Bad Dreams

P.Q. Yurei Henge

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  1. Tenshi-1
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    Chapter XI

    Yurei Henge

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    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Bassifondi di Barbakos


    Ci volle un po' ma finalmente riuscii a far cedere la dottoressa che si rifiuto` a far aprire Lif sulle sue condizioni ma mi assicuro` che avrebbe trovato il modo di farmi salire sulla nave, in modo tale che potessi chiederglielo io stessa.
    Sapendo questo, tornai sul vascello con un senso rinnovato di fiducia e una comprensione più profonda della nostra alleata. Con la promessa di un incontro fissato a un giorno ben preciso, decisi che era arrivato il momento di rilassarsi e tornare alle vecchie abitudini. Inoltre, in tutto quel trambusto, il fatto che l'OSU non fosse mai venuto a cercarci mi era completamente passato di mente.

    Quella notte, seduta al vecchio tavolo di quercia scricchiolante nella nostra nave, riflettevo sul nostro prossimo passo. Conoscere Lìf da vicino sarebbe stata l'occasione perfetta per intuire le sue vere intenzioni e potenzialmente influenzare le sue decisioni a nostro favore. Mentre il rumore dell'acqua che lambiva lo scafo della nave si fondeva con i sussurri preoccupati, il pensiero dell'OSU che non ci aveva cercati si solidificava in una nuova serie di domande. Perché ci avevano ignorato finora? Era possibile che la nostra scomparsa fosse avvenuta sotto un velo di indifferenza o si trattava piuttosto di un segno che altri eventi, forse più gravi, distrassero la loro attenzione?

    In quel frangente, sentii il bisogno di condividere le mie riflessioni con qualcuno di fidato. Trovandomi da sola, feci un lungo fischio, un segnale concordato che convocò il mio gufetto Whisky, che prima del rapimento avevo lasciato a casa di Asuka.

    Whisky, con la sua piccola sagoma oscura, si posò accanto a me con elegante leggerezza, le sue morbide penne appena increspate dalla brezza marina.

    - Abbiamo un enigma da risolvere - sussurrai al mio confidente pennuto.

    I suoi occhi gialli fissarono i miei, riflettendo la luna alta che inseguiva il vascello attraverso l'oscurità. Gli spiegai i miei dubbi riguardo all'OSU e il silenzio insolito che avvolgeva le nostre tracce. Impiegando una mappa ingiallita iniziai a delineare a ritroso la rotta che avevamo intrapreso dall'isola degli uomini pesce fino al mio villaggio, nel tentativo di capire se fosse una rotta insolita che l'organizzazione avrebbe potuto semplicemente ignorare per errore.

    Whisky inclinò la testa, come se stesse ponderando ogni mia parola. Mentre la sua acuta intelligenza avvolgeva la stanza, i suoi occhi si spostarono sulla mappa, e poi di nuovo su di me. "Hoo", disse lui, un delicato promemoria del suo sempre presente spirito di osservazione.

    Se quella notte mi portava qualche risposta, era che forse avevamo navigato attraverso una serie di correnti marine poco note e insondabili da parte dell'OSU - un sentiero nascosto trascurato persino dai più esperti cartografi. Decisi che avrei affrontato il nostro prossimo incontro con Lìf dall'altra prospettiva; grazie alle sue esperienze di esilio e alle sfide superate, lei poteva essere molto più esperta e c'era la possibilita` che sapesse di piu` riguardo l'incompetenza dell'OSU.

    Quei discorsi pero` avrebbero aspettato, perche` come un fulmine a ciel sereno Asuka si presento sul molo dove era attraccata la nave, portando con se una lettera arrivata dall'OSU. La tensione si tagliava con un coltello mentre Asuka avanzava verso di me con passi misurati, il sigillo dell'OSU era inconfondibile sulla busta che stringeva tra le mani. Senza indugi, ruppi il sigillo e dispiegai la lettera: era una chiamata alla guerra. Fury aveva fatto la sua mossa e i cyborg ci stavano attaccando.

    L'OSU, apparentemente assente fino a quel momento, non era stato indifferente ma stava accumulando le proprie forze per dar battaglia. Inviai Whisky con un messaggio cifrato nei linguaggio dei mari, sperando che Lìf lo ricevesse e comunicasse l'accaduto alle mie compagne.
    La mia mente, nel frattempo, già si godeva ogni possibile scacchiera tattica: dovevamo essere astuti, veloci e spietati se volevamo avere qualche possibilità contro l'avversario cyborg che ci attendeva.

    L'incontro con Lìf poteva aspettare il mio ritorno. Partii da sola verso la capitale mentre il freddo vento notturno si intrecciava tra i lembi del mio cappotto e la determinazione affilava ogni mio passo. Non avevo tempo da perdere; la guerra non avrebbe atteso.

    In quel momento di crisalide tra notte e alba, il destino di moltitudini pendeva dal filo fragile delle scelte che avrei fatto nei momenti a venire. La lotta non era contro un singolo nemico, ma contro l'insidia oscura di un futuro nel quale l'umanità non sarebbe più padrona del proprio mondo. Con questi pensieri in mente e un cuore battente, mi incamminai verso l'ultimo baluardo dell'OSU ancora saldo nelle mie speranze. Era tempo che ogni nave, ogni spada e ogni cuore pronto al sacrificio scrivesse insieme la storia; una storia di resistenza, audacia e forse... di vittoria.


    Edited by Tenshi-1 - 8/3/2024, 17:04
     
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