Accademia Jinsò Taisen

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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    L'autunno aveva ormai lasciato il posto alle fredde temperature d'inverno sopra i monti del paese della terra. Il villaggio era sempre lo stesso, la routine che accompagnava gli abitanti del villaggio era la stessa di secoli e secoli prima, se non per qualche nuova invenzione tecnologica. Ciò che ogni tanto interrompeva la solita monotonia erano gli eventi ''speciali'', così come quello che stava per avvenire quel giorno, ovvero l'esame Genin! Non era cosa di tutti i giorni. Con l'avvento degli ultimi anni erano pochi i giovani che decidevano di offrirsi alla vita militare. E uno di quei ragazzi era proprio il giovane Jinsò.
    Avrebbe potuto varcare la soglia della propria classe insieme ai compagni solamente non appena l'orario prestabilito il giorno prima fosse scoccato. La classe si presentava vuota, i banchi erano meno numerosi rispetto al solito, tanto da lasciare un ampio spazio libero nella parte superiore dell'aula, proprio davanti alla cattedra momentaneamente vuota. Il sensei era assente e continuò ad esserlo per diversi minuti finché un giovane compagno dello studente non cominciò a stuzzicare il Taisen.
    Quel ragazzo grassottello era rinominato per bullizzare i compagni più deboli e piccoli, e quel giorno ci avrebbe provato proprio con lui. Vide il suo ombrello che si portava sempre appresso e una volta avvicinatosi di soppiatto, lo scippò con forza approfittando dell'elemento sorpresa, per poi dirigersi nello spiazzo dell'aula.


    - Ah Ah Ah! Che razza di cretino sei Jinso? Ti porti sempre questo stupido ombrello anche quando non piove! -

    Il ciccione rise, formando delle fossette orribili ai lati della bocca. Altri suoi coetanei avrebbero monitorato la situazione per far si che nessuno si intromettesse all'infuori del bersaglio scelto.

    - Penso proprio che lo romperò, così la smetti di portarlo ovunque! -

    Tentò di aprire l'oggetto per poi provare a strappare via il tessuto di cui era composto, aspettando che Jinsò creasse la scintilla che gli permettesse di attaccar briga. Il Taisen avrebbe reagito in qualche modo oppure avrebbe ignorato le azioni del compagno? D'altronde si sa, elementi del genere facevano di tutto pur di ottenere quel che volevano.
    Nelinho™
    Ed eccoci qua! Questa è la situazione in cui ti ritrovi. Ti dico fin da subito che qualora volessi combattere, hai a disposizione le tre tecniche base, ovvero moltiplicazione, trasformazione e sostituzione. Sei libero di agire come meglio credi l'importante è che tu non sia autoconclusivo nelle azioni che interagiscono col png. Se vuoi attaccarlo o provare a prenderti l'ombrello, valuterò io nel mio prossimo post l'esito delle tue azioni. Per il resto puoi anche provare a discutere, hai carta bianca su tutto ciò che non ho descritto io nel mio post, quindi anche sulla descrizione dell'avversario. (Tranne sul fatto che è grasso, come ti ho già fatto evincere dal post). Per qualsiasi dubbio contattami pure. Buona fortuna!
     
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  2. Nelinho™
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    Il villaggio della Roccia, oggi, è immerso in un silenzio ovattato. Una quiete bonaria, tinta dei colori freddi dell'inverno. Le guglie rocciose del villaggio si stagliano sul sole d'Inverno come delle brune lance, contrapposte al morbido tocco delle nevi. A contrastare con questa visione pittoresca è l'animo del giovane Taisen, e come lui di tanti altri giovani aspiranti Genin, raccolti oggi in una grande aula al centro dell'edificio adibito ad Accademia. Certo, decisamente più giovani di lui, per la maggior parte.

