Naruto GDR - La via del ninja

Posts written by Zagoccult

  1. .


    x5ZfDqr

    ›Yraefith‹


    informazioni personali

    YraefithNome
    18(?)Età
    ???Data di nascita
    SharinganKekkei Genkai

    wsaRLyeResidenzaSuna
    GradoSentinella d'Ishivar
    Taglia0
    Segni particolariProtesi, Occhi verde acqua, capelli bianchi con sfumature argentate


    Dipinto del personaggio
    Dilaniato dagli incubi o rapito dai sogni. La descrizione più vicina alla realtà che si possa fare di Yraefith è ben rappresentata da questa frase. Un ragazzo senza un passato, comparso dal nulla, ritrovato tra le macerie di un edificio dopo la grande invasione di Ishivar. Apparentemente slegato da questi ultimi, ne condivide gli aspetti negativi ma non i tratti fisici ed è come se una parte di lui non sentisse di appartenere a questo popolo che fondamentalmente sta conoscendo solo ora. Alto, a metà tra il metro e ottanta ed il metro e novanta, la carnagione bianca, quasi pallida, arrossata dal sole continuo del paese del vento ma mai capace di abbronzatura. Gli occhi di color verdeacqua, taglienti, glaciali, ma anche grandi e profondi, a volte quelli di un ragazzo spaesato e spaventato, altre quelli di un fierissimo e spietato guerriero. Una malformazione fisica ben evidente, la quasi totale mancanza dell’arto sinistro e la strana conformazione della parte alta della schiena, partendo dal deltoide posteriore sinistro fino ad arrivare a quello destro. Entrambe queste malformazioni hanno richiesto l’installazione di protesi sul suo corpo, ma stranamente quest’ultimo ha avuto una specie di rigetto che gli provoca un costante e difficilmente sopportabile dolore. Proprio a causa di quest’ultimo, Yraefith fa abbondante uso di una bevanda ottenuta da varie spezie, largamente utilizzate in passato ad Ishivar, che gli provoca vari effetti indesiderati oltre all’anestetizzare le parti dolenti. Il più importante di questi effetti collaterali è la massiccia presenza di visioni e sogni dai tratti psichedelici, e la strana dipendenza che egli ha sviluppato in rapporto a questo medicinale, arrivando ad assumerlo ciclicamente tanto da ottenere una colorazione violacea su parte delle labbra. A dire il vero questi sogni non sono del tutto da associare ai medicinali. Non passa notte che il ragazzo non faccia qualche sogno, a volte essi sono gloriose porte verso un futuro lontano o meno, altre volte sono psichedelici viaggi dell’incubo tra terre oniriche, altre volte ancora sembrano essere estratti di una vita passata mai veramente vissuta, o meglio, che egli si augura di non aver mai vissuto ma della quale risente parte dei traumi.
    La sua “vera” storia parte un paio di anni fa, ritrovato tra le fiamme di quelli che sembravano una serie di edifici abbandonati nel paese del vento, a pochi chilometri di distanza dai confini del continente occidentale, ormai terra di Fury. Taciturno, non seppe raccontare ai cacciatori d’Ishivar come si fosse ritrovato in quel luogo ed i ricordi non accennarono a tornare una volta ritrovatosi nell’oasi che ora faceva da rifugio e nuovo territorio per il popolo della speranza. Cresciuto assieme alla comunità e finalmente provvisto di protesi, il ragazzo ha imparato molto rapidamente l’uso delle arti magiche, mostrando una naturale propensione per quelle illusorie, dovuto anche al fatto di avere un fisico non ancora allenato a dovere per le arti più fisiche, facendo quindi di necessità virtù. Yraefith è quindi uno straniero, dal passato sconosciuto e dal futuro incerto, nei suoi sogni, quelli di un glorioso futuro, si vede spesso come re a capo di un vasto esercito, mentre battaglia contro esseri che hanno ben poco di umano. Il suo periodo di permanenza con gli Ishivariani lo ha portato a conoscerne le usanze e i ruoli gerarchici, arrivando a sentire leggende disparate tramandate da secoli e poteri collegati a luoghi speciali. Tra queste, quelle riguardanti le visioni degli oracoli e la loro onniscienza, lo hanno convinto che i suoi sogni potessero essere scenari di un possibile futuro, forse per sentirsi parte integrante di una società o forse per trovare uno scopo alla sua nuova vita. Fatto sta che l’obiettivo è chiaro: la scalata gerarchica e la scoperta di misteri e leggende che possano portarlo a fare luce sul suo passato e sul suo ruolo in questo mondo. Obiettivo perfetto per un ragazzo sicuro di sé, deciso, ma mai arrogantemente spavaldo e sempre gentile col prossimo, o almeno questa è la perfetta descrizione del Yraefith lucido, non in prenda alle sue emozioni, che cerca costantemente di non esplorare del tutto.






    ›Sephiroth as Yraefith‹





    Edited by Caliburnyth - 1/5/2024, 13:13
  2. .
    Volevo, dopo tanto tempo e una rilettura del regolamento, dare anche io qualche consiglio, illuminato o meno che sia.
    Partiamo subito senza perderci in ciance:

    1. Ho notato che nella lista achievements ce ne sono alcuni che andrebbero "riadattati" alle tempistiche e alla fatica di ottenerli nel gdr attuale, esempio che mi è saltato subito all'occhio:
      CITAZIONE
      Nome: 2° Dan
      Requisito: Vinci 5 allenamenti. (per essere valevoli gli avversari devono essere almeno parigrado)[valgono anche scontri tra mukenin]
      <b>Ricompensa: 150 punti exp o 1000 Ryo [Aumento taglia: +1000 Ryo]

      <b>Nome: 3° Dan
      Requisito: Vinci 10 allenamenti. (per essere valevoli gli avversari devono essere almeno parigrado)[valgono anche scontri tra mukenin]
      Ricompensa: 300 punti exp o 2000 Ryo [Aumento taglia: +2500 Ryo]

      Nome: 4° Dan
      <b>Requisito: Vinci 15 allenamenti. (per essere valevoli gli avversari devono essere almeno parigrado)[valgono anche scontri tra mukenin]
      Ricompensa: 450 punti exp o 3000 Ryo [Aumento taglia: +5000 Ryo]

      Nome: 5° Dan
      Requisito: Vinci 20 allenamenti. (per essere valevoli gli avversari devono essere almeno parigrado)[valgono anche scontri tra mukenin]
      Ricompensa: 600 punti exp o 5000 Ryo [Aumento taglia: +10000 Ryo]

      Non so quanto tempo fa siano stati messi, ma con le tempistiche attuali (in realtà già presenti da anni nel settore gdr e che tendono sempre più al premiare qualità rispetto a quantità per mancanza di tempo nel garantire quest'ultima) mi sembra davvero un premio misero a livello di exp quello promesso per la vittoria di 5-10-15-20 scontri, proporrei di aumentarli o di cambiare il premio (non so, su due piedi mi viene in mente qualcosa come: dopo 10 scontri vinti, raddoppia l'exp che ottieni oppure dopo 20 triplica, insomma vedete voi, siete voi i master :please:)
      anche perché a conti fatti, si può ottenere più exp dalla partecipazione ad un singolo evento (anche missione o esame chunin) che dal premio per aver vinto 10 scontri.

      Stesso discorso per achievements come:
      CITAZIONE
      Nome: Isekai
      Requisito: Hai vinto 5 scontri in arena virtuale.
      Ricompensa: 120 punti exp

      Nome: Re dei pirati
      Requisito: Hai vinto 10 battaglie navali
      Ricompensa: +1 PNG di supporto sulla nave [Aumento taglia: +2000]

      Nome: Romanziere
      Requisito: Aver portato a termine 10 eventi con valutazione base tra l'85 e il 100
      Ricompensa: 500 punti exp o 5000 Ryo [Aumento taglia: +9000 Ryo]

      Nome: Letterato
      Requisito: Aver portato a termine 20 eventi con valutazione base tra l'85 e il 100
      Ricompensa: 750 punti exp o 7500 Ryo [Aumento taglia: +11000 Ryo]

      Nome: Sommo poeta
      Requisito: Aver portato a termine 30 eventi con valutazione base tra l'85 e il 100
      Ricompensa: 1000 punti exp o 10000 Ryo [Aumento taglia: +15000 Ryo]

      Nome: Orizzonti inesplorati
      Requisito: Porta al livello V una maestria
      Ricompensa: 300 punti exp o 3000 Ryo [Aumento taglia: +2000 Ryo]

      Insomma tutti quelli che premiano la quantità, davvero difficile da ottenere nel 2024, addirittura quelli che premiano la valutazione richiedono sia una qualità eccelsa che una quantità, penso che 30 eventi (da quanto ho capito si intende qualsiasi evento, da pq ad allenamenti a missioni) li abbia portati a termine il 2% dell'utenza (?)


