Il suono del deserto

Hiro vs Haruki

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    Addestramento: Il suono del deserto

    HIRO HAJIME


    PRIMAVERA

    [Paese del Vento]



    Scheda - Parlato - Pensato - Azione

    Sunagakure - 12 am - Esterno delle mura



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    Erano ormai le 10 di pomeriggio e il caldo mi stava asfissiando. Volgevo la testa verso il sole, per capire a che punto della giornata mi trovavo e stavo camminando nella giusta direzione, ma il sole mi penetrava gli occhi con la sua intensità e trovavo decisamente difficile valutarne la posizione. Approssivamente stavo camminando nella direzione giusta ma mi era molto difficile capirlo, quelle lande erano praticamente tutte uguali.
    Passai un paio di volte di fronte a quella che mi sembrava essere sempre la stessa duna prima di accorgermi che in realtà stavo procedendo e non girando intorno.
    Quelle terre, che da tanto tempo speravo di visitare e agognavo come ultima tappa del mio viaggio, si stavano rilevando decisamente più ostili di quel che pensavo da attraversare e non ero l'unico a sentire la stanchezza e la pesantezza del viaggio.
    Scostai il kimono che copriva i miei abiti da viaggio e cacciai uno sguardo all'interno per controllare come stesse il mio piccolo amico.

    Da una delle tasche interne del mio kimono, fece capolino un piccolo cucciolo che mi guardava con i suoi occhioni dai colori diversi, che ormai avevano preso una forma più affusolata, quasi stanca, ma nonostante tutto non rispecchiavano per nulla lo stato del mio compagno, che era sempre entusiasta ogni volta che mi guardava.
    Feci per mettere lamano vicino al suo nasino per accarezzarlo ma senza preavviso, vi salto con uno slancio sopra e riuscii per miracolo a sollevarlo prima che cadesse.

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    -Tutto bene amico mio?-

    Dopo un paio di guaiti che riucii facilmente ad interpretare come di assenso, lo riposi nuovamente nel suo taschino per evitare che il sole gli battesse sulla testa e prendesse un insolazione e versai dell'acqua nella sua bocca dalla mia borraccia, da cui poi bevvi anch'io.

    Nonostante la mia particolare dote di parlare con gli animali, riuscivo solo in parte a capire i versi del mio piccolo amico, come un genitore che cerca di capire i versi del proprio neonato. Di certo lo comprendevo ma a volte non mi era del tutto chiaro e sapevo di dover affinare questa mia dote col tempo, poiché mi sarebbe tornata decisamente utile. Quindi non potendo tenere una conversazione con il mio amico, mi limitavo a parlargli in lunghi monologhi che sapevo lui riuscisse a comprendere benissimo.

    Tornando al paesaggio, un territorio costellato da sabbia e terra senza il mare nelle vicinanze mi affascinava. Più che altro riflettevo su come la vita potesse sopravvivere in territori così ostili e durante il tragitto osservavo piante e i piccoli rettili che mi passavano accanto ogni tanto, chiedendo anche a loro informazioni sulla strada da seguire.

    Qualche giorno prima avevo intrattenuto una conversazione epistolare con mio padre, il quale mi aveva fornito molte più informazioni su Oto e come procedessero i lavori per la ricostruzione, e mi aveva accennato alcune cose che aveva imparato durante i suoi viaggi, ma soprattutto mi aveva parlato di Suna, il luogo in cui ero diretto.

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    Finalmente ero arrivato, ci vollero alcune ore prima che intravedessi la possenti mura che proteggevano suna e le sue imponenti fondamenta, ma dopo aver attraversato alcune due un po' più grosse delle altre, mi ritrovai di fronte alle cinte montane che circondavano la città che si stagliava sul deserto circostante.

    Dei bambini stanno giocando con con strani aquiloni poco fuori gli imponenti portoni, le guardie li osservano divertiti mentre alcuni vecchietti importunano i turisti cercando di fare conversazione, bisognosi di qualcuno a cui impartire i loro insegnamenti.

    - Suna non si è ripresa tanto male dagli attentati. -

    Pensai mentre percorrevo le vistose strade insabbiate della città e osservavo i suoi caratteristici palazzi. Procedendo verso la piazza centrale del villaggio, osservo i numerosi shinobi sempre all'opera nella difesa del villaggio mentre mostro ad alcuni di loro il mio copricapo per renderli tranquilli della mia presenza.
    Finalmente a contatto con una nuova cultura, un sorriso di soddisfazione è imposto sul mio viso.

    - Finalmente ora sono a Suna. Vediamo se c'è chi cerco in giro. -

    Da una delle tasche della divisa sotto il kimono tirai fuori il mio Seras, sempre pronto a ricevere segnali e cominciai a scrutare i dintorni, osservando la mappa in dotazione. Potevo vedere tutta la città dall'alto ed era veramente imponente. Mentre cercavo il mio obbiettivo, osservavo la città in tutta la sua magnificenza e parlavo scherzosamente con alcuni bambini finché sul piccolo schermo non apparii proprio la persona che stavo cercando.

    Avvicinai la mano al Seras e attivai il dispositivo di comunicazione.

    -Agente Hiro Hajime della regione di Oto in comunicazione, richiedo di venir messo in comunicazione con l'agente Haruki Sato della regione di Suna.-

    Attesi alcuni secondi, mentre il gracchiare della ricetrasmittente mi bucava le orecchie prima di sentire la voce di chi attendevo, a cui risposi cordialmente.

    -Agente Hiro Hajime, sono in collegamento proprio da Suna e la attendo ai campi di addestramento per alcune faccende, spero che non le sia di troppo disturbo e che sia abbastanza libero.-

    Partii spedito verso quelli che dalla mappa avevo riconosciuto come campi di addestramento, dove attesi il mio collega. Fu quando lo vidi avvicinarsi alla mia posizione, con la sua giara di sabbia in spalle, che mi avvicinai a passo sostenuto, spostandomi dalle recinzioni del campo a cui ero appoggiato, per presentarmi a lui

    -Piacere di conoscerla, io sono Hiro, spero di non averla disturbata.-

    ...

    -In ogni caso, non sono qui solo per i convenevoli, avevo altri piani per oggi.
    Ho sentito molto parlare di te e ho visto la tua prestazione al torneo di persona, avvenuta ormai ben 2 mesi fa. Devo dire che mi hai veramente impressionato e, visto che mi trovavo a passare di qui durante il mio viaggio, ho deciso di venire a chiederti di allenarti con me. Sono un chunin ormai da due anni, quindi praticamente ancora alle prime armi, quindi vorrei misurare quanto sono cresciuto in quest'anno che ho passato a viaggiare, e tu mi sembri la persona adatta su cui testarmi.
    Magari ci sarà qualcosa che potrai imparare da me o, viceversa, potrei imparare io qualcosa.
    A te la scelta, io rimarrò qui per qualche giorno quindi hai tutto il tempo di pensarci. Puoi dirmi di si adesso o quando più ti aggrada.
    -


    Parlai tanto e quasi come una macchina senza freni senza quasi accorgermi. Quella sarebbe stata la fine del viaggio e mi sembrava il test finale perfetto:
    Vittoria o sconfitta avrei in ogni caso deciso di cercare altri scontri, volevo mettere in pratica il mio duro lavoro e migliorarlo sul campo.


    ☙ Azioni:

    -
    -
    -
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 300
    Resistenza:250

    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 300/300
    Resistenza: 250/250


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]
    [Busto]Giubbotto Ninja[100-P. Resistenza]
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    - 2x Tirapugni Estesi
    - 20m Filo d'acciaio
    - Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    - Kobashot
    - 1x Tonico Idratante

    --------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    -Naturalistiche
    -

    ---------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilità:

    - Concentrazione del Chakra
    - Udito Fenomenale
    - Enfasi Animale

    ☙Abilità Innata:
    - Jet Booster
    - Assorbimento Cellulare Rigenerativo (Saibō Kyūin)
    - Emissione Cellulare Rigenerativa (Saibō Haishutsu)
    - Cannoni di Chakra
    - Catena




    Edited by Tenshi-1 - 18/6/2021, 15:18
     
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    E fu' cosi che trascorsi l'ennesima notte da Chuunin. Un grado ottenuto con tanta fatica e sudore. Un grado ottenuto superando paura ed ira, ansie e ripensamenti. Qualche volta mi capita ancora di ripensare a quella scena macabra vista in quella dannata simulazione, la stessa che avrebbe dovuto replicare il reale andamento del mondo odierno e la stessa che testimoniava l'accuratezza della pessimistica ottica che avevo del mondo. Erano trascorsi diversi giorni e altrettanti mesi ed un tale grado, a volte, avrebbe dovuto cambiare qualcosa in quegli Shinobi che riuscivano ad ottenerlo. Eppure mi sentivo diverso dalla maggioranza di tutti coloro che potevano presentarsi con tale grado, come se fossi l'eccezione fra tanti, un ago in un pagliaio. Ecco esatto, cosi mi sentivo. La notizia della malattia di Kazuhiko poi non alleviava la pillola ma anzi rendeva la situazione ancor più pesante e devastante, giacché la mia famiglia era la cosa più importante che avessi mai avuto e mai avrei voluto perdere lui che era il cardine di tale felicità. Passai giorni e notti a studiare cosa potesse generare tale problema e come fare per sradicare tale radice, provando in tutti i modi a non permettergli di danneggiare l'intero campo fiorito. Purtroppo a nulla servivano i miei tentativi e più mi sforzavo, più sbattevo con la testa contro il muro. Era come se stessi avanzando in una strada chiusa e non riuscivo a trovare nessuna scorciatoia che mi aiutasse ad uscirne. Avevo trovato il giusto nemico, qualcosa che non avrei mai voluto combatterci contro ma che purtroppo era lì presente a farsi beffe di me, divertendosi per il male che riusciva a creare alimentandosi proprio dalle ansie di tutti noi "figli" d'un incredibile uomo. Ed io continuavo a lottare, continuavo a dannare la mia esistenza e maledire colui che già tutto aveva pianificato. Sospirai mentre girai l'ennesima pagina di un libro e quasi non sentivo più le gambe, cosi come più fitto si fece il dolore alla schiena dovuto alla postura che aveva preso il busto. Le nocciola iridi scorrevano come le acque di un fiume su quelle parole, capaci di alimentare il mio sapere ma che purtroppo non riuscivano a fornirmi la giusta cura che mi serviva.

    - DIAMINE !! -

    Urlai tenendo serrate le labbra, chiudendo quel libro con una foga tale da voler spezzare il mondo in due parti, allontanandomi poi dalla scrivania ed alzandomi in piedi per la prima volta dopo non so più quante ore. Le gambe tremavano e quasi non riuscivo a restare sorretto su di esse. La schiena faticava a trovare la sua posizione più naturale e i dolori si facevano sentire, spingendomi a mordermi il labbro superiore e a distendere il corpo come ad alleviare quel fastidio. Mi ci vollero diversi minuti per rimettere tutto perfettamente in funzione e per riuscire a riprendere il controllo del corpo. Sospirai ancora una volta, volgendo il capo verso la piccola finestra di quella nuova casa dove noi della Sezione Oni stanziavamo, la base che Renji Yomo volle creare cosi da essere maggiormente efficienti per l'OSU e per il mondo stesso. La notte era trascorsa ed un nuovo giorno venne a nascere e rimasi bloccato da ciò che i miei occhi osservavano attraverso quella piccola finestra, spingendomi a tenui passi verso di essa. Mai avevo ammirato una tale alba ed in una diversa occasione avrebbe certamente quietato i demoni che mi portavo dentro ma in quel momento era diverso. Stetti ad osservarla per circa due minuti, mostrando ad ella un debole e falso sorriso, discostando solamente dopo lo sguardo da tale meraviglia e volgendolo in tutt'altra direzione. Mi avviai verso il bagno con tutta l'intenzione di lavare via quelle continue frustrazioni e le fatiche spese, provando quindi a recuperare le forze per affrontare quel nuovo dì. L'acqua scivolava sul petto nudo come il cristallino Lago Ibuse di Kiri, risanando i tetri pensieri che affliggevano la mia mente.

    [...]


    Sollevai le palpebre dopo il breve riposo compiuto mentre il mezzodì si avvicinava sempre più. Iniziai a indossare i miei soliti abiti, posizionando poi la Giara sulle spalle e calzando il Seras sull'occhio sinistro ed il Kobashot sul braccio manco. Varcai la porta della nuova casa avviandomi verso quella della famiglia Sato, sbattendo il capo contro quel caldo infernale che solamente il Deserto riusciva ad offrire. Le temperature a Suna non erano mai state cosi elevate, anche se giorno dopo giorno iniziavano ad aumentare, trasportando la primavera a scorrere troppo velocemente e facendo giungere l'estate alle porte. Amavo questo periodo dell'anno, giacché nell'Orto botanico del Villaggio la vita era più serena che mai, come se nessun problema al mondo riuscisse a scalfire la sua esistenza. Spendevo diversi giorni in quella distesa di verde, ammirando i colori e le buffe smorfie che le tante piante mi donavano. Quel luogo era come la mia oasi nel Deserto ed osservare come veniva generata la vita mi affascinava terribilmente, forse anche perché spinto dal Senju che sono.

