[B] SAR - Search and Rescue

▪ Yuugi Miyazaki ▪ Link Scheda

Ringraziai Kosuke delle informazioni prima che lui scomparisse in una nuvoletta di fumo, quindi ripresi la corsa in direzione del villaggio. Grazie alle informazioni ottenute dal rospo, non ebbi problemi a raggiungere il villaggio indicatomi: Kosuke era stato molto preciso al riguardo. Sul limitare del villaggio, vidi due figure a guardia dell'entrata dello stesso, e decisi di fermarmi da loro a chiedere informazioni.

Buongiorno, signori. Essendo di fretta, mi tocca arrivare subito al sodo: avete per caso visto qualcuno passare da qui, qualche giorno fa - un samurai, di grazia? Sono un suo compagno e sto cercando di rintracciarlo.

Le guardie, ben disposte, mi dissero che, in effetti, un samurai era stato ospitato nel villaggio alcuni giorni prima: supposi senza dubbi che si trattava certamente di Ren, e ben speravo di aver accorciato la distanza tra me e lui. Entrando nel villaggio, provai a chiedere qualche informazione in più in giro per il villaggio con riferimento ai banditi che stavamo cercando: forse a rendere gli abitanti più inclini a collaborare era il mio coprifronte - ormai impolverato, col simbolo del mio villaggio ben visibile nonostante tutto - o forse qualcos'altro, ma non avrei saputo dire cosa; in ogni caso, mi fu riferito che, ogni notte di luna piena, una banda di banditi - probabilmente quella che Ren ed io stavamo cercando - si dirigeva ad ovest, verso il Paese delle Calde Acque, per andare a vendere i prigionieri al mercato nero. E questa notte, mi dissero, sarebbe stata luna piena - l'occasione perfetta per i banditi...e anche per noi.

Ringraziando coloro con cui ho parlato, guardie incluse, mi trovai però ad un bivio importante nel mio percorso: continuare a seguire il mio compagno e riunirmi a lui oppure cercare di intercettare la banda prima che arrivi al mercato nero.
Essendo che il tempo era decisamente contro di noi - e andando contro tutti i possibili principi di base per lo svolgimento delle missioni ninja - decisi di mettermi alla ricerca del convoglio di banditi, senza indugiare, sfruttando la copertura della notte. Se avessi avuto una gran botta di fortuna, Madama Fortuna permettendo, forse sarei riuscito sia ad intercettare i banditi che a riunirmi con Ren.

E se mi fossi riunito a lui...lo aspettava un gran bel discorsetto da parte mia...

▪ Yuugi Miyazaki ▪ Link Scheda

Forse la decisione di fiondarmi a capofitto nell'intercettare i banditi non sembrava quella più logica, ma certamente era quella che ritenevo più giusto prendere, dal momento che non c'era tempo da perdere. Ero sicuro che, prima o poi, Ren ed io ci saremmo riuniti - ma questo è un'altro discorso.

Dal villaggio indicatomi da Kosuke in precedenza, grazie sia alle informazioni ottenute lì sia alla mappa che avevo con me, viaggiai nell'entroterra senza sosta nella direzione del confine col Paese delle Calde Acque con la speranza di riuscire a beccare gli stronzi prima che varcassero il confine e, finalmente, Madama Fortuna mi arrise per la prima volta durante tutta la missione: infatti, dalla mappa vidi che, a poca distanza da dove mi trovavo, vi era un valico, incassato tra due grandi montagne, che portava esattamente oltre il confine - varco che ben potevo osservare dalla posizione rialzata in cui mi trovai. Da quella stessa posizione, successivamente, riuscii anche a vedere un carro, coperto da un telo bianco, scortato da quelli che sembravano decisamente essere banditi dal loro equipaggiamento: tre erano a guardia sul retro, due erano davanti allo stesso, forse come avanguardie e un'altro ancora era intento a guidare i cavalli sul terreno accidentato del valico. Forse ve n'erano altri nel carro o forse no - non ne potevo essere certo - ma ero sicuro di una cosa: che lì dentro c'era sicuramente un prigioniero, forse uno dei genin che stavamo cercando, il cui destino era uno e uno solo: il mercato nero.
Se volevo avere una possibilità di fermarli, dovevo agire lì, ora o mai più. Era un rischio, ma decisi di prenderlo comunque - se non per altro, almeno per cercare di rallentarli in modo da dar tempo al mio compagno di riunirsi con me. Prima di muovermi, però, decisi di osservare la situazione in modo da cercare di trovare elementi a me vantaggiosi.

Hmm...affrontare direttamente i banditi è come suicidarsi, però...mmh, potrei provare a fare così, in effetti...se tutto funzionasse, forse potrei...mmh, si...OK, mettiamoci al lavoro!

Il valico, essendo in mezzo a due montagne, era perfetto per le imboscate...nonchè il luogo perfetto per bloccarli, magari con una frana o un muro...quindi, studiata la situazione, elaborai una mia strategia.

Una volta elaborata velocemente la mia strategia, decisi di passare all'azione senza indugiare oltre: avrei tentato di avvicinarmi - cercando di rimanere il più furtivo possibile - quel tanto che mi bastava, rimanendo sempre in posizione sopraelevata rispetto a loro, al fronte del carro per poi successivamente, dopo una breve serie di sigilli, cercare di appoggiare le mani a terra, con l'obiettivo di tentare di innalzare davanti al carro stesso un poderoso e spesso muro di roccia che avrebbe dovuto cercare di rallentarlo o, se fosse andato tutto nel migliore dei modi, addirittura fermarlo del tutto. Se fosse andato tutto come pensavo - e in cuor mio lo speravo - avrei successivamente utilizzato un'altra serie di sigilli, ma questa volta avrei cercato di fondermi con le rocce circostanti così da tentare di nascondermi alla vista dei banditi stessi, per osservare una loro eventuale reazione.

