[Kamigakure] Awaiting trial.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Masters
    Posts
    477

    Status
    Offline
    L
    a sala non era nulla di particolarmente sfarzoso, pochi ornamenti facevano da contorno al quadro generale composto da una grossa scrivania che anticipava dei contenitori di pergamene posti sullo sfondo. Delle luci artificiali che sembravano galleggiare nell’aria fluttuando adagiate sulla loro luce bluastra, diedero il benvenuto ai due. Yusu entrò per primo chinando il capo in segno di rispetto nei confronti del padre della luna e degli astanti, voltandosi poi verso il nuovo arrivato ed invitandolo a fare lo stesso con un cenno.
    Le labbra del cyborg erano sul punto di proferir parola, schiudendosi ma qualcosa le fece restare in quella posizione.

    Puoi andare

    Due semplici parole, proferite dall’uomo che sedeva dietro la scrivania. Non furono dette con tono severo, ma la sensazione era quella di aver interrotto qualcosa, probabilmente un discorso tra i tre presenti nella stanza. Yusu quindi fece due passi all’indietro per poi voltarsi ed incrociare lo sguardo di Eanor prima di fargli capire che lo avrebbe atteso fuori.

    Una volta chiusa la porta sarebbero rimasti in quattro nella stanza. L’uomo che aveva parlato poco prima era senza ombra di dubbio il famigerato padre della luna: un uomo dai tratti decisamente giovanili, un volto liscio sul quale l’avanzare del tempo sembrava non aver mai voluto infierire, i lunghi capelli bianchi portati all’indietro si facevano strada sotto due corna intrecciate che seguivano la stessa direzione, attorcigliandosi e curvando come se fossero una decorazione per la capigliatura, arrivando quasi alla nuca. Gli occhi avevano un colore molto simile a quello della sua pelle, un bianco perlato che ricordava nella totalità l’innata oculare di konoha: il byakugan. Poco sopra a questi vi erano due cerchi di un grigio scuro che sembravano dipinti sulla pelle.

    La mano destra del padre della luna invitò il ragazzo a fare qualche passo avanti, per poi andare ad incrociarsi con la sinistra posizionandosi a sostegno del capo.

    Ero molto curioso di conoscerti, il tuo nome dovrebbe essere Eanor dico bene? Accomodati pure, non fare complimenti.


    Il suo tono era amichevole ed incredibilmente accomodante, un’aura di sicurezza e tranquillità avvolgeva ogni parola ed ogni gesto che compiva. Contemporaneamente anche gli altri due si sedettero, uno rimanendo nella penombra del suo vestiario, aggravato da una maschera dalla forma animalesca che portava per coprirsi il volto. L’altro, invece, sembrava essere molto meno serioso e, forse a suo agio. Il suo vestiario era alquanto bizzarro, il cappotto lungo era di un verde che sembrava fare a cazzotti con tutti gli altri indumenti che avrebbe dovuto coprire, ma che per via della posizione poco composta del proprietario, risultavano esposti nella loro totalità. Il volto era coperto da degli occhiali da sole e dal borsalino portato in obliquo quasi come a volersi nascondere, l’unica cosa rimasta non celata era il sorriso, dall’aria beffarda.

    Io sono Taishiki, e sono a capo di questa comunità. Credo tu abbia tantissime domande, ho chiesto che non venisse detto molto in quanto volevo essere io a presentarti la situazione. Inizio dicendoti che la responsabilità delle cose che ti sono accadute è mia, ti ho voluto io qui nel nostro paese, pur non conoscendoti, ma non ti farò mistero del fatto che tu abbia qualcosa di particolarmente interessante per noi…

    Chiedo scusa ma non sarebbe più divertente far iniziare il ragazzo? Sono curioso di sapere cosa pensa un tizio appena arrivato da noi.

    Il discorso del padre della luna fu interrotto dal tizio col cappello di poco fa, che alzando il braccio e ridendo mostrò davvero poca compostezza, chi poteva essere per permettersi tanta confidenza col capovillaggio?

    N9UfHA2



    Eccoci qui, scusa il ritardo ma sai già i sedicimila motivi. Allora, questo primo post è di presentazione ed il naturale continuo di dove abbiamo lasciato col tuo personaggio, devi dire cosa pensi e tutte le domande che hai per coloro che hai davanti, credo tu abbia già capito chi sia il tizio col cappello :ans:
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

    Group
    Kiri's Ninja
    Posts
    2,905

    Status
    Offline

    ◊ Capitolo I - Al cospetto degli Dei

    Scheda - Parlato - Pensato
    Kamigakure - Mattina - Sala del Padre

    Photo of Milford Sound in New Zealand
    Camminando accanto a Yusu, per gli anelli circolari incavati nella roccia di quel luogo così peculiare, sentivo gli effetti degli antidolorifici andare scemando sempre più, cominciando a sperimentare i primi sintomi del così detto "dolore fantasma", un anomalia sensoriale propria di molti reduci da amputazioni mediche, i quali percepiscono non solo l'arto mancante come ancora presente, ma anche un dolore intenso all'avambraccio mancante, come se il cervello non si fosse ancora abituato alla mancanza del braccio e cercasse di "simularne" uno.
    Oltre al dolore fantasma, stava scaturendo anche il dolore celato sotto la benda del mio occhio sinistro, che si era ormai chiuso per sempre alcuni giorni addietro, e del quale sentivo la mancanza molti più che del braccio, sostituito con quella che Yusu definisce la mia "zanna", un braccio metallico derivante direttamente dal suo stesso braccio meccanico, usato come base per il mio e rimodellato a mia dimensione.
    Non trattandosi di una protesi auto-chakra in tutto e per tutto, ma solo di un agglomerato di polimeri e metalli vari, il chakra non era in grado di scorrerci attraverso, e la composizione dei sigilli, nonche l'impasto del chakra, erano ormai affidati solo al braccio residuo; La cosa sarebbe impossibile per un ninja di basso livello, ma con il tempo avevo imparato a comporre i sigilli anche con una sola mano...ai tempi non credevo che mi sarebbe tornato utile per un motivo simile.
    La perdita di uno dei due sharingan era la ferita più grande che avevo riportato in quella battaglia; non era solo una ferita meramente fisica, ma anche psicologica, quasi morale.
    Sentivo di aver perso metà della mia identità assieme a quell'occhio, come se fossero essi a definire me, e non io a definire me stesso.
    Negli ultimi mesi avevo fatto così tanto affidamento su di essi, da essermi dimenticato come fosse la mia vita prima di risvegliare quel potere, quando ancora non sapevo di essere un Uchiha.

    «Yusu...prima di incontrare questo..."padre"...non è che avresti qualche altra pillolina? Comincio a sentirmi uno straccio..»

    Il Cyborg mi guardò con occhi inquisitori, prima di spingere con il braccio rimasto il grande portone di legno e pietra che separava il corridoio in cui ci trovavamo dalla stanza del "Padre della Luna", la figura di riferimento e guida di questo popolo nascosto dal mondo.
    Egli varcò la soglia per primo, dandomi istruzioni di seguirlo a qualche passo di distanza: la stanza in cui entrammo era molto spoglia, con pochissimi ornamenti sparsi quà e là; una scrivania di circa 2 metri di lunghezza dominava la stanza, illuminata da luci bluastre che fluttuavano per aria a circa 6 metri d'altezza, illuminando il soffitto in pietra grigia e levigata, dando al tutto un aria di solennità, come ci trovassimo in un luogo sacro.
    Yusu chinò il capo verso i presenti dietro la scrivania, e mantenendo quella posizione per qualche secondo, si voltò poi verso di me, facendomi cenno di emulare il suo gesto in segno di rispetto.
    Vista la situazione, non esitai a fare lo stesso, chinando il capo e mantenendo lo guardo dritto, finendo per osservare il pavimento per 3 secondi buoni, prima di venire richiamato all'attenzione da una voce che, a primo orecchio, definirei "calda".


    «Puoi andare»

    Yusu fece due passi all'indietro mantenendo il capo chino, voltandosi poi di 180° e passandomi accanto sulla sinistra, facendomi cenno che mi avrebbe atteso fuori dalla porta.
    Uscì chiudendo delicatamente la porta dietro di se, negando alla stanza la luce che proveniva dal corridoio principale, e lasciandomi da solo assieme a quei tre individui, in piedi dietro la scrivania e intenti a fissarmi con sguardo indagatorio.
    L'uomo che aveva congedato Yusu mi fece un cenna con la mano, indicandomi di avvicinarmi...e più muovevo i miei passi verso la scrivania, più la penombra si diradava, mostrando i volti prima del mio interlocutore, e poi degli altri due.
    L'uomo che si era dato così tanto disturbo per portarmi fino qui era giovane, ma di un età che non ero in grado di stimare, essendo il suo viso di un pallore e di una perfezione difficili da classificare; pochissime rughe e poco marcate, un espressione calma e rilassata e due occhi così bianchi che mi ricordavano quelli di Jiren Sakata, il mio compagno di squadra nel torneo chunin, gli occhi di uno Hyuga; non dissimili da quelli visti su alcuni abitanti del "villaggio" durante il mio giro inaugurale.
    Il tratto più distintivo però, quello su cui tuttavia evitai di fare domande per non risultare maleducato, erano le due lunghe corna, di un materiale simile all'osso, che si diradavano intrecciandosi all'indietro, fino alla nuca, dalla quale partivano poi ciocche di capelli bianco latte, lunghi fino alle spalle.
    Niente di quell'individuo sembrava ricordare un essere umano normale, ma qualcosa di a metà tra un essere umano e qualcosa di diverso, il suo pallore mi faceva sospettare che soffrisse di albinismo, ma le corna non sono di certo un tratto naturale umano, nè degli Hyuga che io sappia.

