Accademia Hiroki Kuwabara

Kingofthieves

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    L'accademia del Villaggio della Foglia si stagliava di fronte a Toshinori e un ragazzino di provincia. Quell'edificio era stato recentemente costruito e non conservava più il fascione della tradizione segnata dal passaggio al suo interno di migliaia ninja.

    Quello era comunque giorno importante per l'Accademia del villaggio, infatti vi si stavano tenendo all'interno gli esami per ottenere il coprifronte del villaggio ed essere, quindi, eletti al grado di genin. L'esame per l'ingresso nella casta dei ninja coronava un percorso che accompagnata gli studenti per almeno tre anni e, spesso, anche di più. Pochissime erano le eccezioni, tuttavia alcuni ragazzi prodigio terminavano il corso di studio anche in un solo anno.

    < Ma mai, prima di oggi, qualcuno è diventato un ninja con solo giorno di accademia. > Disse Toshinori con un certo orgoglio nella voce.

    Cosa ci facevano Toshinori e un ragazzino delle coste del Golfo dell'Arpione davanti l'accademia di Konoha nel giorno dei test? Il ninja aveva deciso che quel ragazzino incapace di manipolare il chakra avesse il diritto di dimostrare quanto valeva.

    < Perchè tu sei già più forte di qualsiasi giovanotto che oggi otterrà il coprifronte. Non dobbiamo fare altro che entrare e dimostrarlo. >

    La sicurezza che traspariva dal suo atteggiamento era originata dalla fortuna riservatagli dal destino. Proprio il fato, infatti, aveva portato il suo migliore amico, il chuunin Kanshi a diventare sensei nell'Accademia del Fuoco. Non gli ci era voluto molto per convincerlo a valutare la "giovane promessa" che gli avrebbe portato davanti il giorno degli esami.

    < Forza! Dobbiamo entrare. Ci stanno aspettando. >


    KingOfThieves ecco qui la tua accademia. Penso che sarà la più strana del gdr.
    Mi sono permesso di muovere il ninja che citi nella tua scheda, ma per quanto riguarda il viaggio fino a Konoha, sei libero di gestirlo come vuoi.
    In questo primo post dovrai presentarmi il tuo pg e il tuo stile di ruolata. Puoi arrivare fino all'ingresso nell'Accademia.
    In bocca al lupo
     
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    I due avevano camminato a lungo anche quel giorno. Il viaggio era lungo ma solo uno era a conoscenza della meta verso la quale si stavano dirigendo. Hiroki continuava a camminare senza lamentarsi, gli era stato detto che anche questo faceva parte del suo importante allenamento fisico. La sua psicologia era abbastanza semplice: se lo sforzo che faceva era utile allo scopo di diventare il migliore tra gli shinobi avrebbe continuato senza fiatare. Il passo non era rapido e fresco come qualche ora prima ed il portare dei pesi legati alle caviglie rendeva il tutto più estenuante. Hiroki osservava da dietro il suo sensei, l’uomo che gli aveva cambiato la vita fondamentalmente, l’unico che credeva fermamente nel suo sogno di diventare ninja, a differenza di tutte le altre persone conosciute nella sua vita. Il caso li aveva fatti incontrare, motivi di lavoro diceva Toshinori, ma il giovane non ne era troppo convinto. Il suo villaggio era abbastanza rurale, calmo a tal punto di sembrare fuori dal mondo, d’altronde anche chiamarlo villaggio era un parolone, forse il termine più adatto era “piccola comunità”. Nessuno aveva mai visto dei ninja arrivare lì per svolgere delle missioni ed a conti fatti Toshinori era il primo shinobi della foglia ad averlo fatto.
    Un passo dietro l’altro ed Hiroki si accorse del rallentamento progressivo del suo insegnante, il dubbio che fossero arrivati finalmente a destinazione prese piede nella sua mente e ne fu istantaneamente sollevato, quasi non avvertendo la stanchezza per il lungo viaggio. In fondo ne era abituato, Toshinori, in un mondo sempre più dominato dalle comodità tecnologiche, gli aveva severamente proibito di utilizzare qualsiasi mezzo di trasporto che non comportasse sforzo fisico.
    “Tutto è parte dell’allenamento, anche il riposo” era ciò che amava ripetere. La fitta foresta non era ancora terminata ma il procedere a passo d’uomo aveva aiutato il giovane a rendersi conto di ciò che lo circondava. Non ci aveva fatto caso ma quel viaggio lo aveva portato dritto alla capitale del paese del fuoco: Konoha.
    Riconobbe facilmente l’entrata del villaggio che si fece spazio tra gli alberi sempre più diradati. Quel luogo rievocava solo brutti ricordi ed un sussulto lo fece quasi arrestare. Le parole di chi lo aveva schernito per tutta la vita opprimevano ogni aspetto dei suoi pensieri, non sapeva come liberarsene ma quella volta non era solo, una pacca sulla spalla sembrò fare breccia nella parete di timori che si stava ergendo. Quella volta Toshinori era con lui.

