Accademia Kaikuh

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    686

    Status
    Offline
    In questo caldo giorno, qua a Suna, un altro percorso accademico era ormai giunto al termine, portando con sé l'ultima delle piccole ma grandi prove che questi ragazzi avrebbero dovuto sostenere: l'esame di promozione a Genin!
    Dentro alla classe 6, una ventina di studenti bisbigliavano eccitati ed impauriti nell'aula. Sembrava tutto al solito posto, se non fosse che il sensei non era presente, non lì. Gli esaminandi attesero trepidamente fino a quando la porta che dava sul corridoio, dapprima chiusa, si aprì. Il silenzio calò istantaneamente e tutti gli sguardi dei presenti si mossero verso la sagoma che fece capolino. Una giovane donna dalla pelle scura come del carbone, dai cortissimi capelli color bianchi, con degli occhiali dalla montatura affilata ed elegante fece la sua apparizione. Tra le mani aveva una lista di nomi, ed era ovvio a cosa servisse.

    "Buongiorno, ragazzi. Per favore, quando dico il vostro nome, seguitemi nell'altra stanza perché gli esami si terranno privatamente. Non ripasserete di qui quindi prendete tutta la vostra roba. Cercate di stare buoni, mi raccomando!"

    Il tono rimase neutrale, ma amichevole, e tutti quanti potevano vedere il sorriso di incoraggiamento che gli stava rivolgendo. E, da lì per circa ogni mezz'ora, si ripresentò in aula, ogni volta chiamando un nome diverso.

    [successivamente...]



    "Ok, un altro è stato valutato ..."
    Quando avevo dato la mia disponibilità di maestro d'accademia, credevo la burocrazia avrebbe pensato un attimo di più alla mia candidatura prima di mandarmi a esaminare studenti.
    Invece neanche una settimana dopo, ero già in prima fila a scegliere quale speranzoso bambino avrei dovuto mandare al macello. Fantastico.
    Sospirando, mi guardai attorno, non potendo fare a meno di essere invaso dai (pessimi) ricordi che avevo di questo padiglione. Esso era uno dei campi di addestramento interni usati durante le ore più calde, e come tutti i luoghi di esercitazione fisica al chiuso qua a Suna, era noto per l'afa e la mancanza di ossigeno che faceva provare a chi ci si allenava dentro, specialmente se in gruppi numerosi. Come la maggior parte dell'Accademia, questo edificio era stato distrutto nell'attacco subito dai Cyborg, ma esteticamente non era cambiato più di tanto, probabilmente perché avevano usato la stessa struttura che c'era prima, e perché tutti gli edifici a Suna erano composti dallo stesso materiale. Il suo interno però era più confusionario, essendoci sia vecchi banchi di scuola, che manichini posti alla rinfusa vicino alle pareti, che una singolare cattedra, su cui adesso ero seduto.
    "Quindi, mando avanti la prossima?"
    Dal Seras uscì cristallina e professionale la voce di Seyuu, la ragazza dalla carnagione scurissima, che mi avevano detto essere un'aiutante a sua volta, ma dal il reparto logistico.
    "Si, sono pronto"
    "Molto bene. Ah, questa ragazza si chiama Kaikuh, ed è... Beh lo scoprirai"
    Per la prima volta da quando avevo iniziato a lavorare con Seyuu, avevo sentito un'inflessione nella sua voce. Era per caso... Divertita?
    Scossi la testa, e mi misi ad aspettare. Qualche minuto dopo, la porta si aprì, ed entrò una ragazza che con gli altri studenti sembrava avere poco a che fare, mentre Seyuu rimase fuori.
    Alta più di me (tanto che dovetti inclinare il collo per guardarla in faccia), dalla carnagione scura e dai capelli biondi, la cosa che attirò di più la mia attenzione fu la protesi ishvariana che portava sulla bocca, e che la identificava come rifugiata nel nostro paese. Questo mi fece subito provare un po' di simpatia nei suoi confronti, poiché non doveva essere stato facile affrontare tutto quello che gli era successo. Ma io non dovevo perdere la mia oggettività, né dare agli studenti opportunità di potermi sviare. Per questo la ragazza di fronte a me avrebbe semplicemente visto una faccia amichevole, come quella di Seyuu, colei che la aveva accompagnata qua, mentre le iniziavo a spiegare la prova.
    "Buongiorno, tu sei Kaikuh, giusto? Il mio nome è Kyoshi, e sarò il tuo esaminatore! Come già sai, oggi valuterò la tua preparazione, partendo da due domande: primo, le tue motivazioni per voler diventare un Genin.
    Secondo, la tecnica della sostituzione.
    Prego, a te la parola
    "
    Dissi, mentre i miei occhi smeraldo fissavano i suoi, altrettanto verdi.
    Molto bene Khao, eccoci alla tua accademia! Voglio che ci presenti per bene la tua PG, e che la immergi nel mondo attorno a lei, descrivendo sia il mondo esterno che quello interiore di Kaikuh. Tutto quello che non ho specificato (quando la PG viene chiamata dalla ragazza ad esempio) è descrivibile da te. Noterai che questo post è un po' speciale; infatti, non ci sarà un png ad esaminarti, ma il mio PG. A te non cambia niente, se non che per la descrizione fisica puoi rifarti alla mia scheda
    Descrivi fino all'arrivo dentro alla stanza d'esame e poi rispondi alle domande!
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    覇王色の覇気

