Secondo Round

Eanor Uchiha Vs Suimaru Akame

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    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

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    ◊ Capitolo I - Secondo Round

    Scheda - Parlato - Pensato
    Amegakure - 13.30 - Campo di Addestramento Ovest

    Avevo fatto ritorno ad Amegakure da qualche giorno, finiti gli esami di selezione dei chunin si tornava alla classica vita militare.
    Non avevo superato gli esami purtroppo, e la cosa fu notata con grande disappunto anche dai miei superiori in grado, che invece, viste le mie capacità e competenze, si aspettavano molto di più da me.
    Non ero tornato a casa a mani vuote però, al contrario; avevo risvegliato il mio Sharingan proprio durante i suddetti esami, e con questo nuovo potere, nessun genin di Ame poteva battermi.
    Durante lo scontro con Okami Uchiha, mio consanguineo, ebbi modo di sperimentare la mia nuova abilità in tutto il suo potenziale, arrivando addirittura a farla mutare nel suo stadio completo, raggiungendo lo stesso livello del chunin di Konoha.
    Il mio Sharingan adesso aveva tutti e tre i tomoe, e dopo un approfondito studio nella biblioteca di Ame, avevo appreso tutto quello che c'era da sapere sulla teoria degli occhi rossi, adesso era il momento di metterlo in pratica.
    Quella mattina decisi che l'avrei dedicata all'addestramento dello Sharingan, cercando di portarlo al limite massimo di sforzo, per capire fino a che punto potessi spingermi con la prevenzione degli attacchi e la tecnocopia, abilità che avevo sviluppato solo recentemente, e che avevo notato essere stata sfruttata anche da Okami in combattimento.

    «Quando verrà il giorno...sarò pronto»

    Io e Okami ci eravamo ripromessi di combattere di nuovo, il suo potere era grande, e il mio non lo era ancora abbastanza da impensierirlo, ma così come il suo Sharingan traeva potere dalla sua forza d'animo, il mio traeva potere dal desiderio di combattere e sopraffare i miei nemici.
    La prima cosa da fare sarebbe stata migliorare il mio controllo e dispendio di chakra nell'utilizzo dello Sharingan; mantenerlo attivo mi costava molto chakra, ma ci sono metodi di allenamento speciale per poter aumentare la propria riserva di chakra, e tra essi vi è la meditazione spirituale, un metodo molto antico che però dà ancora i suoi frutti, se sfruttata con pazienza e rigore.
    Quel giorno però non avevo alcuna intenzione di chiudermi in dojo a meditare, al contrario; avevo tutta l'intenzione di combattere, senza essere castrato da fastidiose regole o impedimenti fisici, volevo scatenarmi.
    Il posto migliore per fare ciò è il campo d'addestramento riservato ai chunin, il più lontano dalle mura del villaggio, poco fuori dal cancello Ovest; un enorme campo di allenamento in terra battuta, senza palazzi o strutture di supporto.
    Mi mossi all'ora di pranzo, orario in cui era più probabile incontrarci qualcuno...non è mai garantito di trovare qualcuno li, e tecnicamente io non ci dovrei poter entrare non essendo un chunin, ma l'entrata non è sorvegliata, e non è un crimine passare da quelle parti.

    ...



    Raggiunto il campo, mi ritrovai in una vasta area di 100 metri circa, in terra battuta, con qualche albero e roccia attorno quà e là; anche la pioggia era clemente quel pomeriggio, avendo deciso di bagnare la città solo durante la mattina, risparmiandomi una mezzata d'acqua durante l'allenamento.
    Cominciai a girare per il campo, ma pareva proprio che non ci fosse nessuno, neppure un anima viva.
    Preso dalla sconsolazione, mi sedetti su una roccia vicino all'entrata del campo, nella speranza che, prima o poi, qualcuno si degnasse di arrivare.
    Passarono circa 30 minuti, tanto che stavo quasi per desistere ed andarmene in palestra a fare un po di pesi, quando sentii il cancellino di metallo aprirsi cigolando, cedendo l'accesso a qualcuno che, in tutta franchezza non mi sarei mai aspettato di vedere lì quel giorno.

    «Ma quello non è...? No non può essere.»

    Era davvero Suimaru Akame? Cosa ci faceva qui ad Ame un ninja di Kumo?
    La mia sorpresa era tangibile, il neo-chunin che varcava la soglia del mio villaggio non era altro che il mio ex compagno di squadra durante la sfida con Okami, indossava il classico giubbotto ninja da chunin, gli dava quasi un aria di rispetto.

    «Suimaru Akame ad Amegakure, adesso si che le ho viste proprio tutte, ti eri stancato del sole di Kumo?»


    ◊ Resistenza 200
    ◊ Stamina 250
    ◊ Equipaggiamento
    - 1x Kunai
    - 5x Uchiha Shuriken
    - 20m Filo d'Acciaio
    ◊ Conoscenze e Maestrie
    - Oratorie e Popolari [LV.I]
    - Tecniche e del Chakra [LV.I]
    - Arte Suprema del Fuoco [LV.I]
    --------------------------------------------------- »
    Azioni






    Edited by Revan - 11/4/2021, 15:55
     
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    Allenamento Sumairu vs Eanor: Secondo Round

    -SUMAIRU AKAME-
    Parlato-Pensato-Azione


    PRIMAVERA

    [Amegakure]

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    Alcune settimane dopo la finale del torneo



    ♪ Rain Clouds - Youtube ♪


    Evento Collegato - Prova di consapevolezza




    Un nuovo giorno si stava palesando davanti a me, decisamente diverso dai soliti vissuti fino a quel momento.

    Avevo superato gli esami, il mio primo vero traguardo come shinobi, anche se mi sembrava di aver imbrogliato in qualche modo e quei pensieri mi tormentarono fino al mio effettivo ingresso nell’OSU. Quando capì la situazione in cui ci trovavamo e mi fu spiegata nel dettaglio dai miei superiori non potei fare a meno di capire quanto la situazione fosse grave in quel momento, quanto ci fosse bisogno di aiuto nello scovare quei cyborg e distruggerli, per non parlare di quale rischio correvamo anche solo a studiarli, come ebbi modo di notare durante la finale.

    Rimasi lungo tempo all’interno dell’aeronave dell’OSU, in primo luogo perché voleva dire ambientarmi e cominciare a fare la conoscenza dei miei compagni ma anche, e soprattutto, mi permetteva anche di usufruire della sala di addestramento o il nuovo strumento di allenamento mentale. Questi ultimi mi furono fondamentali nel tempo, anche se in primo luogo ero altamente diffidente riguardo questo combattimento mentale, o come si chiamava. Avevo riscontrato che, anche se solo psicologicamente, esso non mi aiutava a migliorare, almeno non quanto volessi. Alla fine era comunque una macchina che cercava di ragionare come un umano, e ciò appariva difficile, nonostante la tecnologia dei cyborg al suo interno.

    Per fortuna non fui l’unico a notarlo e il maestro Arashi non smise di farmi presente quanto fosse indispensabile che io mi muovessi da quella aeronave. In fondo comprendevo le sue preoccupazioni, da quando ero arrivato mi ero solo allenato e questo aveva inficiato sulla mi psiché. Era come fossi caduto in depressione e per validi motivi: da molto tempo non si sentiva parlare di cyborg e le uniche informazioni che mi arrivavano erano o fasulle o voci infondate, non ebbi modo di mettermi in gioco in una missione come si deve.

    Quindi uscii, decisi di partire alla ricerca di qualcosa da fare o qualcuno da sfidare, e in realtà la risposta mi sovvenne quasi istantaneamente. C’era effettivamente qualcuno che nei miei scontri mentali mi ero abituato a combattere il più delle volte e costui era Eanor, il caro Eanor che quasi rischiava di farmi rimanere al grado genin durante la prova che il chunin Okami ci aveva sottoposto.
    Effettivamente non riuscivo mai a concludere uno scontro contro di lui, ed essi non erano molto avvincenti, nonostante quella faccia da schiaffi che si ritrova. Non perché non riuscissi a batterlo, anzi, dopo un po’ di tempo imparai a riconoscere le scelte che la macchina faceva nei miei confronti e prevederle, ma perché mi sembrava umiliante, non volevo sentirmi gioioso per aver vinto nella mia mente, volevo batterlo sul serio dopo l’estenuante allenamento a cui mi ero sottoposto.

    Arrivai ad Ame con qualche giorno di ritardo durante la tabella di marcia, rispetto al mio primo viaggio. Effettivamente mi fermai parecchie volte durante il mio cammino, sempre in cerca di persone che avevano notato strani individui aggirarsi per i villaggi, non volevo rimanere con le mani in mano insomma e a costo di metterci più tempo avrei necessariamente chiesto in giro tutto quello che potevo.

    Quella mattina però decisi che l'avrei dedicata unicamente a velocizzare il passo per raggiungere Amegakure, ero eccitato all’idea di avere qualcuno con cui combattere, era il momento di prendere la mia rivincita.

    [...]



    Dopo aver approfittato di un vicino ruscello per rinfrescarmi e dissetarmi mi apprestai a fare un giro nella fredda foresta in modo da trovare del cibo. Tra le fronde però, inaspettatamente, avvistai il primi grattacieli che caratterizzavano quella città e affrettai il passo nel raggiungerla.
    Da ciò che vedevo stavo arrivando ad Ame dalla zona dei campi di addestramento, forse mi ero perso e quindi avevo allungato il percorso ma tanto male non era, avevo di certo più possibilità di trovare Eanor in un campo piuttosto che in città, anche perché non conoscevo nemmeno dove abitasse.

    Mi ritrovai in una vasta area con qualche albero e roccia attorno quà e là e in lontananza vidi effettivamente un individuo che se ne stava girare per il campo in attesa di qualcosa. Effettivamente, essendo passata da poco l’ora di pranzo, poteva trovarsi lì nell’attesa di qualche avversario ma man mano che mi avvicinavo, più i suoi lineamenti mi si facevano chiari e familiari.

