Incontri inaspettati

Shaka Vs. Yamashita

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    Tutto era deciso, mancava ormai poco alla mia partenza e quindi all'inizio ufficiale della mia nuova vita. Decisi però di prendermi qualche altro attimo per soffermarmi a riflettere su tutti i cambiamenti a cui ero stato sottoposto in quei pochi giorni. Molte cose erano accadute, alcune non volute ed altre decisamente si. Mi si era letteralmente aperto un nuovo mondo, quello stesso mondo che pensavo di conoscere meglio di chiunque altro, continuava a riservarmi sorprese ed a farmi avanzare verso la via descritta dal sommo Buddha.

    La vita è un grande mistero... Anche per me...

    Mi ritrovai così a restare per un pò lì seduto, con la schiena poggiata al tronco di un possente albero, ai margini di un boschetto. Lo spettacolo che mi si parava davanti era invidiabile, la natura inattaccabile dominava quell'angolo di paradiso con un verde prato che andava via via scemando fino a lasciare spazio alla roccia, questa si estendeva verso l'alto formando un ampio versante da cui scendeva sinuoso un corso d'acqua sorgiva.

    Se anche l'essere umano potesse ostentare l'armonia che la natura ci mostra, questo mondo sarebbe migliore...

    Pensai mentre Virgo si apprestava a raggiungere il corso d'acqua per dissetarsi, stava crescendo sempre di più. Ormai era un vero lupo e poteva essere fiero della sua forza e delle sue capacità, molto diverso dal cucciolo che anni prima avevo trovato e salvato. Come lui anche io dovevo essere cambiato tanto, chissà quanto potevo apparire diverso. I miei pensieri si spostarono così alla persona che più di chiunque altro aveva dato un vero contributo alla mia crescita.

    Come se la starà passando... Spero che capirà le mie motivazioni... Lui è l'unico di quei pezzenti bastardi che vorrei poter rivedere...

    Il mio maestro, colui che mi trovò in fasce fuori dal monastero e si fece in quattro per potermi tirare su nel modo migliore. In tanti cercarono di cacciarmi o peggio, ma lui rimase sempre al mio fianco per proteggermi. In quel momento potevo solo ringraziarlo dal più profondo del mio cuore ma in un futuro prossimo avrei avuto il potere e la possibilità di fare di più. CI avrei messo un pò di tempo, i preparativi sarebbero stati lunghi e complicati, ma passo dopo passo avrei raggiunto i miei obbiettivi e ciò mi rasserenava donandomi determinazione e fiducia nei miei propositi.

    Il giorno del giudizio arriverà per tutti in nome di Buddha...

    Il sole era alto nel cielo ed era ora di riprendere la marcia, non potevo restare lì per tutto il giorno a perdermi nei miei pensieri. Il mio primo passo stava per essere compiuto, seppur per una circostanza inaspettata avrebbe dovuto restare ancora un pò in attesa visto che qualcosa, o per meglio dire qualcuno, che non avrei mai pensato di rivedere così presto, stava per arrivare da me come solo lui saprebbe fare.

    Shaka Kurama

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    Seduto con le gambe, o meglio la gamba, ciondolante, lo sguardo perso nel villaggio al culmine della sua attività giornaliera, il sole era alto nel cielo e nonostante quel felice e spensierato quadretto il mio animo non riusciva ad essere tranquillo, nonostante tutto quello di positivo che vedevo davanti ai miei occhi non potevo gioire appieno di quella vista, troppo era successo, troppo avevo visto e che ancora non aveva trovato posto nella mia mente e nel mio cuore. Passavo diverso tempo in quella posizione, magari variando ogni tanto il palazzo su cui sedermi, ma il principio era sempre quello, contemplare il villaggio ed il paesaggio mentre cercavo di fare il punto della situazione, cosa che si rivelava sempre più difficile: la missione fallita, la promozione a Chunin, la nuova gamba metallica, un regalo degli Ishivariani, la morte di Shaku e in cima a tutto questo il ritorno dei miei occhi con annessi sogni? Visioni? Principi di pazzia? Non avrei saputo nemmeno io come definirli, non conoscevo il nome di ciò che mi era capitato eppure dentro di me sapevo che non si poteva trattare di semplici sbarellamenti della mia testa, qualcosa dovevano pur significare, mi avevano fatto vedere delle cose in un modo davvero particolare e strano, mi avevano fatto provare paura, ma allo stesso modo mi avevano dato una forte speranza, qualcosa di cui avevo immensamente bisogno in quei tempi bui e solitari. Una gelida ed infida folata di vento mi fece destare dal flusso dei miei pensieri, d'istinto mi chiusi tutta la chiusura lampo del giubbotto ninja, cavolo ancora non mi ero abituato alla sensazione di portalo addosso, quando la Mizukage mi aveva comunicato la mia promozione ero quasi svenuto dalla gioia, dopo tante peripezie, dopo tanti sacrifici, dopo tanti allenamenti e tanto dolore ero finalmente riuscito a farmi valere, avrei bisogno di mooolto tempo per abituarmi a quella nuova situazione, ma ero certo che mi ci sarei trovato molto bene. Quello a cui invece non riuscivo ancora a credere era il modo in cui avevo recuperato i miei occhi, certo il sogno che avevo avuto poteva essere una risposta, ma era solo quello in effetti, molto elaborato e strano ma pur sempre un sogno, in ogni caso mi ero ritrovato ad avere i miei occhi con lo Sharingan e qualcosa di più, non sapevo come definirlo ma in qualche modo era qualcosa che mi faceva guardare oltre, un occhio che a comando appariva diverso allo specchio, mi faceva istantaneamente calmo e rilassato, come se non ci potesse essere al mondo niente che mi potesse preoccupare, quando guardavo le cose con quegli occhi tutto sembrava scivolarmi addosso, niente mi poteva fare male, niente mi toccava o mi feriva, ero come in pace con me stesso e con tutto il resto. In tutto quel mare di novità c'era però un ma, avevo finalmente raggiunto il mio obiettivo, ossia dimostrare quanto valevo e diventare Chunin, adesso cosa dovevo fare? Mi sentivo disorientato e solo come non mai, incerto sul futuro che mi si prospettava davanti, un ragazzo solo su di un barca in mezzo al mare senza sapere dove dirigersi. Fu così che quella fredda mattina invernale presi una decisione, ossia decisi di passare a trovare un mio vecchio amico che non vedevo da prima della fine degli esami Chunin, Shaka, in passato mi aveva fatto bene parlare un po' con lui, di sicuro avrei avuto lo stesso piacere e magari qualche cosa da raccontare; per quanto non sapessi dove si trovasse, avrei fatto affidamento sul kunai con sigillo che al tempo gli avevo lasciato, proprio per tornami utili in situazioni analoghe. A decisione presa mi misi in piedi sopra al cornicione, poi mi cominciai a concentrare il mio chakra e quando mi sarei sentito pronto avrei cercato di dislocarmi al kunai con sigillo che speravo fosse ancora nelle mani del mio amico, se tutto fosse andato per il verso giusto me lo sarei quasi sicuramente trovato davanti e lo avrei prontamente salutato:

    "Ciao bello, ti sono mancato?"

    Scheda

    L'attacco abbiamo deciso di darlo a Roy per ovvie ragioni XD


    Edited by Stompo - 27/1/2018, 13:18
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Un bagliore mi si parò davanti, lì per lì resta un pò spiazzato ed istintivamente feci uno scatto all'indietro ma nell'identificare la persona che mi era apparsa davanti tornai alla mia solita calma.

    "Ciao bello, ti sono mancato?"

    Si, era proprio lui. Una presentazione senz'altro degna di lui, quella doveva essere la stessa tecnica usata durante il nostro precedente scontro e per la quale mi aveva dato il suo kunai.

    Che bella sorpresa Yamashita...

    Sorridendo mi prodigai in un cenno del capo per dargli il benvenuto

    In effetti si, in questi giorni avevo giusto pensato a te ed a come te la stavi passando... Ma dimmi qual buon vento ti porta?

    Nel frattempo lo stavo osservando e seppur avessi la sensazione che qualcosa fosse cambiato in lui, non riuscivo bene a capire cosa. Quasi senza dargli tempo di rispondere ripresi

    Che ne dici se prima di tutto festeggiamo il nostro incontro con un allenamento leggero? Mi sembra di vedere qualcosa di diverso in te ma non so bene cosa, sei diventato ancora più forte non è vero? Ma sappi che io non sono da meno... Sono successe molte cose e magari dopo potremmo raccontarci le novità...

    Detto ciò mi misi in guardia facendo cenno a Virgo di restare al sicuro e non intervenire.

    So che probabilmente non sarà ancora sufficiente per scalfirti seriamente ma voglio mostrarti i frutti delle mie decisioni!

    Dopo ciò di cui avevamo parlato e con il vedermi privo di coprifronte, probabilmente si sarebbe reso conto della mia attuale condizione ma mi sentivo tranquillo. Sapevo che non mi avrebbe tradito, mi fidavo di lui. Se fosse stato d'accordo e si fosse messo in guardia, mi sarei apprestato a dare il via alle danze. Unendo le mani dinanzi a me in segno di preghiera, innalzai la mia preghiera a Buddha per ottenere la sua assistenza.

    Buddha... Dammi il potere dimostrare al mio amico ciò che posso fare in tuo nome...

    Il mio intento non era offensivo, già in passato avevo commesso quell'errore. Il potere del Dio e quindi il mio, andavano usati solo contro chi ne meritava le conseguenze, in questa occasione volevo solo mettermi alla prova e perchè no, svagarmi un pò dopo tutto il dolore e la morte che le mie mani avevano inferto. Se la mia preghiera fosse stata esaudita avrei avvertito in me il potere crescere istante dopo istante e senza perdere tempo avrei tentato di scatenare contro Yamashita la furia delle acque, composi rapidamente i sigilli e focalizzai nella mia mente l'azione che avevo pianificato di eseguire. Stendendo il palmo della mia mano in avanti, avrei lasciato fuoriuscire dai miei punti di fuga una discreta quantità di acqua compressa che avrebbe potuto scaraventare via chiunque. Indipendentemente dal risultato avrei tentato una seconda volta lo stesso procedimento per far cadere il mio rivale in una sorta di abitudine. Dopodichè, sconvolgendo il seppur breve ciclo, mi sarei scagliato contro di lui in prima persona concentrando questa volta il chakra dell'elemento che lui non sapeva possedessi. Mi sarebbero bastati pochi passi ed un movimento preciso del mio braccio destro, stringendo il pugno al fianco lo avrei poi mosso rapidamente in avanti direzionandolo verso Yamashita, avrei così tentato di scatenare il potere del mio chakra elementale sotto forma di vampa.

