Accademia Shun

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    Mattinata piovosa ma tranquilla in quel di Konoha, per quanto la parola tranquillità potesse sposarsi con il periodo storico che stavano vivendo. Shuji era già entrato nei cancelli dell’accademia, il coprifronte portato a mo’ di cintura, il suo tratto distintivo. Era solito presentarsi a lavoro ben prima degli altri, non sopportava l’idea di poter fare tardi e preferiva anticiparsi anche di un’ora piuttosto che correre il rischio di essere ripreso sulla sua puntualità.

    >Maestro Kimura, oggi le tocca fare gli esami giusto?

    Kimura Shuji, preferiva essere chiamato con il cognome anche dai colleghi, nonostante la sua giovane età amava questa forma di rispetto, era decisamente un tipo all’antica. La risposta si limitò ad essere un poco felice movimento del capo accompagnato da un sorrisetto decisamente non volenteroso di trasmettere allegria.

    I corridoi dell’accademia erano tutti uguali, spogli, soprattutto dopo la ricostruzione, non si era pensato a molti modi per abbellirli e quindi risultavano decisamente spartani.

    “Vediamo, dovrebbero tenersi nella sezione A, la classe ancora non dovrebbe essere arrivata.”

    La sua supposizione era esatta, nessun alunno era presente, d’altronde era ancora troppo presto per gli studenti, ed i ninja presenti erano davvero pochi. Shuji non perse tempo tuttavia, iniziò a scrivere alla lavagna cinque domande alle quali i prendenti parte all’esame avrebbero dovuto rispondere:
    -Quali e quanti sono i gradi della gerarchia ninja? Come è possibile accedere ad ognuno di essi?
    -Quali sono storicamente i clan presenti nel villaggio della foglia?
    -Quale tecnica si esegue con la seguente combinazione di sigilli: Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente?
    -Con quali paesi confina il paese del fuoco?
    -Cos’è l’Organizzazione degli Shinobi Uniti?

    Una volta terminato di scrivere la consegna destinata agli studenti, Shuji si mise seduto alla cattedra, prendendo un libricino dalla tasca posteriore del suo pantalone e iniziando a leggere tra sé e sé. La copertina era sbiadita, il titolo illeggibile, sembrava uno di quei libri antichi da biblioteca.

    Passò molto tempo prima che dalla porta iniziassero ad entrare gli studenti, in maniera tutto fuorché ordinata. C'erano volti di tutti i tipi, ma sembravano essere tutti della stessa età, eccetto un paio di loro, che sembravano essere decisamente più grandi. Shuji non perse troppo tempo e prese subito parola.

    >Bene, alla lavagna trovate le consegne, risposta aperta, lunghezza a piacere, avete venti minuti di tempo a partire da... ora!

    CyRtDo3

    Andry_Sanjuu eccoti alla tua accademia, per qualsiasi domanda contattami o via mp o su discord, ti ho inserito anche il link dove puoi reperire un'immagine del maestro. Mi raccomando, il tuo primo post dev'essermi utile per capire chi è il tuo personaggio, hai totale libertà (nei limiti tipici) riguardo a tutto quello che fai prima di entrare in aula. Buon divertimento


     
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    » Parlato
    « Pensato
    ~ Parlato padre
    → Parlato madre


    Rumori forti, di urla e discussioni mi risvegliano al mattino presto. Ormai abituato, quasi come se fosse una routine, apro gli occhi lentamente e mentre metto a fuoco il soffitto sopra al mio letto sbuffo per ennesima volta.
    Stanco per aver dormito poco e stufo della solita situazione di m… mi alzo dal letto come il mio corpo fosse schiacciato da una gravità 100x.

    Dopo la breve routine giornaliera riprendo in mano la mia voglia di vivere e la solita energia con cui passo le mie giornate. Ormai le discussioni che arrivavano dalla cucina si sono fermate, come al solito, e appena esco dalla mia camera la situazione in casa sembra tranquilla, come se non fosse mai successo niente.

    » BUONGIORNO!!!

    Sorridendo saluto la mia famiglia mentre afferro il solito toast che mangio per colazione.

    ~ Oggi è il grande giorno, Rosso.

    Come sempre mio padre usa sempre quel nomignolo fastidioso per chiamarmi, come se non glielo avessi mai detto che la deve smettere. Giro gli occhi all’indietro come una ragazzina isterica e poi gli rispondo con un cenno della testa ed un sorriso con tutti i denti.

    » Finalmente diventerò uno Shinobi a tutti gli effetti.

    → Mi raccomando fai attenzione.

