Addestramento Speciale

Echtelion vs ???

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    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

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    ◊ Capitolo I - Addestramento Speciale

    Scheda Privata - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato
    Kirigakure - 10.30 am - Campo d'Addestramento

    T5DI65
    La fitta nebbia mattutina stava lentamente lasciando spazio ad un timido ma piacevole sole autunnale.
    La fresca brezza della mattina stava soffiando via verso est l'umidità della notte, e mentre uscivo di casa in fretta e furia, perché in ritardo per l'appuntamento, mi soffermai a osservare il meraviglioso lago Ibuse davanti al quale stavo passando; un meraviglioso specchio d'acqua scura e profonda, dimora delle salamandre nere di Kiri.
    La sera precedente avevo ricevuto una comunicazione da parte del mio caposquadra, comunicazione nella quale mi notificava che il giorno seguente mi sarei dovuto incontrare con un chunin presso il campo di addestramento vicino al cancello ovest del villaggio, per un allenamento speciale.
    Conoscevo bene quel posto, poiché mi ci ero recato di recente, poco più di una settimana prima, e avevo ingaggiato un duello amichevole con quel tale di Hekisui, Genma, un ragazzo schivo e di difficile comprensione...a ogni modo ne ero uscito vittorioso per la sua resa, e questo mi bastava; ancora non sapevo che il destino mi avrebbe condotto nuovamente sulla strada di Genma durante una missione della quale sarei stato messo a conoscenza di li a pochi giorni, e che mi avrebbe condotto lontano, nella terra del Fuoco.


    Oath gravava pesante sulla mia schiena, ma ormai il suo peso mi era indifferente, poichè mi ero abituato a bilanciare il corpo in maniera tale da non perdere l'equilibrio alzandomi o sedendomi con essa agganciata; ero anche diventato abile nel maneggiarla con una mano sola, cosa che risultava molto utile se nella sinistra dovevo impugnare qualcos'altro.
    Affrettai il mio passo, e dopo aver attraversato il mercato centrale ed essere passato davanti al grande ospedale principale del villaggio, giunsi finalmente al luogo designato per l'incontro, un enorme campo di allenamento in terra battuta, con qualche albero decorativo e alcune rocce, contenuto tutto dentro ad un alto muro perimetrale, atto a non far "fuoriuscire" indesideratamente dei jutsu dal campo pratica.
    Mi guardai attorno, ma non vidi nessuno che potesse assomigliare a un chunin, gli unici altri presenti erano degli addetti ai lavori con casacca catarifrangente, intenti a sistemare i danni che qualcuno aveva causato a uno dei muri perimetrali, e un gruppo di studenti intenti a scagliare degli shuriken contro un albero assieme al loro maestro, che stava sgridando uno di essi poiché, a quanto pareva, non ne aveva messo a segno neppure uno. Osservando quel bambino mi ricordai dei miei anni all'accademia, e di come più di una volta avessi pensato di mollare tutto a causa della mia totale incapacità di utilizzare le arti magiche in qualsiasi loro forma, neppure una stupida sostituzione ero stato in grado di compiere, nemmeno dopo cinquanta tentativi.
    Poi si scoprì il motivo, e cioè che ero inadatto al ninjutsu o al genjutsu a livello genetico, e non era una questione d'impegno personale.
    Dei mesi che ho impegnato nell'addestramento con la spada ho perso ormai il conto dopo i due anni, Maneggiavo Oath come se per peso e comodità fosse una semplice wakizashi, con essa ero riuscito finalmente a dare il meglio di me, diventando il miglior spadaccino della mia classe prima della promozione, e poi della mia squadra dopo la promozione a Genin, ma la strada per diventare il migliore era ancora estremamente lunga, e sarebbe dovuta passare inevitabilmente attraverso un test ben più ostico.

    La via della spada non era stato l'unico mio impegno negli ultimi anni, giacché attraverso lo studio della storia, e di coloro che prima di me avevano sperimentato l'incapacità di utilizzare il chakra, avevo intrapreso un percorso personale di allenamento fisico al limite della tortura, con estenuanti sessioni di combattimento e addestramento in palestra, nonché un profondo lavoro di meditazione e accrescimento spirituale. Questo percorso mi aveva poi condotto a risvegliare un abilità latente che pochissimi individui anche solo conoscono, la "Via delle Otto Porte", un abilità il cui più leggendario degli utilizzatori fù Gai Maito, considerato ai suoi tempi una leggenda delle arti marziali.
    Sebbene non ambissi a diventare un artista marziale, ma uno spadaccino, compresi presto che questa abilità mi dava gli strumenti per un nuovo livello di combattimento, la fusione del kenjutsu con l'Hachimon Tonkou dava vita a uno stile di combattimento unico e formidabile, ma a un prezzo non indifferente.
    Per ogni "Porta" che riuscivo a risvegliare, c'era un prezzo da pagare, e il prezzo diventava sempre più caro all'aumentare del numero di porte che aprivo, fino ad arrivare al limite umano nulla può trascendere, la morte.
    Mi appoggiai dunque a uno dei muri perimetrali e attesi l'arrivo del graduato che stavo aspettando, non sapendo che faccia avesse, nè se fosse uomo o donna non potevo che attendere.

    ◊ Resistenza 1100
    ◊ Stamina 50
    ◊ Equipaggiamento
    - Oath
    - Nightfall
    - Shuriken del Vento Demoniaco
    ◊ Conoscenze
    - Orientative e Geografiche III
    - Storiche III
    ◊ Maestrie
    - Kenjutsu [Combattente Armato II]
    - Furtività Massima [Guerriero Invisibile Lv.I]
    ◊ Bonus/Malus Attivi
    - Il danno dell'arma avrà un bonus di +10 [Kenjutsu]
    - La riuscita degli attacchi portati con qualsiasi "Arma da Taglio" godrà di un bonus pari a +20 [Kenjutsu]
    - Attacchi di armi in grado di arrecare malus e/o sanguinamenti tramite il lancio dado lo faranno senza il lancio [Kenjutsu]
    - +25 punti in una e una sola azione dell'utilizzatore, specificata come furtiva e solamente se il bersaglio non conosca già l'ubicazione dello shinobi [Furtività Massima]
    - L'utente riesce a non far rumore per farsi scovare dal nemico [Furtività Massima]
    --------------------------------------------------- »
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    Narrato - >Parlato Fuyusumi - "Pensato"




    Nebbia, la solita vecchia nebbia di Kiri, abituarsi ad essa, per un ninja del villaggio, non è qualcosa di troppo difficile, un naturale processo al quale il corpo è sottoposto dalla nascita. Fuyusumi non ne era infastidita già da troppi anni, anzi, con il tempo aveva imparato che il suo pallido corpo si sposava in maniera perfetta al colore della nebbia, fondendosi ad esso in un naturale abbraccio, quello che ormai non poteva ricevere dai suoi cari, ormai da fin troppo tempo. Il ricordo dei giorni che furono, la tipica nostalgia che ti sommerge quando il tuo pensiero va alla dolcissima infanzia. Tutto ciò, nel suo caso, era collegato ai primi anni da ninja, lei, una dodicenne appena uscita dall’accademia del villaggio, ancora ignara dei veri pericoli che il mondo poteva presentarle davanti, i suoi compagni, altrettanto ingenui ma che da lì a poco non se lo sarebbero più potuti permettere…