    «Ero molto curioso di conoscerti, il tuo nome dovrebbe essere Eanor dico bene? Accomodati pure, non fare complimenti.»

    La sua voce era calda e calma, il suo tono amichevole ma conciso, era un uomo apparentemente indecifrabile, non un singolo sentimento o emozione trasaliva dalle sue parole, che fosse davvero quello che sosteneva Yusu?
    Per sedermi afferrai la sedia con il mio nuovo braccio, e la sensazione fu totalmente alienante; potevo vedere la sedia nella mia mano, potevo convincermi di averla afferrata, ma non c'era nessun feedback tattile dalla mano, tanto che per portarla verso di me diedi uno strattone troppo forte, e provocai un brutto rumore di metallo che sfrega sulla roccia, creando un piccolo eco che eccheggiò in tutta la sala.

    «Scusatemi, devo ancora abituarmi..»

    Gli altri due individui presero posizione seduta, uno alla destra e uno alla sinistra del "Padre", come in un quadro di mia conoscenza.
    Il primo a sedersi fu l'uomo...o donna..alla sinistra del mio interlocutore, il suo volto era coperto da una maschera animalesca, molto simile a quelle usate da certi ninja speciali, appartenenti a una precisa divisione.

    «Quella maschera animale...un Anbu..?»

    Non potevo essere certo che fosse un anbu, ma le maschere animali sono da sempre utilizzate da molti reparti speciali, soprattutto da quelli di Konoha, ma non solo.
    L'ultimo a sedersi fu invece un individuo davvero bizzarro, con un lungo cappotto verde, degli occhiali da sole ed un cappello stile borsalino, anch'esso verde, portato in obliquo, con la punta rivolta verso l'occhio sinistro.
    Entrambi, in un modo o nell'altro, celavano la loro identità, forse di proposito o forse no.

    «Io sono Taishiki, e sono a capo di questa comunità. Credo tu abbia tantissime domande, ho chiesto che non venisse detto molto in quanto volevo essere io a presentarti la situazione. Inizio dicendoti che la responsabilità delle cose che ti sono accadute è mia, ti ho voluto io qui nel nostro paese, pur non conoscendoti, ma non ti farò mistero del fatto che tu abbia qualcosa di particolarmente interessante per noi…»

    La mia bocca stava per proferire la prima parola diretta al Padre, ma l'uomo col cappello intervenne ancor prima che potessi formulare un pensiero.

    «Chiedo scusa ma non sarebbe più divertente far iniziare il ragazzo? Sono curioso di sapere cosa pensa un tizio appena arrivato da noi.»

    «Ha detto bene, mi chiamo Eanor, Eanor Uchiha...e in effetti ho non poche domande per lei...voi.
    Mi perdoni la sfrontatezza, ma devo chiederglielo...lei è davvero un Otsutsuki? Le leggende su di voi si sprecano, ma non credevo esisteste davvero.»


    Poi presi un bel respiro, il dolore al braccio si acuì.

    «Presumo che ciò a cui siete interessati è il mio Sharingan, o almeno quello che ne rimane...
    Yusu ha decisamente la mano pesante, ma è stato molto criptico sul motivo per il quale mi ha condotto qui, un villaggio nascosto sotto un cratere atomico...ma quando ho visto quel bambino...attivare il suo Sharingan a quell'età e con tale facilità...ho capito che non è un villaggio come gli altri, sembra più un porto sicuro, nascosto a gli occhi di tutti.
    Ho la certezza che non lavoriate con Fury il Terrorista, questo lo ha confermato Yusu...ma non collaborate nemmeno con l'OSU, perchè i due cyborg non si sono fatti problemi ad attaccare un capitano dell'OSU in pieno giorno...quindi siete una terza fazione, da che parte state?


    La rabbia per aver perso il mio occhio mi colse di sorpresa, e per un attimo provai il desiderio di attivare lo sharingan residuo, ma sorprendentemente riuscii a mitigarle rabbia e desiderio, come mai ero riuscito a fare in passato.

    «Ho perso un occhio ed un braccio per arrivare qui, sono in preda a dolori fantasma e vorrei tanto capire cosa può richiedere un prezzo così alto da pagare, cosa volete da me?»
     
    .
  3.     -1   Like  
     
    .
    Avatar

    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

    Group
    Kiri's Ninja
    Posts
    2,905

    Status
    Offline
    up
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Masters
    Posts
    477

    Status
    Offline
    L
    ’intervento dell’uomo col capello verde diede la possibilità di parola al giovane Uchiha, senza che il padre della luna obiettasse alla richiesta. Tutti i presenti ascoltarono l’inizio del discorso del ragazzo, una volta che questo si fosse seduto provocando non poco rumore. La stanza non era particolarmente spaziosa, ma essendo piuttosto vuota, le parole risultavano avere un eco che riusciva a rendere affascinante anche i discorsi più banali.

    La prima domanda apparteneva proprio a quest’ultima categoria, di una banalità disarmante ma in fin dei conti era plausibile che qualcuno catapultato in quella realtà non sapesse più a cosa credere. Tutti gli astanti sorrisero, chi nascosto dalla propria maschera, chi dall’ombra del copricapo e chi apertamente. Fu proprio l’ultimo dei tre, il padre della luna, a chiarire i dubbi del giovane.

    Certo, sono un Otsutsuki, qualsiasi cosa voglia dire per voi questo nome. Le leggende di cui parli non mi hanno come protagonista, né mi interessano, ma sono pronto anche a domande che le riguardino.

    Il ragazzo andò avanti dopo una breve pausa. Il suo tono sembrava deciso, non si sentiva a disagio nel parlare con persone di quel calibro, sfrontatezza o sconsideratezza? Il tempo avrebbe dato la sua risposta. Le sue parole andarono, senza mezzi termini, a trattare subito dello sharingan, inteso come motivo della sua presenza in quel posto, e successivamente dell’organizzazione degli shinobi uniti, riferendosi all’attacco precedente.

    I presenti lo osservarono in religioso silenzio fino al suo sfogo finale, la rabbia era evidente, ma sembrava essere trattenuta abbastanza bene, uno strano ghigno si formò sul volto del tizio vestito di verde che, una volta sentita la domanda finale del ragazzo dal braccio metallico, si alzò e poggiandogli una mano sulla spalla, esordì

    Calma bello, da quello che so poteva andarti molto peggio, dovresti ringraziarci…

    La mano si sollevò per tornare nelle tasche del cappotto dopo aver sistemato il borsalino. La stanza era ancora ricolma di silenzio, gli altri due non erano intervenuti, evidentemente abituati a comportamenti del genere. L’unico rumore che ora veniva percepito era quello dei passi che si dirigevano verso l’uscita. Eanor avrebbe avvertito una sensazione di sollievo man mano che quell’uomo si allontanava da lui, la sua presenza bastava per turbare anche l’animo più forte.

    Pensavo avessi domande più interessanti, quindi lascio a te l’onore di rispondergli, ma lascia che ti illumini su una cosa, lo sharingan ha grandi potenzialità di sviluppo, non è quel bambino ad essere eccessivamente in anticipo, sei tu troppo in ritardo, a giudicare dall’età che dimostri…

    Il dito coperto dal guanto vorticava in direzione del menomato mentre gli occhiali scuri non riuscivano a coprire del tutto la smorfia provocatoria che man mano si trasformò in una risata.
    In pochi secondi calò il sipario sulla presenza del misterioso uomo dal cappotto verde, ora la stanza contava solo tre personaggi ed uno di questi non esitò a prendere parola.

    Capisco i tuoi dubbi Eanor. Presumi bene, siamo interessati al tuo sharingan, o meglio siamo interessati a non farlo finire nelle mani sbagliate, ma è troppo presto perché tu sappia tutto questo. Al momento posso dirti che sì, siamo più associabili al concetto di porto sicuro rispetto a quello del normale villaggio a cui sei abituato. La nostra comunità è rimasta segreta per secoli e deve farlo per altrettanto tempo, quindi, mi dispiace dover essere così duro ma sappi che se le tue azioni mineranno questa premessa… distruggeremo te e il tuo occhio.

    Una breve pausa, le luci della stanza illuminavano il volto serafico del padre della luna, quasi come se fosse un’aura divina a circondarlo.

