[isola haha, sud ovest] converging streams

lìf vs kyoshi

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    La risposta che mi diede la piratessa fu, forse di proposito, molto deludente. Ammetto che mi ero aspettato una reazione tiepida, ma pensavo di riuscire a raccogliere almeno un minimo di compressione, visto che lei stessa era notoriamente in una relazione simbiotica con gli insetti che a volte si sentivano ronzare dentro di lei. Il rumore che producevano non era particolarmente forte, né fastidioso, ma saperne la causa lo rendeva particolarmente inquietante. Forse avrei dovuto usare quella similitudine? Troppo tardi, oramai quel cammello aveva iniziato il suo cammino.
    "Le tue parole però sono contraddittorie: se ciò che dici è vero, se secondo i medici non c’è nulla di sbagliato in te, cosa ti porta a continuare ad inseguire una speranza lì dove sai già che potresti non trovarla? Il tempo? La consapevolezza di stare dalla parte più comoda? O forse tu non sei ancora pronto? O forse non ritieni di aver perso granché, o che ciò che hai perduto in realtà non ti caratterizzava così tanto da voler lottare e sputare sangue per riottenerlo?"
    Forse mi ero spiegato male? Eppure avevo usato la sua lingua natale, non mi sembrava ci fossero stati problemi di comunicazione grazie a quel collegamento comune. Decisi che appena tornato a casa avrei rispolverato i miei libri di lingua, imprecisioni del genere mi avrebbero potuto costare caro.
    "Vede, è quello il problema: io non mi posso permettere di essere idealista come lei.
    Non ho il lusso di poter smettere di cercare solo perché mi dicono che non c'è niente. Non ho ancora la forza di poter abbandonare una potenza mondiale come l'Osu, per quanto lo vorrei, viste le azioni che ha compiuto a scapito di me e molti altri. Quello che lei chiama, con miopia, comodità, per me è sopravvivenza. Cercherò in ogni luogo e userò tutto quello su cui metterò le mie mani per raggiungere il mio obbiettivo, sia essa l'Osu, medici illegali o conoscenze esoteriche. E una volta che riuscirò nel mio intento, mi guarderò indietro, e saprò con chi sarò in debito, e con chi no.
    "
    Scossi la testa, dimostrando la mia delusione. Non mi era mai stato possibile mettere a parole il disagio psicofisico che la perdita di una abilità innata mi aveva causato. Esattamente come una persona priva di vista non riesce a spiegare la sua cecità, le parole fallivano le mie sensazioni. Anche per questo non avevo detto quasi a nessuno di ciò che mi era successo. La ragione principale, ovviamente, era la vergogna.
    "Potresti morire qui stesso, o domani o forse il giorno dopo. Lo sai questo vero? Perché io si e ti posso garantire che per portarmi ad aspettare l’aiuto di qualcuno che sembra non aver ancora chiare tante idee dovrai impegnarti molto, molto seriamente. E per il momento non ho alcuna intenzione di investire il mio tempo nell’aiutarti, ma stranamente mi sento di volerti dare un’opportunità. Avanti, noi siamo qui."
    Ancora una volta, mi trovavo in disaccordo con la piratessa davanti a me. Dopo aver sentito le disgrazie a cui la ragazza era sopravvissuta, era difficile dire cosa avrebbe potuto metterla a rischio di vita. Era quasi come vedere il protagonista di un libro di azione affrontare un'avventura rocambolesca dopo l'altra, sempre col fiato sospeso ma mai in dubbio sull'esito finale.
    "Si fidi, io ho le idee molto chiare: fare tutto quello che è possibile per riavere ciò che mi è stato ingiustamente rubato, e ripagare chi mi ha aiutato una volta riuscito nel mio obbiettivo. E comunque non abbandonerei Suna anche se volessi abbandonare l'Osu, dato che ci sono persone nella mia vita che non voglio lasciare. Si, anche loro sono importanti per me."
    Davanti ai miei occhi non c'era più Lif, ma una serie di immagini di persone con cui avevo creato legami che, nel bene e nel male, mi definivano. Izumi, Sensei Ren, i miei genitori. Perché avrei dovuto voltare le spalle a tutti loro, che erano infinitamente più importanti dell'organizzazione dei ninja uniti?
    Nuovamente, mi ritrovai deluso dalla maniera di pensare di Lif. Le storie che avevo sentito su di lei parlavano di una donna incorruttibile, alla ricerca della libertà. Davanti a me, vedevo solo una persona mossa da miope volontà di ripicca. Avrei veramente potuto avere un qualsiasi guadagno da una collaborazione con lei? I miei sensi iniziavano a dirmi un preoccupante no, ma oramai mi ero spinto troppo in là per potermi tirare indietro.
    "Cercherò di non annoiarti troppo"
    Dissi, mentre fitta e localizzata tempesta di sabbia separava me e la piratessa, e una spessa armatura dello stesso materiale di avvolgeva attorno a me.
    L'obbiettivo di quelle due tecniche non era nè impressionare, nè creare problemi alla mia ora avversaria. Bensì, dovevano essere un tappeto rosso per le mie future tecniche, nonchè una assicurazione nel caso Lif avesse usato una mano troppo pesante.
    Inoltre grazie alla prima tecnica, avrei potuto diminuire l'enorme dislivello tra le nostre esecuzioni, che ero sicuro non fossero neanche lontanamente vicine ad essere ugualmente veloci. Inoltre, avrei potuto restituire il fastidioso ronzio che fino a poco tempo prima proveniva solo da dentro di lei.
    Arrivato il momento del vero spettacolo, sparsi il chakra sotto ai miei piedi, nella sabbia intorno a me, per poi ricavarne cinque sfere levitanti di sabbia compressa. Questi proiettili iniziarono a ruotare sempre più velocemente, per poi venire lanciati dalla mia volontà ad alta velocità contro la piratessa, con lo scopo di ferirla. Ero convinto che provare ad evitarle avrebbe sicuramente posto un problema, visto che prima che partissero dalla loro posizione iniziale, avevo utilizzato la sospensione del deserto per alzarmi in volo, ottenendo una traiettoria molto più imprevedibile. Ma non potevo ancora finire la mia offensiva, quindi caricai di chakra fuuton il mio braccio destro, per poi liberarlo tutto insieme sotto forma di zampa formata da vento incorporeo, ma altamente tagliente. L'obbiettivo? Fornire un'ulteriore spinta ai proiettili di sabbia appena lanciati, per aumentare il loro danno. Avevo speso una quantità considerevole di chakra, ma se avessi avuto paura adesso, se non fossi riuscito a dare il massimo, probabilmente anche la mia stessa vita era in pericolo.

