[C] Mulinelli nella sabbia

max 4 genin/chunin

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    Agli esperti genin e chunin di tutti i villaggi ninja.
    Da qualche tempo si registrano misteriose sparizioni di bestiame, soprattutto cammelli, nelle zone sabbiose a sud, in prossimità del confine di Ishivar con il Paese del Vento. Recentemente un mercante suniano ha assistito in diretta alla scena del suo cammello che veniva risucchiato, insieme a tutta la merce che trasportava, da uno strano mulinello di sabbia creatosi all'improvviso sotto l'animale, ed è venuto nel nostro villaggio a lamentarsi e a chiedere che il presunto "mostro" venisse abbattuto. Dalla modalità della sparizione, tutto lascia pensare ad un enorme verme della sabbia. Purtroppo non possiamo permetterci di impegnare i nostri guerrieri al momento, perciò vogliamo una squadra di ninja che vada ad indagare ed uccida il presunto verme della sabbia, lasciando la sua preziosa carcassa come risarcimento per il mercante.
    L'appuntamento è per il giorno xx/xx, ore 10 di mattina, all'uscita sud del villaggio di Ishivar. Qui incontrerete un mercante di nome Evan che vi scorterà fino ad una delle oasi del deserto, dove incontrerete un cacciatore che vi supporterà nello svolgimento della missione.
    Lauda ricompensa a chi porterà a termine l'incarico.

    Consiglio degli anziani di Ishivar

    Missione aperta ai genin e ai chunin. Questa l'ho riciclata da una vecchia missione aperta per una sola persona, quindi sebbene sia stata concepita come "piuttosto difficilotta", in realtà in gruppo dovreste cavarvela senza problemi :si2:
    Ruolate il recapito della missiva (potete trovarla su una bacheca al villaggio, o può arrivarvi a casa o in qualunque altro modo, a vostra discrezione) e il viaggio verso Ishivar. Per le descrizioni del villaggio attenetevi a questo topic.
    Have fun! :hat:
     
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    Sango Uzumaki



    ¦ Nome:Sango Uzumaki
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    ¦ Villaggio:Konoha
    ]¦ Kekkei Genkai: Discendente clan Uzumaki
    ¦ Indice GDR: Narrato; Parlato Pensato
    ¦ Scheda: Link



    Chi vede la vittima ma non l’aiuta, è un infame.




    Era tornata da Kiri da circa una settimana.
    Viva e vegeta, per fortuna.
    Aveva scoperto nuove realtà e il mondo adesso le sembrava un pò più grande. Al solo pensiero, il freddo pungende della Nebbia sembrava riaffiorare sulla sua pelle, provocandole dei leggeri brividi sulle braccia.
    E poi... Come dimenticarsi dello scontro. Quello era stago il primo e, al di là del risultato fu facile per l'Uzumaki capire che i ninja là fuori erano una spanna sopra di lei, pronti a tutto per perseguire i propri obiettivi.

    E io non sarò da meno!

    Calciò un piccolo sassolino mentre percorreva la via principale di Konoha. Il sole era sorto da un paio d'ore e il paese sembrava più vivo che mai.
    Arrestò il suo passo soltanto davanti al negozio di fiori.
    Osservava estasiata un enorme mazzo di girasoli dal colore accesso. Accanto, un mazzo più piccolo ma molto variopinto puntellato da un' infinità di tonalità di blu.

    -Sango Uzumaki?-

    Dal nulla accanto a lei una figura dal viso coperto fece la sua apparizzione spaventandola non poco.

    Sono io! Tu chi sei?

    I vivaci occhi castani puntavano quelli chiari di lui, unico tratto distintivo del suo viso coperto da una maschera felina. L'anbu non parlò. Le porse una missiva e sparì in una nuvoletta di fumo.
    La rossa aprì all'istante il foglietto e strabuzzò gli occhi.

    Ho una missione... HO UNA MISSIONE!

    Agitò il foglio in aria osservata da una decina di abitanti che iniziarono a ridacchiare per la reazione eauberante della piccola che, rapida, tornava a casa.

    Ei nonna! Guarda qua una missione!

    Orgogliosa sbatte sul tavolo la lettera per farla visionare all'anziana signora che sorride dolcemente.

    Brava bambina mia, ma presta attenzione a tutto e non peccare di ingenuità.

    La ragazzina annuì prima di volare in camera a preparare lo zaino.
    Le armi che aveva comprato risplendevano, ancora inutilizzate.

    <i> Sarà meglio darsi una mossa, sei giorni di viaggio sono tanti.

    Ecco l'unica pecca di quella missione. La distanza da percorrere. Arraffò dal frigo qualche piatto pronto e alcune fette di pane e uscì di casa ma non dopo aver scoccato un bacio sulla guancia della nonna.

    Tornerò, a presto!

    Chiuse la porta dietro di sè assaporando l'aria che in quel momento sembrava profumare di arancia. Tutto le sembrava più bello, persino l'enorme portone della Foglia sembrava avere qualcosa di magico.
    Sango aveva deciso di viaggiare il più possibile durante le ore di luce, fermandosi solo per brevi tratti a mangiare e bere. La notte invece era il momento in cui le membra riposavano davvero. Sarebbe stato rischioso avventurarsi nel buio totale, specialmente in un ambiente a lei sconosciuto. Il deserto iniziava a farsi prepotente all'interno del paesaggio, composto solamente da una distesa infinita di sabbia.
    I granelli iniziarono ad infilarsi nei piedi, sotto le suole dei calzari procurandole non poco fastidio.

    Di un pò bambina, ti sei persa?

    Uhm..?

    Un carro le era appena passato accanto e lei manco se n'era accorta. I cavalli di uno splendido manto scuro ansimavano, chissà da quanto erano in viaggio.
    Osservava titubante l'uomo che ad occhio e croce era sulla cinquantina. Lunghi capelli argentei e occhi rossi come il fuoco.
    L'Uzumaki gonfiò le guance.

    No che non mi sono persa! E non sono una bambina ma un genin! Vedi questo?

    Chiese indicado orgogliosa il coprifronte di Konoha, poi continuò

    Sto andando ad Isc..Irar...Isarsh...

    Tirò fuori la missiva e rilesse rapida il contenuto mentre le gote si infuocarono per la tremenda figuraccia.

    Ishivar!

    Esclamò convinta, piegando nuovamente il foglio e farlo scivolare nella tasca Dei pantaloni scuri.

    Ah Ishivar! Sto andando anche io lì, piccola Genin. Sono un commerciante di tessuti, se vuoi posso darti un passaggio!

    E chi mi dice che non cercherai di uccidermi?

    L'albino scoppiò in una risata talmente forte che forse anche la "vicina" Suna avrebbe potuto sentirla.

    Il mio nome è Ideki Monimo e no, non ho cattive intenzioni te lo posso assicurare. Non sfiderei mai una giovane ninja come te.

    Non ci voleva molto per convincere la rossa, anzi, in realtà fosse stato per lei il passaggio lo avrebbe accettato anche prima ma, come aveva detto la nonna, non doveva fare l'ingenua.

    Io mi chiamo Sango Uzumaki e sono felice di poter condividere con te il viaggio!

    Salì quindi sul carro e un movimento secco delle redini ordinò ai due equini di riprendere il trotto.
    Il resto del viaggio non fu come Sango lo immaginava -per fortuna-, ma bensì piuttosto piacevole. L'uomo era un tipo simpatico oltre che gentile, e la sua compagnia allietò per quelle giornate la kunoichi.

    Sango svegliati, siamo arrivati.

    La ragazza era solita addormentarsi dentro al carro, tra le stoffe pregiati ben disposte in pila che, ogni tanto, usava come cuscino.
    Le iridi castane spuntarono quasi dal nulla andando a perlustrare la zona.
    Da quel poco che poteva vedere, il panorama non era cambiato di molto anche se qualche oasi e un altopiano catturarono la sua attenzione.

    Di un pò, in che zona siamo di Ishivar?

    La sud, perchè?

    Allora io scendo qui, ti ringrazio molto. Buona fortuna per il tuo lavoro!

    La ragazzina scese dal carro e sorrise dolcemente all'uomo, esibendo un piccolo inchino come a ringraziarlo.
    Ora non doveva fare altro che aspettare Evan e gli altri ninja.




