-
.CITAZIONENarrato
" Pensato padre Riku "
Parlato padre Riku
Parlato Riku
Parlato Mercante
Riku si trovava nella clinica di Kiri, aveva bisogno di un giorno di riposo per riprendersi dall' esame finale per la promozione di grado, quando il padre lo raggiunse nella sua stanza; in quel momento Riku si era appena finito di rivestire, tornato in forze, ma non era pronto alle parole di suo padre:
Riku, sono orgoglioso di te e come me anche il sommo Ren, infatti mi hanno comunicato poco fa che sei stato promosso, congratulazione Riku, soldato dell' esercito di Tetsu!
Riku, sentendo quelle parole, sentì un brivido attraversargli la pelle, un fremito nel cuore, ma si limitò stringendo il pugno e rivolgendolo verso il padre per poi rispondere con un sorriso soddisfatto:
E questo è solo il primo passo! Diventerò sempre più forte!
Il padre guardò, restando senza parole, la reazione e l' espressione sul viso di suo figlio, era la prima volta che aveva quello sguardo e sorrideva soddisfatto in quel modo, non presentava la solita freddezza che lui conosceva...
" Quanto sei cresciuto con un solo scontro figlio mio... nelle battaglie emerge il nostro vero io, il tuo ha appena iniziato il suo viaggio per emergere... continua così! "
A quel punto, padre e figlio, iniziarono ad incamminarsi verso il porto di Kiri per imbarcarsi sulla nave che li avrebbe portati sino ad un porto del Paese del Fuoco e da lì sarebbero tornati al loro paese, ma proprio quando arrivarono in quella terra straniera Riku si fermò sul posto e disse al padre:
Padre, prima di tornare a casa, possiamo esplorare il villaggio di questo paese? Voglio conoscere il più possibile...
" Bravo figlio mio, non perdi tempo per migliorarti, ottimo spirito d' iniziativa! "
Va bene Riku, andiamo!
E così i due si incamminarono verso il villaggio del luogo, Konoha.
All' interno di quel villaggio il giovane ha potuto vedere la differenza dell' atmosfera e della cultura di un altro luogo rispetto al suo paese, a che era lì se ne approfittò anche per acquistare qualcosa nel mercato, e poi decise di volersi mettere alla prova e chiese al mercante:
Domando scusa, i giovani ninja del luogo dove si allenano?
Il mercante gli sorrise e rispose:
Potresti provare al campo d' allenamento poco fuori le mura del villaggio, dentro la foresta... ogni tanto lì capitano ninja di tutti i villaggi e quando si incontrano si scontrano, che gioventù piena di vitalità!
Riku fece un sorriso e, dopo aver ringraziato il mercante, si diresse più veloce che poteva, chiedendo indicazioni alla gente del luogo, al campo d' allenamento di cui parlava il mercante.
Una volta lì si sedette sul ceppo di un albero con le braccia incrociate ed attese che qualcuno passasse di lì per sfidarlo e mettersi alla prova.SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by WolfBlade92 - 24/2/2021, 18:37. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)arbitro io, c'è solo un appunto. Genin e Soldato non possono viaggiare da soli. Potresti semplicemente variare la parte in cui ti separi da tuo padre e chiedere di deviare a konoha prima di tornare a Tetsu..
-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Legenda:
Parlato Shiro
Pensato Shiro
Parlato madre di Shiro
Parlato padre di Shiro
“Famiglia, ho una grande notizia!”
Così esordì mio padre rientrando nella sua dimora.
Mia madre uscì dalla cucina e lo raggiunse all'ingresso, io invece, incuriosito, mi affacciai dalla porta della mia stanza.
“Dopo aver lavorato a questo progetto per due anni, finalmente quello che aspettavo! Un'importantissima azienda vuole parlare con me! Aaaaaah sapevo che questo algoritmo avrebbe portato ottimi risultati!”
Mio padre aveva lavorato a lungo ad un sistema innovativo per massimizzare i guadagni di un'azienda con la minima spesa, che è ciò che fa un contabile insomma, ma a quanto pare il suo algoritmo funzionava davvero se era riuscito a farsi notare da clienti così importanti.
“E non è tutto! Cara, so che per te questo è un periodo impegnativo con il lavoro e ti prometto che recupereremo, MA... Tu invece giovanotto, ho prenotato una stanza doppia! Partiamo tra una settimana!”
Durante la cena poi ci spiego tutti i dettagli. Sarebbe dovuto andare nel paese del fuoco per un importante progetto di sviluppo del territorio e io, a quanto pare, sarei andato con lui.
