La Nebbia che copre ogni cosa.

Stompo, Roy, Crees

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    La Nebbia che copre ogni cosa

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    I giorni freddi se ne stavano andando.
    Il vento non era piu' un fiume urlante dai flutti pungenti, odori nuovi trasudavano dalla terra, i torrenti scendevano impetuosi i pendii delle montagne. La neve pettinava ancora le cime piu' alte, riempiva di coste grige le serre piu' profonde, dove il sole non arrivava ancora, ma altrove si era sciolta e l'erba rinverdiva sotto le foglie secche che il vento faceva dondolare.
    Ma non a Kirigakure.
    Il freddo che copre tutto di un bianco silenzioso e smorza quasi tutti gli odori della terra non aveva ancora lasciato quelle terre dimenticate dagli dei vecchi e nuovi. Isolato dal resto del continente, il Villaggio Nascosto della Nebbia, ospitava un sole morente, sotto un cielo quasi intonso di un azzurro sfumato che tendeva al viola e spruzzato di nuvole che sarebbero state incendiate dal tramonto se solo la nebbia non avesse coperto ogni cosa.
    Su questo sfondo surreale un giovane genin della Pioggia muoveva per la prima volta passi falsamente sicuri per le vie di un villaggio straniero.
    Come in passato era stato incaricato di scortare una carovana di mercanti in viaggio per il continente ed esattamente come in passato si trovava ad esplorare vie mai battute sotto gli occhi di persone che non molti anni prima avrebbe dovuto considerare nemici. La pace aveva un modo tutto suo di ricalibrare i punti di vista.
    Era stato un viaggio lungo, punteggiato di soste interminabili e senza senso, ma quella era l'ultima tappa prima del ritorno a casa. Avrebbe dormito in un affittacamere dal nome esotico, Same no Kyo ( Lo squalo orbo), per altre due notti oltre alla prima che era gia' passata, fra sogni scomodi ed un umidita' familiare, poi la carovana sarebbe ripartita e lui con essa.
    Si fermo' ad uno dei rari chioschi aperti sulla via principale, per sedersi al bancone e bere una tisana calda. La larga veste nera a collo alto che lo proteggeva dal freddo era chiusa da una spilla di metallo semplice, come semplice, benche' di pregiata fattura, fosse il kimono sotto di essa, anche'esso nero come i suoi lunghi capelli legati in una coda ordinata che coronavano il volto giovane e serio. Gli occhi, sotto la linea disegnata dal coprifronte, avevano l'intensita' di un mare in tempesta ed osservavano persi chissa' in quale pensiero il liquido fumante della tazza davanti a lui.


    Muada Tateyama



    Resistenza 150
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    La giornata era particolarmente soleggiata per essere a Kiri, il velo di nebbia caratteristico era sempre presente seppur non molto fitto. La mia permanenza in quel villaggio era stata breve ma intensa, molto i miei occhi avevano visto ed in un certo senso la mia cognizione sull'essere umano si era consolidata. Avevo anche avuto modo di conoscere un ragazzo davvero interessante, con del talento nelle arti ninja e con una mentalità aperta come pochi. Sarebbe stato interessante metterlo alla prova anche sul campo di battaglia, mi ritrovai quindi a pensare a Yamashita ed a come sarebbe stato un eventuale allenamento con lui.

    Di certo sarebbe dura affrontarlo, a giudicare da quello che ho visto durante le sue prove d'esame è molto preparato al combattimento... Ma d'altronde io non sono un avversario come tutti gli altri... Per me che sono l'uomo più vicino agli dei potrebbe essere davvero difficile superarlo o ci riuscirei?

    Un desiderio di sperimentare quella situazione si fece strada nel mio animo proprio mentre passeggiavo accompagnato dal mio fidato Virgo. Giunto lungo la via principale mi trovai poi a notare la presenza di una carovana molto affollata, dovevano essere dei mercanti di passaggio, diedi semplicemente uno sguardo veloce senza curarmene più di tanto infondo per me non vi era nulla di interessante in quella tipologia di attività.

    Seppur non condivida l'interesse per i beni materiali con questi mercanti, devo ammettere che la loro vita può essere molto dura e piena di sacrifici. Sono persone ammirevoli in fin dei conti...

    Riflettendo su come vivessero le persone della carovana mi accomodai ad una panchina poco distante da un chioschetto all'aperto dove alcune persone stavano consumando il loro pasto. Restai quindi li seduto a pensare mentre Virgo si accomodò proprio davanti a me restando però sempre vigile tutt'intorno.

    Shaka Kurama

    Stamina 250
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    Vai Yamashita xD a te l'onore di dare il via alla situazione :morte:
     
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    "Sì questo dovrebbe andare bene"

    Rilessi un paio di volte l'intestazione del libro prima di prenderlo ed avviarmi verso il banco centrale, dove mi aspettava sorridente la bibliotecaria; era stata proprio quella donna infatti ad indirizzarmi verso lo scaffale adatto, in fondo io stavo cercando un lettura che parlasse nel dettaglio della storia di Kiri e non sapevo davvero dove mettere le mani, il suo aiuto si rivelò a dir poco indispensabile. Uscii quindi dalla biblioteca con il mio nuovo libro nello zaino e una crescente curiosità nel leggerlo, avevo visto in passato qualcosa su questo famoso villaggio, ma avendo la possibilità di diventare un Chunin di Kiri a tutti gli effetti volevo essere il più preparato possibile. Mi accolse una tiepida aria primaverile, segno che dell'inverno ormai fosse rimasto solo il ricordo, mi sentivo abbastanza contento di come si stava evolvendo quella giornata, prima avevo conosciuto un ragazzo simpatico e con cui avevo discusso e parlato in tranquillità, poi avevo potuto prendermi finalmente un libro con cui nutrire la mia mente, dato che più passava il tempo e più ne sentivo il bisogno. Era proprio a Shaka e al suo fidato compagno Virgo che stavo pensando, il loro incontro era stato casuale e quanto mai propizio, mi dispiaceva soprattutto non aver potuto confrontarmi con lui e verificare di persona le sue abilità combattive, alla fine forse per distrazione, forse per non farci andare di traverso il buon cibo che avevamo appena finito di mangiare...insomma alla fine nessuno aveva lanciato la sfida all'altro ma era palese che ci fosse da entrambe le parti questa voglia. Cominciai quindi ad incamminarmi per le trafficate vie del villaggio con gli occhi puntati sulla strada e con la mente persa nei suoi pensieri, tanto avevo da studiare, su tante tecniche volevo ancora esercitarmi e in cima a tutto c'era la voglia di apprendere una volta per tutte la tecnica che mi aveva lasciato Sunako, per quanto mi ci stessi applicando con impegno non ero ancora riuscito a perfezionare la tecnica della Dislocazione Istantanea, sapevo...sentivo di esserci vicino ma ancora continuavo a fallire e la cosa mi provocava molta frustrazione. La mia tranquilla passeggiata per la città mi portò a passare davanti a quella che sembrava una carovana di mercanti, o almeno questa fu la prima cosa che mi venne in mente, dato che era talmente gremita di persona che a malapena si riusciva a vedere che cosa vendessero lì dentro; scossii la testa e subito mi venne in mente le parole di Shaka sull'eccessivo attaccamento delle persone al denaro, forse non aveva tutto i torti...ironicamente fu proprio il biondo che ritrovai poco oltre quel tumulo di gente, seduto su di una panchina ad accarezzare il suo cane:

