[Esame chunin] Seconda prova #1

[Zend & Toshiro VS Yamashita & Raul]

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    [22 Ametsuki, Kirigakure, Doshaburi Arena (Arena della Pioggia Scrosciante)]


    Il cielo di Kiri era così limpido che pochissime nuvole osavano intaccarne la cristallina presenza. Invero, della sottile nebbia increspava il cammino di chi giungeva all'arena come spettatore, ma, all'interno della stessa, magicamente spariva. E come avrebbe mai potuto essere il contrario? Quella gigantesca struttura era in grado di trasformare quell'appezzamento di terra in un altro mondo. E con quel secondo giorni di esami ne aveva dato la prova. Da ogni tribuna, tutto ciò che gli occhi curiosi e frenetici degli spettatori avrebbero potuto vedere sorgendosi verso il basso, sarebbe stato solo una gigantesca foresta. Proprio così. L'intera superficie dell'arena (tranne ovviamente la pista esterna, lasciata libera per il passaggio di eventuali soccorsi) era stata ricoperta da una fitta foresta. Alberi su alberi, cespugli ed erba. Ma troneggiava qualcosa lì in mezzo, due gigantesche torri, coperte da erbe rampicanti.

    4-7-2009-8-24-42-pm

    IMMAGINE NON DESCRITTIVA. LA TORRE è ALTA 10 METRI, LA PIATTAFORMA SI TROVA A 6 E IL MATERIALE E' IN LEGNO


    Raggiungevano i dieci metri di altezza ed erano poste a un centinaio di metri di distanza se non più. Dividevano due ipotetiche zone di battaglia e di questo ce ne si poteva rendere conto grazie ai maxi-schermi che rimandavano costantemente immagini, prese direttamente dalla migliaia di telecamere sparse per la foresta, che fornivano riprese in tempo reale di ogni cosa. Ma perché quel così drastico cambio di ambientazione? Ci avrebbe pensato Mio, la telecronista di fiducia dell'esame a spiegare ogni cosa. Agli spettatori, ai partecipanti e anche ai Kage, anche quel dì seduti nelle comode poltrone, al riparo nella tribuna d'onore. Mio, la chunin di Kiri, fece la sua non apparizione quando la sua voce rimbobò dagli altoparlanti e i fuochi d'artificio scoppiarono in aria, assieme all'ovazione del pubblico.

    Bentornati signore e signori! Rieccoci per la seconda prova dell'esame chunin internazionale!
    Sono Mio Kamiyama, in diretta per voi dalla torre di controllo!


    La torre di controllo era nient'altro che una saletta al chiuso, sulla sommità di una delle tribune. Le telecamere inquadrarono la graziosa pulzella dai capelli corvini, mostrando come fosse comodamente seduta su di una sedia girevole, circondata da teleschermi. Anche lei poteva godere in presa diretta (ancor più di quella fornita al pubblico), di ciò che stava accadendo. O che sarebbe accaduto. Il microfono da tavolo spediva al sua voce per tutta l'arena, aumentadola a dismisura. E lei, da brava cronista, sapeva esattamente cosa fare, per questo non perse tempo.

    Due giorni fa abbiamo visto i nostri partecipanti concludere una gara di corsa, chi più e chi meno brillantemente! I riflettori sono stati puntati per tutto il tempo sui primi e sugli ultimi, e tutti hanno ottenuto un punteggio che aiuterà per superare la prova finale! Ma adesso..

    Fece una pausa teatrale e il tono di voce si fece più grave, per quanto possibile.

    Quei punti sono in pericolo! E già! Volete sapere perché? Allora diamo tutti un'occhiata a questo!

    Tutti i grandi schermi rimandarono la stessa immagine, sicché persino gli shinobi, già presenti e pronti all'interno della foresta, potessero capire cosa stava accadendo. Le immagini rimandavano ad un paio di rotoli. Due rossi e due blu, divisi dalle due parti dello schermo.

    I partecipanti sono stati per prima cosa divise in coppie, strano, eh? E invece sì! E ad ogni coppia sono stati dati due rotoli del medesimo colore: o rosso o blu. Cosa dovete farci, vi chiederete voi, giovani genin?
    Ora ve lo spiego!


    Gli schermi inquadrarono le due torri, parecchio distanti l'una dall'altra, entrambi sormontavano l'intera foresta, altissime. Uno zoom più accurato mostrò come, quasi sulla sommità delle torri (a circa sei metri d'altezza rispetto ai dieci interi), vi fosse una piattaforma recintata. E su di essa si posò la telecamera e Mio schioccò con la lingua.

    Dovete lasciare i rotoli lì entro un tempo limite! Ma pensate sia così facile?

    Scoppiò in una risata e, all'affermazione seguente, il pubblico ammutolì di sorpresa ed eccitazione.

    Per completare la prova non basterà che mettiate tutti e due i rotoli della vostra squadra nella torre, perché la prova stessa richiede che otteniate ALMENO tre rotoli! Per cui lo scontro con l'altra squadra è inevitabile! E c'è anche un'altra cosa.. va da se che chi dei quattro partecipanti resterà senza il rotolo.. verrà BOCCIATO!

    Si seguirono altre regole che furono prontamente riportate sugli schermi. Fischi e applausi si levarono dal pubblico ma, nella foresta, la situazione non era certo così tranquilla. Ciò voleva significare che, della squadra perdente, almeno uno sarebbe tornato a casa. Gli esami sarebbero finiti, per lui. Mio ridacchiò, stiracchiandosi mentre di nuovo le immagini delle telecamere riprendevano ora i genin, nella foresta. Come spiegò subito dopo la ragazza, si sarebbero affrontate quattro squadre per volta, due contro due, ognuno come obbiettivo la propria torre. Il campo in cui si sarebbero fronteggiata sarebbe stato di cento metri per cento, completamente circondati dalla foresta, con la torre al centro della stessa. Dalla loro posizione, vederla era possibile, ovviamente.

    E ora passiamo ad annunciare le prime quattro squadre! Dunque.. partiamo dal campo numero uno, verso la tribuna nord! Abbiamo ad un angolo il secondo arrivato, il misterioso giovane sulla nuvola di sabbia,
    Zend Izuki di Suna! Affianco a lui, il ragazzotto tutto sorprese che salta in testa alle persone! L'energico Toshiro Nishinoya, da Hekisui!
    E a cento metri di distanza, nell'altro angolo, chi abbiamo? Il rosso di Konoha che, solamente per noi, quest'oggi tornerà a vedere! Sto parlando di Yamashita Kazuma! Affiancato dall'elettrizzante moretto che completa il duo di Konoha: Raul.. e basta!


    I grandi schermi inquadrarono le coppie, mostrando come alla squadra mista Suna - Hekisui fosse stato affidato il paio di rotoli blu. Mentre al duo di Konoha, manco a farlo apposta, il paio di rotoli rossi. Chiunque di loro, se avesse dato una sbirciata all'estrmità dei rotoli, avrebbe letto su ognuno il proprio nome seguito da un numero: il totale dei punti consegueti nella prova precedente dell'esame. Stessa cosa per la squadra nel campo numero due, che Mio si apprestò nell'immediato a presentare.

    E dall'altra parte chi abbiamo? Il giocatore in casa, il bel tipo dai capelli scuri e lo sguardo malinconico: Yuichi Yuki! Un nome una garanzia e quelli del posto avranno capito che intendo! In coppia con lui la giovane che ha stupito tutto di un botto alla prova precedente! Da dove li hai presi quegli insetti, Lìf? Miss Arnbjørg (l'ho pronunciato corretto?) da Ame!
    Dall'altro lato c'è lui, signore e signori. Il ragazzo del drago di cristallo, Shiro di Hekisui! In sua compagnia una giovane promessa di Kumo, il ragazzo-volpe dalla coda più morbida che ci sia: Keine!


    Applausi su applausi e inquadrature che mostravano il biondo selvaggio e lo strano e tuttavia interessante metamorfo con legati dietro la schiena (come per tutti gli altri) un rotolo rosso. La ragazza di Ame e quello di Kiri avrebbero avuto quelli blu. La folla era in visibilio e gli animi si stavano già scaldando quando un suono sordo risuonò all'altoparlante. Le dita di Mio avevano battuto sulla sua fronte. Si era scordata qualcosa? Ovviamente.

    AH! DIMENTICAVO! Vi interesserà sapere, Genin all'ascolto, che quello che vi è stato dato non è il vostro rotolo.. è il rotolo del vostro compagno di squadra! E no: non potete scambiarlo in alcun modo! CHE LA PROVA COMINCI!

    Un'informazione che probabilmente sarebbe penetrata dopo nelle giovani menti dei genin. Quel dettaglio rendeva il gioco.. ancor più complesso.

    CITAZIONE

    DISCLAIMER


    La prova sarà arbitrata da ¬Nagi e si occuperà del Team1, composto da Zend e noya, e del Team2, composto da Yamashita e Raul. Io mi occuperò di controllare post per post che lo cose procedano. Come nella prova precedente, non sarà fornito alcun aiuto ai partecipanti. Assegnerò io l'exp a tutti, arbitri compresi. e mi occuperò personalmente di assegnare il punteggio finale della prova.

    Il primo giro di post sarà a turni liberi. Le due squadre sono distanti 100 metri in una foresta, non potete vedervi subito e attaccare. Tuttavia potete cercarvi o tentare di raggiungere la torre (potete farlo in un turno, si trova ad una cinquantina di metri da voi). Al turno seguente, l'arbitro assegnerà i turni di attacco/difesa.

    Regole ON


    1. In questa prima prova, tutti i partecipanti avranno un compagno di squadra che possono aver scelto in precedenza o al quale verranno accorpati casualmente.

    2. In modo casuale, ogni squadra dovrà affrontarne un'altra, il tutto avverrà contemporaneamente con le altre squadre.

    3. A tutte le squadre verrà fornito un rotolo contenente i punti guadagnati dal proprio compagno di squadra durante la prima prova. Non sarà possibile scambiarsi in alcun modo i rotoli tra compagni.

    4. Gli obbiettivi di ogni squadra saranno:

      A. Evitare di perdere il rotolo che si porta, sapendo che, se verrà rubato dall'altra squadra o comunque non giungerà a destinazione, i punti del candidato proprietario del rotolo scenderanno a zero. Questo comporterà la sua immediata squalificazione.

      B. Per completare la prova, sarà necessario che ogni squadra riesca ad ottenere almeno tre rotoli, riuscendo a depositarli all'interno della torre centrale.

      C. I punti guadagnati dal/dai rotolo/i dell'avversario, saranno divisi in parti uguali alla squadra vincitrice.

      D. Se nessuna delle due squadre avversarie depositerà gli almeno 3 rotoli nella torre entro un tempo limite, nessuno avrà superato la prova.

    Regole OFF


    1. I turni saranno decisi per squadre tramite il lancio del dado. Ogni squadra avrà 2 giorni di tempo per postare, non tentendo conto dell'ora. Per cui, se la prima traccia sarà postata il 09/07, si avrà tempo fino all'11/07 alle 23.59 per postare per la squadra 1 che ha l'attacco. Se infatti la squadra 1 dovesse postare il giorno 10/07, la squadra 2 avrebbe fino al 12/07 alle 23.59 per postare.
      NB: non saranno concesse deroghe di tempo, neanche in casi estremi. Non si verrà esclusi dall'evento ma si salterà il turno/i turni, con ciò che ne consegue.

    2. L'esame avrà un tempo limite che verrà annunciato on game, per cui cerchiamo di ottimizzare i tempi.

    3. Suggeriamo, per essere coerenti al 100%, di non preoccuparsi di come le vostre azioni possano influire sull'esame o sulla vita dei pg. Non sono state date regole specifiche in on proprio per favorire un gioco più personale e coerente. Sarà comunque compito dello staff quello di tutelare l'evento, ma siete comunque invitati a giocare per giocare, non per vincere a tutti i costi. Fate uscire fuori il carattere del vostro pg e non pensate,
      da player, a come sfangarla all'esame.

    4. Attenetevi a ciò che viene detto in on, la natura dell'esame viene messo da parte nel momento in cui il vostro pg ha un obbiettivo da raggiungere.

    5. In casi particolari il master si riserva il diritto di concedere post/turni extra nel caso lo ritenga necessario.

    6. Per qualsiasi dubbio, bisogna contattare direttamente chi mastera l'evento ovvero l'arbitro in questione. Altrimenti contattate me direttamente.


    Edited by F u r y - 26/11/2017, 19:19
     
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    Ed eccoci qui, pronti a dare tutti noi stessi in questa misteriosa seconda prova. Io e Yamashita entrammo nell’arena aspettandoci di tutto ma quello che vedemmo non potè che lasciarci senza parole: fatta eccezione per la pista più esterna, tutta l’arena era diventata un’immensa foresta con due alte torri che troneggiavano i centri delle due metà. Io ed il mio compagno, incrociando gli sguardi non potemmo che scambiarci un sorrisetto compiaciuto, infondo come potevamo non esserne contenti: sembrava di essere tornati a casa.

    A quanto pare oggi si gioca in casa! Non possiamo sprecare questa occasione!!!