Non faceva altro che ripetere che viaggiare e vedere posti nuovi da sempre nuovi stimoli, che viaggiare apre la mente ma, soprattutto, da uomo ambizioso quale è, viaggiare apre le porte a nuove opportunità.
Io dal canto mio, non potevo dargli torto e non vedevo l'ora di partire. Ovviamente la notizia di una partenza quasi improvvisa mi aveva un attimo destabilizzato ma la prospettiva di vedere un posto nuovo era davvero allettante. Il paese del fuoco confinava con il paese delle risaie quindi era abbastanza vicino, ma non ci ero mai stato. A dire la verità non ero ancora uscito dal paese e questo non faceva che alimentare la mia curiosità. Per come ero stato cresciuto, vedere posti nuovi non era solo uno svago piacevole agli occhi, ma rappresentava la scoperta, imparare nuove cose sui luoghi visitati, conoscere persone del luogo e capirne lo stile di vita.
Passata la settimana di preparativi, finalmente partimmo, ovviamente non prima delle solite raccomandazioni di mia mamma.
"Shiro mi raccomando, fai il bravo, questo viaggio è molto importante per tuo padre. E tu farai meglio a fare attenzione a tuo figlio."
L'entusiasmo di mio padre era contagioso, ma a volte si faceva un po' prendere la mano perdendo di vista tutto il resto.
"Tienilo d'occhio!"
Disse poi a me sottovoce facendomi un occhiolino per poi salutarci con un gran sorriso.
Il viaggio passò molto rapido, un po' per la relativamente poca strada da percorrere, un po' perché, nonostante mio padre partì con uno dei suoi soliti racconti di gioventù, avventura e ambizione, i miei pensieri volarono a immaginare ciò che avrebbe potuto aspettarci a destinazione.
Arrivammo in giornata e, data l'ora non troppo tarda, una volta portati i bagagli nel nostro alloggio temporaneo, ci concedemmo un giro turistico nel villaggio della voglia approfittandone anche per gustare le specialità culinarie del posto. La serata trascorse nella serenità tra le vie del villaggio fino poi a ritrovarci nuovamente nella nostra stanza.
Il giorno seguente, la sveglia suonò presto come di consueto svegliando anche me. Mio padre aveva il vizio di svegliarsi davvero presto, anche quando non necessario perché, a suo dire “ la mattina ha l'oro in bocca”. Io invece le ore del mattino preferivo passarle a godermi il mio comodissimo letto.
Mi alzai comunque con lui e andammo a fare una lauta colazione perché, come si sa, la colazione è il pasto più importante della giornata. Su questo non potevo dar torto a mio padre, per sostenere al meglio gli allenamenti avevo bisogno di molte energie.
Finita la colazione e preparatosi, mio padre uscì baldanzoso e carico come non mai, pronto a farsi valere alla riunione che tanto aveva atteso.
Io al contrario, dopo averlo salutato e fatto un in bocca al lupo, me ne tornai ancora un po' assonnato nella stanza a coricarmi. Passò qualche minuto ma non c'era verso di riprendere sonno, guardai allora fuori dalla finestra sospirando e, quasi a incitarmi a uscire ed esplorare, uno sbuffo di vento mi investi leggero. Con un colpo di reni mi alzai dal letto e decisi finalmente di muovermi un po' e farmi un altro giro per il villaggio.
Per un tratto ripercorsi le strade visitate la sera precedente, poi cambiai rotta optando per esplorare la parte meno turistica la città, è qui che si vede la vera vita del posto.
Dopo qualche oretta poi, intravidi qualcosa che attirò la mia attenzione; in lontananza dei ragazzi sembrano allenarsi. Mi avvicinai piano per non disturbare nessuno, quasi a voler restare un po' defilato. Camminai con disinvoltura lungo il perimetro premurandomi di aver ancora il cappuccio ben saldo sulla testa e aggiustandolo ancora per sicurezza. Già nel mio paese, dove il mio clan era conosciuto, non abbassavo mai il cappuccio, in un altro paese poi chissà come avrebbero reagito alla vista di un gemello parassita il cui volto fuoriusciva, anche se lievemente, all'altezza della nuca. La mia non era vergogna, ero fiero dei miei geni, di ciò che ero, ma non amavo dare troppo nell'occhio.
Camminando, osservai gli altri ragazzi sfidarsi in combattimenti e gare di precisione con gli shuriken finché non mi ritrovai a pochi metri di distanza da un altro ragazzo che però, come me, sembrava solo voler osservare.
