[B] Tell me no lies.

Missione Osu (Sez. Lucente) [max 3 chuunin]

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    Una convocazione viene diramata dalla nave ammiragliato dell’OSU al mattino :
    Tre tra i chuunin liberi da altri compiti sono richiesti per l’espletamento di una missione di competenza della sezione Hikari. Data l’urgenza, sono accettati anche membri di altre sezioni. Si prega di recarsi al più presto possibile e non oltre il calare del sole nell’androne antistante l’ufficio di Jin-sama.

    Prenotatevi e poi introducetevi nella missione. Sarà difficile per cui se non ci saranno tre partecipanti, non potrà partire. Ricordatevi che l’esito di questa guerra dipenderà dall’esito di missioni come questa.
     
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    Sono intento a fare colazione, un po' di cereali e del latte freddo, dato che non ho voglia di scaldarlo, quando il mio Seras, un utile dispositivo di comunicazione dato in dotazione a tutti gli agenti dell'OSU, comincia a vibrare. Ci è stato detto nella riunione di orientamento di portarlo sempre con noi in caso di emergenza, e così faccio.
    Pigramente poso il cucchiaio nella ciotola e porto il comunicatore all'orecchio.

    CITAZIONE
    Tre tra i chuunin liberi da altri compiti sono richiesti per l’espletamento di una missione di competenza della sezione Hikari. Data l’urgenza, sono accettati anche membri di altre sezioni. Si prega di recarsi al più presto possibile e non oltre il calare del sole nell’androne antistante l’ufficio di Jin-sama.

    Qui Sakata, sezione Gin, sono pronto ad intervenire quando volete, mi recherò immediatamente sulla Dai-Shinigami!

    Sezione Hikari mmmm se non ricordo male dall'orientamento, sono coloro che si occupano di rintracciare e proteggere individui dotati di poteri particolari, ma non hanno rilasciato molti dettagli a riguardo.
    Sarà interessante, e potrò cercare delle ulteriori informazioni su Shinsuke e su quel bastardo di Shoyo, se avrò fortuna!


    Mi sbrigo a finire la colazione affondando il cucchiaio e trangugiando i cereali come fossi un cane che non vede un pezzo di carne da parecchi giorni. Ho il fuoco negli occhi, lo sguardo deciso e pronto a qualsiasi cosa. E' da un po' che non ricevo un vero incarico in effetti.
    Mi preparo con tutto il mio armamentario e la tenuta che mi ha regalato Elessar, ottima per agire in incognito ed in maniera abbastanza furtiva, se sai come muoverti. Assicuro la katana al fianco, la lama retrattile al braccio sinistro ed il kobashot al destro.
    Una volta pronto, esco di casa in direzione del palazzo dell'Hokage. Salto agilmente di tetto in tetto, corro e mi arrampico sui muri di case e palazzi, fino a raggiungere una piattaforma in legno lungo il monte con i volti di pietra degli Hokage, li mi soffermo un attimo ad ammirare una delle vie più grandi e trafficate del villaggio, gremita di gente e di armonia.



    Voglio proteggere tutto questo: la serenità e la spensieratezza delle persone, voglio evitare loro sofferenze, voglio continuare a sentire le voci, le risate, le grida dei bambini che giocano, dei mercanti che attirano clienti.
    Voglio evitare che altri soffrano come ho sofferto io e le molte altre persone ridotte in schiavitù. Ancora i ricordi di quel mese da prigioniero mi provocano una fitta al cuore, non tanto per me, quanto per gli altri prigionieri, molti morti sotto i colpi di frusta intenti a scavare nella montagna, ma moltissimi morti nella rivolta che ho provocato.
    Per questo diventerò un giorno il più forte di tutti, per scongiurare eventi simili con la mia sola esistenza. Per proteggere questa vista di cui posso godere in questo momento. Ma per farlo ho ancora moltissima strada da percorrere davanti a me e probabilmente moltissime altre sofferenze ed ostacoli si porranno sul mio cammino, molto probabilmente fin da oggi, o nei prossimi giorni impegnato in questo nuovo incarico.

    Sto per compiere un altro passo!

    Mi getto quindi nel vuoto, pronto ad attutire e controllare la caduta con il Chakra e scatto rapido verso il palazzo dell'Hokage, ormai poco distante.
    Entro a volto scoperto in modo da farmi riconoscere e mi dirigo direttamente al piano dell'ufficio del Kage, dove si trova il sigillo di trasferimento che collega con il QG dell'OSU, l'imponente Aeronave sempre in movimento.
    Non c'è Roh a stressarmi, solo un Anbu di guardia che mi comunica che anche l'Hokage non è presente, mi lascia accedere all'ufficio e mi controlla mentre mi avvicino al sigillo di trasferimento, pronto ad eliminarmi al primo passo falso. Del resto in quell'ufficio ci sono informazioni riservate e cose simili, se fossi un impostore o pronto a tradire portando con me documenti segreti, ci metterebbe un istante ad abbattermi.
    Ignorando per quanto possibile la sua presenza, salgo sul sigillo di trasferimento che, una volta attivato, mi teletrasporta all'interno dell'aeronave. Come al solito c'è un grosso via vai di gente, tutti indaffarati in qualche mansione in preparazione all'imminente guerra col nemico ad occidente. Mi muovo lungo i corridoi fino a raggiungere il posto designato, un ampio spazio fuori dall'ufficio del comandante supremo dell'OSU: Jin Senju, un uomo insignito del titolo di Ninja Leggendario e descritto da tutti come il più forte degli Shinobi. E' lui il mio obiettivo, è lui quello che devo ambire a sorpassare per riuscire nel mio intento, anzi ancora di più.
    Ma al momento è come paragonare una goccia di rugiada, che sarei io, ad una cascata imponente.
    Mi appoggio al muro ad aspettare che arrivi qualcun altro e che mi diano le direttive per la missione, forse dovrei usare il Seras per avvisare che sono li? ma no, lo sapranno già, sicuramente tutta la nave è scandagliata in ogni istante da una squadra sensitiva con registrato il chakra di tutti gli agenti e gli operatori e chissà quali altre misure anti-intrusione. Non mi resta che aspettare pazinetemente.

    Jiren

    Volevo aspettare la fine del mio allenamento per avere qualche punticino in più ma fa niente :asd:


    Edited by King Key - 21/5/2021, 23:28
     
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    Osservavo incuriosito il mondo scivolare lentamente attraverso il vetro di quel piccolo oblò, volare non faceva certo per me ma dovevo ammettere che quell'esperienza era decisamente affascinante. Mi trovavo a bordo della Nova Shinigami, nuovo centro operativo dell'OSU, organizzazione di cui ero entrato da poco a far parte.

    Incredibile... Chi l'avrebbe mai detto che mi sarei trovato su una nave volante come questa...

    Eh già, poco meno di un anno prima mi trovavo ancora nei boschi in compagnia della mia famiglia, ed ora ero un Chunin, membro Osu, in viaggio verso mete sconosciute. Quasi ancora stentavo a crederci ma le frecciatine dei miei compagni animali non mancavano di ricordarmelo oltre al fatto che proprio quella mattina ero stato convocato con urgenza per una missione.

    Forza ragazzi, finalmente si va in scena... Vi voglio concentrati e pronti all'azione!

    I miei quattro compagni erano ormai veri e propri membri di quello che poteva essere definito "il mio branco" e, per quanto ciò mi caricasse di non poche responsabilità verso di loro, mi rendeva fiero ed orgoglioso. Voleva dire che, nonostante tutto, stavo crescendo e, avevo le carte in regola per eguagliare il valore degli Alpha a cui mi ispiravo, ovvero quello del mio vecchio branco che mi aveva guidato fin dalla nascita e quello del branco incontrato tra i boschi di Konoha che mi aveva aiutato a controllare i miei istinti animali.

    Non vi deluderò... Sarò sia un grande Alpha che un grande Ninja...

    Fu con quel pensiero che varcai la soglia che, dagli sconfinati corridoi dell'aeronave, conduceva alla sala antistante l'ufficio di Jin Senju, attuale comandante dell'OSU. Mentre la porta scorrevole si richiudeva alle mie spalle ed i miei lupi si accomodavano in un angolo spazioso della stanza, non potei non notare che qualcuno era già lì in attesa, qualcuno che conoscevo ormai abbastanza bene.

    Jiren... - Esordii sorridendo - Non dirmelo... Saremo compagni di squadra? Sarà un onore combattere al tuo fianco questa volta!