    Questa volta non userò illusioni... Vediamo con questi miei poteri dove posso arrivare...

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    Shaka

    La dislocazione riuscì alla perfezione, portandomi dinnanzi al mio amico che fortunatamente aveva tenuto il kunai che gli avevo lasciato, chissà cosa sarebbe successo se durante i suoi viaggi e le sue avventure lo avesse perso, un'altra interessante storia mentale inventata che non avevo il tempo di immaginare:

    "Che bella sorpresa Yamashita..."

    Shaka mi sorrise sorpreso di vedermi, di certo non doveva essere una cosa normale veder qualcuno apparire così di punto in bianco, ma in fin dei conti avevo già usato la dislocazione nel nostro ultimo allenamento, quindi la sorpresa si era probabilmente un po' spenta; passai lo sguardo su di lui e lo trovai bene, era seduto sotto un grande albero a gambe incrociate con accanto il suo fidato compagno Virgo, che sembrava essere in qualche modo cresciuto dall'ultima volta che lo avevo visto, sperai dentro di me di non aver interrotto un qualche suo tipo di allenamento. In ogni caso non sembrò dare preso alla cosa, anzi si dimostrò molto felice di vedermi, mi disse di aver pensato a me a sua volta e che ci teneva a sapere il motivo della mia visita, decisamente un bella domanda, purtroppo per lui non avevo una risposta specifica, un semplice volevo parlare con un amico sarebbe stato abbastanza esplicativo:

    "Che ne dici se prima di tutto festeggiamo il nostro incontro con un allenamento leggero? Mi sembra di vedere qualcosa di diverso in te ma non so bene cosa, sei diventato ancora più forte non è vero? Ma sappi che io non sono da meno... Sono successe molte cose e magari dopo potremmo raccontarci le novità..."

    Di cose ne erano cambiate ed anche tante, il giubbotto che avevo addosso ne era una prova più che evidente, ma probabilmente lui si stava riferendo a dei cambiamenti interiori, che fosse riuscito ad intuire il mio stato d'animo? Mi sarei stupito di niente nel suo caso, mi era sempre sembrata una persona molto in pace con se stesso e con gli altri, forse era proprio questo suo lato a permettergli di leggere così a fondo nelle persone, chissà...

    "Beh dire, ci tenevo a rivederti, era passato troppo tempo e volevo rivedere il volto di un amico e fare un saluto, ma sai l'idea di combattere non mi dispiace per niente, aspetta solo che mi levo questo che è nuovo, non vorrei davvero che si rovini..."

    Finendo di parlare cominciai a levarmi il giubbotto ninja e finii per appoggiarlo al grande albero vicino cui si era seduto Shaka:

    "So che probabilmente non sarà ancora sufficiente per scalfirti seriamente ma voglio mostrarti i frutti delle mie decisioni!"

    "Perfetto, sono ansioso di vedere quello che sai fare, quando vuoi sono pronto!"