    Group
    Member
    Posts
    34

    Status
    Offline
    scheda tecnica, narrato, parlato di Kaikuh,

    L’aria della fresca notte del deserto stava lasciando spazio al calore del sole, che per quanto invernale fosse, da lì a poco avrebbe iniziato a bruciare le pelli più pallide, non che fosse un problema per me: la mia carnagione mi aveva sempre permesso di resistere facilmente ai raggi solari, anzi, sembrava quasi attirarli. Non era passato molto tempo dal mio arrivo nel continente ninja, questo dovrebbe essere il posto che più si sarebbe dovuto avvicinare alla definizione di casa? Un campo profughi tra le oasi di un deserto che sembrava privo di qualsiasi altra forma di vita.

    Kaikuh, ci hanno contattato dall’accademia, potrai unirti ad una delle classi che deve svolgere l’esame
    oggi, non è fantastico?

    La voce della donna entrò irruenta nelle mie orecchie, ero poco trattabile la mattina e risposi con un cenno del viso, la mia maschera avrebbe risparmiato alla mia interlocutrice di percepire il grosso disappunto provato dai suoi modi. Ma dovevo abituarmici, ero sempre stata da sola in quella spazzatura, non avevo mai ricevuto genuine attenzioni se non per le forme del mio corpo e quindi per essere trattata come mera merce, forse, in quel momento, ero grata a quelle persone che, riconoscendomi come ishivariana, avevano iniziato a “prendersi cura di me”, o quantomeno a farmi entrare in quella strana tribù dove tutti dovevano essere utili al collettivo, qualcosa di diametralmente opposto a ciò che era la mia vita fino a qualche mese fa, dove collettivo era una parola affascinante ma utopica, della quale, forse, ignoravo anche il pieno significato.
    Raccattai la mia poca roba e mi guardai allo specchio impolverato per rendermi presentabile, la maschera e la protesi che mi erano state date da poco avevano risvegliato in me la capacità di utilizzare il chakra, non mi ero ancora abituata del tutto, ma ora anche le menomazioni presenti sul mio petto erano nascoste, oltre a metà del mio viso, non che questi problemi avessero mai fermato i maiali che bramavano il mio corpo. Indossai i miei soliti vestiti bianchi, sebbene fossi entrata nel loro gruppo, mi sentivo molto più a mio agio con questi rispetto agli abiti tradizionali che mi erano stato propinati, non erano nel mio stile ma non mi sentii obbligata ad indossarli, soprattutto dopo quello che mi dissero alcuni degli anziani…

    Suna era un villaggio di cui sapevo ben poco, come di tutto il continente del resto, la mia voglia di scoprire altro su quelle terre era enorme, quasi non riuscivo a tenerla a bada ma ero anche estremamente consapevole di dover procedere a piccoli passi. Camminavo per le strade della città dopo aver attraversato il relativamente piccolo canale principale. Il villaggio era stato edificato in una conca di tra le rocce, non certo il posto migliore verrebbe da pensare ma probabilmente era una cinta muraria imponente in caso di difesa, d’altronde, mi era facile immaginare come tutto sul continente fosse stato plasmato dalla guerra, anzi probabilmente dalle guerre che erano scoppiate nelle ere. Mi sorse spontaneo chiedermi da quanto tempo quel villaggio fosse stato eretto, non ne sapevo molto se non che l’attuale capo era chiamato “Kyudaime Kazekage”, che stava a rappresentare il suo essere nona, dovevo scoprire il più possibile sugli otto che l’avevano preceduta, ero impaziente di apprendere altro, d’altronde avevo saltato, con mio rammarico, parte della vita dell’accademia, puntando tutto sulla pratica piuttosto che sulla teoria e quindi avevo molte lacune da colmare, che non fossero in campo bellico. Fin da subito mi chiesi il motivo che aveva portato il villaggio a decidere di ammettere e far partecipare all’esame una persona senza che essa avesse partecipato al corso completo, la risposta mi venne data nel più freddo dei modi da uno degli studenti il primo giorno, ricordo ancora le sue parole: “è semplice, siamo in guerra e hanno bisogno di gente fresca da mandare al macello, stai sicura che ti promuoveranno senza fare troppe storie e ti manderanno in qualche missione impossibile, sarà un peccato vedere il tuo culo bruciato”. Il ricordo di quelle parole mi portò a stringere il pugno, avrei voluto ucciderlo lì, seduta stante ma sapevo che in questo posto non si seguivano le stesse regole della città fantasma dove ero cresciuta, a quanto pare, nonostante le parole di quel tizio, qui la vita aveva un peso e un valore, oltre a varie altre regole che faticavo a ricordare interamente, pena l’essere bandito dal villaggio ed essere considerato “mukenin” ovvero traditore. Per il momento quindi mi andava bene, avrei seguito le loro regole e appreso quanto più potessi apprendere, la mia mente ovviamente vedeva tutto ciò come un freno alla mia libertà ma era il giusto prezzo da pagare per la conoscenza a cui aspiravo. Passando per la via commerciale quindi, nonostante la presenza di beni di alto valore, mi sarei sempre imposta di non rubare, non cercare di rendere mie le cose che vedevo e che potessero interessarmi, era qualcosa di innaturale per me ma il vivere in comunità imponeva sacrifici del genere.

