari candidati, già all'epoca, buttai l'occhio proprio su di lui!

    Certo non sarebbe male mettere da parte un gruzzoletto, infondo nel prossimo futuro avrò bisogno di soldi e quest'occasione fa proprio al caso mio...

    Senza indugio mi alzai, ancora bibita alla mano, e mi accostai al tavolo dei due uomini

    Scusate l'intromissione… Casualmente ho udito i vostri discorsi di poco fa… Posso farvi qualche domanda su quel tale Yu? Il sadico...

    Inizialmente i due parvero indispettiti dalla mia intrusione, come dargli torto del resto, la gente lì alla Fossa non era certo della migliore risma, ma uno dei due spalancò gli occhi per un istante strattonando l'amico.

    Ei… Lui è quell'Odino… Il gladiatore divenuto libero grazie allo sterminio del Golfo dell'Arpione… Su digli quello che sai...

    Un attimo di stupore colse anche il secondo e poi, con molta tranquillità prese a vuotare il sacco

    Beh… Non ne so molto in realtà… Solo voci dei sobborghi di Oto, sono mesi che in quella zona spariscono donne con una certa frequenza e non si ha idea di dove finiscano… Dal momento della loro sparizione non se ne ha più traccia alcuna… Svaniscono nel nulla… Il presunto Serial Killer è per l'appunto Yu il "sadico"... Se vuoi saperne di più ti consiglio di informarti ad Oto, certamente potrai avere qualche dettaglio in più...

    Quelle informazioni erano certamente più che sufficienti per dare il via a quella "caccia all'uomo", così salutai i due offrendo loro la consumazione e mi diressi verso la mia stanza per prepararmi all'imminente viaggio. Avrei quindi comunicato al resto della Neo Akatsuki i motivi del mio spostamento e la mia destinazione per poi incamminarmi.

    Bene mio caro Yu… Sto arrivando!

    Il viaggio non fu stancante, dovetti solo mantenere le accortezze ormai abitudinarie e tenermi su percorsi secondari e poco trafficati. D'altronde con l'invasione ancora in atto bisognava fare ancora più attenzione, il giorno di marcia aggiuntivo rispetto ai canonici tre necessari era senz'altro ben speso a fronte degli eventuali possibili sfortunati incontri. Così giunsi infine nel Paese del Suono, il suo paesaggio era storicamente caratteristico, risaie si distendevano a perdita d'occhio e sarebbe stato probabilmente un bel vedere se gli invasori non avessero gettato quel territorio nel caos e nell'anarchia. La pioggia ed il maltempo, probabilmente lacrime e grida di quella terra ridotta allo strazio, avevano reso quei campi distese di fango e melma. Destreggiandomi tra il putridume e la pioggia giunsi infine alle porte di Oto, mi apprestai quindi a passare oltre i cancelli confondendomi in un assortito gruppo di viaggiatori probabilmente interessati ai mercati organizzati dagli Schiavisti in quel periodo, in quello il cappuccio nero, calato fin sopra al viso, e la celerità del gruppo mi permisero di riuscire nel mio intento.

    Feccia… Presto o tardi ci riprenderemo le nostre terre!

    Pensai dirigendomi verso una delle bettole del villaggio, d'altronde era nel bassifondi più infimi che giravano le notizie più interessanti. Fu così che dopo qualche ora passata a chiedere informazioni sui "delitti" ebbi alcuni indizi sul caso.

    Questo fanatico è abile… Non lascia testimoni… O meglio nessuno lo vede… Come fa a colpire senza mai essere visto?

    Pensai sedendomi ad un tavolino ed ordinando da bere mentre mi apprestavo a disegnare una mappa di tutto il Paese del Suono.

    Qualcosa dovrà pur accomunare le vittime… Ma cosa? E soprattutto come farle sparire? Con il caos che c'è in città al momento dovrebbe quantomeno far girare qualche voce… Invece nulla…

    Poi un colpo di genio, un'intuizione se così si poteva definire

    E se non fosse in città?!

    Cerchiai quindi il villaggio iniziando ad aggiungere alcuni dettagli alle zone periferiche, come grotte, vecchi avamposti o rifugi e cascine di risaie.

    Dove ti nascondi?

    Pensai iniziando a ragionare su quale di quei luoghi potesse fare al caso di un killer.

    Shaka Kurama
    Azioni: //

    Resistenza 600
    Stamina 800

    Note: C'è un mio post in aggiornamenti da oltre 10 giorni facente riferimento in particolare a sblocco elementale e del sigillo di dislocazione di oltre un mese fa… tralasciando i 2 lv up che dovrebbero esserci, posso almeno tenere validi lo sblocco elementale? Del sigillo mi era già stato concesso nell'evento precedente visto che la pq di sblocco (sia di elemento che sigillo) è antecedente a tutto e convalidata. Per quanto riguarda il post comunico di non fare l'aggiornamento fino a fine caccia?


    Edited by Roy90 - 17/4/2019, 08:11
     
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    Di Yu il Sadico? Di quel bastardo si sapeva poco e niente. Il nome era l'elemento principale, quello che poteva dire tutto ma poteva anche non dire niente. Se qualcuno si fosse spinto verso quei luoghi più malfamati del Paese del Suono, profondamente segnato e braccato dalla situazione politico-economica del momento, avrebbe potuto sentire ben poco su di lui. I più accostavano il Mukenin agli Schiavisti, seppur molti altri fossero certi che non si mischiava del tutto con quella gente. Non ci sarebbe stato da stupirsi, comunque, nel caso fosse venuto fuori che Yu era uno di "quelli lì", anzi, si sarebbe spiegato perché nessuno degli Schiavisti avesse mosso un dito sapendo che, ogni tanto, qualcuno del loro "raccolto" spariva senza lasciare traccia. Non del tutto, in realtà. Qualche volta erano stati ritrovati dei resti ma in condizioni così macabre che si preferiva pensare non fosse opera di un altro essere umano. Resti umani cuciti tra di loro alla perfezione, maciullati da una misteriosa malattia. Come un veleno che, ribollendo dentro le carni, le aveva sciolte e con loro gli interni, trasformandole in vere e proprie carcasse. Altre volte sembrava che i resti dei corpi fossero stati rivoltati come calzini e ciò sembrava impossibile da spiegare. Mantenevano la propria sagoma ma ciò che era dentro, tra vene, ossa, organi e tessuti, stava fuori. Più che macabro: malato, perfettamente sadico. Si pensava fosse proprio opera di Yu ma nessuno, difatti, l'aveva mai trovato quando decideva di non farsi trovare. Nessuno l'aveva mai visto all'opera né colto in fragrante nel rapire le sue vittime. Tuttavia, le voci che erano girate su quei presunti rapimenti, erano state messe in giro da persone che effettivamente avevano visto il Mukenin, anche mesi addietro, mostrare un certo sinistro interesse per alcuni tipi di ragazze. Sempre le stesse. Piuttosto giovani ma non troppo. Neanche di così bell'aspetto. Ma praticamente tutte le donne rapite che si accostavano alla figura di Yu, erano solite portare i capelli legate in una coda di cavallo. Questo poteva sembrare un dettaglio ininfluente, ma c'era chi affermava che invece lo fosse eccome. In ogni caso, nessuno aveva mai trovato Yu. Pochi avevano provato a seguirlo, specialmente Shinobi del luogo perché il pazzo si dicesse non avesse lasciato ancora il Paese. E come avrebbe potuto, senza le sue vittime? Erano state setacciate le periferie e i vecchi rifugi sotterranei, ma ancora non era stata trovata traccia del suo nascondiglio, seppur c'era chi affermasse di averlo visto aggirarsi proprio in certi luoghi, lontano dai campi di riso e più verso le paludi. Ma nessuno aveva il coraggio di aggirarsi da solo in quel luogo, specialmente ultimamente. Gli Schiavisti giravano liberi per tutta la nuova capitale ed erano guai a trovarseli davanti. Un solo cenno sbagliato e potevi dire addio alla vita come l'avevi conosciuta fino ad ora. E se ti imbattevi in Yu, la tua sorte non poteva che essere peggiore.

    Questo fu tutto ciò che Shaka, durante la sua stesura di un eventuale percorso da seguire per ritrovare Yu, poté ascoltare dopo un po', sicché alcuni rapimenti dove le vittime erano sempre donne piuttosto giovani erano stati perpetrati ultimamente. E quindi era inevitabile che l'argomento venisse fuori, seppur sempre affrontato con ponderazione, facendo attenzione alle orecchie malevole che giravano lì attorno. In quella Otogakure, ormai non ci si poteva davvero più fidare di nessuno.
    Ti ho dato un ulteriore imput perché non hai ruolato una vera e propria ricerca. Puoi farlo ora, cercando di descrivere il più possibile e con coerenza la ricerca vera e propria :sisi:
     
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    Il tempo passava ed un piano d'azione stava prendendo sempre più forma nella mia mente, nel locale stesso ebbi anche modo di reperire qualche altra piccola informazione che, insieme alle altre mi diede modo di dare il via alle danze.

    Bene… Si comincia…

    Pensai segnando una zona paludosa sulla mappa per poi posare il rotolo nel taschino ed incamminarmi verso l'uscita, dopo aver lasciato i soldi sul tavolo. Percorsi i passi a ritroso e, ripetendo il piano a mente, avrei lasciato il villaggio tornando ad immergermi nella fanghiglia che permeava la zona delle risaie. Ormai da quel luogo avevo ottenuto tutto ciò che poteva essermi utile ed era il momento, in un certo senso, di andare a pesca e gettare l'esca. In virtù di ciò, una volta arrivato all'incirca a metà strada tra il villaggio e la mia destinazione, mi apprestai ad utilizzare una delle prime tecniche apprese durante il periodo accademico.

    Henge no Jutsu

    Un breve istante ed una nuvoletta di fumo avrebbe dato il via alla mutazione del mio aspetto, sarei diventato una giovane ragazza bionda, dai lunghi capelli raccolti a coda di cavallo.

    eli-ayase-29808

    Ebbene si, io stesso sarei stato l'esca per quella preda, avrei ripreso quindi il passo ed una volta lasciate le risaie alle spalle, per addentrarmi nella palude, mi sarei stretto nel mantello, lasciando però i capelli in bella mostra e cercando di apparire agitata ed intimorita. Percorrevo quella strada umida e contornata da lembi di terra putrida con gambe apparentemente tremanti e continuando a guardarmi intorno. Chi mi avesse vista avrebbe certamente potuto pensare che fossi una schiava in fuga o qualcosa del genere, certo avrei potuto metterci ore, o peggio avrei potuto essere nel posto sbagliato, ma da buon pescatore quale ero stato nell'infanzia, mi armai di pazienza e proseguii.