Non sembrava parte del gruppo, lo sguardo non era quello di chi guarda i propri amici migliorarsi e divertirsi, era concentrato quasi come se ne stesse studiando i movimenti, in più, dalla corporatura, non sembrava affatto solo un casuale osservatore.
“Bel posto per rilassarsi eh?”
Dissi quindi con un sorriso che nascondeva una velatissima ironia, guardando quel ragazzo solo con la coda dell'occhio e rivolgendo lo sguardo al bel panorama.
Una volta attirata la sua attenzione, mi girai verso di lui per fare un cenno del capo accompagnato dalla mano che, in segno di saluto, andò ad afferrare un lembo del cappuccio tenuto come sempre sulla testa e dal quale usciva qualche ciocca ribelle.SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Black-shadow - 25/2/2021, 02:08. -
.CITAZIONENarrato
Parlato
" Pensato "
" Parlato Shiro Maeda "
Riku rimase lì seduto, ad osservare vari ragazzini che si allenavano con gli shuriken, armi da lancio classici tipiche dei ninja, il tempo sembrava non passare mai, l' unica distrazione per lui era osservare le tattiche di combattimento a distanza dei ninja, nonché il livello medio di capacità dei ragazzi.
Ad un tratto vide arrivare un giovane incappucciato, che dopo qualche secondo, passato a camminare ed osservare i ragazzi con gli shuriken, si mise vicino a lui e disse guardando il paesaggio:
“Bel posto per rilassarsi eh?”
Sembrava che stesse parlando con Riku...
" Questa voce... è un ragazzo! "
Riku lo guardò e riuscì a scorgere da sotto il cappuccio il viso del ragazzo ed un ciuffo dei suoi capelli, aveva un sorriso beffardo stampato sul viso e la cosa stimolò Riku che si alzò e gli disse:
Una persona che vuole rilassarsi non viene in un campo d' allenamento, a meno che non siano proprio gli scontri il suo relax, in questo caso sarò felice d' accontentarti!
A quel punto si mise ad un paio di metri di distanza dal ragazzo e dopo aver constatato che anch'esso voleva fare un bel allenamento disse:
Dove ho lasciato le buone maniere... il mio nome è Riku, sarà un onore per me affrontarti!
Dopo aver aspettato la risposta del ragazzo partì all' attacco: voleva testare sia la sua forza e velocità che le capacità del suo avversario, così iniziò tentando di svanire dalla sua vista per poi ricomparire sotto di lui e colpirlo dal basso con un calcio...
" Konoha Tounyuu! "
Se avesse avuto successo avrebbe scagliato in aria il suo avversario così sarebbe balzato in aria, seguendolo, per tentare prima una testata al mento, approfittando della forza del balzo e poi avrebbe tentato di colpirlo, sguainando repentinamente la sua wakizashi, con un doppio fendente alle braccia.
Se il suo piano d' attacco avesse avuto successo avrebbe destabilizzato molto l' avversario e si sarebbe preparato, un volta tornato coi piedi al suolo, a difendersi da un eventuale attacco avversario.SPOILER (clicca per visualizzare)SCHEDA
Resistenza: 150-5-1-1-1= 142
Stamina: 50
Equipaggiamento:
- Wakizashi
- Tonico da Guerra
Attacchi & Jutsu:
- Alzata della Foglia
- Testata al mento
- Fendente #1 al braccio sinistro
- Fendente #2 al braccio sinistro
Maestria:
- Combattente Armato: Specialista in Spade lv 1
Conoscenze:
- Militaristiche e Strategiche lv 1. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Legenda:
Parlato Shiro
Pensato Shiro
Sussurrato gemello parassita
"Una persona che vuole rilassarsi non viene in un campo d' allenamento, a meno che non siano proprio gli scontri il suo relax, in questo caso sarò felice d' accontentarti!"
“Una persona di poche parole eh? Hm... Beh, me la sono cercata...”
Vedendolo alzarsi era ormai chiaro cosa sarebbe successo da li a poco, così iniziai a riscaldare le spalle e scrocchiare le dita senza però smettere di sorridere.
"Dove ho lasciato le buone maniere... il mio nome è Riku, sarà un onore per me affrontarti!"
“Hei, non sembravi così formale poco fa.”
Replicai con un sorriso. Non volevo fare lo sbruffone o sembrare irriverente, anzi, era giusto per alleggerire la tensione del momento.
“Shiro e...... Onore mio!”
Mi presentai facendo anche un cenno col capo come a simulare la formalità del mio interlocutore.