    Seguii la via principale e mi trovai in poco tempo davanti all’entrata dell’accademia, decisi di non indugiare troppo e raggiungere la classe dove avevo seguito brevemente l’ultima parte del corso, quella riguardante le tecniche del mondo ninja. Le avevo apprese davvero in poco tempo, pensando che forse ero portata per quello che loro chiamano ninjutsu e quindi oggi non avevo nessuna particolare ansia, sapevo che servissero solo quelle tre tecniche per meritare il titolo di genin della sabbia e pensavo di meritarlo già. Passarono quindi i minuti, in maniera lenta, mentre una signora dal colorito simile al mio entrava e chiamava i candidati uno alla volta, finché, finalmente non arrivò il mio turno.

    Attraversai il corridoio e forse in quel momento iniziai a provare qualcosa di simile all’ansia, qualcosa che mi era stata descritta anche dagli altri studenti prossimi all’esame. Non ero mai stata giudicata in vita mia, o meglio non lo ero mai stata in situazioni di cui mi interessasse sapere il giudizio e soprattutto che questo fosse positivo. Mi feci coraggio e aprii la parte superiore del mio vestiario fino al collo, rivelando la maschera che portavo e di conseguenza la mia protesi. Entrai nella stanza dell’esaminatore. Era un ragazzo a cu avrei dato la mia stessa età, cosa probabilmente molto comune visto che l’età media di passaggio dell’accademia è tra i dieci a i quindici anni. Era pallido in viso, al contrario di me, ma i nostri occhi condividevano il medesimo colore, il mio messo in risalto dal colore della pelle e dei capelli, i suoi da una strana pittura facciale di colore rosso, che attirò la mia attenzione, avrei voluto chiedere qualcosa ma ero consapevole che in quel momento, quel ragazzo fosse il mio esaminatore e che quindi dovevo attendere che fosse lui a prendere parola.

    Buongiorno, tu sei Kaikuh, giusto? Il mio nome è Kyoshi, e sarò il tuo esaminatore! Come già sai, oggi valuterò la tua preparazione, partendo da due domande: primo, le tue motivazioni per voler diventare un Genin.
    Secondo, la tecnica della sostituzione.
    Prego, a te la parola


    Sembrava quasi andare di fretta ma la prima delle sue richieste mi fece fermare un attimo a pensare. Il motivo per cui volevo diventare genin era abbastanza chiaro nella mia mente: avevo intrapreso questo viaggio per scoprire le mie origini, e per ora avevo scoperto di venire da Ishivar, ma da quello che mi era stato detto da alcuni anziani io ero un “meticcio” probabilmente, non avevo i capelli bianchi e gli occhi rossi, tipici della tribù e quindi uno dei miei due genitori doveva essere un ninja, quindi ero qui per andare più a fondo nella ricerca delle mie radici, ma sapevo che era solo una parte della verità. Volevo scoprire i segreti del mondo ninja, i segreti delle tecniche di questo mondo, soprattutto di quelle proibite, bramavo conoscenza e sapere sopra ogni altra cosa ma non avrei potuto dirlo quindi optai per mentire, cosa che mi riusciva abbastanza semplice.

    Come ha potuto vedere sono un’ishivariana, voi avete dato un posto al mio popolo dopo l’esodo e mi sento in debito verso voi, difendere il villaggio ed il mondo ninja mi sembra il minimo che possa fare per sdebitarmi…

    Ero stata sicura nell’esposizione, la maschera poi aiutava tantissimo in questo, quindi, dopo aver aspettato una sua risposta iniziai a guardarmi attorno alla ricerca di oggetti di medie dimensioni con i quali sostituirmi e dopo aver individuato una sedia posta all’angolo della stanza iniziai a comporre i sigilli atti alla tecnica, se fossi riuscita nell’intento, al mio posto si sarebbe creata una nube di fumo che avrebbe poi lasciato scoprire l’avvenuta sostituzione con la sedia ed il cambio di posizioni
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    686