    Definirci una terza fazione mi sembra sbagliato, siamo sempre stati sopra le parti, da tempo immemore, intervenire nelle faccende di voi umani non è mai stato l’obiettivo della nostra comunità, ma al momento non posso dirti di più, perdonami. Ovviamente mi auguro tu voglia collaborare con noi, abbiamo deciso di salvarti ma non voglio costringere nessuno, non ragionare per gratitudine. Hai ancora la possibilità di accettare o rifiutare, sta a te, purtroppo non potrai tornare indietro una volta fatta una scelta, la sicurezza e l’incolumità del mio popolo hanno priorità assoluta.

    Eanor si sarebbe sentito osservato da ogni punto della stanza, il padre della luna e il tizio mascherato aspettavano una sua risposta.


    N9UfHA2



    Ecco la risposta, non ho ben capito a cosa ti sarebbe servito attivare lo sharingan residuo in una situazione del genere ma sorvoliamo. Cosa decidi di fare? Pillola rossa o pillola blu?
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

    Group
    Kiri's Ninja
    Posts
    2,905

    Status
    Offline

    ◊ Capitolo II - La Scelta

    Scheda - Parlato - Pensato
    ??? - ??? - ???

    Photo of Milford Sound in New Zealand
    L'atmosfera che si respirava nella stanza aveva un che di inquisitorio, sembrava che fossi sotto esaminazione, e forse era davvero così; sentivo su di me gli sguardi di tutti i presenti, mentre esponevo i miei dubbi e le mie domande al Padre della Luna, osservando di tanto in tanto anche gli altri due individui e soffermandomi spesso ad osservare il tizio mascherato, che non aveva ancora pronunciato parola...quale segreto si cela dietro quella maschera animale?

    «Certo, sono un Otsutsuki, qualsiasi cosa voglia dire per voi questo nome. Le leggende di cui parli non mi hanno come protagonista, né mi interessano, ma sono pronto anche a domande che le riguardino.»

    Una risposta diretta che suonava quasi come un ammonimento, il suo tono di voce era calmo e lineare, non tradiva la minima emozione o distorsione nella voce.
    Più lo osservavo, con quelle corna ricciolute e la sua pelle bianco latte, e più mi rendevo conto di essere davanti a qualcosa di ben lontano dalla concezione di umano, qualcosa di forse impossibile da comprendere per me, qualcosa...qualcuno...di imperscrutabile.
    Le mie parole furono come un fiume in piena, cominciarono pacate e tranquille, come il fiume alla sua foce...ma man mano che sgorgavano fuori dalla mia bocca, guadagnavano sempre più velocità e forza, sfociando come uno tsunami sulla mia condizione di menomato, e tutto per colpa loro.
    Fu proprio a quelle parole, pronunciate con rabbia e dolore, che l'individuo vestito in modo bizzarro si alzò dal suo seggio, e posta una mano sulla mia spalla, mi riportò all'ordine.

    «Calma bello, da quello che so poteva andarti molto peggio, dovresti ringraziarci…»

    Quando sentii la sua mano toccare la mia spalla, provai una strana sensazione di male allo stomaco, di freddo e quasi di spossatezza...inizialmente diedi la colpa a gli antidolorifici che mi aveva dato Yusu, ma successivamente capii che non avevano nulla a che fare con quello che sentivo in quel momento...il tocco di quel personaggio era bastato a scombussolarmi nell'intimo, chi era?

    «Ringraziarvi? Per avermi ridotto in questo stato? Mhm...»

    Non si trattava di mancanza di rispetto, ma di pura e semplice rabbia, perchè chi diavolo non sarebbe stato arrabbiato per aver perso un braccio e un occhio? Se mi avessero voluto morto lo sarei di già, quindi chiaramente non era quello il loro intento, ma non avrei accettato supinamente le prediche di qualcuno che non conosco, soprattutto essendo conscio essere uno dei mandanti di quello che mi è capitato.
    Scostai leggermente la sedia per sedermi meglio, la tensione dentro di me era ancora costante, per la prima volta mi sentivo permanentemente lontano da casa, in un ambiente forse ostile e senza nessuna possibilità di contrattaccare, avrebbero potuto fare di me quello che volevano, non ero in grado di tenere testa a nessuno dei tre in quelle condizioni, ma sicuramente neppure al mio massimo....il solo tocco di quell'uomo era bastato a turbarmi.

    «Pensavo avessi domande più interessanti, quindi lascio a te l’onore di rispondergli, ma lascia che ti illumini su una cosa, lo sharingan ha grandi potenzialità di sviluppo, non è quel bambino ad essere eccessivamente in anticipo, sei tu troppo in ritardo, a giudicare dall’età che dimostri…»

    «Non ho mai avuto un metro di paragone con cui misurarmi, lo sharingan si è risvegliato senza preavviso dopo...dopo un forte scatto di rabbia; due tomoe comparvero sulla mia iride, e inizialmente non avevo idea di cosa fossero, ma dopo aver combattuto contro un altro Uchiha ho compreso di cosa si trattasse...sebbene non ho ancora idea del "perchè".»

    La mente viaggiò allo scontro con Okami, alla discussione che ebbimo nel suo genjutsu...chissà cosa penserà di me? Avrà pianto la morte di un suo consanguineo? O sarà stato sollevato che un Uchiha assassino sia stato presumibilmente tolto di mezzo?
    L'uomo in verde, dopo una rapida risata, si destò e raggiunse la porta alle mie spalle, congedandosi e lasciando quella grande stanza a passi lunghi; ogni passo che compiva sentivo il mio stomaco tornare alla normalità, e i miei nervi distendersi.

    «Chi...è lui?»

    Chiesi al Padre della Luna, pochi istanti prima che prendesse la parola, glissando sulla mia domanda indirettamente.

    «Capisco i tuoi dubbi Eanor. Presumi bene, siamo interessati al tuo sharingan, o meglio siamo interessati a non farlo finire nelle mani sbagliate, ma è troppo presto perché tu sappia tutto questo. Al momento posso dirti che sì, siamo più associabili al concetto di porto sicuro rispetto a quello del normale villaggio a cui sei abituato. La nostra comunità è rimasta segreta per secoli e deve farlo per altrettanto tempo, quindi, mi dispiace dover essere così duro ma sappi che se le tue azioni mineranno questa premessa… distruggeremo te e il tuo occhio.»

    «Capisco...non volete che il Terrorista abbia un arma in più nel suo arsenale..»

    «Definirci una terza fazione mi sembra sbagliato, siamo sempre stati sopra le parti, da tempo immemore, intervenire nelle faccende di voi umani non è mai stato l’obiettivo della nostra comunità, ma al momento non posso dirti di più, perdonami. Ovviamente mi auguro tu voglia collaborare con noi, abbiamo deciso di salvarti ma non voglio costringere nessuno, non ragionare per gratitudine. Hai ancora la possibilità di accettare o rifiutare, sta a te, purtroppo non potrai tornare indietro una volta fatta una scelta, la sicurezza e l’incolumità del mio popolo hanno priorità assoluta.»

    «Padre della Luna, con tutto il rispetto mi perdonerà se mi è ancora difficile vedere la gratitudine in tutto questo...forse il mio destino con l'OSU sarebbe stato il cappio o il carcere a vita, e in tal caso lei avrebbe pienamente ragione, ed io nonostante le mie condizioni le sarei grato e debitore per quello che ha fatto.
    Detto questo, io vengo dal nulla, il mio villaggio mi ha rinnegato...forse con ragione...e sono senza una meta, senza una guida e senza uno scopo...quello che avete costruito qui ha dell'incredibile...salvarmi deve essere stato rischioso per voi, esporvi così tanto dopo secoli di isolamento.
    Non ragionerò per gratitudine...perchè come ho detto è ancora difficile per me vederla concretamente...devo abituarmi alla mia condizione...
    Ma comprendo che il pericolo che grava sulla vita di tutti è incombente, e cresce ogni minuto che passa.»


    Feci una pausa e guardai per terra, rompendo la linea visiva con i 4 occhi davanti a me...per poi tornare a fissare l'Otsutsuki.

    «Conosco ancora molto poco su di voi e Kamigakure....ma sento che la vostra causa è giusta, scevra da infiltrazioni politiche e burocratiche...una..."resistenza super partes"...e voglio farne parte.»




    ◊ Resistenza 200
    ◊ Stamina 350
    ◊ Equipaggiamento
    Eanor's Claw [200]
    ◊ Conoscenze e Maestrie
    - Tecniche e del Chakra [I° Livello]
    - Oratorie e Popolari [I° Livello]
    - Adepto del Fuoco
    ◊ Bonus e Malus
    +10 riuscita e raggio sui jutsu katon, danno da ustioni raddoppiati, effetto esplosivo ridotto.
    -10 riuscita generica quando lo Sharingan è disattivato, si rimuove alla sua attivazione [non influisce negativamente sul bonus dello sharingan]
    --------------------------------------------------- »
    Azioni







    Per la tua domanda sullo Sharingan, pensavo si fosse capito: Quando Eanor prova una forte rabbia o dolore, può capitare che lo sharingan si attivi autonomamente, come un meccanismo di difesa...ovviamente non sarebbe "servito" a nulla in questa situazione, ma era coerente per come funziona il suo sharingan, una mia pura scelta stilistica.


