[Bijuu] Il Cercoterio della Prima Coda - Ichibi

Kerberotte, Eneruzz01, Shape

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    Tutto quello che era stato realizzato in tre anni stava finalmente dando i suoi frutti, e neanche la disfatta di Sakkaku fu di ostacolo ai suoi piani, perchè la scacchiera si era rivoltata da sola: le armate di tutti i villaggi si erano riunite a pochi chilometri dalle entrate della Pioggia, sicure di stare agendo in modo ottimale. Molte, moltissime discussioni erano state bruciate a riguardo: chi era contro il mandare in toto i militari, chi parlava invece di un inaspettato e possibile contrattacco dell'Amekage, chi di trappole su trappole volte a decimare i plotoni, ma alla fine una scelta era stata presa. Gli accordi parlavano chiaro: 1/10 delle forze armate sarebbero rimaste sulle retrovie per eventuali sorprese, mentre le restanti sarebbero partiti per chiudere unilateralmente ogni via di fuga della Pioggia. I Kage sapevano di non stare conducendo una campagna di conquista, bensì una crociata, volta unicamente a sedare il leader di Ame e chiunque lo sostenesse nella sua politica di soppressione del popolo. C'era anche chi voleva farlo prigioniero ed interrogarlo sui motivi del suo cambiamento, dato che nel suo primo regno aveva portato il suo regno nell'età d'oro, ma la maggioranza parlò chiaro: "Hi Sakkaku è troppo pericoloso per essere lasciato in vita, seppur da prigioniero. Le sue risorse sono inimmaginabili!". E così i martelli erano stati battuti: l'Amekage era stato condannato a morte. Ad insaputa del mondo tuttavia Kiri - la più umiliata dalle azioni della Pioggia - aveva escogitato un assassinio a tradimento, inviando il suo più caparbio ninja alla disfatta silenziosa del nemico. Ed il piano invero era riuscito: non appena gli eserciti varcarono uno ad uno i vari ingressi del Villaggio, Sakkaku dovette vedersela con un uomo in particolare, l'Anbu Signalis. Contemporaneamente allo scontro, le via della Pioggia furono invase rapidamente, mettendo in sicurezza i civili, ma sterminando con altrettanto zelo la resistenza. Perchè di questo si trattava. Le forze coercitive erano stimate sugli 1:30. Infine però, quando la "guerra" parve vinta dall'armata della liberazione, un assordante boato distrusse i 300 metri quadri circostanti al quartiere reale. Il palazzo non esisteva più, al suo posto si ergeva una creatura immensa, colossale, dalle fattezze per metà bovine e metà da polpo. Non ci fu un solo uomo che non ne capì l'identità: era il cercoterio delle Otto code!
    Il panico fu soltanto un canovaccio: i militari più vicini non sapevano se tremare e scappare, o stringere i denti e darsi alla battaglia. Nella collettività però si trovò la forza di gettarsi in un impeto disperato; alla creatura tuttavia fu sufficiente piazzare una tentacolata per rimandare al creatore cinquanta di quegli uomini!
    Gli urli e le pire abbaiarono nella notte piovosa, vociferando l'anticipo di una ritirata strategica da parte degli shinobi, ma il vero scenario orrorifico subentrò al manifestarsi di nuove sette ombre a impedirla. Difatti, proprio nei pressi dell'entrate da cui avevano avuto accesso gli eserciti, occhi scarlatti con tre tomoe all'interno, si accesero nell'oscurità, pronunciando in coro una sorta di formula:


    DAI ALBARN


    - DAI ALBARN.... -

    - ...ADESSO AVVERRA'... -

    - ...E CON ESSA GLI UMANI VERRANNO STERMINATI... -

    - ...E LA STORIA VERRA' RISCRITTA... -

    - ...DAL NOSTRO ADAMO... -

    - ...E DALLA NOSTRA EVA... -

    - ...GLI UNICI TRA GLI UNICI! -



    CITAZIONE

    - Rilascio: Morte dei contenitori!! -

    black_rock_shooter_by_micchan22-d5517iq


    All'altezza dei sette ingressi ci fu un'esplosione di energia, anzi di energie dai toni differenti. Ai piedi di esse degli ormai involucri vuoti privi di corpo e di anima, ma che erano serviti a lei, Tristania Uchiha, per annichilire le forze e le armi del mondo: i ninja! Solo in seguito sarebbe passata alla distruzione dei civili, ma doveva prima colpire le loro armi nell'epicentro, ciò che era divenuto AME! Tutto adesso aveva senso: le finte alleanze stilate dal primo suo burattino, Sakkaku, onde creare nella mente del mondo l'idea di una minaccia, sconvolgere in un secondo momento quelle per sortire un "effetto tradimento" ed infine simulare la sconfitta del fautore di ciò...ogni parola di quel romanzo era servito a riunire i ninja in un unico luogo per abbatterli...con i bijuu!
    Zona idraulica, lacustre, industriale, mineraria, eolica, fognaria e sotterranea. Quei luoghi - rispettivi alle code evocate - segnarono l'agguato delle creature e l'inizio della guerra, che ormai poteva dirsi uno sterminio. Non una sola via di fuga, non una sola speranza. Cosa ne sarebbe stato del mondo? Dai presenti sarebbe dipeso il destino del genere umano.


    CITAZIONE
    Zona idraulica - Ichibi: Possibilità per i ninja di colpire le cisterne in mezzo al campo di battaglia che indeboliscano Shukaku
    Zona lacustre - Matatabi: Possibilità di spingere il bijuu sul lago sfruttando le imbarcazioni e la rete fognarie e di scolo che c'è sui moli
    Zona industriale - Isobu: Piena di palazzi e piccole fabbriche ove i ninja possono sfruttare i parafulmini sui palazzi e i cavi elettrici, si possono anche sfruttare i motori e gli alternatori all'interno delle fabbriche per escursioni termiche o esplosioni
    Zona mineraria - Son Goku: Possibilità di utilizzare i materiali più duri e resistenti come difese contro i poteri dei Bijuu o come loro prigioni, in più si potranno sfruttare gli scavi come fosse o trappole
    Zona eolica - Kokuou: possibilità di far muovere le pale eoliche degli impianti per sfruttare correnti di vento potenziate o per dissolvere vapori, fumi o altro che si sfalda con attacchi d'aria, in più si possono sfruttare le stesse pale per danneggiare fisicamente il Bijuu facendole cadere
    Zona fognaria - Saiken: Possibilità di sfruttare le fognature come "tombe" per i Bijuu, per trappole, prigioni e altro. Colpendo le tubature si possono pure sfruttare getti d'acqua. All'interno delle fogne ci sono pure tubature di gas che si sfruttano con le fiamme ed esplosioni
    Zona sotterranea - Choumei: Ovvero la Zona dei sobborghi criminali, si potranno sfruttare le varie costruzioni al di sopra per creare degli impedimenti ai Bijuu, in più sarebbe saggio ricorrere ai vari cunicoli costruiti dai Mukenin per le fughe veloci per poter schivare attacchi devastanti.
    Quartiere reale - Gyuuki: Complesso più fitto di palazzi dove ci si potrà riparare dagli attacchi del bijuu o fargli cadere addosso gli edifici.

    CITAZIONE
    Ichibi
    Resistenza=Stamina: 2500

    Fate il primo post, laddove descrivete tutti la partenza dalla vostra città, citando quanto riportato nel mio post. Dovete arrivare sino all'apparizione del bijuu da voi scelto. Considerata che gli eserciti prendono tutta la città, è ovvio che siate mescolati nelle etnie, quindi non fatevi troppe pippe mentali a riguardo. Io e Fury abbiamo scelto le zone in base alle possibilità di aiuto che avrete dall'interazione col luogo, ma ogni evento è personale e gestito dallo staffer di turno, che potrà aggiungere roba in base allo svolgimento dell'evento. Siamo indipendenti da questo punto di vista.
    Utilizzate lo stesso post per prepararvi il campo oppure attaccare (personalmente consiglio la prima opzione dato che poi tocca al bijuu attaccare :asd:). Ricordate che i bijuu hanno resistenza e stamina che coincidono, quindi quando attaccano spendono pure energia.
    Postate scheda come sempre e...che la morte abbia inizio. Prevedo tanti bonus morte utilizzati :please:


    CITAZIONE
    Ai ninja che gestisco io: il luogo è un complesso chiuso all'acqua della pioggia dagli edifici. Avete però a disposizione 6 cisterne d'acqua. Potrete ripararvi dietro di esse per nullificare ogni danno del bijuu, ma un colpo le distrugge. Se fate cadere una cisterna volutamente sul bijuu potrete bagnarlo e i colpi fisici/jutsu solidi avranno effetto -cosa che normalmente non accade-, e quelli immateriali infliggeranno il doppio dei danni per un turno.
    Ulteriori dettagli in seguito. Per chiarimenti contattatemi per mp.
     
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  2. Shapechanger
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    Guerra. Era questo il motivo che aveva fatto tornare il nostro gruppo a Konoha prima che la missione fosse terminata. Un motivo validissimo, ma avrei preferito che fosse un tipo di emergenza meno… catastrofica.

    Non che ci fosse molto da discutere. Insieme ai miei commilitoni della Foglia, tutti di grado Chunin o superiore, ci ammassammo davanti alla capitale del Fuoco, pronti a marciare. L’obiettivo era uno solo: Ame. Dovevamo arrivare nel Paese della Pioggia, invaderlo, distruggere le forze militare di Hi Sakkaku, e possibilmente annientare lo stesso dittatore della Pioggia. Non che io avessi intenzione di avvicinarmi troppo al Kage: ero un semplice Chunin, non sarei riuscito a fare molto se non piazzare un colpo fortunato prima di venir disintegrato. L’esercito di Konoha era piena di validi Jonin e Anbu che potevano compiere quella missione molto meglio di me. Io avrei fatto semplicemente il mio compito: abbattere quanti più shinobi nemici possibile. Con un po’ di fortuna, sarebbe finita presto.

    La marcia cominciò e io mi ritrovai nelle retrovie. Probabilmente mi avevano piazzato lì a causa del mio rango. Non che mi dispiacesse, alla fine stare nelle retrovie aveva il vantaggio di poter aiutare quelli che erano feriti o di soccorrere la popolazione: un’azione decisamente più in linea con le mie attuali abilità, rispetto al gettarmi a testa bassa nello scontro.

    Avanzare verso Ame non fu complicato. Ci fu un leggero momento di crisi quando i diversi eserciti dl mondo ninja si aggregarono al nostro, e quindi ci mescolammo un po’ tra noi. Mi ritrovai vicino a persone con un copri fronte diverso, ma visto che in quella particolare occasione eravamo tutti insieme per un unico obiettivo, non ne fui particolarmente dispiaciuto. Continuammo a marciare finchè non arrivammo nei pressi di Ame.

    A quel punto venimmo divisi. Il perché? Perché Ame aveva sette ingressi diversi, e dovevamo colpire da tutti e sette in contemporanea se volevamo evitare inutili spargimenti di sangue. Non potevamo permettere che l’esercito uscisse da un lato per attaccarci sul fianco o alle spalle, quindi l’esercito alleato si divise in sette battaglioni, formati da una grande varietà di shinobi di tutte le terre ninja, e ognuno si diresse nel punto indicato.

    Quando fummo tutti in posizione, partì l’attacco.

    L’Esercito di Liberazione –era questo il pomposo nome che ci avevano dato- penetrò all’interno della Pioggia come un coltello nel burro fuso. La resistenza fu feroce, ma venne sedata in poco tempo. I nemici vennero falciati da una quantità di tecniche enormemente superiori al loro numero effettivo. Se i calcoli che avevano fatto i pezzi grossi erano corretti, eravamo trenta volte superiori di numero. Bastavano le prime file a spazzare via qualsiasi nemico. Nel mentre, la popolazione civile veniva evacuata lontano da caos della battaglia, per evitare feriti e morti. Eravamo liberatori, alla fine, non macellai.

    Proprio quando pensavo che stava filando tutto abbastanza liscio, una tremenda esplosione scosse tutta la città, e dove prima c’era il palazzo di Sakkaku, adesso c’era solo un enorme polverone. Poco dopo, dalle macerie di quello che un tempo era un edificio colossale e di notevole bellezza, emerse una sagoma inconfondibile. Un enorme essere con la parte anteriore di un toro, e quella posteriore di un polpo. L’Hachibi, il Demone Toro a Otto Code.

    Merda!

    Si, non il più fine dei commenti, ma non mi ero aspettato di trovarmi davanti l’Hachibi. Erano quasi due secoli che non se ne sentiva parlare, e adesso il secondo Cercoterio più potente del mondo era apparso ad Ame, proprio quando l’Esercito della Liberazione, e sostanzialmente TUTTI i ninja del mondo conosciuto, erano lì radunati.

    Coincidenza? Io non credo.

    L’esercito ebbe un attimo di sbandamento. Alcuni provarono ad attaccare il demone, ma venero schiacciati da un tentacolo, come se fossero formiche. Il che in effetti, considerando le dimensioni del demone, poteva essere abbastanza vero.

    Comunque fosse, IO non avevo intenzione di rimanere nei paraggi di quel mostro. Sarebbe stato molto stupido da parte mia. Non mi ritenevo un vigliacco, ma non aveva senso affrontare l’Hachibi quando potevo andarmene e lasciare che distruggesse Sakkaku per conto nostro. Inoltre, gran parte dell’esercito aveva deciso che era meglio effettuare una ritirata strategica. Chi ero io per andare controcorrente?

    Purtroppo, la questione non era così semplice. Quando feci dietrofront, un altro scoppio di energia, molto simile a quello precedente ma leggermente diverso, mi tagliò la strada. Dall’ombra emerse la sagoma di un altro essere enorme: un mostro vagamente simile a un tanuki, composto –apparenetemente- da sabbia, e coperto di simboli blu. Lo riconobbi subito. Era lo Shukaku, il Demone Monocoda , e io intuii, dalle esplosioni che avvennero in contemporanea all’apparizione del demone, che altri sei bijuu erano liberi… e bloccavano tutte le uscite!
    Ma fosse stato solo quello il problema. Al posto della normale pupilla, il tasso aveva un occhio rosso con tre tomoe. Era lo sharingan, e voleva dire solo una cosa: qualuno controllava il demone. Qualcuno di estremamente potente, per fare una cosa simile. Il Tasso borbottò due parole.

    - DAI ALBARN.... -



    Non avevo capito bene cosa diavolo volesse significare, l’unica cosa che mi venne in mente è che quello era un piano perfetto per distruggere tutti i ninja. Non c’era altra spiegazione. Che fosse quello il piano di Sakkaku? Uccidere tutti i ninja? Ma lo sharingan impresso negli occhi dei demoni indicava che era qualcuno dotato di sangue Uchiha a manovrarli. Forse la stessa persona aveva manipolato Sakkaku? Questo avrebbe spiegato perché l’Amekage era diventato un tiranno.

    Ma a tutti gli effetti, a me che me ne fregava? Al momento, l’unica cosa che volevo era salvarmi la pelle. Ma il Tasso rappresentava un problema per questa semplice azione. Inoltre, salvarmi aveva poco senso se poi quel coso rimaneva libero. Doveva essere confinato da qualche parte, altrimenti non avrei mai avuto la certezza che me la sarei cavata.

    Il caos generato dalla comparsa improvvisa dei Bijuu mi fece scontrare con due persone. Una la conoscevo bene: era Raikou, il mio amico di Kumo. L’altra era una ragazza di Suna che avevo visto un paio di volte e che Raikou mi aveva descritto parlando dell’esame Chunin. Si chiamava Yuka Satetsu.

    L’istinto primordiale di proteggere quei giovani ninja, appena passati a Chunin e già in una situazione tanto disperata, mi fece dimenticare per un momento qualsiasi piano per nascondermi da qualche parte e aspettare che il Tasso fosse a un passo dalla sconfitta. Afferrai entrambi e li portai in un vicolo riparato.

    Che situazione, eh? Sembra che questa guerra abbia preso una piega disastrosa.

    Mi sporsi un attimo per vedere che diavolo stesse facendo l’Ichibi. Per il momento, era occupato a prendere a sberle qualsiasi shinobi che avesse a tiro. Curiosamente, non desideravo fare quella fine.

    Ok, statemi a sentire voi due. Siamo tutti e tre chunin qui, ma io lo sono da più tempo di voi, quindi ascoltatemi e forse ne usciremo vivi.
    Affrontare il Tasso frontalmente è follia pura, spero che questo non debba spiegarvelo. E’ più grande, più forte e più veloce di noi sotto tutti i punti di vista. Se stiamo in bella vista, ci aprirà il culo più in fretta di quanto riusciate ad aprire una lattina. Quindi abbiamo bisogno di un piano.


    Osservai i dintorni. Avevamo nella zona idraulica di Ame, e ovunque spuntavano tubi di ogni dimensione, da quelli abbastanza piccoli da essere scambiati per i rubinetti del lavandino di casa propria, a enormi cilindri di metallo in cui sarei potuto rimanere in piedi senza problemi. Più importante, alcune enormi cisterne spiccavano tra i vari edifici. Quelle potevano essere un buon modo per mettere in difficoltà il Tasso, che era completamente composto di sabbia. Ma pensare ad attaccare adesso era idiota. Prima dovevamo essere sicuri che non ci avrebbe distrutti al primo attacco.

    Ok, ecco il piano. Rendiamo difficile a quella belva attaccarci. L’unico modo per farlo è NON farsi trovare. Raikou, affumicalo, e già che ci sei, una copia non ci starebbe male. Nasconditi dietro a una delle cisterne, dovrebbe proteggerti in caso il tasso ti scovasse, l’acqua bloccherà la sabbia. Yuka, non so bene cosa puoi fare, quindi non ho consigli specifici, ma cerca di distrarlo. Moltiplicazioni, suoni fantasma, evocazioni, se ne hai… qualsiasi cosa pur di raggiungere un posto sicuro e non farti trovare. Stai vicino a Raikou, almeno per adesso. Le cisterne sono poche, non possiamo permetterci di sprecarle tutte in una volta sola. Io ho in mente un modo per indebolirlo, ma non so se funzionerà, e comunque richiede tempo. Intanto, mi renderò invisibile e cercherò un buon punto per colpire. Adesso separiamoci. Buona fortuna.

    Tutto lì. Niente cose strane. Solo nasconderci in modo che non ci trovi, e aspettare il momento opportuno. Sarebbe bastato? Non lo sapevo, speravo che il Tasso, occupato com’era, non si accorgesse di tre inutili ninja che si nascondevano. In fondo, era circondato da tutti i lati.
    Mentre mi allontanavo, diretto da tutt’altra parte rispetto ai miei giovani compagni, composi il sigillo del Cinghiale, richiamando un paio di piccoli amici.

    Ryujii cominciò subito a parlare. Sembrava agitatissimo.

    Sarakube, è terribile! Qualcuno ha liberato i Bijuu ad Ame! I Saggi...

    Gli tappai la bocca. Lo so benissimo. SIAMO ad Ame.

    Perché vai sempre a ficcarti in queste situazioni? Chiese Sentoryuu, più calmo di Ryujii, ma comunque evidentemente preoccupato.

    Sono le situazioni che vengono da me, non il contrario. Ascoltate, in questo momento abbiamo davanti il Monocoda. Cosa ne pensate?

    Ryujii non disse niente. Sentoryuu, da parte sua, fece un paio di calcoli mentale. Possiamo farcela. Se la mia tecnica sonora funziona, potremmo essere in grado di indebolirlo abbastanza da permetterti di affrontarlo quasi alla pari. Ma è richioso. Cosa abbiamo a nostro vantaggio?

    Gli spiegai brevemente la struttura della zona e i due alleati che mi ero procurato. Non ci volle molto.

    Fu Ryujii a commentare. Non va bene. Le cisterne ci aiuteranno, ma l’Ichibi potrebbe spazzarci via con un singolo attacco.

    Lo so, ma non abbiamo scelta che combattere. Siete con me?

    Ovvio! Risposero in coro i due draghi.

    Bene. Ninpou: Mesai Gakure no Jutsu, Tecnica del Mimetismo!

    E fu così che divenni perfettamente invisibile ad occhio umano, e grazie al mio addestramento, divenni anche perfettamente silenzioso. I draghi, infilati sotto ai miei vestiti, divennero invisibili anch’essi. A quel punto, rilasciai il chakra dal sigillo che avevo sulla fronte e mi affrettai a trovare un nascondiglio che mi coprisse abbastanza bene. Alla fine scelsi un intrico di tubi non molto distante da Bijuu, che mi assicurava una copertura su tre lati. Per sicurezza, era vicino a una delle cisterne. L’unico modo in cui l’Ichibi poteva colpirli era superarmi e girarsi… speravo che non lo facesse. Aveva già abbastanza ninja da ammazzare attorno a lui, e comunque ero invisibile. Non credevo che potesse notarmi.

    Sarakube Kazamura

    Resistenza: 450
    Stamina: 750 - 280 - 35 + 200 = 635

    Azioni: Evocazione di Sentoryuu e Ryujii
    Tecnica del Mimetismo
    Attivazione Sigillo Segreto
    Furtività Massima per non farmi sentire e nascondermi come descritto sopra, dietro a una delle cisterne.