    "Ehi Shaka ciao!"

    D'istinto lo salutai e gli andai incontro, non poteva essere una coincidenza il rincontrasi nuovamente nello stesso giorno, forse il destino stesso voleva farci sfidare, perciò decisi di proporglielo subito:

    "Ehi stavo pensando...che ne dici di combattere...un allenamento per vedere come ce la caviamo l'uno contro l'altro, tu non sei curioso?"


    Cress appena abbiamo un arbitro posta ed inserisciti nell nostra conversazione, così poi parte lo scontro :)
     
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    Arbitro io. Continuate pure a postare, decidendo voi stessi con l'evolversi della situazione chi debba avere l'attacco
     
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    Non erano uomini cattivi o malintenzionati, erano solo arroganti, facili all'ira e alle risse, con un passato di lutti per le guerre ninja. Ma il Tateyama tutto questo non poteva saperlo. Vedeva solo un trio di ubriachi, che dopo aver dato spettacolo di se al chiostro ed infastidito gli avventori, avevano preso ad offenderlo per via del coprifronte di un paese diverso. Ora, non e' che Muada fosse esattamente il tipo di persona che reagisce bene a certi comportamenti, ma non avrebbe fatto altro che osservarli con occhi carichi di sdegno, viste le loro condizioni, se questi non avessero cercato di colpirlo. Aveva schivato il primo pugno con semplicita', scivolando dallo sgabello ligneo ed abbassandosi su di se, prima di lanciarsi all'attacco con un circolare saltato che avrebbe colpito il povero uomo al volto e fatto roteare a terra. Gli altri due, che a quel punto si sarebbero lanciati in attacchi scordinati, avrebbero presto fatto la stessa fine. Uno spettacolo breve ma che aveva attirato l'attenzione piu' di quanto avrebbe voluto. Doveva sperare che, fra quegli occhi che lo osservavano, le risa per i tre a terra ed i commenti della gente, non vi fosse qualcuno intenzionato a creargli problemi con le forze dell'ordine locali, in fondo era sempre uno straniero in terra straniera.

    Muada Tateyama



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    Proprio mentre mi trovavo assorto nei miei pensieri la mia attenzione fu attirata da qualcuno che si rivolse a me

    "Ehi Shaka ciao!"

    Che strana coincidenza, ci eravamo salutati da poco ed eccoci dinuovo insieme

    Ciao Yamashita, a quanto pare Kiri è più piccola di quanto pensassi

    "Ehi stavo pensando...che ne dici di combattere...un allenamento per vedere come ce la caviamo l'uno contro l'altro, tu non sei curioso?"

    Effettivamente quella mattina ci avevo pensato, volevo vedere cosa quel ragazzo fosse effettivamente in grado di fare.

    Perchè no?! Ma direi che qui non è il luogo adatto, ci spostiamo fuori dal villaggio?

    La mia risposta fu tranquilla e dal tono pacato come al solito. Proprio mentre attendevo che Yamashita mi dicesse la sua, Virgo grignò verso il chioschetto di fronte a noi ed io osservando i presenti notai che stava per accadere qualcosa. Uno di loro stava per essere aggredito

    Ma cosa fanno? Sono ubriachi?

    Uno di loro improvvisamente tentò di colpire il suo vicino di sgabello con un pugno ma questi, grazie a movimenti fluidi e sicuri, schivò esibendosi in un calcio acrobatico che mise al tappeto il rivale. Stessa sorte capitò agli altri due che intanto decisero di continuare l'aggressione.

    Ei Yamashita, visto che bravo il ragazzo lì? sembra sappia difendersi... Spero che almeno ci sia stato un buon motivo per arrivare a tanto anche se mi è sembrato di vedere che si sia solo difeso

    Osservai quindi il mio amico per ascoltare cosa ne pensasse

    Azioni: //

    Stamina : 250
    Resistenza : 100


    Beh direi che ci siamo xD Yamashita pensaci tu ad invitarlo ad una scazzottata e portaci al campo di addestramento così crees può dare il via alle danze :asd:
     
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    Fin da quando l'avevo conosciuto, io e Shaka eravamo sempre stati sulla stessa lunghezza d'onda, due giovani dalle diverse origine che li avevano portati a fare scelte diverse, ma che in un modo o nell'altro finivano senza volerlo per pensarla allo stesso modo. Non mi stupii infatti di sentire la sua risposta affermativa alla mia proposta, anche lui doveva essere curioso di testare allo stesso tempo le sue e le mie capacità, suggerendomi anche di spostarci in un luogo adatto al nostro scontro; rimasi un attimo in silenzio valutando dove e quale sarebbe potuto essere il luogo ideale, ma prima che potessi aprire bocca e riferirgli il frutto dei miei pensieri la mia attenzione venne catturata da un inaspettato evento: non avrei saputo dire che cosa avesse fatto cominciare il tutto, mi resi solo conto che tre-quattro uomini vicino alla carovana, probabilmente ubriachi, cominciarono a prendere a male parole un ragazzo che stava lì, cercando poi di passare ai fatti, ma non appena uno di questi provò a tirargli uno scoordinato pugno, il giovane lo bloccò e mise al tappeto lui e tutti i suoi compagni che provarono ad emularlo, facendo il tutto con una notevole velocità e coordinazione:

    "Ei Yamashita, visto che bravo il ragazzo lì? sembra sappia difendersi... Spero che almeno ci sia stato un buon motivo per arrivare a tanto anche se mi è sembrato di vedere che si sia solo difeso"

    Non avevo avuto modo di vedere cosa fosse successo di preciso, essendomi girato solo all'inizio del trambusto, in ogni caso Shaka aveva ragione, quel giovane non aveva delle movenze comuni. Cominciai quindi a guardare con attenzione quel ragazzo e la mia curiosità mi portò presto a scoprire un coprifronte di un altro paese, cosa che fece un'ulteriore voglia di sapere e allo stesso tempo fece balenare nella mia mente una nuova idea. Dissi a Shaka di seguirmi un attimo e mi avvicinai con ampi passi verso quel giovane, potendogli allo stesso tempo dare un'altra occhiata da vicino:

    "Ehi ciao...disturbo? Io e il mio amico ti abbiamo visto combattere e devo dire che non sei per niente male, stavamo pensando di andarci ad allenare in un campo d'addestramento qua vicino, ti va di venire con noi?"


    Feci uscire quella richiesta tutta d'un fiato, anche senza interpellare il mio biondo amico ma sapevo che lui la pensava esattamente come me, eravamo due combattenti in fondo. Avrei aspettato con tranquillità la risposta, se avesse declinato lo avrei ringraziato e mi sarei avviato con Shaka al luogo che avevo in mente, altrimenti mi sarei presentato:

    "Piacere allora! Io sono Yamashita Kazuma!"

    Avrei atteso che il mio amico avesse fatto lo stesso, poi con passo deciso avrei fatto da guida ad entrambi verso un piccolo campo d'addestramento situato ad un paio di minuti dalla nostra posizione, sarei rimasto in silenzio per tutto il breve tragitto, preparandomi a rispondere ad ogni eventuale domanda solo dopo essere arrivati al campo. Lì, dopo aver fatto vedere a tutti lo spazio che avremmo avuto a disposizione, mi sarei girato verso di loro e gli avrei confessato la proposto che mi sarebbe saltata in mente fin dall'eventuale sì del nuovo arrivato:

    "Ragazzi stavo pensando, vi fa di fare voi due contro di me? So che può sembrare sfacciato ma volendo sempre cercare di superare i miei limiti vorrei vedere come me la cavo in un scontro del genere...allora che ne pensate?"
     
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    Non appariva turbato, ne tanto meno affaticato da quella improvvisa esplosione di violenza. Avrebbe tranquillamente ripreso posto al chiostro per finire di bere la sua tisana con tranquillita', lasciando che i tre assalitori si trascinassero via, se l'arrivo dei due shinobi non gli avesse presentato un altra possibilita'.
    Era gia' successo, che qualcuno con il coprifronte di konoha lo coinvolgesse dal nulla in un allenamento. Forse era usanza di quelle terre e quelle genti, perche' mai ad un membro del clan Tateyama sarebbe venuto in mente di chiedere una cosa del genere ad un perfetto sconosciuto. Ma forse era una delle ragioni per cui era stato battuto malamente proprio da un membro della Foglia.
    << Sarebbe un opportunita' che solamente uno sciocco non accetterebbe. Sono Muada del clan Tateyama della Pioggia. >>
    Si sarebbe piegato in un saluto formale diretto ad entrambi i ninja, lasciandosi poi guidare attraverso il villaggio straniero, dopo aver pagato la sua consumazione.
    Il campo di addestramento era marziale e minimale. Un grande spazio recintato, con alcuni fantocci ad uno dei lati e dei bersagli per le armi da lancio dall'altro lato. Al centro di esso un piccolo laghetto artificiale.

    Il viso di Muada era una maschera di sale. Immobile, levigato e perfetto. Non aveva fatto una piega alla richiesta del ninja della foglia che era sembrato cosi' confidente ed a suo agio per le vie di Kiri. All'inizio aveva pensato che fosse in citta' per gli esami Chunin, ma forse c'era un motivo diverso dietro la sua presenza li. Non fece domande al riguardo, semplicemente non era interassato, voleva solo vedere il livello di quelli che sarebbero potuti essere suoi avversari. Si limito' quindi ad osservare lo shinobi con cui avrebbe dovuto fare squadra, accennando un gesto d'intesa per poi tornare con lo sguardo su Yamashita
    << Se cosi' desideri. >>

    Si sarebbe posizionato sull'erba alla destra del lago, dando le spalle ai fantocci lontani una trentina di metri e lasciando i bersagli difronte a se a circa il doppio della distanza.
    Avrebbe aspettato che i due ninja prendessero anche loro posizione, presumendo di trovarsi affiancato da uno e fronteggiato dall'altro ad una distanza indicativa di dieci metri, prima di cominciare quello scontro impari.
    Non conosceva il suo avversario, ne il suo alleato e qualsiasi strategia sarebbe stata frutto di un’analisi di quei primi attacchi e di quelle prime difese.
    Benche' conscio di questo, doveva a suo discapito fare i conti con un altra parte di se, molto meno incline alla strategia. Quel Yamashita dava per scontato di potergli fronteggiare entrambi, gli avrebbe dimostrato presto che non aveva bisogno di supporto per metterlo a terra.
    Con gli occhi vibranti di un istinto quasi ferale e senza tener considerazione del suo compagno di scontro, Muada mosse veloce le mani, componendo i sigilli della Moltiplicazione Oboro.
    Se fosse riuscito nelle sue intenzioni, una decina di copie di se stesso sarebbero apparse, sparpagliate sul terreno erboso di scontro circondando il fronte avversario nei limiti della distanza della tecnica e senza mostrare esitazione, meta' di esse, si sarebbero quindi mosse all'attacco accentrandosi sulla figura di Yamashita, cercando di colpirlo con dei pugni da direzioni diverse. Una mera distrazione che lo shinobi della Pioggia, mischiato ai cloni rimasti immobili, che avrebbero copiato ogni suo movimento, tento' di sfruttare per bloccarlo nel suo genjustu piu' potente.
    Illusione Demoniaca: Intrappolamento dell'Albero (Magen: Jubaku Satsu)
    Se fosse riuscito nel suo intento, lo scontro non sarebbe durato poi molto.