    *uff uff* Dai Jinsō, c-ce la puoi fare! I-ihhh--

    La voce è tremante, come quella di un bambino che non riesce a trattenere, se non a stento, la propria emozione; questa per lui non è che la quinta prova, il quinto muro che, questa volta, DEVE essere infranto. Cinque è il SUO numero, il suo "jam". Ormai è arrivato alla soglia dei 16 anni, non è più il ragazzino che era quando, di punto in bianco, ha deciso che la sua vita futura sarebbe stata dedicata per intero alle vicende della sua terra natale. Per molti, e quasi tutti, versi però, rimane ancora quel che era. A partire da quel vestiario semplicissimo, contrastante con il fastoso abbigliamento di alcuni ragazzotti intorno a lui, magari provenienti da famiglie ben più abbienti. Ciò che lo fa spiccare agli occhi degli astanti, però,è quell'ombrellino in legno, tradizionale Iwano, uno dei suoi tesori più preziosi. Su quello sfondo caldo si intrecciano motivi draconici, dalle tinte dorate in accordo con il colore di base: una vera perla, il suo fiore all'occhiello.
    Il risvolto della medaglia, però, è che tutto ciò lo ha reso preda facile, come se la sua indole iperattiva e maldestra non lo fosse già abbastanza, del classico "bullo della classe". Nome: Taiyuki. L'altro è il classico figlio di papà conscio della sua posizione, che usa per andarsene in giro circondato dal suo alone di sgherri che, se possibile, sembrano mesi peggio del nostro spilungone Jinsō. Unico problema: sono in tanti, e lui è da solo.


    E-ehi! Ridammelo! Fa parte di una collezione di CINQUE pezzi!

    esaspera quel numero con una provonda esalazione gutturale, stridente con il resto della frase. La mano destra fa per allungarsi, in netto ritardo, sulle mosse del ciccione, decisamente con meno centimetri di lui, come se volesse provare a rimediare al misfatto già avvenuto. Gli occhi si spalancano, la bocca tremolante bisbiglia qualcosa di cui probabilmente nessuno si accorge - forse nemmeno lui -, mentre intorno a loro due si forma una specie di ring.

    E poi che ti importa se lo porto sempre? A me piace...e-e non può rimanere in quattro la collezione! Ridammelo!

    CITAZIONE
    - Penso proprio che lo romperò, così la smetti di portarlo ovunque! -