    -Quello dev'essere lui...-

    Feci il giro del campo, cercando l'entrata della recinzione che lo circondava. Una volta trovata non potei non notare che un cartello fuori l'entrava lo indicava come riservato ai chunin quindi mi chiesi perché si trovasse lì, mi aspettavo di trovarlo nel campo dove ci affrontammo l'ultima volta. In ogni caso, sembrava che il cigolante e fastidioso rumore dell'entrata fosse stato notato e Eanor cominciò a squadrarmi cercando di riconoscere chi fossi.

    CITAZIONE
    -Suimaru Akame ad Amegakure, adesso si che le ho viste proprio tutte, ti eri stancato del sole di Kumo?-

    -In realtà non mi abbronzo da un bel po', sono bianco come un lenzuolo, ho passato gli ultimi giorni nel quartier generale dell'OSU a battere la fiacca e godermi la vita mentre aspettavo qualche cosa da fare, perciò eccomi qua. Che ne dici di una bella scazzottata come i vecchi tempi, uno contro uno, tutto ammesso. Sempre se non sei troppo spaventato di affrontare un neo-chunin.-

    Le ultime parole le usai con orgoglio ma anche per prenderlo un po' in giro, non volevo davvero renderlo invidioso di uno stupido titolo. Mentre poggiavo lo zaino con i viveri del viaggio, cominciai a sistemarmi nel caso accettasse la sfida, legandomi i capelli in una coda in modo tale che non mi dessero fastidio durante lo scontro, agganciando anche il seras al volto, in modo tale che la conformazione del suolo mi fosse più chiara direttamente dall'alto.

    -Spero non sia di diturbo, dopotutto sei tu quello di casa qui.-


    Scheda
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    Azioni:
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    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 250
    Resistenza: 300

    Statistiche Finali:
    Stamina: 250/250
    Resistenza: 300/300

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    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]
    [Testa]Giubbotto Ninja[100-P. Resistenza]

    Equipaggiamento:
    -Katana
    -2x Shuriken
    -2x Meccanismo Retrattile del Kunai + 2x Kunai
    -2x Meccanismo Lancia-Spiedi + 2x Spiedi da Lancio
    -Kobashot
    -Ricetrasmittente v.4000 (Seras)

    Abilità / Conoscenze / Maestrie:
    -Concentrazione del Chakra/Udito Fenomenale/Transfert/Velo di Chakra Vermiglio
    -Orientative Geografiche/Oratorie e Popolari
    -Specialista in Katane/Stile Acrobatico - I Livello
     
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    ◊ Capitolo II - Red eyes never lies

    Scheda - Parlato - Pensato
    XXX - XXX - XXX

    Non cera dubbio ormai, il ninja che camminava verso di me era proprio il chunin di Kumo, Suimaru Akame.
    Aveva in spalla uno zaino da viaggio di medie dimensioni, era venuto fin qui da lontano, ma che affari potreva mai avere ad Ame?

    «In realtà non mi abbronzo da un bel po', sono bianco come un lenzuolo, ho passato gli ultimi giorni nel quartier generale dell'OSU a battere la fiacca e godermi la vita mentre aspettavo qualche cosa da fare, perciò eccomi qua. Che ne dici di una bella scazzottata come i vecchi tempi, uno contro uno, tutto ammesso. Sempre se non sei troppo spaventato di affrontare un neo-chunin»

    «Oh bhe, così mi inviti a nozze, ero qui proprio per cercare un chunin con cui provare un paio di cose nuove...»

    Esclamai alzandomi talla roccia sulla quale mi sedevo, e levandomi il cappuccio da sopra la testa, svelando al sole la mia bandana nera, a sorreggere i miei folti capelli castani.

    «Spero non sia di diturbo, dopotutto sei tu quello di casa qui.»

    «Nessun disturbo, ero qui apposta»

    Attraverso la prova d'esame, il nostro precedente combattimento a Kumo e successivamente durante lo scontro con Okami Uchiha, avevo osservato Suimaru muoversi sul campo di battaglia, memorizzando le sue movenze con lo sharingan durante il combattimento a Konoha, e arrivando alla conclusione che non è particolarmente ferrato nelle arti magiche, avendo egli sviluppato, almeno apparentemente e da quello che aveva dimostrato, un esperienza maggiore nelle arti marziali e di combattimento corpo a corpo con arma bianca, facoltà degne di un vero combattente marziale, ma che lo avrebbero probabilmente messo in grave difficoltà contro un maestro nelle arti magiche.

    «Se gli impedisco di avvicinarsi, non ha scampo..»

    Conoscevo moltissime tecniche atte a metterlo in difficoltà, la maggior parte di esse di basso calibro...ma lui era un chunin adesso, Okami lo aveva promosso perchè aveva visto qualcosa in lui, quindi non mi sarei trattenuto questa volta, sapendo e comprendendo che nemmeno lui lo avrebbe fatto, soprattutto dopo il nostro ultimo incontro.
    Avrei usato Suimaru come banco di prova, ero in grado di battere un Chunin a duello? Sebbene fosse stato appena promosso, Okami aveva visto qualcosa di positivo in lui, magari una forza nascosta; era mio interesse trovarla.

    «Se non sbaglio, quegli occhi rossi che puoi evocare a comando dovrebbero essere una specie di Doijutsu...giusto? Sarà interessante vedere quale dei due occhi prevarrà»

    Ricordavo quegli occhi dal combattimento con il mio consanguineo, non mi era parso che facessero nulla di specifico o "tangibile", ma dopo tutto nemmeno lo sharingan mostra la sua forza ad osservatori esterni, quindi dovetti presumere che gli donassero qualche capacità speciale, anche se non potevo minimamente indovinare quale.
    Così pensando, ci posizionammo entrambi sul grande campo in terra battuta davanti a noi, un terreno sterrato di 100 e più metri, dove avremmo avuto tutto lo spazio del mondo per combattere, sperando in assenza di ingerenze esterne o altri ninja venuti per allenarsi.

    «Per ora è meglio tenere quella tecnica da parte..»

    «L'ultima volta ho vinto io...vediamo se questa volta andrà diversamente!»

    I miei occhi si tinsero di rosso, e tre tomoe neri e vorticanti comparvero sull'iride, segno che il mio sharingan era finalmente completo e pronto a dare battaglia.
    Durante l'esame ufficiale e durante quello di "riparazione" non avevo avuto la possibilità di usare la maggior parte delle tecniche che avevo appreso nell'ultimo periodo, vuoi perchè il campo di battaglia non me lo permetteva, vuoi perchè avrei distrutto metà isolato di Konoha; ma adesso la musica era diversa, adesso potevamo dare il 100% di noi senza paura di fare male a terzi o distruggere proprietà statali.
    Con i 7 metri che mi separavano da Suimaru e lo sharingan puntato su di lui per carpire in anticipo ogni suo singolo movimento, strinsi la mano destra in un forte pugno, e feci convergere una gran parte del mio chakra in esso, caricandolo di energia naturale, per poi cercare di colpire il terreno il più forte possibile.
    Attraverso questo, una grossa voragine di circa 6 metri di raggio si sarebbe dovuta aprire sotto Suimaru, scaraventando terra e roccia tutto attorno a lui.
    Quelle rocce, immediatamente dopo la loro emersione, si sarebbero dovute agglomerare attorno attorno al ninja di Kumo, creando una cupola di solidissima roccia e pietra attorno a lui, come una tomba.
    La grande particolarità di quella tecnica stava nel fatto che la roccia che la ricopre è intrisa del mio chakra elementale, che la rinforza e la rende molto più resistente del normale, nemmeno una spada è in grado di perforarla con facilità.
    Successivamente, dopo aver chiuso il neo-chunin dentro la cupola di roccia, avrei mosso rapidamente le mie mani, i sigilli erano sempre loro, topo, drago e cinchiale, i più utilizzati nel mio adorato repertorio di fuoco.

    «Suyaki!»

    Quella tecnica era davvero crudele, tanto che, per la mente, mi passò l'idea che forse non era il caso di utilizzarla; ma mi convinsi rapidamente ritenendo che un chunin non fosse avversario da prendere sotto gamba, come mi aveva ampiamente dimostrato lo scontro con Okami.
    Dopo aver composto i sigilli, avrei cercato di rendere l'interno della cupola in cui si trovava Suimaru, cupola cava per la precisione, un vero e proprio forno crematorio, scatenando una fiamma incredibilmente potente, talmente potente da essere impossibile da controllare volontariamente; la tecnica necessita di un luogo chiuso per evitare danni a terzi e per contenerne il calore, e cosa è meglio di una cupola sigillata?


    ◊ Resistenza 200
    ◊ Stamina 250-90= 160
    ◊ Equipaggiamento
    - 1x Kunai
    - 5x Uchiha Shuriken
    - 20m Filo d'Acciaio
    ◊ Conoscenze e Maestrie
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    - Tecniche e del Chakra [LV.I]
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    ◊ Attivazione Sharingan
    Prigione di Roccia [Dorou Doumu]
    Tecnica della Fucina [Suyaki no Jutsu]
     
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    Allenamento Sumairu vs Eanor: Secondo Round

    -SUMAIRU AKAME-
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    Alcune settimane dopo la finale del torneo



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    Evento Collegato - Prova di consapevolezza





    CITAZIONE
    Se non sbaglio, quegli occhi rossi che puoi evocare a comando dovrebbero essere una specie di Doijutsu...giusto? Sarà interessante vedere quale dei due occhi prevarrà

    -E così la brutta copia di Okami ha deciso di sfidarmi ad una gara di occhietti, peccato che il tuo sharingan non sia minimamente paragonabile al suo altrimenti sarei stato preoccupato di affrontarti.-

    CITAZIONE
    L'ultima volta ho vinto io...vediamo se questa volta andrà diversamente!

