[Paese del Te - Sud] Anche le colline hanno gli occhi

Narrato - « Pensato - » Parlato 

Per preservare l'onore del clan Senju, ho intensificato il mio allenamento. Tuttavia, questo non è stato sufficiente, quindi ho intrapreso la ricerca di altri membri del clan da cui poter apprendere nuove conoscenze, tecniche e abilità.

Il mio primo passo in questa ricerca dei miei consanguinei è stato a Hekisui. Qui, oltre a subire una sconfitta memorabile, ho incontrato uno shinobi locale molto abile. Dopo avermi sconfitto in uno scontro amichevole, Genma ha gentilmente accettato di insegnarmi una delle sue tecniche, mentre io ho condiviso con lui una delle mie. Durante questo scambio di conoscenze, siamo riusciti a stabilire un legame di amicizia che spero di mantenere nel tempo.

Nonostante abbia trovato ciò che cercavo durante quel viaggio, è stato solo un successo parziale, senza imparare molto di più di quanto già sapessi. I Senju che ho incontrato ad Hekisui, contrariamente alle mie aspettative iniziali, non avevano sviluppato le loro abilità innate a livelli elevati. Tuttavia, ho trascorso alcuni giorni con loro, durante i quali ho appreso e allo stesso tempo mi sono divertito e rilassato.

Non è passato molto tempo da quando sono tornato a casa dopo il viaggio ad Hekisui, ma non posso rimanere con le mani in mano. Mi ritrovo quindi a viaggiare di nuovo verso una nuova frontiera: il Paese del Tè. Le sue terre, ricche di cultura e tradizione, potrebbero nascondere le risposte che cerco e le guide che mi porteranno verso il mio destino. Qui, tra le dolci colline e i campi di tè, spero di incontrare altri Senju e chiedere il loro aiuto e la loro guida lungo il mio cammino.

Era già una settimana che avevo lasciato le frenetiche strade del Villaggio della Foglie e mi ero immerso nella calma e nella quiete dei campi aperti, passeggiando per le strade del Paese del Tè. Secondo i miei calcoli, avrei raggiunto il porto più a sud del paese in meno di mezza giornata, quindi procedevo a passo svelto lungo il sentiero principale. Questa volta, almeno per l'ultima parte del viaggio, ho deciso di proseguire a piedi dopo aver sofferto a sufficienza sui mezzi di trasporto.

Le visioni della campagna con i vasti campi dorati, le sinuose colline e i cieli aperti mi affascinavano. I suoni della natura, come il cinguettio degli uccelli e il fruscio delle foglie, creavano un'atmosfera magica e rilassante. Il sole splendeva alto nel cielo sopra i campi di grano dorato, proiettando ombre nitide lungo la strada di campagna.

Procedendo con passo deciso, sentivo il calore del sole che mi riscaldava la pelle mentre il leggero fruscio del vento accarezzava le foglie degli alberi circostanti.

Fu durante questo pacifico momento che un rumore insolito attirò la mia attenzione. Di fronte a pochi metri da me c'era un calesse fermo ai margini della strada. Un uomo dall'aspetto robusto si chinava sul lato del calesse, concentrato sulla ruota danneggiata. Era evidente che la ruota era molto rovinata e sembrava che l'uomo stesse cercando di risolvere il problema da solo.

Mi avvicinai silenziosamente, immerso nel tranquillo ambiente disturbato solo dal canto degli uccelli e dal fruscio del vento tra gli alberi. La ruota del calesse aveva subito un brutto danno e sembrava che non ci fosse molto da fare se non sostituirla.

Composi il solito sigillo necessario per manipolare il legno e, dopo aver impastato il chakra, iniziai a manipolare il legno della ruota, riportandola alla sua forma originale e funzionante.

» Questo dovrebbe bastare fino a quando arrivi a casa.

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Appena finisco di aiutare l’uomo a ricostruire la sua ruota, una voce attira la mia attenzione. Mi giro lentamente verso la direzione della voce e noto un ragazzo, apparentemente più grande di me, con un coprifronte appeso al braccio sinistro.