    Status
    Offline
    La nuova studentessa, che ipotizzavo fosse una ragazza fuoricorso proveniente da ishvar, si pose davanti a me in maniera sicura, quasi beffarda. Conoscevo poco la cultura ishvariana, fermandomi quasi interamente ad aiuti di comprensione della loro lingua, come l'origine di alcuni modi di dire, ad esempio. Da quando però, gli ishvariani erano stati forzati ad uscire dalla loro terra natale ed essersi instaurati a Suna, avevo avuto molte più occasioni di rapportarmi con questo popolo così chiuso. Grazie alle mie capacità linguistiche, non era raro vedermi lavorare come traduttore di emergenza per quando un suniano ed un ishvariano non riuscivano a capirsi. Alcuni addirittura si complimentavano per le mie competenze e la mia pronuncia, anche se ero sicuro fossero solo ringraziamenti di rito. Quindi quando vidi come Kai (si, mi ero già scordato il suo nome completo)non potei fare a meno di pensare quanto singolare fosse rispetto ai suoi compaesani. In primo luogo, la sua protesi era abbastanza singolare rispetto a quelle solite degli ishvariani, che colmavano la presenza di un arto. Ma su questo lei ovviamente non aveva nessun potere decisionale. Inoltre, i suoi capelli non erano bianchi, e i suoi occhi, verdi come i miei, erano molto lontani dal rosso tipico delle persone nate nel paese della speranza. Ma alla fine, questi erano dettagli minuscoli, in confronto a tutto quello che avrei dovuto giudicare. Inoltre, tutto questo ragionamento era davvero ridicolo una volta presa in considerazione la testa da cui usciva: me, persona dalla pelle color latte, nata e cresciuta in mezzo al deserto. Quindi, stetti in silenzio mentre mi parlò del suo credo ninja, e quando compose i sigilli per compiere la tecnica richiesta. Naturalmente, grazie alla mia capacità di percepire sia il chakra che il campo magnetico delle persone, una nuvoletta di fumo creata da una tecnica di livello D non era neanche un problema; la ragazza riuscì a scambiarsi di posizione con una sedie presente lì vicino. Essa però, forse a causa di un eccesso di forza subita, forse a causa di un frettoloso e sbadato posizionamento dei fili di chakra, la sedia non rimase ferma nel luogo in cui fino a qualche momento prima era presente Kaikuh, ma strisciò sul pavimento per quasi un metro; dopo, cadde da un lato con un rumore metallico, e fermò la sua corsa. Un errore dovuto sicuramente all'inesperienza, ma sicuramente non determinante; in fondo la tecnica le era riuscita in ogni altro aspetto al primo tentativo, ed essa fu completata a velocità invidiabile. Per quanto riguarda invece la parte più discorsiva delle domande, la storia era un po' più complicata. Infatti, il fato volle che aprissi l'occhio della mente del kagura per saziare la mia sete di conoscenza, alimentata dalla curiosità, in questo particolare momento puntata verso la "macchina" attaccata alla studentessa, la protesi auto-chakra che permise ad un popolo intero di riuscire a impastare l'energia vitale presente in ognuno di noi, esattamente come i ninja. Invece la mia attenzione fu catturata da qualcos'altro. Infatti, mentre la ragazza parlava dei suoi ideali, che avevo già sentito altre volte oggi, mormorati da altri impauriti esaminandi, e che come le altre volte avrei giudicato come sufficienti, le piccole, ma inconfondibili increspature del chakra della ishvariana mi dissero una cosa molto interessante: lei stava mentendo. Probabilmente la ragazza pensava di averla passata liscia grazie alle sue doti e alla maschera che portava sulla sua bocca, che le copriva parte della faccia. Voleva quasi certamente solo fare bella figura ed intortare un chuunin che forse non considerava poi così esperto, visto che per il resto non percepivo intenzioni negativa. Sfortunatamente, io avevo un metodo più avanzato per controllare queste cose. E l'avrebbe anche fatta franca, se non avesse incontrato me, e non avessi deciso di usare le mie abilità sensitive. Sorrisi, in maniera un po' più vera di quella con cui io e Seyuu la avevamo abituata quel giorno. Mi alzai dalla scrivania e camminai dietro di essa, in modo che ora fosse tra me e Kaikuh. Da quella posizione, avevo accesso ad un cassetto in cui avevo messo alcuni oggetti che mi sarebbero potuti servire: ad esempio un kunai. Lo iniziai a girare distrattamente nella mia mano sinistra, mentre ruppi il silenzio che avevo volutamente creato in quella stanza. "Beh, bisogna ammettere, hai fatto un'ottima tecnica sostitutiva. Peccato quella sbavatura, ma è normale essere nervosi. Dall'altro canto, quando mi hai parlato dei tuoi ideali... kaikuh, perchè mi hai mentito?" Chiesi, con un'inflessione il più neutra possibile. Non c'era nessun motivo per sembrare arrabbiati, specialmente perchè non lo ero! Dopo una piccola pausa continuai il mio discorso "Ma tranquilla, non ti boccerò per una cosa del genere, anzi! La capacità di ingannare il tuo nemico è essenziale per un ninja, e se non fosse stato per chi ti sei trovata davanti, la tua bugia non sarebbe mai stata scoperta... più noioso, vero? Però questo vuol dire anche che ho ancora bisogno di una prova del tuo spirito, dei tuoi ideali. Non me li vuoi dimostrare a parole? mi sta bene!"
    Attivai il mio magnetismo alla massima potenza, in modo che anche una persona priva di capacità sensoriali come la studentessa davanti a me sentisse l'immane spostamento di chakra. In un istante la sedia usata da Kaikuh, la scrivania su cui ero seduto e tutti gli altri mobili sparsi per la stanza presero il volo, sollevati dai miei campi magnetici, e poi si spostarono velocemente a formare una specie di arena circolare, di raggio circa venti metri e con epicentro la mia persona. Lanciai il kunai che avevo in mano ai piedi della studentessa, e poi conclusi il mio monologo
    "... dimostramelo con le azioni. Attaccami, fammi vedere il tuo nindo!"