    NO, fermo! GHH--

    mentre le labbra serrate emettono un suono gutturale, colmo di rabbia, gli occhi, già di per loro spalancati, si aprono ancora di più. Tanta è l'adrenalina in corpo, che le pupille del ragazzo sarebbero ridotte ad uno spillo.
    Eh, cominciamo male questa giornata, che pure aveva degli splendidi presupposti. La quinta volta, la SUA volta, la volta più dura, comincia con un ostacolo dai numerosi chili in corpo, ed un sorriso che gli fa accapponare la pelle.
    Deve elaborare un piano in fretta, deve recuperare il suo cimelio prima che la sessione inizi, o saranno guai. Più per lui, costretto a beccarsi un rimbrotto - già se lo immagina - dal sensei, e senza il suo tesoro.
    Con una rapida scorsa d'occhio intorno a lui, fa per accertarsi che il campo, l'arena creata dagli stessi parigrado sia abbastanza ampia. Fatto ciò, andrebbe a raccogliere insieme le mani davanti al petto, cercando di mettere insieme quello che in questi anni ha dovuto ripetere fin troppe volte, costandogli qualche lavata di capo. Unendo le ben note energie fisiche e psichiche in un solo insieme, il ragazzo prova a raccogliere una discreta quantità di chakra. Quest'ultimo, affinché la sua idea riesca, deve essere esteso in maniera uniforme a tutto il corpo, sfruttando tutti e 365 i punti di fuga di cui il corpo è dotato, rendendolo così avvolto da un sottile strato di energia. Le sopracitate mani, nel frattempo, avrebbero avuto il tempo di iniziare a comporre i pochi sigilli necessari all'attivazione della Tecnica della Moltiplicazione, o Bunshin che dir si voglia, uno dei cardini della pratica ninja. Non un suono, da parte del nostro aspirante Genin, la cui tensione, già alle stelle per indole, si potrebbe ora tagliare, tanto è alta. *puff* con un rumore sordo, qualora la tecnica sia andata a buon fine, dovrebbe comparire una copia esatta del nostro ragazzo, identica in ogni dettaglio. Con il capo iper esteso in avanti, il nostro Jinsō e la sua copia, farebbero per flettere il busto in avanti, gamba destra che fa da perno mentre l'altra, da contraltare, scatta in avanti al massimo delle proprie possibilità. Non dovrebbero essere molti i metri che li separano dall'obiettivo, giusto il range di azione della Bunshin, poco meno, ma deve cercare comunque di essere celere. Sarà anche un odioso bastardo, un bullo, ma sa il fatto suo, e questo il ragazzo lo sa bene. I due, copia ed originale, scatterebbero in avanti, lanciando un urlo stridulo, i capelli color grano al vento. La copia rimane più avanzata, scattando leggermente prima di Jinsō, il cui obiettivo si trova alle spalle del grassoccio. Le leve lunghe del ragazzo, contrapposte ad un maggior peso e - presumibilmente - una minor velocità d'esecuzione, dovrebbero essere la "win condition" del nostro aspirante Genin. Forte di questo elemento, e delle copertura fornitagli dalla copia, che tenterebbe un approccio frontale, il ragazzo tenterebbe, a pochi metri dal bersaglio, uno scatto curvilineo, cercando di sfruttare al meglio quei quasi centonovanta centrimetri che tanto lo inorgogliscono (se fossero stati centonovantaCINQUE, era meglio, ma solo per le sue fissazioni.). Qualora la sua manovra fosse riuscita, il ragazzo deve attuare la parte finale del piano, nonché la più difficile.
    Per poter maneggiare quel piccolo ombrellino, il bullo ha dovuto estendere le braccia ed allargarle, in modo da poterlo sorreggere ed aprirlo; questo però dovrebbe dare modo al nostro Taisen di sfruttare le braccia post in quel modo per cercare di attuare una presa. Ricorda molto quella dhe attuò un suo compagno di classe nella dimostrazione pratica di Taijutsu, anni prima, in cui un ancora puù inesperto Jinsō veniva messo al tappeto da una cosa simile. Bene, se "Repetita Iuvant", si spera che questo "High Tension Boy" abbia finalmente imparato la lezione. Ecco dunque che le braccia del Taisen, quello vero, si allungano, in mezzo allo spazio tra i fianchi e le braccia allargate del bulletto, per poi provare a portare gli avambracci verso l'altro, cingendo il collo con le mani, che verrebbero ad unirsi dietro la nuca del grassottello. Con i bicipiti andrebbe a stringere le braccia dell'altro ragazzo, tenendogliele larghe, tentando di impedirgli qualsivoglia movimento. A terminare il tutto, con le gambe cercherebbe di destabilizzare la stazione eretta dell'altro, puntando all'articolazione del ginocchio, siccome questi sembra Tenere le gambe ben divaricate e estese, rigide a sorreggere quei chili di troppo. Compensa così alla mancanza di forza rispetto al contendente, sperando che tutto ciò basti.


    Lascia stare il mio ombrello, Taiyuki!

    sono un pelino arrugginito con le role, spero non si sia notato troppo ^^ spero di non essere stato invece troppo prolisso nella quantità invece :c Ultima cosa, non ho inserito parametri per dare un metro di giudizio perché sono in scheda, ho fatto male?
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Jinsò fu uno dei pochi, pochissimi che non si arrese alle molestie (fino a quel momento verbali) del grosso Taiyuki. Con coraggio e determinazione tentò invece di combattere e fermare le provocazioni del compagno. Quest'ultimo preso nel cercare di rompere l'ombrello di Jinso, non si accorse neanche della perfetta moltiplicazione che aveva eseguito la sua apparente preda. Quando alzò lo sguardo vide semplicemente la figura del Taisen che gli veniva incontro, pronto per ingaggiare un attacco frontale.
    L'energumeno non fece altro che un sorrisetto compiaciuto, contento di essere riuscito nell'intento di provocare l'avversario al punto di farsi attaccare. Chiuse repentinamente l'ombrello e caricò il colpo a mo di mazza da baseball.