    Muada Tateyama



    Azioni:
    -Tecnica moltiplicazione Oboro
    -Attacco di 5 cloni
    -Cloni restanti imitano l'originale
    -Illusione Demoniaca: Intrappolamento dell'Albero (Magen: Jubaku Satsu)

    Resistenza 150
    Stamina 177 (200-5-18)








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    Seguii Yamashita come richiesto e non mi sorprese scoprire che la sua intenzione era quella di invitarlo ad unirsi al nostro allenamento, ormai avevo imparato a conoscere il mio nuovo amico e quello era proprio da lui. Di canto suo lo sconosciuto sembrò accettare di buon grado la proposta e si presentò come un appartenente al villaggio della Pioggia, come noi anche lui era lontano da casa.

    Piacere di conoscerti Muada, io sono Shaka Kurama... e lui è il compagno Virgo

    Mi presentai e, come di consueto, presentai anche Virgo, dopodichè ci apprestammo a raggiungere il campo di addestramento scelto da Yamashita. Qui proprio lui osò molto proponendo uno scontro due contro uno e quell'uno voleva essere lui, molto ardito da parte sua chiedere una cosa del genere ma non sarei stato certo io a dirgli di no. Aveva fatto la sua scelta e se ne sarebbe assunto tutte le responsabilità.

    Ne sei sicuro? Attento a non crogiolarti troppo nella sicurezza della tua forza... Ma ormai il dado è tratto

    A quel punto mi rivolsi al mio neo compagno di scquadra

    Forza Muada, diamogli filo da torcere... Io ti farò da supporto per ora

    Poi mi volsi verso Virgo

    Tu sei pronto amico?

    Un ringhio fu la risposta affermativa che mi fece capire quanto fosse pronto e desideroso di iniziare. Anche Muada doveva essere impaziente infatti senza perdere altro tempo partì alla carica, non potevo sapere che tipi di offensive voleva sfruttare quindi avrei iniziato prendendo tempo e valutando quale sarebbe stato il momento migliore per sferrare il mio colpo.

    So che con te dovrei iniziare subito a dare il massimo ma essendoci anche Muada mi trovo costretto a comportarmi diversamente... Magari potrei prima di tutto dare un'occhiata alle loro effettive capacità... Ma un aiuto a Muada devo pur darlo... Yamashità nell'uno contro uno è un mostro a giudicare di quello che ho visto agli esami

    Tentai per prima cosa di fornire supporto all'avventato compagno grazie ad un jutsu semplice e fastidioso

    Kasumi Jūsha no Jutsu

    Se fossi riuscito nel mio intento, Yamashita avrebbe visto apparire intorno a se ben 15 individui tutti vestiti di nero prendendo forma dal terreno. Una volta che fossero arrivati completamente sul campo di battaglia, questi loschi individui si sarebbero divisi in tre gruppi da cinque:
    -il primo gruppo avrebbe circondato Yamashita restando a circa 5m di distanza
    -il secondo gruppo si sarebbe dato all'attacco frontale aggredendolo da tutti i lati con calci e pugni vari
    -il terzo avrebbe dato supporto a Mauda seguendo le sue azioni ed in caso di attacchi fisici imitandolo

    A quel punto avrei dovuto mettermi al sicuro in vista di un eventuale contrattacco, approfittando quindi del caos generale avrei tentato di rilasciare chakra nell'area intorno a noi, sempre provando a mantere attivo il sigillo dei servitori di nebbia, con l'intenzione di rendermi invisibile grazie ad un potente Genjutsu, il dissolvimento floreale continuativo.

    Con permesso, io sparirei...

    Se tutto fosse andato come previsto ed i petali avessero iniziato a cadere implacabili sul campo di addestramento, ne Yamashita ne Muada mi avrebbero più potuto vedere e, apparentemente, ci sarebbero stati solo loro due oltre ai miei servitori, altre eventuali copie ed ovviamente Virgo a darsi battaglia. Nel frattempo il mio lupesco amico aveva approfittato del tempo guadagnato per aggirare il giovane Konohano attendendo il momento opportuno per attaccare in sicurezza. Solo nel caso in cui avesse visto Muada avvicinarsi tranquillo ad un Yamashita paralizzato avrebbe ritenuto giusto intervenire e, da predatore quale è, avrebbe tentato di azzannare la gamba destra della sua preda all'altezza del polpaccio.

    Azioni Shaka:
    Servitori di Nebbia - 5
    Dissolvimento floreale continuativo -18

    Azioni Virgo:
    Aggira Yamashito fino ad arrivare alle spalle
    Se l'illusione di Muada va a segno azzanna la gamba destra -1

    Shaka:
    Stamina 250 - 227
    Resistenza 100

    Virgo
    Resistenza 150 -1 = 149
     
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    Muada
    Shaka

    Il ragazzo lì per lí non rispose, tanto che pensai di averlo in qualche modo offeso, poi peró si presentó formalmente e fece ad entrambi un inchino come cenno di saluto:

    << Sarebbe un opportunita' che solamente uno sciocco non accetterebbe. Sono Muada del clan Tateyama della Pioggia. >>

