[Patto Serpenti] Un sibilo nella notte

x Steg e Xion

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    Cos'è il male? Qualcosa di assoluto ed imprescindibile? O un punto di vista che da individuo ad individuo può cambiare? La linea che lo separa dal bene è davvero così marcata? O può essere considerata come un sottile filo che ci tiene in bilico tra l'uno e l'altro versante? Tante sono le domande che possono affliggere chiunque su questo tema, ed ognuno di noi può trovare risposte ben diverse ma non per questo errate. In fin dei conti, se è vero che siamo noi a definire noi stessi e sfatiamo il mito che è ciò che ci circonda a definire chi siamo, tutto diventa possibile. Anche il peggiore assassino può cambiare e ritornare magicamente in bilico su quel filo, anche se tutti pensavano che fosse caduto definitivamente nel baratro oscuro del male più assoluto.

    ...

    [Luogo indefinito nei confini di Oto]

    Devi fare qualcosa... Ti rendi conto di cosa comporterà ciò che state per fare? Sarà una catastrofe!

    Una voce quasi da bambino, ma di una certa maturità, sibilava nella stanza con un tono basso e severo. A seguire giunsero svariati momenti di profondo silenzio, come se in quell'oscurità si stessero addensando migliaia di pensieri.

    Lo so ma cosa posso fare? Nemmeno con il tuo aiuto potrei fermarli anche se ci provassi...

    Un flebile sussurro rassegnato scivolò tra quelle quattro mura, un lungo mantello ed un cappuccio tirato sul viso nascondevano quell'identità, ma la postura ed il tono tradivano un senso di impotenza e rassegnazione. Lasciatosi andare al triste ed inevitabile destino...

    Non necessariamente... QUalcosa che puoi fare c'è!

    ...

    [Porte del villaggio - Kiri]

    Un giovane shinobi si aggirava frenetico nei pressi delle grande porte in attesa dei due assegnati all'importante missione in procinto di partire.

    Ma dove sono... Sarebbero già dovuti essere qui entrambi... Che fine avranno fatto, come se avessimo il tempo per cazzeggiare...

    Le notizie giunte al villaggio quella mattina erano preoccupanti ed un intervento chirurgico ed immediato era quantomai la priorità. Non era però possibile mobilizzare in così poco tempo una squadra numerosa, per questo furono convocati due soli individui ritenuti in possesso delle capacità e competenze adatte ad intervenire.

    Bene, eccoci qui... Xion™ Steg, ricevete un avviso urgente, nel modo che preferite, per recarvi il pomeriggio stesso alle porte del villaggio. Vi sarà affidata un missione della massima urgenza e segretezza. Per info contattatemi pure
     
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    [Patto Serpenti] Un sibilo nella notte




    Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato Rospi



    Le ultime giornate ad Ishivar erano passate troppo lentamente, il giovane Senju si era abbastanza annoiato, pur stando ad aspettare la chiamata per il famoso trapianto. Eppure quella chiamata non arrivò.

    ”Ma quanto ci vuole per organizzare uno stupido trapianto!”

    Ryuga battè il pugno su una parete di una casa della città, ormai era un pensiero fisso quel trapianto. Più il tempo passava più la pazienza diminuiva.
    Improvvisamente in una nuova di fumo apparve davanti a lui un essere a lui molto familiare, Gama. Felice di vederlo lo salutò con gioia, ma il rospo non sembrava essere felice di ricambiare quel saluto, anzi il suo volto era nero dalla rabbia.


    - RYUGA!!! COSA CAZZO HAI COMBINATO?!?!?

    Il rospo era furente e il suo tono non era da meno.

    - Come hai potuto comportarti così? Come puoi essere diventato un criminale come questi bastardi che hanno fatto questo scempio al tempio della speranza?! Spiegami perché hai rapito Azibo?

    Ryuga deglutì, non aveva mai visto il suo amico così arrabbiato, fece un passo in dietro come a mettere distanza tra i due.

    - È un piacere vedere anche te Gama, ma posso sapere chi ti ha raccontato questa storia? No perché forse non ti hanno detto tutto quello che è successo...

    Cercò di raggirare il suo amico, cercando di porlo in una condizione psicologica più favorevole bei suoi confronti, ora però doveva cercare di convincerlo che quello che aveva fatto era la cosa giusta.

    - Intanto cerca di calmarti amico mio...

    - Ma quale amico e amico... datti una mossa e dimmi perché cazzo hai fatto tutta questa merdata!

    Ryuga sospirò, aveva capito che non lo avrebbe calmato.

    - Gama... Azibo ha la chiave per il potere che io cercavo, lui è colui che potrà darmi la forza per non dover mai più soffrire, potrò salvare molta più gente e portare finalmente la pace! È vero, ho dovuto rapirlo per poter fare tutto ciò, ma è per un bene superiore! Stai tranquillo Azibo non corre alcun pericolo, ho fatto in modo che nessuno possa torcergli un singolo capello... finito tutto questo lo porterò di nuovo a casa e lo lascerò libero e immacolato! Capisci perché ho dovuto farlo, vero Gama???

    Il rospo guardò il giovane con due occhi carichi di rabbia mista ad un velo di tristezza.

    - Mi spiace Ryuga ma non capisco... non capisco come tu sia cambiato a tal punto... io che ho rischiato la vita per te... mi hai deluso se la pensi così!

    Senza alcun preavviso Gama diede un pugno in pieno stomaco al suo “amico”, era profondamente deluso da lui.
    Ryuga non reagì, sapeva che se lo era meritato.
    Gama si girò e non guardò più il ragazzo, quasi a sottolineare la delusione che stava provando.


    - Finché non rimetterai la testa a posto non contare più sul mio aiuto! Comunque sono qui anche per un’altra faccenda... il vecchio mi ha chiesto di venire qui a darti un compiti! Lui è convinto che sia tutto un equivoco e ti chiede di andare a oto a indagare su dei disordini... stanno succedendo cose strane e terribili a Oto, per questo ha scelto te!

    Ryuga si grattò la testa riflettendo su quelle parole, non voleva allontanarsi da quel posto, ma l’attesa lo stava straziando e fare qualcosa poteva essere un buon metodo di distrazione.

    - Oto... magari anche trovo qualcosa di utile... se accetto che me ne torna a me?

    Quelle parole volevano essere una specie di battuta per sdrammatizzare il momento, ma il rospo sembrò prenderlo come veritiero.

    - Ma che cazzo ryuga! Vedrai che se accetterai potrai trovare qualcosa che ti potrà servire...

    Ryuga accettò la proposta del vecchio e Gama senza aggiungere altra parola se ne andò così com’era venuto, in una nuvola di fumo, lasciando lì da solo il giovane Senju. Quest’ultimo guardò il cielo con aria afflitta e dispiaciuta, ma allo stesso tempo divertito e incuriosito per quella nuova missione. Andò ad avvisare chi di competenza per evitare che venissero a cercarlo per il trapianto mentre era via.
    Una volta che fu solo si morse il pollice destro e facendo ricorso alla tecnica del evocò un rospo grazie al quale sarebbe arrivato diritto alla sua meta senza dover affrontare un lungo e pericoloso viaggio. Sfruttando l’ombra del rospo si sarebbe nascosto in essa, successivamente il rospo sarebbe scomparso portando con se il giovane e sarebbe riapparso vicino alla capitale di Oto, non troppo vicino ma neanche troppo lontano, la giusta distanza per permettere al giovane di avvicinarsi nella città come un comune viandante che stanco dal viaggio avrebbe trovato riparo e ospitalità.
    Una volta arrivato lì sicuramente avrebbe dovuto trovare qualche informazione su quello che stava accadendo, purtroppo Gama non gli aveva detto nulla su quello che stava succedendo o su quello che avrebbe trovato.