    Dopo qualche attimo di compiacimento per l’ambientazione mi concentrai però nel cercare di cogliere quanti più dettagli possibile su ciò che ci circondava, questa volta non dovevo lasciarmi cogliere impreparato…
    Osservai con attenzione le due torri, poi iniziai a scrutare i meandri della foresta: alti alberi lasciavano fare breccia solo a pochi raggi di sole, i moltissimi cespugli davano adito a svariate possibilità di nascondersi o tendere trappole. Quella prova sarebbe stata di certo impegnativa ed avrei dovuto fare del mio meglio, sia per la riuscita del mio esame che per quello di Yamashita. Infondo ora che eravamo una squadra le sorti dell’uno gravavano anche sulle spalle dell’altro, io ovviamente mi sentivo decisamente tranquillo nell’avere lui al mio fianco ma quella situazione mi trasmetteva anche un forte senso di responsabilità: io ero lì per accumulare esperienza ma l’obbiettivo del mio compagno ed amico era quello di diventare Chunin; non potevo essere un peso per lui, quindi dovevo impegnarmi ancora di più per non rallentarlo ed anzi potergli dare una marcia in più.
    Fu proprio mentre avevo questi pensieri in mente che finalmente la nostra cronista di fiducia ci diede il benvenuto iniziando con le dovute spiegazioni.

    Bentornati signore e signori! Rieccoci per la seconda prova dell'esame chunin internazionale!
    Sono Mio Kamiyama, in diretta per voi dalla torre di controllo!


    La torre di controllo si trovava in zona rialzata sopra le tribune, era ovviamente impossibile tenere sotto controllo una prova del genere stando sul campo ed apparve quanto mai scontata quella decisione organizzativa, da lì poteva essere l’occhio vigile che controllava ognuno di noi.

    Due giorni fa abbiamo visto i nostri partecipanti concludere una gara di corsa, chi più e chi meno brillantemente! I riflettori sono stati puntati per tutto il tempo sui primi e sugli ultimi, e tutti hanno ottenuto un punteggio che aiuterà per superare la prova finale! Ma adesso..

    Quell’enfasi sulla frase finale mi mise un po’ d’ansia, il momento era arrivato…

    Ecco… Stiamo per sapere di cosa si tratta…

    Quei pochi istanti sembrarono stranamente lunghi ma finalmente la frase continuò

    Quei punti sono in pericolo! E già! Volete sapere perché? Allora diamo tutti un'occhiata a questo!

    Il panico mi colse all’improvviso, in che senso i punti erano in pericolo? La mia attenzione si acuì al massimo per capire bene la situazione in cui ci trovavamo. Sui grandi schermi che circondavano l’arena vennero visualizzati dei rotoli uguali a quelli che ci erano stati dati prima dell’ingresso mentre Mio continuava la spiegazione.

    I partecipanti sono stati per prima cosa divise in coppie, strano, eh? E invece sì! E ad ogni coppia sono stati dati due rotoli del medesimo colore: o rosso o blu. Cosa dovete farci, vi chiederete voi, giovani genin?
    Ora ve lo spiego!


    Parlando dei rotoli non potei fare a meno di osservare il mio e quello di Yamashita mentre ascoltavo il prosieguo del discorso che intanto si era concentrato sulle due torri notate precedentemente, le telecamere inquadrarono una gabbia situata quasi sulla sommità mentre le spiegazioni si facevano sempre più delucidanti.

    Dovete lasciare i rotoli lì entro un tempo limite! Ma pensate sia così facile?

    Ecco il momento cruciale, stava per arrivare la fregatura di quella che sembrava essere una passeggiata.

    Per completare la prova non basterà che mettiate tutti e due i rotoli della vostra squadra nella torre, perché la prova stessa richiede che otteniate ALMENO tre rotoli! Per cui lo scontro con l'altra squadra è inevitabile! E c'è anche un'altra cosa.. va da se che chi dei quattro partecipanti resterà senza il rotolo.. verrà BOCCIATO!

    BOCCIATO! Quella parola occupò pienamente la mia mente, non perché temessi io stesso la bocciatura quanto più perché non avrei mai potuto permettere che il mio amico lo fosse. Difatti il mio sguardo finì proprio su di lui mentre il mio pugno si serrava con decisione.

    Tranquillo Yamashita!!! Non permetterò che tu venga bocciato!

    Per quanto ci fossero seri dubbi sul fatto che lui avesse bisogno di me per superare quella prova il mio desiderio di aiutarlo mi caricò in un modo incredibile che quasi sorprese anche me. Ci tenevo davvero così tanto a quel ragazzo?

    E ora passiamo ad annunciare le prime quattro squadre! Dunque.. partiamo dal campo numero uno, verso la tribuna nord! Abbiamo ad un angolo il secondo arrivato, il misterioso giovane sulla nuvola di sabbia,
    Zend Izuki di Suna! Affianco a lui, il ragazzotto tutto sorprese che salta in testa alle persone! L'energico Toshiro Nishinoya, da Hekisui!
    E a cento metri di distanza, nell'altro angolo, chi abbiamo? Il rosso di Konoha che, solamente per noi, quest'oggi tornerà a vedere! Sto parlando di Yamashita Kazuma! Affiancato dall'elettrizzante moretto che completa il duo di Konoha: Raul.. e basta!


    Ecco la cosa che più ci interessava, gli abbinamenti furono decretati. A noi toccò la coppia Zend – Toshiro…

    Mmh… Ei Yamashita, ma non abbiamo già conosciuto un ragazzo di nome Zend quando eravamo in missione? Se non sbagli eri proprio tu a conoscerlo… Ci regalò quello spettacolo fiammante prima che una tromba marina provasse a venirci addosso… Durante la gara l’ho viso volare su una specie di nuvola di sabbia, deve essere diventato più forte da quella volta… Quel Toshiro invece mi è completamente ignoto, solo visto di sfuggita due giorni fa ma non ha mostrato nulla di particolare.

    Le mie considerazioni furono però interrotte da altre informazioni inerenti ai rotoli, su ognuno c’erano nome e punteggio conseguito nella prova precedente dal partecipante, dopo di ciò ci fu la presentazione delle altre coppie ma quelle non erano una notizia importante ai fini della prova infatti il mio cervello, tramite un’assimilazione selettiva delle informazioni, le snobbò quasi del tutto iniziando invece ad elaborare un buon piano per darci fin da subito il vantaggio che ci servisse. Ormai stavamo per iniziare ma un’ultima sorpresa attendeva pronta a saltare fuori e non poteva che essere Mio e tirare fuori il coniglio dal cappello.

    AH! DIMENTICAVO! Vi interesserà sapere, Genin all'ascolto, che quello che vi è stato dato non è il vostro rotolo.. è il rotolo del vostro compagno di squadra! E no: non potete scambiarlo in alcun modo! CHE LA PROVA COMINCI!

    Quella notizia buttata così a caso fu un fulmine a ciel sereno, mi divise praticamente in due: da un lato tirai un grande respiro di sollievo nel sapere che il mio rotolo fosse nelle mani blindate di Yamashita, dall’altro la paura di non essere in grado di proteggere il rotolo del mio compagno mi assalì. Mi voltai verso di lui cercando di ritrovare la calma, infondo pensandoci bene non era cambiato poi così tanto visto il motivo che mi spingeva a dare il massimo. Dovevo solo impegnarmi per aiutare lui!

    Yamashita… non potevo chiedere di meglio se non che fossi tu a custodire il mio rotolo. So che è nelle migliori mani che potessero esserci! Per quanto mi riguarda io difenderò il tuo con le unghie e con i denti!

    Un attimo di pausa mi lasciò il tempo di completare il piano che aveva già iniziato a prendere forma nella mia mente e lo comunicai al mio compagno.

    Ora però pensiamo alla prova, è una bella situazione problematica… Avendo poco tempo non possiamo sprecarne a cercarli nei modi convenzionali o sperare che siano loro ad attaccare noi. Per fortuna recentemente ho appreso un jutsu che potrà aiutarci a trovarli ma ha un punto debole, mentre lo uso mi espone completamente. Dovrai farmi da diversivo mentre lo utilizzo nel caso ci attaccassero. La mia idea è di arrivare subito più vicini possibile alla torre in modo da avere una posizione centrale, da lì io resterei nascosto ad usare la mia tecnica e tu dovresti attirare l’attenzione stando allo scoperto. Se siamo fortunati e loro non ci trovano subito potremmo approfittare dell’effetto sorpresa qual’ora la mia idea funzioni. Altrimenti li inceneriremo apertamente!

    E con enfasi sarcastica sulla frase finale tesi il pugno verso Yamashita

    Ci stai?

    Sorridendo attesi la sua risposta ed in caso di feedback positivo avrei iniziato la corsa verso la torre saltando di ramo in ramo in modo da non dare a vedere troppo la mia presenza. Giunto a circa cinque o sei metri dalla torre mi sarei fermato appollaiato tra i fitti rami di un grande albero e li avrei dato il via alle danze concentrando il chakra provando ad unire i palmi delle mani come in preghiera. Quando pronto avrei iniziato a rilasciare il mio chakra e dalle mani che fungevano da centro nevralgico e catalizzare si sarebbe dovuta espandere una sorta di cupola trasparente che, a condizione che le mie mani fossero rimaste unite, avrebbe continuato la sua crescita fino a raggiungere un raggio di circa venti metri in ogni direzione e mi avrebbe messo a conoscenza di qualsiasi individuo nel suddetto spazio. Se tutto fosse andato come previsto la prima parte del piano sarebbe stata completata. Per mia fortuna le uniche persone attualmente in zona eravamo io, Yamashita ed i nostri avversari quindi non ci sarebbero stati dubbi sull’identità delle due presenze diverse da me ed il mio compagno.

    Bene ora devo concentrarmi sugli input trasmessi dalla cupola… Mi raccomando Yamashita fai attenzione…

    Azioni:
    Barriera formazione a cupola -18

    Resistenza 200/200
    Stamina 182/200
     
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    Colui che è e si spera sarà

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    Raul
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    La folla, le urla, i cori di incitamento, sembrava quasi di essere tornati alla prima prova, a quella corsa folle che si era dimostrata essere solo l'inizio del nostro esame, ma qualcosa era cambiato, o meglio io ero cambiato: le bende non c'erano più, niente ostruiva più la mia vista ed ora più che mai i miei occhi potevano vedere, finalmente il mondo era tornato come lo conoscevo, a colori e libero da quell'onnipresente oscurità. Avevo tanto da recuperare, tanto da dimostrare, avevo un villaggio di cui dovevo tenere alto il nome, avevo un obbiettivo da realizzare, non mi sarei potuto risparmiare questa volta, non potevo più permettermi errori, bisognava cominciare a fare sul serio. Quella prova sarebbe stata a squadre, saremmo stati io e Raul, anche se ignoravo completamente che cosa ci saremmo trovati di fronte, potevo solo immaginare cosa si celasse dietro le porte di quella gigantesca arena che si stagliava imponente davanti a noi, era senza dubbio l'edificio più grande che avessi mai visto. Mi girai verso il mio compagno e amico, volevo condividere con gli pensieri e sensazioni, in fondo non era proprio quello che si fa con gli amici in un momento di tensione?

    "Cavolo è enorme! Chissà che prova ci toccherà affrontare!"

    Entrambi eravamo curiosi e tesi, lo leggevo negli occhi del mio compagno, ma c'era anche determinazione e forza, due elementi di cui avremmo avuto tanto bisogno entrambi. Dopo qualche minuto di attesa ci vennero spalancate le porte d'ingresso, noi come le altre coppie di Genin venimmo scortati all'interno di quel luogo gigantesco, solo per finire a bocca aperta dopo pochi secondi: davanti a noi vedemmo comparire una gigantesca foresta piena di giganteschi alberi dalla grande corteccia e dalle verdi chiome, in tutto e per tutto simile a quella che circondava Konoha, cosa mi fece venire un po' di nostalgia della mia terra natale, in fondo era dalla missione al paese dell'ex- neve che non passavo tutto quel tempo lontano da casa e sebbene fosse per un motivo importante era comunque una lontananza che stavo cominciando a sentire sulla mia pelle. In ogni caso non fui l'unico a rimanere stupito, anche Raul guardò strabiliato il secondo campo di prova:

    "A quanto pare oggi si gioca in casa! Non possiamo sprecare questa occasione!!!"

    Annii, aveva perfettamente ragione, avremmo dovuto sfruttare quel vantaggio al massimo vivendo da sempre vicino a quel tipo di paesaggio naturale. Cominciai a guardarmi intorno con attenzione, ora che avevo di nuovo la possibilità di farlo non mi sarei perso nemmeno un dettaglio: tutta l'arena era sotto l'occhio rovente del sole, che illuminava ogni albero e cespuglio facendomi percepire una temperatura di gran lunga più alta rispetto a quello a cui mi ero abituato in quel villaggio, un percorso esterno che sembrava estendersi ad anello era privo di vegetazione, probabilmente era collegato ad eventuali misure di sicurezza, ma in ogni caso non erano minimamente le cose che spiccava di più in quel posto, bensì di trattavano di due alte torri dall'aspetto metallico che spuntavano al centro di questa foresta. Cercai di concentrare il mio sguardo su di loro, non sembravano molto lontane e probabilmente non erano più alte di una decina di metri, di certo non le avevano messe li per caso, ma più che aspettare di scoprire il loro ruolo nella nostra prova non potevamo fare. Come ad esaudire i miei pensieri, da degli altoparlanti di cui ignoravo la posizione cominciò ad uscire la voce della telecronista della prima prova, finalmente stavamo per cominciare:

    "Bentornati signore e signori! Rieccoci per la seconda prova dell'esame chunin internazionale!
    Sono Mio Kamiyama, in diretta per voi dalla torre di controllo!"