    Bene, questo è l'inizio della fine :asd: Kerbe, ricordati la tattica. Due serpenti giganti o uno gigante e uno maculato dovrebbero andare bene. Dagli qualcosa da colpire al posto nostro.
    Eneruzz, fai come ho spiegato.

    Speriamo di arrivare vivi al prossimo turno :please:
     
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    Il Tuono

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    La chiamata mi raggiunse quanto non me l'aspettavo, e di sicuro NON fu gradita. Tutti i Chunin del Fulmine dovevano mettersi in marcia per raggiungere Ame. Quello sarebbe stato lo scontro definitivo, il round finale di quella guerra che fino a quel momento, mi aveva colpito solo marginalmente. Adesso invece ero costretto a gettarmi nel vivo dell'azione, e rischiare la mia pelle in prima persona.

    Curioso che un neo Chunin come me fosse chiamato per la guerra, ma non era il momento, adesso, di fare questi pensieri. Dovevo prapararmi. Purtroppo avevo appena speso tutti i miei soldi nel comparare le sette lame che servivano per eseguire lo Stile della Furia, quindi ero assolutamente al verde. Non avevo nemmeno il tempo di imparare qualche jutsu. Insomma, ero proprio alla frutta.

    Comunque, feci il mio dovere e mi misi in marcia insieme al resto dell'esercito di Kumo, alla volta del Paese della Pioggia. Lungo la strada, ci mescolammo agli altri eserciti ninja. Mi sollevava sapere che non eravamo da soli, e trovarmi in mezzo a tanti shinobi che non conoscevo, per una volta, non mi dava fastidio. L'esercito di divise in sette scaglioni, ognuno dei quali entrò nella capitale di Ame da una parte diversa, e cominciò la battaglia.

    Per fortuna, ero finito nelle retrovie, quindi ero relativamente al sicuro, almeno ora come ora. Avevo fatto fuori un paio di nemici, ma per il resto era stata una guerra stranamente liscia. Mi immaginavo devastazione, ninja amici e nemici che morivano da ogni parte... invece no. Eravamo talmente superiori di numero che i nemici vennero falcidati prima di poter infliggere danni seri. Il che mi andava benissimo.

    Solo che, quando la vittoria era ormai a portata di meno e i ninja dell'Alleanza erano quasi arrivati a destinazione, un'esplosione così potente da farmi barcollare squarciò completamente il palazzo del dittatore Hi Sakkaku. Al posto dell'edificio, adesso, c'era un enorme mostro, più grande di qualsiasi cosa avessi mai visto. Metà toro, metà polipo, era una figura inconfodibile, anche se ormai leggendaria: l'Hachibi, un tempo posseduto dal grande Killer Bee di Kumo.

    L'apparizione del demone gettò nel panico l'alleanza. Come era logico aspettarsi. Vennero urlati ordini e contrordini, alcuni provarono ad attaccare il demone, ma vennero schiacchiati con un attacco quasi casuale. Io non pensai nemmeno di avvicinarmi a quella montagna di chakra e ripiegai immediatamente verso l'uscita.

    Peccato che in quel momento altre sette esplosioni scossero Ame, e dove prima c'era l'uscita, adesso c'era la sagoma torreggiante che ricordava un cane. No, un tasso. Fatto di sabbia e coperto di simboli azzurri.

    No, sul serio? Prima l'Hachibi, ora l'Ichibi? Il Demone Tasso Monocoda? Sul serio? E le altre esplosioni, magari, erano altri sei bijuu... giusto? Era uno scherzo, vero? Un qualche show televisivo aveva deciso di prendere per il culo tutti i ninja del mondo facendogli credere che invece di affrontare un esercito di ninja, adesso dovevano fermare sette cercoteri scatenati.

    Magari fosse stato così. Ma gli occhi rossi, con tre tomoe, che brillavano sul volto del demone, dicevano altro. Dicevano che qualcuno, qualcuno dotato dell'infame abilità oculare dello Sharingan, stava controllando quei cosi, tutto questo per ammazzarci in modo orribile. Se lo trovavo... gli avrei chiesto che diavolo stava facendo dire al mostro.

    - DAI ALBARN.... -



    Era finita. Sul serio, cosa potevo fare contro il Demone Tasso? Potevo provare ad attaccarlo, ma a che scopo? Era fatto di sabbia, qualsiasi colpo probabilmente non l'avrebbe nemmeno scalfito. Potevo solo gettarmi avanti e morire con onore. Che schifo però. Non avevo nemmeno avuto una ragazza.

    Ma proprio quando stavo per andare all'attaco in maniera sconsiderata e suicida, ecco che il caos mi fa sbattere contro una persona. Riconosco i capelli corti, argentati e tenuti con un fiocco nero. Yuka.

    Anche tu qui? Che sfortuna, vero?

    Poi qualcuno mi urta sulla schiena. Qualcuno più alto, la cui sola presenza mi fa capire che è molto, molto più forte di me. Mi sto comunque per girare e dirgli di fare attenzione, nonostante sia una cosa stupida quando ci trovavamo davanti al Demone Tasso, ma non faccio in tempo ad aprire bocca che mi ha preso per un braccio e trascinato in un vicolo.

    Che situazione, eh? Sembra che questa guerra abbia preso una piega disastrosa.

    Ma è Sarakube! Per un attimo mi sento al sicuro, poi mi ricordo che il nostro nemico è uno dei Bijuu. Nemmeno Sarakube poteva fare qualcosa contro un mostro simile.

    Ma lui non pare d'accordo. Sbircia oltre l'angolo per controllare il mostro, poi ritorna a parlarci.

    Ok, statemi a sentire voi due. Siamo tutti e tre chunin qui, ma io lo sono da più tempo di voi, quindi ascoltatemi e forse ne usciremo vivi.
    Affrontare il Tasso frontalmente è follia pura, spero che questo non debba spiegarvelo. E’ più grande, più forte e più veloce di noi sotto tutti i punti di vista. Se stiamo in bella vista, ci aprirà il culo più in fretta di quanto riusciate ad aprire una lattina. Quindi abbiamo bisogno di un piano.


    Pensi che con un piano possiamo salvarci? Contro l'Ichibi?

    Si, non ero molto ottimista in quel momento, e stranamente non pensavo che sarei dovuto esserlo. Ma Sarakube mi ignora. Osserva i dintorni, e per riflesso, lo faccio anche io. Quella era la zona idraulica. In poche parole: tubi, tubi, e ancora tubi. Centinaiai di tubi di tutte le dimensioni. E sei enormi cisterne piene di acqua.

    Vedo una scintilla negli occhi del Chunin si Konoha. Ha davvero elaborato un piano? Così al volo?

    Ok, ecco il piano. Rendiamo difficile a quella belva attaccarci. L’unico modo per farlo è NON farsi trovare. Raikou, affumicalo, e già che ci sei, una copia non ci starebbe male. Nasconditi dietro a una delle cisterne, dovrebbe proteggerti in caso il tasso ti scovasse, l’acqua bloccherà la sabbia. Yuka, non so bene cosa puoi fare, quindi non ho consigli specifici, ma cerca di distrarlo. Moltiplicazioni, suoni fantasma, evocazioni, se ne hai… qualsiasi cosa pur di raggiungere un posto sicuro e non farti trovare. Stai vicino a Raikou, almeno per adesso. Le cisterne sono poche, non possiamo permetterci di sprecarle tutte in una volta sola. Io ho in mente un modo per indebolirlo, ma non so se funzionerà, e comunque richiede tempo. Intanto, mi renderò invisibile e cercherò un buon punto per colpire. Adesso separiamoci. Buona fortuna.

    Ommioddio, ha eleborato un piano. E mi pare anche abbastanza sensato. Visto che NESSUNO di noi tre ha la minima possibilità di battere il tasso, ci nascondiamo come dei luridi figli di puttana vigliacchi e aspettiamo il momento giusto per colpire. Inoltre mi ha chiesto di affumicarlo e usare una copia. Come l'ultima volta che avevamo combattuto insieme.

    Beh, era la mia speranza migliore per salvarmi le chiappe, quindi penso che farò come dice. Prendo un bel respiro, impasto il chakra, e spunto fuori una nebbia color fango che invade tutto il campo di battaglia attorno all'Ichibi. Basterà? Non credo, probabilmente può spazzarla via in un attimo, ma almeno coprirà i nostri movimenti per un po'. Che poi è esattamente quello che vogliamo, che non ci veda mentre ci nascondiamo.
    Ma non posso limitarmi a fare questo, sarebbe inutile. Devo anche distrarre quello schifo come posso. La mia moltiplicazione speciale servirà allo scopo, e per non farmi mancare nulla, metterò anche delle copie normali. Basteranno? Forse si, forse no. Forse il Tasso sarà troppo occupato a massacrare il resto del nostro plotone per badare a noi, o magari un qualche evento di sfiga cosmica farà in modo che il suo prossimo attacco, probabilmente ad area, ci spazzi via come foglie. Ma almeno, tentiamo.

    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo, Multipla Moltiplicazione di Fumo!

    In un attimo, nove me stesso apparvero nel campo di battaglia, pronti a fare casino, attirare l'attenzione e cose del genere. Intanto, io e Yuka ci dirigemmo verso una delle cisterne, come aveva suggerito Sarakube. L'acqua era un ottimo modo per indebolire il Tasso.

    Mentre io e la donzella ci mettevamo al riparo, ma abbastanza vicini da non far implodere nel nulla la mia copia di fumo, questa prende il controllo delle altre -metaforicamente parlando- e insieme si gettano contro il demone.

    Ehi, schifoso rifiuto del deserto! Prova ad ammazzarmi, se ci riesci!

    Ecco quello doveva sicuramente attirare le sua attenzione. Speravo. La copia estrasse le spade e si lanciò all'attacco. Mirava alla mano-zampa, e aveva intenzione di colpire, anche se probabilmente era inutile.

    Rilascio Fulminante, Lame della Tempesta!

    Carina, vero? Visto che c'era il rischio che il Tasso ignorasse un attacco corpo a corpo semplice, ho fatto dire alla mia copia il nome di una tecnica assolutamente inventata che, spero, gli faccia pensare a un attacco con il raiton. Ovviamente, NON può farlo perchè è una copia e non ha chakra, ma l'importante è che l'Ichibi ci creda. La distrazione potrebbe essere quello che serve all'esercito per tirargli un buon colpo.

    Non mi resta altro da fare che aspettare il momento buono per colpire sul serio.

    Raikou Yotsuki

    Resistenza: 500
    Stamina: 150 - 10 - 15 - 5 = 120

    Azioni: Cortina Fumogena
    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo
    Tecnica della Multipla Moltiplicazione di Fumo
    Mi nascondo insiema a Kerbe dietro a una cisterna
    Attacco della copia (attacco semplice con due lame), con tanto si urla e finto attacco Raiton x4

    E preghiamo di uscirne vivi :please:
     
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    Cosa hanno provato gli antichi guerrieri marciando sui campi di battaglia, cavalcando fianco a fianco con le armi strette in pugno? Cosa hanno provato davanti ai nemici? Rabbia, paura, cosa? Cosa hanno provato quando la loro lama ha lacerato le carni, mentre le grida di battaglia e il cielo nero incombeva sui loro capi mortali? Cosa hanno provato poi, di fronte alla morte? Cosa accade nelle loro anime così fragili al cospetto della Fine? Quanti di loro hanno stretto la spada e avanzato? Quanti hanno perito?
    Mio padre disse che coloro che hanno affrontato la morte venivano ricordati con un nome: eroi.

    Il giorno prima...


    Non ricordo di aver mai visto mia madre piangere, neanche quando sua madre passò a miglior vita. Si era trattenuta, la ricordo mentre fissava il tramonto con occhi spenti, immobile. Cosa avrei fatto al suo posto? Come poteva vivere sapendo che sua madre se ne era andata per sempre?

    No... mi dissi allora, io morirei...

    Solo adesso, di fronte alle lacrime di mia madre, capivo perché non pianse. Non è la figlia a disperarsi per madre, è la madre che si dispera per sua figlia. Così era mia madre, disperata mentre mi implorava di restare, afferrandomi l'orlo della gonna, prostrata sul pavimento. Non riuscivo a guardarla, sarei scoppiata in lacrime anche io, sarei rimasta con lei, per sempre. Non avrei mai potuto abbandonare il mio nido.

    Faremo qualcosa... Parlerò io con la Kazekage, non lascerò che...

    Non puoi, Goro! Per l'amor di Dio, ascoltami!

    Kuronuma afferrò mio padre per il kimono, strattonandolo fino a che i loro volti non furono a pochi centimetri l'uno dall'altro. Anche questo era diverso. Mio padre, lui che ho sempre disprezzato per il suo comportamento nei miei confronti, lui che mi aveva sempre spinta verso la battaglia, verso l'avventura. Cosa spinge un padre a tarpare le ali alla figlia? Kuronuma sembrava addolorato quanto lui, ma l'uomo dai capelli grigi lo fissava con espressione vuota, gli occhi lucidi e il labbro tremante come mai avevo visto.

    Non la lascerò andare... Non può... Ci andrò io, andrò a dirlo alla Kazekage e davanti a tutti i Kage se necessario!

    ORA BASTA! NON PUOI! NON PUOI PIU' FARE NIENTE ORMAI!!

    Urlò il Jonin, strattonando nuovamente l'amico, mentre i singhiozzi di mia madre risuonavano come un terribile canto nella mia testa. Odiavo quella situazione. Me ne stavo ferma l' davanti, prese tutti i miei averi, pronta per ciò che mi aspettava. O almeno sapevo ciò che avrei dovuto fare, non quello che sarebbe successo. La situazione degenerò quando tutti e quattro udimmo dei forti colpi alla porta, che, a dire la verità, un po' ci spaventarono. Immobili, ci fissavamo l'un l'altro, come se fossero venuti a portarmi via direttamente; ma quando la porta si aprì entrarono due ragazze che conoscevo bene, le mie uniche amiche.

    Ah! Sei qui! Perfetto, perché ci rimarrai!

    Giuro su Dio che ti prendo a pugni se provi soltanto ad andartene!

    Ora si che era un casino, ero certa che non mi avrebbero lasciata andare. Riuscivo a capirle bene perché anni fa erano partite lasciandomi da sola con la certezza che non le avrei mai più riviste. Ed eccole qui, quasi due anni dopo, a tentare di fermarmi. Sorrisi dei loro volti contorti dalla rabbia, quasi in lacrime per il fastidio e la disperazione. Le abbracciai tutte e due, nonostante tentassero di liberarsi dalla mia presa. Ero sempre stata più bassa di loro ma non era mai stato un problema abbracciarle contemporaneamente.

    Ragazze... Voi siete le mie uniche amiche e sono contenta di aver trascorso la mia infanzia con voi. Mi avete sempre aiutata ad andare avanti e siete tornate da me quando ne avevo più bisogno. Ma adesso sono io che devo chiedervi di essere forti e lasciarmi andare perché ho un dovere da compiere. Restate unite e sostenetevi a vicenda fino alla fine, la vostra amicizia è la cosa più importante che avete, ricordatevelo.

    Adesso i loro visi non erano più furiosi ma tristi, profondamente abbattuti, quasi rassegnati. Quello era un addio, anche se non l'avevo detto, a noi bastava uno sguardo per comprenderci. Momo mi batté forte una pacca sulla spalla, Sakuya fece lo stesso. Abbassarono lo sguardo e aspettarono, in attesa. Lanciai un'occhiata a Kuronuma e dalla sua espressione capii che non avevo più tempo.

    E' ora...

    Non potevo tirarmi indietro, non ora che, finalmente, tutto era chiaro. Avevo capito cos'era quella sensazione opprimente che mia attanagliava in ogni momento, quella malinconia che non mi dava tregua, quel maledetto desiderio inespresso cui pregavo giorno e notte, ad ogni respiro.

    Mamma, papà...

    Si voltarono verso di me, trattenendo il fiato. Sapevo che quelle sarebbero state le mie ultime parole. Non potevo fare altrimenti, non ora che tutto aveva senso.

    Non ho mai voluto essere un Ninja. Ho sempre avuto paura della guerra, della morte, del dolore, di lasciare ogni cosa e non tornare più. Padre, ho sempre odiato i tuoi tentativi di farmi crescere, di mostrare cosa fosse in realtà tutto questo. Madre, grazie per avermi protetta con il tuo amore. Ho sempre pensato di star sbagliando, ho sempre pensato che avrei dovuto essere altrove. Ma adesso ho capito: è questa la mia via, la vera via del Ninja. Partirò, e se non tornerò voglio che andiate avanti, voglio che vi solleviate da ogni colpa e allontaniate ogni rimorso, perché non è stata colpa vostra. Voi siete la mia famiglia, io non ho nient'altro che voi. Ma arriva il momento in cui anche la più piccola delle rondini deve prendere il volo. Io vi amo e non ho mai smesso di farlo, neanche per un momento. Ma è questa la mia strada, devo salvare il luogo per il quale voi avete lottato, voglio preservare ciò che voi avete preservato per me. Non posso lasciare tutto questo si distrugga, non dopo quello che i nostri avi hanno fatto. Se il Paese dove vivete è in pericolo, ho il dovere di salvarlo. E' questa la via del Ninja: proteggere tutto ciò che ha a cuore.

    Li guardai per l'ultima volta mentre le lacrime scorrevano sui loro visi. Mia madre mi sorrise, stringendomi a se, poi sentii il caldo e grande abbraccio di mio padre. Mai mi aveva abbracciato in quel modo. Li sentii che tentavano di non piangere, così come tentavo di non farlo io. Mi carezzarono il viso e io carezzai i loro. Poi mi lasciarono, ed io seguii Kuronuma che uscì silenzioso dalla porta. Uscimmo in strada, attraversando il deserto al tramonto più cupo e malinconico che avessi mai visto. Se avessi potuto vedere coi loro occhi, avrei visto la mia piccola forma, trasportando la giara da sempre più grande di me, sparire come un'ombra scura nel cielo così chiaro e spento allo stesso tempo, mentre il vento ululava addolorato nei cieli del Paese del Vento.

    Più tardi, verso Ame


    Eccomi, lontana da casa, verso terre lontane dalle quale era probabile che non avrei più fatto ritorno. Cosa era cambiato? Perché mi trovavo lì, adesso?
    Il destino probabilmente.
    Si era presentato sotto forma di lettera, con il sigillo in ceralacca del palazzo del Kazekage, indirizzata a me. Ne avevo tirato fuori un foglio con poche righe scritte sopra, semplici e chiare. Sarei dovuta partire, per Ame, per affrontare quella che sarebbe stata la battaglia più grande mai ricordata fino a quel momento. Inutile dire come mi sentii quando i miei occhicerulei scorsero una per una le righe d'inchiostro, fu come se qualcosa di molto pesante mi si fosse abbattuto adesso. Non l'avevo mai saputo, mai, che ci fosse una guerra in corso. Avevo sempre vissuto al sicuro, nella mia casa, non immaginando neanche cosa avrebbe potuto esserci là fuori. Mio padre aveva cercato di strapparmi la lettera di mano, mi aveva schiaffeggiata per riprendersela ma non sarebbe cambiato: ormai sapevo. Poi arrivò Kuronuma, dopo che lo avvertii con una lettera, legata alla zampa di un piccione che avevo trovato nel Deserto, dopo essere scappa di nascosto. Era arrivato e neanche mio padre aveva avuto la forza di fermalo, mi aveva detto ogni cosa. Della guerra che da tre anni aveva sconvolto i paesi, di come innumerevoli guerre avevano provocato centinaia di vittime. E quella sarebbe stata la fine, la più grande battaglia degli ultimi tre anni, dove l'alleanza avrebbe marciato contro Ame, per spodestare dal trono il tiranno, Hi Sakkakku.
    Come avevo potuto ignorare questi eventi? Come erano riusciti i miei genitori a rendermi tanto ignorante e assente ad una simile tragedia? Eppure, come mi sentivo al riguardo? Avevo paura, paura di ciò che sarebbe successo se l'uomo non fosse stato sconfitto, paura di ciò che avrebbero affrontato i valorosi Ninja in battaglia. Ma poi mi resi conto, e fu come capire per la prima volta di essere viva, che non sarei rimasta in disparte. C'era un posto anche per me, in quel massacro.

    Non ci andrò, non andrò mai a morire! Ci sono Ninja più valorosi, più capaci... Perché io? Cosa vogliono da me?