    Decisamente, sarebbe andata decisamente diversamente, non mi sarei fatto sorpassare di nuovo da lui, non dopo la figuraccia che aveva fatto durante la prova, e non dopo tutto l'allenamento che avevo intrapreso. Questa volta sarebbe andato tutto diversamente, non sarei svenuto senza combattere, mi sarei fatto valere, nonostante la sconfitta che sarebbe potuta arrivare di lì a breve.

    Gli occhi di Eanor, dapprima normali, si accesero del colore rosso che li contraddiceva quando si riempivano di chakra uchiha, e le tre tomoe nere, che avevo imparato a conoscere con Okami comparvero sull'iride. Eppure ne avevo viste solo 2 l'ultima volta che lo avevo incontrato, era forse diventato forte quanto okami o era solo un bluff e ciò non centrava nulla con a forza effettiva di Eanor?
    Dopotutto Okami ci aveva già deliziati dei suoi genjutsu oculari quindi nulla mi diceva che non mi trovassi in uno di essi.

    -A quanto pare siamo diventati forti, non pensavo che le tue iridi fossero diventate maggiorenni.-

    7 metri ci separavano, 7 miseri metri che potevo chiudere facilmente in un secondo ma me ne stetti buono, lasciai a lui la prima mossa, dopotutto io mi ero sicuramente allenato a dismisura per questo momento e la mia intenzione non era vincere ma dimostrargli che potevo fargli male, tanto male.

    Attivai i miei Magan che mi mostravano in lui furia e eccitazione per lo scontro. Inoltre potevo percepire che il suo chakra fremeva e stava cominciando a fluire concentrandosi nei pugni stretti. Mi squadrava con i suoi occhietti rossi, pronto a copiare le mie tecniche o qualsiasi cosa volesse fare con essi.
    Improvvisamente, il chakra dentro i suo pugno esplose e con un movimento discendente lo batte al suolo smuovendo la terra e potevo sentire benissimo il suo chakra avvicinarsi a me e fare i giro impregnando tutta la terra sotto di me irrimediabilmente. Una voragine si aprì sotto di me. Non era tanto profonda, solo pochi centrimetri, ma quello che mi preoccupava era l'ammasso di terra sopra la mia testa: era minaccioso e quasi subito ricadde sulla mia testa spaventandomi a tal punto che chiusi gli occhi.
    Quando li riaprii notai che la terra si era chiusa a cupola tutta intorno a me.

    Potevo vedere benissimo attraverso la cupola, grazie ai miei occhi, e sembrava che Eanor tenesse le mani attaccate, come fosse vincolato a tenerle lì per non farla crollare o per usare qualche altra tecnica, ma decisamente non volevo scoprirlo sulla mia pelle. Perciò, senza ulteriori indugi, feci ricorso a una delle mie nuove e migliori tecniche, che avevo imparato ad usare da quando ero entrato nell'OSU e a cui avevo avuto accesso dai loro stessi archivi.

    -Sandā Appu-

    Copiando il qualche modo il modo in cui Eanor aveva fatto convergere il suo chakra nei pugni, richiamai il mio chakra nei pugni e velocemente ne cambiai il tipo: la pelle cominciò cominciarono a emettere scintille e un flebile luce che illuminava tutto intorno a me, facendomi notare quanto pulite e lisce fossero le pareti all'interno di quella gabbia. Esse non erano fatta neanche di normale roccia ma il chakra di Eanor ne ricopriva la superficie dandogli proprietà a me ignote.
    Una volta che i pugni furono carichi mi scaraventai su una delle pareti, precisamente nel punto dove lui teneva le mani. Non ero sicuro di riuscire ad abbatterle ma ci potevo provare, dopotutto avevo già constatato che la pietra si sciogliesse come burro sotto i miei colpi elettrici e queste non faceva di certo eccezione.

    Il primo colpo avrebbe impattato immediatamente la nuda roccia, mentre un secondo avrebbe atteso una sua eventuale reazione, come il comporre sigilli o simili, ma in caso contrario avrei cercato di distruggere definitivamente la roccia cercando di scaraventarmi su di lui mantenendo la forza cinetica del colpo per uscire da quella prigione infernale e magari scaraventarmi su di lui. Nel caso avesse cercato di fare altro dopo il primo colpo avrei comunque reagito scaraventandomi col pugno nella stessa maniera per bloccarlo.



    Scheda
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    Azioni:
    - Magan [Attivazione]
    - Scarica
    - Scarica
    -

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    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 250-10-18-18
    Resistenza: 300

    Statistiche Finali:
    Stamina: 204/250
    Resistenza: 300/300

    -------------------------------------------------------------------------
    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[30-P. Resistenza]
    [Testa]Giubbotto Ninja[100-P. Resistenza]

    Equipaggiamento:
    -Katana
    -2x Shuriken
    -2x Meccanismo Retrattile del Kunai + 2x Kunai
    -2x Meccanismo Lancia-Spiedi + 2x Spiedi da Lancio
    -Kobashot
    -Ricetrasmittente v.4000 (Seras)

    Abilità / Conoscenze / Maestrie:
    -Concentrazione del Chakra/Udito Fenomenale/Transfert/Velo di Chakra Vermiglio
    -Orientative Geografiche/Oratorie e Popolari
    -Specialista in Katane/Stile Acrobatico - I Livello
     
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    CITAZIONE

    Responso nr. 1


    Attacco -:Eanor
    -Attivazione Sharingan III Tomoe: Riesce a prescindere
    -Prigione di Roccia [Dorou Doumu]: Riesce incontrastata (Resistenza 90)
    -Tecnica della Fucina [Suyaki no Jutsu]: 100+80+10+14+22+16= 244 Riesce per superiorità combattiva

    Difesa -:Sumairu
    -Attivazione Magan II stadio Riesce a prescindere
    -Scarica: 80+80+20+8+15=203 Riesce ma subisce la tecnica della fucina
    -Scarica: fallisce per decisione arbitrale

    Danni:
    Eanor //
    Prigione di roccia: 98 [parete distrutta]
    Sumairu: 15 coprifronte / 20 al giubbotto / 50+20 Sumairu (gravi ustioni su tutto il corpo -20 a turno)



    Narrazione Turno:
    I due ex compagni si ritrovano dopo non molto tempo. Fin dalle prime battute e chiaro quanto non ci sia particolare simpatia nei confronti dell'altro e dopo qualche sarcastico convenevole, decidono di partire all'attacco, dopo aver attivate i rispettivi doujutsu. Il primo a fare ciò è il ninja di Ame deciso a ricordare al suo avversario quanto per lui le fiamme siano importanti. Così, dopo aver rinchiuso Sumairu in una prigione di terra, decide di "cuocerlo" appiccando un incendio all'interno della gabbia tramite la tecnica della fucina. Vistosi in pericolo, il neochunin, decide di sfruttare al massimo la sua affinità all'elemento del fulmine, dando un pugno carico di energia elettrica verso la parete della prigione, aprendo un discreto varco dal quale fuggire, riuscendo a scampare a quelle fiamme che lo avrebbero ridotto in cenere in poco tempo. Può considerarsi fortunato ad aver rimediato delle ustioni.


    Situazione Finale:
    Sumairu ustionato, poco distante dalla prigione di roccia, ormai aperta, ad un metro di distanza da Eanor. Attacco a Sumairu


    Commenti Arbitro:
    Ho cercato di evitare di dover applicare le leggi della fluidodinamica calcolando la variazione di pressione dell'aria e via dicendo (per riprendere la discussione fatta in privato) quindi ho dato per buona la "teoria del forno", le fiamme della fucina non si propagano e non generano ulteriori esplosioni.
    Tenshi ti consiglio caldamente di rileggere i post che scrivi, primi di pubblicarli: oltre all'azione un po' confusa che hai fatto, il tuo secondo colpo non era da fase difensiva, da come scrivi lui era il tuo possibile bersaglio ed è un'offensiva in tutto e per tutto; come se ciò non bastasse hai scritto un periodo molto confuso contenente un'azione che infrange la "clausola del se", credo tu sappia ciò che intendo essendo un chunin ormai.
    Per qualsiasi dubbio, liberi di contattarmi


    Edited by Caliburnyth - 21/4/2021, 15:21
     
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    Allenamento Sumairu vs Eanor: Secondo Round

    -SUMAIRU AKAME-
    Parlato-Pensato-Azione


    PRIMAVERA

    [Amegakure]

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    Alcune settimane dopo la finale del torneo



    ♪ Rain Clouds - Youtube ♪


    Evento Collegato - Prova di consapevolezza





    Il pugno impatto con foga mentre una scintilla partì in quella prigione umida e polverosa mentre piccole crepe si formavano sulla prigione dopo il primo pugno che avevo scagliato al muro.
    Avevo notato in anticipo il fatto che stesse per lanciare un altra delle sue tecniche contro il sottoscritto e non persi tempo aspettando la sua mossa. La roccia era dura ma comincio a sgretolarsi velocemente così decisi che un altro pugno non era necessario e mi scagliai contro la pietra morbida che si frantumò sotto il suo peso proprio nel mentre l'esplosione divampava nella cavità della cupola.

    Un intensa fiammata mi colpi, bruciacchiando i miei vestiti, l'armatura e persino il coprifronte non sembrava avere più la presa di prima. Ma non erano state le uniche cose che si erano bruciate durante quell'esplosione:
    la mia pelle era completamente ustionata in vari punti e mi provocava un dolore tremendo ma ancora sopportabile, seppur al limite, e gran parte del mio orgoglio si era incenerita insieme alla mia già poca fiducia.

    Tra la polvere e le macerie, mi tenni a carponi tossendo via il fumo che mi era rimasto nei polmoni tentando di levarmi via dai pensieri cosa avrebbe potuto farmi quella trappola se non fossi scappato appena in tempo. Mi toccai la testa fredda, constatando che ormai non c'era più nulla a cui aggrapparsi, se non qualche capello salvatosi miracolosamente da quel mattatoio di fuoco e fiamme. Ero vivo, ma a quale prezzo?