    2. All'ultimo achievement da me citato, quello riguardante la maestria, si collega il mio secondo punto. Secondo il mio modesto parere l'ottenimento di punti talento potrebbe essere rivisto un attimino, per quanto sia d'accordo a non darne tramite pq, penso che l'ottenimento di punti ora come ora sia molto rallentato ed in più ci sono alcune maestrie davvero difficili da "allenare" in un evento, in quanto situazionali. Proporrei quindi di creare una tipologia d'evento, simile all'assegnazione di missioni di livello D (quindi poco gravoso sulle spalle del master o del mod) dove un utente possa allenare una maestria ed ottenere punti talento a seconda della sua valutazione (mi viene in mente una scala simile ai voti scolastici: fino ad una valutazione di 59 prendi 0 punti, da 60 a 79 ne prendi uno, da 80 a 89 due, da 90 a 99 tre e se prendi 100 ti becchi 4 punti talento, esempio fatto super di getto ovviamente || o anche, restando sul concetto delle missioni D, si può richiedere un allenamento per l'ottenimento di 1 punto, uno per ottenimento di due punti e così via, a difficoltà crescente, se prendi più della sufficienza passi e ti vengono assegnati i punti), in questo modo avrà più senso la maestria in quanto io mi alleno effettivamente e duramente per ottenere tali punti e non solo in maniera situazionale negli eventi.


    3. Propostina che si rifà alla proposta dell'utente prima di me, essendo stato un senza innata tempo fa mi è venuta in mente questa cosa, per rendere appetibile e premiante il progredire di un personaggio senza innata, si potrebbero raddoppiare i punti ottenuti ad ogni "passaggio di livello", se non quelli ad ogni 100 punti exp, quelli ad ogni 500, secondo me sarebbe una bella soluzione.


    4. Proposta, sempre riguardante le maestrie che quasi sembra una domanda. Si potrebbe inserire un aumento della statistica stamina ad ogni avanzamento si livello della maestria chakra possente, resistenza per la versione fisica, un po' com'era prima del rework quando il terzo livello della maestria ti conferiva un aumento fino a 150 punti di statistica in stamina (ora lo fa un'abilità). In più c'è un piccolo refuso nel testo della maestria che dice
      CITAZIONE
      Il ninja specializzato nella pura potenza dei propri Ninjutsu riesce a concentrare più potere a costo minora diventando un vero e proprio artificiere "magico", oltre al fatto che avrà una fonte di chakra molto forte e

      Il periodo è troncato (?)


    5. Ultima proposta, per oggi, nasce dal concetto di maestria e di evoluzione delle proprie abilità. Facciamo un passo indietro:
      CITAZIONE
      • Non sarà possibile creare tecniche/abilità appositamente per minimizzare le debolezze della propria innata/potere speciale. Al contrario, non sarà possibile creare versioni eccessivamente potenziate di abilità speciali di cui si è già in possesso.

      Quello da me citato è un punto nel topic di personalizzazione del personaggio, e sono totalmente d'accordo con questa affermazione, tuttavia, la mia idea era quella di premiare la specializzazione in una particolare abilità, o meglio in una maestria. Proprio come suggerisce il nome, ed anche la regolamentazione di tale caratteristica, un personaggio che si specializza nella maestria del fuoco, diventa uno dei migliori utilizzatori di questo elemento, diminuendone le debolezze ed aumentandone la forza.
      CITAZIONE
      Dal IV Livello in poi della Maestria sarà l’utente a proporre una versione personale (sulla falsariga dei livelli precedenti) che dovrà essere approvata dallo staff

      Proprio da questa affermazione nasce la mia seguente proposta: dopo un determinato livello raggiunto in una maestria, ad esempio nella mia kekkei genkai, potrei avere la possibilità di creare delle abilità personali (legate ad essa) che possano minimizzarne le debolezze/potenziarne i punti di forza (nel manga mi viene l'esempio di sasuke che affermava di avere un tre tomoe forte come il mangekyo del fratello ma non basiamoci troppo su questa cosa :please:)
      Quindi, arrivato ad un livello VIII (doppio di 4 da dove si può iniziare a proporre cose proprie) (magari ponendolo come livello massimo di una maestria) potrei avere la possibilità di proporre un'abilità di questo genere, mi sembra un buon compromesso visto che ci vorrebbero 56 punti talento :matto: e diventerei probabilmente il miglior utilizzatore di tale abilità nella storia del mondo di naruto :cribbio:



    Bene mi sembra abbastanza per questa mia rilettura del regolamento :ghost:
  3. .
    470x235
    Ero riuscito a contrastare l’attacco del mio avversario. La folata di vento che il suo palmo aveva generato era stata contrastata dal mio muro di pietra, erto nella maniera più rapida possibile ma non per questo di minore efficacia. Avevo avvertito l’impatto, l’urto aveva lasciato sicuramente dei segni sulla parete di roccia, la voglia di controllare era tanta, ma ora toccava a me controbattere e non avrei avuto il tempo di togliermi questo sfizio. Dovevo pensare rapidamente, ancora una volta, la cosa iniziava a piacermi, i combattimenti con i miei compagni di sempre erano ormai da tempo diventati ripetitivi, conoscevo bene le loro mosse e nessuno di loro migliorava senza che io lo sapessi, invece Keyaru era diverso: un ninja sconosciuto, di cui non sapevo nulla e che aveva l’aria di essere un osso duro da battere. Mi leccai le labbra, come se iniziassi a pregustare la bellezza del combattimento che sarebbe seguito, ero pur sempre un guerriero anche se con obiettivi diversi in quel periodo della mia vita.

    Lui era oltre la roccia ad aspettarmi, era passato qualche secondo, se ne fossero passati altri sarebbe sicuramente partito con la seconda carica, dovevo stare attento, non avevo sentito passi quindi ero sicuro che la posizione dell’originale fosse rimasta la stessa. Avrei utilizzato la sua stessa tecnica, tramite le copie sarei riuscito a confonderlo rendendogli più difficoltoso il difendersi. Avrei composto quindi i sigilli atti a replicare la sua tecnica, la moltiplicazione del corpo, a memoria non ricordo allenamento dove non sono ricorso a questa semplice ma decisamente efficace tecnica. Dopo aver creato il numero massimo di copie le avrei fatte sparpagliare ai lati della roccia, io sarei andato col gruppetto di destra. Come se non bastasse avrei impastato il chakra per utilizzare il miglior jutsu del mio repertorio. Nonostante avessi scelto una mossa di tipo Raiton mi sentivo abbastanza sicuro nell’utilizzarla, ero convinto che non avrebbe avuto tempo di rispondere alla mia offensiva. Avevo assaggiato i suoi movimenti, li avevo visti sì fluidi ma comunque molto lontani dalle mie capacità, ero riuscito a prevedere la sua mossa ed a difendermi con estrema facilità quindi tutto ciò mi portava a pensare che non sarebbe stato difficile prevalere sul mio avversario mascherato. Ci pensai un attimo, non volevo fare l’errore di sottovalutarlo, mi vennero in mente i momenti dell’addestramento, avevo ripetuto molte volte quest’errore, la fretta era sempre stata una delle mie consigliere preferite nonostante conoscessi perfettamente i pericoli di affidarmi ad essa. No0n avevo più tempo di pensare però, ormai mi ero esposto, d’altronde lui era un ninja di Iwa, di solito specializzati nell’utilizzo del chakra doton, proprio come me, qualsiasi altra tecnica del mio repertorio avrebbe potenzialmente rappresentato una del suo rendendomi prevedibile e consentendogli di arginare facilmente il mio tentativo di offensiva. Questi erano i pensieri che affollavano la mia mente, mentre avrei iniziato a comporre i sigilli: Tigre, Serpente, Tigre, Uccello, Pecora, Tigre. Avrei ripetuto più volte la sequenza nella mia mente, onde evitare figure imbarazzanti, poi avrei tentato di colpire il mio avversario alla gamba destra con l’arte del fulmine: Thunderbolt, mentre le copie avrebbero mimato i miei stessi movimenti.