    » Eh dai madre… ho sedici anni… sto andando a fare un esame che di solito si fa a dieci anni…

    Guardo mia madre alzando un sopracciglio e faccio spallucce mentre alzo leggermente le mani con i palmi rivolti verso l’alto, tutto ciò per cercare di fargli capire che stava dicendo una vaccata.

    Pulisco le briciole che si sono create sui vestiti e dopo aver salutato tutti esco di casa, per bloccarmi esattamente poco fuori dall’uscio sotto il piccolo tettuccio che copre l’entrata della casa.

    Di fronte a me il villaggio della foglia, la patria di centinaia di shinobi, casa mia… o almeno quello che ne rimane. Diverse case, come la mia d'altronde, sono ancora in fase di ricostruzione dall’ultima volta che il villaggio è stato raso al suolo.
    Non conosco bene tutti i dettagli ma ogni tanto quando ero più piccolo, prima di dormire, mio padre mi raccontava del fatto che il villaggio è sempre stato preso di mira e distrutto da “entità malvagie” che però poi siamo riusciti a scacciare via.
    Mentre questi ricordi mi passano per la testa afferro uno degli ombrelli presenti fuori dalla porta e mi dirigo subito verso l’accademia pronto a superare il primo di una lunga serie di esami previsti per la vita di uno shinobi.

    Per una cosa o per un'altra, ma soprattutto per colpa della mancanza di mio padre da casa, non sono riuscito a frequentare l’accademia prima di arrivare ad un età quasi al limite per gli studenti… Questa cosa non ha fatto che portarmi, in un certo senso, solo svantaggi essendo che quasi tutti i miei coetanei si sono presi il loro coprifronte e hanno già scalato la gerarchia da anni ormai.

    « Vi raggiungerò maledetti…

    Mentre mi avvicino all’accademia e intravedo la palazzina non posso fare altro che pensare ai miei amici che riesco a vedere sporadicamente essendo sempre impegnati in missioni .
    Lascio l’ombrello nel solito posto apposito per gli ombrelli, a caso buttato per terra all’entrata dell’accademia, e mentre mi dirigo nell’aula indicatami precedentemente saluto educatamente e pieno di energia tutti quelli che incrocio.
    Davanti alla classe il solito mucchio di ragazzini disperati che si spintonano per entrare in classe come un mucchio di pecore, a parte una persona, una ragazza… l’unico altro allievo più o meno della mia età.

    Mi avvicino a lei e alzo la mano destra di scatto per salutare.

    » YOH!... Sei pronta?

    Era ovvio che lo fosse, come lo ero anche io, ma la domanda stupida mi era venuta cosi di getto senza pensarci. Kurisu, più bassa di me di circa una spanna, alza un sopracciglio e mi fissa con aria strafottente e superiore come il suo solito con quel carattere da tsundere che si ritrova.
    Come al solito Kurisu è vestita con i soliti abiti da punk con cui mi sono abituato a vederla, un paio di jeans cortissimi, una giacchetta in pelle sopra ad una t-shirt bianca che le lascia in bella vista l’ombelico.

    Alla sua espressione faccio una smorfia dopo di chela guardo negli occhio, quei bellissimi occhi azzurri che brillano sotto la sua acconciatura cremisi.
    La giovane donzella dopo avermi risposto con un “Certo!” forte e chiaro alza il mento e si allontana da me per entrare in classe.

    Ormai ci conoscevamo da anni, avendo frequentato l’accademia insieme, e sapevo che si stava solo atteggiamento ma che in verità sotto sotto era una brava persona.
    Sorrido alla sua reazione e la seguo in classe.

    Gli altri ragazzi erano già seduto nelle loro postazioni, e davanti alla lavagna si trova il sensei Kimura intento a leggere chi sa quale vecchio libro, come al solito.
    Cerco un posto libero, mi seggo, e dopo aver cercato a vista dove si fosse seduta Kurisu rivolgo la mia attenzione a quello che è la parte importante della giornata: l’esame.

    Mentre nella classe c’è ancora schiamazzo degli allievi che si stanno sedendo inizio a leggere le domande presenti sulla lavagna, iniziando già ad intuire quello che stava per succedere, ed infatti poco dopo il Sensei dopo aver preso parola ci spiega cosa fare.

    Sopra ogni banco si trovano dei fogli, cinque per l’esattezza, e una penna.

    « Spero mi bastino per poter fare sia la bella che la brutta… mi sa che dovrò scrivere molto piccolo…

    Senza stare troppo a rimuginare mi rimbocco le maniche ed inizio a scrivere tutto quello che conosco sugli argomenti richiesti dai quesiti scritti sulla lavagna.