    Edited by Revan - 20/8/2021, 15:40
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    3,532

    Status
    Offline

    Lo scambio di battute tra Eanor ed i suoi due interlocutori stava procedendo e, seppur alcune domande trovavano risposte, altre si aprivano con nuovi interrogativi per il giovane. Le sue parole sembrarono oneste e, ammettendo di non aver ancora pienamente compreso la situazione, nè tantomeno il suo reale pensiero a riguardo, si disse certamente comprensivo e favorevole verso la situazione in cui Kamigakure si trovava. Che finalmente il ragazzo emarginato avesse trovato un posto da poter davvero chiamare casa dal profondo del suo cuore?
    Avrebbe ben presto potuto dimostrare se fosse davvero disposto a lottare per il bene di quel posto. Esattamente un attimo prima che il signore della Luna prendesse la parola infatti, la porta si spalancò lasciando spazio ad un agitato individuo.

    Chiedo scusa per l'intrusione... L'urgenza mi ha impedito di attendere che finiste...

    Fissando il padre della Luna si prodigò in un inchino formale per poi attendere coma un segno a poter procedere nel discorso, segno che non arrivò però subito. L'Otsutsuki si rivolse invece al suo compagno dando indicazione anche su come procedere con Eanor.

    Potresti accompagnarlo fuori?

    Esordì per poi rivolgersi al ragazzo

    Mi dispiace per l'imprevisto, riprenderemo presto la nostra conversazione...

    Senza quindi avere modo di ribattere, Eanor si ritrovò nuovamente in compagnia di Yusu che lo attendeva all'esterno con atteggiamento decisamente non dei più sereni.

    Si può sapere cosa sta succedendo? Ho visto Lao catapultarsi dentro... Non aveva un volto da belle notizie

    Chiese con un fremito senza poter avere risposta dai due ancora ignari della situazione. L'attesa non durò però tantissimo, la porta si aprì nuovamente e lo stesso uomo di prima varcò la soglia ponendosi dinanzi ai due.

    Siamo in stato d'emergenza... Dei curiosoni si stanno avvicinando troppo... Il padre della Luna ci ha incaricati di risolvere il problema... Yusu, tu vai a nord ed intercetta tutti quelli presenti nel settore... Eanor, tu verrai con me, dovrai aiutarci ed io ne approfitterò per valutare le tue azioni... Mi è stato chiesto un giudizio su di te...

    Senza perdersi in ulteriori indugi, Lao iniziò a correre dando per scontato che Eanor lo avrebbe seguito, mentre anche Yusu si apprestò a dirigersi verso il suo obiettivo. Seguendo colui che avrebbe dovuto valutarlo, Eanor si trovò a raggiungere quella che sembrava la periferia del villaggio ed in particolare una alta catena rocciosa alla cui base iniziò a notarsi un piccolo spiraglio che i due avrebbero dovuto attraversare. Il tunnel in cui si insinuarono fu relativamente breve e permise al duo di salire e sbucare dietro una serie di grandi massi. Da lì si spostarono verso la costa dove, ben presto, individuarono un gruppo di esploratori pirata, guidati da un losco individuo dall'aria poco raccomandabile. Da una posizione ben celata da un fitto sottobosco, poterono quindi osservare il nemico e valutare il da farsi senza rischiare di essere subito scoperti.

    Tu occupati dei pesci piccoli... Quello è mio... Nessuno di loro deve sopravvivere!



    Eccoci qui, ravviviamo un pò le cose :please: Puoi interagire come vuoi con Yusu o con Lao fino al momento dell'ingaggio. Sul finale puoi decidere di agire come preferisci, attaccare, preparare imboscate, quello che ti pare. Lao si muoverà di conseguenza per il momento. Se hai dubbi sai dove trovarmi


    Edited by Roy90 - 22/8/2021, 17:31
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

    Group
    Kiri's Ninja
    Posts
    2,905

    Status
    Offline

    ◊ Capitolo III - Melodia di Fuoco

    Scheda - Parlato - Pensato
    Kamigakure - 10.30 - Esterno del Villaggio

    Photo of Milford Sound in New Zealand
    Mentre esprimevo i miei pensieri riguardo alla proposta dell'Otsutsuki, il suo sguardo ed il suo volto non erano mutati; neppure una microespressione sul suo volto tradiva la minima emozione riguardo a quello che stavo dicendo, assenso o dissenso, disappunto o ammirazione...quel volto non tradiva la minima emozione, ed essendo l'altro tizio ancora mascherato, avevo la sensazione di star parlando con due automi.
    Finito il mio soliloquio, il Padre stava per prendere la parola, probabilmente per affidarmi qualche incarico qui nel villaggio, ma un rumore sordo scosse il silenzio che si era venuto a creare nella stanza; il rumore di una porta metallica che si apre di scatto.
    La porta che avevo varcato per entrare nel grande salone poco illuminato si spalancò di scatto; in un primo momento pensai si trattasse di Yusu, ma la voce dell'individuo tradì subito le mie supposizioni:


    «Chiedo scusa per l'intrusione...l'urgenza mi ha impedito di attendere che finiste...»

    Mi voltai incuriosito per osservare il nuovo elemento nella stanza, non dispiaciuto del suo ingresso dato che, con il suo arrivo, aveva alleggerito la tensione che si stava creando nella stanza.
    La voce era agitata, di un uomo di una certa età, ma non ancora quarantenne, e nella penombra delle fiamme azzurre potei solo distinguere una spada di discrete dimensioni, portata sulla schiena con l'elsa dietro la spalla sinistra, ed un abbigliamento leggero, forse da combattimento.
    L'Otsutsuki fissò il nuovo arrivato per qualche secondo, per poi spostare leggermente il capo verso sinistra, facendo intendere di voler interloquire con l'uomo mascherato:

    «Potresti accompagnarlo fuori?»

    Egli non rispose, ma fece solo un gesto di assenso con il capo, per poi alzarsi e portarsi, girando attorno alla scrivania, alla sinistra della mia sedia.

    «Mi dispiace per l'imprevisto, riprenderemo presto la nostra conversazione...»

    Non proferii parola neppure io, mi limitai ad alzarmi e a fare un inchino identico a quello fatto al mio arrivo poche decine di minuti prima, per poi venire scortato dall'uomo mascherato fino alla porta alle nostre spalle.
    Nel farlo, passammo inevitabilmente alla sinistra dell'uomo agitato, che ora stava avanzando verso la scrivania; man mano che ci avvicinavamo l'un l'altro, potei definire sempre meglio la sua figura: capelli castani portati corti e pettinati all'indietro, occhi marroni e naso piccolo, la carnagione era molto chiara, non v'era l'ombra di abbronzatura o cicatrici sulla sua pelle, e i suoi indumenti adesso mi apparivano chiaramente come una tenuta da combattimento.
    In pochi secondi mi ritrovai fuori dalla stanza, con Yusu che, appoggiato alla parete a destra della porta, mi venne subito incontro, con passo svelto, in cerca probabilmente di informazioni sul meeting appena avvenuto e già interrotto.

    «Si può sapere cosa sta succedendo? Ho visto Lao catapultarsi dentro... Non aveva un volto da belle notizie»

    «Non sò che dirti, sembrava effettivamente molto agitato...senti...ma chi era quel tizio con il borsalino ed il cappello verde? E' uscito da qui devi averlo sicuramente visto passare.
    Non sò spiegarti, ma quando mi ha toccato, ho avvertito come una sensazione di malessere generico scombussolarmi il corpo, pareva essere molto in confidenza con il Padre della Luna...gli dava del "tu", chi è?»

    Ero forse più incuriosito da quell'individuo che dall'Otsutsuki in se, ma non ebbi tempo di illustrare a Yusu i miei dubbi, nè di spiegargli come fossero andate le cose li dentro, poichè in pochi minuti Lao, così lo aveva chiamato Yusu, varcò nuovamente la grande porta metallica, richiudendola dietro di se e venendo dritto verso di noi, con aria severa e crucciata.

    «Siamo in stato d'emergenza... Dei curiosoni si stanno avvicinando troppo... Il Padre della Luna ci ha incaricati di risolvere il problema... Yusu, tu vai a nord ed intercetta tutti quelli presenti nel settore... Eanor, tu verrai con me, dovrai aiutarci ed io ne approfitterò per valutare le tue azioni... Mi è stato chiesto un giudizio su di te...»

    «Sono pronto, andiamo.»

    ...

    «Mi raccomando Eanor...»

