[Esame chunin] Terza prova #5

Le ore passarono come il vento, il tempo solleticava delle corde inattese per il giovane Shiro; si ritrovata fin troppo inquieto mentre la mente vagava sullo scontro lasciato alle spalle e quello che cominciava a gettare le ombre sull’imminente futuro del selvaggio. Pensieri intricati e corrotti dall’intemperanza della sua natura corroboravano la mente in anfratti oscuri pronti a soggiogarlo con forza, qualcosa da cui scappare ma in cui si rifugiava in ogni piccolo momento di calma. Fortuna volle, più o meno, che finalmente il momento del suo prossimo incontro bussasse alla porta con relativa fretta così da lasciarlo camminare in quella nebbia impalpabile e attraversare il villaggio per dirigersi in quell’arena ormai decisamente familiare. Gli esami chunin volteggiavano verso la loro fine e – chissà – forse anche il cammino dello stesso giovane vacillava di fronte all’oscuro nemico pronto a bramare la vittoria (o chissà cosa) sotto una pelle diversa, una maschera che l’avrebbe protetto a discapito di un’innocente. Informazioni sussurrate dal vento ma ovviamente illeggibili da chiunque, un lavoro chirurgico che non permise la fuga di quei pochi indizi pronti a infamare il mukenin.
Problemi che non interessavano il ragazzo, determinazione era quel riverbero ricercato dentro di sé; imbrigliare quella sicurezza così da farla permeare nei suoi respiri e in quello sguardo cristallino pronto a tagliare il campo di scontro per fissarsi sul suo avversario. Di Raul non aveva sentito parlare, come per tutti gli altri partecipanti, quindi era solamente un ragazzino come chiunque altro a restituire quello sguardo così simile al suo.

- E immagino siate tutti pronti per questo scontro, vero? Abbiamo Raul, il giovane di Konoha che per ora non ci ha fatto vedere molto delle sue abilità durante questo esame! Ahi! Dovrai stupirci, adesso, giovanotto! E dall'altra un bell'applauso per quello che ormai è il favorito! Shiro che col suo cristallo ci ha letteralmente tenuti con il fiato sospeso! –

Le uniche informazioni utili provenivano da quella voce elettronica pronta a saltare da un altoparlante all’altro, poteva conoscere anche il villaggio di quel tipo ma impossibile che quell’unica dritta potesse influenzare così tanto la strategia del biondo. Non che si fosse delineato qualcosa nella mente del biondino, l’istinto ruggiva in ululati inaspettati pronti a scattare in caso di necessità e l’improvvisazione poteva tranquillamente dettarsi come unica tattica adottata da Shiro.

- Buona fortuna, Shiro! Che vinca il migliore e diamo il massimo! –

Anche a te.

Il tono risaltò con un sorriso davvero sincero, avrebbe sorretto quello sguardo con onore e rispetto verso il suo avversario mentre quella patina invisibile avrebbe calato il suo velo ancora una volta. L’espressione si sarebbe tramutata in qualcosa di decisamente più rude e serio, goccia dopo goccia avrebbe spento il suo sorriso fino a stringere appena quelle labbra in una morsa stretta specchio di una concentrazione richiamata all’interno dei battiti palpitanti. Secondi preziosi che si persero inevitabilmente, scorrevano tra le dita del giovane pronte a tendersi in uno spasmo delicato e controllato. Tutto questo non avrebbe avuto molto senso considerando quei sigilli che scattarono ad imprigionare il ragazzo, la carne veniva lambita inesorabilmente da quelle sfumature pronte a condensarsi in una presa invalicabile. Poteva tranquillamente sentire le proprie energie scorrere attraverso di lui senza esitazione, la sua natura veniva risucchiata in vortici disperati mentre il suo chakra si disperdeva nell’aria senza controllo. Non poteva nemmeno dimenarsi, gli impulsi istintivi che ordinavano una contrazione muscolare si perdevano nei meandri del suo cervello fino a destabilizzarsi grazie a quell’energia negativa ad ostacolare il suo stesso spirito.

Nghh..