    Non servirono molte parole, l’effetto sorpresa era stato abbastanza chiaro, i due non avrebbero avuto altri motivi per raggiungere quel posto se non il partecipare agli esami per diventare Genin. Importante traguardo già di per sé dal punto di vista di Hiroki. Le strade del villaggio erano piene di persone oberate dai loro compiti, tutti sembravano presi, i ritmi di una metropoli erano diametralmente opposti a quelli della sua piccola comunità, qui non sembrava esserci spazio per le interazioni sociali, ognuno troppo impegnato con la propria vita per accorgersi di quella degli altri… In un attimo gli sembrò il posto perfetto in cui vivere, nessuno qui lo avrebbe preso in giro per i suoi fallimenti, nessuno si sarebbe semplicemente accorto di lui, non sarebbe diventato alcun tipo di zimbello, anzi, probabilmente molte delle persone presenti non erano in grado di manipolare il proprio chakra…

    Il tragitto dall’entrata all’accademia, seppur breve, sembrò etero ai verdi occhi del ragazzo. Ogni passo che faceva poteva essere decisivo per il progredire della sua vita, aveva rimandato molto quel momento, fosse stato per Toshinori avrebbe provato molto prima, ma Hiroki aveva troppa paura. L’ansia che tutto potesse andare a rotoli mettendolo nuovamente avanti al suo poco valore, alla sua impossibilità di essere un vero ninja, la vera parola fine ai suoi sogni era ciò che lo spaventava di più, bloccandolo, trascinandolo in un oblio dove il tempo avrebbe deciso per lui. Un giorno non sarebbe stato inadeguato, sarebbe semplicemente stato troppo vecchio per provarci, avrebbe avuto rimpianti, rimorsi ma l’illusione di ciò che sarebbe potuto essere gli sembrava più dolce dell’amara delusione della conoscenza.

    D’altra parte c’era la consapevolezza di aver sudato in vista di quel giorno. I due anni di allenamento con Toshinori non erano stati banali, per niente. La condizione fisica che Hiroki aveva raggiunto era eccellente per qualcuno della sua età e tutto ciò era stato fatto per diventare ninja, aveva un debito con l’uomo che aveva creduto in lui, sapeva ciò e doveva ripagarlo.
    Il ripetersi queste cose funzionò. Il coraggio iniziò a prendere possesso della sua mente e del suo corpo. Anche il passo iniziò a sembrare più deciso, fluido, la testa che perennemente osservava lo spazio che avrebbe da lì a poco calpestato, ora era alzata, fissa con lo sguardo verso il suo obiettivo. Tutto finché i due non arrivarono alle porte dell’accademia, accompagnati dalla folla di ragazzi che era pronta a sostenere gli esami.

    -La ricordavo diversa…

    Hiroki mancava da qualche anno, il suo ultimo test di ammissione era avvenuto molto tempo prima dell’incontro con il suo maestro, tempo prima della distruzione dell’accademia del villaggio. L’edificio era stato ricostruito a tempo di record, non era bello come il precedente, non aveva quell’alone di grandezza e maestosità, non sembrava dire “Qui sono cresciuti i migliori ninja della storia”.