     
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    Sapete quando si cerca una scossa nella propria vita? Una scossa così travolgente, capace di dare un grande sprint alla nostra esistenza. C'è chi si augura di trovarla tramite gli altri, chi tramite le passioni e chi neanche arriva a desiderarla questa scossa, magari per troppa ingenuità e povertà d'animo. Esistono persone che non sanno andare oltre purtroppo. O per fortuna? Dipende dai punti di vista. Per loro la vita assume toni sicuramente semplicistici e rilassati, senza turbe estreme provocate dal costante pensare. E' proprio questo il problema dei più: il pensiero. Pensare troppo, come dice il proverbio, fa male ed è vero. La mente tende a proiettare tutte le ansie, anche quelle più inconsce e nascoste nel profondo. La mente le tira fuori e le rende concrete, le ansie.
    Ma oggi, oggi sono un fortunato, un privilegiato. Perché? Beh la risposta è di fronte a me ecco.

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    Agli esperti genin e chunin di tutti i villaggi ninja.
    Da qualche tempo si registrano misteriose sparizioni di bestiame, soprattutto cammelli, nelle zone sabbiose a sud, in prossimità del confine di Ishivar con il Paese del Vento. Recentemente un mercante suniano ha assistito in diretta alla scena del suo cammello che veniva risucchiato, insieme a tutta la merce che trasportava, da uno strano mulinello di sabbia creatosi all'improvviso sotto l'animale, ed è venuto nel nostro villaggio a lamentarsi e a chiedere che il presunto "mostro" venisse abbattuto. Dalla modalità della sparizione, tutto lascia pensare ad un enorme verme della sabbia. Purtroppo non possiamo permetterci di impegnare i nostri guerrieri al momento, perciò vogliamo una squadra di ninja che vada ad indagare ed uccida il presunto verme della sabbia, lasciando la sua preziosa carcassa come risarcimento per il mercante.
    L'appuntamento è per il giorno xx/xx, ore 10 di mattina, all'uscita sud del villaggio di Ishivar. Qui incontrerete un mercante di nome Evan che vi scorterà fino ad una delle oasi del deserto, dove incontrerete un cacciatore che vi supporterà nello svolgimento della missione.
    Lauda ricompensa a chi porterà a termine l'incarico.

    Consiglio degli anziani di Ishivar

    Una missione, un compito da portare a termine. Messa lì, nella bacheca di fronte l'accademia per tutti i valorosi e coraggiosi ninja di Oto.

    Questa missione fa proprio al caso mio. Da chunin, poi, potrei anche fare il capo-squadra. Insomma, può essere un'ottima esperienza. E poi racimolar un po' di grana non mi farebbe male...

    Mi dico, tra me e me, fissando con serietà il messaggio lasciato dal Consiglio degli anziani di Ishivar. Cosa sapevo di Ishivar? Non molto a dire il vero.

    C'è Gendō Ikari ad Ishivar.

    Un, se così posso definirlo, amico lontano. No, non voglio fargli alcun tipo di visita. Sento che non è ancora il momento. E forse, se lui ancora non si è palesato, significa che non vuole che il nostro secondo incontro avvenga dopo così poco tempo dal primo.
    Ishivar da quel che so è più una confederazione che un vero e proprio paese. Nel senso, sono tanti villaggi sparsi uniti sotto un unico nome. Però, infondo, tutto ciò non è veramente importante. L'importante è il prestare servizio a chi chiede aiuto. Non per senso stretto del dovere, ma per affinare tutto ciò che è possibile migliorare.

    Parto poco dopo, con tutto l'occorrente: zaino, tre kunai ed entrambe le tipologie di filo che possiedo. Potrebbero tornarmi parecchio utile.




    Sette giorni. Sette fottuti giorni. Mai viaggiato così a lungo su di un carro, mai viaggiato con tanta voglia di arrivare alla meta: Ishivar.
    Tutto, lì, appare così mistico, così lontano dalle terre a cui sono abituato. L'estrema vicinanza uomo-natura si percepisce, nonostante il clima non proprio dei più favorevoli e Mediterranei. Non è, poi, un pensiero così lontano da me. Anch'io devo molto alla natura, è proprio grazie alla natura se sono quello che sono. Ma comunque Ishivar è un paese che m'incuriosisce, che sicuramente potrò approfondire meglio grazie a Gendō.
    Aiuto il vecchio commerciante a scaricare un po' della merce, ringraziandolo per avermi trasportato.

    Vai vai, vai dove devi, un po' di compagnia fa sempre piacere in viaggi così lunghi.

    Ed ha ragione diavolo. Non oso immaginare quanto sia snervante una settimana di viaggio in completo silenzio,
    senza nessuno con cui scambiare due parole. Fortunatamente io non sono mai solo. Gli animali circondano ancora gli uomini in ogni dove, nonostante l'industrializzazione sempre più presente nel mondo.
    Mi guardo attorno, ammirando le lande così spoglie che mi trovo davanti. Nulla è simile ad Oto qui, sembra di esser dall'altro capo del mondo. Quando, a dirla tutta, in zona d'aria non ci separa chissà quanta strada. Niente paludi,
    niente fetore causato da esse, o campi di grano immensi che, per quanto belli in Estate, in inverno diventano estremamente spogli.
    Purtroppo però, non ho tempo per perdermi a contemplare ciò che ho intorno. O meglio, ciò che avevo intorno, essendo ora dentro il villaggio. Ma vi farò ritorno, promesso.
    Mi dirigo verso la porta Sud del villaggio, muovendomi seguendo le indicazioni dei cartelli. Non che ci sia un'urbanizzazione sviluppata come ad Oto o in qualsiasi altro villaggio, ma apparentemente mi sembra comunque un villaggio con un suo equilibrio questo.
    Giungo dopo circa dieci minuti di passeggio al luogo prefissato, accorgendomi di essere un po' in anticipo. Mi siedo su di un muretto, compiaciuto.
    Un'altra occasione per mettermi nei guai? Non chiedo di meglio!


    Minoru Suzuki

    Equipaggiamento:
    3 Kunai,
    Filo d'Acciaio,
    Filo Spinato,
    Fori d'Aria,
    Amplificatore


    Edited by ShaneH - 30/11/2017, 18:21
     
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    Erano ormai trascorsi alcuni mesi dall'inizio del mio allenamento speciale a Konoha ed avevo avuto modo di scoprire sulla mia pelle le profonde differenze che, seppur non a prima vista, rendevano questo villaggio molto diverso da Kiri, la mia terra natale. Seppur ormai il mio villaggio avesse ormai lasciato alle spalle l'antica e triste nomea, rimarrà sempre un lascito di quell'oscuro passato. A konoha invece vedevo regnare la luce e l'ardente spirito di chi incessantemente lotta con le unghie e con i denti per il futuro. In questo ambiente tanto accogliente quanto duro, per chi come me vuole seguire l'ardua strada che conduce alla vetta nelle Arti Marziali, ho continuato a perfezionarmi e migliorare sotto la guida del "Sensei". Era un tipo alquanto particolare ed era tanto forte quanto legato alle sue tradizioni, in particolare ci teneva ad essere chiamato "Sensei"; in quanto suo allievo avrei potuto chiamarlo per nome solo una volta che avessi raggiunto o superato il suo livello, cosa più facile a dirsi che a farsi vista la netta differenza che ci separava.

    "Ryuji... Ormai è da molto tempo che ti alleni con me... Il momento di valutare i tuoi progressi è giunto..."

    Queste parole, pronunciate durante una cena, mi misero non poca ansia addosso, non avevo idea del metodo che avrebbe utilizzato per quella valutazione ma avevo comunque timore di non essere all'altezza delle sue aspettative. Sul momento non si dilungò ulteriormente, solo il giorno dopo, dopo il consueto allenamento mattutino, riprese quel discorso.

    Bene... Dopo pranzo andremo presso la bacheca del villaggio... Lì ti assegnerò una missione tra le presenti e valuterò il tuo rendimento...

    Non era una richiesta, il tono perentorio con cui parlava non lasciava adito ne a proteste ne a fraintendimenti di alcun genere, con lui non si poteva che obbedire.

    Si Sensei!

    Risposi prontamente esibendomi in un inchino, così qualche altra ora trascorse tra pranzo e qualche preparativo ed infine, come d'accordo, raggiungemmo la bacheca. Era piena di svariate possibili missioni di ogni genere, chissà quale mi sarebbe toccata, il mio sguardo si dedicò ad un rapido excursus degli innumerevoli manifesti per poi concentrarsi sul Sensei in modo da poter cercare delle reazioni nel suo osservare. L'impazienza iniziò ad impadronirsi di me al punto che iniziai a fremere, speravo in una rapida scelta ma era evidente che il mio Sensei aveva intenzione di valutare a fondo ogni richiesta per poi scegliere la più adatta. Attesi in silenzio per svariati minuti prima che il fatidico momento giungesse.