    Forza Yu… Guarda che bel bocconcino c'è qui per te!

    Pensai determinato ed attento a ciò che si muoveva intorno a me. Assicurandomi poi che le mani fossero coperte dal mantello, le avrei inoltre unite come per pregare ma con un diverso scopo.

    Kekkai: Tengai Hojin

    Con un giusto impasto del chakra avrei perciò tentato di emanare quella sorta di cupola intorno a me per poi espanderla sempre di più. Non volevo rischiare di essere colto alla sprovvista e, come avevo potuto imparare con le mie traumatiche esperienze passate, meno durava lo scontro più possibilità avevo. Dovevo puntare tutto sul cogliere di sorpresa quello che, probabilmente o almeno secondo le mie speranze, sarebbe venuto ad aggredirmi.

    Azioni:
    Trasformazione -5
    Kekkai: Tengai Hojin -18

    Resistenza 600
    Stamina 800 - 5 - 18 = 777
     
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    Hmm??

    Aveva appena terminato la prima delle tante "operazioni" che la donna aveva subito. Adesso il braccio destro della poverina era stato del tutto separato dal resto del corpo, gettato sopra l'addome di lei e pronto per essere ricucito in altro modo. Questo perché a Yu piaceva sperimentare. Le aveva strappato la lingua appositamente per non farla urlare, premurandosi comunque di riempire la sua cavità orale con un vecchio straccio lercio che le ficcò quasi in gola. Fin troppo. Tanto che, quando lo psicopatico rialzò la testa dai lembi di pelle insaguinati che uscivano dalla spalla, l'osso che sbucava nulla, si accorse che la sua vittima era morta da un pezzo. Sbigottito e confuso, il Mukenin rimosse con un gesto quello straccio ormai insanguinato, capendo che era stato quello la causa del decesso. Soffocamento. D'improvviso il volto pallido e sinsitro di Yu si contorse in una smorfia seccata, come un bambino che si rende conto di aver rotto il suo giocattolo. Sbraitando, rovesciò il cadavere della sua vittima a terra, pestandolo con forza, con tutto il suo peso. Ma ormai quel manichino senza vita avrebbe potuto essere percosso in ogni modo: non era più tra i vivi. Tutto ciò avvenne mentre, abbastanza lontano da quel rifugio, Shaka era ancora intento ad origliare le informazioni che gli servivano.
    Ciò che accade, invece, dentro quel covo degli orrori, fu che Yu non fermò la sua musica ma si passò una mano sul volto. Le cuciture sulle dita sfiorarono il naso appuntito e lui chiuse gli occhi per qualche istante. Si rese conto che non c'era alcuna goduria nello sperimentare su un corpo morto. Non se, guardando in faccia la sua preda, non poteva nutrirsi del suo terrore e delle sue suppliche. E quel corpo morto era ormai da buttare. Guardandolo con disgusto, Yu afferrò un coltellaccio lì vicino, recidendo la coda di cavallo della donna con tutto lo scalpo, in modo rozzo e veloce. Non come faceva di solito, lasciando che la vittima sentisse la ferita aprirsi e il sangue colarle sul volto, iniziando a tirare piano mentre la pelle, da sola, si strappava in pezzi. Mise tutto in un sacco, gettandolo in un angolo. Se ne sarebbe sbarazzato successivamente. Questo perché doveva ancora placare quel suo desiderio. Il desiderio di fare del male. Per cui si ripulì i vestiti, indossando un lungo cappotto nero, poco più largo di quanto calzasse lui, in modo da farlo sembrare ancora più alto e magro. Si parlava di un uomo sottopeso, alto quasi un metro e novanta, dalla pelle giallognola, quasi malata, un bel viso nonostante tutto, con il naso dritto e poche sopracciglia. I capelli castani senza un verso, foltissimi e unti. Uscì così dal suo covo ma apparve nel nulla, grazie ai sigilli e le tecniche di cammuffamento che usava proprio per non farsi scoprire. Parte del volto era coperta da una sciarpa rozza, di un grigio triste, in modo che solo metà dalla metà del naso in sù si potesse vedere il volto dell'uomo. Le mani, che a causa di quelle cuciture all'inizio delle dita erano un segno distintivo della sua persona, ben nascoste in tasca. Cosa nascondesse poi nelle tasche, all'interno del vestiario e di quel lunghissimo impermeabile, era meglio non saperlo.

    Si aggirò per un po' in lungo e in largo, mantenendosi nelle zone periferiche di Oto ora che il cielo si stava facendo più grigio. Ben presto avrebbe coperto il sole, rendendo tutto molto più lugubre. Il Mukenin stava proprio ragionando sul da farsi. Ultimamente alcuni degli Schiavisti con cui lavorava, avevano osato mettere bocca nel suo operato. Certo, era un periodo in cui la foga di Yu lo portava a far fuori fin troppe vittime, preziose per gli Schiavisti. Non c'era da stupirsi che questi non avessero preso di buon occhio quella faccenda. Per cui, avrebbe dovuto tentare di avere fortuna e mettere gli occhi su qualche giovane donna lì in periferia. Ma, con le voci che giravano, era impossibile trovarne una. Forse una giovane che avesse voluto voglia di morire, allora sì. Tuttavia, tutti sapevano di Yu e le donne evitavano di uscire. Con quei pensieri Yu cominciava già a rabbuiarsi quando, improvvisamente, un miracolo si palesò ai suoi occhi. Nel vero senso della parola: sembrò un segno del destino. Persino dalla lontananza, le pupille nere si aprirono alla vista di una giovane donna, una sprovveduta che si aggirava da sola proprio in quel luogo. Non era seguita, Yu se ne accertò. Ed era bella, giovane e da una lunga coda di cavallo che raccoglieva splendenti capelli color del grano. Il battito del cuore accelerò dentro Yu, mentre poteva già sentire la viscida protuberanza tra le sue gambe farsi spazio, eccitata alla sola idea del crimine che avrebbe commesso. Nulla che l'altra potesse vedere proprio a causa del lungo e largo cappotto del Mukenin, in grado di nascondere per bene ogni cosa. Lui tentò ovviamente di approcciarla senza neanche badare alle sue parole. Si fermò a due metri da lei circa, nascondendo un sorriso sinistro e impedendo allo strano alito che sapeva di disinfettante e veleno messi insieme di raggiungerla, a causa della sciarpa.

    Signorina, questo non è un luogo adatto per passeggiare, lo sa? Girano persone poco raccomandabili qui intorno, mi dia retta.

    La voce era in qualche modo stridula, non appartenente a quella di un uomo adulto che potesse dirsi sano. Con ancora le mani in tasca, Yu fece la sua mossa.

    La accompagno volentieri io, se mi dice dove deve andare! Sarà più al sicuro con un uomo alto e forte come me!

    Gli piaceva circuire le sue vittime, guadagnandosi talvolta la loro fiducia per godere del momento in cui queste si rendevano conto di essersi consegnate da sole nelle mani di quel maniaco. Peccato che il Mukenin non aveva idea che dietro l'apparenza di quella bella ragazza, ci fosse in realtà Shaka.
    Eccoci qui.
    Dunque hai due possibilità in linea di massima. Se riesci a "fregare" Yu, lui ti condurrà al suo covo segreto. Se invece farai qualcosa per tradirti, ovviamente scapperà e avrai la possibilità di cominciare un inseguimento. A te :rosa:
     
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    Erano ormai ore che vagavo per quella zona paludosa e del mio bersaglio non vi era nemmeno l'ombra, non c'era traccia di anima viva a dirla tutta. D'altronde chi mai si aggirerebbe in quel posto se non un ricercato folle o un pazzo intento a dargli la caccia.

    Mah... restiamo ancora qualche minuto e poi si torna al villaggio...

    Non feci nemmeno in tempo a concludere quel pensiero che una presenza venne rilevata dalla mia tecnica di tracciamento a qualche centinaio di metri da me. Senza indugio modificai il mio tragitto e feci in modo di trovarmi in una zona da cui potessi essere facilmente individuato da quella presenza.

    Deve essere lui... Non potrebbe essere nessun altro!

    Mi dissi separando le mani, una volta che il losco individuo dal lungo capotto si stesse avvicinando a me. Non potei vedere alcun dettaglio della sua persona visto il suo abbigliamento ma non c'erano molte possibilità che mi sbagliassi.

    Signorina, questo non è un luogo adatto per passeggiare, lo sa? Girano persone poco raccomandabili qui intorno, mi dia retta. La accompagno volentieri io, se mi dice dove deve andare! Sarà più al sicuro con un uomo alto e forte come me!

    L'approccio dell'uomo fu quantomeno scontato in un certo senso, usava quindi quel metodo per adescare le vittime e chissà come le rendeva inermi per poi portarle via. Io non avevo però la minima intenzione di correre rischi inutili per studiare i suoi modi di fare. Difatti non persi nemmeno tempo a rispondere che il mio chakra venne prontamente emanato nella zona circostante tentando di rendere il mio bersaglio prigioniero di una prigione di oscurità, sapevo bene che tattica usare, dovevo concludere tutto il più rapidamente possibile per non correre troppi rischi.

    Kokuangyou no Jutsu

    A quel primo jutsu atto a distrarre e magari gettare un pò di caos nel mio avversario, avrei fatto seguire il tentativo di fondere il mio stesso essere con la terra dotto i miei piedi, d'altronde non sapevo che reazione poteva avere alla perdita improvvisa della vista e lo sparire dal campo per qualche istante non poteva che evitarmi eventuali brutte sorprese.

    Hiru Banshō: Bōka no Jutsu

    Infine giunse il momento di portare la vera offensiva, tentai quindi di ricomparire alle spalle del ricercato puntando le mani verso la sua schiena. A quel punto avrei tentato di far fluire il mio chakra Katon verso entrambe le braccia fino a che due lame di pure fiamme non si sarebbero generate con l'ovviettivo di trafiggerlo poco sotto le scapole rispettivamente a destra e sinistra.

    Tenrō Kaken

    A quel punto non mi sarei più preoccupato della mia trasformazione e, tornando al mio aspetto naturale avrei fatto un passo indietro dissipando anche le eventuali spade.

    Un mostro come te non merita pietà!

    A quelle semplici parole abbinai il tentativo di offensiva finale, in modo che le fiamme purificatrici mettessero fine a quello che non sarebbe nemmeno stato definito uno scontro. Ma d'altronde lui non lasciava speranze alle sue prede, chissà se la sua sofferenza ed il suo dolore sarebbero stati per lui altrettanto goduriosi.

    Gōen no Jutsu

    Impastai quindi nuovamente il mio Katon nello stomaco fino a tentare di vomitare fuori una imponente fiammata dalle dimensioni immani, atta ad avvolgere Yu in un ulteriore inferno di fiamme, più di quanto già non fosse in caso il mio colpo precedente fosse stato efficace.