Vedendo poi che era già pronto, non persi ulteriore tempo e mi preparai all'imminente combattimento.
Riku parti all'attacco scagliandosi contro di me ad una velocità sorprendente, tanto che, per un attimo, quasi lo persi di vista.
“A quanto pare non scherza il ragazzo.”
Pensai perdendo il sorriso e passando ad uno sguardo più serio e concentrato, sopracciglia leggermente aggrottate e pupille dilatate, fisse sull'avversario e pronte a seguirlo e studiarlo per cercare di anticiparne i movimenti.
“Guai a te se ti fai battere dal primo che capita!”
Resomi conto della situazione e notata l'estrema rapidità in cui si stava avvicinando, non prestai attenzione a quella sussurrata esortazione e decisi di non aspettare l'ultimo secondo per improntare una difesa, tentai quindi di levarmi dalla sua traiettoria facendo un balzo in dietro per guadagnare qualche istante e, contemporaneamente, compiendo quanto più velocemente possibile la serie di sigilli necessaria per eseguire una delle prime tecniche ninja che si imparano in accademia ma che comunque, resta sempre una delle più utili in questi momenti.
Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente. Se la mia tecnica fosse andata a buon fine, parallelamente a un battito del mio cuore che pompava sangue sotto lo stimolo dell'adrenalina, sarei scomparso dal posto in cui mi trovavo e il colpo riservato a me, lo avrebbe invece subito il ceppo su cui prima era seduto proprio il mio avversario.
Successivamente, che avessi subito il colpo o fossi riuscito a schivarlo, l'avversario avrebbe comunque proseguito inesorabile il suo assalto quindi, per difendermi e soprattutto per prendere nuovamente le distanze, concentrai l'aria nei fori posizionati sui miei avambracci, concatenai rapidamente i sigilli, Serpente, Coniglio, Cavallo, Cinghiale , portai avanti le braccia in direzione dell'avversario e, dai palmi aperti delle mani, sprigionai l'aria appena accumulata digrignando i denti e cercando di dare maggiore potenza allo scoppio di aria compressa per garantirmi almeno qualche istante di tregua.
Se quest'azione fosse andata a buon fine, sarei riuscito a guadagnare tempo e spazio ritrovandomi finalmente a qualche metro di distanza.
“Si.... Ora continua! Non dargli tregua!”
Ovviamente solo io sarei riuscito a sentire questo sussurro; il gemello che abitava il mio corpo, a pochi centimetri dal mio orecchio, nascosto dal cappuccio, incitava un atteggiamento decisamente più aggressivo e poco adatto allo studio preliminare di un avversario, almeno secondo il mio pensiero sicuramente meno impulsivo. Decisi quindi di non dare peso a quelle parole, almeno per il momento.
Se a questo punto il mio obiettivo di far cessare momentaneamente l'offensiva avversaria fosse stato raggiunto, avrei terminato la mia difesa prendendo un lungo respiro per riportare i battiti cardiaci ad un livello accettabile, se l'avversario avesse ripreso la carica invece, avrei optato per cambiare le carte in tavola e cercare di mettermi in una condizione di vantaggio.
Componendo in rapida successione i due sigilli Cane e Tigre avrei creato 10 copie di me stesso confondendomi con esse; a questo punto, tutti i me presenti sul campo di battaglia avrebbero iniziato a distanziarsi l'uno dall'altro andando a formare una specie di cerchio attorno all'avversario. Ovviamente le mie copie avrebbero fatto di tutto per cercare di schivare i colpi nemici per quanto possibile, se invece l'avversario si fosse, per mia sfortuna, diretto verso di me, approfittando del dubbio instaurato nella mente di Riku che non poteva avere alcuna certezza di quale fosse il suo vero bersaglio, avrei tentato nuovamente di utilizzare la mia Onda Tagliente al fine di non farmi raggiungere poiché, a giudicare dal suo aspetto e dai suoi movimenti, era perfettamente chiaro che in uno scontro corpo a corpo non avrei mai avuto la meglio, di conseguenza non mi restava che tentare di tenerlo a debita distanza.