    Bene... Ecco la missione che dovrai portare a termine...

    Esordì prendendo un manifesto e porgendomenlo...

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    Agli esperti genin e chunin di tutti i villaggi ninja.
    Da qualche tempo si registrano misteriose sparizioni di bestiame, soprattutto cammelli, nelle zone sabbiose a sud, in prossimità del confine di Ishivar con il Paese del Vento. Recentemente un mercante suniano ha assistito in diretta alla scena del suo cammello che veniva risucchiato, insieme a tutta la merce che trasportava, da uno strano mulinello di sabbia creatosi all'improvviso sotto l'animale, ed è venuto nel nostro villaggio a lamentarsi e a chiedere che il presunto "mostro" venisse abbattuto. Dalla modalità della sparizione, tutto lascia pensare ad un enorme verme della sabbia. Purtroppo non possiamo permetterci di impegnare i nostri guerrieri al momento, perciò vogliamo una squadra di ninja che vada ad indagare ed uccida il presunto verme della sabbia, lasciando la sua preziosa carcassa come risarcimento per il mercante.
    L'appuntamento è per il giorno xx/xx, ore 10 di mattina, all'uscita sud del villaggio di Ishivar. Qui incontrerete un mercante di nome Evan che vi scorterà fino ad una delle oasi del deserto, dove incontrerete un cacciatore che vi supporterà nello svolgimento della missione.
    Lauda ricompensa a chi porterà a termine l'incarico.

    Consiglio degli anziani di Ishivar

    Lessi con attenzione la richiesta ed era certamente molto particolare, si parlava addirittura di un "mostro", sarei stato davvero capace di farcela? Il "Sensei" pensava evidentemente di si e io avrei fatto di tutto per non dargli torto. Senza troppi giri di parole misi in tasca il manifesto e mi rivolsi a lui con tono deciso e sguardo fermo

    E sia... Quel cosiddetto mostro non avrà scampo... Non la deluderò Sensei...

    A quel punto mi congedai dirigendomi presso la segreteria dell'Hokage, ove comunicai la mia intenzione di accettare quella missione e la mia imminente partenza. Una volta che la parte burocratica fu terminata non mi restò che incamminarmi al fianco del Jonin che mi avrebbe seguito. Il viaggio per Ishvar fu molto lungo ma in generale tranquillo, il compagno di viaggio, molto silenzioso e distaccato, si mostrò particolarmente ligio al dovere e poco propenso a distrazioni ma poco male, dovevo mantenere la concentrazione per poter essere al meglio durante l'effettiva missione. Man mano che ci si avvicinava al Paese della Speranza, il panorama iniziava a cambiare radicalmente, a riempire ogni angolo della mia visuale non vi erano altro che rovine e sabbia, in perfetta sintonia con il caldo afoso che accompagnava la nostra marcia. Una volta giunti al luogo indicato, nel momento indicato, il Jonin si congedò col dire che avrebbe avvisato le autorità della zona ed a me non restò che cercare quel certo Evans, il mercante che avrebbe dovuto condurci dal cacciatore, nostro supporto per la missione, già stanziato in una delle Oasi del Paese. Iniziai quindi a guardami intorno, seppur un pò distratto da quell'affascinante ambiente, attento nel cercare il mio contatto.



    Edited by Roy90 - 1/12/2017, 17:34
     
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    Anno 17 d.Z., 4 Yukitsuki

    Il caldo afoso di Ishivar, sebbene fosse autunno inoltrato, accompagnò sempre più intensamente il viaggio dei tre ninja man mano che il loro cammino li portava più a sud. Sebbene il villaggio non fosse ad una longitudine diversa da Konoha, il clima risultava essere nettamente diverso soprattutto a causa dell'assenza di alberi nella zona, ovvero l'ingrediente fondamentale affinché si potesse avvicinare al clima della capitale del Fuoco. Ishivar, d'altronde, non si presentava come un villaggio "moderno", bensì appariva come un ammasso di case diroccate, costruite in terriccio rossastro. Gli abitanti, avrebbero potuto notare tutti e tre i ninja, avevano per la maggior parte la carnagione scura, i capelli di un colorito argenteo, e gli occhi rossastri. Il dettaglio più disturbante, però, rimanevano le protesi metalliche che quasi tutti possedevano al posto di almeno uno dei propri arti; caratteristica che più di tutti distingueva gli ishivariani dal resto delle etnie mondiali.
    La prima ad arrivare sul posto fu Sango, seguita da Minoru ed infine da Ryuji. I tre avrebbero avuto circa una decina di minuti per parlare e fare conoscenza, prima che un uomo dalla carnagione più chiara, con un enorme zaino sulle spalle, un turbante in capo e un abbigliamento tipico da viaggiatore (o meglio dire da predatore di tombe), li approcciasse.

    Salve! Voi siete i valenti cacciatori...

    Fece una pausa per squadrare uno ad uno i presenti, fermandosi soprattutto su Sango ed osservandola con il sopracciglio destro leggermente inarcato all'insù.

    ...suppongo. Io mi chiamo Evan, dovrei accompagnarvi all'oasi dei mercanti a sud. O meglio dire voi dovreste accompagnare me. Vi hanno già detto i dettagli? No? Beh, vi spiegherò tutto durante il viaggio! Andiamo!

    Li avrebbe dunque condotti fuori dal villaggio, attraverso un percorso costeggiato da delle ripide, ed aride, alture, proiettanti inquietanti ombre sul terreno che si faceva sempre più sabbioso. Il tragitto adornato da piante morte, e qualche scarafaggio intento ad imbucarsi nelle pareti rocciose, durò circa una quindicina di minuti. I ninja si sarebbero infine ritrovati davanti ad una immensa distesa sabbiosa, che non lasciava intravedere altro che dune all'orizzonte.

    Benvenuti nel deserto! Non vi è posto migliore per gli affari di cui vi occupate anche voi, no?

    Esclamò con un accenno di risata finale. Lì, alla destra della fine del sentiero roccioso, un ragazzino dalla pelle scura stava badando a due cammelli carichi di sacchi, intenti a masticare il loro pranzo. Appena vide l'uomo lo salutò con un profondo inchino, per poi dileguarsi senza dire una parola riprendendo di corsa la strada per il villaggio.

    Ora abbiamo ciò di cui avremo bisogno per il viaggio. Prendete.

    Avrebbe dunque estratto da uno dei sacchi ben tre turbanti di colore nero, che avrebbe lanciato ad ognuno dei presenti insieme ad una borraccia piena d'acqua, aspettandosi che sapessero cosa farci visto la loro immensa esperienza come cacciatori del deserto. Uno strattone ai due cammelli, legati tra loro, ed il viaggio di ben due giorni nel torrido deserto avrebbe avuto inizio.


    Veloce post descrittivo! Esprimete le vostre emozioni e sensazioni in vista di questo lungo e particolare viaggio nel deserto :soso:
     
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    Sango Uzumaki



    ¦ Nome:Sango Uzumaki
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    Chi vede la vittima ma non l’aiuta, è un infame.




    Ma dove saranno finiti?

    Impaziente, batteva il piede sinistro sulla terra, mentre le braccia erano incrociate tra loro all'altezza del petto. Incrociava lo sgurdo dei passanti di sfuggita, abbassandolo subito dopo intimorita.

    Chissà che diavolo hanno da guardare tanto...

    Sbuffò, sfiorando appena la targhetta metallica posta sulla sua fronte e subito si sentì meglio. Doveva alzare lo sguardo, per cercare di capire chi potesse il suo compagno di missione.

    E se sono stata l'unica ad accettare? E se i miei compagni sono morti durante il loro tragitto per venire fin qui?

    Scosse la testa, non poteva e non doveva pensarci, eppure mille fantasie diverse si facevano nitide nella sua mente.
    Era la sua prima missione, c'era da capire un pò di agitazione ma Sango, in quel momento rasentava la paranoia.
    Fu mentre girò il capo verso sinistra che vide un ragazzo - solo anche lui- seduto sul muretto a qualche metro da lei.
    Il braccio destro era avvolto da un coprifronte simile al suo ma dove era incisa una nota musicale.