    Esclamò Yusu, guardandomi dritto negli occhi, sincerandosi che non avessi strane idee in testa.
    Io feci un sorriso, a metà tra il beffardo ed il sincero, seguito da un cenno con il capo di assenso, mentre mi gettavo all'inseguimento di Lao, partito di gran fretta verso un lungo corridoio di roccia alla nostra destra.
    Mentre correvo, sentivo il dolore all'arto diminuire sempre di meno...forse era l'adrenalina, forse il chakra che mitigava il dolore, o forse mi stavo semplicemente abituando alla mia nuova condizione; l'occhio destro era ancora bendato, ma il sinistro ci vedeva perfettamente e lo sharingan era perfettamente operativo...avrei dimostrato all'Otsutsuki e al tizio in verde che pur non essendo stato precoce come il piccolo Uchiha, avrei fatto la mia parte in quella battaglia finchè avessi avuto la forza di combattere, e che non sarei stato da meno rispetto al vecchio Eanor, neppure senza un braccio o privato di uno dei miei Sharingan.
    Seguii a ruota Lao per circa 20 minuti, prima attraverso un lungo corridoio di roccia scavata, poi attraverso diverse stanze a pianta quadrata, fino a giungere a quella che pareva essere la zona perimetrale di Kamigakure, poco abitata e molto silenziosa.
    Lao mi condusse poi attraverso uno stretto cunicolo di roccia, alla base di una catena roccioso decisamente imponente, che costeggiava tutto il perimetro del villaggio, oltre alla quale si stagliava un paesaggio molto più bucolico, composto da erba, boschi e verde a perdita d'occhio.
    Imboccammo proprio quella strada una volta fuoriusciti dal cunicolo roccioso, l'aria adesso era pura e leggera, non come sotto terra, dove l'aria filtrata dalla superfice viene depurata e resa "aritificiale", conferendogli quel classico odore sgradevole.
    Giungemmo in un sottobosco composto da vegetazione arbustiva e grossi alberi di vario tipo, la fauna attorno a noi era rada ma presente, ed ogni passo che muovevo in quell'ambiente verde mi ricordava casa, la steppa di Ame ed i suoi rari boschi posti ai margini del paese, dove ogni tanto mi recavo per allenarmi lontano da occhi indiscreti.
    Giungemmo fino alla costa, dove, nascosti del favore delle ombre del sottobosco proiettate dai grandi alberi sopra di noi, ci nascondemmo per osservare meglio la situazione davanti a noi.
    Un gruppo di individui vestiti leggeri, con sciabole e armi bianche varie ai fianchi stava solcando la costa a poche decine di metri dal mare; saranno stati non più di 10, e si dirigevano ad occhio e croce verso la posizione che adesso Yusu stava ripulendo, era nostro preciso compito far si che quegli individui non si avvicinassero troppo al villaggio.

    «Tu occupati dei pesci piccoli... Quello è mio... Nessuno di loro deve sopravvivere!»

    «E nessuno sopravviverà...»

    A quelle parole, il mio occhio da verde divenne rosso, e i miei tre tomoe scesero in campo vorticando attorno all'iride, per poi stabilizzarsi nella loro consueta posizione triangolare, dandomi una visione chiara e precisa della situazione davanti a me.
    Non percepii quasi nessuna differenza tra l'avere due Sharingan ed averne ormai solo uno attivo, sentendomi sollevato nell'appurare che la mia capacità predittiva non si era affievolita, ma era rimasta salda e affidabile come sempre.
    La marmaglia di pirati era composto da circa 10 individui, tutti raggruppati più o meno in un area di 6 metri, con il capo, o almeno quello che pareva esserlo, in testa al gruppo, distanziandoli di pochi metri come un lupo alpha che guida il branco alla caccia.
    Da quella posizione eravamo perfettamente non visti, e un attacco a sorpresa è l'arma migliore possibile quando si è in forte minoranza numerica, la quale attualmente si attestava su un dieci contro due.

    «Colpirne solo uno o due svelerebbe la nostra posizione e metterebbe gli altri in allerta, se si disperdono e ci accerchiano le nostre possibilità diminuiscono sensibilmente, dobbiamo colpirli tutti assieme...mi è venuto un idea...pronto?»

    Il braccio metallico non era in grado di comporre i sigilli necessari alle mie tecniche, ma fortunatamente, nel periodo precedente alla mia incarcerazione, mi ero addestrato nella composizione dei sigilli con una sola mano; una pratica molto avanzata e per nulla facile da apprendere, ma che avevo assimilato in diversi mesi di duri tentativi e allenamenti solitari nella steppa di Ame, fino a raggiungere un livello di fluidità nella composizione dei sigilli a una mano identica a quella dei sigilli classici; al tempo mai avrei pensato che mi sarebbe stato tanto fondamentale questa abilità, ne che lo sarebbe stato per un motivo simile.
    La fortuna volle che il gruppo di pirati si stesse avvicinando verso la nostra posizione; feci cenno a Lao di attendere che fossero a portata prima di attaccare, non volevo sprecare l'effetto sorpresa.
    Quando la marmaglia di pirati fu a circa 18 metri da noi, Lao avrebbe potuto osservare il sigillo del "bue" comparire sulla mia mano sinistra, per poi lasciare spazio al dito indice teso verso il gruppo di pirati.
    Puntando verso il centro del gruppo, avrei creato un punto di vuoto verso il quale tutto, nel raggio di 15 metri attorno a loro, sarebbe stato risucchiato sotto terra con una forza travolgente; alberi, sabbia, rocce e soprattutto persone sarebbero stati attratti verso quel punto con una forza tale da tirarli sotto terra fino al collo compreso, lasciandoli solo con la testa fuori dalla terra.
    Avendo puntato al centro del gruppo, se avessi avuto fortuna tutti i pirati sarebbero stati colpiti allo stesso momento, ed essendo un attacco a sorpresa non avrebbero avuto il tempo di rendersi conto di quello che stava succedendo.
    Noi ci trovavamo fuori dal perimetro della tecnica, quindi la terra sotto ad i nostri piedi rimase salda e intoccata dalla tecnica.
    Finito di preparare il terreno di gioco, sarei saltato fuori dal nostro nascondiglio, compiendo un rapido balzo di circa 3 metri per portarmi più in alto rispetto a loro, e una volta composto il sigillo della tigre nella mano sinistra, cominciai ad accumulare il chakra katon nella sacca stomacale, per dare vita alla tecnica più micidiale che conoscessi.
    Dalla mia bocca, se tutto fosse andato come previsto, 5 grossi draghi di fuoco sarebbero stati generati dal mio chakra rosso, e tanto veloci quanto incandescenti e distruttivi si sarebbero diretti verso il centro del gruppo, nella speranza di colpire quante più teste possibili dei pirati intrappolati dalla mia sabbia mobile precedente.
    Si trattava di una tecnica micidiale, da utilizzare solo in casi estremi, ma le parole di Lao mi avevano tolto ogni dubbio sull'approccio da usare con questa feccia.




    ◊ Resistenza 200
    ◊ Stamina 300-118 = 182
    ◊ Equipaggiamento
    Eanor's Claw [200]
    ◊ Conoscenze e Maestrie
    - Tecniche e del Chakra [I° Livello]
    - Oratorie e Popolari [I° Livello]
    - Adepto del Fuoco
    ◊ Bonus e Malus
    +10 riuscita e raggio sui jutsu katon, danno da ustioni raddoppiati, effetto esplosivo ridotto.
    -10 riuscita generica quando lo Sharingan è disattivato, si rimuove alla sua attivazione [non influisce negativamente sul bonus dello sharingan]
    --------------------------------------------------- »
    Azioni
    ◊ Attivazione Sharingan
    Tecnica dell'Aspirazione come da post.
    Tecnica della Melodia del Drago di Fuoco



    Edited by Revan - 24/8/2021, 00:20
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    3,532

    Status
    Offline

    Eanor sembrò capire la gravità della situazione e senza troppi giri di parole seguì colui che, a quanto detto, avrebbe anche dovuto fare una valutazione del suo operato. Non ci misero molto, una volta lasciato Yusu, a raggiungere il gruppo di intrusi a loro assegnato. Fu lì, al margine del sottobosco, che Eanor volle prendere l'iniziativa annunciando un piano adatto alla situazione. Lao decise quindi di lasciarlo fare in modo da poter iniziare a farsi un'idea della valutazione che gli era stata assegnata. Non poteva neanche avere idea del grado di distruzione che quel ragazzo potesse portare, cosa che invece Yusu sapeva bene e di cui era ben preoccupato mentre completava il suo compito.
    Quando il nuovo arrivato al villaggio della Luna fece la sua mossa, Lao rimase quasi impietrito davanti agli eventi che si susseguirono. Alberi, terra, rocce e tutto ciò che si trovava in quell'area iniziò a scorrere con violenza riversandosi nel sottosuolo.

    Ma cosa fai... FERMATI!

    Sbottò preparandosi poi ad intervenire

    Non ti hanno detto che il nostro villaggio è nel sottosuolo? Lì sotto ci sono le serre!