"Dannazione... Questa speravo di tenermela per dopo..."SPOILER (clicca per visualizzare). -
.CITAZIONE
Responso nr. #1
Attacco -Riku Okami:
- Alzata della Foglia 40 + 40 + 2 + 2 = 84 [Fallisce per inferiorità combattiva]
- Testata al mento 40 + 40 + 17 = 97 [Fallisce per inferiorità combattiva]
- Fendente #1 40 + 40 + 10 + 6 = 96 [Riesce per superiorità combattiva]
- Fendente #2 40 + 40 + 10 + 12 = 102 [Riesce perchè incontrastato] [Dado:4]
Difesa -Shiro Maeda:
- Tecnica della Sostituzione 40 + 40 + 2 + 18 = 100 [Riesce per superiorità combattiva]
- Onda Tagliente + sforzo extra 40 + 40 +3 + 5 + 4 = 102 [Riesce per superiorità combattiva]
- Tecnica della Moltiplicazione Oboro 40 + 40 + 3 + 9 = 92 [Fallisce per inferiorità combattiva] [Originale: 7]
- Onda Tagliente 40 + 40 + 3 + 3 = 86 [Fallisce per decisione arbitrale]
Danni:
Riku 33
Shiro 45
Narrazione Turno:
I due giovani esordienti genin si incontrano e decidono subito di mettere alla prova le loro capacità in un allenamento. Le prime battute sono relativamente tranquilla ed i ninja si dimostrano quasi alla pari in quanto a capacità.
Situazione Finale:
Shiro e le sue otto copie circondano Riku. Attacco al Maeda.
Commenti Arbitro:
Black, un solo appunto per te. Non esiste il SE, non puoi quindi provare una moltiplicazione così a caso e, se va male, difenderti in modo diverso. Per questo ti ho considerato solo la moltiplicazione in riuscita con il primo fendente ed essendo andato bene, ti ha salvato anche dal secondo con il lancio dei dadi.
In difesa qualsiasi azione avviene sempre in difesa ad un attacco.
Edited by Roy90 - 27/2/2021, 15:31. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)editato i danni.
-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Legenda:
Parlato Shiro
Pensato Shiro
Sussurrato gemello parassita
La mia difesa funzionò meglio del previsto, ciononostante, avevo utilizzato parecchia energia e questo non era positivo, di questo passo non avrei retto il confronto a lungo. Come se non bastasse, la ferita subita era stata inferta proprio su un braccio ed eseguire le varie tecniche ora provocava delle fitte di dolore, quindi il livello di impegno sarebbe dovuto aumentare ulteriormente per mantenere la concentrazione e non rallentare.
Fortunatamente la strategia improntata di getto aveva dato qualche risultato, mi trovavo in effetti in una situazione di temporaneo vantaggio e avrei dovuto approfittarne al meglio per non buttare al vento l’occasione che mi si stava presentando.
Le mie copie, come previsto, avevano sortito l’effetto desiderato, l’avversario non sapeva più quale bersaglio attaccare e la conferma mi venne data proprio dall’abbattimento di uno dei miei cloni a causa di un fendente di spada del tutto simile a quello che mi aveva colpito poco prima.
L’avversario era forte, avrei dovuto fare più attenzione di quanto avessi pronosticato, soprattutto agli attacchi portati con quella tagliente spada.
“Se mi avessi dato retta non sarebbe neanche riuscito a sfiorarti! Ora facciamo a modo mio!”
Non aveva tutti i torti in effetti… Avevo indugiato, mi ero fermato ad attendere una mossa da parte del mio avversario invece che prendere subito in mano la situazione e passare al contrattacco senza dargli neanche un secondo di tregua. Beh, non avrei più ripetuto questo errore.
Nella situazione attuale, oltre a me e Riku, sul campo di battaglia erano rimasti 8 cloni e avrei tentato di sfruttarli al meglio per un attacco che speravo avrebbe colto sempre più di sorpresa l’avversario.
Io e le mie copie incominciammo a corrergli intorno incrociandoci per cercare di confondergli ulteriormente le idee poi, una di esse avrebbe attaccato frontalmente l’avversario correndogli in contro, questo attacco puntava a sfruttare l’istinto umano di guardare ciò che ci sta arrivando contro e proteggerci da esso. Nel frattempo, tutti gli Shiro, compreso quello in carica, avrebbero composto rapidamente la sequenza di sigilli Serpente, Coniglio, Cavallo e Cinghiale per poi portare avanti le mani con i palmi diretti al bersaglio. Con l’attenzione di Riku concentrata maggiormente sul clone in corsa davanti a lui, alle sue spalle, nel punto diametralmente opposto e che quindi meno avrebbe potuto vedere senza perdere di vista quella che sembrava la minaccia principale, ci sarebbero stati due cloni vicini a me, l’originale, dai quali sarebbe partita un’onda supersonica ad alta potenza d’impatto.