« Uno shinobi?

Penso istintivamente, notando subito la piccola lamiera con il simbolo di un villaggio, la prima cosa che balza all'occhio nel suo aspetto quasi bizzarro. Curioso, cerco di identificare il simbolo per ottenere qualche informazione in più sul mio interlocutore. Il suo sguardo e la sua acconciatura, ad un primo impatto, risultano particolarmente strani, ma ciò che probabilmente dovrebbe farmi storcere ancora di più il naso è il suo braccio fasciato.

« Cosa avrà combinato?

Mi chiedo, osservandolo per qualche secondo, prima di passare a squadrare anche l'altra persona, decisamente più anziana.

« Il suo Sensei? Suo Padre?

Prima di sorridere alla domanda mi immaginando il tipo di collegamento che potrebbe esserci fra i due, alla fine decido di pensare che sia il suo "sensei" dato che non sembrano particolarmente simili come potrebbero essere un padre ed un figlio. Dall'espressione del sensei il ragazzo di fronte a me pianifica sicuramente qualcosa.

» Se vuoi posso mostrartelo

Gli propongo, iniziando a concentrare il chakra per manipolare il legno. Prima di attivare la mia tecnica, lentamente avvicino le mani per comporre il sigillo del serpente, come avevo fatto poco prima.

» Spero ti piaccia il colore del legno

Aggiungo, mentre le radici iniziano ad emergere dal terreno, tentando di avvolgere il corpo del ragazzo per creare un'armatura lignea grezza nell'aspetto. La versione sul suo corpo non è certo bella o invisibile come quella che indosso io, ma sicuramente mostra la mia abilità.

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Il ragazzo rimane immobile, quasi aspettando di essere avvolto dalla mia tecnica senza battere ciglio.

« Non capisco se è stupido o se pensa di essere molto più forte di me...

Ovviamente, la mia tecnica non fa altro che avvolgere il suo corpo interamente, proteggendolo da eventuali colpi esterni senza impedirgli di muoversi o di accedere ai suoi equipaggiamenti.
Fino a poco prima, tra il coprifronte sul braccio e il braccio fasciato, non mi ero accorto che il tizio aveva dietro di sé una giara. Il ragazzo inizia a muovere una mano e, di conseguenza, la sabbia inizia a muoversi seguendo i suoi gesti: prima si alza verso l'alto, uscendo dalla giara, e poi si accumula sotto i suoi piedi, sollevandolo da terra sopra una nuvoletta.
Vedendolo manipolare la sabbia, la mia mente inizia subito a pensare a che tipo di abilità possa avere e a come poterlo eventualmente fermare, a cosa potrebbe portare un eventuale scontro fra noi due.

- Ecco la mia risposta -

Il ragazzo sembrava estremamente orgoglioso della sua tecnica e delle sue abilità, e devo ammettere che volare sopra una nuvola di sabbia non sembrava affatto una cattiva idea... Anzi, quasi invidiavo la sua abilità.

» Interessante

Commentai, osservando con attenzione il suo modo di manipolare la sabbia.
Dato che entrambi avevamo dimostrato le nostre abilità in modo innocuo, era inevitabile passare alla fase successiva, quella del combattimento. Ero già immerso nell'analisi della situazione, delle mie conoscenze, delle mie abilità e di quelle del mio avversario... Quando improvvisamente la voce del "sensei" interruppe la mia concentrazione.

- Aspettate
Mostrare le proprie abilità è sempre rischioso, specialmente quando si fa in luoghi non sicuri. Entrando nel bosco e` possibile trovare uno spiazzo notevole, l'ho trovato durante il mio giro di perlustrazione. Li` potrete scontrarvi senza arrecare danno alcuno. -

Sposto la mia attenzione sul "sensei" e ascolto le sue parole, che in effetti non sono del tutto sbagliate.

» Va bene, facci strada, rispondo con un cenno del capo.

Seguire due estranei in mezzo a una radura circondata da alberi non è esattamente l'ideale... soprattutto quando non fanno parte del mio villaggio e non si sono neanche presentati prima di iniziare a fare domande sulle mie abilità.