    I capelli arruffati erano stati racchiusi in una lunga coda, l’aria umida del villaggio tendeva ad elettrizzarli e quindi lei per praticità tendeva a legarli, a volte in una treccia o, quando il tempo a disposizione non era tanto, in una rapida coda di cavallo, il suo maestro le aveva ripetuto più volte di tagliarli o quantomeno legarli meglio, ma lei non aveva mai rinunciato ai due ciuffi che gli contornavano il viso, ed ogni tanto nascondevano le due vistose cicatrici sulle guance. Non che se ne vergognasse, sia chiaro, era una kunoichi dal carattere forte e ruvido, una montagna dura da scalare per chiunque avesse voluto ferirla psicologicamente.

    Uno sguardo, rapido, fugace e abitudinario alla foto del suo vecchio team, guardare quegli occhi la faceva soffrire un tempo, ora le provocava un sorriso, ovviamente triste. Chiuse la porta di casa in poco tempo ed uscì dal suo palazzo. Viveva in una zona con molte abitazioni singole, dei monolocali poco abitati, adatti a persone che preferivano passare la maggior parte delle loro giornate al di fuori della propria dimora. Quella fresca mattina aveva un appuntamento, non sapeva molto del ninja con il quale si sarebbe dovuta scontrare ma le avevano riferito che fosse un tipo poco incline al preoccuparsi per l’incolumità dei suoi colleghi e che spesso si faceva vincere dalla rabbia e dai sentimenti forti, insomma, l’esatto opposto della giovane chunin della nebbia.

    Non lasciava trasparire molte emozioni, era stata addestrata a questo preciso scopo, permettersi emozioni particolari in combattimento, lasciarsi trasportare e vincere da essere poteva segnare il confine tra la vita e la morte, lo aveva imparato a sue spese, nonostante avessero tentato di avvisarla molte volte. Così lontani, ma forse così vicini, di solito descrizioni simili ben si addicono a personalità che tendono ad umiliare il prossimo, a dimostrare la propria schiacciante superiorità in combattimento ed ormai da qualche anno Fuyusumi era diventata esattamente quel tipo di persona.

    Il punto d’incontro era uno dei tanti campi di Kiri, aveva insistito per evitare un campo con fonti d’acqua, per lei sarebbe stato un grande vantaggio, mentre le era stato riferito che il suo avversario non possedesse il chakra suiton. Arrivata sul posto non vide molte persone, oltre a qualche addetto ai lavori, quindi si rivolse spedita verso un giovane ragazzo di bell’aspetto, alto e muscoloso, con due spade.

    “Credo non ci siano dubbi…”

    Si avvicinò mentre controllava su un foglio stropicciato quale fosse il nome del ragazzo

    >Ect..Ehc.Echtlion, dico bene? Certo che hai un nome complicato...

    Attese la risposta alla sua domanda mentre sfoggiava un abbastanza annoiato sguardo di sfida, era palese che non fosse lì per voglia di sfida ma per senso del dovere, o forse per fare un favore ad un amico, chi avrebbe potuto dirlo.

    Si spostò verso il centro dell’arena dopo aver fatto velocemente cenno agli addetti ai lavori di spostarsi, uno scontro stava per iniziare.

    >Ti aspetto, mostrami queste grandi capacità…








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    AZIONI
    Scrivete qui

    PARAMETRI
    Resistenza:300
    Stamina:600

    MAESTRIE
    I Livello: Apprendista dell'Acqua
    II Livello: Adepto dello Hyoton

    EQUIP
    Kunai x5

    CONSUMABILI
    //

    CONOSCENZE
    tecniche e del chakra III

    NOTE
    Scrivete qui
     
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    ◊ Capitolo II -Ferita

    Scheda Privata - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato
    Kirigakure - 10.45 am - Campo d'Addestramento

    T5DI65
    Non dovetti aspettare poi molto in effetti, poichè dopo appena dieci minuti circa, una bellissima giovane donna dai capelli castani ed arruffati, racchiusi in una lunga treccia portata dietro la schiena, entrò dal cancello principale del campo perimetrale senza fare alcun rumore, io me ne accorsi solo poichè guardavo nella sua direzione in quel preciso istante, aveva un passo molto leggero.
    Indossava il copri fronte del villaggio ed un abbigliamento militare, dunque era una kunoichi in servizio, e considerato che si stava dirigendo verso di me a passo costante, non ebbi dubbi sul fatto che fosse lei il chunin che stavo aspettando.
    Man mano che si avvicinava sempre di più, potevo notare sempre più dettagli del suo essere, come la sfumatura chiara dei capelli, o il colore dei suoi occhi, di un verde intenso, o ancora due cicatrici sotto gli occhi, all'altezza delle guance, coperte a momenti alterni dallo svolazzare delle sue ciocche di capelli sfuggiti alla treccia, o liberatisi a causa del leggero vento di quella mattina.
    Aveva forse la mia età, o poco meno, difficile dirlo, ma la sua voce, quando mi parlò, tradì un età sicuramente inferiore ai 27 anni.
    Non appena mi fù vicina, mi scostai dal muro e raddrizzai la schiena, in segno di rispetto per un superiore di grado.

    «Ect..Ehc.Echtlion, dico bene? Certo che hai un nome complicato...»

    «Echtelion signora, con la "e"; capisco la difficoltà, è un nome sanzanita...vengo dal Continente Meridionale, come posso chiamarla?»

    Ella non sembrava particolarmente contenta di trovarsi li, probabilmente allenare un genin era una patata bollente che i chunin si passavano nella speranza che non toccasse mai a loro; questo mi diede la carica e la determinazione per dimostrare alla kunoichi che quello che stavamo facendo non era tempo sprecato, almeno per me non lo era di certo.
    Non mi era ancora capitato di poter dare sfogo a tutte le mie abilità in un duello amichevole, contro Genma mi ero dovuto trattenere non poco, e i fantocci d'allenamento non sono particolarmente abili nel rispondere o parare i colpi, un chunin era un avversario perfetto da questo punto di vista.
    Mi fece cenno di seguirla, e ci portammo entrambi al centro del quadrato di terra protetta, mentre gli addetti ai lavori abbandonavano la zona dopo un cenno della chunin, il combattimento stava per avere inizio.

    «Ti aspetto, mostrami queste grandi capacità…»

    «Mhmmm bene... se lei è d'accordo allora, salterei il riscaldamento...»

