Primi anni di vita: La storia di Yūichirō comincia pressappoco 25 anni fa, quando una shinobi di Iwa partorì un bambino deboluccio che ricevette un infanzia felice, colma d'amore e nondimeno di vizi, anche se ciò non determinò in lui vizi legati a deboli desideri. Il padre, appartenente al rinomato clan Shiden, era uno shinobi molto rinomato del villaggio che dopo un lungo periodo di servizio come Jonin decise di appendere il cappello al chiodo e donarsi completamente alla sua compagnia.
Egli ha una grande aspettativa per suo figlio, soprattutto per via di tutti i suoi successi in vita, ma non lo costringe mai ad allenarsi nei primi anni di vita, gli lascia anzi molta liberta` sulla sua scelta di vita.
Fin da piccolo venne educato dai suoi genitori ad onorare il suo villaggio come meglio poteva, questo forgiò il suo carattere e inevitabilmente lo porto` ad iscriversi in accademia all'età di 7 anni, seguendo la tradizione della famiglia.
Yūichirō in effetti divenne in poco tempo proprio quello che i suoi genitori si aspettarono, ossia un Genin all'età di 12 anni. (Continua sotto...)
Genin di Iwa: Divenuto Genin, Yūichirō compie le sue prime missioni ma non riesce a farsi strada velocemente tra i ranghi, anzi trova parecchia difficolta` a distinguersi sentendosi molto limitato dal insegnamento che gli era stato impartito, sapeva fare tutto ma non si sentiva portato per nulla, inoltre a frenarlo c'e` anche il padre che in quel periodo sembra preoccupato dalle pressioni del suo clan riguardanti il giovane Genin ma di cui Yūichirō non riesce a capire molto.
Yūichirō continua con le sue missioni ma, all'eta` di 18 anni, la sua carriera ha un brusco freno. In una di queste missioni svolta a Sunagakure, di ritorno a Iwagakure, viene fermato da un mendicante che si e` perso all'interno del deserto e dice di esser perseguitato da un mostro. Nel tentativo di aiutarlo Yūichirō sconfigge la creatura, sbloccando fortuitamente l'abilita` di far esplodere le cose col tocco, ma per farlo e` costretto a farsi saltare in aria il braccio che rimane brutalmente ferito. (Continua sotto...)
Genin di Suna: Raggiunto dalla sua famiglia a Suna, dopo la lettera dell'ospedale che avvertiva i genitori delle condizioni gravi del figlio, si riappacifica col padre che gli rivelera` che le varie pressioni del clan erano dovute al fatto che suo figlio non avesse ancora sbloccato le abilita` legate all'eredita` genetica del clan. Purtroppo pero` e` costretto a rimanere a Suna per tutto il resto della sua vita e la riabilitazione insieme alle condizioni del braccio, ormai irrecuperabile, lo costringono a dover rifare tutto da 0 e a non potersi allontanare da Suna per molto tempo.
All'età di 23 anni, di ritorno dall'ospedale dopo aver ricevuto l'ok dei suoi dottori a poter tornare alla sua normale vita, una volta rientrato alla sua nuova casa a Sunagakure scopre una tragedia terribile: suo padre, in preda alla follia, aveva ucciso sua madre e poi si era fatto esplodere egli stesso all'interno della casa lasciando al figlio una lettera all'entrata in cui gli rivelava che l'aveva fatto perche` non poteva sopportare il fatto che il figlio fosse destinato a fallire nella vita per colpa di quella ferita incurabile.
La lettera crea in lui un profondo trauma che lo portera` a odiare i suoi genitori e gli provocherà sbalzi di umore incontrollabili per alcune settimane fino a che non riuscira` a metabolizzare il suicidio del padre e la morte collaterale della madre e sviluppera` una nuova, e per certi versi folle, personalita`.
Decide quindi di iscriversi nuovamente all'accademia di Suna per ripartire da 0 e li` scopre, come conseguenza del non poter piu` allenarsi liberamente nelle arti marziali per via del braccio, di essere estremamente portato per le arti magiche, soprattutto nel controllo della sabbia e le sue applicazioni all'arte innata. In 6 mesi completa l'accademia e passa l'esame facilmente, ma nel farlo ferisce gravemente il suo avversario, un suo coetaneo che aveva deciso in tarda eta` di intraprendere anch'egli quella strada, in quello che agli occhi dei presenti, tranne a Yūichirō, sembro` un incidente. (Continua sotto...)