    uQY89VD



    Azioni e Consumi
    Stamina: 500-1-1-8-35-25=430
    Resistenza: 300
    1:tempesta di sabbia + armatura di sabbia
    2:sospensione del deserto + proiettili di sabbia (combo)
    3:Palmo violento dell'onda della bestia (combo)
    4:


    Oggetti
    Rotolo grande[10/40]
    -Giara di sabbia [5]
    Borsello e Taschino [12/18]
    -Skewers [3]
    -Campanelli di Kin [1]
    -Seras
    Giubbotto chunin [5/120]
    [6 rotoli piccoli]
    -Maschera subacquea
    -
    Indossati
    -Giubbotto chunin [busto]
    -Coprifronte [fronte]
    -Sandali chiodati [piedi]
    -Fori d’aria zaku [2]
    -Kobashot [avanbraccio sx]



    Passive
    Abilità
    - Concentrazione del Chakra
    - Tecnica del richiamo
    - Kai
    -jutsu ad una mano
    -riverbero del chakra
    -percezione del chakra
    -vista condivisa
    -occhio della mente del Kagura
    Conoscenze
    - Conoscenze popolari III
    - Conoscenze del chakra III
    Maestrie
    - Maestria deserto II



    Avremmo bisogno sia di exp per pq precedente che di arbitro
    P.S.: se dobbiamo fare il combattimento in un altro topic, avvisateci e sistemiamo
     
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    "Vede, è quello il problema: io non mi posso permettere di essere idealista come lei.
    Non ho il lusso di poter smettere di cercare solo perché mi dicono che non c'è niente. Non ho ancora la forza di poter abbandonare una potenza mondiale come l'Osu, per quanto lo vorrei, viste le azioni che ha compiuto a scapito di me e molti altri. Quello che lei chiama, con miopia, comodità, per me è sopravvivenza. Cercherò in ogni luogo e userò tutto quello su cui metterò le mie mani per raggiungere il mio obbiettivo, sia essa l'Osu, medici illegali o conoscenze esoteriche. E una volta che riuscirò nel mio intento, mi guarderò indietro, e saprò con chi sarò in debito, e con chi no."


    Giunti al limitar dell’isolotto per dare il via a quella specie di prova, l’iride arrossata finì per trafiggere il sole. S’era levato già da un po’ e le poche nuvole sparse alla rinfusa nel cielo non lo avevano ancora raggiunto, quindi era facile notarlo nella sua magnificenza e libertà. Contrariamente a quanto si potesse pensare, io ero fuggita dal paese della pioggia prima ancora che l’ideale di libertà e il diniego verso l’Osu prendessero una forte posizione. Dover scegliere tra l’assumermi le responsabilità dinanzi ad una corte marziale mi spaventavano e il pensiero di non poter rimediare, a mio modo, su quell’errore era troppo per me e optai per la seconda, con un po’ di incoscienza. Non risposi all’ostinazione del suneese, ma puntai il capo sulla sabbia tiepida avvistando un granchio rosso alle prese con la sua particolare camminata.

    "Si fidi, io ho le idee molto chiare: fare tutto quello che è possibile per riavere ciò che mi è stato ingiustamente rubato, e ripagare chi mi ha aiutato una volta riuscito nel mio obbiettivo. E comunque non abbandonerei Suna anche se volessi abbandonare l'Osu, dato che ci sono persone nella mia vita che non voglio lasciare. Si, anche loro sono importanti per me."

    Guerriero, io non sono nessuno per dirti come riprenderti ciò che vuoi. Tuttavia penso di poterti dire questo: se ci sono persone nella tua vita che non vuoi abbandonare, così come il tuo paese, allora devi smettere di vivere nell’illusione di poter fare tutto ciò che è possibile perché il tuo “tutto” è incompleto. Nella vita ci sono rotte che il destino disegna per noi indipendentemente dalla nostra volontà e ci sono angoli di mondo dove sbarchiamo senza rendercene conto, magari per salvarci da navi più grandi che altrimenti ci spazzerebbero via. Se non sei abbastanza bravo da saper virare in tempo potresti ritrovarti vittima dei flutti prima che tu te ne accorga, spazzato via da una nave chiamata “Suna” o “famiglia”. E fidati, Osu forse sarebbe l’ultimo dei problemi per uno come te.

    Non mi aspettavo una risposta in particolare. Sentirmi un pastore che porta nuove pecore al proprio gregge era l’ultima delle cose che il mio cervello avrebbe voluto alle sette e mezza del mattino, quindi mi limitai a fissare il ragazzo unendo le mani dietro la schiena.

    Suna… una volta ho salvato culo di tuo capo villaggio dopo aver rischiato la pelle contro lealisti, ero ancora parte dell’Osu. Mi auguro non sia morta fin’ora, sarebbe ironico se succedesse ora che sono esiliata.

    La scrollata di spalle fu un gesto simbolico. Serviva a testimoniare la leggerezza con la quale scacciavo via quel pensiero dalla testa, dovendomi ora far carico di altri problemi ben più reali. Non avevo intenzione di sottovalutare l’avversario e nemmeno di ferirmi e rovinare la giornata. Mancava soprattutto la voglia di tornare urgentemente alla nave per farmi rattoppare da Ozen, cosa che era divenuta ormai un’abitudine per me negli ultimi mesi. Stetti ad osservare le movenze dell’avversario non mutando la forma della posizione, nemmeno dinanzi allo scaturire di quella tempesta di sabbia che si annunciò ampia e rumorosa. Più che agire per impedire alla nube di sabbia di investirmi finì per restare lì, preda delle sensazioni di un flashback che riaffioravano in superficie come pesci avvelenati sul pelo dell’acqua. A Suna io avevo già vissuto l’esperienza di una tempesta sabbiosa circa un anno fa o forse più, dopo essermi impadronita della vita del mukenin Kemitori per pura coincidenza. Fui sorpresa da una delle più avverse manifestazioni metereologiche catalogate nei libri, ma dovessi approfittarne per non essere catturata dai controlli della zona. Compresi che il villaggio della Sabbia sarebbe stato un posto adatto ad un pirata se solamente avesse avuto l’acqua, ma dato che odiavo ritrovarmi dei granelli persino tra le natiche e che non v’era traccia di acqua nemmeno a pagarla, giunsì presto alla conclusione che almeno nel mio caso non mi ci sarei trovata bene.