    Molto bene, non scrivi per niente male! La tecnica non è uscita perfetta solo perchè hai usato la forma ipotetica del se(ma, come detto in game, queste sono minuzie stilistiche). Esegui pure un attacco contro il mio pg, usando tutto quello che hai in scheda (più il kunai XD) e ricordati di non essere autoconclusivo. Anche la descrizione dell'esecuzione è fondamentale per la sua riuscita! nello spoiler sotto ti metto lo "scheletro" che riassume le azioni che compi in un turno di combattimento. essendo questa la tua accademia, le due cose che mi interessano sono le azioni e i parametri di resistenza e di stamina. Il resto lascialo pure vuoto, non essendo ancora genin


    CODICE
    <div style="width: 500px"><div style="text-align: center; font-family: times; font-size: 25px; line-height: 10px; width: px; text-transform: uppercase; margin-bottom: 5px; text-shadow: 1px 1px 1px #000; color: #fff;">Riassunto Azioni</div>
    <div style="text-align: center; font-family: times; font-size: 15px; line-height: 10px; width: px; text-transform: uppercase; margin-bottom: 5px; text-shadow: 1px 1px 1px #000; color: #fff;">[URL=http://"%20target=]Scheda personaggio[/URL]</div>
    <div style="background-color:#3A5F59;border-top-left-radius: 25px 45px;border-top-right-radius: 45px 25px;border-bottom-left-radius: 45px 25px;border-bottom-right-radius: 25px 45px; height: 20px; line-height: 20px; width: px; color: #000; text-transform: uppercase; font-family: georgia; font-size: 14px; text-align: left; padding-left: 8px">Azioni</div><div style="line-height: 14px; width: px; color: #fff; font-family: georgia; font-size: 12px; text-shadow: 1px 1px 1px #000; text-align: right; padding-right: 8px">Scrivete qui</div>
    <div style="background-color:#3A5F59;border-top-left-radius: 25px 45px;border-top-right-radius: 45px 25px;border-bottom-left-radius: 45px 25px;border-bottom-right-radius: 25px 45px; height: 20px; line-height: 20px; width: px; color: #000; text-transform: uppercase; font-family: georgia; font-size: 14px; text-align: left; padding-left: 8px">parametri</div><div style="line-height: 14px; width: px; color: #fff; font-family: georgia; font-size: 12px; text-shadow: 1px 1px 1px #000; text-align: right; padding-right: 8px">Resistenza:x
    Stamina:x</div>
    <div style="background-color:#3A5F59;border-top-left-radius: 25px 45px;border-top-right-radius: 45px 25px;border-bottom-left-radius: 45px 25px;border-bottom-right-radius: 25px 45px; height: 20px; line-height: 20px; width: px; color: #000; text-transform: uppercase; font-family: georgia; font-size: 14px; text-align: left; padding-left: 8px">Maestrie e Abilità</div><div style="line-height: 14px; width: px; color: #fff; font-family: georgia; font-size: 12px; text-shadow: 1px 1px 1px #000; text-align: right; padding-right: 8px">Scrivete qui</div>
    <div style="background-color:#3A5F59;border-top-left-radius: 25px 45px;border-top-right-radius: 45px 25px;border-bottom-left-radius: 45px 25px;border-bottom-right-radius: 25px 45px; height: 20px; line-height: 20px; width: px; color: #000; text-transform: uppercase; font-family: georgia; font-size: 14px; text-align: left; padding-left: 8px">equipaggiamento</div><div style="line-height: 14px; width: px; color: #fff; font-family: georgia; font-size: 12px; text-shadow: 1px 1px 1px #000; text-align: right; padding-right: 8px">Scrivete qui</div>
    <div style="background-color:#3A5F59;border-top-left-radius: 25px 45px;border-top-right-radius: 45px 25px;border-bottom-left-radius: 45px 25px;border-bottom-right-radius: 25px 45px; height: 20px; line-height: 20px; width: px; color: #000; text-transform: uppercase; font-family: georgia; font-size: 14px; text-align: left; padding-left: 8px">Consumabili</div><div style="line-height: 14px; width: px; color: #fff; font-family: georgia; font-size: 12px; text-shadow: 1px 1px 1px #000; text-align: right; padding-right: 8px">Scrivete qui</div>
    <div style="background-color:#3A5F59;border-top-left-radius: 25px 45px;border-top-right-radius: 45px 25px;border-bottom-left-radius: 45px 25px;border-bottom-right-radius: 25px 45px; height: 20px; line-height: 20px; width: px; color: #000; text-transform: uppercase; font-family: georgia; font-size: 14px; text-align: left; padding-left: 8px">Conoscenze</div><div style="line-height: 14px; width: px; color: #fff; font-family: georgia; font-size: 12px; text-shadow: 1px 1px 1px #000; text-align: right; padding-right: 8px">Scrivete qui</div>
    <div style="background-color:#3A5F59;border-top-left-radius: 25px 45px;border-top-right-radius: 45px 25px;border-bottom-left-radius: 45px 25px;border-bottom-right-radius: 25px 45px; height: 20px; line-height: 20px; width: px; color: #000; text-transform: uppercase; font-family: georgia; font-size: 14px; text-align: left; padding-left: 8px">note</div><div style="line-height: 14px; width: px; color: #fff; font-family: georgia; font-size: 12px; text-shadow: 1px 1px 1px #000; text-align: right; padding-right: 8px">Scrivete qui</div>
    </div>
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    覇王色の覇気

    Group
    Member
    Posts
    34

    Status
    Offline
    scheda tecnica, narrato, parlato di Kaikuh,

    Avevo mentito, su questo non c’era dubbio, ma come aveva fatto ad accorgersene? La mia mente non riusciva a pensare ad altro. Osservai i suoi movimenti, successivi alla buona riuscita della mia tecnica della sostituzione, era tranquillo, calmo e rilassato. Il suo volto non faceva trasparire emozioni negative e questo mi risollevò, nonostante fossi ben conscia del fatto che non ci sarebbe comunque stata alcuna punizione per una menzogna, non era un interrogatorio, ben altro. Tuttavia ero lievemente preoccupata per l’esito dell’esame, pensiero che occupò per pochissimi secondi la mia mente, mentre il resto dei miei pensieri erano concentrati tutti sulla stessa cosa: come aveva fatto a capire che stessi mentendo?