    « Sono Haruki » Bussai con le nocche sulla porta lignea, attendendo che qualcuno venisse ad aprirmi « Buongiorno » Kazuhiko stesso si presentò dinanzi a me ponendosi con un ampio sorriso in volto, mostrando il suo modo di combattere quel grande male che lo dilaniava dall'interno « Tutto bene? » Per lui ero come un libro aperto ed era capace di leggere all'interno del mio animo come mai nessuno riuscisse a fare. La preoccupazione mi era chiaramente visibile in volto e il tono di voce confermava la regola. Come potevo non esserlo? « Si non preoccuparti » Sorrise ancora una volta « Tu piuttosto.. sembri non aver dormito molto » Spostai lo sguardo dal suo viso, abbassandolo verso il pavimento « Sappi che sono orgoglioso di te » Mi donò due piccole pacche sulla spalla manca e sorrise per l'ennesima volta. Erano poche le volte che tali parole mi venivano donate, specialmente da lui e la cosa quasi mi faceva scoppiare il cuore di gioia. Il mio sguardo si scontrò con il suo e i miei occhi iniziarono a bagnarsi « Vecchio.. Io.. »

    Fu' in quel momento che un piccolo suono interruppe in quella deliziosa e tenera conversazione, giungendo come un fulmine a ciel sereno, facendomi quasi sobbalzare sul posto. Quel suono giunse dal Seras e non potei far altro che ascoltare il messaggio ricevuto portando l'indice della mano sinistra verso il piccolo pulsantino posto sul lato di esso, premendolo poi delicatamente.

    « Agente Hiro Hajime, sono in collegamento proprio da Suna e la attendo ai campi di addestramento per alcune faccende, spero che non le sia di troppo disturbo e che sia abbastanza libero »

    « Agente Haruki Sato. Mi dia solo qualche minuto e sarò da lei »

    La comunicazione fu' breve e concisa, lasciandomi alcuni perplessi dubbi. Mai avevo sentito tale nome ed ero sicuro che non avevo mai incontrato questo Hiro Hajime. Ancora non sapevo del perché mi avesse convocato ai campi d'addestramento né quali fossero le sue intenzioni ma dovevo almeno verificare. Salutai Kazuhiko in modo frettoloso, generando poi una densa nuvola di sabbia sotto i miei piedi, dandole comando poi di avviarsi verso il campo d'addestramento ove era locato Hiro. Impiegai pochi minuti a raggiungere tale campo e mentre mi avvicinai potei meglio vedere i lineamenti del giovane. Il suo coprifronte fece ben intendere la sua provenienza e dovetti ammettere che Oto era piuttosto distante da Suna, altro indizio che si aggiungeva ai dubbi. Osservai con maggior curiosità il suo volto, marchiandolo a fuoco nella mente. Il Seras ed il Kobashot confermavano la sua appartenenza all'OSU ma ancora ignoto mi erano i suoi motivi, cosi come la sua esistenza.

    « Piacere di conoscerla, io sono Hiro, spero di non averla disturbata »

    « Piacere di conoscerti. No figurati, facevo una visita a casa. Mi dica tutto »

    « In ogni caso, non sono qui solo per i convenevoli, avevo altri piani per oggi.
    Ho sentito molto parlare di te e ho visto la tua prestazione al torneo di persona, avvenuta ormai ben 2 mesi fa. Devo dire che mi hai veramente impressionato e, visto che mi trovavo a passare di qui durante il mio viaggio, ho deciso di venire a chiederti di allenarti con me. Sono un Chuunin ormai da due anni, quindi praticamente ancora alle prime armi, quindi vorrei misurare quanto sono cresciuto in quest'anno che ho passato a viaggiare, e tu mi sembri la persona adatta su cui testarmi.
    Magari ci sarà qualcosa che potrai imparare da me o, viceversa, potrei imparare io qualcosa.
    A te la scelta, io rimarrò qui per qualche giorno quindi hai tutto il tempo di pensarci. Puoi dirmi di si adesso o quando più ti aggrada »


    « So che non sono affari miei ma come mai hai intrapreso questo viaggio? Comunque va bene, accetto. Almeno riuscirò a distrarmi »



    Riassunto Azioni


    Azioni
    //

    parametri
    Resistenza: 300
    Stamina: 500

    Maestrie e Abilità
    Concentrazione del Chakra
    Abilità Sensoriale: Udito Fenomenale
    Jutsu ad una mano
    Tecnica del Richiamo
    Dominatore delle Sabbie Liv I
    Chakra Possente Liv I

    equipaggiamento
    Coprifronte
    Giara di Sabbia [5 Cariche]
    Skewers [1] → Taschino Porta Armi
    Giubbotto Ninja
    Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    Kobashot → Braccio Sx
    Borsello Porta Armi [1] → Applicato sul fondoschiena

    Taschino Porta Armi [1] → Applicato sulla coscia destra

    Cintura Robusta Trasversale [1]

    Rotolo Piccolo [5] → Giubbotto Ninja
    Rotolo Piccolo [1] → Maschera Respiratoria - Giubbotto

    Testa [Resistenza protezione]: Coprifronte di Suna [30]
    Busto [Resistenza protezione]: Giubbotto Ninja [100]
    Avambraccia [Resistenza protezione]: //
    Braccia [Resistenza protezione]: //
    Mani [Resistenza protezione]: //
    Cosce [Resistenza protezione]: //
    Gambe [Resistenza protezione]: //
    Stinchi [Resistenza protezione]: //

    Consumabili
    Tonico Coagulante [2] → Borsello Porta Armi

    Conoscenze
    Militaristiche strategiche Liv I
    Naturalistiche Liv II

    note
    Scrivete qui

     
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    HIRO HAJIME


    PRIMAVERA

    [Paese del Vento]



    Scheda - Parlato - Pensato - Azione

    Sunagakure - 12 am - Campo d'addestramento



    -So che non sono affari miei ma come mai hai intrapreso questo viaggio? Comunque va bene, accetto. Almeno riuscirò a distrarmi-

    La sua risposta immediata mi prese alla sprovvista, quasi non credevo avesse accettato il mio invito, considerato anche quanto diretto esso fosse. Ma più che quello, la cosa che più mi impressiono del suo atteggiamento era la domanda completamente spiazzante che mi rivolse subito dopo: perché ho intrapreso questo viaggio? Cosa mi ha spinto in quella ricerca di me stesso in altri luoghi che non fossero casa mia?

    A dir la verità, non ci avevo mai riflettuto veramente quindi non sapevo realmente cosa rispondere. Decisi di prendermi qualche secondo e dopo un paio di secondi di silenzio di riflessione cercai di dargli la spiegazione che più si avvicinava alla realtà dei fatti, nonostante neanche io conoscessi la risposta esatta e nonostante fossi un po' dubbioso sull'aprirmi con qualcuno che avevo appena incontrato ma visto che la domanda era apparentemente innocente, decisi in ogni caso di farlo.

    - Beh devo dire che è un po' complesso da spiegare, non saprei come spiegartelo in poche parole ma cercherò di fare del mio meglio. Penso che tutto sia partito da quando ero veramente molto piccolo, quando cominciai a viaggiare per la prima volta con la mia maestra. -

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    - I miei genitori mi descrivevano come una peste, un concentrato di innocenza e violenza, descrizione che mi sono portato dietro fino a poco tempo fa e che non capivo molto in realtà, non riuscivo a comprendere cosa mi rendesse così contraddittorio ai loro occhi. Ma non posso parlarti di questo senza parlarti del primo viaggio che ho compiuto.
    Il primo viaggio lo intrapresi più per addestrarmi che per capire come gestire il tutto. Venni mandato in giro per Oto con un insegnante, una shinobi del villaggio del suono, quindi direi di aver fatto una specie di scuola privata, visto che i miei genitori potevano decisamente permettersela. Non ero ovviamente contento di questa cosa, anche perché da ragazzini non è che si comprenda bene il valore delle proprie azioni quindi non è che mi importasse molto cosa pensassero di me gli altri adulti, ragazzini o insegnanti, o del bene che cercassero di farmi.
    -

    Mentre parlavo del passato, non riuscivo a smettere di sorridere ripensando a quanto fossi cambiato, a quanto mi fossi lasciato dietro del mio vecchio me e quanto fossi migliorato. Non riuscivo a rimanere fermo, così decisi di cominciare a prepararmi per l'incontro nel mentre parlavo col ragazzo. Quindi cominciai a fargli segno di cominciare a mettersi in posizione mentre io andavo dall'altra parte del campo, alzando la voce per farmi sentire visto che sarebbe rimasto molto lontano.

    Entrai all'interno della recinzione che delimitava il campo dal piccolo cancello proprio di fianco a me. Ad una prima occhiata era piuttosto spoglio e sembrava che fosse stata fatta acculare la sabbia volontariamente, probabilmente per il fatto che molti degli shinobi del posto erano molto bravi a usarla nei loro scontri e probabilmente il mio amico non sarebbe stato da meno.
    Per il resto non c'era molto che attirasse la mia attenzione a parte qualche grosso masso e dei manichini lasciati lì durante gli addestramenti.

    Attraversai il campo fino a raggiungere alcune panchine non molto lontane, coperte ormai dalla sabbia che il vento trasportava un po' ovunque. Fu lì che tirai fuori dal mio kimono il mio cucciolo di husky e lo poggiai ai piedi della panchina, così che potesse osservare lo scontro, ma subito lui cominciò a girarmi tra i piedi in attesa che io lo riprendessi in braccio per partecipare al tutto, con gli occhi che sprizzavano eccitazione da tutte le parti e con la coda scodinzolante.

    Feci un lungo sospiro e lo ripresi per la collottola, così come fanno le madri coi cuccioli per trasportarli in giro senza che loro possano opporre resistenza, lo guardai negli occhi e con attenzione lo riportai alla panchina ma questa volta non avrei lasciato solo lui ma anche tutte le cose innecessarie.
    Staccai la mia borraccia dal fianco e la lasciai accanto a lui così che ne potesse bere se mai avesse avuto sete.

    -Tu sta qui, non puoi venire con me, sei ancora troppo piccolo e non so ancora quanto è forte Haruki.-

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    Mentre mi seguiva col suo sguardo triste per non potermi seguire, quasi mi venne una fitta al cuore a doverlo lasciare indietro, era così angosciante doverlo deludere in questo modo nonostante volesse solo essere di aiuto ma non volevo assolutamente che si ferisse, era ancora troppo piccolo per combattere, e inadatto a sopravvivere sotto quel sole asfissiante. Io stesso stavo per svenire dal calore che picchiava sulla mia testa, e se si fosse fatto realmente male non l'avrei mai potuto sopportare, perciò decisi di ignorare il suo sguardo e tornare a parlare col mio interlocutore, che mi aspettava dall'altra parte del campo, mentre continuavo ad aggiustarmi.

    - Non farci caso, meglio non dargli corda a quest'età, sono ancora incoscienti e pensano di essere invincibili. Stavo dicendo, visto che non mi importava molto del giudizio degli altri, non mi resi conto del mio comportamento fino a quando fu proprio la mia maestra a farmi notare il tutto. La realizzazione non fu certo istantanea e neppure la voglia di cambiare era tanta, ma fu proprio un'anno fa, durante gli attentati che purtroppo hanno colpito il mondo ninja portandolo a cambiare nettamente da come lo conoscevamo, fu proprio lì che capii che io non dovevo essere da meno, dovevo cambiare anche io e dovevo capire quale fosse il motivo di quel malessere. -

    Tolsi il kimono, lasciando in bella vista la mia divisa ufficiale con tutte le tasche e i dispositivi dell'OSU già pronti per essere utilizzati. Strinsi il coprifronte, migliorandone il nodo che lo teneva attaccato alla testa.

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    - Penso ormai di aver visto un po' di tutto per quanto riguarda le zone disabitate, tranne le ovvie in cui non potrei nemmeno mettere piede, purtroppo, e potrei più o meno dire di sapere cosa e come cresce la maggior parte della flora e fauna del mondo ninja, anche se probabilmente perderei contro un ninja medico vista la mia poca esperienza.
    Purtroppo non mi sono potuto nemmeno fermare molto nelle città, sarebbe stato un rallentamento innecessario e che mi avrebbe ostacolato, e non avevo bisogno di altre persone che mi dicessero quanto fossi di pessima compagnia quanto più di un po' di tempo per riflettere e grazie ad animali come Kayn...
    -

    E indicai il mio piccolo amico.

    - o quelli che girano per le foreste o lande di questo posto, sono quasi arrivato alla soluzione che cercavo. Ho scoperto molto di me e finalmente posso mostrare il vero me stesso a qualcuno che non sia un maestro obbligato a farmi la predica o a stressarmi.
    Quindi, per rispondere infine alla tua domanda, posso dirti che il vero scopo del mio viaggio non l'ho mai veramente saputo fino ad ora, forse il vero motivo del viaggio era incontrarti, o lanciarti la sfida, non saprei.
    -

    Mi misi in posizione, ginocchia leggermente piegati, una gamba poco più avanti dell'altra e i sigilli pronti per essere composti. Guardandolo negli occhi ripensai a quanto avevo detto e a quanto fossi diventato logorroico dopo mesi in cui non aprivo bocca con nessuno che fosse umano visto che solo gli animali erano i miei interlocutori da molto tempo, quasi mi vergognai di quello che ero un tempo, semplicemente raccontandomi, ma l'adrenalina era abbastanza da impedirmi di afflosciarmi. L'unica cosa che volevo era cimentarmi nel mio primo scontro dopo molto tempo e non volevo far addormentare il mio sfidante prima del tutto.