» Io sono Shun Senju, Shinobi del Villaggio della Foglia

Mi presento mentre ci avviamo verso la radura, indicando il coprifronte che porto sulla fronte.
Arrivati nella radura e posizionandomi a circa sette metri da lui, lo fisso, e vedendolo in quello stato immagino non sia molto contento dell'armatura che gli ho creato attorno al corpo.

» L'armatura che ho creato non è proprio un bel vedere, ma offre una buona difesa. Te la regalo

Dico, facendogli un occhiolino senza avere alcuna intenzione di rimuovere il legno che lo circonda.
Attendo la sua reazione, dandogli eventualmente il tempo di rimuovere il legno che lo circonda, ma sotto i baffi non posso evitare di fare una piccola risata. L'armatura non ha una "zip" per essere aperta e rimossa come un vestito qualsiasi, ma si comporta quasi come una seconda pelle, quindi dovrà strapparla di dosso superando la sua resistenza.

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Mentre ci dirigiamo verso la radura, i due individui, evidentemente maleducati e ora ancora più sospetti, non rispondono alla mia presentazione.

- Grazie, ma declino l'offerta - dice con un tono deciso, rifiutando l'armatura che ho creato per lui.

Ovviamente, l'armatura non è di suo gradimento, forse per il suo aspetto poco invitante o forse perché è uno di quegli shinobi traditori che vagano per il paese alla ricerca di vittime insieme al suo compagno.

« Quello che ci fissa da lontano, non dice nulla? penso, cercando di analizzare attentamente la situazione in cui mi sono ritrovato.

Mentre faccio questo, il ragazzo di Suna estrae un'arma. Pronto a qualsiasi evenienza, compongo immediatamente il sigillo del serpente, pronto a manipolare il legno che ci circonda.

« Cosa ha intenzione di fare?

Osservando attentamente il suo movimento mentre cerca di rimuovere l'armatura dal suo corpo.
Appena comprendo che sta cercando di liberarsi dall'armatura, concentro il mio chakra e comincio a manipolare il legno che avvolge il suo braccio e le sue dita, potenziando contemporaneamente il suo attacco e cercando di alterare la traiettoria del colpo per farlo penetrare attraverso l'armatura lignea e ferire il suo corpo sottostante.

Dopo aver manipolato l'armatura in questo modo, compongo rapidamente cinque sigilli - Serpente, Topo, Drago, Cane, Tigre - per manipolare di nuovo il legno intorno al ragazzo di Suna, cercando di bloccare i suoi movimenti e impedirgli di reagire fisicamente.
Appena attivo la tecnica, le radici sotto i suoi piedi e parti dell'armatura si allungano, tentando di avvolgerlo e bloccarlo. Questa volta, però, non si tratta di un'armatura innocua; il mio intento è chiaramente quello di immobilizzarlo o causargli danni.

Nonostante tutti questi sforzi, non è abbastanza per fermare la sua offensiva, o almeno non completamente. Quindi, come ultima difesa, mentre vedo la sabbia avvicinarsi velocemente verso di me, cerco di evitare di essere colpito nascondendomi nella terra sotto i miei piedi, utilizzando la Tecnica del Nascondersi nella Roccia, come faccio sempre in situazioni di pericolo.

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La mia strategia funziona alla grande e il ragazzo sembra autoinfliggersi parecchi danni, almeno così sembra dallo squarcio che gli si è aperto sul petto e dal sangue che inizia a scorrere copiosamente.
Riesco fortunatamente ad evitare il suo jutsu di sabbia e mi nascondo rapidamente sotto terra, cercando di elaborare un piano per fermarlo. La sua abilità con la sabbia è pericolosa, e il fatto che sia in grado di utilizzare anche il fulmine non fa che complicare ulteriormente la situazione.

