Giustizia Jashinista

Story Mode per Halan Drake

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    Tra le ombre del santuario, il sangue sussurra il suo richiamo

    Nel cuore della notte, il santuario dei Jashinisti si ergeva come una spettrale sentinella contro un cielo plumbeo, avvolto in un'atmosfera densa di sacralità e oscurità. Le pareti di pietra scura, impregnate di macabre macchie di sangue secco e segnate da migliaia di viscere nel corso di anni di sacrifici rituali, parevano in qualche modo respirare, come se fossero animate da una presenza maligna che pulsava appena sotto la superficie. Le torce che crepitavano nella sala emanavano una luce fioca e distorta, proiettando ombre sinistre che danzavano lungo le pareti come demoni famelici in cerca di vittime indifese.

    Le due figure incappucciate procedevano con ferma determinazione attraverso il santuario e il loro respiro affannoso si univa al sibilo del vento che penetrava attraverso le crepe nelle mura. I loro volti rimanevano nascosti nell'ombra dei mantelli neri, ma i loro occhi bruciavano con una luce malvagia, riflettendo il male che li aveva consumati dall'interno. Ogni passo echeggiava nell'aria come il battito di un cuore infermo, un'eco cupa che si insinuava nell'anima dei presenti, preludio di un destino tenebroso.

    Davanti all'altare di pietra intrisa di sangue, il sacerdote del culto emergeva dalle tenebre come una figura oscura e contorta. Il suo volto era contratto da un sorriso grottesco che gelava il sangue anche alle anime più corrotte. Intanto il suo mantello nero si agitava intorno a lui come le ali di un pipistrello impaziente di gustare il suo banchetto di sangue e carne. La sua voce echeggiava nella sala come un'invocazione infernale, carica di promesse di dolore e distruzione. La distorsione sonora creava un'armonia sinistra che accompagnava ogni sua parola.

    Figli, il vostro compito è di portare Halan Drake alla giustizia del nostro dio.

    Gridò il sacerdote con un fervore che sembrava scuotere le fondamenta stesse del santuario. La sua litania risuonava come il ringhiare di una belva affamata, pronta ad accanirsi sulla sua preda.

    Che il suo sangue bagni le nostre lame e i suoi lamenti alimentino il nostro fervore religioso. Che la sua carne diventi offerta sacrificale al nostro signore.

    Le figure incappucciate si inchinarono rispettosamente di fronte all'altare. I loro cuori bruciavano di desiderio per la promessa di sangue e carneficina appena pronunciata. Ogni fibra del loro essere era pervasa da una sete insaziabile di violenza e morte, un desiderio che li aveva consumati fin dall'infanzia e che ora li guidava come una mano oscura nel cuore della notte.
    Dopodiché il sacerdote porse loro una lettera sigillata, il cui timbro sembrava pulsare di un'energia sinistra, come se fosse stato realizzato con il sangue di qualche povera anima innocente. Ogni runa incisa sulla carta antica sembrava risvegliarsi sotto la luce fioca delle torce, irradiando un'aura spettrale che riempiva la sala con un senso di oppressione, ma nessuno dei presenti ne era spaventato; anzi, ognuno di loro si nutriva di quella sensazione.

    Queste sono le vostre istruzioni.

    Sibilò il sacerdote con una ferocia che faceva tremare l'aria stessa, la sua voce era come un pugnale affilato che affondava attraverso il silenzio della notte.

    Trovate Halan Drake e portatelo alla sua fine. Che il suo corpo mutilato sia la nostra testimonianza, che il suo spirito infranto sia il nostro trionfo. Ora andate! Che Jashin vi accompagni.

    Le figure incappucciate accettarono la lettera con un fremito di eccitazione perversa. I loro occhi risplendevano di una luce a dir poco malefica. Con passi decisi, si allontanarono dall'altare, pronti a immergersi del tutto nella missione che li attendeva e desiderosi di dare inizio alla danza mortale che avrebbe portato il traditore alla fine orribile che si meritava. Ogni passo che compivano risuonava come il battito di un tamburo funebre che annunciava la loro marcia funerea verso lo Jashinista Halan Drake.

    Dall’altra parte della città


    Nella città di Yu, l'oscurità della notte avvolgeva le strade strette e intricate come un labirinto. I manifesti da ricercato di Halan Drake, il ribelle jashinista, pendevano da tutti i muri come monito di un destino segnato. I dettagli del volto di Drake erano accurati con una precisione assoluta e i suoi occhi rossi sembravano prender vita. Il testo che descriveva la taglia sulla sua testa era cerchiato e non vi era nemmeno scritto vivo o morto, come se bastasse eliminarlo.
    A pochi passi da uno di quei manifesti, due ninja si scambiarono uno sguardo di intesa, illuminati solo dalle deboli lanterne che danzavano nel vento come pendoli di un orologio. Essi guardarono il disegno che raffigurava di Halan, ma invece di vedere un nemico, vedevano un'opportunità irripetibile.

    Benjiro, dobbiamo raggiungerlo.

    Il tono della ragazza era carico di risolutezza.

    Forse è l'unico che può aiutarci a porre fine a questa follia.

    Benjiro annuì mentre si mordeva il labbro pensieroso. Con un gesto della mano si portò alle labbra una sigaretta, la accese con lo zippo e inspirò profondamente per catturare tutto il fumo con i polmoni.

    Hai ragione, Setsuko. Forse è tempo di chiedergli se vuole realmente purificare il culto dalla deriva che ha preso o se le sue parole erano soltanto chiacchiere al vento.

    Un gruppo di ragazzi gli andò incontro e perciò Benjiro allungò il suo braccio sulle spalle di Setsuko per dare l’impressione che fossero una coppia intenta a tornare a casa. Bisbigliò cautamente all'orecchio della ragazza:

    Se Halan Drake è veramente quello che dice di essere, allora forse possiamo farcela.

    Gustò un’altra boccata della sigaretta che si era acceso in precedenza. Il suo cuore palpitava dall’agitazione.

    Dobbiamo porre fine a questa tirannia.

    Setsuko annuì e un sorriso carico di determinazione le illuminò il volto.

    Sì, Benjiro. È arrivata l’ora di fare la differenza.

    Conseguentemente Benjiro e Setsuko si mossero a passo rapido verso il limitare della città. Essi accarezzavano finalmente l’idea di unirsi ad un nuova causa e a combattere per un futuro migliore per tutto il culto.

    Da qualche altra parte nel mondo


    La battaglia di Suna era terminata da qualche giorno ed ora Halan doveva affrontare le conseguenze della sua scelta. Aveva perso la sua casa, la sua città. Era stato ripudiato dal suo popolo e dal suo stesso culto. Non gli rimaneva che rimboccarsi le maniche e ricominciare da zero. Da cosa sarebbe partito?

    Allora Roy90, descrivi il viaggio di Halan da Suna e tutto ciò che riguarda il nascondiglio (come lo crei ecc.)

    Ps: Naturalmente non incontri i png in questo post quindi non ruolarlo :rosa:
     
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    La battaglia per Suna era ormai conclusa ma, seppur con un esito che si poteva definire vittorioso, non potevo che assaporare un gusto amaro per ciò che ne stava derivando. Non mi pentivo certo delle mie azioni, non avevo molta scelta in quel frangente soprattutto avendo visto ciò di cui Yalta era capace. Non potevo lasciare che un potere come quelle iniziasse a mietere vittimi tra noi immortali, era un qualcosa di blasfemo oltre che incredibilmente pericoloso... Non ci si poteva fidare di Fury e questa non era altri che la riprova di quanto inaffidabile fosse Dorian come guida del culto... Così, mentre macinavo chilometri nel deserto di Suna sul dorso della mia Idra e riflettevo su che fino avesse effettivamente fatto quel temibile nemico, il mio inconscio mi guidava già verso quella che avrei effettivamente selezionato come l'unica meta possibile in quella situazione. Mi serviva un rifugio in cui potermi stabilire e da cui coordinare le mie prossime mosse, un posto non lontano dai territori di Fury, visto che la mia priorità doveva essere sbarazzarmi di Yalta una volta per tutte, ma nemmeno fuoti portata da Yu verso cui avrei dovuto ben presto marciare nuovamente... In fine insomma, di luoghi con queste caratteristiche, oltre che ottimali peculiarità difensive, ne conoscevo pochi, il più utile e funzionale era una formazione rocciosa di imponenti dimensioni situata a nord del paese della terra. Lì era presente una caverna molto spaziosa e praticamente sconosciuta ai più, luogo perfetto per ciò che avevo in mente...

    A quanto pare è ora di procedere... Non come me lo sarei immaginato, ma alla fine il momento è giunto...

    Mi dissi tra me e me durante quel lungo peregrinare, dopo alcuni giorni di marcia, ero ormai giunto ai confini del Paese del Ferro. Fortuna voleva che ne corso dei miei lunghi viaggi avevo avuto modo di conoscere molte persone ed in particolare un commerciante di quella zona con cui avevo già trattato in passato e che non si faceva problemi a provvedere alle esigenze più disparate anche di gente poco raccomandabile... Purtroppo la persona in questione, tempo addietro, aveva avuto un "incidente", se così si poteva definire, ma la sua attività era andata avanti e potei comunque recuperare tutto ciò di cui avevo bisogno restando ben lontano dal centro di quel paese: Tetsu. Come al solito cercai di far durare la mia tappa lì il meno possibile, nè il clima di quella zona, nè tantomeno la gente difatti mi erano mai andate troppo a genio. Non tanto per i veri samurai verso cui nutrivo un certo rispetto, sopratutto per la loro fermezza di spirito, ma quanto più per il rovescio della medaglia, ovvero la gentaglia che si definiva tale ma che agognava solo violenza e potere senza dare minimamente peso ai precetti del Bushido verso cui si sarebbero dovuti consacrare. Quel genere di samurai li odiavo in particola modo, forse perchè in un certo senso mi ricordavano Dorian ed i miei "compagni" cultisti dediti unicamente ai loro tornaconti. Speravo quindi che restando lo stretto necessario non avrei incontrato nessuno del genere, ma non fui così fortunato... Ero ormai in cammino verso il Paese delle Terra da qualche ora e non mancava molto al raggiungimento del confine quando udii delle grida provenire dal risvolto di un sentiero pochi metri alla mia destra. Non riuscii ad evitare l'intromissione e lesto oltrepassai il picco roccioso che mi ostruiva la visuale, trovandomi quindi ad assistere ad una scena quantomai odiosa ai miei occhi. Un carro carico di merci arenato nella in una buca, un uomo ed una donna stesi al suolo privi di conoscenza e pieni di lividi, un bambino dal volto tumefatto e dal corpo insanguinato, con fare determinato stringeva una katana con entrambe le mani ed infine, davanti a lui, due ronin tanto impegnati a ridere da non accorgersi nemmeno della mia presenza. Non era difficile capire cosa stesse accadendo.