    - Mi sa che ho parlato troppo comunque, spero di non averti annoiato con i miei flussi di pensiero senza senso. Appena sei pronto, direi che è il momento di partire, non voglio rubarti troppo tempo. -

    Aspettai che anche lui si mettesse in posizione, a 10 metri da me, e fu quando sentii il suo via che subito partii mettendomi in modalità di combattimento. Non ebbi molto tempo per pensare a una strategia visto che la mia mente era stata occupata dai miei sproloqui, quindi decisi di agire di istinto, così come avevo visto fare a molti animali e come mi era stato insegnato. I mezzi per vincere li avevo, dovevo solo metterli in pratica e visto che non conoscevo il mio nemico, volevo cominciare conservando il più possibile le mie energie e cominciandolo a studiare, forse era la tattica migliore al momento.

    Così cominciai a comporre un piano, come piccoli pezzi di un puzzle:

    Il mio corpo sarebbe stato investito da una possente fuoriuscita di fumo che pian piano avrebbe avvolto tutto il campo attorno a noi offuscando la vista del mio avversario. Ma il mio obbiettivo non era esattamente quello, visto che avrebbe ancora avuto il Seras per capire dove mi trovavo. La nebbia era solo l'innesco perché, subito dopo la sua espansione, avrei usato parte di essa per creare 4 diversi cloni di fumo che avrebbero circondato lo shinobi e si sarebbero avvinghiati su di esso sotto forma di tentacoli svolazzanti per bloccarlo da eseguire alcun sigillo.

    Numerose sfere luminose sarebbero apparse attorno a lui, generando uno strano effetto visivo, come fossero una sciame di lucciole impazzite, e si sarebbero subito schiantate sul ragazzo per accecarlo.

    A quel punto, imponendo le mani al suolo, avrei impastato il mio chakra nella terra al di sotto della sabbia per generare 3 spuntoni, simili a lunghe lance, fatti di terra. Le lance sarebbero apparse, secondo il mio punto di vista: una alle spalle, una a destra e una a sinistra del bersaglio e si sarebbero scagliate proprio contro il suo corpo per colpirlo in zone non vitali: quella dietro all'altezza dello stomaco, quella a sinistra nella gamba destra e quella a destra nel braccio sinistro.

    Ovviamente, con la nebbia, io non potevo vedere il mio sfidante, ma grazie al mio udito potevo benissimo percepire i suoi movimenti e capirne l'ubicazione per dirigere le mie tecniche e, inoltre, potevo anche contare sul seras che richiedeva una minima spesa di chakra per rivelare tutte le presenze a schermo.


    ☙ Azioni:

    - Cortina Fumogena / Moltiplicazione di Fumo (4 Copie) / Prigione di Fumo
    - Sfere lucenti
    - Lance di Terra
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 300 - (10 + 60 + 10) - 10 - 18
    Resistenza:250

    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 192/300
    Resistenza: 250/250


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]
    [Busto]Giubbotto Ninja[100-P. Resistenza]
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    - 2x Tirapugni Estesi
    - 20m Filo d'acciaio
    - Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    - Kobashot
    - 1x Tonico Idratante

    --------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    -Naturalistiche
    -

    ---------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilità:

    - Concentrazione del Chakra
    - Udito Fenomenale
    - Enfasi Animale

    ☙Abilità Innata:
    - Jet Booster
    - Assorbimento Cellulare Rigenerativo (Saibō Kyūin)
    - Emissione Cellulare Rigenerativa (Saibō Haishutsu)
    - Cannoni di Chakra
    - Catena




    Edited by Tenshi-1 - 19/6/2021, 05:09
     
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    Quel Sol cocente divenne unico testimone di questo nuovo incontro, cosi come le sabbie che ci circondavano e ci osservavano con grande curiosità, volgendo quanta più ammirazione possibile verso il nuovo arrivato e cosi facevo anch'io. Non era da tutti ostentare una tale resistenza alle calde e torride temperature di quel luogo che quasi assomiglia ad un forno, specialmente in questa particolare stagione. Avrebbe resistito anche all'estate? Probabilmente no. Stetti lì impalato a pochi passi da lui, spostando di tanto in tanto il peso corporeo da sinistra verso destra e viceversa, ascoltando ogni sua singola parola riguardo al suo viaggio, cercando inoltre di scoprire come mai non avevo né udito né visto il suo volto prima d'ora. Difatti il nuovo Chuunin restava ancora un mistero, un libro ancora da sfogliare e leggere giacché ero fermo solamente alla copertina e la curiosità, cosi come la voglia di distrarmi dai vari problemi che mi affliggevano continuamente, sussurrava di scoprirne il contenuto. Alcuni raggi solari rimbalzavano sul marchio del suo coprifronte ed era la prima volta che incontravo uno Shinobi proveniente da un cosi distante Villaggio anche se ero arrivato quasi a varcare i suoi limiti continentali attraverso la mia prima missione.

    « I miei genitori mi descrivevano come una peste, un concentrato di innocenza e violenza, descrizione che mi sono portato dietro fino a poco tempo fa e che non capivo molto in realtà, non riuscivo a comprendere cosa mi rendesse così contraddittorio ai loro occhi. Ma non posso parlarti di questo senza parlarti del primo viaggio che ho compiuto.
    Il primo viaggio lo intrapresi più per addestrarmi che per capire come gestire il tutto. Venni mandato in giro per Oto con un insegnante, una shinobi del villaggio del suono, quindi direi di aver fatto una specie di scuola privata, visto che i miei genitori potevano decisamente permettersela. Non ero ovviamente contento di questa cosa, anche perché da ragazzini non è che si comprenda bene il valore delle proprie azioni quindi non è che mi importasse molto cosa pensassero di me gli altri adulti, ragazzini o insegnanti, o del bene che cercassero di farmi »


    Iniziai dunque a leggere la sua introduzione con grande attenzione, seguendo poi i movimenti del narratore passo dopo passo. Attraversammo il campo d'addestramento che si presentò con uno spiazzale ben ampio e "ricco" di sabbia, terra e roccia. Un miscuglio perfetto per gli elementi che riuscivo a manipolare, specialmente per quella gialla polvere che tanto amavo usare. Ormai ci separavano circa una decina di metri ma le parole del giovane Hiro erano chiare come alcuni momenti prima e privi di sfumatura alcuna. Esse viaggiavano cavalcando il caldo etere che debole si poggiava sulle nostre epidermidi e si faceva beffe dei nostri corpi.

    « Carino il tuo cucciolo »

    Gli sorrisi come a voler rafforzare il complimento lanciato verso quel piccolo quadrupede e quella visione mi fece tornare in mente un altro Shinobi, ancor più lontano da Oto e residente più verso il mare, Juza Wolf. Anch'egli era sempre accompagnato da un animale da compagnia, anche se a dirla erano di differenti razze. Dopo aver posto il suo amico in completa sicurezza, ritornò a palesarsi dinanzi alla mia figura, distante sempre circa una decina di metri.

    « ...o quelli che girano per le foreste o lande di questo posto, sono quasi arrivato alla soluzione che cercavo. Ho scoperto molto di me e finalmente posso mostrare il vero me stesso a qualcuno che non sia un maestro obbligato a farmi la predica o a stressarmi.
    Quindi, per rispondere infine alla tua domanda, posso dirti che il vero scopo del mio viaggio non l'ho mai veramente saputo fino ad ora, forse il vero motivo del viaggio era incontrarti, o lanciarti la sfida, non saprei »


    « Il mondo si è ripreso ormai, anche se il ricordo di quel giorno apre una ferita profonda sul cuore di tutti » Ancora ricordo i volti di alcuni bambini rimasti sotto le macerie dell'Accademia ed i miei tentativi di riuscirne a salvare qualcuno, andati purtroppo tutti a vuoto, costringendomi a maledire quel giorno in ogni singolo tentativo di sonno « Ammiro la tua intenzione e devo ammettere che anch'io devo ancora capire alcune cose. Sembrava che alcuni pezzi del puzzle si stessero posizionando al loro posto ma alcune faccende personali sono riuscite a distruggere quel castello di vetro. Ecco perché ho accettato di confrontarmi con te, diciamo per distrarmi »

    « Mi sa che ho parlato troppo comunque, spero di non averti annoiato con i miei flussi di pensiero senza senso. Appena sei pronto, direi che è il momento di partire, non voglio rubarti troppo tempo » Divaricai anch'io le gambe, quasi come a copiare ogni singolo suo movimento. Cercai di analizzare la sua postura, provando ad individuare il suo stile di combattimento. Sarebbe stato uno Shinobi specializzato nel combattimento ravvicinato o dalla distanza? « Inizia pure quando vuoi »

    Non mi fece attendere molto, giacché il suo corpo si ricoprì di uno spesso strato di fumo che man mano iniziò ad ampliarsi sempre più, fino a coprire una modesta zona del campo di battaglia, precisamente quella che mi divideva dal giovane di Oto - Dev'essere la cortina fumogena - Ormai avevo ben conosciuto quel Jutsu cosi insidioso e cosi ostico, ben più del classico Velo di Nebbia. Il primo ad averla utilizzata contro di me fu' colui che perse la vita appena un mese prima: Sumairu Akame - Dunque è specializzato nei Ninjutsu? - Erano davvero pochi gli elementi che rafforzavano il mio pensiero ed era inutile fare supposizioni, dovevo solamente liberarmi da quella situazione e conoscevo giusto un Jutsu che faceva al caso. Mossi quindi entrambe le mani verso il plesso solare, incrociandole nel suo punto più dritto e iniziando poi a richiamare quella forza naturale che noi tutti chiamiamo Chakra. Cercai di invocare quello più elementale e più liquido che riuscissi a manipolare, ovvero il Suiton. Tre erano i sigilli richiesti per riuscire ad utilizzare quel Jutsu e tre posizioni magiche intrapresi: Drago, Tigre ed infine Coniglio. Il petto, successivamente, iniziò a gonfiarsi improvvisamente ed indietreggiai leggermente il busto, pronto a sparare dalla bocca quel grande getto acquatico, potenziato alla sua massima potenza, riversandolo poi verso quel banco di fumo. « Suiton, Mizurappa » La direzione del colpo era leggermente rivolta verso l'altro, di circa una quarantina di gradi, in modo tale che - per effetto gravitazionale - l'acqua scagliata cadesse verso il suolo con il compito di eliminare quella ostruzione, offrendomi poi la possibilità di sfruttarla per il futuro.

    - Le sfere lucenti.. - L'ennesimo Jutsu incontrato già in precedenza. Sapevo benissimo come cercare di evitare quelle insidiose sfere lucenti che al sol contatto possono danneggiare la vista e bruciare la pelle, come aveva dimostrato Seto Akame. Provai quindi a creare un ponte di Chakra con quella sabbia presente nella mia Giara, comandandole di compattarsi sotto i miei piedi a formare una densa nuvola. Attesi il momento più opportuno per evitare quell'attacco, giusto qualche secondo prima che riuscissero a colpirmi, comandando poi la nuvola di spostarsi sul lato destro di diversi metri, sperando che fossero sufficienti a scampare a quelle sfere di luce. L'attacco di Hiro, tuttavia, non sembrò essere terminato giacché lo intravidi comporre qualche sigillo. Quelle posizioni mi erano tremendamente familiari e dal sottosuolo iniziarono a crescere ben tre diverse lance di terra, pronte a infilzarmi da diverse angolazioni. Una apparve alle mie spalle, una al mio fianco dritto e una a quello manco. In un battito di ciglia provai a far elevare la nuvola di sabbia verso il ciel sereno, unico fronte lasciato libero dal mio avversario. Dovevo essere quanto più rapido possibile, visto che proprio non volevo risultare infilzato come un pesce lesso. Mi sarei dovuto ritrovare dunque sospeso in aria, riuscendo ad evitare gli attacchi. Lo scontro si faceva più interessante.