    A lungo avevo pianto, sperando che qualcuno avesse fatto qualcosa per salvarmi, qualcosa per non farmi partire. Mi avrebbero nascosta e dato asilo, forse. Mio padre? Lui che avrebbe fatto? Conoscendolo mi avrebbe trascinato con la forza fino al campo di battaglia. Provai un moto d'odio puro nei suoi confronti: non mi aveva mai amata. Non amava sua figlia, voleva solo che diventassi ciò che lui non era mai stato, uno Shinobi di cui tutti avrebbero ricordato il nome.
    Oh, se solo avessi saputo che sarebbe stato il primo a sacrificarsi al mio posto.
    Fu grazie a lui, grazie a mia madre che capii cosa andava fatto. Stavo scappando di nuovo, stavo cedendo alla paura, non mi stavo comportando da Ninja. Anzi, non mi stavo comportando da... me. L'avevo capito quando Kuronuma era venuto a prendermi, quando mio padre aveva tentato di cacciarlo e mia madre aveva pianto. Un Ninja nasce per difendere il suo popolo, ogni singola persona del suo paese. La famiglia, gli amici. Dovevo salvarli, ognuno di loro. Ed ora cavalcavo fianco a fianco a Kuronuma, verso il villaggio del Suono.
    Sapevo di andare incontro alla morte, ma questa volta fu diverso. Avevo paura ma la paura stessa era affiancata da una sensazione che non avevo mai provato prima. Mi faceva venir voglia di piangere e stringere i denti e distruggere chiunque avessi davanti. Non volevo che tutto questo finisse, non volevo che un solo uomo mi portasse via il mio mondo. Lo avrei affrontato con tutte le mie forze.

    Saranno fieri di me, tutti quanti... Ora sento di essere cresciuta davvero, ho un obbiettivo, finalmente. E combatterò per esso, fino alla fine...

    Eppure, una parte di me continuava a tormentarsi, chiedendosi quando sarebbe arrivata la fine, semmai fosse giunta. Non ero davvero preparata alla morte, non potevo esserlo. Nessuno può. Avrei fatto finta, tentando di ingannarla come fosse una vecchia amica. Abbassai lo sguardo osservando le orme del mio cavallo che si imprimevano sulla sabbia, sorrisi lievemente pensando che ero così giovane a fare certi discorsi, sarei sembrata ridicola se qualcuno mi avesse sentita.

    Arriveremo domani all'alba...

    Asserì Kuronuma dopo un po' che viaggiavamo, spezzando il pesante silenzio carico di tensione e pensieri. Non risposi, non riuscivo a dire nulla. Mi stavo avvicinando sempre di più, solo la notte mi separava dal fatidico momento. Non avevo mai preso parte ad una battaglia prima d'ora. Sembrava tutto così diverso, mi sentivo come fossi la protagonista di una delle storie che leggevo nei libri, ma quella non era una storia, era la realtà.

    Chi avrebbe mai pensato che sarebbe andata a finire così. Ho solo quattordici anni ma il mio destino è già segnato. Quanti prima di me hanno avuto la stessa sorte? E chi sta combattendo proprio adesso? La guerra... che brutta faccenda... Ma è necessaria perché quando si impone un tiranno non si può solo stare a guardare. Personalmente, pensavo che i Ninja fossero votati al servizio della patria e dei deboli, non ho mai pensato che un Ninja avrebbe provocato tutto questo. Perché? Cosa spinge un uomo a fare tutto questo?

    E come potevo saperlo? Nel mio cuore non c'era rancore o risentimento. Ma se per conoscere la risposta avrei dovuto essere malvagia, avrei di gran lunga preferito restare ignorante e combattere contro qualcosa che neanche conoscevo.
    Il tramonto stava ormai calando, mancavano una decina di ore all'alba. Il mio cavallo galoppava piatto, a ritmo costante, salendo e scendendo le dune a me così familiari. Mi domandai se avrei mai rivisto il Deserto, se avrei potuto dormire stesa al sole del mio amato Paese. La parte razionale di me diceva che sarebbe stato impossibile, che sarei morta sul campo di battaglia. Ma qualcosa dentro di me, chissà cosa e quanto importante, urlava verso i cieli del Paese del Vento.

    [...]


    Mi addormentai al trotto del mio cavallo, sognai di quando ero piccola, di come continuavo a fallire miseramente la tecnica della moltiplicazione del corpo, mentre Sakuya e Momo ridevano divertite e creavano anche loro copie zombie. Fu un bel sogno. Quando mi svegliai, l'aria di guerra e tensione che respirai era inequivocabile: ero arrivata ad Ame.
    Mi tirai su a bocca aperta per lo scenario che avevo davanti agli occhi. Ame era una città molto diversa dalle altre in cui ero stata, sembrava che gli alti edifici fossero costruiti in metallo seguendo forme geometriche strane, alzandosi come fossero torri. Se l'avessi vista da lontano, l'avrei detta un'accozzaglia di bottiglie di latta e pioggia. Kuronuma ed io ci trovavamo davanti ad un grande portone che era aperto, davanti al quale stavano Ninja che non avevo mai visto ma dai coprifronte capivo che provenivano da ogni singolo Paese, lottando assieme. Scendemmo da cavallo e ci dirigemmo verso il gruppo più vicino, intento a discutere quelle che sembravano tattiche di guerra; Kuronuma si avvicinò ad un tipo anziano che reggeva la mamma, mostrando il coprifronte, intanto io mi guardavo intorno tentando di scorgere nemici o qualsiasi cosa stessero aspettando tutti quanti.

    Yoshitake Kuronuma, Jonin di Suna. Qual'è la situazione?

    Stiamo per espugnare il palazzo di Shakkaku, abbiamo l'ordine di prenderlo, vivo o morto. In ogni caso è la gogna che lo aspet... MA CHE DIAVOLO?!

    Il frastuono che sentii in quel momento lo ricordo come il rumore più greve e fastidioso mai sentito. Qualcosa, al centro della città, era appena andato in pezzi. Un grande polverone si era alzato e, per una decina di secondi, neanche la pioggia incessante riuscì a scacciare via la nebbia scura. Sentivo urlare, percepivo lo sgomento generale e anche io, incapace di fare altro, fissai in lontananza qualcosa di enorme, qualcosa di terribile che non avevo mai visto. Era un gigantesco mostro tentacolare, ma il suo volto sembrava quello di un toro. Sembrava che tutti sapessero cosa fosse perché le espressioni terrorizzate dei loro volti erano chiare.

    Cosa diavolo... è... ?

    Domandai a voce alta più a me stessa che a chi mi stava vicino. Il Ninja, tuttavia, rispose con voce tremante, mentre c'era del movimento lì in cima.

    L'Ottacoda... è la fine...

    Non ebbi il tempo materiale di chiedere di cosa diavolo stesse parlando che la fine, questa volta, giunse davvero.

    Two Steps From Hell


    Nonostante la lontananza, le loro voci tombali si udirono in tutta Ame, gettando nel panico ogni singolo essere umano. Non sapevo a chi appartenessero le voci, ma sapevo che la potenza di chi parlava non era in alcun modo umana.

    - DAI ALBARN.... -

    - ...ADESSO AVVERRA'... -

    - ...E CON ESSA GLI UMANI VERRANNO STERMINATI... -

    - ...E LA STORIA VERRA' RISCRITTA... -

    - ...DAL NOSTRO ADAMO... -

    - ...E DALLA NOSTRA EVA... -

    - ...GLI UNICI TRA GLI UNICI! -



    Poi qualcosa in lontananza brillò, ci fu una grande luce seguita da una serie di esplosioni di energia che mai avevo visto prima. Il vento quasi ci spazzò via mentre qualcosa compariva dietro la porta del villaggio, qualcosa di gigantesco e terrificante. Pochi attimi bastarono perché restassi sola, in balia della folla che urlava e scappava da ogni parte, in preda al caos. Persi Kuronuma e mai più lo rividi. Gruppi di Ninja urlavano comandi contraddittori che nessuno seguiva. In un attimo, un gigantesco e rabbioso ringhio scosse l'aria uggiosa. Qualcosa di gigantesco stava letteralmente spazzando via intere schiere di uomini. Fu uno spettacolo orribile: chiunque provasse ad attaccare veniva spazzato via da un'artigliata o da un colpo della lunga coda del mostro, che intravedevo appena sopra il grande muro di cinta e il tempo grigio e la pioggia scrosciante e imperterrita. Mi ritrovai immobile mentre venivo trascinata a destra e a manca, mentre uomini gridavano. Uno di loro volò nella mia direzione e atterrò a qualche metro da me. Voltai lo sguardo ma i miei occhi avevano già registrato vivida nella mente l'immagine del corpo straziato e sanguinolento.

    Cosa diamine sta succedendo...

    Cosa fare? Non potevo certo affrontare quel mostro, ma non potevo neanche stare a guardare. Ormai gli ultimi rimasti a tenergli testa avevano rotto le righe e stavano scappando a gambe levate. Che situazione drammatica. Cosa diavolo era quel polpo mezzo toro? E quelle voci? Cos'era Dai Albarn? E perché si parlava di sterminio? Era stato Shukkaku? Ma le voci erano diverse, forse c'era un errore. In ogni caso, la situazione era davvero disastrosa e non avevo idea di dove andare né cosa fare; riuscii a trovare una soluzione solo quando, trasportata dalla corrente, mi scontrai con qualcuno davanti a me, che si voltò subito. Stavo per scusarmi, anche se non era certo la situazione per essere gentile, ma ebbi un tuffo al cuore quando vidi una faccia conosciuta.

    Anche tu qui? Che sfortuna, vero?

    Raikou! Io... si...

    Balbettai, senza sapere che dire. Sfortuna? Era stata una mia scelta quella di lottare, forse, però, ero stata avventata, forse ero solo una stupida ragazzina che pensava che combattere a fin di bene desse finalmente un senso alla sua vita. Che schiocca. Avrei voluto dire qualcosa a Raikou, dirgli di scappare, che non era prudente affrontare il mostro, ma una terza persona si unì a noi, un ragazzo dai capelli castani tutti scompigliate e gli occhi verdi; i due sembravano conoscersi. Ma, senza dire una parola, il tipo prese sia Raikou che me e ci trascinò via, entrando in un vicolo. Non opposi resistenza, non avevo la forza psicologica per dibattermi. Fatto sta che ci ritrovammo dentro le mura, soli, con il grande mostro poco lontano da noi. Ci trovavamo in un complesso, forse la zona idraulica del villaggio perché c'erano tubi ovunque e gli edifici avevano protuberanze e tetti così spioventi che la pioggia neanche cadeva. C'erano sei grosse cisterne che probabilmente contenevano acqua ed era dietro ad una di essa che ci trovavamo. Respiravo a bocca aperta, tremando, sentivo la presenza del mostro pressante come non mai, avevo paura di lui, nonostante non sapessi neanche cosa fosse o da dove venisse. Riuscii a vederlo, questa volta, quando mi sporsi poco più in la. Era voltato ma bastò anche solo quello scorcio per farmi torcere le budella dalla paura. Enorme era dir poco, mi chiedevo come avevo fatto a non notarlo prima, quel coso sarebbe stato perfettamente visibile anche in mezzo ad una foresta. Aveva la forma di un tasso gigante, ma sembrava tutto tranne che un animale. Il suo corpo aveva un colore che sembrava un misto tra sabbia e terra, con tatuaggi blu, che non avevo mai visto prima d'ora, lungo tutto il corpo. Ma era la coda ad essere mostruosamente grande, quasi più del corpo stesso. Deglutii, distogliendo lo sguardo e chiudendo gli occhi davanti a me, cercando di calmarmi nonostante tremassi visibilmente.

    Che situazione, eh? Sembra che questa guerra abbia preso una piega disastrosa.

    Esclamò a bassa voce il ragazzo dagli occhi verdi. Restai in silenzio pensando che quello che avevo davanti era ben più di "disastroso". Raikou restò in silenzio, forse era teso anche lui, probabilmente lo era. Il primo diede un'occhiata veloce al mostro, poi si voltò verso di noi. A quanto pare aveva intenzione di combattere.

    Ok, statemi a sentire voi due. Siamo tutti e tre chunin qui, ma io lo sono da più tempo di voi, quindi ascoltatemi e forse ne usciremo vivi.
    Affrontare il Tasso frontalmente è follia pura, spero che questo non debba spiegarvelo. E’ più grande, più forte e più veloce di noi sotto tutti i punti di vista. Se stiamo in bella vista, ci aprirà il culo più in fretta di quanto riusciate ad aprire una lattina. Quindi abbiamo bisogno di un piano.


    Non stava scherzando, voleva affrontare davvero quel tasso. Ridacchiai nervosa e Raikou espresse la sua diffidenza. Era lecito, quel coso aveva spazzato via una fila di uomini solo con la coda, come potevano tre ragazzini sperare di tenergli testa, o peggio, abbatterlo? Non avrei mai potuto, non mi avrebbero retto le gambe, ne ero sicura.

    Pensi che con un piano possiamo salvarci? Contro l'Ichibi?

    Ichibi? Quindi... Monocoda... quel cosa ha un nome?

    Il mistero si infittiva sempre di più, a quanto pare tutti conoscevano quel mostro e mi tornarono in mente le parole del Ninja all'ingresso. Quell'altro mostro, con i tentacoli, l'aveva chiamato Ottacoda. Quindi erano dei mostri con numeri di code differenti. Ma se al centro c'era quello dalle otto code e qui quello con solo una... Possibile che ci fossero altre sei creature in giro per Ame? Possibile che non eravamo gli unici a dover affrontare quello scempio?

    Non posso crederci... Questi sono mostri, non possiamo affrontarli... Moriremo sicuramente...

    Mi guardai in giro. Avremmo potuto affrontarlo se fossimo stati Jonin, magari anche Anbu, ma la promozione l'avevo presa da poco, così come Raikou. Lanciai un'occhiata alle sei cisterne: erano abbastanza grandi da poterci nascondere e magari avremmo potuto romperle per farle cadere sopra il Monocoda, se così si chiamava. Ma a che scopo? Non saremmo morti lo stesso? A quanto sembrava, il ragazzo dai capelli castani non era d'accordo, era davvero convinto di poter tenere testa al mostro.

    Ok, ecco il piano. Rendiamo difficile a quella belva attaccarci. L’unico modo per farlo è NON farsi trovare. Raikou, affumicalo, e già che ci sei, una copia non ci starebbe male. Nasconditi dietro a una delle cisterne, dovrebbe proteggerti in caso il tasso ti scovasse, l’acqua bloccherà la sabbia.

    Quell'ultima frase fece scattare qualcosa nella mia mente: sabbia? Come faceva quel tasso ad usare la sabbia? Era la stessa che portavo nella giara dietro le mie spalle? Non riuscii a pensarci a lungo perché il ragazzo aveva qualcosa da dire anche a me.

    Yuka, non so bene cosa puoi fare, quindi non ho consigli specifici, ma cerca di distrarlo. Moltiplicazioni, suoni fantasma, evocazioni, se ne hai… qualsiasi cosa pur di raggiungere un posto sicuro e non farti trovare. Stai vicino a Raikou, almeno per adesso.

    Feci di "sì" con il capo, preparandomi ed impastando il chakra mentre il cuore batteva forte. Era quello lo scopo per la quel ero arrivata ad Ame, combattere. Sarei morta combattendo contro un Tasso gigante. L'idea mi provocò un'altra risata nervosa, ma i miei occhi impauriti mostravano bene quali erano i miei veri sentimenti.

    Le cisterne sono poche, non possiamo permetterci di sprecarle tutte in una volta sola. Io ho in mente un modo per indebolirlo, ma non so se funzionerà, e comunque richiede tempo. Intanto, mi renderò invisibile e cercherò un buon punto per colpire. Adesso separiamoci. Buona fortuna.

    E sparì verso il Monocoda. Lo sentii mentre emetteva quel tremendo ringhio sepolcrale. Anche Raikou lasciò il riparo e si lanciò all'assalto. Ero rimasta sola. Senza riuscire a fermarmi, cominciai a piangere lentamente mentre la paura si impossessava del mio corpo e della mia mente. Non sarei dovuta partire, sarei dovuta restare a casa. Mi asciugai gli occhi con la manica del vestito, mentre i rumori di battaglia arrivavano alle mie orecchie come un ultimo canto. Cosa stavo facendo ferma dietro una cisterna? Che ne era stata della mia volontà? Strinsi gli occhi, guardando fissa davanti a me.

    Devo provarci... Non importa come ma devo provare, non posso mollare così... Se credo in me stessa, forse posso fare qualcosa di più... Devo farlo per Suna e per tutte le persone a cui voglio bene...

    Era così. Tirai fuori una fiala dal mio borsellino, osservandone il liquido rossastro. La stampai e la bevvi, sapevo che serviva in occasioni come quella, quindi era arrivato il momento di usarla.

    Sto arrivando... Ichibi...

    Strinsi i pugni, animata da un nuovo coraggio, mentre mi incidevo il pollice con i denti, alzandomi e giungendo le mani a terra, sulla quale apparve istantaneamente un sigillo.

    Tecnica del Richiamo!

    Era la prima volta che evocavo i Serpenti da quando avevo stipulato il patto con Manda, il re dei Serpenti. Ora avrei finalmente capito quanto mi avrebbero aiutata in caso di bisogno. Richiamai le creature più deboli dell'arsenale, che comunque erano due serpenti dalle dimensioni notevoli, quasi una ventina di metri a testa. Il primo era il Serpente Gigante, in tutto e per tutto un serpente con l'unica differenza di essere, come dire, gigante.

    Ho bisogno del vostro aiuto, vi prego. Serpente Gigante, so di chiederti molto ma devi tenere impegnato il Tasso, prova ad avvolgerti attorno a lui.

    Con un sibilo, il serpente scattò verso il Tasso, intanto che Raikou tentava di usare la cortina fumogena. Poi mi rivolsi al serpente maculato, dalla pelle più liscia e a chiazze rispetto agli altri serpenti.

    Riesci a creare una voragine sotto il Tasso?

    Niente sibili, semplicemente sparì sottoterra, diretto verso il mostro. Il primo serpente, tentò di avvolgere il tasso tra le sue spire, tentando di distrarlo dal resto della battaglia, nonostante quest ultimo fosse decisamente più grosso e forte del rettile. Il secondo, tentò di posizionarsi dal sottosuolo proprio sotto l'avversario, iniziando a vorticare su se stesso per creare una voragine. Ancora una volta, roteò per creare un sisma sotto il Monocoda, restando nel sottosuolo. Se ci fosse riuscito, il mostruoso avversario sarebbe sprofondato ad una profondità che non conoscevo, ma sarebbe comunque stato qualcosa. Il ragazzo aveva ragione, sarebbe stato troppo rischioso lanciarsi all'attacco, così avrei lasciato fare ai Serpenti. Conoscevo la posizione dei miei compagni improvvisati e ricordai quello che mi aveva detto il Chuunin prima di scomparire. Dovevo restare accanto a Raikou. Per questo, mi avvicinai a lui, nella cortina fumogena che si era ormai sparsa per il campo. Anche lui si avvicino a me e ci rifugiammo dietro una cisterna volando sulla nuvola di sabbia che creai apposta per l'occasione, muovendoci furtivamente per non farci sentire dal grande mostro. Speravo vivamente di poter raggiungere il mio riparo prima che il Monocoda si accorgesse di noi. Tremavo ancora e gli occhi erano tornati lucidi mentre il cuore sembrava volermi esplodere nel petto. Non avrei mai immaginato che fosse quella la situazione che si provava in battaglia, mentre mettevi in gioco ben più della tua misera vita. Il destino del mondo intero, seppure in minima parte, dipendeva anche da me.
    Ero poco più che una bambina ma non mi sarei tirata indietro. Non avrei lasciato il mondo che conoscevo indifeso.