    Rollin' on the river

    Scheda anf5n6o

    Riassunto azioni

    AZIONI
    Moltiplicazione del corpo ( 8 copie)
    Arte del fulmine Thunderbolit
    PARAMETRI
    Resistenza:100
    Stamina:282-5-35
    MAESTRIE E ABILITÀ
    Scrivete qui
    EQUIPAGGIAMENTO
    - Caltrop x10
    -
    Porta-Armi
    -Borsello da Cintura
    -Taschino per Arti Inferiori

    Braccia [Resistenza protezione]: Protesi Autochakra braccio sinistro (200)

    Gambe [Resistenza protezione]: Protesi Piede Destro (200)

    CONSUMABILI
    Scrivete qui
    CONOSCENZE
    Scrivete qui
    NOTE
    perdonate il post non troppo ispirato ma non c'era tantissimo da scrivere

    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
  4. .
    470x235
    Certo, piacere, mi chiamo Ikari Keyaru, di dove sei? E cosa ti porta qui?

    Keyaru si presentò mentre mi guardava, non potevo scorgere altri dettagli del viso ma l’espressione dei suoi occhi mi indicava che sotto quella maschera c’era dipinto un sorriso, probabilmente di circostanza ma comunque ben accetto.

    Sono Zehs Xehason, vengo da Ishivar, è una terra molto lontana dal villaggio della roccia, non so se ne hai mai sentito parlare…

    Presi una pausa, non eccessivamente lunga ma abbastanza duratura da darmi il tempo di distanziarmi leggermente, in modo da posizionarmi già pronto per l’imminente combattimento. Assunsi una posa molto basilare ma che mi permetteva di non lasciare punti scoperti, il braccio destro era posizionato piegato all’altezza dello stomaco, col gomito all’indietro e la mano pronta ad assumere l’aspetto di un pugno, mentre il braccio sinistro fungeva da guardia al volto. Ero pronto per un combattimento corpo a corpo, ma in cuor mio speravo che il mio avversario non indirizzasse lo scontro su quel versante, non era ciò che volevo approfondire in quel viaggio.

    Sono qui sotto la guida di un ninja di Suna, diciamo che mi sta aiutando con una ricerca, magari ne parliamo meglio dopo l’allenamento.

    La posi quasi come una battuta, ovviamente era la mia priorità assoluta ma non avrei voluto far capire che l’allenamento fosse solo un mezzo e non il fine, non conoscendo Keyaru non sapevo che reazione avrebbe potuto avere, e se mi avesse piantato in asso mi sarei ritrovato al punto di partenza.
    Dopo la mia frase anche lui sembrò mettersi in posizione pronto a dare inizio alle danze. Iniziò subito a comporre dei sigilli, sorrisi, speravo la ponesse sui ninjutsu, andavo molto fiero della mia potenza d’attacco tramite il chakra.
    La sua prima mossa fu semplice, elementare ma efficace allo stesso tempo: sparendo in una nuvola di fumo si nascose alla mia vista, comparendo nuovamente pochi istanti dopo, questa volta però non era un solo Keyaru quello che mi trovavo davanti, bensì nove copie della stessa persona. Cercai di acuire tutti i miei sensi per scovare quello vero, avevo utilizzato spesso la stessa tattica e sapevo ogni punto debole di quella tecnica. Sfortunatamente non riuscii nemmeno a concentrarmi per individuarlo poiché, con una tecnica a me sconosciuta, iniziò a far rimbombare la sua voce per disorientarmi. Le mie orecchie chiedevano pietà ed una smorfia sul mio viso probabilmente gli diede il segnale per colpire nel momento giusto. Non avevo altra scelta se non aspettare l’ultimo secondo utile e così cercai di fare. Lo avrei visto caricare assieme alle copie, mentre l’eco delle sue parole ancora risuonava nell’aria, successivamente tutte le sue versioni avrebbero puntato il palmo della loro mano nella mi direzione. Stava per colpire, mi ripetevo di aspettare ancora un momento, un singolo istante, per capire quale fosse l’originale. Sarebbe stato in quel momento che la scintilla di una forte folata di vento mi avrebbe dato il via per poter tentare una difesa. Avrei quindi impastato rapidamente il chakra per poter attuare la tecnica del paramento terrestre cercando di far solidificare il fango che sarebbe fuoriuscito dalla mia bocca onde difendermi dalla grande e violenta massa d’aria che viaggiava nella mia direzione




    Rollin' on the river

    Scheda anf5n6o

    Riassunto azioni

    AZIONI
    Paramento terrestre
    PARAMETRI
    Resistenza:100
    Stamina:300-18=282
    MAESTRIE E ABILITÀ
    Scrivete qui
    EQUIPAGGIAMENTO
    - Caltrop x10
    -
    Porta-Armi
    -Borsello da Cintura
    -Taschino per Arti Inferiori

    Braccia [Resistenza protezione]: Protesi Autochakra braccio sinistro (200)

    Gambe [Resistenza protezione]: Protesi Piede Destro (200)

    CONSUMABILI
    Scrivete qui
    CONOSCENZE
    Scrivete qui
    NOTE
    Scrivete qui

    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
  5. .
    470x235
    Partecipavo agli allenamenti con altri giovani ishivariani, alcuni di loro erano poco più piccoli di me e da non molto stavano cercando di rendersi utili alla battaglia per Ishivar, altri invece erano più grandi, ma non per questo più esperti, un gruppo eterogeneo dal punto di vista dell’età, tutti uniti dall’odio provato nei confronti di colui che si autoproclamava dio e che ci ha cacciati dal nostro luogo natio.
    L’allenamento sembrò andare avanti per tantissimo tempo, il sole, un attimo primo alto nel cielo, ora stava per salutarci andandosi a posare al di là delle dune, lasciando il posto alla pungente temperatura serale del paese del vento. Hishya ci disse di fermarci, portandoci delle borracce piene ed una casacca per coprirci durante il tragitto che ci avrebbe riportato alle nostre nuove abitazioni. Bevemmo lunghi sorsi, dalla foga qualche goccia preziosa cadde venendo assorbita immediatamente dalla sabbia del deserto. Avevo il respiro affannoso, cosi come i miei compagni d’allenamento. Guardavo ognuno di loro, non riuscivo a trovare nessuno al mio livello che sopportasse le esplosioni che ero in grado di fare.

    Allora, che ne pensi?

    Ero ansioso di ricevere una risposta dal maestro. Hishya rallentò il passo per raggiungermi mentre tutti proseguivano.

    Sei forte Zehs, ma in questo gruppo non troverai ciò che può aiutarti, la risposta la sai già.

    Non so quali parole mi aspettassi, ma di sicuro non quelle che avevo appena ascoltato. Hishya era un guerriero, mi fidavo di lui in quanto amico e compagno di lotta di Rea. Era sempre molto diretto nelle risposte ed apprezzavo davvero tanto questo aspetto del suo carattere, pragmatico e dritto al punto.

    Sai tutto ciò che sapeva Rea, forse anche di più se parliamo dal punto di vista dell’utilizzo del chakra, e posso assicurarti che da quel punto di vista, non saprei come farti migliorare… Le tue esplosioni hanno un’origine, la conosci molto bene e sai anche a chi potresti chiedere, se vuoi davvero aiutare la speranza, affronta il passato.