    Il danno ormai però era fatto e perlomeno sembrava che i bersagli fossero stati catturati, alcuni addirittura definitivamente sconfitti, tutti tranne uno che non sembrava essere propenso a farsi catturare facilmente. Una volta smessi gli assestamenti infatti sembrò uscire dolcemente da quella trappola come se lui e la terra fossero una cosa sola, cosa che fecero pochi istanti dopo anche altri tre membri del gruppo. In quello stesso istante però, sia Lao che Eanor, dispiaciuto o meno che fosse del problema creato pocanzi, ripresero l'offensiva. Fu così che sulla testa del guerriero autoctono dell'isola, volarono diversi draghi di fuoco pronti a piombare sui pirati. Quella visione convinse Lao ad arrestare la sua corsa per non rischiare di venire coinvolto nell'impatto imminente che avrebbe certamente causato altri danni non da poco al suolo, si limitò quindi ad osservare le conseguenze di ciò che stava accadendo, probabilmente pregando il suo Dio che non fossero eccessivamente gravi.

    Che benvenuto interessante che ci stanno riservando qui...

    La voce divertita del capo dei pirati ruppe il silenzio generando risate di scherno anche tra i suoi sottoposti mentre le sue mani si protraevano verso i draghi ormai a meno di tre metri dal gruppo. Ciò che accadde però rese chiaro con chi avevano a che fare, i simboli sui palmi delle mani del pirata infatti sembrarono accendersi di energia e tutta la potenza del colpo di Eanor svanì nel nulla, assorbita dal nemico.

    Che maleducati! Potevate almeno presentarvi prima... Non sapete davvero come dare il benvenuto a qualcuno...

    In quel frangente, altri tre pirati catturati dal terreno riuscirono, a furia di strattoni, a venire fuori da quella prigione seppur nettamente malconci rispetto ai quattro liberatisi in prima battuta con le loro arti magiche.

    Io sono un tipo gentile, vi darò una seconda possibilità... Chiedete scusa... Diteci chi siete e cosa ci fate qui... E forse non vi ucciderò!

    Il tono del pirata restava sicuro e divertito mentre dall'altra parte Lao iniziava a preoccuparsi, non tanto per le minacce dei pirati, ne aveva sentite fin troppe in vita sua, quanto per cosa avrebbe causato alla zona circostante il protrarsi del combattimento visto l'alleato che si era trovato ad avere al fianco.

    Ragazzino... Fai un'altra bravata come le precedenti e sarò io a tagliarti la testa! Ora pensa a quelli rimasti inpiedi... Senza distruggere tutto!

    Non lo guardò nemmeno mentre impartiva gli ordini, si concentrò infatti su quello che sarebbe stato il suo avversario e, subito dopo aver pronunciato quelle parole, scattò verso l'uomo misterioso pronto ad ingaggiare battaglia.



    Ebbene, hai fatto danno :please: hai però eliminato 3 scagnozzi e ne hai gravemente feriti altri 3. 4 tra cui il capo sono illesi. Puoi attaccare dinuovo, se hai domande sai dove trovarmi.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

    Group
    Kiri's Ninja
    Posts
    2,905

    Status
    Offline

    ◊ Capitolo IV - Un Nemico Inaspettato

    Scheda - Parlato - Pensato
    Kamigakure - 10.30 - Esterno del Villaggio

    Photo of Milford Sound in New Zealand
    Come previsto, il punto di vuoto generato dal mio chakra doton si formò proprio sotto ai piedi di uno dei malcapitati pirati posto al centro del gruppo, che con passo deciso si stava dirigendo verso nord attraverso il lato interno della costa del paese, diretto chissà dove ed in cerca di chissà cosa, o chi.
    In un battito di ciglia, quintali di terra, sabbia alberi e rocce cominciarono a muoversi burrascosamente sul terreno circostante i pirati, per coincidere a grande velocità verso il punto di assorbimento, dilaniando i corpi di tutti i pirati a portata di tiro, e imprigionando gli altri sotto terra, lasciando loro solo la testa per respirare.
    Il sangue si mischiò alla sabbia, e urla di dolore straziante si mischiarono a gli ultimi respiri di alcuni di loro, che perirono sul colpo, alcuni dilaniati da rocce e altri schiacciati dai possenti alberi trainati dalla corrente nelle sabbie mobili.
    Nel vedere quella scena cruenta e sadica, mi sarei aspettato un gesto di assenso da parte di Lao, bramava il sangue di tutta quella fecca; egli invece però, osservando l'inevitabile smottamento del terreno, mi guardò con un aria esterrefatta, come se non si aspettasse minimamente una cosa del genere, e ne fosse quasi terrorizzato.

    «Ma cosa fai... FERMATI!»

    Esordì Lao guardandomi con sguardo cagnesco.

    «Qual'è il problema!?»

    «Non ti hanno detto che il nostro villaggio è nel sottosuolo? Lì sotto ci sono le serre!»

    «Cosa?! Cazzo...siamo distanti...ero convinto fosse terreno libero...mi dispiace!»

    Quella notizia piombò come un fulmine a ciel sereno, ero appena arrivato e subito avevo causato un danno, anche se involontario, alla struttura del villaggio.
    Mi pentii di aver usato quella tecnica, ma se non altro aveva dato i suoi frutti per quanto riguardava i nostri ospiti, giacchè tre di loro rimasero uccisi dai detriti, e altri tre riuscirono a venire fuori dalla trappola, seppur gravemente feriti, soprattutto a gli arti inferiori.

    «Che benvenuto interessante che ci stanno riservando qui...»

    Una voce, giovane e chiara, ruppe il silenzio creatosi successivamente al termine delle urla di dolore dei suoi compagni morenti, comparendo dalla terra con una tecnica estremamente simile a quella che avevo utilizzato io durante gli esami di selezione dei chunin di Konoha, per non dire la stessa, seguito da 3 dei suoi compagni dietro di lui a poca distanza; si trattava del capo banda.

    «Che maleducati! Potevate almeno presentarvi prima... Non sapete davvero come dare il benvenuto a qualcuno...»

    «Eccolo qui il benvenuto...!»

    Esclamai a bassa voce, prima che i cinque draghi di fuoco prendessero il volo nel cielo azzurro, incandescenti e distruttivi come solo il fuoco sà essere.
    Lao nel frattempo si era scagliato verso di loro, ma quando i draghi gli passarono sopra la testa, arrestò la sua corsa e rimase a guardare l'esito del mio attacco, probabilmente pregando che esso non peggiorasse la situazione nel sottosuolo.
    Quello che accadde dopo fù qualcosa di totalmente inaspettato, giacchè il capo, distendendo le braccia verso il cielo, in direzione del mio attacco, attivò un qualche tipo di tecnica, che assorbì nei palmi tutta l'energia magica del mio attacco, annullandolo completamente e facendo scomparire il fuoco nei segni sui suoi palmi, nullificando totalmente un attacco che avrebbe abbattuto un grattacielo, e il tutto senza nemmeno scomporsi più di tanto.

    «Cosa?! Come diavolo ha fatto a...»

    Il mio sconcerto fu abissale, quella tecnica era avanzatissima, e lui l'aveva assorbita come nulla fosse; avevo sentito parlare di assorbimento del chakra, e persino io ne ero capace in effetti, ma mai l'avevo visto applicare su una tecnica così avanzata, e tantomeno su diversi proiettili tutti allo stesso momento.
    Quei segni che aveva sulle mani tornarono a essere scuri subito dopo l'assorbimento del mio fuoco, fuoco che adesso mi sentivo impossibilitato ad utilizzare, visto che se era stato in grado di assorbire quella tecnica li, il cavallo di battaglia del mio repertorio, avrebbe potuto assorbire probabilmente qualsiasi mia altra tecnica katon.

    «Io sono un tipo gentile, vi darò una seconda possibilità... Chiedete scusa... Diteci chi siete e cosa ci fate qui... E forse non vi ucciderò!»

    Non risposi, erano solo minacce vane di un pirata senza scrupoli, non doveva essere degnato di nessuna risposta che non fosse il sangue.

    «Ragazzino... Fai un'altra bravata come le precedenti e sarò io a tagliarti la testa! Ora pensa a quelli rimasti inpiedi... Senza distruggere tutto!»

    «E sia, lui lo lascio a te allora!»

    Doton-Otoshibuta-Manga
    Forse era un nemico troppo al di là delle mie sole capacità, il mio istinto mi suggeriva di attaccarlo assieme ad i suoi compagni, ma così non avrei potuto lasciare spazio a Lao di attaccare, quindi decisi che mi sarei concentrato sui tre pirati in perfette condizioni, per passare poi a quelli feriti, ma ancora potenzialmente combattivi.
    Fortunatamente, si trovavano tutti più o meno l'uno in prossimità dell'altro, con il capoccia che li distanziava di circa 5-6 metri, abbastanza per poter attaccare tutti i pirati senza inficiare l'offensiva di Lao.
    Non potevo assolutamente sfruttare tecniche che demolissero il terreno sotto i loro piedi, per evitare di danneggiare ulteriormente le serre sotterranee del villaggio, quindi optai per una tecnica nuova, ma dannatamente efficiente in condizioni simili.
    Cominciai a disperdere il mio chakra terroso nell'area circostante, legandolo a tutte le rocce più grandi che riuscivo a trovare in superficie, per poi farle convogliare sopra le teste dei malcapitati pirati d'acqua dolce, dandogli la forma di un grosso coperchio dalla forma di un porco, che inesorabile si sarebbe schiantato sopra le loro teste, colpendoli tutti assieme in un raggio di 12 metri circa.
    Mi premurai di decentralizzare il punto di schianto del coperchio, così che non inficiasse il bersaglio primario della compagnia, il capo, che sebbene fosse un bersaglio perfetto per una tecnica simile, difficile da assorbire essendo pura roccia granitica, avevo deciso di lasciare a Lao, non senza un certo dispiacere ammetto.