    Mh. Non conoscendo molto delle tecniche a base sabbiosa potevo soltanto ipotizzare alcuni scopi dietro l’innalzamento di tale tormenta, ma non indovinarli con precisione visto che non godevo del dono della preveggenza. Sarebbe stato utile, ma anche una noia mortale. C’erano più modi per risolvere la faccenda, a seconda dell’approccio da utilizzare: seppur non volessi veramente ferirmi, quello era un test atto a capire i limiti altrui e scappare sarebbe stato controproducente per entrambi, oltre che un offesa al tempo che avevo scelto di sprecare per l’occasione. Presi quindi la decisione più rapida e semplice, forse anche la meno dispendiosa in termini di movimenti fisici: rimanere immobile, ma non senza le dovute precauzioni, non senza approfittare del tempo concessomi dal guerriero. Col respiro filtrato e protetto dalla minaccia di quei granelli che impelagavano insistentemente tutt’attorno al mio corpo provai a concentrarmi rapidamente, socchiudendo le palpebre in un rapido scatto, ognuna nascosta sotto una diversa protezione. Tentai di accelerare il processo per non giocare troppo con l’illusione di avere il coltello dalla parte del manico, trasportando l’aria dal petto all’esterno e viceversa e contribuendo ad un apporto continuo di ossigeno ad ogni singola cellula del mio organismo e non solo. La mia strategia poteva essere ritenuta parecchio banale a confronto con quella nemica, perché consisteva nell’erigere una normalissima difesa a 360° per mezzo del cuoio capelluto. A meno di azioni altrui mi sarebbe bastata una esigua goccia di energia vitale per dare inizio ad una crescita prodigiosa del crine, già di suo lungo abbastanza, ma mai come con quella tecnica. Servendomi della pratica oltre che dell’intuito avrei fatto scivolare la chioma come una serpe, dall’alto verso il basso, in maniera quasi “spiraleggiante” e con un risultato finale uniforme, costruito apposta per parare ogni colpo da ogni punto. Solo l’ovale del viso sarebbe stato esente da quella protezione, ma questo perché necessitavo dell’occhio destro per acquistare consapevolezza del campo e visionare il ragazzo. Indipendentemente dalla sua posizione attuale era lecito pensare che non si sarebbe fatto sfuggire l’occasione di attaccarmi e il desiderio di non volermi annoiare ne era la prova, quindi non potevo aspettarmi che qualcosa in arrivo il prima possibile, pertanto andai a fortificare ulteriormente le difese non con scudi artificiali o armi protettive, bensì irradiando le fibre muscolari per tonificarle e renderle marmoree.


    Riassunto Azioni


    AZIONI

    -Simulacro di Spine + Riverbero del chakra (no sigilli, +30 sulla riuscita)
    -Carica di Chakra

    parametri
    Resistenza:1000=1000
    Stamina:1100-8-20=1072

    Maestrie e Abilità

    A.{Riverbero del Chakra}
    M.{Combattente ad alta Tossicità Liv. I}
    M.{Chakra Possente Liv. II}
    L.{Farmacista - Conoscenze farmacologiche acquisite}
    L.{Chiropratico - Conoscenze anatomiche acquisite}

    equipaggiamento
    [Filo spinato]*30mt
    [Uchiha shuriken]*5
    [Fori d'aria di Zaku [Indossati]]*2
    [Amplificatore di Dosu [indossato]]
    Kobashot (Medio) - Sigillato nel Rotolo grande
    .:Ombrello Ninja da Combattimento:. (Abnorme) - Sigillato nel Rotolo grande
    [Rotolo di tessuto]*1
    .:Armatura dell'ex-Paese della Neve [indossata] - Zone di copertura: avambraccio e braccio sx, busto
    N.B: Ci tengo a precisare che non mi è stato segnalato in scheda se anche questa mi è stata "confiscata" durante l'udienza oppure no, ci tengo a dirlo per sicurezza. Nel caso ce l'avessi devo segnare i bonus!

    Consumabili
    - Borsello porta armi
    [Carta bomba]*5 - Borsello porta armi
    [Tonico da guerra]*4 - Borsello porta armi
    [Tonico coagulante]*5 - Borsello porta armi
    [Sonnifero (Dose fumogena)]*3 - Borsello porta armi

    Conoscenze
    {Conoscenze Orientative e geografiche Liv. I}
    {Conoscenze Naturalistiche Liv. II}
    {Oratorie e Popolari Liv. II}

    note

    - Monocolo Fotografico - Occhio Dx
    - Maschera subacquea (indossata)

     
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    CITAZIONE

    Responso


    Attacco Kyoshi:
    1:tempesta di sabbia + armatura di sabbia riesce
    2:sospensione del deserto + proiettili di sabbia (combo) riesce
    3:Palmo violento dell'onda della bestia (combo) riesce

    Difesa Lif:
    - Simulacro più carica riesce ma perde scontro
    -

    Danni:
    Kyoshi://
    Lif: 199

    Narrazione Turno:
    Dopo un lungo confronto ideologico lo scontro inizia, Kyoshi attacca dapprima utilizzando la sabbia su se stesso per rendersi più resistente e successivamente utilizzando la sua abilità per creare un turbine di fastidiosi granelli di sabbia. Nel contempo una nuvola dello stesso materiale va a crearsi sotto i suoi piedi mentre il chunin di suna viene circondato da cariche di sabbia che prima di scagliarsi contro una già pronta difensivamente lif, vengono supportati dalla tecnica fuuton che crea una grande zampa di vento. il lancio dei proiettili, coadiuvato dal vento ha un effetto devastante sulla ninja, distruggendone la barriera di capelli e ferendo la piratessa.