    Riassunto Azioni


    Azioni
    - Violenta Onda Acquatica contro la Cortina Fumogena
    - Sospensione del Deserto per evitare le sfere lucenti
    - Sospensione del Deserto per evitare le lance di terra

    parametri
    Resistenza: 300
    Stamina: 500-10-1= 489

    Maestrie e Abilità
    Concentrazione del Chakra
    Abilità Sensoriale: Udito Fenomenale
    Jutsu ad una mano
    Tecnica del Richiamo
    Dominatore delle Sabbie Liv I
    Chakra Possente Liv I

    equipaggiamento
    Coprifronte
    Giara di Sabbia [5-1=4 Cariche]
    Skewers [1] → Taschino Porta Armi
    Giubbotto Ninja
    Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    Kobashot → Braccio Sx
    Borsello Porta Armi [1] → Applicato sul fondoschiena

    Taschino Porta Armi [1] → Applicato sulla coscia destra

    Cintura Robusta Trasversale [1]

    Rotolo Piccolo [5] → Giubbotto Ninja
    Rotolo Piccolo [1] → Maschera Respiratoria - Giubbotto

    Testa [Resistenza protezione]: Coprifronte di Suna [30]
    Busto [Resistenza protezione]: Giubbotto Ninja [100]
    Avambraccia [Resistenza protezione]: //
    Braccia [Resistenza protezione]: //
    Mani [Resistenza protezione]: //
    Cosce [Resistenza protezione]: //
    Gambe [Resistenza protezione]: //
    Stinchi [Resistenza protezione]: //

    Consumabili
    Tonico Coagulante [2] → Borsello Porta Armi

    Conoscenze
    Militaristiche strategiche Liv I
    Naturalistiche Liv II

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    CITAZIONE

    Responso nr. 1


    Attacco Hiro hajime
    Cortina Fumogena Riesce incontrastata
    Moltiplicazione di Fumo (4 Copie) 160+80+6+3 Fallisce per annullamento delle condizioni necessarie
    Prigione di Fumo Fallisce per decisione arbitrale
    Sfere lucenti 160+80+6+3 249 fallisce per inferiorità combattiva
    Lance di Terra 160+80+8+10 258fallisce per inferiorità combattiva

    Difesa haruki sato
    Violenta Onda Acquatica 150+145+5+11 311Riesce per superiorità combattiva
    Sospensione del Deserto 150+145+10+4 +8 Riesce per superiorità combattiva
    spostamento Sospensione del Deserto per evitare le lance di terra 150+145+10+4 + 2Riesce per superiorità combattiva



    Danni:
    --

    Narrazione Turno:
    inizia l'incontro tra i due chunin. Il ninja di oto è ben deciso a testare le sue capacità combattive e parte all'attacco con una tattica ben congeniata. nelle sue intenzioni avrebbe sfruttato la cortina di fumo per portarsi in situazione di vantaggio contro lo sfidante, ma purtroppo le tecniche suiton del ninja di suna si sono rivelate un ostacolo non da poco per le sue azioni. Vista la prima delle sue offensive svanire assieme alla cortina fumogena, Hajime hiro ha deciso di utilizzare due delle sue tecniche dalla distanza,le sfere furono schivate agilmente, mentre le lance di terra furono schivate all'ultimo secondo disponibile verso la grande gittata di queste.


    Situazione Finale:
    Haruki sulla nuvola speedy a 15 metri da terra, a circa 10 metri in linea d'aria dal ninja di oto. Presenti sul terreno 8 slot d'acqua da usare nell'arco di 2 turni. Tocca al suniano


    Commenti Arbitro:

    se avete dubbi o perplessità non osate contattarmi abbiate timore nel contattarmi.
     
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    La supposizione avuta qualche istante prima si rivelò estremamente precisa e veritiera, proprio come il sorgere del Sole. Aggiunsi quindi Hiro Hajime ai tanti nomi degli Shinobi che avevo incontrato durante la poca vita trascorsa, marchiando a fuoco i suoi lineamenti nei ricordi, attendendo poi di aggiungere altri dettagli al profilo che m'ero fatto del giovane di Oto. La distanza che ci separava era quasi la stessa di partenza e nel mentre l'osservavo pensavo a quali attacchi portare verso la di lui figura e quali altre carte tenesse nascoste nella manica. Quello che aveva mostrato fino a quel momento di certo non aveva suscitato il mio interesse, anche se vi era qualcosa che ci accumunava. Conoscevo tutti i Jutsu che mise in campo e mi fu' piuttosto facile evitare i suoi attacchi, speravo di aver incontrato qualcuno che riuscisse a tener testa ai continui demoni che mi tormentavano l'esistenza ma si rivelò essere un mezzo fallimento. Sapevo che, tuttavia, era ancora presto per giungere a conclusioni affrettate e che avrei dovuto godermi quel confronto.

    « Non male »

    Incrociai le braccia al petto, tenendo ancor più fermo lo sguardo verso di lui. Sentivo la sabbia ribollire e agitarsi, come se volesse iniziare ad attaccare e testare la sua potenza. Gli mostrai un piccolo sorriso di compiacimento.

    « Spero che questo scontro possa aiutarti a capire quale sia stato il motivo del tuo viaggio, anche perché non c'è molto da visitare qui a Suna »

    Il Villaggio della Sabbia era per l'appunto nascosto da un manto infinito di polvere sabbiosa che come una madre proteggeva il suo piccolo, tenendolo lontano da possibili nemici e dal male che esisteva nel mondo intero. Purtroppo non sempre fu' protetto giacché la più recente catastrofe lo piegò in due e ridusse la sua speranze fin al midollo. Non vi era molto da ammirare e probabilmente, il viaggio di Hiro potrebbe finire più velocemente di quanto possa pensare. Se cercava qualcosa dunque, doveva far si che ogni secondo passato a saggiare la sabbia di Suna con le sue proprie gambe valesse come un tesoro.

    « Vedo che anche tu riesci ad utilizzare il Doton » Non m'importava particolarmente sapere che avevo rivelato uno degli elementi che sapevo manipolare, volevo solamente continuare lo scontro « Visto che mi hai osservato nel Torneo saprai che anch'io riesco a servirmene » Feci un piccolo sospiro, liberando poi le braccia da quel romantico intreccio « Penso sia l'elemento più versatile che possa esistere, non trovi? » Con esso riuscivo ad apportare attacchi degni di tale nome e altrettante difese efficienti, non potevo desiderare di meglio. Attesi una sua risposta, permettendo alle leve superiori di penzolare verso il terreno mentre un vento debole si agitava contro di loro, troppo debole per smuoverle.

    « Tocca a me attaccare. Tieniti pronto »

    Cercai di analizzare la situazione nel minor tempo possibile, basandomi su ciò che avevo visto del mio avversario e sulla sua capacità di manipolazione del Doton, l'elemento che ritenevo superiore. Erano tanti i Jutsu difensivi che quell'elemento poteva fornire e forse, Hiro, ne conosceva qualcuno. Dunque dovevo riflettere ancor più del dovuto, giacché non avevo Jutsu capaci di sovrastare la natura difensiva di quell'elemento anche se ancora poco sapevo delle abilità di chi mi fronteggiava - Sto arrivando - Decisi di sfruttare la notevole velocità con la quale riuscivo a manipolare il Chakra, in modo da sperare di sovrastarlo in velocità e riuscire ad attaccarlo senza problema alcuno. Per prima cosa dovevo accorciare le distanze, permettendomi di tenerlo nel range ideale da me desiderato e per riuscirci, ordinai alla nuvola di muoversi in sua direzione con la conseguenza che il busto si piegò verso il davanti in modo da riuscire a toccare una più spiccata velocità. Risultai dunque posto in picchiata, proprio come un falco verso la sua preda. Intanto il braccio manco si piegò e venne tirato indietro mentre iniziai a fondere il Chakra Doton con quello Suiton, dando cosi vita a quell'elemento che fece la storia del mondo degli Shinobi: il Mokuton. Non appena raggiunsi circa i tre metri da Hiro, lo stesso braccio si trasformò in puro legno e con un movimento del bacino e della leva superiore, indirizzai quella costruzione proprio verso la di lui figura. L'intento era quello di bloccare ogni suo movimento attraverso la tecnica dell'Incatenamento Liscio. I fasci lignei dovevano avvolgersi attorno ai lineamenti del suo fisico, attaccandosi proprio come fa una calamità, stringendolo poi come un serpente. Successivamente balzai dalla nuvola di sabbia, atterrando sul campo di battaglia senza problema alcuno grazie anche al Chakra che venne indirizzato in parte verso le piante dei piedi.

    « Doton, Dochūbaku »

    Piegai le leve inferiori e permisi al busto di abbassarsi di quota fino a raggiungere quasi il terreno e nel mentre tenevo attivo l'Incatenamento Liscio con il braccio manco, portai l'arto superiore libero verso il terreno, poggiando poi la man dritta al suolo e lasciando scorrere in essa il Chakra Doton. Creai quindi un ponte di collegamento con il terreno e feci in modo che tale Chakra penetrasse in esso, spingendolo poi verso i piedi di Hiro. Infine, solo quando raggiunse la posizione da me indicata, avrebbe dovuto generare delle esplosioni nel sottosuolo che si sarebbero sparse tutte appena sotto la di lui figura, distruggendo cosi ciò che aveva sotto i piedi, scagliandolo poi in aria. L'esplosione sotterranea era l'ennesimo Jutsu Doton che conoscevo e mi era stato più che utile in diverse situazioni. Con esso potevo far esplodere parte del terreno e speravo proprio di riuscire a cogliere impreparato il mio avversario. Il turno d'attacco era finito lì ma avevo ancora una carta da giocarmi. Volevo portare lo scontro dalla mia parte e per riuscirsi ricorsi ad un altro Jutsu.

    « Doton, Iwagakure no Jutsu »

    Tenni ancor poggiata la mano sul terreno e invocai Chakra Doton in essa, trasmettendolo poi al terreno e permettendo lui di divenire quasi malleabile sotto il mio comando. Feci in modo che anche in tutto il resto del corpo scorresse Chakra Doton, cosi da renderlo perfetto per ciò che avevo in mente. Difatti il terreno iniziò a divenire come melma ed il corpo provò a fondersi con esso. Lentamente venni risucchiato da esso, diventando poi un tutt'uno, sembravo proprio una talpa.



    Riassunto Azioni


    Azioni
    - Tengo attivo la Sospensione del Deserto;
    - Incatenamento Liscio;
    - Esplosione Sotterranea;
    - Tecnica del Nascondersi nella Roccia

    parametri
    Resistenza: 300
    Stamina: 489-1-23-18-18= 429

    Maestrie e Abilità
    Concentrazione del Chakra
    Abilità Sensoriale: Udito Fenomenale
    Jutsu ad una mano
    Tecnica del Richiamo
    Dominatore delle Sabbie Liv I
    Chakra Possente Liv I

    equipaggiamento
    Coprifronte
    Giara di Sabbia [4 Cariche]
    Skewers [1] → Taschino Porta Armi
    Giubbotto Ninja
    Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    Kobashot → Braccio Sx
    Borsello Porta Armi [1] → Applicato sul fondoschiena

    Taschino Porta Armi [1] → Applicato sulla coscia destra

    Cintura Robusta Trasversale [1]

    Rotolo Piccolo [5] → Giubbotto Ninja
    Rotolo Piccolo [1] → Maschera Respiratoria - Giubbotto

    Testa [Resistenza protezione]: Coprifronte di Suna [30]
    Busto [Resistenza protezione]: Giubbotto Ninja [100]
    Avambraccia [Resistenza protezione]: //
    Braccia [Resistenza protezione]: //
    Mani [Resistenza protezione]: //
    Cosce [Resistenza protezione]: //
    Gambe [Resistenza protezione]: //
    Stinchi [Resistenza protezione]: //

    Consumabili
    Tonico Coagulante [2] → Borsello Porta Armi

    Conoscenze
    Militaristiche strategiche Liv I
    Naturalistiche Liv II

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    Torneo Chunin: Prova di Consapevolezza

    HIRO HAJIME


    PRIMAVERA

    [Paese del Vento]



    Scheda - Parlato - Pensato - Azione

    Sunagakure - 12 am - Esterno delle mura



    Uno dopo l'altro, ogni mio attacco era stato ingegnosamente contrastato o agilmente schivato: dopo che la mia coltre fumogena scese in campo, sentii gocce di pioggia bagnarmi la fronte ed esse si facevano sempre più pesanti e frequenti, tanto da rendermi fradicio il vestiario che portavo, tanto da spazzare via completamente la mia coltre di fumo, rivelando di nuovo la mia posizione al mio avversario. Senza la coltre, ormai sostituita da grosse pozzanghere di acqua mista a fango e sabbia, non potevo più seguire la mia strategia e non mi rimaneva che continuare ad attaccarlo con il resto del piano, ma si sa, se un pezzo del domino cade, allora tutte le altre cadranno di seguito e, come sospettavo, sia le mie sfere accecanti che le mie favolose lance di terra furono schivate agilmente attraverso una tecnica che gli avevo già visto usare, la sua nuvola di sabbia, nonostante avessi percepito il suo stupore nei confronti delle lance, forse non si aspettava quell'attacco vista la lentezza con la quale aveva reagito. Ma in ogni caso, le lance erano andate a vuoto e visto il dislivello che ci divideva era davvero minimo, non potevo trattenermi se volevo davvero vincere quello scontro, dovevo assolutamente accumulare quell'energia, quel chakra sopito nella natura, la terza fonte di energia di uno shinobi che si discostava dal chakra demoniaco dei demoni codati, ma era assolutamente antitetico anche rispetto a ciò che componeva il chakra che risiedeva negli umani: il chakra naturale.

    - Non male -

    Dopo uno sbeffeggiamento in piena regola, con tanto di sorrisetto e posizione da sbruffone, non potei far a meno di giustificarmi dopo quel fallimento in piena regola che il mio avversario mi stava sbattendo in faccia.