    < mai, prima di oggi, qualcuno è diventato un ninja con un solo giorno di accademia. > disse Toshinori, con della fierezza nella voce come se il suo pupillo fosse già stato promosso. Effettivamente tempo fa la proposta era quella, Hiroki non avrebbe preso parte ai corsi in accademia, le lezioni con Toshinori avrebbero avuto la funzioni di “lezioni private”, gli fu assicurato che per i ninja di Konoha andasse bene.
    <come mai sei così sicuro che io riesca a farcela?> chiese quasi come se volesse sentirsi dire parole che già conosceva, una risposta che per quanto prevedibile, in quel momento gli avrebbe permesso di accumulare il coraggio necessario a fare il prossimo passo.
    <perché tu sei già più forte di qualsiasi giovanotto che oggi otterrà il coprifronte. Non dobbiamo fare altro che entrare e dimostrarlo>
    Semplice e conciso, il discorso del sensei fece ciò che doveva. Hiroki inspirò caricando i polmoni d’aria per poi riversare tutto ciò che aveva accumulato.

    <sono pronto!> disse Hiroki, cercando di esprimersi col tono più sicuro che la sua voce ancora non del tutto cresciuta riuscisse ad ottenere. Per poi entrare nell’edificio accompagnato dall’inseparabile maestro.
     
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    II


    L'accademia sembrava stranamente vuota. Toshinori e Hiroki si ritrovarono ad avanzare per corridoi deserti fino a fermarsi davanti una porta non diversa dalle tante altre. Il ninja bussò e una voce maschile rispose dall'interno. Entrarono.

    hgFkAwd

    Un ninja con indosso la giubba verde del Villaggio del Fuoco li aspettava in piedi al centro di un'aula vuota. Sorrise a Toshinori e lui ricambiò.

    < Vi stavo aspettando. Quindi sarebbe lui il tuo pupillo?> Chiese ammiccando in direzione di Hiroki

    < Non ti deluderà, puoi starne certo Temui-kun. > Diede una vigorosa pacca sulla spalla al ragazzino. < L'ho addestrato per essere una roccia instancabile. >

    Temui scrollò il capo rassegnato. < Sei rimasto quel ragazzino che non sapeva resistere ai propri impulsi. >

    < Ed è proprio per questo che siamo diventati amici, te ne sei dimenticato? >

    < Infatti non posso che biasimare me stesso per questo. Ora andiamo. Gli studenti stanno attendendo nel cortile esterno. >

    Mentre lasciavano l'aula in favore dell'area di addestramento posta all'esterno, Temui spiegò cosa era appena successo.

    < Si sono appena tenute le prove teoriche e di controllo del chakra. Ora procederò a valutare la capacità combattiva dei miei studenti e darò loro dei voti. Se saranno soddisfacenti, tenuto conto anche di ciò che hanno fatto all'interno dell'aula poco fa, li promuoverò. Invece, Hiroki-kun, tu dovrai essere estremamente soddisfacente, per non dire eccellente, in questa prova, perchè sarà l'unica che sosterrai.

    Una ventina di ragazzini erano raccolti in diversi gruppetti nel cortile esterno. Qualche albero creava zone d'ombre dove ripararsi dal sole. Una zona circolare del cortile era delimitata da piccoli ciottoli e fungeva da arena. All'interno di quelle pietre, ogni colpo era valido ed era permesso lasciare lividi ai compagni.

    < Vi presento Hiroki. > Annunciò Temui-sensei alla scolaresca. < Sarà il primo a cimentarsi nella prova di lotta libera. Kento-kun, sarai tu il suo avversario. Ricordatevi le buone maniere > Aggiunse alludendo al segno di saluto di shinobi, che mimò con l'indice e il medio della destra.

    I due ragazzi presero posto al centro del ring, entrambi avevano un kunai, due shuriken e una carta bomba che esplodeva rilasciando una fontana di scintille. Era un surrogato dell'originale, utilizzato per gli allenamenti tra studenti inesperti.