    Non potevo che sentirmi più sicuro ad avere lui come compagno di squadra, d'altronde era uno dei pochi ad avermi sconfitto, addirittura due volte. Dopo qualche convenevole scambiato con lui non mi restava quindi che attendere l'ultimo compagno di squadra di quella missione, nonchè chi ci avrebbe date più dettagliate informazioni a riguardo, d'altronde tutto ciò che al momento sapevo era che si trattava di qualcosa inerente alla sezione Hikari e cioè rintracciamento e protezione dei cosiddetti Kirakami. Sarebbe stato certamente interessante...



    Juza Wolf

    Note: Al prossimo post inserisco lo specchietto apposito


    Edited by Roy90 - 23/5/2021, 00:17
     
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    Calzai i sandali chiodati stringendoli adeguatamente attorno ai miei piedi. Infilai le braccia nella giubba rifinita e dopodiché chiusi la cerniera tirando la zip fino al collo. Volsi il mio sguardo verso il baule, dove tenevo alcuni dei miei equipaggiamenti più preziosi. Esso si trovava a poco meno di due passi di stanza, perciò allungai la gamba di quel tanto che bastava per avvicinarmi e girai la chiave per aprirlo. Mi buttai a capofitto al suo interno, tirai fuori prima di tutto il limb system e lo indossai subito al braccio destro. Solo le dita rimanevano visibili e di conseguenza tutto il resto era protetto dall’indumento. Spostai alcuni vecchi fogli di giornale e scorsi gli scintillii di ciò che era celato al di sotto: il guanto speciale glaciax. Lo afferrai con un gesto lento della mano. Ero visibilmente incerto sul da farsi. Forse cresceva in me l’ansia per la missione o forse quell’arma mi riportava alla memoria momenti alquanto spiacevoli. Infilai la mano tremante ed essa sparì al suo interno, ingurgitata da quell’oggetto maledetto. Mi diressi alla porta in compagnia di Ryuu, la lucertola più amichevole del pianeta terra, almeno nei miei confronti, per gli altri decisamente meno. Salutai mio padre abbracciandolo, come ogni volta che partivo per una missione. Era un gesto d’affetto che era diventato un rituale tra noi e per me era molto importante.

    Raggiunsi il palazzo del Mizukage in una manciata di minuti. Chiesi in giro indicazioni per raggiungere la base dell’O.S.U e mi fu di conseguenza indicata una stanza situata in fondo alle scale. Essa era sorvegliata da numerosi ninja che mi posero altrettante, se non di più, domande. Una volta verificata la mia identità e le mie motivazioni mi permisero di entrare. Così salì su questa specie di piattaforma in pietra posta equidistante da ogni lato dove era stato applicato un fuunjutsu di alto livello. Entrò con me una donna con il kanji dell’O.S.U. impresso sulla giubba. Mi chiese solamente se fossi pronto al ché io, senza pensarci minimamente, annuì. La sua reazione fu istantanea, portò la mano davanti a se e realizzò un unico sigillo. Si illuminò fortemente il fuunjutsu sotto di me, così tanto da costringermi a chiudere gli occhi. Stava accadendo per davvero? In realtà non era la prima volta che mi capitava di teletrasportarmi, ma il cuore mi salì in gola e trattenni il fiato. Serrai le palpebre ancora di più e quando finalmente riaprì gli occhi mi ritrovai sulla Nova Shinigami, ossia la nave volante dell’esercito ninja!
    Ryuu invece non apparì minimamente sorpreso, anzi era come se non fosse accaduto un accidenti. Solamente dopo qualche secondo iniziò a perlustrare i dintorni analizzando l’aria con la punta della sua lunga lingua. Ma evitai di farmi domande sul suo comportamento, dopotutto era un animale e per quanto fosse dotato di intelligenza era sempre guidato dall’istinto.

    Fortunatamente un ragazzo ci fece strada attraverso quel labirinto di strade e persone. Diamine! Quella nave sembrava affollata quanto una città.
    Mi fermai un solo momento difronte un oblò ad osservare il panorama. L’azzurro del cielo mi sembrava sconfinato e le nuvole erano sospese proprio accanto a noi o perfino più in basso. Forse, allungando il braccio al di fuori dell’oblò, avrei potuto sfiorarle. Rimasi totalmente estasiato. Avevo anche paura, ovviamente, poiché se fossimo caduti da quell’altezza non ci avrebbe potuto salvare proprio un bel nulla. Ma era uno spettacolo unico che non si poteva non apprezzare. Fui riportato con i piedi per terra dal mio accompagnatore che mi tirò spazientito la maglia. Passammo per un altro paio di corridoi e poi mi lasciò proseguire da solo dandomi delle direttive sommarie.
    Dopo un centinaio di metri raggiunsi il salone antistante l’ufficio del Sannin Jin Senju, lo stesso ninja che aveva sconfitto difronte a me Qayin quello che mi sembrava un secolo prima. Al di fuori erano presenti altri due ragazzi, di cui uno lo riconobbi immediatamente, Juza, il ragazzo un po’ selvaggio che era diventato quasi una presenza fissa in ogni missione che svolgevo all’estero.

    Ciao Juza! Ti trovo bene!

    Notai che era seguito e circondato da un branco di... cani? No! Erano dei dannatissimi lupi! Probabilmente lo avevo rimosso dai miei ricordi ma davvero combatteva al fianco di così tanti lupi?! Cercai di nascondere il mio sbalordimento e provai a concentrarmi su altro. Squadrandolo da più vicino vidi che indossava perfino il giubbotto chunin.

    Complimenti per la promozione; come stai?

    Dopo questo breve scambio di battute mi sarei rivolto all’altro ragazzo che non conoscevo.

    Piacere di conoscerti, sono Suzaku Kaguya di Kirigakure.

    Riassunto Azioni


    Azioni
    -

    parametri
    Resistenza:700
    Stamina:600

    Resistenza Ryuu: 500

    Maestrie e Abilità
    Combattente Armato [I° Specialista in Tirapugni - II° livello: Arte della Spada - Kenjutsu - Hojōjutsu]
    Guerriero Invisibile [III° livello: Maestro delle Nebbie]
    Stile Acrobatico [II° livello: Stile della Cavalletta - II° Movimento a due braccia - III° Stile Acrobatico - Wushu]

    Sigillo Maledetto Normale [I Stadio] (sul cuore)
    Concentrazione del chakra
    Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    Enfasi Animale
    Armatura Ossea
    Fiore Osseo
    Concentrazione Superiore del Chakra
    Transfert
    Esplosione del Chakra
    Tecnica del Richiamo [Kuchiyose no Jutsu] [Serpenti]
    Disperdi (Kai)

    equipaggiamento
    - Limb System v.03 [Braccio dx]
    - Sandali chiodati
    - Glacyax [Braccio sx]
    - Mantello Semovente Bastion [indossato sopra le altre protezioni]
    - Maschera respiratoria
    - Monocolo Fotografico
    - Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    - Coprifronte esteso
    - Giubba Rifinita
    - Guanti placcati
    - Paracosce Laminate

    Consumabili
    - Siringa con antidoto superiore
    - Tonico coagulante
    - Tonico da guerra
    - Shuriken [x5]
    - Palla di luce

    Conoscenze
    Tecniche del chakra [II°]
    Storiche [II°]
    Orientative e geografiche [II°]

    note
    //



    Edited by Steg - 24/5/2021, 10:24
     
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    I tre ragazzi si incontrarono nell'androne antistante l'ufficio di Jin Senju, attuale leader dell'OSU. Palpabile erano l'ansia per i pericoli venturi e la curiosità di conoscere i dettagli di quell'incarico. Jiren Sakata conosceva entrambi i suoi compagni di missioni, ma questi si incontravano per la prima volta. Sukazu Kaguya rimase sorpreso di vedere Juza Wolf accompagnato da ben quattro lupi. Dall'alto della sua esperienza, il Kaguya avrebbe ritenuto scomodo gestire quattro belve del genere in una missione di infiltrazione. Tuttavia la missione era stata richiesta dalla Sezione Lucente, dedita alla ricerca e alla protezione dei Kirakami, quindi il fiuto acuto dei principi della foresta avrebbe potuto migliorare la situazione del neo formato team.

    Tempo per le presentazioni non mancarono di certo, perchè la squadra rimase in attesa per circa un'ora senza che nessuno li degnasse di attenzione. Ninja andavano e venivano, con cartelline sotto il braccio o con una comunicazione urgente da riferire. La Nova Shinigami continuava a solcare i cieli oltre le nuvole, leggera come una piuma, imponente come un castello. Dai loro Seras non arrivano più comunicazioni, nemmeno quelle a carattere generale che periodicamente vengono trasmesse a tutti i membri dell'Osu. Ciò voleva dire che la loro missione era iniziata e dovevano restare concentrati sul loro compito, tutto il resto poteva attendere.