    ◊ Resistenza 200
    ◊ Stamina 182-48 = 134
    ◊ Equipaggiamento
    Eanor's Claw [200]
    ◊ Conoscenze e Maestrie
    - Tecniche e del Chakra [I° Livello]
    - Oratorie e Popolari [I° Livello]
    - Adepto del Fuoco
    ◊ Bonus e Malus
    +10 riuscita e raggio sui jutsu katon, danno da ustioni raddoppiati, effetto esplosivo ridotto.
    -10 riuscita generica quando lo Sharingan è disattivato, si rimuove alla sua attivazione [non influisce negativamente sul bonus dello sharingan]
    --------------------------------------------------- »
    Azioni
    ◊ Mantenimento Sharingan
    Condensazione di Fango come descritta.




    Non farti spaventare dalle dimensioni del coperchio, io l'ho fatto a misura di persone nel raggio, quello della foto è quelloa dimensione di richiamo.


    Edited by Revan - 24/8/2021, 21:18
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    3,532

    Status
    Offline

    Fatte le raccomandazioni del caso, e vedendo il sincero rammarico del ragazzo per ciò che aveva fatto involontariamente, Lao si dedicò completamente al nemico che aveva davanti. Le sue movenze furono a dir poco fulmine e, dopo un primo assalto portato con quelli che sembravano proiettili, scagliati direttamente dalle proprio falangi, estrasse un'arma peculiare del suo clan, il Fiore Osseo, apprestandosi a portare un devastante attacco. Il suo avversario, pur assorbendo quei proiettili digitali, non potè nulla contro il successivo colpo che si rivelò nettamente più rapido ed imprevedibile. Colto quindi alla sprovvista dai movimenti del Kaguya, venne trapassato da parte a parte esattamente all'altezza del cuore.

    Ecco... Questa è la mia presentazione ufficiale... Ora muori feccia pirata!

    In quello stesso istante però, stava accadendo qualcosa di disastroso a pochi passi da Lao. Nel voltarsi vide accadere l'inesorabile. Eanor aveva iniziato a raccogliere nel cielo brandelli di terra e rocce presi proprio da quello che era lo strato terroso che ricopriva le serre, in alcuni punti iniziavano addirittura ad intravedersi spiragli che mostravano gli ammassi di detriti caduti al piano di sotto a causa del jutsu precedente. Tra i pirati iniziò un certo vociare, alcuni spaventati dalla morte del loro superiore, volevano fuggire, altri affascinati dalla scoperto di quel mondo sotterraneo, volevano avvisare i compagni per un assalto in forze. Nessuno potè però riuscire nell'intento sperato perchè la grande formazione creatasi nel cielo si abbattè su di loro con grande forza. Il colpo fu ingente e tutti furono costretti a collaborare per impedire di essere schiacciati. Un rumore secco di legno che si spezza preannunciò però il disastro, Lao sembrò l'unico a capire di cosa si trattasse e, con la disperazione sul volto cadde in ginocchio. Le travi lignee che facevano da sostegno allo strato di roccia cui si trovavano, vennero meno sotto gli scossoni ed i carichi subiti e tutta la zona franò sulle serre sottostanti. Fu il caos totale, i vari contadini già in opera per soccorrere i feriti rimasti coinvolti nella pioggia di detriti avvenuta poco prima, rimasero a loro volta coinvolti nel collasso totale dell'area in cui si trovavano. D'altro canto tutti i pirati coinvolti nel crollo finirono per morire nella caduta, schiacciati dal grosso coperchio evocato da Eanor.

    Quel disastro sarebbe rimasto marchiato a fuoco nella storia di Kamigakure, il conteggio dei feriti sarebbe stato fatto di lì a poco e tutta quella devastazione sarebbe stata imputata al giovane appena arrivato al villaggio. Lao si alzò furente e senza indugiare strattonò il ragazzo che avrebbe dovuto giudicare e, con non poca violenza, colpì le sue tempie costringendolo allo svenimento.

    [...]

    Nel risvegliarsi, Eanor avrebbe potuto rendersi conto di essere nuovamente nella stanza in cui aveva parlato con il Padre della Luna. La voce di Lao, palesemente adirato, avrebbe poi raggiunto violentemente le sue orecchie ma il destinatario di quelle parole non era lui, bensì l'Otsutsuki stesso.

    E' inconcepibile... Volevi un giudizio? Bene eccolo: quello è una mina vagante, un pericolo per tutto il villaggio... Posso anche lasciar passare il primo incidente dato che non sapeva della presenza delle serre al piano di sotto, per quanto un sospetto gli sarebbe anche potuto sorgere visto che il nostro è totalmente un villaggio sotterraneo... Ma se sapendo ciò prende terra dal suolo per creare massi giganti da scagliare di prepotenza sui nemici... E' assurdo!

    La foga di Lao venne fermata però dal Padre della Luna con un cenno della mano, aveva notato il risveglio del giovano Eanor e, avvicinandosi a passo tranquillo ma con sguardo severo, gli si rivolse.

    Hai sentito cosa Lao pensa di te... Hai qualcosa da dire a riguardo?



    Ebbene, non è finita come ci si sarebbe potuti aspettare ma è finita... Dopo questo tuo post il Padre della Luna deciderà la tua sorte. La caduta del coperchio in sè non sarebbe stata un grosso problema, ma vi trovavate praticamente su un tetto di terra sorretto da travi. Il jutsu precedente aveva fatto già i primi danni, il rubare terreno per creare il coperchio ha poi reso maggiormente vulnerabile la struttura, ed infine il colpo ha causato il collasso.
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

    Group
    Kiri's Ninja
    Posts
    2,905

    Status
    Offline

    ◊ Capitolo V - La Fine?

    Scheda - Parlato - Pensato
    Kamigakure - 12.00 - Sala del Padre

    Photo of Milford Sound in New Zealand
    In pochi istanti, un enorme agglomerato di roccia si formò sopra le teste dei malcapitati pirati, che non poterono fare niente sennon assistere inermi alla loro morte, schiacciati da tonnellate di roccia granitica, che si abbattè su di loro come il martello di un fabbro sul suo incudine.
    Nel frattempo, Lao si era occupato rapidamente dal capo branco, infilzandolo da parte a parte con una strana arma bianca, tirata fuori all'improvviso da non sò dove.
    La missione era compiuta, i pirati erano stati eliminati, ma non senza danni collaterali:
    Il mio colpo, per quanto efficace, aveva destabilizzto ulteriormente il tetto di terra sopra le serre, che crollò inesorabilmente sopra la testa dei poveri contadini che vi lavoravano sopra, facendoli fuggire in preda al panico.
    L'ultima cosa che ricordo è Lao corrermi incontro, mentre osservavo il danno causato dal mio attacco, maledicendomi per l'eccessiva forza che avevo utilizzato anche questa volta.
    Egli mi colpì alla testa senza che io potessi o volessi oppormi, tutto divenne buio.



    «E' inconcepibile... Volevi un giudizio? Bene eccolo: quello è una mina vagante, un pericolo per tutto il villaggio... Posso anche lasciar passare il primo incidente dato che non sapeva della presenza delle serre al piano di sotto, per quanto un sospetto gli sarebbe anche potuto sorgere visto che il nostro è totalmente un villaggio sotterraneo... Ma se sapendo ciò prende terra dal suolo per creare massi giganti da scagliare di prepotenza sui nemici... E' assurdo!»


    ....




    Non sò quanto tempo passò dagli eventi della costa al mio risveglio; ciò che ricordo è un dolore intenso al lato destro della fronte, e delle parole dette con foga e rabbia mentre, a poco a poco, recuperavo le forze e la coscienza, ritrovandomi seduto sulla stessa sedia sulla quale avevo avuto udienza poco prima.
    Davanti a noi c'era ovviamente lui, il capo del villaggio, che ascoltava il resoconto di Lao con interesse, guardando me ogni tanto, per poi tornare a osservare il sottoposto.
    Ascoltando quelle parole, non potei fare a meno di concordare con il suo pensiero, rendendomi conto che il mio stile di combattimento era invasivo e distruttivo, sebbene portasse risultati alla fine della giornata.
    Il capo del villaggio si rivolse poi a me, placando la furia del suo sottoposto con un gesto della mano, e guardandomi con sguardo severo ed interrogativo.


    «Hai sentito cosa Lao pensa di te... Hai qualcosa da dire a riguardo?»