    Al segnale di partenza, Kento scagliò i due shuriken contro Hiroki, mirando al petto. Si cimentò in un artistico lancio, balzando in aria e roteando su se stesso. Non appena tornato con i piedi per terra, si lanciò verso il suo avversario, provando a colpirlo con un fendente ascensionale con il kunai appena impugnato con entrambi le mani. Fatto ciò, sarebbe balzato indietro, guadagnando tre metri dall'avversario.


    Molto bene. Difendenti e vediamo come va. Spero tu abbia letto i regolamenti. Ti lascio di seguito il resoconto di fine post da inserire. Lo trovi qui


    Riassunto Azioni


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    [SPOILER][CODE]
    Riassunto Azioni


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    Narrato
    Parlato Hiroki
    Parlato Toshinori
    Parlato Temui


    I due entrarono nell’accademia. Varcata quella soglia Hiroki si ritrovò davanti ad un edificio semideserto, c’era d’aspettarselo, era orario di lezioni e di esami e quindi la poca presenza di persone all’interno dei corridoi della struttura era qualcosa di normale, si ritrovò a pensare il giovane, mentre passo dopo passo osservava tutte le aule ai lati dei corridoi che attraversava.
    Gli sarebbe piaciuto avere bei ricordi legati alla sua permanenza in accademia, molti adulti con i quali aveva parlato avevano l’abitudine di descrivere quei momenti di vita come i più belli. “L’età più dolce” per tanti era invece stata un inferno per lui, e forse, ripensandoci era stata una fortuna non averli vissuti tra quei banchi, il peso della sua disabilità sarebbe stato ancor più opprimente…
    Arrivarono davanti ad una porta dall’aspetto anonimo, bussando ricevettero il consenso a poter aprire, pronunciato da una voce maschile ma piuttosto giovane. La maniglia rotonda andava girata e poi sfilata accompagnandola di lato svelando l’interno della stanza. Al centro di questa si stagliava un uomo coi tipici abiti degli shinobi della foglia. Il giubbotto smanicato caratteristico, di colore verde spento ed il coprifronte del villaggio indicavano che quest’uomo fosse almeno al grado di chunin, quindi era uno dei sensei dell’accademia, verosimilmente. Il groppo alla gola del ragazzo gli impedì di pronunciare un saluto adeguato, ripiegando su un inchino educato ed elegante, seppur austero.

    <vi stavo aspettando. Quindi sarebbe lui il tuo pupillo?>
    <non ti deluderà, puoi starne certo Temui-kun. L'ho addestrato per essere una roccia instancabile.>
    I due sembravano conoscersi da tanto, parlavano con toni molto amichevoli e dai loro sguardi si poteva quasi leggere la stima reciproca che provavano. Hiroki rimase ad osservarli mentre scambiavano ancora qualche battuta, pensando a come gli sarebbe piaciuto un giorno avere qualche vecchio compagno d’armi con il quale parlare dei tempi andati, abbandonandosi alla nostalgia pura e magari inveendo sulle nuove generazioni, considerate come sempre non all’altezza delle precedenti da questi ultimi. Abbandonarono l’aula, andando in direzione del cortile dove si sarebbe svolto l’esame vero e proprio, gli altri studenti erano in attesa del sensei proprio in quel punto.
    <si sono appena tenute le prove teoriche e di controllo del chakra. Ora procederò a valutare la capacità combattiva dei miei studenti e darò loro dei voti. Se saranno soddisfacenti, tenuto conto anche di ciò che hanno fatto all'interno dell'aula poco fa, li promuoverò. Invece, Hiroki-kun, tu dovrai essere estremamente soddisfacente, per non dire eccellente, in questa prova, perché sarà l'unica che sosterrai.> disse il ninja di Konoha mentre percorrevano i corridoi. Nessun trattamento di favore ovviamente, proprio ciò che voleva. Non avrebbe sopportato l’idea di essere promosso tramite raccomandazione, nell’accezione negativa del termine, s’intende. Era pronto, aveva atteso a lungo questo momento e forse da solo non avrebbe mai avuto il coraggio necessario. Ma ora era lì, accompagnato dal suo sensei e doveva impegnarsi al massimo, non solo per sé stesso, ma anche per il maestro Toshinori ed Harumi.
    Il cortile era stato allestito a mo’ di arena. Tra i grandi alberi tipici del posto e delle pietre che andavano a comporre il perimetro delle arene, vi erano una ventina di studenti. Non sembravano molto più piccoli di Hiroki e l’esaminatore non gli diede tempo o modo di fare conoscenza, subito dopo averlo presentato, infatti, disse: <sarà il primo a cimentarsi nella prova di lotta libera. Kento-kun, sarai tu il suo avversario. Ricordatevi le buone maniere>.