    Mentre continuava il suo discorso la mia domanda era lì, presente e sempre più opprimente, la mia curiosità era stata risvegliata e non mi sarei mai aspettata uno sviluppo simile. Mentire era un’arte che avevo imparato molto bene durante il mio “soggiorno” alla città fantasma, quella che per me era l’unica realtà esistente, piena di persone che non aspettano altro che un passo falso per poterti fregare. Va da sé quindi che io fossi diventata esperta in questo campo, fregare gli altri prima che loro potessero farlo con me era stato l’abc della mia educazione, qualcosa che l’esperienza mi aveva portato ad affinare ed ora… avevo visto con i miei stessi occhi una persona che senza cedere minimamente al dubbio mi aveva accusato di mentire. Non un movimento del corpo, né un’insicurezza nella tonalità della voce, ero stata perfetta ed anche se non lo fossi stata, lui mi aveva accusato con certezza di aver mentito su qualcosa che solo io potevo sapere. Un potere particolare? Forse quel meccanismo che portava sull’occhio? Non riuscivo a capire, se qualcuno avesse potuto vedere oltre la mia maschera avrebbe di sicuro notato un’espressione totalmente stupita, colta in fallo come un bambino che cerca di rubare, una sensazione che avevo provato tante volte…

    Rimasi in silenzio, non era mia intenzione rispondere alla ramanzina, attesi la fine del suo monologo al quale si era svolta in contemporanea una dimostrazione dei suoi poteri: una sorta di pressione era stata applicata a tutti gli oggetti della stanza, quasi come se li stesse controllando attraverso una grezza telecinesi, via via affinatasi per spostare tutti gli oggetti e creare un’arena circolare, d’altronde lo aveva preannunciato, voleva combattere.

    Il kunai che mi era stato lanciato era proprio sotto il mio mento, conficcato nell’angusto spazio di pavimento tra i miei piedi, una precisione degna di nota, ma d’altronde per essere un esaminatore doveva essere quantomeno un chunin, per molti l’ultimo grado della scalata gerarchica… Batterlo era fuori questione, non lo avrei sognato nemmeno per un secondo, dovevo pensare a qualche strategia per stupirlo ma la mia mente non poteva… non riuscivo a distrarre i miei pensieri da ciò che era appena accaduto, troppo spesso mi ero ritrovata in situazioni dove capire se il mio interlocutore stesse mentendo o meno avrebbe segnato il sottile confine tra la vita e la morte e probabilmente mi sarebbe ancora capitato in futuro, ergo, quel potere doveva essere mio. Non sapevo se fosse anche capace di leggere nel pensiero o cose simili quindi non indugiai oltre, uscii allo scoperto.

    Prima di cominciare mi permetta una domanda, la prego.

    Dissi, tentando di utilizzare il tono più gentile che una persona considerata spazzatura, e che avrebbe ucciso senza battere ciglio fino a qualche mese prima, potesse esibire

    Sono sicura che lei abbia la certezza della mia menzogna precedente, sarebbe un problema dirmi come ha fatto? Come può averlo capito senza dubbio patire?

    Cercai di parlare nella maniera più colta possibile, il mio linguaggio era retaggio di libri gettati, pattume per altri, oro colato per me.
    Attesi poco prima di partire con l’attacco che mi era stato assegnato. Nono conoscevo molte tecniche per il momento quindi mi limitai all’uso dell’unica che potesse davvero essere utile: la tecnica della moltiplicazione. Così impastai il chakra che scorse nella mia protesi per poi essere rilasciato in maniera quasi uniforme da tutto il corpo. Una nuvola di fumo avrebbe presto lasciato spazio a due copie perfette della mia persona, oltre alla sottoscritta, nessuna delle tre avrebbe raccolto il kunai, le copie perché erano olografiche, io perché avevo un dubbio che mi balenava in testa: quest’uomo aveva manipolato gli oggetti della stanza senza muovere un dito, utilizzare un oggetto lanciatomi da lui avrebbe probabilmente significato cadere in una sorta di trappola. Così cercai di avventarmi su di lui, balzando oltre la cattedra, le copie avrebbero mimato il mio attacco successivo ovvero un calcio col tallone verso la testa del mio esaminatore.