    Azioni:
    Viaggio nell'oscurutà -35
    Assimilazione di Tutto il Creato: Tecnica della Prevenzione dell’Attacco -30 (maestro nin)
    Spada di Fuoco della Prigione Celeste -80
    Tecnica della Grande Fiamma -90

    Resistenza 600
    Stamina 777 - 35 - 30 - 80 - 90 = 542
     
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    Arherhe?

    Senza alcun motivo apparente divenne tutto nero ai suoi occhi. Ogni cosa, tutto ciò che prima, seppur il tempo grigio, aveva un colore, ora si era spento. Distrutto lasciando spazio ad un'unica inquietante tela nera. Il genjutsu di Shaka aveva avuto effetto ma, contrariamente a quanto si possa pensare, sotto la sciarpa il sadico ridacchiò.

    Ghghgh! Questa puttana sa usare un genjutsu del genere?

    Sfilò le mani dalle tasche, componendo il sigillo della pecora a velocità sorprendente. Non ebbe neanche bisogno di chiudere gli occhi per concentrarsi meglio a causa del buio. Impastò il suo chakra, concentrandosi a dovere. Quella era un'informazione che nessuno aveva su di lui: nonostante la personalità viscida, era sempre stato portato per lo studio, brillante come Shinobi. Ma aveva scelto un'altra via e, quel giorno, avrebbe potuto essere l'epilogo della strada che aveva voluto percorrere da solo. In ogni caso, fu piuttosto semplice per il Mukenin liberarsi da quella tecnica illusoria, riaprendo gli occhi e tornando alla realtà: circondati dalle paludi, in lontananza si poteva vedere una fitta foresta farsi largo all'orizzonte. Precisamente verso Sud, confinante con Konoha, rinomata, appunto, proprio per le sue immense e pericolose foreste. Ma della ragazza per ora non c'era traccia. Era sparita sotto il terreno e, pensando che semplicemente se la fosse data a gambe levate dopo averlo riconosciuto, Il Sadico non perse certo tempo a cercarla.

    Mpfh! Peggio per te! Eheheh!

    E proprio quando fece per andarsene, ormai dall'umore troppo compromesso a causa di quella bionda per continuare la sua caccia. Fu allora che capì di essere stato ingannato. Si accorse della ragazza perché non era uno shinobi sprovveduto, tuttavia fu anche il destino ad aiutarlo. Se ne sarebbe accorto anche fosse stato una persona comune, semplicemente perché, girandosi per tornare verso il suo covo, fu la ragazza in questione a riemergere dal terreno! Voleva sorprenderlo alle spalle ma, per un banale scherzo del destino, il suo intento non aveva funzionato. Lo sgomento del Mukenin fu tanto notando e percependo il chakra katon della sconosciuta circondarle le braccia.

    ??!!

    Fu più veloce di lei, fortunatamente. Scattò verso sud con un balzo incredibilmente alto, distanziandosi già di una decina di metri da là. Le scarpe vecchie atterrarono proprio su una pozza di fango e, rivolgendo appena un'occhiata alle proprie spalle, uno Yu dallo sguardo rabbioso e disgustato cominciò la sua corsa lontano da lì, deciso a seminare Shaka, ora tornato alle sue reali sembianze. Nella sua corsa, il Mukenin si lasciò dietro la sciarpa grigia e sporca che sapeva di disinfettante. Al suo posto, tirò fuori qualcosa da una delle grosse tasche interne del suo giaccone. Una maschera particolare, con un sistema che gli permetteva di respirare anche in assenza di ossigeno, grazie ad un sistema interno. Eppure lì di ossigeno ce n'era in abbondanza, quindi il suo scopo era un altro. Indossata la semplice maschera anti gas, dall'aspetto vecchio e consunto, Yu continuò il suo sprint nella palude, diretto verso la foresta. Se necessario, verso Konoha. Un pusillanime che non amava gli scontri di alcun genere, fisici o mentali, avrebbe di gran lunga preferito darsela a gambe levate piuttosto che rischiare di essere catturato.
    Inizia l'inseguimento!
    Ti rimando al regolamento apposito. Per ora Yu si trova a ben 80 metri da Shaka, ed è prossimo ad addentrarsi nella foresta. Se non riesci a raggiungerlo/prenderlo/fermarlo entro 3 turni (compreso questo), scapperà definitivamente, decretando il fallimento della caccia.


    Riprenditi la stamina solo del tuo ultimo jutsu. Tra l'altro dovresti scalarti anche 2 punti staminaper aver mantenuto la tecnica della trasformazione (l'hai sciolta ma usata quasi per tutto il turno).


    Sto ovviamente tenendo conto della resistenza residua di Yu, così come di tutti i parametri. Ovviamente questo sarà un evento più narrativo, ma per i vari scontri terrò in considerazione come guida le riuscite eccetera.


    Per qualsiasi cosa scrivimi in privato!
     
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    Il tutto avvenne molto rapidamente, la mia illusione, la fusione con il terreno paludoso, il riemergere da esso ed infine lo scherzo del destino. Fino ad ora avevo incontrato solo avversari agguerriti, desiderosi di vedere la morte conquistare il mio essere. Ma questo era diverso, un tipo di uomo, se poteva essere definito tale, che preferisce la codardia ed il sotterfugio ad ogni altra forma di onore. La sua preparazione non era però da sottovalutare, era d'altronde riuscito a sciogliere con relativa facilità il mio genjutsu nonchè a schivare il mio attacco con un balzo non da poco.

    Non pensare di potermi sfuggire!

    Esclamai unendo le mani palmo contro palmo ed innalzando una preghiera verso il cielo

    Concedi nuova forza in queste mie gambe... Che io possa raggiungere e catturare quel peccatore!

    Infusi quindi il mio chakra proprio verso i miei arti inferiori tentando di animarli con nuovo vigore per poi scattare alla mia massima velocità possibile. Non mi accontentai però di quella miglioria e volli sfruttare anche il chakra katon per darmi una ulteriore propulsione generata dalla pianta dei piedi. Se fossi riuscito a ridurre le distanza avrei quindi sfruttato la mia abilità peculiare nelle illusioni per crearne una ad hoc per un codardo come Yu. Nel caso in cui il mio chakra lo avesse raggiunto e fosse rimasto preda del mio genjutsu, avrebbe visto un mondo in tutto e per tutto identico alla realtà, con l'unica differenza che in quel sogno sarebbe riuscito a mantenere le distanze dal suo inseguitore. Avrebbe pregustato la soddisfazione del riuscire nel suo intento senza poter minimamente immaginare che in realtà io lo avevo quasi acciuffato, in altre circostanze sarei probabilmente stato più brutale e definitivo con delle illusioni devastanti ma qualcosa in me mancava. Finché quel pezzo del mio stesso essere non sarebbe tornato al suo posto avrei dovuto imparare a cavarmela da solo. Solo ora che lo avevo perso riuscivo a rendermi conto di quanto quel mio potere fosse stato importante per me e prima di poterlo riprendere avrei dovuto dare prova a me stesso di meritarlo.

    Azioni:
    Nenjutsu -200 (Agilità + 50)
    Scatto -48
    Shaolin katon -10 (boost magico)
    Illusione personale S -80

    Resistenza 600 - 48 = 552
    Stamina 632 - 2 - 200 - 10 - 80 = 340


    Edited by Roy90 - 24/4/2019, 08:33
     
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    Più si allontanavano dalla palude, più sembrava che l'aria divenisse più fredda, quasi pungente. Si insinuava sotto le vesti di Yu, quel suo lungo cappotto che chissà cosa conteneva al suo interno. Le nuvole scure erano cariche di pioggia ma, per ora, non una sola goccia era caduta dal cielo, infrangendosi in quella radura sconfinata. La palude, con le sue pozze, i suoi acquitrini e le depressioni del terreno che sembrava respirare sotto i passi dei due Mukenin, si apriva a vista d'occhio. Tuttavia, l'inizio di una foresta era visibile all'orizzonte. Il moro dai capelli unticci, voltava la testa molto spesso per tenere d'occhio il biondo, ora tornato uomo, che gli stava alle calcagna.

    Grrrr!

    Digrignò i denti aguzzi dietro la maschera nera che portava, con due grossi bocchettoni ai lati. Era una maschera particolare, come detto, che però non comprendeva alcuna sacca atta a raccogliere ossigeno puro. Per quel motivo, sarebbe stata inutile in caso avesso voluto non respirare dell'aria contaminata. Eppure, lì si respirava perfettamente, il che rendeva ancora più insolito il suo da farsi. A Yu non piacevano gli uomini. Gli ricordavano i suoi tre fratelli maggiori e quello che per il Mukenin era stato il periodo peggiore della sua vita. Perduta la madre, suicidatosi il padre, era il più giovane in famiglia quando lui e i suoi fratelli divennero orfani. A circa otto anni, il mondo aveva già insegnato al Sadico alcune pesanti lezioni. Gli insegnò anche era debole e non poteva nascondersi né ribellarsi agli abusi e alle vessazioni continue da parte dei tre fratelli maggiori. Detestava gli uomini, sfuggendo ad ogni contatto con loro se non strettamente necessario. Non c'era quindi da stupirsi che, vedendo il Mukenin dai folti capelli biondi stargli alle calcagna, avesse deciso di correre ai ripari. Non fisicamente, purtroppo per Shaka. Tuttavia, occorre fare un ulteriore passo indietro.
    Voltandosi così spesso a guardare dietro di sé, Yu poteva tenere ben d'occhio la situazione. L'altro gli era alle calcagna ma non così vicino, anzi. Sembrava non raggiungerlo mai nonostante si impegnasse, il che fece ridacchiare il Sadico. Non si accorse del loop che Shaka stesso gli aveva subdolamente instillato nella mente. Il moro era un modesto conoscitore delle Arti Illusorie, tuttavia gli era stato impossibile accorgersi della modificazione, di quel virus, che un'abilità innata particolare come quella del Kurama era stata in grado di attuare. Difatti, nella realtà Shaka stava guadagnando sempre più terreno... sfortunato lui.