    Situazione Finale:
    Non vi siete mossi granché quindi stesse posizioni, lif


    Commenti Arbitro:
    non ho troppo da dire, yama è partito pianissimo ma narrativamente è stata la scelta migliore, mi piace come ruolate, lo sapete, salvo qualche errorino di scrittura ma dettagli, avanti col prossimo turno. Per spiegazioni sapete dove trovarmi
     
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    Era tutta una questione di tempismo. Non c’erano altre spiegazioni, fui semplicemente più lenta nel costruire le difese e questo giovò al ragazzo. Impossibilitata a vedere ad un palmo di naso da me e ancora assorta nei pensieri di una notte di fuoco finii per sentire su pelle i colpi del ragazzo, che giunsero dal nulla squarciando il crine allungato e impattando sul corpo. *Ngh* Sussultai di scatto a denti stretti, stringendo le palpebre di scatto e serrando i pugni in grovigli ben chiusi proprio a causa del dolore. La mia fama non c’entrava nulla con tutto il resto, potevo essere forte abbastanza, temuta e spaventosa, ma ciò non mi rendeva apatica nei confronti del dolore. Anzi, ne ero allergica, non volevo provarne più di quanto non ne avessi già sperimentato e questo era chiaro viste le protezioni fisiche di cui disponevo e quelle magiche che preferivo erigere in quasi ogni combattimento. I piedi strisciarono all’indietro per colpa dell’impatto e istintivamente allungai le braccia irrigidite per proteggermi da possibili altri colpi rimanenti, intersecandole a mo’ di “X” sul viso, attendendo qualche istante oltre la fine per discioglierle.

    Devo ammettere che mi hai sorpreso, suppongo tu sappia vedermi nella tempesta in qualche modo o altrimenti ti sarebbe stato difficile colpirmi. Spero soltanto che tu sappia quello a cui stai per andare incontro.

    Aggrottai la fronte durante quel discorso, frutto -almeno nella prima parte – di una semplice intuizione. Era palese che il giovane potesse vedermi, o anche solo individuarmi, ma chiaramente non mi era dato sapere con precisione quale delle due fosse la risposta giusta. Se non fosse stato così sarebbe stato da stupidi ricorrere a quella tempesta e la precisione nel colpire un corpo fermo non sarebbe stata così oculata. Fu un male, ma anche un bene rimanere immobile: avendolo fatto mi ero procurata una botta non indifferente ma anche delle informazioni interessanti sull’altro. Pur essendo giunta a quella conclusione, ora la domanda era un’altra: sarebbe stato in grado anche di udirmi? Non lo sapevo, non mi interessava poi nemmeno tanto e sicuramente mi interessava molto meno rispetto a tutto il resto. Nel mezzo di quell’evento climatico generato per magia dall’altro decisi di fare poche e semplici cose, la metà delle quali le avrei trascorse senza neanche muovermi. Era molto probabile che ci fosse la volontà di dimostrare al ragazzo e al mondo la resilienza maturata nel tempo, quella forza e quella volontà di prendere di petto le cose senza che da esse ne uscissi completamente distrutta. Inspirai forte, facendo penetrare l’aria nei polmoni attraverso le narici dilatate, accingendomi a sfiatarla dalle labbra screpolate per mixarla a quella esterna che sapeva solo di sabbia. Questo serviva a calmarmi, a riportare il ritmo dei pensieri e dei battiti ad uno stato più controllato e a entrare meglio in sintonia con l’energia legata al mio essere. “Chakra”, così veniva definito nel gergo comune dei ninja. Era un termine così universale che anche tra i corsari non venivano usati sinonimi, come se avesse preso parte anche del loro tessuto culturale. Servendomi di una goccia di tale propellente magico cercai di trasferirla all’amplificatore infilato al braccio, per farlo pulsare e stringere così un patto di alleanza con la tormenta. Il caos generato dal ragazzo mi sarebbe tornato d’aiuto proprio per abbattere su di lui un violento tuono, una baraonda generata dall’interazione tra la malia e la cassa di risonanza portatile. Sollevando l’arto al cielo dopo un battito di ciglia e qualche fitta fastidiosa dietro l’angolo avrei fatto scaturire quell’onda in un solo colpo e al massimo della sua potenza, questo perché avevo necessità di far arrivare il rimbombo quanto più in lontananza possibile perché priva delle possibilità di misurare l’ampiezza della tempesta.

    Anche le tempeste ruggiscono.

    Verbiai con solennità, abbassando il braccio e continuando ad agire per testare il ragazzo. Era ciò che voleva dopotutto, ma non potevo abbassare la guardia e ritenerlo inferiore a me solo per il timore reverenziale che avevo percepito nei suoi modi di fare. Feci così appello nuovamente alla malia ma questa volta non per attaccare né per difendermi: decisi che era meglio preparare il campo e capire se potesse vedermi in altri modi, questo perché forse contavo sul fatto di aver potuto arrecare un colpo non indifferente ai suoi timpani, tale forse da danneggiarli. Inebriando di cibo gli insetti avrei poi tentato di liberarne alcuni sul terreno circostante, approfittando dei movimenti ventosi e pressannti per dare un effetto in più alle creature: esse, spargendosi alla rinfusa, avrebbero funzionato da “dissimulatori”, generando una sorta di disturbo nelle percezioni magiche del ragazzo - qualora ne avesse avute – e accerchiandolo senza essere nemmeno avvistate per via delle dimensioni. Il chakra sfruttato per generare quella tecnica avrebbe inoltre garantito una ulteriore protezione su di loro, schermandole da possibili effetti non voluti e imprevedibili. Solo dopo quella mossa avrei atteso quella altrui, come un predatore che si ricarica dopo una corsa feroce e resta in attesa di un passo falso da parte della sua preda: cosa avrebbe fatto l’altro? Era giusto giudicarlo in quel modo e non andarci pesante? Mi stavo trattenendo, ma perché?


    Riassunto Azioni


    AZIONI

    -Attacco sonoro [Max effect: 60 punti stamina]
    -Disturbo degli insetti + rilascio 200 distruttori

    parametri
    Resistenza:1000-199=801
    Stamina:1072-60-8-50=954

    Maestrie e Abilità

    M.{Combattente ad alta Tossicità Liv. I}
    M.{Chakra Possente Liv. II}
    L.{Farmacista - Conoscenze farmacologiche acquisite}
    L.{Chiropratico - Conoscenze anatomiche acquisite}

    equipaggiamento
    [Filo spinato]*30mt
    [Uchiha shuriken]*5
    [Fori d'aria di Zaku [Indossati]]*2
    [Amplificatore di Dosu [indossato]]
    Kobashot (Medio) - Sigillato nel Rotolo grande
    .:Ombrello Ninja da Combattimento:. (Abnorme) - Sigillato nel Rotolo grande
    [Rotolo di tessuto]*1