    Che splendida notte per morire...

    Pensai mentre i miei passi si facevano silenziosi tra le ombre e ben presto mi trovai esattamente alle spalle dell'ignaro samurai rinnegato ancora intento a deridere il coraggio che quel bambino stava dimostrando. Fu un attimo, afferrai con forza la spalla e la testa del cosiddetto uomo e, esponendo il collo, lo azzannai violentemente lacerando le carni fino a berne il sangue per poi gettarlo via con uno strattona della destra. Il tutto mentre il compagno cercava ancora di riprendersi dallo shock di quella visione improvvisa, non ebbe però modo di reagire oltre perchè io avevo già impugnato la mia grande spada nuova di zecca e, con un rapido e preciso movimento del bracciò recisi il suo capo lasciandolo rotolare al suolo... Ordunque, mentre il primo samurai si dimenava dal dolore per il profondo morso, io avevo già provveduto, attraverso sinuosi movimenti delle mani, simili ad una danza macabra, ad disegnare sul terreno un cerchio col sangue della stesso della vittima. La mia pelle iniziò a cambiare colore e linee nere si dipinsero di essa proprio mentre l'uomo, armato di nuova foga ed immensa ira impugnò la spada pronto a trafiggermi, cosa che gli lasciai fare con sguardo vuoto...

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    Fu mentre sputava sangue sul mio petto che si rese conto di cosa era accaduto e di chi io fossi... Così, mentre la sua anima lasciava il suo corpo, diretta al cospetto del sommo Jashin, e mentre il suo corpo esanime si accasciava al suolo, estrassi al spada dai miei visceri e la gettai via per poi volgere la mia attenzione al bambino ormai in ginocchio, con gli occhi sbarrati verso di me.

    Tranquillo... Non ti farò del male... Sei stato bravo a proteggere la tua famiglia... Non cambiare mai, lotta per ciò che ami! Sempre!

    Senza indugi mi lasciai quindi alle spalle il Paese del Ferro con i nervi più distesi, come se quelle vite spezzate mi avessero aiutato a rilassarmi, ignaro però che presto avrei avuto una notizia decisamente brutta. Ero ormai nei confini del Paese della Terra ed un'altra notte era trascorsa, il sole si innalzava timidamente dall'orizzonte quando un'ombra si stagliò nel cielo sopra di me... Mi ci volle qualche istante prima di riconoscere quella forma e quei colori che si avvicinavano proprio a me divenendo sempre più grandi.

    Melkor... Sei tu... Qual buon vento ti porta?

    Chiesi sorridendo al mio amico che però non sembrava per nulla in vena di perdite di tempo...

    Venti di sventura mi conducono a te Halan...

    Quelle parole pronunciate con tono cupo mi portarono sull'attenti, cosa poteva essere accaduto da averlo reso così serio e preoccupato?

    Orome... Dopo il tuo incarico, non è più tornato a casa...

    Ecco il motivo, come un fulmine a ciel sereno quella che era stata una mia preoccupazione e per cui mi ero raccomandato tanto al piccolo pennuto, era divenuta triste realtà... Istintivamente mi portai il pollice alle labbra per ferirmi e col mio sangue procedere all'evocazione del piccolo, ma questa non avvenne.. .Cosa gli era successo? Dovevo salvarlo, ma da solo era impossibile...

    Maledetto Dorian... Pagherai per tutto...

    Imprecai tra me e me per poi rivolgermi nuovamente al pennuto

    Non temere... lo riporterò a casa... Ma avrò bisogno di aiuto... Non posso farcela da solo... Dammi il tempo di organizzare il salvataggio e tuo fratello sarà di nuovo con noi!

    Con sguardo deciso allora Melkor prese nuovamente la parola

    Bene, lascia che ti aiuti per sbrigarci allora... Più tempo passa e più il mio fratellino corre rischi gravissimi...

    Non me lo feci ripetere due volte e montai in groppa spiccando lesto il volo verso nord. In quel modo i tempi erano certamente più brevi e non ci volle molto prima di intravedere all'orizzonte la meta. Una catena montuosa al centro di un fazzoletto di terra oltre i confini della "Terra", in quello che fino a non molto tempo addietro era un territorio di Fury, ma che ora risultava essere più una "Terra di Nessuno". Dopo che una delle basi del Falso Dio venne distrutta, quei confini rimasero abbandonati, nè reclamati dall'OSU nè ripresi dai cyborg. Quale posto migliore quindi per uno come me che da lì a breve si sarebbe dovuto ergere nel mezzo di ogni fazione del pianeta?

    Bene... Ci siamo... Appena pronto ti richiamerò per coordinarci al maglio... Ora però ho un altro favore da chiederti... Dovresti raggiungere Jiren ed informarlo delle sorti di Orome oltre che del mio intento di andare a salvarlo... Deve sapere inoltre che per massimizzare le nostre chance, ho intenzione di rintracciare Yalta e scoprire come è possibile che mi abbia quasi sottratto l'immortalità... In breve tempo saremo tutti pronti ad assaltare Yu...

    Dopo un cenno del capo, Melkor svanì in una nube di fumo bianco e mi lasciò solo ad un centinaio di metri da quella che sapevo essere l'entrata della caverna e che, a passo svelto mi apprestai a raggiungere per poi varcarla. Erano passati anni dall'ultima volta che avevo visto quella "struttura rocciosa" ed era rimasta così come la ricordavo. Diedi una rapida occhiata all'intero riscoprendo quanto fosse spaziosa e, lesto, tornai all'esterno facedo un giro del perimetro e creando delle incisioni su rocce ed arbusti. Incisioni che si sarebbero poi convogliate in un unico jutsu di protezione dell'intero stabile...

    Molto bene... ora devo iniziare a prepararmi... Mi servono informazioni su Yalta e su quel bastone... Domani vedrò di iniziare le ricerche... intato esplorerò meglio il rifugio e lo trasformerò in una base operativa di tutto rispetto!

    Conclusi avendo già in mente come strutturarlo...



    Ed eccoci qui... Sono andato un pò per le lunghe :please: Il jutsu usato è l'Hijutsu Barriera dei 5 Sigilli (Gofuu Kekkai). Devo inserire già nello specchietto o non serve?


    Edited by Roy90 - 30/3/2024, 12:06
     
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    A meno di un centinaio di metri dal covo di Halan


    I due ninja Benjiro e Setsuko, dopo giorni di viaggio, superarono il confine come indicatogli da dei delinquenti che gestivano un centro di riscossione taglie clandestino in quel di Tetsu. Benjiro, molto attento a seguire le tracce, era riuscito a racimolare informazioni ed era risalito fino a quella zona che, con tutta probabilità, era quella dove si era stabilito da qualche giorno Halan Drake.
    Essi non sapevano ancora se fosse stata la mossa giusta ma sentivano la necessità di agire per il bene del loro paese e del loro culto.
    Nel frattempo il Chinoike avrebbe percepito il loro arrivo riconoscendone l’odore distintivo del sangue.
    I due, vedendolo arrivare, si animarono con vigore ritrovato. Benjiro, con il suo portamento fiero e deciso, si avvicinò per primo a Drake, fissandolo intensamente negli occhi. Accennò un cenno con la testa per salutarlo e poi disse con tono deciso:

    Halan, siamo qui perché volevamo incontrarti per parlare, perché crediamo non ci sia più speranza per la via che ha imboccato il culto. Perciò vogliamo sapere quali sono i tuoi obiettivi e cosa ti spinge a lottare contro il regime oppressivo di Dorian.

    Al suo fianco, Setsuko, con la postura del corpo altrettanto determinata, annuì con enfasi.

    Esatto - aggiunse con fermezza - è vero quello che predichi da tempo? Credi veramente ci possa essere un’altra strada?

    Nella radura, circondati dalla luce fioca della luna che filtrava attraverso le nuvole, l'atmosfera era carica di tensione mentre i tre si fronteggiavano. I due ninja osservavano Halan con occhi penetranti, misurando la sua determinazione e la sua dedizione nella causa che professava. Il silenzio intorno a loro era palpabile, interrotto solo dal sussurro del vento che accarezzava i fili d’erba.

    E poi perché hai aiutato l’Osu in guerra? Non pensi che daranno sempre la caccia a quelli come noi? - seguì un momento di riflessione - Non hai paura che prima o poi ti tradiranno?

    In quel momento cruciale, il destino di Yu pendeva potenzialmente sull'orlo di un precipizio e ciò che stava organizzando Halan poteva innescare una reazione a catena tale da modificare gli equilibri dell’intero paese.
    I cuori dei due ninja pulsavano all'unisono, ansiosi di udire le parole del Chinoike con rispetto e interesse mentre la notte avvolgeva la landa desolata con il suo manto di tenebre dense e impenetrabili.

