Il genin più promettente

Askel7 vs Seto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    145
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato Seijo
    Pensato Seijo
    Parlato altrui

    Un pallido sole troneggiava in cielo, coperto a tratti dalle nubi, ed un vento poco intenso ma gelido soffiava proveniente da est, abbattendosi incessante sugli edifici del villaggio. Ad irrigidire ulteriormente il clima di Kiri quel giorno vi era poi la costante ed elevata umidità dell’aria, che penetrava le ossa e intirizziva il corpo.
    Mi strinsi nelle spalle e cercai conforto nel pellicciotto che adornava il mio collo, sopra la giubba nera attillata. Avevo freddo, eppure il vero freddo lo sentivo dentro: erano passati solo pochi giorni da che avevo scoperto di possedere chakra elementale di tipo acquatico, ma in quella occasione era successo qualcosa di terribile per me. Avevo rotto, forse irrimediabilmente, l’amicizia che mi legava a Kirara, anche lei neo genin ed ex compagna di accademia.
    Avevo attentato alla sua stessa vita, consumato dalla bramosia di vincere e di dimostrare d’essere migliore. Avevo guardato i suoi occhi color dello smeraldo farsi vitrei e la sua pelle impallidire e ne avevo tratto godimento, incrementando la pressione della stretta sul suo collo. Avevo ascoltato la sua voce implorarmi di mollare la presa e sentito il mio sangue ribollire nelle vene per l’eccitazione.

    Secondo te cosa si prova, Koeda-san, a guardare negli occhi un uomo che muore sotto i tuoi colpi?

    Mi erano tornate in mente queste sue parole, che aveva pronunciato durante una delle nostre prime chiacchierate in occasione dell’esame genin. Lì per lì non avevo dato peso alla questione, forse perché pensavo che più di tanto non mi toccasse. O forse perché pensavo che la risposta fosse scontata: paura..dolore anche, in una qualche misura. Ma non era tutto lì: avevo scoperto mio malgrado che guardare negli occhi una persona che soccombe provocava uno strano e perverso piacere, una sorta di primordiale ed elettrizzante emozione cui ancora non sapevo dare un nome. Aborrivo quel ricordo eppure contemporaneamente non potevo farne a meno, trovandomi a tremare dall’eccitazione ogni volta che mi tornava in mente. Ma d’altro canto ne facevo le spese, avendo perso forse in via definitiva l’unica amica che avevo mai avuto, l’unica persona al di fuori di mia madre che avesse mostrato nei miei confronti un interesse spassionato e disinteressato. Avevo pensato in quei giorni ad alcuni modi per farmi perdonare ma alla fine avevo desistito da ogni intento, un poco per codardia un poco perché ancora non ero sicuro di riuscire a sostenere il suo sguardo senza ripensare con eccitazione a quell’infausto incidente. Ancor prima di cercare il suo perdono, dovevo essere io a perdonare me stesso. Dovevo essere in grado di confrontarmi con lei con la consapevolezza d’esser cresciuto e migliorato.

    E ora mi trovavo lì, nello stesso posto in cui tutto era avvenuto solo qualche giorno prima: in uno dei campi d’addestramento messi a disposizione dall’accademia. Un campo in terra battuta delimitato da una rete in ferro e puntellato da alcuni bersagli di paglia che gli studenti usavano per allenarsi nel lancio di kunai e shuriken. Mi ero recato lì per allenarmi con Ikebana, la mia katana. O almeno questa era la frottola che mi ero raccontato, in realtà ero lì per cercare di sfogare questa tristezza e questa rabbia repressa che sentivo al mio interno. Volevo vedere uno di quei bersagli distrutto sotto i colpi della mia katana, e forse così mi sarei sentito meglio. Eppure me ne stavo immobile, seduto sulla terra nuda con la schiena appoggiata ad un cumulo di bersagli ammassato in un angolo del campo. Rimuginavo su quanto era successo, immerso nei miei pensieri al punto di non sentire la confusione che gli studenti dell’accademia facevano nei campi limitrofi al mio.


    CITAZIONE
    Seijo Hoozuki

    Resistenza: 200/200
    Stamina: 150/150

    Azioni:

    1) //
    2) //
    3) //
    4) //

    Eheh, Seto ti ho lasciato la patata bollente: a te decidere come veniamo a contatto per la prima volta :)
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    2,466

    Status
    Offline
    Arbitro io
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    1,407

    Status
    Offline
    Il genin più promettente



    Seto Akame






    narrato - parlato - pensato - parlato altrui






    Erano passati alcuni giorni da uno degli eventi più traumatizzanti ed interessanti della mia ancor breve esistenza.
    Avevo ormai metabolizzato quanto accaduto e mi sentivo una persona nuova, carica di nuove aspettative e con un obbiettivo ben chiaro.

    Desideravo da tanto ricevere un input per intraprendere la mia strada personale nel mondo degli shinobi e credevo di averla finalmente trovata.

    Le lunghe e vaste vie della conoscenza passavano però dalla consapevolezza dei propri mezzi e dal perfezionamento di quanto già si era appreso.
    Era fondamentale dunque ripartire dall’allenamento per non rischiare di perdere il contatto con la realtà, facendosi prendere troppo dalla bramosia del sapere.

    Dalla finestra della mia camera scrutai il cielo.
    Un gruppo di dense nubi copriva un timido e pallido sole; abbassando lo sguardo sul viale alberato, che costeggiava le residenze degli Akame del villaggio, notai che le fronde venivano smosse da un leggero venticello che soffiava da est, sibilando.
    Insomma le tipiche condizioni meteorologiche kiriane.