    Normalmente non avrei mai cominciato un duello amichevole in quel modo, anzì forse non serei mai arrivato a tanto, ma la chunin era li per testarmi, probabilmente, e non potevo in alcun modo rischiare di apparire inadatto al mio ruolo, desideravo una promozione così tanto che avrei fatto carte false per ottenerla, la strada che mi separava dal mio obbiettivo era lunga e in salita, ma ero certo che con un impegno costante, allenamenti intensivi e una mente ferma, non c'era niente che mi potesse tenermi lontano da esso.
    Portai il braccio destro dietro la mia spalla sinistra, afferrando con forza Oath; la spada che normalmente utilizzo solo come "ultima risorsa" oggi sarebbe stata la protagonista del combattimento, 25kg di puro acciaio kiriano e argento delle Isole Cremisi, uniti in un arma di eccellente fattura, uno spadone a croce simbolo della mia famiglia.
    Quando afferrai l'elsa della spada, contrassi i muscoli volontari di tutto il corpo, iniettando nella mia colonna vertebrale una forte quantità di energia spirituale, abbastanza da arrivare fino al midollo spinale, luogo in cui si trovava lam quarta delle otto porte del chakra, i punti del sistema circolatorio del chakra che limitano l'afflusso di enerigia spirituale nel corpo di un essere umano; io intendevo rimuovere quel limite.
    SMloPO

    «QUARTA PORTA !!!!»


    Urlai, e la terra attorno a noi cominciò a tremare, un enorme flusso di energia spirituale cominciò a vorticare attorno a me, la pelle del mio corpo divenne improvvisamente più scura, le mie pupille si dilatarono come fossi sotto eroina, e una forte corrente d'aria ascendentesi sprigionò sotto i miei piedi, sollevando l'erba e scagliando via i piccoli sassi che avevo attorno.
    Stavo rilasciando tutta la potenza di cui ero capace, ed in un istante, quando sentii di essere all'apice della saturazione di chakra nel mio midollo spinale, rilasciai.

    «SHŌMON !!!»


    Un esplosione di energia pervase le vicinanze, gli alberi cominciarono a scuotersi, e la polvere cominciò a sollevarsi da terra, mentre stringevo nella destra l'elsa di Oath, con tutta la nuova forza che avevo ottenuto.
    Sentivo di poter abbattere una montagna con un pugno, e correre talmente veloce da superare la velocità del suono, e in effetti di quest'ultima ne ero capace.
    Alla kunoichi sarebbe sembrato come un teletrasporto, ma in realtà tentai di scattare verso di lei così velocemente da non farle rendere conto di niente, mentre Oath adesso non era più dietro la schiena, ma sguainata e pronta a combattere nella mia mano destra.
    Tuttavia non fù con lei che avrei cominciato, lo scatto portato alla velocità del suono sarebbe stato seguito da un colpo con il braccio teso diretto al suo collo, così da scagliarla quanto più distante possibile e continuare con la mia offensiva.
    Qualora vi fossi riuscito, Oath sarebbe diventata la protagonista dell'attacco, attacco che si sarebbe evoluto sotto forma di diversi colpi al petto della kunoichi, quattro per la precisione, portati tutti ad altissima velocità e con l'obbiettivo di ferirla non troppo gravemente.
    Avrei cominciato con un colpo di rovescio al petto, seguito da un dritto sgualembrato e poi da un altro rovescio alla gamba sinistra, per terminare con un ridoppio ascendente nello stesso punto dove avevo cominciato la combo di colpi.
    Se anche questo attacco fosse stato efficace, a quel punto avrei tentato di ultimare la combo con un ultimo pungo serrato con la mano libera, la stessa del Lariat, carico di tutta la potenza che la Quarta Porta mi conferisce, portato dritto al viso, per scagliare la Kunoichi lontano abbastanza da frastornarla e renderle difficile una controffensiva efficace.


    ◊ Resistenza 1375-155 = 1220
    ◊ Stamina 50
    ◊ Equipaggiamento
    - Oath
    - Nightfall
    - Shuriken del Vento Demoniaco
    ◊ Conoscenze
    - Orientative e Geografiche III
    - Storiche III
    ◊ Maestrie
    - Kenjutsu [Combattente Armato II]
    - Furtività Massima [Guerriero Invisibile Lv.I]
    ◊ Bonus/Malus Attivi
    - Il danno dell'arma avrà un bonus di +10 [Kenjutsu]
    - La riuscita degli attacchi portati con qualsiasi "Arma da Taglio" godrà di un bonus pari a +20 [Kenjutsu]
    - Attacchi di armi in grado di arrecare malus e/o sanguinamenti tramite il lancio dado lo faranno senza il lancio [Kenjutsu]
    - +25 punti in una e una sola azione dell'utilizzatore, specificata come furtiva e solamente se il bersaglio non conosca già l'ubicazione dello shinobi [Furtività Massima]
    - L'utente riesce a non far rumore per farsi scovare dal nemico [Furtività Massima]

    ◊Quarta Porta
    - Ogni colpo fisico effettuato con questa porta attiva, provocherà fratture (con i dovuti malus) a chi viene colpito e possiede meno di 70 punti Resistenza
    --------------------------------------------------- »
    Azioni
    ◊ Apertura della Quarta Porta - Ferita [75]
    ◊ Lariat [35]
    ◊ Lame Concatenate [Con bonus del Kenjutsu] [35]
    ◊ Pugno di Arhat [10]



    Le nuove stat le puoi vedere nello specchietto in scheda

     
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    Narrato - >Parlato Fuyusumi - "Pensato"




    Fuyusumi si affrettò a correggere il nome segnato sul foglietto, per poi riporlo nel taschino posteriore del pantalone della sua tuta. Dopo aver guadagnato il centro dell’arena ed atteso che tutti i non coinvolti con lo scontro lasciassero il luogo, invitò il genin a mostrarle le sue capacità, ricevendo la risposta che si aspettava. Da come le era stato descritto non si aspettava di incontrare qualcuno che usasse mezze misure, non sapeva molto dei suoi poteri ma poteva immaginare una buona abilità nel combattimento con la spada anche se i dubbi sul suo effettivo valore erano presenti nella sua mente

    “Ad occhio e croce direi che siamo coetanei, è strano che qualcuno sia ancora un genin superati i venti anni, è anche vero che ognuno ha la sua storia e probabilmente lui avrà preso parte a poche missioni, mettendosi poche volte in mostra…”

    Non ci fu molto spazio per lasciarsi ai pensieri e ai dubbi. Lo sfidante assunse una posizione di carica quasi, come se stesse concentrando tutti i muscoli del suo corpo preparandoli ad un grande sforzo, Fuyusumi lo osservava incuriosita, salvo poi restare piacevolmente sorpresa negli istanti successivi. Con la spada nel pugno e gli occhi concentrati in un punto fisso nel vuoto, il ragazzo urlò “quarta porta”. Gli occhi chiari della kunoichi si assottigliarono, conosceva quell’abilità, sapeva benissimo quanto fosse difficile padroneggiarla e quanto fosse altrettanto arduo combatterla, oltrepassare i limiti del proprio corpo per raggiungere e forse superare le capacità fisiche di un essere umano. Non a caso era una tecnica proibita…