Un lamento quasi animale, una disperazione che si tingeva nello sforzo stretto tra le labbra; la paura che si tese negli occhi chiari lasciandolo in preda a quell’emozione scrosciante e pronta a lavare via ogni istinto combattivo. Poteva lasciarsi abbandonare in quella presa mentre ogni cosa di se stesso sarebbe fluito via in qualcosa di instoppabile e involontario, poteva gettare la spugna e spezzare quell’incanto con la sua resa incondizionata così da riconquistare la libertà imprigionata in quei segni arcani.

Lasc..

E il fulmine scattò nell’etere, la corrente si impose in un impulso accelerato che fece rizzare i capelli del giovane; un brivido cominciò a scuotere quell’istinto di conservazione appena sopito dalla tecnica sigillante. Si è detto che poteva scegliere la strada più facile ma quella reazione sanciva la scelta del sentiero speculare alla stessa; avrebbe ruggito in urlo silenzioso cercando di appigliarsi a quella natura umida mentre il suo spirito avrebbe scatenato quella sfumatura in una marea pronta a risalire nel cielo in spuma bianca. Si sarebbe fatto attraversare dalla sensazione di essere acqua, di essere una particella minuscola in un oceano pronto a delinearsi secondo la sua volontà. E proprio in quel momento avrebbe manifestato sé stesso, cercò difatti di accumulare tutta l’acqua necessaria provando a modellarla con l’energia residua e libera dal sigillo. Una cascata si sarebbe materializzata dal cielo cercando di intercettare quel fulmine prima dell’impatto; una mossa sicuramente rischiosa ma l’intento era quello di far scaricare la sua potenza in quelle molecole per poi sfruttare l’essenza di quella stessa tecnica per difendersi. Poco prima di ricadere sul povero Shiro quella cascata si sarebbe aperta come per magia attorno a lui andando a sfuggirgli accanto senza però intaccarlo. Se tutto fosse andato per il meglio avrebbe addirittura colpito il suo nemico – piuttosto vicino – con lo scarico della Muraglia Tempestosa che si sarebbe riversata nell’area circostante. Probabilmente una difesa indecente, qualcosa che non onorava il guerriero ma l’istinto ingabbiato di Shiro riusciva a concludere ben poco in una situazione così limitante. Il sangue freddo non era sicuramente il suo forte in quel preciso istante, una piccola cicatrice di quel ragazzo così pieno di imperfezioni.

	Riassunto
	◕Equipaggiamento: ◕Azioni: - Muraglia Tempestosa ◕Altro: 12/15 Slot d'aqcua ◕Resistenza: 200 ◕Stamina: 300-10= 290 Shiro - Nora