    Ci mettemmo in guardia uno di fronte all'altro a non più di cinque metri con Virgo e la vegetazione boschiva a farci da spettatori, i nostri sguardi si incrociarono carichi di determinazioni e fu in quel momento che notai un particolare che fino a quel momento mi era sfuggito: il coprifronte che aveva da sempre portato sulla fronte era sparito, poco male mi dissi, probabilmente gli aveva cambiato posizione, avevo conosciuto ninja che lo portavano come fosse una cinta, magari nel dubbio gli avrei chiesto delucidazioni, ma in quel momento avevo altro a cui pensare. Shaka, nel momento di massima concentrazione, disse qualcosa riguardo al suo Budda, forse era una frase per caricarsi, in ogni caso appena terminata quella breve frase avrebbe cominciato ad apparire intorno a lui una specie di aura bluastra, qualcosa che di certo non avevo mai visto prima e che mi lasciò senza parole, che cosa stava cercando di fare il mio avversario? Non ebbi comunque il tempo di rifletterci sopra, perché terminata la sua mossa Shaka si sarebbe fatto avanti con una tecnica acquatica che non avevo mai visto, una specie di getto d'acqua diretto con cattive intenzioni verso di me, come arginare quel pericolo? L'ultima volta che ci eravamo affrontati non mi aveva fatto vedere nulla, non riuscivo a ricordare una singola sua mossa, a quanto pare era invece in grado di controllare l'acqua, ma quanto era potente? C'era solo un modo per saperlo: cominciai rapidamente a fare un controllo mentale per vedere che tecnica avrei potuto utilizzare e lì per lì pensai ad una tecnica semplice che potesse comunque opporsi alla sua, così vedendo quell'attacco acquatico avrei cercato di concentrare il mio chakra nei polmoni cercando di renderlo più caldo ed instabile possibile, per poi tentare di rilasciarlo tutto insieme dalla mia bocca, eseguendo con la mano destra l'unico sigillo necessario, sotto forma di una testa di drago fatta di fiamme che avrebbe dovuto impattare contro quel getto d'acqua e testare la forza del mio avversario, usando tra l'altro una tecnica che avevo da poco appreso e di cui ancora non conoscevo del tutto le potenzialità. Dopo quella mossa però Shaka non si sarebbe fermato e avrebbe cercato di attaccarmi nuovamente con un similare attacco acquatico, sia che la mia precedente difesa fosse andata a bersaglio o meno, avrei preso una decisione che riguardava la mia tecnica personale, il mio fiore all'occhiello che non ero mai riuscito a mettere in pratica sul campo, il Rasenbomb: mai avevo avuto modo di usare quella tecnica contro un avversario, persino nella caccia contro Mokou non ero riuscito ad utilizzarla e per quanto sapevo che fosse una tecnica dall'elevato potenziale non potevo davvero esserne certo se non provandola in un combattimento vero e proprio. Fu sulla scia di quei pensieri che presi quindi la decisione di metterla in pratica, ragionando sul fatto che se usata contro una tecnica nemica avrei forse potuto compare le differenze e capire davvero di cosa fosse capace, non essendo abbastanza esperto da valutarlo direttamente; non appena avrei quindi visto partire verso di me quel nuovo attacco avrei disteso il palmo della mano verso l'alto e mettendoci anche l'altra sopra avrei tentato di dare al chakra nella mano destra rotazione, potenza ed equilibro, con la sinistra invece avrei aggiunto il caldo e potente flusso del fuoco e delle fiamme, fino a provare a creare un rasengan con una fiammella blu accesa che lo avvolgeva intorno, ardente di un calore talmente intenso da bruciarmi la mano dominante, ma di quello che me ne sarei accorto solo poco dopo. Quando mi sarei sentito pronto avrei cercato di lanciare quella potente tecnica verso l'attacco del mio avversario, premurandomi però di tentare di dare alla sfera un'angolazione verso sinistra, dimodoché se anche la mia tecnica fosse riuscita a raggiungere, a collidere e a superare quella del mio avversario non avrei rischiato di colpirlo direttamente, cercando eventualmente di far detonare la sfera di chakra a non meno di una decina di metri alla sua sinitra, in fondo per quanto volessi fare una prova pratica della mia tecnica non volevo mettere inutilmente in pericolo la vita del mio amico, per quella volta valutare eventualmente il raggio d'azione e a potenza della suddetta sarebbe stato sufficiente. Alla fine Shaka, cercando probabilmente di incalzarmi e di sorprendermi, mi attaccò con un attacco nuovo e soprattutto basato su di un altro elemento a me molto affine, ossia il mio caro amico fuoco, ma sfruttato in un modo a me del tutto nuovo tramite quella che sembrava una specie di fiammata proveniente dal suo braccio destro e dal suo pugno, qualcosa di cui non avevo mai nemmeno sentito parlare, ma che in ogni caso sapevo come gestire: d'istinto infatti avrei cercato di tirare fuori dal mio zaino con la mano destra un rotolo bianco di medie dimensioni su cui avevo precedentemente disegnato il sigillo di cattura, malgrado le eventuali e fastidiose bruciature che avrei potuto avere a causa della mia tecnica precedente, a quel punto con la sinistra avrei cercato di eseguire l'unico sigillo di cui avevo bisogno per eseguire la tecnica della Piroconfinamento ed tentare di far sparire quella tecnica di fuoco avversaria. L'incontro era cominciato da pochi secondi, eppure si presagiva davvero interessante, era davvero ansioso di vedere quello che era capace di fare Shaka, dentro di me non stavo più nella pelle.

    Scheda
    Resistenza: 450
    Stamina: 1000-18-8-200=774

    Azioni:
    -Tecnica del Grande Drago di Fuoco (Scontro tra jutsu)
    -Rasenbomb(scontro tra jutsu)
    -Soppressione del Fuoco: Piroconfinamento


    Edited by Stompo - 28/1/2018, 11:07
     
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    Responso nr. #1


    Attacco - Shaka:
    - Nenjutsu: Riesce non contrastata
    - Torrente distruttivo: 120+100+9+11= 240 (Scontro tra Jutsu, danno: 120)
    - Torrente distruttivo: 120+100+9+14= 243 (Scontro tra Jutsu, danno: 115)
    - Fiammata Shaolin: 15+60+30+12= 117 Fallisce per inferiorità combattiva

    Difesa - Yamashita:
    - Tecnica del Grande Drago di Fuoco: 235+160+10+5+4= 414 (Scontro tra jutsu, danno: 107-35%=70)
    - Rasenbomb: 235+160+20+5+11= 431 (Scontro tra jutsu, danno: 423-35%=275)
    - Soppressione del Fuoco: Piroconfinamento: 235+80+35+10+20= 380 Riesce per supremazia combattiva

    Danni:
    Yamashita: 50+80+100= 230 + 40 danni a turno per le bruciature
    Shaka: 100 + 40 danni a turno per le bruciature

    Narrazione Turno:
    Lo scontro tra i due vecchi amici comincia subito e dopo aver pregato i suoi dei, Shaka scatena la furia del Suiton verso l'avversario. Il suo primo torrente distruttivo vince lo scontro col drago di fuoco nemico, inglobandolo e continuando la sua corsa verso l'obbiettivo. Il secondo torrente distruttivo però riceve un'esito ben diverso; la potenza del rasenbomb, tecnica personale di Yamashita, è tale da disgregare l'acqua del torrente fino ad andarsi a schiantare con un albero lì vicino, generando un esplosione di fuoco che investe entrambi.
    Dopodiché Shaka sferra un pugno a vuoto, in direzione dell'avversario. Dall'arto del Mukenin si estende così una fiammata, ma l'abilità del neo Kiriano nel sigillare i jutsu Katon ha la meglio.
    La situazione è più calda del previsto, chi la spunterà?