    Mi alzai di scatto e strappai via gli ultimi capelli rimasti facendoli cadere e volare al vento.

    -Tu... sei forse impazzito? Volevi ammazzarmi forse? Guarda cosa mi hai fatto. Ho detto che tutto era ammesso ma non fin a questo punto, cosa ti frulla nella testa? Segatura bruciata?-

    Tirai il coprifronte, spezzando il tessuto ormai logoro che lo teneva attaccato alla mia testa, e lo misi in una delle tasche del giubbotto.

    -Questa non è più una faccenda tra villaggi, ormai è diventata personale a questo punto e io non intendo tirarmi indietro. Ma lo farò senza ucciderti, come si addice ad uno scontro onorevole, e non come farebbe un bastardo. ORA TOGLITI QUEL CAZZO DI COPRIFRONTE E COMBATTI! TIRAMI TUTTO QUELLO CHE VUOI.-

    Dopo quello sfogo mi ricomposi e vedendo che non aveva intenzione di togliersi quello stupido coprifronte ripresi la parola.

    -Se hai deciso così, va bene, ma fossi in te io me lo toglierei, stai infangando il nome del tuo paese con le tue azioni. Uno shinobi nasce per proteggere il suo villaggio ma anche per proteggere chi gli sta attorno, non siamo solo macchine di morte. E tu dovresti saperlo dopo la prova che abbiamo intrapreso con i nostri compagni. Forse è proprio per questo che Okami ti ha escluso... ma lui non ha perso le speranze in te. Riesci a capirlo? Tu puoi ancora diventare un chunin ma così chiuso in te stesso potrai solo diventare un criminale.-

    I miei occhi ardevano di un rosso intenso, forse più intenso delle volte in cui lo avevo attivato le volte prima, e una nuova forza comincio a scorrere dentro di me. Mi sentito rinvigorito dopo la rabbia che avevo scaricato contro di lui e sentivo di aver sbloccato un nuovo potenziale da quegli occhi che fino ad allora mi erano sembrati così oscuri, fino a quel momento.

    -Se non vuoi capirlo con le parole te lo dirò con la violenza, con il tuo linguaggio.-

    Il chakra comincio a fluire nel mio corpo e un fitta coltre di fumo cominciò a fuoriuscire da bocca e naso coprendo tutto il campo in cui ci trovavamo senza asciare scampo al genin che, a differenza mia, avrebbe dovuto combattere completamente all'oscuro delle mie mosse, sharingan permettendo. Grazie ai Magan potevo vederlo chiaramente, ma anche senza di essi potevo comunque conoscerne le mosse grazie al mio potente udito.

    Una strana sensazione mi pervase il corpo e sentii il mio chakra espandersi tutt'intorno a me come una fiamma che fa espandere luce e calore col tempo. Gli occhi mi bruciavano ed erano ricchi di chakra mentre delle figure identiche al sottoscritto apparivano nei dintorni, come se fossero frutto di una qualche tecnica di moltiplicazione, nonostante io non ne avessi usata nessuna: erano in tutto 6 e sembravano rispondere ai miei comandi come se fossero dei burattini.

    Decisi di usare questa cosa a mio favore mandandole contro il mio avversario, cercando di confonderlo comparendo e scomparendo nella nebbia e, a volte, attraversandolo o fingendo di colpirlo. L'effetto doveva essere quello di confonderlo dal suo obbiettivo, cioè me.

    Per sicurezza usai anche il mio scudo dell'eco confondendogli ancor di più le idee.

    -Mi dispiace ma sarò io quello che si intascherà la vittoria questa volta-

    Parti all'attacco e mi mossi così velocemente che due copie illusorie si staccarono dal mio corpo andando a chiudere il mio avversario girandogli intorno.

    -Sei senza via di fuga-

    Dissi e la mia tecnica lo ripeté in tutte le direzioni.

    Le mie copie si sarebbero schiantate tutte sul mio avversario allo stesso tempo, nel mentre io avrei piantato al suolo la mia spada saltando su di essa e slanciandomi verso il mio nemico per poi rifilargli un calcio alla base del collo che lo avrebbe scaraventato a 15 metri di distanza.

    -Questo è per prima.-

    Mentre si trovava in volo avrei caricato il mio arpione e l'avrei puntato leggermente alla sua sinistra, cercando di mancarlo, per poi dare un colpo di frusta che avrebbe fatto curvare il filo andando a farlo aggrovigliare attorno a lui, precisamente intorno alle sue braccia per bloccarlo, impedendogli di fare qualsivoglia azione o scappare. Avrei poi cercato di tirarlo verso di me attivando il riavvolgimento del cavo.
    All'ultimo istante però sarei scomparso e riapparso dietro di lui grazie alla mia tecnica dell'Ombra imprigionante per sussurrargli:

    -E questo è da parte di Okami: Sandā Appu-

    Per poi scagliargli un pugno a piena potenza nella schiena scaraventandolo al suolo e sperando di mandarlo KO per un bel po' di tempo e insegnargli ciò che avevo imparato io grazie al mio esaminatore.


    Scheda
    -------------------------------------------------------------------------
    Azioni:
    - Magan [Mantenimento]
    - Cortina fumogena/Velo di chakra vermiglio(6 copie)/Scudo dell'eco
    Danza della Luna Crescente/Chiaro di Luna
    - Kobashot/Ombra Imprigionante/Scarica[Sforzo Max]

    -------------------------------------------------------------------------
    Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 222-5-10-10-5-5-50-35
    Resistenza: 230-35-35-20(Ustione)

    Statistiche Finali:
    Stamina: 102/250
    Resistenza: 150/300

    -------------------------------------------------------------------------
    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[15-P. Resistenza][Non indossato]
    [Testa]Giubbotto Ninja[80-P. Resistenza]

    Equipaggiamento:
    -Katana
    -2x Shuriken
    -2x Meccanismo Retrattile del Kunai + 2x Kunai
    -2x Meccanismo Lancia-Spiedi + 2x Spiedi da Lancio
    -Kobashot
    -Ricetrasmittente v.4000 (Seras)

    Abilità / Conoscenze / Maestrie:
    -Concentrazione del Chakra/Udito Fenomenale/Transfert/Velo di Chakra Vermiglio
    -Orientative Geografiche/Oratorie e Popolari
    -Specialista in Katane/Stile Acrobatico - I Livello
     
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    ◊ Capitolo II - Nemesis

    Scheda - Parlato - Pensato
    Amegakure - Ora di Pranzo - Campo di addestramento CHunin

    Il grande ammasso di roccia, terra e polvere si chiuse du Suimaru come una tomba ed il suo sarcofago, sigillandolo all'interno e impedendogli di vedere l'esterno, pronto per la mia seconda mossa.
    D'un tratto, un tonfo significativo si sprigionò dall'interno della cupola, e un foro sul diametro di un metro si aprì sul lato a me frontale della costruzione rocciosa, facendo scaturire piccole saette blu intenso quando il foro venne aperto, liberandole nell'aria; Suimaro era riuscito ad aprirsi un varco.

    «Raiton eh...non l'avevo previsto...»

    Durante l'esame non aveva mai dato prova di saper utilizzare un elemento in combattimento, e proprio il raiton poi, contro il quale la mia terra poteva avere molta difficoltà nel competere in fatto a resistenza dei costrutti, essendo il raiton pari al mio katon in fatto di forza distruttività.
    Composi i sigilli rapidamente, e poco prima che il giovane neo-chunin di Kumo riuscisse a uscire, riuscii a generare una fiamma così intensa da abbagliare anche me che ero fuori, osservando l'interno dal foro causato dal jutsu di Suimaru.
    La roccia cosse al calore della mia fiamma, incollando la polvere alle pareti e rendendo l'interno della cupola più incandescente di quanto qualunque essere umano potesse umanamente sopportare.
    Sentii il gelido urlo di Suimaru, mentre la sua pelle veniva cotta dal fuoco e i suoi vestiti bruciati ed incollati alla pelle stessa.
    La tecnica si disattivò quando egli uscì dal foro sa lui stesso creato, tossente e visibilmente malconcio:
    I suoi capelli erano quasi tutti bruciati, solo alcuni gli rimanevano sulla testa, mentre la pelle del viso, braccia mani e gambe era irrimediabilmente ustionata, se non fosse stato per il suo giubbotto rinforzato, anche il suo petto e la sua schiena sarebbero messi male.
    Caduto in ginocchio dalla fatica e dal dolore, si rialzò a breve, portandosi una mano alla testa e strappando via quei pochi capelli che gli rimanevano ancora attaccati alla testa.

    «Tu... sei forse impazzito? Volevi ammazzarmi forse? Guarda cosa mi hai fatto. Ho detto che tutto era ammesso ma non fin a questo punto, cosa ti frulla nella testa? Segatura bruciata?»

    «Ti dona quel taglio in effetti...»

    Ridacchiai, sapendo che quella pessima battuta lo avrebbe fatto solo infuriare di più...in effetti ci ero andato giù pesante, ma che diavolo di chunin non è in grado di uscire da un semplice jutsu confinante?
    A quel punto, il bruciacchiato chunin si strappò via il copri-fronte, già malconcio e ormai da buttare via.

    «Questa non è più una faccenda tra villaggi, ormai è diventata personale a questo punto e io non intendo tirarmi indietro. Ma lo farò senza ucciderti, come si addice ad uno scontro onorevole, e non come farebbe un bastardo. ORA TOGLITI QUEL CAZZO DI COPRIFRONTE E COMBATTI! TIRAMI TUTTO QUELLO CHE VUOI.»

    «Parole forti Suimaru Akame, ma per me non è affatto personale invece, se fosse capitato qualcun altro al posto tuo non mi sarebbe cambiato niente, ma mi sorprende che tu la prenda così sul personale, fossi stato un mukenin saresti già morto probabilmente...»