La scarica fece rizzare i capelli al povero ragazzo, il respiro cavalcava i polmoni con un’intensità crescente instillando quella rabbia pronta ad esplodere da un momento all’altro. Quella costrizione impossibile da contrastare, quel fluire incontrollato di energia rubata e la sensazione di perdere la propria libertà ad ogni battito rimestavano i pensieri del giovane in qualcosa di meno puro e leale. Si sarebbe tranquillamente dimenato come un’animale in gabbia smuovendo gli arti con rabbia tesa e viscerale, avrebbe urlato come un matto fino a far grattare la gola per lo sforzo ma nessun movimento fiorì dal suo fisico e la bocca risultò essere soltanto una lieve striscia di carne tremante per lo sforzo di spostarsi anche di un solo centimetro. Neanche quell’acqua pronta a richiamarsi attorno a lui riuscì a districarsi in fili di chakra pronti a condensarsi in una cascata protettiva, nulla di tutto questo. Solo silenzio e il gracchiare del fulmine scomparso repentinamente. Di certo non era combinato affatto male ma poteva tranquillamente sentire il proprio spirito venir risucchiato da quei sigilli diabolici fino a disperdersi lontano da lui, una parte di sé che veniva strappata senza rispetto e consenso; la sua natura pronta ad accoglierlo ora appassiva nel suo animo secondo dopo secondo. No, non avrebbe lasciato andare via l’unico suo appiglio alla vita. Lottare per quella sfumatura eterea ed invisibile era l’unica cosa che gli rimaneva da fare: stringere i denti e cercare la rivalsa nella stessa energia pronta a scappare da lui. Cercò di concentrarsi nell’aria attorno a lui cercandone i legami atomici tutto attorno a lui, una simbiosi cristallina pronta a palesarsi dopo la preghiera tonante nel cuore di Shiro. L’avrebbe alimentata in un impeto disperato che avrebbe preso mille forme, come germogli molteplici Shuriken sarebbero sbocciati in posizioni totalmente casuali ma miranti verso l’unica direzione plausibile: verso Qayin. Quella magia avrebbe impresso loro una rotazione animata dalla sua rabbia, il vento avrebbe fischiato mentre sfiorava quelle costruzioni con grazia ed imprimendo forte aerodinamicità a quelle forme elegantemente letali. Sarebbero partiti all’unisono tagliando l’aria in pochissimi secondi così da macinare quei pochissimi metri che speravano i due contendenti. Ma ovviamente non si sarebbe fermato lì, avrebbe fatto indurire il suo spirito fino a farlo crepare nuovamente; la polvere avrebbe preso a scorrere nelle sue vene fino a fondersi con il terreno sottostante. Quel flusso violento avrebbe scosso le viscere del mondo generando una vera e propria esplosione sotto i piedi del giovane che si sarebbe poi propagata ovunque fosse stato il nemico. L’energia si sarebbe riversata in quelle crepe, in quel tremore incontrollato nella speranza di donare forza e velocità a quell’avanzare vibrante pronto a scaraventare in aria la controparte. Una volta compiuto il secondo atto avrebbe tentato per una seconda volta di inumidire l’aria attorno a lui cercando di riversare il suo stesso spirito in una porzione adatta ad increspare la superficie del chakra acquatico pronto a scorrere in lui; milioni di onde eteree avrebbero riversato la loro potenza in una cascata d’acqua pronta a travolgere “Raul”. Se fosse andato per il meglio l’ultima speranza sarebbe stata una cristallizzazione totale della tecnica utilizzata, doveva sfruttare quella sua potenzialità per richiamare l’energia in un flusso regolare e pronto ad insinuarsi in quei legami acquatici fino a sfiorare la figura immersa nel fluido in questione; avrebbe rilasciato tutto sé stesso in una scarica cristallina che avrebbe infranto la natura dell’acqua per tramutarla in cristallo. In quella bara dalle mille sfaccettature e dai ghirigori luminosi pronti a riflettersi il suo avversario verrebbe scaraventato verso il basso dalla gravità che avrebbe frantumato il cristallo in mille aghi e costrutti taglienti pronti a dilaniare la carne del mukenin, non mortalmente ovviamente.

	Riassunto
	◕Equipaggiamento: ◕Azioni: - Shuriken Esagonali - Esplosione Sotterranea - Muraglia Tempestosa - Effetto Innata - Cristallizzazione Jutsu ◕Altro: 9/15 Slot d'aqcua ◕Resistenza: 200-80= 120 ◕Stamina: 290-40-18-18-10-20= 184 Shiro

- Ngh... Wow... *coff* Non sono... riuscito... a... fare... nulla... Sei stato bestiale... eh... eheh... –

Tutto ciò che andò a disegnarsi nelle labbra del biondo fu un ghigno rabbioso, la ragione si sciolse come neve al sole imitando quell’incanto malefico che venne dissolto portato da una brezza bonaria. Con il corpo a propria disposizione il fiato tornò appena più regolare anche se quel trauma azzannò ancora gli occhi furiosi del giovane bramoso di una vendetta slegata dal torneo. La sua libertà era stata privata ancora una volta, la sua indipendenza stuprata da un ragazzino pronto a ridere e atteggiarsi come portabandiera di una sportività degna di un evento simile ma decisamente ignorabile per il giovane selvaggio. Ogni cellula del suo corpo ribolliva di un’ancestrale sentimento pronto a tranciare la ragione in mille arpeggi astratti, la calma sfiorava sempre più delicatamente la mente del ragazzo ormai preda di qualcosa di instabile e da lui odiato. Credette di cedere a quell’emozione, la poteva sentire farsi largo nel suo cuore e assaltare la sua gola con i suoi artigli scarlatti pronti a lacerare gli ultimi rimasugli di una mente razionale e lucida. Le mani si serrarono con rabbia facendo scattare il cuoio in suoni acuti e vibranti, le nocche sbiancarono sotto quel tessuto mentre le labbra venivano completamente martoriate da continui morsi e smorfie. Poi una sensazione sfiorò l’animo con più decisione, un vento nuovo attraversava le vie del cuore spazzando via gli spifferi maligni pronti a dissiparsi nell’aria. La calma ricercava il suo posto in una lotta ancora dall’esito incerto, fu proprio in quel caos che il fumogeno esplose in tutta la sua maestosità acciuffando l’attenzione del ragazzo che sussultò grazie all’evidente sorpresa. Tra quelle spire inafferrabili si nascondeva il suo avversario pronto ad architettare chissà cosa, la sua ultima offensiva aveva colto nel segno ma probabilmente doveva prepararsi ad un ritorno di fiamma pronto a colpirlo da un momento all’altro.

