[B] SAR - Search and Rescue

Il cammino fu lungo, ma alla mia velocità fuori dal comune fui in grado di percorrerlo in un tempo molto più breve di quanto chiunque avrebbe potuto prevedere. Certo fu stancante, ma ne andava della vita del prigioniero e non potevo andarci per il sottile, così accellerai, accellerai quanto più il mio corpo riusciva a fare. Il mondo fluiva intorno a me quasi come se andasse al rallentatore, erano anni ormai che quel regno era parte di me ma ancora non ci avevo fatto l'abitudine ed ogni volta ciò che mi circondava non smetteva di sorprendermi. Era quasi come se lì, in quel mio personale universo, io fossi un Dio che controllava il movimento stesso. Fu attraverso quel regno che ben presto raggiunsi l'imboccatura di una gola ed ecco che mi ritrovai ad assistere ad una specifica scena che arrestò il mio passo, mantenendo sempre attivo il mio particolare status attivo. Ero arrivato appena in tempo!


Quello doveva essere il famoso capo del branco di briganti incontrati poco prima, assicurandolo alla giustizia non solo avrei liberato uno dei due genin che eravamo venuti a cercare, ma avrei anche reso libero il villaggio fin'ora da lui oppresso e sfruttato.

Non ti interessa chi sono! Tutto ciò che sei tenuto a sapere è che ora devi mettere giù le mani da quel ragazzo!

Una rapida occhiata mi permise di capire cosa era accaduto, notai rapidamente Yuugi e le sculture di lava davanti a lui, aveva fatto un ottimo lavoro ad anticiparmi ed ostacolare il convoglio, tra l'atro occupandosi delle guardie presenti, ma aveva permesso a quel bastardo di attaccare e ridurre in pessime condizioni il prigioniero. Avrei quindi pensato io a punire Juulen per le sue colpe. Mi apprestai quindi a concentrarmi sul nemico e, notando la disparità numerica, tentai di riequilibrarla in modo da dare prima di tutto priorità alla missione. Ciò che volevo fare era molto semplice, cioè creare tre miei cloni di terra che avrei rapidamente armato con le armi accessorie della Buste Sword.

Non sei l'unico a saperti moltiplicare!

Anche il genin si apprestò a tentare di fare del suo meglio per uscire da quella pessima situazione, aveva certamente carattere ma indipendentemente dall'esito del suo tentativo, ciò che avrei cercato di fare io sarebbe stato abbastanza elementare.

Prima di tutto, due dei miei cloni, armati rispettivamente con le due Mk IV e con la Mk II, si sarebbero scagliati con furia verso i due individui armati poco distanti dal Juulen che teneva prigioniero il ragazzo e lo avrebbero fatto tentando di mandare a segno quattro fendenti ciascuno. Il terzo invece avrebbe caricato frontalmente il mio attuale principale obbiettivo, armato della Mk III, mentre io lo seguivo a ruota con in pugno la Mk I e la Riptide Sword. Una volta percorsi i circa dieci metri di corsa che ci separavano, il mio clone tentò un finto affondo, prevedendo l'eventuale utilizzo del prigioniero come scudo umano, ma nello stesso momento io avrei tentato di utilizzare una delle miei più forti tecniche di spada, mi sarei infatti moltiplicato ben altre tre volte e, mentre il mio clone di terra piantava la katana nel terreno e cercava di afferrare il genin, le tre copie illusorie si sarebbero dovute scagliare sul nemico dai tre vertici di un triangolo immaginario che vedeva il nemico nel suo centro. In tutto ciò, io mi sarei dovuto trovare, grazie ad un rapidissimo balzo, in posizione rialzata rispetto al nemico e, sarei piombato giù in caduta libera menando un poderoso fendente con la mia Riptide, abilmente fatta scattare in forma estesa durante il movimento, e tentando di tranciare di netto il braccio, ormai probabilmente ben disteso, che tratteneva il genin strattonato via dal mio clone.