    La porta dell'ufficio di Jin era chiusa quando erano arrivati e lo rimase per tutto il tempo che trascorsero lì, senza che nessuno entrasse o uscisse dalla porta scorrevole. Finalmente, dopo un attesa che cominciava ad essere difficile da sopportare data l'urgenza con la quale erano convocati, quella porta elettronica si schiuse. Ne uscì una donna, con i capelli raccolti in una lunga coda bionda. Era vestita come un qualsiasi ninja di grado elevato, ma aveva l'aria più da segretaria che da guerriera. Forse la tradiva la postura o forse le rughe intorno agli occhi tipiche di chi sforza troppo la vista per la lettura e lo studio. Ad ogni modo, gli stanchi occhi azzurri della donna si posarono subito sul gruppetto in attesa.

    < Perdonate l'attesa. > Esordì avvicinandosi ad essi. Aveva una voce melliflua, dalla quale ci si aspettano solo parole di cortesia o d'amore. < Jin-sama ha voluto sviscerare ogni sfaccettatura della missione che vi sta assegnando. Teme per l'incolumità dei suoi uomini, ma non può nemmeno ignorare informazioni del genere. >

    La donna, appartenente al clan Yamanaka, reggeva una cartellina marrone in mano. Dopo aver fugacemente passato in rivista con lo sguardo i tre shinobi, la porse a Sukazu.

    < Tu dovresti essere Sukazu Kaguya. Data la tua maggiore esperienza rispetto a Jiren-san e Juza-san, ricoprirai il ruolo di capo squadra. All'interno di questa cartellina c'è un segnale gps estrapolato dal cervello di un cyborg di Fury. Pare che ci sia qualcosa in questo punto in mezzo al Mare della Vipera. >

    Trasse un breve sospiro e poi riprese:

    < Dalle informazioni apprese da quel cyborg, risulta esservi un'isola. Nulla di speciale, certo. Perchè la zona marina al di sotto del Continente Occidentale è per lo più sconosciuta ai nostri cartografi. Portare la Nova Shinigami così vicina ai Domini di Fury sarebbe un'imprudenza imperdonabile. Perciò voi siete incaricati di raggiungere il luogo segnato su quella mappa e verificare la fondatezza di questa informazione. >

    Descritta così, quella missione sembrava essere un mero compito di ricognizione. Ma allora perchè attribuire l'incarico alla Sezione Lucente?

    Prima di andare, devo farvi una raccomandazione. > Riprese la donna con una marcata nota di preoccupazione nella voce. < Il cyborg che abbiamo catturato doveva recarsi lì perchè su quell'isola pare che si nasconda il Kirakami del Fulmine. Non sembrava un'informazione certa altrimenti sarebbe andato Fury in persona a controllare, ma sicuramente altri scagnozzi di quel pazzo saranno già in viaggio per accertarsene. Aspettatevi di trovare qualsiasi pericolo su quell'isola, soprattutto perchè non possiamo essere certi che sia un trappola e neanche escludere che il Kirakami, qualora si trovi davvero lì, sia amichevole nei nostri confronti. Se la situazione dovesse precipitare, abbiamo pronta una squadra di soccorso da inviare. In bocca al...> Parve esitare e scoccò un'occhiata al piccolo branco di lupi lì riunito. Arrosì leggermente e concluse: < Buona fortuna! >

    Raggiungete pure l'isola come meglio credete. Il luogo è a sud del Continente Occidentale. L'ho fatto vedere a Steg. Siate celeri e preparatevi al peggio perchè c'è un Kirakami in giuoco.
     
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    Poco dopo essermi presentato al ragazzo a me sconosciuto si palesò una donna che aveva tutta l’aria di essere un topo da biblioteca. Portava con se una cartellina e dopo essersi presentata me la porse affidandomi anche il ruolo di capo squadra. Deglutii parzialmente scioccato non essendo molto sicuro delle mie capacità di guidare una squadra esplorativa, anche se effettivamente appartenevo ad una sezione, la Yume, il cui compito principale doveva essere proprio racimolare quante più informazioni possibile. Ma qui si trattava di un possibile Kirikami dannazione!
    Altresì considerai che se la scelta era ricaduta su di me e non su un membro della sezione lucente significava probabilmente che i superiori si aspettavano una sola cosa ossia combattimenti contro gli esploratori dell’altra squadra. Cyborg, mercenari, ninja del villaggio della cascata o peggio. Per mia sfortuna questa considerazione non mi allegrò per niente la giornata.

    Bene ragazzi, direi che la prima tappa del nostro viaggio debba essere Barbakos. Prenderemo una nave lì, dato che sono i più esperti al mondo a solcare i mari e cercheremo quest’isola.

    Andai verso la sala dei teletrasporti e indicai la nostra meta. In un battito di ciglia mi ritrovai nella capitale dei pirati.
    Mettendo piede in quella città rimasi sbalordito. Il sole picchiava forte sulla mia fronte e l’aria piena di sale mi ricordò la mia terra natia. Non avevamo il tempo di visitarla o di farci quantomeno un giro però ad un’occhiata superficiale pareva immensa. Eppure allo stesso tempo appariva “nuova” e perfino innovativa. Sembrava l’unione di differenti culture molto distanti da quelle presenti nel continente ninja.era qualcosa di unico per i miei occhi stranieri.
    A qualche kilometro dal porto svettava una struttura enorme che sembrava un vero castello reale. Mi ripromisi che avrei dovuto visitare la città meglio in futuro, una volta che fosse finito il conflitto mondiale.

    Avvicinatomi al porto chiesi aiuto ad un marinaio, o forse un pirata o meglio corsaro... onestamente non sapevo nemmeno come definirlo dato che fino a qualche anno fa combattevo e rischiavo di venire ucciso da gente come lui. Comunque gli dissi degli ordini della missione e mi indicò un’imbarcazione piccola, infatti non superava i quaranta piedi, ma mi assicurò molto veloce.
    Mi presentai al capitano che si mostrò estremamente disponibile ad aiutarci nella nostra impresa. Così in pochi minuti partimmo alla volta del Mar della Vipera.

    Il viaggio sarebbe potuto durare diversi giorni e non ci sarebbe stato molto da fare durante il tragitto eccetto riposarsi in previsione di ciò che ci avrebbe aspettato a destinazione.
    Il tempo passò fin troppo velocemente per i miei gusti a causa della somma di emozioni che si accumulavano dentro di me in virtù della missione che ci aspettava. Così, ora che avevo la possibilità di conversare con i miei compagni, cercai di pianificare i prossimi passi.

    Jiren, Juza. Ora che abbiamo un po’ di tempo vorrei sapere le tue capacità Jiren, visto che già conosco Juza, e se avete qualche idea per velocizzare l’esplorazione dell’isola. Ovviamente dovremmo essere molto cauti e direi di muoverci insieme visto che ci sono alte possibilità di trovare ostili.

    Apprendendo le idee dei ragazzi e mettendo insieme i vari punti di vista avremmo potuto concordare un piano migliore. Ma anche altro mi ronzava per la testa. Se l’isola fosse essa stessa fonte di pericoli di cui non avevamo la minima conoscenza?




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    - Guanti placcati
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    - Tonico da guerra
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    Il tempo trascorse lento, ma ebbi per lo meno modo di scambiare quattro chiacchiere con il mio ormai amico e rivale Jiren oltre che con Suzaku che non vedevo da un pò. Perlomeno l'attesa non fu infinita e, dopo circa un'ora, una donna ci rivolse finalmente la parola spiegando sia l'origine della missione che il motivo di tutta quell'attesa, bisognava fare le verifiche del caso per quanto possibile. In sostanza ciò che ci aspettava era la ricerca e messa in sicurezza del Kirakami del Fulmine che poteva trovarsi su quella misteriosa isola.

    Bene... Io ed i miei lupi faremo del nostro meglio!

    Esordii rivolgendomi poi a Suzaku che, per l'occasione, avrebbe ricoperto il ruolo di capitano. Rispetto a noi era quello con maggiore esperienza e lo dimostrò subito non perdendo tempo e passando subito al dunque designando la prima tappa: Barbakos. Da lì avremmo dovuto infatti prendere una nave verso l'isola in questione.

    Ottima idea... Ti seguiamo...

