Dal passato verso il futuro

PQ + Sblocco elemento vento

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    Suna's Ninja
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    Era un sabato mattina come tanti, mamma era dovuta andare a lavoro per un'emergenza, papà invece era andato a fare un po' di spesa.
    Ancora assonnato, dopo aver consumato la mia solita colazione, un po' annoiato, decisi di passare un po' il tempo frugando tra i cassetti di casa.

    Tra vari oggetti, scartoffie e album fotografici, una cosa attirò la mia attenzione, una scatola verde acqua con alcuni adesivi sopra e dall'aspetto abbastanza vissuto.
    La presi e andai a sedermi sul divano per aprirla e scoprirne il contenuto. All'interno c'erano vari oggetti e capii, anche grazie ad alcune foto e qualche scritta, che si trattava di ricordi di mamma di quando era una Ninja, con ancora cose di quando andava all'accademia.
    Riconobbi, tra le altre cose, i fogliettini di cui ci avevano parlato gli insegnanti dell'accademia, quelli per capire che chakra elementale si possiede.
    A quel tempo, a lezione, non successe nulla e in quel momento non mi venne neanche in mente di riprovarci.
    Osservai i vari oggetti e fui incuriosito da due shuriken di carta. La mamma era sempre stata brava con gli origami.

    Decisi di prenderli per provarli, così uscii in giardino e ne lanciai uno a vuoto per non farlo sbattere da nessuna parte, così da non rovinarlo. Andò più lontano del previsto e ne fui abbastanza sorpreso. Non mi aspettavo tanto da un oggetto di carta.
    Mi apprestai a lanciare anche il secondo ma, poco prima di partire, volli fare un test. Se uno shuriken di carta era riuscito a fare tanta strada, quanto più in là sarebbe andato imprimendogli un bel flusso di chakra?
    Così mi concentrai e all'ultimo momento, prima di lasciare quello shuriken, vi impressi parte del mio chakra.
    Partì ad una velocità sorprendente! Le aspettative iniziarono a crescere e sul mio volto si delineó un sorriso di soddisfazione mista a sorpresa. Non feci in tempo però ad esultare che, dopo soli pochi metri, la stella Ninja si laceró in un'esplosione di tantissimi pezzi di carta minuscoli.
    La mia espressione restó stupita, si, ma perse totalmente il sorriso. Un tuffo al cuore mi risvegliò dalle mille domande che mi frullavano in testa e tutto lasciò il posto ad un unico pensiero, avevo distrutto un ricordo di mamma che, probabilmente, non avrei neanche dovuto prendere.
    Dopo essermi ripreso, corsi a raccogliere l'origami rimasto, rimisi tutto a posto e decisi di far finta di niente.

    Quando i miei tornarono a casa feci finta di dover finire dei compiti e stetti in camera il più possibile. La sera, a cena cercai di comportarmi come sempre, ma provavo un senso di disagio non semplice da reprimere. Finito il pasto però i miei sembravano non essersi accorti di niente, quindi ne ne tornai in camera. Dopo pochi minuti però sentii bussare alla porta. Normalmente sarebbe stato un suono normale che non mi avrebbe mai sorpreso, invece in quel momento mi fece sobbalzare.

    "Si?"

    Dissi sperando fosse qualcosa di veloce e irrilevante.

    "Posso entrare?"

    Era lei. La voce sembrava tranquilla e amichevole, ma non risposi.
    Dopo aver aspettato qualche istante entrò e si venne a sedere di fianco a me sul letto.

    "Tutto ok?"

    Mi chiese con un sorriso in volto.

    "Cavoli.... Se n'è sicuramente accorta! Aaaaaah devo migliorare in queste cose!"

    Restai un attimo in silenzio guardando il vuoto per poi riprendere a parlare.

    "Mamma.... Devo dirti una cosa......"

    Il suo sguardo si fece un po' più serio ma rimase in silenzio ad ascoltare.