Aiutami.

Un sussurro troppo debole per essere udibile da chiunque. Da quelle volte fumanti si nascondevano suoni impossibili da interpretare ma qualcosa bramava in quello scrigno invalicabile e il giovane era pronto a richiedere l’aiuto di quella magia pronta a scorrere in lui. Doveva richiamare la simbiosi con la natura circostante pronta a gettarsi nel suo animo neutro andando a colorare il suo chakra di una sfumatura azzurrina e umida; dagli specchi d’acqua circostanti si sarebbero disegnati degli archi pronti a danzare grazie a quei sigilli che il ragazzo compierebbe con eleganza e finito controllo. Inizialmente quello spettacolo leggiadro cercherebbe di convogliare nel selvaggio nascosto nell’ombra fino a avvolgerlo in mille spire acquatiche e protettive. Quella materia plasmabile avrebbe tinteggiato l’aria in un moto vorticoso che si sarebbe alzato verso il cielo seguendo la volontà del giovane. Se la richiesta fosse andata per il meglio dovrebbe trovarsi all’interno di quel tornado pronto a difenderlo con i moti contrastanti e violenti dell’acqua atta a vorticare attorno all’epicentro di quella tecnica.

Ora tocca a te.

E di fronte a quelle parole perentorie che si mescolarono al tutto avrebbe teso le braccia ancora una volta cercando di canalizzare la sua rabbia in qualcosa di più costruttivo e..rosa! Cercando di far fluire la sua energia in modo repentino e preciso provò a circondare quel clone – ovviamente non conoscendone la vera natura – in un’aura energetica atta a prendere forma grazie all’ultima scarica irradiata al suolo. Provò a cristallizzare l’aria attorno all’obiettivo facendo insinuare la natura del suo chakra all’interno della chimica dell’etere e scomponendola sotto una volontà precisa e vendicativa. Un destino che poco prima aveva subito adesso minacciava l’ammasso di chakra che aveva di fronte. Questo avrebbe avuto luogo qualche attimo prima del lancio del costrutto da parte dell’avversario, se mai ci fosse riuscito ovviamente; il tornado invece sarebbe rimasto lì in piedi pronto ad abbracciarlo come una madre pronta a proteggere il suo cucciolo. Era tutto lì, l’anima e la natura del ragazzo non erano altro che una manciata di acqua, polvere e cristallo.

	Riassunto
	◕Abilità: - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale ◕Azioni: - Tornado Acquatico - Tecnica della Prigione del Cristallo di Giada (sul clone) ◕Altro: 9/15 Slot d'aqcua ◕Resistenza: 120 ◕Stamina: 184-40-18-18= 108 Shiro

SPOILER (clicca per visualizzare)

Sono rimasto interdetto su alcuni punti e quindi ho dato una interpretazione quindi potrei aver sbagliato - mea culpa
Faccio riferimento al Fumogeno che - dalla descrizione - mi dice che copre entrambi i contendenti che tra l'altro sono abbastanza vicini (5 metri) quindi ho narrato che Shiro viene investito a sua volta da quella nube. Quindi boh,
vedete voi come fare Del resto ha anche l'udito fenomenale e non dovrebbe avere problemi a localizzare il clone che dovrebbe parlare davanti a lui