    - Stupido paranoico! -

    I muscoli delle braccia, bicipiti e tricipiti si ingrossarono. Delle vene in fronte si espansero e lui colpì con una forza tale che se solo ci fosse stato il vero Jinso al posto della copia, quest'ultimo si sarebbe aperto la testa. Ma ciò che invece successe andò oltre le aspettative del ''presunto'' predatore. La copia scoppiò in una nuvola di fumo non appena l'ombrello la sfiorò, spiazzando Taiyuki e permettendo al Jinsò originale di afferrarlo da dietro in una poderosa presa taijutsu.

    - Uhm .. B-bastardo! Tu e i tuoi trucchetti! -

    Si dimenò non poco per cercare di liberarsi dalla morsa e dopo diversi secondi di traballamento ci riuscì! Cadde per terra insieme al nemico mentre l'ombrello rotolò via a qualche metro di distanza. I due ebbero il tempo di alzarsi, il grassottello ci mise più tempo per via della sua stazza, ma non appena tornò in posizione eretta, caricò il Taisen con una furia disumana.


    -TI FACCIO IL CULO, PIDOCCHIO!!!

    Come un toro inferocito cominciò la corsa verso la posizione del compagno con l'intento di sfondargli il petto con una spallata, supportata dai suoi novanta e rotti chili. Li separavano più o meno tre metri e dopo il primo attacco avrebbe continuato con un secondo, ovvero un pugno allo stomaco.
    Nel frattempo uno dei tanti ragazzi in mezzo alla folla che si era creata, osservava l'incontro con estrema curiosità...

    Il post è stato più che buono. Sei stato bravissimo anche nel ruolare le azioni non essendo autoconclusivo. Le statistiche non devi metterle in spoiler, l'unica cosa che dovrai fare è linkare la scheda sotto spoiler ad inizio evento, e basta. Poi quando attacchi o ti difendi devi mettere sotto spoiler le azioni fatte con i relativi costi di resistenza e stamina. Come io sto facendo qui:
    CITAZIONE
    Azioni Effettuate:
    - Spallata al petto
    - Pugno allo stomaco

    Resistenza: 50-1-1= 48
    Stamina: 50

    Come vedi ho messo le due azioni d'attacco e il costo delle stesse, scrivendo il quantitativo rimasto. In regolamenti trovi tutto ciò che ti serve sapere sui combattimenti. Oltre ciò che ti ho già detto, puoi fare 4 azioni a turno. Le azioni di supporto (Che non attaccano l'avversario o che non ti difendono da un attacco) non consumano slots delle 4 azioni che puoi fare, ma dovrai ugualmente metterle sotto spoiler. Per esempio, la moltiplicazione che hai fatto nel tuo turno d'attacco era di supporto. L'unica azione che hai consumato è stata la presa, quindi avresti potuto farne altre 3. Ti faccio vedere lo specchietto che avresti dovuto mettere nel post precedente:
    CITAZIONE
    Azioni eseguite:
    - Tecnica di Moltiplicazione
    - Presa

    Resistenza: 150-1= 149
    Stamina: 50-5= 45

    Dunque, adesso dovrai difenderti. Ricordati che non puoi attaccare nel turno di difesa, al massimo puoi contrattaccare. Regolamenti che ti saranno utili:
    1, 2, 3, 4.
    Spero di essere stato chiaro, per chiarimenti contattami pure.
     
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  4. Nelinho™
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    Onestamente, dubito anche il ragazzo se lo aspettasse, di riuscire con cotanta disinvoltura nel suo intento, dimostrando una seppur flebile luce d'ingegno e ragionamento critico. D'altronde, se non avesse imparato nulla in tutti questi anni, è indubbio che non sarebbe nemmeno arrivato a tentarli tutte queste volte, gli esami Genin. La presa riesce, non alla perfezione ma ci siamo; non aveva dubbi sul fatto che prima o poi si sarebbe liberato dal blocco, vista la differenza in forza fisica.