    Yuka Satetsu

    Azioni:
    - Ingerire Tonico Coagulante
    - Tecnica del Richiamo: Evocazione Serpente Gigante
    - Tecnica del Richiamo: Evocazione Serpente Terrestre Maculato
    - Sospensione del Deserto con Furtività Massima (assieme a Raikou)
    Serpente Gigante:
    - Tenta di Avvolgere il Monocoda nelle sue spire, bloccandolo
    - Tenta di Avvolgere il Monocoda nelle sue spire, bloccandolo [se la prima non riesce]
    - Tenta di Avvolgere il Monocoda nelle sue spire, bloccandolo [se la seconda non riesce]
    - Tenta di Avvolgere il Monocoda nelle sue spire, bloccandolo [se la terza non riesce]
    Serpente Terrestre Maculato:
    - Sparisce nel terreno
    - Terremoto sotto il Monocoda
    - Terremoto sotto il Monocoda

    Stamina:
    -36(evocazione creatura lvl medio) -36(evocazione creatura lvl medio) -5(sospensione del deserto, tecnica D)= -77 --> 423/500

    Resistenza:
    350/350 +150 --> 500/500

    Cariche di Sabbia
    1 in uso --> 4/5

    Abilità:
  5. Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale

  6. Furtività Massima

  7. Tecnica del Richiamo - Patto con i Serpenti

  8. Concentrazione del Chakra

  9. Abilità Satestu

  10. Riverbero del Chakra


  11. Equipaggiamento:
  12. Spada del Re in Rovina

  13. Shuriken [x5]

  14. Giara di Sabbia

  15. Famine

  16. Pacchetto Sfere Esplosive [x1]

  17. Tonico Coagulante [x1]

  18. Kit di Pronto Soccorso [x2]

  19. Maschera Respiratoria


  20. Note:
    Non penso di aver dimenticato niente, speriamo vada bene così!
     
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    Kerbe, il tonico coagulante ripristina le ferite senza superare il limite massimo di resistenza. Indi l'effetto è nullo. Non te lo tolgo dalla scheda. Che poi "coagulante" significa che aiuta la coagulazione del sangue delle ferite, è logica la cosa :si2:


    Qa3JeOW



    Il settore "idraulico" di Ame, così definito perchè destinato ad incanalare l'acqua del lago tramite gli acquedotti, era in effetti un agglomerato anonimo tra gli identici vicoli del luogo, se non per dettagli notabili lungo le infrastrutture e gli edifici: si trattavano di ora lunghi ora brevi profili metallici - tubature - che fungevano per l'appunto da canalizzanti in quel sistema aggrovigliato che era la Pioggia. La zona, a differenza delle altre tuttavia, era per così dire "al coperto", poichè, onde evitare che gli sbalzi temporali inficiassero sul sistema, Sakkaku in persona aveva ordinato di strutturare i palazzi in modo da ombrare e coprire con i loro singolari spigoli l'area. Pertanto essa appariva oscurata, particolarmente "perimetrata", e nondimeno come una sorta di gola, interminabile e angusta, definita da due file di palazzi perfettamente paralleli tra loro. Che poi i tubi ne seguissero il senso, questo era un altro paio di maniche.
    I particolari più evidenti si ergevano a 100 metri di distanza l'uno dall'altro: delle abnormi cisterne sorrette da scheletri metallici sui tetti più prossimi alla copertura di quelli più alti. Erano posizionati approssimativamente agli angoli degli edifici proprio per via del loro ingombro. Far cedere anche solo tre dei quattro sostegni, avrebbe gettato ettolitri di acqua per la "gola", inondandola per oltre dieci metri di altezza.
    Un'introduzione più che utile per anticipare il teatro di battaglia che avrebbe ospitato da lì a poco; difatti tra le inconsuete esplosioni di energia, la zona idraulica di Ame ospitò la presenza di Ichibi, il monocoda appartenuto in passato alla popolazione di Suna e successivamente alla quinta guerra ninja andato perduto. Non se ne sentiva parlare da oltre un secolo e mezzo, eppure la matassa di sabbia e chakra, con immensi occhi alla sommità parlava da sè: l'entità era risorta e, munita di Sharingan, aveva già cominciato a crear danno.
    Nei meandri della "gola metallica" già si udivano le grida straziate dell'Esercito della Liberazione, ora schiacciato dall'intrascurabile coda del cercoterio, ora triturato dai suoi denti, ora costretto all'asfissia dettato dalla sabbia che entrava nelle bocche dei soldati. La grandezza di Sakkaku (o di chi ne stava dietro) riecheggiava per tutta Ame, e ben poco sopprimeva la pioggia di quello sterminio che ne era derivato. Sangue, lacrime, sudore e umori colavano tra le insenature metalliche del villaggio, ora divenuto sinonimo di morte, nonchè probabile tomba dei ninja del mondo intero. Curioso come un posto tanto minuto fosse stato scelto per la fine degli shinobi, o forse no, dato che da lì nessuno sarebbe potuto uscire vivo!
    Tra i flagelli e i martiri sparsi da Ichibi, un gruppo inaspettato di shinobi cercava di sopravvivere quel che bastava per scagliare una contro-offensiva. I loro nomi erano rispettivamente: Sarakube Kazamura, Yuka Satetsu e Raikou, dei neo chunin che mai si sarebbero aspettati di dover combattere nemici tanto spropositati. Eppure erano lì, costretti per forza di cose a fronteggiare qualcosa più grande di loro...letteralmente!
    Il più anziano e caparbio, Sarakube di origine Uzumaki, tentò di rinvigorire un'alleanza provvisoria coi due, chiamandoli a sè per elaborare qualcosa che evidentemente ai deceduti non era venuta in mente: una strategia! E' altresì vero però che - o per presunzione o per incapacità - la tattica si ridusse a mandare allo sbando una piuttosto che cooperare sul piano reale. In un modo o nell'altro riuscirono comunque a catturarne l'attenzione...e non solo!
    Dalla furia cieca e incontrastata dei morti sollevati e scagliati contro i palazzi, il tasso si vide un poveretto...due, anzi più poveretti che fecero per provocarlo:


    - Ehi, schifoso rifiuto del deserto! Prova ad ammazzarmi, se ci riesci! -

    - ?!?!?! -

    Replicò scomposta la creatura, la quale scagliò contro una parabola acuminata l'ultima carcassa annidata tra le dita, dandosi poi ad un impeto ad artiglio levato....fu allora che la gola tremò!
    Le vibrazioni destabilizzarono Ichibi, il quale venne sorpreso dalle spire di un enorme serpente grande almeno quanto il suo arto; gli si avvinghiò ferocemente alla spalla, ma la sabbia di cui era costituito non ne risentì affatto...anzi! La prerogativa della prima coda era essere invulnerabile a qualunque corpo o jutsu di entità materiale, Taijutsu in primis!
    Fu così che il mega-tasso si servì dell'arto libero per afferrare a sua volta il rettile e immobilizzarlo nel palmo della zampa, tra le unghia affilatissime. A quel punto le vibrazioni aumentarono, scavandogli letteralmente la fossa! Ben venti metri di profondità, ovvero 1/5 della dimensione reale della creatura. Una manovra simile servì in qualche modo a danneggiarlo, ma dire lievemente sarebbe un eufemismo!
    La risposta del cercoterio fu quantomeno sproporzionata, dato che, notando la fossa dalla quale si era originato il marasma, fece insinuare nei vicoli sotterranei la propria sabbia - tramutata in ulteriori artigli - atti ad agguantare e "recuperare" il reo dell'affronto: si trattava di un secondo serpente, più scuro, più maculato...ma comunque uno schifosissimo rettile, ovvero il suo nemico naturale!


    naruto-vs-gaara-and-kyuubi-vs-ichibi---auxaquwuoiauiww



    Guardò loro con insaziabile sete di sangue, una voglia che placò immediatamente nel modo più brusco immaginabile: impossibilitati a liberarsi dalla poderosa stretta, i serpenti vennero prima stritolati contemporaneamente all'altezza della gola, e successivamente catapultati nel loro peggior incubo; il primo venne addentato dalla testa e brutalmente decapitato dalle fauci del monocoda, il secondo - peggio ancora - fu sollecitato a fagocitare indicibili quantità di sabbia fino a morire soffocato. Al termine della sentenza i corpi di entrambi vennero lasciati precipitare come mai avessero posseduto vita. Ma delle evocazioni restano pur sempre delle evocazioni...e non possono esistere senza evocatori. L'Ichibi questo lo sapeva, o meglio...lo aveva fiutato!

    - UMANI, PICCOLI, STUPIDI...ED INSIGNIFICANTI. NON CAMBIATE MAI, NON E' VERO?
    E' INUTILE CHE VI NASCONDIATE. NON SO IN QUANTI SIETE, MA STATE CERTI CHE QUANDO VI TROVERO' - E LO FARO' - IMPLORERETE PER MORIRE VELOCEMENTE COME QUEI SCHIFOSI RETTILI CHE MI AVETE MANDATO CONTRO! -


    Nelle minacce fissava come un satanasso quelle palesi copie che gli saltellavano ai piedi per creare a senso loro una qualche distrazione. Povero il loro ideatore...pensava di avere a che fare con un coglione!
    L'Ichibi quindi, non degnando di uno sguardo i fasulli esseri, piantò artigli anteriori e posteriori per terra, e preparò nella sacca stomacale un flusso di sabbia da scagliare; quest'ultimo collimando contro gli spigoli dei palazzi più alti che coprivano l'area, avrebbe ricoperto praticamente ogni centimetro quadrato nel raggio di 500 metri. Ogni granulo di sabbia, ogni fumo sollevato da essa era parte di lui...anzi, era proprio lui! Indi così come aveva promesso, li trovò, e lo fece all'istante non appena rigurgitò la sostanza. Fu inutile cercare di scansare la pioggia, dacchè in un modo o nell'altro, i ninja vi avrebbero messo piede. Inoltre i sosia fumosi vennero sommersi da capo a piede dalla valanga, dissolvendosi nel nulla.
    Tre, tre individui nello specifico parevano gli unici a non darsi alla fuga, tre miserabili avversari, di cui uno invisibile...a senso suo!



    - VI HO TROVATO, RIDICOLI ESSERI, SIETE DIETRO QUELLA INUTILE CISTERNA! -

    Senza distogliersi dall'obbiettivo o dalla posizione - dietro la quale v'era ancora la fossa di venti metri da cui era uscito precedentemente - caricò un nuovo colpo assorbendo l'aria circostante: un vero e proprio dardo ad aria compressa, che viaggiò rapidissimo in linea retta impattando contro l'imponente recipiente. Se da una parte l'aggeggio salvò il trio da morte certa, dall'altra il contenuto fu disperso troppo lontano dal tasso per bagnarlo, ed anzi si asciugò in non molto tempo nella sabbia disseminata per trovarli...

    CITAZIONE
    Resistenza=Stamina: 2500-60 (danni da terremoto)-20(artigliate sui serpenti)-10 (morso al serpente)-50 (soffocamento con la sabbia al serpente maculato)- 50 (pioggia di sabbia rilevatrice) - 35 (proiettili di vento congelanti contro serbatoio) = 2275
    Azioni:
    - Artigliate simultanee sui serpenti
    - Morso serpente #1
    - Soffocamento serpente #2
    - Pioggia rilevatrice (non crea danno)
    - Proiettile di Vento congelante per abbattere il serbatoio e disperdere il fumo della cortina

    CITAZIONE
    Note
    Serpente Gigante e maculato morti. E' inutile che vi dia la possibilità di salvarli, dato che in riuscita la prendereste nel popò. Accansiamo post. Ne avete solo un altro per ciascuno nel resto del match. :si2:
    1/6 Cisterna distrutti.
    Nessun danno per voi altri, ma dovrete allontanarvi (senza riuscita) dalla cisterna in procinto di essere colpita.
    Tocca a voi attaccare, e ricordate che essendo fatto di sabbia è immune a qualunque jutsu o colpo solido/fisico, finchè non gli fate cadere una cisterna addosso :si2:
     
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  22. Shapechanger
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    Il mio piano per non morire all’istante contro il mostro va abbastanza bene. Riusciamo a nasconderci, e a tenere d’occhio il Monocoda.

    Sentoryuu, sei pronto con il Tuono Mortale?

    Ancora un attimo, mi devo concentrare...

    Intanto, Yuka sfrutta il sunajutsu per far levitare se stessa e Raikou in posizione, mentre sul terreno il demone viene attaccato con forza dal serpente gigante. Quindi Yuka aveva un patto con loro? Interessante...

    Ma non è abbastanza, infatti poco dopo il terreno comincia a tremare.

    Ma è l’attacco del Serpente Maculato!

    È proprio lui infatti, che scava una fossa sotto il sederone dell’Ichibi. Purtroppo, il demone non la prende bene e afferra entrambi con la sua sabbia. Oh, si metteva male... si metteva tanto, tanto male...

    E infatti, i poveri serpenti vengono afferrati e uccisi. Il serpente gigante viene decapitato con un morso, mentre quello maculato viene riempito di sabbia fino a morire in modo atroce.

    Inoltre, nonostante le provocazioni della copia di Raikou, il demone non attacca. Non è stupido, evidentemente.

    - UMANI, PICCOLI, STUPIDI...ED INSIGNIFICANTI. NON CAMBIATE MAI, NON E' VERO?
    E' INUTILE CHE VI NASCONDIATE. NON SO IN QUANTI SIETE, MA STATE CERTI CHE QUANDO VI TROVERO' - E LO FARO' - IMPLORERETE PER MORIRE VELOCEMENTE COME QUEI SCHIFOSI RETTILI CHE MI AVETE MANDATO CONTRO! -


    La successiva mossa del Bijuu fu vomitare una quantità di sabbia tale da creare un piccolo deserto... e questo poteva dire una cosa sola. Aveva intenzione di stanarci!

    - VI HO TROVATO, RIDICOLI ESSERI, SIETE DIETRO QUELLA INUTILE CISTERNA! -

    Oh merda... Via, via!

    Sabbia rintracciante, ovviamente. Probabilmente quella sabbia era carica di chakra del demone... il che voleva dire che era lo stesso demone. L’invisibiltà adesso era inutile, non sarei mai riuscito a liberarmi di ogni singolo, fottuto granello di sabbia che quel coso mi aveva lanciato addosso. Quindi terminai la Tecnica del Mimetismo mentre io, Raikou e Yuka ce la filavamo dalla cisterna, che venne centrata da quella che pareva un’enorme sfera di aria. L’impatto fu tremento, il cilindo pieno di liquido venne sostanzialmente disintegrato e l’acqua dispersa su un raggio troppo grande per essere utile a indebolire il demone.

    Allora, hai fatto?

    Si, sono pronto!

    E allora vai! Massima potenza per entrambi!

    In quel momento, sentii il mio chakra che accellerava di brutto, permttendomi di eseguire qualsiasi ninjutsu a velocità esorbitanti. Probabilmente non abbastanza per battere il Tasso, ma forse abbastanza per metterlo in difficoltà. E il piccolo drago nero non aveva finito...

    Sentoryuu aprì la bocca, ma non ne uscì alcun suono. Era la tecnica del Tuono Mortale. Il suono sarebbe penetrato nella testa dell’Ichibi e gli avrebbe fatto perdere l’equilibrio. Sperai con tutto il cuore che funzionasse.

    Bene, andiamo. Continuai rivolto ai miei altri due compagni. Dobbiamo abbattere una delle cisterne e farle cadere in testa al Tasso. Si inzupperà e sarà più vulnerabile!

    Non appena dissi questo, Raikou partì in quarta estraendo due delle sue sette spade. Non mi ero accorto che ne avesse sette, l’avevo sempre visto con quella bardatura sulla schiena, anche se aveva sempre e solo usato due katane. Inoltre le lame erano diverse... a forma di ago, più piccole e a doppio filo. Significava forse che aveva imparato una particolare tecnica del suo clan?

    Pareva di si, perchè le lame vennero comperte con una patina di elettricità e colpirono con precisione estrema, tranciando l’acciaio come se fosse pane morbido. La cisterna si piegò con un gemito da moribondo. Un taglio preciso al millimetro, sarebbe caduta proprio addosso al Tasso.

    Yuka, attacca più forte che puoi.

    Kuchiyose no Jutsu, Tecnica del Richiamo!

    Si, evocare altri serpenti non pareva una buona idea, ma se il Tasso era inzuppato, poteva essere vulnerabile ai colpi fisici. Non potevo esserne sicuro, ma gli attacchi dei serpenti prima l’aveva –seppure lievemente- danneggiato. Poteva valerne la pena.

    La nuvola di fumo generata dalla Tecnica del Richiamo emersero quattro serpenti. Si, esatto. Avevo evocato tutto quello che potevo evocare, tranne Manda, perchè non volevo rischiare che uccidesse tutte le mie evocazioni, lasciandomi scoperto. Quindi il Serpente Gigante, il Serpente a Due Teste, quello a Tre Teste e il Serpente d’Argento, partirono alla carica contro l’Ichibi che a momenti avrebbe una bella doccia fredda. E poi... beh, c’era anche il Serpente Maculato, che avrebbe attaccato da sottoterra per dare al Tasso Monocoda una bella botta. Speravo.

    Yuka, qualsiasi cosa succeda, non fermarti! Colpisci più in fretta che puoi e rifugiati dietro un’altra cisterna!

    Io intanto riflettevo su quale jutsu usare per ferire il tasso. Normalmente la mia prima scelta sarebbe stata un jutsu Suiton, ma se il tasso era già bagnato, sarebbe stato più difficile da ferire con un impatto. Infondo, la sabbia bagnata era notoriamente più solida, o quantomeno più compatta, di quella asciutta. Quindi cosa usare? Un Fuuton? Perchè no? Non avevo ancora provato la Polvere Esplosiva.

    Fūjin no Jutsu, Tecnica della Polvere Esplosiva!

    Avrei ovviamente mirato alla testa, nel tentativo di fargli più male possibile. Non sapevo nemmeno se effettivamente danneggiargli la testa sarebbe servito a qualcosa, ma nel caso, meglio così.

    Non appena terminato l’attacco, e non appena anche Yuka aveva finito, urlai.

    Alla prossima cisterna, presto, prima che abbia il tempo di attaccarci!

    Nel caso, comunque, Ryujii aumentò enormemente le dimensioni del suo rotolo, per consentirmi, in caso di pura necessità, di sigillare uno o più attacchi dentro di esso. E sentii anche il suo chakra fluire in me tramite Sentroyuu. Non sarei morto per mancanza di chakra.

    Intanto, in basso, i serpenti avevano raggiunto il demone, cominciando una lotta furibonda di una violenza inimmaginabile. I serpenti lo colpirono da tutte le direzione, azzannandolo a ripetizione e finendo per avvolgersi attorno a lui per bloccarlo. Sarebbe stato sufficente? Non lo sapevo. Però, lo speravo.

    Resistenza: 450
    Stamina: 635 - 36 -36 - 70 - 70 - 70 - 60 - 60 - 60 + 250 + 250 = 673

    Azioni: Annullo Tecnica del Mimetismo
    Tecnica del Richiamo (serpente gigante, maculato, a due teste, a tre teste, d'argento), specifico che li evoco solo DOPO che Eneruzz fa cadere la cisterna addosso al Tasso
    Tecnica della Polvere Esplosiva x3 contro la testa del Tasso (non credo che si possa decapitare ma provo comunque :asd:)
    Scappo velocissimo dietro a un'altra cisterna, pregando che i serpenti lo tengano a bada :asd:

    Sentoryuu

    Resistenza: 1000
    Stamina: 1000 - 100 - 70 - 500 + 250 = 580

    Azioni: Tecnica Segreta: Accellerazione del Flusso (solo me e lui)
    Tuono Mortale (il caricamente sarebbe nel turno di difesa :please:)
    Transfert per donare a me stamina (500 punti) e prenderne da Ryujii (350 punti)

    Ryujii

    Resistenza: 1000
    Stamina: 1000 - 250 - 40 - 40 - 40 - 40 = 590

    Azioni: Manipolazione del Rotolo (creazione rotolo abnorme) x4

    Serpente Gigante:

    Resistenza: 300 - 10 - 10 - 10 - 18 = 252

    Azioni: Morso Mortale x3
    Spire Avvolgenti

    Serpente Maculato

    Resistenza: 350 - 5 - 5 - 5 - 5= 330

    Azioni: Zampillo Sotterraneo x4

    Serpente a Due Teste

    Resistenza: 500 - 10 - 10 - 10 - 18 = 452

    Azioni: Morso Mortale x3
    Spire Avvolgenti

    Serpente a Tre Teste

    Resistenza: 500 - 10 - 10 - 10 - 18 = 452

    Azioni: Morso Mortale x3
    Spire Avvolgenti x

    Serpente d'Argento

    Resistenza: 600 - 35 - 35 - 35 - 35 = 460

    Azioni: Toccata e Fuga x4
     
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    Il Tuono

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    Nonostante non ci credessi, la tattica di Sarakube ha avuto più o meno successo. Mentre noi ci nascondevamo dietro a una cisterna, si serpenti di Yuka hanno tenuto a bada il Tasso. Più o meno, visto che hanno fatto una fine orribile.

    - UMANI, PICCOLI, STUPIDI...ED INSIGNIFICANTI. NON CAMBIATE MAI, NON E' VERO?
    E' INUTILE CHE VI NASCONDIATE. NON SO IN QUANTI SIETE, MA STATE CERTI CHE QUANDO VI TROVERO' - E LO FARO' - IMPLORERETE PER MORIRE VELOCEMENTE COME QUEI SCHIFOSI RETTILI CHE MI AVETE MANDATO CONTRO! -


    Si, non prometteva nulla di buono. Ma nemmeno lontanamente. In più, il bastardo pare non fare caso alle mie copie, che pure lo insultano pesantamente. Pare che abbia mangiato la foglia.

    Non solo, pur di trovarci, vomita un deserto su metà della zona idraulica, riempiendo tutto di sabbia. Non pare una cosa buona, nemmeno a me che di queste cose non ci capisco nulla.

    - VI HO TROVATO, RIDICOLI ESSERI, SIETE DIETRO QUELLA INUTILE CISTERNA! -

    Ma porc...! Ci ha trovati subito!

    Sarakube intanto compare letteralmente dal nulla.

    Oh merda... Via, via!

    Non me lo faccio ripetere due volte, scappo velocissimo dietro a Chunin di Konoha, che intanto sta intrattnendo una conversazione con un tizio che ho già sentito... ma si, è una delle sue evocazioni! Quella che aveva usato contro Nonubu... pur con scarso successo. Sta parlando di una qualche tecnica. Purtroppo non vedo bene l'evocazione perchè è imboscata sotto i suoi vestiti.

    Comunque, dopo un istante in cui pare non succedere assolutamente nulla di rilevante, Sarakube torna a parlare con noi.