    Quello che rispose all’appello del sensei era un ragazzo poco più alto di Hiroki, con i capelli disordinati del colore del carbone. Gli occhi trasparivano la stessa determinazione del ragazzo dai riflessi verdi, lo sguardo era fisso sul suo sfidante come se da quello scontro dipendesse la vita o la morte. Hiroki ricambiò tale sentimento non volendo essere da meno. Il suo obiettivo era a pochi passi da lui e non avrebbe permesso a nessun ragazzino di inserirsi nel mezzo. I due guadagnarono il centro del ring delineato da pietre di varie dimensioni poste ordinatamente a formare un cerchio, probabilmente chi ne sarebbe finito fuori avrebbe perso la sfida, pensò il giovane studente. Al vedersi consegnare delle armi Hiroki rimase alquanto basito, non si aspettava che oggetti così pericolosi venissero consegnati a coloro che prendevano parte all’esame, e decise di utilizzarli solo nel caso anche il suo avversario ne avesse fatto ricorso. Bastarono ben pochi istanti dopo il segnale di partenza per far ricredere l’aspirante ninja. Kento non era dello stesso avviso, infatti la sua primissima mossa fu quella di lanciargli contro due shuriken, cioè metà del loro armamento. Hiroki ne rimase abbastanza sorpreso ma avrebbe cercato di trovare lo spunto necessario per schivare entrambi gli oggetti di lancio, provando a spostarsi sulla sinistra tramite una rotazione del corpo, poggiando i palmi sul terreno durante la capriola, ben attento a rimanere all’interno del perimetro di pietra. Kento, probabilmente approfittando del movimento avversario avrebbe cercato di colpirlo con un fendente tramite il suo kunai. Hiroki non avrebbe cercato di schivare quel colpo, tutt’altro, questa volta avrebbe cercato di contrapporre il suo kunai facendo una traiettoria opposta rispetto a quella del suo avversario, cercando di parare il colpo con la lama, spostando la variabile dello scontro sulla forza.


    Riassunto Azioni


    Azioni
    Schivata con ruota
    Fendente a bloccare il colpo

    parametri
    Resistenza:300-1-1
    Stamina:50

    Maestrie e Abilità
    Concentrazione del Chakra (solo sui piedi)

    equipaggiamento
    1 kunai
    2 shuriken
    1 carta bomba

    Consumabili
    Scrivete qui

    Conoscenze
    Tecniche e del chakra 1

    note
    Scrivete qui


     
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    CITAZIONE

    Responso nr. 1


    Attacco - Kento:
    - Lancio due shuriken 45 Fallisce per inferiorità combattiva
    - Fendente kunai 43 Fallisce in scontro

    Difesa - Hiroki:
    - Schivata 40+15+6= 61Riesce per superiorità combattiva
    - Difesa con kunai 40+15+11=66Riesce in scontro tra taijutsu

    Danni:
    Kento
    Hiroki //


    Narrazione Turno:
    Kento inizia lo scontro provando a centrare in pieno petto Hiroki. Ma il suo avversario è abile e svelto, riuscendo quindi ad evitare agilmente le stelle acuminate che terminano la loro traiettoria sul terreno alle sue spalle.
    Kento ci riprova, scagliandosi contro Hiroki armeggiando un kunai. Anche stavolta l'aspirante genin di provincia è più veloce e intercetta il ferro del suo rivale con il proprio, vanificando l'attacco in una cascata di scintille.