    Ryuga Senju

    Resistenza: 900
    Stamina: 1000-10=990

    Tecniche usate:
    - Tecnica del Nascondiglio del Rospo (Gamagakure no Jutsu)(-10)









    Edited by The_Dragon - 13/9/2020, 15:57
     
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    L’estate soffocava ogni mio pensiero; il caldo così pesante mi opprimeva e mi impediva di riflettere e questo forse non era poi così tanto male. Mi sentivo tremendamente e schifosamente umidiccio e ogni tanto qualche piccola goccia mi attraversava la pelle costringendomi di istinto ad asciugarmi con il dorso della mano. Onestamente mi faceva un po’ schifo, però avevo passato ore in acqua e non volevo trasformarmi in una creatura marina con le branchie. Quindi ero uscito e mi ero seduto sulla sabbia del bagnasciuga, affossando i piedi nella ricerca di percepire tra le dita quei piccoli granelli freschi.
    Il mio sguardo era rivolto verso il vuoto quando un ninja, sembrava un chunin, mi si avvicinò. Il suo passo era deciso e lo potevo chiaramente distinguere anche se ovattato dalla sabbia. Mi chiamò con il mio nome e cognome e mi diede un incarico, una missione in partenza con luogo di ritrovo le porte del villaggio di Kirigakure. Annuì inconsciamente con un cenno della testa. Mi issai su e mi recai a casa per prepararmi alla missione che mi aspettava. Un incarico che richiedeva un intervento tempestivo...che sarebbe partita nella mia terra natale...nessun’altra informazione...perché non mi capitava qualcosa tipo salva i gattini della nonnina sull’albero di tanto in tanto? Non era mai un buon segno ricevere poche informazioni, da quello che mi diceva l’esperienza era sempre una fregatura.
    Corsi a casa in fretta e furia. Raccolsi le mie armi e indossai i miei abiti da ninja. Strinsi la cintura alla mia vita e infilai la mano sinistra nel guanto blu ghiaccio. Annodai il coprifronte alla mia testa, il simbolo della mia appartenenza all’esercito ninja di Kiri, e mi diressi verso il luogo dell’appuntamento. Stavo per attraversare la porta quando mi saltò sulla spalla Ryuu, il mio piccolo fedele animale che avevo personalmente addestrato. Abbozzai un piccolo sorriso.

    -Vuoi venire con me?

    Iniziò a corrermi da una spalla all’altra velocissimo, infilzando i suoi piccoli artigli tra le mie vesti, ma non me ne dispiacevo affatto.

    -Lo prendo per un si!

    Non c’era voluto tanto per addestrare al combattimento questa piccola lucertola, infatti aveva mostrato fin dagli inizi un alto tasso di aggressività e intelligenza. Riusciva ad intervenire solo nei momenti più opportuni, aspettando l’occasione giusta per colpire. Probabilmente era la sua natura da rettile che lo portava ad avere un istinto da predatore. Spesso mi divertivo a semplicemente osservarlo mentre cacciava, mi permetteva di rilassarmi ed osservare madre natura in azione.
    Comunque sapeva essere amichevole nei miei confronti, infatti mi era capitato spesso di trovarlo accoccolato accanto a me la mattina presto. Una creatura strana, all’apparenza fredda come il suo sangue eppure affascinante.

    Camminai verso il luogo designato per l’incontro. Forse ero arrivato con qualche minuto di ritardo perché vi era un ninja particolarmente impaziente e perfino un po’ irritato, infatti mi pareva di aver sentito qualche parola un po’ forte provenire da lui. Feci finta di nulla.

    -Salve, sono Suzaku Kaguya e sono qui per la missione.

    Aspettai una sua risposta e l’eventuale arrivo di altri ninja, anche se una missione realizzata da soli due individui non era così tanto inusuale. Anzi probabilmente permetteva una maggiore rapidità di esecuzione ed una maggiore segretezza.

     
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    Il Jonin sbraitava freneticamente quando il primo dei due ninja convocati si presentò all'appello.

    Finalmente... Non c'è tempo da perdere... Dove sarà l'altro?!

    Quasi come a dargli risposta immediata, apparve in una mistica nuvoletta di fumo bianco un altro shinobi, un messaggero, almeno a quanto poteva sembrare. Dopo pochi istanti di dialogo tra i due, il Jonin si rivolse nuovamente al Kaguia.

    A quanto pare sarai da solo... Inconveniente da mettere in conto quando il tempo a disposizione è così poco... Beh seguimi, non c'è tempo da perdere!

    Al che si incamminò rapido verso uno degli uffici delle guardie presso la grande porta. La sala era spaziosa, arredata alla buona con qualche mobiletto ed una scrivania su cui erano presenti dei documenti in duplice copia.

    Prendi un fascicolo...

    Nel dire ciò si accomodò all'altro capo della scrivania, invitando il chunin ad accomodarsi di fronte a lui.

    Da una fonte anonima abbiamo avuto notizia di un probabile atto terroristico ai danni di Oto... Se dovesse andare a buon fine sarebbe un colpo tremendo per la popolazione innocente del posto... Bisogna intervenire al più presto dato che la data designata sembra essere imminente, il "Festival delle Risaie" è alle porte ed il grosso dei danni sembra verrà causato in quel momento. Oltre alle vittime civili saranno distrutte anche le coltivazioni e ciò causerà un devastante colpo all'economia di tutto il paese...

    Il Kaguia avrebbe quindi avuto il tempo di metabolizzare le informazioni e porre eventuali domande prima che il discorso venisse concluso dalle ultime informazioni.

    Il tuo primo passo dovrà essere quello di raggiungere il nostro informatore e prendere altre informazioni, collaborare quindi con lui per fermare questo gruppo di terroristi ed evitare il peggio... Nel fascicolo troverai tutte le informazioni utili... Leggilo con attenzione durante il viaggio... Ora va!

    Sarebbe quindi stato congedato ed invitato a partire immediatamente.

    [...]

    Ishvar, terra della speranza, o almeno lo era una volta. Negli ultimi tempi non sembrava più essercene tra quei confini. Anche Gama pareva averla persa del tutto verso il suo una volta amico Ryuga. La loro discussione fu burrascosa e dai toni elevati, al punto che il rospo andò via quasi più nervoso e deluso di quando fosse giunto. Il Mukenin decise però di onorare la richiesta ricevuta, per motivi che in effetti solo lui poteva realmente sapere,si apprestò quindi a sfruttare i suoi rospi ancora una volta per agevolare il suo tragitto e non sprecare fatica, qualcosa però andò storto. L'evocazione ed il jutsu sembrarono essere eseguiti senza intoppi, ma la destinazione si rivelò diversa dall'originale. Ryuga infatti si ritrovò esattamente sul confine di Oto, pronto a dover attraversare quell'impervio territorio per raggiungere il villaggio.