    CITAZIONE
    -Quali e quanti sono i gradi della gerarchia ninja? Come è possibile accedere ad ognuno di essi?
    Studente: Persone, solitamente giovani, che imparano le basi per diventare uno shinobi.
    Genin; Studenti che hanno imparato le basi e hanno superato l’esame dell’accademia.
    Chunin: Genin esperti che hanno partecipato ad eventi periodici adibiti per la promozione dei sudetti. Questi eventi sono composti da differenti prove che servono per scremare i partecipanti troppo inesperti che dovranno aspettare un successivo evento per poter tentare di acquisire la promozione.
    Sp.Jounin: Chunin specializzati in una sola arte di combattimento tra Ninjutsu, Taijutsu, Genjutsu e NinTaijutsu. Una volta raggiunti determinati requisiti il chunin può ambire alla promozione a questo grado. Tale promozione può essere affibbiata allo shinobi solamente dal capo-villaggio tramite una prova che puo consistere in una missione A/S o altri incarichi particolari (come ad esempio un assassinio o altro)
    Jounin: Chunin, che si dedicano appositamente per passare a questo grado, oppure Sp.Jounin che hanno raggiunto determinati requisiti hanno la possibilità di ambire a tale promozione. Per arrivare al Grado Jounin si deve superare una prova con le stesse modalità indicate per il grado Sp.Jounin.
    Anbu: Grado raggiungibile solamente una volta diventati Jounin e rappresenta la più alta carica della scala gerarchica escludendo i Kage/Sannin. Per poter raggiungere questo grado si dovrà avere il permesso ufficiale dalle alte cariche ed inoltre si dovrà superare una prova che consiste nel portare a termine una missione di grado S nei panni del leader di uno piccolo team.
    Kage: Il capovillaggio, si può ambire a questo grado solamente se il Kage precedente è morto oppure ha abdicato. Si puo arrivare a questo grado solamente se lo shinobi è ritenuto meritevole.
    Sannin: Una carica che si utilizza per indicare gli shinobi più potenti deli vari villaggi. Grado raggiungibile solamente dai ninja piu meritevoli, come per la carica del Kage, solamente che lo shinobi non è costretto a rimanere fisso nel proprio villaggio a guidare i suoi “sottoposti”.


    -Quali sono storicamente i clan presenti nel villaggio della foglia?
    Hyuga, Nara, Yamanaka, Akimichi, Inuzuka, Aburame, Iburi

    -Quale tecnica si esegue con la seguente combinazione di sigilli: Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente?
    Tecnica della sostituzione.


    -Con quali paesi confina il paese del fuoco?
    Suono, Verdi acque, Pioggia, Jashin, Vortice, Acqua, Te’


    -Cos’è l’Organizzazione degli Shinobi Uniti?
    L’OSU è un organizzazione mondiale creata allo scopo di fronteggiare le grandi crisi che colpiscono e danneggiano la totalità del mondo ninja.

    Super concentrato a come rispondere continuo a scrivere tutte le mie risposte andando a riempire ben tre facciate solo per la brutta.

    « Bene… ora che ho scritto le idee in generale devo svilupparle meglio.

    Mi stiracchio la schiena dopo essere stato ingobbito per ben diciotto min…

    » JEH!!!

    Senza farlo apposta mi parte un espressione di stupore sicuramente attirando l’attenzione e disturbando tutti gli altri.

    « NON RIUSCIRÒ MAI A RICOPIARE TUTTO…. FIGURIAMOCI AGGIUNGERE DETTAGLI CHE HO OMESSO!!!

    Disperato mi metto le mani in testa mentre continuo a spostare lo sguardo dai fogli all’orologio… senza fare assolutamente nulla come un deficiente.

    « NOOOO!!!!....

    Mentre cerco di capire cosa fare guardo anche verso Kurisu che nelfrattemo mi stava osservando sorridendo sotto i baffi.

    « MALEDETTA NON RIDERE!!!...

    Ormai mancava solamente un minuti, minuto durante il quale non potevo fare altro che tentare di aggiustare l’aggiustabile, senza creare una versione “bella”…
     
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    Shuji squadrava costantemente le fila di banchi che aveva proprio davanti ai suoi occhi, alla ricerca di potenziali furberie da parte degli studenti, cosa alla quale era estremamente abituato, le domande scelte erano relativamente semplici, e fortunatamente quasi nessuno sembrava in difficoltà. I minuti passarono rapidamente e tutti consegnarono il compito serenamente, tranne uno dei presenti, lo studente più grande degli altri sembrava comportarsi in maniera agitata, probabilmente si era reso conto tardi di aver sbagliato qualche risposta.