    “Può aprire le otto porte? Questo era un dettaglio che si sono fatti sfuggire…”

    Lo spadaccino sollevò un gran polvere ed un’onda di energia si sprigionò nell’aria spostando oggetti non troppo pesanti e forse rovinando già parte del lavoro dei poveri operai che stavano sistemando l’arena. Osservando il volto del ragazzo, egli sembrava ebbro del suo nuovo potere, probabilmente sicuro che quest’ultimo fosse sufficiente per colmare le differenze tra lui e la sua superiore. E forse non aveva tutti i torti. Bastò un solo e rapidissimo scatto del genin per far capire che non fosse un avversario da sottovalutare, Fuyusumi ne aveva affrontati di nemici, e nonostante ammirasse le capacità del suo avversario, non gli avrebbe mai dato modo di capirlo, almeno non per sua ammissione.

    >Non entusiasmarti troppo, ti vedo!

    Le parole della giovane furono contemporanee al tentativo di attacco del suo sfidante. Il lariat era una tecnica basilare ma molto insidiosa, se utilizzata da ninja aventi un’incredibile forza fisica poteva anche risultare fatale, non poteva rischiare troppo, così decise di fare in modo di allontanare il più possibile la minaccia, la tecnica del “palmo acquatico” era forse quella più adatta di cui disponeva. Contrappose il suo braccio pregno di chakra suiton all’arto dell’avversario, provocando una fuoriuscita d’acqua dal palmo della sua mano che scaraventò il nemico a circa cinque metri di distanza, inzuppandone al contempo gli abiti.

    La bocca della ragazza fece per muoversi, nel tentativo di dire qualcosa, ma lo spadaccino non fece passare che qualche istante tra la caduta e la sua offensiva successiva, questa volta portata con l’ausilio dello spadone che impugnava nella mano destra. Questa volta non poteva rischiare in alcun modo di lasciare il corpo scoperto, la lama di quella spada era decisamente affilata e lui sembrava maneggiarla con grandissima abilità. Decise quindi di ricorrere alla sua innata, la più famosa del villaggio probabilmente: lo Hyoton.
    Fuyusumi era una dei tanti esponenti del risorto clan Yuki, il suo controllo sul ghiaccio era di ottimo livello, ancora lontano da quello dei suoi superiori, distante dalla perfezione ma non per questo di poco conto. Una rapida imposizione delle mani ed in pochi istanti il gelido chakra fuoriuscì dal suo corpo congelando le molecole d’acqua presenti attorno ad esso, creando una barriera di solido e spesso ghiaccio che la copriva a trecentosessanta gradi. Le offensive concatenate del giovane spadaccino si abbatterono inesorabili sulla scivolosa cupola, scalfendola con i primi colpi, salvo poi distruggerla con gli ulti colpi della combinazione. Il suo attacco aveva creato una specie di disegno a forma del numero otto, con la parte inferiore disegnata sulla parete di ghiaccio e quella superiore che aveva colpito il seno della giovane kunoichi, cogliendola di sorpresa. Il vestito risultò in parte stracciato, seguendo i movimenti della lama e poco sotto le clavicole comparve un taglio profondo, dipinto del rosso sangue della giovane. I denti digrignarono per non far fuoriuscire alcun urlo di dolore, il colpo in sé non era stato particolarmente doloroso ma la ferita, se non curata subito, avrebbe potuto destare preoccupazione.

    Echtelion non sembrava comunque soddisfatto e continuò l’offensiva mirando al volto della ragazza con un pugno, prontamente bloccato allo stesso modo di pochi istanti prima, un palmo d’acqua che spinse via il giovane.

    >Mi dispiace ma ho già troppe cicatrici sul mio bel faccino!

    La rabbia per aver calcolato male le sue contromosse stava invadendo la sua mente ma la consapevolezza del suo ruolo riuscì a riportarla alla calma.

    >Te la cavi per essere un genin, ma fossi in te non farei unicamente affidamento sulle otto porte, dovrebbero essere la tua ultima risorsa…

    Il tono era calmo, pacato, non celava un’aria di superiorità sembrando quindi la “ramanzina” di un professore, d’altronde era quello il suo ruolo. Passarono pochi istanti, durante i quali la ragazza osservò il taglio sopra il suo seno

    “Ecco un’altra inutile cicatrice, speriamo almeno mi stia bene in intimo”

    Dopo questo inutile pensiero, tornò con l’attenzione allo scontro, non si sarebbe fatta pregare più di tanto, avrebbe utilizzato una tecnica di alto livello, conosciuta come parte fondamentale del repertorio del leggendario secondo Hokage. Impastò il chakra mentre la sola mano destra avrebbe composto il sigillo del serpente. Imponendo le mani d’avanti avrebbe scatenato con furia il suo chakra acquatico creando dapprima un vortice che si sarebbe poi evoluto in uno tsunami, il quale avrebbe inondato la quasi totalità dell’arena d’addestramento, rendendolo un utile specchio d’acqua e travolgendo il suo avversario, una situazione che l’avrebbe portata in netto vantaggio quindi. Successivamente, prima di prodigarsi verso la prossima offensiva, avrebbe utilizzato la particolarità del suo chakra acquatico per lenire la profonda ferita sul petto, tentando di evitare un suo eventuale peggioramento. Infine si sarebbe scagliata ad altissima velocità contro il suo avversario concentrando il chakra gelido nelle sue mani dalle quali, una volta raggiunta la minima distanza necessaria, avrebbe scagliato contro il genin due spade di ghiaccio, dirette una al braccio destro e l’altra al braccio sinistro.






    image


    AZIONI
    Difesa:
    Palmo Acquatico
    Barriera glaciale
    Palmo acquatico
    Attacco:
    Tsunami travolgente
    Idratazione su ferita
    Spada di ghiaccio x2

    PARAMETRI
    Resistenza:300-33=267
    Stamina:600-5-5-25-10-30-8-8= 509

    MAESTRIE
    I Livello: Apprendista dell'Acqua
    II Livello: Adepto dello Hyoton

    EQUIP
    Kunai x5

    CONSUMABILI
    //

    CONOSCENZE
    tecniche e del chakra III

    NOTE
    Scrivete qui


    CITAZIONE
    Attacco Echtelion:
    Quarta porta riesce a priori
    Lariat Scontro
    Lame Concatenate Scontro
    Pugno di Arhhat Scontro

    Difesa Fuyusumi:
    Palmo Acquatico Scontro
    Barriera Glaciale (Hyōgan Dōmu) Scontro
    Palmo acquatico Scontro

    Note: come citato nella tecnica: il palmo acquatico se riesce permette di contrastare attacchi fisici e allontanare i nemici travolti a 5 metri dall’utilizzatore, vincendo lo scontro

    Danni da scontri:
    Ecthelion: //
    Fuyusumi: [(66+10+17+40+30(d20=20)+17)-(62+80+20+5)]=13 + 20 (sanguinamento ferita profonda)

    Note: Malus di 10 sull'agilità per i prossimi 2 turni per Echtelion
    Malus azioni fisiche con parte sinistra superiore del corpo per fratture alle costole, -20 riuscita ninjutsu con sigilli che coinvolgono la parte sinistra del corpo per Fuyusumi

    Commenti: salvo qualche errore come "che mi potesse tenermi lontano da esso" buona ruolata, ora tocca a te.