    Deve essere di Oto, e cosa ci fa qui un ninja se non per la missione? Su...Vai a salutarlo...

    Lo guardò ancora, sperando di non essere vista a sua volta. Sembrava abbastanza alto seppur sedutto su un muretto in mattoni.
    Sciolse la posizione delle braccia, che tornarono lungo i fianchi mentre si imponeva una postura rigida con la schiena ben dritta, forse per non sembrare la bambina che effettivamente era.

    Adesso vai da lui, con calma...Senza correre e ti presenti. Si chiama educazione Sango, puoi farcela.

    Un passo, poi un altro e la distanza tra i due diminuiva vertiginosamente. Si sfregò le mani nervosamente, mentre compariva davanti al ragazzo con un lieve sorriso!

    Ei, ciao!

    Silenzio, deglutì un attimo. Che pessima figura.

    Sei anche tu qui per la missione?

    L'ultima parola fu quasi un sussurro, non voleva farsi sentire da altri per non destare curiosità o panico in caso qualche mercante fosse interessato alla conversazione.

    Il mio nome è Sango Uzumaki, genin di Konoha, mi sa che faremo gruppo...Non ho intenzione di essere un peso, farò del mio meglio.

    Un inchino in sua direzione, mentre con lo sguardo notò un biondino con il corprifronte di Kiri accoompagnato da ciò che doveva essere un jonin.

    Forse anche lui è qui per la missione.

    Come lei poco prima, infatti, si guardava intorno come a cercare qualcuno o qualcosa.

    Siamo qui!

    Azzardò ad un cenno della mano verso il kiriano, sperando che anche lui fosse davvero lì per la missione e non per un viaggio di piacere.
    Avrebbe aspettato che si avvicinasse prima di fare nuovamente le presentazioni e svelarsi come Genin di Konoha, cosa abbastanza ovvia visto il simbolo che portava con un certo orgoglio.

    Beh, direi che questo Evan è già in ritardo!

    Mugugnò mentre i suoi occhi cadevano curiosi sulla gente del posto. La pelle scura e le protesi non la mettevano proprio a suo agio eppure mentalmente si chiedeva come era possibile una tecnologia così avanzata.
    Il mercante finalmente si palesò ai tre, squadrandoli uno per uno con fare indagatore. Sango affilò lo sguardo leggermente, appoggiando indice e pollice sulla targhetta metallica, come a fargli notare che si, anche lei era un ninja nonostante l'età, e gliel'avrebbe dimostrato.

    Uzumaki Sango al suo servizio...

    Quell'uomo la inquietava abbastanza da smorzarle la parlantina, quindi si limitò a seguirlo verso tutto il tragitto. L'ambiente circostante iniziò a mutare: l'erba e le arture fecero infatti rapidamente posto ad un mare di sabbia, non prima però di aver camminato sopra un terreno roccioso.

    Che schifo...

    Mormorò a bassa voce, osservando alcuni scarafaggi correre rapidi sulla parete di roccia. Quegli insetti sembravano essere il doppio più grandi rispetto a quelli di Konoha, e anche più scuri. Sango poteva vedere bene le loro zampette muoversi veloci. Distolse lo sguardo, un brivido lungo la schiena la fece leggermente tremare. Se c'era qualcosa che odiava erano gli insetti, i ragni e tutto ciò che striscia per terra.
    Fu quando si fermarono per qualche istante che lo sguardo di Sango sembrò quello di una bambina innocente. Gli occhi sgranati ad osservare i due animali che un ragazzo dalla carnagione scura stava sorvegliando con attenzione.

    Quelli sono cammelli!

    Li aveva visti una volta sola, in un libro illustrato di animali che sua madre era solita mostrarle quando l'Uzumaki aveva iniziato a dire le sue prime parole. Fu proprio lei a spiegarle che quegli animali erano tipici del deserto poichè, dentro quelle enormi gobbe si trovava l'acqua.
    Il ragazzo salutò con un inchino Evan, per poi dileguarsi in fretta e furia, forse facendo il tragitto opposto ai quattro.

    Che tipo strano...

    I piccoli granelli dorati le si infilarono sotto i sandali, un leggero fastidio alla pianta dei piedi la costrinse ad uno sbuffo soffocato. non poteva farsi sentire da Evan, già grazie al suo aspetto non sembrava avere molta fiducia in lei, figuriamoci se l'avesse sentita lamentarsi per un pò di sabbia. Il cielo era sereno, nessuna nuvola bianca sembrava opporsi a tutto quell'azzurro. Sango lo osservava estasiata, almeno fino a quando Evans non si fermò di nuovo, donando ai tre ninja un turbante nero ciascuno e una borraccia contentente dell'acqua.

    Grazie, Evan-san...

    Si inchinò leggermente con un sorriso prima di prendere i proprio oggetti e mettere la fiaschetta all'interno del suo zaino.
    Non era pratica, invece, di come mettere il turbante per questo si limitò ad avvolgere il tessuto nero intorno alla testa, e poi fino al collo. L'unica parte visibile era il suo volto e giusto qualche ciocca rossa qua e là.
    Osservò i compagni, sorridendo.

    State molto bene così...

    Avrebbe detto poi piano, per -provare- a farsi sentire solo da loro. Sentiva una strana tenione nell'aria, forse dovuta alla presenza del mercante o forse dovuta alla sua prima missione, e l'unica cosa che poteva fare era smorzarla in qualche modo.





    Se sono andata troppo avanti ditemelo che modfico :cry:


    Edited by Firefly™ - 6/12/2017, 19:32
     
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    Inizialmente non riuscii ad identificare nessuno che potesse essere ricondotto al mio contatto ma, durante il mio guardarmi intorno, notai una giovane dai capelli rossi che si rivolgeva a me.

    Siamo qui!

    Di fianco a lei vi era un altro ragazzo ed entrambi sembravano essere dei ninja, a giudicare dai coprifronte dovevano venire rispettivamente da Konoha ed Oto.

    Mmh... Che siano qui anche loro per la missione?

    Sorridendo mi avvicinai ai due e li salutai cordialmente

    Ciao ragazzi, io sono Ryuji Omura, piacere di conoscervi... Anche voi qui per la missione immagino...


    Tra una chiacchiera e l'altra con i due neo compagni continuai a dare uno sguardo nei dintorni e tra le varie cose la cosa che più mi colpì fu quella sorta di protesi meccanica che vedevo nella maggior parte degli abitanti di quel villaggio. Ne avevo già vista una tempo prima, un ragazzo contro cui combattei durante il viaggio per Konoha aveva un braccio meccanico ed il ricordo di quella sconfitta ardeva ancora nel mio cuore.

    Che fosse un Ishvariano?

    Pensai proprio mentre Evan si palesò

    Salve! Voi siete i valenti cacciatori...

    Era un individuo alquanto divergente rispetto al resto della popolazione di Ishvar, la sua carnagione era decisamente più chiare rispetto agli altri ed anche l'abbigliamento sembrava confermare che anche lui fosse uno straniere in quelle terre.

    ...suppongo. Io mi chiamo Evan, dovrei accompagnarvi all'oasi dei mercanti a sud. O meglio dire voi dovreste accompagnare me. Vi hanno già detto i dettagli? No? Beh, vi spiegherò tutto durante il viaggio! Andiamo!

    Dopo averci squadrati tutti da capo a piede, ci diede giusto il tempo di presentarci prima di incamminarsi a passo svelto

    Piacere di conoscerti Evans, io sono Ryuji... Sappiamo solo le informazioni scritte nella richiesta di aiuto, più saprai dirci più sarà facile portare a termine il lavoro...

    Nel frattempo avevamo già iniziato ad allontanarci dal villaggio ed il panorama stava subendo un ulteriore cambiamento: rovine rocciose e piante morte iniziavano a lasciare il posto ad una sempre maggiore quantità di sabbia fino a che questa non fu l'unica cosa che ci trovammo davanti.

    Benvenuti nel deserto! Non vi è posto migliore per gli affari di cui vi occupate anche voi, no?

    Quello spettacolo era tanto inebriante quanto terrificante, non avevo mai avuto modo di trovarmi in un abitat simile e nonostante sapessi a grandi linee come tirare avanti, la totale inesperienza non poteva che far sorgere una certa dose di incertezza.

    Non preoccuparti, anche se non siamo esperti di sopravvivenza nel deserto siamo dei ninja ed in quanto tali sapremo cavarcela...