    …Nel frattempo…


    A qualche chilometro di distanza dal rifugio di Halan Drake, due figure si stagliavano nell'oscurità come incarnazioni stesse del male, i loro passi silenziosi e gravi risuonavano nel silenzio cupo della notte, portatori di una promessa di morte. Fratello e sorella, legati da un oscuro patto di sangue e vendetta, avanzavano con determinazione verso il loro obiettivo.
    Il fratello, un colosso avvolto in un mantello nero, brandiva con ferocia due spade curve che luccicavano con un riflesso sinistro. Il suo viso era una maschera di puro sadismo, con gli occhi che brillavano di un fuoco malefico mentre un ghigno crudele si dipingeva sulle sue labbra grigie.
    Accanto a lui camminava la sorella, avvolta in un abito bianco che rifletteva la pallida luce lunare. Nonostante il suo abito candido, il suo sguardo era freddo e senza pietà, riflesso della sua anima corrotta dalla malvagità. Ogni movimento era un gesto di pura letalità, mentre un sorriso malizioso danzava sulle sue labbra come il richiamo di una sirena verso la morte.

    Nell'aria carica di tensione, le loro voci echeggiavano come il sibilo del vento tra le tombe di un cimitero. Battute sarcastiche danzavano tra di loro, avvelenate dalla malvagità dei loro intenti.

    Sorellina - mormorò con voce velenosa - è incredibile quanto tempo ci impieghi a prepararti per uccidere qualcuno. Hai altri tre secondi altrimenti andrò da solo.

    La sorella lo guardò con uno sguardo tagliente, la sua espressione altrettanto malvagia. Rispose con sarcasmo:

    Oh, fratellone… se proprio vuoi andare da solo, non ti tratterrò. Mi limiterò a godermi lo spettacolo del tuo fallimento perché sai che senza di me non puoi fare niente.

    Il fratello rise sommessamente. L’eco sinistra risuonava nell'aria notturna di quel posto desolato. Ribatté con voce pungente:

    Ah, cara, è bello vedere che anche tu hai senso dell'umorismo. - dopodiché stemperò i toni cambiando argomento - Comunque non riesco a fare a meno di pensare quanto il nostro lavoro possa essere divertente.

    La sorella alzò un sopracciglio, il suo sorriso si contorse in una smorfia. Annuì con vigore:

    Si, concordo. L'idea di riuscire ad uccidere un altro immortale come Halan Drake mi fa fremere di eccitazione. Non vedo l'ora di vedere il terrore nei suoi occhi mentre lo mettiamo a tacere per sempre.

    Il primo immortale che entrerà nella nostra lista.

    In quel momento, un silenzio spettrale calò tra di loro, interrotto soltanto dalle loro risate sadiche e sguaiate.
    Dunque fratello e sorella erano pronti a confrontarsi con Halan Drake, consapevoli che il loro prossimo incontro sarebbe stata certamente una festa di morte e sangue.

    Devi interagire con i due png e mi raccomando ancora non percepisci fratellino e sorellina :fff:
     
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    Era ormai trascorso qualche giorno dal mio arrivo in quella che potevo ormai definire "casa mia". I primi aggiustamenti erano completati così come le prime difese erette. Avevo anche provveduto a celare l'entrata, già ben difesa, con un particolare genjutsu: Il viaggio in circolo. Non avrei quindi avuto di che preoccuparmi almeno in nel breve periodo quantomeno nel non essere colto di sorpresa, infatti eventuali individui, capaci di superare tutte quelle difese, sarebbero comunque stati da me individuati così come successe ai due che stavano entrando proprio in quel momento nel territorio sotto il mio controllo. Chi poteva essere che vagava in quella terra desolata e dimenticata financo da Jashin? La prima cosa che mi venne in mente fu: Qualcuno che mi cerca! Senza indugi quindi mi apprestai ad andare a verificare...

    [...]

    Dei due, uno si prodigò nel fare la prima mossa mentre ancora io li stavo avvicinando e mi parlò con tono composto ma fermo e risoluto

    CITAZIONE
    Halan, siamo qui perché volevamo incontrarti per parlare, perché crediamo non ci sia più speranza per la via che ha imboccato il culto. Perciò vogliamo sapere quali sono i tuoi obiettivi e cosa ti spinge a lottare contro il regime oppressivo di Dorian.

    Fu solo allora che l'altra figura, una ragazza, prese parola con coraggio ed altrettanta risolutezza

    CITAZIONE
    Esatto... è vero quello che predichi da tempo? Credi veramente ci possa essere un’altra strada?

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    Un leggero sorriso prese forma sul mio viso mentre li osservavo con sguardo un pò indagatorio, ed un pò fiero...

    Quali sono le mie intenzioni mi chiedete? E se penso ci sia un'altra via? Che domande sciocche! Certo che c'è! Deve esserci! Quello che ora si fa chiamare culto è solo la brutta copia infangata di ciò che era un tempo! Quel pusillanime di Dorian ci ha venduti tutti ad un falso Dio... Per paura? Per interessi? Per entrambe le cose? Non lo so e non mi interessa... Quello che so è che il Culto va purificato da queste blasfemie e riportato al suo puro splendore... Jashin è l'unica via ed io posso portarvi fino a Lui!

    I due mi ascoltavano con la massima attenzione, come se da quelle mie parole dipendesse il loro futuro, ed in un certo senso poteva essere proprio così... Poi il ragazzo espose un'altra domanda, giusto dubbio ma dalla facilissima risposta...

    CITAZIONE
    E poi perché hai aiutato l’Osu in guerra? Non pensi che daranno sempre la caccia a quelli come noi? Non hai paura che prima o poi ti tradiranno?

    Certo che mi tradiranno... Il mio rapporto con l'OSU non è nulla più di un Do ut Des, ma finchè il nostro nemico sarà comune potranno essermi molto utili così come io per loro, e finchè sarò utile, non avrò nulla da temere da loro... Per quanto riguarda il mio intervento in guerra, anche quello non è stato un aiuto verso di loro, o almeno non solo quello anche se il risultato ha portato a quell'apparenza...

    I due rimasero straniti da quell'affermazione, volevano capire ed era normalissimo, così gli spiegai cosa effettivamente era accaduto

    Yalta, l'uomo al comando delle truppe di Fury, era in possesso di un oggetto molto particolare, strettamente connesso a Jashin ed al suo potere, al punto di essere in grado di strapparmi la benedizione che lo stesso Dio mi ha donato... Non potevo permettere di lasciare un tale potere in mano al Falso Dio che ha abbindolato Dorian... Dovevo intervenire e così ho fatto! Non mi pento di nulla, questi eventi hanno solo accellerato ciò che avevo già in serbo... Ben presto il Culto sarà mia e con esso la stessa Yu, dopodichè Fury verrà rimesso al suo posto, sottomesso a Jashin... Ed infine anche l'OSU capirà che possono solo inginocchiarsi dinnanzi all'araldo di DIO!

    Nel pronunciare quelle parole mi lasciai prendere da un momento di solennità che certamente i due avrebbero colto se davvero devoti a Jashin come lo ero io e se davvero volevano cambiare le cose, stanchi di ciò che il Culto era diventato.
     
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    Al di fuori del covo di Halan

    Setsuko e Benjiro, dopo aver ascoltato attentamente le parole di Halan, si guardarono l'un l'altro. Erano in parte convinti dal discorso ma era altresì evidente che le sue parole avevano suscitato una serie di interrogativi nei loro cuori.
    Iniziò Setsuko con voce calma ma incisiva:

    Halan, le tue parole sono potenti e trasmetti molta determinazione, ma ci sono dei punti che ci lasciano perplessi. Sebbene condividiamo il desiderio di ripristinare la purezza del Culto, dobbiamo ammettere che il compito sarà difficile e pieno di ostacoli. Hai un piano concreto per farlo? Non saranno soltanto parole al vento?

    Benjiro annuì in accordo con le parole di Setsuko e proseguì:

    Inoltre, non possiamo ignorare le implicazioni del tuo coinvolgimento nei conflitti politici e militari. Mentre comprendiamo la tua necessità di alleanze strategiche, non temi che ciò possa compromettere la tua integrità e la tua visione a lungo termine per il Culto?

    Era chiaro che entrambi fossero inclini a sostenere il cammino verso il cambiamento, ma avevano bisogno di maggiore chiarezza e rassicurazioni prima di poter proseguire con fiducia.

    * * *

    Attraverso il fitto bosco avvolto dall'oscurità, emersero due figure inquietanti che inseguivano le tracce di Halan Drake da giorni. Fratello e sorella si erano avvicinati al rifugio di Halan come ombre sinistre nella notte e i loro passi erano cadenzati come il ticchettio di un orologio.
    Halan li avrebbe percepiti qualche secondo prima degli altri presenti, ma non sapeva in alcun modo chi fossero, dato che non aveva mai fiutato il loro odore prima. Perciò sarebbe stato il loro primo incontro.
    Essi sbucarono dalla foresta proprio alle spalle di Benjiro e Setsuko, che si voltarono di scatto sorpresi, irrigidendosi all'improvviso.

    La tizia sulla sinistra, ovvero la sorella chiamata Hina, si distingueva per la sua bellezza fredda e inquietante. I suoi lunghi capelli bianchi come il latte cadevano intorno al suo viso pallido e dai lineamenti affilati come lame. I suoi occhi sembravano due pozzi senza fondo, in cui danzavano riflessi sinistri, mentre le labbra rosse come il sangue si piegavano in un sorriso malefico. Indossava un abito bianco che sembrava brillare nella notte. Però la sua bellezza angelica veniva tradita dalla sua aura di malvagità. Il fratello sulla destra chiamato Koto, al contrario, era una figura imponente e minacciosa. Alto e muscoloso, era avvolto in un mantello nero che fluttuava con ogni suo movimento. Si intradeva attraverso di esso un fisico anomalo, dato che la vita era infinitamente più stretta di qualunque altro uomo, come se il suo corpo assomigliasse di più a quello di un levriero che camminava a due zampe. Invece il suo volto era una maschera di puro odio, con gli occhi che brillavano di un fuoco malefico mentre un ghigno crudele si dipingeva sulle sue labbra grigie.