    Edited by Caliburnyth - 11/11/2022, 14:08
     
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    ◊ Capitolo III -Ice Ice Baby

    Scheda Privata - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato
    Kirigakure - 11 am - Campo d'Addestramento

    T5DI65
    I n battito di palpebre le fui addosso, il mio braccio teso e rigido pronto a incontrare il suo collo sprovvisto di protezione incontrò però l'opposizione dell'acqua scaturita del suo palmo, in qualche modo la sua prontezza di riflessi fù tale da permetterle di anticipare il mio attacco, e riversare su di me un gelido getto d'acqua.

    «Non entusiasmarti troppo, ti vedo!»

    Fui pervaso da un getto d'acqua particolarmente fredda, che mi travolse al petto e mi scaraventò qualche metro alle mie spalle, facendomi battere la schiena sul freddo terreno polveroso del campo d'allenamento, ora lievemente bagnato.
    La Kunoichi era stata rapida ed elegantemente precisa, ma non attesi nemmeno un istante in più, e le fui di nuovo ad un palmo dal viso, questa volta con la spada pronta all'uso.
    Essa si circondò rapidamente di un sarcofago di ghiaccio, una tecnica che non avevo mai visto utilizzare, seppur fossi a conoscenza che vi erano alcuni individui nel villaggio in grado di congelare l'acqua, per trasformare il ghiaccio in una temibile arma offensiva, ma anche in portentose difese fisiche.

    «Ghiaccio...affascinante...»

    La mia lama si mosse vorace e rapida, prima scalfendo solo in superficie il sarcofago gelido, e poi penetrando dentro, fino a raggiungere il petto della giovane dai capelli castani; potei percepire sull'elsa della spada il perforamento della sua carne, anche se solo superficialmente, ed il rumore dei vestiti che si strappavano per il taglio me lo confermò poi, prima di avere un feedback visivo una volta che il sarcofago di ghiaccio andò in frantumi, sotto il peso del mio acciaio e del mio argento, finendo per sciogliersi poco tomo ed unirsi alla polverosa terra sotto i nostri piedi.
    Ella non sembrava particolarmente scossa dal mio attacco, forse non si aspettava qualcuno di così veloce, però ero certo che avesse ancora diversi assi nella manica da sfoderare, dopo tutto era una chunin, e anche particolarmente dotata nelle arti magiche a quanto pareva.
    Il mio pugno sinistro si irrigidì molto, e quando fui a pochi centimetri dal suo viso, ormai convinto di averla colpita, sentii nuovamente quell'acqua gelida colpirmi il petto, scaraventandomi al punto di partenza della mia offensiva.
    Era chiaro che la giovane fosse esperta nell'uso dell'acqua e anche dell'elemento ghiaccio, armi che potevano rivelarsi letali nelle mani giuste.
    Avrei fatto fatica a difendermi dall'acqua, ma il ghiaccio era gestibile, essendo qualcosa di tangibile, e quindi di tagliabile, nei miei limiti.

    «Te la cavi per essere un genin, ma fossi in te non farei unicamente affidamento sulle otto porte, dovrebbero essere la tua ultima risorsa…»

    «Usarle spinge il corpo fino al suo limite estremo, donano una forza impareggiabile, ma il prezzo è caro, anche ora lo sento...»

    Ed era la pura verità, aprire le Porte del Chakra dona una forza e un agilità non raggiungibili da un comune essere umano, non importa quanto allenato, ma il prezzo che chiedono in cambio è caro, carissimo, e aumenta sempre di più a ogni nuova soglia raggiunta, finendo per esigere il prezzo finale.
    L'unico modo per contrastare gli effetti negativi della tecnica è quello di allenare il corpo costantemente, per acclimatarlo all'utilizzo della tecnica e per attutire il contraccolpo fisico che avviene una volta che la Porta si chiude.
    Già il quel momento potevo sentire i muscoli del corpo che si frantumavano e si contorcevano, creando un dolore ancora lieve, ma già presente...il peggio sarebbe arrivato di li a poche decine di minuti, quando i muscoli volontari dei miei arti avrebbero cominciato a irrigidirsi, fino a causarmi dei crampi molto dolorosi.
    Il momento peggiore è sempre quello in cui la porta si chiude, poiché i benefici fisici spariscono, e rimangono solo le ferite, ferite che richiedono più o meno tempo per rigenerarsi.

    Portai la spada davanti al mio viso, con l'elsa all'altezza della mia fronte, pronto per un altro attacco, ma questa volta la bella kunoichi mi anticipò, imponendo il sigillo del serpente per poi tendere le braccia verso di me.
    Intuii il pericolo di un attacco, e infatti è proprio quello che avvenne di li a poco, con un enorme cannone d'acqua che si riversò dalle sue braccia verso di me, era incalcolabile la quantità d'acqua che la kunoichi stava utilizzando, e data la sorpresa non ebbi modo di pensare a una risposta efficace, quindi l'unica cosa da fare era provare a schivare!
    Cercai di dirigere tutta la forza accumulata, dritta verso le cosce e i polpacci, con , l'intento di spiccare un balzo di una ventina di metri, abbastanza, o almeno così speravo, da evitare lo tsunami d'acqua che nel frattempo si dirigeva verso di me.
    Qualora avessi avuto la meglio, mi sarei ritrovato a mezz'aria con Oath nella mano destra e la sinistra libera, pronto a difendermi da un successivo attacco della kunoichi, che in quella situazione prese invece forma di due affilate lance di ghiaccio che, generatesi davanti a lei, vennero scagliate verso di me a grande velocità.
    Con un movimento rapido del braccio, avrei atteso che le creazioni di ghiaccio fossero a portata, e poi avrei tentato di distruggerle con un taglio netto e preciso per ognuna.

    Scusa la poca fantasia.
    Se il salto riesce mi dovrei portare a circa 20 metri, non sò se il raggio della tua tecnica arriva fino a me, però mi difendo a prescindere.