    Decisi dunque di cogliere quel momento che mi appariva ideale.


    É l’ora di iniziare a fare sul serio.


    Preparai dunque il mio zaino con il necessario per una breve sessione di allenamento, cercando di inservirvi lo stretto indispensabile per evitare distrazioni.
    Lasciai quindi le mie letture sulla scrivania.


    Oggi mi concentrerò solo sulla pratica.



    […]



    Chiusi la porta di casa alle mie spalle e intrapresi il vialetto per poi imboccare la strada principale del villaggio.
    Mi accorsi subito che l’intensità di quel vento era inversamente proporzionale al freddo pungente che soffiava.
    Alzai quindi il colletto della mia solita giacchetta impermeabile ed infilai le mani nelle rispettive tasche dei pantaloni.
    Da quando ero ritornato dal viaggio a Konoha sopportavo a fatica quel clima umido e cupo.

    Mi diressi con passo rilassato verso l’accademia di Kiri.

    La vita, tra le vie del villaggio, pareva trascorrere tranquilla: alcuni bambini scorrazzavano qua e la ridacchiando spensierati ed i più anziani li osservavano nostalgicamente dalle loro finestre o dietro i banconi delle loro piccole attività.
    Un ecosistema così gioviale che sembrava così lontano dalla cattiveria che ancora aleggiava nel mondo degli shinobi.

    Arrivai davanti all’imponente e trasandato edificio adibito ad accademia senza rendermi conto del tragitto percorso né del tempo passato.
    Mi sembrava passata un’eternità ormai da quando il sig. Mizu mi diede il permesso di lasciare quel luogo con il mio coprifronte tra le mani.
    Mi accorsi in quel momento che dentro di me tante cose erano cambiate e mi scappò un sorriso al pensiero che invece lì tutto sembrava essere rimasto immutato.

    Entrai nel perimetro delle recinzioni che circondavano l’accademia e costeggiai una delle mura per raggiungere alcuni campi di addestramento, messi a disposizione dei ninja del villaggio.

    Un gruppo di studenti si stava esercitando con il proprio sensei, il quale stava cercando di spiegare qualcosa con risultati piuttosto discutibili, visto il chiasso che quei marmocchi provocavano, chiacchierando tra di loro.

    I ricordi riaffioravano nitidi nel percorrere quei terreni che avevo calpestato chissà quante volte.

    Ma non era il momento di cedere ai sentimentalismi.

    Il mio obbiettivo era quello di allenarmi.
    Così guadagnai un angolo di uno di quei campi e vi poggiai il mio zaino, all’ombra di un possente albero.

    Dopodichè mi guardai intorno per identificare un punto nel quale ritagliarmi il mio spazio per l’allenamento.

    Dal mio ingresso avevo notato un giovane shinobi che se ne stava beatamente seduto in uno degli angoli opposti al mio.
    Indossava il coprifronte di Kiri, quindi non poteva essere di certo ancora uno studente.
    Non mi curai però particolarmente della sua presenza e mi focalizzai sulle mie intenzioni.

    Iniziai a sgranchirmi le ossa con una serie di movimenti propedeutici all’intenso allenamento che avevo intenzione di iniziare di lì a poco.
    Allungai i muscoli delle gambe accovacciandomi da una parte all’altra e roteai il busto e le braccia per scaldare bene le articolazioni.

    Dopo una decina di minuti mi sentii pronto.


    Molto bene, diamoci dentro!



    Ho deciso di rispettare il background caratteriale del mio pg: essendo molto riservato e poco espansivo non ho interagito con Seijo.
    Inoltre ho dato un'occhiata alla tua scheda e credo sia più coerente che sia tu ad approcciare.


    Seto Akame

    Resistenza: 150/150
    Stamina 200/200



     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    145
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato Seijo
    Pensato Seijo
    Parlato altrui

    Come dicevo, me ne stavo lì: schiena appoggiata al cumulo di bersagli, guance avvolte nelle mie mani, pensieroso.
    I miei occhi vorticavano alla ricerca di qualcosa che potesse distrarmi dalla spirale di pensieri e paranoie in cui stavo scivolando. Era ormai diventata abitudine per me questa prassi: quando mi accorgevo che stavo sprofondando, dovevo ancorarmi al mondo reale cercando di far rapire i miei sensi da qualcosa di più concreto e radicato nella realtà. E così cercavo disperatamente con lo sguardo qualcosa che potesse allontanarmi da quel maligno filo conduttore che guidava il mio flusso di pensieri.
    Dopo qualche vano tentativo, finalmente adocchiai qualcosa di mio interesse che tuttavia presto si rivelò essere solo l’ennesimo portale verso il labirinto della mia testa, l’ennesimo trampolino per tuffarsi nella matassa intricata dei miei pensieri.
    Dicevo, adocchiai qualcosa che riuscì a distrarmi per qualche istante: un gruppo di studenti d’accademia stava facendo baccano mentre un impacciato sensei dall’aspetto giovane ed inesperto cercava vanamente di riprendere le redini della lezione. Pensai, di fronte a quella scena, a come mi sembrasse passato molto tempo dalla mia esperienza in accademia.

    Ma guarda guarda..
    Sarebbero queste le nuove leve di Kiri? Io non mi sarei mai permesso di mancare così di rispetto!