    Il fratello fu il primo a parlare:

    Guarda, guarda cosa abbiamo qui. Tre al prezzo di uno.

    Il tono era ironico e nel frattempo scambiava un sorriso complice con la sorella, la quale a sua volta commentò:

    Si vede che oggi siamo fortunati.

    Il suo sguardo gelido sembrava trapassare l'oscurità stessa.

    Ma veniamo al punto, Halan Drake - annunciò il fratello con un tono che faceva rabbrividire l'anima - Il tuo tradimento non rimarrà impunito. Jashin ha sentito il tuo grido di ribellione e noi siamo qui per ristabilire la sua giustizia.

    La sorella ruotò parzialmente il busto, sporgendo la testa in avanti e sussurrò scandendo lentamente le parole:

    Jashin non tollera l'insubordinazione e tu hai commesso l'errore più grave di tutti.

    I due jashinisti si scambiarono uno sguardo. I loro intenti erano palpabili nell'aria tesa. Il fratello riprese a parlare:

    Il tuo tempo è giunto al termine, Halan Drake. Ed ora pagherai il prezzo per la tua disobbedienza - incrociò entrambe le lame curve davanti a sé - che Jashin possa accogliere la tua anima nell'oscurità eterna.

    Dopodiché entrambi scattarono all'attacco contro il Chinoike. Innanzitutto la sorella sollevò le mani, così dell'acqua si materializzò intorno a lei con un gesto elegante ma letale. Con un movimento repentino, creò un'onda d'acqua lacerante, che si sarebbe propagata verso Halan con la ferocia di uno tsunami coinvolgendo anche Benjiro e Setsuko. Quindi le acque si sarebbero contorte e si increspate come un branco di piranha infernali, pronti a divorare e a recidere tutto ciò che avrebbero incontrato.

    Nel frattempo il fratello avrebbe sollevato le lame cariche di elettricità. Il suiton della sorella avrebbe funto da conduttore perfetto. Con un sorriso malvagio, Koto avrebbe scaricato un fulmine viola attraverso l'acqua, amplificando i danni e causando potenzialmente una dolorosa paralisi a chiunque si fosse trovato nel raggio d'azione.
    Intanto che la notte sembrava stringersi attorno a loro, mentre l'oscurità si faceva sempre più oppressiva, Halan sarebbe stato costretto a fronteggiare il potere combinato dei due jashinisti con tutta la sua forza e abilità.

    Attieniti alla descrizione dei vestiti nel post perché ho perso nel pc l’img dove erano vestiti in quel modo :sigh:
    Per il resto difenditi :rosa:
    Posto le schede fra poco di Benjiro e Setsuko che dovrai controllare a questo giro per quanto riguarda la difesa. Se ti servono dialoghi e/o risposte sai dove trovarmi :please:

    Setsuko e Benjiro
     
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    Il dialogo proseguiva tranquillo con i due ragazzi ed il loro interesse verso le mie intenzioni era palpabile. Anche la loro ricerca di comprensione era un chiaro segno di interesse verso quello che sarebbe stato il mio futuro, ma non solo. Le domande che mi stavano ponendo lasciavano trasparire, senza dubbi di sorta, quanto fossero svegli ed intuitivi.

    CITAZIONE
    Halan, le tue parole sono potenti e trasmetti molta determinazione, ma ci sono dei punti che ci lasciano perplessi. Sebbene condividiamo il desiderio di ripristinare la purezza del Culto, dobbiamo ammettere che il compito sarà difficile e pieno di ostacoli. Hai un piano concreto per farlo? Non saranno soltanto parole al vento?

    Chiese la bionda, seguita a ruota dal giovane dai lunghi capelli

    CITAZIONE
    Inoltre, non possiamo ignorare le implicazioni del tuo coinvolgimento nei conflitti politici e militari. Mentre comprendiamo la tua necessità di alleanze strategiche, non temi che ciò possa compromettere la tua integrità e la tua visione a lungo termine per il Culto?

    Domande da un lato complesse ma che avevano infondo una semplice risposta, risposta che però i due avrebbero dovuto attendere. Esattamente in quell'istante infatti, mentre stavo per pronunciarmi, due odori di sangue ben distinti e mai sentiti prima mi pervasero le narici. La prima cosa che pensai fu: Altri ospiti? Ma quando le fonti di quei primi stimoli sensoriali si palesarono anche alla vista, ecco che un istinto di protezione mi pervase. I loro volti, le loro aure, erano colme di malvagità e brutalità, entrambi sentimenti assolutamente non celati, anzi messi in mostra con orgoglio. Il loro intento omicida era palpabile e fece scattare una mia reazione pressocchè immediata, infatti come se fosse un respiro di tutti i giorni o come un semplice respiro, ecco che i miei occhi divennero del colore del sangue. Ma se ci fossero stati dubbi sul perchè i due intrusi si trovavano lì, lo chiarirono ben presto rivolgendosi proprio a me.

    Se la vostra intenzione è punire l'insubordinazione verso Jahin, non è me che dovreste attaccare ma quel folle di Dorian che si è inginocchiato al cospetto di un altro Dio mancando al macello non solo ninja del suo villaggio ma anche membri del Culto veterani... La mia ribellione non è contro Jashin, ma contro chi distorce i nostri dettami per i suoi interessi!

    I due però non sembravano ascoltare le mie parole, o almeno erano troppo presi dal loro desiderio di brutalità per comprenderle a pieno, mi apprestai quindi a farmi avanti mettendomi tra loro ed i due con cui dialogavo fino a poco prima, rivolgendomi questa volta proprio ai suddetti.

    Scusatemi, sembra che dovremo finire la nostra chiacchierata più tardi... Lasciate che insegno a questi due cosa sia l'educazione!

    Così, mentre Benjiro e Setsuko risultavano ancora un pò scossi dall'intrusione, io mi apprestai a tentare di rispondere alla prima offensiva restituendo pan per focaccia, ma con un impegno ed una determinazione ben maggiore.

    Suidanha

    Dopo aver quindi composto quel singolo sigillo, con una sola mano, ed aver quindi tentato di generare a mia volta un potentissimo getto d'acuq vidi l'omone interferire nell'attacco con un elemento decisamente affine all'acqua, ma quella era un qualcosa che potevo fare anche e non indugiai affatto nel mostrarlo.

    Omicidio Elettromagnetico

    Il mio eccelso controllo del chakra, nonchè la mia maestria nel comporre sigilli con una sola mano, mi permisero di combinare due delle mie affinità elementali in un solo distruttivo attacco che si sarebbe dovuto scontrare con la combinazione dei due avversari...

    Vi consiglio di moderare i toni o inizierò a fare sul serio... E non vi piacerà!


    Riassunto Azioni


    Azioni

    - Attivazione Ketsuryugan - 25
    - Onda d'acqua lacerante + Omicidio elettromagnetico + Sforzo Max - 115 - 18 - 50

    parametri
    Resistenza:1000
    Stamina: 1500 - 25 - 115 - 50 - 18 = 1292

    Maestrie e Abilità

    Concentrazione del Chakra
    Disperdi (Kai)
    Jutsu ad una mano
    Riverbero del Chakra
    Transfert
    Illusioni Scarlatte
    Resistenza ai Genjutsu
    Manipolazione Esterna del Sangue
    Guerriero Invisibile III
    Universo illusorio III
    Arte Suprema dell'Acqua III
    Cercoterio senza code (Stamina)
    Tecnica del Richiamo [Kuchiyose no Jutsu]
    Evocatore dall'altra Dimensione I

    equipaggiamento
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    Consumabili
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    Conoscenze

    Storiche II
    Oratorie e Popolari II
    Orientative e geografiche II
    Tecniche e del chakra II

    note




    Edited by Roy90 - 4/4/2024, 06:59
     
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    Le tecniche devastanti dei duellanti jashinisti si scontrarono tra loro con una potenza impressionante, creando un'esplosione di energia e scintille che illuminò la foresta circostante come il lampo di un tuono. Il fragore dello scontro risuonò tra gli alberi come un sinistro richiamo alla battaglia che si stava consumando tra le ombre della notte.
    All'inizio dello scontro tra jutsu sembrava esserci un equilibrio tra le forze in gioco, con l'elettricità viola del fratello Koto e l'acqua manipolata dalla sorella Hina che si contendevano la supremazia contro le tecniche del famigerato Chinoike lì presente.
    Tuttavia, dopo appena pochi istanti dall’inizio del conflitto, la situazione si ribaltò in modo inaspettato. L'elettricità e l'acqua dei fratelli jashinisti si affievolirono rapidamente, forse incapaci di reggere il confronto con la potenza delle tecniche di Halan o forse per altri oscuri motivi. Ciononostante la determinazione di Halan si rivelò schiacciante, mentre la sua maestria nel controllo del chakra acquatico e nell'esecuzione dei sigilli lo portò a prevalere nella sfida.
    Nel frattempo, Setsuko, seppur in parte intimidita dalla magnitudine dello scontro, agì impulsivamente. Infuse nelle mani il chakra vento ed eseguì altrettanto rapidamente i sigilli per la tecnica dello Squarcio del Vento. Il suo attacco si unì all'offensiva di Halan, creando una combinazione devastante di potere elementale che si abbatté sui jashinisti con una forza inarrestabile.