    ◊ Resistenza 1220-96 = 1124
    ◊ Stamina 50
    ◊ Equipaggiamento
    - Oath
    - Nightfall
    - Shuriken del Vento Demoniaco
    ◊ Conoscenze
    - Orientative e Geografiche III
    - Storiche III
    ◊ Maestrie
    - Kenjutsu [Combattente Armato II]
    - Furtività Massima [Guerriero Invisibile Lv.I]
    ◊ Bonus/Malus Attivi
    - Il danno dell'arma avrà un bonus di +10 [Kenjutsu]
    - La riuscita degli attacchi portati con qualsiasi "Arma da Taglio" godrà di un bonus pari a +20 [Kenjutsu]
    - Attacchi di armi in grado di arrecare malus e/o sanguinamenti tramite il lancio dado lo faranno senza il lancio [Kenjutsu]
    - +25 punti in una e una sola azione dell'utilizzatore, specificata come furtiva e solamente se il bersaglio non conosca già l'ubicazione dello shinobi [Furtività Massima]
    - L'utente riesce a non far rumore per farsi scovare dal nemico [Furtività Massima]

    ◊Quarta Porta
    - Ogni colpo fisico effettuato con questa porta attiva, provocherà fratture (con i dovuti malus) a chi viene colpito e possiede meno di 70 punti Resistenza
    --------------------------------------------------- »
    Azioni
    ◊ Mantenimento Quarta Porta [75] - [1 di 2 turni completi prima dei malus sui costi]
    ◊ Salto in alto per schivare lo Tsunami Travolgente [20 metri circa] [1]
    ◊ Decapitazione Frontale sulla prima spada [10]
    ◊ Decapitazione Frontale sulla seconda spada [10]

     
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    CITAZIONE
    Attacco Fuyusumi:
    Tsunami travolgente 185+120+10+18+d20(8)=341 riesce per superiorità combattiva
    Idratazione su ferita riesce
    Spada di ghiaccio 185+120+20+9+d20(6)= 340 riesce
    Spada di ghiaccio 185+120+20-20+9+d20(15)= 329 scontro

    Difesa Echtelion:
    Salto in alto per schivare lo Tsunami Travolgente [20 metri circa] 165+120-10+d20(11)=286 fallisce per inferiorità combattiva
    Decapitazione Frontale sulla prima spada [10] 165+120-20+20+5+d20(17)=307 fallisce
    Decapitazione Frontale sulla seconda spada [10] 165+120-20+20+5+d20(20)=310 scontro

    Note: come citato nella tecnica: il palmo acquatico se riesce permette di contrastare attacchi fisici e allontanare i nemici travolti a 5 metri dall’utilizzatore, vincendo lo scontro

    Scontri tra jutsu
    Spada di ghiaccio vs decapitazione=(62+30+20+42+25+62+d20(1))-(66+10+20+35+d20(20))=91
    Danni:
    Ecthelion: (100+62+3)+(62+30+20+42+25+62+d20(11))+91+15 malus ferita profonda braccio dx, +15 malus ferita profonda braccio sx=538 danni totali
    Fuyusumi: //

    Narrazione:
    Echtelion prova a saltare per evitare lo tsunami ma l'onda generata dal chakra della chunin è troppo rapida anche per lui. Viene così travolto dallo tsunami finendo ad una cinquantina di metri. Fuyusumi corre verso di lui lanciando due spade di ghiaccio, una generata dalla mano destra, lanciata con scioltezza, l'altra evidentemente più debole a causa della frattura alla costola. Echtelion tenta di tranciare le due offensive ma quella diretta al suo braccio sinistro risulta troppo veloce, finendo per colpirlo ed infilzarlo con tremenda facilità, al contempo l'altra spada viene contrastata ma ottenendo solo come risultato quello di dimezzarne le dimensioni, deviandone una metà ma non riuscendo ad ostacolarne l'altra che seguirà la traiettoria originale, colpendo l'altro braccio

    Situazione:
    Echtelion con due spade di ghiaccio infilzate nelle braccia, sanguinante con ferita profonda, i vestiti sono zuppi con un malus di 20 sulle azioni fisiche. Invariata invece la situazione della ragazza, che ha lenito la sua ferita ma conserva il malus dovuto alla frattura. Il campo è allagato, trasformato in un vero e proprio specchio d'acqua (per 3 turni).Attacco allo spadaccino
     
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    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

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    ◊ Capitolo IV - Assalto

    Scheda Privata - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato
    Kirigakure - 11.15 am - Campo d'Addestramento

    T5DI65
    U n colossale muro d'acqua turbinante mi soverchiò prima di riuscire a spiccare il salto, investendomi con tutta la sua forza e trascinandomi lontano 10 metri, con la corrente che mi faceva roteare nel flusso acquatico, facendomi perdere la cognizione della direzione e della velocità. Sbattei contro il terreno bruscamente, l'acqua cominciò a defluirmi attorno, rimanendo in superficie, era troppa affinché la terra potesse assorbirla rapidamente.
    Un jutsu davvero potente era stato, forse il più distruttivo al quale avevo mai assistito; i miei indumenti erano fradici, e sentivo il peso dell'acqua nelle mie braccia e sul petto...la giacca era intrisa ed era aderita al mio petto, sfregando.
    Appena ebbi l'occasione di capire cosa stesse accadendo attorno a me, riprendendomi dalla botta alla schiena e alla testa, subito intravidi due lance di ghiaccio dirette verso di me, ma la mia spada non fù abbastanza veloce da reagire, e le lance di ghiaccio si conficcarono dentro entrambe le braccia, causando un dolore incredibile.
    Feci un passo all'indietro, digrignando i denti e lasciando che la rabbia mi montasse dentro, mentre osservavo il ghiaccio scuro della chunin venire contaminato dal mio sangue, penetrando dentro esso e colorandone il cuore di rosso cremisi.

    «Ahhhh... porca puttana se fa male...»

    Esclamai con una mezza risata, non causata dalla mia sbruffonaggine, ma dal dolore che mixato con l'adrenalina, dava come risultato una mezza risata isterica.
    Con il braccio destro, presi lo spuntone di ghiaccio nel braccio sinistro dalla sua estremità esterna, l'intenzione era quella di estrarlo con forza...tuttavia, mentre ero lì lì per farlo, riflettei sul fatto che magari aveva perforato una vena, e se lo avessi estratto sarebbe stato come levare il tappo a una bottiglia capovolta.
    A malincuore, mollai la presa, e decisi che dopo l'allenamento sarei andato in infermeria a farmi dare un occhiata al ghiaccio, sempre se non si fosse sciolto prima.
    Il braccio destro passò poi dalla lancia di ghiaccio ai bottoni della giacca, che uno a uno persero la loro funzione principale, sbottonando la giacca fino alla base.

    «Questa mi appesantirà e basta...»

    E in un gesto rapido, feci cadere a terra la mia giacca ormai intrisa irrimediabilmente di acqua, rimanendo a petto nudo e sfoggiando un corpo allenato, ma non privo di cicatrici, alle quali adesso si sarebbero aggiunte le due suture necessarie per le lance di ghiaccio che adesso avevo nelle braccia.
    Il dolore era forte, ma sentivo che il mio corpo era ancora saldo...la mia resistenza era notevole, qualcuno dopo un colpo del genere avrebbe potuto cedere allo svenimento, io invece non solo ero in piedi, ma avevo ancora abbastanza energia per mantenere la Porta aperta, almeno per un altro attacco.