    Prima che il sensei potesse richiamarlo, anche quest’ultimo alunno consegno il compito, presentando una versione decisamente abbozzata di quella che potrebbe essere definita una prova scritta degna di nota, ad una prima occhiata le risposte diminuivano di qualità man mano che si procedeva alla lettura, ma ci avrebbe pensato dopo. Gli esami pratici, successivi alla prova scritta si sarebbero tenuti nell’ordine col quale erano stati consegnati al docente, ironia della sorte, la prima a terminare la prima prova era stata l’unica altra studentessa con un’età superiore alla media.

    >Sakurako Kurisu, vieni avanti.

    La ragazza scattò in piedi appena fu chiamata dal maestro e si diresse in direzione della cattedra, a pochi passi dallo stesso. Era iniziata così la prova pratica, dopo qualche breve domanda riguardante il test precedente, le quali servivano come correzione di eventuali errori, all’allieva venne chiesto di esibirsi in una delle tecniche base a scelta. La ragazza scelse la tecnica della trasformazione, dando vita ad una copia perfetta del maestro e in brevissimo tempo le venne consegnato il tanto agognato coprifronte.

    I test si susseguirono così per tutta la mattinata, ci fu una breve pausa per permettere agli studenti di fare uno spuntino, poi dopo venti minuti ripresero gli esami. Ci fu qualche bocciato, ma in generale l’andamento della classe sembrava più che sufficiente. A ridosso dell’ora di pranzo arrivò il turno dell’ultimo studente.

    >Senju Shun, è il tuo turno.

    Il tono era stanco, dovuto all’aver visionato fin troppe prove in breve tempo, ora il sorrisetto amaro della mattinata aveva molto più senso.

    >Bene, vediamo la tua prova… Mi aspettavo molto meglio da un discendente della famiglia Senju, cos’è successo durante la prova? Cosa ti ha distratto?

    Shuji pose la domanda mentre armeggiava con i fogli per trovare la prima prova visionata, mostrandola poi al giovane, facendogli vedere che aspetto avesse un test svolto in maniera impeccabile.

    >Non perdiamo tempo Shun, mi dovrai mostrare una delle tecniche base del mondo ninja, vai in fondo all’aula.

    Il sensei indicò l’armadietto posto alla fine del corridoio che si era formato tra i banchi, era distante circa sei metri dalla cattedra, appena il ragazzo arrivò in quel punto, Shuji estrasse un kunai dalla tasca, lanciandolo a grande velocità verso l’alunno, con l’intenzione di colpirlo.

    CyRtDo3

    Consiglio personalissimo che sei libero di seguire o meno: al posto di cose come gravità 100x scrivi "gravità cento volte superiore" o simili. Tocca a te, mostrami cosa sai fare

     
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    « Sono in ritardo, sono in ritardo, sono in ritardo…

    Non riuscivo a smettere di non pensare al fatto che fossi in ritardo mentre aggiustavo le poche cose che avevo segnato sui fogli. Mentre disperato scrivevo il piu velocemente possibile notavo gli altri miei compagni di esame alzarsi ed andare a consegnare i loro fogli.

    « MALEDIZIONE!!!

    Piu gente notavo alzarsi e piu l’ansia cresceva fino a quando il tempo non scade e non posso fare altro se non arrendermi. Appena il tempo finisce sbuffo rilasciando tutta l’ansia che avevo accumulato negli ultimi cinque / dieci minuti.
    Con tutta la calma del mondo, come se non fosse successo nulla, come se avessi raggiunto la pace dei sensi, appoggio al banco la penna e mi alzo per andare a consegnare lo schifo di bozza che avevo preparato.

    Mentre ritorno al mio banco guardo verso Kurisu che, come per tutto il resto della classe, mi fissa essendo l’ultimo a consegnare. Sorridendo, come se avessi appena superato una delle prove più difficili dl mondo, chiudo laccio l’occhiolino per fargli capire che era andata tutto bene e poi mi siedo al mio posto cono nonchalance.

    Quella prova era andata tutto piuttosto che bene, però ormai era fatta, non cera nessun motivo per agitarsi ulteriormente… potevo soltanto aspettare di vedere in che modo reagiva il sensei appena letto quello che avevo scritto.

    « Visto che ci conosce da anni sono sicuro che sappia già cosa aspettarsi da ognuno di noi…

    Tranquillo come una pasqua continuo a guardarmi intorno, ad osservare i compagni preoccupati, chi più e chi meno, aspettando di vedere come sarebbe andato avanti l’esame.
    Se non ricordavo male dai racconti dei miei amici, che ormai sono shinobi esperti, dopo la prova scritta ci sarebbe dovuta essere la prova pratica che infatti non tardò ad arrivare.

    Sakurako viene chiamata per prima “alla lavagna” dove gli vengono corretti i due o tre errori che aveva fatto per la fretta.