    CITAZIONE
    - Uhm .. B-bastardo! Tu e i tuoi trucchetti! -

    Gli occhi di Jinsō sembrano voler battere il record per chi sbatte meno le palpebre, tanto sono aperti e fissi sul suo bersaglio, non appena questi tenta di rialzarsi, sebbene più lentamente del Taisen, che trae vantaggio da tutto ciò: per l'aspirante Genin, infatti, dopo aver rotolato per un buon 360° a terra, giusto il tempo di un giro ad apprezzare il parquet ligneo che tappezza l'aula, andrebbe a piantare i palmi a terra, entrambi, frenando con la punta dei piedi che andrebbero a fare da perno, le ginocchia flesse prima, seguite dalle cosce per un tentativo di un rapido colpo di reni.

    *auff...auff...*

    nonostante siano poco più di una manciata di minuti nel vivo dell'azione, la fatica si fa sentire in quanto duplice: mentale, per elaborare un piano e per tenere botta alla tensione che incombe sul ragazzo come una spada di Damocle, e fisica, per poterlo mettere in atto, quel piano.
    Atto secondo, sono entrambi in piedi ora. Per un momento, potrebbe sentire le sue ginocchia tremolare, ma il giovane biondino, il cui busto è già leggermente flesso in avanti in attesa di un cenno da parte dell'avversario, va ad irrigidire per un momento quegli arti inferiori. Non bloccatevi ora, non tremate, per favore! Se non riesce a superare questa, con che faccia si presenterà all'imminente esame, vero e proprio?
    L'attenzione viene colta per un momento dall'ombrello, il suo cimelio; esso, nell'azione, è caduto a poco più di quaranta centimetri alla sinistra del bullo, ossia la destra di Jinsō. Per fortuna sembra intatto. Subito dopo, lo sguardo viene subito riportato sull'altro, che evidentemente non ha gradito questa dimostrazione di prontezza, tanto da cominciare a sbuffare parole irose sul nostro Jinsō.


    CITAZIONE
    -TI FACCIO IL CULO, PIDOCCHIO!!!

    Duh!

    con un rumore strozzato, il ragazzo si vede arrivare davanti Taiyuki come una palla di cannone e, diciamocelo, il paragone con le sue forme tondeggianti è più che calzante.
    D'istinto, il giovane tenta di agire di conseguenza: non solo dell'azione dell'avversario in quel momento, ma forse anche in risposta alla reminiscenza dell'azione di pochi istanti prima.
    Come prima, le braccia si allungano e le gambe si flettono, producendo uno scatto in avanti. Scatto che però dovrebbe tradursi in una finta, tanto semplice quanto appropriata vista la minor prontezza dell'avversario, che proprio come un toro carica a testa bassa. Sfruttando questa apertura, il ragazzo andrebbe, a circa un metro dall'impatto con quella figura tondeggiante, a lanciarsi in diagonale, verso destra, lanciandosi a poca distanza dall'ombrello. In linea d'aria, lo spostamento ammonta a circa un metro e mezzo, due metri. La mano sinistra fa per allargarsi, piantandosi con un sonoro *pat* sul legno dai toni chiari che tappezza il pavimento. Evidentemente, quel braccio è il perno. Se tutto fosse andato bene, con una spinta di addome, andrebbe a ruotare sull'asse del perno (braccio sinistro), per portarsi con le gambe in direzione della schiena del bullo, su cui ora dovrebbe trovarsi in vantaggio. Ma non è finita qui. Quell'ombrello, da oggetto dello scherno altrui, sta per diventare - o così vorrebbe il Taisen - un protagonista dell'azione. Il braccio destro infatti, durante questa sterzata di 180°, viene teso verso l'oggetto, il cui manico sporge verso il ragazzo. L'intento è quello di afferrarlo, naturalmente.


    PUH!