    Il ragazzo si stava scaldando parecchio, nonostante fosse già parecchio bruciato; la cosa stava diventando pericolosa, perchè ad un attacco palesemente ostile non avrei potuto che rispondere con forza altrettanto ostile, il mio intento non era di ucciderlo ovviamente, era solo un allenamento, ma credo che il subire per due volte di fila, in allenamento, un bruciante attacco a base di fuoco lo abbia turbato profondamente, facendogli covare dentro del rancore non reciproco.

    «Uccidermi? Perchè mai dovresti? Qui nessuno sta cercando di ucciderti Suimaru, ti stai scaldando troppo...
    Non toglierò il mio coprifronte, prima di tutto perchè io rappresento Amegakure, e questo coprifronte è fonte di orgoglio per me, e in secondo luogo perchè mi protegge, sarebbe molto stupido farlo.»


    «Se hai deciso così, va bene, ma fossi in te io me lo toglierei, stai infangando il nome del tuo paese con le tue azioni. Uno shinobi nasce per proteggere il suo villaggio ma anche per proteggere chi gli sta attorno, non siamo solo macchine di morte. E tu dovresti saperlo dopo la prova che abbiamo intrapreso con i nostri compagni. Forse è proprio per questo che Okami ti ha escluso... ma lui non ha perso le speranze in te. Riesci a capirlo? Tu puoi ancora diventare un chunin ma così chiuso in te stesso potrai solo diventare un criminale.»

    «Oh Wow, che parole risolute per un neo-chunin...se vogliamo dirla tutta, tu sei diventato un chunin perchè IO ho voluto così, rifiutandomi di combattere con Okami, ma tu e gli altri non potevate saperlo, abbiamo parlato in una delle sue illusioni, chiedigli pure conferma quando lo rivedrai, pare che siate diventati molto amici ahahaha.

    ...

    Credi che dia importanza ad un grado? Ti senti un ninja migliore solo perchè hai un giubbotto più bello ed un grado in più sul registro?
    La forza di un ninja non deriva dal suo grado, ma dai suoi ideali, dalla sua forza interiore, e mi sembra che tu dia troppa importanza a gli altri, e troppo poca a te stesso.
    Parli per bocca di Okami come se tu sapessi cosa pensa, questa cosa di diventare chunin ti ha dato proprio alla testa, forse ho fatto male a lasciare che vi promuovesse, avrei dovuto combattere e finire al tappeto da vero shinobi di Ame»


    «Se non vuoi capirlo con le parole te lo dirò con la violenza, con il tuo linguaggio»


    «E sia»

    Il ragazzo era su di giri, il fuoco lo aveva ferito nel profondo, e adesso avrebbe usato tutte le sue carte per farmi male; quando ci si lascia accecare dalla rabbia si commettono errori, e lui di rabbia era ricolmo.
    Eravamo uno davanti all'altro, i tomoe del mio sharingan avevano smesso di vorticare, soffermandosi su Suimaru, per carpire ogni suo singolo movimento e espressione facciale che potesse farmi capire che intenzioni avesse.
    D'un tratto, il chunin di Kumo cominciò a far fuoriuscire lentamente dalla bocca del denso fumo nero, odoroso di cenere e zinco, infastidendo il mio olfatto sopraffine.
    Mentre il fumo stava per circondare tutta l'area circostante, compii un balzo all'indietro di 3-4 metri, e appena atterrato, toccai il terreno con il palmo della mano destra, rimanendo in ginocchio.
    La mia idea era quella di contrastare il fumo nero portandomi ad un livello superiore, nella speranza che lassù non potesse raggiungermi o danneggiarmi, a seconda delle proprietà del fumo stesso.

    «Chidōkaku!»

    Avrei tentato di sollevare una sezione di terra di forma quadrata di 1x1 metro attorno al mio corpo, facendo sollevare il pilastro quadrato di 20 metri verso il cielo, nella speranza che questo mi portasse fuori dal raggio d'azione di quel fumo nero, dandomi anche una migliore visuale dall'alto per altre sue possibile offensive.



    ◊ Resistenza 200
    ◊ Stamina 160-38= 122
    ◊ Equipaggiamento
    - 1x Kunai
    - 5x Uchiha Shuriken
    - 20m Filo d'Acciaio
    ◊ Conoscenze e Maestrie
    - Oratorie e Popolari [LV.I]
    - Tecniche e del Chakra [LV.I]
    - Arte Suprema del Fuoco [LV.I]
    --------------------------------------------------- »
    Azioni
    ◊ Mantenimento Sharingan
    ◊ Balzo all'indietro con Movimento del Cuore della Terra [Chidōkaku] [20 metri] come da post.


    Edited by Revan - 22/4/2021, 23:50
     
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    CITAZIONE

    Responso nr.2


    Attacco -:Sumairu
    -Mantenimento Magan
    -Cortina Fumogena Riesce incontrastata
    -Velo di chakra vermiglio (6 copie) Riesce incontrastata
    -Scudo dell'eco/Danza della Luna Crescente/Chiaro di Luna Fallisce per decisione arbitrale
    -Kobashot aggancio Riesce incontrastata
    -Kobashot/Ombra Imprigionante/Scarica Riesce incontrastata

    Difesa -:Revan
    - Mantenimento Sharingan
    - Movimento del Cuore della Terra [Chidōkaku] Riesce come supporto

    Danni:
    Eanor 92+17=109 (non resta paralizzato)
    Sumairu //


    Narrazione Turno:
    Dopo aver parlato di quanto onorevole fosse stata la condotta in combattimento dell'uchiha, decisamente irato dal comportamento di quest'ultimo, il giovane Sumairu, parte al contrattacco. Le sue azioni sono numerose ed una di fila all'altra ma dopo aver attivato la cortina fumogena ecco che Eanor decide di evadere dal raggio d'azione della tecnica innalzandosi a venti metri su di una colonna di terreno, restando inginocchiato. Purtroppo per lui tutto ciò non riesce a salvarlo dall'attacco tramite Kobashot del giovane chunin. Sfruttando la vista del Magan ed il filo di 50 metri, Sumairu riesce a cogliere impreparato Eanor bloccandolo e tirandolo a sé, nuovamente all'interno di quel fumo e del suo velo, per poi colpirlo alle spalle con la sua tecnica raiton.


    Situazione Finale:
    Sumairu alle spalle di Eanor mentre è a terra, a circa un metro di distanza. All'interno di cortina e velo.


    Commenti Arbitro:
    Allora, Tenshi, cerca di ordinare meglio le tecniche che usi e soprattutto ricordati che il magan non consuma 5 ma 20. Non credo di dover dire altro se non il fatto che i capelli di Sumairu ci sono ancora tutti. Revan, purtroppo la tua scelta di non difenderti è stata controproducente, hai evitato la prima offensiva in maniera molto furba, ma la seconda meritava una difesa ad hoc. Per qualsiasi chiarimento sentitevi liberi di contattarmi, come sempre.
     
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    ◊ Capitolo Finale - Sofferenza

    Scheda - Parlato - Pensato
    Amegakure - Ora di Pranzo - Campo di addestramento chunin



    La densa nube di fumo mi circondò in un attimo, inibendo non solo il mio olfatto con sgradevoli odori metallici e di zolfo, ma mandando anche in confusione il mio sharingan, perdendo di vista Suimaru e non potendone quindi leggerne più i movimenti o le intenzioni.
    Rapidamente mi mossi all'indietro, portandomi il più possibile lontano dal ragazzo, ed una volta riatterrato, rimanendo in ginocchio, toccai la nuda e fredda terra sotto di me col palmo destro, sollevando una sezione di terra di 1x1 metro, che rapida ascese verso il cielo come fosse un ascensore, sfondando il tetto di fumo e portandomi verso l'alto.
    Notai un fendente dirigersi verso di me, ma mancandomi di netto a causa della mia elevazione maggiore, e pensai di averla fatta franca, ma a quanto pare Suimaru aveva un asso nella manica, un giocattolo che prima non aveva.
    Difatti, alle spalle, venni agganciato da un cavo metallico dissimile dal filo d'acciaio classico che utilizzavo anche io, era più grosso, spesso e veloce, tant'è che non potei fare molto se non opporre una minima resistenza, prima di venire tratto via da una discreta forza, lasciando il mio trespolo e finendo dritto verso il chunin.
    Tentai di divincolarmi, ma non servì a molto, il cavo era molto resistente e non poteva essere tagliato sul momento, inoltre l'offensiva di Suimaru non era ancora finita.
    Non capii bene cosa mi colpì dato che la nube di fumo aveva annebbiato la mia visuale, ma qualcosa di potente mi colpì impattando al petto, emettendo le stesse scariche che aveva emesso quando sfondò la parete di roccia pochi minuti prima...era sicuramente raiton, ma era la stessa tecnica?
    Finii a terra, a circa un metro da Suimaru, avvolto nella nube; intontito dalla botta ma ancora conscio.

    «Ah...piccolo insetto...cough cough»

    Esclamai rialzandomi da terra, dolorante al petto per quel dannato arnese spara rampino che aveva utilizzato per arrivare fino a me, sulla vetta del pinnacolo di terra generato per evitare la sua nube, ancora presente sul campo di battaglia tutt'attorno a noi.
    Proprio lei adesso era il problema principale, la nebbia: vitale sarebbe stato spazzarla via, e sapevo anche come fare, ma più i secondi passavano, più la mia rabbia cresceva...e con essa il mio chakra.
    Mi rimisi in piedi e strinsi il pungo destro, mentre i miei tomoe cominciarono a vorticare pericolosamente veloce, segno che il mio chakra stava già fluendo potente in me.

    «Ti va di giocare sul serio eh? OK, adesso ti mostro cos'è la VERA sofferenza!»

    L'idea di essere stato colpito con un simile attrezzo ninja, costruito per coloro che non sono capaci di combattere con le proprie forze, mi dava alla testa, e mischiando il dolore per quel colpo elettrico alla mia già forte sete di combattere, decisi che non mi sarei risparmiato questa volta, tirando fuori tutto il fuoco che avevo nell'anima, nell'anima e nella mia bocca.
    Compii un balzo all'indietro di circa due metri nella direzione opposta a Suimaru, e con tutto il chakra che mi rimaneva, ero deciso a spazzare via il chunin, sancendo la mia vittoria schiacciante.

