Hiro Hajime

NOME Hiro

COGNOME Hajime

DATA DI NASCITA ED ETà 10/08/02-18

KEKKEI GENKAI Senninka [II Stadio]

VILLAGGIO NATALE Otogakure

VILLAGGIO ATTUALEOtogakure

GRADO Chunin - Agente O.S.U: Sezione "赤" Aka

TAGLIA 9450 Ryo

SEGNI PARTICOLARI Cicatrici da graffi e morsi

ACHIEVEMENTS

•Avvenimenti

Personal Quest

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• Dalle Ceneri...

Allenamenti

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• Il suono del Deserto [Pareggio]

Eventi

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• --[tipologia evento]

Missioni

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• [b] tales of god, cues of blood
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DESCRIZIONE PSICO-FISICA

CARATTERE
Amante della tranquillità, della pace e della serenità. In cerca della sua via del ninja è ancora inesperto e ma molto sicuro di sé. Non ricorda bene per cosa si è spinto a diventare un ninja ma segue un comandamento auto imposto: proteggere chiunque sia in difficoltà. A causa dell'inesperienza e dei suoi problemi di controllo della rabbia, si sente particolarmente inetto e difficilmente riesce a coprire ruoli da leader, poiché ha molta paura di perdere il controllo, nonostante abbia dimostrato più volte di sapersi riprendere facilmente. Preferisce lasciarsi guidare e compiere il suo dovere senza il minimo lamento e con la massima operosità, ma non sopporta chi tenta di prendere il potere immeritatamente. Quando deve proteggere la sua squadra riesce a tirare fuori uno spirito combattivo che lo guida e lo porta fuori dai guai. Non aspetta altro che mettersi alla prova e conquistare un pò di sicurezza che gli permetterebbe di fare un enorme salto di qualità.

DESCRIZIONE FISICA
I lineamenti del viso di Hiro sono completamente alieni a quelli del paese della terra: il viso è giovanile e delicato, la carnagione abbastanza pallida fa risaltare dei profondi occhi blu come il mare. I capelli ed i grandi occhi lo rendevano un ragazzo decisamente appariscente e di bell'aspetto, anche se non particolarmente nei gusti delle ragazze del posto che preferivano uomini molto più ben piazzati e mascolini rispetto a lui. E' anche piuttosto basso rispetto alla media, infatti raggiunge appena 1,70m. Il suo essere costantemente a contatto con la natura, i batteri e germi lo hanno reso abbastanza resistente alle malattie e capace di cavarsela da solo in momenti di isolamento in ambienti ostili come le lande rocciose di Iwa. Solitamente veste un kimono scuro abbastanza particolare, forse più vecchio di lui di generazioni, e degli abiti abbastanza comuni.

Nascita:
Crescere per mano di una famiglia adottiva è una cosa fantastica, e di questo Hiro lo sa molto bene.
La vita di Hiro comincia quando, durante una notte dal cielo sereno, una culla con un piccolo appena nato senza nessun biglietto furono lasciati davanti la porta di una abitazione di una famiglia abbastanza ricca di Iwa, e a ritrovarlo fu proprio la madre adottiva. La sua vita però non fu certo però rose e fiori: vedere la propria famiglia diventare sempre più diversa da se in quando aspetto non è molto facile quando sei un bambino, cominci a chiederti se tu sia sbagliato rispetto agli altri e vorresti avere punti in comune con chi ti sta vicino.

Fin da piccolo 2 aspetti della sua personalità si fecero sempre più presenti e appariscenti: il ragazzo, fin da bambino, ha avuto una strana affinità con gli animali, passava ore a giocare con qualsiasi animaletto vedesse, compresi topi o insetti, destando non poche preoccupazioni da parte dei genitori. Sembrava capirli, dargli ordini, o giocarci come fossero suoi simili.
Ma anche se questo comportamento era preoccupante, nulla aveva a che fare con il secondo aspetto della sua personalità, che poteva risultare ben più pericoloso:
Egli dimostrava, in momenti di stress, una furia incontrollata. Dapprima gli fu diagnosticata l'iperattività ma per assenza di prove effettive o incongruenza tra i sintomi, non si capì mai certamente quale fosse la causa di quegli scatti d'ira