    Atto terzo, ora bisogna che il biondino dalle lunghe leve, il nostro "High Tension Boy" metta i puntini sulle "i". Procedendo con la sua "sterzata", le gambe proseguono il loro moto circolare, portando il braccio destro e così l'ombrello a portata. Con quest'ultimo impugnato dalla parte del manico, il ragazzo andrebbe a puntare l'ombrello chiuso in direzione del piede d'appoggio - ed in quanto tale posto un pelino più dietro, giusto giusto in range - tentando di sfruttare il momento in cui il bullo utilizza il piede d'appoggio per sollevarsi e lanciarsi con quel fatidico pugno. Il risultato finale, qualora la coordinazione del ragazzo e le sue lunghe leve sia sufficienti al realizzarsi di questo elaborato piano, dovrebbe essere uno sgambetto, in quanto l'ombrello chiuso fungerebbe da ostacolo tra la caviglia ed il dorso del piede. E' molto pretenziosa come contrattacco, ma questo è ciò che il suo istinto ha da dire circa la corrente situazione. Se è dunque vero che "chi troppo vuole, nulla stringe", è altresì corretto affermare che "la fortuna aiuta gli audaci". Per terminare quella rotazione, infine, le gambe andrebbero a collassare sul suolo, a partire dai piedi che fungerebbero da freno, per poi usare il braccio sinistro in un rapido movimento di flessoestensione, come molla per tentare di riguadagnare la stazione eretta.

    CITAZIONE
    Azioni eseguite:
    -Schivata
    -Rotazione sull'asse del braccio sinistro
    -Contrattacco

    Resistenza: 149-1-1-1=146/150
    Stamina: 45-0=45/50

    non ho inserito il recupero della posizione eretta in quanto già descritto nella tua azione, per cui non so se contarla come azione effettiva. Ad ogni modo, spero di aver contato bene le azioni e, soprattutto, che siano appropriate. In difesa come funziona? Sempre 4 azioni, escluse quelle di supporto? Mi spulcio il regolamento per l'ennesima volta per controllare se ho guardato male o meno!
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Uno dei compagni dei due contendenti osservava Jinso con attenzione e curiosità. Il ragazzo seppur sotto tensione, era riuscito a scampare agli attacchi del bullo con maestria e audacia, difendendosi coraggiosamente a tal punto da mettere in disagio e in ridicolo l'avversario. Adesso si trovava in piedi, di fronte al Taiyuki quale aveva fatto uno sgambetto assai bastardo. L'energumeno cadde rovinosamente per terra creando un tonfo non leggero. Si poteva vedere chiaramente la rabbia che ribolliva nel malcapitato. Anziché sbraitare come un folle per la brutta figura ricevuta, lanciò una perfida occhiata a due dei suoi ''amici fidati''. Quest'ultimi non persero tempo a scostare i compagni e ad intromettersi nel campo di battaglia, aiutando ad alzare il proprio capo.

    - Sei proprio una seccatura... -

    I tre si scrocchiarono le ossa delle mani, pronti a partire in gruppo contro Jinso. Ma qualcuno interruppe il loro piano quasi immediatamente. Un altro compagno, biondo e dai capelli corti, con le pupille azzurre e la corporatura esile, si frappose tra gli avversari.


    - Va bene così. -

    Tutti i presenti non si erano accorti che quel loro coetaneo non l'avevano mai visto prima.
    Il ragazzo misterioso scoppiò in una nuvola di fumo, rivelando la sua versa forma: Il sensei! A quel punto il trio dei bulli sbiancò, mentre la situazione si fece più chiara con la spiegazione del maestro:


    Jinso Taisen, finalmente posso dire e affermare che sei pronto per diventare un ninja. Quanto a voi..

    Rivolse lo sguardo verso gli altri tre.

    Siete una vergogna. Tornate l'anno prossimo quando avrete imparato l'educazione e il rispetto per gli altri.

    Poi si avvicinò alla cattedra e da un cassetto uscì un coprifronte nuovo e luccicante. Non perse tempo a porgerlo al nuovo Genin della roccia!

    Quest'anno ho voluto cominciare gli esami diversamente, osservandovi da vicino. Il modo in cui hai affrontato la situazione mi è piaciuto, la moltiplicazione di prima è stata eseguita alla perfezione oltre al fatto che l'hai saputa sfruttare a dovere. Oggi ti promuovo a Genin di Iwa. Auguri, Jinso.

