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Una nuvola di fumo improvvisa fu ciò che apparve nel centro esatto di Ishvar, l'allerta fu generale ed i primi membri del numeroso esercito di Fury accorsero pronti a dare battaglia ma ben presto tutti si resero conto di chi effettivamente si trattasse. Nel vociare generale, uno degli ultimi arrivati avanzava a passo incerto e dolorante verso la sua camera, ma qualcosa non andava. Stava dando fondo alle sue energie per cercare di rigenerare naturalmente i tessuti che quei particolari insetti avevano dissolto, ma qualcosa lo impediva, anzi, il degrado tissutale avanzava. Fu così che, dopo non molti passi il vuoto lo raggiunse e si accasciò al suolo privo di sensi.
[...]
Le porte arrugginite e cigolanti si spalancarono al passaggio di una barella e di una ragazza giovane e dal fare frettoloso
Dottore presto... Questo ragazzo è ridotto male... Non so come faccia ad essere ancora intero ma sembra sia stato colpito da ingenti dosi d'acido corrosivo, anche se con modalità particolari...
Il responsabile di quella particolare clinica era seduto al computer poco lontano dalla porta e, con fare tranquillo e menefreghista si alzò ed avvicinò al paziente osservandolo.
Mmh... Non l'ho mai visto prima...
Senza troppe cerimonie si spostò di qualche passo ed issò un secchio d'acqua tenuto in un angolo proprio per situazioni del genere. La secchiata fu rapida e brutale, ma efficace. Il giovane svenuto riprese improvvisamente i sensi e, guardandosi intorno, si sarebbe potuto trovare spaesato dal luogo in cui era.
Forza sveglia! Sei ridotto male... Dimmi, vuoi che ti salvi la vita? Ma dovrai pagarmi...
Quelle furono le parole dell'uomo che, a quanto poteva sembrare, era più interessato al suo tornaconto che alla salute del ragazzo.SPOILER (clicca per visualizzare)The_Dragon a te, narrazione libera fino al brusco risveglio. -
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Dove non arriva la natura!
Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato Rospi
L’arrivo di Ryuga a Ishivar fu accolto da una nuvola di fumo, arrivo che destò non poche preoccupazioni tra le file dell’esercito del sommo Fury, infatti alzando lo sguardo il giovane poté vedere che era circondato da diverse persone pronte a saltargli addosso. La mente del ragazzo era ormai al limite, mancava poco che svenisse, il dolore che provava da tutto il corpo era tremendo, le sue capacità rigenerative non riuscivano a prevalere su quel male che gli attanagliava le viscere, anche se gli aveva impedito di morire molto prima, ma ora sentiva che era giunta la sua ora.
- A...i...u...t...
L’esercito lo aveva riconosciuto ma non lo aveva aiutato fin da subito, infatti il giovane stanco e allo stremo delle forze si era da prima trascinato nella direzione dell’ospedale, ma il suo corpo cedette dopo solo pochi passi e quella parola fu la sua unica richiesta di soccorso, il suo unico cedimento, poi il buio gli oscurò la sua vita.
Fortunatamente non era morto, ma solo svenuto, però se non fosse stato curato in tempo ora che il suo potere non lo sosteneva più, avrebbe raggiunto i suoi genitori molto presto.
Una flebile luce in lontananza attirò l’attenzione del ragazzo, come poteva esserci una luce li? Eppure eccola che divampa nel vuoto dell’oscurità, il giovane incuriosito si avvicinò ad essa e, passo dopo passo, si rese conto che quella luce proveniva niente meno che da un fuoco da bivacco, che crepitava e scoppiettava lanciando nell’aria mille scintille infuocate, ma non fu quella palla parte più strana, infatti tutt’attorno al fuoco seduti su dei tronchi usati come panchine vi erano due persone, un uomo e una donna.
- Mamma! Papà! Che ci fate voi qui?
Il cuore di Ryuga iniziò a battere all’impazzata carico di un’emozione grandissima. Davanti a lui aveva i suoi genitori, come poteva essere? Si sedette velocemente e con la bocca aperta fissò quelle due figure davanti a lui che gli sorridevano.
- Com’è possibile? Che voi siate qui? Siete morti! Sono morto pure io?
I suoi genitori non parlarono, ma si mossero verso di lui, sua madre fu la prima a toccarlo, la mano sulla sua guancia, una carezza che trascendeva il tempo e lo spazio, poi la mano di suo padre sulla spalla ed infine l’abbraccio di sua madre.
Una scena perfetta, ma che sarebbe durata pochissimo, infatti tutto quel mondo sparì com’era apparso, fu come se qualcuno lo afferrasse da dietro e lo trascinasse via.
Aprì gli occhi e il mondo attorno a loro era pieno di luce, pian piano si abituarono e si rese conto di trovarsi su una barella e di essere fradicio, una persona davanti a lui gli stava parlando, era un medico, Ryuga lo aveva già visto altre volte, ora però sembrava che per curarlo volesse addirittura essere pagato.