    «Sparisci!»

    «ZUKOKKU!»


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    Dalla mia bocca sarebbe fuoriuscita, senza alcun preavviso, una gigantesca esplosione di fuoco, che avrebbe assunto la forma di una cupola man mano che procedeva in avanti, spazzando via tutto quello che c'era nel raggio di 15 metri, troppo per schivarla anche per Suimaru.
    Fortunatamente, colpendo solo davanti a me, non solo io ero in posizione di sicurezza a 3 metri dal chunin, ma la forza distruttiva della cupola fiammeggiante avrebbe dissipato anche la nube di fumo, permettendo al mio sharingan di tornare a funzionare correttamente; inoltre avrebbe respinto anche un altro colpo di quel simil-rampino che il ninja di Kumo si portva a presso.
    Non mi sarei limitato a una sola cupola però, infatti una volta terminata la prima non gli avrei dato spazio per respirare, componendo nuovamente i sigilli e scagliandone un altra, e poi un altra ancora, questa volta aiutato dal mio sharingan, che verosimilmente adesso vedeva bene tutta la zona circostante.
    Essendo un attacco a grande portata, quelle specie di cloni che aveva generato non gli sarebbero serviti a nulla, sarebbero stati spazzati tutti via assieme a lui; era una delle mie tecniche più potenti, la Sofferenza Istantanea!


    Scusate il post poco ispirato ma non avevo un gran che da dire :sisi:.
    Dopo la prima Sofferenza Istantanea il manto di fumo si dirada, e quindi riacquisisco il bonus dello Sharingan.


    ◊ Resistenza 91
    ◊ Stamina 122-104= 18
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    - Oratorie e Popolari [LV.I]
    - Tecniche e del Chakra [LV.I]
    - Arte Suprema del Fuoco [LV.I]
    --------------------------------------------------- »
    Azioni
    ◊ Mantenimento Sharingan
    ◊ Balzo all'indietro di 2 metri con Sofferenza Istantanea [Zukokku] + [30 stamina/+12 Sforzo Extra]
    Sofferenza Istantanea [Zukokku]
    Sofferenza Istantanea [Zukokku]
     
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    ♪ Rain Clouds - Youtube ♪


    Evento Collegato - Prova di consapevolezza





    L'ultimo pugno impattò efficacemente su Eanor che si ritrovò faccia contro il suo, proprio come era successo con me pochi minuti prima. Tossiva proprio come avevo tossito io per il dolore.
    Grazie ai Magan percepii in lui molta confusione, forse era così pieno di se da non aspettarsi che io lo colpissi dopo il primo colpo mancato.

    Poco dopo il colpo sfruttai i momenti in cui si riprendeva per confondermi di nuovo tra le mie copie e mettermi in una posizione di vantaggio, aiutato efficacemente dalla poca visuale che gli dava la cortina di fumo.

    CITAZIONE
    -Ah...piccolo insetto...cough cough-

    Usai di nuovo la tecnica dello scudo dell'eco per evitare che mi riconoscesse tra le mie copie, di cui solo una era abbastanza vicina da essere vista abbastanza chiaramente e quasi nella stessa posizione in cui mi trovavo prima. Essa avrebbe imitato il mio labiale, così come tutte le altre.

    -Ironico detto da colui che è stato appena schiacciato sul pavimento.-

    Si rialzò dal suolo e sembrava abbastanza dolorante da muoversi a fatica.

    CITAZIONE
    -Ti va di giocare sul serio eh? OK, adesso ti mostro cos'è la VERA sofferenza!-

    Cercai di calmarmi. L'averlo colpito con quel pugno con così tanta potenza mia aveva un attimino scosso, avevo paura di avergli fatto troppo male colpendo con tanta violenza ma sembrava abbastanza arzillo da continuare, tanto che mi rivolse parole cariche di furia e rancorose, proprio come io avevo fatto con lui.

    -Non voglio un bel niente, voglio solo un combattimento che non comporti lanciarmi tecniche capaci di abbrustolirmi vivo. Per non ferirti gravemente non ho nemmeno utilizzato la mia spada contro di te e ne avrei grandi motivi.-

    Ignorando le mi parole, compii un balzo all'indietro e a pieni polmoni urlò:

    CITAZIONE
    -Sparisci!-

    Una grande fonte di chakra si accumulò dentro il suo corpo e il modo in cui gonfiava il petto era molto simile a quello in cui Okami usò la sua palla di fuoco durante il nostro precedente scontro. La situazione era insensata poiché non sembrava avere un obbiettivo preciso ma mirava a colpire tutti noi, ma come poteva continuare a essere così violento in un semplice allenamento?

    Sempre sotto l'effetto dello scudo dell'eco, cominciai a parlargli nel mentre le mie copie gli si gettavano addosso.

    -Finiamola qui ora che possiamo.-

    Le copie mi avrebbero imitato in tutto e per tutto, anche nei sigilli. Avrei usato la tecnica del corpo sfarsfallante per seguirle poco dietro e evitare di perdere il passo, perciò avrei potuto evocarne altre durante il brevissimo tragitto che ci divideva, meno di 10 metri.

    Ben altre 20 copie, e le stesse 2 copie illusorie causate dalla mia rapidità nei movimenti, sarebbero apparse mischiandosi alle altre e coprendomi, mascherando i miei movimenti.

    -Spero che tu abbia il buonsenso di non andarci pesante...-

    Una volta arrivato a portata sarei scomparso dal mucchione, attraverso una sostituzione con un masso dietro di lui. La mia mano si sarebbe portata sulla spada e estraendola lo avrei colpito alla schiena, provocandogli un profonda ferita trasversale abbastanza potente da fargli perdere l'equilibrio e farlo stramazzare al suolo per il dolore, mentre una gigantesca fiammata sarebbe apparsa dalla sua bocca mentre cercavo di trasportarmi dietro di lui.

    -... perché cercherò di fare lo stesso.-


    Scheda
    -------------------------------------------------------------------------
    Azioni:
    - Magan [Mantenimento]
    - Velo [Mantenimento]
    - Scudo dell'eco
    - Corpo Sfarfallante
    - Moltiplicazione Oboro
    - Danza della Luna Crescente/Decapitazione Illusoria
    -------------------------------------------------------------------------
    [font=Geneva]Statistiche:
    Calcolo:
    Stamina: 89-20-10-5-5-5
    Resistenza: 150-20(Ustione)-35-35

    Statistiche Finali:
    Stamina: 44/250
    Resistenza: 60/300

    -------------------------------------------------------------------------
    Armatura:
    [Testa]Coprifronte[15-P. Resistenza][Non indossato]
    [Testa]Giubbotto Ninja[80-P. Resistenza]

    Equipaggiamento:
    -Katana
    -2x Shuriken
    -2x Meccanismo Retrattile del Kunai + 2x Kunai
    -2x Meccanismo Lancia-Spiedi + 2x Spiedi da Lancio
    -Kobashot
    -Ricetrasmittente v.4000 (Seras)

    Abilità / Conoscenze / Maestrie:
    -Concentrazione del Chakra/Udito Fenomenale/Transfert/Velo di Chakra Vermiglio
    -Orientative Geografiche/Oratorie e Popolari
    -Specialista in Katane/Stile Acrobatico - I Livello


    Edited by Tenshi-1 - 23/4/2021, 21:36
     
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    Hey, Axel. You haven't forgotten? You made us a promise. That you'd always be there... to bring us back.

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    Ma che coglioni, sono appena finiti gli esami Chuunin e già volete tener sott'occhio quell'Uchiha? Ma non abbiamo qualcun altro, che ne so, Okami? chiesi al funzionario, mentre il fumo della sigaretta che bruciava lentamente impregnava la stanza dedita ai ristori della Dai Shinagami appesantiva l'aria. Il manto candido che ricopriva le pareti, adornate soltanto dalle finestre da cui potevamo osservare il mondo intero, catturava tutto il fumo e poco a poco, se avessi continuato a fumare all'interno della stanza, avremmo potuto assistere ad un ingiallimento delle mura.

    Yuichi, sai che sei uno degli unici che ha conoscenze degli Uchiha. In più, vedendo da quanto sei fermo, un po' di sana frenesia non può far altro che del bene, no? Comunque cazzo lo sai che non si può fumare dentro la Dai Shinagami, smettila o sono costretto a stilare un rapporto contro di te.

    Spensi la sigaretta sul tavolo di plastica, lasciando un solco che puzzava di tabacco e plastica fusa al suo passaggio. Guardai dritto negli occhi quel ragazzo, così giovane ma con così tanta voglia di comandare ed elevarsi al di sopra degli altri. Quasi lo disprezzavo, probabilmente non aveva ancora sentito la lieta notizia. Dopotutto mi era stata solamente comunicata qualche giorno prima e l'evento non fu ancora noto ai più.

    Yo, bellissimo, abbassa le arie che fino a prova contraria sono io che comando te. Comunque accetto, non che io abbia altra scelta.

    Mi alzai lasciandolo sbigottito non prima di osservare il suo sguardo pregno di vergogna e di rabbia. Accennò una risposta, ma il balbettio prese a scemare dietro di me, seguendo i miei passi cadenzati verso l'uscita della stanza. Alzai la mano destra facendola ondeggiare nell'aria, come se lo stessi per salutare, mentre un sorriso beffardo apparve sul mio volto: la nomina a capo della sezione Aka mi gonfiò il petto in un modo mai provato fino a quel momento, la responsabilità di avere sulle spalle un fardello così importante quanto la protezione degli Uchiha mi diede un nuovo scopo nella vita. Di fatto, dopo aver preso il controllo della mia stessa, riuscii anche a dedicarmi agli altri: trovare me stesso per riuscire, in un qualsivoglia modo, a comprendere e trovare gli altri.