    Non risposi, ma capii. Mi conosceva bene, avevamo trascorso gli ultimi mesi ad allenarci insieme. Molti tra gli adulti ci consideravano dei sognatori, guidati da impulsi giovanili, volevamo opporci ad un avversario fuori dalla nostra portata e farlo senza l’aiuto dei ninja. Forse l’orgoglio, forse la rabbia per un nemico venuto dal loro “mondo”, forse, nel mio caso, anche la rabbia nei confronti di mio padre, tutto ci spingeva a cercare di migliorarci da soli, ma andando avanti, iniziavamo a capire che forse non era del tutto corretto come approccio. Il mondo degli shinobi era adesso ancor più vicino al nostro, non solo come distanza, in quanto loro ospiti, ma anche per il nemico da combattere mentre noi giovani, almeno quelli che conoscevo, pensavamo fosse solo un nostro problema.

    Ci penso

    Le uniche parole che uscirono dalla mia bocca dopo qualche minuto di silenzio e di camminata sul sentiero sabbioso.

    Questa per ora è una risposta, ma un giorno sicuramente non basterà.




    Ci salutiamo qui, io sarò di ritorno tra cinque giorni, ti aspetterò verso mezzogiorno davanti al palazzo del kage, ok?

    Feci un cenno ad indicare di aver compreso le parole che mi erano appena state rivolte dal vecchio takashi. Avevo approfittato del suo viaggio di lavoro verso le terre di Iwa, un’occasione così non mi sarebbe capitata a breve e colsi l’occasione per fare esattamente ciò che mi aveva consigliato Hishya, anzi, ciò che sapevo già da molto tempo.

    Non avevo indizi, ero in un nuovo villaggio e non sapevo minimamente dove fosse situata l’abitazione di mio padre. Stando alle parole dei ninja di Suna, la mia abilità innata aveva il nome di “Bakuton” ed era da sempre stata una delle migliori armi belliche del villaggio della roccia. Fu automatico dedurre che fosse l’abilità di un qualche clan importante, al quale io, seppur indirettamente ed illegittimamente, facevo parte.
    L’unico piano che mi venne in mente fu quello di seguire il consiglio del vecchio e dirigermi vero il fiume, dove erano soliti allenarsi i ninja di queste zone, probabilmente lì avrei trovato persone più indicate alle quali chiedere informazioni su delle abilità ninja. Ciò mi avrebbe anche permesso di unire l’utile al dilettevole, d’altronde non mi allenavo da un po’ di giorni a causa del viaggio, iniziavo a sentirmi intorpidito. M’incamminai seguendo le indicazioni che mi furono date, le protesi erano ben nascoste dal vestiario, il cappotto rosso era di grande aiuto anche per le rigide temperature che avevo trovato ad aspettarmi, iniziando quasi a sentire differenza anche nella consistenza del mio respiro, molto più denso e pesante rispetto ai giorni nell’oasi.
    Con grande sorpresa, mi ritrovai davanti ad uno spettacolo totalmente diverso da quello che verrebbe in mente pensando al villaggio della roccia, il fiume era incorniciato da una rigogliosa massa di verde, completamente slegata dalle aride montagne che avevo incontrato nell’ultima parte del viaggio. Non sapevo a che altezza avrei trovato delle persone quindi mi limitai semplicemente a seguirne il corso, camminando sull’acqua. Quella sensazione era una delle mie preferite, mi sentivo libero, leggero, era incredibilmente piacevole, una sensaizone che potevo ritrovare solo in quei brevi momenti, prima che il pensiero di essere esiliato dal mio luogo di nascita prendesse di nuovo il sopravvento. Dovevo raggiungere il mio obiettivo, ormai non aveva più importanza il come.
    Dopo un centinaio di metri di camminata, incontrai delle persone, defilato rispetto ad un altro gruppetto di ragazzi che si allenavano, vidi qualcuno che attirò la mia attenzione. Era alto, dalla carnagione chiarissima e portava una maschera, lo vedevo allenarsi da solo, così decisi di andargli incontro.

    Ciao, sono nuovo di queste parti, ti andrebbe di aiutarmi ad allenarmi? In maniera seria però, non come quei ragazzini
    Dissi, indicando il gruppetto più distante che stava evidentemente allenandosi nelle tecniche base.



    Rollin' on the river

    Scheda anf5n6o

    Riassunto azioni

    AZIONI
    Scrivete qui
    PARAMETRI
    Resistenza:100
    Stamina:300
    MAESTRIE E ABILITÀ
    Scrivete qui
    EQUIPAGGIAMENTO
    [SPOILER]Armi e Accessori
    - Caltrop x10
    -
    Porta-Armi
    -Borsello da Cintura
    -Taschino per Arti Inferiori
    -
    Consumabili e Materiali
    -
    -
    -
    Spazi Disponibili
    > Oggetti Minuscoli/Piccoli: 10/20
    > Oggetti Medi: 0/0
    > Oggetti Grandi: 0/0
    > Oggetti Abnormi: 0/0


    CONTENITORI POSSEDUTI
    / /
    PROTEZIONI CORPOREE

    Testa [Resistenza protezione]: //
    Busto [Resistenza protezione]: //
    Avambraccia [Resistenza protezione]: //
    Braccia [Resistenza protezione]: Protesi Autochakra braccio sinistro (200)
    Mani [Resistenza protezione]: //
    Cosce [Resistenza protezione]: //
    Gambe [Resistenza protezione]: Protesi Piede Destro (200)
    Stinchi [Resistenza protezione]: //

    CONSUMABILI
    Scrivete qui
    CONOSCENZE
    Scrivete qui
    NOTE
    Scrivete qui
    [/SPOILER]

    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Supereroe
  6. .
    470x235
    Il mio sguardo sorpreso, il suo sorriso, la sua camminata lenta che la portava ad essere sempre più vicina a me. Mi guardai attorno con l’aria di chi non capisce nemmeno dove si trova, osservai le copie che avevo creato e forse iniziai a capire, ma le parole di Rea fugarono ogni dubbio

    Come hai fatto a creare così tante copie? Voglio dire… la tecnica l’hai appresa solamente ieri!

    Non ci avevo pensato, come dicevo tutto ciò che riguardava il chakra e la sua manipolazione mi riusciva abbastanza facile da quando avevo quelle protesi, come se l’avessi sempre saputo fare, forse era una dote innata, o semplicemente ne ero più predisposto di altri, non conoscevo di certo la risposta in quel momento.

    Non lo so, mi riesce…

    Lei prese a ridere, quel suono fece sparire qualsiasi mio pensiero proprio come la vista del suo corpo poco prima. Assecondai la sua risata, non perché fossi divertito più di tanto, ma quasi a farle compagnia, il primo pensiero che mi venne fu semplicemente quello di non farla ridere da sola, per non crearle imbarazzo e forse per non mettermi io in una situazione imbarazzante.
    Mi pose il pugno, capii subito di dover fare lo stesso. Ci fu il contatto, un brivido lungo la schiena e lei che voltandosi andava a rovistare in un sacco tenuto poco distante dall’albero di prima. Ero curioso ma non mi sembrava educato guardare lei piegata mentre rovistava nelle sue cianfrusaglie, quindi decisi di distogliere lo sguardo e mettermi a vedere il sole che saliva lentamente, ancora adornato di quei magici colori che solo quel frangente della giornata era in grado di regalare, mentre i pensieri volavano ostinatamente in direzione del corpo della mia nemica d’infanzia.

    Trovato! Con questo faremo in un lampo!

    Un foglio grigiastro era apparso tra le sue dita, lo teneva delicatamente tra pollice e indice, come se avesse paura di fare una pressione più forte, onde evitare di sciuparlo forse. La guardavo confuso, non avevo idea di cosa fosse ed attendevo spiegazioni, invece lei, senza dire nulla pose quel pezzo di carta tra le mie mani. Era ruvido, come se fosse di un tipo di carta strano, diverso dal solito, avvertivo un leggero fastidio nel tenerlo tra le dita, ma la domanda principale rimaneva quella riguardo l’utilità di questo oggetto.

    Ti vedo confuso, è un foglio di carta molto sensibile al chakra, ti basterà concentrare il chakra tra le dita, come se stessi imbevendo il foglio della tua energia.

    Sì, ok, ma a cosa mi servirà?