La stanchezza cominciò a farsi sentire, il respiro mozzato del giovane scandiva il ritmo dell’acqua incalzante che lambiva il campo in volute violente; cingeva il proprio protetto ricercando vortici aggressivi pronti a scaraventare via qualsivoglia malintenzionato. Al suo interno, il giovane Shiro, era quasi allo stremo mentre i lunghi capelli si sparpagliavano nell’aria secondo dopo secondo; il petto si alzava e s’abbassava con velocità mentre le iridi pronte a piazzarsi su quel nemico scaraventato oltre. Non poteva lasciarsi scappare un’occasione del genere, avrebbe irrorato di nuova energia quel vortice cercando di mantenerlo costante nelle sue dimensioni e forza; l’unico cambiamento che avrebbe impresso in quel muto cedimento di chakra era una semplice “switch” di configurazione. Se poco prima quella colonna d’acqua rappresentava una barriera impenetrabile adesso doveva prepararsi a gettarsi all’attacco verso Raul.

Prendi questo..

Parole sussurrate e perse in quei suoni violenti che lo circondano, entrambe le braccia si distesero verso l’esterno mentre l’energia tenterebbe di essere richiamata sotto una richiesta ben precisa; da quelle dita si sarebbero dipanati fasci di chakra pronti a farsi largo nell’acqua circostante. Avrebbe impresso la sua vera natura in quell’ennesimo cedimento, l’aria doveva infatti impregnarsi di chakra mentre con un’ultima scarica violenta avrebbe avviato il processo di formazione cristallina. Le particelle si sarebbero sviluppate come un virus andando a creare numerosi costrutti tutt’attorno al giovane fino ad inglobarsi al tornado stesso; come delle marionette avrebbero seguito le indicazioni mentali del giovane nella speranza di andare a creare ben tre draghi di cristallo! Proverebbe a formarli in sequenza, quindi non contemporaneamente, stimolando quegli aggregati primari in strutture ben più articolate e precise; il chakra avrebbe donato vita a quelle scaglie pronte a vorticare in quel tornado infermabile. Quei tre serpenti avrebbero sfruttato la loro natura sgusciante per cominciare a roteare insieme alla tecnica acquatica provando a diventare parte di essa; al pubblico doveva semplicemente apparire come un giovane ragazzo biondo circondato da un enorme tornado dove tre mastodontici draghi azzurri danzavano tra le spire vorticose. Completato il processo avrebbe puntato le braccia in avanti in un movimento secco, quello scatto doveva sollecitare il tornado a cambiare configurazione andando ad arpeggiare in aria per poi fiondarsi verso Raul! Tenterebbe infatti di colpirlo da davanti mentre le teste dei tre draghi punterebbero proprio verso il nemico cercando la sua carne o quanto meno un impatto degno di nota.

Terra…

E l’ultima preghiera, forse l’ultima della giornata, si disegnerebbe nelle sue labbra mentre il suo spirito si sarebbe tramutato in polvere; una simbiosi naturale istantanea doveva aiutarlo a sentire il battito roccioso sotto di lui così da cogliere la sfumatura necessaria per l’ultima offensiva. Il giovanotto infatti tenterebbe di irrorare il braccio di Chakra doton in una patina visibile che dovrebbe estendersi fino al gomito; in un movimento repentino avrebbe scaricato quell’energia in una forte vibrazione che avrebbe scatenato una vera e propria esplosione del terreno pronta a dirigersi verso il nemico. Le viscere della terra avrebbero risposto a quella repentina energia fino a ribellarsi in un’offensiva atta a danneggiarlo e magari a renderlo un facile bersaglio – se l’avesse mai scagliato in aria – per il tornado.

	Riassunto
	◕Abilità: - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale ◕Azioni: - Creazione Drago di Cristallo x3 - Bonus Acqua - Attacco con il Tornado Acquatico - Scatto dei Draghi dentro al Tornado verso Raul - Esplosione Sotterranea ◕Altro: 9/15 Slot d'aqcua ◕Resistenza: 120-106= 14 ◕Stamina: 108-15-18-18-18-18= 21 Shiro