    -Decisamente non una delle mie migliori prestazioni migliori da questo punto di vista, ma devo ammettere che ho sottovalutato la tua ingegnosità, dopotutto sei anche tu un chunin e c'era da aspettarselo. Ma un viaggio serve anche a formare da questo punto di vista quindi prenderò questa delusione come insegnamento.

    - Spero che questo scontro possa aiutarti a capire quale sia stato il motivo del tuo viaggio, anche perché non c'è molto da visitare qui a Suna -

    Nonostante il suo avvertimento, non la pensavo allo stesso modo, ogni regione o città aveva sempre qualcosa da nascondere e al giusto osservatore poteva capitare di osservare un nuovo angolo di strada che nascondeva un mistero, uno strano animale che sbucava dalle sabbie o qualche veterano pronto a consigliare ai più giovani.
    C'erano tante cose per chi, come me, desiderava la tranquillità mista a dell'avventura e suna non era da meno, sapevo di poterne fare un tesoro facilmente, quell'esperienza non poteva essere vana e non lo sarebbe stata.

    -Forse sei tu che non vedi la bellezza di questo luogo ma, per me che vengo da un paese di risaie, l'archiettettura, la gente e persino la sabbia e il calore di suna risultano qualcosa da scoprire e dovresti aprire gli occhi. Vedi me, con l'ultimo attacco penso di averti regalato una sorpresa, dimmi cosa hai visto.

    - Vedo che anche tu riesci ad utilizzare il Doton. Visto che mi hai osservato nel Torneo saprai che anch'io riesco a servirmene. Penso sia l'elemento più versatile che possa esistere, non trovi? -

    Quando vidi che stava liberando le mani dall'intreccio che aveva fatto con la braccia mentre mi parlava, mi tenni pronto affinché non mi prendesse di sorpresa con qualche attacco, dovevo essere prudente o non avrei vinto lo scontro ed era proprio per quello che stavo cercando di accumulare più chakra naturale possibile. Mi rimisi nella posizione che avevo acquisito all'inizio dello scontro, sentivo le ultime gocce di pioggia scivolarmi dai lunghi capelli scuri mentre guardavo negli occhi il mio sfidante.

    -Si è vero, lo sapevo, quello che non sapevo era che riuscissi a usare anche il Suiton però, mi hai spiazzato quando hai spazzato via la mia tecnica con quella pioggia scrosciante, non me lo aspettavo. A volte la sorte può essere crudele, ma penso che ora sia finito il tempo di parlare.

    - Tocca a me attaccare. Tieniti pronto -

    La situazione risultava a mio sfavore, basandomi sulle sue capacità strategiche: si era messo in una posizione di vantaggio rispetto a me, sollevandosi in aria per risultare più difendibile, ma in questo momento si esponeva anche molto alle mie lance di terra che avevano molto più spazio di manovra. Qualcosa non andava, aveva un piano in mente e dovevo scoprirlo.

    Di certo la sua capacità di manipolazione il Doton mi metteva in una posizione difficile visto che ero praticamente ancorato al suolo, circondato dall'elemento che adesso mi risultava nemico, quindi come potevo allontanarmi da esso?
    Non avevo tempo di pensarci, tanto che vidi che ormai il mio avversario stava calando verso di me a gran velocità, la nuvola puntava proprio nella mia direzione e a quanto sembrava voleva portare il combattimento sulle brevi distanze.

    In prevenzione al suo attacco attivai subito la mia trasformazione, qualcosa nel suo sguardo mi diceva che ce n'era assoluto bisogno.

    -----------------------------------------------------------------
    eQ2mFwD
    -----------------------------------------------------------------


    La pelle, chiara, cominciò a cambiare colore divenendo rossastra man mano che l' "infezione" si espandeva partendo dal centro del palmo della mano. La pelle diventava man mano più spessa e scura nei pochi secondi della trasformazione, i legamenti diventavano quasi verdognoli. Le unghia si trasformarono in lunghi artigli mentre sulla testa 4 lunghe corna apparvero circondando la testa, gli occhi mutarono in nero la loro corona mentre l'iride diventò giallastra.

    Man mano che la trasformazione aumentava la mia corporatura, stimolando i miei muscoli e il mio sistema del chakra, il mio corpo diventò troppo grosso per stare nel giubbotto ninja, costruito appositamente per la mia corporatura umana, che cominciò quindi a sganciarsi, cadendo al suolo in poco tempo e dando spazio a quello che sembrava un lungo mantello dalle strane fantasia luminescenti, così come il marchio che si creò al centro del mio petto.

    Durante la sua picchiata però, nonostante il mio nemico fosse controluce, notai che qualcosa non andava nel suo braccio piegato in modo innaturale, come in carica: i tessuti della sua pelle cambiavano velocemente colore
    diventando di un marrone innaturale, che non sembrava roccia ma presentava le venature di... una corteccia!? Non appena arrivò a tre metri dal sottoscritto, lo stesso braccio sembrava essersi trasformato in legno. Lunghi tentacoli lignei si divisero dal suo braccio puntando la mia figura, forse nel tentativo di bloccarmi.
    Tirando le braccia, similmente a un abbraccio, cercai di preparare 10 lame sulle mie falangi fatte del puro elemento del vento.

    -Se quello è vero legno, stai attento a non tagliarti.

    A quel punto le lame, finissime e capaci di tagliare anche la pietra, erano pronte e con un movimento repentino tentai di lanciarle al mio avversario, dirigendole verso i vari fasci lignei che sarebbero stati scavati di lungo, facendoli così aprire all'ultimo secondo e permettendomi quindi di non essere preso, arrivando fino al braccio stesso di Haruki.

    Ma il mio avversario non avrebbe di certo fermato lì la sua offensiva e balzando in terra dalla sua nuvoletta di sabbia, avrebbe pronunciato alcune parole.

    - Doton, Dochūbaku -

    - Esplosione sotterranea? - Pensai di sfuggita

    Non conoscevo quella tecnica ma quando il mio avversario piego le ginocchia, puntando la mano al suolo per colpirlo con forza, mi resi conto che stavo per diventare il punto focale di un esplosione proprio ne terreno sotto i miei piedi. Appena sentiì il terreno vibrare impercettibilmente, grazie al mio udito poderoso, prima che esso stesse effettivamente per implodere, cercai di comporre alcuni sigilli. - Topo, Serpente, Tigre - Pensai, mentre componevo questi ultimi sigilli e posi la mano al suolo.

    Un enorme ricciolo di terra sarebbe dovuto apparire proprio sotto i miei piedi scagliandomi in aria, poco prima che l'effettiva esplosione avvenisse, salvandomi da essa all'ultimo secondo e venendo poi disintegrato proprio sotto la mia vista.

    A quel punto, sarei atterrato ad appena 5 metri dal mio avversario che però sarebbe scomparso davanti ai miei occhi, fondandosi col suolo, molto similmente a una tecnica che già conoscevo.



    ☙ Azioni:

    - Spada di Vento
    - Onda di terra
    -
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 192
    Resistenza:250

    Stamina Senninka: 320 - 35 -10
    Resistenza Senninka: 320


    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 192/300
    Resistenza: 250/250

    Stamina Senninka: 275
    Resistenza Senninka: 320


    -------------------------------------------------------------------------
    Armatura:

    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]
    [Busto]Giubbotto Ninja[100-P. Resistenza] (Non equipaggiato)

    Equipaggiamento:

    - 2x Tirapugni Estesi
    - 20m Filo d'acciaio
    - Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    - Kobashot
    - 1x Tonico Idratante

    Conoscenze / Maestrie:

    -Naturalistiche
    -
     
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    Responso nr. 2


    Attacco haruki sato
    Sospensione del Deserto continuata Riesce a priori
    Incatenamento Liscio 150+145+18+8+5=326 Perde scontro tra jutsu
    Esplosione Sotterranea 150+145+9+8=312 Riesce incontrastata
    Tecnica del Nascondersi nella Roccia Incontrastata


    Difesa hiro hajime
    Spada di Vento 240+80+14+5=339 Vince scontro tra jutsu
    Onda di terra 240+80+4+16=340 Fallisce per decisione arbitraria

    Scontro tra jutsu
    Incatenamento vs Spada di vento= (45+25+25)-(50+87+6)=-48

    Danni:
    Haruki= 48, tagli di media entità sul braccio
    Hiro=45+30+7=82 + 10

    Narrazione Turno:
    Finalmente il combattimento entra nel vivo, con il ninja di suna che tramite la sua nuvola di sabbia si proietta contro il nemico tentando di imprigionarlo in una gabbia di legno, tuttavia il senninka non si fa pregare e sfodera la sua forma eremitica contrastando l'attacco avversario con delle spade di vento che tagliano immediatamente i rami fuoriusciti dal braccio di haruki, coinvolgendo quest'ultimo. Il suniano decide di non arrendersi e con l'altro braccio tenta di far esplodere il terreno sotto i piedi del suo avversario, il quale si rivela troppo lento per rispondere a questa offensiva, venendo lanciato a dieci metri di altezza e cadendo rovinosamente al suolo.


    Situazione Finale:
    Haruki sottoterra, Hiro a circa 6 metri dal luogo dell'esplosione. Tocca al ninja di oto.


    Commenti Arbitro:

    Tenshi, ti ho già spiegato il motivo della mia scelta privatamente, hai interpretato male la tecnica e ci può stare, capita. Se avete dubbi o perplessità non osate contattarmi abbiate timore nel contattarmi.
     
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    Torneo Chunin: Prova di Consapevolezza

    HIRO HAJIME


    PRIMAVERA

    [Paese del Vento]

    cd7a39c81786fd8ca5d1ecb3a1f92d9b



    Scheda - Parlato - Pensato - Azione

    Sunagakure - 12 am - Esterno delle mura



    Con grande maestria riuscii a sminuzzare finemente la gabbia che il mio avversario voleva creare intorno ame, intaccando violentemente anche il suo braccio, le varie lame erano riuscite a penetrargli nel braccio facendone fuoriuscire fiotti di sangue. La scena mi sconvolse per qualche secondo distraendomi da ciò che stavo facendo e fui troppo lento a reagire ai tremori sotto ai miei piedi.
    Mentre appoggiavo la mano al suolo, i tremori si intensificarono e la terra si spezzo sotto i miei piedi. Tremai per qualche secondo prima che l'esplosione mi colpisse in pieno e mi lanciasse in aria. Fu investito dalla nube di fumo e dai detriti, che si infilarono nella mia pelle facendone uscire dei piccoli schizzi di sangue, e rimasi accecato per qualche secondo prima di uscire fuori da essa e stropicciandomi gli occhi.

    -Dove diavolo sarà finito ora?

    Osservai i dintorni ma sembrava come essere scomparso, nessuna traccia del suo passaggio, ne tunnel, nient'altro che una landa desolata e sabbiosa si presentava ai miei occhi. Controllai la mappa e fui stranito nel vedere che il suo puntino era rimasto proprio dove l'avevo lasciato prima che l'esplosione mi investisse, a un paio di metri dal luogo in cui mi trovavo, eppure era come se fosse invisibile.

    Pensai che avesse utilizzato qualche strana tecnica di mimetismo ma con il mio udito non riuscivo minimamente a percepirlo, era come se fosse scomparso del tutto. Non sentivo ne il suo battito, ne il suo respiro.

    -Ok, non mi piacciono questi trucchetti, meglio controllare le coordinate o diventerò pazzo...

    Ricontrollai il piccolo schermetto del seras e incrociai le cordinate dell'obbiettivo con le mie attuali.

    -Ecco qui la nostra amica talpa, ora come lo faccio uscire da lì?

    Valutai per qualche istante all'interno dello schedario di tecniche che avevo memorizzato in quegli anni e valutai cosa potesse essermi utile in quel momento. Cercai tecniche che mi riuscissero ad aiutare ma non mi veniva nulla in mente, nulla che avrebbe potuto perforare il terreno con questa facilità per portarlo all'esterno.
    Ad un certo punto però la scintilla scatto e mi si gelò il sangue al pensiero di cosa dovessi usare in quella situazione.

    -Questa cosa non piacerà a nessuno dei due.

    Ripensai al mio allenamento e tornai indietro fino al giorno in cui scoprii cosa il mio corpo poteva fare con il chakra naturale che accumulavo ogni giorno. A quel punto, due enormi cannoni sarebbe apparsi attorno ai miei polsi nascondendo completamente le mani che si sarebbero ritirate come le teste di due tartarughe.

    Del fumo sarebbe fuoriuscito dai due buchi generando una cortina fumogena tutt'attorno a me, che avrebbe avvolto la mia figura e si sarebbe condensato accanto a me in due figure fumose, identiche a me, che si sarebbero aggrappate al mio corpo per evitare che la potenza dell'esplosione mi sbalzasse in aria come una foglia al vento.