    «Si...l'uinica cosa che posso dire è che Lao ha indubbiamente ragione; il mio stile di combattimento è distruttivo e invasivo, e nonostante io ottenga risultati...e questo è innegabile...ci sono sempre dei danni collaterali, danni collaterali che in guerra sono all'ordine del giorno, ma non sono una giustificazione per quello che è successo qui, oggi.
    Sono profondamente dispiaciuto per aver causato un danno in casa vostra appena arrivato, non ho denaro per ripagarvi purtroppo, tutto quello che avevo è rimasto ad Amegakure.
    Per come la vedo io, le opzioni sono tre, o mi eliminate sedutastante, o mi permettete di rimanere, oppure mi lasciate andare...»


    Esclamai, tirando poi un colpo di tosse e toccandomi la ferita alla testa con il braccio ancora sano.

    «Francamente preferirei evitare la prima, ma potrei fare ben poco per impedirvelo, quindi se ritenete che la mia presenza sia più un problema che altro, andrò per la mia strada senza intralciare la vostra signore»

    Mi destai poi dalla sedia, portandomi difronte al padre della luna, ancora seduto sulla sua.

    «Forse sono un pessimo shinobi, forse non saprò lavorare di squadra, ma sono un uomo d'onore, e preferirei morire che spifferare a qualcuno quel poco che sò su questo posto...inoltre restituirò il braccio a Yusu, come piccolo pegno per il danno che ho causato oggi, non varrà molto ma è qualcosa.»

    Attesi la risposta dell'Otsutsuki con terribile impazienza, sapendo che essa avrebbe potuto decidere il mio imminente futuro.


    Mi è piaciuto l'evento, mi spiace per il missunderstanding sull'ultima tecnica, credevo che prendere le rocce da altre parti non avrebbe danneggiato il terreno sotto di noi, ma amen, mi sono divertito.
    Dei tre destini, accetterò tutti con piacere, ci stà, la mia preferenza la sai, ma se mi lasci andare ruola pure che si riprendono il braccio, così evito di farlo io in PQ.
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    3,532

    Status
    Offline

    Le parole di Eanor tolsero ogni dubbio al Padre della Luna ed all'uomo misterioso che era nuovamente lì presente, parzialmente celato dall'ombra e che prima il giovane non aveva notato, fu quindi proprio lui a prendere la parola quando l'Uchiha terminò di dire la sua.

    Sarebbe bello se le vite umani fossero risarcibili con semplice denaro... Non è così?

    Il suo tono era palesemente sarcastico e canzonatorio, dopo un attimo di pausa infatti riprese

    Cosa vuoi che sia se dei contadini sono rimasti gravemente feriti in quel crollo? O se peggio fossero morti? Batava risarcirli e via... Tu cosa ne dici? A quanto dovrebbe ammontare il suo debito? Mettiamoci anche il sudore ed il sangue versati per la costruzione di quelle serre... Ma è giusto considerare anche l'idea di dimenticare tutto l'accaduto e lasciarlo andare via... Magari nessuno andrà mai a pensare che sia stato qui e non lo tortureranno per storcergli le informazioni su di noi, che lo voglia o no...

    Continuò a parlare con quel sorriso canzonatorio e divertito fino a che l'Hotsutsuki stesso non intervenne con un gesto della mano fissando poi il suo sguardo nell'occhio di Eanor

    Eanor... Sarebbe bastato poco... Delle scuse sincere e la volontà di imparare a convivere con noi, la volontà di maturare e smettere di seminare distruzione al tuo solo passaggio... Non ho visto però questo nelle tue parole... Ragion per cui non sarai il benvenuto in questo villaggio, qui conviviamo e coesistiamo uniti, aiutandoci l'un l'altro per sopravvivere e godere della pace che abbiamo costruito fin ora...

    A quel punto fece un cenno di assenso a Lao che nel frattempo si era spostato alle spalle del ragazzo.

    Non sono per nulla contento di ciò che sta per accadere... Ma la mia priorità è la sicurezza assoluta di questo posto, e non esiterò un solo istante nel prendere decisioni che, se evitate, rischiano di minare la nostra pace!

    A quel punto Eanor avrebbe stranamente iniziato a percepire una sorta di freddo gelido espandersi dal petto lungo tutto il suo corpo. Se avesse cercato di trovarne la causa, si sarebbe accorto di essere come appesantito fino a che non notò una lama ossea fuoriuscire dal suo petto esattamente all'altezza del cuore. Lao lo aveva ormai trapassato da parte a parte e solo pochi secondi lo separavano dalla morte. Quali pensieri sarebbero balenati nella sua mente prima di morire? Avrebbe condiviso con i presenti le sue ultime parole? O le avrebbe tenute strette per se? Sta di fatto che il viaggio ddi Eanor Uchiha stava cessando definitivamente.



    Condoglianze... Eanor è morto... Fai il post conclusivo e ti assegnerò l'exp da sfruttare con il bonus morte.
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

    Group
    Kiri's Ninja
    Posts
    2,905

    Status
    Offline

    ◊ Capitolo Conclusivo - Eanor Atrèides Uchiha


    A Silent Voice


    Per tutta la sua vita, Eanor non aveva fatto altro che cercare il suo posto nel mondo e nella società in cui si era ritrovato a sguazzare una volta uscito dall'orfanotrofio, all'età di 18 anni.
    Varcate quelle porte spesse si era ritrovato catapultato in una realtà violenta e privo di pietà, dove solo chi conosce il proprio posto ed il proprio compito può anelare a sopravvivere, tale era la realtà di Ame, e tale era la realtà del mondo.
    Egli non era che una delle centomila gocce d'acqua che annualmente si riversano nei grandi canali e dietro le imponenti chiuse della città, o che bagnano la sconfinata steppa che arriva fino al mare orientale, o che alimentano i grandi serbatoi di purificazione idrica, per portare acqua potabile a tutte le case del villaggio; ma nonostante ciò, nonostante egli fosse uno tra mille, a modo suo era importante, a modo suo era unico.
    La sua storia, per i pochissimi che la ricorderanno, non era una storia epica, non ci furono gesta eroiche o atti di estremo coraggio nella vita di Eanor, non ci fù il sacrificio per i compagni, nè l'affetto per una ragazza amata.
    La sua storia, per i pochissimi che la ricorderanno, sarà la storia di un ragazzo che non è stato capace di venire a patti con se stesso, che ha combattuto contro se stesso e contro i suoi compagni più di una volta, arrivando anche ad ucciderne uno pur di non frenare la sua sete di lotta, interiore ed esteriore.

    Sarà la storia di un esiliato, di un mutilato e infine di un moribondo, che con un foro nel suo cuore, cerca come può, tra lo stupore e il dolore, tra le lacrime e la paura, di raccogliere quei pochi ricordi felice che ha collezionato nella sua vita, per evitare di spegnersi con il ricordo del dolore e il sapore del sangue.

    In ginocchio davanti al Padre della Luna, con un foro nel cuore e uno nell'anima, Eanor comprese di essere arrivato al capolinea del suo viaggio...un viaggio lungo e pieno di dolore, fatica e rabbia, con pochissimi momenti di felicità, e molti momenti di solitudine.
    La sua mente, nei pochi istanti che gli rimanevano da vivere, volò nell'unico posto in cui si era mai sentito davvero, ma davvero, felice.
    L'occhio che gli rimaneva cedette alcune lacrime al pavimento sporco di sangue, mentre Eanor realizzava che non avrebbe mai rivisto le grandi mura del suo orfanotrofio, il porto sicuro di tutta la sua vita, l'unico luogo che ha mai sentito davvero come "casa".
    Mentre la vita lo abbandonava, la paura e il dolore scomparirono una volta per tutte...si tirò sù sulle ginocchia, facendo perno su di esse per assumere una posizione simile a quella di un inchino.

    «E' stato un viaggio niente male...inaspettato...»

    Sorrise, e poi si spense.
    Forse trovò la pace in quel momento, o forse per persone come lui la pace non esiste; ciò che è certo è che Eanor Atreidès Uchiha si spense una mattina di Agosto, nessuno pianse la sua morte, e i pochi che lo hanno conosciuto lo ricorderanno come un assassino.


    Eanor Uchiha, membro del clan Uchiha, perì vittima dell'odio, ad altri fu affidato il compito di annientare tale maledizione.




    Eanor Atrèdes Uchiha, l'uomo che morì due volte.
    “Un sepolcro ora basta per colui al quale il mondo non era abbastanza.”


    [Incisione su una lapide, Paese della Luna]



    Sono sinceramente commosso nello scrivere l'epitaffio di Eanor, muore anche un pezzettino di me con lui, visto che lui, come Dorian ai tempi, sono la trasposizione di "me" in un universo immaginario.

    L'exp e gli achievement fatti li scriverò nell'aggiornamento del mio bonus morte direttamente.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    3,532

    Status
    Offline
    70 exp
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Mukenin
    Posts
    13,474
    Location
    Galassia Kufufu

    Status
    Anonymous
    Max d'exp per Roy :rosa:
     
    .
14 replies since 27/7/2021, 12:13   466 views
  Share  
.