La vendetta del lupo

Il primo scambio di battute in quell'incontro si rivelò breve ma intenso seppur sempre ben controllato. I miei lupi fecero brandelli dei cloni di fumo e la mia spada d'osso intercettò nel migliore dei modi la katana del Bianco. I nostri sguardi si incrociarono ed uno sguardo soddisfatto proruppe sul mio viso mentre le nostre lame erano ancora l'una contro l'altra.

Come vedi questa volta le sono un pò diverse!

Dissi con tono ironico mentre Lars e Kiba iniziavano a correre verso di me con l'intenzione di superare sia me che il mio avversario, restando a circa un metro di distanza ai nostri lati, rispettivamente a destra e sinistra. I due nuovi membri del branco si accinsero quindi a seguire i loro compagni ma mantenendo una distanza maggiore e con una distanza di sicurezza maggiore, ovvero circa cinque metri. In contemporanea, proprio mentre i lupi si stavano avvicinando, io avrei fatto sentire con più vigore la pressione sulla katana, come se la mia intenzione fosse quella di avanzare, ma ciò che avrei realmente tentato di eseguire era un pratico taijutsu, molto utile nella specifica situazione, con una piccola aggiunta di chakra suiton, atto a generare un appesantimento degli abiti.

Shoushitsu

Se quella poderosa ginocchiata avesse avuto effetto, Jiren si sarebbe trovato a circa tre metri da terra. In quello stesso istante, i due lupi ombra sarebbero scattati con immane foga verso l'obbiettivo ormai quasi all'apice della salita ed avrebbero tentato di colpirlo con un colpo d'artigli ascendente, saltando ed incrociando le loro posizioni, idealmente avrebbero quindi formato una sorta di X con Jiren nel punto dell'incrocio. Io intanto, senza dare un attimo di respiro, stavo già preparando il colpo successivo, aveva infatti spiccato un balzo e caricato un calcio poderoso, tentando di colpire il Bianco esattamente un istante dopo i lupi, mentre la ricaduta stava ormai iniziando. Nell'esecuzione di questo particolare taijutsu, avrei però fatto particolare attenzione a non colpire assolutamente il terreno in qualsiasi caso.

Konoha Otoshi

Se vi fossi riuscito, Jiren sarebbe finito a terra per primo, spinto dal mio colpo, e sarebbe stato in quel momento che i miei quattro compagni si sarebbero fatti trovare pronti a stringere le fauci, senza eccessivo impeto, ai quattro arti del ragazzo, intenzionati a tenerlo ben saldo a terra.

Scacco matto... Rakanken Ryū

Avrei quindi esclamato in caduta libera, mentre caricavo l'ultimo colpo della serie, puntando allo stomaco del ragazzo con la mano libera dalla presa sulla spada. Se tutta la mia combo avesse avuto effetto, c'era la possibilità che il mio avversario potesse finire KO, ma essendo quello un allenamento mi sarei fermato da qualsivoglia intento offensivo se avessi notato segni di cedimento. Non dovevamo farci male infondo, ne rischiare di arrecare danni collaterali a chi o cosa ci circondava.

Come avevo previsto, il Demone Bianco riuscì a destreggiarsi abilmente per arginare la mia potenza ma non vi riuscì del tutto. Il colpo non fu però sufficiente a farlo demordere dall'attaccare, notai infatti che si apprestò ad agire su un particolare punto del suo corpo innescando un aumento del suo ritmo respiratorio.

Che capacità interessante... Meglio prepararsi a dovere...

Pensai mentre si apprestava ad assumere una particolare posizione, simile a quella che vidi in sede d'esame, dove diede il via ad una strana concatenazione di colpi che mi portarono a svenire. Questa volta però mi sarei fatto trovare pronto. Il chakra iniziò a fluire energicamente su tutto il mio corpo incrementando la peluria che mi avvolgeva ed addensandola a difesa del mio essere.


Fatti sotto!

Esordii quindi preparandomi a tentare di assorbire completamente quei colpi, ma non ero tanto folle da non provare nemmeno a difendermi, infondo ricordavo bene gli effetti che precedentemente quei colpi avevano avuto su di me. Quello che avevo fatto era più una provocazione per indurlo a concentrarsi unicamente su di me mentre i miei due lupi d'ombra cercavano, al meglio delle loro capacità, di raggiungerlo e bloccargli le caviglie tra le zanne, evitando quindi che le sue mani potessero raggiungermi. L'armatura naturale che avevo eretto ed il conseguente irrobustimento di tutte le mie fibre muscolari, sarebbero serviti ad incassare e valutare i colpi, solo se i miei compagni avessero fallito.

Dejaveau, un istante, un'esitazione, un potere donato da conoscenze al di fuori della mia portata ed ecco che accadde nuovamente ciò che era già accaduto in precedenza. Una miriade di colpi iniziò a percuotere il mio corpo bloccando i flussi di chakra ed annullando la mia trasformazione. Questa volta riuscii a restare ben vigile per capire cosa accadesse ed arrivai alla conclusione che quel particolare stile di combattimento sopprimesse i punti di fuga che andava a colpire con incredibile precisione.

Che potere devastante...

Fu l'unica cosa che riuscii a pensare prima che i colpi successivi, prontamente portati a mettere la parola fine allo scontro, mi misero a nanna non so per quanto tempo. Al mio risveglio, attorniato dai miei lupi, non avrei potuto fare altro che complimentarmi con giovane Jiren. Per sconfiggerlo avrei dovuto dare il massimo fin dall'inizio ma non sarebbe stata la migliore condotta ne per il luogo ne per il contesto.

Beh, questa volta non ci sono scuse... Questa tua abilità è impressionante amico... Ma che ne dici di continuare a chiacchierare davanti ad una bella ciotola di ramen?

Conclusi sorridendo e cercando di rialzarmi ancora dolorante.