    Mi dispiace così tanto, volevo solo farlo aprire, ma mi sono fatto trasportare, come sempre. Non sono nemmeno riuscito a rendermi utile per una volta... dite al nonno... grazie di tutto.

    ..?

    Lì per lì non realizzai subito, ma il peggio stava davvero per arrivare. Corsi di getto verso la stanza appena lasciata, trovando lo stesso uomo seduto al tavolo ancora in preda al panico. Gli occhi privi di luce e l'espressione scioccata confermarono i miei già accesi dubbi.

    Q-questa è la voce di Sumairu... Akame... il Chuunin di Kumo diventato Ninja da poco... è... ad Ame... con Eanor Uchiha.

    Uchiha? SIAMO AD AME VERO? VAI A FERMARE QUESTA CAZZO DI NAVE IMMEDIATAMENTE!

    Mi dileguai il più velocemente possibile, andando nel mio ufficio a recuperare i vestiti meno costosi rispetto alla divisa ufficiale dell'OSU.

    Sempre loro.

    ...



    Mi teletrasportai nell'ufficio del Kage grazie ad uno dei sette teletrasporti all'interno della Dai Shinagami: trovai la stanza vuota, contrariamente a ciò che in realtà mi aspettavo. Una rapida corsa e delle rapida urla per giustificare la mia presenza all'interno del Paese che ho protetto, ironico, e nel giro di cinque minuti riuscii a raggiungere il campo d'addestramento. Durante il tragitto vidi già il fumo diramarsi dalle poche crine verdi presenti nella Pioggia, cosa altrettanto strana considerando anche il fatto di non aver trovato alcun ninja nelle vicinanze che stesse controllando o quantomeno si stesse preoccupando dell'accaduto. Io, in realtà, pensavo di aver visto tutto nella mia vita; corpi maciullati che si sovrapponevano l'un l'altro, nemesi esplose in budella bollenti, compagni che si sacrificarono per me. Quel giorno mi sorpresi a tal punto da far crollare ogni mia fondamenta - già difficilmente createsi - verso la consapevolezza di cosa significa esseri umani, vivi. Un corpo, esanime, tappezzato di ustioni visibilmente pulsanti che giaceva ai piedi di Eanor. Il mio cuore sussultò quando non rilevai la presenza di altri chakra oltre al mio e a quello dell'Uchiha; le mani presero a tremare, il fegato ribollire con veemenza e i pensieri ammassarsi, non facendo altro che aumentare il dolore alle tempie che andava in crescendo. Scattai con violenza verso Eanor, visibilmente provato e sconvolto in volto, prendendolo per i capelli ed alzandolo da terra.

    MA CHE CAZZO HAI IN TESTA? HAI LA MERDA NEL CERVELLO O TI SEI SCOPATO TALMENTE TANTE PUTTANE PER POI PRENDERE QUALCHE STRACAZZO DI MALATTIA VENEREA?

    Con rabbia lo sbalzai per terra, per poi congelargli ogni singola goccia di sudore sulla sua pelle e tenerlo a bada per qualche secondo. Mi avvicinai a ciò che rimase di Sumairu: non lo conoscevo personalmente, ne sentii parlare all'annunciazione delle promozioni a Chuunin. Mi dispiacque tantissimo, al punto da farmi tremare le ginocchia nel vedere i suoi pochi stracci rimasti arrancare per rimanere attaccati a quel corpo privo di respiro. Mi girai di scatto verso l'Uchiha, ancora Genin ma con i coglioni talmente grossi da ammazzare un Chuunin, mentre i suoi occhi ancora color vermiglio mi facevano sentire a disagio in una maniera incredibile. Mi venne in mente, per un frammento di secondo, Yamashita.

    Tu ora, testa di cazzo, vieni con me. Ti porto immediatamente dall'Amekage e se non c'è me ne sbatto il cazzo e ti porto direttamente in cella io.


    Allora, purtroppo Sumairu è morto. Revan, il tuo PG verrà portato dall'Amekage (Possiamo concludere con il prossimo giro di post, Tenshi col post della morte e tu con quello che succede nel mio post ficnhé non arriviamo alla porta dell'ufficio del Kage) e verrà portato in carcere, per ora. Ovviamente puoi provare a scappare, ma non so quanto ti convenga :asd:
    Cali tu puoi prenderti il max, bel primo allenamento :asd:


    Edited by røxasv² - 23/4/2021, 21:45
     
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    Allenamento Sumairu vs Eanor: Secondo Round

    -SUMAIRU AKAME-
    Parlato-Pensato-Azione


    PRIMAVERA

    [Amegakure]

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    Alcune settimane dopo la finale del torneo



    ♪ Rain Clouds - Youtube ♪


    Evento Collegato - Prova di consapevolezza





    68348466b7c0cdcd1c5ac628314a4020


    [...]



    Lo scoppiettio del fuoco, un suono così rilassante a volte, si poteva dire che annebbiasse la mente. Si può dire sia come un flusso che ti invade la mente e la purifica dai pensieri, la pulisce, la riempie dei ricordi e dei pensieri ed è un suono capace di scavare nelle ossa di ognuno di noi. Alcuni lo affiancano alla passione, un accoppiamento niente male no? Considerato che in un certo senso era la passione che mettevo in ogni mia azione ad avermi portato fino a quel punto, non era per niente male.

    Avevo desiderato così tanto nella mia vita fare un bel falò con il mio caro amico Matsume, divertirci insieme come due amici dovrebbero fare, come due ragazzi di 14 anni in un mondo normale dovrebbero fare.
    Ma il mondo ninja non è un mondo normale, il mondo ninja è spietato, molte volte si potrebbe definire crudele, come in questo caso, talmente crudele da stroncare vite innocenti, da togliere la fonte vitale da qualcuno destinato a donarla grazie alle sue promettenti capacità: la vita di un Akame non era forse destinata a quello infondo?

    Sumairu in collegamento... passo.


    Non potevo lasciare questo mondo senza nemmeno aver fatto l'unica cosa buona che potevo, dovevo almeno lasciare un segno in quel mondo di merda che mi aveva accolto con così tanta cattiveria e mi aveva ricacciato via a calci di fuoco e urla, anche se questo voleva dire buttare nella merda Eanor.

    Per me, non c'è più molto tempo, quindi lascerò ora il mio testamento in modo tale che possa essere recapitato a Kumo al mio unico tutore tutt'ora in vita... cough cough



    Sperai, anzi mi illusi che quello che uscii con la saliva non fosse sangue, che qeulla che si era staccata dalla mia faccia non fosse pelle bruciacchiata, ma ovviamente già conoscevo la risposta e non mi piaceva per nulla. Non potevo nemmeno avere un aspetto decente per la mia morte, mi avrebbero visto come un mostro in putrefazione forse al villaggio, un demone scarnificato.

    Fui breve e coinciso con il testamento, tutto quello che avevo lo indossavo e non avevo molte persone a cui lasciare un messaggio prima di passare all'altro mondo ma feci il possibile affinché sapessero che sarei stato a fianco a loro persino dopo la morte.

    Mi dispiace così tanto, capitano, volevo solo farlo aprire, ma mi sono fatto trasportare, come sempre. Non sono nemmeno riuscito a rendermi utile per una volta... dite al nonno... grazie di tutto.



    A quel punto, presi con la mano ancora intatta il dispositivo, mezzo sciolto ma ancora funzionante, e lo lanciai via. Cominciai un lenta avanzata verso Eanor, trascinandomi con le braccia e strisciando verso di lui, mentre le ferite aperte e le ustioni raccoglievano sassi, terriccio e tutta la sporcizia che non potevo evitare.
    Una volta arrivato davanti a lui, arrancai per alzarmi in piedi con le ultime forze, tenendomi ai suoi vestiti, e piantai il mio viso contro il suo.



    La mia fronte scarnificata era appoggiata sulla sua, il sangue caldo usciva dalle spaccature della pelle secca e colava sulla sua faccia. La bocca, senza labbra, aveva rivoli di saliva che non riuscivo più a ingoiare, perché ogni sorso era un agonia per la mia gola che mi procurava già abbastanza dolore.

    Bastardo io ho ancora voglia di combattere, ci rivedremo presto all'altro mondo.



    Scoppiai in una fragorosa e inquietante risata, quasi strozzandomi con la saliva. I miei occhi senza palpebre lo osservavano, fissi, ma la vista cominciava ad annebbiarsi a poco a poco. Sapevo che mancava poco agli ultimi respiri della mia vita e volevo usare bene quella ultime parole.

    Vedi di finirmi in fretta, perché se mi riprendo son guai, non voglio morire contro un avversario che se ne sta lì come uno stoccafisso mentre guarda morire il suo avversario, AVANTI!



    Nonostante non me ne rendessi conto, i primi deliri erano già arrivati da un pezzo, mentre lo stavo strattonando, e le lacrime che cadevano dai bordi del viso lo confermavano. Perché in un momento simile stavo piangendo?

    Sei o no un ninja? Finiscimi come quel giorno in cui ci siamo incontrati. Hai paura di farlo? Che c'è, hai capito che i miei occhi erano meglio dei tuoi?



    Senza preavviso, il mio corpo si mosse da solo per tirare un pugno al viso del ragazzo, ma ovviamente calcolai male gli spazzi, i primi segni di cecità si facevano sentire, e caddi, stramazzandomi ai suoi piedi. Cercai di dire qualcosa, volevo urlare con tutte le mie forze ma l'unica cosa che usci dalle mie labbra fu un sussurro.

    ...Suca, bastardo...



    Lentamente gli occhi si spensero della loro luce rossastra e io, Sumairu Akame, mi spensi come si spegne un stella nel cielo notturno alla fine della sua vita.

    [...]


    Matsume: Ben fatto amico, ben fatto... sono fiero di te...

    Jinsei: Già, ben fatto fratellone



    e88b9d4fbd7463f44f165ab630a609ff



    Matsume... Jinsei... grazie a voi amici miei...