    Situazione Finale:
    Kento e Hiroki a ridosso l'uno dell'altro


    Commenti Arbitro:
    Molto bene, davvero molto bene. Stai andando fortissimo. Ora procedi con l'attacco.
    I calcoli li ho fatti a titolo puramente esemplificativo perchè uno studente con il "deficit" del tuo pg è superiore a qualsiasi altro studente nel taijutsu.
     
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    Narrato
    -pensato-
    Parlato Hiroki
    Parlato Toshinori
    Parlato Temui

    La schivata era riuscita perfettamente, gli shuriken continuarono a viaggiare in linea retta cadendo inesorabilmente pochi metri più in là non avendo trovato alcun ostacolo umano sul loro cammino. L’agilita di Hiroki era stata superiore a quella del suo avversario ma il giovane studente era ben consapevole della possibilità che le due armi di piccolo taglio fossero semplicemente dei diversivi. Infatti pochi istanti dopo, kento, gli si avvicinò a grande velocità.
    -è veloce-
    Si ritrovò a pensare Hiroki, trovando spiazzato e non potendo scegliere la fuga questa volta, così decise di spostare tutto sulla mera forza fisica, ricordando gli insegnamenti di Toshinori sul “la forza fisica non dipende dalla tua muscolatura, essa è fonte di un’energia che tu hai dentro di te, non esiste solo il chakra”.
    Il kunai venne mosso rapidamente andando ad impattare contro l’altro oggetto metallico provocando uno stridente suono che ne segnava il riuscito contrasto. I due erano molto vicini, quasi appaiati, era il momento di passare all’offensiva. Hiroki non aveva tante tecniche nel suo arsenale, un ninja che si basa solo sui taijutsu non può vantare chissà quale gamma di alternative in ambito combattivo, ma per prima cosa doveva riuscire a trarre un vantaggio dalla situazione.
    “Un ninja deve sapere sempre cosa fare, non perché lo sappia a priori, non è il principio giusto, deve studiare ogni singolo aspetto della situazione che si trova ad affrontare. Studiare è la parola chiave. Capire e prevedere i movimenti del proprio avversario dipende semplicemente da questo, tutto il resto è pura fortuna e tu, che sei un ninja che si basa solo sul combattimento ravvicinato, sappi che dovrai studiare dieci volte più degli altri…”
    Le parole di Toshinori erano sempre state molto dure, impossibile da biasimare. Fare da sensei ad un ragazzo con l’handicap di Hiroki non è cosa facile, come non lo è perseguire la via del ninja. La determinazione gioca un ruolo importante e sapere fin da subito la vita che ti aspetta è un qualcosa di necessario e funzionale allo scopo ultimo. Inutile illudersi di poter avere vita facile, la mancanza di ninjutsu è qualcosa che pesa in una battaglia ma proprio per questo il suo maestro gli ordinava di imparare le tecniche, imparare i sigilli da cui erano composte ed in cosa consistevano i loro effetti.
    Hiroki era stato un ottimo e diligente studente da questo punto di vista. Conosceva benissimo la realizzazione delle tecniche base dell’accademia e non solo. Passava intere giornate a studiare pergamene e ad osservare sul campo l’attuazione di determinati jutsu.
    -Il mio avversario è uno studente, a giudicare dalla facilità con la quale ho parato e schivato i suoi attacchi non credo sia uno dei più preparati, a rigor di logica conoscerà solo le tecniche base-
    In maniera rapidissima la sua mente cercò di ricordare tutto ciò che la circondava, cercando qualsiasi oggetto utile ad un’eventuale tecnica della sostituzione del suo avversario, trovandoli decise di muoversi velocemente: non gli avrebbe lasciato il tempo di lasciare il kunai e comporre eventuali sigilli.
    Così Hiroki avrebbe fatto ricorso ad uno dei taijutsu del suo arsenale, uno dei primi appresi nei suoi allenamenti: la raffica della foglia.
    Semplicissimo e forse banale taijutsu con il quale avrebbe provato a colpire il suo avversario tramite un calcio dato in seguito ad un movimento circolare, approfittando della sua maggiore maestria nei movimenti fisici e del fatto di avere le gambe libere. Successivamente avrebbe colpito l’avversario ruzzolato a qualche metro di distanza, con un altro taijutsu, sempre eseguito tramite l’uso delle gambe: l’alzata della foglia. Tramite essa avrebbe cercato di colpire l’avversario facendolo alzare in aria e ponendolo quindi in balia dei suoi colpi seguenti che sarebbero stati sempre calci, questa volta due con l’obiettivo di atterrare l’avversario sospeso in aria