    Pensavo, dandomi delle arie che certo non potevo permettermi visto e considerato il mio grado e soprattutto il poco tempo passato da quando ero stato io al posto di quelle matricole. Eppure era tutto vero: la mia smania d’esser migliore di tutti mi aveva sempre piacevolmente costretto in una condotta eccellente dentro e fuori dall’accademia. Certo facevano eccezione le scazzottate giornaliere con chi mi infastidiva canzonandomi e chiamandomi Koeda: con questo tipo di gente non avevo timore ad assopire la mia indole ed a concedermi qualche sgarro alla mia condotta esemplare. Le prendevo quasi sempre e quasi sempre mi trovavo in inferiorità numerica, ma mai avevo rinunciato a rivendicare il mio onore. Ero decisamente troppo orgoglioso per potermi concedere una simile leggerezza.
    Mi accorsi così che stavo già divagando e che quel gruppo di ragazzini scatenati altro non erano che l’ennesimo spunto da cui partire per affossarmi nel mio rimuginare attorno a questioni passate e non.
    Di nuovo scostai lo sguardo, cercando qualcosa d’altro che potesse distogliere la mia attenzione dalle mie stesse riflessioni. Notai solo allora un ragazzino più o meno della mia età percorrere la sottile stradina che costeggiava il muro dell’accademia per condurre ai campi d’addestramento in cui mi trovavo. Era decisamente più esile di me, che già non ero certo un marcantonio, eppure i suoi occhi azzurro ghiaccio facevano trasparire più esperienza di quanto facessero i miei color scarlatto. Capii dal coprifronte che doveva trattarsi di un mio parigrado: era infatti improbabile che appartenesse ad un grado più alto, vista la giovane età e l’assenza di accessori e indumenti che facessero pensare il contrario. Lo seguii con lo sguardo, incuriosito: finalmente qualcosa o qualcuno stava riuscendo nell’intento di sottrarmi al mio rapimento riflessivo. Volevo capire dove stesse andando e perché…ma soprattutto volevo capire chi fosse. Non lo avevo mai visto in vita mia eppure si trattava senza ombra di dubbio di un ninja di Kiri, della mia stessa età per giunta! Non lo avevo mai visto in accademia e neppure fuori: doveva trattarsi di un tipetto piuttosto anonimo e riservato. Non che io non lo fossi, ma di certo quel ragazzino mi superava di gran lunga: provai ad incrociare il suo sguardo ed ero più che sicuro di aver attirato la sua attenzione a mia volta. Sapevo che mi aveva notato, eppure aveva distolto quasi subito lo sguardo e mi aveva lasciato solitario a seguire le sue movenze. Sembravo non essermi guadagnato le sue attenzioni come lui aveva fatto con me. Certo c’è da dire, a mia discolpa, che io ero alla disperata ricerca di qualcosa che potesse ancorarmi alla realtà ed evitare che i miei pensieri mi trascinassero sotto con loro.
    Lo seguii con gli occhi fino a che non andò a posizionarsi in uno dei campi limitrofi al mio: sembrava essersi recato qui per la mia stessa ragione. A conferma dei miei sospetti, il genin prese ad eseguire alcuni semplici esercizi di riscaldamento che sembravano precedere un allenamento in solitaria.

    Molto bene, diamoci dentro!

    Lo sentii dire distintamente, con una grinta che difficilmente mi sarei potuto aspettare da un ragazzetto così esile e dall’aspetto tranquillo. Mi tornò alla mente Kirara, la mia amica perduta. Anche lei mi aveva mostrato quella stessa grinta inaspettata e così mi fu impossibile non fare quell’associazione. Mi prese una gran voglia di dimostrare a me stesso che ero ancora in grado di interagire con persone che non fossero mia madre. Lo avevo fatto una volta, proprio con Kirara. Mi ero lasciato andare, avevo aperto il mio cuore. Ne avevo ottenuto una calda e confortevole amicizia, ma ora ero rimasto ferito con un pugno di mosche. Avevo paura ed il timore di rovinare ancora una volta tutto sembrava paralizzarmi lì sul posto. Ma presi coraggio e mi sollevai in piedi, staccandomi da quel cumulo di bersagli con il quale ero divenuto un tutt’uno per immobilità e passività. Mi riscoprii capace di muovermi e di destarmi da quell’assopimento riflessivo in cui ero piombato durante tutto l’arco di quella mattinata. Mi avvicinai alla rete che separava i nostri due campi d’addestramento e aggrappai le mie dita a quei rombi di ferro, fissandolo incuriosito.

    Vuoi darci dentro?

    Dissi, senza nemmeno rendermene conto. Scossi la testa imbarazzato: non mi ero nemmeno presentato!

    Seijo Hoozuki, genin di Kiri.

    Dissi, con tono autorevole per andare a correggere la mia lacuna. Avrei allungato la mano per cercare la sua stretta e suggellare così la nostra conoscenza, tuttavia la rete che ci separava me lo impedii ed io mi limitai a rimanere lì in attesa di una sua reazione. Avrebbe accettato di allenarsi con me?


    CITAZIONE
    Seijo Hoozuki

    Resistenza: 200/200
    Stamina: 150/150

    Azioni:

    1) //
    2) //
    3) //
    4) //


    Edited by Askel7 - 18/6/2020, 15:00
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    1,407

    Status
    Offline
    Il genin più promettente


    Seto Akame





    narrato - parlato - pensato - parlato altrui






    Avevo da poco guadagnato il centro di uno di quei campi d’allenamento terrosi, messi a disposizione dal villaggio di Kiri ai propri shinobi.

    Terminai i miei soliti esercizi di riscaldamento, eseguiti con molta cura come raccomandatomi dai miei vecchi sensei, per evitare guai muscolari e allo stesso tempo per affrontare il mio allenamento con prontezza.