    Khkhkh! Con questo vedremo se continuerai a seguirmi~

    Cantilenò con la vocetta irritante e stridula. Si fermò così in mezzo alla radura, dove già qualche albero faceva da ulteriore sfondo a quella cornice lugubre che il fato stava dipingendo pennellata dopo pennellata. Fermandosi, il Mukenin altissimo chiuse gli occhi per un istante e unì le mani per compiere il sigillo della Pecora. Dentro di sé, subito il chakra cominciò a vorticare sempre più velocemente mentre egli concentrava le proprie energie, fisiche e mentali, per dar vita proprio alla fonte spirituale ed energetica che i Ninja imparavano ad utilizzare e coltivare fin da giovani. Avvenne quindi qualcosa, nel corpo del malaticcio. La pelle del suo corpo, sia quella coperta dai vestiti e rinchiusa nei calzari, sia quella delle mani e del volto, cominciarono a secernere qualcosa. Aveva un profumo sottile che solo un individuo dotato di un olfatto eccezionalmente sviluppato avrebbe potuto identificare: veleno. Sembrò come sudare, improvvisamente unto dalla testa ai piedi, palesemente lucido nostante non ci fosse il sole. Dall'epidermide si innalzò questa nebbiolina perlacea che si diradò attorno all'utilizzatore, finendo col ricoprire un'area di dieci metri in lunghezza e larghezza. Un banco di nebbia che avrebbe celato la sua presenza e non solo. Questo perché la maschera che indossava, contrariamente al motivo per cui era stata originariamente progettata, non serviva per proteggerlo dal veleno. Lui stesso era veleno. L'alito del peculiare odore pungente e dolciastro, quasi di disinfettante, venne fuori proprio grazie a quella maschera. Non prima che, infilandosi una mano sotto al cappotto, Yu non afferrò qualcosa di caldo all'altezza del polmone destro. Due dita con le peculiari cuciture alle basi, afferrarono qualcosa che spuntava per qualche motivo proprio dal suo polmone. Ne tirò fuori un lungo chiodo che si ripose in tasca. E, da allora, gli bastò aprire la bocca dietro la maschera scura per secernere un odore ancora più dolciastro e opprimente, in grado di irretire i sensi di chiunque, ma non i suoi. La maschera, infatti, non era altro che un catalizzatore, un ulteriore meccanismo modificato proprio per lasciar espandere quell'aria che usciva ora dai due grossi bocchettoni laterali. Quel sentore che appariva composto da particelle quasi violastre, si mischio a quella nebbia, non riuscendo a fondersi del tutto con lei. Questo poiché quel particolare veleno non si espandeva se non entro un certo raggio. L'intento di Yu sarebbe stato solo quello di creare quel banco di nebbia e andarsene, sperando che lo Shaka in lontananza decidesse, incuriosito da quell'improvviso fenomeno (in)naturale, vi si addentrasse. Ma sfortunatamente per Odino e fortunatamente per Il Sadico, neanche il rilascio del veleno aveva permesso al secondo di liberarsi dal Genjutsu del biondo. Questo significava che Shaka non era lontano da lui ma fin troppo vicino, lì. A circa un metro dal suo obbiettivo che però al momento non poteva osservare con chiarezza. Non solo a causa dell'impedimento della visuale, ma anche perché, inevitabilmente, aveva respirato quell'aria tossica e il corpo stava sempre più repentinamente avendo una reazione. Gli sarebbe riuscito fin troppo difficile respirare e muoversi correttamente. Il naso avrebbe pizzicato, gli occhi lacrimato. E più sarebbe rimasto lì, in balia del gas velenoso, quanto prima avrebbe perito. Eppure Yu era così vicino e ignaro della presenza dell'altro, messa comunque a repentaglio, data la situazione. C'era solo da chiedersi chi, tra i due, si sarebbe accorto per primo dell'altro.
    Azioni di Yu:
    - Nebbia Velenosa + Veleno della Salamandra Nera
    Maestria: Combattente ad alta Tossicità - III° Livello: Veleno della Salamandra Nera


    La situazione è la seguente. Nonostante la presenza di Shaka sia "celata" a Yu che, per il genjutsu pensa lo stia ancora inseguendo, anche la presenza di Yu è celata per la nebbia velenosa. Lui si trova al centro di questa quindi dalla sua posizione in poi si è espansa per 5 metri in tutte le direzioni. Bada bene che a 7 metri, invece, alla nebbia si è mischiato il veleno di Ibuse. Avendomi riferito le distanze on gdr per mp, ti confermo che sei ad 1 metro da Yu e di conseguenza hai un malus di 25 punti su qualsiasi azione e ricevi 30 punti di danno a turno a causa dell'esalazioni del veleno di Ibuse. Per quanto riguarda la Nebbia velenosa, ti tocca un malus di 15 punti in riuscita e 80 danni finché la rispiri, a cui si aggiungono altri 20 punti da sottrarre alla resistenza, a partire dal turno successivo (quindi non a partire dal mio prossimo post). Inoltre, sei al primo turno su dieci (1/10) in seguito ai quali il tuo pg verrà paralizzato completamente. La nebbia velenosa è al primo turno su due (1/2) prima di diradarsi.
    Ricapitolando, a questo turno devi sottrarti 110 resistenza e hai un malus totale di 40 punti in riuscita.


    Ho impostato Yu per essere un png un attimo più interessante, così da non fare il solito scontro banale. Quindi ti avverto che ha un'abilità speciale creata ad hoc (sempre sfruttando il veleno della salamandra). Ovviamente ho calcolato tutto per farvi essere alla pari, quindi hai tutte le carte in regola per vincere. Good luck :hat:


    PS: come detto per mp, a questo turno riprenditi metà stamina delle prime azioni/mantenimenti di cupola e trasformazione.
     
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    Il destino... Era qualcosa a cui non sapevo ancora se credere o no, ma in quell'occasione di certo la sfortuna mi stava perseguitando, o forse era quello Yu ad avere una dose spropositata di fortuna. Dopo l'essere scampato per puro caso al mio primo attacco, si trovò ad utilizzare un diversivo atto evidentemente a farmi desistere dall'inseguimento illusorio, riuscendo a danneggiarmi pesantemente nella realtà, senza che se ne rendesse nemmeno conto. Ma almeno adesso iniziavo ad avere chiare le sue capacità e potevo reagire di conseguenza.

    Maledetto... Sei una vera piaga!

    Esclamai nella mia mente mentre gli effetti di quella nube tossica iniziavano a fare il loro subdolo dovere. Non potevo però permettere ad un trucchetto tanto semplice di avere la meglio su di me, dovevo reagire, e dovevo farlo con astuzia. Era giunto il momento di inaugurare la natura di chakra che si era da poco risvegliata in me e quale modo migliore se non sfruttarla per salvarmi la vita!

    Vento... Piegati al mio volere!

    Concentrai quindi il Fuuton nelle mie mani e, con due movimenti repentini delle braccia, tentai di generare altrettante correnti ascensionali atte a dissipare la nube. Così facendo mi sarei potuto trovare faccia a faccia con l'ignara vittima del mio genjutsu, all'interno del quale stava per vivere una pessima esperienza.

    Goditi lo spettacolo... Penso ti piacerà!

    [Mondo illusorio]

    Yu aveva creato quel suo letale banco di nebbia e si sarebbe potuto sentire al sicuro, con quel suo "scudo" frapposto fra se ed il ripugnante inseguitore, ma qualcosa di improvviso e terrificante lo travolse. Una forte spinta lo avrebbe trascinato fuori da quella nebbia costringendolo a terra, un senso gelido sarebbe giunto al suo sistema nervoso proprio dal centro dello stomaco e ad un'analisi più approfondita avrebbe potuto trovarne la causa in una fredda lama addentrata in profondità nelle sue carni. A quella lama era collegato un braccio, un corpo possente ed un volto deformato dal sadico piacere del dolore altrui, ultimo elemento che il mukenin avrebbe però potuto notare era una lunga coda di cavallo argentea. Come avrebbe reagito Yu a quell'uomo tanto simile a lui caratterialmente quanto adatto alle sue inclinazione sadiche?

    Childerich01

    L'individuo avrebbe quindi cercato di continuare a muovere la lama nello stomaco di Yu con il braccio destro mentre con la mano sinistra tentava di strangolarlo con forza.

    [Mondo reale]

    Se fossi riuscito a sbarazzarmi di quella devastante nube venefica ed il soggiogamento di Yu fosse rimasto attivo, non mi sarebbe rimasto che trovare il modo di concludere le danze, ma come farlo? Dovevo trovare il modo più efficace e sicuro viste le peculiarità del mio avversario e sopratutto visto il rischio di una nuova reazione al mondo illusorio, il tempismo era quindi fondamentale. Cercai quindi di far combaciare il momento della prima spinta e quindi del riconoscimento del particolare aggressore con il mio primo attacco. Se fossi riuscito nel mio intento, Yu sarebbe rimasto lì immobile, preda di quel momento di shock che sicuramente lo avrebbe scosso per un motivo o per l'altro.

    Tenrō Kaken

    La mia offensiva sarebbe stata la medesima di prima, con le due lame fiammanti usate come apripista, ma con una differenza, le mie braccia avrebbero percorso un rapido movimento incrociato dall'interno verso l'esterno e, se il katon avrebbe generato un adeguato flusso di chakra, le due lame fiammanti si sarebbero incrociate esattamente con la testa di Yu nel mezzo, tranciarla era il mio obbiettivo. Non volendo però correre rischi avrei proseguito con un rapido balzo in avanti in modo da superare il mukenin e raggiungere i dieci metri di distanza. Da lì avrei dato sfogo al mio colpo più devastante deciso a scrivere fine a quel che accadeva su quella terra di confine.

    Gōen no Jutsu!

    Impastai quindi nuovamente il mio Katon nello stomaco, cercando di emettere quello che sarebbe stato un inferno di fiamme dedicato a quell'unico peccatore.

    Azioni:
    Mantenimento illusione -40
    Shaolin fuuton x2 -20
    Spada di Fuoco della Prigione Celeste -80
    Tecnica della Grande Fiamma -90

    Resistenza 552 - 110 = 412
    Stamina 350 - 230 = 120

    Maestrie
    Nautilus I-II
    Maestro del Ninjutsu I

    Note: Se riesco a dissipare subito la nebbia non dovrei subire altri danni giusto? In caso ho sbagliato qualcosa avvisami e correggo :unsure:


    Edited by Roy90 - 28/4/2019, 01:01
     
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    Sarebbe stato facile: ora che il suo diversivo era stato piazzato, non gli restava che dileguarsi e seminare il suo avversario, tornando alla sua vita di sempre. Ma le cose non andarono come aveva sperato. Improvvisamente qualcosa lo investì in pieno, qualcosa di enorme e pesante che, preso così alla sprovvista, il gracile mezz'uomo non riuscì a contrastare. Ma, prima che potesse protestare per quell'improvviso attacco, avvenne. Sentì distintamente un dolore bruciante al centro del suo stomaco. La sensazione di bucarsi con un ago, solo che la portata di quell'arma non era così infima. La lama penetrò la sua pelle, squarciandola con una brutalità tale da togliere il respiro al Mukenin. La lama affilata e fredda entrò in contrasto con il calore dei suoi organi che, per rimediare alla perdita di sangue, presero a battere più forte. Negli occhi del giovane solo puro sgomento e terrore mentre il volto dell'uomo sorrideva e continuava a rigirare la lama sempre più in fondo, lacerando gli organi interni. Il dolore fu così atroce che a Ui non parve neanche vero.