    Pochi istanti dopo raggiungemmo la fine definitiva del sentiero roccioso e trovammo ad attenderci un giovane Ishvariano intento a tenere a bada due cammelli.

    Che strane creature

    Penasi osservandole incuriosito per qualche istante mentre Evans tirava fuori qualcosa dai sacchi caricati sulle due bestie.

    Ora abbiamo ciò di cui avremo bisogno per il viaggio. Prendete.

    L'esploratore distribuì a tutti un turbante ed una borraccia, proprio quello di cui avevamo bisogno in effetti. Con un caldo come quello e nessun posto per poterci riparare le cose fondamentali erano il poter restare ben idratati e l'evitare l'esposizione diretta ai raggi solari.

    Fantastico... Grazie Evan

    Misi con un pò di impaccio il turbante e quindi legai la borraccia alla cintura, eravamo pronti!

    State molto bene così...

    Con una vena scherzosa Sango elogiò il nostro nuovo luck ed io non potei che ricambiare con un sorriso divertito

    Anche tu sei uno splendore...

    Dopo quel breve intermezzo, il viaggio riprese e ci addentrammo nel deserto. Passo dopo passo però non potevo che ripensare a tutte le persone al villaggio che portavano quella particolare protesi, così decisi di provare a saziare le mie curiosità.

    Evan... Posso farti una domanda?

    Mi rivolsi all'esploratore affiancandolo ed osservandolo dallo spiraglio del turbante che lasciava liberi gli occhi.

    Le protesi che portavano tutti al villaggio... Mi hanno molto incuriosito ma non ne so molto, tu puoi dirmi qualcosa? Come mai le hanno quasi tutti?

    Ryuji Omura
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    Seduto dov'ero, sul muretto, qualcosa all'improvviso catturò la mia attenzione. Una ragazzina si avvicinava timorosa. Percepii immediatamente il portamento insicuro della giovane che sembrava far fatica a nasconderlo. Sorrise addirittura, in quello che mi sembrava un riso agitato e molto poco naturale. Sorvolai, osservandola avvicinarsi senza proferir nessuna parola, in attesa.

    Sei anche tu qui per la missione?

    Sembrava prendere il tutto molto seriamente. Rilassati ragazza, mica partiamo in guerra! Quel suo bisbigliare mi mise un senso di responsabilità non indifferente. Forse dovevo essere più concentrato sulla missione da svolgere essendo, vista l'età della giovane, il più esperto della combriccola.

    Il mio nome è Sango Uzumaki, genin di Konoha, mi sa che faremo gruppo...Non ho intenzione di essere un peso, farò del mio meglio.

    Divertito, risposi con calma, scendendo dal muretto.

    Sono Minoru Suzuki, chunin di Oto.

    In lontananza scorsi un giovane biondino che, a distanza, sembrava essere alla ricerca di qualcosa. Anche la ragazza doveva essersene accorta poiché esclamò gridando:

    Siamo qui!

    Insomma, non proprio un genio. Pochi istanti prima mi parlò con espressione attenta e guardinga, per poi gridare senza problemi ad un terzo di raggiungerci. Sospirai, osservando il ragazzo avvicinarsi con un jonin a seguito.

    Ciao ragazzi, io sono Ryuji Omura, piacere di conoscervi... Anche voi qui per la missione immagino...

    Pronunciò il giovane, per poi guardarsi intorno squadrando i passanti.
    Dal canto mio rimasi in attesa in silenzio, attendendo l'arrivo del mercante. Si palesò forse con qualche minuto di ritardo, ma il tutto fu abbastanza trascurabile. Rimasi in posizione, ascoltandolo.

    Salve! Voi siete i valenti cacciatori...

    Esordì, osservando me e gli altri due ragazzini. Si soffermò sulla giovane, visibilmente la meno calata nel ruolo.

    ...suppongo. Io mi chiamo Evan, dovrei accompagnarvi all'oasi dei mercanti a sud. O meglio dire voi dovreste accompagnare me. Vi hanno già detto i dettagli? No? Beh, vi spiegherò tutto durante il viaggio! Andiamo!

    Un po' diffidente, forse, ma non potevo di certo rimproverarlo per questo. D'altronde solamente io potevo dar l'idea d'essere uno shinobi affidabile per una missione, vista anche l'età di quei due. Ma come spesso s'insegna, mai soffermarsi alle apparenze.
    Seguimmo il mercante per di un sentiero piuttosto scosceso, che ancora presentava un po' di terriccio e sassolini. Però guardando più in là, il tutto sembrava lasciar spazio ad un altro tipo di scenario molto più esotico: il deserto. Più in là, spostandomi con lo sguardo, osservai una notevole quantità di sabbia che sembrava aumentare sempre più. Avevo letto qualcosa in merito al deserto, ma non mi c'ero mai trovato così a contatto. Meraviglioso.

    Benvenuti nel deserto! Non vi è posto migliore per gli affari di cui vi occupate anche voi, no?

    Annunciò il mercante, prendendo in consegna due cammelli. Dopodiché ci allungò a ciascuno un sacco con all'interno un turbante, seguito da una borraccia contenente dell'acqua.
    Indossai il tutto, per poi sistemarmi sul mezzo di trasporto adibito per il viaggio. Era la prima volta che vedevo da vicino un cammello, avendoci anche la possibilità di sedervi sopra.
    Inutile dire cosa accadde dopo. Fondamentalmente nulla. Iniziammo questa tratta ed io, dal canto mio, ero fin troppo concentrato sull'ambiente intorno per domandare qualsiasi cosa.
    Osservavo le dune con sguardo rapito, conscio di star ad ammirare un qualcosa di estrema bellezza, così peculiare da essere irriproducibile in altri luoghi. Le linee rotondeggianti delle dune trasmettevano tranquillità, ricchezza inestimabile di quei luoghi.
    Di tanto in tanto qualcosa si palesava in lontananza. Un gruppo di iene del deserto, ad esempio, sembrarono incuriosite dalla nostra carovana di gente che attraversava le loro terre. Io, dal canto mio, sarei volentieri sceso per farci un po' di conversazione, ma non volevo mettermi al centro dell'attenzione. La curiosità però era molta, purtroppo non potevo mancare ai miei obblighi di shinobi e militare. Con sguardo rassegnato lanciai un'occhiata al muso di una delle iene, che ricambiò lo sguardo.
    Il viaggio proseguii senza grosse novità, permettendomi di abituarmi al territorio circostante. Un po' meno, invece, riuscii ad abituarmi al caldo del posto. I vestiti iniziarono ad essere estremamente d'impiccio, perciò, con praticità, abbassai la zip della giacca della tuta, riponendola nella sacchetta.
    Arrivati alla notte, però, qualcosa cambiò. Il caldo lasciò il posto a qualcosa di veramente spiacevole. Un clima piuttosto strano ed inusuale per quei luoghi. O meglio al tempo credetti ciò, in realtà la grande umidità che avevamo percepito nella notte era tutt'altro che nuova a quei luoghi. Vivendo ad Oto riuscii ad abituarmi subito al clima, nonostante l'aridità della zona.
    La spedizione continuò senza "colpi di coda", preannunciando che forse avremmo avuto delle grane più avanti. Lo davo per scontato, altrimenti nessuno ci avrebbe chiamato in quelle zone così selvagge.


    Perdonate il brutto post ma ho poche idee questi giorni.
     
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    Il viaggio incominciò piuttosto bene, con i tre ninja che camminavano al fianco di Evan intento a tirare i due cammelli legati tra loro, e carichi di sacchi di colore avana. Rispose alla domanda di Riuji a voce piuttosto bassa, come se avesse toccato un argomento delicato.

    In realtà non ne sono molto sicuro, visto che non mi sognerei mai di chiuderglielo ma... credo ci nascano così, per qualche motivo. Io comunque non andrei a domandarglielo, avete visto che muscoli che hanno alcuni? Potrebbero schiacciarci con una mano.