    Shaka come previsto fu favorevole alla mia idea, sebbene disse che il mio gesto potesse sembrare un po' sconsiderato e forse aveva ragione, ma mi sentivo quello scontro, quell'idea un po' pazza mi era nata all'improvviso, l'ennesimo modo per cercare di superare I miei limiti e diventare un ninja più forte. Dopo aver sentito le rispose di entrambi feci strada verso il campo, entrambi i miei due compagni e futuri sfidanti rimasi perfettamente in silenzio, ma mentre Shaka sembrava tranquillo e sereno, quel Mauda era una vera e propria statua di sale, nessuna espressione o sentimento fuoriusciva dal suo volto, cosa che era un po'inquietante; sollevai le spalle rassegnato, pensando tra me e ne che ognuno era fatto a modo suo e non tutti avevano sempre voglia di parlare, soprattutto poco prima di uno scontro. Entrammo nel campo e con mia profonda soddisfazione lo trovai vuoto, meglio così non volevo rischiare che altri potessero essere coinvolto nel nostro scontro. Shaka e Muada si misero uno di fianco all'altro a circa una decina di metri da me, entrambi avevano uno sguardo molto concentrato e daltro canto non potevo dargli torto, io stesso non vedevo l'ora di cominciare quello scontro, sentivo l'adrenalina cominciare a diffondersi nelle mie vene, morivo dalla voglia di mettermi alla prova e vedere come me la sarei cavata contro due avversari contemporaneamente, di certo non sarebbe stato facile, ma mi piacevano le sfide e non mi sarei tirato indietro. Il primo a muoversi fu Muada che rapidamente creó numerose copie di sè con l'intento di creare scompiglio sul campo di battaglia e probabilmente nascondersi tra di esse, un piano che avevo visto più volte in diversi scontri e si era sempre rivelato diversamente fastidioso; Shaka, già forte dalla presenza minacciosa del suo compagno animale, non fu da meno, con una tecnica a me sconosciuta infatti creò delle forme umanoidi intorno a me, intorno a Muada, mentre altri si unirono al giovane dai lunghi capelli scuri e ai suoi numerosi cloni in un attacco frontale, non avrei saputo dire se tra i loro ci fosse l'oroiginale, ma in ogni caso sembravano entrambi intenzionati a portarmi in inferiorità numerica, avrei dovuto fare molta molta attenzione. Per prima cosa dovevo evitare l'attacco di quella numerosa folla che minacciosa di avvicinava verso di me, così cercai subito di tirare fuori dalla mia borsa due dei miei kunai con sigillo, cercando di tirarne uno sotto ai mie piedi, mentre l'avrei cercato di mirarlo sopra ai Muada assalitori e sopra a quegli esseri ominiformi con traiettoria parallela l terreno,non volevo colpirli, ma solo far arrivare il kunai in mezzo alla posizione di partenda di Shaka e di Muada. Se fossi stato abbastanza veloce avrei cercato di concentrate il mio chakra, lo avrei focalizzato al massimo verso quel kunai e non appena mi sarei sentito pronto avrei cercato di eseguire la tecnica della Dislocazione istantanea per evitare quel improvviso assalto frontale, cercando al tempo stesso di prendere al volo il suddetto kunai e potermi mettere in una posizione di vantaggio. Per quanto riguarda un eventuale assalto del cane invece, se avesse in qualche modo provato ad attaccarmi avrei cercato di eseguire con una mano e con un solo sigillo la tecnica della sostiuzione utilizzando uno dei manichini posti a pochi metri in quel campo d'addestramento, non ero certo che avrebbe fatto una mossa, ma in ogni caso volevo essere preparato. Quello scontro partiva davvero bene, di certo ci sarebbe stato da divertirsi.
    scheda
    Azioni:
    -lancio dei due kunai con sigillo
    -Dislocazione al kunai lanciato in mezzo ai due avversari
    -Sostituzione in caso di eventuale attacco del cane

    Resistenza:250-1=249
    Stamina:500-1-65=434

    Maestrie e Abilità:
    Maestro dei Ninjutsu lvl1
    Jutsu ad una mano
    Riverbero del Chakra
    Resistenza illusioni lvl3


    Edited by Stompo - 10/10/2017, 17:43
     
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    Ragazzi, passo l'arbitraggio a noya perché per problemi personali e altri eventi non posso starci dietro. Scusatemi :sigh:
     
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    Responso nr. 1


    Attacco Muada:

    - Moltiplicazione Oboro [riesce perché non contrastata]
    - 'Attacco' cloni [riesce perché non contrastata]
    - Intrappolamento dell'Albero [fallisce per decisione arbitrale]

    Attacco Shaka:
    - Tecnica dei Servitori di Nebbia [riesce perché non contrastata]
    - Copie (x5) circondano Yamashita [riesce perché non contrastata]
    - Copie (x5) attaccano Yamashita [riesce perché non contrastata]
    - Copie (x5) supportano Muada [riesce perché non contrastata]
    - Dissolvimento Floreale Continuativo [fallisce per decisione arbitrale]

    Attacco Virgo
    - Posizionamento alle spalle di Yamashita [riesce perché non contrastato]
    - Morso [fallisce per decisione arbitrale]

    Difesa Yamashita:

    - Lancio dei due kunai [riesce a prescindere]
    - Dislocazione [fallisce per decisione arbitrale]
    - Sostituzione [fallisce per decisione arbitrale]

    Danni:
    Muada: //
    Shaka: //
    Yamashita: (50/5)+(2*5) = 20

    Narrazione Turno:
    Il Villaggio della Nebbia sembra destinato a giorni più che movimentati: dopo gli avvenimenti degli esami Chunin, c'è chi è sempre pronto a buttarsi a capofitto in un combattimento. Tre ninja appartenenti a tre villaggi differenti si spostano dalle vie della città verso un luogo adatto per un allenamento. La conversazione non sembrava rientrare fra gli interessi del ninja di Ame così, dopo le classiche presentazioni, lo scontro ebbe inizio.
    Si comincia con il giovane Muada, il quale si esibisce in una tecnica che gli permette di creare copie di sé. Non male come inizio, sempre meglio tentare di confondere il proprio avversario! Continuando su questa lunghezza d'onda, il monaco dai lunghi capelli biondi dà man forte all'alleato creando a sua volta delle copie, seppur di natura differente... almeno ad occhio. Queste entità si dividono in tre gruppi, uno che circonda Yamashita, uno che si lancia al suo attacco e l'altro che supporta Muada.
    L'ora ninja di Kiri si trova quindi circondato mentre quello di Ame compone i sigilli propedeutichi a un'arte illusoria che... fa cilecca. Yamashita sembra non essere scosso da quel tentato genjutsu, purtroppo però non riesce a ignorare allo stesso modo i Servitori di Nebbia evocati da Shaka, trovandosi quindi ad avvertire stress fisico indotto dal loro assalto.
    In tutto questo abbiamo Virgo, il compagni Shaka, piantonato vigilmente alle spalle del ninja dai capelli rossi.
    Uno scontro indubbiamente coreografico, non c'è che dire, ma quando avrebbero tutti iniziato a fare sul serio?




    Situazione Finale:
    Yamashita circondato da copie Oboro e Servitori di Nebbia. Shaka e Muada davanti al ninja a una distanza di 10m. Virgo posizionato alle spalle di Yamashita. I kunai di quest'ultimo si trovano: uno ai suoi piedi, l'altro a terra due metri dietro la coppia di attaccanti.


    Commenti Arbitro:
    Mettetevi comodi cari, che qui ne ho da dire.

    Promemoria per tutti: specificate sempre gli spostamenti che eseguite, soprattutto in termini di metri.
    Tra i fantocci e i bersagli corrono 90m, Muada è a 30m dai primi. Shaka vicino al ninja di Ame. Yamashita 10 metri davanti a loro.