    Ci apprestammo quindi tutti a muoverci in direzione del teletrasportatore che ci avrebbe condotti fino alla capitale dei pirati ninja. Giunti lì, potei subito notare quanto l'ambiente fosse diverso e dal porto era ancora più ovvio che mi trovavo in un continente molto diverso dalla mia terra natia. Certo, vedere tutti quei corsari impegnati nei lavori di porto più disparati, mi trasmetteva una strana sensazione. In un certo senso potevamo dire che erano stati raggirati, ma l'ultima guerra che aveva causato danni indicibili alla mia patria era stata portata avanti proprio da loro, ora invece erano nostri alleati... Tutte le colpe erano ricadute su Fury, il vero mostro di questo tempo, rivelatosi essere il nemico dietro le quinte anche dei tempi passati. Sapere che portare a termine quella missione avrebbe inferto un duro colpo ai suoi piani non poteva che caricarmi di determinazione. Nel frattempo che io vagavo tra questi pensieri, Suzaku, da buon capitano, prese contatti con chi ci avrebbe condotto per mare e ben presto ci imbarcammo pronti a partire. Durante la navigazione ne approfittammo anche per iniziare ad organizzarci su come muoverci una volta giunti a destinazione.

    Beh, per quanto riguarda la sopravvivenza io potrò certamente fare la mia parte, ho una discreta capacità di orientamento e delle conoscenze basilari di flora e fauna... Per quanto riguarda sorveglianza e rintracciamento... Beh, per quanto sia anch'io adatto a tale ruolo, lascio la parola a Jiren che è di certo più specializzato a riguardo...

    Lasciai quindi la parola al mio compagno di cui conoscevo bene le capacità, prima di riprendere la parola con un'idea inerente al come muoverci una volta sul posto

    Suzaku, hai ragione sul restare uniti, potremmo però anche sfruttare i miei amici lupi per coprire un'area maggiore visto che possono muoversi con maggiore libertà rispetto a noi... Poi Jiren potrà tenere tutti d'occhio con facilità



    Riassunto Azioni


    Azioni
    //

    parametri
    Resistenza:550
    Stamina:500

    Maestrie e Abilità
    Combattente ad alta tossicità - II
    Meteoria: Cataclisma (braccia) - I
    Meteora: Stile del Pugno Silenzioso (Muon no Ken) - II

    Metamorfo (Lupo bianco) III° Stadio
    Concentrazione del Chakra
    Concentrazione Superiore del Chakra
    Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    Specializzazione Sensoriale: Olfatto Sopraffine
    Specializzazione Sensoriale: Vista Soprasviluppata
    Sprigionamento del Chakra
    Enfasi animale

    equipaggiamento
    - Lama retrattile x2 [indossate]
    - Shuriken x2
    - Spada Ossea
    - Filo d'acciaio (5 m)
    - Seras
    - Kobashot
    - Giubotto ninja

    Consumabili
    Scrivete qui

    Conoscenze
    Naturalistiche I
    Orientative e geografiche I

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    In poco tempo riconosco un ragazzo che ho già incontrato più di una volta, un ragazzo che so di per certo essere tosto e su cui si può fare affidamento. Juza, il ragazzo-lupo. Lo saluto energicamente con la mano mentre si avvicina un altro individuo. Juza sembra conoscerlo, infatti si salutano proprio come io ho fatto con Juza. Dopo qualche convenevole si rivolge a me.

    Piacere di conoscerti, sono Suzaku Kaguya di Kirigakure.

    Io sono Jiren Sakata, Chunin di Konoha, piacere mio.

    Sembra più grande di me di qualche anno, dal suo volto e dal suo portamento traspaiono molta, moltissima esperienza sul campo e sicurezza. In sostanza come prima impressione è molto buona, sembra uno su cui si può fare affidamento nel momento del bisogno.
    Tempo di qualche chiacchiera di presentazione quasi un'ora per l'esattezza, ed arriva una donna, che esce dall'ufficio del comandante, con una chioma dorata raccolta in una coda.
    Senza perdere tempo si avvicina al trio per fornire loro i dettagli dell'incarico urgente.

    Perdonate l'attesa. Jin-sama ha voluto sviscerare ogni sfaccettatura della missione che vi sta assegnando. Teme per l'incolumità dei suoi uomini, ma non può nemmeno ignorare informazioni del genere.

    Cominciamo bene . . .

    Tu dovresti essere Sukazu Kaguya. Data la tua maggiore esperienza rispetto a Jiren-san e Juza-san, ricoprirai il ruolo di capo squadra. All'interno di questa cartellina c'è un segnale gps estrapolato dal cervello di un cyborg di Fury. Pare che ci sia qualcosa in questo punto in mezzo al Mare della Vipera.

    Un Cyborg . . . forse posso ricavarne qualcosa anche io!

    Dalle informazioni apprese da quel cyborg, risulta esservi un'isola. Nulla di speciale, certo. Perchè la zona marina al di sotto del Continente Occidentale è per lo più sconosciuta ai nostri cartografi. Portare la Nova Shinigami così vicina ai Domini di Fury sarebbe un'imprudenza imperdonabile. Perciò voi siete incaricati di raggiungere il luogo segnato su quella mappa e verificare la fondatezza di questa informazione.

    Mi perdoni, quindi è solo una missione di ricognizione? Partiamo subito?

    Prima di andare, devo farvi una raccomandazione. Il cyborg che abbiamo catturato doveva recarsi lì perchè su quell'isola pare che si nasconda il Kirakami del Fulmine. Non sembrava un'informazione certa altrimenti sarebbe andato Fury in persona a controllare, ma sicuramente altri scagnozzi di quel pazzo saranno già in viaggio per accertarsene. Aspettatevi di trovare qualsiasi pericolo su quell'isola, soprattutto perchè non possiamo essere certi che sia un trappola e neanche escludere che il Kirakami, qualora si trovi davvero lì, sia amichevole nei nostri confronti. Se la situazione dovesse precipitare, abbiamo pronta una squadra di soccorso da inviare. In bocca al... Buona fortuna!

    Voleva dire in bocca al lupo, ma avendone un intero branco di fronte a se si è bloccata suscitando in me una certa ilarità, che contengo in un minimo sorrisino ed un'occhiata a Juza per vedere se ha colto.
    La cosa però mi preoccupa, alla fine non si tratta di una mera ricognizione come credevo dalla sua introduzione ma, come ci ha spiegato, di verificare la presenza o meno di questo fantomatico Kirakami ed il suo eventuale recupero.
    Ha anche parlato di un'eventuale squadra di soccorso, ma quanto ci metterebbero ad arrivare? E se arrivasse Fury in persona? io di certo non potrei far nulla al mio stato attuale, anche se la mia curiosità, in piccola parte, vorrebbe farmelo incontrare, almeno di sfuggita. Ma dalle voci e dalle informazioni che girano non sarebbe un incontro felice, ne di quelli che potrei raccontare ai nipoti . . . perchè non potrei più farne!
    La donna si congeda ed io mi giro verso i miei nuovi compagni di missioni, in particolare Suzaku che è stato designato come capo del team.

    Allora, come vuoi procedere sempai?

    Bene ragazzi, direi che la prima tappa del nostro viaggio debba essere Barbakos. Prenderemo una nave lì, dato che sono i più esperti al mondo a solcare i mari e cercheremo quest’isola.

    Merda

    Spero che il mare sia calmo o mi verrà una forte nausea . . . sono già stato in nave prima d'ora e non mi è piaciuto.
    A parte il mal di mare la mia prima missione partita a bordo di una nave e sono finito prigioniero di un folle schiavista Jashinista a capo di un esercito di banditi . . . però sono ancora qua quindi, se dobbiamo prendere sta nave forza, leviamoci il peso, Barbakos sia!


    Ovunque sia . . . dovevo prestare più attenzione a geografia!

    Così, grazie ai sistemi della Dai Shinigami, ci trasferiamo a Barbakos, che scopro essere nel continente meridionale, patria di pirati e bucanieri e gente simile.
    Ad ogni modo Suzaku ci rimedia velocemente un'imbarcazione che, a detta del capitano, fin troppo condiscendente per i miei gusti, è la nave più veloce dei mari, ma si sa che a questa gente piace esagerare quando si tratta di navi, di donne e di rum. Almeno così ho sentito dire al porto di Kiri.
    Ci imbarchiamo rapidamente e partiamo verso questa presunta isola che, stando alla mappa, dovrebbe trovarsi a Sud del Paese del Vento. per il momento il mare è calmo e, anche se la nave effettivamente va un po' troppo veloce per i miei gusti, il mio stomaco resiste.