    Tuttavia l'apparente trionfo della loro unione fu di brevissima durata. In un singolo istante, i jutsu scomparvero nel nulla, lasciando gli avversari sbigottiti e confusi. Ed inoltre, nonostante l'assalto congiunto di ben tre tecniche, sembrava che i due intrusi fossero rimasti indenni, senza alcun segno di danni visibili sul loro corpo. Forse dipendeva dalla loro natura da immortali? Certamente questo sarebbe stato il primo pensiero dei più, ma qualcosa non quadrava, dato che non poteva essere soltanto quello.

    Hina, con un sorriso enigmatico al pari di quello dei felini che si leccano i baffi prima di avventarsi su una preda, si rivolse ai presenti mentre giocava distrattamente con la spalla del fratello:

    Interessante… le prime preghiere sono state ascoltate…

    Le parole della jashinista echeggiarono nell'aria carica di tensione. Halan, con la sua vista potenziata dal Ketsuryugan, rilevò una fonte di chakra sul palmo della mano della donna. Tuttavia, notò qualcosa di strano: la fonte di energia non era costante, ma sembrava oscillare in intensità. Ogni volta che le dita di Hina toccavano il fratello, la fonte di chakra aumentava di intensità, mentre si dissipava quando si allontanavano. Concentrandosi anche sul fratello avrebbe notato uno sviluppo identico, come se fossero affetti dallo stesso “fenomeno”. Quindi era evidente che c'era qualcosa di più dietro questa strana dinamica e Halan avrebbe dovuto prestare attenzione a questo mistero mentre la battaglia sarebbe continuata ad infiammarsi.

    Moderare i toni? Tu, traditore presuntuoso, osi minacciarci? Che sia chiaro, non c'è spazio per la moderazione quando si tratta di servire il nostro Dio. La nostra volontà è la sua volontà, e il suo desiderio è il nostro comando.

    Benjiro con tono sprezzante avrebbe ribattuto:

    Ancora con queste farneticazioni?

    La jashinista schioccò la lingua e rispose seccata:

    Non ti preoccupare, toccherà anche a voi la stessa sorte.

    E così il destino della battaglia si stagliava nell'oscurità della foresta come una tela vuota pronta per essere dipinta con colpi di tecniche e sangue.

    Puoi attaccare roy, ma ricordati di fare attenzione alle caratteristiche dei png. Se Setsuko è impulsiva (come scritto in scheda) significa che in una situazione del genere agirà a prescindere che sia la soluzione migliore o meno.
    Ps: Scala il chakra a Setsuko :please:
     
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    Come avevo previsto miei jutsu e quelli dei miei avversari si scontrarono e, sempre come prevedevo, la mia potenza risultò schiacciante anche in virtù dell'aiuto fornitomi da Setsuko. Qualcosa di anomalo però entrò in gioco permettendo ai due di uscire illesi dalla collisione. Cosa era successo? Impossibile capirlo in un primo momento, ma delle ipotesi erano certamente fattibile, ed una più delle altre mi sembrava essere la maggiormente probabile.

    Che sia...

    Pensai mentre con i miei occhi vedevo qualcosa che rasentava l'assurdo... Uno strano tipo di chakra si mostrava nella sua prorompenza quando i due si avvicinavano particolarmente, svanendo nell'etere quando invece erano distanti...

    Ohh ma che bravi, bel giochetto il vostro... Ma non vi servirà... La vostra vista è palesemente offuscata dal fanatismo e non distinguete la realtà delle cose... Non state agendo per Jashin ma unicamente per Dorian... Solo che non ve ne rendete nemmeno conto... Mi dispiace per voi...

    Dissi per poi rivolgermi a quelli che stavano per diventare miei compagni

    Ascoltatemi... Combattiamo insieme, fidatevi di me e vi dimostrerò che le mie non sono solo parole ma dietro di esse c'è una forza schiacciante che ridarà lustro ed onore a Jashin!

    Nell'udire ciò, i due si scambiarono uno sguardo titubante, Benjiro stava valutando rapidamente le loro possibilità di sopravvivere da un potere come quello mostrato poc'anzi ma non sembrava avere idee efficaci, cosa poteva fare Halan contro quei due?. Fu invece Setsuko a prendere l'iniziativa e rispondere, rivolgendosi anche a colui che ormai conosceva da tempo.

    Halan, ancora non abbiamo piena fiducia in te... Ma non abbiamo molte altre scelte in questa situazione...Ascolteremo cosa hai in mente e se davvero ci farai uscire da questa situazione ne riparleremo... Benjiro... Ora non è tempo di pensare... Dobbiamo agire e se lui ha un piano, beh meglio che non averne affatto!

    Al che sembrò che anche l'uomo a quel punto, seppur ancora titubante, fece un gesto di assenso preparandosi a combattere.

    Sorrisi nel vedere quanto quei due fossero diversi ma altrettanto in sintonia tra loro. Non persi però altro tempo e con decisione mi lasciai andare in quella che non fu solo una spiegazione ambigua del piano, ma anche una provocazione bella e buona verso i nemici.

    BENE! Finchè sarete al mio fianco nessuno potrà sconfiggervi! Sceglietene uno a testa ed attaccatelo come meglio sapete fare... ANDATE!!!

    Senza indugi quindi, e con ferma determinazione, i due si mossero quasi all'unisono preparandosi a dare il meglio di loro. Setsuko, dal canto suo, mise decisamente molto impegno in quell'attacco tentando di colpire la ragazza con una combinazione decisamente invidiabile e che avrebbe potuto mettere in difficoltà chiunque, o almeno chiunque di diverso da quei due, se le mie deduzioni erano esatte. Per prima cosa infatti tentò di colpire il suo bersaglio con uno dei più potenti jutsu Katon in circolazione: La Melodia del Drago di Fuoco. Il suo da farsi non si sarebbe però fermato a quei cinque draghi in rotta di collisione col nemico, avrebbe infatti preparato un secondo jutsu questa volta appartenente al repertorio Fuuton, il Kazekiri, usato questa volta non come supporto ma come vera e propria offensiva atta a tranciare di netto il corpo della nemica! Certo Setsuko non era riflessiva e strategica come poteva esserlo Benjiro, ma non era nemmeno stupida e sapeva che il modo migliore per affrontare uno Jashinista era tagliarlo a fettine sottili!

    Benjiro nel frattempo, che aveva potuto in parte analizzare il modo di combattere dei due fratelli, tentò un azzardo andando a fronteggiare il colosso in quello che probabilmente era il suo ambito preferito, ma lo fece sfruttando un asso nella manica.

    Bene! A quanto pare tu te la vedrai con me! Preparati!

    Gridò contro il nemico cercando un contatto visivo in seguito alla provocazione, atto a permettergli di scagliare il suo primio genjutsu: la visione infernale. Quello era però solo il preambolo, il suo vero attacco iniziò infatti con una poderosa rincorsa intenta a sfociare in un possente Lariat a cui sarebbe seguito il tentativo di eseguire il suo colpo più potente: il Raiger Bomb. Lui al contrario della compagna non era pratico nel tagliare, ma era invece molto abile nel rompere e quello che voleva fare era proprio rompere più ossa possibili al nemico.

    I due insomma stavano facendo la loro parte al meglio delle loro possibilità, nel frattempo però anche io avevo già iniziato i preparativi per la mia offensiva. In prima battuta infatti, pronto a cercare di tenere i due fratelli ben separati l'uno dall'altro, approfittai del momento in cui i primi due attacchi stavano per giungere al culmine per tentare di issare una Parete Sanguigna esattamente tra i due, modellando il sangue che nel frattempo stavo vomitando fuori dal mio corpo. A quel punto, potenzialmente impossibilitati nel toccarsi, si sarebbero dovuti difendere dai rispettivi "aggressori", così io ne avrei approfittato per un rapido scatto verso la sorella, qualora fosse stata ancora in piedi, pronto ad estrarre la mia nuova Buster Sword e provando ad esibirmi in una semplice e letale Decapitazione Frontale, cercando di sfruttare il momento in cui tentasse l'elusione del kazekiri.

    A quel punto, al di là della parete, il fratello avrebbe dovuto subire a momenti la Raiger Bomb o quantomeno essere distratto da quel colpo, senza indugi tentai quindi di eseguire una Lama acquatica puntando a tranciare di netto la testa, o comunque il corpo del nemico che tenevo ormai ben fisso sott'occhio grazia alla mia particolare innata oculare nonchè alla mia precisa percezione di chi aveva ancora sangue che gli scorreva nelle vene!

    Azione dopo azione intanto, anche Benjiro sembrava sempre più consapevole di ciò che stavamo facendo e con tutta probabilità, quelle che erano fon dall'inizio le mie intenzioni gli sarebbero state chiare insieme a ciò che ritenevo i due potessero fare



    Riassunto Azioni


    Azioni

    - Mantenimento Ketsuryugan - 20
    - Parete Sanguigna - 60
    - Decapitazione Frontale + rincorsa - 10
    - Lama acquatica - 85

    parametri
    Resistenza:1000 - 10 = 990
    Stamina: 1292 - 20 - 60 - 85 = 1127

    Maestrie e Abilità

    Concentrazione del Chakra
    Disperdi (Kai)
    Jutsu ad una mano
    Riverbero del Chakra
    Transfert
    Illusioni Scarlatte
    Resistenza ai Genjutsu
    Manipolazione Esterna del Sangue
    Guerriero Invisibile III
    Universo illusorio III
    Arte Suprema dell'Acqua III
    Cercoterio senza code (Stamina)
    Tecnica del Richiamo [Kuchiyose no Jutsu]
    Evocatore dall'altra Dimensione I

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    Conoscenze

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    Orientative e geografiche II
    Tecniche e del chakra II

    note




    Azioni Setsuko:
    - Melodia del Drago di Fuoco - 70
    - Kazekiri - 150

    Resistenza 500
    Stamina 800 - 150 (turno precedente) - 70 - 150 = 430

    Azioni Benjiro:
    - Visione infernale - 5
    - Lariat - 100
    - Raiger Bomb - 150

    Resistenza 700 - 100 - 150 = 450
    Stamina 600 - 5 = 595


    Edited by Roy90 - 5/4/2024, 09:40
     
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    Il sangue, simbolo di vita e morte, sgorgò copioso dalla bocca di Halan, sprizzando nell'aria come un fiume rosso che danzava sinuosamente al ritmo della battaglia. Con un comando mentale del Chinoike, il liquido scarlatto prese vita, si intrecciò e si contorse nell'aria, formando un muro imponente tra Hino e Koto, come se il destino stesso volesse separarli e impedire che combattessero fianco a fianco.