    @Crees, per te niente da dire. Avendo utilizzato solo cinque copie per un attacco autonomo, le altre cinque finiscono in supporto e non occupano uno slot azione.

    @Roy, andiamo in fila. Utilizzi i Servitori di Fumo e fin qui okay, però poi dici (con un chiaro elenco puntato) che le copie si dividono in tre gruppi con ciascuno un fine differente.
    CITAZIONE
    Per comandare 1 copia (o più simultaneamente) è necessario sprecare 1 azione del turno

    Tre gruppi distinti, tre azioni differenti, tre slot da occupare. E così ti sei giocato il dissolvimento floreale.
    Poi, parlando di Virgo:
    CITAZIONE
    Solo nel caso in cui avesse visto Muada avvicinarsi tranquillo ad un Yamashita paralizzato avrebbe ritenuto giusto intervenire e, da predatore quale è, avrebbe tentato di azzannare la gamba destra della sua preda all'altezza del polpaccio.

    Nope, non possiamo campare di 'se', troppo comodo. La difesa o è effettiva oppure non c'è, non si possono impostare azioni della serie 'se lui fa così allora io faccio così' etc.
    CITAZIONE
    avvicinarsi tranquillo ad un Yamashita paralizzato

    Come fa a sapere che Muada ha intenzione di utilizzare un genjutsu il cui fine è quello di paralizzare Yamashita? Magari Shaka può osservarlo comporre i sigilli, ma non ha idea di quale jutsu siano i movimenti preparatori non conoscendo la tecnica e non avendola precedentemente subita. Questo è metagame, e non va per nulla bene

    @Stompo, *si tira su le maniche* Yamashita vs 'le copie'
    CITAZIONE
    Per prima cosa dovevo evitare l'attacco di quella numerosa folla

    Quante copie ha visto Yamashita nella sua vita? Immagino a valange. Avendo lui come specializzazione sensoriale l'udito riesce tranquillamente a distinguere l'originale perché le copie, non essendo superiori, non interagiscono con l'ambiente e non fanno rumore. Quindi diventa inutile un'azione difensiva verso qualcosa che non può arrecarti danno. Discorso differente per i servitori di nebbia, che posso 'attaccare' la resistenza del bersaglio se (come in questo caso) lo colpiscono. Questo preciso particolare non lo puoi sapere perché non conosci la tecnica e non l'hai mai subita prima (dimmi qua se sbaglio, ho spulciato un po' in giro tra uno starnuto e l'altro), quindi puoi solo pensarle come altre copie non superiori.

    Non è solo per questo che ti è fallita la dislocazione ma anche per un altro motivo: l'intrappolamento nell'albero. Muada ha composto i sigilli, il sui attacco principale si basa su quel jutsu, eppure non l'hai nemmeno citato. Zero. Ovviamente non è riuscito il genjutsu per via della tua maestria, ma avresti almeno potuto inserire la cosa a livello narrativo. Una sensazione particolare, un disturbo al flusso normale di chakra, quello che volevi. La distanza tra Yamashita e Muada rendeva possibile la visione dei sigilli, ma magari per via delle copie al primo potevano essergli sfuggiti, e invece l'hai trattata o come non ci fosse o come se fallisse a prescindere. Per questo i Servitori di Nebbia riescono a colpire Yamashita 'procurado stress fisico che si ripercuote sulla Resistenza', cito testualmente.

    Concludo con la sostituzione, ma qui sarò breve. Vale lo stesso discorso fatto a Roy: 'se lui, allora io', 'se qua se là'. O la difesa è effettiva (che riesca o meno) o è inesistente.
    Il tutto avvalorato da un semplice dato pratico: i manichini sono troppo lontani per poterli usare per sostituirti, il raggio max della tecnica è 10m e quelli sono lontani 30.

    Ho finito con il papiro :sisi:
    Scusate se ci ho messo un po' per l'arbitraggio ma vivo tra fazzoletti, occhi in brodo e aspirine.
    Per ulteriori chiarimenti o qualsiasi cosa mandatemi un mp e, se non muoi prima, vi risponderò :asd:
     