    La folla fece sentire il suo coro di approvazione in risposta alla voce della ragazza, gli spettatori sembrava star aspettando l'inizio della prova quasi quanto noi partecipanti. Cominciai fare dei respiri lenti e profondi, cercando di concentrarmi e regolarizzare il mio battito, volevo essere pronto a tutto:

    "Due giorni fa abbiamo visto i nostri partecipanti concludere una gara di corsa, chi più e chi meno brillantemente! I riflettori sono stati puntati per tutto il tempo sui primi e sugli ultimi, e tutti hanno ottenuto un punteggio che aiuterà per superare la prova finale! Ma adesso.."

    La sua pausa creò ulteriore suspance, senza rendermene conto mi trovai quasi a non respirare, in attesa delle sue fatidiche parole:

    "Quei punti sono in pericolo! E già! Volete sapere perché? Allora diamo tutti un'occhiata a questo!"

    Degli schermi giganti si accesero in vari punti dell'arena, rivelandoci l'immagine di due rotoli di colore diversi, due blu e due rossi. La mia curiosità non fece che aumentare, mentre la donna continuava la sua importante spiegazione:

    "I partecipanti sono stati per prima cosa divise in coppie, strano, eh? E invece sì! E ad ogni coppia sono stati dati due rotoli del medesimo colore: o rosso o blu. Cosa dovete farci, vi chiederete voi, giovani genin?
    Ora ve lo spiego!"


    Finalmente mi fu chiaro l'utilità di quei rotoli che gli addetti avevano consegnato a me e a Raul, intimandoci di non aprirli fino a diversa indicazione. Cercai di concentrare il mio fine udito sulle sue parole, non volevo perdermi una singola parola, ogni dettaglio poteva essere fondamentale per una positiva risoluzione della prova. Gli schermi cambiarono immagine, mostrandoci le due appariscenti torri al centro dell'arena:

    "Dovete lasciare i rotoli lì entro un tempo limite! Ma pensate sia così facile?"

    La risata dell'annunciatrice riempì gli altoparlanti, di certo non poteva trattarsi di un compito così semplice, cerca senz'altro un tranello sotto e non tardammo a scoprirlo:

    "Per completare la prova non basterà che mettiate tutti e due i rotoli della vostra squadra nella torre, perché la prova stessa richiede che otteniate ALMENO tre rotoli! Per cui lo scontro con l'altra squadra è inevitabile! E c'è anche un'altra cosa.. va da se che chi dei quattro partecipanti resterà senza il rotolo.. verrà BOCCIATO!"

    Sgranai subito gli occhi sentendo le sue parole e guardai preoccupato il mio compagno, quello che aveva detto significava due cose, la prima è che avremmo dovuto fare di tutto per difendere i nostri rotoli e la secondo che per vincere avremmo dovuto mandare qualche altro Genin a casa, pena la nostra bocciatura. Mi resi che per quanto fosse dura come cosa aveva perfettamente senso, in quel momento tutti noi Genin eravamo sia compagni, che avversari, non c'era posto per le carinerie, se avrei voluto davvero diventare Chunin avrei dovuto far finire prematuramente l'esame di qualche mio coetaneo, non c'era altro modo. Tra un pensiero e l'altro continuai ad osservare gli schermi che nel frattempo stavano continuando a spiegare le altre regole, tra cui spiccò quella che metteva a me e a Raul contro un'altra coppia di Genin, sarebbe stato con loro che avremmo dovuto combattere per ottenere il terzo rotolo. La prova quindi era duplice, dovevamo sia attaccare i nostri avversari che difendere il nostro rotolo, di certo non una sfida facile, ma non mi sarei aspettato niente di me dall'esame Chunin:

    "E ora passiamo ad annunciare le prime quattro squadre! Dunque.. partiamo dal campo numero uno, verso la tribuna nord! Abbiamo ad un angolo il secondo arrivato, il misterioso giovane sulla nuvola di sabbia,
    Zend Izuki di Suna! Affianco a lui, il ragazzotto tutto sorprese che salta in testa alle persone! L'energico Toshiro Nishinoya, da Hekisui!
    E a cento metri di distanza, nell'altro angolo, chi abbiamo? Il rosso di Konoha che, solamente per noi, quest'oggi tornerà a vedere! Sto parlando di Yamashita Kazuma! Affiancato dall'elettrizzante moretto che completa il duo di Konoha: Raul.. e basta!"


    Zend e Toshiro...non avevo mai sentito parlare del secondo, ma il primo lo conoscevamo bene entrambi, ci eravamo già scontrati con lui, ma non gli avevo mai visto usare una nuvola di sabbia, di certo doveva aver fatto dei progressi dal nostro ultimo incontro, non avremmo dovuto abbassare la guardia nemmeno per un secondo. Raul sembrò essere della stessa idea, infatti si rivolse subito a me per parlare di quello che avevamo pensato entrambi:

    "Mmh… Ei Yamashita, ma non abbiamo già conosciuto un ragazzo di nome Zend quando eravamo in missione? Se non sbagli eri proprio tu a conoscerlo… Ci regalò quello spettacolo fiammante prima che una tromba marina provasse a venirci addosso… Durante la gara l’ho viso volare su una specie di nuvola di sabbia, deve essere diventato più forte da quella volta… Quel Toshiro invece mi è completamente ignoto, solo visto di sfuggita due giorni fa ma non ha mostrato nulla di particolare."

    "Sì hai perfettamente ragione, non dobbiamo sottovalutarlo. Anch'io non ho idea di chi sia quel ragazzo, ma in ogni caso non abbassiamo la guardia, non voglio avere brutte sorprese"

    L'annunciatrice ci comunicò anche gli altri accoppiamenti, mettendo Shiro, l'unico altro volto noto, dall'altra parte, peccato mi avrebbe fatto piacere affrontare il suo drago di cristallo che aveva fatto tanto scalpore nella prima prova, di certo avrei avuto altre occasione per affrontarlo più avanti, ne ero certo. Lo schermo inquadrò prima noi e poi l'altra squadra, i nostri rotoli rossi contro i loro blu, mi venne da sorridere, di certo sapevano proprio come creare delle belle sfide.Abbassai per un attimo lo sguardo sul mio rotolo e notai che vi era scritto il mio nome e il punteggio che avevo ottenuto nella prima prova, un altro ricordo di quello che dovevo buttarmi alle spalle e superare. Mi stavo già cominciando a preparare una strategia per cominciare con il botto, ma la mia concentrazione fu nuovamente interrotta dagli altoparlanti:

    "AH! DIMENTICAVO! Vi interesserà sapere, Genin all'ascolto, che quello che vi è stato dato non è il vostro rotolo.. è il rotolo del vostro compagno di squadra! E no: non potete scambiarlo in alcun modo! CHE LA PROVA COMINCI!"

    Guardai ancora una volta Raul con aria sorpresa, rendendomi conto che tenevamo nelle mani il destino dell'altro. Mi venne da sorridere guardandolo, non mi sarebbe venuto in mente nessun altro a cui affidare il mio rotolo, ne avrebbe sicuramente preso cura:

    "Yamashita… non potevo chiedere di meglio se non che fossi tu a custodire il mio rotolo. So che è nelle migliori mani che potessero esserci! Per quanto mi riguarda io difenderò il tuo con le unghie e con i denti!"

    "Concordo con te, so che nelle tue mani il mio rotolo sarà al sicuro. Tu puoi stare tranquillo con il tuo, dovranno passare sul mio cadavere per averlo"

    Il nostro fu un breve ma intenso scambio di fiducia, ancora una volta fui davvero felice di poter avere lui come mio compagno, insieme avremmo potuto fare qualsiasi cosa. I nostri sguardi passarono però da divertiti e sollevati a concentrati, dovevamo prendere un rotolo dalla squadra avversaria e ci sarebbe servito un piano adatto:

    "Ora però pensiamo alla prova, è una bella situazione problematica… Avendo poco tempo non possiamo sprecarne a cercarli nei modi convenzionali o sperare che siano loro ad attaccare noi. Per fortuna recentemente ho appreso un jutsu che potrà aiutarci a trovarli ma ha un punto debole, mentre lo uso mi espone completamente. Dovrai farmi da diversivo mentre lo utilizzo nel caso ci attaccassero. La mia idea è di arrivare subito più vicini possibile alla torre in modo da avere una posizione centrale, da lì io resterei nascosto ad usare la mia tecnica e tu dovresti attirare l’attenzione stando allo scoperto. Se siamo fortunati e loro non ci trovano subito potremmo approfittare dell’effetto sorpresa qual’ora la mia idea funzioni. Altrimenti li inceneriremo apertamente!"


    Annuii sentendo le parole del mio compagno che mi allungò il pugno come a confermare il nostro piano, avevamo pensato entrambi la stessa cosa, di certo non si poteva dire che non ci trovassimo sulla stessa lunghezza d'onda:

    "Sì mi sembra un ottimo piano, avevo pensato anch'io ad una strategia simile, ma non sapevo di questa tua utilissima tecnica, di certo ci sarà molto di aiuto. Facendo da esca avrò addosso il fuoco nemico, cosa che ti permetterà di prenderli alle spalle e fargli la festa. Solo non mi stare troppo lontano, se dovessero tentare un approccio simile e fossero più veloci di noi potrebbero prendere te di sorpresa e sarebbe un bel macello. "

    Gli battei il pugno con trasporto, eravamo entrambi carichi e determinati, avevamo un ottimo piano, niente ci avrebbe potuto fermare:

    "Facciamolo"

    A quel punto mi sarei messo in posizione, pronto a scattare come alla corsa e quando anche Raul fosse stato pronto avrei cercato di partire tentando di spingere con le mie gambe in avanti in direzione della torre, cercando di raggiungerla il prima possibile, di certo anche l'altra squadra avrebbe fatto lo stesso, quindi avrei cercato di tenermi pronto provando a monitorare con il mio udito tutti i possibili rumori intorno a me, rami calpestati, un fruscio anomalo, un respiro affannoso, un rumore di passi, avrei cercato di spingere il mio udito nelle mie vicinanze e cogliere ogni eventuale suono, sperando di poter sentire da dove sarebbero arrivati i nostri avversari e poterli così prendere in contropiede. Mi sentivo pronto, mi sentivo carico, il mio cuore batteva con forza, pompando il sangue nelle vene e nelle arterie, ogni mio muscolo era in tensione, pronto a fare al meglio il suo lavoro, sentivo l'ansia e la tensione dentro di me, ma non cercavo di mandarle via, sapevo che era una cosa impossibile, provavo invece a controllarle, ad usarle a mio vantaggio per essere più attento e scrupoloso, non potevo più permettermi errori, lo dovevo a me stesso e al mio compagno Raul, era suo il rotolo che difendevo, era il nostro esame a rischio in quella prova e non mi sarei risparmiato, avremmo preso quel giubbotto a tutti i costi.

    Scheda

    Azioni:
    -Corsa verso la torre
    -Focalizzo il mio udito intorno a me per cercare di captare rumori sospetti legati alla squadra avversaria

    Resistenza: 250-1=249
    Stamina: 500


    Maestrie e Abilità attive:
    -Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    -Maestria: Mangiafuoco-II° Livello Combustione
    -Maestria:Maestro di Ninjutsu-I° Livello Fontana
    -Orientative e geografiche III° Livello


    Edited by Stompo - 11/7/2017, 14:03
     
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    Due blocchi di cemento. Le gambe di Toshiro, dopo lo sforzo a cui erano state sottoposte per arrivare in fondo alla prima prova dell'esame, sembravano essere due blocchi di cemento. Fortunatamente gli organizzatori graziarono lui e gli altri partecipanti con due giorni di riposo, più che sufficienti per acquistare nuovamente sensibilità agli arti.
    Non aveva mai corso così tanto in vita sua, nemmeno quella volta che dovette scappare da un gang di felini per mettere in salvo il pesce appena comprato al mercato. Gang, non branco, quella era decisamente una gang. Il capo era un grosso e grasso gatto bianco con gli occhi cattivi, i suoi minions erano tutti magri e spelacchiati.
    Se la prima parte dell'esame era stata impegnativa, Toshiro si aspettava che le successive lo sarebbero state ancora di più. E infatti.
    La pista in tartan su cui un paio di giorni prima i partecipanti avevano corso era sparita. O meglio, era probabilmente coperta dalla foresta che magicamente occupava quasi interamente l'interno dell'arena.

    “WOOOOOOOOOW!”