    *Coff! Coff!* Urgh...!

    Tossì sangue e si sentì inerme alla stretta al collo di quello sconosciuto. In quel momento, Yu capì che sarebbe morto e il terrore, invero, fu la medicina che lo liberò da quella terribile illusione. Sbatté le palpebre e lo scenario cambiò improvvisamente. Non c'era più la nebbia ad avvolgerlo. Il Mukenin dai capelli scuri era pesantemente debilitato e tremava per lo spavento, tanto che, quando alzò lo sguardo verso Shaka, non ebbe i riflessi del tutto pronti. Non riuscì ad evitare del tutto le due lame gemelle infuocate. Queste gli avrebbero tranciato la gola seduta stante se non fosse stato proprio per il brusco risveglio provocato dall'illusione. L'adrenalina scatenata dalla paura, invero, avevano rinvigorito il moro che riuscì a scartare verso destra. Non riuscì quindi ad evitare una delle due lame che bruciò le sue carni dalla parte sinistra.

    GWAAAHH!

    Mugolò di dolore, arrancando all'indietro di qualche passo. Gli occhi piccoli vibravano con le pupille scure strette, ridotte a due fessure. La mano destra si portò al pettò ma non si posò sulla pelle bruciata proprio per il calore che emanava. E l'odore della pelle arrostita non gli diede il voltastomaco solo perché era abituato a sentirla. Il suo giaccone era stato rovinato ma probabilmente era grazie ai pesanti vestiti che il danno era stato in parte minimizzato. Distante di appena tre metri dal Mukenin dai capelli biondi, lo sguardo livido di rabbia e paura, proprio come quello di una bestia selvatica, si posò proprio sul Kurama.

    Dannato... cos'è che vuoi da me?!

    La voce venne fuori come un isterico tremolio, acuta e stridula come stranamente era rimasta fin da quando il giovane aveva affrontato l'adolescenza, bloccandosi a metà del cammino. A guardarlo bene, tranne che per l'altezza, aveva ben poco di "uomo". Erano anni, si rese conto, che non rivolgeva quella precisa domanda a qualcuno. L'ultima volta era stata posta ai suoi tremendi fratelli maggiori. E ciò che ne era seguito non era stato affatto piacevole per lui. Allo stesso modo sarebbe andata quel giorno. Senza neanche comporre i sigilli, la fiammata che Shaka generò facendo appello al suo chakra katon avrebbe sicuramente segnato la fine di Yu, il Sadico. Se non fosse che...

    Tajū Doryūheki!!

    Da sotto la maschera il veleno di Ibuse continuava a venire fuori ma, in quel frangente, il moro trattenne il fiato. Il suo chakra vorticava all'altezza del plesso solare e lui si concentrò per utilizzarne una buona parte. Era l'adrenalina ad incoraggiarlo e il terrore di quella fiammata che ormai era a pochissimi metri da lui già scottava sulla pelle bianca e malaticcia. Non ci fu bisogno di eseguire dei sigilli: concentrò il proprio chakra, connubio della sua energia fisica e spirituale, per andare ad immettere questa energia nel terreno. Difatti, muovendo il suo unico elemento primario, il Doton, il Sadico riuscì per un soffio ad innalzare una esigua serie di muri spessi e rocciosi, tutti davanti a sé. Non erano molti ma la paura che provava in quel momento il Mukenin lo aveva guidato ciecamente a quella difesa improvvisata. Il primo muro fu completamente investito dalla grande fiammata, distruggendosi. E non era certo che gli altri due sopravvivessero. Il secondo, quello più lontano dall'utilizzatore, era sul punto di liquiefarsi. E il grosso muro dietro il quale, come un topo in trappola si era rifugia Yu, divenne rosso e cominciò a fumare I suoi bordi si accesero come tizzoni scarlatti e il Mukenin urlò sentendosi circondare da quel caldo infernale. Sembrava proprio di essere sprofondato negli inferi, per lui. Questo poiché la fiammata di Shaka si era aperta a ventaglio e quella protezione non risultava quindi totale, per l'altro. Il volto bianchiccio divenne rosso e sporco per il fumo. E la fiamma vibrava ancora con intensità contro, ormai, quell'ultima parete difensiva. A causa del calore il veleno della Salamandra (contenuto dentro una sacca impiantata direttamente dentro il polmone destro) non riusciva neanche ad espandersi del tutto, arrivando giusto a coprire ciò che stava attorno a loro ma sopra la fiammata. Eppure, Yu era duro a morire. Del resto, i cattivi come lui l'hanno sempre vinta. La mano sinistra si infilò dentro il tascone della giacca, tirando fuori una serie di piccoli oggetti tutti uguali. Dei chiodi finissimi e lunghi poco meno di una ventina di centimetri l'uno. Caricò il braccio e li lanciò in aria, proprio sopra di sé, andando quindi a chiudere tra loro le mani, formando il sigillo del Drago. Immersi nella nebbiolina violastra del veleno, invisibili anche grazie a quella fiammata che contrastava con il buio della sera, creando un gioco di luci fastidioso ad una vista comune, la quarantina di chiodi si fermò a mezz'aria. Da dietro il muro di roccia, ancora avvolto dalle fiamme, il Mukenin che aveva un'ottima memoria fotografica, calcolò in modo approssimativo la distanza con il suo inseguitore, manipolando con il proprio chakra quei tanto amati chiodi che, anche attraversando le fiamme, andarono a conficcarsi nel terreno, sparando alla vista dei presenti, compresa quella di Yu. Lui, infatti, aveva solo l'idea di dove fossero al momento. Proprio allora la devastante tecnica Katon perse d'intensità e tutto calò in uno strano e angosciante silenzio, in cui si poteva sentire Yu in preda al fiatone. Tutto ciò durò meno di dieci secondi, dalla fiammata all'impiantarsi dei chiodi nel terreno attorno a Shaka. La nube di veleno, ancora una volta, iniziò a diradarsi senza impedire la vista del tutto. Ormai non poteva neanche più far ulteriormente del male a Shaka, il cui organismo si era già assuefatto al veleno. Egli poteva sentirne gli effetti, tra cui un affaticamento generale nel fisico e la sensazione di non riuscire a respirare correttamente. Osservandolo, il Mukenin dai capelli scuri ridacchiò dietro la sua maschera. Come un vero pusillanime, si era spaventato ma voleva negarlo, dimostrando di essere riuscito a scamparla anche questa volta.

    Eheheh! Pensavi fosse facile farmi fuori? Non so neanche chi tu sia ma posso immaginare perché tu voglia la mia testa! Bene...

    Concentrò nuovamente il chakra mentre si apprestava a sfoggiare la sua arma segreta... in posizione di guardia, fermo con i piedi piantati a terra, mostrò le mani al proprio avversario. Sicuramente, anche nel volantino che ritraeva il Mukenin di Oto, appeso per i villaggi, Shaka avrebbe potuto notare e ricordare quel particolare caratteristico. Tutte le dita del moro, infatti, presentavano la medesima cucitura alla base della falange. Una cucitura rozza e che faceva impressione a guardare proprio per la poca cura. Ma, in quel momento, Shaka scoprì di cosa si trattava in realtà. Questo perché i lembi neri si scucirono improvvisamente, da soli. Tutte e dieci le dita si staccarono dalla mano come se nulla fosse, dirigendosi ad una velocità spaventosa verso Shaka. Erano collegate alla mano e al corpo da dei sottili cavi metallici! Tramite il chakra, infatti, Yu era in grado di manovrare tutte e dieci le estensioni del suo corpo. Ma quelle lì, come Shaka potè intuire, non erano semplici dita. Questo non avrebbe potuto vederlo ma, se fosse stato raggiunto delle dita, si sarebbe accorto dei minuscoli aghi che fuoriuscivano dalla punta di ogni polpastrello. Non erano dita, ma delle inquietanti siringhe. Queste tentarono di raggiungerlo ma non solo frontalmente: sembrava ci fossero tantissimi metri di cavo a disposizione ed essendo le siringhe controllate dal chakra di Yu, queste potevano muoversi a piacimento del pazzo. Tutte e dieci le siringhe avrebbero infatti tentato di circondare Shaka completamente, attaccandolo da tutti i lati a 360°. Chi dalla media altezza, chi dall'alto, chi quasi rasoterra per poi risalire. Un attacco pluridirezionale difficile da evitare, se non si contava anche la trappola mortale posta sotto i piedi del biondo: il tappeto di chiodi pronto a ferirlo ad un passo falso. Il reale problema, in realtà, era proprio Yu: le conoscenze maturate in un campo specifico della medicina, gli avevano concesso di avere una conoscenza completa del corpo e della sua anatomia, come suggerivano i suoi malefici e stomachevoli esperimenti sui corpi delle donne che rapiva. Difatti, eseguendo una delle sue tecniche più devastanti, ridacchiò follemente rivolto verso il suo avversario.

    Non ho intenzione di dartela!!

    Urlò con la solita voce stridula. E questa volta un bagliore sinistro, di pura follia, illuminava gli occhi piccoli e scuri. Aveva deciso che la preda sarebbe diventata il predatore, scambiandosi di ruolo con Shaka. L'avrebbe ucciso, lì, ora.
    Azioni di Yu:
    - Multiplo Paramento Terrestre + Maestria: Titano Terrestre - II° Livello: Scogliera
    - Torpedine di Chiodi
    - Attacco pluridirezionale delle Siringhe + Conoscenze Anatomiche

    Per quanto riguarda la torpedine di chiodi, tirerò un dado per vedere se un tuo spostamento equivale alla loro fuoriuscita. Tuttavia, in base alla situazione Yu potrebbe decidere di attivarli tutti e farli uscire dal sottosuolo. In ogni caso, dato il momento in cui li ha predisposti, Shaka non dovrebbe essere a conoscenza della loro presenza. Considerando anche che la nube data dal veleno è sempre presente, seppur non sia un grande impedimento visivo. Entrambi potete vedere però è comunque una nebbiolina fastidiosa, quindi alcuni particolari vi sfuggono.

    L'ultimo è un attacco dato dall'abilità speciale di Yu, un'evoluzione del veleno di Ibuse. Ho descritto l'attacco nel post, qui di seguito ti do ulteriori specifiche. Praticamente ogni siringa ti inietta dentro un particolare acido che all'inizio non fa danno. Tuttavia, già a partire dal turno seguente paralizza in parte la zona colpita. Dal terzo turno in poi la zona va in necrosi totale e permanente. Ovviamente il bastardo ha le conoscenze anatomiche, quindi se dovesse beccarti avresti un surpuls di malus in zone precise e la probabilità di non poter usare il chakra fino a fine evento.