    A quel punto, mi concentrai focalizzandomi sul chakra all'interno del mio corpo, richiamandolo verso le mie estremità. Accumulai solo una piccola parte di esso all'interno dei due cannoni, visto che non ero sicuro della loro effettiva potenza, che si sarebbe condensato in due sfere luminose pronte a sparare il loro raggio di distruzione.
    L'ultima volta che l'avevo usato avevo rischiato di svenire poiché non riuscii a controllare quanto chakra uscii dal mio corpo, ne riuscii a controllare il contraccolpo ma questa volta mi impegnai al 300% affinché non accadesse.

    Ancorai i piedi al suolo con i grossi artigli degli arti inferiori e mirai in modo tale che il colpo colpisse con un angolo di 45° il suolo, colpendo in pieno il mio avversario, anche se non sapevo se l'avrei effettivamente colpito. Conoscevo già una tecnica come quella che stava usando, ma il terreno era diverso dal luogo in cui la riuscivo a usare di solito. Se il suolo di cui mi servivo era perlopiù terra, ora mi trovavo in un luogo dove il pavimento era perlopiù roccioso e non sapevo se la tecnica avesse degli effetti che non potevo considerare ma dovevo almeno provarci.

    -Fuoco!

    I due grossi raggi sarebbero partiti, incrociando i loro flussi in uno ancora più grande e pericoloso, pronto a colpire il suolo e disintegrarlo al suo passaggio. Andando a colpire il suolo potevo sentire come il raggio avrebbe fatto molta resistenza sui miei muscoli spingendomi indietro ma avrei resistito abbastanza finché il raggio non avrebbe raggiunto il mio avversario fino a colpirlo nel luogo in cui si trovava, o almeno speravo di colpirlo.

    Cn un colpo di quell'elevata potenza, il mio avversario sarebbe uscito sicuramente allo scoperto, ma ferito oppure no il mio sforzo non sarebbe in ogni caso finito in quel momento. Infatti, le mie copie si sarebbero istantaneamente gettate su di lui, bloccandolo e avvinghiandosi sopra di lui come due tentacoli, proprio come volevo fare prima, e bloccandogli così ogni via di fuga prima del mio prossimo attacco.

    -Prova a spazzare via questo.

    Avrei guardato il mio avversario con i miei pungenti occhi gialli e lo avrei squadrato da capo a piedi prima di gonfiare il mio petto con quanta più acqua riuscivo a recuperare dalle mie fibre e da ogni cellula del mio corpo.
    Sarei rimasto in apnea fino a quando, con un movimento rapido delle mani, non avessi formato un sigillo molto particolare che avrebbe dato inizio ad un inondazione colossale.

    - Serpente - Pensai di sfuggita, prima di comporre il sigillo.

    Non importava se in quel modo stavo per spazzare via i miei stessi cloni, non avrebbe avuto in ogni caso il tempo di reagire alla violenta esplosione. Non c'era alcun modo in cui potesse salvarsi, neanche con la sua adorata sabbia, ne con il legno, nulla avrebbe potuto fermare l'inondazione, o almeno era quello che avrei pensato mentre l'acqua sarebbe addirittura fuoriuscita dal mio naso vista la pressione del tutto che mi stava distruggendo.


    ☙ Azioni:

    - Cortina Fumogena/Moltiplicazione di Fumo
    - Cannone di chakra [Sforzo Max]
    - Prigione di Fumo
    - Onda Esplosiva

    -------------------------------------------------------------------------
    Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 192 - 43(Sforzo)
    Resistenza:250

    Stamina Senninka: 275 - 10 - 30 - (200 + 7(Sforzo)) - 10 - 18
    Resistenza Senninka: 228


    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 149/300
    Resistenza: 250/250

    Stamina Senninka: 0
    Resistenza Senninka: 320


    ☙Slot d'acqua:

    Slot: 16 - 5 = 11
    -------------------------------------------------------------------------
    Armatura:

    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]
    [Busto]Giubbotto Ninja[100-P. Resistenza](Non Equipaggiato)

    Equipaggiamento:

    - 2x Tirapugni Estesi
    - 20m Filo d'acciaio
    - Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    - Kobashot
    - 1x Tonico Idratante

    Conoscenze / Maestrie:

    -Naturalistiche
    -


    Edited by Tenshi-1 - 26/6/2021, 03:02
     
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    Fu' un piacere ritrovare quella sensazione per l'ennesima volta, quella che viene a confortare il corpo da qualsiasi minaccia esterna, rivestendolo e proteggendolo con uno strato invisibile, forte come l'amore di una madre per il proprio figlio. Mi sentivo in tal modo ogni volta che utilizzato quella insidiosa tecnica, forse perché effettivamente una madre non l'avevo mai conosciuta e di certo non potevo dire di essere stato cullato tra le sue braccia. Il dolore al braccio manco quasi scomparve nel nulla, proprio come polvere al vento, anche se ogni tanto un leggero fastidio giungeva alla mia attenzione ma quella cosi calda sensazione distruggeva ogni pensiero oscuro. Riuscivo dunque a riflettere ancor più attentamente ad ogni singolo respiro che compivo mentre la terra, mia amica in quel momento, se ne stava a svolgere il grosso del lavoro. Lo scontro con il giovane di Oto si stava rivelando sempre più interessante, forse era da considerare quello più stimolante mai avuto ed i segni sulla palle erano testimoni di tal pensiero, cosi come quella visione cosi caotica e mistica al tempo stesso. Per un breve istante vidi il corpo di Hiro mutare in qualcosa di completamente diverso, insolito, mostruoso. Scelsi di rintanarmi nel sottosuolo per scappare dal suo sguardo e dai suoi artigli cosi dannatamente acuminati. Fui cosi terrificato da tale mutazione che allontanarmi sembrava essere la soluzione più giusta ed ovvia, anche se dovevo comunque tenerlo sott'occhio, giacché quasi nulla sapevo delle sue conoscenze e delle possibilità che egli poteva mettere in gioco.

    - Che diavolo era quella cosa? -

    Mi mossi come uno squalo in quel mare di terra, cercando di spostarmi in una diversa zona di terreno, superando anche quelle crepe generate dall'esplosione sotterranea. Dovevo assolutamente osservarlo, ponendo nuovamente lo sguardo sulla di lui figura e scrutare cosi le possibili intenzioni. Sapevo benissimo che attraverso il Seras era per lui facile scovarmi ma la paura attraversò il mio corpo come un mare in tempesta, portando a destabilizzare tutto lo stato psicologico. Mai ero stato cosi preoccupato prima d'ora.

    - Cosa pensi di fare ora? -

    In pochi secondi mi ritrovai nel punto desiderato, facendo poi sbucare la testa fuori dal terreno, costringendo lo sguardo ad essere fisso sulla figura di Hiro, distando circa cinque metri. I raggi del Sole colpivano prepotente la sua figura e i suoi artigli, generando un ancor più preoccupante timore. Qual erano le sue mosse. Cosa aveva intenzione di creare. Tante domande viaggiavano come impazzite nella mia testa, non dandomi pace alcuna. Il tempo sembrava passare più lentamente del solito, rendendo l'attesa ancor più snervante e struggente. Successivamente, come un fulmine a ciel sereno, giunse alla conclusione da me condivisa, utilizzando proprio quella tecnologia in dotazione agli agenti dell'OSU. Non fui affatto sorpreso quando il suo sguardo sembrò puntare verso le mie nocciola iridi. Il tutto si concluse in una manciata di secondi, giacché una possente cortina fumogena non invase l'intero campo di battaglia, la stessa che utilizzò precedentemente - E' inutile usarla contro di me - Difatti mi ritrovai ad emergere dal terreno con tutto il busto, iniziando poi a impastare Chakra Suiton nella sacca stomacale, grazie alle leve superiori che s'incrociarono al centro del plesso solare. Mi bastarono tre sigilli per compiere la stessa azione mossa in precedenza contro la sua cortina fumogena, ovvero: Drago, Tigre, Coniglio. In pochi secondi fui pronto a rigurgitare ogni singola forma d'acqua compressa nel petto, amplificandola alla sua massima potenza.

    - Suiton, Mizurappa -

    Esattamente come prima, l'acqua avrebbe dovuto cadere nello stesso identico modo, contrastando quindi quella insidiosa Cortina Fumogena che tanto m'impediva di osservare un tal demonio. Hiro, nel mentre, non aveva perso tempo alcuno, andando a posizionarsi saldamente al terreno attraverso i suoi arti. Gli stessi poi, cambiarono in qualcosa di ancor più assurdo. Le sue mani vennero tramutate in due pericolosi cannoni e al centro di essi una fioca luce bluastra venne a crearsi, amplificandosi poi man mano che i secondi scorrevano. Era come se stesse richiamando tutto il Chakra verso i suoi arti superiori ma proprio non riuscivo a capirne il nesso. Il volto si crucciò mentre la mente attendeva il momento opportuno per lavorare. Fui sorpreso e non poco quando vidi cosa aveva partorito la mente del demonio. Dai due cannoni vennero letteralmente sparati due potenti e giganteschi raggi di Chakra, indirizzati proprio verso la mia figura - Cosa diavolo... -

    Ebbi davvero poco tempo per analizzare cosa realmente fosse quell'attacco. Dovevo solamente pensare a come difendermi e salvarmi la pelle. La potenza distruttiva di quel Jutsu era incredibile e il terreno si sgretolava sotto il suo passaggio. Per un attimo riuscì a sentirlo anche tremare e urlare di dolore. Non vi era più tempo, dovevo agire. Fu' in quel momento che l'istinto prese il sopravvento e guidò il mio corpo come un marionettista fa con le sue bambole. Le leve superiori si mossero per prime, portandosi al petto ed intrecciando le mani nel sigillo del Serpente, iniziando poi a far vorticare il Chakra Suiton con quello Doton. I due tipi di Chakra avrebbero dovuto fondersi per l'ennesima volta, permettendomi di sfruttare quell'unione genetica intrisa nel mio sangue. Il mio sguardo parlava più dei mille pensieri che vorticavano feroci nella mia testa e..

    « MOKUTON, HOBI NO JUTSU »

    ..avrei messo me stesso in quella unica tecnica difensiva, sforzando ogni singola fibra del corpo e dell'intelletto, mischiando in essa anche la speranza di riuscire ad interrompere quell'attacco. La cupola di legno venne a generarsi attorno alla mia figura, chiudendosi dinanzi al mio sguardo, pronta ad insaccare il colpo del nemico che più sembrava avvicinarsi alla follia del falso Dio Fury. La cupola draconiana era formata da due strati lignei ed era la massima difesa che i miei Jutsu potevano concedermi. Quel momento fu' interminabile e quasi mi parve di osservare la vita trascorsa passarmi dinanzi come un fulmine. Quell'attacco andava oltre. Non era più un allenamento o almeno cosi sembrava per il giovane di Oto. Le cose si erano fatte serie e la tensione aveva raggiunto un livello atroce. Non capivo cosa esattamente avessi fatto per riuscire a scatenare la sua furia ma ero decisamente stufo di quello scontro. Gli attimi successivi li spesi pensando se valesse davvero la pena permettere a questa follia di continuare o stroncarla lì, ritornando poi alle vecchie torture e abbandonando il nemico al suo fallimentare viaggio. Purtroppo non mi fu' concesso ulteriore tempo, giacché il demonio continuò con la sua offensiva. Dalla bocca sparò via un ingente quantità d'acqua, dimostrando ancora una volta l'eccelso controllo che aveva del Chakra. In fin dei conti era un avversario che possedeva notevoli capacità ma aveva chiari problemi sul controllo delle sue azioni.

    « Mokuton, Mokujouheki »

    Più combattevo e più facile era per me sfruttare il Mokuton. Riuscivo a sentire come il nostro legame andasse sempre più a rafforzarsi e la cosa non mi dispiaceva affatto. Per la prima volta in tutta la mia vita mi sentivo familiare con qualcosa e quasi non riuscivo a farne a meno. Difatti lo sfruttai per l'ennesima volta, anche contro quell'insidiosa quantità d'acqua sparata dal mio avversario. Il Jutsu che utilizzai non era altro che la Paratia Lignea e mi bastarono solamente tre sigilli per crearla. Topo, Cane, Tigre. Una possente cupola avrebbe dovuto ergersi dinanzi alla mia figura, accerchiandomi con le sue forme e difendendomi anche dall'alto. Era una difesa inferiore solamente all'Espulsione Legnosa.

    « Cosa pensavi di fare con quel attacco?! » Lo stavo attaccando con le parole « Pensi sia giusto usare una tale mossa in un allenamento? » Ero cosi frustato ed arrabbiato che quasi non mi contenevo. Mi stavo abbattendo nuovamente contro una delle tante sfumature presenti al mondo « Forse dovresti concentrarti più sul controllo delle tue azioni che sul tuo viaggio » Emersi infine dal terreno con tutto il corpo, poggiandomi dritto verso il suo sguardo.