    NO! Hino!

    Il grido di Koto risuonò nel campo di battaglia, carico di ansia. Però fratello e sorella, nonostante fossero stati sorpresi dalla piega degli eventi, non si persero d’animo e lanciarono uno sguardo di sfida ai traditori pronti per difendersi e vendere cara la pelle.

    Le fiamme ardenti del jutsu di fuoco di Setsuko si scontrarono con l'onda d'acqua scaturita dalla mano di Hino, dando vita a un tumulto di elementi contrastanti che riempì l'aria di suoni dissonanti. Ma alla fine, fu l'acqua a prevalere, avvolgendo e soffocando il fuoco con la sua forza implacabile.
    Conseguentemente Setsuko, colta di sorpresa, fu gettata lontano e il suo corpo sbatté violentemente contro il terreno con un tonfo sordo.
    Quando finalmente si rialzò, si aggrappò al suo braccio ferito, sentendo una fitta di dolore che sembrava trafiggerla come una lama. La sua attenzione fu poi attratta dal flusso rosso che sgorgava dal suo addome. In pratica si era procurata una ferita profonda che si estendeva dal basso ventre verso l'alto, che le causava un dolore acuto e insopportabile. La pelle intorno alla ferita era lacerata e macchiata di rosso, mentre il braccio sinistro era rigonfio e pulsante, segno evidente dell'impatto con la forza lacerante dell'acqua nemica.

    Nel frattempo Koto fu intrappolato nell'illusione oscura di Benjiro, cadendo vittima del suo potere sinistro. Ma il colpo del lariat lo risvegliò dal suo torpore, scuotendolo e cancellando la visione infernale. Con una forza sovrumana Koto si liberò dalla presa del suo avversario e, con un movimento rapido e deciso, afferrò le gambe dell'altro jashinista con le sue lame ricurve come se esse fossero gli artigli appuntiti di un falco. E con un grido di puro furore, lo scagliò contro il muro di sangue che si ergeva come una barriera tra lui e la sorella.
    E dunque i muscoli dei quadricipiti e femorali di Benjiro furono parzialmente lacerati.

    Nel frattempo, Halan si lanciò a sua volta all'attacco, determinato a mettere fuori gioco la sua avversaria immortale. Ma la sua spada, prima che potesse completare il suo movimento volto a decapitare, fu avvolta da un velo di tessuto bianco in virtù di un potente jutsu che sembrò sprigionarsi dagli abiti di Hino. Il vestito si strinse intorno al corpo di Halan con una presa implacabile, soffocando la sua libertà di movimento e lasciandolo vulnerabile agli attacchi della sua nemica.
    Un sorriso malvagio si dipinse sul volto di Hino, mentre il suo tessuto bianco cercava di avvolgere completamente il corpo di Halan come un sudario funebre per sigillare il suo corpo e la sua anima. Così ella gridò con la voce carica di una determinazione implacabile.

    Ti porterò da Dorian in persona! Così potrà divertirsi!

    Intanto, dall’altra parte del muro sanguigno, Koto alzò le lame sopra la testa, irradiate di un chakra elettrico che prometteva distruzione e morte. Era pronto a colpire Benjiro con una precisione letale poiché la sua mente era concentrata solo sull'annientamento del suo avversario. Okamoto era seduto a terra, appoggiato con la schiena sul muro eretto da Halan e aveva poco tempo per reagire ed evitare di essere trafitto.
    Successivamente, con un movimento rapido e preciso, Koto avrebbe cercato di infrangere la parete di sangue, già indebolita dall'impatto di Benjiro, per potersi ricongiungere con la sorella.

    Tutto sembrava giungere al culmine dell'orrore, mentre il destino di Halan e Benjiro pendeva su un filo sottile nel buio della notte. La tensione nell'aria era palpabile, forse era la fine prematura di una rivoluzione appena iniziata?

    Roy, allora il piano era buono ma un po’ i dadi e un po’ la differenza di riuscita e potenza ha giocato a tuo sfavore. Comunque hai mosso meglio i personaggi :rosa:
    Setsuko si becca una ferita profonda e devi scalare 109 danni.
    Benjiro ovviamente ha dei tagli profondi sulle cosce ma tanto è jashinista, però naturalmente avrà difficoltà a muoversi per tutto l’evento.
    Difenditi :please:
    Ps: il kazekiri non parte perché è stata sbalzata ad oltre 25 metri di distanza
     
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    Sotto il mio sguardo attento, Setsuko e Benjiro diedero fondo alle loro risorse per mettere in difficoltà i nemici ma la differenza di forza era evidente. Nonostante tutto però, da quegli istanti di sofferenza avevo potuto trarre ulteriori informazioni sui due, informazioni che confermavano ulteriormente i miei sospetti... Dopo aver quindi lasciato ad Hino, o almeno così l'aveva chiamata il fratello, un cosiddetto attimo di gloria, mi apprestai a mettere fine ai giochi instillando in lei un pò di quel terrore che sembrava tanto amare quando lo provavano gli altri. Così, scoppiando in una fragorosa risata da dentro quella prigione di tessuto, concentrai nella mia mano sinistra una poderosa dose di chakra Katon pronto ad esplodere in forma di lama con l'intento di trapassare quel tessuto e quindi incenerirlo nel tornado di fiamme in cui mi sarei ritrovato...

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    Setsuko... Ora và da Benjiro... Sei stata brava, ora ci penserò io a lei! Voi insieme occupatevi del fratello!

    La bionda quindi, ancora dolente e debilitata dal colpo subito, non potè che accettare l'ennesimo comando ma non per devozione. Da un lato si era resa conto della differenza di forza che le separava e dell'altro temeva per le sorti del compagno, pur immortale che fosse. Senza indugiare quindi si apprestò a rivelare una sua ulteriore peculiarità che Halan colse rapidamente, tutto il suo corpo si tramutò infatti in filamenti d'inchiostro che la portarono a passare rapidamente di poco a sinistra del muro sanguigno e giungere quindi a pochi passi da Benjiro che nel frattempo si era schiantato proprio sul duro divisorio.

    Non c'era tempo per parlare, il nemico era già pronto a tornare all'attacco e Benjiro si stava alzando a fatica con le gambe vistosamente ferite. Ciò però non scompose nessuno dei due, entrambi infatti sapevano bene quanto il giovane fosse preparato a certe situazioni, nel corpo a corpo non contava solo la forza fisica ma a dominare sull'equazione era la tecnica... E Benjiro era un maestro! Così Setsuko non ebbe dubbi su come poterlo aiutare e, il più rapidamente possibile, tentò di dare vita ad una tempesta di sabbia e polvere atta a compromettere la vista di Koto. Benjiro al contrario sorrise, era ormai in piedi e pronto a reagire, i passi pesanti dell'omone risuonavano possenti nelle sue fini orecchie, le lame che fendevano l'aria fischiavano lievemente rivelando ad Okamoto la traiettoria del colpo in arrivo. Fu così che, con un impercettibile movimento del corpo tentò di portare le mani fino al polso destro di Koto, se fosse riuscito ad afferrarlo avrebbe lasciato che fosse lo stesso impeto nemico a guidarlo verso l'esterno fino ad iniziare una profonda rotazione seguita da un rapido movimento delle braccia. La traiettoria del colpo sarebbe cambiata finendo fuori strada, ma non finiva lì... L'abilitò di Benjiro poteva infatti andare molto oltre, il range di movimento del braccio di un essere umano è limitato e, se si sa come guidarlo, può trascinare con se l'intero corpo appartenente con una violenza pari alla forza usata nel colpo. Sarebbe stato proprio questo ciò che poteva accadere in quel frangente, le tre articolazioni che compongono la spalla sarebbero state sottoposte ad una pressione centripeta tale da costringerle alla lussazione mentre l'imponente massa corporea di Koto, ruotando su se stessa, si sarebbe dovuta abbattere fragorosamente al suolo completando l'opera e portando, molto probabilmente svariate delle fratture già ricercate pocanzi ma in prima battuta sfuggite...