Senza perdere neanche una frazione di secondo dopo questo colpo, le mie copie e io ricominciammo a correre attorno all’avversario incrociandoci ancora. In maniera del tutto simile all’attacco di prima, un clone avrebbe attaccato da un lato palesandosi in salto davanti all’avversario nell’azione di sferrare un pugno dritto in faccia mentre, nello stesso momento, un secondo clone avrebbe attaccato dal lato opposto palesandosi anche lui davanti all’avversario ma stando rasoterra nell’azione di fare una spazzata con un calcio all’altezza delle caviglie.
Questo attacco poteva sembrare praticamente identico a quello precedente dando l’idea di voler replicare, come fatto in precedenza, un attacco dal punto cieco dietro l’avversario, mentre invece, ad un occhio attento, sarebbe andato a creare un secondo punto cieco proprio davanti allo spadaccino. I corpi dei due cloni infatti, considerando anche i mantelli svolazzanti, avrebbero coperto la visuale su di me, lo Shiro originale che, imitato da tutti gli altri cloni non impegnati nell’assalto, composi il singolo sigillo del Cane e inspirai a fondo riempiendo i polmoni con quanta più aria potessero contenere per poi, impastando i chakra nella bocca, sputarla fuori tutta sotto forma di tante piccole sfere che sfrecciarono scattanti verso l’avversario.
Le sfere non avrebbero fatto quasi in tempo ad arrivare a destinazione che la fase seguente sarebbe già iniziata, l’attacco che avrebbe dovuto portare a conclusione l’incontro, in bene o in male. Per prima cosa tentai di mischiarmi nuovamente con le copie rimaste prima che l’avversario fosse nuovamente pronto, poi, non appena le sfere fossero esplose o, nel malaugurato caso di una schivata, fossero passate oltre, due cloni partirono all’attacco; uno con un calcio orizzontale diretto al fianco sinistro, a seguirlo a ruota immediatamente dopo, il secondo clone lanciato a testa bassa sferrando un gancio sinistro al volto. Contemporaneamente a questa azione diversiva, io e ciò che rimaneva degli altri cloni, sparsi attorno all’avversario, componemmo celermente alcuni sigilli; uno, in una posizione abbastanza facile da notare per lo spadaccino, compose il sigillo del Cane e si preparò a simulare la tecnica delle sfere del vuoto, mentre io e le altre copie invece eseguimmo la sequenza per l’onda tagliente. Questa tecnica, lanciata nel momento in cui i due cloni attaccanti fossero arrivati sull’avversario per distrarlo, avrebbe incorporato tutta la mia volontà e non solo, volli giocarmi il tutto per tutto infondendovi anche il chakra del vento, elemento che ancora stavo imparando a controllare.
La spesa di chakra era stata enorme per me che, finita questa combinazione, stremato, composi gli ultimi sigilli per garantirmi almeno qualche istante di respiro, andando quindi a ricreare 10 copie di me stesso.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Ok, so bene che i cloni non fanno nessun danno infatti, come spero si capisca, li sto usando unicamente per confondermi con essi o come diversivo per distrarre l'avversario e coprirgli la visuale.. -
.CITAZIONENarrato
Parlato
" Pensato "
Lo scontro tra i due giovani sembrò entrare subito nel vivo, dandosi dimostrazione di forza e capacità, e potenzialmente erano alla pari infatti le chiavi per sbloccare quell' incontro sarebbero state la determinazione e le capacità strategiche in battaglia.
Riku partì all' attacco con una delle tecniche taijutsu apprese da poco, ma il suo calcio colpì un ceppo di legno...
" Un ceppo?! Avrà utilizzato un' arte magica... "
Non arrendendosi tentò un approccio più fisico con una testata, ma il suo avversario si fece trovare pronto con un' altra difesa, puntò i palmi delle mani verso Riku che per un istante notò dei fori nei palmi...
" Ma che diav... "
In un istante venne sbalzato indietro da un getto d' aria, ma il suo fisico riuscì ad incassare il colpo senza subire gravi danni infatti si rialzò immediatamente dopo esser caduto al suolo.
A Riku c' era qualcosa che non convinceva, non sembrava essere una vera e propria arte magica del vento, ma avrebbe approfondito dopo la questione, infatti si lanciò all' attacco, più agguerrito di prima, sguainando la sua wakizashi e colpendolo con un fendente al braccio, tentò con un secondo ma fallì perché il nemico si difese con una moltiplicazione di ologrammi, perché il fendente l' aveva attraversato ed esso non era scomparso.