    Bene, entrambi concentratevi sulla descrizione del viaggio e sulla fretta che avete. Il festival equivale perfettamente al tempo di viaggio a disposizione ma voi dovrete arrivare con largo anticipo. Ryuga ha recuperato questo tempo con la tecnica, potrà quindi viaggiare normalmente per trovarsi bene. Steg invece, ti tocca affrettare il passo e narrare adeguatamente la cosa. Entrambi, in procinto del villaggio, noterete presso le risaie antecedenti, l'allestimento di palchi e bancarelle varie. Per domande sono qui
     
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    [Patto Serpenti] Un sibilo nella notte




    Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato Rospi



    La tecnica terminò il suo effetto e il rospo arrivò a destinazione, o così pensava Ryuga, infatti quando fu fuori dall’ombra del rospo si rese conto che attorno a lui vi erano solamente campi a perdita d’occhio. Il rospo sparì in una nuvola di fumo prima ancora che Ryuga potesse chiedergli il motivo di quel mancato bersaglio, anche se un dubbio lo aveva, i rospi non erano più in sintonia con lui e questo influenzava anche quella “tecnica”.

    - Ah cazzo!! Già sono di fretta... anche questa doveva capitarmi?

    Senza perdere altro tempo in lamentele Ryuga si mise in marcia, sapeva benissimo che direzione prendere, c’era stato diverse volte da quelle parti, per cui si mise a correre verso il suo obbiettivo.

    ”Cazzo Gama potevi almeno darmi qualche informazione su che cosa devo fare... non ho molta scelta, devo arrivare, osservare e raccogliere informazioni, così posso capire cosa sta succedendo.”

    In una nuova di fumo il giovane cambiò aspetto facendo ricorso alla banale tecnica della trasformazione, non poteva farsi vedere in circolazione con il suo vero aspetto, per cui lo cambiò con quello di un vecchio viandante, il capo coperto da un mantello con cappuccio lungo fino a metà busto, con il legno creò un bastone da passeggio da viandante così da completare il costume.
    Il viaggio non fu breve, i kilometri che dovette percorrere erano comunque tantissimi, sfrutto il tempo per fare mente locale e pensare alle parole di Gama. Parole dure erano state le sue, avevano lasciato il segno nel giovane e ora la sua coscienza era in subbuglio, forse anche per questo aveva accettato la richiesta del vecchio, perché si sa che nelle famiglie si litiga e che vi è sempre una pecora nera anche nelle miglior famiglie.
    Lungo il cammino che lo separava dalla sua meta incontrò diverse persone, più che altro altro viandanti che come lui facevano la stessa strada per arrivare allo stesso suo posto, da questa gente venne a sapere di un certo festival che si sarebbe tenuto di li a poco.
    Mentre il viaggio proseguiva le risaie iniziarono a farsi sempre più frequenti, Ryuga poté notare in procinto del villaggio, diverse bancarelle adiacenti alle varie risaie, il quantitativo di bancarelle aumentò sempre più man mano che ci sia avvicinava al villaggio, come il numero di persone che frequentava quel posto, ora però doveva raccogliere le informazioni che gli servivano, ma doveva stare attento.




    Ryuga Senju

    Resistenza: 900
    Stamina: 990-5=985

    Tecniche usate:
    - Tecnica della Trasformazione del Corpo (Henge no Jutsu)(-5)







     
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    Il jonin mi accolse con una semplice frase che mi preannunciò l’assenza del mio compagno di missione. Precedentemente avevo immaginato che sarebbe venuto proprio il mio interlocutore, invece ero solo. Dannazione quanto poteva darmi fastidio essere completamente solo, in tutti i peggiori ricordi della mia vita mi ero sentito solo e partire per una missione così non mi preannunciava niente di buono. Pensa positivo Suzaku. Pensa dannatamente positivo.

    Mi limitai ad osservare il jonin discutere con un messaggero e poi lo seguì in un ufficio lì vicino. Presi un fascicolo e mi iniziai a sfogliarlo per carpire le informazioni di cui eravamo in possesso. Mi sedetti su invito dallo stesso ninja mio superiore. La sedia era spartana e un po’ scomoda. Leggevo ed ascoltavo le indicazioni del ninja ed elaboravo tutto ciò che stavo scoprendo. La missione si sarebbe localizzata ad Otogakure, paese da pochi mesi riconquistato dalle mani dell’Impero del Fuoco. La missione avrebbe richiesto di sgominare un attacco terroristico ed evitare la morte di numerose persone innocenti. La missione richiedeva fretta, molta fretta, perché l’attacco terroristico sarebbe avvenuto a giorni, esattamente durante il festival delle risaie, probabilmente un omologo delle feste del raccolto di Kiri. Il fascicolo però conteneva anche altro ma non avevo il tempo per leggerlo, il tempo era la mia risorsa più preziosa.

    -Grazie per le informazioni. Partirò immediatamente.

    Mi congedai ed iniziai a correre verso il traghetto. Il molo era solo a qualche kilometro di distanza, ma ogni secondo guadagnato mi avrebbe aiutato e avrebbe potuto salvare delle vite. Raggiunsi la nave e diedi subito indicazioni sull’urgenza della mia missione. Mi fu indicata una nave leggera, tra le più veloci del porto attualmente attraccate. Corsi dal capitano e mi misi d’accordo con lui e in pochi minuti partimmo alla volta del continente ninja.

    ***

    Avevo passato la maggior parte del viaggio a studiare le informazioni contenute nel fascicolo. Mi colpì in particolare la presenza di un informatore e della collaborazione che avrei dovuto effettuare con lui o lei. Sapevo dell’esistenza di ninja “infiltrati” ovvero di individui che facevano il doppio gioco a favore dei grandi paesi ninja. Non potevo far altri che essere curioso di come sarebbe stato. Una vita così ostica che genere di persone produceva?

    Quando attraccammo corsi verso la stazione dei treni, non c’era un minuto da perdere. Spesso e volentieri avevo preferito evitare di sfruttare questi mezzi di trasporto, al fine di potermi godere il viaggio in territori a me sconosciuti, ma questa volta non c’era tempo.
    Presi rapidamente un biglietto per il primo treno disponibile e salì su una carrozza che era l’unica mezza vuota. Mi sedetti su quelle sedie comode e imbottite e tentai di rilassarmi. Il treno partì dopo poco. Poggiai la testa sul vetro che tremava al movimento del mezzo e sperai di essere stato abbastanza veloce.
    Mentre procedevamo spediti il paesaggio cambiò pian piano e si trasformò. Da una prateria verde si passò a delle risaie che arrivavano fino a vista d’occhio. Enormi coltivazioni dove si vedevano fuoriuscire dall’acqua le piante verdi. Forse ero arrivato nel paese del suono.
    Infine il macchinista annunciò attraverso un megafono l’arrivo nei pressi della capitale di Oto. In un attimo scesi dal treno e uscii dalla stazione. Una calca di gente era ammassata, probabilmente erano tutti venuti in virtù del festival. Dannazione quanta gente! Guardai nei visi di ognuno di loro...anche io ero solito da bambino partecipare alle feste con mio padre...strinsi i denti serrando la mascella. La situazione era potenzialmente molto delicata, forse non mi era mai capitato in tutta la vita che così tante vite dipendessero direttamente dalle mie azioni. Uscii dalla stazione e mi mossi in direzione del punto di incontro. Decine di bancarelle e luci illuminavano la strada, ghirlande e festeggiamenti erano in procinto di iniziare. Dovevo muovermi più rapidamente.
    Scheda
    Pago i 100 ryo per il treno anche se ero tentato di fare il dinosauro


    Edited by Steg - 14/9/2020, 19:41
     
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    Due individui completamente diversi, ma forse non poi così tanto. Entrambi sfiorati dal tocco tentatore dell'oscurità, seppur in modi differenti. Uno vive nella luce, tenendo il suo oscuro segreto nell'ombra, l'altro vive nel buio, seppellendo quel po di luce rimasta, nel profondo del suo cuore. Erano destinati ad incontrarsi? Se è vero che gli opposti si attraggono forse sarebbe stato proprio il loro caso, ma era ancora presto per dirlo, due vie ben diverse li attendevano infatti.