    Riassunto Azioni


    Azioni

    - Mantenimento Ketsuryugan - 20
    - Spada di Fuoco della Prigione Celeste (Tenrō Kaken) - 40

    parametri
    Resistenza:990
    Stamina: = 1127 - 25 - 40 = 1062

    Maestrie e Abilità

    Concentrazione del Chakra
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    Riverbero del Chakra
    Transfert
    Illusioni Scarlatte
    Resistenza ai Genjutsu
    Manipolazione Esterna del Sangue
    Guerriero Invisibile III
    Universo illusorio III
    Arte Suprema dell'Acqua III
    Cercoterio senza code (Stamina)
    Tecnica del Richiamo [Kuchiyose no Jutsu]
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    Orientative e geografiche II
    Tecniche e del chakra II

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    Azioni Setsuko:
    - Dislocazione d'Inchiostro - 10
    - Danza Selvaggia del Vento - 35

    Resistenza 500 - 109 = 591
    Stamina 580 (ripresi 150 non usati) - 10 - 35 = 535

    Azioni Benjiro:
    - Atterramento da Aikido -

    Resistenza 450 - 1 = 449
    Stamina 595
     
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    Mentre Setsuko si apprestava a eseguire il comando di Halan, la sua mente era in tumulto. Il fragore della battaglia echeggiava nelle sue orecchie e il suo cuore batteva con violenza nel petto. Le ferite subite durante lo scontro già pesavano sul suo corpo, ma ora, nel momento di massima tensione, doveva trovare la forza per aiutare il suo compagno in estrema difficoltà. Con un movimento fluido e sinuoso, il suo corpo si trasformò in filamenti d'inchiostro. Dunque divenne una marea oscura che le permise di aggirare agilmente il muro sanguigno e di avvicinarsi al suo fidato Benjiro.
    Vedendo l'amico in difficoltà, Setsuko sapeva di dover agire rapidamente. La tensione e la determinazione le incendiavano gli occhi mentre si preparava a lanciare l'attacco. Con un gesto deciso, sollevò le braccia e iniziò a intrecciare il chakra con la sabbia e la polvere circostanti, creando una tempesta selvaggia e inarrestabile. Il vento si alzò, sollevando turbine di sabbia che oscuravano il cielo, compromettendo la vista di Koto e dando a Benjiro un prezioso vantaggio nel combattimento data la sua capacità di udire al di fuori del normale che gli garantiva un vantaggio in combattimenti dove non si poteva sfruttare la vista.
    Infatti quest’ultimo, nonostante le ferite che lo avevano già martoriato, era pronto a reagire. Con un coraggio indomito, si preparò a sfruttare ogni risorsa a sua disposizione. Sentiva il sangue pulsare nelle vene e la sua mente era lucida e concentrata nonostante il caos intorno a lui. Con un movimento impercettibile del corpo, si lanciò verso Koto con la precisione di un falco in picchiata. Le sue mani colpirono con una velocità fulminea, afferrando il polso destro del nemico con una morsa d'acciaio.
    La colluttazione che ne seguì ebbe un esito favorevole a Benjiro, ma non totalmente previsto. La forza con cui aveva agito lo fece proiettare all’indietro, facendo sbattere Koto violentemente contro la parete sanguigna che collassò sotto l'impatto. Il rumore assordante della rottura risuonò nell'aria, mescolandosi al fragore della tempesta di sabbia. Koto, inerme e ferito, giacque a terra, il suo corpo contorto dal dolore e la spalla slogata.

    Nel frattempo, Halan si trovava ancora intrappolato nel tessuto bianco di Hino. Ogni fibra del suo essere urlava di liberarsi dalla stretta mortale. Il calore del suo chakra Katon pulsava nelle sue vene, bruciando con l'intensità di un fuoco infernale. La sua risata, carica di determinazione e furia, risuonò nell'aria, fendendo il silenzio con la sua potenza. Con un'esplosione di energia, la sua spada fiammeggiante tagliò il tessuto come un coltello nel burro, liberandolo dalla prigionia mortale.

    Intanto Hino, vedendo il fratello cadere a terra a qualche metro da lei, non esitò e gridò con una voce rabbiosa che sembrava tagliare l'aria come una lama affilata

    Koto! È l’ora di scatenare il giudizio di Jashin!

    Poi con un balzo felino, si sarebbe lanciata verso il fratello ferito, determinata a infliggere la giusta punizione a chi osava minacciare la loro famiglia. E così, nel frastuono della battaglia, la tensione avrebbe raggiunto il suo apice, poiché si era probabilmente raggiunto il culmine.

    Mi è piaciuta molto la strategia dato che hai usato perché hai coordinato bene i png :hat:

    - Koto spalla slogata -30 alla riuscita di ogni azione fisica col braccio destro

    Puoi attaccare :rosa:
     
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    Fu tutto molto rapido, il mio esplodere tra le fiamme, il muro sanguigno che veniva abbattuto da corpo dolente e mal ridotto di Koto, i rantoli dello Jahinista dal braccio vistosamente fuori posto. La mia avversaria non resse all'insieme degli eventi ed, in preda alla follia, agì nel modo più suicida possibile. Gridando a squarcia gola volgendo la sua attenzione unicamente al fratello, dimenticandosi completamente di me!

    Stolta...

    Pensai provando un mix di pena e disprezzo per la donna, mentre il mio chakra Suiton iniziava già a prepararsi all'azione, il mio intento era infatti quello di generare una poderosa Onda d'Acqua Lacerante al fine di tranciare di netto la sua testa...

    Voltarmi le spalle in questo modo sarò qualcosa di cui avrai modo di pentirti per l'eternità...

    [...]

    Nello stesso istante, Benjiro e Setsuko stavano riprendendo fiato ma furono costretti a tornare in guardia, allertati dal grido della donna infuriata. Setsuko, impulsivamente, stava già reagendo ma fu Benjiro a spingerla nel recuperare il sangue freddo.

    Non ti agitare... Resta concentrata e finisci il lavoro!

    La compagna sapeva benissimo a cosa si riferisse il ragazzo e, seppur con il forte dolore all'addome ancora bruciante nei visceri, fece vorticare il suo chakra Fuuton con fermezza dentro il suo vasi circolatori fino a rilasciarlo nel suo Jutsu elementale più potente, almeno in quella situazione...

    Squarcio del Vento

    Così, mentre Setsuko tentava di recidere definitivamente la testa di Koto, Benjiro si poneva tra lei e la minaccia incombente. Pronto a proiettarla così come aveva fatto poco prima con l'uomo, sempre che fosse giunta dove voleva con ancora la testa attaccata al collo...



    Riassunto Azioni


    Azioni

    - Mantenimento Ketsuryugan - 20
    - Onda d'Acqua Lacerante - 85

    parametri
    Resistenza:990
    Stamina: 1062 - 20 - 85 = 957

    Maestrie e Abilità

    Concentrazione del Chakra
    Disperdi (Kai)
    Jutsu ad una mano
    Riverbero del Chakra
    Transfert
    Illusioni Scarlatte
    Resistenza ai Genjutsu
    Manipolazione Esterna del Sangue
    Guerriero Invisibile III
    Universo illusorio III
    Arte Suprema dell'Acqua III
    Cercoterio senza code (Stamina)
    Tecnica del Richiamo [Kuchiyose no Jutsu]
    Evocatore dall'altra Dimensione I

    equipaggiamento
    Scrivete qui

    Consumabili
    Scrivete qui

    Conoscenze

    Storiche II
    Oratorie e Popolari II
    Orientative e geografiche II
    Tecniche e del chakra II

    note




    Azioni Setsuko:
    - Squarcio del vento - 70

    Resistenza 591 - 10 = 581
    Stamina 535 - 70 = 465

    Azioni Benjiro:
    - Atterramento da Aikido - 1

    Resistenza 449 - 1 = 498
    Stamina 595
     
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    Setsuko si concentrò, sentendo il vento raccogliersi intorno a lei come un'aura. Le dita tremavano leggermente mentre avvolgeva la sua tecnica di vento intorno a Koto, ossia il nemico che era agonizzante a terra e specificatamente sulla sua gola vulnerabile. Egli, seppur frastornato, fu risvegliato dall'appello della sorella che lo trasformò in un'entità frenetica e implacabile. Un braccio era stato irrimediabilmente danneggiato dalla frattura. Ma l’altro era carico di una ferocia primitiva e si sollevò con una velocità sorprendente. L'arma era più che affilata e pronta ad agire in silenzio per riflettere le intenzioni di chi la impugnava.
    Benjiro, ignaro del pericolo imminente, non ebbe il tempo di reagire. La lama di Koto penetrò con ferocia nell'incavo del suo ginocchio e una morsa di dolore lancinante lo trascinò vicino al suolo verso il punto dove si stava accumulando il chakra vento di Setsuko. Un urlo di agonia si perse nel frastuono della battaglia mentre il corpo di Benjiro veniva squarciato al posto di Koto. Il suo sangue si mescolò alla terra e alla polvere che giacevano per terra. Ma soprattutto adesso si trovava nella traiettoria della tecnica della sua amica.
    La morsa mortale di vento scagliata da Setsuko lo investì con una forza devastante, spezzando le ossa del collo e tranciando la sua carne come un tritacarne. La testa di Benjiro rotolò via come una macabra palla da bowling intrisa di terrore e disperazione mentre il corpo si afflosciò a terra.
    Setsuko, atterrita dalla violenza della propria tecnica, guardò con orrore il risultato del suo potere. Il suo cuore pesava come una pietra nel petto e una lacrima mista a sangue rigava il suo viso. Aveva colpito un compagno, un amico di lunga data, ma non doveva darsi per vinta perché Benjiro era ancora lì e la sua anima era aggrappata a quella testa. Infatti lo sguardo di Benjiro era ancora vigile, soltanto che ora doveva affidarsi totalmente a quello che avrebbero fatto i suoi compagni. Il suo destino non dipendeva più da lui.

    Nel frattempo, l'onda lacerante di Halan si materializzò dietro le spalle di Hino, pronta a divorare la sua essenza. Ma la giovane, avvisata dalle parole profetiche di Drake, concentrò freneticamente il suo chakra per proteggersi. Tentacoli si propagarono dagli abiti, come in precedenza, avvolgendola come un guscio protettivo. Ma il destino era già stato scritto. Con un movimento fluido e letale, l'onda tagliente di Halan colpì con precisione chirurgica, separando la testa di Hino dal corpo con una brutalità sconcertante. La carne si squarciò, il sangue spruzzò nell'aria come una fontana maledetta, e la testa di Hino sbalzò in avanti come un trofeo macabro della sua sconfitta.
    Allo stesso tempo il corpo di Hino fu proiettato in avanti come una marionetta senza controllo lanciata verso il destino ineluttabile. La testa, con gli occhi ancora aperti e infuocati dall'odio, rotolò accanto a Koto, che osservò il macabro spettacolo.

    Quasi, quasi potrei preferiti così!