    Noya era facilmente impressionabile, ma tutto quello era davvero spettacolare. Fare crescere una foresta? Semplicemente wow. Lui al massimo aveva visto il suo vicino di casa estrarre monetine dalle orecchie dei bimbi che passavano, nulla di più. Il livello era stato decisamente oltrepassato.
    E non era finita lì! In mezzo alla vegetazione, distanti l'una dall'altra, si ergevano due torri di dubbia funzionalità. Sicuramente avevano uno scopo all'interno di quella che sarebbe stata la prova di quella giornata, ma Noya non riusciva a capire a cosa potessero servire. Niente, neanche grattandosi la tempia con fare accigliato. Avrebbe dovuto aspettare e imparare di che morte morire.

    “Due giorni fa abbiamo visto i nostri partecipanti concludere una gara di corsa, chi più e chi meno brillantemente! I riflettori sono stati puntati per tutto il tempo sui primi e sugli ultimi, e tutti hanno ottenuto un punteggio che aiuterà per superare la prova finale! Ma adesso..”

    Toshiro si sentì chiamato in causa non appena si fece riferimento agli 'ultimi'. Istintivamente si portò una mano alla nuca facendo una linguaccia, imbarazzato. Non aveva di certo dato prova di grandi abilità durante la precedente prova, e a posteriori se ne vergognava un po'. Avrebbe dovuto fare scintille! Magari comprando dei fuochi d'artificio. Peccato che ormai fosse troppo tardi per andare a procurarsi dei petardi.
    Avrebbe potuto introdurli in arena? Beh, considerato che c'è chi gira con carte bomba e sa sputare fuoco, un paio di fuochi artificiali non avrebbero creato particolare trambusto.

    “Quei punti sono in pericolo! E già! Volete sapere perché? Allora diamo tutti un'occhiata a questo!”

    Smettendo di pensare a cose stupide (e credetemi, è un evento) il ragazzo drizzò le orecchie alle parole della sempre vispa – troppo vispa – telecronista.

    “I partecipanti sono stati per prima cosa divise in coppie, strano, eh? E invece sì! E ad ogni coppia sono stati dati due rotoli del medesimo colore: o rosso o blu. Cosa dovete farci, vi chiederete voi, giovani genin? Ora ve lo spiego!”

    Ecco rivelato l'arcano. Una volta giunto in arena, Noya era stato informato che quel giorno avrebbe dovuto fare coppia con un altro ninja per sostenere la prova. Lo conosceva? Era l'uomo degli uccelli! Quei corvi maledetti da cui si era spostato prontamente per evitare che evacuassero qualsivoglia liquido dal loro corpo. Maledetti pennuti!

    “Yo! Piacere, io sono Noya!”

    Si presentò al suo compagno, che a quanto indicava il coprifronte proveniva da Suna. In effetti non era così difficile da immaginare, non era sempre lui che si era fatto la pista svolazzando su una nuvola di sabbia? Ahhhh! Perché anche il genin di Hekisui non era capace di fare cose toghe come quelle?

    “MI PIACCIONO UN SACCO I TUOI CAPELLI!”

    Perché ascoltare le regole quando poteva frastornare il ragazzo con il suo soavatrillante tono di voce?

    “Dovete lasciare i rotoli lì entro un tempo limite! Ma pensate sia così facile? ”


    Fattibile. Ma figurati se non c'era la fregatura.

    “Per completare la prova non basterà che mettiate tutti e due i rotoli della vostra squadra nella torre, perché la prova stessa richiede che otteniate ALMENO tre rotoli! Per cui lo scontro con l'altra squadra è inevitabile! E c'è anche un'altra cosa.. va da se che chi dei quattro partecipanti resterà senza il rotolo.. verrà BOCCIATO!”

    “CHE COOOSA?!”

    Bocciato? Dopo tutta la fatica dell'altro giorno? Ma è legale?
    Può passare il dover cercare di conquistare un terzo rotolo facendo a botte, quello era normale che fosse previsto, ma sbattere fuori senza ritegno chiunque perdesse il proprio rotolo...
    Noya si sistemò per bene il coprifronte prima di osservarsi intorno, vedendo solo verde. Sorrise, pensando a casa sua.

    “E ora passiamo ad annunciare le prime quattro squadre! Dunque.. partiamo dal campo numero uno, verso la tribuna nord! Abbiamo ad un angolo il secondo arrivato, il misterioso giovane sulla nuvola di sabbia,
    Zend Izuki di Suna! Affianco a lui, il ragazzotto tutto sorprese che salta in testa alle persone! L'energico Toshiro Nishinoya, da Hekisui!
    E a cento metri di distanza, nell'altro angolo, chi abbiamo? Il rosso di Konoha che, solamente per noi, quest'oggi tornerà a vedere! Sto parlando di Yamashita Kazuma! Affiancato dall'elettrizzante moretto che completa il duo di Konoha: Raul.. e basta!”


    Toshiro, non appena sentì il suo nome, replicò quel che aveva già fatto durante la scorsa prova: alzò entrambe le braccia e iniziò a salutare (chi?) come un forsennato. Le telecamere lo avrebbero ripreso, no?
    I nomi degli altri partecipanti non dicevano niente al genin di Hekisui, magari una volta davanti agli occhi li avrebbe riconosciuti, ma per ora non riusciva a collegare i nomi ad alcun volto.
    Yamashita Kazuma e Raul Ebasta. Che strano cognome quest'ultimo!

    “E dall'altra parte...”

    Ecco spiegata la presenza della seconda torre: nell'arena si sarebbero svolte contemporaneamente due prove.

    “AH! DIMENTICAVO! Vi interesserà sapere, Genin all'ascolto, che quello che vi è stato dato non è il vostro rotolo.. è il rotolo del vostro compagno di squadra! E no: non potete scambiarlo in alcun modo! CHE LA PROVA COMINCI!”

    “CHE COOOOSA?”

    Ancora una volta il ragazzo rimase a bocca aperta, esterrefatto. Prontamente mise mano al 'suo' rotolo e sentì come cadergli addosso un macigno pesantissimo, un peso sulle spalle che per un attimo gli tolse il fiato.
    Quando decise di partecipare prese l'intera questiona sottogamba, sul ridere, alzando le spalle e rassicurandosi che 'al massimo sarebbe tornato a casa sempre come un genin, però un genin che aveva visitato Kiri!'.
    Ora la questione era completamente differente. Non stava più partecipando per se stesso, doveva riuscire in quella prova per assicurarsi che il suo compagno andasse avanti. Quella circostanza richiedeva tutto un differente modo di pensare e agire, non poteva più continuare a fare il buffone. O almeno, non poteva più fare SOLO il buffone.

    “Ehi.”

    Si mise di fronte al genin di Suna, lo guardò in faccia con un'espressione incredibilmente seria e si puntò il pollice contro il torace

    “Sarò anche piccolino ma picchio forte. Nessuno avrà vita facile se vuole mettere le mani su questo rotolo.”

    Non fece nessuna promessa, non aveva le garanzie per assicurare che, al cento per cento, avrebbe impedito che il rotolo gli venisse strappato dalle mani. Quello che però poteva assicurare, e ci avrebbe scommesso le mani, era che si sarebbe impegnato al massimo e che avrebbe fatto tutto il possibile per evitare di perdere.

    “Yo! Andiamo a fare un po' di casino!”


    Noya si scrollò di dosso tutta la serietà che fino a pochi secondi prima aveva indossato, sfoggiando il suo solito sorriso marpione.
    Avvicinò tra loro le mani per eseguire i sigilli che gli avrebbero permesso di creare cinque copie identiche a lui. La tecnica della moltiplicazione del corpo era ormai diventata abituale in quel periodo.
    Fece un cenno al compagno per poi partire di corsa verso la torre, entrando in quell'area di foresta che avrebbe ospitato l'inevitabile scontro tra le due squadre. L'immancabile maglietta arancione fosforescente non giocava particolarmente in suo favore, in termini di mimetismo, ma era per quello che aveva pensato ai cloni.

    “Chi arriva ultimo offre il pranzo!”


    Nishinoya

    Azioni eseguite:

    - Moltiplicazione del corpo (5 copie)
    - Corsa vero la torre


    Resistenza: 180-1 = 179
    Stamina: 170-5 = 165
     
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    Due giorni passarono dal termine di quella caotica corsa che mi aveva visto tra i primi e durante la quale mi sentii apprezzato per la prima volta da qualcuno per le mie capacità ninja. Era qualcosa di assolutamente strano ed al quale non ero minimamente abituato che però mi seppe rendere felice per qualche momento, felicità che però non durò a lungo appena i dubbi tornarono alla mente.
    Durante la prima prova avevo dato il meglio di me fino a consumare quasi tutte le energie riuscendo così a conquistare una posizione di rispetto ma purtroppo continuavo a non credere che una cosa del genere potesse aiutarmi a capire quale parte di me accettare. Nonostante mi fossi sforzato all'inverosimile per stare in testa al gruppo sentivo di non essere arrivato da nessuna parte, come se tutto ciò fosse stato completamente inutile. Non capivo.
    La soluzione ai miei dubbi era in realtà molto più semplice di quanto credessi, solo che non era ancora giunto il momento di conoscerla. Il tempo necessario per arrivare ad essa poteva essere molto lungo oppure molto breve, magari il tempo stesso della seconda prova.
    Quando ogni cosa fu al suo posto venimmo fatti finalmente entrare all'interno dell'arena che però era variata drasticamente rispetto a due giorni prima. Il campo visto in precedenza era stato sostituito da una folta foresta che copriva quasi tutta l'area lasciando giusto un po' di margine lungo la pista esterna, mentre dislocati in diverse posizioni vi erano differenti schermi che trasmettevano in diretta tutto quanto. Naturalmente saremmo stati nuovamente l'oggetto del divertimento di altri. Chissà cosa avrebbe pensato Mashiro dalla tribuna.


    * Perché proprio una foresta? *

    Non appena misi piede all'interno della verde arena la solita sensazione di disagio legata all'ombra degli alberi mi percorse lungo tutte le membra facendomi rabbrividire. Le zone in cui il Sole riusciva a penetrare erano veramente poche e di piccole dimensioni, mi sarei dovuto accontentare di quel poco che c'era. Una cosa del genere non avrebbe intaccato minimamente il mio modo di agire ma tra il combattere con una costante sensazione di disagio ed il combattere senza ovviamente avrei scelto la seconda opzione. Non appena fossi entrato nel vivo dell'azione non avrei più avuto modo di pensare ad essa.

    -Yo! Piacere, io sono Noya! MI PIACCIONO UN SACCO I TUOI CAPELLI!

    Al mia fianco vi era un ragazzo dai capelli neri, con un ciuffo biondo al centro, che senza battere ciglio dimostrava un'esuberanza che mai sarei riuscito a dimostrare, fondamentalmente perché non era parte del mio carattere. In quella precisa occasione saremmo stati compagni, compagni che avrebbero dovuto collaborare per portare a termine l'incarico assegnato. Non avevo alcun problema nel parlare con le altre persone, nonostante i miei molti difetti ero perfettamente in grado di intrattenere una discussione dai toni civili anche se le mie esperienze passate potevano far trasparire il contrario. Dipendeva molto dalle circostanze nelle quali mi trovavo e da chi avevo effettivamente dinnanzi. Noya non sembrava essere una cattiva persona o qualcuno del quale non ci si poteva fidare, appariva come una persona comune esattamente come apparivo io agli occhi degli estranei. Il suo modo di essere forse mal si addiceva ad una persona come me ma non per questo avrei dimostrato disprezzo o scortesia, forse in quell'occasione non avrei nemmeno giudicato se apparteneva alla categoria dei deboli, di cui ormai facevo parte, o dei forti. Forse...

    -Zend Izuki, piacere. Sono particolari lo so.

    Il tono di voce fu molto tranquillo e cortese, non c'era alcuna menzogna o senso nascosto nelle mie parole. Anche quello sarebbe potuto essere un passo verso la soluzione. La verità.
    Ascoltai con estrema attenzione le parole della telecronista visto che non volevo correre il rischio di perdermi qualche parte fondamentale della spiegazione. La seconda prova era a tutti gli effetti una sfida a squadre che consisteva nel collocamento dei propri rotoli, più uno di quella avversaria, all'interno della torre presente al centro dell'arena. Una sfida molto diversa rispetto alla precedente che presentava due problemi, tre nel nostro caso, da non poco conto: la bocciatura per la perdita del proprio rotolo, l'affidamento del proprio rotolo al compagno di squadra e Yamashita.
    Per almeno uno di noi quattro sarebbe stata la fine dell'avventura nelle terre di Kiri e nel peggiore dei casi lo sarebbe stato per tutti. Se nessuno fosse riuscito a conquistare e collocare tre rotoli entrambe le squadre sarebbero state bocciate. Era innegabile la severità di quella seconda prova che obbligava tutti quanti a dare il meglio di se stessi, anche in virtù del fatto che ognuno era responsabile del proprio compagno di squadra. Essere sconfitti significava distruggere le speranze dell'altro. Noya esclamò per la sorpresa diverse volte mentre Mio spiegava le regole della seconda prova e sinceramente anche io fui sorpreso di quella decisione ma se quelle erano le regole stabilite allora non c'era altro da fare che impegnarsi. Io ero lì perché Mashiro mi aveva "convinto" e perché avevo dei doveri nei confronti del villaggio e del Kazekage, ma sapere che il proprio futuro era nelle mani di un altro cambiava le carte in tavola. Sentivo su di me il peso di una responsabilità enorme, se io potevo non aver alcun interesse nella promozione non potevo affermare lo stesso per Noya. Se ci tenesse o meno lo sapeva solo lui.