    Ero in procinto di iniziare con il programma che mi ero prefissato per quel pomeriggio.
    Mi trovavo in uno stato mentale di completa rilassatezza e avevo ben chiari i miei obbiettivi, tanto che anche il baccano di quegli indisciplinati studenti, che seguivano le proprie lezioni a pochi metri da me, sembrò spazzato via dalla mia concentrazione.

    D’un tratto però venni interrotto da una voce giovane e curiosa.


    Vuoi darci dentro?


    Ruotai leggermente la testa nella direzione dalla quale udì quella domanda.

    Il ragazzo che avevo notato al mio arrivo, un tipo longilineo e dal fisico decisamente atletico, se ne stava aggrappato alla recinzione separatoria di quei campi d’addestramento, fissandomi curioso.

    Avendo attirato la mia attenzione, da abile osservatore qual’ero, lo squadrai per cercare di coglierne le intenzioni.

    La sua fisionomia era diametralmente opposta alla mia.

    Infatti i suoi capelli di un colore decisamente chiaro, molto tipici dei ragazzi della zona, contrastavano con i suoi occhi scuri.
    Notai inoltre che portava diversi piercing su di un orecchio ed indossava alcuni gioielli di vario tipo.

    Non ero solito preoccuparmi per il mio look e la stessa cosa non si poteva dire di quel ragazzo, che al contrario appariva molto curato e decisamente poco sobrio.

    Approfittò del mio silenzio per presentarsi.


    Seijo Hoozuki, genin di Kiri.


    Decisi dunque di dimostrarmi cortese, seppur leggermente scocciato per esser stato interrotto prioprio mentre stavo per cominciare il mio allenamento.

    Mi avvicinai alla rete che ci separava.


    Piacere, mi chiamo Seto.
    Sono qui per allenarmi.
    Mi pare di aver colto un invito dalle tue parole e devo ammettere che uno sparring partner mi farebbe comodo.
    Se ti va puoi venire da questa parte.



    Lo invitai così ad aggirare la recinzione e a raggiungermi.

    Di solito prediligevo degli allenamenti in solitaria ma lo stimolo e l’adrenalina dello scontro con un avversario, combinati alle mie nuove consapevolezze, potevano forse rappresentare la più interessante opportunità di crescita.

    Attesi dunque un cenno da parte del mio concittadino, continuando ad osservarlo con attenzione.



    Perdonami per il ritardo :rosa:


    Seto Akame

    Resistenza 150/150
    Stamina 200/200


     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    145
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato Seijo
    Pensato Seijo
    Parlato altrui

    Piacere, mi chiamo Seto.
    Sono qui per allenarmi.
    Mi pare di aver colto un invito dalle tue parole e devo ammettere che uno sparring partner mi farebbe comodo.
    Se ti va puoi venire da questa parte.


    Seto, questo era il suo nome. Inizialmente era sembrato un poco scocciato dal mio intervento, ma in seguito si era detto entusiasta di avere un compagno d’allenamento. Non persi tempo e, dopo aver confermato le mie intenzioni a gesti, gli diedi le spalle per uscire dal campo d’addestramento in cui mi trovavo e trasferirmi nel suo.

    Mi posizionai a circa sette metri da lui e lo osservai per lungo tempo: visto da vicino e senza l’ostacolo della rete di ferro sembrava ancora più minuto di statura. Ne dedussi che non doveva essere un tipo troppo pericoloso nel corpo a corpo e scommisi sul fatto che fosse ben più ferrato nelle arti magiche ed illusorie. Si trattava tuttavia di mere supposizioni basate sulla sua stazza e non di certezze matematiche e così decisi comunque di darmi il beneficio del dubbio e di attendere di vedere quali fossero le sue reali capacità.

    Ti avviso: sono qui per fare sul serio.

    Ammonii. Non volevo che le cose precipitassero come era successo con Kirara, ma d’altra parte non volevo nemmeno che il mio avversario prendesse la cosa alla leggera. Ci stavamo semplicemente allenando, è vero, tuttavia andarci piano e limitare eccessivamente i nostri colpi sarebbe significato mancare di rispetto al nostro grado ninja.
    Non stabilimmo regole particolari, o quanto meno io non lo feci. Questo non significava certo che lo scontro si sarebbe tenuto senza alcuna limitazione: nessuno dei due aveva intenzione di ferire mortalmente l’altro. Eppure non riuscivo a fidarmi completamente di me stesso: sebbene le premesse fossero queste, ero fin troppo conscio della mia tendenza a lasciarmi prendere dalla smania di vincere e così un poco temevo per l’esito di quello scontro. Avevo appena fatto la conoscenza di questo ragazzo e non volevo rovinare tutto come avevo fatto con Kirara.
    Dopo alcuni istanti passati ad osservarlo, decisi infine di passare all’azione e di aprire le danze del nostro scontro: unii le mani nel sigillo della tigre ed impasta il chakra uniformemente in tutto il corpo. Lo scopo era quello di fare in modo che il chakra interagisse con i miei muscoli, andando a potenziarli ed a renderli più reattivi nei movimenti. Questa tecnica era chiamata “del corpo sfarfallante”, ed in effetti l’idea che dava era proprio quella.
    Quello tuttavia era solo l'inizio, la premessa del mio attacco: se infatti la tecnica fosse riuscita, mi avrebbe concesso la velocità necessaria per condurre l’offensiva che avevo in mente. Avrei sguainato Ikebana, la mia fedele katana, e mi sarei diretto ad alta velocità ed accompagnato da più nuvolette di fumo verso il mio avversario, seguendo una traiettoria a zig zag fatta di piccoli movimenti obliqui. Una volta accorciate in questo modo le distanze avrei piantato saldamente i piedi al suolo e, sfruttando la torsione del busto, avrei tentato un’ampia spazzata con la spada portata da sinistra verso destra all’altezza del petto.