    Riassunto Azioni


    Azioni
    - Violenta Onda Acquatica contro la Cortina;
    - Espulsione Legnosa contro i Cannoni di Chakra (+Sforzo Extra -30 Stamina);
    - Paratia Lignea contro l'Onda Esplosiva;

    parametri
    Resistenza: 252
    Stamina: 429-10-115-30-15=259

    Maestrie e Abilità
    Concentrazione del Chakra
    Abilità Sensoriale: Udito Fenomenale
    Jutsu ad una mano
    Tecnica del Richiamo
    Dominatore delle Sabbie Liv I
    Chakra Possente Liv I

    equipaggiamento
    Coprifronte
    Giara di Sabbia [4 Cariche]
    Skewers [1] → Taschino Porta Armi
    Giubbotto Ninja
    Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    Kobashot → Braccio Sx
    Borsello Porta Armi [1] → Applicato sul fondoschiena

    Taschino Porta Armi [1] → Applicato sulla coscia destra

    Cintura Robusta Trasversale [1]

    Rotolo Piccolo [5] → Giubbotto Ninja
    Rotolo Piccolo [1] → Maschera Respiratoria - Giubbotto

    Testa [Resistenza protezione]: Coprifronte di Suna [30]
    Busto [Resistenza protezione]: Giubbotto Ninja [100]
    Avambraccia [Resistenza protezione]: //
    Braccia [Resistenza protezione]: //
    Mani [Resistenza protezione]: //
    Cosce [Resistenza protezione]: //
    Gambe [Resistenza protezione]: //
    Stinchi [Resistenza protezione]: //

    Consumabili
    Tonico Coagulante [2] → Borsello Porta Armi

    Conoscenze
    Militaristiche strategiche Liv I
    Naturalistiche Liv II

    note
    Scrivete qui

     
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    Responso nr.3


    Attacco hiro hajime
    - Cortina Fumogena incontrastata
    - Moltiplicazione di Fumo Riesce per superiorità combattiva ma i cloni svaniscono per mancanza delle condizioni necessarie
    - Cannone di chakra [Sforzo Max] 240+80+20+16= 356 scontro tra jutsu
    - Prigione di Fumo fallisce per decisione arbitrale
    - Onda Esplosiva 240+80+10+13=343 scontro tra jutsu


    Difesa haruki sato
    - Violenta Onda Acquatica Riesce contro supporto
    - Espulsione Legnosa 150+145+12+20+4=331 scontro tra jutsu
    - Paratia Lignea 150+145+6+10=311 scontro tra jutsu

    Scontro tra jutsu
    Espulsione legnosa vs Cannone di chakra= vince espulsione a prescindere
    Onda esplosiva vs paratia lignea= (65+30+12)-(45+25+30+25)= -18

    Danni:
    Haruki= //
    Hiro=//

    Narrazione Turno:
    Il combattimento tra i due prosegue con il senninka che sfrutta il dispositivo datogli in dotazione dall'osu per scovare il giovane ninja di suna, il quale, accortosi di questo decide di rivelare la sua posizione, e contrattaccare la discutibile scelta di jutsu avversaria: la cortina fumogena, che si era già rivelata inefficace una volta.
    Tuttavia Hiro hajime decide di giocarsi il tutto per tutto con una delle tecniche migliori del suo repertorio, i temibilissimi cannoni di chakra naturale, costringendo Haruki a ricorrere ad una delle famose tecniche del primo hokage: l'espulsione legnosa. La barriera di legno riesce a coprire il ninja di suna pochi istanti prima che i cannoni laser impattassero sul suo corpo, resistendo magistralmente. Hiro però non ha intenzione di arrendersi e carica ancora verso un contrariato Haruki che ancora una volta nullifica il suo attacco tramite le incredibili capacità dei suoi jutsu legnosi.



    Situazione Finale:
    Di fronte, a circa sei metri di distanza. Tocca ad haruki. 5 slot acqua presenti in campo per 2 turni


    Commenti Arbitro:

    Bel combattimento, mi state piacendo, non dimenticate mai di essere in un allenamento e calcolate bene, biscotto per voi, però Tenshi-1 è il secondo scontro che ti arbitro e mi tocca ripeterti la stessa cosa: rileggi prima di postare. Le tue strategie andranno pure bene, però la narrativa in molti punti fa trasparire una certa fretta nel completare il post e poca cura. Se avete dubbi o perplessità non osate contattarmi abbiate timore nel contattarmi.


    Edited by Caliburnyth - 30/6/2021, 16:00
     
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    Una soave voce echeggiava nella mia mente come il canto di un usignolo al sorgere del mattino. Sinuosa e robotica si destreggiava fra i mille granelli di polvere che si liberavano nell'etere, forse terrorizzati dalla potenza mostrata da quel folle giovane d'Oto o forse perché volevano ammirare tale allenamento da una migliore prospettiva. Quel tono cosi pacato e calmo era lo stesso che riuscì ad udire in altre diverse occasioni. Digrignai i denti quando avvenne l'impatto fra i due Jutsu ma per fortuna, la protezione creata e generata dalla paura, seppe resistere perfettamente, senza mostrare alcun segno di ferita o di preoccupazione. Fui sorpreso a mia volta quando le nocciola iridi si posarono su una tal mastodontica protezione. Ciò che avevo dinanzi andava oltre il mio sapere ma qualcosa mi aveva spinto a manifestare tale potere, come se fosse stato rinchiuso nei più oscuri meandri del mio animo, lasciato poi libero proprio a causa di qualcosa. Pensai, in un primo momento, che la ragione di tal dimostrazione fosse proprio da ricercare in quel giovane che stavo affrontando e per la pericolosità che si stava abbattendo su di me. Quella difesa era incredibilmente resistente, dovevo ammetterlo ma, essa, tuttavia, richiedeva un quantitativo di Chakra non indifferente. Sentì come una forte quantità di Chakra evadere dal corpo e darsi alla pazzia gioia, lasciandomi lì ad affrontare il nemico. Fortunatamente ebbi il tempo per rispondere all'attacco finale di Hiro, uscendone vittorioso per l'ennesima volta.

    « Quell'attacco.. »

    Inizi a respirare a fatica e udì la stanchezza bussare alla mia porta. Le gambe, seppur tremanti, riuscirono a reggere il peso del corpo e l'adrenalina in corpo mi aiutò particolarmente, permettendomi di continuare quel folle duello. Stetti ad osservarlo dritto nel suo viso mostruoso, cambiato da qualche sua abilità che ancora non riuscivo a comprendere. Sembrava essere diventato più forte e i suoi attacchi n'erano la prova. Cos'altro poteva ancora riuscire a fare?

    « Solo un pazzo proverebbe ad utilizzarlo in un allenamento.. »

    Feci l'ennesimo sospiro, tirando poi il busto verso l'alto e distendendo la schiena nello stesso verso, cosi da facilitare la respirazione. Dovevo ritornare a possedere il completo controllo di ogni muscolo del mio corpo, giacché avevo intenzione di rispondergli con la stessa moneta. Eguagliarlo in potenza, tuttavia, mi era pressoché impossibile. Dovevo pensare ad altro.

    « Non riesci a controllarti o sei davvero idiota? »

    Ripensai a ciò che era successo all'esame Chuunin. Ripensai all'attacco che mosse, l'ormai defunto, Sumairu Akame nei miei confronti. Provavo ribrezzo verso tutto ciò che esternava malvagità al mondo e Hiro, per ciò che aveva mostrato, era riuscito a guadagnare una posizione fra coloro che proprio non mi piacevano. Un attacco di tal portata avrebbe potuto uccidere chiunque e se non fosse stato per quella mia capacità Innata, probabilmente, avrei perso la vita e abbandonando il mondo terreno. Chi mai ha deciso che egli fosse pronto ad essere Chuunin? Quale folle avrebbe permesso ciò? Erano cosi messi male ad Oto?

    « Hai delle ottime capacità ma pecchi di controllo, forse i tuoi genitori avevano ragione » Le mie erano proprio provocazioni, miste a delle crude verità. A volte le parole fanno più male di un pugno sferrato con la giusta potenza e velocità - Devo sbarazzarmi del Seras se voglio vincere.. - Iniziai a ricontrollare ciò che avevo tralasciato precedentemente. Quel oggetto donatomi dall'OSU era d'indubbio aiuto ma in quell'occasione mi era nemico. Esso rivelava il Chakra emanato da Hiro, cosi come il mio. Improvvisamente si accese una lampadina ed un ghigno divertito mi si dipinse in volto. Cercai di sfruttare le conoscenze che possedevo sulle tecniche di spionaggio e di guerriglia, cosi come di alcune tattiche di vecchi generali o comandanti andati in guerra per un unico scopo, difendere ciò che avevano più a cuore. Per assicurarmi una vittoria schiacciante dovevo stroncare il potere distruttivo del nemico e per farlo, avrei dovuto raggirarlo e colpirlo con qualcosa che mai si sarebbe aspettato.

    - Questo non mi serve più -

    Sollevai la Giara di Sabbia dalla schiena, poggiandola sul terreno ormai bagnato e successivamente, mi liberai del Seras staccandolo dall'occhio sinistro e poggiandolo dentro l'abnorme contenitore di polvere sabbiosa, ove sarebbe stato al sicuro e non mi avrebbe dato ulteriore problemi. Ritornai con lo sguardo ritto sul nemico, divaricando le gambe e abbassando il busto di qualche grado appena. Sentivo il corpo come se fosse più leggero ed i muscoli ancor più pronti all'azione. Era il mio turno d'attacco. Non mi restava altro che rendere nullo il suo di Seras e per farlo, creai dei sottilissimi ponti di Chakra tra me e la sabbia presente nella Giara, comandando ad una piccola porzione di elevarsi nell'etere e mescolarsi ad esso, cospargendosi a macchia d'olio. Ricorsi al Jutsu della Formazione Accecante e con essa, avrei potuto rendere nullo tutte quelle abilità e quelle capacità che andavano ad identificare il Chakra, sperando cosi di sparire dal suo radar. La vista, fortunatamente, non avrebbe dovuto trovare ostacoli alcuni ma a quello avevo già pensato. Per prima cosa avvicinai le braccia proprio al centro del plesso solare, congiungendo le mani e compiendo dei semplici e basilari sigilli: Cane e Tigre; cui mi avrebbero permesso di eseguire la Moltiplicazione Oboro, evoluzione della più semplice e più conosciuta tecnica del mondo Ninja. Marchiati a fuoco nella mente vi erano gli indumenti tenuti in quel momento, dalle scarpe al capo, lasciando la Giara fuori dal disegno. Perfino i lineamenti del corpo erano stati fissati, come se dovessi guardarmi in uno specchio. Tali strumenti mi aiutarono a sviluppare e realizzare meglio la creazione di ben venti copie di me stesso, tutte collocate attorno all'originale - Ed adeso.. - Non era giunta ancora l'ora di attaccare. Scelsi di ricorrere ad un ulteriore Jutsu di supporto, in modo da rendere ancor più difficile farmi scovare dall'avversario. Originale e copie, all'unisono, dapprima compirono il sigillo della Pecora, poi aprirono la bocca ma solamente il vero me stesso riuscì a far echeggiare nell'etere quelle stesse parole dette in precedenza, più e più volte. Esse dovevano ripetersi fino alla nausea, risultando concentrate maggiormente attorno alla figura del giovane Hiro, sperando in tal modo di distrarlo e farlo ancor più agitare. Sapevo, tuttavia, che quello che avevo creato fino a quel momento non sarebbe servito a nulla se non avrei nascosto la nostra posizione dalla vista del nemico. Nel repertorio dei miei Jutsu c'era solamente una tecnica che faceva al caso giusto ed era proprio il Velo di Nebbia. Il sigillo della Tigre mi permise di generare una fitta nebbia, simile a quelle che di solito si vedono a Kiri. Essa doveva collaborare con quel manto sabbioso creatosi in precedenza, senza contrastarla affatto, giacché riuscivo ad avere un maggior controllo sull'elemento polveroso, rendendolo ancor più forte e resistente. Nello stesso momento, comandai alle copie di correre verso la posizione di Hiro, formando un cerchio attorno alla sua figura e cercando cosi di distrarlo compiendo delle semplici "toccate e fughe".

    « E adesso vediamo come ti difendi da quest'attacco aereo »

    Mentì. Uno dei metodi più congeniali per riuscire a portare a termine uno spionaggio, era proprio l'infiltrazione. Per riuscirvi, il soggetto, doveva possedere sangue freddo e capacità di mentire oltre ogni limite. In pratica stavo consegnando al nemico false informazioni ed inoltre, quell'eco che continuava a ripetersi nelle sue orecchie, avrebbe dovuto fortificare quella menzogna, felpando cosi ogni fievole rumore generato da altre creazioni ed intenzioni. L'obiettivo, ciò nonostante, risultava essere l'esatto contrario. Non volevo certo attaccarlo dall'alto ma puntavo proprio dal basso, sfoggiando l'ennesimo Jutsu Mokuton in mio possesso. Mi bastava solamente compiere un solo sigillo, quello più comune fra i Jutsu di tal elemento: il Serpente. Dunque provai a fondere il Chakra Suiton e Doton, dando vita per l'ennesima volta a quella meravigliosa fusione, ricca di storia e di potenza, responsabilità ed onore. Dovetti richiedere al corpo una maggior velocità di esecuzione in tutta la strategia creata, partendo dal primo Jutsu messo in scena e finendo con quello dei Ceppi Crudeli, in tal modo da rendergli ancor più difficile la vita. Dal terreno posto vicino i piedi di Hiro, pochi secondi dopo l'esecuzione del sigillo, avrebbero dovuto crearsi delle travi in legno che, crescendo ad incredibile velocità, provarono a bloccare come prima cosa le sue mani e poi la testa, come se fossero dei ceppi in stile medievale. La particolarità di quei ceppi, era la loro incredibile capacità di sopprimere il Chakra. Volevo vincere e ribaltare le sorti di quello scontro.