    -Ehi. Sarò anche piccolino ma picchio forte. Nessuno avrà vita facile se vuole mettere le mani su questo rotolo.

    -Fai attenzione a Yamashita, se non ricordo male ha i capelli rossi o qualcosa di simile. E' veramente forte. Io farò il possibile per il tuo rotolo.


    Una sola volta mi ero scontrato con il Genin di Konoha ed il risultato fu tutt'altro che positivo, sia fisicamente che psicologicamente. Dovevo prestare attenzione alle sue mosse ed evitare in qualsiasi modo di perdere il rotolo, conoscevo fin troppo bene il divario tra me ed il ragazzo di Konoha. Anche se ero leggermente migliorato dal nostro scontro sicuro non potevo tenere il suo passo.
    Feci scorrere il chakra lungo tutto il corpo facendone concentrare una parte nel basso ventre pronto per farlo migrare verso la giara di sabbia mentre la parte restante si sarebbe concentrata nella parte superiore del corpo e nelle mani. Per prima cosa cominciai ad eseguire i sigilli per la moltiplicazione oboro mentre il chakra necessario passava lentamente verso l'esterno così da poter essere plasmato a mia immagine e somiglianza, in questo modo avrei tentato di creare quindici copie di me stesso che a seconda dell'occorrenza si sarebbero potute muovere autonomamente oppure eseguendo i miei stessi movimenti. Una volta terminata la prima tecnica il chakra concentrato nella parte inferiore sarebbe penetrato all'interno dell'attrezzo che portavo legato sulla schiena in modo da far uscire la sabbia contenuta dentro, ed una volta fuori l'avrei utilizzata per provare a plasmare un clone che avesse anch'esso le mie stesse fattezze. In questo modo avrei generato sul campo sedici cloni. In questo particolare occasioni tutte le copie avrebbero imitato i miei movimenti, con la peculiarità che il clone di sabbia si sarebbe stato in testa al gruppo dei molteplici Zend presenti sul campo.
    Facendo ciò però consumai buona parte della riserva di sabbia che potevo portare con me, quella restante forse sarebbe bastata per due o tre sunajutsu ma non di più.


    -Yo! Andiamo a fare un po' di casino!....Chi arriva ultimo offre il pranzo!

    Noya scattò in avanti verso la torre che troneggiava sull'intera area, c'erano buone possibilità che i nostri avversarsi facessero altrettanto e che quindi la zona dello scontro si sarebbe limitata all'area limitrofa alla torre. Scattai in avanti seguendo il ragazzo mentre cercavo di infilare il rotolo all'interno del taschino porta-armi che era vuoto. Probabilmente sarebbe stato più sensato percorrere il bordo della foresta nel tentativo di evitare uno scontro diretto ma questo aveva senso solo se i nostri avversarsi si sarebbero effettivamente diretti verso la torre. Le supposizioni non servivano a nulla vista la decisione presa. Se anche Yamashita ed il suo compagno si erano diretti verso la zona centrale allora non avremmo dovuto far altro che affrontarli.

    * Come riesce a mantenere un atteggiamento simile? *

    Un combattimento che valeva sogni per alcuni, soluzioni per altri.

    Scheda Zend Izuki
    -Parlato
    * Pensato *

    -Parlato Noya

    Resistenza: 100
    Chakra: 200
    Azioni:
    - Tecnica della Moltiplicazione Oboro per creare 15 copie [-5 Chakra]
    - Tecnica del Clone di Sabbia [-5 Chakra]
    - Scatto in avanti per seguire Noya, le copie imitano lo spostamento [-1 Resistenza]

    Valori Resistenza-Chakra post-azioni:
    Resistenza: 100-1= 99
    Chakra: 200-5-5= 10
     
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    La seconda fatidica prova dei tanto attesi esami chunin era finalmente iniziata. Da un lato, il già affermato duo di Konoha, non ha alcuna intenzione di dare la vittoria dall'improvvisato team avversario, in cui vi è anche una loro vecchia, non tanto amichevole, conoscenza, oltre che un ragazzo che sebbene non abbia dato grande prova di se durante la prima prova, era sempre meglio non sottovalutare.
    Entrambi i team si avvicinarono l'uno verso l'altro di corsa, mentre Raul approfittò della calma prima della tempesta per nascondersi tra i rami di un alto albero e far uso di una tecnica di rilevamento che sicuramente avrebbe portato sia lui che Yamashita di un bel passo in avanti. La barriera sensoriale creata dal genin di Konoha, così come il fine udito di Yamashita, riuscirono a segnalare la presenza di ben tre individui a meno di venti metri di distanza, nelle immediate prossimità della torre. Le copie illusorie sia di Toshiro che di Zend, non vengono rilevate prima che potessero entrare nel raggio visivo degli altri due.

    Zend e Noya a circa venti metri da Yamashita e Raul e a circa 14 metri dalla torre. Gli altri due sono invece a circa sei metri dalla torre.
    Per l'attacco ho tirato il dado e andrebbe a Zend e Noya, che il prossimo turno potranno sapere la posizione di Yamashita visto che si stanno correndo incontro. Raul è invece nascosto tra gli alberi, e da essi monitora la situazione con la sua barriera.

    Scadenza alle 23:59 del 14/07
     
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    L'idea di dover affrontare un altro partecipante era al contempo elettrizzante e intimorente.
    Elettrizzante perché, andiamo, Noya non vedeva l'ora di menare qualcuno solo per il gusto di muoversi. Intimorente perché quella sarebbe stata la prima volta che avrebbe fatto a botte con qualcuno né per divertimento né perché costretto. Oddio, alla fine anche quello era un obbligo: se voleva procedere oltre in quell'esame avrebbe dovuto affrontare e sconfiggere i suoi avversari.
    Ne sarebbe stato in grado? Difficile da dire, del resto Toshiro non aveva una gran esperienza alle spalle.

    “Fai attenzione a Yamashita, se non ricordo male ha i capelli rossi o qualcosa di simile. E' veramente forte. Io farò il possibile per il tuo rotolo.”

    Ecco, perfetto. Addio a tutte le speranze di trovarsi di fronte a una mezza calzetta com'era poi lui.
    Fare attenzione all'omino con i capelli rossi. Ricevuto. Speriamo di vedere l'altro allora!
    Se c'era una cosa che Nishinoya avrebbe imparato – a sue spese – nel corso della vita, era che la dea bendata era sempre ben disposta a remare contro i desideri di tutti.

    Cosa dire di quell'arena? C'era casino. Sì, proprio così, un gran casino. Ma non nel senso che c'era confusione, no, piuttosto nel senso che c'erano fin troppe persone. O meglio, copie. Tra i cloni tirati fuori da Noya e quelli creati da Zend sembrava di osservare un plotone correre silenziosamente tra alberi e cespugli.
    La meta era ben osservabile, talmente alta che orientarsi non sarebbe stato per nulla complicato. Già, né per loro né per la squadra avversaria. Man mano che procedevano, Noya, Zend, e le moltissime copie, il genin di Hekisui non poteva che pensare a quanto fosse cambiata la sua vita nel giro di così poco tempo. Non molti mesi fa se ne stava a gironzolare per le strade del Villaggio delle Verdi Acque, saltellando qua e là come un grillo caffeinato. E ora? Ora continuava ad essere il solito ragazzetto iperattivo che parlava a voce fin troppo alta, soltanto che lo faceva in suolo internazionale!
    Ah, che meraviglia.
    Per quanto tempo ancora avrebbero dovuto correre? La risposta arrivo da sola, quando il ragazzo vide spuntare la già precedentemente citata chioma rossa. Yamashita? Toshiro non era bravo con i nomi, neppure con quelli imparati due minuti prima. Non c'era verso che si ricordasse.
    E andiamo! Niente da fare, beneche Noya avesse appena assicurato al compagno di tenere la guardia alta contro il genio di Konoha, non ci penso due volte a dirigerglisi contro intenzionato a fare la prima mossa. Nel dubbio attaccare sempre. Questa era la regola che in quel momento stava seguendo.
    Le copie imitavano alla perfezione i movimenti agili di Toshiro, così quando questo si apprestò a puntare il 'nemico' lo seguirono a ruota.
    Se un pugno non basta, tirane uno più forte. No d'accordo, era decisamente questa la regola è la filosofia di vita del ragazzo, che fosse per attaccare o difendere, il pugno era e sarebbe stata la soluzione.
    Perciò la tattica che avrebbe adottato il genin era una e una sola: picchiare forte.
    La vicinanza era un elemento essenziale per quello che - in quel momento - era lo stile di combattimento di Nishinoya. Non era ancora in grado di destreggiare ninjutsu che potessero aiutarlo in battaglia, quindi doveva puntare tutto sui taijutsu.
    Avrebbe quindi continuato a correre, verso il Rosso della foglia, per accorciare le distanze e dare il via alle danze. Le mani si sarebbero quindi unite per creare il sigillo della Tigre nell'intento di eseguire la tecnica del corpo sfarfallante. Quello sarebbe stato solo il primo passo di un percorso difficile e precario. Noya voleva arrivare il più vicino possibile a Yamashita, quasi tre metri - a occhio e croce -, per poi continuare con un attacco fisico.
    Noya avrebbe provato a lanciarsi contro l'avversario con la gamba tesa in aria, mirando alla parte superiore del suo corpo.
    Quella sarebbe stata sia un'entrata ad effetto e contemporaneamente una mossa suicida.

    Nishinoya

    Azioni eseguite:

    - Corpo sfarfallante
    - Entrata dinamica + Sforzo extra


    Resistenza: 179-5-50 = 124
    Stamina: 165-5 = 160

    È una merda, lo so, mi rifarò. Ai promis iu :rosa:
     
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    * Yamashita... *

    Al solo pensiero del ragazzo di Konoha la mano destra si portò immediatamente allo stomaco andando a tastare il punto esatto in cui il suo colpo concentrato di chakra aveva impattato con la mia carne. Il dolore provato era stato così intenso che solo per miracolo non svenni. Chi però lo aveva spinto ad usare una tecnica simile ero stato proprio io, nonostante le capacità limitate ero riuscito a sottometterlo tramite un'illusione che gli fece vedere il suo incubo peggiore come fosse reale. Non seppi mai cosa vedette durante quegli istanti ma fu qualcosa di così orribile che cadde in una sorta di trance dal quale si riprese solo dopo aver sfogato la sua rabbia. Ricordavo ancora che gli occhi sembravano essersi tinti di sangue come in preda ad una ira incontrollabile. Vive nella mia mente vi erano ancora le parole che urlai quando realizzai la mia sconfitta: IO NON VOGLIO ESSERLO.
    In bilico su un filo quasi invisibile si era mossa la mia psiche durante quello scontro, la realizzazione che non provavo piacere nel dimostrare superiorità e che la rabbia che provavo era quasi del tutto costruita perché in realtà ero quasi indifferente alla sconfitta appena subita. Non potevo assolutamente accettare di non provare rabbia dinnanzi a quella manifestazione di forza, soprattutto dato il mio pensiero costante sull'essere debole e sull'essere forte. Sarebbe stato rinnegare parte della propria vita. Tutto ciò fece scaturire i dubbi che ogni giorno da quell'incontro mi rimbombavano nella testa.

    * Yamashita, il fatto che proprio tu sia il mio avversario in questo momento non è un caso. Mi darà le risposte che voglio il nostro scontro? Fino adesso l'esame non ha fatto altro che instillarmi il dubbio della sua utilità senza aiutarmi in nessun modo. Mashiro è sempre lì pronto a giudicarmi a metà tra un comportamento distaccato e quello da Sensei. Voglio solo capire quale lato di me accettare, quale Zend è vero e quale è falso. *

    -Voglio la risposta.


    Pensai nuovamente al Genin di Konoha ed al fatto che non potesse essere semplicemente una coincidenza quella. L'incontro con lui aveva instillato in me il dubbio e lo scontro con lui lo avrebbe risolto. Potevo credere davvero che fosse così semplice? Ci volevo credere.
    Seguii Noya lungo quella foresta cupa in direzione della torre, senza saperlo ci stavamo gettando dritti nella bocca del leone ma ciò era inevitabile vista la scelta presa. Riuscimmo a procedere senza troppe difficoltà all'interno della foresta mentre le copie ci accompagnavano fedelmente. Mentre le illusioni oboro erano disposte lungo i lati, il clone sabbioso mi stava precedendo e ad ogni suo passo potevo sentire il rumore del suo peso sul terreno, era la prova che fosse reale e non una semplice illusione. Aveva una propria consistenza.


    -Eccolo!