    Quella sarebbe stata la mia unica offensiva per il momento: infatti, nonostante ci avessi messo dell’impegno, il mio scopo più che ferire il mio avversario era quello di testarne riflessi e metodi di difesa.

    CITAZIONE
    Seijo Hoozuki

    Resistenza: 200 -1 = 199/200
    Stamina: 150 - 5 =145/150

    Azioni:

    1) Tecnica del corpo sfarfallante + attacco con spada (con maestria "combattente armato")
    2) //
    3) //
    4) //
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    1,407

    Status
    Offline
    Il genin più promettente


    Seto Akame






    narrato - parlato - pensato - parlato altrui






    In seguito a quella fredda e ambigua presentazione con il mio pari grado, nonché concittadino, lo osservai mentre percorreva il sentiero sterrato che costeggiava la recinzione ferrosa che delimitava il campo d’allenamento.

    Non ero solito cambiare i piani che mi prefissavo, soprattutto in corso d’opera.
    Tuttavia la possibilità di misurarmi con un altro shinobi dopo gli ultimi eventi, che avevano messo ordine tra i miei pensieri, mi sembrava un’ottima opportunità da cogliere senza fronzoli.

    Conoscevo molto bene il luogo in cui avremmo combattuto.
    Si trattava di un area rettangolare abbastanza estesa, spoglia, caratterizzata da un manto terroso e delimitata da un’alta recinzione.
    Al fondo del campo erano state posizionate alcune colonne Wing Chun e dietro di essi vi erano alcuni sacchi di terra accatastati e alcuni ceppi di legno ben sistemati gli uni sugli altri sui quali spesso ero solito consumare i miei spuntini durante le mie pause in accademia.

    Non sarebbe stata la prima volta che affrontavo un altro shinobi; il mio precedente scontro mi aveva insegnato molto in termini sia pratici che psicologici.


    Sfrutterò le nuove tecniche che ho imparato per aggredirlo da subito e mettere in chiaro che non mi risparmierò.


    Seijo si fermò a qualche metro da me.
    Mi accorsi che portava una lunga cintura di cuoio nella quale custodiva una lama, che dalla forma sembrava poter essere una katana.


    Un altro avversario armato..


    Ero sicuro che anche lui mi stesse studiando.


    Ti avviso: sono qui per fare sul serio.


    Io sorrisi e con un cenno del capo annuì.

    A differenza del mio primo scontro, in quel momento mi trovavo particolarmente a mio agio, rilassato e sicuro delle mie capacità.
    Tuttavia non intendevo sottovalutare quel ragazzo.

    Seijo non perse molto tempo e lo vidi esibirsi nel sigillo della tigre.

    Così allargai leggermente le gambe e con una leggera flessione delle stesse adottai una classica posizione di guardia, che mi avrebbe consentito una più pronta reazione all’offensiva del mio avversario.

    Osservai con molta attenzione il ragazzo che si catapultò a grande velocità verso di me, brandendo la sua pericolosa katana.
    Dal fumo che sembrava avvolgerlo e dal sigillo con il quale aveva esordito, capì che quel rapido movimento poteva essere dovuto ad una tecnica di mia conoscenza.

    Determinato più che mai a sfuggire a quel primo attacco del giovane ragazzo che stavo affrontando, evitai di perdere di vista i suoi movimenti.

    Focalizzai quindi immediatamente i sacchi di sabbia che si trovavano non molto lontano da noi e indirizzai una discreta quantità di chakra verso di essi, concentrandomi nel canalizzarlo a dovere, con l’intenzione di aderire alla loro superficie con dei fili di energia.
    Avrei poi composto in rapida successione i sigilli necessari all’esecuzione della tecnica che avevo intenzione di utilizzare.


    Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente..Tecnica della Sostituzione!


    Intendevo infatti evitare quel colpo frontale con la mia abilità nelle arti magiche, scambiando la mia posizione con quei sacchi.

    La mia difesa mi avrebbe permesso non solo di evitare l’offensiva ma anche di ristabilire le distanze tra me e Seijo.

    Il ragazzo aveva optato per un attacco frontale con la sua tagliente lama, ricorrendo al supporto di un ninjutsu.
    Una mossa dallo stile misto.

    Era ancora presto per delineare il suo metodo di combattimento ma non dovevo lasciare nulla al caso.





    Seto Akame


    Resistenza: 150/150
    Stamina: 200 - 5 = 195




    Azioni:

    1) Tecnica della Sostituzione


     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    2,466

    Status
    Offline
    CITAZIONE

    Responso nr. 1


    Attacco Seijo:
    - attacco con spada 20+20+6+10+15=71 FALLISCE [Inferiorità combattiva]

    Difesa Seto:
    - Tecnica della Sostituzione 45+20+2+6=73 RIESCE [Superiorità combattiva]

    Danni:
    Seijo Hoozuki
    Seto Akame


    Narrazione Turno:
    Per un pelo. Questo avrebbe pensato Seto riuscendo nella sua sostituzione all'ultimo secondo. La lama di Seijo tranciò di netto il sacco, facendo riversare la sabbia contenuta al suo interno sul duro terreno del campo di allenamento. Si prospettava un incontro davvero interessante tra le nuove leve della Nebbia.