    Suzaku stava camminando svelto tra la folla, attraversava le vie colme di gente concentrato solo suo doversi sbrigare e, forse proprio per quel troppo concentrarsi, non si accorse minimamente di un possente braccio che usciva da un vicolo buio. Braccio che lo afferrò saldamente e lo trascinò nella penombra, portandolo via dalla strada.

    Sei tu vero? Vieni da Kiri!? Il tuo coprifronte ed il tuo sguardo sono molto eloquenti...

    L'uomo incappucciato avrebbe potuto incutere molto timore a chiunque data la sua stazza fuori dal comune, chissà come il Kaguia avrebbe reagito, ma ogni risposta sarebbe stata quasi impossibile visto che riprese subito una sorta di monologo.

    Sei solo? Beh dovrà bastare... Dobbiamo fare qualcosa prima che venga tutto distrutto... Seguimi!

    Senza indugi l'uomo sarebbe quindi schizzato in strada lasciando la presa ed iniziando a muoversi con sicurezza e decisione. Suzaku avrebbe dovuto fare in fretta per tenere il suo passo.

    Dobbiamo impedire a quei quattro di piazzare ulteriori ordigni, nonchè disinnescare quelli già piazzati... Tranquillo a quello posso pensarci io, tu dovrai occuparti di eventuali scontri.

    Usciti quindi dalla città si diressero verso una zona quasi desolata con delle strane tane scavate nella roccia da cui probabilmente iniziare le ricerche.

    Da qui si scende in dei cunicoli passanti sotto le risaie... Se non troviamo gli ordigni e li disinnesco, sarà un disastro...

    [...]

    Intanto poco lontano, vicino al grosso delle bancarelle in allestimento, Ryuga era giunto per tempo e stava cercando un modo per avere informazioni quando un fruscio lo distrasse costringendolo a guardare al suolo. Una rapida ombra si mosse tra i suoi piedi svanendo poi tra i campi a sud, di cosa si trattava? La curiosità non poteva che essere forte visto lo strano movimento che le piante di riso avevano iniziato a fare punto dopo punto, quasi come se stessero invitando Ryuga in una specifica direzione. Il tutto, se seguito, si sarebbe protratto per diverse miglia fino a che l'ombra nera strisciante non fuoriuscì dalle risaie scattando in una delle tante tane scavate nella roccia.

    Bene... Se ci sono domande chiedete pure... Steg, tu puoi iniziare ad addentrarti nei cunicoli e descrivere il tuo stato d'animo nella ricerca degli ordigni. Troverai vari svincoli e ti sembrerà di capire come l'uomo ti stia conducendo a ritroso verso il villaggio passando ovviamente sotto terra.
    Dragon, tu invece noterai la stranezza e potrai decidere di seguire i segnali o meno... A te la scelta... Se entri nella tana fermati con l'addentrarti nel buio.
     
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    Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato Rospi



    Il villaggio era in subbuglio, la gente imperversava nelle strade e i preparativi per il festival andavano via spediti. Caminando fra la gente Ryuga poté notare molte cose, ma non una reale minaccia a quel luogo, oppure qualche situazione di subbuglio, erano tutti intenti a lavorare e la felicità che si percepiva nell’aria era palesemente autentica.

    ”Che il sommo rospo abbia sbagliato? Non c’è la minima traccia di un eventuale pericolo. Che le inform... ma cosa??”

    Improvvisamente qualcosa sgusciò tra i piedi di Ryuga, fu un attimo, qualcosa schizzò veloce verso le risaie lì vicino, così veloce che il giovane non ebbe il tempo neanche di aprire bocca, né di capire di cosa si trattasse. Rimase ad osservare il punto in cui era sparita quell’ombra nera, continuando a pensare a cosa diavolo fosse stata, quando improvvisamente le piante che componevano quella ridai iniziarono a muoversi in maniera anomala, proprio nel punto in cui era svanita l’ombra, l’ondeggiare delle piante aveva qualcosa di ipnotico, un movimento continuo e strano, sembrava come se li facessero segno di avvicinarsi.

    ”Che quell’ombra fosse un rospo? Magari sta cercando di chiamarmi senza farsi vedere dal resto della gente... probabilmente è stato mandato da Pa per darmi altre informazioni...”

    In fin dei conti la supposizione di Ryuga era plausibile, una piccola ombra nera velocissima aveva attirato la sua attenzione e ora lo stava chiamando a se, o era un alleato oppure era una trappola, ma la seconda ipotesi era poco plausibile, in fin dei conti non aveva il suo vero aspetto, per cui nessuno sapeva che era lì.
    Alla fine Ryuga si decise e con passo lento e traballante, in fin dei conti era un vecchio viandante, si avviò verso quelle piante certo di trovarvi un rospo ad attenderlo.
    Quando giunse alla risaia, però, non trovò nessuno ad attenderlo, ma altre piante più lontane di muovevano allo stesso modo delle altre, oramai ferme. Quel qualcuno o qualcosa lo stava istigando a seguirlo.


    ”Vabbè tanto qui non sta succedendo nulla...”

    Si volto nuovamente verso il villaggio mentre pensava queste cose, per poi girarsi e seguire la scia di piante che pian piano lo avrebbero condotto lontano dal villaggio fino al limitare di una piccola grotta. Il villaggio del suono in passato era famoso per le sue innumerevoli diramazioni sotterranee, infatti si diceva che inizialmente non fosse altro che un nascondiglio di un ninja leggendario che aveva instaurato li la sua base operativa per poi successivamente fondare il villaggio e renderlo quello che è oggi.
    L’ombra nera sgusciò fuori dalla protezione delle piante e si fiondò letteralmente dentro la grotta.


    ”Non era un rospo!”

    L’essere che era entrato nella tana non aveva affatto la forma di un rospo, sembrava più basso e allungato, ma era troppo distante e nascosto che Ryuga non riuscì a capire bene di cosa si trattasse, ma poco importava, ora aveva stuzzicato la sua curiosità, per cui decise di seguire quell’essere dentro la grotta. Varcata la soglia però la luce iniziò a farsi sempre più flebile fino a sparire, ma questo per Ryuga non era un problema, infatti grazie al suo udito riusciva a muoversi lì dentro meglio che con una torcia in mano.