    Consumabili
    - Borsello porta armi
    [Carta bomba]*5 - Borsello porta armi
    [Tonico da guerra]*4 - Borsello porta armi
    [Tonico coagulante]*5 - Borsello porta armi
    [Sonnifero (Dose fumogena)]*3 - Borsello porta armi

    Conoscenze
    {Conoscenze Orientative e geografiche Liv. I}
    {Conoscenze Naturalistiche Liv. II}
    {Oratorie e Popolari Liv. II}

    note

    - Monocolo Fotografico - Occhio Dx
    - Maschera subacquea (indossata)


    Edited by Yama™ - 13/12/2022, 10:30
     
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    Dentro alla tempesta di sabbia era abbastanza difficile anche per me, possessore di capacità sensoriali, capire cosa stesse succedendo. In fondo, quello che riuscivo a percepire aveva le sue limitazioni, che non ci sarebbero state se avessi avuto a disposizione l'utilizzo degli occhi. Però, concentrando tutta l'attenzione dell'occhio della mente del kagura sulla piratessa, avevo potuto notare come avesse diramato il chakra prima sui suoi capelli, e che poi essi iniziarono a scorrere lungo tutto il suo corpo. Quella tecnica la conoscevo già, visto che ne ero anche io un utilizzatore, e proprio per questo l'utilizzo di quella semplice tecnica di basso livello mi scoraggiò; infondo, se davvero bastava quella difesa per controbattere al mio attacco, ero davvero nei guai fino al collo, e non sarei riuscito nel mio obbiettivo. Il mio attacco continuò imperterrito la sua corsa, per schiantarsi contro i capelli di Lìf, che resistettero per qualche secondo, prima che i miei proiettili penetrassero nella carne della mia avversaria.
    Dopo la sorpresa iniziale, che mi fece riguadagnare un po' il mio spirito combattivo, mi resi immediatamente conto di quanto avevo appena peggiorato la mia situazione. Perchè nonostante tutto, Lìf era ancora in piedi, e le due tecniche che avevo appena usato erano due delle mie tecniche più forti, che avevano abbattuto molte creature ostili nel deserto dei demoni.
    Concentrai al massimo tutte le mie capacità percettive su di Lìf, chiudendo al di fuori tutto il resto. Ora che controllavo in maniera accurata, il flusso del suo chakra sembrava leggermente diverso da quello di un ninja normale: solitamente, esso è sinuoso, continuo e dà l'impressione di essere un fluido omogeneo che scorre laminarmente vicino alla fonte di chakra, e in maniera più turbolenta quando era lontana. Il chakra di Lìf possedeva le stesse caratteristiche, ma con una particolarità in più: sembravano essere sparsi nel suo corpo innumerevoli bozzoli di chakra, che non avevo mai visto prima. Che fosse una peculiarità innata? una tecnica segreta? Avrei voluto chiederglielo dopo il combattimento, ma probabilmente non lo avrei fatto, conscio come ero di non tirare troppo la corda.
    Sembrava che il colpo la avesse un attimo distratta, quindi ne approfittati per tornare vicino al suolo, dove giaceva la maggior parte dell'elemento con cui ero più preparato, ovvero la sabbia
    Nello stesso momento, vidi una discreta quantità di chakra accumularsi in uno dei macchinari che avevo precedentemente sentito con il magnetismo, ma di cui non avevo capito la funzione.
    "Fortunatamente", essa mi fu prontamente spiegata da Lìf, la quale di avvalse del marchingegno per creare un'onda d'urto che spazzò via la mia tempesta di sabbia dato che si ampliava verso tutte le direzioni. Dovevo assolutamente cercare di fermare quella tecnica, ma ero abbastanza sicuro delle mie difese, specialmente quando ne stavo indossando già due una sopra l'altra. In ogni caso, non sapevo quanto realmente fosse potente quel colpo, composi il primo sigillo della difesa ventosa stratificata per cercare di ammortizzare ulteriormente il colpo; questa rara tecnica fuuton difensiva, potendo essere "applicata" sopra ad altre protezioni, era perfetta per un assiduo utilizzatore dell'armatura di sabbia come me.
    Nonostante tutte quelle difese, il colpo mi passò attraverso lasciandomi un attimo in uno stato confusionario. Dal fischio di disapprovazione che continuava imperterrito nelle mie orecchie, compresi anche che quella tecnica non aveva creato un'onda d'urto semplice, ma qualcosa di più subdolo.
    Forse Lìf aveva usato quella tecnica proprio per cercare di rendermi più difficile la vita, credendo che un udito particolarmente acuto fosse il mio segreto. Era un'intuizione sicuramente plausibile, ma sfortunatamente sbagliata. In fondo, la capacità di percepire campi magnetici era uno dei segreti più gelosamente custoditi dal clan Jiki, ed anche se qualcuno ne venisse a conoscenza, avrebbe fatto fatica a trovare una risposta a questa capacità. Per adesso nessuno ci era riuscito, ma questo non voleva dire che non sarebbe mai successo; un altro motivo per cui avevo scelto di raddoppiare i miei "canali" di percezione.
    Successivamente, la piratessa mosse nuovamente il suo chakra. Stavolta però, anche i piccoli grumi di chakra furono messi in azione. Con trepidazione quindi aspettai l'attacco, che non tardò ad arrivare.
    Attorno a lei, iniziai a sentire tante piccole presenze muoversi verso la mia direzione. Quasi immediatamente, iniziai a sentire molte più presenze di chakra di quante ne avessi sentite fino a qualche momento prima. Avrei immediatamente pensato ad una tecnica di clonazione, se non fosse che erano percepibili solo al chakra, ma non al campo magnetico. Come avrebbe potuto ingannare un senso che lei stessa non poteva usare?
    "Mi dispiace, ma io non utilizzo nè l'udito nè il chakra per percepire!"
    Era un'altra bugia, ma non credo che avesse realmente i metodi per capire se questa affermazione corrispondesse alla realtà o meno.
    In ogni caso, non ero completamente sicuro della mia ipotesi; avrebbero potuto essere cloni intangibili, ma comunque nocivi per me, al posto che semplici distrazioni. Quindi mi diedi da fare per spazzare via le presenze poco gradite attorno a me, come Lìf aveva fatto poco prima.
    Incanalando il chakra nei miei polmoni, lo spezzettai in tanti piccoli pacchetti, che una volta espulsi dalla mia bocca diventarono altrettante lame, che coprendo un vasto spazio attorno a me provarono ad eliminare tutti gli organismi non voluti nelle mie vicinanze.
    Era chiaro che la mia avversaria si stesse trattenendo, e anche molto. E per quanto il mio orgoglio fosse ferito, non potei non apprezzare una persona che nel mio momento più buio mi stava dando una possibilità. Izumi aveva ragione, per quanto il sakin fosse integrale alla mia identità, non era il mio essere completo. Lo stavo dimostrando, e lo avrei continuato a dimostrare fino a quando non mi sarebbe ritornato ciò che era mio di diritto.