Adoloscenza
Gli anni passarono e Hiro dimostrava ogni giorno di essere un bambino sempre più violento finché un giorno non accade l'evento catastrofico. Mentre giocava con un gruppo di bambini, dal braccio del ragazzo spuntò fuori una piccola lama, non di metallo ma di un particolare materiale simile alla oelle umana ma molto più duro, con la quale colpì erroneamente una bambina. Di per sé l'evento fu una cosa da nulla poiché la bambina si era solo tagliata gravemente, ma ciò che accadde scatenò l'ira della comunità locale.
Molti bambini additavano Hiro come un "mostro" e si divisero in 2 parti: chi aveva troppa paura e chi invece, abbastanza spavaldo, cercava di approfittarsi della sua fragilità.
I genitori iniziarono Hiro a una lunga serie di visite mediche, che rivelarono un particolare sconcertante:
Hiro possedeva un patrimonio genetico del tutto differente da un normale bambino, il gene Senninka. Questo particolare tipo di genoma gli permetteva di possedere poteri unici e legati a forze naturali, collegati sia alle forme eremitiche che ai segni maledetti.

Accademia:
Nonostante il dramma iniziale, la famiglia di Hiro venne immediatamente messa in contatto con il villaggio del suono e seguita da una jonin del Suono per riuscire a gestire al meglio la situazione, già delicata di suo. Iku Itsuko, la jonin in questione, convinse tutta la famiglia che per Hiro non ci sarebbe stata altra strada se non quella di diventare uno shinobi, per essere un ambiente si pericoloso ma ricolmo di soggetti competenti alla sua protezione. Inoltre, trovandosi in questo genere di ambienti, poteva imparare a controllare quel potere insito dentro di sé senza essere pericoloso per se e per gli altri. E, dopo qualche perplessità, la famiglia Suzuki accettò l'eventualità.
Per molto tempo, Iku divenne l'insegnante privata del ragazzo e con ella strinse un particolare rapporto di amicizia, come fosse la sua seconda madre adottiva. Non pochi furono gli eventi di ribellione ma facilmente il jonin riuscii a sistemare la situazione. Non furono pochi gli allenamenti nelle foreste fredde di Iwa, o nelle sue grotte rocciose, a stretto contatto con le forze naturali dalle quali prendeva il suo potere, ma anche con gli animali, i suoi principali alleati in quel momento.

Genin
Dopo un ottimo esame, Hiro decide di approfondire il suo percorso spirituale, andando a scavare nel suo suo animo attraverso un lungo viaggio intrapreso tra la le lande di pietra che caratterizzano Iwa, incontrando e scontrandosi con i più disparati animali che poco a poco gli insegnavano come controllare i suoi istinti più primitivi e a comunicare con l'energia naturale che accumulava, utilizzandola coscientemente.
Grazie a questo viaggio acquisisce il controllo del suo primo elemento, la Terra, e approfondisce la conoscenza della propria arte magica innata, riuscendo a sbloccarne alcuni effetti davvero particolari, ed è proprio dopo questi importanti sviluppi che decide di tornare finalmente al suo villaggio, più determinato che mai a continuare la sua carriera.

Chunin
All'età di 16 anni, Hiro partecipa prematuramente ai suoi primi esami chunin, riuscendo a sbalordire tutti grazie alle sue capacità di controllo del chakra naturale e del primo stadio della sua particolare innata, che resulta, però, palesemente ancora incompleta.
E proprio durante il suo servizio come chunin che alcuni eventi segnano la sua vita in maniera profonda: l'attentato alle accademie, l'istituzione dell'osu come principale istituzione di controllo delle faccende di tutti i villaggi ninja e l'entrata in scena del terrorista conosciuto come Fury sono tutti e eventi che hanno un influenza sulla psiche e sul suo modo di vedere il mondo ninja, non più come un mondo ostile in generale e governato dalla legge del più forte ma piuttosto come un mondo governato dalla paura di ciò che i potenti sono in grado di fare e sull'effetto che essi hanno sui più deboli e ingenui, o almeno questo sa chi lo conosceva da vicino. Dagli attentati non hanno più notizie di lui, ne di cosa sia successo alla sua famiglia, caduta in rovina dopo nefasti eventi passati in secondo piano durante quel periodo di crisi.

Formalmente si iscrive alla sezione Cremisi seguendo i propri ideali, ma non si fa vivo per ben più di un anno, ricominciando a viaggiare in lungo e in largo alla ricerca del perché di questi eventi, cercando di ragionare sul suo passato, presente e futuro e finalmente padroneggiare la sua furia innata e quel senso omicida che rimaneva accumulato dopo di se e che rischiava di prendere vita nei momenti più stressanti della sua vita, come appunto quello che stava passando.
Dal viaggio tornerà purtroppo senza risposta, ne su di se, ne su cosa sia successo al mondo in quel periodo di tempo, ma con un bagaglio di conoscenze decisamente più vasto, riuscendo a padroneggiare ben 3 elementi contemporaneamente e sbloccando il suo potenziale nascosto.