Tra Nebbie e Veleni

Tra Nebbie e Veleni

Poche settimane erano trascorse dal mio ultimo allenamento in compagnia di un altro ninja appartenente al mio stesso villaggio, quello scontro mi fece riflettere molto sul mio modo di combattere e su come potermi migliorare portandomi a concentrare le mie capacità su delle nuove dinamiche a me affini.

Sarà davvero efficace la mia nuova strategia?

Pensai tra me e me uscendo da quella che ormai potevo definire casa, mi diressi quindi come di consueto verso il campo d'addestramento poco fuori dal villaggio. Le strade a quell'ora del mattino erano quasi deserte e la pungente nebbia, tratto peculiare di Kiri, non favoriva certo uno status mentale e fisico ideale per una sessione di allenamento. Mi ero però imposto un rigido programma atto a colmare quell'immane lacuna venuta fuori dalla mia performance, d'altronde dicono che le comodità affievoliscono l'animo mentre le difficoltà e le intemperie rafforzano mente e corpo.

Potrebbe essere il momento di mettermi alla prova contro qualche altro ninja...

Osservando la distesa in terra battuta che mi trovavo davanti, spaziai con lo sguardo lungo i confini delimitati dalla boscaglia sul lato sinistro che andava lentamente a scemare sulla breve striscia di costa adiacente al mare. Quel piccolo rettangolo dedicato ai ninja di Kiri per migliorarsi aveva svariate peculiarità territoriali nonostante lo spazio non fosse poi tantissimo e ciò lo rendeva, almeno per me, uno dei migliori posti dove concentrare i miei sforzi. In uno degli angoli erano anche posizionati dei manichini lignei dove potersi allenare con le armi da lancio, e sarebbe stato quello ciò che avrei fatto se non avessi trovato uno sparring partner per quell'occasione.

Ci sarà davvero qualche altro folle che viene qui a quest'ora del mattino? Beh... Magari qualcuno si presenterà più tardi...

In realtà era più convinto che la mia occasione si sarebbe presentata durante la sessione pomeridiana ma la speranza è sempre l'ultima a morire ed infondo, da quel che avevo sentito in giro, i ninja di Kiri erano famosi per il loro impegno.

Erano ormai alcune ore che mi trovavo lì e l'allenamento proseguiva tranquillo, o almeno lo era stato fino a quel momento. Assorto nella mia concentrazione, atta a far fluire un particolare tipo di chakra attraverso le braccia fino alle armi che portavo ivi nascoste, non prestai attenzione alla voce che, pur giungendo alle mie orecchie, non venne pienamente compresa. Lentamente lascia fluire via quel chakra e, voltandomi verso l'origine di quel "disturbo", potei intravedere nella nebbia un giovane ninja di Kiri proprio come lo ero io. Stavo appunto per proferir parola quando mi anticipò di pochi istanti e riprese un discorso che mi ero però completamente perso.

Beh sto per iniziare...

Mi trovai spiazzato per un istante ma in breve potei rendermi conto di cosa effettivamente stesse accadendo, il ragazzo stava iniziando a correre sempre più rapidamente verso di me riducendo i metri che ci separavano mentre la nebbia si andava via via diradando.

Che succede? Perdonami se prima non ti ho ascoltato... Ero concentrato sul mio allenamento...

Dissi preparandomi a difendermi da quella che sembrava essere una vera e propria offensiva che non aveva però alcun istinto aggressivo. Che in quelle parole perse nella nebbia ci fosse una semplice sfida di allenamento? Beh, era proprio quello per cui anche io ero lì quindi poco male.

Se è un allenamento che vuoi hai trovato la persona giusta! Sono Juza Wolf... Genin di Kiri...

Il ragazzo intanto era giunto a pochi passi da me, pronto a sferrare quello che sembrava a tutti gli effetti un gancio destro. Era forse un combattente specializzato nel corpo a corpo? Non sembrava stesse usando tecniche particolari, il che mi intrigò particolarmente, più che altro la cosa mi riportò alla mente le scazzottate con i miei fratelli e per questo decisi di rispondere a pan per focaccia seguendo lo stesso stile a me familiare.

Bene... Seguirò il tuo modo di fare!