    uQY89VD



    Azioni e Consumi
    Stamina: 430-1-8-35-35=351
    Resistenza: 300
    1:armatura di sabbia + sospensione del deserto
    2:difesa ventosa stratificata
    3:Onde del Vuoto
    4:


    Oggetti
    Rotolo grande[10/40]
    -Giara di sabbia [5]
    Borsello e Taschino [12/18]
    -Skewers [3]
    -Campanelli di Kin [1]
    -Seras
    Giubbotto chunin [5/120]
    [6 rotoli piccoli]
    -Maschera subacquea
    -
    Indossati
    -Giubbotto chunin [busto]
    -Coprifronte [fronte]
    -Sandali chiodati [piedi]
    -Fori d’aria zaku [2]
    -Kobashot [avanbraccio sx]



    Passive
    Abilità
    - Concentrazione del Chakra
    - Tecnica del richiamo
    - Kai
    -jutsu ad una mano
    -riverbero del chakra
    -percezione del chakra
    -vista condivisa
    -occhio della mente del Kagura
    Conoscenze
    - Conoscenze popolari III
    - Conoscenze del chakra III
    Maestrie
    - Maestria deserto II

     
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    CITAZIONE

    Responso


    Attacco Lif:
    -Attacco sonoro [riesce]
    - Disturbo degli insetti + rilascio 200 distruttori [riesce]

    Difesa Kyoshi:
    - Difesa ventosa stratificata [fallisce per inferiorità combattiva]
    -Onde del Vuoto [riesce]

    Danni:
    -Kyoshi: 183
    -Insetti distruttori: 115


    Narrazione Turno:
    La piratessa, dopo aver subito l'attacco di Kyoshi, decide di rispondere allo stesso modo, creando un'onda d'urto sonora che riesce sia a spazzare via la tempesta di sabbia che era precedentemente stata creata dal suo avversario, sia a colpirlo senza che riuscisse a stendere un ulteriore strato difensivo sul suo corpo. Fortunatamente, aveva ancora la sua armatura di sabbia addosso, vero? Sfortunatamente, le onde d'urto incorporee la attraversarono senza fermarsi, e colpirono il ragazzo del deserto. Successivamente, Lìf rilascia un alto numero di insetti distruttori che iniziano a confondere la percezione del chakra di Kyoshi, il quale riesce solo parzialmente a toglierseli di torno grazie ad un jutsu fuuton ad ampio raggio.


    Situazione Finale:
    stesse posizioni di prima, attacco a Kyoshi


    Commenti Arbitro:
    Se non vi è chiaro qualcosa, sapete dove trovarmi
     
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    L'onda d'urto era passata oltre di me senza crearmi troppi danni, e gli insetti vennero successivamente quasi completamente distrutti. Tutto sommato, la considerai una difesa riuscita. Mi stavo quasi sorprendendo di quanto bene riuscissi a reggere contro una piratessa del calibro di Lìf, e iniziai a chiedermi seriamente se ci stesse andando un po' troppo leggero contro di me.
    "Mi dispiace, ma io non utilizzo nè l'udito nè il chakra per percepire!"
    Dissi, sicuro di me, con un sorriso sulla bocca, che durò più o meno fino a quando la mia bocca non assaporò un peculiare e molto riconoscibile sapore di ferro. Immaginando la provenienza, misi immediatamente la mano sotto al mio naso. Dopo qualche secondo, la portai davanti ai miei occhi, dove la trovai copiosamente imbrattata di sangue. A pensarci bene, se mi concentravo potevo anche sentire lo scorrere del fluido rosso scuro fuori dalle mie narici... Ma non mi capacitavo invece di cosa fosse quel fischio sordo che continuavo a sentire in testa.
    Nuovamente, la risposta mi arrivò velocemente: il fischio si trasformò in una fitta lancinante che avrei giurato mi avrebbe potuto spaccare la testa, e la mia visione divenne talmente sfocata da essere inutilizzabile. Persi l'equilibrio, e caddi con il sedere per terra sulla sabbia, mentre la mia testa, ancora dolorante, lasciava la presa sui fili di chakra che aveva mantenuto magistralmente fino a poco prima: sia la tempesta di sabbia che l'armatura smisero di esistere, o forse erano state spazzate via dalla tecnica di Lìf, ed io non me ne ero accorto, tanto era grave il mio stato confusionario. Preso alla sprovvista da tutto quello che stava succedendo in quei pochi momenti, non potei fare altro che restare a bocca aperta, come un pesce lesso. Solo quando mi accorsi che la sabbia che prima stava proteggendo la mia faccia, ora stava entrando nella mia cavità orale, allora mi ripresi dallo stato catatonico in cui ero sceso per qualche secondo. lanciando il mio busto in avanti, mi misi a gattoni, per tossire fuori tutta la sabbia. doveva essere senza dubbio uno spettacolo divertente, un suniano avere una reazione del genere per uno degli elementi che lo accompagnano da quando è nato.
    Mi rialzai in piedi, e mi ripulii la faccia sporca di sabbia e sangue ora incrostato al meglio delle mie capacità. Dalla sensazione di prurito che sentivo ancora sotto al naso, sapevo che avevo fatto un pessimo lavoro.
    Non ero sicuramente ignorante di jutsu sonori, nè era questa la prima volta che ne avevo subito uno. Ma era sicuramente la prima volta che ero colpito da un'onda di quella intensità, che anche a qualche secondo mi stava lasciando incapace di trovare punti di riferimento.
    "Ok, lo ammetto, non mi aspettavo che quel tuo colpo portasse così tanti problemi con se. Ma sono a posto, quindi proseguiamo!"
    Dissi mentre il mio senso magnetico, si stava rimettendo in sesto. Il mio occhio del Kagura invece sembrava avere ancora qualche disurbo dentro di esso, ma confrontando i dati che mi arrivavano dai miei sensi percettivi soprannaturali, avevo una buona idea di dove fosse Lìf. In fondo, c'era solo un altro umano che poteva avere sia il chakra che il campo magnetico di tale, quindi sapevo dove fosse la piratessa.
    Non avevo però bene idea di come attaccarla, perchè se nella spanna di un momento poteva ridurmi nello stato in cui versavo proco prima, più le stavo lontano, meglio era. Quindi iniziai a scavare nella mia testa per trovare colpi a distanza che non fossero "lineari", in modo che anche se li riuscisse a sopraffare, io non sarei stato in mezzo al percorso pronto ad essere colpito un'altra volta.
    Immisi il mio chakra nella sabbia, e creai una tecnica che quindi una tecnica che non utilizzavo da tempo: i leoni di sabbia.
    A vedere quei felini sabbiosi, il mio cuore si riempì di tristezza. La prima volta che li avevo usati in combattimento, infatti, corrispondeva con la prima volta in cui il sakin finalmente decise di piegarsi al mio volere, dopo essersi semplicemente fatto vedere per diverso tempo.
    Meglio non pensarci più di tanto, non sono nella situazione più adatta per perdermi nei miei ricordi. Non che le altre parti di suddetto ricordo fossero abbastanza piacevoli per essere riportate alla mente in ogni caso.
    Grazie al mio senso magnetico, che non era stato ingannato dagli accumuli di chakra che stavano facendo scherzi al mio occhio della mente, li comandai per far sì che essi provassero ad accerchiare la piratessa. Una volta in posizione, perfettamente sincronizzati, avrebbero provato ad attaccarla contemporaneamente, cercando di morderla e di bloccarla sul posto. Erano collegati alla mia testa, quindi avrebbero fatto quello che gli dicevo, quando glielo avrei ordinato.
    Erano pronti ad attaccare, gli arti di sabbia piegati e tesi, pronti a saltare in ogni momento.
    Ma il secondo prima che iniziassi, l'attacco, sentii una voce dalla distanza chiamare il mio nome
    "Kyoshi! Cosa stai facendo!?"
    Mi girai di scatto, e vidi proprio l'unica persona che avrei voluto non vedere in quel momento, ovvero Izumi. Con la sua fida giara di sabbia in spalla, e la sospensione del deserto sotto i suoi piedi, davanti ai miei occhi si stagliava la sagoma della mia compagna di team, che si stava avvicinando alla nostra posizione molto velocemente.
    Dire che entrai nel panico sarebbe stato un eufemismo. Avevo appena ricucito il rapporto che avevo co lei, ora lo avrei di nuovo ridotto a brandelli. Non sapendo neanche lontanamente cosa dire, rimasi in silenzio, con i miei occhi spalancati mentre la mia testa compiva continue semicirconferenze per tenere sotto controllo sia Lìf che Izumi. Cosa avrei potuto fare?