    I compagni riempirono di applausi la stanza e poi fu nuovamente il sensei a parlare:

    Forza, continuiamo questi esami. Kiroachi Bunsò, vieni avanti.

    In realtà l'esame era appena cominciato per tutti i compagni del Taisen, ma lui aveva già finito. Come si suol dire, aveva avuto la fortuna nella sfortuna!
    I tuoi post mi hanno soddisfatto, ti promuovo. Fai il post finale e poi ti assegno l'exp!
    In difesa si, sono sempre 4 le azioni difensive.
     
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  6. Nelinho™
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    A giudicare dallo scenario apertosi davanti agli occhi del Taisen, quegli occhi bruni colmi di tensione, sembrava che il suo piano, per quanto frettoloso dato il poco tempo per reagire, fosse andato a buon fine. Come si suol dire: due piccioni con una fava. L'ombrello, per quanto un lembo del tessuto sembrava essersi deteriorato visto il tentativo del bullo di rovinarlo, era intatto. L'espressione contrita del ragazzo, al constatare ciò, sembra appianarsi, le rughe d'espressione levigarsi fino a scomparire.

    ..M-m..*uff uff*

    Le parole escono a fatica dalla sua bocca, evidentemente lo sforzo non dev'essere stato poca cosa per uno come lui. Nonostante tutto però, la tensione sembra aver fatto l'effetto desiderato: sgombrando la mente da pensieri avversi e ripensamenti, è ruiscito ad inanellare delle buone contromosse. Forse, in cuor suo, a mente fresca avrebbe potuto far di meglio, ma andava bene così per ora. Quel che conta è, al momento, il risultato. C'è da dire, però - e lo si nota dal timido sorrisetto testimoniato dall'incresparsi delle pieghe della bocca - che l'utilizzo di prese e soprattutto del suo adorato cimelio (chi lo avrebbe mai pensato? Lui no di certo) come arma vera e propria apre davanti al ragazzo degli scenari interessanti. E' importantissimo per un ninja che esso sviluppi una propria "firma di combattimento", intesa come uno stile proprio, su misura, che ne distingua le azioni. E' fondamentale principalmente in quanto poter combattere con qualcosa di cui ci si sente totalmente sicuri è una garanzia in più per un eventuale successo, ed è proprio questo pensiero che lo ha fatto sorridere.

    CITAZIONE
    - Sei proprio una seccatura... -

    I-i..

    Non è finita? Il ragazzo dai chili di troppo viene aiutato a rialzarsi da dei "sottoposti", altri studenti come lui. La rabbia intrisa nelle parole del bullo non lascia adito a misinterpretazioni: quel colpo lo ha ferito nel profondo dell'orgoglio, più che nel fisico. La mano del biondo Jinsō, quella non impegnata nell'impugnare il manico dell'ombrello a mo' di spada, si serra, tremolante, in un pugno. Prima di dare carta bianca alle proprie corde vocali, i denti si serrano per un momento, come se volesse chiedere il permesso a sé stesso per quelle parole.

    Questo è il MIO ombrello! E c-come vedi non è inutile! Se ci credi, tutto può diventare cinque!

    Cosa, scusa?

    C-cioè...tutto può diventare utile! Utile volevo di-

    Le parole del ragazzo però vengono interrotte dall'arrivo di uno studente mai visto. Non che al ragazzo importi: è stato fin troppo tempo, rispetto ai suoi coetanei, tra queste mura per poter ricordare ogni singolo volto - per quanto sia una persona abbastanza socievole -. Quello che si imprime sulla retina del Taisen, è ciò che lo colpisce di più: non era altro, quel biondino dagli occhi azzurri, che il Sensei sotto l'influsso della Trasformazione. Come se un nuovo pericolo si fosse materializzato da quella folla a delimitare l'ipotetico ring.

    S-sensei!