Se questa prima fase fosse andata a buon fine, mentre il clone scortava rapidamente il ragazzo verso Yuugi e, mentre gli altri due erano ancora intenti a menar eventualmente fendenti alle copie, io avrei afferrato la spada precedentemente piantata in terra con i denti e mi sarei nuovamente scagliato contro il nemico in modo di dare tempo al giovane shinobi di essere messo al sicuro. Ciò che avrei tentato di fare sarebbe infatti stato utilizzare una lunga serie di colpi, infondendo il chakra Jinton, attraverso la diramazione del chakra, nella Riptide, atta a stilizzare un otto sul torace del nemico.

A questo punto, avrei tentato di mettere la parola fine sul quel combattimento con una tecnica tanto basilare quanto letale, la classica decapitazione frontale, e lo avrei fatto utilizzando la Riptide che stringevo saldamente in pugno nonchè attingendo ad ancora più velocità dalla mia innata, al punto che il mio corpo potesse andare a generare quattro immagini residue. Se fossi andato a segno, probabilmente avrei visto volare via la testa del tiranno!

La mia offensiva proruppe senza troppi intoppi, le mie lame ed il mio chakra devastarono il corpo di chi avevo difronte senza troppi problemi riuscendo a mettere al sicure il ninja prigioniero ed addirittura arrivando quasi a tagliare la testa del nemico. Accadde però qualcosa al limite dell'umano, senza più un braccio, e con la gola squarciata a metà, con il sangue che scendeva a fiotti, quell'essere non solo era ancora inpiedi come se nulla fosse, ma aveva anche avuto la maestria di arrivare a ferirmi al fianco con la sua rozza arma.


Esclamò con evidente ira, mentre dava una fin troppo specifica forma al sangue versato dal suo stesso corpo, un cerchio con un triangolo al suo interno. Continuò poi leccando il mio sangue, rimasto sui chiodi della sua mazza. Quasi istantaneamente la sua pelle cambiò colore rendendo sempre più palese ciò che stava accadendo.

Maledetto... Non può essere!

Pensai stringendo saldamente la presa sulle mie armi, mentre il bastardo iniziava la sua vendetta. Lasciò infatti cadere l'arma usata fino a quel momento per poi estrarre un bastone accuminato.


A quel punto, senza tanti indugi, si appresto a conficcare la muova arma nella gamba, come se nulla fosse.

No! Fer... Arrhg!

Le mie parole mi si strozzarono in gola in seguito al lancinante dolore che avvertii alla gamba, costretto a ritrovarmi in ginocchio mentre il sangue scorreva copioso dalla ferità magicamente apparsa.

Maledetto!!!

Imprecai iniziano subito a pensare ad una valida contromossa che, nel migliore dei casi, non causasse la mia stessa dipartita. Per il mio stile di combattimento un Jashinista, perchè di questo si trattava ogni oltre ragionevole dubbio, era il peggior rivale che potessi avere, soprattutto con quella ignobile maledizione attiva. Una particolare idea mi balenò però alla mente e Yuugi era la persona giusto da avere al fianco per metterla in pratica.

Yuugi... Stai pronto a fare quello che sai fare meglio!

Esclamai ad alta voce mentre i miei tre cloni di terra si sarebbero scagliati all'unisono contro di lui, armi alla mano.

Avrai anche rallentato me... Ma i miei cloni possono ancora ucciderti!

Quelle mie parole pronunciate con fervore non erano che un bluff atto a spostare la mia attenzione dal sottoscritto sulle tre entità che cercavano di prenderlo da tre angolazioni diverse. Il loro obiettivo non sarebbe però stato quello di ferirlo, cosa che avrebbe danneggiato purtroppo solo il sottoscritto, all'ultimo secondo avrebbero infatti gettato le armi, cercando di afferrarlo per i tre arti rimastigli e quindi spingere il suo peso verso il piede destro. Ciò però era principalmente solo una distrazione, oltre che un valido aiuto a ciò che in contemporanea avrei tentato di fare io. Infatti mentre fingevo, in parte, di fare fatica a rialzarmi a causa della ferita, concentrai il mio chakra Doton nel terreno cercando di utilizzare il Movimento del Cuore della Terra in modo da generare un dislivello con una profondità di trenta metri ed una larghezza di cinque. Questo "fosso" si sarebbe dovuto andare a creare in un punto ben preciso del campo di battaglia, ovvero sotto uno solo dei piedi del nemico, il destro su cui i miei cloni spingevano, in modo da portare Juleen a cadervi all'interno. Ciò non gli avrebbe causato però alcun danno, sarebbe infatti stata solo una semplice caduta a terra con conseguente abbassamento del livello di quei trenta metri, con i miei cloni accalcati ad impedire eccessivi movimenti. Ciò però avrebbe avuto anche un secondo ed ancora più importante obiettivo, quel dislivello infatti avrebbe spezzato nettamente il cerchio di sangue posto intorno a Juulen e ciò, da quello che potevo sapere dei Jashinisti e delle loro peculiari abilità mistiche, avrebbe dovuto interrompere il sortilegio.