    uQY89VD



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    Stamina: 351-65=286
    Resistenza: 117
    1:shisa*4
    2:
    3:
    4:


    Oggetti
    Rotolo grande[10/40]
    -Giara di sabbia [5]
    Borsello e Taschino [12/18]
    -Skewers [3]
    -Campanelli di Kin [1]
    -Seras
    Giubbotto chunin [5/120]
    [6 rotoli piccoli]
    -Maschera subacquea
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    Indossati
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    -Coprifronte [fronte]
    -Sandali chiodati [piedi]
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    -Kobashot [avanbraccio sx]



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    La tempesta di sabbia continuò ad agire implacabilmente e fu proprio il suo suono, poco prima della disfatta, a distorcere e silenziare le parole del ragazzo. Lo sentii dire qualcosa ma il caos di quell’evento meteorologico coprì tutto, impedendomi di capire meglio cosa intendesse. Forse il ruggito che mi premurai di lanciare serviva proprio a disfarmi della tempesta, non perché fosse un impedimento troppo grande da contrastare ma perché era semplicemente un intralcio alla comunicazione, una sorta di blanda interferenza. Il riverbero generato dalla cassa parve quasi fermare a mezz’aria il moto della rena, privandola della vita: ogni microscopico granello crollò senza più la forza di proseguire ancora e la medesima sorte subì il giovane che tanto voleva dimostrarmi le sue capacità, sebbene lui sembrava ancora potersi reggere in piedi. Quando l’arto calò per tornare ad affiancarsi al corpo, la sagoma di Kyoshi si mostrò nella sua posa sfatta e decisamente poco radiosa, ma desiderosa di recuperare un po’ di sana dignità e compostezza: almeno non era uno che si arrendeva facilmente, sebbene ci stessi andando decisamente leggera e non desiderassi stroncarne la vita poco dopo aver fatto colazione. Lo osservai nel suo lento recupero, senza dire una parola, ondeggiando come un pendolo nell’attesa che dicesse qualcosa di concreto, scrutandolo in quella pulizia del viso non dissimile da quella dei gatti. Gli donai quel tempo affinché potessi io stessa capire il suo livello di intelligenza, ascoltando le sue parole con sincera curiosità.

    "Ok, lo ammetto, non mi aspettavo che quel tuo colpo portasse così tanti problemi con se. Ma sono a posto, quindi proseguiamo!"

    Quell’affermazione fece aggrottare la fronte per una buona manciata di secondi e alimentò i secondi di una pausa vocale non indifferente. La risposta non sopraggiunse subito, o almeno non prima di aver sparso sguardi a destra e a manca per stabilire un’idea dell’intera situazione, dividendo l’attenzione non solo su possibili trabocchetti ma sul nugolo di insetti liberati per confondere lo shinobi. Sembravano decisamente meno numerosi rispetto a quelli che mi aspettavo, ma una fetta considerevole era ancora in vita: gli altri giacevano a terra privi di energie, alcuni sfigurati, altri completamente tranciati nel mezzo, altri ancora riversi nei loro ultimi istanti di vita. Gli spasmi delle loro zampe e delle ali mi riportò a quel giovane poco distante da me e lì finalmente aprì le labbra, intingendo la voce di venature metalliche.

    In un mondo come questo non puoi permetterti il lusso di aspettarti che qualcuno ci vada leggero con te.