    "Ho trovato la tua scatola dei ricordi. C'erano due shuriken di carta e volevo provarli ma uno si è rotto..."

    Dissi ogni parola con foga e velocità dovuti all'abitazione del momento e guardando fisso il pavimento per non dover affrontare il suo sguardo.

    "Però io non volevo! Cioè.... Non so neanche cosa sia successo! Al primo non è successo niente! Il secondo invece si è strappato tutto!"

    A questo punto rallentai e con voce ben più bassa e dispiaciuta terminai le scuse.

    "Io.... Volevo solo lanciarlo più lontano....."

    Se dapprima aveva la fronte un po' aggrottata, all'improvviso cambiò espressione, un sopracciglio si alzò e lo sguardo si fece più curioso e riflessivo. Poi, come se avesse risolto l'enigma, senza dar nulla a vedere si alzò e prese parola.

    "Su, vieni con me."

    Pensavo volesse darmi una punizione quindi, inizialmente non mi mossi ma poi, per paura di peggiorare le cose, mi alzai dal letto e la seguii. Mi portò in sala, si avvicinò ad un mobiletto e dandomi le spalle prese qualcosa da un cassetto.

    "Apri la mano."

    Non capivo cosa volesse ma ubbidii ugualmente. Un po' titubante e molto lentamente portai le mani davanti a me e le aprii col palmo rivolto verso l'alto.

    "Dovresti già sapere come si utilizza, no?"

    E mi posò sulle mani proprio uno di quei foglietti quadrati sensibili al chakra elementale.
    La mente, prima pervasa da ogni sorta di pensiero atto a vagliare tutte le possibili punizioni che mi sarei beccato, si svuotó completamente.
    Con uno sguardo estremamente confuso guardai mia madre per capire cosa stesse succedendo.
    Lei, cercando di mantenere un comportamento serio, si lasciò inavvertitamente sfuggire un leggero sorriso.

    "Su, avanti, se è come penso dovrebbe darti le risposte che cerchi."

    Con ancora più confusione portai lo sguardo su quel foglietto.

    "In che senso dovrebbe spiegare cos'è successo oggi?"

    Decisi comunque di fare come diceva e immisi una leggera quantità di chakra nelle fibre di quel quadrato di carta.
    Con mia sorpresa lì strappò quasi subito. Un taglio netto.
    In quel momento ero troppo confuso per fare qualsivoglia ragionamento quindi guardai mia madre con sguardo interrogativo affidandomi a lei per una spiegazione.
    Questa volta abbandonò l'aria seria e si lasciò andare scoppiando in una risata.

    "Niente eh? Pensaci un attimo. Cosa vuol dire se si taglia in questo modo? Poi, una cosa che forse non hai notato, quegli shuriken non erano fatti con una normale carta."

    Con queste ultime parole indicò con lo sguardo il foglietto lacerato ancora tra le mie mani.

    In un attimo, come un fulmine, tutti i tasselli si unirono e la soluzione si delineó perfettamente nella mia testa.
    Mi tornarono in mente le immagini dell'insegnante che laceró il foglio davanti a noi alunni come dimostrazione, l'immagine del mio foglietto appena lacerato, il lancio dello shurichen di carta, il fatto che, nella scatola, si trovassero proprio sopra i quadratini di quella carta speciale.
    Come avevo fatto a non arrivarci?? Anche quegli shuriken erano sensibili al chakra elementale!
    D'istinto portai una mano a sbattermi in testa sentendomi abbastanza stupido per non esserci arrivato subito.

    "Quindi..... Non sei arrabbiata?"

    Domandai facendo i migliori occhioni che potessi fare.

    "Per questa volta ti salvi, giovanotto!"

    Disse sorridendo e dandomi un pugnetto leggero sulla spalla.
    Poi si alzó e si incamminó verso la cucina fermandosi sull'uscio.

    "Ma se proprio vuoi puoi lavare tu i piatti sta sera"



     
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