    Ryuga Senju

    Resistenza: 900
    Stamina: 985-2= 983

    Tecniche usate:
    - Mantenimento Tecnica della Trasformazione del Corpo (Henge no Jutsu)(-2)









    Edited by The_Dragon - 15/9/2020, 15:37
     
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    Camminavo rapido tra la folla. Le persone erano intente a divertirsi e ad osservare le bancarelle che mettevano in mostra qualsiasi cosa, da cibi di diversa natura a bigiotteria e anche altro. Gli odori mi entravano dalle narici e penetravano il mio cervello. Mi colpì sopratutto il profumo degli affettati locali che mi riportarono alla mente quando a festival simili me li comprava mio padre. Forse il prossimo anno lo avrei portato lì e avremmo speso la giornata a divertirci. Soppressi il pensiero e ritornai a concentrarmi sull’obbiettivo.
    Cercai di divincolarmi tra tutte quelle persone sfruttando le mani e chiedendo il permesso di qua e di là. Già avevo notato la situazione quando ero sceso dal treno ma le potenzialità di un attacco terroristico in delle strade così gremite mi annebbiavano la mente, tanto che non fui nemmeno in grado di notare una mano che uscì dall’ombra. In un istante mi afferrò il braccio e scattai immediatamente teso come la corda di un violino, pronto ad attaccare. Ma proprio prima che potessi agire mi parlò un uomo incappucciato. A quanto pare era l’informatore, colui che mi avrebbe aiutato nell’esecuzione della missione. Lo squadrai ed era un dannatissimo energumeno. Non vedevo il volto ma era forse il doppio se non il triplo di me. Mi indicò di seguirlo e scattò con furia verso una direzione che non sapevo. Non potei fare altro che iniziare a correre dietro di lui cercando di tenere il passo. Fortunatamente la gente si scansava al suo passaggio, perché forse avevano tutti paura di essere travolti da un uomo così grosso.
    Nel tragitto mi disse che i terroristi erano in quattro e che avevano disseminato ordigni in tutta la zona, in tutto il dannatissimo posto.

    -Capisco...la situazione è piuttosto critica.

    Diavolo se era critica! Non volevo farmi prendere dal panico ma in una giornata come quella già una bomba poteva provocare una strage, perciò non osavo immaginare una moltitudine di ordigni cosa potessero causare. Per di più non avevo nessuna conoscenza nell’ambito degli esplosivi, cosa sarebbe accaduto se fosse toccato a me disinnescarli? Se ci fosse stato tempo si sarebbe dovuta allestire una squadra con i fiocchi! Un esperto di esplosivi, un esperto in grado di muoversi con efficacia nel luogo e dei ninja che li scortassero. Invece eravamo solamente in due e probabilmente non eravamo abbastanza. Mi ricordai le parole di mio padre: “si lavora con ciò che si ha, non con cosa si vorrebbe avere”. Però ciò che avevo di fronte a me era una patata bollente.

    Corremmo attraverso la folla fino a raggiungere il limitare del villaggio e arrivammo in una zona desolata nei pressi delle risaie. Delle tane erano state scavate nella roccia e portavano verso il sottosuolo. L’informatore mi disse che conducevano verso una serie di cunicoli al di sotto delle coltivazioni di riso. Sbarrai gli occhi per vedere ciò che c’era all’interno ma l’oscurità me lo celava. Provai a fidarmi del mio udito ma non notai nulla di importante.
    Probabilmente era da un anno che non entravo in una grotta, anzi lo era sicuramente. Provai un misto di sensazioni e forse, anche se non lo avrei mai detto ad alta voce, un po’ di paura. L’ultima volta che ero saltato così a capofitto nel buio ne ero uscito con delle cicatrici che non sarebbero mai guarite. Il mio sguardo si diresse verso il mio petto, verso il marchio. Soffocai la mia paura ripensando a tutte le vite che erano in gioco.

    -Entriamo subito, senza perdere tempo.

    Più tempo aspettavo e più sarei stato tentato dall’indecisione. Guardai nuovamente il cunicolo e analizzai il buio e valutai le nostre capacità di muoverci all’interno di quei cunicoli. Non ci voleva molto per capire che senza una fonte di luce sarebbe divenuto un compito molto difficile e già lo era di per sé.

    -Se hai una torcia o qualcosa che possa illuminarci il cammino conviene che la tiri fuori, ci aiuterà ad individuare le bombe ed eventuali tracce dei terroristi.

    Presi un ultima boccata d’aria e mossi il primo passo verso l’entrata immergendomi nel buio pesto. La mia mente si arrovellavò in domande che avrebbero avuto a breve una risposta. Saremmo stati gli eroi della giornata o dei falliti, con un peso sulla coscienza troppo grande per chiunque?

     
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    L'incappucciato stava avanzando rapidamente nel tunnel, come se lo conoscesse ben e, alle parola del giovane, si rese conto che, per quanto lui fosse abituato a vedere quel posto anche nel buio pesto, una luce sarebbe stata di grande aiuto. Andando a colpo sicuro raggiunse la parete laterale e raccolse una torcia ivi incastonata che, apparentemente usando il chakra, accese di una vivida luminescenza. Ciò che subito poterono notare era la presenza di un filo e diverse carte bomba ad esso collegate, il suddetto sembrava proseguire attraverso tutto il tunnel e seguire tutte le diramazioni.

    Facciamo attenzione... Se esplodono è la fine!

    Al che continuò a seguire il filo principale, ignorando le numerose diramazioni, almeno fino a che non si divise in due, entrambi potenzialmente adatti a generare una reazione a catena e provenienti da corridoi apparentemente illuminati in profondità, si illuminava infatti una fioca luce provenire dalla distanza.

    Oh no... Ed ora? Dobbiamo trovare l'origine ed impedire l'innesco...

    [...]

    Non molto lontano intanto, Ryuga si era addentrato in una diversa grotta buia e dalla visibilità quasi nulla. Proseguendo nel corridoio, il Mukenin si sarebbe ritrovato ben presto in un'ampia sala quadrata, sorretta da due file di colonne ed illuminata da una luce fioca proveniente dalle svariate torce poste su dei piedistalli lungo le pareti perimetrali della stanza. Sul fondo, una imponente figura dalle dimensioni mastodontiche apparve lentamente uscendo dalla penombra.

    E così tu saresti il famoso Ryuga Senju... Il mio nome è Aoda!

    Nei momenti di silenzio che seguirono, il serpente gigante avvicinò il volto a quello del ragazzo e lo osservò dritto negli occhi.

    Non sorprenderti tanto... i miei figli vedono e sentono tutto ciò che accade nel paese, so del tuo arrivo da quanto hai messo pieno nei nostri confini...

    Al che risollevò il capo ad un'altezza non indifferente come a voler far capre al Senju qual'era la sua posizione, quindi riprese.

    Ci stiamo trovando ad avere un... Piccolo problema... Se così possiamo definirlo... Ho deciso di mandarti a chiamare e proporti un accordo per evitare il peggio... Risolverei tutto da solo ma coloro con cui mi trovo a dover avere una disputa sono svegli ed hanno capito come mettermi in difficoltà... Un mio diretto intervento, o quello dei miei figli, causerebbe l'immediato innesco degli esplosivi piazzati e sarebbe la fine, per questo ho bisogno di qualcuno che intervenga al posto mio per rimediare... Ho solo una condizione che esigo sia rispettata... Il loro capo, dovrai portarlo vivo davanti a me!

    L'ennesimo momento di silenzio avrebbe dato a Ryuga qualche attimo per metabolizzare quelle informazioni prima che il grosso serpente concludesse il discorso.

    Ovviamente in cambio potrai avere ottimi benefici, ma di questo ne parleremo alla fine... Ora non c'è molto tempo... Ci stai?



    Come al solito per domande e dubbi sono a disposizione.

    Steg, tu devi decidere se dividervi o se scegliere una sola delle due opzioni, ovviamente puoi fare ciò che preferisci, anche eventuali altri piani. In base a ciò che farai però, gli eventi prenderanno una certa piega, è una scelta importante.

    Dragon, per te è abbastanza ovvio, devi rispondere ad Aoda ed in base a come risponderai si genereranno delle conseguenze. Anche tu dovrai fare particolare attenzione a come ti poni e cosa scegli, è un passaggio fondamentale.