    Terminò la frase guardandosi intorno, impaurito dal discorso in se. Per tutto il giorno il quartetto non fece altro che camminare per le sabbiose dune del deserto, concedendosi solo qualche sporadica pausa di venti minuti per ogni paio d'ore di camminata. Chi si sentiva più stanco, avrebbe potuto salire su uno dei cammelli per qualche minuto, così da recuperare le forze e al contempo non affaticare troppo i preziosi animali. Quando calò la notte, la luna piena illuminò tutto il deserto, permettendo, incredibilmente, di vedere nitidamente il paesaggio immerso nella luce azzurrina del satellite. Evan montò un paio di tende piuttosto spaziose sulla sabbia, per poi accendere un fuoco e cuocere alcuni spiedini di carne che offrì ai ninja come pasto prima di coricarsi. Il mattino dopo, il viaggio riprese come al solito, e finalmente il gruppo arrivò in vista dell'oasi loro meta. Le cime di alcune palme spuntarono all'orizzonte nell'esatto momento in cui un movimento della terra li colse alla sprovvista, facendogli perdere l'equilibrio. Appena un paio di secondi dopo, giusto il tempo per i più svegli del gruppo di riprendersi dallo spavento, il terreno sotto i cammelli cominciò a sprofondare verso il basso. Qualche attimo dopo, la sabbia circostante cominciò a vorticarvi intorno come a formare una sorta di mulinello d'acqua che terminava proprio nella posizione del cammello a cui tutto il gruppo stava vicino. Le zampe dell'animale affondarono completamente nella sabbia, e così anche i ninja ed Evan si ritrovarono nel rischio di essere inghiottiti, trascinati dalla sabbia. Nel giro di qualche decina di secondi, il mulinello si sarebbe trasformato in una vera e propria voragine che si sarebbe richiusa poco dopo su se stessa.

    rsz_bildschirmfoto_2015_06_29_um_094901_1020x546


    I CAMMELLI! DOVETE SALVARLI!

    Urlò Evan rivolgendosi agli shinobi. In effetti per loro e per il mercante salvarsi da quella trappola non sarebbe stato impossibile, ma lo stesso non si poteva dire per i goffi e carichi cammelli legati tra loro. Perderli avrebbe significato fallire in parte la missione, oltre che causare una perdita economica non indifferente ad Evan che sicuramente gliela avrebbe fatta pagare a quei cacciatori.

    State per venir risucchiati nel mulinello di sabbia insieme ai cammelli. Escogitate individualmente, o facendo interagire i vostri pg in ON, un modo logico per salvare in primis voi, e successivamente anche i cammelli. Se non li salvate saranno dolori per le vostre tasche. A voi, per dubbi MP.
     
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    Il viaggio oramai continuava imperterrito da ore ed ore e la stanchezza, come capita spesso in questi casi, era sopraggiunta in mezzo a noi con forza.
    Improvvisamente, qualcos'altro si palesò in lontananza: un'oasi. Immagine lieta in un momento simile. Mi sfregai entrambe le labbra rinsecchite, abituato com'ero a bere molta acqua avevo già esaurito la mia riserva, pregustando il mio momento di ristoro con le acque di una possibile sorgente.

    Crescerà qualche frutto su quelle palme?

    Mi domandai, cercando di osservare meglio gli alberi circostanti.

    !!!

    Una scossa improvvisa, distolse subito la mia attenzione dalla zona in lontananza, facendomi, come si dice spesso, "tornare sulla terra ferma". Ed in quel caso lo fece letteralmente. Persi l'equilibrio per un istante, cadendo sulla sabbia soffice. Fortunatamente mi rimisi subito in piedi, accorgendomi che qualcosa stesse cambiando. Il terreno stesse mutando, o meglio stesse scomparendo! Evan sembrava essersi improvvisamente abbassato di qualche centimetro e, con mia enorme sorpresa, anch'io e gli altri due stavamo subendo la medesima sorte, insieme ad Evan.

    I CAMMELLI! DOVETE SALVARLI!

    Aveva ragione. I cammelli sembravano essere nella zona più critica del "mulinello".

    ASCOLTATEMI VOI DUE!!! SONO UN VOSTRO SUPERIORE, QUINDI ESEGUITE ALLA LETTERA QUEL CHE VI ORDINO!! AI CAMMELLI CI PENSO IO!

    Esclamai, iniziando a preparare con rapidità il filo d'acciaio. Evan doveva essere tirato fuori da lì per primo.

    CERCATE DI USCIRE DA QUESTA ZONA, UNA VOLTA FATTO CIO' VI PASSERO' UN FILO CON CUI E' LEGATO EVAN. NON ABBIATE PAURA, TIRATE CON PIU' FORZA CHE AVETE!

    Avrei poi utilizzato subito la Tecnica della Stretta d'Acciaio con tutti i miei 20 metri di filo, nel caso i due ragazzini si fossero rivelati non sufficientemente forti per tirarlo fuori da lì nell'immediato. Se fosse parzialmente sprofondato nella sabbia, sarei potuto intervenire in un secondo momento. L'avrei legato per il costato, per poi consegnare il filo al ragazzo, che sembrava un minimo più nel ruolo rispetto alla giovane. Mi sarei mosso con estrema rapidità sfruttando la Concentrazione Superiore del Chakra, per evitare di rimanere bloccato nella sabbia.
    Io, invece, avrei attuato una strategia sicuramente molto meno "morbida", ma a mio parere efficace. Avrei sfruttato i fori nei palmi che, facendo da propulsori, mi avrebbero lanciato contro il primo cammello. Ovviamente non avrei cercato in alcun modo di danneggiarlo, quindi, protendendo entrambe le braccia con le mani aperte in avanti, avrei cercato di spingerlo via sfruttando la mia di forza e quella di spinta senza arrecargli troppi danni. Non l'avrei mai ucciso con una spinta e, fortunatamente, il terreno circostante poteva essermi d'aiuto per attutire il colpo. Utilizzando entrambi i fori la spinta doveva essere sufficiente.
    Dopo aver allontanato il primo, il secondo avrebbe subito la stessa sorte, ma avrei utilizzato una spinta maggiore da parte dei fori, per permettermi, oltre che di sbalzarlo via, di allontanarmi anch'io dalla zona pericolosa.
    Confidavo nelle mie capacità, poteva funzionare.


    Azioni:
    - Tecnica della Stretta d'acciaio su Evan
    - Concentrazione Superiore del Chakra per consegnare il filo a Riuji che dovrebbe uscire fuori dalla zona pericolosa nel frattempo.
    - Onda Superiore Tagliente (entrambi i fori) a fare da propulsore verso il primo cammello e spinta con entrambe le braccia.
    - Seconda Onda con una spesa di 20 punti Chakra per aumentare la propulsione.

    Stamina: 300 - 5 - 10 - 10 - 10 - 20= 245
    Resistenza: 300 - 3= 297

    Firefly e Roy ho cambiato un po' le azioni, poiché forse non poteva funzionare la cosa che avevo pensato. Cercate di liberarvi da soli e poi prendete il filo, magari funziona tutto :asd:
     
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    Passo dopo passo, il viaggio si stava protraendo per miglia e miglia ed io iniziavo ad accusare i primi segni di stanchezza seppur la mia mente fosse in un certo senso distratta. La risposta di Evans al mio quesito non fece altro che incuriosirmi di più ma non aveva senso approfondire oltre con lui, bevendo un sorso d'acqua dalla borraccia mi feci forza e tenni il passo.

    Ora non è il momento di restare distratti, devo concentrarmi sulla missione...

    Lentamente scese la notte e così anche le temperature, sembrava quasi surreale quella differenza tra giorno e notte. Il nostro mercante montò celermente due tende e si apprestò a cucinare degli spiedini che mangiammo tutti insieme intorno al fuoco.

    Beh, infondo è anche divertente...

    Pensai sorridendo ed osservando i miei compagni, certo di li a poco avremmo potuto affrontare chissà cosa ma quel momento di pace era certamente uno di quelli che non avrei potuto dimenticare. Come avrei potuto del resto, passare una notte nel deserto con dei compagni appena conosciuti e mangiando spiedini intorno al fuoco di certo era qualcosa che non facevo tutti i giorni. Terminata la cena non perdemmo troppo tempo in chiacchiere ed organizzammo dei turni di guardia per poi dedicarci al giusto riposo, l'indomani avremmo avuto un bel pò da fare. Fu così che il mattino si fece strada riportando il caldo pressante del giorno, riprendemmo la marcia di buon mattino senza troppe cerimonie e dopo non molto arrivammo finalmente in vista di un'oasi.

    Che spettacolo...

    Non potei non restare sbalordito per qualche istante nel vedere quello spettacolo ma qualcosa si presentò prepotentemente a rovinarmi la vista. Le sabbie iniziarono a scorrere vorticosamente sotto i miei piedi e la mia allerta salì subito alle stelle.

    I CAMMELLI! DOVETE SALVARLI!