    Dobbiamo abbattere una delle cisterne e farle cadere in testa al Tasso. Si inzupperà e sarà più vulnerabile!

    Tutto qui? E che ci voleva? Balzai verso la cisterna successiva, estraendo due delle mie lame. Dopo aver visto i serpenti essere stritolati e smembrati dall'Ichibi, non avevo intenzione di attaccarlo, però almeno potevo rendermi utile tagliando i supporti della cisterna davanti a noi.

    Il Tasso, intanto, ci veniva dietro bello tranquillo e rilassato. Quanto può esserlo una massa di chakra e incazzatura, ovviamente.

    Bravo così... vieni vicino...

    Quando il Tasso è in posizione, mi avvento sulla cisterna con le lame che brillano di chakra raiton. Pensavo che due colpi bastassero, ma mi sbagliavo. Me ne servono tre, uno per due dei piloni di sostegno, e uno per il cerchio di metallo che li avvolge e li tiene in posizione. Anzi, in effetti è meglio tranciare direttamente i punti in cui il piloni e il cerchio si incontrano, più un'altro colpo al centro per essere sicuro che non restino insieme nemmeno per un secondo. La cisterna DEVE cadere.

    La mia lama colpisce con la furia di Kumo, tagliando il metallo come farebbe una fiamma ossidrica. Il chakra Raiton Super-Vibrante, in grado di tagliare come e più il Fuuton, ignora la durezza del materiale e apre tre squarci nei punti desiderati. Per non farmi mancare nulla, colpisco due volte, con entrambe le lame, ogni punto. Così sono sicuro che cederà.

    Come infatti succede. La struttuta di metallo geme in modo pietoso. I piloni, non trattenuti dal cerchio, si piegano all'esterno, sempre di più, finchè scivolano via dai sostegni, cadendo in basso. La cisterna viena scalzata dalla sua posizione e precipita.

    Ottimo, la mia parte l'ho fatta. Osservo come i miei compagni attacchino il Tasso con una serie di attacchi violentissimi che se mi avessero preso probabilmente mi avrebbero fatto stirare le zampe all'istante, ma non mi fermo, come del resto non fanno loro. Sarakube poi ricicla la tattica di prima ed evoca un esercito di serpenti assassini, che si scagliano contro il Monocoda con violenza. Inoltre, evoca pure un rotolo smisurato. Non so a cosa gli serva, ma pare dannatamente figo.

    Alla prossima cisterna, presto, prima che abbia il tempo di attaccarci!

    Non c'è nemmeno bisogno di replicare. Corro come un dannato, mettendomi dietro alla cisterna numero tre, aspettando di vedere se il tasso ci ucciderà tutti. Ora che siamo usciti allo scoperto, le nostre possibilità di vittoria stanno calando bruscamente.

    Resistenza: 500 - 1 - 1- 1 = 497
    Stamina: 120 - 4 - 4 - 4 = 108

    Azioni: Colpo con le lame caricate di raiton (2 punti stamina a lama) x3 per rimuovere i sostegni e far cadere la cisterna in testa al Monocoda, come hai detto tu, Zero :soso:
    Me la fuggo rapidissimamente dietro a un'altra cisterna

    E dai che anche stavolta evitiamo che il Tasso ci massacri tantissimo :please:
     
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    Quella creatura, il Monocoda, era davvero terribile. Mi sentii una sciocca a pensare che una ragazzina come me avrebbe potuto fare qualcosa contro un mostro di tale potenza. Nessuno di noi riuscì neanche a sfiorarlo, solo il serpente maculato creò una voragine sotto il tasso, ma a che prezzo. La creatura era nemica naturale dei serpenti, come avevo potuto dimenticarmene? Non appena si scrollo il serpente gigante, che di gigante non aveva nulla in confronto ad Ichibi, afferrò anche il serpente nel terreno. Fu orribile da vedere: ad uno dei due staccò la testa di netto con un gran morso; poi distolsi lo sguardo ma, non appena non sentii più nulla, mi bastò un'occhiata per scorgere il mio alleato brutalmente soffocato da un'ingente quantità di sabbia, fattagli ingurgitare a forza. Di nuovo fui scossa da sudori freddi mentre le gambe tremavano senza fermarsi e una voce nella mia testa non diceva altro che "Scappa! Mettiti in salvo!". Oh, stavo per farlo davvero. Dopotutto che mi importava di quella stupida guerra? Era un mio problema? Non sarei stata la vittima di qualche tiranno malato di manie di grandezza, né sarei stata il capro espiatorio dei Kage. Stavo per alzarmi, avrei approfittato della confusione per fuggire davvero, avrei lasciato Raikou e l'altro in balia di Ichibi.

    Non essere codarda, questa non sei tu...

    Ancora con le lacrime agli occhi, tentai di affrontare quella lotta interna mentre ero ad un passo dalla morte. Cosa avrebbe prevalso in me? L'istinto di sopravvivenza o l'etica che mi imponeva di affrontare la battaglia? Non lo sapevo, non volevo pensarci. Avrei voluto svegliarmi e fare finta che tutto quello fosse solo un incubo. Ma non ebbi bisogno di pensarci o ignorare la faccenda, perché il mio avversario attirò la mia attenzione, proprio in mezzo al campo di battaglia, mentre le copie di Raikou tentavano di farsi vedere dal gigantesco essere.

    Ehi, schifoso rifiuto del deserto! Prova ad ammazzarmi, se ci riesci!

    Dallo sguardo del gigantesco Monocoda, capii che non era stata una buona idea, capì che sarebbe stato un miracolo se fossimo rimasti vivi. Purtroppo, l'insolenza del finto Raikou non piacque per nulla alla bestia, che reagì in modo esagerato, spazzando via le copie in un sol colpo.

    ?!?!?!

    Gettò un'occhiataccia ai serpenti ed ebbi la fastidiosa sensazione che capisse. Non era affatto stupido come pensavo, come erano i mostri nei libri. Lui sapeva che c'era qualcuno dietro quei serpenti, sapeva che ero stata io ad evocarli. Sapevo che le sue tuonanti parole erano rivolte proprio a me, mi strinsi dietro la cisterna, pregando un Dio che neanche esisteva di salvarmi dalla sua furia.

    UMANI, PICCOLI, STUPIDI...ED INSIGNIFICANTI. NON CAMBIATE MAI, NON E' VERO?
    E' INUTILE CHE VI NASCONDIATE. NON SO IN QUANTI SIETE, MA STATE CERTI CHE QUANDO VI TROVERO' - E LO FARO' - IMPLORERETE PER MORIRE VELOCEMENTE COME QUEI SCHIFOSI RETTILI CHE MI AVETE MANDATO CONTRO!


    L'immagine del mio serpente soffocato a furia di ingurgitare sabbia mi tornò in mente più vivida e reale che mai, potevo sentire la mia gola soffocata dalla sabbia mentre il respiro veniva meno e tutto diventava buio tra atroci sofferenze. Repressi un conato e mi strinsi ancora di più alla parete della cisterna. Ero nel panico totale.
    Poi accadde qualcosa, fu come se una cascata di sabbia ci investì completamente, ed effettivamente era proprio sabbia. Cademmo giù dalla nuvola e ci ritrovammo immersi nel materiale granelloso. Non mi fece alcun male ma capii istantaneamente guardando fin dove si era spinta la sabbia, ricoprendo l'intero campo di battaglia.

    Merda...

    Era come una tecnica che avevo visto usare a mio padre, il rilevamento di sabbia. Ormai non eravamo più al sicuro, sapeva dove ci trovavamo. Lui stesso era l'essenza della sabbia. Scattai in piedi, cercando di sollecitare gli altri a scappare ma le parole del tasso raggiunsero le nostre orecchie assai più in fretta.

    VI HO TROVATO, RIDICOLI ESSERI, SIETE DIETRO QUELLA INUTILE CISTERNA!

    Era la fine. Era inutile nascondersi: mi voltai giusto in tempo per scorgere l'avversario che inspirava un grande tiro d'aria, poi mi voltai e presi a correre il più veloce possibile verso un'altra cisterna, la più vicina. Sentii la voce del ragazzo e capii che, per fortuna, erano in salvo, almeno per adesso.

    Dobbiamo abbattere una delle cisterne e farle cadere in testa al Tasso. Si inzupperà e sarà più vulnerabile!

    A questo pensò Raikou mentre il frastuono di qualcosa che si infrangeva e distruggeva la cisterna dove ci trovavamo poco fa riempì l'aria. Mi tappai le orecchie e quando mi voltai, l'acqua stava già venendo assorbita dalla sabbia che circondava l'intero campo di battaglia. Il ragazzo aveva evocato due creature che non avevo mai visto ma, forse stavo sognando, erano forse dei draghi. Intanto, un sibilo in lontananza mi avvertii che Rakou aveva reciso il corpo metallico di una cisterna per rovesciarne il contenuto addosso al Monocoda, come aveva detto il più anziano di noi. Ma qualcosa non andava, il nemico era troppo lontano, ne ero certa. Subito, feci l'unica cosa che mi venne in mente di fare: tutta quella sabbia che ci circondava ci avrebbe salvato oppure saremmo certamente morti. Stesi le mani e la sabbia che circondava il campo di battaglia davanti a noi, quindi anche intorno ad Ichibi, prese la forma di un braccio con tre grandi artigli che tentò di afferrare la cisterna giusto in tempo per non lasciarla cadere, spostandosi per versare l'acqua al suo interno sopra il nemico. Poi spostai la sabbia dietro di noi, avrebbe potuto servirci ma era meglio tenerla lontana da chi l'aveva richiamata. Non sapevo se l'acqua aveva dato i suoi frutti, magari inzuppando un po' il tasso, ma quello fu uno di quei momenti in cui non mi rendevo conto di nulla, semplicemente mi muovevo meccanicamente, come in un sogno. L'unica cosa che sentii distintamente furono le parole del ragazzo dai capelli verdi:

    Yuka, qualsiasi cosa succeda, non fermarti! Colpisci più in fretta che puoi e rifugiati dietro un’altra cisterna!

    Feci un cenno con un capo e impastai il chakra. Un'ondata di rabbia mista a panico m'invase. Mi tremavano le gambe e le braccia e la testa sembrava scoppiarmi, ma col cavolo che mi sarei tirata indietro. Non sarei morta per nulla al mondo anche se la paura aveva già afferrato il mio cuore. Chiusi gli occhi e scossi violentemente la mia sacca stomacale, sollecitando tutto il liquido nel mio corpo ad uscire, sotto forma di una grande onda che si sarebbe abbattuta sul Cercoterio e il terreno non più sabbioso che lo circondava, compresa la voragine dietro di esso. O almeno ci provai perché non feci caso a cosa facevo, ormai ero partita e non potevo fermarmi. Aprii la bocca e caricai un potente getto di elettricità pura che sarebbe viaggiata proprio verso il Monocoda, e avevo altro in mente. Ancora una volta, tentai di sfruttare l'acqua che circondava il nemico per utilizzare un'altra tecnica acquatica. Composi una sequenza di sigilli più corta dell'originale grazie ad un'abilità che avevo appreso tempo prima, la quale mi permetteva quasi di saltare dei passaggi per realizzare le tecniche.

    Suikoudan no Jutsu!

    Avrei usato l'acqua per rilasciare un vortice acquatico dalla forma di squalo che sarebbe servito, come la tecnica precedente, per potenziare i danni che i miei successivi attacchi a base di fulmine avrebbero potuto infliggere al mostro. Sempre se ci fossi riuscita, non stavo tenendo d'occhio i miei improvvisati compagni, così mi limitai a caricare un altro raggio dalla bocca e rilasciarlo.

    Kangekiha!

    Non sapevo se sarebbe bastato ma cos'altro potevo fare? Quel mostro era così forte che, se avesse voluto, ci avrebbe potuto riempire di sabbia e manipolarci come fossimo semplici bambole.

    Bambole...

    Fu in quel momento che l'idea più pericolosa e improbabile della mia vita mi venne in mente. Era completamente folle e il rischio era davvero alto, probabilmente non avrebbe funzionato e avrebbe sortito l'effetto contrario a quanto pensavo. Eppure, dovevo rischiare, perché avrebbe potuto salvarci la vita davvero.

    Devo essere matta... Ma è possibile... Anche se Ichibi è così grande che ho paura di sbagliare... Oh, che importa! Tanto morirei in ogni caso!

    Così decisi di gettare le basi per la mia folle strategia, sperando non fosse l'ultima della mia vita. Ma ciò che stavo per fare non era niente, mi sarebbe solo servito da sfondo, sempre se fossi riuscita nel mio intento. Mi morsi la punta del pollice sinistro, poggiando il palmo per terra, approfittando degli attacchi dei miei compagni che avrebbero tenuto impegnato il cercoterio, per evocare la giara di sabbia che avevo lasciato a casa, distante chissà quanti chilometri. Ed ora ne avevo due, pronte per essere usate per l'ultima volta. Riempii la prima fino all'orlo con la sabbia dietro di me, toccandola con le mani e infilando le dita anche nell'altra, avrei avuto bisogno di magnetizzarle per lo meno. Potevo farlo con il solo tocco delle dita. Poi mi preparai: chiusi gli occhi e feci fuoriuscire la sabbia nelle giare, elevandole sopra la mia testa. Poi richiamai nella stessa sabbia tutti i ricavati ferrosi che quel posto aveva fortunatamente da offrire in abbondanza. Gli edifici, i tubi che Raikou aveva abbattuto, gli stessi detriti nel terreno, tutto ciò conteneva del ferro che si mischiò alla sabbia sopra di me, creando il materiale di cui portavo il nome. Satestu, era quella la mia vera arte.

    Devo provarci... Per Suna... Satetsu Shigure!

    Alzai la sabbia ferrifera sempre più in alto, finché non fu alla portata del Cercoterio. Fu in quel momento che la lanciai sotto forma di armi metalliche contro di lui ma non alla rinfusa. Probabilmente non se ne sarebbe accorto ma non era mia intenzione indebolirlo, non sarebbe servito a nulla contro la sua massa, con quella quantità di sabbia gli avrei solo fatto il solletico. Se fossi stata fortunata, avrebbe persino ignorato il pizzicorio che il mio jutsu gli avrebbe provocato, ed era proprio quello che speravo, che non tentasse di scrollare via quella sabbia ferrifera, che non se ne accorgesse neanche visto che l'avevo attaccato dall'alto. Non mi sarei accontentata di ferirlo e basta: avrei tentato di conficcare le minuscole e indolori armi metalliche in parti specifiche del suo corpo, sul collo, lungo la spina dorsale, dietro la testa e sulla nuca. Il fatto di poter dare forma alle mie armi metalliche era un vantaggio per me, e strano a dirsi, anche il fatto che il Monocoda fossi così dannatamente gigante era un vantaggio.

    Fa che non si accorga di nulla... Ti prego...

    Non persi altro tempo ad ammirare la sua reazione, era meglio nascondersi dietro un'altra cisterna, aspettando qualche minuto in attesa del verdetto. Avevo sprecato la maggior parte del mio chakra e il fatto che fossi illesa era solo fortuna, probabilmente non me la sarei cavata con poco successivamente. Eppure, nonostante la paura costante e l'istinto di mettermi al riparo, dovevo lottare, dovevo dimostrare a quell'essere che l'odio e il rancore non l'avrebbe portato da nessuna parte. E l'avrei fatto da Ninja.

    Spero solo che funzioni...

    Avevo gettato le basi, come il contadino che pianta il seme e aspetta di vedere il fiore sbocciare. E se quel fiore fosse sbocciato, sarei stata fiera della mia opera, l'avrei ammirata come fosse l'ultima.

    Yuka Satetsu

    Azioni:
    - Sfrutto la sabbia intorno al Monocoda per afferrare la cisterna e rovesciarne il contenuto sopra Ichibi
    - Onda Esplosiva (supporto)
    - Onda Pressante potenziata dal Suiton
    - Tecnica dello Squalo Proiettile (supporto)
    - Onda Pressante potenziata dal Suiton
    - Tecnica del Richiamo per richiamare la Giara di Sabbia che ho a casa (supporto)
    - Pioggia di Sabbia Ferrifera (in modo che, se possibile, il metallo rimanga all'interno di Ichibi. Utilizzo dieci cariche di sabbia ferrifera di forma minuscola, ho descritto tutto dettagliatamente nel post)
    - Mi nascondo dietro la cisterna

    Stamina:
    -18(onda esplosiva)-35(onda pressante)-18(squalo proiettile) -35(onda pressante)-15(evocare la giara di sabbia)-18(pioggia di sabbia ferrifera)=-139 --> 284/500

    Resistenza:
    350/350

    Abilità:
  25. Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale

  26. Furtività Massima

  27. Tecnica del Richiamo - Patto con i Serpenti

  28. Concentrazione del Chakra

  29. Abilità Satestu

  30. Riverbero del Chakra


  31. Equipaggiamento:
  32. Spada del Re in Rovina

  33. Shuriken [x5]

  34. Giara di Sabbia

  35. Famine

  36. Pacchetto Sfere Esplosive [x1]

  37. Tonico Coagulante [x1]

  38. Kit di Pronto Soccorso [x2]

  39. Maschera Respiratoria


  40. Note:
    Ho frainteso gli effetti del tonico coagulante, pardon!
     
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    Gli eventi presero decisamente delle pieghe interessanti, dacchè il bijju - che stupido non era - disseminò in ogni dove la sua sabbia rilevatrice, per mezzo della quale scovò i fuggitivi, focalizzandosi su di essi. La risposta fu mirata, fulminea e indolore, dacchè la palla di vento congelante scagliata devastò una cisterna d'acqua, anzichè i reali bersagli. Come se non bastasse il contenuto di quegli immensi serbatoi parve distrarre il monocoda, che, indietreggiando per la visione dei fluidi, affossò un piede nella cavità aperta dal serpente maculato della ragazza. Il feroce lamento fu quasi d'obbligo. Questa volta gli era andata bene considerata la distanza con l'impatto della cisterna, ma l'aguzzo di Sarakube lo portò a pensare bene di sfruttare quell'evidente debolezza in combinazione per i futuri attacchi.
    Piantato lì dov'era ad ogni modo l'Ichibi era più che salvo, un motivo valido per indurlo al sorriso. I suoi occhi profondi vagarono per sicurezza all'orizzonte ed oltre per capire quante minacce liquide lo circondavano. Ne contò cinque rimaste. Non che avrebbero dato una possibilità a quei ninja da quattro soldi, ma tanto valeva premunirsi che curarsi!
    Dall'altro lato del campo, all'incirca a cinquanta metri dai mostruosi versi, il trio di patentati cercò di scambiarsi fugaci occhiate d'intendimento, e a quanto pare qualcosa ne venne fuori...più che qualcosa oserei dire: una grassa risata per l'Ichibi, il quale, assistendo a come Raikou tagliò invano le sicure del quinto serbatoio, non si premurò nemmeno di togliere la zampa inferiore dalla fossa. Stette solo lì a ridersela di brutto...ma ecco all'improvviso spuntare sulla cresta della sua nuvola sabbiosa Yuka, determinata ad abbattere il nemico: combinando sigilli e magia, rivelò al mondo la stessa capacità della nemesi, ovvero controllare la sabbia. Sfruttò quindi quella disseminata del mostro per prendere letteralmente al volo la risorsa metallica e scagliarla con una foga inaudita verso l'obbiettivo.
    La velocità del colpo costrinse la risata a morire, o per meglio dire a tramutarsi in sgomento. Mai si sarebbe potuto pentire di più di aver lasciato il piede affossato!


    - VISCIDI BASTARDI, PENSATE DI FREGARMI IN QUESTO MODO?! -

    shakukuiw2



    Allungò la mano sopra la testa appena in tempo per bloccare tra due dita la minaccia, solo che non aveva calcolato un fattore...il fattore Sarakube!