    Situazione Finale:
    Shaka a 5 metri da Yamashita, uno di fronte all'altro.
    Il rotolo di Yamashita da ora in poi è inutilizzabile.
    Attacco a Yamashita.



    Commenti Arbitro:
    EDIT: Sarà stata la febbre :please:


    Edited by _Akito - 28/1/2018, 20:42
     
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    Fuoco e fiamme, non era forse proprio quello che volevo ottenere? La mia prima tecnica atta a difendermi, il grande drago di fuoco, riuscì solo in parte nel suo intento, finendo per essere suo malgrado spazzata via dall'attacco di Shaka che mi colpì senza troppi convenevoli, lasciandomi leggermente bagnato, confuso e sorpreso, intuivo che il fuoco non fosse fortissimo contro l'acqua, ma mai avrei potuto pensare che un ragazzo che non era nemmeno riuscito a toccarmi nel nostro ultimo allenamento potesse essere in grado di arrivare ad un potenziale così elevato, quella scoperta mi galvanizzò ulteriormente, scaldando ancora di più il mio fuoco interiore che bruciò in tutta la sua maestosità nel mio Rasenbomb: fin dal momento in cui riuscii a crearlo mi resi conto del incredibile potere vibrante che si propagava dalla mia mano a tutto il resto del corpo, qualcosa di nemmeno paragonabile rispetto ad un normale Rasengan. Non appena lanciai la tecnica sapevo già dentro di me come sarebbe andata, la tecnica acquatica del mio avversario infatti non ebbe speranze, sembrò quasi cancellarsi al solo contatto con quella incandescente sfera azzurra di chakra, che continuò il suo percorso finendo per esplodere contro un povero albero che non centrava niente, una vittima innocente del nostro desiderio di migliorarci e di prevalere sull'altro. In quel momento però, nell'apice della mia gioia per aver assistito alla devastante potenza della tecnica che avevo creato, sperimentai sulla mia pelle quanto incredibile potesse essere: l'esplosione infatti ebbe un raggio enorme, ben più grande persino di quello che inizialmente avevo preventivato, tanto sia io che il mio avversario venimmo investiti dalla sua furia, manifestata sotto forma di specie di vampata calda che invase il mio corpo e lo riempì di bruciature, andando a delineare, insieme alle già dolenti ferite sulla mano, una forte natura a doppio taglio della mia tecnica. Lo scontro in ogni caso non terminò lì, Shaka si ripresa e colpendo apparentemente l'aria riuscì a far uscire una fiammata dal suo braccio, che però finì in un istante dentro al rotolo che prontamente tirai fuori, riuscendo, almeno in quel caso, ad annullare completamente i potenziali danni. Terminata quell'azione e dopo aver rimesso il rotolo nello zaino, individuai un momento perfetto per poter spezzare il ritmo del combattimento e provare a contrattaccare, così rapidamente cominciai a scorrere nella mia mente tutte le tecniche a mia disposizione, cercando però allo stesso tempo di ignorare come potevo i forti dolori che avvertivo in ogni angolo del mio corpo, cosa che si rivelava secondo dopo secondo sempre più fastidiosa, soprattutto perché vedendo il mio avversario sembrava quasi che mi fossi fatto di più male io che lui, ma forse era solo una mia impressione, in ogni caso con la carne che mi bruciava non potevo perdere troppo tempo a tergiversare, se volevo vincere quello scontro avrei dovuto farlo in fretta:

    "Ti sei mosso davvero bene, ora sono curioso di vedere come risponderai a questa, sono sicuro che mi stupirai di nuovo!"

    L'euforia della battaglia aveva cominciato ad infondermi una sicurezza ed una tenacia senza confini, in quello stato la tecnica utilizzare mi venne in mente in un istante, lasciandomi solo il compito di trasformare l'idea in realtà: cominciai il più velocemente possibile a concentrare il chakra nel mio petto, cercando di renderlo caldo e potente, malleandolo al meglio e tentando di plasmarlo come un fuoco incandescente, quando poi mi sarei sentito pronto avrei cercato di rilasciarlo in un gigantesca bomba incendiaria che avrebbe dovuto impattare contro il petto del mio avversario, ponendo il mio avversario di fronte ad una potente minaccia. A quel punto poi cosa avrei fatto? Niente, avrei avuto volendo il tempo di eseguire altri attacchi, ma quello che avrei lanciato a Shaka era senza dubbio una delle mie tecniche più potenti, un qualche modo sentivo che lui sarebbe stato in grado di affrontarla, ma se così non fosse stato mi sarei subito prodigato per soccorrerlo e portarlo in ospedale, perciò mi sarei tenuto pronto per qualsiasi evenienza, se non fosse stato in grado di gestirla lo scontro sarebbe quasi sicuramente terminato lo stesso.