    Jiren, Juza. Ora che abbiamo un po’ di tempo vorrei sapere le tue capacità Jiren, visto che già conosco Juza, e se avete qualche idea per velocizzare l’esplorazione dell’isola. Ovviamente dovremmo essere molto cauti e direi di muoverci insieme visto che ci sono alte possibilità di trovare ostili.

    Beh, per quanto riguarda la sopravvivenza io potrò certamente fare la mia parte, ho una discreta capacità di orientamento e delle conoscenze basilari di flora e fauna... Per quanto riguarda sorveglianza e rintracciamento... Beh, per quanto sia anch'io adatto a tale ruolo, lascio la parola a Jiren che è di certo più specializzato a riguardo...

    Si, i miei occhi come vedi ora sono neri, ed il mio cognome è Sakata. Tuttavia mia madre apparteneva al clan Hyuga di Konoha ed ho ereditato il suo potere oculare. Posso vedere ogni cosa che ci circonda in un raggio di dieci kilometri e, a meno che quest'isola non sia gigantesca, non dovrei avere difficoltà a scansionarla. Posso anche vedere attraverso gli oggetti, anche molto spessi, perfino sottoterra e sono in grado di vedere il sistema circolatorio del Chakra e di distinguerne anche le alterazioni elementali . . . Insomma, con me non rischiamo imboscate.
    Poi mi sto specializzando in uno stile di combattimento furtivo, con l'ausilio di nebbie o fumogeni oh e sono bravino anche con la spada. Anche se mi ci vorranno anni per perfezionarmi. Preferisco il corpo a corpo, come Juza e, grazie alla mia conoscenza dell'anatomia umana, stimolando i giusti punti, posso potenziare notevolmente la nostra forza e velocità, se necessario. Inoltre semmai dovessimo catturare qualcuno posso fare in modo che dica solo la verità!


    Suzaku, hai ragione sul restare uniti, potremmo però anche sfruttare i miei amici lupi per coprire un'area maggiore visto che possono muoversi con maggiore libertà rispetto a noi... Poi Jiren potrà tenere tutti d'occhio con facilità

    Non vorrei sembrarvi stupido ma . . . cos'è esattamente un Kirakami? Ne ho già sentito parlare al QG ma non ci ho capito molto hehehe

    Riassunto Azioni


    Azioni
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    parametri
    Resistenza:300
    Stamina:300

    Maestrie
    Combattente Armato I (Spada)
    Guerriero invisibile II Livello: Omicidio Silenzioso

    Equipaggiamento
    Testa [30]: Coprifronte OSU
    Busto [100]: Giubbotto Ninja
    Avambraccia [50]: Paravambraccia a scaglie
    Braccia [Resistenza protezione]: //
    Mani [Resistenza protezione]: //
    Cosce [Resistenza protezione]: //
    Gambe [Resistenza protezione]: //
    Stinchi [40]: Sandali con Parstinco

    -Katana
    -Lama Retrattile (Braccio Sinistro)
    -4xShuriken
    -50mt. Filo d'Acciaio
    -10 Spiedi da lancio
    -2 Kunai
    - Kobashot (braccio destro)
    - Seras

    Consumabili
    //

    Conoscenze
    Tecniche e del chakra ( II° livello)

    note
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    Un’isola sconosciuta è un concetto facile da immaginare quando si pensa a cosa nasconde l’orizzonte del mare. I ninja sono abituati a vivere tra le foreste, tra le montagne o tra la sabbia, sapendone poco o niente di mare e navigazione. L’unica eccezione sono gli shinobi del Paese dell’Acqua, i quali, come suggerisce il nome della loro stessa nazione, respirano salsedine fin dal primo giorno al di fuori dell’utero materno. Nonostante ciò, il popolo dell’Acqua non è fatto di navigatori avvezzi ad esplorare l’incognito oltre l’infinito orizzonte, bensì di commercianti che vanno di porto in porto, a vendere e comprare.

    Ciò, ovviamente, non valeva per il capitano assoldato da Sukazu, il caposquadra. Egli era un vero lupo di mare, un pirata prima, un corsaro ora. Aveva navigato e saccheggiato in lungo e in largo. Aveva seguito mappe del tesoro in cerca di fortuna e aveva creduto alle leggende che nascono dopo una bottiglia di rum di troppo. Pertanto, quando dalla cima dell’albero maestro arrivò un urlo che annunciava terra all’orizzonte, il capitano snodò subito il suo canocchiale mirando a quell’isola che gli appariva terribilmente familiare.

    Il suo volto impallidì e boccheggiò alcuni istanti prima di riuscire a parlare.

    < Voi scendete qui. > Riuscì infine a dire con poco garbo ai suoi tre ospiti.

    < Sono stato pagato per portarvi nel punto che mi avete indicato. Ci siete arrivati. Io non attraccherò mai in quel luogo diabolico. >

    Ogni tentativo di convincerlo sarebbe stato vano. I tre ninja avrebbero dovuto camminare sull’acqua o chiedere quantomeno una zattera per favorire il trasporto degli animali. Una scialuppa sarebbe stata loro concessa, dietro pagamento.

    Il capitano non sembrava voler parlare molto di quel luogo, anzi, sembrava non desiderare altro che allontanarsene il più possibile.

    < Una cosa sola so su quel luogo. Chi approda sulle sponde di quell’isola, non riprende mai il mare. L’isola senza ritorno, questo è il suo nome. >
    *
    oquqaMH
    L’isola era caratterizzata dalla presenza di una strana struttura: una poderosa colata di cemento ne ricopriva l’intera superficie fino a lambirne le coste bagnate dla mare. Le superfici erano altre almeno dieci metri e vi era un unico accesso, attraverso un tunnel che divideva lo strano complesso architettonico come una crepa. Dalla distanza, era possibile vedere come il tunnel poi si ramificasse più e più volte, originando un vero e proprio labirinto.
    Giunti all’ingresso, sull'unico tratto di costa non coperto dalla strana opera architettonica, i ninja avrebbe potuto constatare che il tunnel era largo cinque metri e, soprattutto, non sembrava fatto assolutamente di comune cemento. Gli occhi di Jiren avrebbero confermato quell’impressione: le pareti erano pregne di una chakra sinistra, che impediva alla sua vista di penetrarne la superficie. Toccare i muri avrebbe fatto trasmettere un formicolio alla parte del corpo interessata, mentre il chakra fluiva via dal malcapitato per andare ad alimentare il labirinto.
    La seconda cosa che avrebbero notato i tre ninja, era lo scheletro con i vestiti di un pirata vicino l’ingresso. Nelle dita scheletriche reggeva un rotolo:
    CITAZIONE
    Benvenuti al labirinto dell’isola del Tempo. Incredibili tesori sono nascosti tra gli snodi di questo labirinto e soltanto i più audaci e più arguti potranno aggiudicarseli. Ma il più audace e il più arguto di tutti i continenti potrebbe addirittura ottenere un premio degno di un… Dio.

    La carta era gialla, ma l’inchiostro era ancora chiaro e leggibile. Cosa avrebbe fatto ora la squadra OSU?

    C'è poco da dire. Organizzatevi e decidete cosa fare. Per qualsiasi dubbio, non esitate a chiedere
     
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    Quando giungiamo a scorgere un'isola, ecco che il nostro viaggio si arresta. Il capitano da ordine di ammainare le vele e tutte le altre cose da lupo di mare.
    Per mia fortuna il viaggio in nave è stato per tutto il tempo abbastanza tranquillo, senza darmi problemi di nausea.
    E tuttavia un dettaglio mi preoccupa non poco, non siamo esattamente vicini all'isola e, sia il capitano, sia il resto del suo equipaggio, hanno una faccia strana. Vi è mai capitato di aprire un sacchetto di patatine e, una volta aperto, veder volare via una piccola e brutta farfallina? Beh, sa mai vi fosse capitato avreste la stessa faccia dei marinai in questo momento: schifata, inorridita e perfino spaventata.
    Il capitano, dopo aver fissato per qualche interminabile minuto l'isola col suo cannocchiale, si gira bruscamente verso di noi.

    Voi scendete qui.

    Ci dice spazientito ed irritato. Io guardo i miei due compagni e poi di nuovo il capitano.

    Siamo un pochino lontani, non potremmo avvicinarci ancora un po'

    Sono stato pagato per portarvi nel punto che mi avete indicato. Ci siete arrivati. Io non attraccherò mai in quel luogo diabolico.

    Mi sta facendo venir voglia di restare sulla nave con loro . . . .