    - Sentoryuu, sei pronto con il Tuono Mortale? E allora vai: massima potenza per entrambi! -

    I timpani ideali del monocoda implosero in se stessi, colpiti a tradimento da una fonte che si era avvicinata di soppiatto, sfruttando la sua distrazione. Un'occasione capitata a fagiolo per Yuka: infatti in preda allo shock Ichibi allentò la presa sul recipiente, che venne bersagliato da un fulmine scagliato dalla kunoichi. La pressione dell'acqua fece il resto. Una cascata in piena regola investì la matassa di chakra e sabbia, bagnandola da capo e zampa. Inoltre l'impedimento al piede, lo fece cadere di schiena.
    Yuka e Sarakube combinarono ancora una volta i loro jutsu, dando vita ad una tempesta ininterrotta di colpi. Solo una minoranza di questi riuscirono a limitare delle barriere di sabbia improvvisate, precisamente uno squalo d'acqua e una pressione di sfondamento.
    Incredibile a dirsi: ma Ichibi stava soffrendo! E non era ancora finita: dall'entroterra sbucarono tanti altri rettili a minacciare l'incolumità della creatura. La sua furia incondizionata esplose autonomamente.
    Prima ancora che avessero il tempo di caricarlo, infinite bocche artificiali gli ricoprirono il corpo, e da esse zampillarono fasci d'aria compressa a iosa. Nella tempesta di fuoco sia Sarakube sia Yuka vennero sbalzati via come topi; tuttavia non si accorse che dei cozzi metallici (in parte) gli si attaccarono di sopra, seppur non infliggendogli alcunchè.
    Eppure ancora una volta la parte peggiore toccò alle belve: Shukaku, nello sbalzarle via, non diede loro il tempo di atterrare, che li inglobò tutte contemporaneamente in gabbie di sabbia, da cui era impossibile evadere. Dopodichè, provato dallle ultime offese, allargò le pupille e generò una tempesta di sabbia, che offuscò di netto la vista dei presenti.
    Niente si vedeva...ma qualcosa si udì. Delle grida d'aiuto?
    Il rumore agghiacciante dei serpenti in agonia spiegò cosa Ichibi ne aveva fatto di loro: poltiglia, schiacciata e agglomerata nel peso della sabbia stessa. Un funerale di devastazione!
    Ma adesso il problema era quell'imprecazione dal timbro vocale familiare: Sarakube era stato catturato e il suo aguzzino lo teneva ad un palmo dal naso!
    Bloccato ed inerte nella poderosa presa del bijuu, avrebbe da lì a poco subito la teriosfera della Prima Coda! Ma non prima che un proiettile di vento facesse scoppiare a vuoto il terzo recipiente d'acqua...


    - DAMA DELLA PRIMA CODA....CARICAMENTO! -



    Nella tempesta di sabbia echeggiò da ogni dove quel presagio di disfatta misto alla preoccupazione del povero ninja. Se i suoi compagni non avessero rintracciato la fonte di chakra di Ichibi o quella del malcapitato, per lui sarebbe stata la fine...

    CITAZIONE
    Resistenza=Stamina: 2275-125 (tuono mortale)-220 (seconda Onda pressante potenziata) - 300 (Polvere esplosiva andata a segno)-50(scudo di sabbia#1)-50(scudo sabbia#2)-18 (tempesta di sabbia su serpenti e Sarakube&Yuka)-100 (gabbia di sabbia e funerale su tutti i serpenti)-35 (proiettile di vento su serbatoio)-10 (sabbia ad impedimento visivo)=1367
    Azioni:
    - Descritte sopra
    - Disseminazione di sabbia per impedimento visivo
    - Preparazione Dama su Sarakube

    CITAZIONE
    Note
    - Finito effetto bagnato su Shukaku. E' nuovamente immune ad attacchi fisici/jutsu solidi
    - Yuka subisce 252 danni (tempesta di sabbia)
    - Sarakube e draghi addosso subiscono 252+80 (tempesta di sabbia e stretta)=332
    - 3/6 serbatoi distrutti
    - Sarakube e draghi sono impossibilitati a qualunque azione nel prossimo turno (dovrà comunque postare). L'effetto tuono del drago finisce qua per via delle dimensioni colossali del bijuu
    - In questo turno il bijuu sta caricando la dama, quindi dovrete rilevarlo nella tempesta (solo con speciali abilità o tecniche) e tentare in qualche modo di salvare Sarakube. Andranno in porto solo gli attacchi mirati a salvare il vostro compagno


    Edited by Zérø - 3/4/2014, 14:59
     
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    Il nostro assalto combinato era andato meglio del previsto, ma peggio di come poteva essere. Intanto, Yuka aveva lanciato la cisterna addosso al Tasso con precisione, ma il Tasso era riuscito ad afferrarla a mezz’aria, sprezzante.

    E sprezzante sarebbe rimasto, se il Tuono Mortale non avesse colpito. Incredibilmente, il Tasso era ne aveva risentito ed aveva incespicato. Poteva sembrare poco, ma quel barcollamento l’aveva portato a infilare una delle zampe nella fossa scavata dal Serpente Maculato. Il demone cadde di schiena sul terreno, acendo tremare tutti i palazzi circostanti. Non credevo che sarei riuscito ad ottenere tanto.
    A quel punto, io e Yuka avevamo colpito con tutto quello che avevamo. Scariche di Fuuton io, Raiton potenziati con il Suiton lei. I serpenti sbucarono fuori da ogni dove e attaccarono.
    Fu in quel momento che l’Ichibi si incazzò sul serio.
    I nostri colpi furono intercettati quasi tutti da scudi di sabbia. Avrei giurato che Raiton e Fuuton non potessero essere bloccati da corpi solidi, non importava quanto spessi, ma mi ero sbagliato. Un paio di colpi lo raggiunsero comunque, ma sembrava ancora in ottima forma.
    Me lo confermò un secondo dopo, quando bocche artificiali si aprirono sul tutto il suo corpo, rilasciando una poderosa corrente d’aria mista a sabbia. Una vera e propria tempesta. I serpenti non poterono nulla, vennero sbalzati via, e anche io feci la loro fine, frustato da correnti d’aria che grattavano la pelle come carta vetrata. Un secondo dopo, il Tasso seppellì tutti i miei compagni sotto un enorme mantello di sabbia e li schiacciò. I rettili sibilarono mentre venivano ridotti a una poltiglia sanguinosa, ma per quanto fossi dispiaciuto per loro, non avevo tempo di disperarmi o rattristarmi. Infatti, il Tasso allungò il suo arto mostruosamente lungo e mi afferrò. Mi ritrovai schiacciato da artigli grossi come macigni. Ero completamente immobilizzato, e intorno a noi, il Tasso aveva eretto una tempesta per impedire ai miei compagni di vederci. Ero immobilizzato, poteva fare di me quello che voleva. E adesso?

    Presto detto, il Tasso mi fissò con i suoi occhi giallo sabbia e spalancò le fauci, caricando il chakra proprio davanti a lui. Una Teriosfera? A quella distanza? Poteva semplicemente stritolarmi…

    Il nostro assalto combinato era andato meglio del previsto, ma peggio di come poteva essere. Intanto, Yuka aveva lanciato la cisterna addosso al Tasso con precisione, ma il Tasso era riuscito ad afferrarla a mezz’aria, sprezzante.

    - VISCIDI BASTARDI, PENSATE DI FREGARMI IN QUESTO MODO?! -

    E sprezzante sarebbe rimasto, se il Tuono Mortale non avesse colpito. Incredibilmente, il Tasso era ne aveva risentito ed aveva incespicato. Poteva sembrare poco, ma quel barcollamento l’aveva portato a infilare una delle zampe nella fossa scavata dal Serpente Maculato. Il demone cadde di schiena sul terreno, acendo tremare tutti i palazzi circostanti. Non credevo che sarei riuscito ad ottenere tanto.

    A quel punto, io e Yuka avevamo colpito con tutto quello che avevamo. Scariche di Fuuton io, Raiton potenziati con il Suiton lei. I serpenti sbucarono fuori da ogni dove e attaccarono.

    Fu in quel momento che l’Ichibi si incazzò sul serio.

    I nostri colpi furono intercettati quasi tutti da scudi di sabbia. Avrei giurato che Raiton e Fuuton non potessero essere bloccati da corpi solidi, non importava quanto spessi, ma mi ero sbagliato. Un paio di colpi lo raggiunsero comunque, ma sembrava ancora in ottima forma.
    Me lo confermò un secondo dopo, quando bocche artificiali si aprirono sul tutto il suo corpo, rilasciando una poderosa corrente d’aria mista a sabbia. Una vera e propria tempesta. I serpenti non poterono nulla, vennero sbalzati via, e anche io feci la loro fine, frustato da correnti d’aria che grattavano la pelle come carta vetrata. Un secondo dopo, il Tasso seppellì tutti i miei compagni sotto un enorme mantello di sabbia e li schiacciò. I rettili sibilarono mentre venivano ridotti a una poltiglia sanguinosa, ma per quanto fossi dispiaciuto per loro, non avevo tempo di disperarmi o rattristarmi. Infatti, il Tasso allungò il suo arto mostruosamente lungo e mi afferrò. Mi ritrovai schiacciato da artigli grossi come macigni. Ero completamente immobilizzato, e intorno a noi, il Tasso aveva eretto una tempesta per impedire ai miei compagni di vederci. Ero immobilizzato, poteva fare di me quello che voleva. E adesso?

    Presto detto, il Tasso mi fissò con i suoi occhi giallo sabbia e spalancò le fauci, caricando il chakra proprio davanti a lui. Una Teriosfera? A quella distanza? Poteva semplicemente stritolarmi…

    - DAMA DELLA PRIMA CODA....CARICAMENTO! -

    Un momento, l’esplosione avrebbe colpito anche Raikou e Yuka! Dovevo avvertirli. Peccato che la presa del Tasso era talmente potente che dovevo concentrarmi anche solo per respirare, figurarsi urlare. Non parliamo nemmeno di impastare il chakra da qualche parte… se avessi avuto uno spiraglio, mi sarei trasformato in una pozzanghera tramite la Sostituzione Acquatica, ma semplicemente non era possibile.

    FUGGITE… STA PER… USARE LA… TERIOSFERA!

    Si, non molto eroico, probabilmente non mi avevano sentito. Per di più, lo sforzo mi aveva tagliato il respiro. E mentre cercavo di riprendere fiato, sentii le sagome di Sentoryuu e Ryujii che uscivano da sotto la giacca e facevano uno sforzo per emergere in superfice.

    Ragazzi… siete stati in gamba… ma tornate alla Volta… o verrete uccisi…

    Ryujii mi fissò con uno sguardo di sfida. Noi abbiamo un patto, Sarakube.

    Sentoryuu era d’accordo. Noi restiamo. Fino alla fine.

    Faremo in modo che si scriva di te nei registri del clan.

    Io avrei sinceramente voluto piangere, ma resistetti. Siete buoni amici. Migliori di quelli che merito.

    I due piccoli draghi non risposero. Ci voltammo tutti e tre a fissare la Teriosfera che veniva caricata a pochi metri da noi. Una piccola parte del mio cervello si chiedeva se davvero il Tasso avesse intenzione di farla esplodere a distanza così ravvicinata. Sarebbe stato colpito anche lui… non mi sembrava una mossa saggia.

    Ma il resto del mio cervello era occupato a fare altro. Il classico “ti scorre davanti tutta la vita”. In effetti, ricordai molte cose.

    Ricordai i giorni sereni nella mia vecchia casa, quando ero talmente piccolo e ingenuo che pensavo che il giardino fosse il mondo intero. Ricordo quando mi madre mi prendeva in braccio, oppure quando il mio vecchio zio mi raccontava delle storie dell’orrore. Mi ricordo mio padre che mi metteva a dormire e la ninnananna che mi cantava mia mamma mentre mi rimboccava le coperte.

    Ricordo la sera dell’omicidio. Ricordo il rumore del legno che va a pezzi, l’odore di bruciato, il calore del fuoco, le sagome che oscuravano le fessure del il mio piccolo rifugio. Ricordo il sangue che colava dalle fessure del pavimento.

    Ricordo come ho vagato per quelli che sembravano decenni interi nelle foreste attorno a casa mia, cercando riparo, acqua e cibo. Ricordo le lotte selvagge con le belve del luogo per una o tutte e tre le cose. Ricordo i branchi di lupi che mi fissavano, nel mio piccolo rifugio sull’albero, con gli occhi che brillavano arancioni.

    Ricordo l’accademia ninja di Konoha. L’incontro con i miei primi amici. Raikimi. Le missioni fatte, i nemici sconfitti, i compagni trovati.

    La Volta del Cielo. Cavolo, quella si che meriterebbe di essere vista… ma nessun’altro potrà andarci, ormai.

    Per ultimo, un breve ricordo. Io e Raikimi che ci scambiamo un bacio. Anche lei è a Ame, da qualche parte. Spero che si salvi.

    Sembra che tutti questi ricordi svaniranno e che nessuno saprà mai perché la mia famiglia venne uccisa, ne chi ordinò l’attacco. Sembra che tutto quello che ho fatto verrà dimenticato. O forse no?

    Comunque, per me è ormai il momento di morire.
    Resistenza: 450 - 332 = 118
    Stamina: 673

    Azioni: Aspetto di morire, disintegrato da un bijuu-dama a bruciapelo :please:

    Sentoryuu

    Resistenza: 1000 - 332 = 668
    Stamina: 580

    Azioni: aspetta di vedermi morire per scrivere la mia storia :please:

    Ryujii

    Resistenza: 1000 - 332 = 668
    Stamina: 590

    Azioni: aspetta di vedermi morire, perchè non ha un cazzo da fare :please:


    Si, dovrebbe essere un post triste, ma non mi è venuto bene :please:


    Edited by Shapechanger - 8/4/2014, 10:34
     
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    Il Tuono

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    Ero inutile. Ma parecchio inutile. L’unica cosa che ero riuscito a fare era stata tranciare i supporti della cisterna, che poi Yuka aveva provveduto la scagliare contro il Tasso. Le mie copie, così come la mia Cortina Fumogena, non erano servite a un tubo. Il Tasso l’aveva spazzata via con un colpo solo, e anche se non l’avesse fatto, con la sabbia era riuscito a trovarci subito.

    Quindi il mio contributo al combattimento sarebbe stato soltanto quello: abbattere le cisterne. Non potevo fare altro, perché non osavo avvicinarmi all’Ichibi abbastanza da colpirlo corpo a corpo. Oltre al fatto che, probabilmente, non gli avrei fatto nulla, c’era anche il problema che il bijuu avrebbe fatto molto in fretta a intrappolarmi in una gabbia di sabbia e stritolarmi. Yuka mi aveva intrappolato con la sabbia una volta, e non volevo ripetere l’esperienza.

    Tuttavia, il mio contributo, per quanto miserabile, era servito a qualcosa. Sul momento non si sarebbe detto, perché alla vista della cisterna volante, il Tasso si era fatto una grassa risata e l’aveva preso tra due dita.

    - VISCIDI BASTARDI, PENSATE DI FREGARMI IN QUESTO MODO?! -

    Si, neanche io ci avevo creduto molto.

    Poi però accadde l’incredibile. Il Tasso cadde. Aveva infilato per sbaglio il piede dentro la fossa scavata in precedenza dal Serpente Maculato, e finì con tutta la sua sabbiosa massa per terra. Lo schianto fu abbastanza feroce da far tremare gli edifici. Che fosse merito di Sarakube?

    Di sicuro, le orde di serpi che sbucarono in ogni dove erano opera sua. Difficile che li avesse evocati Yuka, fare una cosa simile avrebbe richiesto una quantità esorbitante di chakra, tanto di quel chakra che non credevo che un chunin appena promosso come lei potesse avere. Invece Sarakube era sempre stato uno di quelli che avevano un chakra in grado di spaccare montagne, e le due piccole evocazioni potevano anche averlo aiutato. Non mi sarei sorpreso.

    Ma la reazione del Tasso fu terribile. Su tutto il corpo si aprirono bocche zannute che espulsero una grande quantità di sabbia mista a vento. Una combinazione terribile. Io mi ero messo in salvo dietro a una delle cisterna, poco distante dal Tasso, ma comunque dovetti ripararmi dall’attacco, altrimenti mi avrebbe danneggiato non poco. Per farlo mi ero riparato dietro la cisterna e quindi non ero riuscito a vedere bene cosa era successo, ma udii perfettamente i rumore disperato che produssero il serpenti. Erano morti, di nuovo. Non c’era altra possibilità, il Tasso li aveva schiacciati sotto ondate di sabbia fino a farli esplodere.

    Il problema successivo fu che il Tasso alzò una terribile tempesta di sabbia attorno a se, quindi la mia già ridotta utilità divenne pari a zero. Non potevo vedere dov’era il nemico e non potevo sentirlo per via del vento feroce, quindi cosa potevo fare, se non rimanere immobile.

    Ma un momento, era la voce di Sarakube quella se udivo, un flebile suono trascinato dal vento?

    SCAPPATE… USARE… TERIOSFERA…

    Me l’ero immaginato? Oppure era reale? Il Tasso stava davvero per usare la Teriosfera? Ma dove potevo scappare? Non sapevo dove stava mirando. Rischiavo di avvicinarmi all’esplosione, ce già di per se piccola non era. Non potevo rischiare.

    Ma poi apparve Yuka con la sua novoletta di sabbia e mi disse ti tagliare i sostegni della cisterna, perchè lei poteva aiutare Sarakube. Davvero poteva? Come? Beh, non era importante, qualsiasi cosa era meglio che non fare nulla. Le mie lame esplosero di chakra Raiton e io affettai nei punti che mi indicò.

    Adesso stava a lei. Sperai che riuscisse a salvare Sarakube.

    Ma ogni azione che compivamo sembrava portarci sempre di più sull’orlo della distruzione.

    Resistenza: 497 - 3 = 494
    Stamina: 108 - 6 = 102

    Azioni: taglio i supporti con le lame intrise di chakra raiton (1 punto ciascuna) x3

    Ecco, alla fine questo è quello che posso fare :please:


    Edited by Eneruzz01 - 4/4/2014, 22:29
     
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    Quella che per un attimo sentii come speranza nel vedere quel gigantesco mostro cadere sotto i nostri colpi, si tramutò ben presto nel mio peggiore incubo. Era vero, eravamo riusciti a farci valere ma nonostante i nostri sforzi, sembrava che non fosse stato abbastanza. Le mie armi metalliche erano ancora nel corpo del Monocoda, sapevo cosa fare, ma avrei trovato un ostacolo sul mio cammino. Avrei dovuto prevederlo, il fato non è mai stato clemente con chi era in difficoltà, sembrava gioisse nell'assistere a problemi che degenerano, conflitti che si espandono. E quella situazione in cui ci trovavamo, in cui mi trovavo, non era diversa. Avrei dovuto sapere che Ichibi non si sarebbe abbattuto per così poco, avrei dovuto sapere che quella non era una semplice missione C, anzi, non era per niente una missione. Perché anche le missioni, almeno quelle che avevo affrontato fin'ora, avevano un non so che di scolastico. Proprio in quel momento mi tornò in mente il mio passato, quando, per esempio, non riuscivo neanche a creare una semplice copia illusoria. Era così semplice allora, a scuola potevi fallire, ma avevi il giorno dopo per rimediare, e quello dopo ancora. Non era un vero fallimento perché avevi l'occasione di riprovare e riprovare. Ma quella non era la scuola, dico bene? Questa era la realtà, era la vita vera. E in questa vita, se c'era una cosa che avevo imparato nonostante la giovane età, era che non si poteva tornare indietro.
    Che sciocca, mi persi tra i miei pensieri e fu qualcosa di ventoso e fastidioso a risvegliarmi. Una tempesta di sabbia come mai viste, neanche per me che ero abituata vivendo nel villaggio della sabbia. Venni sbalzata assieme al ragazzo dai capelli castani come fossi una piuma soffiata dal vento. L'impatto fu tremendo, venni scaraventata più volte per terra e urtai corpi estranei, provocandomi ferite piuttosto gravi, di cui una sopra il sopracciglio destro, che adesso sanguinava, sporcandomi il volto. Avevo le ossa indolenzite e quando aprii gli occhi, non riuscii a vedere nulla.Mi alzai a fatica, reggendomi a stento in piedi. Ero quasi certa di essermi storta la caviglia sinistra. Avevo ferite profonde sulle gambe e sulla braccia, così estrasse delle garze e bende imbevute di medicinale dallo zainetto e tentai di medicarmi come potevo, alla cieca, nel vero senso della parola. Tentai di svolgere il tutto rapidamente, giusto il necessario da permettermi di reggermi in piedi e non perdere troppo sangue, visto che già avevo consumato quasi tutti i liquidi corporei. Anche il mio chakra non era messo meglio, ne avevo sprecato più della metà e non ero certa di riuscire ad arrivare alla fine. Fermai tutto di colpo quando sentii un chiaro lamento di dolore, una voce che conoscevo. Chiusi gli occhi, non che servisse a molto tenerli aperti, e acuii i sensi. Percepivo qualcosa, sentivo il suo campo magnetico sollevato in aria e udivo chiaramente un suono simile alla stretta della mia gabbia di sabbia quando veniva utilizzata sui miei avversari. Iniziai a tremare di nuovo, nonostante il dolore alla gambe, avrei voluto sbagliarmi ma, purtroppo, ne ero certa: Ichibi l'aveva preso. Anche il suo abnorme campo magnetico era arrivato ai miei sensi, mi bastava concentrarmi solo sulla percezione dei campi per rintracciare la posizione di tutti gli esseri viventi nel mio raggio d'azione.
    La mia teoria fu avvalorata dal fatto che la voce cavernosa e gelida della creatura risuonò come un avvertimento terribile nella mia testa. Non sapevo a cosa si riferisse ma solamente il nome mi fece accapponare la pelle.

    DAMA DELLA PRIMA CODA....CARICAMENTO!