    Riassunto Azioni


    Azioni
    Raffica della foglia
    alzata della foglia
    calcio
    calcio verso il basso

    parametri
    Resistenza:298-5-5-1-1
    Stamina:50

    Maestrie e Abilità
    Concentrazione del Chakra (solo sui piedi)

    equipaggiamento
    1 kunai
    2 shuriken
    1 carta bomba

    Consumabili
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    Conoscenze
    Tecniche e del chakra 1

    note
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    III


    Hiroki era riuscito a difendersi con successo dall'offensiva di Kento, ritrovandosi in posizione di vantaggio per il contrattacco. Partì rapido con una spazzata alta con la gamba, ma Kento riuscì a frapporre le braccia attutendo e vanificando il colpo. Era una mossa semplice da prevedere e da parare, pensò sorridendo Kento.

    Tuttavia, il prossimo calcio di Hiroki non sarebbe stato così scontato. Lo studente di provincia si abbassò all'improvviso e, slanciando la gamba in alto, riuscì a colpire al mento Kento, sbalzandola in aria. Lo studente di Konoha gemette per il dolore e rimase a mezz'aria in balìa del suo avversario. Hiroki sfruttò il momento di volo di Kento per saltare e colpirlo ancora con altri due calci, l'ultimo dei quali lo avrebbe dovuto spingere con violenza al suolo.

    Così accadde e Kento atterrò malamente sul terreno, come un uccello morto. Si sollevò un gran polverino e non pochi tra gli studenti che assistevano allo scontro si lasciarono andare a versi di stupore. Diradata la polvere, a tutti fu ancora più chiaro l'esito dello scontro: Kento si stava contorcendo per il dolore sul terriccio e Hiroki lo sovrastava, indenne.

    Temui-sensei si avvicinò al suo studente per assicurarsi che stesse bene e lo aiutò a rialzarsi.

    < Ora salutatevi e ponete fine allo scontro da veri ninja. > Ordinò loro.

    Con il viso paonazzo e gli occhi lucidi, Kento dovette appellarsi a tutta la sua forza per darsi un contegno e porgere l'indice e il medio al suo avversario.
    *
    Gli esami sarebbero continuati alla stessa maniera, ma Toshinori anticipò il risultato al suo studente favorito.

    < Sei stato bravissimo! Temui ti promuoverà sicuramente! Certo, hai ancora molto da imparare, ma avremo tempo per questo. Oggi è un giorno di festa per te! >


    Vieni promosso a genin e quindi puoi ruolare il momento in cui ti verrà consegnato il coprifronte. Ottieni anche le altre ricompense che poi potrai aggiungere in scheda. Prima però dovrai fare un post di chiusura. Hai carta bianca.
    Sei stato bravo, quindi non ho dovuto fare correzioni particolare. Tuttavia, nell'ultimo post, sei stato troppo vago e impreciso con le descrizioni dei tuoi calci. Per un tai-user è fondamentale essere il più descrittivo possibile nei combattimenti.
    L'exp ti verrà assegnata dopo il tuo ultimo post
     
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    Narrato
    -pensato-
    Parlato Hiroki
    Parlato Toshinori
    Parlato Temui