    «Bene...facciamo sul serio adesso.»

    Ora Oath era salda nella mia mano sinistra, con la punta della stessa immersa dentro l'acqua, che mi arrivava più o meno alle caviglie.
    La mano destra si mosse al fianco sinistro, e dal fodero in legno estrasse Nightfall, la katana che feci forgiare al superamento dell'esame genin, come ricordo di un traguardo superato, e la promessi di migliorare sempre.
    Con entrambe le spade in pugno, e gli indumenti che non mi causavano più un impedimento fisico, con tutte le energie che mi erano rimaste, cominciai a far roteare Nightfall sopra la mia testa fino ad i miei piedi, in un cerchio perfetto talmente rapido da sembrare quasi lento, per poi scattare a tutta velocità contro la kunoichi, coprendo tutta la distanza che ci separava.
    Per prima cosa, avrei tentato di eseguire la medesima tecnica di prima, quella delle "Lame Concatenate", ma questa volta con entrambe le spade...una variante decisamente più complicata, ma che se ben eseguita può portare a risultati importanti.
    Successivamente, avrei fatto perno sul mio piede sinistro, piantandolo bene a terra e usando la rotazione del busto da destra verso sinistra come forza bruta per sferrare un calcio in faccia alla chunin con tutte le forze che mi erano rimaste, una tecnica derivante dalle Otto Porte che in rari casi mi era capitato di utilizzare.
    Se avessi avuto successo, la kunoichi sarebbe stata scagliata a diversi metri di distanza, distanza che io avrei tentato di coprire il prima possibile, arrivando nuovamente il più vicino possibile a lei, e piantando Oath nel terreno avrei tentato di fare forza sulla sua elsa, per sferrare un ulteriore calcio, questa volta non rovesciato come il "Tifone Adamantino" di prima, bensì piatto, al suo petto, all'altezza del seno, per scagliarla un altra volta all'indietro, prima di chiudere la mia combo con una delle tecniche più potenti del mio arsenale.

    «Loto Posteriore!!»


    Con la velocità di un lampo, avrei tentato di girare attorno alla kunoichi un infinita quantità di volte, sferrando ognuna di esse un calcio o un pugno in maniera diversa, imprevedibile, risultando quasi impercettibile alla vista di uno shinobi comune, terminando il tutto con un ultimo colpo allo stomaco da sopra la sua testa, per scaraventarla a terra e, forse, concludere li il duello.

    La rimozione della giacca non l'ho contata nelle azioni perchè era solo narrativa.


    ◊ Resistenza 566-268 = 298
    ◊ Stamina 50
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    - Oath
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    - La riuscita degli attacchi portati con qualsiasi "Arma da Taglio" godrà di un bonus pari a +20 [Kenjutsu]
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    - +25 punti in una e una sola azione dell'utilizzatore, specificata come furtiva e solamente se il bersaglio non conosca già l'ubicazione dello shinobi [Furtività Massima]
    - L'utente riesce a non far rumore per farsi scovare dal nemico [Furtività Massima]

    ◊Quarta Porta
    - Ogni colpo fisico effettuato con questa porta attiva, provocherà fratture (con i dovuti malus) a chi viene colpito e possiede meno di 70 punti Resistenza
    --------------------------------------------------- »
    Azioni
    ◊ Mantenimento Quarta Porta [75] - [1.5 di 2 turni completi prima dei malus sui costi]
    ◊ Nebbiosa Notte Lunare [Supporto] [18]
    ◊ Lame concatenate [35]
    ◊ Violento Tifone Adamantino della Foglia [70]
    ◊ Chiaro di Luna [35]
    ◊ Loto Posteriore [35]

     
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    Narrato - >Parlato Fuyusumi - "Pensato"


    L’aveva colpito, entrambe le lame di ghiaccio che aveva creato erano andate a segno. Non era sua intenzione danneggiare così pesantemente quel ragazzo, in cuor suo sperava che nessuna delle funzioni principali delle sue braccia fossero state compromesse per sempre, affidando poi ai medici dell’infermeria la preoccupazione di cui sopra. Testare le abilità di un ninja era compito ingrato certe volte ma era pur vero che c’era una guerra ad attenderli, probabilmente la più grande dal quarto conflitto mondiale dei ninja, almeno per il terrore che solo il nome del nemico poteva evocare.

    Lo spadaccino rise, Fuyusumi poté rilassarsi, il dolore provato era assicurato ma non era stato così tanto da debilitarlo, era davvero ammirevole. “Ho visto davvero poche persone con una resistenza ed una tenacia simile, è un vero peccato non possa esprimersi anche nelle arti magiche, per il momento…”
    Il movimento del ragazzo fu rapido, la giacca, intrisa dell’acqua prodotta dal jutsu della chunin, cadde nel poco profondo specchio d’acqua appena creato, dimezzando quello che in battaglia poteva essere un deficit per lui. “Avere i vestiti bagnati appesantisce i movimenti, lo avrebbe reso più prevedibile, poco importa, riuscivo a stare al suo passo anche prima ed ora ho anche il vantaggio territoriale, voglio concedergli un ultima occasione di mostrarmi cosa sa fare, se riesce a sorprendermi lo farò proseguire, altrimenti… terminerò qui lo scontro.”

    Echtelion si diresse a gran velocità verso la chunin, vedere quel ninja muoversi con tanta determinazione nonostante i due spuntoni di ghiaccio nelle braccia ricordò alla kunoichi le leggende sulla morte di uno dei ninja più famosi di Kiri: Zabuza Momochi. Si narra che nello scontro con il leggendario team 7, sul ponte che poi avrebbe preso il nome di “naruto”, lo spadaccino continuasse a combattere nonostante fosse stato infilzato da decine e decine di lame, senza soccombere al dolore anzi, aumentando la sua furia combattiva. Il paragone era ardito, sicuramente, ma la scena era senza ombra di dubbio evocativa. La carica dello spadaccino era coadiuvata da una sorta di effetto ottico, l’utilizzo di una tecnica che gli permetteva di creare delle immagini residue del proprio braccio, creando un effetto simile a quello di una coda di un pavone, senza dubbio tecnica dal grosso impatto scenico. I suoi movimenti continuavano ad essere chiari alla kunoichi purtroppo

    >L’incontro termina qui, mi dispiace.

    Poco prima che il genin potesse impattare con le sue lame sul corpo apparentemente indifeso di Fuyusumi, il chakra all’interno del suo corpo prese a scorrere, evocando tutta l’energia acquatica di cui la tecnica che stava per effettuare aveva bisogno. La sensazione era simile a quella di una trasformazione, l’affinità elementare sviluppata a tal punto di divenire, seppur in maniera molto limitata, l’elemento stesso. Il corpo prese a rendersi di materia liquida, la densità era quella acquatica: la tecnica Mizu Kawarimi era riuscita alla perfezione.