    « Hehe!! Non hai fatto tutto giusto nemmeno tu…

    Dopo la breve correzione della parte scritta il sensei chiede alla ragazza di mostrargli una delle tecniche base a scelta.

    « He! Facile, farò rimanere tutti a bocca aperta.

    Mentre me ne stavo seduto a crogiolarmi nei miei pensieri e a credermi chi sa chi Kurisu crea quella che sembra essere la tecnica della trasformazione migliore che io abbia mai visto da quando ci siamo conosciuti.

    « WOW!

    Ovviamente davanti alla sua bravura il sensei non poteva fare altro se non consegnare immediatamente il coprifronte del villaggio alla ragazza che diventa cosi ufficialmente una kunoichi della foglia.

    » Brava!!!! Congratulazioni!!!

    Preso dall’entusiasmo e dallo stupore nel vedere la mia amica eseguire quella tecnica in modo impeccabile e contento per il fatto che abbia ricevuto il coprifronte, mi alzo in piedi ed inizio ad elogiarla applaudendo come un fanboy durante un concerto della sua band preferita.

    Passata la piccola scenetta imbarazzante, che mi ha solo fatto guadagnare un occhiataccia da parte di Kurisu, il resto degli studenti non avevano niente di interessante da mostrare, niente di interessante da seguire… ma essendo li non potevo fare chi sa cosa se non continuare ad osservare la prova di ognuno.

    Gomito poggiato sopra il banco, testa poggiata sul palmo, sguardo perso nel nulla verso la cattedra dove ogni allievo continuava a trasformarsi in brutte copie del sensei o a moltiplicarsi male….
    Passare il tempo a fissare quei ragazzini che facevano sempre le stesse cose noiose sembra consumare le mie energie peggio di una corsa sotto la pioggia in salita.
    Le palpebre iniziano a farsi pesanti, le braccia come al mattino iniziano a sentire la gravità tirarle verso terra e la testa poggiata sulla mano diventava sempre piu pesante.

    « Quando tocca a me?...


    Mentre alzo la testa dalla mia mano ed inizio a stiracchiarmi, per cercare di cacciare via il sonno che si stava impossessando del mio corpo, il sensei ci concede una piccola pausa.
    Cercando di sembrare più maturo degli altri rimango ancora seduto fino a quando tutta la marmaglia non si disperde, per poi alzarmi e andare a scambiare qualche parola con la mia amica Sakurako.

    Appena mi avvicino a lei sorridente un pugno fortissimo mi copisce sulla spalla sinsitra, improvviso e senza preavviso.

    » OUGH!!! E questo per quale motivo?


    Mentre strofino la mano sulla parte colpita osservo l’amica arrabbiata e con le braccia conserte al petto che mi fissa dall’alto verso il basso.

    “Cosi impari a mettermi in imbarazzo.”

    Dopo una ventina di minuti passati a dire stronzate e a far arrabbiare, come sempre, Kurisu, si torna nei nostri banchi a continuare la tort… ehm l’esame.

    « Quando tocca a me?...


    Ormai era più della metà della classe che era stata richiamata e l’ordine con cui li stava richiamando non era quello alfabetico, quindi non riuscivo proprio a capire quando sarebbe dovuto toccare a me.

    « Ma quello me lo ricordo, ha consegnato il compito poco prima di me…

    Ormai mancavano poche persone, compreso quello che era stato appena richiamato, eravamo ancora in cinque a dover essere esaminati.
    Continuo a guardare la mediocrità, ai miei occhi, di quei ragazzi e non appena viene chiamato un altro degli studenti rimasti intuisco l’ordine con cui ci stava richiamando.

    « AAAAH!!!... sono un deficiente… era ovvio…

    L’ordine con cui ci stava chiamando era facile da intuire, mi sarebbe bastato fare più attenzione ai compiti che aveva sulla cattedra e che prendeva.

    « Ma cosi sono l’ultimo… uffa!!!... avrei preferito farlo io per primo…

    Mentre stavo rimuginando sull’ordine sposto la mia attenzione su Kurisu che sembrava distratta, o probabilmente anche lei annoiata e assonnata.
    Rimango a fissarla per qualche secondo, e anche se la kunoichi non mi vede direttamente, ha un brivido e si gira per fissarmi malissimo.
    Sgrano gli occhi, sorrido, e torno a fissare nella direzione della cattedra come se nulla fosse successo.



    » ECCOMI!

    Con un colpo secco mi alzo dalla sedia, spostandola all’indietro facendo un casino della madonna. Finalmente toccava a me, finalmente potevo mostrare le mie abilità al sensei e a Kurisu.

    « Usando la tecnica della moltiplicazione riempirò questa stanza lasciando tutti a bocca aperta, creerò almeno un centinaio di copie… hehehehe!!!