Vai Yuugi, fagli fare un bel bagno di lava bollente!

Dissi rapido, mentre ancora il terreno era in movimento, sperando che quella sarebbe stata la fine di tutto. Cero il mio piano era rischioso, ma dovevo provare, non c'erano molte altre soluzioni, e poi se tutto fosse andato a buon fine, anche l'immortale Jashinista non sarebbe più potuto uscire da quel mare di lava che ben presto si sarebbe solidificato rendendolo prigioniero per sempre anche se ancora vivo.

Tutto si svolse rapidamente, ma sopratutto esattamente come me lo ero immaginato. Nonostante le sue indiscutibili abilità, e la sua particolarità più che fastidiosa, non potè nulla contro il gioco di squadra messo in campo da me e Yuugi. Una volta che la lava giunse quasi all'orlo della buca e, con naturale tranquillità iniziò a solidificarsi, tirai un respiro di sollievo rilassandomi e chiudendo gli occhi per qualche istante. In quel frangente ne approfittai per far confluire il mio chakra innato verso la ferita alla gamba che ancora si sentiva dolente e ne accellerai la guarigione, dopodichè abbassai la guardia disattivando il mio particolare status per poi accomodarmi in terra mentre il ragazzo tratto in salva usciva dal suo nascondiglio e si avvicinava a noi.


Ascoltai attentamente le sue parole per poi rimettermi in piedi e rispondergli

Il mio nome è Ren Natsume, Samurai di Tetsu... Siamo stati inviati da Kiri a cercare te e l'altro genin scomparso durante la vostra ultima missione... Non è stato facile trovarti... Io ho ripercorso tutti i tuoi passi fino al villaggio dove eri tenuto prigioniero... Se può interessarti mi sono occupato di liberarlo dalla presenza dei banditi...

Al che mi rivolsi poi a Yuugi

Yuugi bentrovato, vedo che per fortuna hai avuto modo di seguire una pista diversa da quella lasciata alle mie spalle... Bravissimo... E scusami per la mia fretta, mi sono lasciato prendere dall'urgenza della missione ma a quanto pare è stato meglio così... In questo modo abbiamo sia salvato il qui presente Jiren che liberato un intero villaggio costretto sotto il gioco del mascalzone ormai messo sotto lava...

Un sorriso si fece strada sul mio volto dando un'ultima occhiata a quella che poteva essere benissimo definita tomba dell'eternità. Mi rivolsi quindi nuovamente a Jiren

Beh... Direi che qui non abbiamo più nulla da fare... Torniamo a Kiri per prima cosa... E questa volta tutti insieme

Terminai sorridendo e cercando lo sguardo di Yuugi. Il viaggio sarebbe stato lungo, ma questa volta tranquillo ed all'insegna del meritato riposo, durante il quale Jiren avrebbe potuto darci informazioni più dettagliate su cosa fosse effettivamente successo a lui ed al suo compagno ancora disperso. Le notizie apprese furono decisamente sorprendenti, quel ragazzo ne aveva passate decisamente tante ma era encomiabile il suo temperamento e la sua fermezza di spirito.

Te la sei vista davvero brutta, ma ora è finita... Potrai tornare alla tua vita e goderti un pò di recupero, ne hai bisogno... Se dovessi trovarti a passare da Tetsu non dimenticare di venire a trovarmi, sarai il benvenuto nella mia bottega e se dovessi trovarti nei casini non esitare a farmelo sapere...