    Riassunto azioni
    -Tecnica della moltiplicazione
    -Calcio
    Resistenza:100-1
    Stamina:300-5(sostituzione)-5(moltiplicazione)
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    686

    Status
    Offline
    La ragazza di fronte a me non ebbe nessuna particolare reazione ad essere chiamata una bugiarda. Probabilmente era presa in contropiede, e stava ancora cercando di razionalizzare l'evento. Forse avrei dovuto tenere la scoperta che avevo fatto per me? Sarebbe stata un'opzione. Avrei potuto anche bocciarla sul momento, avessi voluto essere particolarmente rigido. In fondo, se non era in grado di obbedire ad un compito semplice come rispondere ad una domanda in maniera veritiera, cosa garantiva la sua lealtà? L'onestà verso i propri superiori era una delle pietre miliari di un soldato perfetto. Ma io non volevo promuovere soldatini ubbidienti che andavano ignari verso la loro morte. La velocità con cui mi era stato riferito prima della sua entrate questa ragazza aveva imparato a manipolare il chakra, ed a eseguire le tecniche dell'accademia, con cui tantissimi studenti faticavano nonostante famiglie dal sangue intonso alle loro spalle e una quantità di supporto incomparabile a quello che aveva probabilmente ottenuto una profuga in un paese straniero, mi diceva una cosa sola: Kaikuh possedeva del vero talento.
    Dopo aver finito il mio piccolo spettacolo di "magia" mi misi le mani in tasca ad aspettare che la ragazza davanti a me facesse il suo attacco. Più che l'attacco in sé, mi interessava la sua risposta emotiva. La maggior parte degli studenti in quel momento si sarebbe scordata di avere a disposizione dei ninjutsu, ed avrebbe provato ad attaccare in maniera imbarazzante, costringendomi ad abbassare la loro valutazione. Qualcuno provava ad usare qualche tecnica, ma non gli riuscivano tanto bene quanto gli sarebbe riuscita in un contesto normale. Alcuni addirittura si immobilizzavano completamente, e non arrivavano neanche ad attaccare.
    Kaikuh, invece, intraprese un altro corso di azioni, che mi lasciò nuovamente in piacevole sorpresa. Mi chiese di come avessi fatto a scoprirla. Questa persona, messa in scacco da un potere che non conosceva, al posto che concentrarsi sull'aver fatto una brutta figura con me, si fissò immediatamente sul come avevo fatto a incastrarla in quella posizione. In un momento in cui la sua preoccupazione doveva essere dimostrare cosa sapeva fare, lei invece voleva conoscere ancora di più, probabilmente per fare quel potere suo. Una mentalità incentrata sul migliorare, il voler imparare sempre di più... Questa ragazza non solo aveva talento, aveva anche la testa per farli fruttare. Non c'era dubbio che tra tutti gli studenti che avevo esaminato oggi, lei fosse il prospetto migliore, e non staccava di poco il secondo classificato.
    Appena finì di parlare, presi la parola, per rispondere alle sue domande.
    "In realtà è molto semplice: Grazie al mio talento e alle mie capacità preesistenti, ho avuto la possibilità di poter fare un addestramento particolare, e quindi diventare un ninja sensore che riesce a percepire il chakra molto più accuratamente che un ninja normale. Poi sono successe delle... cose, e quindi mi sono buttato anima e corpo nel migliorare in quel campo. Apparentemente, se diventi abbastanza bravo, puoi addirittura capire se una persona sta mentendo dalle vibrazioni del suo chakra
    Ah, e tranquilla, non mi servirà usarla durante il tuo prossimo attacco.
    "
    Dopo aver soddisfatto la sua sete di conoscenza, Kaikuh partì finalmente all'attacco, creano due copie di essa stessa, e ignorando il kunai che le avevo offerto per provare a colpirmi con il suo corpo, attraverso un calcio alla testa.
    Appena vidi che stava correndo senza l'arma che le avevo dato, ammisi che rimasi un po' confuso. Poi mi ricordai che le avevo appena fatto vedere la mia capacità di muovere oggetti ben più pesanti di quello col solo pensiero; se davvero aveva fatto una decisione del genere, stava dimostrando anche una certa capacità analitica da non ignorare. Con ancora le mani in tasca, quando Kaikuh era ancora a metà strada tra il suo punto di partenza e me, usai il mio magnetismo per sollevare il kunai conficcato a terra
    "Se non lo vuoi usare te..."
    Lo feci muovere verso la mia posizione, stando sempre attento ad essere dietro alle spalle della kunoichi (da cui anche volendo non avrei potuto farmi ingannare, visto che il mio senso magnetico mi teneva costantemente aggiornato sulla posizione di tutto ciò che avesse un campo magnetico)
    Poi, appena il calcio entra nella sua fase finale, diedi al coltello un'accelerazione, per far sì che all'improvviso sbucasse dal punto cieco della studentessa, e bloccasse il suo calcio col il piatto della lama, per poi darle una leggera spinta e farla atterrare a poco più di un braccio di distanza da me.
    Una volta finito questo scambio, decisi che non c'era più niente da sentire e o da controllare per questa studentessa. Quindi presi di nuovo la parola
    "Ho visto abbastanza, possiamo terminare l'esame. Congratulazioni..."
    Da una delle scrivanie che avevo spostato un cassetto si aprì senza neanche una mano nella sua vicinanza. Successivamente, un oggetto rettangolare uscì da esso, e volò dritto nella mia mano destra. Poi porsi a Kaikuh quello che avrebbe sicuramente riconosciuto come il coprifronte di Suna.
    "...Da oggi entri nelle forze ninja di Suna. Sei ufficialmente un genin!"
    Ottimo, sei un genin, però mi devi fare l’ultimo post e poi ti dò l’exp
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    覇王色の覇気