    Felice e fiero mi avvicino al sensei pronto per mostrargli le mie abilità con tutto l’entusiasmo del mondo, per poi spegnermi di colpo rimanendo senza parole appena Kiruma-sensei non mi fa la sua domanda.

    « AH! Già…

    Passando il tempo a sonnecchiare e a viaggiare nei meandri dei miei ricordi mi aveva fatto scordare completamente dello schifo che avevo fatto durante la parte scritta dell’esame.
    La cosa peggiore non è stato il fatto che stessi facendo fare brutta figura al clan Senju ma che il sensei avesse tirato fuori l’esame di uno dei ragazzi che era passato prima di me, mostrandomi come sarebbero dovute essere delle risposte fatte bene.

    » Io… ecco…

    Cercando di trovare una scusa, o comunque di dire qualcosa per non fare scena muta, inizio a balbettare a caso fino a quando non vengo interrotto dal sensei.

    Sentendolo dire “dovrai mostrare una delle tecniche base” sgrano gli occhi e torno al mio stato di assoluta felicità pensando finalmente di poter mostrare le mie abilità con la tecnica della moltiplicazione.

    » Cosa?...

    Avevo capito benissimo, però non mi piaceva la proposta del sensei… io volevo fare la moltiplicazione… con espressione incredula ed interrogativa osservo il sensei, poi guardo verso il fondo dell’aula ed infine torno a fissare il sensei.
    Era la prima volta che chiedeva di andare in fondo all’aula per mostrare una delle tecniche, cosa era cambiato rispetto agli altri ragazzi della classe?
    Non rimango troppo a pensarci sopra, non avevamo mica tempo da perdere, quindi mi dirigo in fondo alla classe, mi giro verso il sensei ed alzo le mani all’altezza del petto pronto a comporre i sigilli per la tecnica della moltiplicazione del corpo.
    Prima di fare quello che dovevo fare do un ultima occhiata al sensei, per essere sicuro di essere visto, e lo vedo tirare fuori qualcosa dalla tasca…

    « Un kunai?...

    Non finisco bene di pensare al nome dell’oggetto che la lampadina mi si accende nella testa ed inizio a comporre velocemente i cinque sigilli.
    Neanche il tempo di iniziare a comporre i sigilli ed ecco che capita esattamente quello che avevo intuito, il sensei lancia quel kunai verso di me.
    Mentre il kunai percorre i pochi metri che mi separano dal sensei rimango concentrato a manipolare il chakra per tentare di attivare la tecnica della sostituzione del corpo utilizzando la sedia sulla quale ero rimasto seduto per tutto il tempo durante l’esame.
    Non avevo nessun intenzione di fare una brutta figura di fronte alla classe e quindi mi concentro e mi sforzo al massimo delle mie possibilità per poter eseguire la tecnica della sostituzione nel modo più efficace ed efficiente possibile.


    CITAZIONE
    Utilizzo Tecnica della Sostituzione del corpo

    Statistiche Shun:
    Controllo del Chakra 40
    Ninjutsu 10
    Stamina 15

    Consumo: 5(tecnica D) + 50(sforzo extra)= 55
    Chakra 150-55=95

    Riuscita Difesa:
    40(CC) + 10(Nin) + 2(tecnica) + 20(sforzo extra) = 72
     
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    Finalmente anche questa giornata di9 lavoro stava volgendo al termine, la mattinata era proceduta a rilento tra un esame e l’altro ed ora Shuji finalmente vedeva la fine di questo supplizio, in tanti erano stati promossi, altri invece erano stati rimandati alla prossima seduta, sembra banale ma non tutti riescono immediatamente a gestire alla perfezione le tre tecniche base del mondo ninja.

    Finalmente era il turno dell’ultimo, un Senju, clan storico di Konoha, sarebbe stato all’altezza delle aspettative? Proprio con questa curiosità, l’insegnante dai capelli rossi pensò ad un piano d’azione alternativo: avrebbe utilizzato il falso kunai che portava con sé, una replica perfetta di un kunai vero, fatta però in materiale gommoso, insomma una riproduzione da dare ai propri figli per farli giocare ai ninja.
    Prima di tutto questo però, al ragazzo fu sottoposta la sua prova scritta, non ottima, ed alla richiesta di spiegazioni sull’elaborato di scarsa qualità, la risposta del giovane fu limitarsi a balbettare, non riuscendo ad organizzare le parole che aveva in mente, sempre ammesso che ne avesse qualcuna. Shuji odiava questo comportamento, da un ragazzo di quell’età si sarebbe aspettato un po’ di spina dorsale, d’altronde lui e molti altri shinobi erano già alle direttive del kage e dei suoi consiglieri in quel periodo della loro vita.