Riku si ritrovava circondato da 8 avversari tutti uguali, ma solo uno era quello autentico ed aveva bisogno di una strategia per riuscire ad individuarlo il più velocemente possibile se voleva avere una chance di vittoria.
Niente male la tua difesa, chissà di cosa sei capace in attacco!
Riku si guardò attorno ed iniziò a riflettere su quale strategia adottare per poter prendere il controllo del combattimento ed iniziò dalla base, le tecniche stesse.
Riku iniziò a ricordare i due difetti della tecnica della moltiplicazione con ologrammi, il primo era che potrvano mimare gesti ed attacchi fisici, ma non arti magiche, ed il secondo, forse quello più svantaggioso su un campo erboso, i movimenti degli ologrammi non avrebbero mosso l'erba ai propri piedi in quanto sprovvisti di un corpo fisico.
Attenendosi a questo suo mix tra teoria e ricordi, restò a guardare il movimento dell' erba mentre i vari Shiro si misero a correre attorno a lui fino a quando si fermarono e mentre uno lo attaccava in corsa frontalmente gli altri mimarono il gesto dell' attacco d' aria dai palmi...
" Dubito mi attacchi col corpo a corpo, se non è un principiante avrà intuito che in quel campo avrei io la meglio, sarà uno degli altri l' originale "
Riku, attenendosi alla sua mera supposizione, si concentrò sui vari cambiamenti dell' aria sino a quando da un lato vi era uno Shiro che lo attaccava fisicamente e sentiva uno spostamento d' aria in arrivo così tentò di difendersi da ambedue gli attacchi svanendo per poi ricomparire sotto uno dei Shiro che potrebbe aver attaccato per tentare di contrattaccare con un calcio allo stomaco...
" Konoha Tounyuu!! "
Attenendosi sempre alla stessa strategia, Riku attese un secondo attacco dell' avversario, stavolta si vide arrivare addosso alcune sferr d' aria compressa così tentò per una seconda volta, ma stavolta con maggiore sforzo, la sequenza di schivata e contrattacco del...
" Konoha Tounyuu!! "
A quel punto, approfittando del momento avrebbe tentato di utilizzare, come difesa per futuri attacchi, la tecnica:
" Bunshin no Jutsu!! "
Adesso avrebbe atteso la prossima mossa avversaria per rimettersi in gioco.SPOILER (clicca per visualizzare)Resistenza: 142-33-5-5-25= 74
Stamina: 50-5= 45
Equipaggiamento:
- Wakizashi
- Tonico da Guerra
Attacchi & Jutsu:
- Alzata della Foglia #1
- Alzata della foglia #2 +sforzo extra (+ 10 riuscita e danno)
- Tecnica della MoltiplicazioneSPOILER (clicca per visualizzare)Domando scusa per l' attesa, spero vada bene il post
. -
.CITAZIONE
Responso nr. #2
Attacco -Shiro:
Onda Tagliente 40 + 40 + 3 + 8 + 13 = 104 [Riesce per supremazia combattiva]
Sfere del Vuoto 40 + 40 + 6 + 8 + 18 = 112 [Riesce per supremazia combattiva]
Onda Tagliente 40 + 40 + 3 + 8 + 8 + 3 = 102 [Fallisce per decisione arbitrale]
Moltiplicazione Oboro [Fallisce per decisione arbitrale]
Difesa -Riku:
Alzata della Foglia 40 + 40 + 2 + 6 = 88 [Fallisce per inferiorità combattiva]
Alzata della foglia 40 + 40 + 2 + 15 + 10 = 107 [Fallisce per inferiorità combattiva]
Tecnica della Moltiplicazione 20 + 10 + 2 + 12 = 44 [Fallisce per decisione arbitrale]
Danni:
Shiro //
Riku 45 + 41 +71= 86
Narrazione Turno:
Con la nuova offensiva, Shiro sembra pervaso da nuova aggressività e mete in atto una combinazione letale di attacchi che, con l'ausilio e distrazione fornita dalle copie, costringono il giovane Riku a finire nel mondo dei sogni. Bastano addirittura solo i primi due colpi messi a segno per terminare il combattimento ed uno dei chunin che teneva d'occhio lo scontro interviene prontamente a fermare il vincitore prima che si trovi inconsapevolmente ad infierire su un avversario già sconfitto.
Stop, lo scontro è finito!
Questi avrebbe quindi prestato i primi soccorsi al ragazzo svenuto, aiutandolo a rinvenire. Solo a quel punto sarebbe nuovamente sparito così com'era apparso.