    Situazione Finale:
    Seto a sette metri da Seijo. Attacco a Seto



    Commenti Arbitro:
    Nada. State andando bene
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    1,407

    Status
    Offline
    Il genin più promettente


    Seto Akame






    narrato - parlato - pensato - parlato altrui





    C’è mancato poco.


    L’offensiva frontale di Seijo, seppur abbastanza prevedibile, fu ben eseguita e risultò insidiosa per via della velocità nell’esecuzione.

    Fortunatamente la mia prontezza di riflessi, abbinata ad un’approfondita conoscenza delle tecniche accademiche, mi avevano aiutato ad evitare quel fendente diretto al mio busto.

    Riuscii infatti a sostituirmi efficacemente ad uno dei sacchi di sabbia che si trovava nelle vicinanze, mettendolo alla mercé della lama del mio avversario che lo tagliò di netto, dividendolo in due parti e rovesciandone il contenuto davanti ai nostri occhi.

    Ristabilite le distanze, vidi l’involucro di lino svolazzare in aria per poi intraprendere una lenta e arzigogolata discesa verso il terreno.

    Decisi dunque di non dare respiro al mio avversario e passare all’attacco immediatamente.

    Avevo ben chiara in mente una strategia per le mie prossime mosse.

    Focalizzai con determinazione il ragazzo e iniziai a sollecitare il mio chakra, attivandone il flusso e facendomi pervadere da esso.
    Appena raggiunta la percezione di averne richiamato a sufficienza, mi sarei esibito nella composizione dei sigilli del Cane e della Tigre, rilasciando con accortezza e concentrazione l’energia richiesta per l’esecuzione di una tecnica che avevo già utilizzato nel mio precedente scontro: la Tecnica della Moltiplicazione Oboro.

    Essendo un’evoluzione della conosciutissima variante che potrei definire standard, grazie ad essa mi sarei ritrovato attorniato da 12 copie olografiche ed intangibili di me stesso, tra le quali avrei celato la mia identità.
    Il supporto di questa tecnica risultava fondamentale ai fini della strategia che mi ero prefissato quindi, aiutato dalla mia sincera determinazione, mi impegnai al massimo nella sua esecuzione.

    Senza fiatare e profondamente determinato a portare a compimento il mio piano, mi sarei servito dei miei cloni per partire con l’offensiva vera e propria.

    Avrei lanciato 6 di loro frontalmente verso Seijo, che si trovava circa a 7 metri dalla mia posizione; questi avrebbero simulato un attacco fisico nei suoi confronti, puntando al suo volto ed al suo busto e mi sarebbero serviti per distrarlo da quello che in realtà avevo preparato per lui.

    Nel frattempo mi sarei nuovamente focalizzato sul mio flusso di chakra che avrei cercato di controllare con fermezza.

    Intendevo ricorrere però ad un ninjutsu più complicato e dispendioso di quello precedente, quindi immagazzinai una quantità di energia maggiore ed avrei cercato di evitare anche la più minima forma di emozionalità nell’eseguirlo, rimanendo quanto più deciso possibile nel portarlo a termine.

    Dal mio precedente scontro con il monaco di Konoha avevo imparato che in combattimento non erano ammessi errori e che il rispetto per l’avversario passava anche dal massimo impegno nell’affrontarlo.

    Non conoscevo ancora Seijo, ma per quel poco che avevo visto, mi sembrava meritevole di tutto il mio rispetto ed intendevo onorarlo del mio massimo livello cognitivo.

    La tecnica che mi sarei apprestato ad utilizzare non richiedeva alcun sigillo quindi una volta stabilizzato secondo la necessità il mio flusso di chakra avrei evocato, attraverso il rilascio dello stesso, una serie di sfere di luce le quali indirizzandole verso il mio giovane rivale avrebbero rivelato la propria natura insidiosa; infatti la Tecnica delle Sfere lucenti permetteva all’utilizzatore un’offensiva dalla duplice funzionalità: colpire l’avversario provocandogli delle fastidiose bruciature e allo stesso tempo, grazie alla loro abbagliante luminosità, accecarlo temporaneamente.
    Avrei quindi scagliato con cura quelle sfere verso Seijo che avrebbe dovuto dapprima vedersela con i miei cloni olografici.

    Tuttavia non intendevo fermarmi lì.

    Dovevo mettere in chiaro le mie intenzioni su quello scontro.

    Il recente episodio notturno che mi aveva portato alla lettura di quel libro che mi fu di grande ispirazione, aveva acceso la fiamma dell’ambizione nel mio cuore e intendevo alimentarla con passione e dedizione.

    Così, qualora tutto fosse andato secondo i miei piani, avrei approfittato dell’infidità del ninjutsu di livello C per impensierire nuovamente quel ragazzo.

    Intendevo passare ad un attacco ravvicinato quindi avrei dovuto dapprima azzerare le distanze tra di noi.

    Vista la mia meticolosità nello studio dei jutsu, sapevo cos’avrebbe fatto al caso mio.
    Rimaneva fondamentale la focalizzazione sui vari passaggi necessari alla realizzazione.

    Avrei dato, per l’ultima volta in quell’occasione, fondo alla mia riserva di chakra attivandola in modo omogeno lungo il sistema circolatorio poiché mi sarebbe servita per sollecitare istantaneamente il mio corpo.
    Avrei eseguito il sigillo della Tigre, inquadrando per bene il mio obbiettivo (Seijo) e avrei richiesto al mio flusso, al momento che ritenevo più giusto, quel supporto che cercavo.


    Tecnica del corpo Sfarfallante!