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    Azioni:
    -Grande Bomba Incendiaria

    Resistenza: 450-270=180
    Stamina: 774-70=704
     
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    Quello scambio di colpi iniziale riservò delle sorprese ad entrambi, Yamashita per primo non potè che restare evidentemente sorpreso della potenza che avevo raggiunto e probabilmente fu questo a spingerlo a tirar fuori quel devastante jutsu. Per fortuna ebbe l'accortezza di direzionarlo ad una certa distanza, nonostante ciò l'onda d'urto, se così poteva essere definita, mi investì provocandomi ustioni su tutto il corpo.

    Che potenza... La forza di questo ragazzo è incredibile... Ma nel mondo ci sono mostri ancora più potenti e credo proprio che lui lo sappia... Ne abbiamo ancora di strada da fare...

    Con rinnovata grinta mostrai a Yamashita anche il potere donatomi da Buddha, il controllo sugli elementi. Per un momento sembrò sorprendersi, ma come immaginavo ebbe subito la risposta pronta. Non so come, riuscì a confinare le mie fiamme in un rotolo. per poi rivolgersi a me.

    "Ti sei mosso davvero bene, ora sono curioso di vedere come risponderai a questa, sono sicuro che mi stupirai di nuovo!"

    A quell'affermazione risposi con un sorriso riassumendo la posizione di guardia seppur un pò imprecisa a causa del dolore che le bruciature mi causavano.

    Anche tu hai sempre qualche sorpresa da tirare fuori dalla manica vero? Po dovrai dirmi cosa sono queste tecniche che hai usato...

    Dopo quel breve intermezzo riprendemmo la nostra dimostrazione di forza e Yamashita, come annunciato, si prodigò in un jutsu Katon decisamente potente. Ero ben consapevole della sua forza e gli eventi di pochi istanti prima ne erano la riprova, provare a contrastarlo sarebbe stato inutile come del resto un eventuale tentativo di schivata. Non mi restava che stupirlo con un'altra applicazione del dominio che avevo sugli elementi.

    Vuoi essere stupito? Bene... Osserva!

    Mentre le fiamme stavano per raggiungermi ersi le mie braccia a difesa dinnanzi a me e pervasi il mio corpo della medesima energia che animava quell'offesa. Avrei tentato in quel modo di schermare il mio corpo proteggendomi.

    Non credo basterà ad arginare la sua potenza... Ma sarà sufficiente ad attenuare i danni potenzialmente fatali

    Se fosse andato tutto come previsto ed al dissiparsi di quelle fiamme fossi stato effettivamente ancora inpiedi, per prima cosa avrei attinto al mio chakra Suiton per una prima e rapida azione lenitiva sulle bruciature più doloranti approfittando di qualche parola di intrattenimento per guadagnare tempo, mi rivolsi quindi a Yamashita sorridendo.

    Non so se essere più stupito della tua potenza o del fatto che io sia ancora inpiedi

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    Parata muscolare tramite lo Shaolin elementale -10
    Idratazione Suiton -10

    Resistenza 260
    Stamina 84
     
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    Responso nr. #2


    Attacco - Yamashita:
    - Grande Bomba Incendiaria: Riesce non contrastata

    Difesa - Shaka:
    - Parata Muscolare Shaolin: Riesce a prescindere

    Danni:
    Yamashita: 40 per le bruciature
    Shaka: 198-88= 110 + 25 danni a turno per le bruciature + 40 per le bruciature precedenti

    Narrazione Turno:
    L'attacco di Yamashita è tanto semplice quanto potente. Un jutsu di quel calibro non è di certo cosa comune tra i chunin. Shaka si prende in pieno la grande bomba incendiaria ma grazie alla padronanza dello shaolin elementale riduce i danni della metà. Poi prova a lenire le scottature col chakra acquatico ma senza risultati, le bruciature sono più calde del previsto!


    Situazione Finale:
    Shaka a 8 metri da Yamashita, uno di fronte all'altro. (Ho considerato che l'impatto ti spinge un po' indietro)
    Attacco a Shaka.



    Commenti Arbitro:
    Allora roy, i danni delle bruciature di yamashita non possono essere annullati dal suiton.

    La febbre mi è passata e non dovrei sbagliare più niente da ora in poi :please:

    Edit: Come non detto :please:
     
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    Come avevo immaginato, il jutsu utilizzato da Yamashita dimostrò una potenza al di là delle mie capacità. Nonostante tutto riuscii ad arginare i danni e reggere l'impatto grazie alla mia affinità al Katon. Ancora sofferente per le bruciature, rilassai i muscoli ed assunsi una posizione neutra per poi avvicinarmi al mio amico.

    Degno di te... Non c'è niente da fare, anche se sono migliorato molto sei ancora tu il migliore...

    Distesi quindi il pugno in avanti attendendo che facesse lo stesso come nostra consuetudine

    Meglio fermarci qui ora... Non è il caso che finisca in ospedale, sai non credo di poter più girare tranquillo nei villaggi ormai...

    C'erano molte cose di cui avrei dovuto parlargli ma prima avevo bisogno di riprendere fiato qualche istante, mi sedetti quindi vicino l'albero dove mi trovavo prima e ripresi il discorso.