    Gli occhi dell’insegnante andarono quasi all’indietro, esprimendo tutto il disappunto provato, per poi invitarlo a posizionarsi vicino ad uno dei lati del perimetro quadrato che componeva la loro aula. Era quindi giunto il momento di svolgere la prova pratica, il finto kunai era già ben ancorato alla mano, pochi secondi, tempo di permettere al giovane di sistemarsi ed ecco che la replica fu scoccata come freccia dall’arco. Il Senju sembrò decisamente sorpreso dalla mossa ma fortunatamente i suoi riflessi erano decisamente migliori rispetto alle sue capacità nelle risposte. Una sedia, prese il suo posto urtando contro l’arma giocattolo che rivelò la sua vera natura rimbalzando più volte. Un sorriso sul volto di Shuji, forse quell’alunno non era poi una così grande delusione.

    >Ah quindi sai fare qualcosa oltre a balbettare… Bene, ottimo, ora prova a colpirmi!

    Shuji non diede segnali difensivi, era rilassato, aspettava a braccia conserte l’allievo.


    CyRtDo3

    Il post in sé non è affatto male, devi rileggere per evitare qualche errore di distrazione e migliorare qualche periodo ma non ho molto altro da ridire sulla parte narrativa, per quanto riguarda l'azione devi utilizzare il seguente specchietto di riassunto azioni X se non vuoi utilizzarne la veste grafica almeno ricopia esattamente cosa c'è scritto.
    La riuscita la calcoliamo noi mod nei combattimenti, non è compito tuo.


     
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    Un rumore di palloncino scoppiettante, una leggera nube di fumo e PUFF, il mio corpo cambia posto con la sedia che avevo utilizzato.

    « hehehe!!! Ci sono riuscito…

    Mentre penso al fatto di essere riuscito a sostituirmi all’attacco del sensei alle mie spalle, dalla posizione dalla quale mi ero appena spostato, un rumore di gomma attira la mia attenzione.

    « Cos?

    Mi giro ed inizio a guardare il kunai che rimbalza due o tre volte colpendo i vari banchi vicini alla sedia con cui mi ero sostituito.
    Avevo dato il cento per cento delle mie abilità per schivare quel kunai che in verità era solamente un giocattolo?... sbuffo deluso, ormai l’entusiasmo per essere riuscito nell’impresa della sostituzione svanito insieme alla nuvoletta di fumo che era rimasta dietro la mia sostituzione.

    Avendo eseguito con successo la tecnica richiesta mi aspettavo di ricevere il coprifronte come era successo con tutti gli altri compagni di classe ma nemmeno il tempo di digerire il fatto di essere stato attaccato con un kunai di gomma che la voce del sensei attira la mia attenzione.

    >Ah quindi sai fare qualcosa oltre a balbettare… Bene, ottimo, ora prova a colpirmi!

    Mi rigiro verso di lui sorridendo, fiero delle mie abilità.

    « Perche io devo subire tutti questi test?... solo perché non ho avuto il tempo di scrivere tutto… le risposte erano giuste… sono sicuro… uffa…

    Sbuffo ancora una volta, questa volte deluso dal fatto di non aver soddisfatto il sensei con la parte scritta dell’esame.

    Kiruma-sensei, maschio, schinobi esperto… seduto e rilassato, nessun segno di punti deboli.

    « Non posso attaccare andando dritto per dritto, devo inventarmi qualcosa…

    Mi guardo intorno alla ricerca di qualcosa, qualcosa di ben preciso: il Kunai di gomma. Appena lo vedo lo fisso per un secondo e poi continuo a far finta di cercare fino a quando non ritorno a possare gli occhi sul sensei.

    » Arrivo, osservi bene.

    Appena proclamo il mio attacco inizio a comporre i pochi sigilli necessari per la moltiplicazione del corpo e, come per la sostituzione che avevo fatto poco prima, rilascio più energia possibile per creare il maggior numero di cloni possibili.
    Tutti i cloni che creo si piazzano intorno a me, con la maggioranza di fronte, per coprire la visuale. Alcuni sono sopra i banchi, altri nel corridoio che c’è tra i banchi.
    Appena i cloni vengono creati iniziano a muoversi e allo stesso momento anche l’originale.

    I due cloni sui fianchi esterni, creati sopra i banchi, si allontanano verso la mia sinistra e la mia destra ed una volta raggiunto il limite della stanza cambiano direzione e vanno diritti verso il sensei caricando a testa bassa, saltando da un bano all’altro.
    Uno dei cloni contemporaneamente agli altri scatta verso la posizione del kunai di gomma per fare finta di afferrarlo e lanciarlo, un semplice diversivo per attirare l’attenzione del sensei.