    Così mormorò Koto e seguì una sinistra risata che echeggiò nel vuoto.

    La sorella, immortale e senza pietà come lui, non esitò a darci “un taglio”.

    Quanto sei spiritoso... Chiudi la faccenda ADESSO!

    La sua voce risuonò come un comando inconfutabile e Koto obbedì senza esitazione. Non avrebbe avuto il tempo di finire la frase che delle crepe si sarebbero scaturite al di sotto dei piedi di Koto e si sarebbero dirette verso Setsuko per chiuderla all’interna di una morsa mortale altresì chiamata: Mountain smash!

    Ma la vendetta dei due fratelli non si sarebbe limitato a questo naturalmente. Infatti, contemporaneamente, Koto avrebbe sollevato la testa della sorella per i capelli, puntandola verso Halan con un ghigno malvagio. Gli occhi di Hino sarebbero brillato di una luce feroce e una fiamma azzurra sarebbe danzata nelle orbite vuote come un incantesimo oscuro.
    Ella urlò:

    Giudizio!

    E dopodiché si sarebbe sprigionata dalla sua bocca una fiamma blu come una tempesta di fuoco divina destinata a incenerire il chinoike e tutto ciò che osava sfidarla.

    Mi sono speso in complimenti nel giro precedente ma qui devo bacchettarti, ti sei impegnato troppo poco :jason: e queste sono le conseguenze :cribbio:

    - Benjiro: testa mozzata, se sopravvivi dovrai trovare un modo per riattaccarla. Naturalmente non può muovere il suo corpo per ora

    - Setsuko: il suo sanguinamento diventa aggravato quindi -20 a turno, a fine evento, se sopravvive, dovrai trovare un modo per curarla altrimenti finirà dissanguata. (Inoltre stai tenendo male il conto della sua Res perché dovrebbe avere 381 - 20 al tuo prossimo post)

    Difenditi :hat:


    Modificato come richiesto, specificando che non è un onda d’aria che squarcia il collo di Benjiro ma una trappola mortale che lo taglia


    Edited by Steg - 10/4/2024, 19:15
     
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    Il mio colpo partì ineluttabile e viaggiò fino a raggiungere il bersaglio prefissato, riuscendo così nell'intento di decapitare la donna. Lo stesso però non accadde per Setsuko che, a causa della prontezza di Koto, solo in apparenza vinto e dolente, finì per colpire Benjiro riservando a lui la fine auspicata per il nemico. Tutto si svolse sotto lo sguardo vigile dei miei occhi vermigli e, come un bambino che riesce a capire dove rotolerà il suo pallone, io potei prevedere senza tante difficoltà, dove la testa della donna sarebbe andata a finire...

    Maledizione!

    Imprecai tra me e me senza però fare una colpa di ciò ai due che stavano lottando al mio fianco. D'altronde ero io che li avevo messi in quella situazione e li stavo guidando, le colpe erano tutte da imputare a me... Così, riconoscendo nuovamente quel particolare chakra che aumentava in loro, quando Koto prese la testa della sorella, io ero già pronto a dovermi difendere al massimo delle capacità. Sapevo infatti che se i miei sospetti inziali fossero stati fondati, nulla di buono sarebbe uscito dalla bocca ormai spalancata di quella testa mozzata... Così, quando il nome del jutsu venne gridato ai quattro venti e le famose fiamme blu vennero vomitate fuori intente a raggiungermi, la mia mano sinistra stava già compiendo quell'unico sigillo necessario a salvarmi...

    Tecnica del Dissolvimento Floreale

    Con quel particolare genjutsu che racchiudeva tutta la mia concentrazione e decisione, sarei letteralmente svanito, lasciando che, agli occhi di chi avevo di fronte, il mio corpo si scomponesse in un turbinio di sangue che si sarebbe poi mescolato alle ombre della notte svanendo nel nulla.




    I due fratelli avrebbero quindi dovuto perdere di vista la mia imponente figura dandomi la possibilità di coglierli di sorpresa con quello che sarebbe stato il mio attacco definitivo.

    Ormai è ora di finirla con questa storia... Che la fine vi sovrasti!!!

    Il mio pensiero era fermo e colmo di determinazione mentre quel loro tremendo attacco, si sarebbe dovuto abbattere sul nulla. La situazione stava cominciando ad innervosirmi, coloro che ormai consideravo miei protetti erano stati feriti in modo definibile anche grave, dinnanzi a me si ergevano esseri che rifiutavano di comprendere quanto la loro vista fosse offuscata nei confronti dell'unico vero Dio, non restava quindi che impedirgli ulteriori azioni eliminandoli dall'esistenza!

    [...]

    Setsuko e Benjiro intanto, non poterono che restare a guardare ciò che stava avvenendo, la prima ancora vistosamente provata non solo dalla ferita ma anche da ciò che aveva fatto all'amico. Per lei, fu un grande shock e fu ovvio ai miei occhi quanto lei fosse emotivamente fragile ed impulsiva, di lì a poco infatti avrebbe commesso un errore che poteva costarle molto caro se i nemici non fossero stati più che concentrati su di me... Decise infatti di abbandonare ogni istinto combattivo e correre verso Benjiro. Questi invece, padrone ormai solo della testa, certamente sua dote più importante, al pari se non più della sua eccelsa preparazione nelle arti marziali, poteva solo osservare il nemico sperando ardentemente nella sua disfatta! Così anche consapevoli della disparità di forza tra loro e quei due, capirono di aver dato il massimo in quello scontro e che ora tutto vergeva nelle possenti e tenebrose mani del Drake! Mentre Setsuko si trovò quindi a prendere in grembo il capo di Benjiro, entrambi finirono per racchiudere la loro speranza non solo per il futuro, ma anche per la loro sorte più immediata, in colui che ormai consideravano un "SALVATORE OSCURO!"

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    Riassunto Azioni


    Azioni

    - Mantenimento Ketsuryugan - 20
    - Dissolvimento Floreale + Sforzo MAX - 1 - 50

    parametri
    Resistenza:990
    Stamina: 957 - 20 - 1 - 50 = 886

    Maestrie e Abilità

    Concentrazione del Chakra
    Disperdi (Kai)
    Jutsu ad una mano
    Riverbero del Chakra
    Transfert
    Illusioni Scarlatte
    Resistenza ai Genjutsu
    Manipolazione Esterna del Sangue
    Guerriero Invisibile III
    Universo illusorio III
    Arte Suprema dell'Acqua III
    Cercoterio senza code (Stamina)
    Tecnica del Richiamo [Kuchiyose no Jutsu]
    Evocatore dall'altra Dimensione I

    equipaggiamento
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    Conoscenze

    Storiche II
    Oratorie e Popolari II
    Orientative e geografiche II
    Tecniche e del chakra II

    note
    Come concordato in pvt, la variante del dissolvimento floreale è puramente scenica al fine di restare in linea con il contesto.



    Azioni Setsuko:
    - //
    Resistenza 381 - 20 = 361
    Stamina 465

    Azioni Benjiro:
    - //

    Resistenza 498
    Stamina 595


    Edited by Roy90 - 11/4/2024, 15:23
     
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    Con un movimento rapido e aggraziato, Setsuko schivò per un soffio l'imponente Mountain Smash, sentendo il vento sfiorarle il viso mentre la terra si sollevava violentemente dietro di lei. L'adrenalina pompava il sangue attraverso le sue vene, mentre percepiva il pericolo imminente e il suo cuore batteva furiosamente nel petto, come un tamburo di guerra che rimbombava al chiaro di luna.

    Nel frattempo, Halan concentrò tutta la sua energia sulla Tecnica del Dissolvimento Floreale, immergendosi nell'oscurità del genjutsu con una determinazione feroce. Sperava che l'illusione fosse abbastanza veloce e potente da proteggerlo dai colpi e da distrarre gli avversari. Ma proprio quando sembrava che la sua evasione fosse completa, un sibilo di morte lo avvolse, e improvvisamente percepì il pericoloso taglio dell'aria a pochi centimetri dal collo e dal viso. Il tempo sembrò rallentare e la sensazione del calore cocente sfiorò la sua pelle, mentre il sangue pulsante richiamò il suo istinto di sopravvivenza. Con un grido soffocato, Halan riuscì a distogliere appena in tempo la testa, ma non fu abbastanza fortunato da evitare completamente l'attacco e uno schizzo del suo sangue bagnò la terra sotto i suoi piedi, una macchia rossa nell'oscurità della notte.

    Vedendo la situazione da fuori, tra lo zampillo della ferita e il dissolvimento, sembrò che il chinoike fosse esploso in una poltiglia di sangue amorfa. Cosa che soddisfò alquanto Koto:

    Finalmente! Non lo sopportavo più… vado a prendere un campione di qualunque cosa sia rimasto.

    Ma nonostante il momento di apparente trionfo, fu rapidamente corretto dalla sorella:

    Ne rimane ancora una, idiota!

    L'atmosfera intorno a loro si caricò di tensione, mentre l'odore ferroso del sangue si diffuse nell'aria, un'essenza metallica che permeava il campo di battaglia. Setsuko, con gli occhi brillanti di determinazione, si preparò a contrattaccare, pronta a difendere se stessa e Benjiro con ogni fibra del suo essere. E così era pronto anche Halan, ancora celato nonostante la ferita che coinvolgeva parte del petto e del braccio. Intanto la notte sembrava farsi ancora più oscura e il terreno sotto di loro sembrava tremare leggermente, come se la stessa terra stesse reagendo agli eventi che si stavano svolgendo.

    Sei andato in schivata parziale, quindi ti becchi 146 danni. Hai uno squarcio all’altezza del trapezio destro e parte della spalla, petto e braccio (sempre destro) è bruciacchiato. Sei ancora nascosto dal dissolvimento a meno che non disattivi la tecnica all'inizio del prossimo turno. A te l’attacco :hat:
     
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