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    L’offensiva del giovane continuò abbattendosi contro un muro incontrastabile per lui: qualsiasi colpo fisico egli sferrasse, il corpo d’acqua della giovane rispondeva modellandosi ad immagine deturpata dall’attacco subito, salvo poi ricomporsi forte del suo stato liquido. Tutti i tentativi di Echtelion furono vani: le lame concatenate, il tifone adamantino della foglia, anche il temibile loto posteriore con il quale il giovane provò ad arginare l’ostacolo colpendo in maniera quasi contemporanea la kunoichi la quale ormai si era trasformata in una pozzanghera quasi mescolata con lo specchio d’acqua creato prima, mentre lo spadaccino era sempre più provato dallo scontro.

    >Mi dispiace, è arrivato il momento di arrendersi.

    Dopo aver schivato la terribile carica, Fuyusumi aveva deciso di terminare lo scontro, non aveva più nulla da vedere, secondo lei, il suo avversario aveva dimostrato tutto ciò di cui era capace e prolungare sarebbe stato deleterio per il giovane ninja, in più la ferita rimediata alle costole andava curata il prima possibile, così come quelle del suo avversario. Ancora forte della sua liquefazione, la donna concentrò ogni briciola di chakra possibile nel richiamare quella che sarebbe stata, secondo lei, l’ultima tecnica dello scontro. Impastando il chakra e componendo i sigilli solo con la mano della parte del corpo sana, Fuyusumi creò, a partire dall’acqua che la circondava, una gigantesca tigre di ghiaccio, dirigendola verso il vicino avversario, tentando di colpirlo in pieno e congelarlo temporaneamente, per poi tornare al suo stato solido e abbandonare il campo di battaglia.

    >Hai un grande limite, assicurati sempre di essere così veloce da non poter essere intercettato, il mondo dei ninja è pieno di tecniche che rendono nullo qualsiasi attacco fisico…



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    AZIONI
    Sostituzione acquatica
    Mentenimento

    Attacco:
    Drago contro Tigre (Haryu Moko) + sforzo max


    PARAMETRI
    Resistenza:
    Stamina:

    MAESTRIE
    I Livello: Apprendista dell'Acqua
    II Livello: Adepto dello Hyoton

    EQUIP
    Kunai x5

    CONSUMABILI
    //

    CONOSCENZE
    tecniche e del chakra III

    NOTE
    Scrivete qui


    QUOTE]
    Attacco Ecthelion:
    Nebbiosa notte+ lame= 165+120+15-10(hai tolto metà dei vestiti quindi malus dimezzato)+20+13+10=333 riesce
    Lame concatenate riesce ma avversario intangibile
    Violento Tifone Adamantino della Foglia riesce ma avversario intangibile
    Chiaro di Luna riesce ma avversario intangibile
    Loto Posteriore riesce ma avversario intangibile

    Difesa Fuyusumi:
    Sostituzione acquatica:185+120+10+9+15=339 riesce
    Mantenimento
     
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    ◊ Capitolo V - Degno Epilogo

    Scheda Privata - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato
    Kirigakure - 11.30 am - Campo d'Addestramento

    T5DI65
    Un graffio fu tutto ciò che riuscii a ottenere quel giorno dalla letale kunoichi incaricata di testare le mie capacità combattive, un graffio sul seno che ben poco poteva essere paragonabile alle ferite che avevo ricevuto io invece, due lance di ghiaccio conficcate nelle braccia e diversi ematomi sparsi lungo il corpo a causa dei violenti colpi al suolo, causati dal gigantesco muro d'acqua scagliatomi verso la fine del duello.

    «L’incontro termina qui, mi dispiace»

    «Non credo!»

    Di fatto l'ultima offensiva non aveva sortito nessun effetto, poichè per quanto veloce io fossi stato, e per quanta grinta e determinatezza avessi messo in ognuno di quei fendenti e in ognuno di quei calci, il corpo della chunin si era tramutato in acqua un istante prima che le mie lame potessero colpirla, attraversandola come niente fosse e causando molti schizzi d'acqua in ogni direzione.
    Io continuai l'offensiva convinto che sarei riuscito a colpirla, ma mi fuù chiaro prima del Loto Posteriore che il combattimento era ormai giunto al termine, ella era un avversario che non avrei potuto battere quel giorno.
    Terminata la serie di attacchi, sentii il mio cuore battere più veloce in maniera allarmante, troppo veloce, causandomi anche delle fitte dolorosissime al torace e alla schiena, sintomo che non potevo più mantenere quello stato potenziato ulteriormente, o avrei perso i sensi.

    «Mi dispiace, è arrivato il momento di arrendersi.»

    «Ah...ah...cough...temo lei abbia ragione milady»

    Ebbi una fitta non indifferente al cuore, che mi costrinse a disattivare istantaneamente la Quarta Porta, riportando il colore della mia pelle al suo pallore naturale e l'aura di aria pressurizzata attorno a me cessò di soffiare, posando l'acqua che nel frattempo stava sollevando.
    Vidi la chunin comporre dei sigilli e poi generare una tigre fatta interamente di ghiaccio, la quale cominciò a correre sul letto d'acqua sotto i nostri piedi, dritta verso di me.

    «Non sarà necessario milady, riconosco la sconfitta quando la vedo»

    Esclamai, conficcando entrambe le spade per terra e tirandomi su, dritto sulla schiena, annunciando ufficialmente la mia sconfitta.
    Avrei potuto combattere ancora? Improbabile, la mia resistenza fisica era quasi esaurita, ed il dolore causato dalla Porta e dalle ferite alle braccia era prepotentemente aumentato, la mia sconfitta era palese.

    «Hai un grande limite, assicurati sempre di essere così veloce da non poter essere intercettato, il mondo dei ninja è pieno di tecniche che rendono nullo qualsiasi attacco fisico…»

    «Vero milady, voi lo avete dimostrato ampiamente oggi...la mia incapacità di manipolare il chakra mi costringe a ricorrere unicamente alle arti marziali e al kenjutsu, ma l'effetto sorpresa e la rapidità d'esecuzione sono fondamentali per evitare una tecnica simile...e magari dei vestiti impermeabili non mi farebbero male.
    Grazie per l'addestramento in ogni caso...mi è servito soprattutto per capire quali sono gli aspetti da correggere, e quali quelli su cui concentrarsi»


    Esclamai, riponendo le lame nei loro foderi.

    «Adesso se non le dispiace, vado a farmi togliere questi polaretti dalle braccia.»


    Bhe grazie cali, mi è servito on-gdr per capire quali sono i miei punti deboli e su cosa concentrarmi di più, spero ti sia piaciuto ruolare un PNG.

    Domanda, ho ottenuto qualche punto talento?
     
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    ti becchi 75 e 1 pt alla maestria combattente armato
     
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    Cali, prenditi 85 e vai in pace e un punto talento
     
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