Situazione Finale:
Commenti Arbitro:
Bene, abbiamo un vincitore. Fate i post conclusivi ed assegno l'exp.
Wolf, un accorgimento per te. Attento con l'alzata della foglio perchè contro attacchi particolarmente ampi come può essere anche l'onda tagliente portata a due mani, non è efficace. In questo caso avevi comunque riuscita inferiore e nada ma in altri potresti subire gravi danni per questo errore.
Io prendo il minimo. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Legenda:
Parlato Shiro
Pensato Shiro
Sussurrato gemello parassita
Parlato chunin
“Se mi avessi dato retta non sarebbe neanche riuscito a sfiorarti! Ora facciamo a modo mio!”
Al suono di quelle parole, ad un occhio esterno Shiro sarebbe sembrato diverso, un'altra persona, un altro carattere, avrebbe palesato una veemenza e un'aggressività che prima non c'erano, lasciando spazio a cautela e prudenza.
Trasportato da un sentimento condiviso dal fratello, Shiro diede sfogo a tutto il suo ristretto repertorio di tecniche. Le copie non avrebbero mai potuto colpire il bersaglio e, nonostante gli fornissero copertura, appena sferrato un vero attacco l'avversario avrebbe subito capito la posizione dell'originale, rendendo così vana quella tecnica di moltiplicazione. Shiro però la sfruttò al meglio delle sue attuali capacità, usò le copie per bloccare la visuale allo sfidante assicurandosi di non essere mai da solo, in questo modo riuscì abilmente ad assicurarsi l'anonimato fino alla fine. Ogni attacco era frutto di una coreografia ottimamente sincronizzata.
“Ora si che si ragiona! Vedi cosa succede quando dai retta a me?!”
La voce del fratello e la concentrazione impiegata del coordinare tutte le copie però divenne un'arma a doppio taglio. La sequenza di attacco risulto davvero parecchio dispendiosa, ma non fu quella la cosa peggiore; Shiro all'inizio era partito con l'idea di non voler esagerare, ma senza accorgersene finì proprio per dare il 100% senza alcun freno, immerso ormai completamente solo ed unicamente in quella regia e dimenticando completamente che quello che stava affrontando era un ragazzo come lui incontrato casualmente e quello scontro non era una vera battaglia, ma solo un semplice allenamento, una sfida innocente. Tanto che dopo i primi due attacchi, durante l'azione dei primi cloni, mentre Shiro ancora stava raggiungendo la posizione designata per il seguente colpo, si sentì afferrare da qualcuno o qualcosa. Quella presa lo riportò sulla terra come un brusco risveglio distogliendolo dalla meticolosa programmazione delle mosse da eseguire.
Stop, lo scontro è finito!
Sentendo quelle parole Shiro subito non capì cosa stesse succedendo ma gli bastò portare lo sguardo al campo di battaglia per rendersene conto. Riku era stato sbalzato da una parte all'altra dagli attacchi subiti ma era ancora li, in piedi, stoico. Bastarono però pochi secondi, il tempo di capire che non serviva più resistere, che il samurai cadde in ginocchio appoggiandosi alla sua fidata spada, finalmente rilassandosi e perdendo così i sensi.
“Hm.... E io che speravo di divertirmi ancora un po'.”
“Hei! E' stato un grande avversario invece! Ci siamo salvati solo grazie alla moltiplicazione, non avremmo retto il confronto altrimenti.”
“Si beh, per quanto mi riguarda, alla fine conta solo chi vince.”
Shiro non ribatté a quell'affermazione. Forse perché non pensava che il fratello avesse poi così torto, forse perché nel frattempo Riku aveva ripreso i sensi aiutato dal ragazzo che aveva poco prima interrotto lo scontro.
Il genin di Oto si avvicinò quindi al suo avversario per complimentarsi. Arrivato a pochi passi però volle ringraziare anche il chunin ma, appena si girò per cercarlo, era ormai sparito.
Un po' stupito da quella teatralità, non si fece comunque distrarre e si rivolse quindi al samurai, ancora seduto a terra.
“Per quel che vale, ho temuto di non farcela. Ti ringrazio per questo scontro.”
Nel dire queste parole tese anche la mano per aiutare lo spadaccino ad alzarsi, ma anche per stringergli la mano in segno di rispetto.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)WolfBlade92 mi sono permesso di descrivere in parte anche cose che riguardavano il tuo pg, se non ti va bene qualcosa non farti problemi a dirlo e modifico.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Black minimo +5
Wolf minimo.
Il primo contatto col mondo esternoRiku Vs Shiro |