    CITAZIONE
    Se riesco a dissipare subito la nebbia non dovrei subire altri danni giusto?

    Nope. Se dissipi la nebbia hai comunque respirato il veleno che continua a farti danni a turno, poiché si trova già nel tuo organismo. Stessa cosa per il veleno di Ibuse. Quindi sia i 50 danni a turno che il malus in riuscita di 40 punti l'hai sempre. Tra l'altro non è possibile "dissipare" il veleno poiché Yu lo emette continuamente anche solo respirando. Puoi anche usare il fuuton ma ritorna subito in campo. Tuttavia, ormai quella non ti fa altro danno, è puramente un fattore "scenico" :si2:

    Dal tuo prossimo post, quindi, inizia a scalare i danni del veleno e della nebbia. Inoltre, sei al secondo turno su dieci (2/10) in seguito ai quali il tuo pg verrà paralizzato completamente.


    Tra l'altro puoi fare al massimo 7 metri di schivata/salto attualmente. Nel regolamento sui boost, vedrai in dettaglio come si calcolano questi spostamenti.


    PS: occhio ai tempi verbali che ti è scappato un "se avrebbe" :omg: Inoltre sei ferito e hai dei malus, cerca di giocarteli nel post :si2:
    Forse questa potrebbe essere la fine dell'evento, dipenderà esclusivamente da te, sia in positivo che negativo. Come sempre, per qualsiasi cosa scrivimi in privato.


    Edited by Kerberotte - 3/5/2019, 12:14
     
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    Quel Yu si rivelò un avversario decisamente duro a morire, ogni mia offensiva era stata, anche se alla buona, sempre sventata o almeno erano stati evitati danni letali. Del talento si celava in quell'anima prigioniera della perdizione e ciò mi fece ripensare per un istante alla battaglia contro gli schiavisti, non poi così lontana nel tempo. Lì potei assistere allo spettacolo offerto da un'altra anima dannata ma con delle capacità fuori dal comune: il figlio bastardo del caos. Era mia convinzione che certe persone non nascessero cattive ma fosse l'attuale sistema che governa il mondo a renderle tali, non potevo che provare compassione per questi uomini e donne smarriti nel tortuoso cammino che è la vita. La compassione però non aveva nulla a che fare con la pietà, non per me, o almeno non più. Infondo se erano giunti a quel punto significava che erano stati deboli ed avevano ceduto alle tentazioni del male, questa era la colpa che li avrebbe condannati insieme al male stesso che mi ero prefissato di epurare. Per questo motivo anche Yu, che con le unghie e con i denti stava lottando per la vita, avrebbe dovuto trovare la morte per mia mano.

    Dannato... cos'è che vuoi da me?!

    Una vera risposta a quella domanda non giunse mai, ciò che uscì dalla mia bocca fu solo fuoco, fiamme pure e letali che avrebbero purificato la sua esistenza se non fosse stato per una rapida quanto grossolana difesa tirata su probabilmente per istinto. L'ultima barriera che aveva eretto tra se e la mia fiamma si stava però sgretolando, sembrò difatti solo neve sciolta al sole quando il mio fuoco si acquietò rivelando un ragazzo ormai, almeno in apparenza, non più preda di terrore e rabbia ma deciso a lottare per conservare la sua pietosa esistenza. Quei pochi istanti in cui aveva toccato da vicino la morte gli avevano forse dato una svegliata? Il trovarsi avvolti da un calore tanto intenso, con delle difese che lentamente si sciolgono davanti a te, deve essere qualcosa di singolare.

    Eheheh! Pensavi fosse facile farmi fuori? Non so neanche chi tu sia ma posso immaginare perché tu voglia la mia testa! Bene...

    Fu a quel punto che il modus operandi del sadico cambiò e passò ad un approccio offensivo, il primo da me appurato, ed il modo in cui si apprestò all'attacco era certamente macabro e singolare. Le particolari cuciture che aveva più o meno a metà delle dita difatti si scucirono e tutte e dieci quelle estremità sembrarono prendere vita scattando verso di me, probabilmente controllate da quel particolare filo nero originato dal corpo stesso del mukenin.

    Cosa diavolo... Questo tizio fa impressione...

    Pensai tra me e me iniziando subito a concentrare il chakra, questa volta Suiton, attraverso il mio plesso solare ed iniziando a comporre i canonici sigilli. Nel frattempo una risata folle e stridula pervase l'area ormai ridotta ad un vero e proprio campo di battaglia.

    Non ho intenzione di dartela!!

    Tuonò infine, certo quella sua determinazione era da ammirare, nonostante le sue condizioni palesemente compromesse continuava a stringere i denti dimostrando un grande attaccamento alla vita. In un certo senso potevo quasi dire che mi somigliasse ma allo stesso tempo fosse il mio opposto. Quell'uomo che in primis ha mostrato codardia, fuggendo a gambe levate davanti al primo cenno di pericolo, ora era lì a mostrare la sua massima esposizione di potenza pur di non morire. Al contrario io ero sempre il primo a cercare interventi anche al limite del consentito dalle mie capacità, ed al primo segno di pericolo mortale tendevo a darmela a gambe. Proprio a causa di questo atteggiamento avevo perso Loki, parte integrante del mio essere, ragion per cui stavo percorrendo quella via atta anche a farmi crescere come persona.

    Ti sbagli Yu... Io sono qui per liberarti, hai vissuto un'esistenza piena di sofferenze e dolori ed ora sfoghi questi tuoi rancori e perversioni sugli altri... Io ti darò la pace indirizzandoti ad una nuova vita, entra nel cerchio della reincarnazione e cogli la nuova opportunità che ti sto offrendo... Và... Che la tua nuova vita sia pura e più vicina al grane Buddha!

    Fu così che, seppur in una situazione critica, decisi di andare avanti nello scontro e non fuggire come avevo sempre fatto fino a quel momento. Capii che quello che avevo fatto in passato non era preservare la mia sicurezza, ma fuggire dal pericolo a gambe levate. La paura mi aveva fatto prigioniero e nei momenti cruciali mi aveva costretto alla fuga spacciandosi per buon senso. Ma adesso, intorpidito nel corpo, stordito nella mente, con il respiro appesantito allo stremo da quel malefico veleno che avevo inalato, mi costrinsi a reagire senza ricorrere alla fuga. D'altronde si dice che è nel momento della morte che si misura il valore di un uomo. Solo ora, grazie al parassita che si era preso gioco di me per una vita intera, avevo capito quanto infimo fossi, dovevo allora elevare la mia persona ad un grado più alto, dovevo lottare per la mia sopravvivenza e farlo fino alla fine, da vero uomo! A quel punto, qualsiasi sarebbe stato il risultato, avrei dato realmente prova di me stesso.

    Buddha... Per anni ho pregato Loki confondendolo con te... Ma ora che sono solo e lucido prego te di darmi la forza... Aiutami a redimere quest'anima smarrita... Oppure accoglimi nel Nirvana...

    Ero pronto, tutto il mio essere stava per essere infuso in quel mio jutsu, un jutsu che non necessitava spostamenti, d'altronde sarebbe stato troppo difficile farne, non necessitava di precisione, d'altronde avrebbe portato la distruzione indiscriminata su un'area di proporzioni immani, ma sopratutto deteneva un potere devastante e letale, forse il più potente che avevo a disposizione!

    Suishouha

    Quel grido tuonò ferreo e risoluto mentre, con immane fatica, distendevo le braccia davanti a me, verso quelle falangi atte a raggiungermi e fare chissà quale perversa stranezza. Se fossi riuscito a compiere la giusta esecuzione, dai miei palmi si sarebbe generato5 un vortice di proporzioni mastodontiche che avrebbe risucchiato al suo interno qualsiasi cosa si fosse trovata sul suo cammino.



    Sarebbe infine esploso in una vera e propria onda anomale mortale che, secondo le mie speranze, avrebbe messo fine a quell'estenuante gioco al massacro. Al che caddi infine in ginocchio sperando di avere modo di riprendere fiato ma restando sul chi va la, infondo avevo potuto appurare che Yu tendeva ad avere l'abitudine di fare brutti scherzi.

    Azioni:
    Tsnunami Travolgente - 35

    Resistenza 412 - 50 = 362
    Stamina 120 - 35 = 85
    Slot acqua 57 - 6 = 51

    Maestrie
    Nautilus I-II
    Maestro del Ninjutsu I

    Note: Con le conoscenze popolari II ho buttato li un tentativo di distrarlo a parole durante l'attacco xD


    Edited by Roy90 - 4/5/2019, 14:23
     
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    Il crepuscolo rendeva quello spiazzo di palude più cupo che mai. Una distesa scura dove una leggera foschia cominciava a salire dal terreno, fermandosi a neanche una ventina di centimetri. Nulla a confronto della nebbia venefica creata da Yu, che si diradava ad ogni suo respiro. Il ghigno del moro ancora vibrava come un'eco ormai scomparsa ma che aveva intaccato i ricordi di quella palude, strisciando tra le sue forme come un sibilo gelido. Il Sadico di Otogakure aveva rivelato la sua arma più potente: le dita-siringhe si erano scucite e i sottili cavi metallici tagliarono l'aria verso Shaka, tentando di colpirlo da ogni direzione possibile. Un attacco che, se l'avesse preso, lo avrebbe ucciso seduta stante a causa di ciò che quelle siringhe avrebbero iniettato all'interno del corpo del biondo. Ma le cose non andarono come il fuggitivo aveva previsto.

    Urgh?!

    Gli occhi si sgranarono rendendosi conto che quel tornado acquatico si stava espandendo a velocità sorprendente. Così tanto che le dita si annodarono tra loro a causa della pressione acquatica. Il Mukenin dai capelli scuri digrignò i denti sottili come chiodi, dietro la maschera, irrigidendo il corpo e tentando di richiamare a sé quei cavi. Ma, oltre a loro, anche il vortice acquatico lo raggiunse, senza che lui potesse effettivamente fare nulla.

    WHAA!!!