    Vado a recuperare le mie cose mentre Juza e Suzaku parlano con il capitano o fanno altro. In questo momento mi chiedo solamente come dovremmo raggiungere l'isola, che non è esattamente a due passi. Potremmo correre sull'acqua, ma come la mettiamo con i lupi di Juza?
    Problema, più o meno, risolto: i marinai calano in mare una piccola imbarcazione di legno, non sono avvezzo al linguaggio marinaresco quindi non so se sia una zattera, una scialuppa o una stracatunna o che altro. Io la chiamerò Daisy.
    Recuperato il mio zaino, con dentro tutta la mia attrezzatura, e controllato l'equipaggiamento indossato, mi avvicino al parapetto per saltarvi oltre ed atterrare su Daisy, quando il capitano ci da un ultimo inquietante avvertimento.

    Una cosa sola so su quel luogo. Chi approda sulle sponde di quell’isola, non riprende mai il mare. L’isola senza ritorno, questo è il suo nome.

    Ok . . . siamo sicuri di volerci andare? Non mi ritrovo molto a mio agio in mezzo al mare figuriamoci se dovessi restarci per sempre!

    Ma, a dispetto di quanto ho detto, mi getto su Daisy con entusiasmo. E? vero, sono terrorizzato all'idea di rimanere per sempre su quella dannata isola, ma questa missione mi entusiasma troppo. Tutto questo mistero, la paura tangibile dei marinai . . . tutto ciò mi mette eccitazione e mi da una scarica di adrenalina.
    Non appena siamo tutti sulla zattera mi metto ai remi e comincio a remare in direzione della nostra meta.
    Dopo quasi dieci minuti, Juza mi da il cambio, così che tutti risparmiamo energie in vista di ciò che ci aspetta li. Qualsiasi cosa sia l'ha fatta fare addosso a quegli esperti marinai, pirati, bucanieri o qualunque sia il loro nome.
    Ora che non sono più ai remi ho una visuale migliore di quell'isola. Su ordine di Suzaku attivo il Byakugan per analizzare ogni centimetro, ma qualcosa non va come previsto . . . mi pento di non essere rimasto sulla nave con i marinai e rimango ammutolito per qualche secondo.

    Hey capo, abbiamo un problema. Sull'isola c'è "qualcosa" che blocca la mia vista. Quella struttura è strana, al suo interno scorre del chakra, un chakra molto strano in verità. E questo riesce in qualche modo a bloccare i miei poteri oculari . . . non riesco a vedere attraverso le pareti. Vedo però alcune aperture, come dei canali o dei corridoi se vogliamo . . . Ah li vedo una spiaggetta dove possiamo ehm atterrare? no? sbarcare? si sbarcare mi suona bene.

    Così ci dirigiamo alla piccola spiaggia che ho individuato. Una volta sbarcati la struttura, imponente e sinistra, comincia a mettermi molta inquietudine. Alta, minacciosa e misteriosa, avvolta da una leggenda di sparizioni e non-ritorno. Ma quel che è peggio è lo scheletro vestito in maniera un po' stramba con in mano un rotolo di pergamena ingiallito. Corro subito a sfilarglielo di mano attento a non toccarlo, per poi porgere il rotolo al capo-squadra Suzaku.
    Dal rotolo ci arrivano varie informazioni: la struttura è un labirinto, di bene in peggio, l'isola si chiama "Isola del Tempo", molto meglio di "Isola senza Ritorno". Nel labirinto ci sono dei tesori, accessibili solo ai più audaci ed arguti, quindi protetti da trappole o enigmi. E infine, che il labirinto, o chiunque abbia messo li lo scheletro con la lettera, vuole dividere chi si avventura nel labirinto con la scusa del potere divino.

    Ok mi sembra chiaro che per nulla al mondo dobbiamo dividerci boss . . . Comunque confermo, del chakra scorre in queste pareti, un chakra sinistro ed anomalo, e mi impedisce di vedere oltre. Mi piacerebbe portarmene a casa un pezzettino per studiarlo.
    Secondo me disturberà pure il segnale dei nostri Seras, una volta dentro.
    Quindi, che facciamo come agiamo?


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    Il viaggio trascorse relativamente tranquillo, almeno fino a che non giungemmo in vista della nostra destinazione. A quel punto iniziarono già i primi grattacapi, ovvero una discussione con il capitano della nave che non sembrava minimamente intenzionato ad attraccare sull'isola in questione. Dovemmo sudare e sborsare denaro sonante per ottenere quantomeno una scialuppa.

    E questi sarebbero i grandi bucanieri della famosa Barbakos? Che branco di codardi...

    Quello fu il commento di Kiba all'aria carica di terrore che iniziava ad aleggiare su quella nave

    Potresti avere ragione... Ma cerchiamo di non sottovalutare il pericolo... Se quel posto si è guadagnato il nome di Isola senza ritorno ci sarà pure un motivo...

    Mistgun fin da subito si era dimostrato essere il saggio del branco, quello analitico e prudente ed ora ne stava dando la riprova osservando quel posto con sospetto. Noi però eravamo lì in missione e non potevamo certo farci scoraggiare da leggende e dicerie, qualsiasi cosa avremmo trovato su quell'isola l'avremmo affrontata. Infondo non era la prima volta che mi trovavo in situazioni assurde e pericolose, la torre di Qayin era un esempio esempio calzante.

    Forza ragazzi... Non è il momento di criticare ne preoccuparsi troppo... Andiamo lì e vediamo la situazione... Manteniamo alta la guardia e tutto andrà bene...

    Con voce tranquilla sorrisi ai miei compagni lupi e li guidai verso la scialuppa con la quale ci avviammo verso l'isola. Più o meno a metà strada, quando la nave che ci aveva condotti lì era già sulla rotta di casa, diedi il cambio ai remi a Jiren che subito si apprestò ad usare il suo particolare sguardo per fornirci maggiori informazioni. Queste non tardarono ad arrivare ma non furono quelle che ci aspettavamo, difatti la struttura che ormai tutti potevamo vedere sembrava essere attraversata da un misterioso chakra che la rendeva impenetrabile al suo sguardo. Man mano che ci avvicinavamo era sempre più chiaro che, a parte la spiaggetta su cui stavamo per sbarcare, tutta l'isola era ricoperta da quella mastodontica struttura dalle fattezze labirintiche.

    A quanto pare toccherà a me fare da apripista alla fine... Sbarchiamo e diamo un'occhiata da vicino...

    Così facemmo e, avanzando verso l'imbocco del labirinto, potemmo notare uno scheletro in possesso di una pergamena. Potemmo apprendere nuove informazioni da quella, il vero nome dell'isola ad esempio era l'Isola del Tempo ed all'interno di quello che era proprio un labirinto, avremmo potuto trovare grandi tesori. Solo il più audace ed arguto di tutti avrebbe potuto però ottenere il tesoro migliore dell'isola.

    Ragazzi... Credo che questo labirinto sia una specie di test... Dovremo fare molta attenzione a quello che troveremo al suo interno... L'ultima frase della lettera mi preoccupa un pò...

    Rilessi nuovamente tutto con fare pensieroso e poi ripresi

    "il più audace e il più arguto di tutti i continenti potrebbe addirittura ottenere un premio degno di un… Dio"... I Kirakami sono detti anche GodSlayer... e per certi versi possono essere paragonati a divinità... Forse siamo proprio sulla strada giusta... Se il mio fiuto non mi inganna... Potremmo Trovare il Kirakami del Fulmine proprio alla fine del labirinto... Quindi armiamoci di coraggio ed attraversiamolo!

    Conclusi con tono deciso ed anche un pò eccitato, l'idea di essere sottoposto a quella che sembrava una prova decisamente complessa mi faceva ribollire il sangue, e poi era la missione che ci era stata assegnata, quindi non avremmo avuto comunque scelta.

    Jiren ha ragione... Dovremmo restare uniti e cercare di tenere traccia dei nostri spostamenti... Io dovrei poter tracciare una mappa del percorso che seguiamo ed orientarmi tra i cunicoli... L'ideale sarebbe segnare le eventuali svolte con dei segni a terra e magari legare anche un filo qui fuori e lasciare che segni il percorso seguito... Giusto per una sicurezza in più... Potremmo usare la mia maglia per iniziare... Cosa ne dici Capo?

    Conclusi quindi aspettando le direttive di Suzaku mentre sia io che i miei compagni lupi iniziavamo a sfruttare i nostri sensi ferali per cercare di notare altri dettagli sul posto.



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    Sia Juza che Jiren sembravano dotati di capacità tali da renderli ottimi elementi per una missione esplorativa. Difatti combinando le abilità dei due ragazzi avremmo potuto battere a tappeto l’isola in breve tempo. Almeno inizialmente speravo che sarebbe stato così facile!