    A voi.
     
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    [Patto Serpenti] Un sibilo nella notte




    Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato Altri



    L’antro oscuro della belva non era né umido ne sconnesso, sembrava come se la grotta fosse stata una specie di corridoio di una qualsiasi casa, il pavimento non era liscio come il marmo, ma comunque era compatto e primo di ostacoli. La curiosità del giovane Senju crebbe sempre di più, trovando il suo apice all’avvistamento di una luce in fondo al tunnel, che la strana “creatura” lo stesse conducendo da un possibile informatore?

    ”Forse Pa ha organizzato tutto questo per farmi avere le informazioni che mi servono per risolvere questo mistero.”

    Raggiunta la fonte della luce si rese conto che proveniva da diverse torce appese alle pareti, alla fine l’altro oscuro lo aveva condotto al covo della bestia, letteralmente, perché per quanto si guardasse attorno non poté non notare un mastodontico movimento dall’altra parte della sala. Un enorme serpente, grande quanto Gamabunta, forse anche più grande. Ryuga capì subito con chi o cosa avesse a che fare, in fin dei conti da quando aveva conosciuto Gama e aveva firmato il rotolo con il suo sangue, si era documentato sull’argomento evocazioni e sapeva che difronte a se aveva uno dei serpenti da ere rivali dei suoi amici rospi. Davanti a lui sicuramente aveva uno dei capisaldi di quella razza, lo intuiva dalla stazza, perché tra rospi e serpenti era uguale, più grandi erano più forti e importanti erano, fatta eccezione per i due vecchi.

    - E così tu saresti il famoso Ryuga Senju... Il mio nome è Aoda!

    Così sapeva chi era, quelle creature erano più sorprendenti dei rospi.

    - Non sorprenderti tanto... i miei figli vedono e sentono tutto ciò che accade nel paese, so del tuo arrivo da quanto hai messo pieno nei nostri confini...

    Ryuga sorrise divertito e rilasciò la tecnica della trasformazione, ormai divenuta inutile, tornando al suo vero aspetto.

    ”Tombola… è la conferma che è uno dei capi della sua razza… devo stare attento perché a quanto pare ci sono altri di loro in giro e questa molto probabilmente è la loro tana principale visto com’è strutturata la stanza!”

    Ryuga rimase in silenzio mentre il serpente faceva valere la sua autorità innalzando la testa al di sopra del giovane. Lasciò che il serpente parlasse e li spiegasse cosa stava succedendo.

    - Ci stiamo trovando ad avere un... Piccolo problema... Se così possiamo definirlo... Ho deciso di mandarti a chiamare e proporti un accordo per evitare il peggio... Risolverei tutto da solo ma coloro con cui mi trovo a dover avere una disputa sono svegli ed hanno capito come mettermi in difficoltà... Un mio diretto intervento, o quello dei miei figli, causerebbe l'immediato innesco degli esplosivi piazzati e sarebbe la fine, per questo ho bisogno di qualcuno che intervenga al posto mio per rimediare... Ho solo una condizione che esigo sia rispettata... Il loro capo, dovrai portarlo vivo davanti a me!

    Le informazioni erano poche e scarse, rispetto a prima ora Ryuga sapeva solamente che c’era una disputa territoriale tra i serpenti e qualche altro essere, in oltre da qualche parte vi erano piazzati degli esplosivi, molto probabilmente nelle gallerie che si districavano sotto il villaggio.

    ”Forse è per questo che Pa ha scelto me per questa missione, forse aveva sentito di questa disputa e temendo per le possibili conseguenze al villaggio aveva deciso di intervenire, in fin dei conti il suo buon cuore non gli avrebbe permesso di fare altrimenti… ma cosa devo fare ora? Sicuramente accetterò per avere più informazioni a riguardo, ma ho capito cosa vuole fare al capo rivale…”

    Mentre pensava Ryuga non distolse mai lo sguardo da quello del serpente e osservandolo ne vide la fierezza del suo portamento. Ora doveva decidere cosa fare.

    - Ovviamente in cambio potrai avere ottimi benefici, ma di questo ne parleremo alla fine... Ora non c'è molto tempo... Ci stai?

    ”Interessante… questo è un punto a suo favore!”

    - Aoda… tu sai già chi sono e cosa sono, per cui sai che non mi farò problemi ad aiutarvi. Probabilmente abbiamo lo stesso obbiettivo. Mi hanno mandato qui ad indagare su dei disordini al villaggio, ma penso che questi esplosivi di cui parli siano direttamente collegati al mio problema, infatti se dovessero esplodere nelle gallerie, anche quelle che passano sotto il villaggio subirebbero danni così ingenti da far crollare tutto li sopra. Per cui accetto di aiutarti e ti porterò il loro capo vivo così potrai farne ciò che vuoi.

    Fece calare momentaneamente il silenzio dando al serpente il tempo di riflettere su quello che aveva detto. Poi riprese a parlare, questa volta per avere maggiori informazioni.

    - Bene, ora mi serve che mi diciate tutto! Chi sono questi vostri rivali? Dove posso trovarli? Le bombe sono nelle caverne qui attorno? Se si, sapete indicarmi quali? Ho bisogno di informazioni per potermi muovere subito e neutralizzare il problema alla radice.

    Ora stava al serpente parlare.




    Ryuga Senju

    Resistenza: 900
    Stamina: 983

    Tecniche usate:







     
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    L’informatore si fermò nel buio fitto e dopo qualche movimento accese una torcia che illuminò la galleria o qualunque cosa fosse quel luogo sperduto. Mi chiesi se fosse qualche canale di scolo o proprio la fogna che si svicolava al di sotto della città di Oto. Non ne ero mai stato in posti simili e perciò non ero totalmente al mio agio. La luminescenza della torcia aveva un non so che di innaturale, perché forse era stata accesa attraverso il chakra. Guardandomi attorno notai subito un filo a cui erano legate numerose carte bomba. Doveva essere opera degli attentatori...e mi chiedi se era così che volevano far saltare tutto...Sapevo dei possibili effetti di una carta bomba, visto che era venduta in tutti i mercati ninja del continente, ma una quantità tale poteva seriamente danneggiare la struttura e causare dei crolli imprevedibili. Chiunque si fosse trovato coinvolto nell’esplosione non avrebbe saputo nulla fino al momento in cui il terreno non gli fosse crollato da sotto i piedi. Ed era tutto dannatamente ingegnoso, massimo danno e minimo sforzo. Anche l’informatore si era accorto del filo e mi lanciò parole di avvertimento e mi avvertÌ che avrei dovuto fare attenzione a non calpestarlo e nemmeno gli esplosivi attaccati. Proseguimmo attraverso il canale seguendo quel maledetto filo finché non ci ritrovammo ad un bivio, perché esso si svicolava in due differenti direzioni dalle quali proveniva della luce in lontananza. Entrambe erano potenzialmente l’origine del filo e quindi dell’innesco.
    Diamine, diamine e diamine! Che faccio ora? Anche l’informatore pare sorpreso...
    Ragionai sul da farsi e sul fatto che c’era poco tempo a disposizione.
    Se andassimo entrambi nella stessa direzione che vantaggi e che svantaggi avremmo? Sicuramente io potrei difendere l’informatore, mentre lui si sarebbe occupato di disinnescare la bomba, perciò, in questo caso, si sarebbe verificata la situazione potenzialmente ideale, anche se di ideale non c’era un bel niente. Se invece avessimo sbagliato strada? Ci saremmo ritrovati a dover tornare indietro e a proseguire nell’altra direzione. Ma avremmo perso tempo prezioso e fondamentale. I terroristi parevano aver già piazzato tutto e sembrava tutto pronto per l’a detonazione. Se avessimo sbagliato la direzione forse saremmo esplosi senza poter nemmeno intervenire. E se ci fossimo divisi? In realtà non avevo affatto un bel ricordo sul dividersi in missione, anzi le ultime due volte ci avevo quasi rimesso la pelle e mi ero beccato degli spuntoni di ghiaccio attraverso tutto il corpo...però avremmo avuto la certezza che almeno uno dei due avrebbe raggiunto l’origine di tutto. Se fosse arrivato all’obbiettivo l’informatore forse si sarebbe dovuto ritrovare a combattere da solo, anche se forse ce l’avrebbe potuta fare visto che pareva un uomo molto possente. Non che avessi qualche reale sicurezza ma era una pura supposizione. Se invece fossi arrivato io all’innesco e se fossi sopravvissuto all’eventuale combattimento come avrei disinnescato il tutto? Forse sarebbe bastato mettere k.o. i terroristi e non sarebbe esploso un bel nulla, anche se non ne potevo essere minimamente certo.
    Mi concentrai sulle poche variabili certe. Il tempo a disposizione era poco e scegliere la strada sbagliata ci avrebbe probabilmente portato alla morte e al fallimento della missione. Mi morsi il labbro per lo stress e infine decisi in base a alle valutazioni che avevo effettuato.