    Il boato creato dalla distesa d'acqua risuonò in tutta la vallata paludosa, potendo essere visto anche dall'altro. Quest'acqua scura era stata come un'onda anomala che, dopo essersi schiantata contro la terra e scavandone la forma, ora si acquetava. Un silenzio rotto solo da uno sbuffo di vento particolarmente sentito. Yu era stato sbalzato via a quasi sessanta metri di distanza, rivoltandosi contro il terreno fangoso molte volte. Faccia a terra, un lamento lieve si innalzò dal giovane. La maschera giaceva distrutta una dozzina di metri più avanti, insieme ad un paio dei denti aguzzi del giovane che si erano rotti e staccati durante la corsa dell'acqua. Aprì entrambi gli occhi, sgranandoli e tornando alla realtà dopo aver perso momentaneamente conoscenza a causa del colpo subito. Tossì un rivolo di sangue e veleno mentre la nebbiolina violastra ancora si diffondeva, dato che aveva tenuto aperta la valvola che si preoccupava di inglobare e generare l'abilità della Salamandra Nera. Dalle mani agli avambracci, il Sadico era coperto da sangue viscoso e scurissimo, quasi nero. Il dolore bruciante che lo strapparsi dei cavi gli aveva provocato lo portò a lacrimare mentre ancora digrignava quei denti, anch'essi immersi nel sangue. Gli restavano 6 dita in tutto, tornate all'attaccatura e ricucite istantaneamente dal chakra. Al posto delle altre falangi nient'altro che solchi neri e ribollenti di sangue. Il braccio sinistra, scoprì lui con orrore, non rispondeva se non con una fitta che come una scarica elettrica lo attraversava completamente. La spalla era uscita, rovinando la figura allampanata del Sadico. La mano destra, comunque, fece da perno per alzarsi, affondando nel terreno fangoso che bruciò a contatto con le ferite, sporcandole pericolosamente. Con non poca fatica si alzò barcollando, scoprendo per lo meno di poter stare in piedi. Ancora vestito ma solo dai pantaloni e dal pesante e inzuppato cappotto. Sotto di questo restavano solo brandelli di ciò che indossava. Al suo posto, la pelle di Yu non era affatto pallida come le mani e il volto: squame nere e insaguinate componevano il suo corpo. Il rigonfiamento del polmone destro era disgustosamente in evidenza, poiché lì si trovava la sacca contenente il veleno, impiantatasi da solo anni ed anni prima. I capelli scompigliata e sporchi dal fango, così come il volto che presentava un grosso taglio sulla guancia sinistra, il labbro inferiore spaccato e aperto, come il naso che, seppur non si fosse rotto, pioveva sangue dalle narici.
    Era sopravvissuto, non del tutto in forze ma con abbastanza energie. Poteva sentire il suo chakra, impastato precedentemente, vorticare ancora in lui come una spirale. Con lo sguardo iniettato di sangue cercava Shaka in lontananza, in silenzio mentre la nebbiolina velenosa ancora si espandeva a pochi metri da lui, non impedendogli comunque di vedere ciò che accadeva a più di cinquanta metri di distanza.
    Attimi di sgomento e titubare per Yu che, spostando velocemente gli occhi anche dietro di sé, notò la foresta che segnava la strada per Konoha sempre più vicina. Fuggire o combattere?
    Scusa il ritardo. Ti rimane poca scelta poiché Yu è davvero lontano dalla posizione di Shaka. Valuta bene cosa fare. Potrebbe scappare come continuare a combattere. Questo (salvo colpi di scena incredibili) sarà il tuo ultimo post per la caccia, e il mio penultimo. Mi raccomando :hat:


    Yu è a 55 metri da Shaka dopo essere stato preso dallo tsunami travolgente. La sua resistenza è a meno della metà ma ha ancora molta stamina. Lo tsunami gli ha curato le bruciature del precedente attacco di Shaka. Ovviamente ha anche qualche malus per essere appesantito dall'acqua. Inoltre, ha solo 6 "dita", 2 a sinistra e 4 a destra, le altre sono state strappate via portandogli ulteriori danni. La spalla sinistra è fuori uso. Non ha la maschera ma ha pur sempre il veleno di Ibuse che si espande attorno a lui, quindi Shaka può sapere a grandi linee dove si trova.


    Non mi ha convinto molto il discorso di Shaka. Ho trovato un po' "forzato" il fatto che abbia intuito che Yu abbia avuto una vita difficile e che per questo sia diventato ciò che è... Tu ovviamente lo sai perché sei il narratore che legge i miei post, però non vedo come avesse potuto arrivarci Shaka. Fossi stata lui mi sarei limitato a dargli una spiegazione basata su quello che in on sapevo, quindi un "perché ammazzi le persone e io ammazzo te, ciao". Ovviamente non è che ti ho dato nè ti darò malus per questa cosa, è una mia opinione a riguardo, nulla di più.


    Come sempre, per qualsiasi cosa scrivimi in privato!
     
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    La tempesta si era placata, l'imponente onda aveva fatto il suo dovere difendendomi da quel macabro attacco ed aveva scagliato con immane violenza Yu a grande distanza da me. Io, in ginocchio per la stanchezza e gli strascichi del veleno inalato, osservavo con attenzione quel corpo martoriato e dilaniato dalla furia delle acque, sperando non si rialzasse...

    Resta giù maledetto...

    Ancora una volta però quel dannato trovò la forza di rialzarsi, era quasi invidiabile quella sua caparbietà e tenacia nel non morire, stringendo i denti mi rialzai a mia volta e mi preparai ad una nuova offensiva seppur con le poche energie che mi restavano. Certo era che questa volta non mi sarei arreso, avrei dato il massimo fino alla fine senza voltarmi indietro, fuggire non sarebbe più stata una soluzione per me... mai più!

    Loki... Questa vita verrà spedita nel l'infinito cerchio del Nirvana in tuo onore... Ti sarebbe piaciuto questo scontro...

    Pensai mentre facevo il primo passo su quell'immensa distesa d'acqua ormai putrida rimasta sul campo di battaglia, i miei movimenti iniziavano ad essere via via più veloci seppur visibilmente affaticati, ma la resa non era un'opzione. Il mio obbiettivo era quello di raggiungere una distanza di circa quindici metri iniziando a comporre i sigilli necessari ad una tecnica tanto elementare quanto utile.

    Bunshin no Jutsu

    Se fossi riuscito nel mio intento, ci sarebbero stati otto miei cloni che avrebbero iniziato a vorticare intorno alla nube di veleno che nuovamente si stava generando dal respiro del mukenin. Io nel frattempo concentrai il mio chakra in quella stessa zona cercando di utilizzare un genjutsu atto a bloccare i movimenti avversari, era giunto il momento di concludere quel ballo che era durato fin troppo.

    Genjutsu Shibari

    Le mie capacità innate mi avrebbero aiutato a propagare quella particolare tecnica nell'area di mio interesse senza ricorrere necessariamente ad un contatto visivo ed a quel punto il mio piano finale sarebbe partito. Mischiato ai miei cloni avrei raggiunto la posizione alle spalle di Yu ed a quel punto, sfruttando i miei otto cloni che avrebbero occupato tutto il campo visivo avversario attirando la sua attenzione con falsi pericoli ed io, trattenendo il respiro, mi spinsi al centro di quella nube tossica certo che Yu si trovasse esattamente al centro.

    Chakra Ken: Daikosho

    Avrei quindi tentato di generare due lame di chakra puro mentre con le braccia descrivevo una X in direzione della testa del bersaglio. Se tutto fosse andato come previsto, la mia manovra decapitante avrebbe avuto grosse possibilità di successo e quindi di mettere fine a tutto. Nello stress generale, paralizzato e con tanti specchietti per le allodole davanti a lui, certamente ne avrebbe perso in lucidità, speravo infatti che eventuali resistenze si sarebbero concentrate su ciò che vedeva, perendo da ciò che non vedeva.

    Azioni:
    Moltiplicazione del corpo -1
    Illusione paralizzante - 35
    Spada di Chakra: Grande Taglio Incrociato -13

    Resistenza 362 - 50 = 312
    Stamina 85 - 1 - 35 - 13 = 36
    Slot acqua 51

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    La mano destra afferrò saldamente la spalla sinistra mentre il Sadico tratteneva il respiro. Crack! Non urlò ma mugolò al pari di una bestia mentre si sistemava l'osso, scardinato dopo essere stato trascinato dallo tsunami d'acqua. Eppure era ancora in piedi e, nonostante la vasta distanza, potè osservare Shaka cominciare ad avvicinarsi. Lento, proprio come se avesse tutto il tempo del mondo. Ormai era il crepuscolo e in poco tempo la nebbia avrebbe ricoperto tutta quella vallata, rendendo impossibile osserva anche ciò che si aveva a pochi metri di distanza. Ma, per ora, lo scontro era ancora aperto. Yu, imbronciato, digrignò i denti insanguinati, mostrando le gengive gonfie per alcuni pezzi mancanti, volati chissà dove. Si guardò attorno, circondato dalla nebbiolina della Salamandra che aleggiava attorno a lui. Era ancora in forze e voltò lo sguardo dietro di sé: la foresta al confine col paese del Fuoco sembrava decisamente vicina. Serrò le labbra spaccate, brutte al pari del volto sporco ed emaciato. Doveva scappare ma non ci sarebbe mai riuscito se non si fosse liberato del suo assalitore, in qualche modo. La mano destra tornò lesta all'interno del tascone del cappotto, tastando ferri appuntiti, alcuni dei quali si erano conficcati nelle sue carni durante la caduta. Ma i suoi amati chiodi non gli avrebbero mai fatto realmente del male. Ne afferrò una manciata quando osservò chiaramente Shaka avvicinarsi sempre di più, chiaramente non aveva intenzione di lasciarlo andare. Fu il segnale. Il braccio destro uscì dalla tasca e roteò di piatto, dal lato fino al davanti, aprendo quella mano e lasciando che la ventina di chiodi potessero ricadere al suolo. Ma non semplicemente infrangersi nel fango, poiché il Mukenin aveva canalizzato parte del suo chakra proprio nell'arto superiore, infondendo lo stesso proprio in quelle piccole armi (chiodi di una decina di centimetri, arrugginiti per di più, col fondo piatto). Creando un collegamento con loro, li predispose in modo che si nascondessero perfettamente nel fango. Quando poi, arrivato a poco più di una dozzina di metri di distanza, il Mukenin dai capelli biondi si moltiplicò, il corvino ghignò malignamente. "Ancora meglio", pensò. Trattenne il fiato in estasi, con i battiti di quel cuore marcio accelerati. Poi, quando la schiera di biondi furono abbastanza vicni, il bastardò unì i palmi delle mani tra loro, compiendo il sigillo del Drago e rilasciando la tecnica.

    Gyoraishin!