Mentre mi sposto sottoterra verso una nuova posizione, mi posiziono dalla parte opposta del “sensei” leggermente alle spalle del Suniano a circa cinque metri, comincio a pianificare il mio prossimo movimento. Una volta giunto nella posizione desiderata, riemergo parzialmente, lasciando fuori braccia e testa per poter eseguire i miei jutsu. La terra intorno a me assume lentamente la forma del mio corpo, mimetizzandosi con l'ambiente circostante.

Con l'abilità di muovermi silenziosamente grazie alla mia tecnica, cerco di distrarre il ragazzo, cercando di attirare la sua attenzione altrove utilizzando la tecnica dello Scudo dell'Eco, per poi comporre il sigillo del serpente.
Dal lato opposto, nella direzione del "sensei", si sarebbe sentito un rumore simile a quello di crepature nel terreno, lo stesso che si sarebbe udito se avessi utilizzato un altro dei miei jutsu per nascondermi sotto terra, anche se quest'ultimo avrebbe lasciato segni evidenti.

Immediatamente dopo il rumore creato dalla tecnica, comincio ad incanalare il chakra nel legno delle radici sotto i piedi del ragazzo di Suna, cercando di creare una sorta di colonna che si estende rapidamente verso il suo fianco opposto rispetto al rumore.

Dopo il mio tentativo di colpirlo cerco di immobilizzarlo, utilizzando sia il legno della colonna appena creata che altre radici presenti sotto terra, insieme ai pezzi di armatura di legno che fino a poco prima lo stavano "proteggendo", grazie alla tecnica del Nido Avvolgente.

La colonna, dopo aver raggiunto il suo obiettivo principale, comincia a dividere i suoi quattro lembi di legno che cercano di avvolgersi intorno al corpo del ragazzo. Allo stesso tempo, altre radici emergono dal terreno sottostante, cercando di stringersi prima attorno ai suoi piedi e poi salendo gradualmente verso l'alto, collegandosi ai vari rami che si formano dal legno avanzato dall'ex-armatura lignea.

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« Uno, due , tre…

Comincio a contare mentre la mia tecnica cattura una delle copie del Suniano, cercando di individuare, a occhio nudo, quale sia la vera. Una ventina di duplicati identici nella zona diventano presto un problema, specialmente se voglio individuare quello vero.

Mentre osservo i cloni muoversi, una cosa attira la mia attenzione: una caratteristica che solo l'originale può avere.

Ovviamente, dopo essersi ferito gravemente, tutte le copie del ragazzo presentano uno squarcio incredibile sul petto, ma solo una di loro sta effettivamente perdendo sangue: l'originale.
Inizialmente, la sua tecnica di moltiplicazione sarebbe stata difficile da superare, ma date le sue condizioni pessime, mi bastava seguire il flusso di sangue per capire dove si era spostato e, soprattutto, dove si era fermato.

Seguendo questa logica, cerco di tenere d'occhio il ragazzo fino a quando si ferma e inizia a comporre dei sigilli per la sua offensiva. Grazie alla mia abilità nei doton e alle mie conoscenze avanzate riguardo ai jutsu, riconosco immediatamente i sigilli che sta preparando.

« Sta cercando di uccidermi?...

Non appena la terra comincia a creparsi, agisco istintivamente cercando di ritirare rapidamente le braccia nel terreno, seguendo con gli occhi la direzione della crepa il più a lungo possibile prima di cercare di nascondermi completamente sotto terra. Questo mi permette di capire esattamente dove evitare di muovermi.

« Dove sta puntando?

Mentre cerco di allontanarmi sottoterra nella direzione opposta alla crepa, mi domando quale possa essere la strategia del ragazzo. Perché attaccava alla cieca nella sua vecchia posizione? Perché non apriva la terra nella mia direzione? Non avendo idea della sua strategia, decido di allontanarmi e provare una nuova tattica.
Mi sposto nel sottosuolo, “nuotando” grazie alla mia tecnica, allontanandomi il più possibile nella foresta, in una direzione perpendicolare rispetto alla crepa causata dal suo jutsu.
Non riesco a percepire nulla di ciò che accade in superficie, quindi le parole e i gesti del Suniano sono percepiti solo dal suo "Sensei".