    Fu inutile per il ragazzo, liberarsi, sentivo i suoi lamenti fin dalla mia posizione. Era un disastro, cosa potevamo fare senza di lui? Le nostre possibilità di vittoria si basavano totalmetne sul gioco di squadra e non avremmo avuto possibilità se fosse stato ucciso. Iniziai a tremare, pensando alla fine che aveva fatto il mio serpente, soffocato dalla sabbia. Di nuovo, il mio stomaco gorgogliò ma ero troppo preoccupata per vomitare, dovevo fare qualcosa e alla svelta. Ichibi stava per scagliare qualcosa, stava caricando un colpo, forse il suo asso nella manica. Tremavo all'idea della sua potenza. Il ragazzo, da lassù, sapeva quello che stava per accadere, ci avvertii del pericolo imminente.

    FUGGITE… STA PER… USARE LA… TERIOSFERA!

    Il panico m'invase mentre quella novità così scomoda si insinuava nella mia testa, mandando all'aria tutto il mio piano. Quello era il colpo che aspettavo, avevo imparato una cosa dalla mia breve carriera ninja: se una jutsu necessitava di tempo per caricarsi, la sua potenza sarebbe stata micidiale. E adesso il ragazzo era intrappolato nella morsa del Cercoterio. Avevo paura, avrei peggiorato le cose visto la mia naturale dota di combinare disastri a ripetizione. Ma non potevo ignorare una persona in difficoltà, non potevo lasciare indietro un mio compagno.

    Tieni duro! Sto venendo a salvarti!

    Cosa fare? Non potevo certo attaccare il mostro: la sfera scura nella sua bocca vorticava pericolosamente e se l'avessi attaccato e lui l'avesse rilasciata? Non potevo agire sul suo corpo, dovevo trovare uno stratagemma efficacie per liberare il ragazzo. Nulla era buono, questa volta non avevo la minima idea di cosa fare. Ichibi era totalmente immune agli attacchi di tutti i generi, l'unico modo sarebbe stato rovesciargli altra acqua addosso ma come avrebbe reagito?

    E' l'unico modo, devo provarci!

    Raikou! Sto venendo da te, ho bisogno del tuo aiuto!

    Percepivo indistintamente il campo magnetico emesso dal ragazzo e mi avvicinai a lui, mentre manipolavo un po' di sabbia sparsa accanto a noi, rendendola solida e compatta sotto i nostri piedi. Forse Raikou non poteva sentirmi oltre al non potermi vedere, così gli sussurrai nelle orecchie mentre ci alzavamo in volo verso una cisterna d'acqua. Erano rimaste solo la metà e stavamo per utilizzarne un'altra. Avevamo meno ripari e meno possibilità di rovesciare la preziosa acqua contro il cercoterio. Ci restava davvero poco tempo. Mentre ci alzavamo in volo, presi Raikou per le spalle, voltandolo in direzione della cisterna:

    So che non ci vedi con questa tempesta di sabbia, ma devi colpire dritto davanti a te, un fendente secco in diagonale se puoi. Poi resta fermo e aspetta che ti rimetta giù...

    Il ragazzo mi fece intendere di aver capito e provò a lacerare l'anima metallica che reggeva la cisterna. Se ci fosse riuscito, sarei stata io a controllare il ferro che componeva l'involucro della cisterna stessa, facendola lievitare fino a che tentai di rovesciarne il contenuto solo sul braccio e sulla mano del mostro che reggeva il mio compagno. Poi lasciai la cisterna a terra, ai piedi di Ichibi. Nonostante la tremenda tempesta di sabbi,a riuscivo chiaramente a distinguere i campi magnetici dei presenti, Ichibi compreso. Anzi, non ci volle nulla visto che era gigantesco, quasi terrificante.

    Ora che penso di averlo indebolito devo tentare di salvare il tipo senza fare male al Monocoda, o potrebbe rilasciare quella sfera...

    Così tentai di manipolare un braccio di sabbia, usando un po' di quella che restava intorno al Cercoterio, per creare una spirale sottilissima che avrebbe dovuto infilarsi nella morsa che teneva stretto il ragazzo. Avrebbe pian piano fatto pressione, anche se solo di qualche centimetro, permettendo al resto della sabbia di far scivolare giù il ragazzo, sperando di riuscirci. Sudavo freddo e avevo la testa e il corpo in fiamme, quella era decisamente la prova più dura affrontata fin'ora, non mi sarei stupita se fosse stata l'ultima.
    Dovevo salvarlo a tutti i costi, non mi importava niente se neanche lo conoscevo, era una mio compagno. E chi lascia indietro i suoi compagni è feccia della peggior specie. Se fossi riuscita a salvarlo avrei potuto provare a fermare ciò che sarebbe successo, ma sapevo già che le possibilità erano molto meno che scarse. Sarebbe stato come tirare una monetina in aria e sperare che atterrasse di taglio, in equilibrio. Impossibile.

    Se Sarakube fosse scivolato via, sarei atterrata a terra, lasciando anche Raikou, rivolgendomi a loro due a bassa voce. Ormai c'era ben poco da fare, quel colpo sarebbe stato sparato e l'unica cosa che potevo fare era tentare di proteggere il villaggio e tutti i Ninja dell'alleanza.

    Sapete già che Ichibi sta per rilasciare la Teriosfera, tentate di mettervi in salvo o create barriere, qualcosa del genere. Proverò a fare una cosa ma non penso sarà utile... In ogni caso, proverò a creare una barriera ma voi dovete prepararvi. Nascondetevi se non ci sarà nulla da fare, se invece riusciremo a salvarci, voglio che sprechiate tutto il vostro chakra per distruggerlo. E' la nostra ultima possibilità. Vi osserverò dall'alto, quindi c'è la possibilità che io non scenda più a terra...

    Deglutii, tentando di allontanare l'immagine della terribile Teriosfera che mi investiva in pieno.

    .. Andate avanti senza di me e tenete duro. Siete dei bravi compagni.

    Ma cosa potevo fare? Nessuno poteva sconfiggere quel mostro, eppure non avevo intenzione di mollare proprio in quel momento. Avrei fatto il possibile per tenerlo lontano da Raikou e dal ragazzo, avrei fatto impossibile per indebolirlo, avrei fatto qualsiasi cosa in mio potere pur di mettere fine a quella guerra. Ma quello era solo lo sciocco pensiero di una sciocca ragazzina, che importanza poteva avere in un mondo così grande? Qualunque fosse stata la risposta, me ne fregai.

    So già quello che sta per fare Ichibi, devo prepararmi al peggio...

    Così, seppure stanca e stremata, richiamai la sabbia rimasta sul campo, davvero un bel po' visto che aveva ricoperto quasi cinquecento metri per rintracciarci, e la alzai, mischiandoci quanto più ferro, ricavato dai materiali che mi circondavano, riuscivo a controllare. Così, alzai una barriera dalle dimensioni colossali, alto forse anche più del Cercoterio stesso. Purtroppo, il metallo che riuscii ad accumulare non era dello stesso quantitativo, quindi predisposi lo scudo metallico all'interno nella sabbia, dove pensavo si trovasse la traiettoria della teriosfera. I miei compagni si trovavano sicuramente dietro la barriera ma avevo pensato anche a quello: in larghezza, non avevo modellato la sabbia in modo che si attaccasse ai confini del campo, ma avevo lasciato un passaggio abbastanza grande da permetterci di passare, e non solo noi, anche qualcosa di più grande, qualora ci fosse stato. Era un muro sabbioso gigantesco con uno scudo metallico abnorme proprio sulla traiettoria della Dama. Chissà se sarebbe servito a proteggerci.

    Ecco... Questa sarà la mia ultima difesa...

    E ora era il momento. Sulla mia nuvola, chiusi gli occhi e mi alzai in volo, superando la tempesta di sabbia fino a che non riuscii ad osservare lo scenario così tragico dal punto di vista di Ichibi. Ero affezzionata a quella particolare tecnica, ora che ci pensavo bene. Era stata la mia prima jutsu quando imparai ad utilizzare la sabbia. Fu per me una grande gioia scoprire che non ero una buona a nulla come mio padre pensava, anche io ero una shinobi della sabbia.

    Padre... Chissà cosa penserai di me, adesso...

    La verità era che non gli avevo voluto abbastanza bene, avevo trascorso la vita a rimproverarlo di odiarmi ma non mi ero mai premurata dei suoi sentimenti. Che figlia ingrata. Almeno aveva la mamma, lei era così dolce che ero certa si sarebbe presa cura di lui, avrebbe alleviato ogni suo dolore col passare del tempo. Avrei voluto sposarmi anche io, avere dei bambini magari, tutto questo una volta che avrei finito con questa vita. Potevo osservare perfettamente il gigantesco tasso che, a fauci spalancate, caricava qualcosa, una sfera scura che si faceva sempre più grande e carica di chakra. Era quella la teriosfera. Sapevo che sarebbe stata la fine.
    I rumori della battaglia apparivano lontani, sentivo in lontananza lo scrosciare della pioggia. Era tutto lì. Avevo il Monocoda davanti agli occhi, sapevo cosa stava per accadere ma non me ne sarei andata, non questa volta. Ero pronta, adesso sentivo più che mai quella brezza leggera che sentivo ogni volta che tornavo a casa dopo una missione e mi stendevo sul letto, pensando che ero viva, che ci sarebbe stato un domani.

    Ci siamo. Rischierò il tutto per tutto in questa battaglia. Ma non affronterò da sola il mostro, almeno non così. Ho altro in mente, posso riuscire a fermarlo se il fato è dalla mia parte. Ma non è solo una questione di fortuna, dico bene? Ci vuole anche talento, ed io, non ne ho così tanto in effetti... Ma voglio impegnarmi, perché so che l'impegno supera il talento. Perdonami, Monocoda, se pensi che io sia stata una stupida a volerti fregare, perdonami se ti ho affrontato pensando di poterti battere. Ma ciò che faccio è per il bene dell'umanità. Quindi, preparati, perché questa sarà la mia mossa definitiva, sperando che il mio impegno superi il tuo talento.

    Composi pochi sigilli, ci misi un attimo, generai una copia perfetta di me stessa che prese il mio posto sulla nuvola mentre io mi lanciai giù, scomparendo in quella tempesta di sabbia che avrebbe dovuto ancora imperversare, magari non con la stessa brutale intensità. Non potevo cercare lo scontro diretto, avrei tirato le fila dal basso, sperando con tutta me stessa, per una volta, che i miei sforzi fossero premiati.

    Che strano... sono quaggiù eppure... E' come se fossi là in alto, sulla mia nuvola...

    Mi sembrava di sentirlo davvero il vento e lo scrosciare della pioggia in lontananza. Chiusi gli occhi e mi immaginai sulla nuvola, pronta per il finale. Dipendeva tutto da me e dai miei compagni, eravamo l'uno nelle mani dell'altra, come accadeva ormai da secoli e secoli. La mia vera forza risiedeva nella certezza che loro avrebbero lottato al mio fianco, che sarebbero andati avanti se fossi morta e avrebbero continuato a proteggere il motivo per il quel tutti noi stavamo combattendo, uniti sotto un unico stemma.

    Finiamola, Ichibi...

    Nel momento in cui pensai quelle parole, la mia copia le sussurrò in alto, fissando il Monocoda senza paura né superbia, come due avversari che si rispettano e si preparano allo scontro. Estrassi dal taschino una pillola rossa e la ingoiai. Gli effetti furono quasi immediati, sembrava quasi che le ferite si stessero rimarginando alla velocità della luce. Ma quello era solo un preventivo, non sarebbe servito a nulla se la Teriosfera mi avesse presa. Ma era quello il mio destino. Un Ninja è colui che opera in segreto per il bene degli altri. Avrei fatto la mia parte per mettere fine alla guerra. Sarei morta? Si, ma lo avrei fatto da Ninja, come giusto che sia. E per me non ci sarebbe stato onore più grande.

    ... una volta per tutte...

    Yuka Satetsu

    Azioni:
    - Utilizzo Kit di Pronto Soccorso
    - Utilizzo Kit di Pronto Soccorso
    - Rintraccio tutti i presenti sentendo il loro campo magnetico
    - Utilizzo una piccola parte di sabbia sparsa sul terreno (1 carica) per usare la sospensione del deserto
    - Manipolo la sabbia per rovesciare il contenuto della cisterna sul Monocoda come descritto nel post
    - Manipolo la sabbia per tentare di liberare Sarakube come descritto nel post
    - Utilizzo tutta la sabbia sparsa per il campo per creare uno scudo di sabbia ferrifera dalle dimensioni abnormi, davanti ad Ichibi
    - Tecnica della Moltiplicazione del Corpo per generare una sola copia che lascio sulla nuvola, in alto
    - Ingerisco Tonico Coagulante e mi preparo all'inferno

    Stamina:
    -5(sospensione del deserto)-5(moltiplicazione del corpo)-70(creazione scudo metallico abnorme)=284-80 --> 204/500

    Resistenza:
    350-252=98 +150+50+50 --> 348/350

    Abilità:
  45. Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale

  46. Furtività Massima

  47. Tecnica del Richiamo - Patto con i Serpenti

  48. Concentrazione del Chakra

  49. Abilità Satestu

  50. Riverbero del Chakra


  51. Equipaggiamento:
  52. Spada del Re in Rovina

  53. Shuriken [x5]

  54. Giara di Sabbia

  55. Famine

  56. Pacchetto Sfere Esplosive [x1]

  57. Tonico Coagulante [x1]

  58. Kit di Pronto Soccorso [x2]

  59. Maschera Respiratoria


  60. Note:
    Ricapitolando, dopo aver tentato di salvare Sarakube ho eretto un muro sabbioso di 100 metri circa, sono volata ancora più su lasciando la mia copia sulla nuvola di sabbia, ma io sono giù. Penso che neanche shape od eneruzz sappiano che sono giù perché ho detto loro di essere rimasta sulla nuvola, forse solo shape può capirlo se usa qualche abilità. Comunque, vai con la Bijuu Dama, Zero.


    Edited by Kerberotte - 5/4/2014, 15:08
     
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    Shape i 332 se li son presi pure i draghi perchè ti stanno addosso. E' questo il malus di portarteli appresso: che subiscono sempre i tuoi danni.
    Kerbe, aumenta la spesa del muro a 150 di chakra.

    Conseguenze di una Dama



    La personificazione dell'eterna quietudine era come se vagasse nel settore idraulico di Ame: palazzi rovesciati, infrastrutture polverizzate, pali della luce inclinati...e sabbia dovunque. V'era desolazione....desolazione e silenzio dopo la Dama. Qualche goccia di pioggia veniva giù dalle crepe che l'agglomerato di energia pura aveva arrecato ai palazzi più alti. La propagazione delle onde difatti aveva raggiunto persino i duecento metri che dividevano il livello del mare da quello degli edifici protettivi settore dalle piogge.
    Non v'era più vita lì? A primo impatto sembrava proprio così: nè l'Ichibi nè i valorosi combattenti erano presenti nel quadro visivo generale. Tutto taceva. Un coro di tensione dava quel tocco di purezza angelica al contesto post-apocalittico.
    Cosa ne era stato della valente Yuka? Cosa dello sfortunato Sarakube? E che dire del coraggioso Raikou?
    Per saperlo bisogna tornare indietro a circa sessanta secondi prima...


    - FUGGITE… STA PER… USARE LA… TERIOSFERA! -

    - DAMA DELLA PRIMA CODA....CARICAMENTO!! -

    Drilling_Air_Bullet



    Con in pugno la vita e la morte dell'Uzumaki, le fauci immense della creatura si erano spalancate traendo a sè il chakra necessario per dar sfogo all'attacco più potente dei cercoteri. Le particelle energetiche nell'aria si stavano accumulando celermente tra i suoi denti, formando piccole sfere che sarebbero state poi ingerite e compresse in un unico globo dalle potenzialità devastanti.
    Nel frattanto l'eco per niente indiscreto del prigioniero aveva raggiunto indistintamente le orecchie dei compagni, immersi ora più che mai in una situazione astrusa: Shukaku per poter terminare i preparativi indisturbato, aveva sollevato una tempesta di sabbia atta ad azzerare la visibilità dei nemici. Aveva pianificato meticolosamente la sua dominazione, e se tutto fosse andato come previsto, quei ninja da quattro soldi sarebbero stati spazzati via senza nemmeno accorgersene. Eppure qualcosa andò storto...


    -Raikou! Sto venendo da te, ho bisogno del tuo aiuto! -

    Yuka intuendo l'imminente disfatta, vorticò nella tempesta alla carica della sua nuvola per trovare Raikou. Grazie alla sua innata non fu difficile localizzarlo, e del resto gli venne ancora più celere rintracciare la Prima coda: i campi magnetici emessi dai due non erano minimamente paragonabili! Così, prendendosi il fardello dello Yutsuki, lo guidò per recidere i sostegni di un'altra cisterna, e li afferrò come la volta precedente. Viaggiò quindi imperturbabile verso la creatura. Quest'ultima aveva già terminato il processo di assimilazione delle particelle, e le stava lavorando in gola sotto unica forma. La tempesta era stata anche per lui un'arma a doppio taglio, in quanto - incapace di percepire le fonti di chakra - puntava sulla distruzione indistinta di ogni cosa, tra cui i suoi nemici.
    La kunoichi ebbe di conseguenza la possibilità di trarre indisturbata in salvo Sarakube, sfruttando per mezzo dell'acqua della cisterna e della sabbia, un concetto di leva indotta. Il compagno scivolò via dalla morsa con semplicità, cadendo tuttavia in prossimità del mostro.
    La dama era pronta.
    Cos'aveva in mente Yuka? Quel papello di roba era servito solo a...niente! Assolutamente a niente! Ad occhio e croce aveva diminuito le possibilità di morire dell'Uzumaki dal 120% al 100%!
    Ma a quanto pareva aveva altre carte da giocare: pilotò i movimenti della nuvola in modo tale da scalare le vette della bufera e raggiungere la sommità più elevata del settore, a quel punto lasciò lì un clone di sè e si lasciò precipitare...verso Shukaku!
    Contemporaneamente alla discesa di Yuka il cercoterio stava generando la pressione di rilascio del chakra, finchè....!!


    - Finiamola, Ichibi.. -

    - ...BIJUU DAMA!!! -



    - ...UNA VOLTA PER TUTTE!! -

    La teriosfera zampillò fuori dal muso di Shukaku come una balena dall'acqua, polverizzando sin da subito persino la sabbia del suolo...e fu allora che da quella - che aveva rinnegato il suo padrone - si erse un colossale, immenso, disumano muro con un'armatura interna di ferro!

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    Ed eccoci di nuovo all'inizio: la quiete eterna regnava sovrana nel nuovo scenario quasi interamente portato alla rovina. Un'ultima cisterna d'acqua si ergeva sulla punta del palazzo più alto, prossimo alle coperture dell'area idraulica, sopra la quale pioveva a dirotto su Ame.
    Il tacito silenzio venne rotto dalla copia di sabbia di Yuka, ancora in piedi sulla nuvoletta. Ad uno ad uno i tre ninja riemersero dalla tomba come da un'apnea: respirarono d'un fiato tutta l'aria che quel minuto di silenzio aveva loro sottratto.
    La barriera sulla quale si era adagiato Sarakube lo aveva protetto più degli altri dalla dama, mentre la distanza dalla propagazione atomica aveva ridotto le potenziali ferite di Raikou. La messa peggio invece era proprio la kunoichi di Suna, ridotta ad un colabrodo: due pezzi di metallo del suo muro gli si erano conficcati rispettivamente nella spalla e nel femore, rendendogli impossibile l'utilizzo del braccio destro e della gamba sinistra. Da parte a parte era trapassata dagli spigolosi oggetti, che facevano fluire sangue a iosa dagli squarci.
    E Shukaku? Dov'era finito...?


    - UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!!! ROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOAAAR!! -



    Come un cane inferocito riemerse dal deserto che aveva creato sminchiato in ogni dove: la mascella non era più in asse col cranio, le dita le aveva contrite, le zampe inferiori ricurve e il suo baricentro generale si era spostato per l'innaturale posa assunta. Che voi ci crediate o meno era stata colpa della sua stessa Teriosfera, che esplodendo al contatto con la difesa di Yuka gli era praticamente rimbalzata addosso.
    La situazione gli era chiara: sapeva di chi era la colpa e su chi dovesse concentrarsi.
    Gli occhi per quanto languidi, mettevano a fuoco la ninja e non bramavano altro che vederla morta. La tempesta di sabbia era stata spazzata via dalla potenza del globo e adesso tutti erano tornati a vedersi a vicenda. Lo scenario - come già detto - era totalmente cambiato: ora non c'era più nessuna difesa dietro la quale nascondersi!
    Eppure il Cercoterio non si era accorto di stare guardando solo la copia di chi cercava, la stessa che cavalcava i cieli sulla sabbia.
    Il passo da allora fu breve prima che la inseguisse caricandola sino allo sfinimento. Intanto generò dal corpo deforme altri piccoli shukaku, degli esseri dipendenti e al contempo indipendenti da lui; tutte e tre partirono alla riscossa: uno verso Sarakube, e i restanti contro Raikou. Erano tutti funerali del deserto semoventi che, qualora fossero andati in porto, li avrebbero uccisi seduta stante.
    Nell'inseguimento della pseudo Yuka per altro Shukaku materializzò dalla sabbia sulle braccia altre due bocche, che cominciarono come prima ad accumulare energia per scagliare una doppia bijuu dama, mentre la testa originale andava per il fagocitarla. La vera kunoichi, ferita per quant'era, era libera di agire come meglio credeva, ma le lancette correvano, e se nessuno avesse fatto nulla, non ci sarebbe stato un "domani" per loro...