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    Un combattimento...quanto tempo era passato dall'ultima volta che ne avevo preso parte ad uno? Mi veniva difficile ricordarlo, quello con il ninja di Kiri non era stato uno scontro, l'avevo quasi ucciso e basta...contro Shiro non avevo nemmeno alzato un muscolo, mi ero semplicemente fatto abbattere dalle sue tecniche...cavolo se ne era passato di tempo. Quel giorno stavo affrontando non uno ma ben due avversari, ero stato io stesso a proporre quella sfida, forse per eccessiva sicurezza, forse perché volevo mettermi alla prova, in ogni caso ormai ero in ballo e avrei dovuto dare tutto me stesso, ma...c'era un ma...dovevo stare attento, non dovevo esagerare, mi sarei dovuto limitare anche se all'apparenza poteva sembrare un paradosso...o forse no, magari era quello che mi mancava, avevo la potenza ma non il controllo, chissà forse se fossi riuscito ad imparare a dosare meglio le mie energie sarei riuscito a fare il salto di qualità che mi serviva per diventare Chunin, chi avrebbe potuto dirlo. In ogni caso in quell'occasione il tempo per pensare era davvero poco, i miei avversari non avevano intenzione di aspettare: il loro piano di sfruttare la superiorità numerica sembrò riuscire solo in parte, visto che Muada sembrò venirmi contro solo con dei cloni illusorio, cosa di cui però mi sarei eventualmente potuto accorgere troppo tardi sfruttando il mio udito sovrasviluppato, ma quelli che mi presero in contropiede furono quegli umanoidi tutti vestiti di nero che mi, erano davvero strani non assomigliavano Shaka e in qualche modo sembravano interagire con l'ambiente circostante, se mi fossi concentrato su di loro avrei potuto sentire i loro passi sul terreno, quando mi colpirono avvertii il dolore, ma non sembrava fisico...era strano... talmente strano che non mi fece concentrare a sufficienza per dislocarmi con successo...non avrei dovuto sottovalutarli, come non avrei dovuto perdere d'occhio il cane del mio biondo amico che con aria minacciosa si aggirava lentamente alle mie spalle. I loro attacchi però, dopo quel teatrino di copie, si fermarono, lasciandomi il tempo di ideare una veloce strategia offensiva: il kunai che sembrava essere finito per terra dietro di loro, ero circondato da cloni di Muada e da quegli altri creati da Shaka, ignoravo che tecnica avesse utilizzato, ma in ogni caso non erano loro i miei bersagli, dovevo concentrarmi direttamente sui miei avversari e metterli un po' sotto pressione, senza però esagerare. La prima cosa che mi venne in mente fu anche la più ovvia, dovevo dislocarmi al kunai alle loro spalle per prenderli di sorpresa ed evitare le loro copie, a quel punto da quella posizione di vantaggio avrei potuto attaccarli...ma con quale tecnica? Sicuramente quelle di livello S erano fuori discussione, quelle di livello A...forse contro Shaka, mi aveva fin da subito dato l'impressione di essere un ninja parecchio forte, persino al mercato era riuscito a bloccarmi senza difficoltà, forse in questo modo avrei potuto metterlo davvero alla prova, ma Muada? Non sapevo niente di lui e quei cloni...non potevo esserne certo al cento per cento ma concentrandomi un attimo su di loro cercando di captare i suoni dei loro spostamenti, il loro eventuale respiro, mi sarei probabilmente potuto rendere conto che non erano reali, in ogni caso con lui non avrei rischiato, sarei andato sul sicuro. Feci quindi un respiro profondo e cominciai a concentrare il mio chakra, nello spefico cercai di spostare la mia attenzione sul kunai con sigillo che era posto alle spalle dei miei avversari, quando mi sarei sentito pronto avrei provato a usare la tecnica della Dislocazione istantanea per spostarmi alla posizione di quel kunai; lì, se tutto fosse andato bene avrei subito cercato di capire l'esatta posizione dei miei avversari tentando di sfruttare la mia vista e il mio fine udito, concentrandomi sul respiro, sui loro passi, ogni cosa che mi avrebbe potuto dare un riscontro, a quel punto se fossi riuscito a metterli a fuoco avrei provato a concentrare quanto più chakra possibile nella mia sacca stomacale, tentando di scaldarlo a dovere e quando mi sarei sentito pronto avrei usato la mia mano destra per eseguire l'unico sigillo a me necessario per eseguire la tecnica della Sofferenza Istantanea e rilasciare tutto il chakra accumulato in una rapida fiammata che si sarebbe dovuta aprire a cupola investendo i miei avversari ed i loro eventuali cloni. Infine, con l'intento di non far diminuire la pressione sui miei avversari, avrei cercato nuovamente di concentrare il chakra nel mio stomaco per renderlo infuocato e ribelle ed al momento ritenuto giusto avrei provato ad eseguire due volte di fila con la mano destra l'unico sigillo necessario per rilasciare tutta questa energia vibrante sotto forma di due semplici palle di fuoco, dirette una al petto di quello che avrei ritenuto il vero Shaka e l'altra al petto di quello che avrei ritenuto il vero Muada. Era una strategia di attacco semplice che non faceva uso di tecniche particolarmente potenti, volevo vedere come si sarebbero portati di fronte alle mie fiamme.

    Scheda

    Azioni:
    -Dislocazione istantanea su kunai
    -Sofferenza Istantanea
    -Palla di Fuoco verso Shaka
    -Palla di Fuoco verso Muada

    Resistenza:229
    Stamina:434-65-13-5-5=346

    Maestrie e Abilità:
    Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    Maestria: Mangiafuoco lvl2
    Maestro dei Ninjutsu lvl1
    Jutsu ad una mano
    Riverbero del Chakra
    Resistenza illusioni lvl3
     
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    Lo scontro aveva avuto inizio, in quei primi attimi Yamashita sembrò venire preso alla sprovvista, o semplicemente per lui quell'offensiva non era praticamente nulla e non valeva nemmeno la pensa evitarla, l'unica cosa che, apparentemente, fece fu quella di scagliare due kunai. Uno si conficcò ai suoi piedi e l'altro viaggiò verso di noi finendo però a terra alle nostre spalle.

    Che strano, eppure dovrebbe essere abbastanza abile da centrare il suo obbiettivo anche sotto stress...

    Non sapevo quale fosse la verità ma sta di fatto che i miei Servitori giunsero a bersaglio. Il campo di addestramento era di certo molto affollato, tra le copie di Muada ed i miei servitori, Yamashita avrebbe dovuto destreggiarsi parecchio prima di arrivare a noi e la cosa mi rassicurò per un istante.

    Anche se non gli ho inflitto molti danni in questo modo va bene così, infondo i servitori sono solo un diversivo, non una vera tecnica offensiva... Mi daranno il tempo di preparare lo scacco matto...

    Purtroppo per me, seppur avevo seguito le vicende di quel ragazzo durante gli esami, quello non smetteva mai di stupirmi, improvvisamente sparì nel nulla.

    Ma dove è finito? Muada attento...

    Quella sparizione era di certo misteriosa, dove poteva essere? Mi guardai intorno poi notai quel kunai rimasto nella posizione ove si trovava il ninja prima della sparizione

    Il kunai... Ma allora...

    Subito mi voltai ipotizzando un attacco alle spalle e preparandomi ad una risposta incisiva, avvicinai le mani unendo i palmi in preghiera.

    Buddha, aiutami in questa battaglia, dammi la potenza di cui ho bisogno per affrontare questo temibile avversario

    Se la mia preghiera fosse stata ascoltata, il chakra avrebbe iniziato a fluire attraverso me come a farmi da carburante, la mia mente sarebbe giunta ad una più alta consapevolezza. Intanto il mio avversario stava già per rilasciare la sua offensiva e, date le sue abilità non sarei mai riuscito ad evitarla con una semplice schivata. Se volevo ottenere un risultato dovevo sopportare quel dolore, sperando che non fosse troppo, e rispondere a pan per focaccia. Grazie al potere concessomi provvisoriamente da Buddha, avrei potuto dare sfogo al potere ultimo che si celava in me. Mentre le fiamme divampavano e ci avvolgevano io tentai di concentrare quasi tutto il mio chakra in un unico jutsu generato sul momento, apposta per Yamashita, coprendo una vasta area d'azione con il mio obbiettivo nel centro.

    Yamashita, sei stato bravo a muoverti così velocemente, ma ora paga che le fiamme che mi stanno colpendo finendo al cospetto di Buddha... Queste sono le sei vie della trasmigrazione...