    Ero ancora pieno di dubbi, ma iniziai a fare ciò che lei mi aveva detto mentre pronunciavo quella frase e prima che lei potesse rispondermi il foglio iniziò ad accartocciarsi su sé stesso per poi sgretolarsi come fosse fatto di terra, riducendosi in polvere. Come se non bastasse, l’ultimo lembo del foglio sembrò quasi esplodere, ero stranito, confuso ma speranzoso di ricevere una spiegazione che risolvesse le mie perplessità, cosa che non arrivò nel modo in cui mi aspettavo…

    Che strano, dovrebbe avere una sola reazione… Forse sei predisposto a più elementi? Non ne ho idea, domani chiederò ai guerrieri più esperti, hai avuto le reazioni del fulmine e della terra, ma l’esplosione è totalmente nuova…

    Era confusa quasi quanto me, ma almeno riuscimmo a capire che il mio chakra elementale fosse di tipo Doton e Raiton, per quanto riguarda l’esplosione, sarebbe passato ancora un bel po’ di tempo prima che io scoprissi cosa fosse…


    The Times They Are a-Changin'

    Scheda anf5n6o

    Riassunto azioni

    AZIONI
    Scrivete qui
    PARAMETRI
    Resistenza:x
    Stamina:x
    MAESTRIE E ABILITÀ
    Scrivete qui
    EQUIPAGGIAMENTO
    Scrivete qui
    CONSUMABILI
    Scrivete qui
    CONOSCENZE
    Scrivete qui
    NOTE
    Scrivete qui

    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
  7. .
    470x235
    Stavo apprendendo l’arte del combattimento, era un’ottima insegnate, ed io sentivo di non cavarmela affatto male nel ruolo dell’allievo. Ero poco più di un bambino, il mio corpo stava crescendo, cambiando, tramite una metamorfosi lenta e naturale alla quale qualsiasi persona, chi prima, chi dopo, chi più e chi meno, deve sottoporsi. I guerrieri di Ishivar erano de sempre i protettori del nostro paese, ma da un bel po’ di tempo, le arti ninja del continente orientale avevano fatto capolino ed io, in quanto “meticcio” risultavo forse naturalmente predisposto a queste ultime. Nato con delle menomazioni, come tipico della mia stirpe, fin da subito mi ero reso conto di non poter fare eccessivamente affidamento sulla forza bruta. Era un qualcosa che non potevo permettermi, motivi genetici, non ero così prestante, la mia muscolatura non era eccessiva e la robustezza non era il campo in cui il mio corpo eccelleva, ne guadagnavo però di agilità e fluidità nei movimenti, campi in cui ero molto a mio agio nell’allenarmi. Rea capii subito dunque che avrei potuto specializzarmi più nelle arti magiche che in quelle fisiche, e tramite le eccezionali protesi fornitemi dal gruppo di artigiani, tra i quali era presente anche mia madre, potei darle ragione. Le basi erano molto semplici, tecniche dal funzionamento strategico che io avrei dovuto utilizzare per supportare la mia agilità e cercare di colpire più volte il mio avversario, nel minor tempo possibile. Mordi e fuggi? Forse sì, questa era una delle opzioni più papabili, in quanto non ero dotato di grande resistenza fisica ai colpi. Per questo motivo Rea aveva deciso di darmi la sua lancia per quel periodo. Lei era specializzata nell’uso di quell’arma e se mi aveva consigliato di impratichirmi con essa, aveva delle buone ragioni.

    Tornai con la mente a focalizzarmi sull’avversario che avevo di fronte. Mi sentivo destabilizzato ogni volta che la guardavo ma in quel momento dovevo assolutamente essere più forte di determinati pensieri, non potevo permettere a questi nuovi sentimenti che si erano fatti strada nel mio cuore e non solo, di interferire con il duro allenamento al quale mi stavo sottoponendo.

    “sgombra la mente, sgombra la mente” è ciò che mi ripetevo e mentre con la mano destra sistemavo meglio la presa sulla lancia, con la sinistra portavo la mano al taschino, non avevo altro che qualche caltrop ed in un momento del genere non mi sarebbero serviti a molto. Non mi venne in mente un grandissimo piano, avrei lanciato la lancia verso Rea in modo da portare la sua attenzione verso l’arma, poi avrei sfruttato la mia grande agilità nel comporre sigilli ed avrei utilizzato la tecnica della moltiplicazione del corpo, colpo basilare ma di grande impatto scenico. Per quanto fosse cosa fondamentale il lavorare sui propri punti deboli, mi sentivo estremamente a mio agio nell’utilizzare le arti magiche, come già detto credo che il mio retaggio dal mondo degli shinobi abbia influito pesantemente su questa propensione. Fin dai primi giorni di addestramento, impastare il chakra risultava per me un gioco da ragazzi, sempre grazie all’aiuto delle protesi, riuscivo con estrema facilità a trovare un punto di equilibrio tra la circolazione e l’emanazione di questa incredibile fonte d’energia.

    E così feci, lanciai l’asta in direzione della mia insegnante, poi proseguii nella tattica per sparire in una nube di fumo. Appena essa fu diradata feci di nuovo la mia comparsa, costeggiato da altre tre mie identiche copie, la tecnica aveva dei punti deboli fondamentali ma avrei approfittato della velocità dell’azione per sfruttare le copie olografiche nel miglior modo possibile. Purtroppo il piano non andò come avevo immaginato. Riuscii a scoccare la lancia, ma la mia forza non era abbastanza per impensierire i riflessi della mia insegnante, quindi mi ritrovai ad utilizzare la moltiplicazione del corpo per un uso esclusivamente difensivo, a differenza di quello che avevo preventivato poco prima.

    Fermo!

    Le parole di Rea suonarono come un ordine, non era un tono provocatorio, magari per prepararmi ad un suo attacco sminuendomi. Il suo viso sembrava meravigliato, come se non riuscisse a capacitarsi di ciò che aveva visto, gli occhi aperti e la bocca semiaperta, come se il fiato si fosse fermato. Rimase così per qualche istante per poi trasformare quell’espressione in un marcato sorriso, che riuscì nel farmi imbarazzare ancora una volta. Sentivo il volto avvampare, la mia carnagione scura, seppur non quanto la sua, riuscì a limitare l’esposizione del mio rossore che internamente era sicuramente più marcato. Mi chiedevo cosa l’avesse sorpresa così tanto.


    The Times They Are a-Changin'

    Scheda anf5n6o

    Riassunto azioni

    AZIONI
    Scrivete qui
    PARAMETRI
    Resistenza:x
    Stamina:x
    MAESTRIE E ABILITÀ
    Scrivete qui
    EQUIPAGGIAMENTO
    Scrivete qui
    CONSUMABILI
    Scrivete qui
    CONOSCENZE
    Scrivete qui
    NOTE
    Scrivete qui

    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
  8. .
    470x235
    Mi svegliai con gli occhi arrossati, le membra pesanti e stanche. Guardandomi intorno notai come la stanza fosse silenziosa, cosa abbastanza rara, vivevamo in un’abitazione piccola, modesta ed eravamo in quattro, la sensazione di pace era qualcosa di decisamente sconosciuto. Mi chiesi immediatamente dove fossero le due fastidiose ragazze ospiti di mia madre, non trovando risposta nell’immediato. Mi alzai dal letto, era una notte molto fresca, tipico del continente occidentale, avvicinandomi alla porta dopo aver indossato qualcosa, iniziai a sentire dei rumori, sembravano fendenti che squarciavano l’aria, il rumore era sordo ma ripetuto nel tempo. Lo seguii, come attirato da una forza di gravità con centro quel suono.
    Uscii dalla casa e ciò che vidi mi provocò un sorriso.

    Perché non mi hai svegliato?