    Finalmente dopo aver percorso altri metri all'interno dell'area vidi Yamashita. L'aspetto era più o meno lo stesso dell'ultima volta, ma era anche vero che la memoria poteva giocare brutti scherzi visto ciò che accadde in quell'occasione. Di certo non potevo fermarmi per pensare a dettagli del genere, dovevo agire quanto più rapidamente possibile cercando di agire dalla distanza data la potenza devastante che aveva dimostrato nel "corpo a corpo" anche se non era proprio corretto definirlo tale. Noya fu decisamente più rapido di me e si avventò verso il ragazzo senza pensare minimamente alle possibili conseguenze, dava l'idea di essere un tipo impulsivo che si faceva guidare dall'istinto piuttosto che dalla ragione. Un simile temperamento poteva tornare utile in situazioni dove l'istinto era la chiave per la sopravvivenza ma nel nostro caso poteva creare più danni che altro.
    Scattai lateralmente verso sinistra in modo tale da non avere la visuale ostruita da Noya in quanto avrei rischiato di colpire lui anziché Yamashita. Eccetto la copia di sabbia che avrebbe seguito Noya nel suo attacco frontale cercando di sferrare un pugno all'altezza dello stomaco del Genin di Konoha, tutte le altre copie mi avrebbero seguito nel movimento così da distrarre gli avversari. Come noi eravamo in due anche loro erano in due ed il fatto che solamente uno fosse visibile era decisamente preoccupante, quasi sicuramente l'altro era nascosto da qualche parte per tendere un'imboscata ma non avendo alcun tipo di tecnica che permettesse di rivelarne la presenza non potevo fare molto per localizzare la sua posizione. L'avrei saputa solamente una volta che si fosse palesato. Un suicidio tattico per noi.

    * Siamo già due passi indietro in questo modo! Dannazione!!! *

    Ordinai a quattordici copie oboro di andare avanti, dalla nuova posizione acquisita, verso Yamashita nel tentativo di formare un muro illusorio che potesse nascondere sia me che l'altra copia rimanente la quale invece avrebbe imitato alla perfezione ogni mio singolo movimento successivo.
    Mentre le copie si occupavano di mettere in atto quel debole stratagemma, feci fluire il chakra katon all'interno della bocca mentre nello stesso momento una massiccia dose di chakra sarebbe fluita dapprima nella bocca così da poter miscelarsi al chakra elementale in modo tale da generare una miscela particolare che potesse poi essere sputata sottoforma di proiettili infuocati. Una volta che la giusta dose di entrambi si fosse trovata nella cavità orale avrei completato i sigilli necessari alla trasformazione vera e propria del chakra. Così facendo avrei provato a generare cinque proiettili di puro fuoco che avrei sparato in direzione di Yamashita nel tentativo di colpirlo. Tramite il chakra in eccesso apportato di proposito creai una nuova miscela di chakra e chakra elementale per eseguire una seconda volta la stessa tecnica per provare a colpire nuovamente il ragazzo. Le copie illusorie davanti quasi sicuramente sarebbero scomparse a causa dei proiettili di fuoco che sarebbero dovuti passare necessariamente attraverso di esse, ma il loro scopo era proprio quello.


    * Questo non basterà di certo *


    Concentrai rapidamente altro chakra nella parte superiore di braccia e spalle in modo vagamente simile alla tecnica della trasformazione, facendo molto attenzione a calibrare l'energia spirituale al fine di farla letteralmente migrare verso l'esterno e concentrarsi sottoforma di sfere di pura energia. Era decisamente impegnativo visto che doveva assumere propria carica energetica all'interno dell'ambiente circostante. Avevo già visto in precedenza gli effetti di quel particolare ninjutsu e non si discostavano poi molto da una comunissima tecnica katon. Non essendo necessari sigilli di alcun tipo provai a creare una numero soddisfacente di sfere luminose con il quale avrei provato a colpire il corpo di Yamashita senza concentrarmi su un punto in particolare.
    Lo spostamento laterale fatto in precedenza era di fondamentale importanza, se non fossi riuscito in quella semplice azione mi sarei trovato come obiettivo Noya e non Yamashita. Le copie si erano trasformate tutte in vittime sacrificali eccetto quella di sabbia e quella oboro al mio fianco che avrebbe imitato ogni mio più piccolo movimento, l'inganno sarebbe stato tale solo all'inizio visto che al primo uso di chakra la copia non avrebbe fatto altro che sputare il nulla per poi rimanere immobile.


    * Il problema adesso è Raul, potrebbe essere ovunque in questo posto. Non posso mettermi a cercarlo in questo casino soprattutto con il rotolo nel taschino *


    In un modo o nell'altro ero riuscito a far entrare il rotolo del ragazzo di Hekisui nel taschino porta armi ma le sue dimensioni erano più grandi quindi sporgeva fuori, per quanto fosse comunque incastrato al suo interno sarebbe bastato un colpo di mano per rubarlo. L'alternativa sarebbe stato nasconderlo all'interno della giara di sabbia, fattibile certamente ma al primo jutsu si sarebbe potuto trovare all'interno di un clone oppure della sospensione del deserto.
    Un nascondiglio perfetto senza dubbio.

    Scheda Zend Izuki
    -Parlato
    * Pensato *

    -Parlato Noya

    Resistenza: 99
    Chakra: 190
    Azioni:
    - Pungo all'altezza dello stomaco da parte del Clone di Sabbia
    - Spostamento laterale di circa 3-4 metri [-1 Resistenza]
    - Spostamento in avanti di quattordici copie oboro nel tentativo di formare un muro illusorio
    - Tecnica della Mitica Fenice di Fuoco per 5 proiettili verso Yamashita [-10 Chakra]
    - Tecnica della Mitica Fenice di Fuoco per 5 proiettili verso Yamashita [-10 Chakra]
    - Sfere lucenti verso Yamashita [-10 Chakra]

    Valori Resistenza-Chakra post-azioni:
    Resistenza: 99-1= 98
    Chakra: 190-10-10-10= 160


    Gli attacchi sono 4 quindi non dovrebbero esserci problemi, il resto l'ho messo ma credo sia più narrazione che altro.
     
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    Possono postare Stompo e Roy. Scadenza il 16/07 alle 23:59.
     
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    La seconda prova era iniziato da pochi istanti e già stava per scatenarsi il putiferio, d’altronde non poteva essere che così se due stolti aspiranti Chunin attaccano la coppia di Konoha così allo sbaraglio. Dal mio rifugio potevo vedere con grande precisione ogni minima azione di tutti quelli che si trovavano nel raggio del mio jutsu, infatti individuai tre presenze avvicinarsi a gran velocità ancor prima di poterli fisicamente vedere. Ma cosa ancora più importante potevo distinguere chi fossero le vere minacce tra quella miriade di avversari che si palesarono dinnanzi ai miei occhi in quanto le copie non venivano segnalate dalla barriera a cupola.

    Bene… Pensano di poterci mettere in difficoltà così ma non sanno che è tutto inutile! Mmh come posso avvisare Yamashita su chi siano gli unici su cui concentrarsi…

    Non potevo perdere troppo tempo a pensare così lasciai che il mio corpo si muovesse istintivamente, il Raiton era ormai parte di me: dava fulgore alla mia essenza. Le mie mani si mossero rapidamente in avanti e, facendo dissipare la cupola, mentre i miei occhi si concentravano intensamente in un punto a pochissimi passi da Yamashita, frapposto tra lui ed il ragazzo che si stava avvicinando prepotentemente al mio compagno, il chakra iniziò a vibrare rapidamente dentro di me pronto a materializzarsi nel suddetto punto sotto forma di trappola saettante. Da quella tecnica dipendeva la salvaguardia di Yamashita, non la mia. Dentro di me si scatenò un forte senso di attaccamento a quella persona al punto che mi ritrovai ad utilizzare una grande quantità di chakra quasi senza accorgermene; sarà stato per l’adrenalina, o forse davvero per l’intenso istinto di protezione che era cresciuto in me. Sta di fatto che ogni mia azione in quel frangente era votata alla salvaguardia del mio amico e compagno. Rilasciai quindi il jutsu tentando di evocare la suddetta trappola.

    Vai Yamashita… Segui il mio Raiton e colpisci con forza! Facciamogli capire chi è che comanda qui!

    Quasi a raffica ripetei il procedimento provando a posizionare una seconda trappola davanti a Zend, a quello che si avvicinava rapidamente a Yamashita almeno. Tra la miriade di copie che vedevamo solo lui ne aveva una non illusoria, non sapevo di cosa si trattasse ma doveva essere lo steso jutsu usato nella prima prova per difendersi dal mio attacco. Il dubbio mi portò quindi a fare un terzo tentativo con la medesima trappola mentre l’ultima entità rivelata dalla mia cupola si apprestava a compiere un balzo laterale, il mio tentativo sarebbe quindi stato quello di posizionare la trappola nella zona in cui i suoi piedi avessero nuovamente toccato terra.

    Ora lascio il resto nelle tue mani amico mio!


    Se i miei jutsu fossero andati a buon fine il messaggio sarebbe stato inviato: la posizione delle tre entità reali sarebbe stata svelata anche a Yamashita. Ma a quel punto dovevo prepararmi a restituire la cortesia di quell’attacco così articolato verso il mio compagno, nessuno poteva fare una cosa del genere e restare impunito.
    Iniziai a comporre i sigilli necessari e se non ci fossero stati intoppi dei sottilissimi fili di chakra avrebbero raggiunto un tronco a circa 10 metri da me, nella fascia di foresta a destra degli avversari con l’intendo di scambiare le nostre posizioni. In questo modo, se fossi riuscito nello spostamento, sarei rimasto nascosto dietro uno dei tanti alberi ed avrei osservato l’evolversi della scena sicuro della forza del mio compagno.

    Azioni:
    Taglio della tigre (Noya) -10 (sforzo extra) -10
    Taglio della tigre (clone Zend) -10 (sforzo extra) -10
    Taglio della tigre (Zend) -10 (sforzo extra) -10
    Sostituzione al lato destro della zona calda -5

    Resistenza 200/200
    Stamina 117/200

    Maestria: Volt Master
     
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    Io che correvo nella foresta, mi sembrava a tutti gli effetti di essere tornato a casa, circondato da grandi e verdi alberi in completa solitudine, mi faceva quasi male pensare a quanto tempo era passato senza che io potessi vederli, tornare a poter guardare gli stupendi colori che abbellivano tutto ciò che mi circondava era davvero fantastico, non avrei potuto trovare altre parole per descriverlo. Sfortunatamente però non ero a Konoha, il vento che mi sentivo fischiare nelle orecchie durante la mia corsa non era quello di casa e meno che mai ero da solo. Non avrei avuto bisogno del mio super udito per sentire la folla dagli spalti che si godeva l'esame, eravamo il loro spettacolo, un modo per passare il tempo e godersi dei bei combattimenti, delle strabilianti tecniche, ma per noi che c'eravamo dentro era molto di più, ci stavamo giocando il nostro futuro. Mentre mi muovevo tra la vegetazione avvicinandomi sempre di più alla torre, mi trovai senza volerlo a pensare a chi avevamo di fronte, due ninja che si opponevano a noi per lo stesso motivo, prendere il rotolo e passare l'esame, cavolo se era brutale quella prova, andare alla fase successiva significava far fallire ad uno o ad entrambi il loro esame per poter proseguire, quasi come se si dovesse sfruttare i proprio avversari per proseguire, non mi faceva per niente impazzire come idea di fondo, ma effettivamente in che altro modo avrebbero potuto valutarci? Se ci avessero fatto combattere l'uno contro l'altro, non sarebbe successa più o meno la stessa cosa? Forse ero io a farmi problemi inutili, forse erano solo le mie solite paranoie buoniste, un lusso che non potevo permettermi in un frangente del genere, soprattutto perché ero uno di quelli che aveva fatto il punteggio più basso alla prima prova, per avere maggiori possibilità di andare avanti avrei quasi sicuramente dovuto prendere entrambi i rotoli, facendo finire l'esame a ben due miei coetanei e la cosa non mi andava molto a genio. Portai istintivamente una mano sul borsello, posto dove avevo messo il rotolo di Raul e mi venne da ridere, probabilmente se fosse stato il mio non mi sarei preoccupato così tanto, ma essendo di un mio caro amico non potevo permettermi di essere disattento, avrei fatto di tutto fargli passare la prova, sentivo che lo meritavamo entrambi. I miei pensieri furono però bruscamente interrotti da dei rumori di passi che si facevano sempre più forti e vicini, sapevo perfettamente cosa stava a verificare, mi sembrò di sentire il suo di 2, massimo tre persone, ma erano ancora troppo lontano per poterlo dire con certezza, in ogni caso mi potei fare un idea da dove stavano per arrivare e il mio udito non mi tradì: 23...vidi sbucare 23 ninja diretti anch'essi verso la torre, tra questi la maggior parte erano tutti Zend, mentre gli altri sei erano probabilmente legati al suo compagno si squadra, un ragazzo dai corti capelli neri e un ciuffo arancione che gli partiva anteriormente dall'apice della fronte, decisamente una pettinatura bizzarra. Ma non era quello il momento di pensare al taglio di capelli, infatti non appena quella marea di ninja si rese conto della mia presenza cambiò direzione caricandomi con cattive intenzione...perfetto tutto stava andando secondo i nostri piani:

    "Ottimo, se concentrano tutto su di me, Raul potrà prenderli alle spalle senza problemi e coglierli di sorpresa, a quel punto non avranno scampo"

    Concentrandomi avrei certamente potuto sentire il rumore dei passi anche del mio compagno, ma non volevo distrarmi in quel momento, ero certo che anche lui la stesse pensando come me, con un po' di fortuna saremmo riusciti a concludere quello scontro in breve tempo...certo, prima mi sarei dovuto premurare di evitare gli attacchi avversari, cosa che non era per niente scontata. La prima mossa dei miei avversarii non si fece attendere e il più veloce fu il ragazzo dalla bizzarra capigliatura, cercò di proiettarsi in avanti con attacco a me sconosciuto, seguito probabilmente dai suoi cloni, quasi certamente si trattava di una tecnica Taijutsu, ma non potevo esserne certo non essendo un esperto; Zend e i tutti i suoi cloni, tranne uno, si limitarono a spostarsi verso la loro sinistra, probabilmente voleva avere campo libero per tirarmi una tecnica basata sul fuoco, ricordavo ancora bene lo "spettacolo" che aveva messo in piedi al matrimonio, qualcosa mi diceva che probabilmente era in grado di lanciare delle palle di fuoco. L'altro clone invece, che sembrava fatto di terra o qualcosa di simile dato il suo aspetto, venne verso di me con brutte intenzione bellicose, anche lui voleva farmi sentire il suo...affetto diciamo. Data la rapidità di esecuzione mi sarei dovuto premurare prima del ninja dal ciuffo arancione, i suoi movimenti erano decisamente più rapidi di quelli del clone strano, così cominciai a riflettere velocemente ad un piano per difendermi da quella prima offensiva, cominciando a scorrere nella mia mente tutte le tecniche che conoscevo, che mi avrebbero potuto aiutare in una situazione del genere e in pochi istanti si paleso in testa come il miglior candidato. Cercai di concentrare fin da subito il mio chakra all'altezza della gabbia toracica, avrei cercato di manipolarlo al meglio, di lavorarlo per poi farlo passare attraverso la laringe e infine quando mi sarei sentito pronto l' avrei provato a condurre fin dentro la mia bocca, preparandomi a dargli la forma finale; parallelamente avrei cercato di utilizzare la mia mano destra per tentare di eseguire l'unico sigillo di cui avevo bisogno per eseguire la tecnica in questione, il primo sigillo, quello del Topo. Se avessi fatto tutti i passaggi correttamente avrei cercato a quel punto di rilasciare di far fuoriuscire dalla mia bocca il chakra di vento accumulato tentando di dargli una forma tagliente e con un angolo parallelo al terreno, proprio come la tecnica della lama del vuoto richiedeva. Il mio bersaglio sarebbe stato il ninja dalla curiosa capigliatura, avrei cercato di direzionare la tecnica contro di lui per allontanarlo e difendermi quindi dal suo attacco, sperando in questo modo di non farmi colpire. Poi avrei dovuto fare i conti con l'attacco del clone di Zend, contro cui cercai di attuare un approccio diverso: tentai nuovamente di concentrare il chakra, stavolta però senza un punto centrale, ma bensì distribuendo in tutto il corpo, quando poi mi sarei sentito pronto avrei cercato di eseguire, sempre con la mia mano destra, l'unico sigillo di cui avevo bisogno per cercare di sfruttare con successo la tecnica della moltiplicazione del corpo, provando quindi a creare 8 cloni identici a me che speravo mi avrebbe potuto aiutare, copiando ogni mio spostamento, ad evitare in qualche modo l'attacco imminente. L'offensiva nemica però non si sarebbe fermata qui, infatti Zend, sempre con l'ausilio dei suoi cloni, avrebbe provato ad attaccarmi con un jutsu che conoscevo molto bene, una tecnica a base di fuoco di cui mi ero servito più volte e dal notevole potere distruttivo. La prima difesa che mi venne in mente fu molto semplice, ossia rispondere al fuoco con il fuoco e in questo caso al doppio fuoco, visto che il ninja di Suna mi avrebbe attaccato per due volte con la stessa tecnica; cercai quindi di concentrare nuovamente il mio charka, stavolta però tentando di convogliarlo nello stomaco per scaldarlo a dovere e quando sarebbe stato pronto avrei cercato di dirigerlo verso la mia bocca, cercando parallelamente di eseguire con la mia mano destra il sigillo del topo, per provare ad usare la tecnica degli Artigli Scarlatti della Fenice di Fuoco per due volte, facendomi imitare nei movimenti dai miei cloni in caso fossi riuscito a crearli precedentemente, cercando quindi di creare otto proiettili di fuoco che avrei cercato di far collidere entrambe le volte contro quelli del mio avversario, tentando quindi di vanificare la sua offensiva e rimanere illeso. Infine Zend avrebbe cercato di usare un'altra tecnica del suo repertorio, una tecnica che però non conoscevo, ma che dato il suo aspetto non avevo nessuna intenzione di conoscere; avrei quindi velocemente cercato intorno a me un bersaglio utile per la mia tecnica della sostituzione, dato che molto probabilmente i miei cloni a quel punto si sarebbe quasi certamente rivelati inutili, in ogni sperando che sarei riuscito a sostituirmi con un mezzo tronco d'albero posto a circa 5 metri sulla mia sinistra avrei provato ad allungare degli invisibili fili di chakra fino a lui e cercando di eseguire con la mia mano destra l'unico sigillo a me necessario avrei provato a togliermi dall'impiccio con la tecnica della sostituzione. I due ragazzi si erano mostrati molto aggressivi e avevano senz'altro fatto bene, ma senza saperlo stavano cadendo dritti nella nostra trappola, il nostro lavoro di squadra sembrava sul punto di dare i suoi frutti.

    Yamashita Kazuma
    Azioni:
    -Lama del vuoto
    -Tecnica della moltiplicazione(8 copie)(supporto)
    -Artigli Scarlatti della Fenice di Fuoco (Hosenka Tsumabeni)x2(scontro tra jutsu) (8 proiettili)
    -Tecnica della sostituzione

    Resistenza:200
    Stamina:500-1-1-30-30-30=408

    Maestrie e Abilità attive:
    -Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    -Maestria: Mangiafuoco-II° Livello Combustione
    -Maestria:Maestro di Ninjutsu-I° Livello Fontana
    -Riverbero del Chakra
    -Jutsu ad una sola mano


    La moltiplicazione non dovrebbe contare nelle azione essendo supporto, ma se così non dovesse essere pazienza mi prenderò il pungo dal clone di sabbia :sisi:
     
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    Responso nr. 1


    Attacco Toshiro:
    - Entrata dinamica + Tecnica del corpo sfarfallante: 25+20+3+5+5+7+1= 66 riesce ma viene contrastata

    Attacco Zend:
    - Spostamento laterale di circa 3-4 metri riesce a prescindere
    - Spostamento in avanti di quattordici copie oboro riesce a prescindere

    - Tecnica della Mitica Fenice di Fuoco (5 proiettili) verso Yamashita: 50+25+6+16+9+12= 118 riesce ma entra in scontro tra jutsu
    - Tecnica della Mitica Fenice di Fuoco (5 proiettili) verso Yamashita: 50+25+6+9+17= 107 riesce ma entra in scontro tra jutsu
    - Sfere lucenti verso Yamashita: 50+25+6+4+9+10= 104 riesce perché non contrastata


    Attacco Copia Zend:
    Pugno contro Yamashita: 10+10+9+17= 46 riesce ma colpisce una copia [D8= 2]

    Difesa Yamashita:
    - Lama del vuoto: 125+110+13+5+14= 267 riesce e contrasta l'attacco
    - Tecnica della moltiplicazione (8 copie): 125+110+2+5+8= 250 riesce per supremazia combattiva [Originale D8= 3]
    - Artigli Scarlatti della Fenice di Fuoco (scontro tra jutsu) (5 proiettili): 125+110+15+8+5+4= 267 riesce ed entra in scontro tra jutsu [13+1+9+6+2+4+19] vs [40+18+10+19+1+4+10] = 54 vs 102 vince lo scontro
    - Artigli Scarlatti della Fenice di Fuoco (scontro tra jutsu) (5 proiettili): 125+110+15+5+4= 259 riesce ed entra in scontro tra jutsu [13+9+10+1+4+5+16] vs [40+17+7+20+9+5+11] = 58 vs 109 vince lo scontro
    - Tecnica della sostituzione fallisce per limite di azioni raggiunto


    Difesa Raul:
    - Taglio della tigre x3 fallisce per decisione arbitrale
    - Tecnica della sostituzione riesce

    Danni:
    Toshiro: [40+40+17] = 97
    Zend: [102-54]+[109-58]= 99 [Gravemente ustionato (-30 Resistenza ogni turno)]
    Yamashita: [15+13+2] = 30 [Leggermente ustionato (-5 Resistenza ogni turno)
    Raul: //

    Narrazione Turno:
    Senza ulteriori e inutili indugi il combattimento comincia, senza che i due team perdano tempo a sbeffeggiarsi o a dialogare minimamente come succede in tutti gli anime degni di questo nome. In effetti, non trovandoci sul grande schermo di un anime, quanto su quello di un torneo internazionale, il cospicuo gruppo di copie di Zend e Toshiro avanza inesorabilmente verso il rosso di Konoha. Toshiro, sperando nel fattore sorpresa, compie un poderoso salto per tentare di colpire l'avversario con la gamba distesa, venendo però contrastato con una facilità inaudita da una tecnica di vento del Kazuma e scagliato così dieci metri indietro prendendo una bella botta.
    Zend, dal canto suo, preferisce mantenere le distanze, bombardando il rosso con una pioggia di fuoco e mandando la copia di sabbia a tentare di sferrargli un pugno in pieno stomaco. Ancora una volta però, Yamashita dimostra la sua indiscussa superiorità, moltiplicandosi, ed evitando così l'attacco praticamente innocuo della copia, e rispondendo all'attacco incandescente con una pioggia di fuoco molto più potente e temibile. I dardi infuocati di scontrano, e quelli di Zend vengono annichilati completamente da quelli del ragazzo dai capelli rossi, arrivando addirittura a colpire ed ustionare gravemente il suniano. Non si sa come però, Zend riesce però a colpire Yamashita con delle sfere di luce che esplodono ustionando leggermente l'avversario.


    Situazione Finale:
    Toshiro a dieci metri dalla sua precedente posizione, e a circa tredici da Yamashita. Zend davanti a Yamashita, a dieci metri di distanza. Raul nascosto su un albero a distanza notevole dagli avversari e dal compagno, a circa trenta metri. L'attacco sta al duo di Konoha. In campo ci sono ancora tutte le copie di Toshiro e Zend ma gli avversari conoscono la posizione degli originali. Sul campo ci sono anche sette copie di Yamashita, ma anche per lui vale lo stesso discorso.

    Commenti Arbitro:
    Questi esami fanno male ad alcuni di voi a mio modesto parere :omg: I numerosi errori e il perché ho fatto fallire alcune azioni ve lo spiegherà Kerberotte alla fine della prova.
    Zend sei rimasto con uno di resistenza, perciò hai un solo turno per ruolare prima di svenire per le ustioni perle quali dovrai andare in infermeria alla fine dell'evento.
    Gli screen dei dadi non ve li metto perché sarebbero sei immagini di screen, e sinceramente non è che un dado faccia troppo la differenza in uno scontro del genere.


    Scadenza alle 23:59 del 17/07
     
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    Colui che è e si spera sarà

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    La difesa andò alla grande, forse persino meglio di quanto avevo preventivato. Il giovane ninja del ciuffo si era dimostrato sicuramente più agile di Zend, in particolare del suo clone, ma non era lo stesso stato abbastanza veloce per riuscire a colpire, difatti la mia lama del vuoto riuscì senza problemi ad allontanarlo, vanificando il suo attacco e sbalzandolo ad una decina di metri di distanza, lì per lì fui contento di essere riuscito ad evitare la prima offensiva, ma sapevo di non poter cantare vittoria ed avevo ragione. A quel punto fu infatti il turno del clone strano di Zend, era qualcosa di davvero bizzarro e di certo non avevo voglia di scoprire quanto potesse far male un suo pugno: grazie ad una delle tecniche accademiche infatti riuscii ad evitare il colpo della copia e allo stesso tempo resi un po' più difficile ai miei avversari di individuarmi, o almeno quella era l'idea. Il suniano però non si diede per vinto, attaccandomi con una serie di tre attacchi in sequenza, due tecniche di fuoco ed una sconosciuta, una notevole offensiva c'era da dirlo; se però avevo qualche punto forte, beh quello erano proprio i jutsu collegati a quell'elemento, così risposi ai suoi proiettili con i miei, riuscendo a difendermi alla perfezione e infliggendo all'attaccante delle notevoli bruciature grazie alla maggiore potenza delle fiammate, riducendo il povero ninja ad uno straccio:

    "Cavolo, mi sa che ho esagerato..."