Il dolore tornò più forte e devastante di prima, non aveva molta scelta.
- Accetto! Aiutami!. -
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A quelle parole il medico mostrò un sorriso ambiguo, quasi malefico. Era una situazione decisamente delicata e le normali cure non sarebbero bastate, di ciò era ben consapevole, e forse era proprio questo a divertirlo. Bisognava operare!
Molto bene... Allora per il momento torna a dormire...
Afferrò quindi una mascherina collegata ad una piccola bombole e la posizionò sul volto del paziente. Man mano che quel fumo bianco fuoriusciva, il Senju iniziava a perdere i sensi sprofondando in uno strano sonno pregno di visioni assurde. Nel frattempo le cure iniziarono e, pezzo dopo pezzo, tutte le varie zone maggiormente acidificate vennero incise lungo la circonferenza ed esportate con grade abilità e presunzione. Il tutto durò una buona ora ed i sensi di Ryuga iniziarono a riprendersi.
Dimmi... Come sei finito a contatto con questo acido?. -
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Dove non arriva la natura!
Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato altri
La risposta del medico alle parole del ragazzo non fu preoccupante, sapeva che doveva intervenire in qualche modo per rimuovere l’acido che aveva nel corpo, ma lo strano sorriso del medico lasciò il giovane spiazzato, era veramente un sadico e lui stava per mettersi nelle mani di quel pazzo, ma cosa poteva farci, era l’unico li che lo avrebbe potuto salvare e lui non voleva morire, aveva ancora diverse cose da fare.
- Molto bene... Allora per il momento torna a dormire...
In risposta a quelle parole una mascherina per l’ossigeno gli fu posta sul viso e, respiro dopo respiro, gli occhi iniziarono a chiudersi e si ritrovò ben presto nel mondo dei sogni. Mondo nel quale tutto era possibile, infatti fu per quello che una cosa ritenuta da lui impossibile ricapitò di nuovo.
Stranamente si ritrovò di nuovo nello stesso posto di prima, dove aveva rivisto i suoi genitori, ora invece attorno al fuoco c’era un ragazzo, aveva più o meno la sua stessa età, la luce era fioca e quindi non lo riconobbe subito, ma una volta sedutogli difronte affianco a fuoco, quella tenue luce mise in risalto il volto di Kurosawa.
- Kurosawa anche tu qui? Sei reale o solo frutto della mia mente malata?
Kurosawa alzò lo sguardo e sorrise al suo ex compagno di scorribande, ma non proferì parola, proprio com’era successo con i genitori di Ryuga.
- Capisco anche tu non sei reale… in ogni caso mi dispiace di non essere riuscito a proteggerti durante lo scontro con quella ragazza… sai mi stanno operando proprio in questo momento per cercare di salvarmi la vita dall’acido che quella pazza a usato contro di noi. Ho riportato il tuo corpo a Ishivar e ti darò una degna sepoltura! Sai se non fosse stato per me tu saresti ancora vivo!
Kurosawa sorrise di nuovo e scosse il capo come a dire che non era vero, che non era colpa sua.
- Si invece, perché se non mi avessi conosciuto e non ti avessi convinto a seguirmi non saresti stato con me in quella maledetta grotta e quindi non saresti morto.
Un velo di tristezza si insinuò in Ryuga, quelle parole le pensava davvero, ma ora non poteva farci più niente se non compiangere se stesso per le sue scelte di merda. Ora doveva solo aspettare tranquillo che il pazzoide li fuori finisse di operarlo e lo svegliasse, magari questa volta senza secchiate di acqua gelata. Doveva solo sperare che l’operazione andasse a buon fine, che riuscisse a togliere tutto l’acido nel suo corpo così magari avrebbe potuto usare le sue capacità curative per rimettersi in piedi in un attimo, ma per poterlo fare ogni goccia di quel maledetto acido doveva sparire dal suo organismo, sennò non avrebbe smesso di contorcersi dal dolore.
I minuti passarono veloci dando spazio alle ore, poco più di una bastò per portare il giovane nuovamente nel mondo dei vivi, infatti il mondo dentro la sua testa iniziò lentamente a sfaldarsi come fumo al vento, mentre gli occhi del ragazzo iniziavano ad aprirsi. In un primo momento non capì bene dove si trovasse, se nel suo mondo o se si trovasse ancora dall’altra parte, ma un dolore immenso lo riportò immediatamente con i piedi per terra. Un dolore allucinante urlava da ogni singola cellula del suo corpo, il suo intero corpo era diventato una specie di groviera, tutto pieno di buchi, gli mancavano letteralmente pezzi di carne in più parti del corpo, parti che erano accatastate li vicino su un altro tavolo. Sicuramente il dottore aveva dovuto esportare gran parte del suo corpo perché pesantemente danneggiata dall’acido, ma allora perché cazzo era sveglio se non era ancora tutto finito? Infatti il pazzoide stava ancora esportando pezzi di carne quando lui si era svegliato e questo non gli fece ne caldo ne freddo, visto che gli parlò senza farsi troppi problemi delle urla del suo paziente che saturavano l’aria.