    Se la mia illusione avesse avuto effetto, quello che Yamashita avrebbe visto sarebbe stato lo stesso Shaka che, noncurante delle fiamme, le avrebbe attraversate indenne. A quel punto il mondo stesso sarebbe andato in frantumi e, con il biondo saldamente sostenuto dal palmo di un possente Buddha, lui avrebbe iniziato la sua inesorabile caduta.

    Yamashita, a te che hai dimostrato questa grande forza, ho riservato l'onore di vedere in anticipo cosa accade dopo la morte. Quando un corpo giunge alla sua fine, è l'anima a perdurare. Se questa è malvagia attraversa una tra le sei vie degli inferi.

    L'oscurità in cui Yamashita cadeva divampò in un mare di fiamme, una landa disseminata di spuntoni faceva da cornice a migliaia di anime in pena.

    Il primo mondo dei traditori, coloro che si recano qui decadranno per l'eternità, contorcendosi nell'agonia, sommersi dalle lacrime di quelli che avevano riposto fiducia in loro

    Pochi istanti che sarebbero potuti essere confusi con interminabili minuti, e lo scenario cambiò. Una distesa rocciosa faceva da prigione agli innumerevoli individui ridotti pelle e ossa, con le pance gonfie ed una insaziabile fame, tale da portarli a cibarsi anche dei cadaveri stessi

    Il secondo mondo degli ingord, qui sono condannati a soffrire la fame eterna cibandosi senza mai saziarsi.

    Ancora un cambio di scenario, qui il ninja assistette alla nefasta scena di bestie che si dilaniavano

    Il terzo mondo dei ipocriti, è il mondo ferino, dove è giusto schiacciare i più deboli e anche cibarsi di loro, come tra gli animali, è infatti in bestie che vengono tramutati i condannati.

    Una sconfinata guerra giunse agli occhi di Yamashita

    Il quarto mondo dei violenti, qui la guerra imperversa e durerà per sempre, e si è tramutati in demoniaci esseri assetati di sangue destinati a combattere per l'eternità, senza che ci siano vincitori o vinti.

    Un mondo molto simile al nostro comparve poi dinnanzi allo shinobi

    Il quinto mondo degli umani, la loro pena è quella di essere costretti a cedere alle emozioni,la continua disputa vi regna

    E giunse il momento dell'ultima via, una immensa statua di Buddha apparve col palmo proteso verso l'alto ed una pioggia di petali avvolse il rosso di Konoha

    Il sesto ed ultimo mondo della dimenticanza, qui per i dannati non è prevista una pena particolare, se non quella di essere dimenticati dalle persone care e dal resto del mondo come se non fossero mai esistiti.

    Dopo aver assistito a tutte le sei vie Yamashita avrebbe cessato la sua caduto sul palmo di Buddha al cospetto di Shaka

    Attento Yamashita, hai provato sulla tua pelle i tormenti delle anime impure... Vivi la tua vita secondo giustizia e non finire in uno di quei mondi...

    A quel punto il mondo illusorio andò in frantumi e Shaka si preparò alla successiva difesa grazie all'elemento più adatto da contrapporre al fuoco, avrebbe sia cercato di contrastare la palla di fuoco che si avvicinava, sia cercato di estinguere quelle fiamme che divampavano.

    Mizurappa

    Al temine di tutto, indipendentemente da come Yamashita avrebbe reagito all'illusione se vi fosse caduto, avrebbe fatto in modo di cessare le ostilità. Anche perchè il ragazzo sarebbe stato molto scosso dal provare su di se tutti quei tormenti... Forse quella non era un'illusione da usare su di un amico ma rispettavo profondamente Yamashita e dovevo dare il meglio che avevo.

    Yamashita, direi che hai dimostrato la tua superiorità sul piano di abilità... Per me possiamo fermarci qui... A te sta bene Muada?

    Se fossero stati tutti d'accordo avrei sfruttato il mio Suiton per lenire le eventuali ustioni causate dalle fiamme a chi ne avesse riportate

    Azioni:
    Preghiera -120 (genjutsu +30) < (parametro arriva a 100)
    Illusione personale -80
    Mizurappa -10
    Suiton -10

    Stamina 227- 120-80-10-10= 7
    Resistenza 100


    Edited by Roy90 - 15/10/2017, 15:31
     
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    "Aveva un odore che non mi piaceva. Non c'era traccia di paura o esitazione, come se per quel breve scambio fosse sempre stato in controllo."

    Avrebbe raccontato questo a suo padre, una volta tornato ad Ame.
    Di questo e di come il livello dei suoi avversari fosse di molto superiore al suo. La pace in cui erano perdurati aveva forse veramente leso alle capacita' degli shinobi della Pioggia.
    Il Ninja alleato aveva creato un numero di Servitori di Nebbia ben superiori a quanto lui potesse mai sperare ed il suo avversario... sembrava aver ignorato il suo justu piu' potente con una mera scrollata di spalle per poi muoversi con velocita' innaturale alle loro spalle. Se non avesse avvertito distintamente il suo odore non avrebbe saputo da che parte sarebbe arrivato il successivo attacco, non che questo comunque, avesse fatto la minima differenza.
    Un inferno in terra che lo avrebbe abbagliato con la sua bellezza distruttiva se non ne fosse stato travolto, le braccia chiuse in una guardia disperata cercando di evitare danni seri al volto ed i punti vitali e l'ustionante e contagiosa sensazione di dolore sulla pelle.
    Come se quello non bastasse, celato dalle lingue di fuoco, un altro attacco, l'ennesimo che avrebbe minacciato la sua vita e la sua resistenza al caldo. Cercando di non farsi distrarre dalla sofferenza e dal ritmo incalzante, avrebbe cercato di sfruttare nuovamente i suoi cloni per sfuggire alla palla di fuoco.
    Se fosse sfuggito a quella offensiva o se fosse comunque ancora in piedi per sentire le parole del compagno, kunai alla mano, avrebbe negato con sdegno.

    << Non sono ancora a terra. >>
    Forse non aveva la calma obbiettiva dello Shinobi dalla chioma d'orata, o semplicemente il suo orgoglio non accettava la sconfitta, ma sicuramente nessuno avrebbe camminato via di la', potendo dire che un Tateyama si era arreso senza combattere.

    Muada Tateyama


    Azioni:
    -Parata
    -Moltiplicazione Oboro
    -Estrazione kunai

    Resistenza 149 (150-1)
    Stamina 172 (177-5)







    5qnz8

     
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23 replies since 2/10/2017, 18:40   610 views
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