    Una minima distrazione,certo, ma in quel caso fatale, infatti quel pensiero fugace mi impedii di evitare correttamente il terzo ed ultimo attacco di Zend, quelle piccole sferette che impattarono sulla mia pelle provocandomi un forte dolore e delle bruciature, una smorfia di dolore deformò il mio viso per qualche secondo, quell'attacco mi aveva preso di sorpresa e quella sofferenza era il giusto prezzo da pagare. Fortunatamente i nostri avversari sembravano non aver minimamente considerato Raul, che era rimasto al sicuro come pianificato; Zend e l'altro ragazzo comunque non sembravano essere in ottime condizioni, probabilmente un altro colpo o due li avrebbero messi al tappeto e un pochettino mi dispiaceva vederli così, ma purtroppo non potevo permettermi di fermarmi in quel momento, il tempo scorreva inesorabile e non eravamo nemmeno vicini a raggiungere la cima della torre, portare lì i rotoli aveva la massima priorità. Feci quindi un respiro profondo, cominciando ad analizzare la situazione e vedere come passare in attacco: data la distanza dei due usare il Rasengan era fuori questione, per non parlare del fatto che avrei penso del tempo a corrergli incontro, mentre volevo essere il più celere possibile a finire lo scontro, prendere i rotoli e scattare alla torre. Nonostante ci fossero ancora diversi cloni sul campo di battaglia, sapevo quali erano gli originali avendoli visti portare gli attacchi, quindi cercai di muovermi verso di loro e cominciai a concentrare il chakra nella mia sacca stomacale, cercando di accumularne il più possibile alla temperatura più calda possibile, dato che volevo finire entrambi gli avversari con un colpo solo; a quel punto quando mi sarei sentito pronto avrei cercato di dirigerlo lungo il mio esofago fino a raggiungere la mia bocca, in modo da cercare di dargli gli ultimi ritocchi prima di espellerlo rapidamente e contemporaneamente avrei cercato di eseguire con la mia mano destra l'unico sigillo di cui avevo bisogno per cercare di eseguire con successo la tecnica della Sofferenza istantanea, sperando con il suo ampio di raggio di riuscire a prendere entrambi con una mossa sola, risparmiando quindi tempo. Se tuttavia non fossi riuscito a mandarli al tappeto con un solo attacco, avrei prontamente cercato di replicare la tecnica nuovamente tentando di eseguire correttamente tutti i passaggi alla perfezione per assicurarmi di poterli mandare ko e poter cercare i rotoli in tranquillità. A quel punto, se fossi riuscito nell'intento prefissatomi, mi sarei girato per rivolgermi a Raul, ovunque lui si fosse trovato:

    "Dovrebbero essere entrambi Ko, corri subito qui e dammi una mano a cercare i rotoli! Se li trovi prima di me dammeli che essendo più veloce dovrei riuscire a risparmiare un po' di tempo, tu in caso stammi dietro!"

    A quel punto sarei scattato verso il più vicino dei due e avrei cominciato a cercare nelle sue tasche, nel suo zaino, in tutti i posti dove avrebbe potuto nascondere un rotolo di dimensioni simili a quello che avevo io. Se fossi poi riuscito a trovarlo sarei subito scattato verso l'altro e avrei ripetuto le stesse operazioni di ricerca, purtroppo avevo fatto dei punteggi bassi alla prima prova ed avevo bisogno di tutti i punti che sarei riuscito a trovare. Infine, se avessi trovato entrambi i rotoli, o se Raul fosse riuscito a trovarne uno per me, me li sarei messi entrambi dentro il mio borsello e dopo essermi assicurato di averlo chiuso bene avrei cercato di scattare il più velocemente possibile verso la torre spingendo le mie gambe al massimo, non volevo perdere nemmeno un secondo, ogni istante poteva essere importante e probabilmente la salita verso la cima della torre non sarebbe per niente stata una passeggiata.
    Sentivo il cuore battermi a mille nel petto, mi sentivo carico, determinato, stavo cercando di dare il massimo, di spingermi al limite, l'obiettivo che volevo raggiungere era alto, in tutti i sensi e avrei fatto di tutto per non fallire.

    Yamashita Kazuma
    Azioni:
    -Sofferenza istantanea + sforzo extra max(50)
    -Sofferenza istantanea
    -Scatto verso i due ninja e ricerca dei rotoli
    -Scatto verso la torre

    Resistenza:165-5-1-1=158
    Stamina:408-13-50-13=332

    Maestrie e Abilità attive:
    -Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    -Maestria: Mangiafuoco-II° Livello Combustione
    -Maestria:Maestro di Ninjutsu-I° Livello Fontana
    -Riverbero del Chakra
    -Jutsu ad una sola mano
     
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    INTERVENTO!

    Bastò quell'unico gesto, quel sigillo e il sentore del chakra che si comprimeva, pronto per essere espulso. Piombarono su di loro in sette. Tre fecero da scudo a Zend Izuki e Toshiro Nishinoya. Altri tre afferrarono Yamashita dopo che ebbe espulso la mortale fiammata. Uno dei Jonin afferrò il suo braccio destro, portandoglielo dietro la schiena. Un altro afferrò il suo braccio sinistro, stendendolo all'esterno in una presa poderosa. Il terzo, in ginocchio davanti a lui, aveva la mano destra stesa, la mancina attorno al polso. Il suo palmo brillava di un'intesa luce vedere. Il sigillo avrebbe prosciugato il chakra del ragazzo al solo tocco, ma quelle erano solo precauzioni. Il settimo Jonin tirò fuori un rotolo gigantesco che fece ruotare attorno a se. Le fiamme lo toccarono ma venirono confinate al suo interno, sicché solo quale ghirigoro e una puzza piuttosto forte di bruciato, fu tutto ciò che ne rimanne. Il settimo era un uomo barbuto, con il copfrifronte di Kiri. Gli occhi erano chiarissimi e sottili, squadrarono Yamashita senza battere ciglio.

    Ora basta. Questo incontro è finito.

    La voce roca e un gesto della testa che subito fece scattare i tre che tenevano fermo il ragazzo. Lo lasciarono in pace, allontanandosi con un balzo, nascondendosi nuovamente nella foresta.

    Portate qui due in infermeria, subito. Quelle fiamme avrebbero ucciso entrambi.

    I tre dietro di lui si premurarono di eseguire gli ordini. Uno posò la mano sulla spalla di Toshiro, portandosi il braccio attorno alle spalle. Gli altri due tirarono su Zend, trasportandolo. Il rotolo del grigio di Suna venne consegnato al settimo che lo mostrò a Yamashita.

    Prenditi il tuo rotolo.

    Glielo lanciò a terra, prima di sparire con un balzo. Anche gli altri fecero lo stesso, sicché solo Raul e il rosso di Konoha restarono soli, in quella foresta. Mio, lassù, era senza parole. Tanto che ci mise un po' per ignorare i fischi degli spettatori.

    Ehm.. grazie a Okuto Mineghishi, il nostro collaboratore addatto alla salvaguardia dell'esame.. Cavolo, quei due hanno rischiato grosso..

    CITAZIONE
    Scadenza il 17/07 alle 23.59. Vale per il primo gruppo, ovvero Zend e Noya

    Considero finita la prova. Dovrete postare in quest ordine:
    - Zend e Noya (decidete voi chi per primo)
    - Yamashita e Roy (decidete voi chi per primo)

    Ovviamente Yamashita e Roy hanno entrambi i rotoli, dovete però portarli alla torre.


    Edited by Kerberotte - 20/7/2017, 19:49
     
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    Nonostante i mille dubbi che mi accompagnavano da mesi mi stavo comunque impegnando con tutte le mie forze per riuscire nell'impresa di diventare Chunin. Non importava che la ritenessi una fatica inutile, non importava che mi fossi lasciato convincere, non importava che lo facessi per dovere. Continuavo ad impegnarmi, a cercare di dare il meglio di me anche in quell'occasione. Non era perché volessi eccellere in ciò che facevo, ma perché un impegno richiedeva sempre il massimo sforzo, in qualunque occasione. Un ragionamento che non avevo mai elaborato ma che avevo sempre messo in pratica. Peccato che tutto quell'impegno e quell'energia che stavo mettendo, a conti fatti per me stesso, presto sarebbero stati spazzati via.
    I proiettili che sparai si scontrarono quasi immediatamente con quelli generati da Yamashita. Ad un primo sguardo parevano essere stati generati dalla medesima tecnica, ma nelle fiamme del ragazzo di Konoha vi era qualcosa di molto diverso: possedevano un'energia mostruosa che non si poteva nemmeno quantificare. I suoi proiettili furono in grado di assorbire i miei e continuare il loro tragitto verso di me, che concentrato a plasmare le sfere di chakra non potei muovermi di un solo centimetro. Anche volendo non sarei mai riuscito a sfuggire da una tecnica simile.
    Ero spacciato.


    -AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!!!


    Urlai a squarciagola non appena le fiamme impattarono sul mio corpo avvolgendolo nella loro morsa ardente. Sentivo ogni parte di me bruciare mentre un dolore indescrivibile non faceva che accrescere d'intensità man mano che i secondi passavano. Quasi immediatamente mi accasciai al suolo privo di forze con le mani tese in avanti mentre ustioni gravissime ricoprivano il mio corpo. Sfortunatamente non fui così fortunato da svenire subito.
    La vista era totalmente offuscata dal dolore quindi mi risultava impossibile vedere con chiarezza cosa stesse accadendo proprio dinnanzi a me, percepivo solo delle masse informi e delle voci sconosciute. Nelle condizioni critiche in cui versavo era assolutamente impossibile che riuscissi a muovermi o che fossi in grado di osservare il mondo intorno a me. Ero inerme. Ero debole. Ero sconfitto.

    -AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!!!

    Un nuovo urlo di dolore misto a rabbia usci dalla mia bocca. Sembrava che le fiamme stesse dell'inferno mi stessessero avvolgendo incapaci di lasciarmi andare. L'essere cosciente non fece altro che aggravare ulteriormente la mia sofferenza. Riuscii a mantenere un barlume di lucidità nonostante la mia psiche fosse un tornando di emozioni, pensieri e dubbi alimentati dal dolore fisico. Provai una rabbia smisurata sia nei confronti di Yamashita per avermi ridotto in quello stato portandomi quasi in fin di vita, sia nei confronti di me stesso per aver dimostrato ancora una volta quanto fossi debole rispetto a coloro che mi stavano intorno. L'ennesima prova di debolezza tipica di un debole che nulla era in grado di fare nella vita sempre vittima degli eventi e degli altri. Se in quel momento mi avessero visto i miei genitori non ci sarebbe stato modo di negare le loro parole in merito alla pericolosità della vita shinobi e dell'insensatezza delle loro azioni. Avevano così aspramente criticato ogni mio azione che quasi avrebbero potuto trarre gioia dalla mia attuale sofferenza che dava ragione alle loro parole, alle loro azioni, ai loro pensieri.

    -No...No... No...No... No...No... No...No... No...No....NOOOOOOOOOOOOOO!


    Fu il terzo ed ultimo urlo che lanciai nel mezzo della foresta teatro di quell'assurdo combattimento. Altra rabbia si aggiunse alla precedente portando al totale collasso la mia psiche. Non avrei dovuto nemmeno pensare che dei genitori potessero trarre piacere dalla vista del loro figlio sofferente, era la prova inconfutabile che io stesso ero stato il vero fallimento della mia famiglia. Al contempo non potevo accettare in nessun modo di aver dato loro un valido motivo che potesse mettere la parola fine alla mia vita ninja. Tutti i dubbi che provavo stavano venendo sopraffatti dalla sola rabbia: rabbia nei confronti di chi mi aveva sempre ostacolato, rabbia nei confronti di chi mi aveva sempre umiliato, rabbia nei confronti del debole che ero, rabbia nei confronti di chi ero. Aveva ancora senso cercare una risposta?
    La lucidità iniziale si perse completamente lasciando la psiche libera di frantumarsi in una miriade di frammenti, di visioni. Una serie di immagini legate alla mia vita passarono in un lampo : tutte le sconfitte che avevano subito, la folla che mi acclamava, Mashiro che nonostante il suo modo di essere mi insegnava nuove tecniche, il triste Yota che non sopportava di vedere la propria amata nelle mani di un'altro, Yamashita vittima del suo incubo peggiore, lo sguardo deluso di mio padre dinnanzi al mio gesto, le lucertole vittime delle mie torture, i bambini bullizzati, il bancone del negozio, un ricordo di quando ero bambino. Tutti questi eventi erano nati dal mio modo di agire, dal mio modo di pormi nei confronti degli altri. Ad una azione corrispondeva una conseguenza. Tutto era partito da me, ogni singola cosa derivava dalle decisioni che avevo preso.
    Dovevo essere forte.
    Ero ancora troppo debole.
    Ero io stesso la causa di ogni mio male.


    Scheda Zend Izuki
    -Parlato
    * Pensato *

    -Parlato Noya


    Non ho più messo lo specchietto perché mi sembrava piuttosto inutile vista la situazione
     
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