    Gli insetti ancora vivi non si posarono su alcuna superficie nei paraggi ma volteggiarono con traiettorie differenti a seconda delle loro posizioni, virando leggeri fino a sopra la mia testa, accumulandosi in un corposo costrutto sferico e nero che il giovane shinobi avrebbe potuto chiaramente notare. Il ronzio da loro prodotto non era che il canto della loro conclamata ingordigia: incarnavano il peccato della gola forse più degli umani, in quanto la ricerca di nutrimento di qualità era alla base stessa della loro sopravvivenza e non avevano timore di dimostrarlo, proprio perché la paura non era un elemento da loro conosciuto. Rimasero sospesi in quel coagulo perfettamente centrato sopra la mia ombra, mentre il giovane shinobi s’apprestava a continuare la sua strategia per abbattermi o quantomeno per dimostrare la forza necessaria a ottenere il mio rispetto e una qualche collaborazione. Più quel test andava avanti nel tempo e più mi chiedevo se collaborare ad una cosa del genere potesse giovarmi a qualcosa, ma misi da parte lo scetticismo quando notai le bestie leonine prendere forma e compattezza attraverso la sabbia del posto. Non c’era poi così tanto da riflettere, le opzioni erano realmente poche, tre per la precisione: fuggire in groppa ad uno di quei leoni, attaccarmi con essi o rubare la mia attenzione per dare sfoggio di un’altra abilità e andare per addizione. Nel momento in cui li vidi prendere sempre più velocità grazie alle loro zampe, la prima opzione crollò e così anche le tante risposte che avrei potuto mettere in atto per fermare quella fuga; intrecciai le dita sul fondoschiena e arricciai il naso, consapevole di dover reagire alla svelta, ma la comparsa di una terza presenza mutò lo scenario in una maniera che mai mi sarei aspettata e influenzò persino l’agire dei leoni, che indugiarono sui loro passi come cani richiamati dal fischio del loro padrone durante una caccia alla volpe.

    "Kyoshi! Cosa stai facendo!?"

    La silhouette snella della nuova arrivata si stagliava su una nuvola di sabbia che catturò la mia curiosità. La ragazza era una ovvia conoscenza del giovane e recava non solo il coprifronte della Sabbia con se, ma anche un grosso contenitore a forma di giara tipico degli shinobi di quella zona. Ebbi un istante per riversare il mio sguardo indagatore sull’espressione -decisamente poco entusiasta – che si tratteggiò sulla faccia del ragazzo, interrogandomi su quanto potesse valere la vita di quella ragazza e su quale rapporto li legasse. Fu lì che mi venne un’idea decisamente anticonvenzionale, ma che avrebbe mostrato più delle parole quanto forte fosse la volontà di Kyoshi nel riconquistare il frammento della propria identità che gli era stato portato via. In risposta ai leoni, l’agglomerato di insetti si sarebbe scomposto in quattro estroflessioni molli aventi quasi l’aspetto di tentacoli, calando perpendicolarmente per frapporsi tra me e i presenti ma senza l’intento di fare da egida. Diversamente avrei sfruttato quel momento per richiamare tempestivamente una minuscola briciola del potere detenuto in corpo e impastarla per trasmetterla verso la nuova arrivata sotto forma di un’onda paralizzante attraverso uno scambio fugace di sguardi. I muscoli le si sarebbero irrigiditi drasticamente e il panico avrebbe fatto breccia nella sua testa come un dardo infetto nella carne, rendendola una calda statua col peso del marmo.

    "N… non riesc… Kyoshi, c-che sta su… succedendo?"

    Concessi al ragazzo il tempo per decifrare quell’affermazione frammentata, mirando a disfarmi dei leoni tramite le fruste di insetti che si sarebbero mossi come nastri nel pieno di una danza artistica. Tentai di fermare il loro incedere facendo sì che ogni colpo di frusta fendesse lo spazio dall’alto al basso, mirando nel pieno delle fronti di ognuna delle bestie e privandole anche di energie magiche nel caso in cui ne avessero a loro disposizione. Attimi dopo, nemmeno la mia ombra sarebbe rimasta in quel campo poiché mi sarei fusa quanto più velocemente possibile alla sabbia e come una talpa mi sarei recata velocemente verso la posizione della ragazza per comparire alle spalle della sua ombra, manifestando il mio interesse a usarla per quel test e facendo valere la nomea di “pericolosa criminale” che aveva contribuito a emanare il verdetto che mi vedeva esiliata.

    E’ il momento di vedere cosa sei veramente disposto a mettere in discussione.

    Emersi dalla sabbia come una bestia famelica, il corpo non era più quello di una dodicenne ma di una donna matura di una certa stazza, ingigantita dalla voluminosità delle vesti. Con il beneficio del legame di sangue stretto con quel traditore di un padre dei rospi sarei svanita nuovamente, non nel suolo ma bensì nell’ombra della dama sospesa sulla sua nuvoletta, assumendo il controllo di un corpo che non conoscevo.


    Riassunto Azioni


    AZIONI

    ▲Paralisi - Su Izumi
    ▲Formazione affusolata - 4 fruste*20 insetti
    ▲Assimilazione di Tutto il Creato: Tecnica della Prevenzione dell’Attacco
    ▲Tecnica della Manipolazione dell’Ombra del Rospo - Su Izumi

    parametri

    Resistenza: 801
    Stamina: 954-1-8-25-8=912

    Maestrie e Abilità

    M.{Combattente ad alta Tossicità Liv. I}
    M.{Chakra Possente Liv. II}
    L.{Farmacista - Conoscenze farmacologiche acquisite}
    L.{Chiropratico - Conoscenze anatomiche acquisite}

    equipaggiamento
    [Filo spinato]*30mt
    [Uchiha shuriken]*5
    [Fori d'aria di Zaku [Indossati]]*2
    [Amplificatore di Dosu [indossato]]
    Kobashot (Medio) - Sigillato nel Rotolo grande
    .:Ombrello Ninja da Combattimento:. (Abnorme) - Sigillato nel Rotolo grande
    [Rotolo di tessuto]*1

    Consumabili
    - Borsello porta armi
    [Carta bomba]*5 - Borsello porta armi
    [Tonico da guerra]*4 - Borsello porta armi
    [Tonico coagulante]*5 - Borsello porta armi
    [Sonnifero (Dose fumogena)]*3 - Borsello porta armi

    Conoscenze
    {Conoscenze Orientative e geografiche Liv. I}
    {Conoscenze Naturalistiche Liv. II}
    {Oratorie e Popolari Liv. II}

    note

    - Monocolo Fotografico - Occhio Dx
    - Maschera subacquea (indossata)


    Edited by Yama™ - 18/1/2023, 08:08
     
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    Edited by sundavr - 28/1/2023, 09:01
     
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