    Il mulinello che rapidamente si stava aprendo sotto di noi avrebbe ben presto inghiottito tutti se non avessimo fatto qualcosa, ma cosa? Mi guardai intorno per valutare la situazione imprevista cercando una possibile soluzione ma non mi stavano venendo molte idee, poi la voce perentorie del mio compagno giunse a spegnere i dubbi che mi stavano assalendo

    ASCOLTATEMI VOI DUE!!! SONO UN VOSTRO SUPERIORE, QUINDI ESEGUITE ALLA LETTERA QUEL CHE VI ORDINO!! AI CAMMELLI CI PENSO IO!

    Chunin, eh si, quel ragazzo doveva di certo avere molta più esperienza di me, non che ci volesse molto visto che quella era la mia prima missione. Smisi così di pensare a cosa fare e mi concentrai prima di tutto sul non finire a mia volta inghiottito dalla sabbia.

    CERCATE DI USCIRE DA QUESTA ZONA, UNA VOLTA FATTO CIO' VI PASSERO' UN FILO CON CUI E' LEGATO EVAN. NON ABBIATE PAURA, TIRATE CON PIU' FORZA CHE AVETE!

    Sembrava un buon piano ed io cercai di eseguirlo celermente, tentai di aiutarmi attraverso l'unico sistema col quale riuscivo ad avere un minimo controllo sul chakra del mio corpo, ovvero concentrandolo sotto i piedi, e mi apprestai a lasciare la zona di rischio sfruttando la mia agilità. Se vi fossi riuscito avrei quindi atteso, come da programma, che Minoru facesse la sua parte, a quel punto avrei afferrato il filo a cui era legato Evans ed avrei iniziato il mio tentativo di trarlo fuori da quella trappola. Fatto ciò sarei rimasto sempre in allerta osservando le gesta del leader che si apprestava a salvare i cammelli.

    Azioni:
    Concentrazione del chakra -10
    Scatto per uscire dalla zona critica -1
    Tiro Evans attraverso il filo -1

    Resistenza 348
    Stamina 40
     
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    Sango Uzumaki



    ¦ Nome:Sango Uzumaki
    ¦ Rango: Studente
    ¦ Villaggio:Konoha
    ]¦ Kekkei Genkai: Discendente clan Uzumaki
    ¦ Indice GDR: Narrato; Parlato Pensato
    ¦ Scheda: Link



    Chi vede la vittima ma non l’aiuta, è un infame.




    Nonostante la prima impressione, quella sera Evans si era dimostrato molto gentile. Non solo aveva offerto riparo ai tre, ma anche il suo cibo che Sango aveva apprezzato sinceramente.
    Il giorno dopo il quartetto si ritrovò nuovamente a vagare nell'oceano di rena dorata. Il sole batteva sulla schiena della rossa, mentre le parti del corpo scoperte iniziavano ad arrossarsi a causa dei raggi solari.
    Lo sguardo dei più si fermò su delle palme in lontananza.

    Un Oasi!

    Pensò la rossa, prima di ritrovarsi il terreno sottostante vibrare, facendo vacillare per qualche istante la sua esile figura.

    Ma che diav...

    Neanche il tempo di dirlo che un vero e proprio mulinello di sabbia iniziò ad aprirsi pericolosamente sotto di loro. La ragazzina rimase impietrita per un istante, incapace di reagire a qualsiasi stimolo. Anche la voce del chunin sembrava ovattata, alle sue orecchie mentre i piedi iniziaono ad essere avvolti dalla sabbia.

    NO!

    Urlò, andando a provare a concentrare il chakra sotto le piante dei piedi. Se ce l'avesse fatta, lo strato azzurrino di energia le avrebbe permesso di riemergere quel tanto che bastava per camminare anche solo con un pò di stabilità. Avrebbe quindi corso con tutte le forze possibili per evitare di venire risucchiata, mettendosi vicino a Ryuji che, una volta preso il filo, avrebbe iniziato a tirare Evans.

    Ti aiuto!

    Avrebbe detto poi, afferrando a sua volta il filo per stringerlo abbastanza forte e iniziare a tirare.
    Non poteva permettersi di fallire la prima missione.
    Non poteva essere un peso per i suoi compagni.
    Non poteva permettersi di veder morire nessuno.




    Azioni:

    - Concentrazione del Chakra : -10 (Chakra nei piedi per facilitare l'aderenza con il terreno)
    - Corsa per uscire dal mulinello: -5 (sforzo extra)
    - Tirare il filo: -1

    Statistiche:

    Stamina: 250-10= 240
    Resistenza: 15-5-1= 9


    Edited by Firefly™ - 20/12/2017, 20:00
     
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    I due ragazzini riuscirono senza particolare fatica a concentrare il chakra nei loro piedi per poter così creare una sorta di separazione tra i loro arti e la sabbia strisciante verso il basso. Ciò gli permise di uscire dalla trappola del mulinello di sabbia, e di riuscire anche a tirar fuori Evan sfruttando il filo d'acciaio di Minoru, e tirando con tutte le loro forze. Quest'ultimo del resto, il più anziano ed esperto tra i tre ninja, si preoccupò di quella che era la mercanzia di Evan, facendo uso delle sue tecniche per cercare di tirar fuori i due cammelli. Finì proprio al centro del mulinello, e sebbene avesse fatto utilizzo per ben due volte di potenti propulsori ad aria, tutto ciò che si udì fu uno strano ruggito mentre la tecnica impattava entrambe le volte sulla sabbia senza fornire il risultato sperato dal ninja di Oto: i cammelli carichi di mercanzia pesavano fin troppo per essere spinti via in tal modo. Minoru, finito anch'egli nella stessa situazione dei poveri cammelli, sentì una potente morsa tenergli ferme le gambe, e tirarlo verso il basso. I due animali, nel mentre, agitandosi stavano spintonando Minoru, accelerando la sua discesa verso il basso grazie al loro peso.
    La scena poteva essere vista tranquillamente dai tre al sicuro in superficie.

    NONONO! FATE QUALCOSA!

    Urlò Evan ai due ninja.

    Situazione semplicissima a livello narrativo, perciò non serviva un post kilometrico. Penso sia tutto abbastanza chiaro nel post.

    @Shane sei nelle fauci del mostro, e hai i cammelli che ti stanno affondando. Trova un modo per salvarti, o il prossimo turno verrai inghiottito insieme ai cammelli.

    @Fly e Roy boh, avete carta libera ed il filo d'acciaio di Minoru tra le mani :asd:
     
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    Continua da una P.Q. che sto terminando.

    Surprise! :shifty:


    Fu un disastro. Ovviamente.
    Avevo preteso troppo nel poter replicare gli studi di Orochimaru come se niente fosse e il prezzo che avevo dovuto pagare mi aveva lasciato momentaneamente scoperto, denudato, senza difese.
    L'avevo persa per la mia ingordigia di potere, per la mia saccenza e tracotanza.
    Capii successivamente dopo il dolore più atroce al mio cuore oramai inesistente, che ciò che mi serviva era uno di quei fortunati bastardi che aveva il potere dell'accumulo di energia naturale. Con il suo DNA sintetizzato nella droga Seishigan, sarei stato in grado di ottenere un livello successivo di potere. Più controllato. Più mutevole e versatile e sicuramente non in grado di farmi andare fuori di testa ancora di più com'era già successo a... lei.
    Non avevo un posto dove andare. Il nostro rifugio era impraticabile. Troppo vicino al posto in cui ero sicuramente più ricercato.
    L'insonnia era così tanto aumentata che non riuscivo materialmente a chiudere le mie palpebre per impormi il sonno.
    Le occhiaie erano diventate così marcate da aver praticamente lasciato il segno come una cicatrice.
    Non mi era mai importato davvero del mio volto, ma in una delle mie camminate, mi soffermai spesso vicino a degli specchi d'acqua per osservare quell'orribile faccia distrutta.

    - Come mi sono ridotto così? Un'altra volta... Io? Io non sono questo relitto... -

    Avevo giurato di servire il caos fregandomene della vita altrui, divertendomi della sofferenza e abolendo ogni concetto sicuro in questo pianeta.
    Eppure per giorni non riuscivo a pensare ad altro che al mio fallimento.
    Fu proprio al limite della sopportazione che arrivai a puntarmi il dito indice sulla tempia, pronto a sparare un colpo con il mio chakra termoelettrico per farla finita.
    Il mostro che albergava in me era morto con Remya, nonostante l'orribile conclusione di quell'evento in preda alla follia.
    Era semplice, dovevo solamente caricare il chakra e premere il "grilletto".

    faceless-woman-ghost-300x214



    Apparve lei. La mia donna senza volto. Non fece nulla, mi osservava solamente nel riflesso del mio aspetto sull'acqua.
    Non aveva bisogno di dire altro per fermarmi. Parlai da solo, d'altronde sapevo che lei era la mia essenza.