    Nel frattempo tutti gli altri cloni, insieme all’originale, iniziamo a caricare frontalmente. Le copie si spostano saltando in modo disordinato sui banchi, mentre l’originale corre dritto per dritto verso la posizione del sensei.
    Due copie e l’originale, sfruttando la rincorsa saltano in avanti per cercare di colpire il sensei con un calcio al volo verso il suo volto.
    Due copie sfruttando la rincorsa cerca di arrivare in scivolata per colpire la parte bassa della sedia oppure le gambe del sensei, e l’ultima copia rimasta salta in alto per cercare di piombare addosso al sensei dall’alto.

    Una manovra a tenaglia, eseguita da uno studente con le prestazioni fisiche di un bradipo addormentato ma supportato da una delle sue tecniche migliori.

    Il combattimento corpo a corpo non è mai stato uno dei miei punti forti, infatti mi sono sempre concentrato sulla manipolazione del chakra e sul rendimento dei pochi ninjutsu a mia disposizione… ma in questo momento non potevo fare altro… dovevo colpire il sensei… sarebbe bastato anche un colpo proveniente da una delle copie…. L’importante era toccare il suo corpo… o almeno cosi credevo/speravo...

    Visto che tutte le copie, anche quelle che avevano fatto un giro più largo, sarebbero poi arrivate per tentare di colpire il sensei con dei finti attacchi corpo a corpo.


    Riassunto Azioni


    Azioni
    Tecnica della moltiplicazione (-5 Chakra)
    Rincorsa e calcio al volo (-1 Resistenza)

    parametri
    Resistenza:50-1=49
    Stamina:95-5=90

    Maestrie e Abilità
    ***

    equipaggiamento
    ***

    Consumabili
    ***

    Conoscenze
    ***

    note
    ***

     
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    Era riuscito a compiere un’ottima tecnica della sostituzione, evitando il kunai di gomma, oltre a ciò anche un’altra tecnica di base era stata svolta alla perfezione, il tempo di composizione dei sigilli perfetto, le copie riuscite nella maniera migliore, ogni dettaglio era simile al corpo originale, ad occhi non troppo esperti sarebbe risultato difficile scorgere l’unico corpo tangibile tra quelli nati dalla nuvola di fumo, la tecnica della moltiplicazione d’altronde riusciva anche a “mescolare” l’utilizzatore con le copie illusorie. Ottima prova dell’allievo Senju, sicuramente in un combattimento tra genin sarebbe riuscito a compiere la sua offensiva, ma non era questo il caso.

    Kimura Shuji, chunin, nato quasi trent’anni fa nel villaggio della foglia, era un senza innata, uno dei tanti, e stare al passo con gli innumerevoli ninja delle famiglie storiche del paese del fuoco non era cosa facile. I suoi estenuanti allenamenti giovanili lo portarono ad affinare una delle sue doti maggiori: l’udito. Col tempo e con l’allenamento divenne in grado di migliorare a tal punto le proprie capacità uditive da riuscire a percepire il minimo suono o spostamento di un determinato individuo anche al centro di una piazza affollata.

    >Bella tattica, ma non dimenticare che le copie illusorie che crei sono semplici ologrammi, come tale non producono alcun rumore.

    La frase era diretta verso il giovane Shun che si stava dirigendo assieme alle sue copie per attaccare il sensei, il quale non ci mise molto a bloccare il calcio dell’originale, facendolo cadere sulla cattedra. La mano sinistra, che era rimasta in tasca per tutto il tempo, consegnò il coprifronte al ninja, poggiandolo poco distante dal bordo della cattedra lì vicino.

    >Ora sei un ninja, ti starai chiedendo perché tu abbia avuto un test più lungo e severo degli altri… Be’ non mentirò, l’ho fatto solo perché sei un Senju! Allenati tanto, tieni fede a quel cognome e magari torna da me quando sarai un ninja fatto e finito e faremo una bella sfida, ma impegnati di più.

    Dette quelle parole Shuji si incamminò verso l’uscita, era quasi come se avesse comunicato allo studente di aspettarlo in futuro, magari una sfida per dimostrare a sé stesso che la famiglia dove si nasce, le proprio abilità innate, sono sì importanti ma non fondamentali per un ninja.


    CyRtDo3

    Allora ok, eccoti il coprifronte ed il grado genin, Ti becchi 70 exp, mi sei piaciuto, forse ero pronto al peggio mentalmente :ans:, con il coprifronte aggiungi pure tutto il resto com'è scritto nel regolamento. Rileggi qua è là perché a volte fai degli errori semplici da correggere con una rapida rilettura.


     
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    cali tu prendi 80
     
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