    -Tu vai a sinistra, io vado a destra e prendi questi.

    Avrei preso dalle tasche un microfono wireless e gliel’avrei consegnato. Dopodiché avrei concentrato il chakra nella mia spalla e avrei poi fatto fuoriuscire un mio osso, per l’esattezza il mio omero che avrebbe preso la forma di una katana. Avrei afferrato l’arma ossea e poi l’avrei passata all’informatore. Pensai che una katana gli avrebbe potuto fare comodo, dopotutto chissà quali erano le sue capacità combattive visto che aveva bisogno di una scorta.

    -Questa katana è molto affilata e resistente, fanne buon uso. Il microfono mettitelo all’orecchio così potremmo comunicare e segnalarci se troviamo o meno l’innesco. Spegni la torcia mentre ti avvicini alla luce in fondo al tunnel e cerca di fare meno rumore possibile, così, forse, potrai prenderli di sorpresa. Buona fortuna.

    Abbozzai alla fine un mezzo sorriso. Non ero tanto convinto che un uomo così robusto potesse essere silenzioso, ma armato di una spada avrebbe avuto buone possibilità contro molti criminali. Mi girai verso la direzione che avevo prescelto per me e iniziai a correre cercando di essere quanto più silenzioso possibile. Nel mentre mi sarei infilato nell’orecchio l’altro microfono. Avrei cercato di mantenere il mio respiro silente e mi sarei concentrato sul mio udito.
    Ti prego...fai che sia la scelta giusta, non voglio che sia l’ennesima stupidaggine sennò giuro su qualsiasi Kami che non mi separerò mai più...

    Suzaku Kaguya
    Reistenza:450
    Stamina:400-15=385

    Azioni:
    Consegno la spada e il microfono all’informatore

    Note: Eh niente mi separo, visto che per tutto l’evento il tempo è stato un fattore chiavo ho puntato su questo. Divisi si raggiunge l’innesco sicuramente prima
     
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    Aoda, seppur con una certa fretta, sembrava essere relativamente tranquillo durante le spiegazioni ma alle domande di Ryuga non sembrò voler dare eccessive risposte. Si limitò infatti a delle chiarificazioni vaghe seguite da ordini più precisi.

    Non c'è molto tempo da perdere in dettagli futili... Sappi solo che degli ordigni se ne stanno occupando altri in questo momento! Tu dovrai dirigerti nella base operativa dei terroristi e "ripulirla"... Solo il loro capo dovrà reggersi sulle sue gambe per arrivare fino al mio cospetto... Uno dei miei figli ti accompagnerà fino al luogo designato e poi si allontanerà

    Senza ulteriori indugi Aoda si mosse rapido svanendo nei tunnel sul fondo dalla sala. Fu allora che un altro serpente, di dimensioni abbastanza normali, si palesò alle spalle del Mukenin. Sembrava essere la stessa ombra seguita poco prima e difatti, allo stesso modo iniziò a muoversi con il palese intento di condurre Ryuga verso un complesso di cunicoli a circa quindici minuti di marcia veloce dal loro attuale luogo. Il serpente si fermò davanti un ingresso nella roccia che dava ad un cunicolo profondo ma parzialmente illuminato e da lì sembrò esibirsi in un cenno del capo verso il mukenin per poi svanire tra i campi poco lontani.

    [Altrove...]

    La decisione di Suzaku, per quanto rischiosa, si rivelò molto saggia anche se in un primo momento non sarebbe stato esattamente chiaro. Entrambi infatti, procedendo lungo la loro via, raggiunsero due sale più grandi che, attraversate per intero dal filo, venivano presidiate ognuna da due tizi dall'abbigliamento simile all'informatore. Entrambi avrebbero avuto comunque modo di cogliere di sorpresa i piantoni ed eventualmente continuare a seguire il filo al di là della sala, addentratosi in un altro pertugio.

    Eccoci, Ryuga: tu raggiungi il luogo ed addentrandoti trovi dei tizi incappucciati... Puoi farne fuori quattro o cinque come preferisci, fino ad arrivare nei pressi di una grande porta di roccia dove ti introdurrò io ed entrerai nel vivo.
    Suzaku: tu sei già nel vivo, dovrai affrontare due avversari. Non prenderla sotto gamba, neutralizza i due nel miglior modo che ritieni adatto. Potresti non riuscire subito ed entrare in combat effettivo, che comporta rischi per le carte bomba
     
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    Proseguii da solo nei meandri di quel labirinto. Ero aggrappato a quel filo che rappresentava la mia speranza di poter salvare la vita degli innocenti che festeggiavano gioiosamente proprio al di sopra della mia testa. Infine raggiunsi un’ampia sala apparentemente vuota, ma presieduta da due uomini vestiti con un lungo mantello ed un cappuccio, come l’informatore che mi aveva accompagnato. Mi ricordai solo in quel momento che probabilmente quell’informatore aveva dovuto lavorare fianco a fianco con i terroristi per apprendere quelle vitali informazioni. Mi ero dovuto infiltrare solo una volta nella mia vita ed essere un’altra persona era dannatamente difficile. Non osavo immaginare doverlo fare per chissà quanto tempo. Quell’uomo doveva avere una forza interiore notevole.

    I due terroristi mi davano le spalle ed ero in una chiara posizione di vantaggio. Inghiottii la mia stessa saliva perché sapevo cosa dovevo fare a breve. Mi ero addestrato in questo ultimo anno nell’apprendimento di un’arte che aveva reso gli spadaccini della nebbia degli assassini unici ovvero l’omicidio silenzioso. Ambivo ad essere uno spadaccino e perciò mi ero prodigato ad imparare a quest’arte che consisteva nel mascherare la propria posizione e i propri suoni per colpire di sorpresa il nemico. C’era ninja così bravo che potevano perfino nascondere il proprio odore, celandosi a tutti e cinque i sensi dell’avversario. In molti dicevano che quest’arte permetteva di uccidere il proprio nemico senza che questi neanche se ne accorgesse. Una lama più veloce di un fulmine che sgozzava la propria vittima senza dargli il tempo di reagire...ma non ero un padrone di questa abilità e non l’avevo mai realmente sfruttata in un vero combattimento. Potevo esserne all’altezza? Potevo avere la mano ferma per uccidere degli uomini che non sapevano neanche della mia presenza? Avevo già tolto la vita a dei pirati e a dei mukenin ma questa volta mi sembrava differente, quasi come barare, mi si annodava lo stomaco...ma non potevo esimermi.