Esclamai slanciando il mio peso in avanti proprio mentre lo shinobi stava compiendo il classico movimento di caricamento di un gancio, in quel momento posi entrambe le braccia, con i gomiti a 90°, esattamente davanti a me, tentano di far impattare il colpo su di esse all'altezza del polso e della spalla. Tale manovra avrebbe dovuto annullare quella prima offensiva ma il ragazzo non demorse e, con una rapida rotazione su se stesso tentò questa volta una gomitata, con lo stesso braccio, potenziata dal movimento rotatorio, diretta al lato opposto.

Stile interessante...

Pensai tentando un rapido spostamento verso sinistra, in modo da uscire dalla portata di quel colpo, il pericolo però non era concluso, difatti questa volta le cose sembravano volersi fare serie. Il corvino aveva intenzione di estrarre la katana che portava al fianco ma io non sarei certo rimasto a guardare. Come prima, feci perno sul piede anteriore sinistro e mi slanciai in avanti caricando la gamba destra in una spinta atta a bloccare quello che aveva tutta l'aria di essere un colpo portato con l'elsa. Se fossi riuscito nel mio intento non solo avrei scampato il colpo immediato, ma avrei anche evitato che la spada venisse estratta dal fodero.

Sicuro di voler usare i giocattoli? Se tu usi i tuoi io userò i miei!

Il ragazzo non sembrò avere dubbi a riguardo e, dopo una breve ripresa di distanze estrasse la katana partendo con un fendente orizzontale all'altezza del petto.

E sia...

Rapidamente tentai una nuova schivata laterale, questa volta verso destra, seguendo il verso del colpo, come prima per uscire dal raggio del colpo. Se vi fossi riuscito avrei nuovamente assunto la posa da combattimento e mi sarei rivolto a lui

Hai fatto la tua scelta, ora preparati alle conseguenze!

Il ragazzo aveva senz'altro una buona tecnica ma la sua velocità non aveva nulla a che vedere con quella di Suzaku, difatti riuscii con relativa facilità ad avere la meglio di tutti i suoi attacchi. Non potevo però restare passivo di fronte al corvino, dopotutto ero lì per provare le mie nuove strategie!

Sei pronto? "Sto per iniziare..."

Lo canzonai amichevolmente prima di tentare un salto non indifferente verso l'alto, al quale sarebbe seguita una discesa a gamba tesa. Il mio intento era quello di andare a colpire il ragazzo con una poderosa tallonata e destabilizzarlo al punto da poter comporre rapidamente i tre sigilli necessari alla basilare tecnica della moltiplicazione. Feci fluire il chakra attraverso me come ormai avevo imparato a fare con discreta sicurezza e provai a rilasciare il jutsu da cui sarebbero derivate ben otto copie di me stesso. Con queste avrei quindi preso leggermente le distanze balzando a circa cinque metri, per poi attuare una manovra elusiva consistente nel circondarlo ed iniziare a girargli rapidamente intorno con tutte le copie.

Ed ora...

Il momento del test drive era giunto, io e tutti i cloni mettemmo la mano destra nel taschino porta oggetti per poi ritirarla fuori occultata alla vista del bersaglio grazie al mio stesso corpo. Tra tutti infatti solo io stringevo nella mano due shuriken che, impastando il chakra e facendolo fluire sul freddo metallo di quelle armi, si sarebbero impregnati di veleno.

Kage Shuriken no Jutsu

Un lieve balzo in avanti di tutti, ed ecco che dal repentino movimento di torsione del corpo e del braccio, dall'unico vero me, sarebbe partito quell'attacco apparentemente singolo, indirizzato in pieno petto del kiriano. Non era però certo finita lì, d'altronde avevo promesso di tirare fuori le mie armi, e così avrei fatto! Senza esitare quindi scattai dietro agli shuriken in modo da arrivare a bersaglio poco dopo di loro e, portando la mano destra di fianco all'orecchio sinistro, mimai quello che poteva sembrare un fendente orizzontale identico a quello usato poco fa dal mio sfidante con la sua katana, con la differenza che la mia intenzione era quella di usare un particolare Taijutsu palesato improvvisamente da un particolare meccanismo celato sotto la manica: ovvero quello della mia fidata lama retrattile. Se fossi riuscito nel mio intento, avrei aperto sul petto del ragazzo un taglio come quello che lui avrebbe voluto aprire sul mio. Infine anche io avrei optato per un balzo all'indietro con il braccio armato in guardia anteriore.