    E così sei riuscito a diventare Chunin alla fine... Entrambi abbiamo continuato sulla via prescelta...

    Dissi osservando il giubbotto che aveva poggiato lì con cura poco prima dello scontro

    Tu hai guadagnato qualcosa... ed io l'ho messa da parte

    Su quelle ultime parole mi sfiorai la fronte con le dita osservandolo mentre Virgo tornava a sedersi vicino a me

    Azioni:
    //

    Resistenza 85
    Stamina 84
     
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    Colui che è e si spera sarà

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    Parlato
    Pensato
    Shaka

    L'inarrestabile maestosità del fuoco non ebbe rivali, con rapidità e forza la mia bomba incendiaria prese in pieno il mio avversario, che a prima vista non riuscì ad opporsi in nessun modo alla potenza distruttiva della mia tecnica. Da un lato fui molto contento di essere riuscito ad eseguirla così bene, ma dall'altro mi resi subito conto del fatto che se davvero il mio avversario non aveva fatto in tempo a difendersi con successo, allora poteva aver subito dei seri danni da un attacco che consideravo di alto livello; con mia sorpresa però, dopo che il fuoco finì di disperdersi nell'aria, vidi Shaka ancora in piedi, certo con il corpo ricoperto di bruciature ma apparentemente ancora cosciente, da vero combattente si era dimostrato in grado di gestire anche quella mossa, davvero davvero notevole. A quel punto del nostro scontro mi sarei di certo aspettato una sua replica, invece notai subito uno sguardo differente, non più concentrato e battagliero, ma bensì rilassato, calmo e in parte dolente, difatti dopo pochi secondi lo vidi camminare verso di me con passo lento ed un sorriso sul volto:

    "Degno di te... Non c'è niente da fare, anche se sono migliorato molto sei ancora tu il migliore..."

    Parlava con evidente fatica, ma nonostante questo cercava comunque di mantenere il tono saldo che era una sua peculiare caratteristica, arrivato a poca distanza mi porse il pugno in segno di saluto, al quale io risposi battendoci leggermente il mio sinistro privo delle bruciature che l'altro purtroppo presentava, mi dispiaceva da un lato vederlo arrendersi in quel modo, ma probabilmente aveva raggiunto il suo limite:

    "Meglio fermarci qui ora... Non è il caso che finisca in ospedale, sai non credo di poter più girare tranquillo nei villaggi ormai..."

    Inizialmente annuii sentendo le sue parole, poi non appena mi ripetei mentalmente il loro significato cominciai a guardarlo con aria interrogativa:

    "Aspetta...che cosa intendi col dire che non puoi girare tranquillo per i villaggi?"

    Il mio cervello cercò piano piano di trovare un senso a quella nota stonata che aveva sentito, quel piccolo dettaglio che improvvisamente aveva cominciato a far assumere a tutta quella situazione un aspetto completamente diverso; Shaka lì per lì non sembrò curarsi della mia domanda, continuò il suo discorso seguendo il filo di pensieri, andandosi a sedere di nuovo sotto l'albero accanto a Virgo, io muovendomi come un' automa lo seguii, andandomi a riprendermi e rimettermi il mio giubbotto, mentre la mia mente univa i puntini:

    "E così sei riuscito a diventare Chunin alla fine... Entrambi abbiamo continuato sulla via prescelta..."

    No, non ci volevo credere, per quanto il mio io interiore cercasse di farmi vedere una verità che diventava quanto mai evidente, io continuavo ad oppormi a qualcosa che però non era mai stata sotto il mio controllo:

    "No...ti prego tu no..."

    Le lacrime cominciarono a scendere inattese, mentre a pugni stretti, ignorando il dolore che questo mi provocava, lo guardavo negli occhi:

    "Tu hai guadagnato qualcosa... ed io l'ho messa da parte"

    Quelle parole furono la goccia che fece traboccare il vaso, lentamente cominciai a scuotere la testa a destra e a sinistra, quasi come se volessi far uscire da essa quell'enorme flusso di pensieri negativi:

    "Come...come hai potuto fare una cosa del genere? Nonostante le tue parole, i tuoi pensieri, credevo, speravo che non avresti fatto qualche pazzia e adesso guardati...dannazione tu sei un mukenin, un traditore della tua patria, del tuo villaggio ed io sono un Chunin che aspira a diventare cacciatore di taglie...cosa cavolo credi che dovrei fare eh?
    Davvero non ho parole..."


    In quel momento un forte sentimento di rabbia prese il sopravvento, la sentì montare dentro il mio cuore e velocemente allagarsi in tutto il resto del corpo, le mani cominciarono a tremare tanto era intenso quella sensazione d'ira che stavo provando, dannazione ero lì, davanti a lui senza forze, avrei potuto facilmente prenderlo e portarlo al villaggio, sarebbe stato tutto così facile eppure allo stesso tempo non riuscivo a non considerarlo mio amico, con il quale seppur per poco mi ero aperto e avevo condiviso i miei sentimenti, i miei pensieri, sentivo la mia testa spaccata a metà e il corpo pieno di furia, un parte di me non riusciva proprio a perdonarlo per quello che aveva fatto:

    "Io mi fidavo di te... come hai potuto diventare un di loro? Come fai a pensare di essere nel giusto se sei costretto a vivere lontano dalle persone che come ninja siamo da sempre destinati a proteggere? È questo ti ha insegnato il tuo Budda o come diavolo LO CHIAMI?!"