    Concentrai Il mio chakra per realizzare la tecnica della moltiplicazione. Avrei creato una copia uguale in tutto e per tutto a me così da poter essere in grado di colpire contemporaneamente entrambi i terroristi. Successivamente avrei stimolato il mio chakra per realizzare due spade ossee da entrambe le mie spalle. Una di esse l’avrei passata alla mia copia e dopo dì mi avrei puntato uno degli obbiettivi mentre la copia si sarebbe occupata dell’altro. Avrei guardato la schiena e avrei tentato di immaginare quali fossero i pensieri di quei due uomini, perché avevano scelto di far esplodere Oto? perché volevano disseminare morte tra degli innocenti? Ma erano tutta una serie di domande inutili...non potevo farle, non potevo lasciarli vivere perché non avevo tempo. Togliergli la vita era il prezzo da pagare per salvare delle anime.
    Così mi mossi con cautela nella loro direzione. Avrei cercato di fare attenzione al filo e alle carte bomba e lo stesso avrebbe fatto la mia copia. Avremmo cercato di posizionarci perfettamente alle spalle dei due individui e li avremmo contemporaneamente infilzati alla schiena con le spade, o almeno avremmo tentato. Avrei cercato di effettuare un colpo pulito e preciso, nel centro delle scapole. Poi avrei dato un altro colpo poco più in basso per assicurarmi di ammazzarlo. Se tutto fosse andato secondo i piani non si sarebbero resi conto del nostro arrivo e sarebbero morti in fretta senza dare alcun tipo di allarme. A differenza mia la copia avrebbe cercato di colpire una terza volta, mirando al collo della vittima. La copia aveva una forza minore rispetto la mia e forse la spada non avrebbe penetrato totalmente il terrorista nei primi due colpi, però un terzo sarebbe probabilmente stato sufficiente ad ucciderlo.


    Suzaku Kaguya
    Resistenza:450-2=448
    Stamina:385-15-15-20=330

    Azioni:
    Tecnica della moltiplicazione acquatica
    Estrazione spada osseax2
    Affondo con la spada
    Affondo con la spada

    Azioni copia:
    Affondo con la spada
    Affondo con la spada
    Affondo con la spada

    Ps:ovviamente cerco di usare la maestria gatto delle nevi. Dovrebbe poterla usare anche la copia visto che nell’anime la usa la copia d’acqua di zabuza (mi pare che appare a sorpresa in mezzo al team 7 proprio nelle prime puntate)


    Edited by Steg - 27/9/2020, 22:01
     
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    [Patto Serpenti] Un sibilo nella notte




    Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato Altri



    Il tempo dell’azione era arrivato, Aoda sembrava impaziente, ma comunque decise di rispondere alle domande del giovane, non a tutte però.

    - Non c'è molto tempo da perdere in dettagli futili... Sappi solo che degli ordigni se ne stanno occupando altri in questo momento! Tu dovrai dirigerti nella base operativa dei terroristi e "ripulirla"... Solo il loro capo dovrà reggersi sulle sue gambe per arrivare fino al mio cospetto... Uno dei miei figli ti accompagnerà fino al luogo designato e poi si allontanerà

    Detto questo Aoda si dileguò e un serpente, di dimensioni normali rispetto a quelle di Aoda, si palesò davanti a lui.

    - Sei tu che mi hai condotto qui non è vero?

    Ryuga sorrise divertito ipotizzando che fosse lui la famosa ombra. Li fece da cicerone e quindi lo seguì, era veloce e non voleva perderlo di vista.

    ”Quindi ci sta qualcun’altro che si sta occupando degli esplosivi, che sia umano? In ogni caso dovrò fare in fretta e pensare solo al mio compito... stringere un’alleanza anche con i serpenti potrebbe tornarmi molto utile in futuro...”

    Era per questo che Ryuga aveva accettato, aiutando i serpenti pensava che essendo loro in “debito” avrebbe potuto estorcere loro un favore e una bella firmerà sul loro rotolo poteva essere un favore assai ghiotto, ma solo il tempo gli avrebbe potuto svelare se il suo piano avrebbe avuto un futuro o no. Ora come ora doveva occuparsi della banda rivale per cui cacciò quei pensieri in fondo alla sua mente quando giunse davanti ad un’altro cunicolo ove il serpente che gli faceva da guida si fermò e gli fece, letteralmente, segno con la testa di proseguire.

    - Grazie per l’aiuto!

    Il serpente sparì nelle ombre lasciando il mukenin da solo. Ryuga lo vide sparire tra le tenebre, andato scomparso, per cui si girò verso il cunicolo che lo avrebbe portato al covo dei “dinamitardi”. Sorrise, ora si faceva sul serio, c’era da menare le mani.

    ”Chissà con chi avrò a che fare! Beh non mi resta che scoprirlo!”

    Sogghignò e si infilò nel corridoio stando nascosto nell’ombra, pian piano la luce si fece più intensa via via che si avvicinava alla fine del tunnel. Non ci volle molto per finire il corridoio e trovare il primo ostacolo, infatti un paio di guardie stavamo piazzate davanti all’ingresso di quella che sembrava una stanza, per fortuna la luce non illuminava il giovane mukenin e questo gli diede il tempo di osservare la situazione e capire che erano degli sprovveduti, i due fessi stavano chiacchierando tra di loro come due vecchie comari e quasi non si accorsero dell’arrivo di due nemici che, silenziosamente e celati dall’ombra affondarono delle affilate katane di legno direttamente nel loro cuore. Neanche un grido uscì dalla loro gola, mentre i due Ryuga tenevano l’altra mano sulla presunta bocca dei due incappucciati che, esanimi, stramazzarono a terra. Successivamente dal buio del corridoio uscirono altri quattro ninja identici, tra cui il Ryuga originale che soddisfatto del lavoro delle sue copie lignee superò i cadaveri e si addentro nella stanza. Il gruppo si mosse compatto pronto a reagire a qualsiasi trappola o imboscata del nemico, ma non trovò nessuno nella stanza e neanche in quella dopo, ma nella terza trovarono altri due incappucciati intenti a fare la ronda, questi non sembravano sprovveduti, anzi erano attenti al minimo rumore, per cui Ryuga è le sue cinque copie si nascosero dietro la parte che divideva delle due stanze aspettando che i due soggetti attraversassero la porta e, in quel preciso momento, le copie saltarono addosso ai due trucidandoli con facilità grazie alle katane lignee. Tutta quella morte ormai era normale per il giovane che non battè neanche ciglio e proseguì inoltrandosi nei corridoi fino a giungere di fronte ad una immensa porta di roccia che sbarrava il cammino, Ryuga sorrise perché sapeva come superarla, non vi era parete o porta che poteva fermarlo.




    Ryuga Senju

    Resistenza: 900
    Stamina: 983-18-10= 955

    Tecniche usate:
    - Moltiplicazione Legnosa del Corpo (Moku Bunshin no jutsu) (-18)
    - Creazione Katane per le copie (-10)







     
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