    Non vorrei sembrarvi stupido ma . . . cos'è esattamente un Kirakami? Ne ho già sentito parlare al QG ma non ci ho capito molto hehehe

    La risposta non era affatto banale e sfortunatamente andava al di là della mia conoscenza. Corrucciai le sopracciglia mentre Ryuu mi saltava da una spalla all’altra impazientemente:

    So che sono un gruppo di persone dotate di poteri incredibili. Fury gli dà la caccia uno ad uno; potrebbe volerne rubare il potere, o potrebbe volersene sbarazzare oppure chissà cosa. Ahimè più di questo non saprei dirti.

    Volsi lo sguardo verso il mare e sulla linea dell’orizzonte si fece strada un’isola grigiastra. Non ebbi modo di comprendere perché fosse così tetra e incolore ma lo avrei comunque scoperto da lì a poco una volta che saremmo finalmente scesi a terra.
    Il capitano della nave, una volta vista l’isola, si fece scuro in volto e cambiò radicalmente idea sull’attraccare e si tirò improvvisamente indietro. Ne rimasi sorpreso perché appariva realmente intimorito da essa e non mi sembrava per nulla un buon segnale. Anche gli altri due chunin rimasero sbalorditi dalla paura che serpeggiava nella ciurma. Però i lupi di mare collezionavano storie delle isole e dei mari che navigavano e perciò loro sapevano sicuramente qualcosa di più. Infatti il capitano chiamò quel pezzo di terra “l’isola senza ritorno”. Sarebbe stato divertente poggiarci un solo piede e poi tornare subito a casa per smentirne il nome, no?

    Prendiamo la scialuppa.

    Avrei atteso di sapere il costo, quindi avrei pagato e dopodiché ci saremmo imbarcati portando con noi tutti i nostri equipaggiamenti. Avrei indossato il mantello semi-movente bastion che avrebbe appesantito i miei movimenti e poi avremmo percorso gli ultimi metri in direzione dell’isola. Jiren e Juza si sarebbero alternati ai remi mentre io avrei tentato di dare uno sguardo più attento al luogo misterioso. Ma non vedevo nessun movimento e non udivo altro che i rumori delle onde e del vento.

    Jiren, attiva il tuo byakugan e dicci cosa vedono i tuoi occhi.

    Il Konohano non se lo fece ripetere due volte ed osservò la zona. La risposta fu malauguratamente deludente per i primi secondi. Tuttavia poi si trasformò in un bel grattacapo, anzi a dirla tutto in un grandissimo problema. Una delle nostre risorse principali si era già andata a farsi benedire. Ottimo. Del chakra oscuro permeava l’isola ed oscurava la sua abilità innata. Uhm.. quale poteva essere la sorgente e come funzionava il meccanismo? Che qualcosa forse al suo interno lo alimentasse? O erano le prede catturate stesse, cioè gli ignari visitatori, che autoalimentavano il tutto con la loro energia? Dopo aver visto un castello inglobare decine di persone ed alzarsi sulle sue gambe o guardare dei morti camminare non si poteva essere sicuri di niente.

    Arrivammo sul bagnasciuga e affondai con un piede nell’acqua mite. La mia lucertola sembrava tesa anche se non c’era nessuno in vista. Un’intera cupola di pietra copriva l’isola come un guscio. Appariva quasi come una conchiglia da questa breve distanza. Tirai la scialuppa con entrambe le mani allontanandola dall’acqua per evitare che venisse portata via dalla marea e poi mi incamminai insieme agli altri per trovare il bordo di quella struttura.
    Raggiungemmo un buco che doveva essere l’entrata che cercavamo. Lo scheletro di un pirata era poggiato a terra sulla sinistra e aveva con se una pergamena ingiallita. Non potei far altro che avere un déjà vu di un sogno, o meglio di un incubo, di un giorno ormai lontano ma marchiato a fuoco nella mia mente. Juza, che si trovava più avanti, la prese e ce la passò.

    CITAZIONE
    “Benvenuti al labirinto dell’isola del Tempo. Incredibili tesori sono nascosti tra gli snodi di questo labirinto e soltanto i più audaci e più arguti potranno aggiudicarseli. Ma il più audace e il più arguto di tutti i continenti potrebbe addirittura ottenere un premio degno di un… Dio.”

    L’isola del Tempo? Il nome non poteva essere casuale, ma come poteva avere a che fare con il tempo? Forse, all’interno di quel labirinto si perdeva la sensazione dello scorrere dei minuti e delle ore? Sembrava anche promettere numerose ricompense però allo stesso tempo poteva essere una semplice trappola volta a ingannare quante più persone possibili. Perché un Kirikami si sarebbe dovuto nascondere in quel luogo? Mi accovacciai per tastare il terreno con i polpastrelli per cercare qualche segno di possibili impronte recenti. I bordi del varco erano regolari e conservavano quella energia sconosciuta di cui Jiren mi aveva avvertito. Non avevo più nessun dubbio che rientrasse perfettamente nei canoni di una trappola.

    Juza era convinto d’altro canto che la promessa di un regalo divino fosse proprio l’indizio della presenza del kirikami ma non riuscivo a condividere il suo stesso ottimismo. Il kirikami era pur sempre un essere umano, come poteva perciò sopravvivere in un’isola all’apparenza priva di animali e o piante in grado di sostenere un adulto? Magari vi era qualche segreto all’interno ma per ora rimanevo piuttosto scettico. Sopratutto: chi era il folle che avrebbe voluto vivere al centro di un labirinto?
    Conseguentemente rimaneva un solo altro punto da discutere: come ci saremmo dovuti muovere? Su alcuni punti ero abbastanza sicuro.

    Dobbiamo cercare un modo di orientarci al suo interno così da evitare di perdere la strada verso l’uscita. Possiamo sfruttare il filo e possiamo anche allo stesso tempo segnare a terra il nostro percorso tracciando dei segni con le nostre armi. Se nessuno è mai tornato da queste isola significa che all’interno non ci sono solamente tesori, quindi manderò in avanscoperta un clone d’acqua. Ovviamente state attenti a dove mettete i piedi e a cosa toccate. Evitiamo di attirare brutte sorprese!

    Così concentrai il mio chakra per realizzare la moltiplicazione acquatica che avrebbe prodotto un clone con le mie fattezze. Poco dopo avrei stimolato il mio scheletro per riprodurre una spada ossea che avrei estratto dalla spalla sinistra, la quale mi sarebbe servita per graffiare il pavimento al nostro passaggio. Il clone sarebbe entrato per primo all’interno del dedalo e io lo avrei seguito a ruota. Ryuu avrebbe emesso un sibilo e dopo aver compiuto pochi passi incerti saremmo stati inghiottiti dalla grezza e dura pietra di quel posto ignoto.


    Riassunto Azioni


    Azioni
    Tecnica della moltiplicazione acquatica
    -Estrazione spada ossea
    -Graffiare il terreno quando siamo dentro

    parametri
    Resistenza:700-1=699
    Stamina:600-10-15=575

    Maestrie e Abilità
    Combattente Armato [I° Specialista in Tirapugni - II° livello: Arte della Spada - Kenjutsu - Hojōjutsu]
    Guerriero Invisibile [III° livello: Maestro delle Nebbie]
    Stile Acrobatico [II° livello: Stile della Cavalletta - II° Movimento a due braccia - III° Stile Acrobatico - Wushu]

    Sigillo Maledetto Normale [I Stadio] (sul cuore)
    Concentrazione del chakra
    Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    Enfasi Animale
    Armatura Ossea
    Fiore Osseo
    Concentrazione Superiore del Chakra
    Transfert
    Esplosione del Chakra
    Tecnica del Richiamo [Kuchiyose no Jutsu] [Serpenti]
    Disperdi (Kai)

    equipaggiamento
    - Limb System v.03 [Braccio dx]
    - Sandali chiodati
    - Glacyax [Braccio sx]
    - Mantello Semovente Bastion [indossato sopra le altre protezioni]
    - Maschera respiratoria
    - Monocolo Fotografico
    - Ricetrasmittente v.4000 (Seras)
    - Coprifronte esteso
    - Giubba Rifinita
    - Guanti placcati
    - Paracosce Laminate

    Consumabili
    - Siringa con antidoto superiore
    - Tonico coagulante
    - Tonico da guerra
    - Shuriken [x5]
    - Palla di luce

    Conoscenze
    Tecniche del chakra [II°]
    Storiche [II°]
    Orientative e geografiche [II°]

    note
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    IV


    Il gruppetto dell’OSU si avventurò nei meandri del labirinto, cercando, chi un modo e chi nell’altro, di conservare tracce degli spostamenti per evitare di perdersi al suo interno. Purtroppo i ragazzi ignoravano che ciò che stavano facendo era del tutto inutile. Infatti, il labirinto era in continuo mutamento e dove prima era passato il filo della maglia di Juza e il terreno era stato graffiato da Sukazu, ora c’era un nuovo corridoio.