Se la mia strategia avesse funzionato come avevo pensato, avrei potuto sia tentare di distrarre i banditi che anche di tentare di guadagnare tempo prezioso...sperando che il mio compagno si riunisse presto...

▪ Yuugi Miyazaki ▪ Link Scheda

Il mio diversivo, per quanto potesse sembrare semplice, sembrava aver ottenuto i risultati che speravo: il carro, infatti, si fermò e i banditi di guardia si portarono presso il mio muro. Mentre ero ancora nascosto nelle rocce circostanti grazie alla mia tecnica, vidi un'altra persona dall'aspetto decisamente diverso rispetto ai banditi - ne dedussi che potesse essere il loro capo o qualcosa di simile, se si poteva definire 'capo'. Riuscii a vedere che costui scambiava qualche parola col bandito, ma poi vidi uno show di forza che mi lasciò decisamente di sasso: mentre parlava ai banditi, costui aveva appoggiato una mano al mio muro e, dopo aver finito di parlare, la ritrasse per poi colpire il muro stesso con una potenza tale da sbriciolarlo senza nessuna fatica. Intuii che, rispetto ai banditi, la sua forza era decisamente superiore alla mia...e da solo non avrei potuto granchè se mi avessero scoperto...

Hmm...il tizio che si atteggia da leader è decisamente fuori dalla mia portata, ma i banditi no...però se usassi quella tecnica...mmh, troppo rischioso...non devo farmi beccare, per cui...

Dal mio nascondiglio potevo vedere che i banditi si stavo allargando a cerchio intorno al carro, con l'intento di cercare il fautore del muro appena disintegrato: anche se l'intenzione di colpire c'era, non potevo permettere che il prigioniero venisse messo in pericolo per dei movimenti azzardati: pertanto, decisi di non far altro se non cercare di rimanere nascosto nelle rocce del valico, in attesa dei movimenti successivi dei miei avversari.
Mentre saliva la tentazione di provare a colpire i banditi, sapevo che se mi avessero individuato non avrei avuto possibilità di farcela contro tutti loro: purtroppo, potevo solo rimanere nascosto in attesa del rinforzo...armato di spade, s'intende...

▪ Yuugi Miyazaki ▪ Link Scheda

Fortunatamente i banditi, nonostante la loro disposizione a ventaglio, non riuscirono a scovare il mio nascondiglio, ma la situazione precipitò pericolosamente quando quella che supposi essere una qualche specie di copia illusoria o di clone del loro capo scese dal carro portando con sè il loro prigioniero, un ragazzo dai capelli bianco neve, il quale veniva trascinato in malo modo: ero certo che quel ragazzo era uno dei due genin che eravamo stati incaricati di trovare. Fu proprio il clone del capo a premere la lama di una katana al collo del ragazzo: subito dopo, vidi un piccolo rivolo di sangue scendergli dal collo - era letteralmente ad un passo da morte certa. Anche se avessi potuto intervenire per salvarlo, il rischio di colpire il ragazzo con le mie tecniche era troppo alto, e l'intenzione era di riportarlo in salvo vivo e vegeto...ma poi fu lo stesso ragazzo ad agire in maniera completamente inaspettata, cercando di divincolarsi o quantomeno ribellarsi ai suoi aguzzini, supposi nel tentativo di liberarsi da loro. Mossa azzardata, ma che mi concesse la possibilità, finalmente, di intervenire direttamente in modo da tentare di capovolgere la situazione

Bravo, ragazzo...ora, però, tocca a me!

Cercando di vedere - e anche cercare di seguire - la reazione del ragazzo, tentai di uscire dal mio nascondiglio tra le rocce del valico, a circa 2 metri dal capo dei banditi e, se vi fossi riuscito, avrei tentato di unire le mani in modo da cercare di attivare la mia Armatura Lavica nel tentativo sia di proteggermi da eventuali attacchi da parte dei banditi e - soprattutto - di cercare di attirare l'attenzione su di me il più possibile per cercare di far guadagnare la maggior quantità di tempo possibile al ragazzo. Se mi fosse riuscito tutto con successo, avrei cercato di urlare una frase al ragazzo prima di partire all'offensiva.

SCAPPA - ORA!! - sarebbe quello che avrei detto al ragazzo prima di cercare di agire: se, e solo se, il ragazzo fosse riuscito nel suo intento e fosse riuscito a divincolarsi e ad allontanarsi quel tanto che bastava, avrei cercato nel frattempo di far fluire rapidamente il mio personale chakra Yoton, cercando di comporre una serie di sigilli - Cane, Cinghiale, Tigre, Bue, Topo, Uccello - di una mie tecniche simbolo e splendore del mio clan. Se fossi riuscito nel mio intento, il mio chakra rovente avrebbe tentato di fluire attraverso il mio corpo, quindi avrei emesso una grande quantità di lava dalla bocca, la quale avrebbe cercati di aprirsi a forma di ventaglio sopra i miei nemici come una coperta che viaggia nell'aria ad alta velocità con l'intento di ricoprire sia il capo - e la sua copia/clone - che i banditi, nell'obbiettivo ultimo di ricoprirli per intero.

Era una mossa decisamente rischiosa, ma dovevo correre il rischio. D'altronde...la vita di un ninja non è tutta rosa e fiori e momenti del genere mi erano già capitati in passato: allora, Madama Fortuna mi aveva assistito...l'avrebbe fatto anche adesso? Mi avrebbe assistito ancora una volta? L'avrei scoperto di lì a poco...