    Group
    Member
    Posts
    34

    Status
    Offline
    scheda tecnica, narrato, parlato di Kaikuh,
    Nonostante fossi stata scoperta non mi scomposi più di tanto, anzi, presi a cercare di soddisfare la mia sete di sapere, era più forte di me, non potevo farci nulla. Quando la mia curiosità veniva attirata da qualcosa dovevo saperne di più, dovevo possedere quel qualcosa, tratto della mia personalità ben giustificato dal mio passato, o meglio, da ciò che ricordo del mio passato. Quell’isola era tutto ciò che esisteva al mondo per me e lì ho forgiato questa parte della mia persona, un posto dove nessuno ha idea di cosa sia il bene comune ed ognuno pensa ad arricchire la propria misera proprietà privata, lottando ogni giorno per preservarla ed arrivando anche ad uccidere pur di ottenere qualcosa in più, briciole per il mondo che stavo scoprendo in questi mesi, ma definitivamente oro per dei rifiuti come noi.
    Il mio esaminatore fortunatamente rispose alla mia domanda, non in maniera del tutto dettagliata, rimase sul vago forse per l’eccessiva mole di informazioni che questo avrebbe comportato raccontare. Parlava di addestramenti particolari per diventare un ninja sensore, captare vibrazioni. Il mio cervello stava velocemente elaborando tutti questi dati mentre, forse in maniera eccessivamente distratta tentai l’offensiva. Qualsiasi osservatore esperto si sarebbe accorto che la mia attenzione era riservata a ben altro, attaccai distrattamente e forse anche per questo venni fermata con una facilità disarmante… me l’aspettavo, nulla a cui non fossi preparata, non ci voleva un genio a capire che il divario tra me e l’insegnante fosse qualcosa di incolmabile.
    Proprio come avevo pensato e previsto, egli fece uso a distanza del kunai che mi aveva lanciato poco prima, non credo l’avesse fatto per provocazione, non mi sembrava quella tipologia di personaggio, d’altronde aveva lasciato correre la mia menzogna ad un superiore, cosa che in ambito militare presumo possa essere punita in maniera incredibilmente severa. Tuttavia nel mio cuore c’era la speranza che la mia capacità analitica possa essere stata premiata, lui aveva fatto sfoggio delle sue abilità telecinetiche, magia pura per me, ma ormai era da mesi che mi stavo abituando a vedere persone fare ciò che consideravo impossibile e fantastico poco prima, ogni volta che pensavo di essermi abituata, di non potermi sorprendere ulteriormente, ecco che questi ninja riuscivano a farmi ricredere del tutto, prendendomi in contropiede. Avevo previsto che lui potesse utilizzarlo, controllandolo a distanza, quindi prendere quell’oggetto sarebbe stato un modo per cadere in una trappola e così era stato, bloccando il mio calcio e portandomi a fare una capriola all’indietro onde evitare una rovinosa caduta. Eravamo a quasi un metro di distanza, poco meno, quando mi comunicò l’esito positivo dell’esame. Ero diventata una genin della sabbia, non era stato così difficile come molti altri mi avevano raccontato. Ero stata promossa ma il mio cuore non riusciva a gioire appieno, anche durante la consegna del tanto agognato coprifronte, i miei pensieri erano diretti alla questione di cui prima. Volevo sapere di più su quel tipo di potere, su tanti altri tipi di potere, ma la questione del ninja sensoriale era qualcosa che allettava troppo la mia fantasia, facendomi sentire quasi eccitata all’idea. Ero così, retaggio di quell’isola ovviamente, ma il potere mi colmava di eccitazione come nessun’altra cosa al mondo ed era lì a pochi passi. Sarei sembrata impertinente ma non potevo lasciarmi scappare un’occasione simile, quindi decisi di dar voce ai miei pensieri.

    La ringrazio! Non credo di mentire questa volta dicendo che per me è un onore diventare ninja di suna, ma visto che con le sue capacità riesce a percepire le mie menzogne, mi sembra d’obbligo che io le faccia quest’altra domanda: è possibile ottenere tale potere? Lei ha parlato di ninja sensori, qualche settimana fa un anziano ishivariano mi ha parlato degli oracoli e dei veggenti della nostra cultura, non voglio sembrare offensiva chiedendo quale delle due versioni di tale potere sia migliore, in quanto presumo essi siano molto simili, ma da ishivariana meticcia, potrei avere accesso a tali capacità?

    Ero stata del tutto sincera, non c’era bisogno di nascondere l’ovvio, non ad un occhio esperto come quello che mi trovavo difronte, non avevo niente da perdere. Il mio tono era quello di una ragazzina volenterosa e curiosa del mondo che la circonda, tutto corrispondente a verità d’altronde, il mio corpo tremava d’eccitazione per una possibile risposta positiva


     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    686

    Status
    Offline
    ti prendi il massimo d'exp!
    Ti linko un topic che potrebbe esserti utile qui, e qui la roba per il passaggio di grado
    Se vuoi continuare la conversazione dei nostri pg, possiamo fare una personal quest! Contattami pure mp (sul foro o discord) così ci mettiamo d'accordo
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Masters
    Posts
    474

    Status
    Offline
    Accademia migliore che abbia letto, credo :ehm:, prendi il max anche tu dai
     
    .
7 replies since 18/12/2022, 09:56   238 views
  Share  
.