    Mentre il trio di bulli impallidiva al cospetto del maestro appena apparso, gli occhi di Jinsō seguono intensamente la traiettoria del cammino del sensei, diretto verso la cattedra. Non aveva appena accostato le parole "Jinsō" e "Genin", vero? Non lo aveva fatto. Non poteva. D'altronde, questo NON era l'esame, è chiaro. Perché però sta tirando fuori, allora, quel lucidissimo coprifronte? Era un "friendly reminder" a ciò a cui tutti gli studenti iscritti e presenti lì aspiravano? La mente del ragazzo è un turbinio di idee, ipotesi, pensieri: un vorticante miscuglio di eventi presenti, futuri e appena passati. Come se la sua indole non fosse già abbastanza.

    Ma...io...cosa...

    La mandibola dello spilungone sembra muoversi con una volontà propria, impedendo una corretta articolazione dei vocaboli, che esitano in parole sconnesse, proprio quanto l'insegnante si accinge a legare, per la prima volta, quel simbolo così carico di responsabilità, ma anche così ambito, così anelato, sulla fronte dello studente che, da ora, non sarà più tale. Il primo passo nella gerarchia ninja, secondo le parole del maestro, è stato fatto: è un Genin.

    Kami-Sama! Kami-Sama! Kami-Sama! Kami-Sama! Kami-Sama!

    Ancora incredulo, si limita a ringraziare i Kami - per cinque volte, nel caso non si fosse notata abbastanza questa ossessione - per l'accaduto. Il busto leggermente curvato, la postura goffa, l'espressione stupta rendono il tutto ancora più memorabile. Qualche ex-parigrado - ora si può dire - fissa per qualche istante il compagno di studi, ammirando quel ragazzo così strano, di cui nessuno diceva un gran bene, riuscire in un traguardo così ambito, dopo un percorso, già tortuoso di suo, allungato ancor di più dalla goffagine di quei centottantasei centimetri di ipereccitazione. Ora può andare, può comunicare alla famiglia di avercela fatta, finalmente! Tutti quegli sforzi e sacrifici di due modesti negozianti della zona Est di Iwa, sono stati ripagati. Mentre gli altri si girano, anche il ragazz si volta, dando le esili spalle alla folla. Fa per compiere un passo, ma non prima di aver liberato la propria emozione, per una volta.

    OSU SENSEI!

    Il capo dritto, le spalle quasi più larghe di quanto aveva varcato la soglia di quell'aula, circa un'ora prima. Già, solo un'ora è passata, un'ora che ne vale altre ventitré, una giornata intera.
    Ora però, può avanzare fuori dall'aula, orgoglioso per una volta di sé stesso e di ciò che è riuscito a fare. Nel mentre, accingendosi a varcare i corridoi affollati di altri studenti iscritti agli anni precedenti che si voltano a guardare quel buffo figuto, ben noto a chi ha presenziato in Accademia almeno qualche tempo, con un'espressione diversa. Non è solo uno studente ora. In tutto ciò, il volto si tranquillizza, lasciando spazio ad una sana emozione, al ragazzo iperattivo che è sempre stato.


    Mh...sai cosa? Quando lo dirò a mamma, magari mi darà qualche soldo per comprarmi un altro ombrello! Mh, e ora che ci penso, eh

    Rapido sguardo all'ombrello stretto nella sua mano destra.

    Ne voglio uno particolare: Con la base di metallo! Così non me lo potranno mai rompere! E magari lo posso usare come lo ho usato oggi...YIKES! CHE IDEA MANGIFICA! AHAHAHAHAHAHA--

    E' sempre lo stesso Jinsō di sempre, d'altra parte. Però, ora ha maturato un'importante consapevolezza, rispetto agli anni passati: è un Ninja della Roccia, ora, ed in quanto tale ha dimostrato di aver potenziale! Ma il cammino non è finito, anzi. E' appena cominciato.

    grazie mille, innanzitutto per la disponibilità, e per l'aiuto "tecnico"!


    Edited by Nelinho™ - 26/7/2017, 13:47
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    I tuoi post mi sono piaciuti oltre al fatto che hai avuto una precisione meticolosa nel descrivere le azioni. Prendi il massimo del tuo grado, ovvero 35 exp e tutto ciò che concerne dalla promozione a Genin.
    Puoi richiedere tutto in aggiornamenti.
     
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    Colui che è e si spera sarà

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