    Quella ventina di chiodi sbucò dal terreno come un'unica ondata che però, miracolosamente, non sfiorò minimamente lo Shaka originale. Tuttavia, gli altri cloni si dissolsero all'improvviso, formando un'unica grande nuvola di fumo bianco. L'uomo alto aprì le braccia e fece un passo indietro. O almeno ci provò, poiché una sensazione strisciò velocemente contro di lui. Il corpo improvvisamente turgido, come un brivido che dai piedi risalina veloce lungo la schiena. Una paralisi, lo sapeva. Poteva scommettere, da bravo conoscitore delle Arti Illusorie, che stava subendo una peculiare tecnica appartenente alla categoria. Brevissimi secondi l'avrebbero separato da una morta certa, se il suo corpo fosse rimasto completamente bloccato. Questo, per Yu, significava solo una cosa. La necessità di contrattaccare intaccando il sistema dell'altro. Concentrò il chakra e, approfittando della sparizione delle copie, sgranò gli occhi verso Shaka, immettendo nei propri bulbi oculari una modesta quantità di chakra. Doveva sovrastarlo in velocità, era l'unico modo per vivere...


    Il volto del Mukenin si aprì in un ghigno che mostrò i denti seghettati, aguzzi come quelli di una belva. Vittorioso, le pupille si dilatarono verso il biondo.

    Hehehehe...!

    La risata stridula e acuta raggiunse Shaka che però, immobile, non poté muoversi. Il moro era stato in grado di contrastare il suo genjutsu con una tecnica analoga. Questo poiché, nonostante quell'illusione avrebbe dovuto paralizzare i suoi movimenti, non aveva intaccato il sistema circolatorio del chakra. Era stato furbo, rigirando il tiro mancino di Shaka verso di lui. E ora, il Mukenin osservò il biondo dalla distanza, ciondolando la testa a destra e a sinistra. Zoppicava appena ma rivolse un sorriso trionfante al suo avversario. Avrebbe potuto ucciderlo, ma non era ciò che voleva, non lo era mai stato. Lo salutò chinando leggermente il capo verso di lui.

    Eheheh, ci vediamo!

    Così Yu sparì nella nebbia, rendendosi inafferrabile come il fumo che cerca di essere catturato dalle mani callose di un uomo. Per un po' non si seppe più nulla di lui ma, in uno dei nascondigli sotterranei delle paludi, la vecchia musica dei suoi vinili aveva ripreso a suonare.

    🎵~ The memory of you haunts me and makes me blue. My heart longs to be free. Wish I, could start anew ~🎵


    Azioni di Yu:
    - Torpedine di chiodi
    - Tecnica della paralisi in risposta all'Illusione paralizzante
    - Fuga

    Allora, ho pensato molto seriamente a questa caccia. Per me non era nemmeno tale, era semplicemente un riassunto generale riguardo la tua situazione. Come hai letto nel post, è fallita. Ma perché è andata così? Cercherò di spiegarmi il più chiaramente possibile.
    Ciò che noto è che, come player, giochi attivamente da anni, ma i miglioramenti che ci sono stati col tempo sono pochini. Questa role mi ha permesso, anche osservando altri tuoi eventi, di fare una sorta di recap e spiegarti perché ho voluto farti fallire la caccia. Ovviamente, tutto ciò che sto dicendo non è contro te come persona, è semplicemente ciò che oggettivamente e secondo me proprio non va. I punti su cui devi migliorare sono i seguenti:

    > Interazioni. Se guardi nel complesso questa caccia, cosa ha fatto Shaka a livello di interazioni? Si è trasformato con la trasformazione del corpo e da lì più nulla. Ha tentato di uccidere Yu senza dire una parola. L'ha inseguito allo stesso modo. Per tutto il combattimento non c'è stata una minima interazione e, quando ho tentato di darti uno spunto facendo parlare Yu, hai fatto supporre al pg cose che non avrebbe potuto supporre dato che ci sono zero informazioni riguardo a Yu. Che tra l'altro ha "poco senso" perché fin dal primissimo post la motivazione di Shaka per quella caccia è stata meramente il denaro. Non sto giudicando questo, ti sto spiegando che sei partito da una motivazione specifica, che ci può stare, a voler uccidere Yu per "redimerlo agli occhi di Buddah". Le due cose cozzano abbastanza, considerando che è anche contro le credenze dei Monaci vivere per il denaro. Che poi Shaka abbia rinnegato il suo essere monaco va bene, non lo metto in dubbio. Però è stata una caccia silenziosa, praticamente non hai fatto altro che tentare tutto il tempo di uccidere l'avversario senza descrivere (anche indirettamente, non è che devi per forza far parlare il pg) un minimo di emozione, altro discorso che riprenderò dopo. È letteralmente stato un susseguirsi di attacchi e basta. Se la cosa viene fatta non con un png ma con pg, ne risente tutto l'evento perché si gioca principalmente per interagire con gli altri pg, almeno secondo il mio parere.

    > Spunti. Altro tasto dolente, una delle cose che più mi preme. Nel tuo post non c'è il minimo accenno a come sta Shaka. A cosa sente, a cosa prova. Pare una macchina che non fa altro che attaccare, ma non si capisce nemmeno da cosa sia mosso perché non descrivi assolutamente nulla della sua psiche. Il cosa pensi mentre viene colpito, mentre attacca, non c'è praticamente nessun indizio. E ho notato (come per tutti gli altri punti) che questo non coinvolge solo questo evento ma la stragrande maggioranza degli eventi in cui è coinvolto il pg. In questo caso, per esempio, nonostante il tuo pg abbia il veleno della Salamandra in corpo (e oltre), non ti sei giocato nulla. Non hai giocato l'affanno nel muoverti, né il fatto di stare sempre più male, man mano che "calava la resistenza". Praticamente ti ho scritto che il pg è prossimo alla paralisi per colpa del veleno, hai ben 40 punti di malus che sono bei numeri, ma di nuovo ti giochi il pg come nulla fosse. Anche all'inizio, quando Shaka ha usato la trasformazione, in spoiler ti avevo praticament "indicato" cosa fare per rendere il tutto più interessante, ma non hai colto alcuno spunto neanche a voler capire qualcosa di più del Mukenin che avevi intenzione di uccidere. Sei partito con il combattimento e tanti saluti. Non ti sei stupito di vedere nulla, né il veleno della salamandra, né quello schifo delle dita collegate a cavi metallici. Non hai colto praticamente quasi nessuno degli spunti, anche minimi, che ho cercato di darti. E a livello di sensazioni il tuo pg non ha provato nulla, da quanto leggo. Strano per un pg che dovrebbe invece essere molto spirituale, anche accordandosi alle sue idee sul "redimere" il nemico eccetera.

    > Descrizioni. Un'altra cosa che non è cambiata da quando ti sei iscritto, è il fatto di non descrivere mai le tecniche. Ti limiti in pochisse parole a dire qualcosa tipo "provai ad usare questa tecnica", seguito dal pensato "Nome della tecnica" e basta. Le descrizioni a riguardo sono minime e arronzate, ti riporto degli esempi presi solo da questa role:
    CITAZIONE
    "mi apprestai ad utilizzare una delle prime tecniche apprese durante il periodo accademico.

    Henge no Jutsu

    Un breve istante ed una nuvoletta di fumo avrebbe dato il via alla mutazione del mio aspetto[...]"


    "dovevo concludere tutto il più rapidamente possibile per non correre troppi rischi.

    Kokuangyou no Jutsu

    A quel primo jutsu atto a distrarre e magari gettare un pò di caos nel mio avversario, avrei fatto seguire il tentativo di fondere il mio stesso essere con la terra dotto i miei piedi[...]"

    Ogni tanto descrivi più accuratamente, ma in quasi tutti i tuoi eventi le descrizioni sono pressappoco così. Anche riguardo gli spostamenti del pg, è molto generico, fin troppo. Non dico di descrivere tutto per filo e per segno, però siamo comunque in un gdr narrativo, fa piacere leggere una descrizione un attimo fatta meglio. Anche perché aiuta chi legge ad avere molto più chiara la situazione.

    > Combattimento. Questo è un "problema" tutto sommato normale quando si inizia a giocare, ma non è il tuo caso, Roy, perché giochi da anni ormai. La scelta dei Jutsu da comprare e da usare non è chissà che cosa, mi spiace dirlo. Il combattimento come lo fai tu è solo una sequenza di attacchi con ben poca strategia dietro (per esempio, voler usare i genjutsu all'inizio non è male, ma lo fai praticamente sempre, per rendere l'avversario inoffensivo e attaccare indisturbato. E come hai visto all'inizio della caccia, molto spesso non funziona perché magari con il primissimo attacco va a farsi fottere pure il genjutsu, ergo, hai speso un casino di chakra subito e non ti sono riusciti nemmeno tutti gli attacchi), finalizzato a far danno e basta, senza concatenare i justu tra loro in modo magari di tirare fuori una strategia che avesse effettivamente messo in difficoltà l'avversario. Diventa un attacco -> difesa per tutti e 4 gli attacchi da slot azione. Semplice da contrastare perché sono attacchi fini a sé stessi. Paradossalmente l'accenno "migliore" di strategia l'hai avuto alla fine usando la moltiplicazione del corpo, e comunque è andata male perché la nebbia non oscura la vista, i cloni non possono mimare gli attacchi. Pensi che Yu se ne stesse fermo impalato? Anche solo guardandosi attorno una volta circondato (una reazione normalissima), ti pare che non nota che giusto lo Shaka originale ha le braccia avvolte dal chakra per attaccarlo? Anche la scelta di usare lo tsunami travolgente, così come hai descritto nel post, non ha dato molte informazioni. Avresti potuto ruolarti che Shaka era in difficoltà per quell'attacco a 360°, che avrebbe optato per una difesa assoluta capace anche di contrastare l'avversario. E invece di descrivere quello che è un attacco scenograficamente molto figo da guardare (questo tornado che si allarga diventando gigantesco e raggiungendo l'avversario), hai scritto anche lì due righi dicendo che usi l'attacco e che è mastodontico, fine. Carina l'immagine, rende molto l'idea, ma non mi basta, scusami.

    In conclusione, a me questo evento non ha lasciato un'idea di Shaka che possa ritenere soddisfacente. Il perché abbia deciso di dare la caccia a Yu è stato arronzato, praticamente racchiuso in una frase detta ad inizio post. Zero interazioni, descrizioni minime e il muovere il pg è stato superficiale. Il combattimento basico, fin troppo considerando il livello del pg e la tua esperienza in off.

    E ora passiamo al resto. Niente ryo né taglia perché la caccia non è andata a buon fine. Tuttavia, guadagni 70 punti exp. Puoi giocarti che il veleno della Salamandra ti viene curato da bg dal medico illegale degli Schiavisti. Oltre a questo, per essere tornato "a mani vuote" avrai perso un certo prestigio al Rifugio, nulla che si ripercuota a livello effettivo sul pg, ma puoi giocarti lo spunto come desideri.

    Spero che questi miei consigli ti aiutino a migliorare :rosa:
     
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15 replies since 15/4/2019, 22:07   435 views
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