    I tre si trovarono diverse volte di fronte a bivi e non poterono che scegliere dove girare affidandosi alla sorte. Il clone d’acqua di Sukazu procedeva più avanti, assolvendo eroicamente il suo compito di parafulmini per eventuali trappole. Camminarono a lungo, mentre il sole in alto riusciva a bersagliarli nonostante le alte mura del labirinto. Quando erano arrivati lì, non era mezzogiorno. Eppure la posizione del sole sembrava ora dimostrare il contrare. L’aria nel dedalo di corridoi era torrida e soffocante. Ben presto tutti avrebbe cominciato a subire il caldo e la prolungata camminata senza meta.

    Dopo una brusca svolta a gomito, tuttavia, il team OSU sbucò in una sala rettangolare. Il lato lungo poteva misurare venti metri e quello corto sui quindici. Le pareti erano identiche a quelle del labirinto, ma non c’erano altre vie per lasciare la stanza se non quella che li aveva condotti lì.

    Un piedistallo di marmo si innalzava al centro dell’ambiente, diventando di fatto l’unico elemento d’arredo del luogo. Avvicinandosi ad esso, i ninja avrebbe potuto constatare la presenza di una lastra di pietra sulla sinistra e di un vaso pieno di sabbia sulla destra. Sulla pietra erano incise cinque parole:

    CITAZIONE
    Pirata

    Ferita

    Cotone

    Capelli

    Guantoni

    Cosa voleva dire tutto ciò? La stanza aveva una sola via di uscita, ma essa era anche la sola via di accesso. Tornare indietro e seguire un’altra o tentare di risolvere il mistero di quel piedistallo?

    spero sia tutto chiaro. Nel caso, scrivetemi


    Edited by tisy16 - 23/6/2021, 14:18
     
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    Il nostro arrivo sull'isola non può essere più scoraggiante di così: i marinai che ci hanno accompagnato se ne sono andati, abbandonandoci li, il mio Byakugan si rivela inutile su quella struttura enorme che ricopre tutta l'isola e, come se non bastasse, siamo accolti dallo scheletro di un pirata che ci lascia un messaggio.
    A quanto pare questa Isola del Tempo è proprio un posto dove non vorresti mai trascorrere le vacanze estive.
    Il messaggio parla chiaro, stiamo per addentrarci in un labirinto potenzialmente letale dal quale nessuno è mai uscito prima e, a giudicare dal pirata, qualcuno non è manco arrivato ad entrarci.
    Lo strano chakra che mi impedisce di vedere oltre le pareti sembra essere la chiave del misterioso potere del labirinto. Chissà quali tesori, o quali orrori, vuole nascondere dentro di se perfino alla più acuta delle viste.
    Avanziamo verso l'ingresso del labirinto, personalmente sto provando molta tensione, ma anche eccitazione in un miscuglio di sentimenti opposti che mi tengono vigile. E' la prima volta che la mia vista non mi rivela tutto ciò che mi circonda e questo mi mette particolarmente a disagio. Immaginate che all'improvviso perdiate la vista o l'udito, come vi sentireste? Beh, chiaramente come me adesso. Mi rendo conto solo ora di aver fatto sempre troppo affidamento sul mio Byakugan fino ad ora e di non aver mai sviluppato modi alternativi di percezione. Se solo la mia aquila fosse più grande potrebbe indicarci la strada dall'alto volando, ma è ancora un cucciolo e, soprattutto non ancora addestrato.

    Jiren ha ragione... Dovremmo restare uniti e cercare di tenere traccia dei nostri spostamenti... Io dovrei poter tracciare una mappa del percorso che seguiamo ed orientarmi tra i cunicoli... L'ideale sarebbe segnare le eventuali svolte con dei segni a terra e magari legare anche un filo qui fuori e lasciare che segni il percorso seguito... Giusto per una sicurezza in più... Potremmo usare la mia maglia per iniziare... Cosa ne dici Capo?

    Dobbiamo cercare un modo di orientarci al suo interno così da evitare di perdere la strada verso l’uscita. Possiamo sfruttare il filo e possiamo anche allo stesso tempo segnare a terra il nostro percorso tracciando dei segni con le nostre armi. Se nessuno è mai tornato da queste isola significa che all’interno non ci sono solamente tesori, quindi manderò in avanscoperta un clone d’acqua. Ovviamente state attenti a dove mettete i piedi e a cosa toccate. Evitiamo di attirare brutte sorprese!

    Bene, allora si va?

    Suzaku evoca un clone acquatico da mandare in avanscopera nel caso di eventuali trappole letali. Così ci addentriamo nel labirinto seguendo Suzacqua, come lo chiamerò d'ora in poi e cercando di tenere a mente il percorso che stiamo facendo. Il primo corridoio si biforca in due direzioni, decidiamo di andare verso destra. Juza sta lasciando un filo dietro di noi per segnare la strada e Suzaku sta segnando con la sua arma le svolte dove giriamo. Così si rovinerà la lama . . . Ad ogni modo, proseguiamo fino ad un altro bivio e stavolta andiamo a sinistra, il buon ragazzo-lupo sta armeggiando con un foglio per cercare di disegnare una mappa del labirinto fin qui.
    Continuiamo a camminare, ma il tempo sembra fare strani scherzi li dentro . . . non per altro si chiama Isola del Tempo. Un caldo soffocante si riversa improvvisamente in mezzo ai corridoi della struttura, come fosse già mezzogiorno di una cocente giornata estiva, eppure siamo appena sbarcati ed è mattino presto. Per fortuna mi sono da poco allenato nel deserto di Suna, quindi un pochino posso resistere al caldo, ma il continuo girare in mezzo a quella struttura angusta e la mia relativa cecità mi danno un senso di claustrofobia che mi fa venir voglia di usare un palmo spacca montagne sui muri e tirar così dritto fino ad uscire.

    Mi sta girando la testa, sicuri che non ci siamo già passati da qui? stiamo girando troppo! come va con la mappa Juza?

    In effetti, con quel che abbiamo camminato avremmo dovuto raggiungere l'altra parte del labirinto o aver trovato qualcosa. Il mistero s'infittisce ed io mi guardo intorno come un cerbiatto che sente un rumore in lontananza in cerca di pericoli. Continuiamo a seguire Suzacqua svoltando a destra, a sinistra e così via, finchè non raggiungiamo quello che sembra un vicolo cieco.
    Una sorta di stanza con un pilastro al suo centro. Attivo rapidamente il Byakugan per vedere se riesco a cavar fuori qualcosa ma ciò che vedo non mi da molto conforto.

    Ragazzi c'è qualcosa su quel pilastro . . . una tavoletta di pietra ed una specie di ciotola.
    Dentro c'è della sabbia, ma è strana, vi scorre lo stesso chakra sinistro delle pareti del labirinto, facciamo attenzione. C'è scritto qualcosa sulla lastra . . . vediamo mmmm Pirata, Ferita, Cotone, Capelli, Guantoni . . .


    Ci avviciniamo con cautela al pilastro e leggiamo tutti più da vicino le scritte incise sulla pietra. Un vero e proprio enigma. Se ci fosse il mio amico Katsura potrebbe risolverlo in poco tempo, ma è morto. Guardo i miei compagni un po' spaesato e poi il resto della stanza cercando altri indizi ma nulla . . .
    Parole a caso . . . sabbia e quel chakra sinistro . . . . Oh ed il caldo cocente, questo è tutto ciò che abbiamo.

    Mmm che ne pensate? che sia una specie di anagramma? E con la sabbia che dovremmo fare?

    Mentre gli altri analizzano la situazione, provo a fare un po' di ordine in testa ed a creare parole invertendo l'ordine delle lettere, anche se questo genere di cose non è il mio forte . . .

    Panna, no non credo mmm Leale, tanto, parto, urto, cera, api, giallo, notte . . . tonno

    Io il mio lavoro l'ho fatto, Tisy se vuoi che metto già lo schemino sotto dimmelo che modifico e nel caso se devo togliere il costo del byakugan, anche se l'ho usato solo per pochi secondi
     
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39 replies since 19/5/2021, 10:38   1038 views
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