    È presto per te, sei ancora piccolo per questi ritmi

    Rea si stava allenando, mi rispose senza darmi troppa attenzione, era concentrata sulle sue movenze, nel fare pratica con quella lancia che ormai era diventata sua inseparabile compagna. La spostava velocemente scambiandola anche tra le sue mani, i suoi movimenti erano fluidi, non sembrava una lottatrice, una fiera guerriera di Ishivar, no, era molto più simile ad un’elegante e sensuale danzatrice, i suoi capelli lunghi ed argentati erano raccolti in una treccia ordinata, stretta come se stesse cercando di estrapolarne il succo, la sua pelle era lucida come legno levigato, priva di quelle imperfezioni che invece segnavano la sorella Zhyra e tutte le altre mie coetanee. Sotto la luce fioca del sole che stava per prendere il suo posto nel firmamento, il suo corpo risplendeva di un lucido riflesso grazie al sudore che lo ricopriva, i muscoli sviluppati erano ancora più visibili grazie allo sforzo dell’allenamento appena fatto, non aveva il corpo di una donna aggraziata, forse le gambe erano anche troppo muscolose ma non disturbava nell’insieme.
    Rimasi per non so quanto tempo a fissarla, estasiato da quello spettacolo che era la mia insegnante.
    Se ne accorse, spostai lo sguardo, rise, mi imbarazzai, si accorse anche di questo, si avvicinò a me, un passo lento, lungo un’eternità, era leggera, i piedi nudi non facevano rumori di alcun tipo contro la dura terra su cui si appoggiavano, distolsi lo sguardo anche da loro, voltandomi di lato. Era vicina, ne potevo sentire l’odore, il suo sudore non era come il mio, non avrei mai osato definirlo maleodorante, anzi… riusciva a penetrare nella mente e farmi provare sensazioni che scatenavano pensieri a me estranei, si avvicinò ancora, istintivamente iniziai a tendere la mano… mi passò la lancia.
    Un sospiro di sollievo, non so perché ma fu automatico, istintivo, mi sentii come una preda che riesce a sfuggire dalla morsa del suo predatore, il cuore batteva ancora all’impazzata ma il cervello iniziava a calmarsi, come se il pericolo fosse ormai passato.

    Forza, fammi vedere se hai imparato le lezioni di ieri!

    La sua voce era allegra in quel momento, mentre tornava a posizionarsi a qualche passo di distanza, in direzione dell’albero poco distante. Chiusi gli occhi, il buio in cui mi ritrovai iniziò a prendere la sua forma, nuovamente, questa prese a mutare, come se esistessero solo i suoi rosei talloni che calpestavano la terra sottostante. Strinsi i denti, perché non riuscivo più ad odiarla? Cosa era cambiato? Perché ero diventato così ossessionato da lei e dalle sue attenzioni? L’effetto di queste domande era devastante, non riuscivo più a capire cosa stessi facendo e perché, avevo iniziato a chiederle di allenarmi, volevo diventare un guerriero di Ishivar, il desiderio era nato quel giorno che parlai con quel bastardo di mio padre ma perché consideravo più quello il motivo che spinge le mie azioni!?
    Scrollai la testa, come a dirmi basta. Aprii gli occhi, focalizzai il mio sguardo sul mio obiettivo, era accanto al tronco dell’albero e mi attendeva esibendosi in una posizione di guardia.

    The Times They Are a-Changin'

    Scheda anf5n6o

    Riassunto azioni

    AZIONI
    Scrivete qui
    PARAMETRI
    Resistenza:x
    Stamina:x
    MAESTRIE E ABILITÀ
    Scrivete qui
    EQUIPAGGIAMENTO
    Scrivete qui
    CONSUMABILI
    Scrivete qui
    CONOSCENZE
    Scrivete qui
    NOTE
    Scrivete qui

    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
  9. .
    Popolo della via del ninja, ecco una mia proposta. Parlando in privato con un mod, che mi ha suggerito di fare qui, ufficialmente, questa proposta, abbiamo forse trovato un modo per diminuire l'immobilità degli ultimi tempi.
    La proposta è semplice: modificare la struttura delle missioni nel gdr.
    Attualmente le missioni "principali" ovvero quelle C, B, A e S vengono gestite come eventi periodici che coinvolgono tanti utenti e che quindi possono portare ad attese deleterie, la proposta è quella di modificare la struttura in questo modo:
    -Missioni di livello D: come ora
    -Missioni di livello C, B, A: a richiesta di gruppi di almeno due utenti accordatisi (così da evitare disguidi come "sono in un periodo brutto in off" o almeno ridurne la possibilità) magari con un limite mensile o bimensile, con un mod che li guida proprio come ora gestendo l'evento nella stessa maniera.
    -Missioni di livello S: parlando con questo mod mi ha fatto notare che forse sarebbe meglio lasciarle così come sono, rare e periodiche, ma nella mia idea sarebbero state anche esse a richiesta.

    Ecco la mia proposta :rosa:
  10. .
    Ciao puttanella carissimo :fff:
  11. .
    ryushichi
    narrato - pensato - parlato - parlato Goku - parlato Shingo - scheda []

    k5mWRWv


    Avevamo studiato una tattica in pochi secondi, non era certamente qualcosa di incredibilmente efficace a livello strategico, non avevamo tante tecniche ninja nel nostro arsenale, anzi, dal canto mio non possedevo nemmeno la minima maestria nel controllo del chakra, rendendo inutile la mia scorta energetica. Potevo contare solo sulla mia forza bruta, proprio come era sempre stato.
    Il lancio riuscì con successo, Shingo sembrava non essersi accorto del nostro tranello e tutto procedeva secondo i piani, ma quando partii alla carica contro di lui, mi resi conto di ciò che era davvero accaduto: non aveva reagito ai nostri colpi, non si era curato minimamente di essi, ci aspettava dalla distanza ravvicinata, pronto a passarci a fil di spada. E così accadde, fortuna volle però che contro di me non gli fu necessario sguainare la sua lama, riservandola solo al bastone del ninja che collaborava con me.

    Ma come diavolo fa?!

    La sua combo difensiva fu disarmante, mi sembrò di tornare all’esame per il diploma da genin, contro quel samurai che riusciva non solo a prevedere ogni mossa ma anche a darci l’impressione che stesse giocando al gatto e al topo con noi. Il ricordare quelle sensazioni mi inondò di rabbia, vedere ogni mio singolo colpo, parato con quella facilità fece vacillare l’autocontrollo che il vecchio Kenzaburo mi aveva costretto ad esercitare. Odiavo perdere e soprattutto odiavo farlo in quel modo e per l’ennesima volta, così come contro Kenzaburo stesso, o contro il samurai all’esame o ancora contro il ninja di kiri, mi ero sempre trovato a prenderle ed ero stufo.

    Se solo avessi la mia spada con me

    Il ricordo dell’arma che utilizzavo quando non ero ancora uno shinobi, tornava sempre nelle situazioni critiche, quella spada era stata la mia unica compagna per tanto tempo ed ora non sarebbe servita più a nessuno, avrei dovuto rimediare il prima possibile ma il vecchiaccio ci teneva a prepararmi nella “nobile” arte dei taijutsu prima ancora del kenjutsu.

    Ero in guardia pronto a subire gli attacchi del mingherlino chunin che avevo difronte, aveva parato i miei pugni con incredibile facilità era davvero straordinario come quel corpo potesse nascondere tanta potenza.
    Un grande boato distolse l’attenzione di tutti noi dal combattimento, ma oltre a quello, qualcos’altro fermò Shingo dall’attaccarci: lo strano aggeggio che portava al viso iniziò ad illuminarsi ed il chunin rispose a quella che sembrava essere una chiamata. Il suo sguardo mutò velocemente, la sua testa puntò in direzione dell’esplosione appena percepita, le sue parole successive furono ancora più umilianti delle prime fasi di combattimento

    Voi due, andate a casa, c’è un’emergenza che devo risolvere, vi prometto che continueremo lo scontro appena tutto sarà finito.

    Ci aveva trattati come civili qualsiasi, per nulla all’altezza della situazione, quell’aria di superiorità mi irritava ancora di più, non avrei mai abbandonato quel combattimento prima della parola fine. Mentre il chunin partiva in direzione dell’esplosione, Goku mi si avvicinò.

    Hey, io vado ad avvertire qualcuno della situazione, tu che fai vieni con me?

    Lo guardai mentre andava via dal campo d’allenamento ed iniziai a correre verso il luogo dell’esplosione seguendo i passi del chunin di Kiri, urlando in modo che entrambi mi potessero sentire.