     
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    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

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    ◊ Capitolo Improvviso - Cenere e Morte

    Scheda - Parlato - Pensato
    Amegakure - Ora di Pranzo - Campo di addestramento chunin


    Quando la cenere degli alberi attorno a noi si posò per terra, e quando il canticchiare degli uccelli si quietò, una irreale calma si protrasse per alcuni secondi, facendo quasi sembrare il tutto un quadro di qualche pittore avanguardista.
    La calma dominava la scena, solo qualche goccia di pioggia cominciava, timidamente, a farsi largo fra le nubi, colpendo il corpo di tutti i presenti in quella radura desolata e bruciata dal fuoco, ancora vivo su alcuni alberi.
    Appena vidi Suimaru, mi resi conto che avevo superato il punto di non ritorno, e che i miei attacchi, guidati dalla rabbia e dalla foga per la battaglia erano stati insostenibili per lui.
    Il suo corpo giaceva a 3 metri da me, completamente ustionato, dalla testa ai piedi; il giubbotto ninja era un ricordo, così come i suoi capelli e la sua faccia, ormai completamente scarnificata, aveva un espressione vuota e terrorizzante, come se stesse osservando la luce in fondo al tunnel della vita, come se avesse trasceso il dolore, e non provasse più niente.
    Guardandolo arrancare verso di me, strisciante e maleodorante, con le ferite sporche di fango e sangue, mi si gelò il sangue nelle vene...ero stato davvero io a ridurlo così?
    In un istante, il senso di colpa si fece largo dentro di me come un fiume che rompe gli argini e straripa, osservando il corpo morente di un ninja che non aveva fatto nulla di male, se non incappare sulla mia strada quel giorno.

    «Fermo Suimaru...non muoverti...»

    Esclamai con voce debole, cercando di evitargli altro dolore da sfregamento sulla pelle viva e pulsante di sangue e pus.
    Egli tuttavia non mi ascoltò, e continuò a strisciare verso di me, lasciandosi dietro una scia di sangue e brandelli di pelle morta man mano che avanzava retto.
    L'odore di sangue sporco e pelle bruciata permeava quella radura desolata, mentre gli alberi ancora bruciavano, e la pioggia cominciava a cadere leggera; arrivò davanti a me, io ero immobile, incapace di muovermi per scappare, o di muovermi per aiutarlo in qualche modo...era spacciato ormai, e lo sapeva anche lui.
    Non c'era nulla che potessi dire che sembrasse appropriato in quel momento, riuscivo solo a pensare al fatto che lo avevo ucciso, e che le conseguenze sarebbero state gravissime per me e per il mio villaggio.
    Senza che me ne rendessi conto, il giovane Akame era arrivato fino a me, io ebbi l'istinto di fare un passo indietro, ma resistetti, volevo provare a me stesso di poter affrontare una scena così emotivamente distruttiva, vedere un innocente che muore lentamente per mano propria.

    «Bastardo io ho ancora voglia di combattere, ci rivedremo presto all'altro mondo»

    Esclamò Suimaru, messosi in piedi con le poche forze che gli rimanevano e attaccatosi alla mia faccia, fronte contro fronte.
    Da quella distanza, l'odore di sangue e pus era disgustoso, ma resistetti, e fissai Suimaru con i miei occhi rossi, intrisi ancora di quel potere letale che lo aveva ucciso così a sangue freddo.
    Scoppiò in una fragorosa risata, forse indotta dall'adrenalina che lo aveva sospinto per 2 metri supino fino a me, mentre i suoi occhi mi guardavano attraverso lo sharingan fin dentro l'anima.

    «Vedi di finirmi in fretta, perché se mi riprendo son guai, non voglio morire contro un avversario che se ne sta lì come uno stoccafisso mentre guarda morire il suo avversario, AVANTI!»

    «Suimaru...io...»

    Cosa mai avrei potuto dire? Mi sentivo in colpa per averlo ridotto in quello stato, sapevo che non sarebbe arrivato alla sera stessa, ma qualsiasi cosa mi venisse in mente, ero totalmente incapace di pronunciarla, potevo solo starlo a guardare, fissarlo negli occhi, sperando che la sua pena durasse ancora poco.

    «Sei o no un ninja? Finiscimi come quel giorno in cui ci siamo incontrati. Hai paura di farlo? Che c'è, hai capito che i miei occhi erano meglio dei tuoi?»

    I suoi occhi versarono lacrime trasparenti, che mischiandosi al sangue cosparso su tutto il viso, trasformarono quelle candide espressioni di dolore in un raccapricciante quadro mostruoso.
    Gli afferrai il braccio destro per sorreggerlo, ma servì a ben poco, perchè egli si divincolò rapidamente e tentò di sferrarmi un pugno...io non mi mossi, volevo che mi colpisse, volevo che avesse quello come ultimo ricordo.
    Chiusi gli occhi, sperando che quello fosse soltanto un incubo, mentre aspettavo il colpo, l'ultimo pugno che Suimaru avrebbe mai sferrato in tutta la sua vita.

    *Tonf*



    Quando sentii il rumore sordo di qualcosa di pesante cadere a terra riaprii gli occhi, il giovane mi aveva mancato ed era caduto a terra, riverso di schiena con il viso verso il cielo, ed io tra lui ed esso.
    Mi inginocchiai al suo fianco e lo guardai negli occhi, provando a disattivare lo sharingan, ma non ci riuscii, non rispondeva al mio controllo.

    «..Suimaru...sono stato accecato dalla rabbia verso di te, e non ho saputo fermarmi..»

    Ad ogni mia parola, il viso del ragazzo assumeva un espressione sempre più rilassata, come se si stesse lasciando finalmente andare.

    «...spero troverai la pace che meriti...»

    «...Suca, bastardo...»

    La vità lasciò Suimaru Akame il 24 Aprile dell'anno 21 D.z, un martedì all'ora di pranzo, in un giorno di pioggia.
    Gli occhi del ragazzo erano ancora spalancati quando la vita fluì fuori dal suo corpo, morì osservando il cielo piovere, lo stesso modo in cui sarei voluto morire il al momento opportuno.

    «Mi dispiace...Suimaru..»

    Ebbi la forza di pronunciare quelle parole solo dopo che egli non era più in grado di sentirle, se ne andò contro un avversario che non era un avversario, morendo per un allenamento nel quale niente di simile sarebbe dovuto accadere.
    Portai la mano al suo viso, e non curante del sangue che lo macchiava, chiusi le sue palpebre prive di ciglia, e ponendogli le mani sul petto, una sopra l'altra.
    Rimasi li, fermo, in ginocchio accanto al suo corpo ad osservare il mio lavoro peggiore di tutti, un neo-chunin il cui unico errore era stato venire ad Ame quella mattina ed incrociare me.
    Pensai a Kyoshi e Sabito, cosa avrebbero detto quando lo avrebbero scoperto?
    Non sò perchè mi curavo di loro, ma il pensiero che qualcuno potesse pensare che io lo avessi ucciso di proposito mi gelava il sangue nelle vene.

    ...



    Passarono alcuni interminabili minuti, e mentre pensavo a cosa avrei fatto o detto alla prima persona che si sarebbe accorta dell'accaduto, un rumore di passi, rapidi e galoppanti, attirò la mia attenzione oltre la mia spalla sinistra.
    Un ragazzo della mia stessa età, in abiti informali e con una cicatrice sotto l'occhio sinistro stava correndo a tutta velocità verso di me, avrendo sentito l'esplosione e probabilmente compreso cosa potesse essere successo.
    Man mano che si avvicinava, potei notare i suoi capelli scuri e la sua espressione terrorizzata, mentre fissava insistentemente il corpo di Suimaru, ormai freddo da più di cinque minuti.
    Quando giunse, io riportai gli occhi a Suimaru, provando sentimenti fortemente contrastanti dentro di me.


    «MA CHE CAZZO HAI IN TESTA? HAI LA MERDA NEL CERVELLO O TI SEI SCOPATO TALMENTE TANTE PUTTANE PER POI PRENDERE QUALCHE STRACAZZO DI MALATTIA VENEREA?»

    I miei occhi rossi fissavano i suoi occhi scuri, cercando di percepire qualcosa di diverso dal dolore allo stomaco che provavo in quel momento, e che non accingeva a diminuire.

    «Io...non volevo...»

    Poche e banali parole mi fuoriuscirono dalla bocca, non ero in grado di pensare lucidamente, e quel dannato sharingan non voleva disattivarsi, non lo controllavo più.
    Sentii il sangue gelarsi, come la pelle e le ossa, ma era ben più di una sensazione, era colpa di quell'individuo, non vestito da shinobi ma capace di usare ninjutsu a giudicare dal ghiaccio che mi si formò tutt'attorno, impedendomi qualsivoglia movimento.

    «Tu ora, testa di cazzo, vieni con me. Ti porto immediatamente dall'Amekage e se non c'è me ne sbatto il cazzo e ti porto direttamente in cella io.»

    Dopo avermi liberato dal ghiaccio mi fece alzare, e lasciando li il corpo di Suimaru, in balia della pioggia e degli altri elementi, ci dirigemmo a passo spedito verso la vetta della collina sulla quale sorgeva la città, diretti verso il palazzo del Kage, il grattacielo che sfoggia sopra tutti gli altri.
    Durante il tragitto, fra me e quell'uomo si era instaurata una calma irreale, nessuno dei due proferiva parola, lui perchè probabilmente infuriato, io perchè non sapevo davvero cosa dire, se non:

    «E' stato un incidente, non volevo ucciderlo, ma il combattimento si è spinto troppo oltre..»

    Delle banali scuse, seppur vere e sincere, non avrebbero risolto pacificamente quella situazione, ed ogni passo che compivamo verso l'ufficio dell'Amekage, era un passo verso il mio destino, che non osavo nemmeno immaginare, tanto scuro sarebbe stato, che i miei giorni da shinobi fossero finiti?
     
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