    Mi sarei lanciato verso il mio avversario, facendomi scrupolosamente emulare dalle 6 restanti copie che si trovavano accanto a me, spedendone dapprima il primo trio e proseguendo con le restanti 3 in una formazione a doppia linea.
    Il mio impeto sarebbe stato parzialmente celato da quel ninjutsu, alzando una discreta quantità di sabbia e la revitalizzazione del mio corpo mi avrebbe permesso di raggiungere la prima linea di cloni.

    Una volta arrivato nelle vicinanze del giovane Hoozuki, con una leggera pressione di dita sul congegno posto sul mio braccio destro, avrei attivato la mia lama retrattile, facendola spiccare dalla mia mano e abbassandomi con una piccola flessione degli arti inferiori avrei tentato con un movimento della cuffia dei rotatori un taglio obliquo dalla parte ancale del busto fino al pettorale opposto, sforzandomi nell’esibirmi in un movimento netto e preciso.

    Dopodiché mi sarei allontanato prontamente, insieme alle mie copie, per evitare di correre rischi inutili.


    Volevo portare le sorti dello scontro fin da subito dalla mia parte.
    Nella nostra breve presentazione ci eravamo promessi di non risparmiarci.

    D’altronde doveva valerne la pena visto che avevo scombinato i miei piani di quel pomeriggio.





    Seto Akame


    Resistenza: 150 - 1 - 5 = 144
    Stamina 200 - 5 - 10 - 5 = 180



    Azioni:

    1) Tecnica della Moltiplicazione Oboro
    2) Tecnica delle Sfere lucenti
    3) Tecnica del corpo sfarfallante + attacco con lama retrattile con sforzo extra



    Mi rendo conto di avere un pg decisamente poco loquace..mi sento però di rispettare questo suo carattere, soprattutto in combattimento.
    :patpat:




    Edited by ¬Seto - 1/7/2020, 15:17
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    145
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    [QUOTE=Askel7,26/6/2020, 18:59 ?t=61743742&st=0#entry445466010]
    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato Seijo
    Pensato Seijo
    Parlato altrui

    C’è mancato poco.

    Pensai, mentre osservavo le due metà del sacco di lino svolazzare leggiadre per il campo d’addestramento prima di atterrare poco lontano da noi. La sabbia contenuta nel sacco che Seto aveva usato per eseguire la sua sostituzione si rovesciò ai miei piedi, ricordandomi beffarda come la mia offensiva non avesse avuto l’effetto sperato.
    Ridacchiai tra me e me: era bravo quel ragazzo. La mia offensiva, come dicevo, non era stata eseguita tanto per ferire quanto piuttosto per testare le reazioni del mio avversario. Lui, da parte sua, aveva risposto con un ninjutsu accademico che, in realtà, poco mi diceva sul suo stile di combattimento. Eppure il fatto che non avesse eseguito una schivata o non avesse contrattaccato con un taijutsu già poteva suggerire quale fosse la specializzazione del mio avversario. Avevo tuttavia bisogno di nuovi indizi per confermare le mie teorie ed il tempo stringeva, poiché sapevo che ora Seto sarebbe passato al contrattacco e non era detto che avrebbe adottato una linea prudente come la mia. Dopo tutto, perchè avrebbe dovuto? Con la mia offensiva avevo già svelato quale fosse il mio metodo preferito di combattimento.

    Sollevai lo sguardo dalla sabbia ai miei piedi e feci incontrare le mie iridi scarlatte con quelle del mio avversario. Accompagnai il tutto con un sorriso sincero, per congratularmi della pronta reazione. Tuttavia, a quanto pareva, il mio avversario non era in vena di perdite di tempo: compose rapidamente due sigilli ed eseguì una tecnica che conoscevo a mia volta.

    Giusto: guadagnare vantaggio numerico sul proprio avversario!

    Pensai, pentendomi di non aver pensato di utilizzare quella stessa tecnica per supportare la mia offensiva di poco prima. Osservai comparire dodici copie esatte del mio avversario e persi completamente di vista la sua reale posizione: mi aveva fregato. E non solo: tanto la rapida esecuzione del jutsu quanto il numero di copie mi fecero intuire che doveva essere un abile utilizzazione di ninjutsu. Non feci in tempo ad abbozzare una reazione che sei delle dodici copie si scagliarono in mia direzione.

    Un diversivo..

    Pensai, convinto com’ero che il mio avversario non mi avrebbe mai attaccato corpo a corpo come invece stavano facendo presumibilmente le sue copie.

    Ma per cosa?

    Mi domandavo, cercando di indovinare quale forma avrebbe assunto la sua reale offensiva. Fu allora che vidi: una serie di strane sfere luminose si stavano dirigendo in mia direzione ad alta velocità, precedute dalle copie create da Seto. Avevo poco tempo per reagire, poiché il piano del mio avversario sembrava particolarmente articolato e ben congegnato. Decisi allora di emularlo e di cercare in qualche modo di pareggiare il numero di forze in campo. Avevo infatti intenzione di utilizzare la sua stessa tecnica in modo da confondermi tra le mie copie e tentare così di evitare tanto il suo diversivo quanto la sua reale offensiva. Tuttavia dovevo dar fondo a tutte le mie forze per pareggiare la nostra differenza d’abilità per quanto riguardava le arti magiche. Piantai Ikebana al suolo e composi i sigilli del Cane e della Tigre in rapida successione mentre, contemporaneamente, impastavo una gran quantità di chakra in maniera uniforme in tutto il mio corpo. In quel modo avrei cercato di generare 10 copie illusorie di me stesso così da far perdere le mie tracce e mandare a vuoto tanto il suo diversivo quanto la sua reale offensiva.