    Col cazzo che me ne vado! Sono un ninja non un bambino.


    --------
    Stamina:50
    Resistenza:142



    So che probabilmente sarà più un peso che altro ma Ryushichi non scapperebbe, non dopo tutte le sconfitte ecc. Poi dai, è Gatsu il mio pv :cribbio:
  12. .
    ryushichi
    narrato - pensato - parlato - parlato Goku - parlato Shingo - scheda []

    k5mWRWv


    Salve, io sono Shingo Watanabe, un ninja di Kiri, vi andrebbe un allenamento amichevole?

    Che sia lui? Mi ritrovai subito a pensare allo scontro precedente, in quella situazione, il mio sensei aveva organizzato un combattimento con due ninja parigrado, perché questa volta avrebbe scelto un chunin, seppur giovane ed apparentemente inoffensivo di sicuro nascondeva qualche abilità particolare, per essere di quel grado… Il ragazzo dalla strana pettinatura appuntita mi anticipò dicendosi elettrizzato all’idea dello scontro, rilanciando un due contro uno, noi due contro un ragazzino metà della nostra stazza, agli occhi di qualche passante sarebbe sembrata una sfida impari, magari era giunto il momento di una vittoria.

    Io mi chiamo Ryushichi e per me va bene, muoviamoci.

    Risposi annuendo, mentre ci posizionavamo tutti ai nostri posti, pronti ad animare quella giornata all’accademia di Konoha. Goku sembrava particolarmente sereno e rilassato, pronto a combattere tanto quanto me ma si vedeva anni luce quanto il suo spirito fosse diverso, forse ero io ad essere eccessivamente serioso?

    Allora, ho un piano, ma funzionerà solo una volta se tutto va bene, tu mi sembri persino più forte di me con quei muscoli, perciò a te l'onore di lanciare hihihi. Dobbiamo attanagliarlo e confonderlo, con attacchi frontali non credo avremo speranze, perciò, tieniti pronto! Capirai cosa fare.

    Lo guardai incuriosito, fosse stato per me avrei provato la solita tattica dell’attaccare a testa basta, reminiscenze del mio passato da bandito, ma adesso, da ninja, dovevo iniziare a studiare tattiche meno aggressive e dispendiose, forse con il suo piano saremmo riusciti a colpire un ninja di grado superiore… Il risultato era tutto fuorché assicurato ma tentare non costava nulla.

    Aspettai le sue mosse, nonostante l’aspetto da combattente prettamente fisico, si dimostrò in grado di utilizzare le tecniche base dei ninja, sfruttandole per creare delle copie e, nascosto dal loro fumo, trasformarsi in uno shuriken di grandi dimensioni. A quel punto sarebbe arrivato il mio turno, mi sarei preparato al lancio ed una volta che le copie si fossero avvicinate a Shingo, avrei scoccato lo shuriken senza l’intenzione di colpire il ninja. Il mio lancio avrebbe mirato alla destra del giovane mancandolo di poco, successivamente avrei coordinato le mie tecniche con quelle di Goku. In primis sarei partito alla carica con l’entrata dinamica, sperando di colpirlo al braccio destro prima che questo avesse l’opportunità di raggiungere la katana e sguainarla.
    Le mosse di Goku sarebbero risultate in perfetta sintonia con le mie alternandosi in maniera impeccabile favorendo così la manovra a tenaglia che avevamo progettato. Subito dopo il calcio sferrato tramite l’entrata dinamica, avrei continuato l’offensiva dando due ganci al chuunin di Kiri, uno dritto al volto ed un altro alla bocca dello stomaco. Forse questa offensiva non sarebbe andata come sperato ma valeva la pena provare.

    --------
    Stamina:50
    Resistenza:150-5-1-1-1=142

    Azioni:
    attacco -lancio
    -gancio
    -gancio
    tecnica -entrata dinamica
  13. .
    ryushichi
    narrato - pensato - parlato - parlato Kenzaburo - scheda []

    k5mWRWv


    Eravamo in due, eppure non siamo riusciti a fare nulla a quel ragazzo di Kiri, il quale, non ha avuto alcuna pietà per noi. La mia avventura nel villaggio della sabbia finì in quel modo, fulminato da una scarica elettrica ed impossibilitato a fare altro, mentre l’altro ninja sveniva sotto gli stessi colpi. Come accaduto mille in volte in passato, anche quel giorno, la mia pellaccia dura era riuscita a salvarmi. Cosa successe dopo non fu difficile da immaginare, intervenne il ninja di alto grado che aveva accompagnato Touma. Il suo sguardo fulminò colui che aveva avuto così poca accortezza nel lanciare quell’attacco contro due genin appena diplomati. Affannato e stanco seguii tutta la situazione con la coda dell’occhio quando poi mi ritrovai da solo nel campo dell’arena. Il giovane Touma era sparito assieme al suo maestro e Shura aveva fatto altrettanto dileguandosi dalla zona.

    Le forze stavano tornando a ritmo molto lento, di certo non sarei riuscito a combattere in quello stato ma lo sforzo di reggermi in piedi e camminare sarebbe stato sopportabile. Fortuna volle che poco distante dai campi dell’accademia di Suna ci fosse kenzaburo ad aspettarmi, quel vecchio bastardo. Aveva l’aria preoccupata, forse si era reso conto di avermi mandato contro un avversario ben al di sopra del mio livello, ma mai gli avrei tolto la soddisfazione di sentire quelle parole dalla mia bocca.

    Circa cinque giorni dopo, Konoha



    Era passato qualche giorno dal combattimento precedente, mi ci volle poco per rimettermi in sesto, il corpo aveva riacquistato vigore e mi sentivo fresco come una rosa, pronto a nuove battaglie. Gli anni passati in compagnia di quei briganti mi avevano fortificato in maniera incredibile, ed il lavoro era stato completato dagli estenuanti allenamenti sotto la sapiente guida del ninja Kenzaburo.

    Eccoci arrivati a Konoha, per fortuna l’esame chunin di quest’anno sembra esser stato tranquillo…

    Eravamo giunti all’entrata del villaggio, anche questo molto diverso da Kiri ma questa volta non ne rimasi particolarmente sorpreso, ero già stato nel paese del fuoco ed ero ben consapevole dei colori e della rigogliosità del territorio, nettamente più ospitale rispetto ai colori spenti avvolti nella nebbia che vedevo ogni giorno oramai.

    Tiriamo corto, io vado all’accademia del villaggio, so già che tanto mi avresti indirizzato lì.

    Non diedi al vecchio nemmeno il tempo di rispondere e mi diressi verso la grande costruzione che sembrava essere l’accademia. Durante il tragitto mi interrogai sull’essere stato troppo duro con il maestro. D’altronde lui voleva solo aiutarmi e per tutto il viaggio sembrava profondamente scosso dallo stato nel quale mi ero ripresentato. Strinsi i denti pensando a quanto mi desse fastidio tutto ciò, da quando avevo iniziato a farmi domande su ciò che pensano gli altri? Ma soprattutto da quando a qualcuno importava qualcosa del sottoscritto?
    Mi sentivo tremendamente debole ed era una situazione che non potevo accettare, forse un combattimento era quello di cui avevo bisogno…
    Arrivai alla struttura ricostruita da poco. Le lezioni erano in corso, da quello che ricordo facevamo poche volte lezione all’aperto, però a Kiri raramente si presentava l’occasione di giornate così belle…

    Spero solo di non beccare qualche studente…

    Mi misi a girovagare un po’ tra i campi d’allenamento, nell’attesa che il mio avversario si palesasse, ero convinto che, come successo a Suna, il maestro kenzaburo avesse già accordato uno scontro con qualcuno.