- Dimmi... Come sei finito a contatto con questo acido?
Quelle parole lasciarono scioccato il ragazzo, come poteva parlargli così tranquillamente mentre lui stava vivendo le pene dell’inferno sul suo corpo. Ryuga non volle rispondere, era troppo distratto da una piccolissima cosa chiamata “Atroce sofferenza” per pensare anche solo a rispondere, ma l’insistenza non verbale del pazzo era troppa, aveva smesso di lavorare e lo guardava con aria di chi aspetta la sua dose. Ryuga dovette quindi farsi forza e ricacciare in gola gli urli per spiegare come aveva perso contro la ragazza.
- M… mi s… ono scontrato con una Aburame… p…pos…sedeva degli ins…etti devastanti c…c…he hanno fatto ques…
<i>Un urlo straziante uscì dalle labbra del giovane mozzandogli l’ultima parola in gola.<i>. -
.L'operazione era ormai in procinto di finire e, mentre il medico, tanto bravo quanto stranamente sadico rispetto alle sofferenze dei suoi pazienti, si apprestò ad esportare l'ultima porzione di tessuto infetto.
Oh beh... A dir la verità non mi interessa più di tanto... Ma vedo che tieni duro anche sotto certe sofferenze... Mi piaci ragazzino... Ahahahahahah
E mentre quella risata divertita riempiva la stanza, l'uomo si alzò prendendo un carrellino con appesa una sacca di liquido trasparente che, con fare disinvolto dell'uomo in camice bianco, venne fatto scorrere nelle vene del paziente attraverso un piccolo ago.
Vedrai che il dolore inizierà a diminuire presto... Ora dovresti anche essere in grado di rigenerare i tessuti esportati, infondo sei un Senju no? Ho fatto ciò che da solo non potevi fare, ora datti una mossa... Paga e togliti dalle scatole... Ah la sacca ti direi di portarla con te ancora qualche giorno, arrivata alla fine ripassa per il pieno...
Concluse sorridendo per un attimo intento poi a tornare ai suoi studi al pc ancora acceso.
Ovviamente finchè hai soldi per pagare qui sei il benvenuto... Quindi non preoccuparti troppo di cosa può succederti lì fuori, basta che conservi un pò di forze per arrivare qui ed io tu rimetterò in piedi!
Al che quella che sembrava essere morfina, o comunque un qualcosa di fortemente antidolorifico, iniziò a fare effetto lasciando anche modo alla mente di Ryuga, ancora offuscata un pò dal dolore, di ragionare a dir poco lucidamente.SPOILER (clicca per visualizzare)Ed eccoci qui... Fai un ultimo post in cui descrivi la situazione, concludi le cure, paghi e lasci la clinica. -
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Dove non arriva la natura!
Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato altri
Un ultimo grosso pezzo di carne fu esportato dal corpo del ragazzo ed un ultimo straziante urlo di dolore uscì dalla bocca di quest’ultimo che, accasciandosi sul lettino, quasi svenne. L’operazione era finalmente finita e Ryuga era altrettanto sfinito.
- Oh beh... A dir la verità non mi interessa più di tanto... Ma vedo che tieni duro anche sotto certe sofferenze... Mi piaci ragazzino... Ahahahahahah
Una risata riempì l’aria, ma ormai Ryuga era talmente sfinito che ormai poco gli importava, era solo lieto che tutto quel tormento era giunto ormai alla fine. Un ago gli bucò il braccio e quasi non se ne accorse, mentre il liquido scorreva dentro di lui fu come un fiotto di vita e pian piano il dolore sembro farsi meno intenso.
- Vedrai che il dolore inizierà a diminuire presto... Ora dovresti anche essere in grado di rigenerare i tessuti esportati, infondo sei un Senju no? Ho fatto ciò che da solo non potevi fare, ora datti una mossa... Paga e togliti dalle scatole... Ah la sacca ti direi di portarla con te ancora qualche giorno, arrivata alla fine ripassa per il pieno...
Il liquido stava facendo sempre più effetto e la mente di Ryuga diventava di secondo in secondo sempre più lucida, come se tutta l’operazione non fosse mai avvenuta. Riuscì persino a richiamare il chakra e curare ogni ferita del suo corpo istantaneamente grazie al suo potere.
Una volta che l’effetto del liquido ebbe raggiunto il suo apice e il corpo del Senju fu in grado di muoversi di nuovo si alzò dal lettino e, pagato il medico, se ne andò a fati da quel posto.
- So che le mie parole possono sembrarle insignificanti, ma grazie per quello che ha fatto!
Uscì dalla porta trascinandosi dietro il famigerato liquido che, a detta del dottore, avrebbe fatto miracoli sul suo corpo ancora reduce dall’operazione.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)paga la parcella e prendi pure il max-6.
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