    Eppure ancora non era finita: una nuova offensiva venne portata altrettanto articolatamente nei miei confronti da parte di Seto. Una nuova ondata di quelli che ritenevo essere suoi cloni partì a gran velocità in mia direzione.

    Un nuovo diversivo? Questa volta da dove arriverà il suo vero attacco?

    Pensai, distogliendo l’attenzione dalle sette copie che mi stavano attaccando con innaturale velocità e roteando gli occhi in giro per il campo d’addestramento nel vano tentativo di individuare la reale posizione del mio avversario. Ero infatti saldamente convinto che il mio avversario non mi avrebbe mai attaccato in corpo a corpo e che dunque quello fosse nient’altro che un ulteriore diversivo per celare il reale attacco che sarebbe provenuto dalla distanza e nella forma di un’arte magica. Ma mi sbagliavo, oh se mi sbagliavo.

    Lo capii tardi, quando vidi con grande sorpresa spuntare una lama dall’avambraccio di ogni Seto che mi stava attaccando. Non si trattava di un diversivo: mi stava realmente attaccando in corpo a corpo, celando la sua reale posizione in mezzo a tutte quelle copie.

    La distanza tra noi era ormai nullificata e dunque la mia reazione doveva essere pronta e decisa.
    Provai a voltarmi rapidamente, dando le spalle al mio avversario, ed a piegarmi in avanti poggiando saldamente ambo le mani al suolo. A quel punto mi sarei issato su di esse e, sfruttandone la spinta, avrei tentato un calcio a gamba tesa e con piede “a martello” in direzione di uno dei Seto che mi stava attaccando. Le mie copie illusorie, qualora la mia tecnica precedente avesse avuto effetto, mi avrebbero emulato in tutto e per tutto esibendosi a loro volta nell’alzata della foglia. L’obiettivo, chiaramente, era quello di precedere ed intercettare l’attacco avversario con un taijutsu, sicuro com’ero di superare il mio avversario in questa arte. Eppure le sue offensive così articolate e ben congegnate mettevano a dura prova le mie capacità di reazione: tra me e quel ragazzo sembrava esserci un abisso.

    CITAZIONE
    Seijo Hoozuki

    Resistenza: 199 - 5 = 194
    Stamina: 145 - 5 - 5 = 135

    Azioni:

    1) Tecnica della moltiplicazione Oboro + sforzo extra (5 punti stamina);
    2) Alzata della foglia
    3) //
    4) //

    Beh, che dire? WOW, mi hai proprio fregato eheh impossibile per il mio pg rispondere a quest'offensiva senza cadere nel metagame! Ne sta uscendo veramente un bello scontro, se sei d'accordo andrei avanti ancora un paio di turni :)
     
    .
  11.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    2,466

    Status
    Offline
    CITAZIONE

    Responso nr. 2


    Attacco Seto:
    - Tecnica della Moltiplicazione Oboro 45+20+9=74 RIESCE [incontrastato]
    - Tecnica delle Sfere lucenti 45+20++128=85 RIESCE [Superiorità combattiva]
    - Tecnica del corpo sfarfallante + attacco con lama retrattile con sforzo extra 15+20+2+7+12+10+5=71 RIESCE [Superiorità combattiva]

    Difesa Seijo:
    - Tecnica della moltiplicazione Oboro + sforzo extra (5 punti stamina) 40+20+2+9=71 FALLISCE [Inferiorità combattiva]
    - Alzata della foglia 20+20+13=53 FALLISCE [Malus perdita azione]

    Danni:
    Seijo Hoozuki 15+10+18+20+5+15 [D8] =111 malus di -5 per turno a causa delle bruciature
    Seto Akame


    Narrazione Turno:
    Seto partì repentinamente all'attacco, senza dar modo al giovane Hoozuki di potersi difendere. Lento. Così fu Seijo nel difendersi: irrimediabilmente lento. Le sfere lucenti di Seto furono più veloci, impedendogli di creare dei cloni. Bruciato e accecato da quella tecnica, non vide nemmeno l'Akame che gli si faceva sotto, accompagnato dalle sue copie e lo colpiva con un fendente ascensionale, lasciandogli una riga rossa e lacrimante sul busto.



    Situazione Finale:
    Seto e le sue copie a cinque metri. Seijo sa dove si trova l'originale.



    Commenti Arbitro:
    Askel, la tua idea dei cloni non avrebbe potuto funzionare perchè, dal mio modesto punto di vista, se l'attacco è già partito, poco importa avere delle copie attorno. Al limite avresti dovuto crearle prima, in risposta alla moltiplicazione di Seto. Ricordo che in un arbitraggio del mio pg, il mod di turno convalidò questa mossa non ritenendola metagaming, ma semplice azione di supporto in risposta a un'altra azione di supporto dell'avversario. Tuttavia, io non sia di questa opinione. Forse, andrebbe rivista più attentamente questa ipotesi di "difesa"


    Edited by tisy16 - 6/7/2020, 17:31
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    1,407

    Status
    Offline
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    1,407

    Status
    Offline
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    2,466

    Status
    Offline
    mi dispiace che askel sia sparito. Stavate intrattenendo un bello scontro.
    25 EXP per Seto. 20 per askel, penalizzato per essere scomparso senza aver avvisato
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    3,532

    Status
    Offline
    tisy per te 13 vista la prematura cessazione
     
    .
14 replies since 10/6/2020, 18:29   332 views
  Share  
.