    - E adesso cosa farai? -




    Riassunto Azioni


    Azioni
    - Formazione Accecante di Sabbia: Noise;
    - Moltiplicazione Oboro (Creo 20 Copie);
    - Scudo Dell'Eco come da post;
    - Velo di Nebbia;
    - Ceppi Crudeli;

    parametri
    Resistenza: 252
    Stamina: 259-20-1-1-10-45=182

    Maestrie e Abilità
    Concentrazione del Chakra
    Abilità Sensoriale: Udito Fenomenale
    Jutsu ad una mano
    Tecnica del Richiamo
    Dominatore delle Sabbie Liv I
    Chakra Possente Liv I

    equipaggiamento
    Coprifronte
    Giara di Sabbia [4-3= 1 Carica]
    Skewers [1] → Taschino Porta Armi
    Giubbotto Ninja
    Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    Kobashot → Braccio Sx
    Borsello Porta Armi [1] → Applicato sul fondoschiena

    Taschino Porta Armi [1] → Applicato sulla coscia destra

    Cintura Robusta Trasversale [1]

    Rotolo Piccolo [5] → Giubbotto Ninja
    Rotolo Piccolo [1] → Maschera Respiratoria - Giubbotto

    Testa [Resistenza protezione]: Coprifronte di Suna [30]
    Busto [Resistenza protezione]: Giubbotto Ninja [100]
    Avambraccia [Resistenza protezione]: //
    Braccia [Resistenza protezione]: //
    Mani [Resistenza protezione]: //
    Cosce [Resistenza protezione]: //
    Gambe [Resistenza protezione]: //
    Stinchi [Resistenza protezione]: //

    Consumabili
    Tonico Coagulante [2] → Borsello Porta Armi

    Conoscenze
    Militaristiche strategiche Liv I
    Naturalistiche Liv II

    note
    Spero che le conoscenze Militaristiche e Strategiche servino a qualcosa :please:

     
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    HIRO HAJIME


    PRIMAVERA

    [Paese del Vento]

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    Scheda - Parlato - Pensato - Azione

    Sunagakure - 12 am - Esterno delle mura



    L'ultima cosa che vidi del mio avversario, poco prima che il mio raggio di chakra partisse nella sua direzione, fu la sua faccia terrorizzata, probabilmente consapevole della potenza devastante del colpo.
    L'azione d'attacco fu talmente frenetica che non mi accorsi neanche della pioggia che mi lentamente mi stava bagnando i vestiti.

    La terra tremò e cominciò a spaccarsi mentre il terrore di aver esagerato mi passò per la testa, come se mi fossi subito pentito di quello che avevo fatto. Avevo paura di disintegrarlo con quel colpo ma, immediatamente dopo, quel terrore fu spazzato via dallo stupore creato in me dalla difesa del mio avversario: una gigantesca gabbia era apparsa attorno a lui, circondando il mezzo busto che usciva dalla nuda terra, sigillandosi completamente.
    Il basso rilievo che vi si trovava inciso rappresentava quasi un volto, rigido come una maschera, che mi osservava come fosse vivo, con i denti stretti e gli occhi furiosi.

    -----------------------------------------------------------------
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    -----------------------------------------------------------------



    La gabbia non si mosse di un millimetro, rimase impassibile e assorbì tutto il colpo senza riportare alcun danno. Rimasi esterrefatto dalla potenza che quel chunin seppe tirar fuori, facendomi dubitare di ciò che credevo fossero davvero le sue capacità.

    Pensai, in un primo momento, che quella dimostrazione di potere fosse solo l'anticipo di ciò che egli potesse coltivare in se stesso, quindi, per evitare altre spiacevoli sorprese, decisi di rimanere più prudente per i prossimi scontri. Quella difesa era incredibile, non potevo dire di no, ma quali effetti avrebbe avuto sul suo corpo, quanto poteva essere dispendiosa una difesa letteralmente impenetrabile, anche da una delle armi più potenti del mondo ninja?
    Erano domande che anche lui si sarebbe potuto chiedere sul mio attacco, visto che esso mi aveva letteralmente prosciugato il chakra. Stavo per raggiungere il limite di tecniche che sarei riuscito ad usare prima del mio scontro, e i miei cannoni avevano decisamente abbassato l'asticella delle mie risorse. Anche se fu per la maggior parte chakra naturale ad uscire dal mio corpo, non potei non accorgermi come quell'attacco avesse prosciugato anche le mie riserve personali.

    - Quell'attacco.. Solo un pazzo proverebbe ad utilizzarlo in un allenamento.. -

    - Pazzo!? Con chi credi di star parlando ragazzino? E pensare che per evitare di ferirti mi sono anche trattenuto mentre lo usavo. -

    Il battito, al sentire quelle parole, accelerò diventando irregolare e frenetico, così come il respiro. Portare aria ai polmoni stava diventando faticoso e sentii ogni mia fibra fremere, pronta a lanciarglisi al collo e fargli rimangiare ogni singola parola. Braccia e gambe, seppur affaticate, erano pronte a continuare senza perdersi d'animo.
    Lo osservavo in cagnesco, come una preda pronta ad essere distrutta e mangiata dal suo predatore ma, quando i primi pensieri da carnefice mi passarono per la mente, mi resi conto che uno dei miei scatti di furia stesse per cominciare.

    - Non riesci a controllarti o sei davvero idiota? -

    Cominciai deliberatamente ad ignorarlo. Se il suo intento era provocarmi ci era quasi riuscito ma avevo capito il suo gioco e non intendevo cadere in una trappola così futile, nonostante la situazione mi rendesse difficile lo stare calmo a sentire gli insulti del mio avversario, anzi.
    Ormai sapevo benissimo come mantenere il mio autocontrollo e cominciai a rallentare il respiro, inspirando e espirando in maniera controllata per rallentare la produzione di adrenalina e il battito cardiaco.
    Feci l'ennesimo sospiro, gonfiai il petto nella solita posa fiera che mantenevo in quella forma, involontariamente, e lo guardai negli occhi.
    Qualunque cosa dicesse non aveva importanza, sapevo di potevo batterlo in potenza, dovevo solo capire come abbattere le sue difese impenetrabili e di sicuro la potenza dei miei attacchi l'aveva spaventato, se così si poteva dire, visto che stava cercando di provocarmi per indurmi a commettere errori.

    - Scusami, effetti collaterali di questa tecnica, controllare tutto questo chakra mi stressa parecchio. Per qualunque cosa io abbia detto di offensivo, devi scusarmi. -

    - Hai delle ottime capacità ma pecchi di controllo, forse i tuoi genitori avevano ragione. -

    Questo era davvero un colpo basso, parlare dei miei genitori era stato un grave errore da parte sua, queste parole parole fecero più male di una spada di vento in pieno volto e lui ne era consapevole e, per questo, ne avrebbe pagato le conseguenze nella mia prossima offensiva. Adesso, però, dovevo solo concentrarmi sulle sue prossime intenzioni: avrebbe attaccato o sarebbe rimasto difensivo?

    Fu a quel punto che, dopo una strana espressione facciale, il mio avversario fece la sua mossa. Si tolse per qualche motivo il suo Seras, anche se non capivo a quale scopo, toglierlo avrebbe portato solo il risultato di avere meno visione tattica del campo e in quel modo non poteva tenere traccia della mia posizione.
    Anche se avesse voluto evitare di essere rintracciato, il sistema di ricezione del chakra rilevava la sua fonte di chakra e non quella del seras, quindi ero davvero curioso sulle motivazioni di quella scelta.

    Rimessosi in pozione, senza che egli muovesse un muscolo, constatai che l'aria si faceva man mano più difficile da respirare. Come durante una tempesta di sabbia, quest'ultima comincio a vorticare nell'aria, riempiendola della sua polvere. Di certo non riscontravo difficoltà ne alla vista ne alla respirazione ma, quando osservai il Seras, esso dava delle strane interferenze. Probabilmente a causa della gigantesca massa di chakra che controllava la sabbia tutto intorno, stavo trovando difficoltà nell'identificare il mio avversario, il cui puntino si era allargato letteralmente a macchia d'olio sulla mappa, creando un unico, grosso cerchio.

    Molto probabilmente ciò era voluto, e questo poteva essere una spiegazione al perché si era tolto il Seras, anche se in teoria non avrebbe dovuto riscontrare problemi visto che non rivelava il suo stesso chakra nella mappa.

    Distratto dall'ambiguo fenomeno, mi resi conto che il mio avversario non si era fermato e continuava a comporre sigilli. Una volta conclusa la prima sequenza, 20 copie di se stesso apparvero sul campo. Erano completamente identiche ma aveva usato una moltiplicazione diversa rispetto a quella che veniva insegnata all'interno dell'accademia, visto che i sigilli erano diversi da quelli di quest'ultima.

    Per evitare di dover combattere alla ricerca del mio avversario, ripensai a quello che avevo imparato all'accademia.

    - Se sono davvero copie illusoria, allora non dovrebbero risentire degli agenti atmosferici, a differenza dell'originale, quindi potrei usare anche della semplice pioggia per scovarlo. -

    Mentre il mio avversario si preparava ad accumulare il chakra per la prossima tecnica, agii di scatto e accumulai all'interno dello stomaco una modesta quantità d'acqua e chakra, pronta ad eiettarsi dall'interno della mia bocca come una sottospecie di geyser.
    Il mio obbiettivo sarebbe stato quello di sparare in aria la corrente d'acqua, volgendo il viso perpendicolarmente verso il cielo, per far ricadere l'acqua così come aveva fatto in precedenza il mio avversario, in maniera molto simile a una pressante pioggia. A quel punto avrei osservato le varie copie, cercando di capire quale di esse venisse effettivamente inzuppata dall'acqua, scartando coloro che non ne venivano toccati e che quindi non potevan essere l'originale.

    Una volta scovato l'avversario, sarei stato subito investito dall'intenso vociare delle copie che ripetevano costantemente le stesse parole già dette dal mio avversario. Anche se non capivo da chi provenisse il vociare, viste le precauzioni del mio avversario, avrei saputo quale sarebbe stato il mio avversario e, forse, con il calare della pioggia, anche la sabbia sarebbe caduta al suolo permettendomi di rimettere in moto il mio Seras e scovare il mio avversario grazie al suo stesso chakra.

    Una volta che una nuova nebbia mi avrebbe avvolto nuovamente, questa volta differente da quella sabbiosa e molto più simile ad una vera nebbia, con tanto di umidità compresa, vidi le voci accerchiarmi. Non avevo idea del piano del mio avversario, perciò avrei deciso di effettuare una ritirata strategica nel mentre che la nebbia rendeva impossibile vedere il mio avversario.

    - Dochuu Eigyo no jutsu - Avrei pensato di sfuggita.

    Avrei accumulato in ogni fibra del mio corpo, partendo dalle punte delle dita dei piedi alla punta dei capelli più sottili, una grande quantità di chakra che avrei collegato ad una massa di chakra immessa nel terreno. Man mano che il collegamento avveniva, avrei cominciato a sprofondare nella terra sotto i miei piedi. Quando sarei arrivato al mento, avrei preso un grosso respiro e mi sarei infilato completamente all'interno del terreno.

    L'aria sarebbe mancata sensibilmente all'interno della terra, quella tecnica era ancora decisamente incompleta e, in questo stato, era come essere seppelliti sotto metri e metri di terra ma grazie agli allenamenti riuscivo ad avere una certa mobilità e potevo spostarmi molto similmente ad una talpa.
    Avrei cercato di ricordarmi, consultando la mappa, dove avessi visto l'ultima volta il mio avversario, e mi sarei avviato velocemente verso l'ultima posizione a me nota, posizionandomi dietro quelle che sarebbero state le sue ignare spalle.

    Aspettando di sentire rumori, avrei sentito distintamente il terreno smuoversi, come delle radici che scavavano all'interno e si dirigevano verso il punto in cui ero sceso sotto terra.


    ☙ Azioni:

    - Onda esplosiva (Come descritto nel post)
    - Tecnica del Pesce Sotterraneo
    -
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 149-10-18
    Resistenza:250

    Stamina Senninka: 0
    Resistenza Senninka: 228


    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 121/300
    Resistenza: 250/250

    Stamina Senninka: 0
    Resistenza Senninka: 228


    ☙Slot d'acqua:

    Slot: 11 - 5 = 6
    -------------------------------------------------------------------------
    Armatura:

    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]
    [Busto]Giubbotto Ninja[100-P. Resistenza](Non Equipaggiato)

    Equipaggiamento:

    - 2x Tirapugni Estesi
    - 20m Filo d'acciaio
    - Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    - Kobashot
    - 1x Tonico Idratante

    Conoscenze / Maestrie:

    -Naturalistiche
    -


    Edited by Tenshi-1 - 5/7/2021, 01:40
     
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