    --------
    Stamina:50
    Resistenza:150

    Azioni:
    attacco -/
    tecnica -/
  14. .
    ryushichi
    narrato - pensato - parlato - parlato Kenzaburo - scheda []

    k5mWRWv


    Non ci volle molto tempo perché ci raggiungesse anche una terza persona. Si trattava di un ragazzo dal fisico abbastanza asciutto, meno possente di me fisicamente ma non per questo meno pericoloso, una delle prime lezioni che la vita mi aveva impartito era stata di “non giudicare un libro dalla copertina”. Sulla sua testa, un po’ nascosto dai capelli chiari, caratteristica che condivideva con l’altro ragazzo, troneggiava un coprifronte e non uno qualsiasi, distinsi chiaramente il simbolo del villaggio della nebbia, era un mio conterraneo. Non doveva essersi diplomato da poco, non lo avevo visto prima e di sicuro non era uno della mia “annata”. Come se gli avesse letto nel pensiero, il nuovo arrivato si presentò: era Shura, un ninja di kiri.
    Io sono Ryushichi, potete chiamarmi pure Ryu. Sono anche io del villaggio della nebbia.
    Appena dopo le presentazioni, la parola fu subito presa dall’unico adulto presente sul campo d’allenamento. Il suo discorso fu chiaro e conciso: questo era un allenamento organizzato dai nostri sensei, io avrei dovuto collaborare con il ragazzo che rispondeva al nome di Touma, per battere il ninja di kiri. Storsi il naso, un due contro uno non mi sembrava una cosa giusta, ma prima che potessi parlare venni frenato da un altro pensiero
    lo scontro è stato organizzato, quindi se hanno deciso di farci collaborare, sono sicuro che in uno scontro in solitaria nessuno dei due potrebbe prevalere su questo ragazzo
    Dopo che l’inizio dello scontro fu annunciato, tutti e tre ci preparammo ad affrontarlo. Touma mi si avvicinò, probabilmente voleva comunicarmi qualche tattica alla quale aveva pensato, ma con mia grande sorpresa si limitò a dirmi che il suo stile di combattimento era basato sul non risparmiarsi già dall’inizio della lotta. Annuii, rimasi leggermente deluso, mi aspettavo qualche forma di strategia, stavo per dirglielo ma iniziò subito a portarsi all’attacco.
    Va bene, allora balliamo.
    Non sapevo cosa egli avesse in mente ma ero abbastanza curioso di scoprirlo, quanto prima. Così avrei atteso la sua mossa, avrei provato ad “andargli dietro” cercando di adattare le mie poche tecniche con quello che aveva in mente. Vidi distintamente la sua preparazione alla tecnica, avrebbe provato un lancio di shuriken fatti interamente di aria e chakra, una tecnica che non avevo mai visto, in contemporanea io mi sarei lanciato alla carica, stando attento a non entrare in traiettoria con essi. Dandomi una veloce rincorsa mi sarei avvicinato abbastanza per colpire il mio avversario con l’entrata dinamica, cercando di puntare al volto.

    --------
    Stamina:50
    Resistenza:150-5= 145

    Azioni:
    attacco -/
    tecnica -entrata dinamica
  15. .
    ryushichi
    narrato - pensato - parlato - parlato Kenzaburo - scheda []

    k5mWRWv


    L’esame per diventare genin era terminato, l’avevo superato nonostante la prova si fosse rivelata più ostica del previsto, utilizzare un capitano di Tetsu per testare lo spirito combattivo delle nuove leve era una delle ultime cose che mi sarei mai aspettato, ma col senno di poi, visto il mio handicap, non potevo lamentarmi, una prova standard basata sulle capacità di utilizzo delle tecniche base sarebbe stata ingiusta e credo che loro lo sapessero.
    Mi ritrovavo spesso a pensare al percorso da me fatto negli ultimi tempi, avevo abbandonato la vita da bandito, mi allenavo duramente, era cambiato tutto, in meglio, ma qualcosa mi mancava. Dentro di me sentivo un senso di vuoto, difficile da colmare con gli allenamenti tradizionali. Tra gli allievi del maestro kenzaburo, con i quali convivevo, nessuno era al mio livello, erano tutti ragazzini che non avevano mai affrontato battaglie serie, non si erano mai ritrovati a pensare cose del tipo “se non schivo questo colpo quel tizio mi ucciderà”. Nessuno risultava essere una sfida ed oltre al sensei, che era fuori portata, mi ritrovavo a competere solo col sottoscritto, avevo bisogno di stimoli nuovi ed il vecchiaccio l’aveva capito, credo.

    Era mattina presto, il sole provava timidamente ad albeggiare mentre noi stavamo finalmente attraccando al porto del paese del vento. Non avevo mai visto quel luogo, nella mia vita avevo vagabondato entro i limiti del paese dell’acqua e quello del fuoco, mai mi ero allontanato così tanto da quelle zone, anche perché nel mio “mestiere” era importante conoscere con esattezza tutti i punti di fuga possibili del luogo, ritirate strategiche, agguati, tutto dipendeva dalla conformazione del territorio che mi circondava, fare ciò in un paese sconosciuto sarebbe stato impossibile.

    Il viaggio era durato circa dodici giorni, avevamo incontrato mareggiate importanti ma nonostante questo rimanemmo all’interno dei tempi prefissati dalla tabella di marcia. Furono due settimane di riposo circa, Kenzaburo mi aveva raccomandato di non allenarmi, venivo da un periodo di esercizio senza tregua ed una pausa era la cosa più ovvia, il risultato era stato raggiunto, ora bisognava riposare per preparare il corpo e la mente alle difficoltà future, o almeno questo era quello che mi ripetette per tutto il viaggio.

    Vecchio! Mi vuoi dire perché siamo qui? Che devi fare in questo deserto?

    Dissi lamentandomi come sempre. Attorno a noi si espandevano a vista d’occhio distese desertiche, nonostante non fossi particolarmente abituato a quel clima, il mio corpo sembrava essersi abituato subito, era la mente che non vedeva l’ora di sentir soddisfatte le sue domande, non sopportavo l’idea di affrontare un viaggio di cui non conoscevo lo scopo

    Non vedo perché tu debba saperlo. Sei qui in veste di accompagnatore per l’incolumità di questo vecchietto no?
    Quindi zitto e cammina, ho degli affari da sbrigare a Suna.

    Affari da sbrigare? Ma a chi vuoi darla a bere! Non ti sei mai allontanato dal villaggio per un anno intero, sei in pensione e passi le giornate ad allenarci per non annoiarti!

    Eravamo abituati a battibeccare. I nostri litigi erano famosi ormai nel dojo, appena iniziavamo tutti se la davano a gambe lasciandoci soli, ben consapevoli della futilità dei motivi che ci portavano a questo. Quella volta però non mi rispose, si limitò a sorridere e mi indicò una gola dentro alla quale si sviluppava un grande villaggio: Sunagakure. Aveva l’aria di essere un centro urbano alla pari di Kiri, non i miei preferiti, mi trovavo molto meglio in posti più isolati e con tanto spazio piuttosto che in villaggi fatti di case ammassate l’una sull’altra.

    Fossi in te farei un giro all’accademia del villaggio, dicono che al campo d’addestramento numero sette ci siano sempre ninja forti pronti a sfidarsi…

    Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere, sparì come al suo solito, con i suoi movimenti stranamente rapidi per essere un vecchio in pensione. Non mi restò altra scelta che seguire il suo consiglio quindi. In cuor mio sospettavo che avesse organizzato qualcosa per aiutarmi con gli allenamenti, un viaggio così lungo chiedendo espressamente la mia compagnia era troppo sospetto. Sorrisi lievemente e sbuffando mi avviai verso il campo da lui suggeritomi, non sopportavo gli aiuti che continuava a darmi, ma in fondo gli ero molto grato.

    Vecchio bastardo!

    Non fu difficile trovare l’accademia, da quando erano state distrutte, le costruzioni che avevano preso il loro posto erano tutte uguali, dei prefabbricati improvvisati e man mano ricostruiti. Il campo numero sette era diverso dal paesaggio che avevo visto fino a quel momento. C’era una foresta, probabilmente artificiale o parte integrante dell’oasi, ma quello che mi colpì fu un ragazzo dai capelli chiarissimi e la pelle dello stesso colore, portava degli occhi da sole, molto utili in quel villaggio probabilmente, che fosse lui l’avversario?




    --------
    Stamina:50
    Resistenza:150

    Azioni:
    attacco -/
    tecnica -/


    Scusate, ho risolto i problemi e sono di nuovo attivo
22 replies since 12/11/2016
.