Bad Dreams

P.Q. Yurei Henge

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  1. Tenshi-1
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    Chapter VI

    Yurei Henge

    [Commodoro]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    La Mother


    - Gli uomini pesce... i nostri carcerieri sono tornati. Ci stanno ancora cercando dal giorno della nostra fuga - disse una delle ragazze, che in seguito chiamammo Occhio Smeraldo per la sua vista acuta e i suoi occhi verdi.

    Il silenzio si fece pesante sulla Mother, mentre tutte tratteniamo il respiro. Occhio Smeraldo fissava l'orizzonte con un'intensità tale che sembrava poter scorgere i pensieri nascosti dietro a quegli occhi lucenti nell'oscurità. Con tono serio e calmo, Rania, la più anziana tra noi e saggia consigliera, spezzò il silenzio con parole cariche di significato.

    - Dobbiamo muoverci e rapidamente. Gli uomini pesce non rinunceranno a noi facilmente. Hanno già assaggiato l'amarezza della sconfitta e ora sono affamati di vendetta. La Mother ha ancora tutte le vele intatte e il vento è a nostro favore. È il momento di navigare nuovamente Yurei e questa volta verso la libertà. Insegnaci come fare. -

    Il mio cuore si gonfiò di coraggio e di una tenerezza inaspettata verso quelle donne, il mio nuovo equipaggio, le mie care compagne di sventure. Senza perdere tempo mi diressi verso il timone, raccogliendo la forza che sapevo ancora risiedeva nelle mie braccia.

    - Allora, ascoltatemi bene! - esclamai con voce ferma, attirando l'attenzione di tutte. - La navigazione è sia scienza che arte, e voi sarete le mie allieve. Ora ci vuole unione e prontezza. -

    Dettagliai loro come issare le vele, come leggere la direzione del vento e regolare i pennoni. Le ragazze si dispersero rapidamente per la nave, prendendo ognuna il suo posto sotto le stelle scintillanti. Man mano che la nostra nave prese a scivolare attraverso le acque nere come l'inchiostro, mi sentii avvolta da un senso di speranza. Da quell'istante ogni movimento era vita, ogni sussurro delle onde contro lo scafo un battito del cuore della Mother. E nel mentre addestravo queste anime coraggiose a diventare marinai esperti, il legame tra noi si solidificava.

    Le vele si gonfiarono con un rombo mentre il vento ci favoriva, quasi come se anche gli dei del mare avessero preso parte alla nostra fuga. Navigammo verso l'ignoto mentre la luna ci seguiva dall'alto, illuminando il nostro cammino verso la libertà conquistata non solo dalle nostre mani ma anche dalla nostra incrollabile volontà di vivere libere o morire nell'intento.

    La Mother divenne più veloce man mano che ci allontanavamo dagli uomini pesce e dalle loro torce. Ogni donna a bordo sentiva nel profondo del proprio essere il peso che si alleggeriva con ogni increspatura dell'acqua tagliata dalla prua vorace della nave.

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    Il cielo si svuotò delle sue stelle mentre all'alba le nostre ombre si allungavano sul ponte umido di rugiada. La Mother continuava il suo cammino, ormai veloce e sicura sotto l'abile guida del suo nuovo equipaggio. Le donne, un tempo legate dalla comune sventura, ora si trasformavano in marinai destri e audaci, ognuna consapevole del proprio ruolo e del contributo vitale alla nostra sopravvivenza comune.

    La nostra prossima destinazione sarebbe stata probabilmente il mio villaggio natale, vicino Barbakos, per recuperare dei vestiti e tornare dalla mia cara sorella adottiva Asuka.

    Il pensiero di rivedere Asuka riempiva il mio cuore di gioia e ansia. Avevo lasciato Barbakos in tutt'altri termini, una giovane ragazza innamorata del mare e delle avventure che esso prometteva in cerca del suo fratellone. Riflettevo su come la avrei sorpresa, ora una capitana temprata da prove che pochi possono narrare. Le storie di coraggio delle mie compagne, l'audacia della nostra fuga avrebbero dato nutrimento a serate intorno al fuoco, dove il passato si intreccia con i sogni per il futuro.

    [...]



    Mentre i raggi lunari accarezzavano la superficie liquida come dita delicate su un arpa, il destino sembrava aver trovato finalmente un sentiero luminoso per noi. Barbakos spuntò all'orizzonte, le sue case imbiancate dal sale e adornate di ciuffi colorati di fiori selvatici. Le barche dei pescatori danzavano sulle onde tranquille e la spiaggia, ancora vuota, attendeva l'abbraccio materno dei suoi figli.



    Edited by Tenshi-1 - 7/3/2024, 20:27
     
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