    Pronunciando le ultime parole quasi urlai, completamente saturo dalla rabbia nei suoi confronti tirai un violentissimo pugno contro la corteccia dura dell'albero con il mio pugno destro malandato, il dolore fisico fu niente in confronto a quello che stavo provando in quel momento, nemmeno le gocce di sangue che cominciarono a bagnare l'erba sotto di me distolsero l'attenzione da quel momento:

    "Io ti consideravo...no...da stupido di considero ancora mio amico, perché sono un maledetto bambino che ancora pensa che ci possano essere persone buone, sembra che solo io voglio rendere migliore questo mondo che fa di tutto per cadere il più possibile nel baratro. Sai che ti dico? Io me ne vado, prima di arrivare a fare qualcosa di cui in futuro potrei pentirmi, ma tu sappi questo: se mai ti dovessi rivedere, Shaka, non esiterò, non vacillerò e farò di tutto portarti davanti alla giustizia, puoi contarci..."

    Gli avrei detto tutto con tono e sguardo duro, volevo fargli capire quanto fossi arrabbiato con lui, ma soprattutto quanto mi avesse ferito, quanto avesse tradito la mia fiducia e gli ideali che avevamo da sempre condiviso; finito di parlare mi girai di scatto dandogli le spalle e prima di dislocarmi verso casa gli avrei detto un ultimo:

    "Addio..."

    Grazie ad entrambi per l'allenamento :) Sono stato un po' autoconclusivo solo perché essendo finito lo scontro mi sono potuto concentrare sulla descrizione dello stato d'animo di Yamashita :)
     
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    Ragazzi. Questo non è assolutamente un Allenamento. Non esiste. Stompo, mi spieghi che cavolo usi il Rasenbomb che è un Kinjutsu in uno scontro che Roy stesso ha scritto essere leggere e ve ne uscite con ste cose?
    Che siamo impazziti?
    Come pena vi beccate la metà dell'exp da questo allenamento che deciderà Akito. In più, Stompo, hai la proibizione di utilizzare il Rasenbomb per un mese OFF-GDR, ON-gdr la scusa è che ti ha danneggiato troppo e non riesci a rievocarlo, stile prima volta Rasenshuriken di Naruto.
    Roy ora il tuo destino lo scriverà Akito, ma ti metterà in una condizione in cui Shaka dovrà stare fermo una settimana OFF-GDR, quindi niente eventi di nessuna sorta. NIENTE DI NIENTE.
    Ci sono delle regole apposta. E tutti dovete seguirle.
    Con questo ho detto tutto.
     
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    va bene :sisi: per quanto riguarda me ho deciso di fermarmi perché non volevo correre inutili rischi in un allenamento. Non potevo fare nulla di diverso... Farò come avete deciso
     
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    Va bene. La decisione è presa per i motivi di cui sopra, sperando non si ripetano più episodi simili.
    Potenzialmente Shaka dovrebbe essere morto, la soluzione che sto trovando io gli permetterebbe di sopravvivere in uno scenario che ti darebbe spunti per ruolare.
    Non sindacherò oltre sulla mia decisione. Se ci sono cose da ridire, ci sono i canali appositi in cui parlarne.
    Qui ci penserà Akito ora.
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    In un luogo imprecisato del continente occidentale, delle ombre misteriose osservavano da tempo i due tizi che si stavano scontrando. Quelle erano terre sconosciute, senza la giurisdizione di un Kage o la protezione di qualcuno. Era proprio per questo che i guai erano dietro l'angolo e ogni passo poteva diventare l'ultimo.
    Accadde tutto quando Yamashita lasciò l'ex amico, visibilmente provato dalle ferite sia nel corpo che nell'anima. I due uomini approfittarono della brutta condizione fisica del ragazzo, anche se in ogni caso avrebbero potuto metterlo al tappeto come e quando volevano. Balzarono alle spalle sia del ragazzo che del lupo, quest'ultimo venne soffocato con una presa a ghigliottina, mentre il mukenin subì un forte colpo alla nuca che lo fece svenire immediatamente.
    Nessun segno, nessun testimone.
    I due uomini, dalla veste nera con nuvole rosse, afferrarono il corpo esanime di Shaka e lo caricarono in spalla.


    Questo coglione dovrebbe andare bene. Ultimamente siamo a corto di gladiatori.

    Pff.. non durerà nemmeno una settimana nell'arena.

    Beh, mentre cercherà di sopravvivere ne cercheremo degli altri.

    Con una folata di vento scomparirono, così com'erano apparsi. Come se non fossero mai stati lì.
    Ore dopo il corpo della loro preda venne portato in una cella scura e buia, in un luogo ignoto. Le ustioni sul corpo erano scomparse e la salute si era rinvigorita. La stanchezza però lo avrebbe trattenuto nel sonno per altro tempo...

    40 exp per stompo e 38 per Roy.
    Virgo muore, mi dispiace.
    Come ha detto Fury roy starà fermo per 1 settimana. Attendo exp anch'io.
     
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15 replies since 27/1/2018, 07:59   327 views
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