    CITAZIONE
    Resistenza/Stamina: 1367-600 (dama rimbalzata)-150 (creazione tre minishukaku)-10 (carica contro finta Yuka)=607
    Azioni:
    - Creazione tre minishukaku-funerale del deserto; due contro raikou e una contro Sarakube (se prendono anche solo una volta si attiva un funerale del deserto)
    - Carica contro finta Yuka
    - Preparazione Doppia dama (partono il prossimo turno)

    CITAZIONE
    Note
    Shukaku ha subito il contraccolpo della Dama - 50, ovvero 600 danni
    Yuka 300 e ha braccio destro e gamba sinistra inutilizzabili; inoltre 15 danni a turno per le ferite
    Sarakube e draghi poichè immediatamente protetti dalla base del muro 100 (:please:)
    Raikou 300 per la propagazione a distanza dell'onda
    5/6 serbatoi distrutti (uno usato da voi e l'altro distrutto dalla dama)

    Vi distruggerà tutti :please:

    Kerbe togliti subito le robe dalla scheda che usi, altrimenti poi c'è il rischio che li si dimentichi.
     
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    Non ero morto.

    Il che, di per se, era un ottimo risultato, considerato che stavo per essere disintegrato dalla bijuu-dama. Non ero riuscito a vedere bene quello che era successo, ma avevo seguito tutto con la percezione del chakra. Il risultati che avevo ottenuto erano, più o meno, i seguenti.

    Raikou aveva fatto quello che gli riusciva meglio, tagliare roba. L'avevo dedotto dal fatto che, poco prima, ero stato investito da una generosa quantità d'acqua. Era stata Yuka, ovviamente, l'avevo percepita mentre manovrava tutta quella sabbia. Quindi avevano distrutto un'altra cisterna per rovesciarla sulla mano, inumidendola e rendendola vulnerabile. Ottimo, ma... adesso cosa succedeva?

    Accadde in un'attimo, la mano del mostro si allentò e io caddi al suolo. Oh, bene, avevo le mani libere, potevo fare qualcosa... se non fosse che ormai Shukaku aveva finito i preparativi. La Bijuu-dama sarebbe partita a momenti.

    Ma Yuka, che aveva avuto il tempo di prepararsi a dovere mentre io venivo schiacciato dalla mano del colosso, aveva un piano.

    Sapete già che Ichibi sta per rilasciare la Teriosfera, tentate di mettervi in salvo o create barriere, qualcosa del genere. Proverò a fare una cosa ma non penso sarà utile... In ogni caso, proverò a creare una barriera ma voi dovete prepararvi. Nascondetevi se non ci sarà nulla da fare, se invece riusciremo a salvarci, voglio che sprechiate tutto il vostro chakra per distruggerlo. E' la nostra ultima possibilità. Vi osserverò dall'alto, quindi c'è la possibilità che io non scenda più a terra... Andate avanti senza di me e tenete duro. Siete dei bravi compagni.


    Cosa? Mi stai salvando la pelle e dovrei abbandonarti? Ma non esiste! Usciremo insieme da questa situazione, o non ne usciremo affatto.

    Ma lei era già andata via, sollevandosi in aria grazie alla manipolazione delle sabbia. Cosa voleva fare?

    Finiamola, Ichibi... una volta per tutte...

    E a quel punto la Teriosfera parte, ma Yuka ha eretto un muro. Un colossale, enorme muro di sabbia grande quanto il Bijuu stesso. La teriosfera impatta contro il muro. Per un breve attimo, spero che l'attacco sia così potente che oltrepassi il muro ed esploda lontano... mglio cercare di deviare l'esplosione che pararla. Ma non è così. La Teriosfera esplode.

    L'esplosione è di una violenza inaudita, ma il muro di sabbia ci proteggere con efficacia. Non del tutto, ovviamente, ma abbastanza da permetterci di salvarci la pelle. Io ero talmente vicino al muro, alla sua parte più spessa, che praticamente non ricevo danni. Vengo solo scagliato lontano dal botto, e questo, effettivamente, fa male. Finisco con la faccia nella sabbia, il corpo dolorante oltre ogni limite. Non ero KO... ma c'era mancato poco. Mi girava la testa e avevo le gambe che non volevano ubbidirmi.

    Sarakube, ci sei?

    Ryujii... il piccolo drago cartografo. Non lo vedevo. No, in effetti non vedevo nulla. Avevo la vista annebbiata. Mi feci forza e mi concentrai. Percepii diverse fonti di chakra nei paraggi. I draghi, Yuka, Raikou... il Tasso. Non era ancora morto, il dannato.

    Ci sono... datemi un secondo...

    Mi faccio forza e provo a tirarmi su con le braccia. Sento la presenza di Ryujii e Sentoryuu sulle mie spalle. Sto recuperando la sensabilità. Forse ce la faccio.

    Forza Sarakube, non hai tempo di riposare.

    Il Tasso è ancora in giro. Percepisco il suo chakra, è ridotto male, ma è ancora abbastanza forte da potervi uccidere tutti. Forza, alzati.

    Ci sto... provando...

    Riesco a impuntare il braccio e ad alzare la testa. La zona idraulica di Ame è un cratere devastato. Non si vede il Tasso, solo una massa di sabbia informe. Ma lo percepivo, era lì da qualche parte.

    Alzo la mano e tocco la testa di Ryujii. Scusa amico, mi servono un po' di energie.

    Non preoccuparti, Sarakube.

    Prendo un po' di chakra dal mio amico drago, e le forza mi tornano. Riesco ad alzarmi e cerco di capire come stanno i miei compagni.

    Raikou è poco più in là e sembra abbastanza in forze, nonostante si sia preso una bella botta. Yuka, d'altra parte, ha dei pezzi di metallo conficcati nel braccio e nella gamba. Sabbia ferrifera? Era così che aveva respinto la Bijuu-dama?

    Non avevo tempo di pensarci adesso, dovevo curarla finchè ero in tempo. Purtroppo, il tempo era proprio quello che mi mancava.

    - UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!!! ROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOAAAR!! -

    Il Tasso emerse dalla sabbia urlando tutta la sua furia. Pareva completamente fuori di testa. Aveva la mascella slogata e non allineata con il cranio, le gambe erano rivoltate all'indietro e in generale era deformato in maniera impressionante. La bijuu-dama aveva ferito più lui che noi, a quanto pareva. Ottimo. In più, sembra che stia fissando una nuvoletta volante... su cui non c'è nessuno. Almeno, non percepivo niente. Una copia? Molto astuto.

    Il Tasso però non si è dimenticato di noi. Anche se la finta Yuka pare averlo distratto, ha comunque abbastanza energie da generare tre abomini che assomigliano a dei mini-Shukaku. Non so cosa sono, ma non ho intenzione di controllare cosa succede se ci prendono. Uno sta venendo dalla mia parte, due invece sono diretti verso Raikou. Non c'è tempo da perdere. Il Tasso inoltre sta... caricando altre due Teriosfere? Ma è impazzito? Un colpo del genere rischia di distuggere anche lui... ma probabilmente non gli importa più. Prova anche ad azzannare la finta Yuka.

    Comunque, mentre carica le Bijuu-dama, è vulnerabile. Non può reagire, perchè gli serve massima concentrazione... è il momento adatto per preparare la nostra difesa.

    Raikou, non pensare a quei cosi, me ne occupo io! Prendi Yuka, dobbiamo muoverci!

    Non so se Raikou ha intenzione di eseguire, ma so cosa posso fare per fermare quei cosi. Fossero state normali tecniche di sabbia, non avrei dubbi, ma quei cosi assomigliavano così tanto allo Shukaku da non farmi domandare se non potevo paralizzarli in qualche maniera. Era esseri viventi o solo jutsu? Non lo sapevo, ma avrei provato tutte le strade.

    Sentoryuu, sai cosa fare.

    Sentoryuu fece partire la tecnica dell'Accelerazione del Flusso e cominciammo il nostro attacco.

    Ruggito della Tempesta!

    Un potente attacco sonoro, quello del Ruggito della Tempesta. Avrebbe attaccato il sistema nervoso del Tasso e dei Mini-Shukaku con ondate sonore e chakra, bloccandone i movimenti. Almeno, speravo che lo facesse, non ero sicuro che i Mini-Shukaku fossero esseri viventi e non mere tecniche. Comunque, anche io avevo un modo per fermarli.

    Baku Suishouha, Atsugai: Onda Esplosiva e Tecnica della Repressione!

    Una delle mie combinazioni preferite. L'Onda Esplosiva era l'ideale per quella situazione. Avrebbe colpito qualsiasi cosa nell'area designata... e l'area designata era quella da cui stavano arrivando i tre mini-Shukaku. L'ondata si sarebbe abbattuta su di loro e, in maniera minore, sul Tasso, e questo avrebbe fatto loro MOLTO male. Non potendo permettermi di eliminarli uno alla volta, avrei provato a farli fuori tutti insieme. L'acqua avrebbe appesantito la sabbia, rendendoli inefficaci. Non avrebbe funzionato sul Tasso vero e proprio date le sue enormi dimensioni... ma quei cosi erano molto più piccoli. Poteva andare.

    Adesso era questione di proteggerci da eventuali attacchi.. sapevo come fare.

    Kage Bushin no Jutsu, Tecnica della Moltiplicazione Superiore del Corpo

    Due copie. Era il massimo che potevo rischiare in quelle condizioni. Di più, e non avrebbero avuto alcuna utilità.

    Ryujii, tieni pronta la tua tecnica finale, potrebbe salvarci il culo!

    Il piccolo drago annuì, cominciando ad allungare il rotolo fino a dimensioni enormi.

    Proteggete Raikou e curateli. Dobbiamo essere molto in forma per questo! Raikou Porta Yuka in un posto sopra l'acqua!

    Le copie annuirono e andarono a fare quello che gli avevo ordinato

    La copia che avevo mandato a proteggere Yuka e Raikou aveva sprecato del chakra per colpire i due mini-Shukaku per erano diretti contro Raikou, per sicurezza, poi fece quanto chiesto e curò Yuka con le poche energie che gli erano rimaste. Curò anche Raikou, poi passò il chakra che le resta a Yuka, che ne aveva decisamente più bisogno di me.

    L'altra copia si era avvicinata sempre alla ragazza di Suna e le aveva passato il mio chakra. Era fondamentale per il mio piano.

    Yuka, ci serve tutta la protezione che puoi darci. Qualsiasi cosa va bene. Se riesci a replicare il muro di prima, ancora meglio. Orami il Tasso è alle corde, se riusciamo a sopravvivere a questa esplosione dorvrebbe essere finito. Fai quello che puoi.

    Intanto, io mi preparo al botto. Attivo diverse tecniche: La Modalità da Battaglia, le Distruzione del Male in Anticipo e, soprattutto, un paio di Palmi Mistici per curarmi immediatemente.

    Ci siamo quasi... forza!

    Fatto! Barriera Omnidirezionale!

    Eccola, la tecnica finale di Ryujii, una barriera di carta intrisa di sigilli per bloccare qualsiasi attacco. Ma non basta. Non può bastare. Serve altro.

    AAAAH!!!

    Quello mi sarebbe costato. Un sigillo ad area, che avrebbe coperto la zona attorno alla difesa di Ryujii. Il suo intento era assorbire parte dell'esplosione delle Bijuu-dama. Ovviamente, sigillare la bijuu dama in se non era possibile... ma forse limitare i danni dell'esplosione, si.

    Il Tasso ha finito. Sento arrivare l'attacco. Afferro Raikou e Yuka e li proteggo con il mio corpo coperto di scaglie.

    Resistenza: 118 - 100 + 225 = 243
    Stamina: 673 + 50 - 36= 687/3 = 229 + 400= 629 - 70 - 60 - 150 - 90= 259

    Azioni: Transfert su Ryujii per recuperare energie (50 punti stamina)
    Onda Esplosiva + Tecnica della Repressione diretta contro Mini-shukaku, per dissolverli e magare fare danni
    Moltiplicazione Superiore del Corpo (2 copie) (supporto)
    Trasmutazione Cellulare del Serpente: Modalità da Battaglia (supporto), dovrebbe dimezzare i danni delle esplosioni.
    Distruzione del Male in Anticipo (supporto)
    Palmo Mistico x2 su me stesso (non si calcola in riuscita)
    Sigillo Uzumaki S ad area (CC + NIN), che dovrebbe assorbire parte dell'esplosione
    Proteggo Yuka e Raikou come sopra (in teoria prendo danni dimezzati dall'esplosione)

    Sentoryuu

    Resistenza: 668 - 100 = 568
    Stamina: 580 - 150 - 20 - 400 + 300 = 310

    Azioni: Attivazione Tecnica Segreta: Accellerazione del Flusso su tutti e tre
    Ruggito della Tempesta su Tasso e Mini-Shukaku (non è specificato, ma ovviamente colpisce solo chi decide lui :asd:)
    Transfert su me e Ryujii per ricaricarmi il chakra ( -300 da Ryujii, + 400 a me)

    Ryujii

    Resistenza: 668 - 100 = 568
    Stamina: 590 - 50 - 150 - 90 - 300= 0

    Azioni: passa il chakra a Sentoryuu (e poi a me)


    Copia 1

    Vigore fisico: 6
    Stamina: 229 - 35 - 35 - 50 - 50 - 50 - 9 = 0

    Azioni: Vortice di Vento della Montagna su Mini-Shukaku che va verso Raikou
    Vortice di Vento della Montagna su l'altro Mini-Shukaku che va verso Raikou
    Palmo Mistico x2 su Yuka
    Palmo Mistico su Raikou
    Tranfert su Yuka (- 9 punti stamina)

    Copia 2

    Vigore fisico: 6
    Stamina: 229 - 229 = 0

    Azioni: Transfert su Yuka (-229 punti stamina)


    Edited by Shapechanger - 10/4/2014, 10:31
     
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    Il piano di Yuka aveva avuto successo. Era riuscita a liberare Sarakube grazie all'acqua della cisterna e quindi a portarlo lontano dall'esplosione... e adesso?

    Sapete già che Ichibi sta per rilasciare la Teriosfera, tentate di mettervi in salvo o create barriere, qualcosa del genere. Proverò a fare una cosa ma non penso sarà utile... In ogni caso, proverò a creare una barriera ma voi dovete prepararvi. Nascondetevi se non ci sarà nulla da fare, se invece riusciremo a salvarci, voglio che sprechiate tutto il vostro chakra per distruggerlo. E' la nostra ultima possibilità. Vi osserverò dall'alto, quindi c'è la possibilità che io non scenda più a terra... Andate avanti senza di me e tenete duro. Siete dei bravi compagni.


    Cosa? Mi stai salvando la pelle e dovrei abbandonarti? Ma non esiste! Usciremo insieme da questa situazione, o non ne usciremo affatto.

    Ero d'accordo.

    Noi arriveremo alla fine insieme, Yuka. Non si abbandonano i compagni!

    Ma niente, era già ripartita verso l'infinito e oltre. Volò via, lontano dalla portata del mio udito -che in quella tempesta di sabbia, era abbastanza inutile- e riuscii a sentire solo una cosa.

    Finiamola, Ichibi... una volta per tutte...

    Ma cosa vuole fare?

    Non faccio in tempo a capire che succede. Accecato e quasi sordo, non riesco a capire quello che succese, solo a sentire il botto che fa la Bijuu-dama quando esplode come una bomba. Qualcosa deve aver bloccato l'attacco, perchè non vengo polverizzato all'istante, ma solo scagliato con forza lontano. Il botto è tremendamente potente, sento le mie ossa che tremano. E' un miracolo che non si siano spezzate.

    Quando l'apocalisse è finita, mi rialzo. Sono ancora abbastanza in forze, il che ha dell'incredibile. Il colpo ha spazzato via la tempesta e finalmente, ci vedo e ci sento come prima.
    La zona idraulica di Ame è poco più che una distesa di rovine. Il che è strano considerato che, in teoria, non sarebbero dovute rimanere nemmeno quelle. Poco lontano, Sarakube e i suoi amici si stanno riprendendo.

    Sarakube, ci sei?

    Ci sono... datemi un secondo...

    Sarakube si sta rialzando, nonostante faccia evidentemente fatica. Era quello messo peggio, è incredibile che sia sopravvissuto. Ma dov'è il Tasso?

    Forza Sarakube, non hai tempo di riposare.

    Il Tasso è ancora in giro. Percepisco il suo chakra, è ridotto male, ma è ancora abbastanza forte da potervi uccidere tutti. Forza, alzati.

    Ci sto... provando...

    Merda, quel coso è ancora nei paraggi. Ma non lo vedo.

    Però trovo Yuka. E' distesa più in là, con dei pezzi di metallo conficcati nel braccio e nella gamba. Non sembra in ottima forma, dannazzione.

    - UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!!! ROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOAAAR!! -

    Oh, cavolo, eccolo che parte alla carica anche lui. Non è messo bene. La faccia è mezza andata, gli arti sono a pezzi e ha la stessa posizione di un tizio appena colpito da un pugno allo stomaco. Sembra incazzato a bestia e credo proprio che intenda ammzazzarci nel modo più doloroso possibile.

    In compenso, è talmente alterato che non capisce niente. Fissa una nuvoletta di sabbia sospesa, su cui è posizionata in modo strategico una copia di Yuka. Gli ci vorrebbero dieci secondi per capire che è un falso... ma no, attacca. Si scaglia in avanti senza riflettere.

    Intanto per essere sicuro di ammazzarci tutti comincia a caricare due Teriosfere in contemporanea e crea dei... cosi che gli assomigliano parecchio. Che robe sono? Cloni? Un jutsu normale? Non capisco, onestamente. Non ne ho nemmeno voglia.

    Raikou, non pensare a quei cosi, me ne occupo io! Prendi Yuka, dobbiamo muoverci!

    Ok, perfetto. Non c'era molto altro da fare. Prendo Yuka in braccio e comincio a correre lontano da quei mostri.

    Yuka, reggiti!

    Mi fido di Sarakube. Sento perfettamente che dietro di me, sta accadendo il finimondo. Uno dei piccoli amici di Sarakube ha lanciato un ruggito, non so con quale scopo, ma suppongo che sia per rallentare quei mostri. Intanto, percepisco anche l'uso di un jutsu suiton... sembra proprio un'alluvione, deve essere l'Onda Esplosiva. Poi sento... diversi battiti cardiaci e altri passi. Moltiplicazione Superiore del Corpo, probabilmente. Una delle copie ci segue e lo sento mentre attacca qualcosa. Ancora i mostri di sabbia? Speravo di no.

    Intanto, Sarakube distribuisce ordini a destra e a manca.

    Ryujii, tieni pronta la tua tecnica finale, potrebbe salvarci il culo! Proteggete Raikou e curateli. Dobbiamo essere molto in forma per questo! Raikou, porta Yuka in un posto sopra l'acqua!

    Si capo! Trovo un edificio mezzo abbattuto che offre uno spiazzo abbastanza grande per qualsiasi cosa voglia fare Sarakube. Arrivo e appoggio delicatamente Yuka a terra. Intanto, arrivano le copie di Sarkube. Sapevo che era un ninja medico, non avrebbe avuto problemi a restituirci le forze. E infatti, questo succede. Un tocco del Palmo Curativo, e mi sento molto meglio.
    Tieniti pronta, non avremo una seconda occasione.

    Poi è lo stesso Sarakube ad arrivare. Yuka, ci serve tutta la protezione che puoi darci. Qualsiasi cosa va bene. Se riesci a replicare il muro di prima, ancora meglio. Orami il Tasso è alle corde, se riusciamo a sopravvivere a questa esplosione dorvrebbe essere finito. Fai quello che puoi.

    Yuka dovrebbe riuscire a fare qualcosa, al momento. Grazie alle due copie, era riuscita a rimettersi leggermente. Non sarebbe morta dissanguata e poteva anche provare a fare qualche jutsu... ma non sapevo cosa.

    Ci siamo quasi... forza!

    Un piccolo... drago? Sto sognando? Emerge dalla giubba di Sarakube.

    Fatto! Barriera Omnidirezionale!

    In un'attimo, veniamo circondati da un rotolo di dimensioni stratosferiche, che si avvolge attorno a noi formando una sfera. Ormai non ci vedo, quindi non so cosa sta succedendo, suppongo che sia una tecnica protettiva.

    AAAAH!!!

    Anche Sarakube ha fatto qualcosa, ma non capisco cosa. Poi ci afferra e ci copre entrambi. Cosa vuol dire?
    Resistenza: 497 - 300 + 75 = 272
    Stamina: 108

    Azioni: Porto Yuka con me
    Trovo lo spiazzo adatto a contenere il sigillo ad area di Sarakube
    Mi lascio curare


    Edited by Eneruzz01 - 10/4/2014, 10:51
     
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19 replies since 30/3/2014, 16:04   998 views
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