    Hiroki si dimostrò ben più agile e pronto del suo sfidante, era stato bravo a far vertere le sorti dello scontro unicamente sul settore taijutsu, nel quale vantava più esperienza dell’altro studente. Il suo primo colpo era abbastanza prevedibile ed in quanto tale fu bloccato in poco tempo da Kento che però abbassò la guardia. Era quello il momento di agire!
    Hiroki se ne rese conto in poco e con un calcio lo fece sbalzare in aria concatenando poi altri due colpi alla prima tecnica utilizzata in modo da atterrare l’inerme studente. Il tutto aveva creato un polverone attorno alla piccola arena di combattimento, nell’attendere il diradarsi, il cuore di Hiroki prese a battere all’impazzata. Erano tante le cose che gli passavo per la testa in quel momento, ma sapeva che non doveva abbassare la guardia, d’altronde i ninja, nel loro repertorio base, hanno una tecnica insidiosa chiamata “tecnica della sostituzione”. Se Kento avesse fatto ricorso in tempo zero a quella tecnica, avrebbe potuto approfittare del momento per coglierlo di sorpresa.

    Fortunatamente il suo avversario non fu abbastanza rapido. La polvere lasciò il posto ad uno stremato kento che si contorceva dal dolore, il risultato dello scontro era chiaro. Hiroki si voltò verso il sensei che prontamente intervenne aiutando il ferito. Il braccio del giovane si mosse indicando la sua intenzione di aiutare il rivale, ma qualcosa lo fermò. Il volto di Kento era decisamente rancoroso, non aveva preso sportivamente l’esito della sfida
    -Forse ho esagerato con quei calci…-
    Fu l’intervento del sensei Temui che posa la vera parola fine. Kento, nonostante stesse quasi sul punto di scoppiare in lacrime, fece il saluto di rito, la sportività vinse anche quella volta. In quel momento il viso di Hiroki divenne rosso, sentiva di essere al centro dell’attenzione, per una volta nella sua vita però tutto ciò era con accezione positiva. Quasi intimorito dagli sguardi di tutti si andò a posizionare in disparte, attendendo la fine dell’esame per gli altri partecipanti.
    -Il livello generale non è molto elevato, non solo Kento ma anche altri studenti sembrano preparati più in teoria che in pratica… Probabilmente per questo il maestro Toshinori era così sicuro che ce l’avrei fatta-
    Ancora una volta Hiroki si ritrovò a cascare nella sua solita trappola mentale: i suoi successi non erano merito suo ma demerito degli altri. Non era di certo il migliore dei pensieri ma a quanto pare questo lo spronava a non fermarsi mai negli allenamenti, faticando il doppio e più degli altri cercando di recuperare il tempo perduto a piangersi addosso.
    Mentre gli esami andavano avanti, Toshinori si avvicinò al suo allievo, felice come una pasqua e dando la sua opinione sull’esame.
    «Sei stato bravissimo! Temui ti promuoverà sicuramente! Certo, hai ancora molto da imparare, ma avremo tempo per questo. Oggi è un giorno di festa per te!» disse non riuscendo a trattenere il suo entusiasmo e cercando di dissimulare il tutto con un maldestro “hai ancora molto da imparare” quasi a voler rimettere in riga il proprio allievo, che però ci aveva pensato da solo.
    La giornata volse al termine. Gli studenti che avevano terminato la prova in maniera soddisfacente vennero chiamati dal maestro Temui. Hiroki compreso si avvicinarono ed attesero pazientemente il verdetto, erano circa la metà dei prendenti parte, tra loro non figurava Kento, il suo sfidante. Non ci furono particolari cerimonie, il coprifronte della foglia venne consegnato ad ognuno di loro assieme all’augurio di servire Konoha nel migliore dei modi. Hiroki afferrò la lamina di ferro quasi tremolante, gli occhi lucidi brillavano tra le lentiggini, il peso di tutti gli anni di umiliazioni era ora un piedistallo, sul quale si ergeva lui accompagnato dal suo trionfo.

     
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    80 exp e benvenuto nel gdr
     
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    40 exp per te, tisy
     
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    Errore mio nell'assegnazione dell'exp, tisy16
    ho visto che hai già fatto l'aggiornamento, puoi prendere altri 40 exp..sorry :rosa:
     
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10 replies since 26/1/2022, 17:16   493 views
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