    - E' vero. Io non ho finito di essere un mostro. Con lei o senza di lei... Io...

    DeVo BrUcIaRe TuTtO

    AHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAH!



    [...]

    Cercai informazioni in giro su qualche ninja più o meno famoso che potesse possedere il potere da cui Orochimaru aveva creato il sigillo maledetto.
    Dopo aver torturato un povero stronzo di Oto riuscii a scoprire di un ninja, un certo Minoru Suzuki. Mi catapultai immediatamente nella sua ultima posizione nota in missione. Una missione di rango C a quanto pareva, quindi niente di che. Un Chunin non era nulla per me, nessuno lo era. Mi serviva il suo corpo, mi serviva il suo dna e stavolta non avrei commesso gli stessi errori che con Raul, mi sarei preso molto di più e chissà che non mi potesse venire "fame".
    Dopo essermi messo la mia nuova maschera, modellata su misura dalle mie stesse mani, decisi di fare la mia entrata in scena in mezzo a quel nulla nel deserto. Non era stato difficile trovarli. In fondo c'era un bel casino nella loro posizione e il mio obiettivo stava sprofondando in quello che sembrava un gorgo nella sabbia causato da chissà cosa.
    Deciso a capirci qualcosa mi presentai tra il gorgo e il resto della "ciurma" di quella stronzata.

    CITAZIONE
    NONONO! FATE QUALCOSA!

    - Sta zitto. Mi da fastidio la tua voce. -

    Avrei sparato un colpo secco di Netsu-gun puntando alla fronte di quell'inutile mercante. Non m'importava nulla di lui e il fatto che potesse essere stato il primo ad urlare al mio ingresso, anche se non rivolto a me, mi urtò il sistema nervoso.

    - Bene signori, ci sono problemi con dei buchi nella sabbia? Oooh... Io sono un esperto... "Più mi tagli, più grande divento... CHI SONO!?" AHAHAHAHAH!

    tEt8Du4



    Incutere il timore e la disperazione nell'ilarità. Il mio marco di fabbrico con tanto di maschera evocativa sul mio volto.
    Non so se sapessero del "figlio bastardo del caos", l'assassino stragista degli Esami Chunin di Kiri, ma non me ne importava un tubo marcio. Io volevo l'idiota che si era fatto inghiottire in quel gorgo. Osservai velocemente gli altri presenti. Una ragazzina dai capelli rossi, che mi ricordava la mia sorellastra lasciata viva nel mio attacco a mia madre, e un tizio biondo osceno che sembrava uscito da qualche romanzo rosa per donne sole... Estremamente sole.

    - Mi fate schifo. I ninja non hanno più nemmeno un briciolo di stile...-

    Feci scorrere tranquillamente il sigillo maledetto sul mio corpo a partire dal petto. I marchi sarebbero stati nascosti alla loro vista dopodiché decisi di creare un mio Clone Superiore da lasciare davanti a loro a supervisionare ogni loro mossa.

    - Se volete giocare vi accontento, ma fidatevi, gioco pesante... -

    Poi mi portai vicino al gorgo, anzi sopra con un salto e tirai fuori il mio filo di Cenit per modellarlo grazie alla Stretta Omicida al mio chakra rinforzato.
    Non mi curai dei cammelli. La mia preda era nella morsa di quel mulinello la cui forza del risucchio non poteva essere cosa da niente.
    Manipolai il tutto in modo da avvolgere tutta la parte libera di corpo del Chunin, tranne la testa e poi tirai con la mia forza magica verso di me. Avrei tentato di tirarlo fuori...
    ...solo per averlo tra le miei mani e divertirmi dopo.


    Qayin - Il figlio bastardo del Caos

    Resistenza: 800
    Stamina: (800+230-13)/2-13=495
    Azioni:
    - Attivazione Sigillo Maledetto I° Stadio (Nessun consumo per i primi 4 turni)
    - Kage Bushin no Jutsu: 1 clone a guardia di Sango e Ryuji [Stamina del Clone: 508]
    - Stretta Omicida con 20 metri di Filo per tentare di tirare fuori Minoru dal "gorgo" (-13 Stamina)


    Edited by F u r y - 22/12/2017, 20:55
     
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    Non pensavo che la mia prima missione si rivelasse tanto caotica, ero riuscito a trarre in salvo Evan ma ora era Minoru ad essere nei guai con la sabbia. Avrebbe dovuto tirare fuori i cammelli ma aveva solo finito per rischiare di brutto anche lui.

    A quanto pare il suo approccio non è stato dei migliori... Sango, aiutami a tirare fuori quei cammelli,
    senza il loro peso a trattenerlo dovrebbe uscire facilmente di lì!


    Proprio mentre stavo per fare il primo passo e mentre Evan si agitava, ecco che un'altra figura fece la sua comparsa sulla scena.

    - Sta zitto. Mi da fastidio la tua voce. -

    Feci a stento in tempo a voltarmi per rendermi conto di chi fosse che dal suo dito partì una specie di proiettile dal colore vivo ed incandescente. Una frazione di secondo ed il nostro Evan era morto, così all'improvviso, senza un'apparente motivo effettivo.

    - Bene signori, ci sono problemi con dei buchi nella sabbia? Oooh... Io sono un esperto... "Più mi tagli, più grande divento... CHI SONO!?" AHAHAHAHAH!

    Quell'uomo mascherato aveva appena fatto fuori una persona a sangue freddo e non sembrava battere ciglio, la mia soglia di allerta salì istantaneamente alle stelle ed iniziai a pensare a cosa poter fare.

    Le cose si mettono male... Chi sarà mai?

    Proprio mentre mi interrogavo sull'identità dell'individuo, la mia attenzione si soffermò sulla maschera che portava e su ciò che vi era scritto: il figlio bastardo del caos. Nel leggere quel nome un brivido scese lungo la schiena, era il bastardo che avevo portato terrore e morte durante l'esame chunin!

    Se è davvero lui siamo nei guai... Odio ammetterlo ma non è alla mia portata, si è fatto beffa di un villaggio potente come Kiri... Cosa posso fare!?

    Un pò per l'agitazione, un pò per la rabbia scaturita dal sentirmi così impotente, strinsi con forza i pugni al punto da farli quasi sanguinare. Nel frattempo quell'individuo si rivolse in toni tutt'altro che amichevoli a me e Sango.

    - Mi fate schifo. I ninja non hanno più nemmeno un briciolo di stile...-

    La pressione che causava era talmente opprimente che non riuscii nemmeno ad aprir bocca ma le cose non finirono certo lì, con un semplice insulto. Si mosse nuovamente creando un suo clone, ora avevamo a che fare con due fottuti bastardi ed uno di quelli sembrò dedicare tutta la sua attenzione su me e la mia compagna

    - Se volete giocare vi accontento, ma fidatevi, gioco pesante... -

    Potei notare con la coda dell'occhio che l'altro stava cercando di fare qualcosa a Minoru ma non potevo distrarmi, d'altronde lui era un Chunin ed io avevo una bella gatta da pelare davanti a me, un minimo errore poteva essermi fatale. Feci un respiro profondo e lentamente, cercando di non fare movimenti inconsulti, mi avvicinai a Sango ponendomi tra lei e l'uomo in maschera per poi parlarle a bassa voce.

    Tu sai nulla del Figlio bastardo del Caos? Ha fato una strage agli esami chunin... Facciamo molta attenzione o rischiamo grosso... Ricordi dove ci stava portando Evan? Puoi continuare da sola? Io cerco di non farti seguire senza morire nel tentativo...

    La mia era un'idea molto rischiosa ma l'oasi era vicina ed il cacciatore che avremmo dovuto incontrare lì avrebbe potuto aiutarci. Io sarei stato certamente più veloce a raggiungere la meta ma non potevo lasciare quella ragazza a vedersela con un bastardo simile. Non mi ristava che sperare che le cose andassero bene, quindi mantenni la posizione di guardia sperando che il mio avversario non facesse nulla per fermare Sango, nel caso avesse fatto come le avevo detto.

    Azioni:
    //

    Resistenza 348
    Stamina 40
     
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